Dopo anni di interrogativi e indagini sommarie, con l'aiuto di Haruki-sama, il Genin era riuscito a far luce sul misterioso passato di suo nonno tra le fila della Sabbia. Avventurarsi da solo in quella regione sperduta era fuori questione.
Secondo suo nonno, Mushuu si trovava vicino al confine con la Zanna.
In veste di Chunin e consigliere dei Chikuma, Haruki-sama aveva promesso al giovane Masayoshi di accompagnarlo.
Il ragazzo dai capelli bianchi e rossi lo aveva atteso per mesi per poi scoprire le sue dimissioni dal ruolo di consigliere. Per giorni nel villaggio non si era parlato di altro. Le voci erano diverse ma la più accreditata vedeva Haruki chiudersi all'interno del monastero.
Ci era rimasto male, non tanto per la promessa mancata, ma per l'abbandono del Chunin al progetto che Hohenheim e Hoshi avevano messo in piedi.
Avevano perso un ninja molto importante.

Non è mica morto. Si tirò su il morale, chiedendosi se fosse una buona idea affrontare la ricerca da solo. Solo il pensiero di poter incontrare un' orda di Kijin era sufficiente a fargli tremare le gambe. Aveva promesso a suo nonno di onorare quel patto e lo avrebbe fatto, senza però rischiare la vita.
Egli avrebbe capito. L'uccisione della sua famiglia era ancora una ferita aperta e sanguinante.
Il timore di non essere ancora in grado di fronteggiare un Kijin lo spinse ad allenarsi duramente per mesi, affinando il suo taijutsu, la sua affinità con i Doton e l'utilizzo della scimitarra, arma che gli era stata regalata dai suoi vicini di casa ex ninja.

Quando Daishin Iga si propose per accompagnarlo ai confini dell'Anarouch, Masayoshi esultò così forte da farsi udire da tutto il quartiere.
Aveva conosciuto l'Iga in una missione al Paese dell'Erba. Avevano all'incirca la stessa età. Lo aveva reputato un tipo alla mano, simpatico e affidabile.

Ironia della sorte,egli aveva sostituito Haruki nel ruolo di Consigliere.

[...]

L'appuntamento era stato fissato all'alba alle mura Ovest del villaggio.
Masayoshi giunse al luogo d'incontro con qualche minuto in anticipo, visibilmente emozionato.
Per l'occasione vestiva un semplice abito bianco, senza particolari rifiniture e ornamenti, sotto al quale indossava il corpetto e le bende. Il coprifronte era stato allacciato sul collo. La placca metallica con il simbolo di Suna dondolava davanti al suo petto.
Ad esclusione delle mani e del volto, ogni porzione di pelle era ben nascosto sotto l'indumento.
Pochi conoscevano il deserto come Masayoshi: oltre alle armi, il Genin aveva con sé cibo e acqua sufficienti a rimanere in forze per almeno tre giorni, se dosati con cura.

Una guardia infreddolita e assonnata informò l'aspirante evocatore della presenza del Chunin sulla sommità delle mura.
Lo raggiunse con calma. Lo vide ammirare l'alba ad Est. Il cielo si era tinto di rosso.

Ben presto la temperatura sarebbe salita.

Buongiorno Daishin. Grazie per il tuo aiuto. Quando vuoi possiamo partire.

Haruki e Daishin condividevano una profonda serietà e una professionalità senza eguali.
In quella mattina di inizio inverno non ci fu spazio per i convenevoli.
Prima di dare inizio all'avventura, il Chunin eseguì i sigilli necessari a formare dei sottili canali di chakra. Da quel momento in poi, i due ninja avrebbero interloquito a distanza per mezzo dei loro pensieri, senza dover muovere le labbra come richiesto dall'abilità posseduta da Masayoshi. Un vantaggio enorme nel caso il duo si fosse imbattuto in dei Nukenin.

Andiamo. Se ha bisogno di acqua o cibo ho delle scorte. Non si vergognò di precisarlo. Come il mare, il deserto non andava sottovalutato.

[...]

L'Anarouch non perdeva mai il suo fascino.
Tra Masayoshi e quel deserto senza fine vi era un rapporto di amore e odio.
Troppi erano i ricordi dolorosi e terribili legati a quel mare di sabbia bollente, ma al tempo stesso, il silenzio che regnava sovrano tra le immense dune riusciva a calmarlo come nient'altro.
Molti erano i segreti e i tesori celati nell'Anarouch. In compagnia di Daishin-sama, quella mattina il Genin si era lasciato Suna alle spalle per trovare Mushu, un essere sconosciuto che secondo suo nonno lo avrebbe aiutato a diventare l'erede di un antico contratto.
Solo un anno prima, da quelle parti, il Genin aveva partecipato alla missione di recupero dei Kiseki, ora custoditi dall'amministrazione. Un giorno sarebbe stato degno di possedere una di quelle pietre.

