Le 3 prove dello Yokai dell'Ovest: Parte I°

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    Le 3 prove dello Yokai dell'Ovest: Parte I°


    Post VIII




    Di certo Jou non era un tipo che si lasciava sopraffare facilmente e probabilmente i suoi nemici lo stavano iniziando a capire. Come due cagnolini impauriti i due banditi si misero vicini e vennero colpiti entrambi dalla tecnica dell'afro venendo sbalzati entrambi indietro: uno di loro volò più lontano e precipitò inesorabilmente giù dal burrone, il secondo fece più resistenza e l'unica cosa che Jou vide e che volò giù, ma aveva come il presentimento che si sarebbe fatto rivedere.
    L'afro era soddisfatto di aver fregato quei due, e quando si stava per voltare per vedere come se la stesse cavando Tasaki, sentì soltanto un gran baccano. Ci fu un esplosione veramente grande, tanto che anche Jou dovette coprirsi gli occhi per il polverone tirato su e dovette ancorarsi meglio a terra per non volare via: vide uscire dal fumo il compagno Nukenin ma capitombolò a terra rotolando, evidentemente ferito. Poi agilmente schivò quei due dardi che sembravano essere fatti di roccia saltando e preparandosi nuovamente ad attaccare. Jou era curioso di vedere come avrebbe proceduto Tasaki, ma sentì come un rumore provenire dal dirupo; si girò e vide tirarsi su dalla parete lo spadaccino che pensava di aver fatto fuori. Era ridotto male, ma cazzo se aveva la faccia arrabbiata Oh ma te non hai davvero voglia di finire giù eh?Lo provocò e vide come la sua faccia divenne ancora più buia. E arrabbiata.

    Il sunese era pronto ad un suo imminente attacco, ma sapeva di doverlo eliminare il prima possibile per potersi rigirare verso il resto dei nemici, visto che gli stava ancora dando la schiena. Ripose la sua Katana e gli si fiondò addosso a mani nude; stranamente anche Jou non impugnava la spada, quello sarebbe stato uno dei pochi momenti in cui sarebbe dato da fare con le mani. Il nemico era stanco, si vedeva, e nonostante l'attacco fosse portato a modesta velocità, Jou riuscì a schivarlo roteando verso destra di 180°, finendo alla fine del movimento praticamente affianco al bandito: entrambi adesso davano la schiena al dirupo. Il nemico non si fermò e cercò di tagliare la testa di Jou probabilmente per la terza volta quel pomeriggio: l'attacco era effettuato con la destrorsa che era il braccio vicino a Jou, ecco perchè l'afro potè preoccuparsi poco di quell'attacco visto che era più probabile che lo prendesse con una gomitata invece che con la spada. Gli bastò abbassarsi piegando le gambe, vedendo la lama avversaria passargli precisa sopra la testa, tagliandogli due ciuffetti di capelli, ma c'era anche altro che vide davanti a sè.
    Un nuovo nemico spuntò praticamente dal nulla davanti a Jou, era in aria, mascherato, e impugnava una spada pronta ad essere conficcata nel cranio cespuglioso del sunese. Lui, già in posizione rannicchiata per la schivata del colpo precedente, non gli bastò che potenziare con del chakra le sue gambe e scattare basso in avanti, facendolo andare a vuoto, e facendolo posizionare di fatto affianco al suo compagno bandito.
    Pensò di aver finito, e invece quelli volevano farlo veramente fuori. SI voltò leggermente verso destra richiamato dall'urlo del compagno: 4 proiettili pericolosi stavano viaggiando a forte velocità verso di lui, e se avessero avuto addosso anche l'esplosivo precedente, per Jou era finita.
    L'istinto di sopravvivenza queste volte fece la sua parte; appena sentì l'urlo di pericolo del compagno irrigidì immediatamente i muscoli pronto ad una situazione d'emergenza, e quando vide le frecce volargli addosso si mosse quasi in automatico. Si spostò verso sinistra di un metro circa facendo quasi una capriola: le frecce si conficcarono tutte a terra, se non fosse che due lo colpirono al fianco, che sebbene protetto dalla cotta venne tagliato da una delle affilatissime punte di quelle frecce

    Dannazione quanto era ridotto male. Il povero Jou mai si sarebbe aspettato di trovarsi in una situazione simile, con un nukenin in cima ad una montagna piena di banditi; ad un passo dalla morte. Il suo fisico ormai era logoro, sanguinava da più parti del corpo, il chakra stava ormai finendo. Ma non poteva fermarsi ora.
    No.
    Perchè se si fosse fermato allora si che avrebbe avuto morte certa. Dovevano venirlo a prendere di persona se lo volevano vedere morto. Jou Satoshi non si sarebbe arreso mai davanti a quei miseri umani.
    Un vero Samurai non si tira mai indietro davanti alla morte.
    Lui la va a combattere.
    163987490-afro-samurai-wallpapers
    Dopo aver schivato quei quattro attacchi di seguito Jou si trovava proprio doveva voleva essere, per una seconda volta. Schivando il terzo e il quarto attacco si era andato a mettere a circa due metri e mezzo dai due avversari, che invece si sarebbero trovati con le spalle al dirupo, distante anche quello circa due metri da loro.
    Jou sapeva dove e come erano posizionati, si era mosso così apposta. Gli stava dando le spalle, e uso questa opportunità per coglierli di sorpresa. Impugnò con la mano destra l'elsa della wakizashi e con un movimento velocissimo e fluidissimo estrasse la spada; insieme a questo movimento avrebbe ruotato anche il busto di 180° gradi, e attivatoSlot Tecnica
    Vel 325 + basso= 400 - 3m di raggio, ampiezza 6

    Taglio dell'Aria
    Villaggio: Generico
    Posizioni Magiche: Nessuna (0)
    L'utilizzatore sarà in grado di effettuare un attacco a distanza con un'arma [Mischia]; la Velocità è pari a quella dell'utilizzatore. Il raggio d'azione di un singolo colpo verrà incrementato da un fascio luminoso di potenza pari all'arma. Gli effetti e status che l'arma può causare sono estesi al Taglio dell'Aria.
    Tipo: Taijutsu -
    (Consumo: Mediobasso)
    [Raggio Massimo: 1,5 metri per Grado]
    [Da genin in su]
    una delle sue tecniche preferite e da poco imparate. Un fascio di luce di ampiezza 6 metri sarebbe partito dalla lama del sunese in direzione dei banditi: la lunga lama viaggiava molto veloce a mezz-aria ad altezza uomo parallela al terreno. L'idea era non dargli vie di fuga e farli o tagliare dal colpo o spazzare in aria buttandoli giù dal dirupo.
    Jou veramente non ne aveva più, aveva dato tutto in quell'ultimo colpo. Veloce recuperò il tonico che precedentemente Tasaki gli aveva dato, per potersi riprendere un po' fisicamente da tutti quei colpi subiti.
    Se i nemici fossero stati ancora vivi, allora Jou avrebbe impugnato la spada con entrambe e mani, guardandoli negli occhi con aria di sfida. Sta volta lo sguardo cagnesco ce lo aveva lui Io sono pronto. Facciamola finita qui e adesso
    Se invece Jou fosse riuscito a sbarazzarsi dei due briganti, allora si sarebbe voltato verso Tasaki e avrebbe cercato di raggiungerlo, zoppicante e malconcio

