[MG] - Assalto ai Rifornimenti

Territorio: Valle Costiera

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    C’era veramente da chiedersi come Natsumi l’ubriacona fosse ancora in vita. Lei fin da quando aveva memoria non aveva mai smesso di fare una sola cosa: bere. Prima aveva iniziato da piccola, fregando dove poteva, ogni sorta di alcol. Birra, sake, grappe di vario tipo.

    Beveva perché in quel modo riusciva a superare le sue difficoltà nel proprio “lavoro”: ovvero quello della Nukenin. Si poteva ritenere più un mercenario che vero nemico dell’Accademia ma non per questo non la si poteva annoverare tra le persone poco raccomandabili.

    Dunque missione dopo missione la necessità di affondare la propria coscienza nell’alcol si faceva sempre più preponderante e… necessaria. Sostanzialmente baciata dalla fortuna nella sua carriera criminale non ebbe mai modo di cadere in guai seri o di finire catturata, creando così in se stessa il mito di essere intoccabile. Beh più o meno.

    Detto questo Natsumi l’Ubriacona si trovava di nuovo al verde e per comprarsi il suo fido compagno di vita, l’alcool, dovette accettare l’ennesimo incarico. L’assalto ad un carico, di che cosa non se lo ricordava di preciso, ma sapeva dove dirigersi per trovarlo e distruggerlo (più o meno).

    Kimie la Maestrina invece non era una tizia qualunque. Era una Shinobi Chunin di Suna, che nella sua carriera di Ninja, ne aveva passate tante tra cui vedersi la morte in faccia.

    Lei era una persona assolutamente cosciente di sé e piena delle sua capacità, per quello scelse di farsi accompagnare da una giovane recluta, un certo Jou Satoshi, così da trasmettere le sue conoscenze alle generazioni recenti sunesi. Il punto di incontro era stabilito. Da lì a tre giorni nel mercato centrale di Valle Costiera, lì Kimie avrebbe atteso Satoshi.

    <…>




    Tre giorni più tardi

    Appena giunto il giovane Ninja Kimie avrebbe iniziato a parlare, introducendo così la missione: - Allora Jou, chiamami pure Chunin Kimie. Per prima cosa il compito di oggi non sarà troppo difficile. Dobbiamo scortare questo carico fino al prossimo mercato. Direi di procedere lungo la strada principale. Io davanti, a tenere d’occhio anche i cavalli, e te dietro a controllare il carico. Domande? –

    Manco a dirlo in quel preciso mercato era presente anche Natsumi. Ovviamente mezza distesa sulla sedia, e spezzata dal sake, nel bar sull’angolo. Fissava, o forse no, il carico di nonsapevachecosa. Difficile dire che cosa le stesse passando per la testa, ma di sicuro non erano buone intenzioni.

    - Grrrrrrrr – solo un rutto, di notevole portata, uscì dalla sua bocca.
     
