La ChiamataRiunione Segreta dei Kage

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    Jotty2Hotty

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    La chiamata


    [3]



    << Non viviamo più nel mondo in cui probabilmente sei vissuto te...>>



    Mentre i kage battibeccavano tra loro, fondamentalmente insultando a turno Diogenes, o accusandolo di essere l'incarnazione dell'ambizione, e che buona parte dei loro problemi presenti o presunti derivavano dalla sua persona, con lui che di volta in volta provava a discolparsi, la mente di Jotaro si dissociò, le parole che gli aveva rivolto Akira la sera prima si ripetevano tra un pensiero e l'altro.

    << Non viviamo più nel mondo in cui probabilmente sei vissuto te...>>



    Era così, la nuova generazione non aveva vissuto il periodo dei tumulti, quasi tutti in quella sala avevano avuto la fortuna di nascere, o di crescere in seguito. Sebbene tutti loro fossero ben più forti dei combattenti del passato, non avevano mai vissuto nel terrore, nella paura che ogni istante fosse l'ultimo, che addormentarsi nel momento sbagliato avrebbe potuto essere l'ultimo errore da commettere. Avevano quindi la forza, ma mancavano della motivazione, mancavano della lucidità di capire che il male era presente, e sarebbe arrivato comunque, di tanto in tanto; che il capo di Oto cospirasse contro di loro o meno. Tutto il tempo passato a discutere, a pensare se Diogenes volesse tradirli o meno, se si poteva affidarsi a lui e volgergli la schiena fosse una buona idea. Per assurdo era stato il più giovane di loro, l'unico a voler davvero, senza remore, provare a tendere una mano. Proprio lui che tra tutti, aveva più motivazioni degli altri nell'odiare il Kage di Oto.

    Un suono come di serratura si fece strada tra i pensieri, mentre il suo sguardo diventava vago, la porta si socchiuse, nulla cambiò nella sua persona, ma non era più lui a parlare. Un po' del vecchio mondo doveva tornare a quel tavolo, altrimenti tra chi non si fidava dell'accademia, chi non si fidava di Gene, e chi non si fidava di se stesso, oltre che lo zimbello di chiunque fosse stato fuori da quel palazzo, lo sarebbero diventati anche di loro stessi. Jotaro alzò la mano, come per prendere la parola e sedare le chiacchiere. Parlando a voce tranquilla.

    Diogenes vi disprezza.

    Parole decisamente poco imparziali, il cui fine non era così evidente.

    Non ritiene Itai al pari del suo predecessore. Ha tenuto in vita Raizen, molto tempo fa, solo perchè gli è stato chiesto per favore, e Hohe si trova qui perchè il più quotato a Suna mi dicono passi più tempo dietro alle mutande, che a tenersi stretti i Biju. Non serve cercare motivazioni per credere che sia vostro alleato. Non lo è.

    L'arbitro guardò con lo sguardo tutti i presenti, uno ad uno, come per fare la lista dei loro fallimenti, alcuni più gravi di altri, ma che non mancavano in forza nello starnazzare come oche offese. Avrebbero dovuto incutere il terrore nei loro nemici, eppure erano stati stuprati uno dopo l'altro.

    Eppure nessuno di voi ha mai avuto il polso di opporsi a lui, fino ad oggi. Sembrava che gli ultimi secondi fossero carichi di astio, e che potessero solo peggiorare, ma improvvisamente il tono cambiò nuovamente, e divenne molto più diplomatico di prima.

    Questa è una buona opportunità per fondare un nuovo inizio. Per quanto forte, il Kage di Oto sa bene di dover abbandonare le sue vecchie ambizioni. Con l'aggiunta di voi 3, i suoi nemici sono più numerosi dei vostri, e non per forza un villaggio sceglie interamente di seguire l'ambizione del suo capo. Chiunque è in grado di capirlo. Kiri è stata rasa al suolo, non c'è mai stato momento migliore per conquistarla, eppure questo non
    è avvenuto. Konoha è stata umiliata, privata del suo Kage e del suo Biju più potente, eppure nemmeno stavolta Oto ha mosso un dito per attaccarla.


    A proposito di questo. Jotaro fece un cenno con la mano al messo accademico vicino a lui. Questo chinò la testa e congiunse le mani nella posizione della capra. Chiaramente a tutti eseguendo un rilascio di qualche tipo.

    In quel momento, da Raizen sarebbe fuoriuscita improvvisamente una forza abbagliante, come se il coperchio di una pentola a pressione fosse esploso, qualcosa era apparso dentro di lui, o forse era più corretto dire che adesso i presenti avevano cognizione di cosa era nascosto dentro di lui. Non solo, anche le capacità sensoriali più o meno avanzate avrebbero potuto constatare che Kurama era effettivamente presente dentro di lui. Flebile, ma presente.


    Quella che fino a un momento prima era stata il messo accademico, si privò della maschera, rivelandosi non un ninja qualsiasi, ma la donna che più di tutti era stata il simbolo dell'invasione alla Foglia. Taka, la consorte di Shiro. Sebbene con una benda sull'occhio sinistro, e il destro serrato.
    Ci metterà un paio di giorni a tornare in forze, ma Kurama non ha mai abbandonato il tuo corpo, ho trasformato il corpo dell'Hokage in un medium particolare. Shiro ha preso solo parte del suo chakra, non il Biju. Così come non ha ottenuto il mio sharingan. Gli ho dato il mio occhio ormai cieco, ma la stessa illusione è attiva su di lui, facendogli credere il contrario.

    La situazione generale, nobili Kage, è meno terrificante di quello che possiate immaginare. Anche se effettivamente lamentarsi e pontificare dà un senso di sicurezza, ci sono alcuni che stanno lavorando anche adesso per darci dei vantaggi. Grazie alla sensazionale capacità, ahimè ormai estintasi di Taka, Kamimusubi, almeno uno dei nostri nemici al momento pensa di avere qualcosa che non ha.

    Volenteroso di lasciare le polemiche alle spalle, per concentrarsi sul futuro, il ronin introdusse un'altra informazione, e poco dopo si sarebbe assicurato che tutti fornissero il loro contributo alla causa, non solo i capivillaggio. Si voltò un momento verso Akira, come per prepararlo, quindi si rivolse nuovamente ai presenti.

    Le buone notizie non sono concluse. Penso che tutti voi, o almeno buona parte, sappia chi è la persona al mio fianco. Si tratta di Akira Hozuki, di Kiri. Non si trova qui per caso ovviamente, l'ho convocato come testimone di quello che è successo al villaggio del Gelo, e perchè è in quel luogo entrato in possesso di un particolare manufatto. A quel punto Jotaro avrebbe invitato Akira a mostrare la Lanterna delle Anime ai presenti, come prova tangibile della speranza di poter abbattere non solo i nemici dei 4 villaggi, ma persino i loro dubbi. Questo oggetto fa parte di una piccola collezione di 6 reliquie. Si tratta di un gruppo di tesori molto simili ai leggendari tesori di Rikudo, il motivo della loro importanza, è che grazie a Taka, siamo ora a conoscenza del fine ultimo di almeno uno dei nostri nemici. Shiro sta cercando questi oggetti per consegnarli a qualcuno. Qualcuno che a quanto pare, dà ordini ad un individuo che con il suoi gruppo di turisti ha gravemente danneggiato non uno solo, ma due dei villaggi qui presenti. Capite ora l'importanza di concentrarsi sul futuro, e non su quello che il Kokage può aver o non aver pianificato.

    Tornato a sedere, si rivolse agli accompagnatori dei vari Kage.

    Voi 4 non siete semplicemente guardie. Se siete stati scelti, tra tutti nel vostri villaggio, per scortare il vostro Kage, significa che avete un ruolo fondante nella discussione, condividete le informazioni in vostro possesso, sono sicuro che saranno in grado di aggiungere valore al complesso.