    ---------------------------

    La bambina sembrò soddisfatta nel vedere la potente esplosione che i suoi uomini e le sue bombe avevano appena provocato. Il moccioso sembrava essersi fatto male, ma vide come se ne suoi occhi non ci fosse dolore o chissà che cosa, ma solo rabbia. Lei era abituata a vedere terrore negli occhi sei suoi uomini, e la rabbia di quel ragazzo quasi la spaventarono. Poi si mise a correre, quasi scomparì dalla vista sua e dei suoi uomini.
    E poi come un demone riapparve davanti a loro. Sembrava voler far fuori prima i suoi uomini e poi pensare a lei. Questa cosa la terrorizzò ancora di più. Come un fulmine uccise i primi due uomini: c'era poco da fare per loro, non erano pronti ad una minaccia del genere. La ragazza si svegliò improvvisamente da quel suo stato di semi panico e capì che doveva fare qualcosa. Peccato che mentre pensava ciò un altro dei suoi uomini venne ucciso dalla furia omicida dell'uomo. Così eresse un muro di roccia dal nulla per bloccare le spade che se no avrebbero ucciso anche il suo ultimo arciere, quello più vicino a lei. Semi nascosti dal muro di pietra appena creato, la ragazza prese il suo uomo per il colletto e con lui si allontanò di 5 metri da Tasaki Voi due... STATE ROVINANDO TUTTOOOO Dai piedi della bambina fino a quelli di Tasaki (se non si fosse spostato) si sarebbe sentita la terra tremare, e anche forte. Dopo di che, quasi sembrava impossessata quella bimba, sollevò entrambe le braccia verso l'alto, attirando a sè parte del terreno sotto a loro, che andava a creare due grosse palle di terra che fluttuavano in cielo Naoshi, le bombe L'arciere attaccò rapido due bombe a ciascuna palla di pietra, donandole così un grande potere distruttivo. Con un movimento secco delle mani in avanti, le palle partirono, prima una e poi l'altra, in direzione di Tasaki; la prima avrebbe mirato la prima posizione del nukenin, la seconda avrebbe seguito i suoi movimenti, e che fossero impattate a terra o che Tasaki le avesse schivate, queste sarebbero esplose portando anche il pericolo dei massi volanti.
    Tasaki e Jou erano lì lì per depistare quel luogo da quei scarafaggi, mancava solo l'ultimo passo.


    Jou Satoshi - Riassunto Round

    Vitalità: 5.75/12 Leggere
    Ferite: 5.5 sul busto, 1.5 gambe, 3.15 spalla sinistra

    Chakra: 3.25/30 Bassi
      Slot Difesa 1: - Schivata
      Slot Difesa 2: - Schivata
      Slot Difesa 3: - Schivata
      Slot Difesa 4: - Schivata
      Slot Azione 1: - Tonico
      Slot Azione 2: -
      Slot tecnica 1: -
      Slot tecnica 2: - Taglio dell'aria

    NOTE:


    Edited by Ersapo - 9/12/2018, 16:48
     
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    Quasi sfinito, il sunese Jou continuava in quel suo imperterrito fare nonostante tutte le difficoltà del caso. Ero sicuro che chiunque altri avrebbe abbandonato quella missione ormai scendendo giù da quella parete verticale per quanto fosse possibile e lasciandomi solo lì. Non che m'importava molto: solo o non, avrei continuato comunque quella missione anche perché a casa mi aspettava una famiglia affamata. Per questo avrei continuato a combattere anche senza di lui, per quanto fosse possibile. Dovevo, tuttavia, ammettere che quel tizio aveva comunque delle caratteristiche che mi piacevano: fedeltà, lealtà, tenacia. Schivò senza molti problemi gli attacchi in corpo a corpo ritrovandosi, però, dinnanzi a un altro problema: i dardi degli arcieri. Anche grazie al mio avviso quel bambino riuscì a effettuare un veloce spostamento laterale, ma venne comunque colpito al fianco provocandoli una notevole fitta di dolore. Ciononostante, il ragazzo continuò a lottare anche davanti a quelle notevoli difficoltà, il che mi piaceva alquanto. Rapido, egli impugnò di nuovo la sua wakizashi, - segno evidente del fatto che era un genin, - ed eseguì una tecnica particolare. La notai solo con la coda dell'occhio: una specie di ninjutsu strano. Dovevo averlo già visto da qualche prima di quel tempo perché mi sembrò molto famigliare. Il fascio di luce partì in direzione dei due malviventi che, evidentemente, non se lo aspettavano. Tuttavia, uno dei due riuscì a difendersi parando quel ninjutsu all'ultimo secondo per deviarlo poco lontano e beccandosi così -solo- una ferita Medio-Leggera alla spalla. L'altro, invece, venne colto di sorpresa e quella strana lama di luce gli oltrepassò il petto: era senza protezioni ed era debole. Per questo cadde a terra come un sacco di patate, completamente privo di vita. L'altro, invece, cercò di resistere il più possibile, ma ferito doveva resistere il più possibile ai danni del genin sunese.

    Per quanto riguardava me, invece, riuscii a far fuori solo 3 dei 4 obiettivi, il che ci riportava alla nostra questione originaria: c'erano ancora due nemici che combattevano in corpo a corpo, 4 arcieri che sparavano quei dardi strani e la ragazza. Considerando che il mio compare era ormai quasi morto, non potevo di certo pretendere da lui che entrasse di nuovo in combattimento contro quei ben temibili nemici. Perciò pensai io di occuparmi di tutto, per quanto possibile. Velocissimo e micidiale, come sempre, avrei rapidamente aggirato il muro di roccia creato dalla ragazza contro il quale avevano impattato le mie lame. Non poteva pensare di parare le mie katane per sempre, considerando anche che ero molto velocissimo. A tutto questo si aggiunse un terremoto che, probabilmente, la ragazza stessa aveva evocato cercando di danneggiarmi. Non ci riuscì direttamente, ma di sicuro persi la mia solita stabilità cercando di restare in piedi in quella frangente di terreno. [-4 Riflessi] Mi bastò comunque per vedere quello che stava accadendo davanti a me: la ragazza aveva evocato due grosse palle di terra e l'arciere sopravissuto era riuscito ad attaccare alle stesse ben 4 cartabombe, 2 per palla. - "O Merda..." - Pensai capendo quello che stava per accadere: mi avrebbe presto trasformato in una macchia su quel terreno. Così [evocai]Creazione della Forma
    Villaggio: Generico
    Posizioni Magiche: Nessuna (0)
    L'utilizzatore può creare l'equipaggiamento [A Distanza], [Mischia], [Potenziamento] e [Protezioni] con il proprio chakra. Può creare una singola [Protezione] per ogni slot tecnica, con un consumo in chakra in base ai crediti richiesti da quell'equipaggiamento. È possibile creare solo l'equipaggiamento di lista a cui ha accesso o posseduto dall'utilizzatore; non è possibile ricreare oggetti da competenza. L'equipaggiamento avrà potenzialità massime parigrado all'utilizzatore e potrà essere influenzata da altre tecniche come se fosse un normale equipaggiamento fisico pur essendo fatto di chakra. L'equipaggiamento creato sarà in grado di proteggere dai ninjutsu esclusivamente nelle zone in cui interagisce con gli stessi: colpirli o pararli non ridurrà la potenza dell'intera tecnica ma solamente quella della zona colpita.Tipo: Ninjutsu - Ninpou
    (Consumo: Basso per 30 crediti )
    [Da chunin in su]