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    Ahhh Valle Costiera, quante giornate che aveva passato da piccolo con il padre a cercare di vendere le loro spezie a tutti i passanti possibili immaginabili. Il suo vecchio se ne stava lì seduto affianco al suo mercatino mentre Jou doveva cercare di attirare l'attenzione di papabili clienti. C'erno giornate no in cui poca gente si fermava a comprare qualcosa mentre c'erano giornate si, tipo i sabati e le domeniche, in cui le persone erano così tante che qualcuno comprava sempre qualcosa; e i pochi spiccioli che facevano venivano sempre spesi per qualche micca di pane e il resto in sigarette. Ecco da dove era nata questa sua dipendenza dal tabacco: guardare tutto il giorno e tutti i giorni suo padre fumare sigarette lo aveva in qualche modo incuriosito.
    E adesso, anni dopo quei "piacevoli" ricordi, il giovane ragazzo afro si trovava nel vialone centrale di Valle Costiera, precisamente al mercato centrale, a scrutarsi in giro, con la solita fedele sigaretta alla bocca. Era pieno zeppo di gente, in effetti era un sabato, ed era pieno di mercatini con bambini che cercavano di vendere i loro prodotti, e gli ricordavano così tanto sè stesso alla loro età. Non sapeva se essere felice o dispiaciuto per loro, perchè lui nonostante i tempi difficili era cresciuto sereno.
    Ma quel giorno si trovava lì per un motivo diverso che per commerciare. Era finalmente diventato uno studente dell'accademia e da un po' di tempo a quella parte, oltre alle noiosissime lezioni teoriche all'accademia, gli venivano incaricate delle missioncine da compiere. Essendo ancora giovane e inesperto le missioni a lui incaricate non erano nulla di che, spesso doveva scortare qualcuno a cui nessuno fregava niente, o semplicemente scortare delle merci da un posto all'altro.
    Qualche giorno prima gli era infatti arrivata una lettera dall'accademia in cui lo informavano che avrebbe dovuto accompagnare una chunin di nome Kimie del villaggio della sabbia, a portare preziosi rifornimenti di un'impresa commerciale da Valle Costiera al mercato successivo. Nulla di complicato a parole.
    Così tre giorni dopo aver ricevuto la lettera Jou si sarebbe trovato appunto lì al mercato centrale, dove avrebbe cercato la Chunin. A pochi metri da lui c'era un carico di grano fermo con il cocchiere a bordo e una donna ferma al suo fianco: doveva essere per forza Kimie. Si incamminò verso di lei alzando il braccio cercando di attirare la sua attenzione e una volta faccia faccia la chunin prese parola. Gli spiegò il loro compito ed era esattamente ciò che Jou si aspettava
    <molto piacere Kimie. Comunque no, nessuna domanda, per me possiamo anche partire adesso>
    Così Jou si sarebbe posizionato dietro al carico e avrebbe aspettato che esso partisse. Nuova sigaretta in bocca, mano sinistra sempre sull'elsa della daodao ed era pronto a scortare quel carico di grano.

     
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    Kimie squadrò dall’alto al basso il giovane ragazzo di Suna e l’unica sensanzione che gli passò per la testa in quel momento fu solo una: decoro – Studente, credi che fumare a lavoro sia una cosa sensata? E appoggiare la mano sul daodao! Ma stiamo scherzando? Non siamo buttafuori, e non siamo stati assunti per incutere timore. A meno di specifiche indicazioni noi, Ninja, agiamo con discrezione nell’ombra. E se dovesse succedere qualcosa risolviamo il problema con altrettanta cura e attenzione… capito?! – il Chunin abbassò lo sguardo sull’arma cinta sul fianco. Difficilmente sarebbero partiti fintantoché lo Studente si fosse dato una minima sistemata. [Nota]Generalmente in questo tipo di missioni il PG accademico gestisce anche il PNG Genisis Accademico, stessa cosa se fosse stato per un Nukenin. Di conseguenza azioni e gesti successivi di Kimie saranno tua responsabilità!

    Una volta che la carovana partì alla volta della destinazione prefissata Natsumi l’ubriacona, con una giusta quantità di ritardo si alzò dalla propria sedia e prese a seguire la carovana, quasi come se aspirasse a raggiungere la sua mecca dei liquori.

    E letteralmente l’avrebbe seguita sempre e dovunque si fosse diretta. L’unico problema tuttavia era un altro, con difficoltà l’avrebbe raggiunta in tempi brevi. Infatti al duo accademico, verosimilmente, in un margine di tempo accettabile si sarebbero presto accorti di una tizia, brutta sporca e dal passo claudicante quanto incerto, seguirli costantemente. A distanza perché semplicemente lei camminava con lentezza, e a parte udire qualche rutto in lontananza non dava segni di pericolo.

    Certo, se si fossero fermati la donna gli avrebbe presto raggiunti. In ogni caso che fare per la coppia di Sunesi?
     