    Le informazioni del Kazekage e dell'Hokage avevano già aggiunto molto al discorso, la lista dei nemici era effettivamente lunga, ma tutti con i loro pezzi stavano componendo un puzzle molto impegnativo. Il cambiamento dell'atteggiamento di Raizen in particolare, aveva sorpreso il ronin, che non si aspettava una crescita così repentina dopo quanto accaduto alla Foglia, motivo per il quale non aveva voluto attendere a far sciogliere l'illusione che era costata la vista a Taka. Restava da vedere se il gruppo si sarebbe realmente alleato, o se avrebbe continuato a far buon viso a cattivo gioco, fino alla sua inevitabile decimazione.

    Quale può essere il piano di azione, secondo voi tutti. Chi merita la nostra attenzione, e chi invece a parer vostro è da considerarsi una minaccia fumosa ma che può essere arginata? Non possiamo combattere contro tutti simultaneamente, dobbiamo ridurre gli avversari un po' alla volta. Farli combattere tra loro. Non possiamo muoverci contro Cantha con mezzo continente che ci pugnalerebbe nel sonno, così come non possiamo metterci a indagare sulle Armi e sulle Reliquie, con i cremisi e Kurotenpi che ci lanciano bombe incendiarie addosso appena ci voltiamo.

    Così come è fondamentale recuperare quanta più forza possibile. Dobbiamo assicurarci alleati e forze portanti. Come in passato dovranno essere addestrate e preparate alla lotta.

    C'era anche un'altra questione. Al momento infagottata dentro il mantello di Jotaro, in attesa di essere rivelata...

    [Il giorno prima]

    Quando il ragazzo si trovò davanti il tizio che aveva creduto morto, Jotaro avrebbe voluto dirgli che molti altri prima di lui avevano avuto la stessa reazione e che ormai c'era abituato, ma quello che era successo non era così importante come lo era il futuro.

    Oh lo vedrai domani, tutti chi. Riguardo al gelo, penso di poter affermare con sicurezza, che nessuno si aspettasse quello che poi è avvenuto. Sicuramente qualcuno lo ha organizzato, e a quel qualcuno faremo presto una visita.

    Jotaro lo mise a suo agio, ma neanche troppo, senza anticipargli nulla.
    Ognuno dei presenti ha qualcosa da poter offrire. Nessuno di loro è divenuto Kage con la volontà di prendere parte a qualcosa di simile, ma ora che ci sono finiti dentro, dovranno rendersi conto presto che a breve non solo non ci saranno più mulini, ma smetterà anche di soffiare il vento.
    Akira gli ricordava molto lui stesso dopo aver fallito per l'ennesima volta l'esame all'accademia. Ayato apparve, e con la promessa di potere e grandezza, il giovane ne sarebbe stato inebriato e in poco tempo corrotto. Così come lui aveva corrotto Raizen passandogli la sua boria, e Hohe, passandogli la sua ossessione per la verità, che aveva portato tutti e due a perdere molto. Stavolta non avrebbe permesso che una delle ultime speranze per il futuro venisse corrotta dalla vendetta.
    Quello che diceva il ragazzo in particolare lo aveva colpito. "Non era più il suo tempo", nessuna verità era mai stata più vera.

    Offgame

    Prossimo giro: 4 Gennaio, sentitevi liberi di aggiungere le tematiche che preferite.




     
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    È colpa tua. Ratty

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    La Riunione Noiosa


    Alta Politica tra Frecciatine e Dichiarazioni


    Febh non era un Kage. E non amava affatto le riunioni. O condividere le informazioni (non che fosse contrario, ma non gli andava di raccontare le cose con ordine quindi preferiva che lo facessero gli altri). O stare seduto e attento. Quindi quando Jotaro parlava, lui era impegnato a guardare i due o tre fogli di settimana eninjistica che si era portato dietro, con la fronte aggrottata per lo sforzo di decifrare un complicatissimo rebus da singola parola in cui era ritratta una lettera P, tizio con una corona e un libro con delle scritte. P...corona...libro...P...sovrano...tomo...P...regnante...fogli. Mormorava sottovoce, cercando di superare l'impiccio e di fatto senza ascoltare una sola parola del Jaku. Qualcuno gli avrebbe raccontato le cose dopo. Forse.

    Al cambio di voce di sottofondo, quella di Hohenheim che aveva preso la parola, finalmente raggiunse l'illuminazione! Un libro è conoscenza, sapere...intelletto...quindi...PREGNANTEMENTE! Gracchiò esultante con una mano alzata in segno di vittoria e un'espressione felicemente ebete. poi si guardò intorno. E senza cambiare espressione accartocciò i fogli e li gettò dietro la schiena, rosso in viso, salvo poi arretrare di un passo con un gran sorriso a quarantasei denti mettendo le mani dietro la schiena, come se non fosse successo niente. Anche così comunque era poco interessato: era Gene il Kage, non aveva nessuna voglia di essere là e si chiedeva come mai non potesse aspettare fuori, dopotutto Gene sapeva difendersi da solo...ma forse era più per garanzia dell'incolumità degli altri che lui era qui. Trascorse quel momento di imbarazzo fingendo maggiore interesse, ma di fatto chiedendosi quale fosse il modo più comodo per levarsi di torno. Almeno fino a quando il Sunese non parlò di Kumo e di C, uno degli aggressori di Oto. In quel momento lo Yakushi serrò i denti tanto forte che forse li avrebbero sentiti stridere.

    Itai fu il secondo a parlare, e lo fece senza mezzi termini, andando subito all'elefante nella stanza: la presenza del Mikawa con un cappello da Kage in quella stanza assieme a loro. E le sue mire espansionistiche che, Febh scoprì, erano tutt'altro che segrete a quanto sembrava. Il Colosso di Oto non perse tempo a replicare, senza mostrare particolare veemenza nel negare le accuse ma piuttosto focalizzandosi sul fatto che le intenzioni non erano azioni e che quello che serviva era andare avanti. Al sentirsi nominare lo Yakushi sollevò la mano salutando i presenti...un'azione abbastanza infantile che certo indeboliva la sua affidabilità, ma dopotutto lui era uno che se ne fregava di quel genere di cose, specie quando si conoscevano praticamente tutti, e da parecchio tempo. Pensando di non essere stato invitato là per parlare ma solo per fare la bella statuina non perse tempo a chiarire o aggiungere dettagli, lasciando che Diogenes condividesse tutte le informazioni di cui era in possesso, annuendo poi in maniera convinta quando il Kage sottolineò che la distruzione degli edifici otesi non era stata sempre colpa sua, ma solo ogni tanto.

    Subito dopo il Kokage fu la volta di Raizen, che si rivelò a sua volta parecchio informato dei fatti, come in effetti aveva condiviso con lo Yakushi non molto tempo prima, dopo la sua guarigione dall'attacco di Cantha. E pareva anche parecchio deficitario in termini di fiducia nei confronti del Mikawa, tanto da recriminare un attacco da parte di Eiatsu a Konoha e una serie di altre cose che fecero alzare un sopracciglio allo Yakushi...conosceva abbastanza Raizen da sapere che non mentiva, ma sotto ogni aspetto quel racconto era inverosimile...e l'Hokage aveva già avuto i suoi problemi in termini di allucinazioni in passato. Non intervenì nemmeno alla menzione di Yashimata come associato di Diogene...magari glielo avrebbe chiesto in seguito: erano stati amici, ma poi il traditore kiriano aveva distrutto il Neko Senzai, infliggendo una ferita assai significativa a Oto, forse peggio di quella causata da Kumo. Lui non aveva idea di cosa intendesse Raizen riguardo i danni a Suna ma non approfondì: sapeva che Gene era una carogna pericolosa, ma al momento non c'erano alternative valide per Oto. Nessuna. In ogni caso Raizen non condannava il Mikawa in maniera inconciliabile, chiedendo anzi di mettere una pietra sopra ai problemi del passato e focalizzarsi verso il futuro. Sotto quel punto di vista erano tutti più o meno daccordo, anche se lo Yakushi continuava a fissare Itai con una certa ostilità, a causa di una promessa fattagli da Meika Akuma mesi prima e non ancora formalizzata: le scuse pubbliche per l'assassinio di Yami da parte di Shiltar Kaguya. Non parlò, comunque, per quanto diversi insulti verso quasi tutti i presenti si stessero formando in maniera molto diplomatica dietro le sue arcate dentarie: a quanto ne sapeva lui era là solo come guardia del corpo. Non si era preoccupato più di tanto di approfondire la sua effettiva posizione durante quella riunione.