    Shuriken Gigante X2
    Spesa chakra: 3 bassi e 1/4
    due shuriken giganti con una sola intenzione: distruggere le due palle di roccia oppure deviarle fermandole in volo, come se parassi un normale lancio di kunai. Lancia prima il primo shuriken verso la prima palla che volava verso di me impastando del chakra in quel mio tentativo d'intercettazione. [1° Slot Difesa]Riflessi: 450 + 2 (TS) + 4 (Assalto Bestiale) + 2 (Impasto) Il mio shuriken impattò contro la palla rocciosa fermandola poco davanti a me; quando esplose, non mi colpì direttamente, ma venni comunque danneggiato dalle scheggie che volarono nella mia direzione. [Danno: medio-leggera diffusa sul corpo]. Con la successiva palla ebbi più problemi, anche perché non vidi il momento del lancio: notai solo come spuntava dal fumo della palla precedenti. Perciò quando lancia il mio shuriken [2 Slot Difesa]Riflessi: 450 + 2 (TS) + 4 (Assalto Bestiale) + 2 (Impasto) la palla fu ormai troppo vicina e non riuscii a fermarla del tutto subendomi, quindi, la potente esplosione quasi in pieno con i relativi detriti. [Danno: Medio-Grave] Di nuovo venni buttato lontano, ma misi comunque le katane a protezione del mio corpo con lo scopo di difendermi il più possibile da quelle rocce che volavano ovunque. A quel punto era chiaro che anche io rischiavo non poco, soprattutto considerando che vi era il pericolo che continuasse in quel modo. Cosa dovevo fare? Nonostante tutto, dovevo attaccare. Più veloce e letale di prima.

    Mi sarei ripreso subito badando alle varie ferite che ormai portavo sul corpo. E quindi, nonostante ci fossero quei metri a separarci, sarei di nuovo scattato in direzione del nemico. [2° Slot Tecnica]Scatto Rapido
    Villaggio: Generico
    Posizioni Magiche: Nessuna (0)
    L'utilizzatore può scattare rapidamente verso una direzione, muovendosi della distanza concessa da uno slot azione. La velocità di spostamento è incrementata di 4 tacche.Tipo: Taijutsu -
    (Consumo: Basso)
    [Da studente in su]


    Giunto in prossimità dell'arciere, avrei provato a ucciderlo sul colpo. Come? Cercando di evadere le eventuali difese poste a protezione di quel tipo. Sapevo che la ragazza avrebbe provato a difenderlo in qualche modo, ma difficilmente si sarebbe aspettata un colpo dall'alto. Per questo, dopo aver effettuato una finta sarei saltato in alto per poi abbassarmi velocemente verso il tizio-arciere che era stato protetto dalla ragazza. Fatto fuori lui, avrei avuto decisamente meno problemi, perché a quel punto sarebbe rimasta solo la ragazza, un piatto che volevo assaggiare fresco. Gli sarei balzato dall'alto verso il basso, ancora più veloce di prima, cercando di conficcare entrambe le mie lame nella sua testa come avevo già fatto prima. E, cosa ancora più interessante: in quel momento sarei stato molto più veloce di quanto fossi prima. [1° Slot Azione]Velocità: 550 + 2 (TS) + 4 (Assalto Bestiale) + 2 (Bestialità – Malus a Resistenza) + 4 (Impasto MedioBasso) = 850
    Forza: 500(OverCAP: Semiparalisi braccia per due turni)
    Insomma, sarei stato decisamente più veloce di quanto avevano visto prima (tenevo sempre delle carte nascoste nel manico, ma quando bisognava finirla, la finivo). A quel punto, comprese anche le finte e i miei spostamenti velocizzati, avrei cercato di rompere l'ultimo arciere per raggiungere in corpo a corpo anche la ragazza.

    SE non fossi riuscito subito a uccidere l'arciere avrei provato altri colpi su di lui, sempre alla massima velocità. Colpi mortali alla sua testa oppure al suo cuore, in modo da metterlo fuori dal combattimento subito. [Eventuali Slot Azione 2 e 3, fino alla morte dell'arciere]

    SE fossi riuscito subito a sconfiggere l'arciere in quella maniera, ovvero eludendo le difese della ragazza, senza proferire alcuna parola mi sarei scagliato sulla ragazza stessa. Tuttavia, a quel punto avrei elaborato una piccola strategia che mi avrebbe permesso di massimizzare le mie possibilità. - «MUORI!» – Avrei urlato attivando così una tecnica illusoria. [3° Slot Tecnica – Tecnica Rapida]Suono Illusorio
    Villaggio: Oto
    Posizioni Magiche: Nessuna (0)
    L'illusione si attiva se la vittima sente un suono a scelta dall'utilizzatore, presente entro 9 metri. La vittima avrà una riduzione di 2 tacche a Riflessi e Resistenza per ogni attacco che genera il suono scelto all'attivazione. L'efficacia dell'illusione è pari a 20.Tipo: Genjutsu - Genjutsu
    (Consumo: Mediobasso / Mantenimento: ½ Basso)
    [Da studente in su]
    Quella parola era il medium dell'illusione che avrebbe colpito la ragazza, quasi paralizzandola e rallentandone la capacità di difendersi. - «MUORI!» - E la avrei ripetuta subito dopo, scagliando il primo attacco verso di lei. Il primo colpo lo avrei tentato direttamente al suo busto, cercando di conficcare le mie spade al centro dello stesso. [2° Slot Azione]Velocità: 550 + 2 (TS) + 4 (Assalto Bestiale) + 2 (Bestialità – Malus a Resistenza) + 4 (Impasto MedioBasso) = 850
    Forza: 500(OverCAP: Semiparalisi braccia per due turni)


    A quel punto mi sarei fermato ingoiando i miei tonici e cercando di capire se ero riuscito a eliminare quella tizia del tutto oppure era ancora viva, ma ferita. I tonici li avrei ingoiati entrambi in un momento solo. [3° Slot Azione - Uso Tonici]+8 Bassi Pronto a combattere, mi sarei comunque messo in guardia.

    [...]



    E Jou? Lui avrebbe avuto a che fare con altri 2 nemici che erano rimasti (quando uno cadde giù erano in 3, poi rimasero solo in 2). Il primo, - quello ferito, - avrebbe provato ad attaccarlo con una spada, - la katana, - verso il busto in quella che doveva essere un rapido affondo. [1° Slot Azione]Velocità/Forza: 350
    Potenza: 40
    Subito dopo avrebbe ritirato la sua lama, per provare a tagliare la testa al toro con un fendente al livello della gola. [2° Slot Azione]Velocità: 400
    Forza: 300
    Potenza: 40


    L'altro sarebbe stato decisamente più cauto in quei suoi attacchi. Avrebbe provato prima un'arte illusoria cercando di far cadere il sunese in un baratro senza fine per poi tagliargli la testa oppure aiutare il suo amico a farlo. [Tecnica del Baratro Infinito]Baratro del Sonno
    Villaggio: Suna
    Posizioni Magiche: Coniglio, Cane, Tigre (3)
    L'illusione si attiva se la vittima presente entro 15 metri l'utilizzatore. La vittima vedrà il terreno sotto i suoi piedi aprirsi improvvisamente, facendola cadere dentro un baratro infinito. La vittima rimarrà immobile, vincolata nell'illusione per un secondo, mentre la caduta illusoria durerà circa un round nella mente della vittima. Al termine, l'utilizzatore si ritroverà al punto di partenza: oltre al terrore della caduta, la vittima avrà un malus di 2 tacche a 2 statistiche principali a scelta dalla vittima, Semiparalisi agli arti inferiori, Ingombro e Scoordinamento per 2 round. L'efficacia è pari a 50.Tipo: Genjutsu - Bakkin
    (Consumo: Quasi Alto)
    [Da chunin in su]