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    Nooo Jou si era ritrovato insieme alla classica Ninja precisina e pesa come il piombo, quel tipo di donna professorina che l'afro tanto non sopportava. Ne aveva già conosciute di persone così, sia maschi che femmine ovvio, e si era preso la premura di starci il più lontano possibile:: proprio non le sopportava quelle persone. Però ora la situazione era diversa, infatti quella ragazza tanto insopportabile era un suo superiore e da tale Jou non poteva sfotterla o mandarla a quel paese; no, doveva sottostare ai suoi ordini, o almeno farglielo credere.
    Kimie si era imbestialita per la sigaretta e per la mano sulla spada dicendo che non si doveva fumare sul lavoro e che loro erano shinobi, non buttafuori. I due non avevano proprio iniziato con il piede giusto
    <uouououo scusa Kimie-san non volevo farti arrabbiare in questo modo. La mano sulla spada era solo per essere sempre pronto in caso di emergenza e la sigaretta... bhe, quello è un brutto vizio che dovrò levarmi, scusa> Era furbo Jou e nonostante il non essere daccordo con la chunin sapeva che era meglio volare basso e stare buono. Quindi avrebbe levato la mano dall'elsa della daodao e avrebbe buttato la sigaretta a terra per poi spegnerla pestandola. <siamo pronti ora?> <ora va bene. Possiamo partire!> Avrebbe esclamato la kunoichi rivolgendosi al mercante sulla carrozza che trasportava il carico. Una botta sulle chiappe del cavallo e sarebbero finalmente partiti, con Kimie davanti a tutti ad aprire la strada e Jou dietro a tutti a controllare le retrovie e a farsi un po' i fatti suoi. Il viaggio non sarebbe stato lunghissimo ma tra quei sentieri poteva sempre esserci un pericolo.


    [....]

    Era passata ormai un'ora da quando erano partiti da Valle Costiera e Jou stava iniziando ad innervosirsi. Un tabagista esagerato come lui aveva bisogno di fumare una sigaretta almeno ogni mezz'ora e nessuno prima d'ora lo aveva mai sgridato per fumare in uno spazio aperto come erano loro adesso. Proprio non accettava questa cosa di non poter fumare perchè stava lavorando. Che motivazione era? Stavano camminando all'aria aperta e non è che se si fosse acceso una sigaretta non sarebbe stato più in grado di combattere o concentrarsi. Quindi zitto zitto e di nascosto, visto che alla fine si trovava dietro e in teoria Kimie non poteva vederlo, Jou si sarebbe preso una sigaretta dal pacchetto in tasca e se la sarebbe accesa cercando di fare meno rumore possibile e sboffando verso l'alto così da diradare il fumo nell'aria
    <ahhhhh finalmente> Gli bastava così poco per sentirsi bene e rilassato, giusto quel piccolo tubicino pieno di tabacco.
    Ma Jou non sapeva con chi aveva a che fare, quella Chunin di Suna era sorprendente. Neanche il tempo di fare due boffate che il carro si sarebbe fermato e in batter d'occhio Kimie si sarebbe volatilizzata davanti l'afro
    <ti ho detto...> Praticamente ad occhi chiusi la donna avrebbe tirato uno schiaffone veramente molto forte per i parametri di Jou [Forza 400], tanto da fargli saltare via la sigaretta dalla bocca <... CHE CON ME NON SI FUMA!>
    Jou era mezzo piegato per via dello schiaffone e per qualche secondo sarebbe stato in silenzio. Non si sarebbe mai aspettato una reazione del genere da parte della Kunoichi, che dimostrando una velocità e una forza sorprendente, aveva completamente spiazzato il ragazzo dai capelli afro. Così si trovavano fermi in mezzo al sentiero, con il cocchiere pure lui un po' sconvolto dall'accaduto, tutti in silenzio, se non che un po' in lontananza dietro di loro si sarebbe sentito un forte rutto. Subito Jou non si sarebbe preoccupato di quel rumore tanto bizzaro, ma piuttosto voleva chiedere scusa a Kimie <scusami Kimie-san, è che proprio non resistevo...> <stai zitto> A differenza di Jou lei si era interessata di quello strano rumore proveniente dalle retrovie e aguzzando la vista sarebbe potuta accorgersi di una figura che camminava con passo storto e dalle sembianze non proprio rassicuranti. Non le piaceva <jou smettila di piagnucolare, tirati su che abbiamo compagnia>
    Così Jou una volta rimesso in sesto si sarebbe girato anche lui verso quella stramba figura che sembrava proprio dirigersi verso di loro. Uno affianco all'altro avrebbero aspettato che quella strana figura si facesse avanti, se voleva dei problemi con loro due, beh, li avrebbe trovati sicuramente

     
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    Come era naturalmente prevedibile Natsumi l’Ubriacona non si sarebbe di certo fermata e, arrancando, raggiunse il due accademico. Si fermò a qualche metro di distanza e con una fatica che gli costò almeno cinque anni di vita alzò il viso per osservare la coppia, sicuramente sorpresa, nel vedere una figura così strana avvicinarsi.

