[MG] - Reclutamento forzatoTerritorio: Foresta del Fuoco

« Older   Newer »
 
  Share  
.
  1.     Like  
     
    .
    Avatar

    Group
    Giocatori
    Posts
    171
    Reputation
    +11

    Status
    Offline

    Reclutamento forzato





    Territorio: Foresta del Fuoco
     
    .
  2.     Like  
     
    .
    Avatar

    Group
    Fan
    Posts
    2,182
    Reputation
    +177

    Status
    Offline

    Incontro nel Bosco


    I



    Era una tranquilla sera di fine estate. In quella radura circondata da querce e castagni non sembrava essere passato un essere umano da diverso tempo. Erba alta fino a metà coscia rivestiva una zona circolare di raggio una ventina di metri. C'era un'odore di fiori piuttosto piacevole nell'aria, che si mischiava all'odore della terra umida per via della pioggia della mattinata, misto a quello di foglie in decomposizione. La luna illuminava in maniera velata la zona, aprendo nel buio una penombra nella quale si potevano distinguere figure ed alcuni colori, mentre una moltitudine di lucciole costellava con puntini dorati tutta l'area.

    Due figure ammantate si fronteggiavano. I loro volti scoperti mostravano due donne: la prima, Sakiko, era poco più che una bambina. Portava i capelli che rilucevano di bianco illuminati dalla luna, in una treccia dietro la testa. Sul suo volto, c'era un ghigno soddisfatto mentre teneva in mano un plico di documenti. L'altra, Fumi, era una ragazza che aveva passato la soglia dei trenta da qualche tempo. Il suo volto era un misto di preoccupazione e rabbia. I suoi occhi erano leggermente appannati, mentre fumava una sigaretta senza riuscire a controllarsi.

    Con un tibro di voce alto, la bambina parlò alla donna come non una persona sua pari: Vedi Fumi, ci aiuterai in una maniera o nell'altra! Non so perchè i miei capi ti vogliano, ma così è! Guardati, sei vecchia e sei riuscita a mala pena a prendere il grado genin! Mi fai schifo!Sta zitta ragazzina...non sai nulla di me... disse in un modo leggermente biascicatoChe c'è, hai bevuto anche questa sera vero? Ti ho vista e ti ho scattato delle foto disse facendo sventolare i documenti che aveva in mano...così come anche nelle sere successive. Hai un grosso problema Fumi...ed io solo dirò ai tuoi capi se non fai come ti dico! TSei debole e sono certa che ti toglieranno il titolo quando lo sapranno. Tornerai alla tua vita miserabile di prima! ahahah Sei una stronza....io non ho nessun problema....dammi quelle foto piccola bastarda...! Così dicendo cercò di colpire Sakiko e riprendersi le foto incriminanti, ma, essendo brilla, non riuscì nel suo intento e cadde a terra.Ahahah sei davvero patetica! Ma non fare così..dovrai solo passare qualche informazione di tanto in tanto, nulla di che. Entra tra le nostre fila e tutte questo sparirà! La ragazzina scoppiò nuovamente in una sonora risata. Al contrario, Fumi sembrava stordita dall'alcool e sopraffatta dalle emozioni, tanto che iniziò a piangere. Non c'era modo che riuscisse ad affrontare quella situazione da sola, ed era sul punto di crollare da un momento all'altro.

    Quello che sia Fumi che in particolar modo Sakiko non sapevano, era che Jou Satoshi era stato dispiegato a controllare la figura sospetta della bambina, la quale era stata vista bazzicare di tanto in tanto in posti poco raccomandabili. Cosa avrebbe fatto il giovane di Suna dopo aver assistito alla scena?
     