    Efficacia: 50


    Subito dopo aver eseguito quella tecnica, il secondo tizio che stava a una decina di metri da Jou avrebbe estratto un piccolo Fuuma Shuriken lanciandolo verso la gola del ragazzo. [3° Slot Azione - Lancio]Forza: 400
    Potenza: 15








    Vitalità: 14 leggere – 4 leggere alle gambe – 2 leggere diffuse – 4 leggere sul busto = 4 leggere
    Chakra: 17,5 – 3,25 (Tecnica) – 2 Bassi (2 Slot Difesa) – 5 Bassi (1°, 2° Slot Azione) – 1 Basso (Scatto) – 2 Bassi (Suono Illusorio) = 4,25 + 8 Bassi (Tonici) = 12,25 oppure 1,75 Bassi (1° Ipotesi)
    Equip.: Katana: 2/2 (nelle mani)
    Tonico di Recupero Medio: 0/2
    Tonico di Ripristino Medio: 0/2
    Shuriken Gigante: 0/1 (dietro la schiena)
    Veleno debilitante B1: Consumato

    Status: Semiparalisi arti superiori 2 round

    Attese: 1 round per il bonus agilità

    Slot Azione:
    I – Attacco
    II – Attacco
    III – Tonici
    IV (Bonus Agilità) – ///

    Slot Difesa:
    I – Lancio-parata
    II - Lancio-parata
    III -

    Slot Tecnica:
    I – Creazione della Forma
    II – Scatto
    III (Bonus Intuito) – Suono Illusorio



    Slot Gratuito: Spostamento
    Slot istantaneo: ///
    Slot veloci: ///
     
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    Post IX




    La situazione era delle più critiche. Quei tipi erano forti e non volevano morire, il problema era che erano in tanti e Jou non aveva mai affrontato tanti nemici così forti tutti insieme. Il problema era anche che ormai erano passate ore da quando Jou iniziò a provare a scalare la montagna, e ora era veramente stremato. Si sentiva stanchissimo, il respiro era affannoso e i numerosi tagli che aveva sul corpo sanguinavano e bruciavano. Anche il suo sguardo iniziava ad essere più spento.
    Guardava in faccia il nemico che aveva davanti a sè a pochi metri dal dirupo; lui era sopravvissuto beccandosi però un bel taglio sulla pancia, il suo amico invece non ce l'aveva fatta. Jou li aveva contati e sapeva che ne rimaneva ancora uno alle sue spalle; era circondato, era nella cacca più grande.

    Rapido cercò di pensare a qualche soluzione, perchè se fosse rimasto lì in mezzo sarebbe stato ammazzato, senza se e senza ma. Loro erano forti e in maggioranza numerica, conoscevano le arti ninja e i loro scopo in quel momento era ammazzare l'afro e vendicare i loro compagni squartati dalle spade di Tasaki.
    Dall'altra parte invece c'era Jou, stanco e con praticamente zero chakra e in inferiorità numerica. L'unica sua chance era aspettare Tasaki e guadagnare tempo. Si diede un'occhiata dietro e lo vide combattere contro gli arcieri e la ragazza che manipolava la terra, significava che era a buon punto, se non fosse stato per quelle due palle di terra enormi che esplosero in successione creano un rumore fortissimo e un polverone accecante. Nonostante noi fossimo a circa 20 e passa metri dal luogo dell'altro scontro venimmo comunque intralciati dal post esplosione Chissà come sta Tasaki... ho bisogno di lui, da solo non durerò ancora tanto
    L'unica era appunto spostarsi da lì in mezzo e guadagnare tempo, indi per cui la soluzione era una sola. Compose veloce i 5 sigilli per la tecnica della sostituzione, e prima che il primo nemico potè infilzarlo, Jou si volatilizzò 20 metri alla sua destra, portandosi lontano dalla minaccia imminente. Al suo posto un tronchetto di legno che venne iniflzato dalla spada nemica, mentre Jou da lontano respirava affannosamente e stringeva forte l'elsa della sua spada pronto a difendersi ad un possibile ultimo attacco nemico mentre aspettava che Tasaki terminasse il suo lavoro e lo venisse ad aiutare Speriamo faccia in fretta... io non ho proprio voglia di morire qua su

    --------------------------------------

    Le sue grandi palle di terra fecero due grandi boom e questo la rese felice non poco facendole apparire un sorriseto malizioso sulla faccia Li schiaccio tutti i topolini come lui, visto Naoshi? Si padrona, è sempre la migliore, ecco perchè nessuno osa scalare questa montagnaBen detto Naoshi questa è la mia montagna. Sarai promosso Naoshi, sei l'unico sopravvissuto oggiGrazie padrona, ne sono onorato
    Per qualche secondo si sentì solo silenzio, soltanto il vento che soffiava forte a quell'altitudine faceva rumore in quel momento. Stupidi e arroganti com'erano pensarono che quello bastasse per fare fuori il temibile Tasaki, che dimostrò di avere un istinto guerriero oltre alla media: la sua abilità con le katane era eccezionale e con la sua velocità e forza, oltre ad un ottimo controllo del chakra, poteva pensare di sopraffare qualsiasi nemico. Sbucò veloce dal polverone dell'esplosione veloce come non mai in direzione dell'ultimo arciere, il neo promosso Naoshi. La ragazza lo vide arrivare e per questo scattò indietro ma non pensò che il suo fidato guerriero se ne stesse lì impalato. Naoshi era come paralizzato, come se appena avesse visto Takashi fiondarsi verso di lui avesse capito che per lui era finita. Il nukenin quasi neanche lo considerò l'arciere, che venne infilzato alla testa dalle spade del ragazzo di Taki. La su corsa continuò, e adesso anche la ragazzina iniziò ad essere terrorizzata. Creò un muro di roccia per ostacolare la corsa di Tasaki, inutilmente perchè il ragazzo semplicemente lo schivò. Si vedeva come stava andando in panica facendo cose a caso. All'urlo del nukenin urlò anche la ragazza, che si rivelò a tutti gli effetti di essere una bambina più che una ragazza o persino una donna. Le spade entrarono nella sua pancia e uscirono dalla sua schiena mentre lei emanva il suo ultimo respiro. Non sapevamo chi fosse e cosa facesse, cosa ci facevano stabili su quella montagna a dare fastidio ai paesi vicini. Ma erano ostili e non gradivano gli ospiti, ciò significa che c'era qualcosa ancora da scoprire.
    La ragazza morì per terra in una pozza di sangue, come tutti i suoi soldati. Solo due erano rimasti, a circa 20 metri da Tasaki


    Jou Satoshi - Riassunto Round

    Vitalità: 5.75/12 Leggere
    Ferite: 5.5 sul busto, 1.5 gambe, 3.15 spalla sinistra

    Chakra: 2.25/30 Bassi
      Slot Difesa 1: -
      Slot Difesa 2: -
      Slot Difesa 3: -
      Slot Difesa 4: -
      Slot Azione 1: -
      Slot Azione 2: -
      Slot tecnica 1: - Tecnica della sostituzione
      Slot tecnica 2: -

    NOTE:
     
