Le 3 prove dello Yokai dell'Ovest: Parte I°

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  1. Ersapo
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    Le 3 prove dello Yokai dell'Ovest: Parte I°


    Post VIII




    Di certo Jou non era un tipo che si lasciava sopraffare facilmente e probabilmente i suoi nemici lo stavano iniziando a capire. Come due cagnolini impauriti i due banditi si misero vicini e vennero colpiti entrambi dalla tecnica dell'afro venendo sbalzati entrambi indietro: uno di loro volò più lontano e precipitò inesorabilmente giù dal burrone, il secondo fece più resistenza e l'unica cosa che Jou vide e che volò giù, ma aveva come il presentimento che si sarebbe fatto rivedere.
    L'afro era soddisfatto di aver fregato quei due, e quando si stava per voltare per vedere come se la stesse cavando Tasaki, sentì soltanto un gran baccano. Ci fu un esplosione veramente grande, tanto che anche Jou dovette coprirsi gli occhi per il polverone tirato su e dovette ancorarsi meglio a terra per non volare via: vide uscire dal fumo il compagno Nukenin ma capitombolò a terra rotolando, evidentemente ferito. Poi agilmente schivò quei due dardi che sembravano essere fatti di roccia saltando e preparandosi nuovamente ad attaccare. Jou era curioso di vedere come avrebbe proceduto Tasaki, ma sentì come un rumore provenire dal dirupo; si girò e vide tirarsi su dalla parete lo spadaccino che pensava di aver fatto fuori. Era ridotto male, ma cazzo se aveva la faccia arrabbiata Oh ma te non hai davvero voglia di finire giù eh?Lo provocò e vide come la sua faccia divenne ancora più buia. E arrabbiata.

    Il sunese era pronto ad un suo imminente attacco, ma sapeva di doverlo eliminare il prima possibile per potersi rigirare verso il resto dei nemici, visto che gli stava ancora dando la schiena. Ripose la sua Katana e gli si fiondò addosso a mani nude; stranamente anche Jou non impugnava la spada, quello sarebbe stato uno dei pochi momenti in cui sarebbe dato da fare con le mani. Il nemico era stanco, si vedeva, e nonostante l'attacco fosse portato a modesta velocità, Jou riuscì a schivarlo roteando verso destra di 180°, finendo alla fine del movimento praticamente affianco al bandito: entrambi adesso davano la schiena al dirupo. Il nemico non si fermò e cercò di tagliare la testa di Jou probabilmente per la terza volta quel pomeriggio: l'attacco era effettuato con la destrorsa che era il braccio vicino a Jou, ecco perchè l'afro potè preoccuparsi poco di quell'attacco visto che era più probabile che lo prendesse con una gomitata invece che con la spada. Gli bastò abbassarsi piegando le gambe, vedendo la lama avversaria passargli precisa sopra la testa, tagliandogli due ciuffetti di capelli, ma c'era anche altro che vide davanti a sè.
    Un nuovo nemico spuntò praticamente dal nulla davanti a Jou, era in aria, mascherato, e impugnava una spada pronta ad essere conficcata nel cranio cespuglioso del sunese. Lui, già in posizione rannicchiata per la schivata del colpo precedente, non gli bastò che potenziare con del chakra le sue gambe e scattare basso in avanti, facendolo andare a vuoto, e facendolo posizionare di fatto affianco al suo compagno bandito.
    Pensò di aver finito, e invece quelli volevano farlo veramente fuori. SI voltò leggermente verso destra richiamato dall'urlo del compagno: 4 proiettili pericolosi stavano viaggiando a forte velocità verso di lui, e se avessero avuto addosso anche l'esplosivo precedente, per Jou era finita.
    L'istinto di sopravvivenza queste volte fece la sua parte; appena sentì l'urlo di pericolo del compagno irrigidì immediatamente i muscoli pronto ad una situazione d'emergenza, e quando vide le frecce volargli addosso si mosse quasi in automatico. Si spostò verso sinistra di un metro circa facendo quasi una capriola: le frecce si conficcarono tutte a terra, se non fosse che due lo colpirono al fianco, che sebbene protetto dalla cotta venne tagliato da una delle affilatissime punte di quelle frecce

    Dannazione quanto era ridotto male. Il povero Jou mai si sarebbe aspettato di trovarsi in una situazione simile, con un nukenin in cima ad una montagna piena di banditi; ad un passo dalla morte. Il suo fisico ormai era logoro, sanguinava da più parti del corpo, il chakra stava ormai finendo. Ma non poteva fermarsi ora.
    No.
    Perchè se si fosse fermato allora si che avrebbe avuto morte certa. Dovevano venirlo a prendere di persona se lo volevano vedere morto. Jou Satoshi non si sarebbe arreso mai davanti a quei miseri umani.
    Un vero Samurai non si tira mai indietro davanti alla morte.
    Lui la va a combattere.
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    Dopo aver schivato quei quattro attacchi di seguito Jou si trovava proprio doveva voleva essere, per una seconda volta. Schivando il terzo e il quarto attacco si era andato a mettere a circa due metri e mezzo dai due avversari, che invece si sarebbero trovati con le spalle al dirupo, distante anche quello circa due metri da loro.
    Jou sapeva dove e come erano posizionati, si era mosso così apposta. Gli stava dando le spalle, e uso questa opportunità per coglierli di sorpresa. Impugnò con la mano destra l'elsa della wakizashi e con un movimento velocissimo e fluidissimo estrasse la spada; insieme a questo movimento avrebbe ruotato anche il busto di 180° gradi, e attivatoSlot Tecnica
    Vel 325 + basso= 400 - 3m di raggio, ampiezza 6