Mitigati dal vento caldo che soffiava con forza verso Est, i raggi solari picchiavano con intensità sul piccolo capo di Masayoshi, leggermente in affanno. La lunga assenza nell'Anarouch si faceva sentire.
I suoi piedi affondavano sulla sabbia bollente ormai da alcune ore.


Bene.Rispose, continuando a seguire Daishin-sama. L'amministratore Iga lo precedeva di almeno cinque metri.
Fu lui ad accorgersi per primo di alcune tracce sospette presenti sulla sabbia. Si trattavano di orme, piccole e ben definite.
Due suricati. Pensò, tra sè e sè.
Non ne era convinto. Ne aveva uno a casa, originario del Paese della Neve, ma non ricordava la forma delle sue impronte. Se ne stava tutto il giorno a dormire sopra il suo letto, in attesa del momento propizio per scappare. Masayoshi ne riconosceva la sua particolarità, il suo potere nascosto dietro strane situazioni che solitamente accadevano quando cercava di riacciuffarlo per le strade del villaggio, ma in fin dei conti non si trattava che di un coinquilino scroccone incapace di mostrare affetto.

Annuì. Le creature non dovevano essere lontane. Se fossero stati dei suricati, il cuore di Masayoshi sarebbe esploso di gioia.

Trascorsero solo quindici minuti dalla loro deviazione e i due ninja si ritrovarono davanti a una scena raccapricciante. Leggermente occultato dalla calda sabbia in movimento, sulla sommità di una duna giaceva un suricato adulto privo di vita. Era lungo un metro e mezzo, se non di più.
Era ricoperto di tagli, alcuni molto profondi.
È morto. Si morse la lingua. La speranza brillò negli occhi del Genin quando individuò un secondo suricato. Rispetto al primo, era più piccolo. Quando i suoi occhi verdi smeraldo videro il petto del suricato alzarsi ed abbassarsi, il fanciullo perse la testa.

Si gettò a capofitto verso di lui, sciogliendosi la benda rinforzata stretta sul suo braccio sinistro. Per fasciare qualche taglio, la sua protezione sarebbe stata perfetta.
Scivolò al fianco della creatura, senza preoccuparsi di una sua possibile reazione violenta.
Cosa è successo qui? Cosa vi ha attaccati?Domandò, come se quel suricato fosse uno di quelli che stava cercando, capace di comprendere le sue parole e rispondergli. Lo sperava con tutto il suo cuore.
Se Daishin avesse letto il verbale scritto da Haruki-sama, egli avrebbe potuto capire lo strano comportamento del Genin. I suricati rappresentavano l'unico legame tra lui e il suo amato nonno.
In attesa di una risposta, il Genin avrebbe analizzato le ferite sul suo corpo. Non aveva alcuna conoscenza medica.

Ti porterò in salvo. Non preoccuparti. Stiamo cercando Mushu, sono il nipote di Kotutso Shinochi.

Se il suricato fosse stato un semplice animale, Masayoshi si sarebbe infilato sotto la sabbia per la vergogna.

Erano giunti appena in tempo per salvare uno dei due suricati.
Il contributo del Chunin fu fondamentale. Inghiottito il tonico, il mammifero riacquistò vigore e forza. Seppur ancora debole, egli spiegò ai due ninja cosa fosse accaduto lì.
Appena le sue orecchia udirono il nome di Mushu, il Genin annuì al suo amministratore. Avevano trovato qualcuno in grado di condurli dal contatto.

Non sforzarti. Consigliò il ragazzo, alla vista del sangue vivo sputato dalla creatura. Bramava vendetta per il suo compagno caduto. L'individuo che li aveva feriti a morte si chiamava Toyoharu.
Come sperato da Masayoshi, Il suricato era ben disposto ad esaudire il desiderio dei due, ma in cambio, quest'ultimi avrebbero dovuto scortarlo fino alla sua casa. Doveva avvertire i suoi simili del pericolo. Il ragazzo accettò, senza pensarci né consultare prima il suo superiore.
Ti scorteremo all'Oasi, insieme al tuo compagno Si alzò dalla sabbia cocente.
Avvicinatosi al suricato caduto, con destrezza Masayoshi distese a terra il suo rotolo di richiamo, celato all'interno della sua maglia.
Il corpo senza vita di Naoya fluì all'interno della speciale carta ricoperta di Fuunjutsu. [TA]A te la decisione sul consumo.