    Rimase in silenzio per almeno venti secondi buoni e poi, dopo quello che sembrò essere una vera pausa di riflessione, si limitò a dire:

    - Gruuuuu –



    Un rutto pestilenziale uscì dalla sua bocca, roboando in tutta l’area circostante. E che, in realtà, segnò l’inizio di qualcosa di molto più pericoloso. Già, perché in quell’esatto momento Natsumi scattò contro l’avversario più vicino (banalmente perché le sarebbe costato meno fatica) [S. Movimento Gratuito]. A distanza corpo a corpo avrebbe letteralmente preso il volo in una sorta di calcio volante destro, un colpo che avrebbe mirato al centro il centro del torace del povero Jou Satoshi! [S. Tecnica Avanzato] Forza: 100 Velocità: 200 Potenza: 10


    Entrata Dinamica - Rikidouteki Kisai
    Villaggio: Konoha
    Posizioni Magiche: Nessuna (0)
    L'utilizzatore può effettuare un perfetto calcio volante, con velocità aumentata di 4 tacche. Può sbilanciare l'avversario.Tipo: Taijutsu -
    (Consumo: Basso)
    [Da studente in su]
    Eseguito l’attacco Natsumi, dimostrando invero una mirabile capacità ed equilibrio, si sarebbe riportata a terra ed estraendo un NunchakuNunchaku [Mischia]
    Il Nunchaku è formato da due pezzi (kon), legati fra loro da una corda o una catena (himo) lunga poco più di un palmo di mano. Il Nunchaku è lungo circa mezzo metro.Tipo: Asta/Catena - Contusione
    Dimensione: Mediopiccola
    Quantità: 1
    (Potenza: 10 | Durezza: 2 | Crediti: 25)
    [Da studente in su]
    avrebbe dato il via ad una pericolosa combinazione di attacchi.

    Il primo sarebbe stato un colpo, destro, mirato al centro della testa e portato con l’estremità rigida (Kon) dell’arma dall’alto verso il basso [S. Azione I]Forza: 100 Velocità: 150 (Mezzobasso di Impasto) . Natsumi poi con abile maestria avrebbe poi lateralizzato il movimento del Nunchaku per sferrare, sempre con la destra, un colpo dall’esterno verso l’interno ad altezza fianco sinistro [S. Azione II]Forza: 100 Velocità: 150 (Mezzobasso di Impasto). Infine avrebbe terminato l’offensiva con un abile movimento di braccia con il Nunchaku, così da confondere l’avversario [Finta]Esegue Finta, Velocità: 100, e portare infine un colpo dal basso verso l’alto, con il braccio sinistro, che avrebbe direttamente mirato al centro dei suoi gioielli! [S. Azione III]Forza: 100 Velocità: 150 (Mezzobasso di Impasto)

    Forse per il giovane Ninja di Suna una combinazione simile l’avrebbe messo in crisi, in compenso come avrebbe agito la Chunin?
     