    Le successive parole di Raizen e le informazioni che fornì gli fecero sgranare gli occhi e imporporare il volto, e non certo per l'imbarazzo, ma non sapeva di poter parlare e per quanto le regole fossero qualcosa a cui non badava di solito, non pensava che i samurai e gli altri accompagnatori sarebbero stati scritti quindi si trattenne ma era evidente che stava per urlare qualcosa in faccia all'Hokage e si era trattenuto a stento. Cercò di respirare lentamente mentre Jotaro prendeva nuovamente la parola rivolgendosi all'assemblea e ricordando come Oto fosse rimasta calma, senza colpi di testa, nonostante le debolezze transitorie degli altri villaggi. Certo, la presenza di Febh era un discreto deterrente per i colpi di testa (o almeno questo lui pensava) ma restava il fatto fondamentale che i nemici esterni erano molto peggio di quelli interni, e questa doveva essere la base di tutto. E poi il colpo di scena.

    La luce abbagliante era qualcosa che Febh aveva già percepito, ma molto più debole, quando aveva cercato di aiutare il Kage ad andare oltre la perdita del suo Bijuu...un potere sensibilmente diverso dalla sua capacità di spostamento elettrico. La volpe... Non aveva idea di chi fosse la donna con una sola benda, ma avrebbe desunto che era la donna assieme a Shiro nel racconto di Raizen. E se anche i presenti avrebbero mostrato sollievo o gioia al pensiero di avere ancora la Volpe a Nove Code in mano all'alleanza, lo Yakushi sembrò invece amareggiato, tanto che sbuffò. Un'occasione persa... Non era felice per Raizen, non era felice per il suo potere che era tornato, un potere che lui reputava tossico e lesivo: i demoni portavano solo guai agli umani, era meglio perderli che trovarli. Il discorso dei sei manufatti che Shiro stava cercando era interessante e spiegava la presenza di Akira Hozuki là tra loro, anche se non era soddisfacente da un punto di vista emotivo, e in generale per quanto ne sapeva Febh la soluzione era oltremodo semplice: distruggere il manufatto così da rendere vani i piani del nemico.

    Solo alla fine il mediatore neutrale si rivolse a tutti loro, inclusi gli accompagnatori, dichiarando che in realtà avevano libertà di parola. No, no frena un secondo! Sbottò lo Yakushi in quel momento, battendo la mano sul tavolo con forza tale che avrebbe quasi fatto tremare il pavimento. Stai dicendo che potevo parlare e commentare in maniera sarcastica e per nulla costruttiva sin dall'inizio e che mi sono trattenuto PER NIENTE? Erano parole che giungevano dal cuore, vere e autentiche almeno quanto le professioni di impegno verso il proprio villaggio dei vari Kage. E NON POTEVI DIRLO PRIMA?! Fece un paio di respiri profondi, cercando di riordinare le idee, fallendo, e quindi decidendo di andare a braccio. Allora, io vado per gradi, con rispetto e tutta quella roba là. Cominciamo col dire che condividere le informazioni e le idee fa bene tra alleati. Ma io odio farlo...spiegare le cose, assicurarsi che gli altri capiscano, e poi quell'assurdità del mettere le cose in ordine cronologico comprensibile...no, non fa proprio per me, per niente. Ma adoro che le cose mi vengano spiegate, quello si! Quindi ringraziate che adesso mi metto a fare le cose in maniera "normale", poveri mentecatti.

    Per prima cosa poggiò una mano sulla spalla di Diogene, pesantemente. Allora, il nostro amico dal pessimo parrucchiere qui è fondamentalmente una carogna, e badate che per me questo è un complimento. Ma è anche un megalomane guerrafondaio assolutamente capace di vendere la propria madre per i suoi delirii di onnipotenza. Ma nonostante questo è e sarà sempre un Kage di cui Oto ha bisogno. Voglio dire...l'alternativa sarei io. E voi mettereste mai uno dei vostri villaggi in mano a me? Provate a pensarci anche solo per una frazione di secondo...immaginatelo

    .
    Lasciò qualche secondo perchè ciascuno di loro si figurasse la scena, quindi lasciò la spalla del Mikawa e riprese a parlare. Ora, lui ha probabilmente fatto cose disdicevoli e se ne parlerà in seguito magari, ma ora ci sono problemi nettamente peggiori. Lui ha detto chiaro e tondo che vuole conquistare Kiri, ma ha anche compreso che potrà farlo solo dopo aver distrutto tutti i nemici dell'Alleanza, quindi non tradirà nessuno fino a quel momento. E in quel momento sa che dovrà prima combattere contro di me e vincere, cosa tutt'altro che facile. E tu, Pivello. Indicò l'Hokage. Sarò anche un solo uomo, ma ricordala regola fondamentale di questo mondo: colui che può distruggere qualcosa la controlla, anche se non la utilizza. E Gene sa benissimo che non può distruggermi...mentre io potrei facilmente distruggere la Oto guerrafondaia che lui vuole creare. L'equilibrio per il momento tiene. Non preoccupatevene.

    Quanto a te, ragazzino.
    Il giusto titolo per ogni Kage, nello specifico quello di Suna. La diplomazia, quale arte raffinata...fuori da una missione non era decisamente in grado di applicarne le sfumature. Come mai sei qua con quel coso dai capelli bianchi? Che fine ha fatto Hoshi? Poggiò di malagrazia un rotolo sul tavolo. Gli sto tenendo in caldo il Quattro-Code da più di un anno e non è ancora venuto a riprenderselo...hai idea della fatica che ci vuole per evitare che questo bestione ci metta le mani sopra per usarlo come bomba da qualche parte? Hoshi me lo ha affidato perchè non si fidava dei vecchi di Suna...ha detto che appena diventato Kage o stabilizzata la Sabbia glielo avrei potuto restituire. Qui c'è la chiave per raggiungerlo, dove si trova lo so solo io. La domanda è...Hoshi si fida di te? Pensi di poterlo riprendere senza che finisca di nuovo nel deserto a fare danni? Ignorò occhiatacce o sguardi da parte degli altri presenti, fissava solo Hohenheim in cerca di risposte: aveva sostanzialmente appena detto di avere in ostaggio il Bijuu formalmente affidato a un altro villaggio...roba da tradimento ed esecuzione sommaria!