Tecnica del Richiamo - Kuchiyose no Jutsu
Villaggio: Generico
Posizioni Magiche: Cinghiale, Cane, Gallo, Scimmia, Pecora (5)
L'utilizzatore è in grado di richiamare oggetti o creature attraverso un varco spazio temporale. Creature: È necessario che il ninja abbia stretto un patto di sangue con una razza di creature. Richiamare in battaglia le creature è necessario una goccia di sangue e un consumo di chakra pari alla metà della riserva dell'evocazione, non è possibile ridurre il costo di chakra in nessun modo. È possibile invocare solo esseri di parienergia o inferiore. È possibile Pareggiare gratuitamente e senza la spesa di Slot le proprie creature, facendole ritornare al proprio luogo d'origine. Evocare una creatura richiede slot tecnica avanzato. Oggetti: È possibile liberare il contenuto iscritto all'interno di specifici rotoli spendendo ¼ Basso. Questo uso non richiede slot tecnica ma azione gratuita veloce. Inoltre consente, in condizioni di calma, di stipare oggetti solidi incustoditi nei rotoli; l'operazione che richiede un minuto ogni 100 crediti. Richiedono 1 Slot Tecnica ognuno. Tipo: Ninjutsu - Ninpou
(Consumo: Variabile )
[Da genin in su]

Rotolo da Richiamo [Vario]
Questo rotolo è appositamente trattato per contenere un numero variabile di oggetti. Ogni rotolo può contenere fino a 500 crediti ogni Unità di dimensione del rotolo, la dimensione massima degli oggetti inseribili è pari a 2 categorie dimensionali superiore rispetto a quella del rotolo. È possibile rilasciare tutto il contenuto del rotolo o solo una parte con la tecnica Richiamo. Se inserito dell'equipaggiamento del rotolo, è necessario specificarlo nel testo del rotolo stesso.Tipo: Supporto - Supporto
Dimensione: Variabile
Quantità: 1
(Potenza: 1 | Durezza: 1 | Crediti: 0)
[Da genin in su]
La sua famiglia deve riavere il suo corpo.
Con il permesso del suricato, Masayoshi lo issò da terra adagiandolo sulle sue spalle, come fosse una sciarpa di pelo.
Stai comodo?Accertatosi di ciò, il Genin si sarebbe messo in cammino insieme al Chunin, ascoltando le indicazioni del suricato per raggiungere la loro Oasi.

[...]

Conscio delle condizioni del suricato, affaticato e scosso per la perdita del suo compagno, Masayoshi fece di tutto per tenere a freno la sua lingua. Non ci riuscì. Il silenzio durò solo pochi minuti.

Com'è questo Mushuu? Avere qualche informazione su di lui in anticipo non sarebbe stato male. Sperava di avere a che fare con un suricato ragionevole e saggio, in grado di capire quanto fosse importante per il Genin mantenere fede alla promessa fatta a sua nonno.
Il suricato non tardò a rispondere, e a giudicare dalla sua parlantina non sembrò aspettare altro che un pretesto per raccontare tutto della sua enorme famiglia. Doveva essere un grande chiacchierone.

Mushuu è LA nostra boss. È una femmina. La nostra è stata sempre una società matriarcale. Disse, orgoglioso di ciò.
Che Toyoharu avesse cercato di sovvertire quella tradizione?
Troppo concentrato ad ascoltare la voce del suricato, Masayoshi non formulò alcuna domanda in merito.
ma anche noi maschi siamo importanti. Svolgiamo molti compiti. Difesa, caccia, sorveglianza. Abbiamo delle vere e proprie squadre. I suricati vivevano in branchi e vantavano una struttura organizzativa molto avanzata.
La successiva domanda di Masayoshi fece leva sull'egocentrismo del suricato. Concentrando il discorso su di lui, forse il Genin sarebbe riuscito a tirar fuori altre informazioni.
E tu di cosa ti occupi?
Squadra Vedetta, capitanata da Sogankyo Rispose, fiero. Eseguì un saluto militare con la sua zampa.

Il mio amico era della squadra di caccia. Era il secondo del capitano Ikari Rivelò, triste e addolorato.
Per tirar su il morale del suricato, Masayoshi buttò all'interno della discussione il suo piccolo mammifero che aveva a casa. Ridere di lui sarebbe stato divertente.
Il suricato che ho in casa e che mi è stato dato nel Paese della Neve mangia e dorme tutto il giorno. Farà parte della squadra dormiglioni La reazione fu ben diversa da quella attesa dal Genin.
L'espressione del mammifero mutò. Il suo sguardo divenne sospettoso. Concentrato a camminare e ad anticipare qualsiasi attacco, Masayoshi non poté vederlo, ma il Chunin lo avrebbe potuto notare molto facilmente. Fortunatamente, quel cambio di espressione durò poco, il tempo necessario affinché l'animale riuscisse ad escludere diverse cose.