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    Su quello che successe al mio compare c'era ben poco da dire: messo all'angolo e allo stremo delle forze, non poté che optare per la via di fuga più facile e quella più utilizzata per scappare da una posizione estremamente scomoda. In quei momenti, dal canto mio, non potevo dire se aveva fatto bene o se aveva fatto male, in quanto ero terribilmente occupato a fare il mio... Così concentrato nello scontro che non vedevo nemmeno dove era finito il tizio nero con i capelli ricci: vedevo solo come volavano le mie katane praticamente ovunque; guardavo come smembravo i loro corpi e come, alla fine dei conti, capitò sotto il mio tiro anche la manipolatrice della roccia. In effetti, non era quello che volevo fare: bisognava interrogarla prima di mandarla all'altro mondo. Tuttavia, non potevo rischiare di farla restare viva ancora per troppo tempo, considerando il tutto. Ben presto l'effetto della mia kinjutsu sarebbe giunto a termine e a quel punto saremmo morti sia io che Jou, visto che lui non era più in grado di combattere efficacemente. Non appena le mie katane, entrambe, penetrarono al centro del petto di quella ragazza, le tirai fuori velocemente assicurandomi di averle trafitto il cuore almeno in due punti diversi. Non proferii parola; non degnai quell'ormai cadavere di un solo sguardo. Mi concentrai subito su ciò che restava, da brava macchina di guerra qual'ero: due soli nemici che sembrava un ostacolo abbastanza facile, considerando il tutto. Per questo, non appena i miei occhi li individuarono, che semplicemente [scattai]Scatto Rapido
    Villaggio: Generico
    Posizioni Magiche: Nessuna (0)
    L'utilizzatore può scattare rapidamente verso una direzione, muovendosi della distanza concessa da uno slot azione. La velocità di spostamento è incrementata di 4 tacche.Tipo: Taijutsu -
    (Consumo: Basso)
    [Da studente in su]
    nella loro direzione. Li avrei raggiunti in un attimo, prima uno e poi l'altro; e li avrei disintegrati con la mia velocità che non lasciava alcun genere di scampo a gente poco preparata. Raggiunto il primo, non mi sarei degnato in molti complimenti nonostante la fatica, le ferite, il poco chakra e quella strana sensazione di debole elettricità nel corpo, quasi come se le mani stessero, ormai, smettendo di rispondere. Semplicemente, in corpo a corpo, esegui una Finta [Vel. 600] con le spade lasciando intendere che avrei colpito alla testa, mentre avrei velocemente ritirato e quindi abbassato le punte delle lame puntando alla base del collo. In quel stesso stesso l'avrei infilzato con entrambe le lame proprio in quel punto, provando anche a prenderlo in controtempo. [Slot Azione 1]Velocità: 550+2 (TS) + 4 (Assalto Bestiale) + 2 (1/2 Basso)
    Forza: 500

    Potenza: 40+40


    SE NON ci fossi riuscito a ucciderlo, ferirlo gravemente oppure spaventarlo tanto da farlo scappare, avrei continuato a incalzare e questa volta avrei di nuovo fatto volare un colpo velocissimo, questa volta direttamente verso la sua testa con l'intenzione di tagliargliela via dalle spalle in un colpo solo. neospoiler>[Slot Azione 2-A]Velocità: 550+2 (TS) + 4 (Assalto Bestiale) + 2 (1/2 Basso)
    Forza: 500

    Potenza: 40+40


    Se, invece, FOSSI riuscito in una delle azioni descritte sopra, allora mi sarei subito concentrato sull'ultimo restante. A quel punto avrei messo le katane nei rispettivi foderi e averei dato vita alla [tecnica]Creazione della Forma
    Villaggio: Generico
    Posizioni Magiche: Nessuna (0)
    L'utilizzatore può creare l'equipaggiamento [A Distanza], [Mischia], [Potenziamento] e [Protezioni] con il proprio chakra. Può creare una singola [Protezione] per ogni slot tecnica, con un consumo in chakra in base ai crediti richiesti da quell'equipaggiamento. È possibile creare solo l'equipaggiamento di lista a cui ha accesso o posseduto dall'utilizzatore; non è possibile ricreare oggetti da competenza. L'equipaggiamento avrà potenzialità massime parigrado all'utilizzatore e potrà essere influenzata da altre tecniche come se fosse un normale equipaggiamento fisico pur essendo fatto di chakra. L'equipaggiamento creato sarà in grado di proteggere dai ninjutsu esclusivamente nelle zone in cui interagisce con gli stessi: colpirli o pararli non ridurrà la potenza dell'intera tecnica ma solamente quella della zona colpita.Tipo: Ninjutsu - Ninpou
    (Consumo: Basso per 30 crediti )
    [Da chunin in su]
    di poco prima materializzando nelle mie mani ben due Shuriken Giganti dalle alte capacità offensive.

    A quel punto, concentrando la maggior quantità di chakra che potevo nelle braccia avrei semplicemente scagliato quei due shuriken verso il nemico a una velocità a dir poco incredibile persino per me. Sarebbero volati, rispettivamente, ad altezza testa e ad altezza busto compiendo una traiettoria rettangolare ben precisa, dalle mie braccia all'obiettivo. [Slot Azione 2 - B]Forza lancio: 500 + 4 (Assalto Bestiale) + 2 (Bestialità con Malus alla Resistenza) + 4 (Medio-Basso) = 750

    Potenza: 20 + 20


    A quel punto, però, indipendentemente da come sarebbero andare le cose, qualcosa di strano sarebbe accaduto.

    [...]



    Già... perché il corpo della ragazza che avevo ucciso prima avrebbe iniziato velocemente a bruciare facendo un rumore stridente molto acuto. Io e il mio compare di missione lo avremmo sentito in un modo abbastanza forte ed evidente [leggera di danno a tutti coloro che si trovano nel raggio di 50 metri dalla ragazza e ascoltano il suolo]. Così tanto che la cosa ci avrebbe presto portato a tapparci le orecchie se non volevamo restare sordi; e poco dopo, non appena quel suono terminò, il corpo della ragazza si disintegrò esplodendo ed emanando una forte onda esplosiva nel raggio di 50 metri.[Autoeliminazione del corpo - Danno]Potenza onda: 20 Non mi potei difendere, cadendo praticamente esanime al terreno con il poco chakra e la poca energia che mi restava. Non sapevo cosa sarebbe accaduto, invece, per il mio amico... ma lo persi di vista praticamente subito. Quello che vidi, invece, fu una specie di luce che colpì il terreno: lì comparve un [uomo]285px-600px-Jinpachi_Mishima_-_CG_Art_Image_-_Tekken_Tag_Tournament_2 abbastanza vecchio di statura media che non sarei mai riuscito a sconfiggere (e questo me lo diceva il mio sguardo). - «Povera Hana... nipote mia...» – disse questi osservando il nulla per terra. Poi girò la testa verso di noi. - «Sono stati loro?» – Chiese incamminandosi verso la direzione di Jou. In pochi secondi, in effetti, e quel tizio sarebbe arrivato in corpo a corpo con Jou correndo a una velocità a dir poco incredibile. [800] – Con un unico e [veloce]Velocità: 850 movimento, avrebbe cercato di piazzare addosso al ragazzo sunese un strano [Sigillo]Sigillo della Morte
    Villaggio: Generico
    Posizioni Magiche: Disegno (7)
    Tracciando un sigillo, l'utilizzatore può creare unsimbolo che si distruggerà gradualmente gli organi interni dell'utilizzatore qualora non rimosso il sigillo o non ucciso l'utilizzatore del sigillo. Il sigillo può essere rimosso solo da un Esperto di Fuuinjutsu di grado Jonin. Tipo: Fuuinjutsu - Ninpou
    (Consumo: Variabile)
    [Da Jonin in su]
    che aveva la forma di due cerchi con dentro un triangolo. Successivamente piazzò lo stesso sigillo anche su di me, parlando: - «Bel macello che avete fatto... E avete pure ucciso mia nipote... L'Onore m'impedisce di farvela pagare qui per la morte di mia nipote, ma non appena vi riprendete vi aspetto alla Montagna dello Yokai, nel Paese della Neve. E se non vi presentate, questo sigillo vi disintegrerà gradualmente! Io voglio la vendetta!» – A quel punto il tizio sarebbe semplicemente scomparso senza lasciare alcuna traccia in un colpo di fulmine.
    La corsa era iniziata.