    Taglio dell'Aria
    Villaggio: Generico
    Posizioni Magiche: Nessuna (0)
    L'utilizzatore sarà in grado di effettuare un attacco a distanza con un'arma [Mischia]; la Velocità è pari a quella dell'utilizzatore. Il raggio d'azione di un singolo colpo verrà incrementato da un fascio luminoso di potenza pari all'arma. Gli effetti e status che l'arma può causare sono estesi al Taglio dell'Aria.
    Tipo: Taijutsu -
    (Consumo: Mediobasso)
    [Raggio Massimo: 1,5 metri per Grado]
    [Da genin in su]
    una delle sue tecniche preferite e da poco imparate. Un fascio di luce di ampiezza 6 metri sarebbe partito dalla lama del sunese in direzione dei banditi: la lunga lama viaggiava molto veloce a mezz-aria ad altezza uomo parallela al terreno. L'idea era non dargli vie di fuga e farli o tagliare dal colpo o spazzare in aria buttandoli giù dal dirupo.
    Jou veramente non ne aveva più, aveva dato tutto in quell'ultimo colpo. Veloce recuperò il tonico che precedentemente Tasaki gli aveva dato, per potersi riprendere un po' fisicamente da tutti quei colpi subiti.
    Se i nemici fossero stati ancora vivi, allora Jou avrebbe impugnato la spada con entrambe e mani, guardandoli negli occhi con aria di sfida. Sta volta lo sguardo cagnesco ce lo aveva lui Io sono pronto. Facciamola finita qui e adesso
    Se invece Jou fosse riuscito a sbarazzarsi dei due briganti, allora si sarebbe voltato verso Tasaki e avrebbe cercato di raggiungerlo, zoppicante e malconcio

    ---------------------------

    La bambina sembrò soddisfatta nel vedere la potente esplosione che i suoi uomini e le sue bombe avevano appena provocato. Il moccioso sembrava essersi fatto male, ma vide come se ne suoi occhi non ci fosse dolore o chissà che cosa, ma solo rabbia. Lei era abituata a vedere terrore negli occhi sei suoi uomini, e la rabbia di quel ragazzo quasi la spaventarono. Poi si mise a correre, quasi scomparì dalla vista sua e dei suoi uomini.
    E poi come un demone riapparve davanti a loro. Sembrava voler far fuori prima i suoi uomini e poi pensare a lei. Questa cosa la terrorizzò ancora di più. Come un fulmine uccise i primi due uomini: c'era poco da fare per loro, non erano pronti ad una minaccia del genere. La ragazza si svegliò improvvisamente da quel suo stato di semi panico e capì che doveva fare qualcosa. Peccato che mentre pensava ciò un altro dei suoi uomini venne ucciso dalla furia omicida dell'uomo. Così eresse un muro di roccia dal nulla per bloccare le spade che se no avrebbero ucciso anche il suo ultimo arciere, quello più vicino a lei. Semi nascosti dal muro di pietra appena creato, la ragazza prese il suo uomo per il colletto e con lui si allontanò di 5 metri da Tasaki Voi due... STATE ROVINANDO TUTTOOOO Dai piedi della bambina fino a quelli di Tasaki (se non si fosse spostato) si sarebbe sentita la terra tremare, e anche forte. Dopo di che, quasi sembrava impossessata quella bimba, sollevò entrambe le braccia verso l'alto, attirando a sè parte del terreno sotto a loro, che andava a creare due grosse palle di terra che fluttuavano in cielo Naoshi, le bombe L'arciere attaccò rapido due bombe a ciascuna palla di pietra, donandole così un grande potere distruttivo. Con un movimento secco delle mani in avanti, le palle partirono, prima una e poi l'altra, in direzione di Tasaki; la prima avrebbe mirato la prima posizione del nukenin, la seconda avrebbe seguito i suoi movimenti, e che fossero impattate a terra o che Tasaki le avesse schivate, queste sarebbero esplose portando anche il pericolo dei massi volanti.
    Tasaki e Jou erano lì lì per depistare quel luogo da quei scarafaggi, mancava solo l'ultimo passo.


    Jou Satoshi - Riassunto Round

    Vitalità: 5.75/12 Leggere
    Ferite: 5.5 sul busto, 1.5 gambe, 3.15 spalla sinistra

    Chakra: 3.25/30 Bassi
      Slot Difesa 1: - Schivata
      Slot Difesa 2: - Schivata
      Slot Difesa 3: - Schivata
      Slot Difesa 4: - Schivata
      Slot Azione 1: - Tonico
      Slot Azione 2: -
      Slot tecnica 1: -
      Slot tecnica 2: - Taglio dell'aria

    NOTE:


    Edited by Ersapo - 9/12/2018, 16:48
     
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