Questo non ti conviene rivelarlo. I suricati vivono in branchi e quando uno invade la zona di un altro gruppo per conquistarlo o uccidere le loro prede inizia una vera e propria guerra.
Il tuo suricato non è come noi, ma se Mushuu sospetta la tua appartenenza a un altro branco ti mangerebbe vivo. Si voltò verso il Chunin.

A te non farebbe niente, tranquillo. Continuò subito dopo.
Noi controlliamo l'intero Anarouch e viviamo in pace da decenni, ma siamo sempre pronti a scendere in campo.
Ben presto Masayoshi avrebbe avuto un assaggio della bellicosità dei suricati, animali tutt'altro che docili e mansueti.

[...]

Dopo due ore di cammino, le gambe del Genin iniziarono ad affaticarsi. I suoi passi si fecero lenti, Il suo fiato più corto.
Fortunatamente, i due raggiunsero l'entrata dell'Oasi menzionata dalla creatura prima che il genin fosse costretto ad alzare bandiera bianca.
Il loro ingresso era ben celato agli occhi dei viandanti.
Affacciandosi, Masayoshi notò la gola scendere in profondità, lontano dal sole e dai suoi potenti raggi.

Con decisione, il Genin si gettò all'interno della tana con il suricato sulle sue spalle.

La grotta era più vasta di quanto il Jinchuuriki pensasse.
Dal soffitto e dal terreno sabbioso spuntavano numerosi stalagmiti, così grandi da farlo sentire piccolo come un insetto.
Per una volta nella sua vita, ammise a se stesso di trovarsi meglio lì dentro che all'esterno, dove l'intensità dei raggi solari era massima e il vento bollente.
Avanzando in compagnia di Daishin, Masayoshi ammirò con stupore ogni dettaglio dell'immensa grotta, domandandosi se quel gioiello nascosto al mondo fosse opera solo della natura o vi fosse stata la complicità di qualche antica civiltà di uomini.

Purtroppo, la missione non stava procedendo bene.
Varcata la soglia della grotta, le condizioni del suricato erano gravi ma non destavano alcuna preoccupazione nel Genin.
La situazione peggiorò un'ora dopo: il mammifero aveva iniziato a tremare; il suo corpo era divenuto caldo e il respiro era rallentato.
Le poche volte che si voltava ad osservare il suo muso marrone, egli notava come il suo sguardo fosse sempre più assente.

Devo andare più veloce. Salvare Tsuneyo era troppo importante. Presentarsi a Mushu con due cadaveri sarebbe stato piuttosto pericoloso. Come avrebbe reagito la madre alla perdita di due figli?
Consapevole del proprio egoismo, il Jinchuuriki aumentò il passo, senza preoccuparsi di Daishin, il quale, era più che in grado di stargli dietro.
Cerca di resistere. Sussurrò nel momento in cui egli percepì dell'aria fredda accarezzargli la pelle. I tre erano molto vicini ad un uscita e ciò lo rallegrò. Non abbassò la guardia. Da lì a poco, infatti, gli occhi del Genin intravidero qualcosa sbucare dalla sabbia dorata.

Una testolina e poco altro.

La sua attenzione si spostò su un dardo in avvicinamento. Mirava alla sua testa.
Vincolò il corpo della creatura a sé con la mano sinistra.
Si abbassò, piegando entrambe le ginocchia. Incrementò la rapidità del movimento con una modesta quantità di chakra. [I Slot Difesa]Schivata.
Riflessi: Rossa+3
Come una mitraglietta, il suricato lanciò altri due kunai, uno dietro l'altro, diretti verso il suo cuore e il ventre.
La forza impressa alle armi era considerevole. Schivarli sarebbe stato un bel spreco di chakra, perciò, il Genin decise di deviare entrambe le armi con la sua scimitarra, che estrasse con il braccio destro.
Impastò del chakra sul suo arto per resistere ai due violenti impatti.[II Slot Difesa]Parata
Resistenza: Rossa +2[III Slot Difesa]Parata
Resistenza: Rossa +2


Non ebbe il tempo per escogitare un piano d'azione.
Dalla bocca del suricato dal manto nero fuoriuscì un enorme palla di fuoco.
L'intervento di Daishin fu provvidenziale. Grazie alle abilità del suo clan, egli attirò la sfera incandescente verso di sé e con il semplice contatto fisico fu in grado di estinguerne le fiamme senza riportare alcun danno.
Incredibile. All'ordine del chunin di correre verso l'uscita. il Genin accettò a malincuore.
Cavolo. Un altro... A dieci metri dal Chunin, alla sua destra, era apparso un secondo suricato, più grande e all'apparenza molto più pericoloso del primo.