    Solo a quel punto mi sarei alzato dolorante rivolgendo uno sguardo in direzione del compagno. - «Siamo nella merda,» – gli avrei detto.






    Vitalità: 14 leggere – 4 leggere alle gambe – 2 leggere diffuse – 4 leggere sul busto = 1 leggera
    Chakra: 12,25- 1 Basso (Scatto Rapido) – 1 Basso (1° Attacco Katane) – 1 Basso (eventuale 2° attacco katane) – 3 Bassi (Lancio Shuriken)=7 bassi
    Equip.: Katana: 2/2 (nelle mani)
    Tonico di Recupero Medio: 0/2
    Tonico di Ripristino Medio: 0/2
    Shuriken Gigante: 0/1 (dietro la schiena)
    Veleno debilitante B1: Consumato

    Status: Semiparalisi arti superiori 2 round

    Attese: ///

    Slot Azione:
    I – Attacco
    II – Attacco o lancio
    III – ///
    IV (Bonus Agilità) – ///

    Slot Difesa:
    I – ///
    II - ///
    III - ///

    Slot Tecnica:
    I – Creazione della Forma
    II – Scatto
    III (Bonus Intuito) – ///



    Slot Gratuito: Spostamento
    Slot istantaneo: ///
    Slot veloci: ///
     
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    LE 3 PROVE DELLO YOKAI DELL'OVEST: PARTE I°


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    Jou si trovava ad un vicolo cieco: era comparso seduto per terra a 20 metri dai suoi nemici dopo la tecnica della sostituzione, respirava affannosamente e qualsiasi punto del suo corpo gli faceva male Mio dio come vorrei fumare una sigaretta... riusciva a pensare solo quello in quel momento, a fumare una sigaretta.
    Era pronto ad affrontare quei sue due nemici se questi avessero deciso di attaccarlo immediatamente, ma anche loro iniziavano ad essere piuttosto stanchi, uno di loro aveva un bello squarcio sul petto e Jou non si sentì più così messo male. Ma quello che davvero sperava era che Tasaki facesse in fretta con i suoi nemici e venisse a dargli una mano: alla fine era colpa sua se erano finiti lì, Jou si sarebbe fermato volentieri dopo che imparò ad usare il chakra adesivo, lì era ancora contento e al sicuro, adesso stava rischiando cara la pellaccia.
    Fortuna vuole che dalla sua posizione Jou poteva vedere Tasaki infliggere gli ultimi decisivi colpi mortali ai suoi nemici. Gli venne da fare un sorriso finalmente e diventò così il momento giusto per accendersi una sigaretta Finalmente...
    Y00TtGx
    I due nemici davano le spalle a Tasaki e non si accorsero immediatamente di lui perchè Jou nel frattempo stava camminando verso di loro attirando l'attenzione. Con la sigaretta in bocca e la spada nel suo fodero l'afro compose il sigillo del galloSabbia del Vento - Fuusajin
    Villaggio: Suna
    Posizioni Magiche: Gallo (1)
    L'utilizzatore può manipolare la polvere presente nell'ambiente e creare una zona di sabbia che vincoli ogni persona presente. All'interno della zona, la gente presente avrà intralcio Medio e una riduzione di 1 della percezione. L'area rimarrà attiva per 2 round.
    Tipo: Ninjutsu - Doton
    (Consumo: Mediobasso)
    [Raggio massimo: 6 metri ogni Grado]
    [Da studente in su]
    , richiamando così una delle sue tecniche: ai piedi dei suoi nemici si raccolse un a buona quantità di terriccio e polvere che li avrebbero causato intralcio e diminuito la percezione, quindi non sarebbero riusciti a sentire Tasaki davvero fino all'ultimo secondo. Quell'assurda avventura doveva finire in quel momento. Il chunin di Kumo terminò la sua strage uccidendo anche gli ultimi due nemici, uno infilzandolo con entrambe le spade e il secondo invece fu sgozzato da uno dei due fuuma shuriken creati con il chakra.
    Quando anche gli ultimi due corpi esanimi caddero a terra come due sacchi di patate il silenziò regnò per qualche secondo su quelle montagna. Jou si lasciò cadere con il culo a terra fumando in santa pace la sua ultima sigaretta, poi guardò Tasaki Amico mio, questo non era assolutamente come pensavo di passare la mia giornata Neanche il tempo di finire quelle poche parole che un rumore assordante interruppe la pace appena creata. Uno stridio fortissimo che obbligò Jou a tapparsi le orecchie più forte che poteva, lasciandolo però guardare ciò che stava accadendo. La ragazza che sembrava essere il capo di quella combricola bruciò e scomparve provocando appunto quel maledetto rumore. Poi una luce fortissima luce bianca colpì il suo e apparve così la figura di un anziano dalla stazza enorme e dalla muscolatura molto pronunciata.
    Guardò il suolo dove la ragazza era appena scomparsa e dalla posizione in cui era, Jou potè capire il dispiacere e la rabbia di quell'anziano, cosa che gli fece gelare il sangue. Questo si voltò immediatamente verso l'afro che rimase paralizzato; gli scattò incontro ad una velocità impressionante e con potenza sbattè il suo palmo contro il petto del sunese, non provocandogli dolore ma lasciandolo marchiato.

    Jou era scioccato da quella situazione surreale, poi vide il vecchio compiere lo stesso procedimento su un quasi morto Tasaki. Dopo di che parlò con il suo tono di voce minaccioso e potente. La ragazza manipolatrice della terra era sua nipote, e voleva vendetta. Fortuna vuole che non la voleva immediata se no li avrebbe schiacciati come sassi, ma il sigillo che gli aveva impiantato era un sigillo autodistruttivo, un fuuinjutsu che li avrebbe uccisi se non si fossero fatti vivi alla montagna dello Yokai nel paese del Neve. Dopo tali parole minacciose scomparve, lasciando nuovamente Jou e Tasaki da soli.
    E Tasaki non sembrava per niente entusiasta da quella situazione No in che senso siamo nella merda Tasaki, tutti e due?! Non possiamo togliercelo questo coso sul petto?? Ahhhhhhhhh che giornata di merda!