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    Pt 3



    Continuando con il suo passo incerto e stanco tanto che era tutto un trascinarsi i piedi, quella figura apparsa e che sembrava dirigersi proprio verso loro iniziava ad essere sempre più definita: era una ragazza, ma dall'aspetto del volto non sembrava essere giovanissima e soprattutto non sembrava essere fresca come una rosa. Non doveva trattarsi proprio di un premio Nobel ecco. Così questa ragazza misteriosa si fermò davanti ai due shinobi della sabbia e si mise a guardarli, squadrandoli dall'alto verso il basso nel totale silenzio. Jou la guardava a sua volta e a dirla tutta non le ispirava moltissima fiduci, come anche a Kimie a dire il verso che la guardava con espressione schifata.
    Era molto trasandata a da lei proveniva anche un odorino non proprio piacevole, quasi odore d'alcool. Che fosse una povera ubriacona dispersa? Sicuramente lo sarebbero venuti a sapere a breve visto che dopo qualche decina di secondi di silenzio totale, la signorina fece uscire dalla sua bocca un rutto roboante che oltre il forte suono provocato, fece venire fuori dalla sua bocca un odorino non tanto piacevole. Jou era leggermente disgustato, tant'è che non si accorse di ciò che stava per succedere
    <jou attento!> Urlò Kimie allo studente, che a differenza sua si accorse subito di cosa stava per succedere, e non si trattava di nulla di bello per il nostro afro preferito. In un attimo la ragazza trasandata sfrecciò verso Jou e una volta che i due fossero stati a distanza per il corpo a corpo, questa saltò per compiere un vero e proprio calcio volante ai danni del sunese. I due erano troppo vicini e soprattutto quel calcio stava arrivando a velocità molto elevata e Jou non potè fare altro che incrociare entrambe le braccia davanti al suo petto per attutire il colpo che sarebbe arrivato a momenti; per evitare danni eccessivi avrebbe potenziato le braccia con del chakra così da subire meno danno possibile [Mezzo Basso - Res 150 vs For 100] [Ferita Mezza Leggera alle braccia] [Slot Difesa I] Molto veloce come colpo, ma non altrettanto forte.
    Dimostrando grande coordinazione e agilità, la combattente una volta terminato il suo primo attacco avrebbe estratto un maledetto nunchaku pronta a riempirlo di botte. A Jou i nunchaku non piacevano per niente, erano veloci e facevano male. Doveva stare molto attento. Così Natsumi iniziò la sua serie di colpi che avrebbero impensierito e non poco l'afro: il primo attacco non si fece aspettare e fu un colpo portato con il nunchaku che partiva dall'alto e con un movimento verticale verso il basso cercava di mirare la testa del suo nemico. Non poteva prendersi subito una botta del genere sulla testa così preferì sacrificare nuovamente il suo braccio destro e grignare un po' i denti per la botta appena subita [Ferita Leggera] [Slot Difesa II]. Ma neanche il tempo di respirare che quella lì non smetteva di sferrare colpi a destra e a manca, tanto che sta volta, dopo qualche movimento figo con il nuchaku, avrebbe sferrato un colpo laterale che puntava a colpire il fianco sinistro; sta volta però non glielo avrebbe permesso e, anche visto una leggera prevedibilità di questo secondo attacco, Jou muovendo il braccio sinistro verso l'esterno, riuscì ,colpendo con il suo avambraccio il braccio destro della ragazza, a deviare il colpo che così andò a vuoto [Slot Difesa III]. La ragazza non si scompose di una virgola e dopo qualche movimento con la sua arma, arrivò un colpo completamente inaspettato. Concentrato dai suoi movimenti e attento a non subire nessun'altro attaccò, Jou non si preoccupò troppo della parte bassa del corpo e così la traditrice ne ottenne vantaggio: dal nulla un dolore allucinante alla parti basse, i cosi detti gioielli di famiglia, pervase il corpo dell'afro che lentamente si piegò in avanti per cercare di sminuire il dolore il più possibile [Ferita Leggera].

    Jou era abbastanza in difficoltà e non si fosse fatto qualcosa subito poteva farsi anche seriamente male perchè quella donna tutta puzzolente e ubriaca non sembrava volersi fermare. Kimie, a pochi metri dai due, aveva osservato la serie di colpi della donna e soprattutto aveva notato la poca reattività dello studente, che più che difendersi aveva cercato di attutire il più possibile le botte che gli erano arrivate. Ma più che altro l'ultimo colpo, quello alle palle, lo aveva debilitato per qualche secondo che poteva diventare quasi fatale se la nukenin fosse stata rapida ad eseguire un altro attacco.
    Però Kimie non poteva permetterselo, Jou era sotto la sua custodia e lei era stata fin troppo buona fino ad adesso. Così precisamente alla conclusione dell'offensiva del nemico ai danni dell'afro, Kimie percorse quei pochi metri che li dividevano [Slot Gratuito] con estrema facilità e una volta trovatasi affianco della Nukenin, avrebbe caricato un calcio che sarebbe finito contro il busto di Natsumi, speranzosa di buttarla per terra a qualche metro di distanza [Basso] [Slot Azione I - For 500 Vel 475] Era troppo più forte e veloce di quella povera ubriacona e comunque lei aveva attaccato due esponenti dell'accademia, quindi era sicuramente una nukenin o comunque una bandita, solo spazzatura.
    Se Il primo colpo fosse andato a segno e quindi Natsumi fosse stata sbalzata di qualche metro, Kimie avrebbe estratto la sua tanto fidata balestra, sempre con un colpo in carica, e senza esitare avrebbe sparato un colpo che mirava al busto della nukenin [Slot Azione II]. Senza aspettare avrebbe caricato un altro colpo di balestra e immediatamente, seguendo qualsiasi movimento del nemico, ne avrebbe sparato un altro, mirando sempre il busto. E non era finita lì, voleva che quella maledetta nukenin diventasse un maledetto puntaspilli. Così impastò un Medio di chakra per attivare una taijutsu di Suna [Brezza Feroce] [Slot Tecnica]: Immediatamente un terzo colpo sarebbe stato caricato sulla balestra, e questo, irrorato di chakra, sarebbe partito più veloce e con più potere perforante a mirare per una terza volta il busto della nemica.
    Se invece il primo calcio fosse andato a vuoto, Kimie con un agile movimento si sarebbe messa davanti alla nukenin tra lei e Jou e avrebbe estratto velocemente la sua katana ma senza girarla dalla parte della lama: infatti cercò di colpire il collo o comunque il mento di Natsumi con l'elsa della spada, eseguendo quindi un movimento verticale dal basso verso l'alto [Slot Azione II] Successivamente avrebbe girato la spada con un movimento ampio e circolare del braccio e impastando un basso di chakra sul braccio destro che teneva la spada, avrebbe tentato un letale affondo nella pancia della povera ragazza [Slot Azione III - Vell 575]. Se quell'ultimo colpo fosse andato a segno probabilmente sarebbe stato game over per quella povera alcolizzata

