[MG] - Evasione

Territorio:

« Older   Newer »
 
  Share  
.
  1. l'Horla
        Like  
     
    .

    User deleted


    Evasione





    Territorio:
     
    .
  2.     Like  
     
    .
    Avatar

    九代目水影 - Kyuudaime Mizukage

    Group
    S. Mod
    Posts
    29,631
    Reputation
    +1,307

    Status
    Anonymous
    Doveva tornare dal suo bambino. Quello era l'unico pensiero. Il suo bambino potrebbe avere bisogno di lei. Aveva bisogno di lei. Senza di lei sarebbe andato perduto, spezzato, rotto.
    Quelli erano i continui tumultuosi pensieri di Tokiyo. Pensieri silenziosi fuori ed assordanti dentro, che le davano la forza per poter andare avanti, tentare la fuga. Provarci, a dispetto di quanto sarebbe stato difficile.
    Nei giorni che aveva passato nella prigione di Kiri Tokiyo aveva imparato alcune cose. Ad esempio, che i controlli venivano allentati quando venivano accompagnate nelle docce, perché le guardie non entravano con loro nei bagni.
    E che c'era una piccola finestrella malandata che con una buona dose di sforzo avrebbe potuto distruggere.
    Oppure, le guardie si distraevano facilmente quando tutto andava bene per molto tempo e specie alla sera, prima della fine del turno, potevano diventare imprudenti e disattente.

    Così, fece. Da sola nei bagni riuscì, con una buona dose di sforzo, a rompere le barre di una finestra nascosta e malandata. Ci aveva impiegato del tempo, ma per il suo bambino questo ed altro. Avrebbe sopportato mille e più castighi.
    Poi alla fine del turno, mentre rientrava in cella dopo l'ora d'aria accidentalmente Tokiyo inciampò e cadde.
    Ehi, tutto bene tu? A parlare era stata una Kunoichi che era di guardia quel giorno. Kishi, la predicatrice. Una Jonin. Ben lontana dall'imbranata Kunoichi che cadde in un pozzo assieme a Meika Akuma.
    Sì... Sì... Dunque quando Kishi si fu chinata, Tokiyo si alzò di scatto, gettandosi su di lei, cercando di bloccarla.

    Youshi avrebbe assistito alla scena da una certa distanza. Era stato mandato anche lui a fare la guardia alle prigioni quel giorno e poté assistere alla scena da circa quindici metri di distanza. L'androne era largo e la maggior parte delle celle si affacciavano su di esse, in tre piani. Non erano tutte piene, ma si sentì chiaramente il trambusto provocato sopratutto dalle lamentele delle altre detenute.
    Beh, non che la situazione fosse realmente complicata... era poco più di una seccatura, ma che andava prontamente risolta.
     
    .
  3. l'Horla
        Like  
     
    .

    User deleted


    Ero stato mandato a fare un turno di guardia nelle prigioni di Kiri, accettai con curiosità quella mansione non avendo mai avuto, fino a quel momento, la possibilità di varcarne la soglia. Le pietre dei muri erano scure e, sull'esterno dell'edificio, qualche muschio unito alla salsedine ne punteggiava la facciata; l'umidità dell'ambiente si percepiva anche all'interno delle mura dove, anzi, sembrava quasi aumentare. Un luogo freddo, scuro e umido; probabilmente la sola permanenza in quel ambiente costituiva già di per sé una punizione per i galeotti che vivevano nelle celle anguste.
    Camminavo tranquillo per i corridoi della prigione, ero curioso di conoscerne la pianta e la sua organizzazione, ad ogni incrociarsi di corridoi imboccavo quello che non sapevo dove portasse: alla fine ero lì per fare un turno di guardia, dovevo ispezionare l'ambiente e, alla fine, conoscere quell'edificio prima o poi mi avrebbe potuto fare comodo, non si poteva mai sapere.
    La mattinata passò velocemente e, dopo un pasto rustico, ripresi la mansione di quel giorno. Capitò che, girato l'angolo di un corridoio presente nell'ala femminile del penitenziario, vidi una prigioniera gettarsi addosso ad una guardiana, una jonin di kiri il cui nome mi sfuggiva. Questa non si fece prendere alla sprovvista ma, ad una velocità decisamente superiore alla prigioniera, si spostò di lato allungando la gamba per fare uno sgambetto a quell'altra; se non fosse bastato a buttarla a terra, avrebbe bruciato le distanze tra loro due e tentato uno schiaffo - senza impastare chakra - di rovescio alla nukenin, probabilmente sarebbe stato abbastanza forte da buttarla a terra.
    Io, nel frattempo, bruciai le distanze che ci separavano e, con voce tanto tranquilla quanto ferma, domandai - Che succede qui? Mi sembra tutto sotto controllo avrei aggiunto se i colpi della jonin avessero tranquillizzata la prigioniera a cui poi mi sarei rivolto Per gente molto più potente ed esperta di te evadere da questa prigione rappresenta un'impresa, quale disperazione, quale desiderio ti ha spinto a provare a rivoltarti contro di lei? - Le chiesi facendo un cenno con la testa verso l'altra ninja di Kiri, la mia era sana curiosità: davvero pensavo che sarebbe riuscita ad evadere? Con un tentativo così improbabile oltre tutto?
     
    .
2 replies since 25/9/2018, 09:46   32 views
  Share  
.