    Jou Satoshi - Riassunto Round

    Vitalità: 5.75/12 Leggere
    Ferite: 5.5 sul busto, 1.5 gambe, 3.15 spalla sinistra

    Chakra: 0.25/30 Bassi
      Slot Difesa 1: -
      Slot Difesa 2: -
      Slot Difesa 3: -
      Slot Difesa 4: -
      Slot Azione 1: -
      Slot Azione 2: -
      Slot tecnica 1: - Sabbia del Vento
      Slot tecnica 2: -

    NOTE:
     
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    Alla fine dei conti potevamo dire che fosse stato un vero massacro, nonchè una gran prova per tutti noi. Avevamo fatto un disastro su quella collina e il sangue ne aveva coperto una bella parte. Tuttavia... anche noi eravamo praticamente morti. Io ormai ero sfinito quasi, tanto che non riuscivo nemmeno a rialzarmi: continuavo a osservare il sigillo sul mio corpo come se fossi un malato. Il tizio sunese che avevo incontrato, invece, stava blaterando qualcosa... osservandolo riuscivo a vedere perfettamente quanto fosse incredibilmente stanco. Tanto che, addirittura, vedevo perfettamente che stava per svenire. In effetti, però, la mia attenzione era diretta solo verso quel strano sigillo: cosa comportava? Come togliercelo? Bisognava davvero andare dove aveva detto quel vecchio oppure vi erano delle altre possibilità?.. - «Sì, è di merda...» – risposi osservando come quel tizio ricciolino [cadde]fintanto che hai 1/4 di Basso di chakra... bhe... svieni... a terra come un sacco di patate praticamente sfinito. Osservai soltanto il suo corpo per un po', facilmente comprendendo che non sarei mai riuscito a portarlo in spalla giù da quella montagna. Anche perché io stesso ero quasi morto, il che significava una cosa sola: bisognava aspettare che quel tizio si riprendesse, anche perché non avevo tonici per aiutarlo e anche se avessi voluto, non sarei comunque riuscito a ficcargli quei tonici in bocca senza che quello gli potesse andare di traverso. Per questo mi adagiai semplicemente al fianco di quel ragazza e, una volta steso, pensai a fare una cosa sola: riposare. E a quel punto il tempo sarebbe andato molto più velocemente, nel mentre chiudendo gli occhi percepii come le mie energie venivano ripristinate e io, piano-piano, diventavo un po' più simile a me stesso... Non che questo togliesse dalla mia testa i pensieri relativi a quel strano sigillo che il vecchio mi aveva imposto. Tutt'altro. Pensavo solo a questo e cercavo anche di percepire che non ci fosse qualcun altro su quella montagna mentre quel tizio riposava. Certo, anche se ci fosse stato qualcun altro non sarei riuscito a difenderlo, né a difendere me stesso. Per fortuna, però, non venne nessuno...

    [...]



    Il ragazzo si sarebbe risvegliato direttamente al calare delle ombre, il che significava che aveva passato in quello stato di svenuto all'incirca 8 ore. Anche con quell'entità di riposo, però, non avrebbe ristabilito le sue energie del tutto, esattamente come io non riuscii a ripristinare le mie. Ciononostante, riuscì comunque a ripristinarsi quasi del tutto, motivo per cui quando avrebbe aperto gli occhi lo avrei guardato incazzato facendo notare che ormai stavano regnando le tenebre la fuori. - «Era l'ora che ti svegliassi,» – gli dissi con una certa nota di disapprovazione per quel suo svenimento così improvviso, quasi come se fosse stata tutta colpa sua. In ogni caso, qualsiasi fosse stata la sua reazione, avrei continuato imperterrito a parlargli. - «Questo sigillo è una merda,» – gli dissi senza mezzi termini. - «Mi sa che dobbiamo andare verso quella montagna che ha detto quel tizio. Sai mica dove si trova?..» – gli chiesi per poi aggiungere: «Mi sa anche che dovremo andarci il prima possibile considerando che questo sigillo potrebbe trasformarci presto in dei vegetali.» – In ogni caso a quel punto ci toccava la discesa e considerando che la maggior parte dei kunai che avevo lanciato prima per fare una specie di rotta erano ormai caduti giù, non restava altro da fare che andare a occhio sperando che le trappole apposte sulla collina non si attivassero oppure sperando di schivarle tutte. - «Non ti sei ancora dimenticato come camminare sulle superfici verticali, vero?» – Speravo che quel tizio non avesse una memoria troppo corta, altrimenti eravamo destinati a restare lì sopra, entrambi. - «Seguimi.» – Cadere da 200 metri d'altezza di quella grossa montagna non era un'opzione che mi piaceva. D'altro canto, non vi erano altre strade per scendere, motivo per cui attivai il chakra adesivo e a occhio provai a riscendere la parete.

    Non fu facile, poiché in alcuni punti le trappole si attivarono comunque provocando una certa esplosione, come quando scendevamo la parete. A quel punto, però, avevamo un certo vantaggio dalla nostra: sapevamo come funzionavano le bombe, motivo per cui schivarle fu abbastanza facile, almeno per me, anche perché molte delle trappole erano state disattivate già all'ascesa della montagna. In diverse occasioni venni comunque colpito da alcuni detriti che provocarono dei tagli leggeri su diverse parti del mio corpo [4]. Una volta giù, poi, avrei provato a guardare il ragazzo: - «Mai stai scendendo o no? Perché vorrei finalmente andare a prendere il mio premio.»
     
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    LE 3 PROVE DELLO YOKAI DELL'OVEST: PARTE I°


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    Sdraiato con la sigaretta in bocca guardava il cielo e le nuvole, dopo che Tasaki riconfermò la tesi di essere nella merda fino al collo. Jou non fece più domande, appoggiò la schiena sulla terra sporca di sangue e finì la sigaretta Ahhh merda... Gli mancavano le forze, non aveva nemmeno più un briciolo di chakra in corpo ed era una situazione mai successa prima. Aveva bisogno di dormire, gli occhi gli si chiudevano da soli e i muscoli erano come immobili. Chiuse finalmente gli occhi, l'ultima immagine che vide fu una nuvola a forma di palma...Ahhh come vorrei essere a Suna in questo momento

    [...]

    Accanto al corpo praticamente esanime di Jou vi erano numerosi mozziconi di sigaretta: non si sa come ma inconsciamente l'afro si accendeva e fumava delle sigarette mentre era in quello stato semi comatoso, circondandosi quindi di mozziconi spenti. Aprì gli occhi ed era buio fuori, segno che aveva dormito veramente tanto; spuntò immediatamente la faccia di Tasaki che gli parlò
    Il sigillo è vero... Si toccò il petto dove gli era appena stato disegnato un fuuinjutsu apparentemente mortale. Erano obbligati a recarsi alla montagna dello Yokai nel paese della neve se non volevano morire da un giorno all'altro per colpa di quel vecchio. Che poi magari sarebbero morti lo stesso contro quel vecchio...
    Erano nella merdissima ma Jou aveva bisogno di tornare a Suna, doveva terminare delle questioni. Poi si sarebbero ritrovati e sarebbero andati insieme ad affrontare il loro destino.
    Jou si alzò e si accese un'altra sigaretta, doveva ancora riprendersi completamente da tutta quella questione; lui e Tasaki sarebbero dovuti anche scendere da quella montagna, cosa che in quel momento a Jou non entusiasmava più di tanto. Mentre camminavano verso il dirupo, Jou parlò Si dobbiamo andarci sicuramente nel paese della Neve Tasaki, io non ci voglio stare tutta la vita con sto coso sul petto Si toccò nuovamente il petto, continuava a farlo, ancora non ci credeva Ma prima devo tornare a Suna, ho delle questioni da terminare.Mi serve poco tempo, dopo di che possiamo rincontrarci e andare a risolvere questa situazione di merda

    Jou non si scordò affatto come utilizzare il chakra adesivo, lo aveva imparato quella mattina stessa ma doveva ammettere che non era una cosa così complicata in fondo. Si sedette sul dirupo per prima, poi attivò il chakra adesivo e incollò i piedi alla parete verticale, poi si mise in posizione di marcia.
    Grazie al loro tragitto di andata, Jou e Tasaki fecero esplodere la maggior parte delle bombe, ma furbamente Jou seguì esattamente il percorso che aveva fatto andando in su, soltanto scendendo. Di trappole non ce n'erano più o quasi, ma anche nel caso Jou avesse dovuto attivarne una, scendendo aveva la forza di gravità dalla sua parte, e disattivando per un attimo il chakra adesivo sarebbe riuscito a guadagnare più velocità e allontanarsi più velocemente dall'esplosione, subendo danni poco rilevanti [3 leggere sparse]. Riuscì finalmente a vedere il terreno, e dall'altezza che si trovava aveva anche una bellissima vista sul bosco, sul mare e sulla cittadina illuminata; poi sentì la voce di Tasaki che era già arrivato E stai calmo arrivo! Tanto cinque minuti in più o cinque minuti in meno qua cambia poco, il sigillo che ci spappola da dentro ce lo teniamo lo stesso! Ovvio che quella situazione non lo entusiasmasse, dove abituarsi e doveva ironizzarci su.
    Una volta a terra finalmente avrebbe dato una pacca sulla spalla del nukenin, e senza fermarsi si sarebbe diretto verso la locanda del paesino da dove tutto era partito Dai su, che ho voglia di tornare a casa
     