    .
  3.     Like  
     
    .
    Avatar

    Group
    Giocatori
    Posts
    171
    Reputation
    +11

    Status
    Offline
    Reclutamento Forzato



    Reclutamento Forzato




    "/

    Stava correndo al massimo delle sue forze: quei dannati alberi, cespugli e rami gli davano fastidio, lui era abituato a correre per il vasto e infinito deserto di Suna. Ma non doveva pensarci, doveva fare velocemente, doveva farlo per il villaggio e per Fumi.
    Il giorno prima il villaggio lo aveva convocato in amministrazione per affidargli una missione urgente: una sua concittadina nonchè collega, una certa Fumi, era da un po' di tempo in un periodo un po' difficile, così dicevano. Non presenziava più a riunioni, non accettava più missioni: l'unica cosa che faceva era bere in diverse locande di Suna, e ormai l'alcool l'aveva presa. Gli dissero che più che essere preoccupati per lei erano preoccupati per un'altra donna, in realtà una ragazzina, vista troppo spesso nei dintorni di Fumi con fare losco: non si conoscevano, ma le spie sunesi avevano notato come quella ragazzina stava in realtà pedinando Fumi, il che non andava per niente bene. E come ciliegina sulla torta Fumi proprio il giorno prima era scomparsa, l'ultima volta che l'avevano vista era in direzione del paese del fuoco e non era chiaro il perchè.
    Quindi Jou venne affidato a quella missione per fare chiarezza su ciò che stava succedendo alla Kunoichi e, nel caso, aiutarla a tornare a casa e a riprendersi la sua vita.

    L'afro stava andando ai mille da ormai poco più di un giorno, si era fermato poco la notte perchè prima arrivava più possibilità di aiutare Fumi aveva. Era una serata bellissima di fine estate, il rumore degli insetti e lo splendore delle lucciole dominavano il paesaggio. Qualche metro più avanti poteva notare uno grosso spiazzo d'erba in mezzo a quella foresta di alberi alti decine di metri. Atterrò e si fermò su uno degli ultimi rami prima di finire dentro allo spiazzo, per osservare la situazione intorno a lui, e recuperare un po' il fiato. Era stanco e provato dal viaggio ma non poteva di certo rilassarsi e recuperare le energie, aveva un compito da svolgere.
    Osservando in mezzo allo spiazzo però Jou potè notare due figure: dovette strizzare forte gli occhi per delineare bene le figure che stava guardando e notò che si trattava di due donne -FUMI!- Senza esitare saltò giù dall'albero e corse verso le due figure: una era sdraiata per terra e si sentivano dei versetti quasi di disperazione provenire da lei; l'altra, decisamente più piccola e giovane, se ne stava in piedi davanti a Fumi ridacchiando e sventolando delle cose che aveva in mano. La situazione era chiara per Jou: fumi era la donna che piagnucolava per terra, l'altra era per forza quella individuata come spia che stava seguendo la Genin di Suna, e si doveva trattare per forza di una nukenin o comunque di qualche fazione non accademica, quindi era una nemica.

    Jou percorse alla massima velocità i 20 metri che li separavano [Slot movimento gratuito + Slot Azione I & II], soltanto che nel tragitto, appena resosi conto della situazione, avrebbe deciso di creare due copie di sè stesso -Bushin no Jutsu!- [Slot Tecnica Base | 2 x 1/4 basso] due nuvolette di fumo fecero comparire due copie esatte dell'afro, una alla sua destra una alla sua sinistra, non gli importava se la nukenin sapesse quale dei tre fosse vero, gli servivano solo per fare numero. Difatti a circa 5 metri dalle due Jou avrebbe estratto 4 shuriken, due per mano: impastò un mezzo basso di chakra nelle braccia per rendere il lancio ancora più veloce [Slot Azione III | For 150] e con un movimento fluido di entrambe le braccia li avrebbe lasciati viaggiare in linea retta orizzontale, uno affianco all'altro di pochi centimetri, a mirare in busto della bambina. I suoi due cloni avrebbero fatto lo stesso scagliando quindi in totale 12 shuriken, dei quali solo i 4 in mezzo alla linea orizzontale erano veri.

    Non era di certo un'offensiva elaborata ma il suo scopo per il momento era allontanare la nukenin dalla sua compagna Fumi facendola indietreggiare o schivare per difendersi dagli shuriken; Se la bambina si fosse spostata Jou non avrebbe aspettato un secondo per fiondarsi vicino a Fumi per accertarsi delle sue condizioni -Fumi come stai? Tranquilla ci sono io adesso ad aiutarti- Poi fissò quella bambina che sembrava tanto malvagia, e sempre parlando a Fumi -E chi è quella? Cosa vuole da te?- Poi si sarebbe rialzato dalla sua posizione inginocchiata e guardando dritto negli occhi la nukenin avrebbe parlato -Guarda non mi importa chi sei e cosa vuoi, ma non lo farai. E sappi che mi dispiacerebbe molto dover far male ad una bambina piccola come te-
    Se invece la nukenin non avesse indietreggiato e non si fosse spostata dalla sua posizione iniziale Jou si sarebbe fermato a circa due metri dalle due con i sue due cloni affianco, si sarebbe messo in posizione di combattimento, con le gambe divaricate e leggermente piegate per dargli spinta e reattività, mentre la mano destra salda sull'elsa dell daodao -Lascia andare Fumi, e te lo sto dicendo con le buone...- Strinse ancora più forte l'elsa dell'arma provocando un leggero rumore -...non farmi passare alle cattive-
     