    E in tutto ciò Jou avrebbe fatto lo spettatore, aspettando di riprendersi da quel lacinante dolore ai gioielli di famiglia. Wow Kimie ci sapeva davvero fare, era velocissima e fortissima e non c'era storia tra la povera Natsumi e la fortissima Kimie. Un po' dispiaceva per lei, se si fosse ritrovata solo Jou davanti magari sarebbe stata di combinare qualche casino. Ma per fortuna l'accademia ci pensa a queste cose e insieme a lui c'era Kimie, una fottutissima e cazzutissima Chunin del villaggio della sabbia

     
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    Gli attacchi, improvvisi e del tutto coordinati, della donna ubriaca misero il piccolo Satoshi in difficoltà tanto che subì vari colpi. L’ultimo attacco in particolare lo debilitò in maniera decisamente efficace, colpendo infatti le sue parti basse il Sunese si piegò su stesso dal male e dal dolore esponendosi alla controffensiva della Nukenin. Lo scontro si poteva quasi dire terminato… se non fosse stato per la prode Kimie.

    Realizzando la situazione alquanto complicata intervenne direttamente. Per prima cosa sganciò un poderoso calcio Natsumi che semplicemente subì senza la minima possibilità di difesa. Infatti l’enorme differenza di velocità e di forza annullava praticamente ogni strategia difensiva e per la povera ubriacona non restò che cadere sonoramente a terra, a diversi metri di distanza con il respiro appena rotto dalla botta subita!

    E quello fu l’esatto momento in cui le cose, per Natsumi, presero un piega terribile. Già, perché nonostante notando la Chunin prendere in mano la balestra l’unica cosa che la Nukenin fu in grado di fare fu quella di incrociare le braccia attorno al busto, a scopo puramente difensivo e chiaramente disperato.

    Il primo dardo, come i seguenti due, furono troppo veloci e troppo potenti per anche solo sperare di salvarsi. Il colpo di balestra trapassò il braccio destro della donna, la quale lanciò un urlo disperato di dolore. Così come il secondo colpo andò a spezzare praticamente l’avambraccio sinistro penetrando tra la carne, i muscoli e le ossa. Natsumi era esausta ed era stata colpita brutalmente, aveva perso praticamente l’uso delle braccia e dunque il terzo colpo semplicemente si limitò a colpire il centro del suo petto.

    La morte della donna fu uno spettacolo poco piacevole. L’ultimo dardo infatti andò a bucare il polmone sinistro e per l’ubriacona, a meno di un ultimo colpo di grazia, la morte sarebbe sopraggiunta con lentezza. Sputando sangue, e non potendo respirare, sarebbe morta tra atroci sofferenze… in una spirale di dolore infinita, un pò come era stata tutta la sua vita.


    CITAZIONE
    Ersapo bellissima giocata! Per me è stata divertentissima, anche se chiusa da un bad ending inevitabile. Tanto di cappello per la scrittura e l'interpretazione del pg!
     
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