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    Quel ragazzo non aveva compreso una cosa semplice-semplice, a quanto potei notare dal suo discorso. - «Non ci starai tutta la cita con sto coso sul petto amico... perché ti amazzerà molto prima. Ma molto prima.» – Non ero molto bravo nell'arte del tranquilizzare le persone, ma che ci potevo fare. La verità era pur sempre la verità. Quando ascoltai che doveva tornare a Suna per risolvere qualcosa, feci spallucce. - «Come vuoi, ma non metterci molto... Sennò è capace che dovrò andare da solo in quella montagna e non è che abbia molta voglia di farlo.» – E da solo, a dirla tutta, non avevo nemmeno chissà quante possibilità dinnanzi a quello che mi aspettavo. Potevo comunque dedurre che quel tizio si sarebbe comportato in una maniera sportiva e leale: mi avrebbe sfidato in un 1 vs 1. Tuttavia, la cosa non mi dava chissà quante soddisfazioni. Tutt'altro. Da quelle informazioni che avevo potuto ricavare dall'incontro con lui, dovevo ammettere che era terribilmente e incredibilmente forte. In effetti... anche da solo contro quel vecchietto non avrei avuto chissà quali possibilità. - «Ti attenderò nei pressi di quella montagna... sperando che non faccia tardi. » – Gli dissi sperando comunque che fosse come stava dicendo: gli sarebbe servito poco tempo, anche perché non avevo molta voglia per portarmi dietro quel strano sigillo.

    Quando finalmente scese da quella montagna, più o meno ferito e incazzato quanto lo ero io, non ci rimase che tornare al villaggio per prenderci la nostra ricompersa. La sfortuna volle che ormai era abbastanza tardi... Tanto che per le strade di quel villaggio non trovammo nessuno e persino quella casa in cui ci eravamo incontrati prima era chiusa. - «Siamo proprio sfigati oggi,» – mi limitai a constatare semplicemente ciò che era abbastanza ovvio per tutti noi. Perché solo noi potevamo incorrere in così tanti problemi in così poco tempo e rischiare persino di restare senza ricompensa. - «Non mi dire che dobbiamo restare qua fino a domatti...»«Ragazzi, entrate, entrate!» – Una testa rasata spuntò fuori dalla finestra. - «Pensavamo che ormai non sareste più tornati!.. E così... khem... il capovillaggio ha deciso di distribuire la vostra ricompensa ai poveri.»«Cosa?!» – M'incazzai da morire guardando quell'uomo con quello sguardo che diceva qualcosa tipo: o ci dai i nostri soldi oppure sfondo la porta e ti appendo per i testicoli su quella montagna. - «Apri al porta!» – Ordinai dandole un violento calcio tanto da sfondarla in un colpo solo. - «Ora rapiniamo la locanda, – informai il tizio sunese quando vidi di nuovo comparirmi davanti la faccia di quel tizio. - «Calma, ragazzi, calma! Il nostro capovillaggio ha pensato a un'eventualità di questo genere! » – mi fermai per ascoltarlo mentre questi si allontanò nel retrobottega per tornare con una piccola confezione. - «Queste sono delle pietre preziose estratte qua vicino. Le teniamo per le situazioni di questo... ehm... genere... Valgono 5.000 ryo l'una!» – Disse dandomi il cofanetto. Lo aprii all'istante trovandoci [due pietre]200px-Zaffiro_tagliatopraticamente uguali, proprio come diceva il vecchio ed entrambe erano splendenti. - «Grazie,» – dissi seccato per prendere il cofanetto e mettermelo in tasca: se il ragazzo se lo ricordava, mi doveva proprio 5.000 ryo e a quel punto potevamo dire che aveva saldato il suo debito nei miei confronti. Quando mi diressi all'uscita insieme al mio nuovo amico, il pelato volle intervenire per dirci qualcosa, ma lo zitti con un cenno di mano. Poi, mentre ci allontanavamo, mi rivolsi al compare: - «Due settimane ti bastano per fare le tue cose a Suna?.. » – Se avesse risposto affermativamente, avrei continuato: - «Allora incontriamoci vicino a quella montagna dello Yokai, nel Paese della Neve, giusto tra due settimane. Non fare tardi.» – Gli dissi con un tono abbastanza severo per poi allungare il passo e sparire nelle ombre: volevo tornare ad Ame.
     
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    LE 3 PROVE DELLO YOKAI DELL'OVEST: PARTE I°


    Post XII




    La sera ormai regnava sul paesaggio e quella poteva essere definita una delle giornate peggiori della vita di Jou, relativamente parlando; si ricordò anche quando da giovane ed innocente studente venne mandato nel paese dei demoni ad uccidere dei mega scarafaggi giganti insieme ad Akira Hozuki, un tipo piuttosto particolare. Ma quella giornata, quella appena passata con Tasaki, era stata molto più lunga, faticosa e pericolosa, e più volte pensò di lasciarci la pellaccia.
    Quando arrivarono al villaggio tutto era chiuso e spento, e quando si ritrovarono davanti alla locanda che li avrebbe dovuti ripagare per ciò che avevano fatto e questa era spenta, beh che dire Tasaki, secondo me sei te che porti sfiga Si accese una sigaretta pensando già di dover passare la notte al freddo per aspettare la mattina e prendere la ricompensa, ma il vecchio locandiere apparve dalla porta. Li stavano aspettando, ma nell'attesa a quanto pare il loro capo villaggio aveva distribuito la loro ricompensa ai più bisognosi, cosa che fece andare su tutte le furie il giovane Tasaki, che a quanto pare ai soldi ci teneva molto. D'altro canto Jou non avrebbe visto un centesimo quindi in realtà gli importò poco della ricompensa, poteva anche tornarsene a Suna in effetti.
    Tasaki sfondò la porta della locanda e minacciò di derubare il locale No guarda non mi sembra il caso L'afro cercò di trattenere il compare da compiere una rapina mettendogli una mano sulla spalla e tenendolo fermo, quando poi il locandiere spaventato dalla furia del chunin di Kumo tirò fuori due pietre preziose: quelle sarebbero state la loro ricompensa Oh la, felice ora Tasaki? Dai che è tardi e qui vogliamo andare tutti a casa... Poi si ricordò appunto che ore erano e che per Suna c'erano circa cinque ore di viaggio e si trattenne nella locanda mentre il compagno usciva Ahhh due settimane... non sono tante ma spero di farmele bastare. Fra 14 giorni ci incontreremo nel paese della neve. CIao Tasaki, grazie di tutto Era un saluto sincero, più volte quella giornata gli aveva salvato la vita ed inoltre gli insegnò l'uso del chakra adesivo, che lo avrebbe aiutato per tutto il resto della sua carriera ninja


    CITAZIONE
    Grande Leo ce l'abbiamo fatta :riot: gracias por todo
     
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