    Detto questo...Kumo mi interessa. Personalmente ho un conto in sospeso con un paio di Lettere...sono i ventuno membri d'elite, a cui affidano le lettere dell'alfabeto. Non conosco questo Raikage ma altri quattro li voglio far secchi appena possibile...tanto che prima di cedere la carica ero tentato di dichiarare una taglia nei loro confronti, solo che questo mi avrebbe impedito di ucciderli di persona. C, un tizio con catene e un pessimo trucco; H, un bastardo cieco con due guanti metallici che non sono riuscito nemmeno io a spezzare...un altro tizio che usava fulmini e locuste e poteva teletrasportarsi a piacimento proprio come il Raikage e per finire un tizio che conosceva la Shinra Tensei e che non so come mai fosse a Kumo. Quindi schioccò le dita (stava decisamente tenendo il palcoscenico). Ah, giusto, il guanto metallico! Piantò gli occhi su Raizen. Pivello, tu sei un CRETINO. Ti ho detto che quel guanto lo volevano i Cremisi e QUINDI dovevamo distruggerlo. Ma tu no...lo hai dovuto rubate, e ora scopro che lo hai analizzato invece di darmelo per spaccarlo! Ma bravo! DEMENTE! Bisognava rompere loro le uova nel paniere, scombinare i loro piani con il caos più puro e immotivato, non perdere tempo a capirlo...l'Onda Rossa non è qualcosa da sottov... Si fermò...nella sua mente i Cremisi si fondevano coi ricordi di Shijin, suo padre, rivissuti di recente grazie a Hoshikuzu. Quelli moderni non erano l'Onda Rossa, forse nemmeno ci avevano a che fare...e non erano un miliardo di persone in carica. Ehm...i Cremisi, intendo. Quel guanto è da DISTRUGGERE. Subito! Sperava che nessuno approfondisse quel lapsus, ma quella speranza era evidente sul suo viso. E lo stesso vale per quella stupida lanterna del nostro spadaccino pescivendolo: se Shiro vuole la lanterna, rendiamogli IMPOSSIBILE ottenerla.

    Poteva confermare le informazioni su Jorogumo, avendole sentite da Tian stesso assieme a Raizen, ma non aggiunse nulla di nuovo, mentre poteva accennare qualcosa sulle Pergamene di Indra. Ti devo correggere: le pergamene da sole non fanno nulla. Me ne sono capitate alcune sottomano e quella delle Anime era nel rapporto di un mio ninja. Sono solo fonti di informazione, contengono le istruzioni per jutsu e rituali, ma la pergamena in sè è solo carta che non può essere sottoposta a jutsu, tutto qui. Rimase in silenzio a quel punto con le braccia conserte come se avesse finito di parlare, ma poi, proprio una frazione di secondo prima che qualcuno prendesse nuovamente la parola, avrebbe aggiunto: Ci sarebbe la questione della Zanna.

    Sono nemici...ho avuto modo di scoprire qualcosa su cosa è successo durante la guerra di quarant'anni fa. E francamente non mi sento di dar loro torto se vogliono distruggerci. L'alleanza li reclutò a forza, li mandò in battaglia come esca e poi lanciò una montagna sul campo di battaglia, uccidendo moltissimi Cremisi...e quasi tutti loro, che volevano restare invece in disparte come civili. Li hanno usati e loro hanno giurato vendetta. Non credo potremo mai convincerli che siamo diversi dall'Alleanza del passato.
    Non una parola sugli Hakai o sulle sue origini, ma solo un sospriro conclusivo. Ma vi dico la verità...se ci fosse uno scontro o una missione che ci vedrà contro la Zanna, io non intendo combattere. Nè uccidere nessuno di loro. Almeno questo glielo doveva, almeno questo. Anche se era sostanzialmente una seconda dichiarazione di tradimento davanti alle più alte cariche accademiche.

    Ne avrebbe avuto ancora, tipo sul perchè la donna Uchiha fosse là, se potesse essere una trappola, o se ci fosse altro in agguato, ma non proseguì. Per il momento bastava così, anche se sarebbe rimasto là davanti al tavolo, sotto gli occhi di tutti.
     
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    La Chiamata


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    La richiesta di Raizen mi accolse impreparato. Tutte quelle moine sul dover chiedere certezze a Diogene, che certamente non era mai stato uno stinco di santo, per cosa? Anche il mio Kage non stava tramando alle spalle degli altri? Kunihiro era il suo asso nella manica se la situazione fosse andata male. Non era una bella premessa.
    "NO. Non prenderò parte a questa tua idea, puoi avvertirlo tu se proprio lo ritieni necessario. Certo, predichi bene e razzoli male..."
    Comunicai a Raizen attraverso il canale alternativo del sigillo che avevo impresso il giorno precedente, lasciando il canale su cui si trovava Kunihiro muto. La modifica che avevo apportato al sigillo non mi rendeva più il centro della comunicazione, ma tutti potevano comunicare tra loro, come se fossero stati in piazza.

    Non riconoscevo Raizen durante quella discussione, non si fece problemi a parlare del suo passato come spia del Mikawa. Il mondo dei ninja era pieno d'ombra, segreti, inganni. Non c'era da sorprendersi che l'Accademia fosse stata snaturata sempre più e che uomini come il Kokage la disprezzassero o cercassero di scavalcarne il potere, un vero ninja avrebbe fatto quello.
    I tempi però cambiavano, i nemici che ci incalzavano da tutte le direzioni ci costringevano a cercare nuovi alleati tra quelli che prima reputavano nemici, o vicini fastidiosi alla meno peggio.

    Rimasi ancora in silenzio mentre i Kage si sfidavano, mi sembrava una scena divertente. Sapevo perfettamente che sarebbe stato molto difficile per loro passare ai fatti. Anche se avessero deciso di rifiutare l'aiuto del Mikawa, non lo avrebbero potuto allontanare se non combattendo, ma anche avendo un vantaggio numerico notevole, il successo non era garantito. Mi bastava osservare il chakra dei presenti per capirlo.

    Jotaro intervenne cercando di riportare l'ordine, chiarendo quello che avevo intuito ma che nessuno aveva avuto il coraggio di dire. Non c'era modo di avere la certezza che il Kokage sarebbe rimasto fedele all'alleanza. Ci fu però una "piacevole" sorpresa. Il messo accademico si rivelò, non appena riconobbi Taka feci per unire le mani nel sigillo del Capovolgimento Spirituale ed immobilizzarla, ma non completai la tecnica quando sentii un chakra familiare fare capolino da Raizen.
    La Volpe? Ma era stata portata via...
    Un illusione potentissima, per cui Taka aveva sacrificato uno Sharingan, l'altro era sarvito per convincere Shiro di avere quell'occhio speciale.
    Quasi una suggestione ipnotica, più che un semplice Genjutsu.
    Quel che stavo dicendo non aveva senso, ma tutta la situazione era surreale.
    Ancora tradimenti, inganni, segreti una normale giornata nel mondo ninja.
    Quindi si aggiunse Febh suggerrendo perfino di distruggere le reliquie. Non potevo permettere che oggetti così antichi, e sicuramente maledetti, finissero distrutti. Non prima di averli visti, studiati e magari aver parlato con gli spiriti che le avevano create. Perchè sicuramente qualche spirito dispettoso ci entrava qualcosa. Cercai di inventarmi una scusa per difendere quegli oggetti senza rivelare di essere uno psicopatico.
    Con tutto il rispetto, non penso che distruggerli sia una buona idea. Distruggerli non fermerà Shiro, ma ci priverà di armi da poter usare contro di lui...
    Parlare con quella gente era pericoloso, dovevo soppesare ogni parola se non volevo essere fatto a pezzi. Soprattutto da gente instabile com Febh o Keiji.
    Shiro ha un esercito sterminato, sono guerrieri che non possiedono chakra e non sanno usare il ninjutsu ma il loro esercito ci sovrasta. E quelli che ha portato qui sembravano solo essere un assaggio. Purtroppo non si ferma qui. Shiro è sempre accompagnato dal suo "Serraglio", sono sette guerrieri formidabili. Io ho combattuto con delle copie mal riuscite, di due di loro. Il cinghiale è un guerriero ben corazzato, in grado di condividere dei jutsu di rafforzamento con il proprio compagno tramite una lanterna. Ha anche la capacità di attirare verso di se gli avversari. La Volpe, è una combattente dalla distanza, armata con una lancia in grado di fiaccarti con ogni colpo della sua lancia, come se risucchiasse il chakra. Ho utilizzato un Genjutsu a medium sonoro e non sembra aver sortito alcun effetto, il Cinghiale la protegge continuamente dagli attacchi. Credo che sia sorda o forse era qualche effetto della tecnica che hanno usato per creare quelle copie.
    Ripresi fiato mentre riflettevo su ciò che aveva detto Jotaro.
    Ho visto un uomo nei ricordi di un mio compagno dopo l'attacco. Un ninja in grado di teletrasportarsi e controllare i Bijuu. Shiro sembrava un bambino impaurito di fronte a lui. Non oso pensare di cosa altro sia capace...
    Non avrei ringraziato Taka per quello che aveva fatto. Non aveva salvato mio fratello, non aveva impedito che Shiro gli facesse qualcosa. Non avevo un bel niente per cui ringraziarla.
    Anche se la cosa capitava nel momento più propizio, con la volpe Raizen tornava ad essere una discreta potenza, forse c'era possibilità di contrattare con il Kokage? No, probabilmente no.
    Capisco ciò che dici, ma dubito che un uomo del calibro del Kokage metta da parte le proprie ambizioni per qualche ostacolo. Io non ho voce in capitolo, ma un'alleanza che nasce con queste premesse, mi dà ben poco da sperare...
    Forse avevo parlato troppo.
    Vabbè, immagino che dovremo farcela andare bene...
    Mi zittii prima di peggiorare la situazione ulteriormente, cercando di trattenermi dall'arricciare la mia bocca in un sorriso teso e di circostanza, meno male che nessuno poteva vederlo sotto la maschera!