    .
  4.     Like  
     
    .
    Avatar

    Group
    Fan
    Posts
    2,182
    Reputation
    +177

    Status
    Offline

    Salvataggio in extremis


    II


    Inesperta com'era, e per di più presa alla sprovvista, Sakiko si mosse alla sua sinistra cercando di evitare il nugolo di proiettili, sia reali che immaginari, non riuscendo tuttavia a scampare discrete ferite. AH! urlò la bambina per il dolore, mentre lasciava cadere le carte che aveva in mano sulla soffice erba.

    Jou cercò quindi di consolare la donna, la quale a sua volta era stata presa di sorpresa alla presenza di un ninja di Suna che la stava seguendo. Al di là di questo, la presenza del ragazzo sembrò dargli forza, sebbene il suo sguardo si manteneva incerto. Quanto aveva sentito quel ragazzo del discorso che era avvenuto prima? Avrebbe fatto lui stesso la spia ai loro superiori? Le cose per la donna non si stavano mettendo bene, e quando cercò di rispondergli, dalla sua bocca non uscì una parola.

    Sukiko intanto fissava con aria infuriata il nuovo venuto, mentre con la mancina si teneva il braccio destro che stava iniziando a sanguinare.Col cavolo che te lo dico, testa di rapa! Disse la bambina in tono canzonatorio e, prendendo qualche foto che le era caduta, entrò nel bosco di corsa, il cui margine era proprio al suo fianco. Solo in quel momento Fumi trovò le parole. Presto...va fermata! Quelle foto sono importanti!

    Se il giovane di Suna avesse inseguito la ragazza, si sarebbe ritrovato a vagare per la foresta senza riuscire a trovarla. Passando sotto un albero, tuttavia, una voce sopra di lui avrebbe gridato all'improvviso. Sakiko si era trasformata in un ramo dell'albero per sfuggire alla sua cerca, ed ora stava discendendo verso di lui, con un dadaoDadao [Mischia]
    Il dadao è una particolare sciabola di tradizione cinese, lunga circa mezzo metro. È definita a una mano e mezza, in quando è utilizzabile sia con una che con due mani.Tipo: Lama - Taglio
    Dimensione: Media
    Quantità: 1
    (Potenza: 15 | Durezza: 3 | Crediti: 45)
    [Da studente in su]
    in mano, pronta a sferrargli un colpo mortale. La piccola Katana avrebbe mirato al suo cranio, pronta a spaccarlo in due come un cocomero.

     
    .
  5.     Like  
     
    .
    Avatar

    Group
    Giocatori
    Posts
    171
    Reputation
    +11

    Status
    Offline


    Reclutamento forzato




    "/


    La bimba venne presa di sorpresa e non riuscì a schivare tutti gli shuriken e venne ferita. 1 a 0 per Jou, nonostante non pensasse nemmeno di colpirla. Fumi invece sembrava consolata dalle parole dell'afro, che solo con il tatto sentì come si irrigidì, come se si fosse svegliata per un attimo. Poi tornò a peso morto e si riaccasciò a terra. Non aveva un bell'aspetto e nemmeno un buon odore: conosceva l'odore di alcool perchè lui stesso ne è un grande estimatore, e lei di certo puzzava di quello. Non la giudicò, non sapeva cosa stava passando e che difficoltà aveva avuto, si limitò a lasciarla lì a terra con solo e soltanto sè stessa.
    La bambina invece stranamente non si era messa a piagnucolare ma stava sanguinando abbastanza dal braccio. Sembrava preoccuparsi molto delle foto che possedeva, mentre Fumi ne sembrava spaventata. Rapida e maligna come solo le bambine sanno fare, raccolse le foto per terra e scappò. Scappò in mezzo al bosco.
    E solo quando Sukiko se ne fuggì in mezzo a gli alberi Fumi parlò, anzi quasi supplicò Jou di inseguire la ragazzina e recuperare le fotografie, perchè si trattavano di prove importanti. Importanti per Fumi? Per Sukiko? O persino per il villaggio di Suna? Jou non lo sapeva ma era convinto di andarle a riprendere.