La voce dell'Iga echeggiò nella sua mente.
Il Genin arrestò la corsa.
Si voltò verso la creatura più piccola. Era grande quanto un cane di grossa taglia.
Sarò io il tuo avversario, suricato dal manto nero
Camminò verso di lui, con la mano sinistra sul fianco della creatura.
Finché non avesse capito le reali intenzioni dei due suricati, il Genin non poteva permettersi il lusso di appoggiare Tsuneyo a terra.

Tsuneyo ha bisogno di cure. È stato attaccato da Toyoharu. Siamo qui per ricevere udienza da Mushu-sama. Lasciaci passare o sono costretto ad attaccarti. E non ci andrò leggero, la vita di Tsuneyo è nelle mie mani.

Concesse al suo avversario solo qualche secondo per effettuare la sua scelta. Se non avesse ricevuto una risposta affermativa, agguerrito e concentrato, Masayoshi si sarebbe fiondato contro il nemico.
Durante la corsa, il Genin avrebbe sferrato un offensiva piuttosto subdola: percorsi cinque metri di distanza, egli emise dalla sua bocca una folata di vento, mirando alla testa della creatura. [TA]Aria Tagliente - Soushuuha
Villaggio: Suna
Posizioni Magiche: Nessuno (0)
L'utilizzatore può emettere un violento getto di vento cilindrico, ampio mezzo metro, oltrepassando qualsiasi ostacolo presente. Ha gittata pari a 12 metri. La potenza è pari a 30.Tipo: Ninjutsu - Fuuton
(Consumo: Medio)
[Da genin in su]
Oltre a ferire il suo avversario, qualora fosse rimasto fermo, il jutsu avrebbe alzato un gran polverone, utile per celare alla vista del rivale la sua istantanea accelerazione ed estrazione della scimitarraScimitarra [Mischia]
Si tratta di una sciabola con la lama molto ricurva con entrambi i lati taglienti. È perfettamente equilibrata tramite un'accurata preparazione. Può infliggere Sanguinamento (DnT Leggero) 1 volta a round.Tipo: Lama - Taglio
Dimensione: Mediogrande
Quantità: 1
(Potenza: 20 | Durezza: 3 | Crediti: 75)
[Da genin in su] con il braccio destro. Il chakra fluì copioso sulle sue gambe affaticate dalla marcia. [I Slot Azione]Movimento 12 metri
Dopo aver eseguito il jutsu -> Velocità: Rossa+2 (Consumo Mezzobasso)

Giunto davanti al suricato, percepito nella coltre di terra e sabbia grazie alle sue abilità percettivePercezione (Base)
Salvo azioni della creatura, sia chiaro , a una distanza tale da poter colpire con la sua arma una creatura alta meno di un metro, Masayoshi sferrò un fendente orizzontale mirando al suo fianco sinistro. [II Slot Azione]Forza: Rossa
Velocità: Rossa+3
Potenza Scimitarra 20
Con l'altro braccio occupato, il futuro Jinchuuriki del Rokubi fu costretto a sfruttare il doppio filo di lama della sua arma. Sferrò un secondo fendente di scimitarra con lo stesso braccio, questa volta da destra verso sinistra, mirando alla testa del mammifero. Non avrebbe voluto andarci così pesante senza essere sicuro che quei due fossero legati al potente suricato che aveva ridotto in fin di vita il loro amico. [III Slot Azione]Forza: Rossa+3
Velocità: Rossa
Potenza Scimitarra 20

A pochi metri di distanza, il suricato dagli occhi verdi smeraldo non esitò ad attaccare il Chunin di Suna.
Grazie al Katon attivato dal suo collega, l'umano più pericoloso era stato costretto a rivelare alcune delle sue abilità, troppo potenti per essere frutto di un semplice jutsu.
Conscio di ciò che avrebbe dovuto fare per sopraffare lo shinobi, la creatura si lanciò verso la sua preda a tutta velocità. [I Slot Azione]Movimento
Velocità: Blu.