    Chakra: 77/80
    Vitalità: 18/18
    En. Vitale: 30/30
    Statistiche Primarie
    Forza: 600
    Velocità: 600
    Resistenza: 600
    Riflessi: 600
    Statistiche Secondarie
    Concentrazione: 675
    Agilità: 600
    Intuito: 600
    Precisione: 600
    Slot Difesa
    1: ///
    2: ///
    3: ///
    Slot Azione
    1: ///
    2: ///
    3: ///
    Slot Tecnica
    1: ///
    2: ///
    Equipaggiamento
    • Makibishi × 1
    • Fumogeno × 1
    • Cartabomba II × 2
    • Tonico di Ripristino Medio × 1
    • Filo di Nylon Rinforzato [10m] × 2
    • Corpetto in Cuoio × 1
    • Tonico di Recupero Medio × 1
    • Naginata × 1
    • Coltelli da Lancio × 6
    • Kunai × 6
    • Maschera del Cinghiale × 1

    Note
    ///

     
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    ~ The Red Capes are coming!

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    Il Gioco


    Capitolo Uno


    Atto II
    Equilibri †



    Avevo fino a quel momento taciuto. Hohenheim, Raizen, anche Itai avevano preso parola e tutti si erano apertamente riversati contro l'ultimo arrivato, un uomo che Keiji Kagome rispettava e che a me era stato presentato dal Clan della Storia come colui che trama nell'ombra - e da quanto i Kage stavano dicendo, quanto la Storia aveva detto era dannatamente vero -, Diogene Mikawa.
    Mi duole dirlo, ed in quella occasione infatti tacqui, ma ero d'accordo con lui: anche Itai sapeva quanto avessi detestato l'Accademia in passato e l'unico motivo di fiducia verso quell'istituzione era la trovata fiducia in lui. Diogene parlava con le stesse parole che il giovane Kagome avrebbe usato al suo arrivo a Kiri. Nonostante questo, il fatto che avesse segrete mire espansionistiche nei confronti della Nebbia era qualcosa di intollerabile.
    Proprio alla luce di quelle considerazioni avevo taciuto fino a quel momento, nonostante avessi ricevuto, con un rapido cenno della testa, quando Hohenheim aveva menzionato il Flagello alla fine del suo discorso, il palese lasciapassare del Mizukage.
    Su molti argomenti, anzi, sulla maggior parte, avevo poco se non niente da dire; solo due temi facevano eccezione: Jeral e Cantha.
    Quest'ultimo punto fu ripreso dal mediatore della discussione, con particolare enfasi sull'attacco a Konoha: il messo che stava insieme si rivelò essere nient'altri che l'aiutante di Shiro, il generale canthiano. Non che lo sapessi, sul momento, ma lo sarei venuto a sapere in seconda battuta. L'attacco a Kiri fu ciò che destò le mie passioni e creò Kensei Hito, se avessi saputo chi fosse quella donna sul momento, non so quanto e se fossi riuscito a contenere le mie azioni.
    Raizen aveva perso la Volpe durante l'attacco a Konoha - e lo sapevo grazie a dei rapporti arrivati a Kiri - ma a quanto pare, in realtà, non l'aveva persa davvero. Era stato vittima di un potente genjutsu da parte di Taka, il suddetto messo sotto mentite spoglie, ed adesso ne veniva sciolto. Il suo fallimento era stato quindi almeno in parte risanato - ma non il suo onore.
    Collegato all'apparizione di Taka, c'era anche Akira, il mio capo e compagno, ed il ritrovamento da parte sua di qualcosa che Cantha voleva, cioè una particolare reliquia dalle grandissime capacità. Venni anche a conoscenza del fatto che Shiro non fosse il più alto vertice di quel paese, con mio sommo stupore.
    Il primo ad intervenire dopo le parole del ronin fu Febh: nonostante il suo discorso fosse diluito in futile spettacolarità ed inutili frivolezze, su più di un punto mi trovavo d'accordo con lui. La mia opinione divergeva dalla sua principalmente sull'argomento delle reliquie. Il suo aver anticipato di non voler attaccare la Zanna in alcun modo lo metteva in una posizione particolare (sicuramente c'era qualcosa a riguardo che ci stava nascondendo, questo è fuori di dubbio) ma ne preservava l'onore e l'intelligenza tattica: era una richiesta e come le altre andava per lo meno discussa sul banco delle trattative.
    Stavo per intervenire quando Oda mi anticipò. Ogni sua singola parola dimostrava quello che avevo sempre pensato e che poco dopo la tragedia di Konoha gli avevo anche detto: era un debole e Sho si meritava un porto più sicuro e fermo, cui starsene attraccato. Diogene ha più di qualcosa di cui preoccuparsi. Dissi, mentre la voce di Oda sfumava nella stanza. E credo che la sua posizione sarà una clausula primaria all'interno del patto d'alleanza cui tutta questa assemblea sta mirando. Stavo parlando col mio figliastro ma era evidente che mi stessi rivolgendo a tutti. Il tono era fermo e grave, come mio solito. Sono Kensei Hito, per chi non mi conoscesse. Scrutai tutti gli uomini di potere cercando i loro sguardi e porgendo riverenze con un cenno della testa ogni volta che li trovavo. Come ha detto Oda, distruggere le reliquie credo sia sbagliato. La conoscenza è potere più grande e sicuro che un uomo possa avere. Anche io credo che vadano prima raccolte, studiate e soltanto in un secondo momento, magari, distrutte, di modo che i loro segreti siano custoditi da poche figure illuminate. Trassi un sospiro. Mentre l'accompagnatore dell'Hokage ha il torto più marcio riguardo la città del nostro nemico. Delenda Cantha, dico io, ed al più presto! Chissà quanto sarebbe potuto ribollire l'odio che mi teneva in vita se avessi combattuto proprio nella terra di coloro che quell'odio l'avevano aizzato come gettando benzina su una piccola fiamma. Per quanto forti possano essere i nostri nemici, per quanto il loro numero possa superare il nostro, una delegazione unita dei massimi esponenti dei quattro villaggi dovrebbe essere sufficiente per lo meno ad incutere terrore e dimostrare fermezza e unità. Mostrarsi intimoriti o sulla difensiva potrebbe essere un errore fatale. Rimembranze di vita di guerra affioravano nella mia mente, benché non fossero mie. Vorrei, infine, aggiungere un'ultima cosa. era arrivato il momento di affrontare la seconda questione: il Flagello Immortale. Benché Cantha, Kumo e Iwa, da quello che avete detto, per non parlare dei Cremisi, si siano dimostrati nemici di primaria importanza e dalla potenza indiscussa, c'è qualch'altra cosa di marcio nel regno dei ninja: il nukenin conosciuto col nome di Jeral, Flagello Immortale. Portai i miei occhi su Hohenheim: era l'unico già a conoscenza di quello che stavo per dire. Credo che tutti e quattro i villaggi abbiano in sospeso con lui qualcosa: io sono stato incaricato dal qui presente Mizukage di formare una squadra per dargli la caccia. Portai la mano al mio fianco sulla Yakusoku. Ho delle informazioni per poterlo stanare ma non sono certo di avere le forze per poterlo sconfiggere. Chiunque sia intenzionato ad unirsi a questa causa può farlo presente qui ed adesso. Si accettano anche suggerimenti riguardo al coinvolgimento di altre persone non presenti. Mi ricomposi un istante. Per il momento credo di aver detto tutto. Vi ringrazio per l'attenzione Lanciai una occhiata al Mizukage e ad Akira, prima di tornarmene silenziosamente al mio posto.