    Fece scoppiare una copia in una nuvoletta di fumo mantenendone soltanto una -Cara la mia bambina sei ferita, e io l'odore del sangue lo riesco a percepire...- Ovviamente non sapeva riconoscere l'odore del sangue e seguire una preda grazie a quello, però sapeva osservare, e osservando per terra attentamente avrebbe potuto notare che per terra c'erano piccole macchie di sangue che formavano come un percorso. Un percorso che avrebbe portato Jou da Sukiko.
    Lo studente dell'accademia quindi si sarebbe addentrato nel bosco per cercare la sua preda seguendo ovviamente le impronte di sangue che erano piuttosto continue. Avrebbe fatto avanzare il suo clone mentre lui se ne sarebbe stato un po' nelle retrovie, nascondendosi di tronco in tronco, pronto a qualsiasi cosa. Aveva a che fare con una bambina e i bambini sono furbi, sempre pronti a fare scherzi, burle, o in quel caso trappole. Infatti qualche decina di metri dentro alla foresta le macchie di sangue scomparvero dal terreno; neanche il tempo di accorgersene che vide davanti a sè un ramo di un albero cominciare a cambiare forma in quella della ragazzina, che inconscia di quello che stava facendo si scagliò contro il clone Jou. Non appena la lama della ragazza sfiorò il falso afro, esso scomparì in una nuvoletta di fumo lasciando probabilmente Sukiko un po' sorpresa. Mentre Jou era tutto tranne che sorpreso.
    Non appena vide la bimba avventarsi sulla copia, Jou era già pronto a riprendersi ciò che doveva avere, le fotografie: appena il clone si dissolse nella nuvola di fumo e quindi mentre Sukiko era ancora in aria, scagliò velocissimo [Slot Azione I | MezzoBasso --> For 150] 4 Kunai in direzione del petto della bimba, che si trovava a soli 3 metri di distanza: questa volta non voleva farla scansare, voleva proprio colpirla, infatti li avrebbe lanciati a distanza ravvicinata l'una dall'altro, così da poter colpire il bersaglio con più proiettili possibili.

    Se Sukiko avesse subito l'attacco a sorpresa di Jou probabilmente sarebbe volata a terra per via del colpo subito, e Jou non aspettava altro. Avrebbe mangiato i pochi metri che li separavano per poi saltarle addosso, cercando di immobilizzarla con una mano e con l'altra avente in mano un kunai, glielo avrebbe puntato alla gola [Slot Azione II e III | MezzoBasso--> For presa 150] -Senti bimba, lascia le foto che hai qui a terra, esattamente dove sei, e adesso. Se lo fai ti lascio andare, viva e con le tue gambe. Se dimostrerai di non voler collaborare... beh, non penso che mancherai a tante persone, d'altronde sei solo una bambina- In quelle parole avrebbe cercato di incutere almeno un po' di timore alla ragazzina, che nonostante tutto era una bimba di forse 13 anni, e di solito le bambine di quelle età sono sensibili e facilmente impressionabili. Se avesse deciso di collaborare, Jou come prima cosa si sarebbe intascato le foto e poi l'avrebbe lasciata libera, sempre pronto ad un suo possibile contrattacco

    Se invece Susiko in qualche strano modo fosse riuscita a non cadere per terra, Jou sarebbe comunque scattata verso di lei cercando di prenderla controtempo rispetto al suo atterraggio, e caricò un pugno destroso con la massima della forza cercando di colpirle il viso e farla cadere o comunque stordirla [Slot Azione II e III | MezzoBasso--> For 150] Se il pugno fosse andato a segno la ragazza difficilmente sarebbe stata in piedi. Jou si sarebbe messo davanti a lei in piedi con la Daodao estratta che puntava alla gola della bimba, e avrebbe ripetuto le stesse identiche parole di prima.
     