Giunto a distanza corpo a corpo con Daishin, il suricato diede inizio alla Danza del Deserto [TA]Danza dei Suricati del Deserto
Villaggio: Suna
Posizioni Magiche: Nessuna (0)
L'utilizzatore può effettuare tre attacchi acrobatici in serie esclusivamente con la propria coda prensile. Ogni colpo ha una statistica incrementata di 4 tacche, a scelta tra Velocità, Forza o Precisione; la statistica può essere scelta ad ogni colpo.
Tipo: Taijutsu - Rendan
(Consumo: MedioAlto)
[Da studente in su]
: appoggiando le zampe anteriori a terra e ruotando il proprio corpo in senso antiorario, la creatura tentò di colpire il fianco sinistro del Chunin con la proprio coda. [1° Attacco]Potenza 20
Velocità: Blu+ 4 Tacche
Se fosse riuscito a colpire l'amministratore di Suna, il suricato non avrebbe arrestato il proprio movimento.
Con il corpo in rotazione in senso antiorario, la coda si sarebbe mossa inavvertitamente da sinistra verso destra, in totale autonomia, cercando di colpire il Chunin sul ginocchio sinistro. [2° Attacco]Precisione: Blu+4 Tacche
Potenza: 20 -> 30
Se la dinamica del primo attacco era stata ideata per far credere al nemico di possedere una coda poco mobile, il secondo colpo aveva l'obiettivo di punire il loro errore frantumando un'articolazione.
Il terzo attacco sarebbe stato bellissimo e devastante al tempo stesso. Con uno sforzo incredibile delle zampe anteriori, appoggiate a terra, il suricato balzò in aria di pochi centimetri, sufficienti per cambiare il proprio asse di rotazione in un batterd'occhio.
Con una capriola in aria, il suricato avrebbe tentato di aprire il capo del Chunin come una noce con un colpo di coda dall'alto verso il basso. [3° Attacco]Colpo a Martello con la coda.
Potenza 20
Forza: Blu+ 6 tacche.

Dai suoi occhi circolari trapelava rabbia e curiosità, sopratutto nel caso in cui Daishin fosse riuscito a sottrarsi al Rendan.
Come una bestia ridotta alla fame per troppo tempo, il mammifero avrebbe tentato di squarciare il petto del rivale con una artigliata da destra verso sinistra. [II Slot Azione]AdR Artiglio.
Forza: Blu+2
Velocità: Blu+3
Potenza: 10 + Sanguinamento
Indipendentemente dall'esito del suo colpo allo stomaco, dopo aver leggermente piegato le sue zampe posteriori, il mammifero sarebbe balzato in avanti per azzannare il collo dell'Iga, dove quest'ultimo non sembrava indossare alcuna protezione. [III Slot Azione]AdR Slot Chunin: Morso. Potenza 20
Forza: Blu+2
Velocità: Blu+3

Daishin aveva avuto la sfortuna (o la fortuna) di doversi confrontare con uno dei suricati più potenti in circolazione.

La sua scimitarra squarciò il fianco destro del suricato, ma senza penetrare in profondità nelle carni dell'animale.
Il Genin si maledì.
La vita di Tsuneyo era appesa a un filo sottile e ogni secondo speso a combattere in quella grotta lo avvicinava alla morte.

Il suricato dal manto nero passò all'azione, per nulla debilitato dal taglio sul fianco.
Spalancò le fauci, cariche di chakra.
Merda..
Fu chiaro per il Genin che quei due mammiferi non fossero amici di Mushu o suoi guardiani.
Un enorme palla di fuoco prese vita tra i suoi denti affilati. Senza alcuna esitazione, l'animale sparò la sfera infuocata in direzione del futuro Jinchuuriki.
Privato di un arto, utilizzato per sostenere il suo amico peloso, Masayoshi fu costretto a tentare una schivata disperata verso sinistra. Aveva un Doton perfetto per l'occasione, ma attivarlo richiedeva un sigillo che in quel momento non era in grado di eseguire.
Piegò le gambe in un batter d'occhio, distrutte dalla lunga marcia nel deserto.
Devo farcela. Il chakra aveva già irrorato i suoi quadricipiti, ma consapevole di avere addosso almeno dieci chili in più, il Genin impegnò il suo Tantien più del dovuto. [I Slot Difesa]Riflessi: Rossa+4
Consumo: 2 Bassi
Sovraimpasto 1 Tacca -> -0,5 Vitalità.
Le gambe scattarono come molle meccaniche.
Con un balzo a sinistra, Masayoshi si tolse dalla traiettoria della sfera incandescente. Le lingue di fuoco accarezzarono la sua spalla e parte del viso, senza ustionarle.