    Chakra:
    Vitalità:
    En. Vitale: 30/30
    Statistiche Primarie
    Forza: 750
    Velocità: 50
    Resistenza: 600
    Riflessi: 600
    Statistiche Secondarie
    Concentrazione: 600
    Agilità: 600
    Intuito: 600
    Precisione: 600
    Slot Difesa
    1:
    2:
    3:
    Slot Azione
    1:
    2:
    3:
    Slot Tecnica
    1:
    2:
    Equipaggiamento
    • Tonico Coagulante Medio × 3
    • Sistema di Ancoraggio dell'Arto Artificiale × 3
    • Elmo integrale dell'Inquisitore × 1
    • Cotta di Maglia Completa × 1
    • Arto Artificiale Kiriano Base × 2
    • Filo di Nylon [10m] × 1
    • Spiedi Potenziati × 2
    • Tonico di Recupero Medio × 1
    • Braccio Sinistro dell'Inquisitore × 1
    • Unagi × 1
    • Yakusoku Kenkichi × 1

    Note




    Parlato
    Citato
    Koutsu
    Kyofu
    Yakusoku

     
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    九代目水影 - Kyuudaime Mizukage

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    La Chiamata


    III


    Poco ci mancò che mi alzassi e lasciassi quella conferenza e con essa, tutta Kiri e l'alleanza. La faccia menzognera di Diogene mi disgustò al punto che sentii fisicamente una sensazione di nausea attanagliarmi lo stomaco. Non so quale Kami mi trattenne, forse solo il mio buonsenso ed il tempismo di Raizen che, a conoscenza di molte più cose rispetto a me, parlò, denunciando pubblicamente quanto prima avevo richiesto. Il rotolo che mi aveva passato Diogene era tra le mie dita ma non lo aprii ancora, non ero incuriosito da quelle informazioni se la base su cui si fondava l'Accademia era puro fango di fogna.
    Parlarono anche altri. Jotaro sottolineò il disprezzo di il Mikawa aveva per tutti noi - di certo era reciproco - e quasi mi venne da ridere al pensiero di non aver avuto polso di non essermi mosso contro di lui. Non lo aveva fatto nemmeno lui, nemmeno nel momento di massima fragilità di Kiri, ed i motivi erano un paio.
    Il primo, era il supporto di Febh che a quanto avevo capito in quella conversazione, mancava. E senza il supporto di Febh abbattere me era tutt'altro che un'impresa semplice. Ero il Kage di Kiri perché ero il suo Shinobi più forte, perché come tutti gli altri tre Kage in quella stanza ero il deterrente nucleare che fungeva da scudo contro inutili battaglie.
    Nessuno aveva avuto le palle di combattere gli altri perché tutti sapevano che chiunque sarebbe stato in grado di arrecare tali danni all'altro da rasentare la reciproca annichilazione.
    Diogene, quando tutti avemmo terminato di parlare, la mia voce, chiara ma non alta, fredda ma non rabbiosa, riempì quella stanza. Io sono qui ad offrire la pace. Ma la prossima menzogna sarà anche l'ultima. Kiri non rimarrà in un'alleanza basata sul prendersi in giro in questa maniera barbara. Meritiamo rispetto, tutti quanti.Non spiegai il perché, lasciai quell'avvertimento cadere nell'aria, avevamo altre cose più importanti. Avevo solo detto di non mentire. Non ce n'era bisogno.
    Perché i nemici erano tanti e terribili.
    Febh, sei sicuro che questi artefatti possano essere distrutti? Domandai. Al di là della convenienza. Perché continuiamo a parlare di Shiro, ma qui ci troviamo di fronte ad un altro problema, tra gli altri. Il Veterano ed il Cremisi. Poggiai i gomiti sul tavolo, unendo le mani. Qualche tempo fa un uomo è atterrato a Kiri. Letteralmente. Aveva ali da uccello e portava con se un Cristallo, chiamato "Cristallo Mugen" e diceva di venire da un villaggio, Kessho, nel paese del Miele. Kiri era il posto più vicino a quanto pare. Mi ha detto che la cava da cui sono estratti questi Cristalli è stata conquistata da tre uomini ed il Mastro, l'unico in grado di lavorarli, rapito. Mi sono recato lì per indagare assieme ad un mio Shinobi. La Cava era in mano ai Cremisi e dopo una serie di eventi mi sono ritrovato teletrasportato nel Paese della Terra, presso un piccolo sperduto Villaggio sul confine occidentale. Lì, a quanto ho compreso, avveniva uno strano fenomeno: il tempo passato qui viene conservato. Il Veterano era lì con il suo luogotenente, lo Stratega. Avevano bisogno di un Cristallo ed io ne avevo uno con me, ho combattuto spingendomi verso questo posto mistico dove il tempo non esiste e lì, ho perso il Cristallo. Feci una pausa. Quell'uomo è pericoloso. Feci ancora un'altra pausa. Ha usato il Cristallo per prosciugare quella forza, acquisendo il potere di controllare il tempo, non so bene in che estensione. Ed a quanto ho potuto vedere, ne aveva un'altra per controllare anche lo spazio. Con queste due Forze nelle sue mani, è diventato superiore a qualsiasi avversario che io abbia mai affrontato. Ho provato a distruggere il Cristallo, ma è stato inutile. Non poteva essere distrutto. Forse nemmeno il Cristallo in quel guanto poteva essere distrutto. I ricordi nel mondo senza tempo erano confusi e dolorosi [Nota]Non sappiamo ancora come va a finire dopotutto, per cui non aggiunsi altro per il momento. Per cui, signori, come vogliamo procedere? Chanta? I Cremisi? Sono tutti nemici che bussano alle nostre porte. Posso dire per certo che i Cremisi si muoveranno per conquistare ed espandere qui, sul Continente. Dobbiamo essere pronti se non vogliamo farci attanagliare. E dobbiamo trovare un modo per sconfiggere il Veterano perché - tra le altre cose - è Immortale. Almeno, tale è il suo corpo. Suppongo che il Cristallo che ha trovato Raizen fosse il suo Chakra e che questo nuovo potere fosse... una sostituzione, di qualcosa che gli è stato sottratto. Abbiamo un'arma del nemico, forse dovremmo capire se riuscire ad usarla.