    .
  6.     Like  
     
    .
    Avatar

    Group
    Fan
    Posts
    2,182
    Reputation
    +177

    Status
    Offline

    Sopraffazione


    III


    La strategia di Jou funzionò in maniera esemplare. La ragazzina fu ingannata dalla sua copia, attaccandola. Non solo così perse il vantaggio sorpresa, ma palesò la sua posizione. Lo studente sunese non perse tempo e punì la sua negligenza con quattro kunai che andarono completamente a bersaglio, ferendola in maniera decisamente più seria. Sukiko si riversò a terra. Le sue innumerevoli ferite le avevano macchiato il mantello e gli abiti di sangue cremisi, ed i suoi occhi si erano riempiti di lacrime ora che il dolore la stava sopraffacendo. Jou si rese conto presto che la nukenin non sarebbe riuscita ad andare da nessuna parte. Questo gli permise di raccogliere le foto mancanti. A quel punto avrebbe potuto lasciare la bambina al suo destino. Le ferite erano molte ma non mortali, e c'era la possibilità che si riprendesse qualora i tagli non si fossero infettati. Comunque, la probabilità che ci rimanesse secca, lasciata così in mezzo al bosco, senza aiuto, era alta. Poteva quindi finirla subito, oppure catturarla e portarla al villaggio.

    Tornando da Fumi, Jou avrebbe trovato la donna che faceva in pezzi le fotografie. Vedendo il ragazzo tornare con le foto mancanti, tirò un sospiro di sollievo ma non si mosse dalla sua posizione. Non riusciva ad alzarsi in piedi, le gambe le tremavano, e con occhi lucidi avrebbe detto al giovane:...mi hai salvato da un grande pericolo...io sono un disastro...forse davvero non merito il grado che mi è stato dato...sono proprio un fallimento! Tra singhiozzi e parole monche, la donna continuò a piangersi addosso. Jou avrebbe quindi dovuto decidere come comportarsi. Poteva distruggere le prove e lasciare che la donna decidesse per sè il da farsi, oppure farle affrontare la verità dei fatti.
     
    .
  7.     Like  
     
    .
    Avatar

    Group
    Giocatori
    Posts
    171
    Reputation
    +11

    Status
    Offline


    Reclutamento forzato




    "/

    Sukiko era esattamente la bambina che Jou pensava essere; il dolore che stava provando era troppo e si vedeva che aveva la faccia proprio addolorata. Jou aveva già deciso di lasciarla andare, non voleva averci nulla a che fare con quella povera bambina che chissà che tremenda infanzia aveva passato. Tra le lacrime e i singhiozzi se ne andò via, più che altro la sua era una corsa disperata lontano dall'Afro. Non era nè soddisfatto nè triste, era addolorato: addolorato perchè guardando le foto che era riuscito a recuperare vide immagini che ritraevano la sua compaesana nonchè genin al bar, ubriaca, innumerevoli volte, come se non facesse altro. C'erano le date sulle immagini e sembrava che fosse ormai più di un mese che andava avanti così.
    Lui si era dipendente dalle sigarette, ma almeno quelle non ti rendono un coglione mentre le usi. E visto che ci stava pensando, pensò che quello era un gran momento per accendersi una sigaretta, cosa che fece nel giro di pochi secondi. E che lo rilassò in ancora meno tempo. Si incamminò fuori dalla boscaglia verso Fumi, che era a terra in preda al panico che strappava il rimanente delle foto che aveva. Jou neanche la guardò, ascoltò appena ciò che gli stava dicendo. Tirò fuori il mazzetto di fotografie che aveva ripreso e lo lanciò verso Fumi sparpagliandole al vento -Non me ne frega nulla Fumi- La passò camminando, si stava dirigendo verso Suna e non aveva intenzione di tornare indietro; quindi dandole la schiena continuò -Vedi di riprenderti che non sei messa benissimo. Le foto sono tutte tue, facci quello che vuoi. Ah| Certo che ti sei divertita questo ultimo periodo eh, magari mi offrirai una birra se vediamo in giro a Suna- Alzò la mano per salutarla e fece uscire una grande nuvola di fumo dalla sua bocca. Chissà se Fumi avesse deciso di cambiare stile di vita e tornare a fare la shinobi o decidesse di continuare la sua miserabile vita da alcolizzata.
    Jou di certo sarebbe tornato a nanna in fretta perchè era piuttosto stanco.
    In pratica ha dovuto sedare una rissa tra due donne, di cui una ubriaca e l'altra una bimba maleducata.
    -Maledetta Accademia...-
     
    .
6 replies since 27/8/2018, 19:17   53 views
  Share  
.