Addestrato a non abbassare mai la concentrazione, il Genin vide il pelo del suricato rizzarsi come spiedi.
Dal suo manto nero come la notte, ben tre aghi furono espulsi verso il sunese, con l'obiettivo di colpirlo appena dopo la sua prima difesa.
In equilibrio precario a causa del peso del mammifero appoggiato sulle proprie spalle, Masayoshi eseguì un secondo balzo, consecutivo al primo, verso sinistra, convinto di non poter schivare i tre dardi con un solo movimento, infatti, se due aculei miravano la parte centrale del suo corpo, il terzo puntava al capo del suo amico. Evitò un acrobazia complessa perché perdere di vista il nemico poteva rivelarsi fatale. [II Slot Difesa]Riflessi: Rossa+3
Consumo: 1 Bassi

Quest'ultimo avanzò rapido e famelico. Giunto sotto il corpo di Masayoshi, a lavoro per rimanere in equilibrio a causa di un piede affondato nella fredda sabbia, il suricato sferrò un fendente orizzontale in direzione del suo torace, protetto dal corpetto in cuoio.
Non posso... Muoversi significava cadere e in quel caso nemmeno Daishin sarebbe riuscito a salvarlo dalle grinfie del nemico.
La sua priorità fu rimanere in piedi e riposizionarsi, anche se questo significava subire un bel taglio al torace. Le unghie affilate del suricato perforò il corpetto del Genin e la sua pelle, sopra la muscolatura potenziata dal chakra. [Danno]A: Forza Rossa +3 Potenza 20
D: Resistenza 575 Corpetto in Cuoio Protezione 25.
Ferita Leggera + Sanguinamento

Con la scimitarra davanti al suo corpo, Masayoshi parò con facilità l'affondo centrale del suo nemico. [III Slot Difesa]Riflessi: Rossa+3

Adirato per i colpi subiti, con un forte dolore diffuso sul torace, Masayoshu decise di impiegare entrambe le mani.
Lasciò cadere Tsuneyo a terra, sicuro che la sabbia avrebbe attutito l'urto con il suolo.
Sparisci dalla mia vista.
Caricò il pugno destro, ruotando il busto di qualche grado in senso orario.
Con tutta la rabbia in corpo, egli eseguì un passo in avanti e sferrò un gancio al volto del suricato, dall'alto verso il basso, sfruttando la posizione eretta dell'animale. [I Slot Azione]Velocità 575

A pochi centimetri dal volto dell'animale, uno strato di pietra avvolse le sue nocche, rendendole dure come l'acciaio. Essere colpiti da quel gancio sarebbe stato come ricevere una martellata al volto; non solo, il suricato avrebbe dovuto difendersi contro le schegge di pietra emessa dalla stessa roccia evocata dal ragazzo. [TA + TB]Forza: Rossa
Velocità: Rossa+3
Potenza Colpo Senza Armi 10 + 10 (Pugno di Terra) -> 20
Potenza Emissione Doton: 20 Concentrazione: Rossa

Pugno di Terra
Villaggio: Suna
Posizioni Magiche: Nessuna (3)
L'utilizzatore può ricoprire l'arto con uno strato di terra: la potenza offensiva di ogni colpo fisico è incrementata di 10. Possederà una protezione di potenza pari a 10, durezza 3.Tipo: Ninjutsu - Doton
(Consumo: Basso ogni colpo / difesa)
[Da genin in su]

Punte di Terra
Villaggio: Suna
Posizioni Magiche: Nessuna (1)
L'utilizzatore può far esplodere dal pugno diverse punte di terra: la velocità è pari alla Concentrazione dell'utilizzatore, la potenza è pari a 20 e possono colpire chiunque entro mezzo metro l'utilizzatore. È possibile combinarla con la tecnica "Pugno di Terra" sfruttando uno slot tecnica base per attivarla, oltre che il relativo consumo.Tipo: Ninjutsu - Doton
(Consumo: Mediobasso)
[Da studente in su]



Una sorpresa che Masayoshi aveva intenzione di sfruttare al cento per cento. Approfittando del probabile effetto sorpresa, il braccio equipaggiato con la scimitarra schizzò in avanti, con l'obiettivo di trapassare lo sterno del mammifero con un rapido affondo. [II Slot Azione]Velocità: Rossa+3; Forza: Rossa
Potenza Scimitarra 20

Senza rallentare, il Genin avrebbe sferrato un secondo fendente, dal basso verso l'alto, mirando all'inguine destro. Concentrò tutta la forza in quel colpo. [III Slot Azione]Forza: Rossa+3; Velocità: Rossa
Potenza Scimitarra 20

Il suo obiettivo era tagliare di netto l'intera zampa dal suo corpo.
Consapevole di avere molto chakra nel Tentian, Masayoshi ci andò giù pesante. Doveva eliminare quel bastardo dalla faccia della Terra.
Concluso l'attacco, rimase fermo davanti a Tsuneyo. Nessuno dei due nemici dovevano toccarlo.