     
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    La Chiamata


    III


    Il ronin ancora una volta non si scompose di fronte alle mie parole.
    Non si era scomposto dopo essere stato imprigionato in una gabbia di ghiaccio eterno dura come il diamante, o quando io stesso lo avevo liberato dalla diabolica gabbia di Tensai-ji e perfino neanche quando aveva fatto il suo ritorno dal mondo dei morti... Sembrava quasi che la distruzione di un intero villaggio non lo avesse sfiorato. Che la morte portata dal Nero Terrore non fosse un argomento per lui rilevante.
    Ma non hai visto cosa è successo?! Come fai a parlare di quello che è stato in questo modo?! Sbottai, portando via le lacrime dal mio volto. Veramente ti senti così superiore al resto del mondo per parlarne con una tale superficialità? Migliaia di persone sono morte! Morte... E io non ho potuto fare niente! Niente... Chiusi i pugni. Ancora lo vedo... Se chiudo gli occhi... Lo vedo... Nella mia testa... Nei miei sogni... Un cielo nero da cui piove fuoco... Respirai lentamente, cercando di recuperare la regolarità perduta. Non voglio più sentirmi così. Non voglio più permettere che quello che è stato riaccada... Sono forte... L'ho sempre saputo e ora... Lo sento, nelle mie vene... Ma... Sento come se mi mancasse qualcosa... So che posso migliorare ancora di più... Devo solo capire come... Rilassai le mani, dischiudendole. E quando lo avrò capito, lo farò... Respirai lentamente. Farò quello che tutti non hanno il coraggio di fare. Si nascondono, dietro alle loro ombre, credendo forse che quello che non li investe frontalmente non sia di loro competenza, o che non sia loro dovere opporsi alla dilagante ingiustizia e malvagità... Forse hanno troppo da perdere... Credono di avere qualcosa da perdere... E non si accorgono che in realtà stanno perdendo tutto... Io... Metterò in gioco tutto, tutto me stesso... E perderò me stesso.

    [...]

    La riunione sembrava rivelarsi sempre più quello che avevo previsto: un cenacolo di inutilità, superbia, menzogne e accuse.
    Jotaro prese la parola, cercando di riassestare la situazione con nient'altro che la dura realtà sull'umana realtà di Diogene Mikawa. Un ninja terribile e che era ora a capo di Oto, con tutte le conseguenze che questo poteva portare.
    Konoha, Kiri e Suna, e i loro ninja, sembravano essere tutte pedine in mano al gigante del Suono.
    Quell'uomo era un problema? O una possibile soluzione? Dilemmi che forse non avrebbero avuto soluzioni per molto tempo.
    Fu allora che, su indicazione del ronin, il messo accademico dalla bianca tunica eseguì un rilascio.
    Guardai con flebile curiosità le azioni della donna che si tolse la maschera, rivelandosi essere una Uchiha da un occhio solo.
    A quanto pareva quella donna era in realtà un'infiltrata dell'Accademia nelle fila di Cantha, e aveva per certi versi messo dei sassolini nello stivale del nostro nemico.
    Piccoli fastidi, non un reale vantaggio, pensai, sebbene non esternai le mie considerazioni.
    Fu allora che Jotaro si voltò verso di me, presentandomi, per chi ne avesse avuto bisogno, ai presenti, e spiegando, almeno in parte, la mia presenza in quel tavolo non al fianco del Mizukage.
    Presi lentamente la Lanterne delle Anime dal mio fianco, e la poggia dinanzi a me sulla tavola.
    Non una parola.
    La Reliquia, gruppo di una serie di 6 artefatti, di cui Shiro era alla ricerca.
    Fu la volta dell'Amministratore Yakushi che, al suo modo, portò al centro della discussione svariate questioni. Un ninja strano, probabilmente inaffidabile, ma che a quanto pareva bastasse per tenere sotto controllo il Mikawa.
    Sorrisi quando parlò di distruggere la Lanterna, o uno strano guanto che era appartenuto al Veterano, il Capo dei Cremisi con cui mi ero brevemente scontrato tempo prima.
    Fu poi la volta dell'accompagnatore dell'Hogake, quindi di Kensei. Visioni contrapposte, soprattutto sulla questione di Cantha.
    Gli eserciti di Shiro erano immensi, vero, e tranne pochi guerrieri d'élite, erano umani inabili all'uso del chakra. Il numero, comunque, era una gran forza, e che pendeva tutta dalla loro parte.
    Ci fu poi il discorso Jeral. Il famoso nukenin, a quanto pareva, aveva fatto arrabbiare veramente tanto il mio compagno di lame.
    Infine, prese nuovamente la parola Itai. Introdusse un nuovo nemico, potente forse quanto Shiro: il Veterano.
    Quell'essere era già stato affrontato da me, e sapevo bene di che genere di mostro si trattasse. Un uomo capace di controllo lo spazio e il tempo.
    Tanti nemici, ma nessuno che prendeva una posizione.
    Cantha, Shiro e un suo misterioso ed oscuro maestro ad est. Intervenni, improvvisamente. Kumo, Iwa e Taki, i Cremisi, ai nostri confini nel continente. Ma nessuno di voi ha ancora parlato di Ame, e il suo governatore. A malapena avete accennato a Kurotenpi, o ad Hayate e alla sua setta di immortali. La Zanna che, non solo ad ovest, ci minaccia. Fesi un breve sospiro. Come vedete... La lista dei nostri nemici è di gran lunga più vasta di quella dei nostri alleati, o pseudo tali. Quindi la risposta è no, non possiamo avventurarci verso Cantha in una campagna bellica. O almeno se volete tornare e trovare ancora qualcosa che non sia stato dato alle fiamme. Si deve procedere in maniera differente. Bisogna staccare la testa al serpente. Il corpo smetterà di muoversi quando questa sarà stata mozzata. Incrociai le braccia. Non che la cosa sia semplice, ovviamente... Io c'ero quando Kiri è stata invasa da Cantha, e credo di essere stato il primo ad aver visto Shiro, in carne ed ossa. Beh, non ho mai visto un avversario del genere... Ed è per questo che dobbiamo trovare un modo di eliminarlo. I metodi convenzionali non bastano per ferire avversari come Shiro, o il Veterano... Questi artefatti... Ripresi la Lanterna, riportandola al fianco. Ci servono. Chiaro riferimento alle parole di Febh. Per inciso, non possono essere distrutti. In nessun modo. Se vuoi provare, sarò ben lieto di prestarti Tamashi. Scommettiamo che non gli fai neanche un graffio? Cambiai discorso. La Zanna, che tu dici di non voler combattere, è un nemico infimo e pericoloso. Non metto in dubbio quello che dici: se i nostri predecessori erano della... Nostra... Stessa risma, meritiamo davvero di essere distrutti. Non può essere ignorata, e non credo che avranno lo stesso riguardo verso di te. Lo guardai deciso.

    Come muoversi allora... Tutti noi abbiamo una priorità. Difendere i nostri Villaggi, le nostri genti. Quello che è successo al Gelo può riaccadere, e noi tutti non dobbiamo permetterlo. Non potete essere indecisi. Non potete vacillare. Io sapevo benissimo cosa avrei dovuto fare.
     
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    Dietro i Sogni


    - III -




    Il rifiuto di Oda sorprese negativamente Raizen che si sarebbe voltato a guardarlo deluso.

    Mi avevi promesso fiducia, Oda.
    In una situazione come questa nemmeno ti ha sfiorato l’idea che Kunihiro non fosse che una via di fuga che ci permettesse di portare a casa la pelle senza problemi per noi e per gli altri, spero che la prossima volta che avrai un dubbio non sarà la mia testa ad andarci di mezzo.
    Pensa al ruolo che rivesti: la mia guardia personale, la persona che ho scelto tra tutti gli shinobi del villaggio.
    Avremmo modo di parlarne al villaggio, spero avrai deciso per allora se fidarti di me o dell’immagine che il mondo ha di me.
    Per ora resti un pezzo di salame.