Dov'era Daishin?

[...]


Il Chunin era di un'altra pasta rispetto al pivello che lo accompagnava. La sua zampa colpì solo l'aria e il resto dei suoi attacchi vennero neutralizzati con una facilità disarmante.
Da quanto tempo le sue zanne non si macchiavano di sangue umano...

Puntò i suoi occhi vispi sul nemico.
Conosceva la tecnica della moltiplicazione, ma non immaginò che l'accademico creasse una seconda copia sopra di sé oltre quella alle sue spalle. Riuscì appena in tempo ad abbassare il capo, spostando il punto d'impatto in basso, sui muscoli della groppa induriti da un'elevata quantità di chakra.
Uno schizzo di sangue macchiò la fredda sabbia a terra. [I Slot Difesa]Riflessi: Blu+2
Resistenza: Blu+2
Ferita Quasimedia
Se la prima copia era scomparsa, il secondo bushin si era allontanato verso sinistra, abbastanza da rendere inutile il suo potente olfatto. Con Daishin a pochi metri, il suricato si preparò al peggio, issandosi sulla sua coda muscolosa, utilizzata dai suricati per spostarsi in ogni direzione ad elevata velocità.
Quella mossa precauzionale gli permise di sopravvivere alle frecce.
Seppur rapido come un fulmine, il primo dardo scoccato dalla copia di Daishin venne schivato dal suricato con un rapido spostamento laterale verso sinistra. [II Slot Difesa]Riflessi: Blu+4
2 Bassi


Atterrò con la sua coda, senza utilizzare alcuna zampa.
Nel suo piccolo cuore da mammifero, sperò che il Chunin non fornisse alcun supporto al suo amico accademico. Doveva informare il suo collega, troppo debole e lento per fronteggiare quei attacchi dalla lunga distanza.
Se in possesso di un buono uditoUdito Sviluppato, Daishin avrebbe potuto captare un suono ad alta frequenza.
Il linguaggio segreto dei suricati.

Concentrato nella comunicazione a distanza, il suricato percepì la seconda freccia scagliata dall'arciere. Questa volta, il falso Daishin non aveva mirato al fianco, ma al petto. Seppur la differenza tra le due zone fosse piccola, quando la velocità dei colpi era così elevata, pochi centimetri potevano fare la differenza. Il secondo balzo non fu sufficientemente rapido. La punta d'acciaio colpì di striscio il suo fianco. [III Slot Difesa]Riflessi: Blu+4
Danno Grave
Emise un forte grido. Il dolore lo costrinse ad abbassarsi sulle sue quattro zampe, ma non si arrese. Strinse i denti e rimase concentrato.
Con la bava alla bocca, il suricato vide la terza freccia dirigersi sul suo piccolo capo.
Non aveva vie di scampo. Il suo Tantien si mise in moto.
Con un colpo di zampa, l'animale generò davanti a sè uno spesso muro di roccia. [TA]Muro di Pietra
Villaggio: Kiri
Posizioni Magiche: Nessuno (1)
L'utilizzatore può creare un resistente muro di pietra. La resistenza sarà pari a 50, se rettangolare, oppure 40 se cilindrico, che difenda l'utilizzatore a 360°.
Tipo: Ninjutsu - Suiton
(Consumo: Alto)
[Da genin in su]
La freccia si conficcò nella roccia di cui era costituita la fortezza eretta dal mammifero. Consapevole di non poter competere con quel ninja e il suo bushin, decise di fuggire, immergendosi nella sabbia.
Si allontanò, in direzione dell'entrata della grotta, a velocità sostenuta
Furtività: 12
Velocità: 650

Arte della Terra [2]
Arte: L'utilizzatore può affondare nel terreno come se quest'ultimo fosse liquido. Lo spostamento tramite slot azione è pari allo spostamento dato dallo slot gratuito. L'utilizzatore può percepire con Percezione ridotta di 3. Il punto in cui il ninja è "sepolto" è visibile un piccolo smottamento. L'utilizzatore può trattenere il fiato per 2 round. Immergersi richiede 1 Slot Azione/Tecnica.
(Mantenimento: Medio)
[Da chunin in su]

Scavatore Furtivo
Maestria: L'utilizzatore può considerarsi sotto un occultamento parziale finché non compie azioni offensive.
[Da Genin in su]

Scavatore Rapido
Maestria: Se immerso nel terreno, la velocità dell'utilizzatore aumenta di 3 tacche.
[Da chunin in su]



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