    Avrebbe quindi cessato quella comunicazione mentale, scuotendo leggermente il capo.

    Kunihiro, la prossima comunicazione potrebbe essere una richiesta d’aiuto, al tuo arrivo preoccupati soltanto di portarci nuovamente a Konoha, a meno di esplicite richieste differenti.

    Dopo l’opposizione di Oda però le sorprese non parvero voler finire, e proprio quando avrebbe voluto replicare alle parole del fin troppo leggero Jotaro, le vesti da accademico svelarono chi nascondevano, lasciandolo impietrito.

    Tu…

    Boccheggiò senza parole.
    Cosa voleva dire la presenza della donna?
    Era stata uccisa in un primo momento dalla sua stessa figlia poiché una traditrice, poi era scomparsa dall’obitorio, di fatto mostrando solo che quello era stato un ottimo stratagemma per introdursi nell’ospedale e di conseguenza nel villaggio senza alcun problema, non bastasse tale infiltrazione era legata a doppio filo con l’attacco di Shiro.
    Poteva essere una spia?
    Ma se il suo lavoro aveva messo a repentaglio la vita del villaggio, di fatto ponendo fine a quella di dieci anime innocenti, senza che nemmeno l’Hokage sapesse qualcosa sicuramente non faceva la spia con il fine ultimo di arrecare beneficio al villaggio.
    Avrebbe voluto riaprir bocca ma ciò che la donna fece lo costrinse nuovamente a boccheggiare ammutolito, si stava preparando al peggio, ma ciò che venne eseguito era un rilascio, e all’improvviso il chakra della volpe cominciò a fluire nuovamente, libero.
    Poggiò la mano nello stomaco, il centro del tantien, il punto materiale in cui i chakra dei due esseri confluivano in una sensazione che mai era stata così positiva. Più di una notte i dubbi l’avevano tenuto sveglio, sapeva che quando esclusivamente la tecnica per l’estrazione del demone sarebbe dovuta essere attiva quella donna aveva attivato lo sharingan, dal suo punto di vista inutilmente visto che nessuna illusione ne era scaturita.
    Quindi, se non per un illusione per cosa?
    Ci aveva pensato a lungo al motivo dell’imporporarsi degli occhi della traditrice, ma l’unica risposta che riuscì a darsi era che l’Uchiha avesse attivato un illusione inimmaginabile in quel momento: quella che il demone fosse stato Realmente perduto, nonostante non fosse vero.
    Tuttavia per quanto quell’idea potesse essere strampalata, visto che sul momento non ne comprendeva l’utilità, non la reputava priva di logica, tuttavia esponendola ad esperti di genjutsu
    la risposta fu solamente una: non era sotto genjutsu, non qualcosa di individuabile, cosa che invece, insieme all’assenza del chakra del demone, confermava l’assenza di quest’ultimo.
    Ma non era l’unico dubbio, infatti la morte del daimyo aveva poco senso visto che i danni dell’estrazione del demone erano ben differenti da quelli di una normale ferita, si trattava di uno scompenso di natura ben differente rispetto ad una ferita, qualcosa che non era possibile trasferire.
    Si trovava dunque ad un bivio, l’estrazione, con l’attivazione apparentemente inutile di una tecnica, una vita salvata dal baratro senza alcun motivo e la morte di un politico anziché quella di un individuo realmente pericoloso per loro, oppure l’illusione per rubare solo una parte del chakra del demone ma senza privarlo di esso, cosa che comunque non giustificava le azioni della donna ne l’intera situazione, ma rendeva la morte del daimyo più sensata viste le ferite riportate dal pestaggio.
    Ma per quanto si arrovellasse e cercasse risposte non riusciva a confermare senza dubbi alcuna delle due ipotesi, non gli restava che accettare che non avesse più Kurama sigillato al suo interno, e che tutte quelle teorie e giustificazioni fossero la parte di lui che rifiutavano un così abnorme fallimento.
    Di contro non riusciva a non pensare a quei dettagli così evidenti e stonati in tutta quella situazione non riuscendo ad ignorarli, ritrovandosi a riflettere per lunghe ore prima di dormire lunghi sogni agitati in cui veniva assillato da quel pesante respiro.

    Ero… io…

    Alzò lentamente la testa.

    Oh no… Oh no…
    Oh no, no, no...!


    Si trovava dentro il suo mondo interiore, nella medesima posizione di quella esterna, segno che non era stato lui a domandare la sua presenza li dentro, ma davanti a lui non c’erano ne Kage, ne accademici dell’ultim’ora, aveva davanti la volpe, a terra, magra come l’incarnazione della carestia, debole come chi la viveva.
    Si inginocchiò sulla testa di quello che al momento non era che un mucchietto d’ossa e pelliccia, circondandogli il collo con un abbraccio fraterno, era rimpicciolita oltre che magra, la stringeva compulsivamente come se cercasse di mettere insieme dei pezzi invisibili per far tornare il demone al suo autentico potere, ovviamente inutilmente.

    Mi dispiace.
    Mi dispiace.
    Guarda come ti ho ridotto.
    Volevo soltanto proteggere tutti, senza errori.
    Non sono riuscito a fare niente, a proteggere nessuno, ho detto fino alla nausea di reputarti un compagno ma alla fine la mia incompetenza ti ha reso niente più che una tanica e me un imbuto.




    Si aggrappava al manto della volpe in un misto di sensi di colpa ed una felicità che seppur ledesse il suo orgoglio non riusciva a non provare, dopotutto del buono in quella situazione c’era: il demone non aveva corso il rischio di essere danneggiato o manipolato.

    Non pensarci… sarebbe inutile, il chakra di un moscerino come te mi eviterà soltanto qualche ora di recupero.
    Era impossibile trovare una soluzione per te, persino io ero stato coinvolto nel genjutsu, pensavo di essere stato sigillato in una di quelle orribili reliquie, l’ho sciolto quando hai iniziato a sentirmi, ma ero troppo debole per raggiungerti, aiutarti a rilasciare il genjutsu poi… del tutto impossibile in questo stato.


    Annuì senza proferire parola.

    Non succederà più.
    Mai più.


    Nessuno gli aveva creduto, tenersi dentro quel segreto, quel punteruolo affilato di sensazioni e logica gli perforava il cuore, lasciandolo ancor più solo di quanto il suo carattere già non facesse, ma quella conferma lo risollevò.
    Quando il bagliore scemò, lasciando per un attimo intravvedere i lineamenti di un mantello nero fatto di chakra inspirò profondamente.
    Trovava difficile tacere, e trovava del tutto assurdo che quella donna fosse presente li, non chiedere sarebbe stato oltre il limite del razionale.

    Momento.
    Credo che sia necessario comprendere chi sia Taka.
    Prima nukenin, poi alleata di Shiro e ora… mia salvatrice?
    Non ci sto capendo molto, ma non penso di essere mai stato informato ne della sua identità, ne della missione che compiva, per cui, per conto di chi agisce?
    Da quando?
    Che informazioni può darci?
    Essendo così a contatto con Shiro dovrebbe sapere qualcosa su chi gli tiene il guinzaglio e per ricollegarmi al discorso di Oda…
    No, non useremo le armi del nemico per combatterlo, le distruggeremo, questo il mio voto in merito.
    O quantomeno per me sarebbe bene farlo se non arriviamo a comprenderle a sufficienza, nella fattispecie: siamo certi che non siano in grado di riprendersi il maltolto?
    Il rischio è alto per il minimo vantaggio di usare contro di lui qualcosa che già conosce meglio di noi e che magari sa anche dov’è in questo momento.


    Guardò torvo la lanterna.

    In soldoni, se vogliamo usarle assicuriamoci di poterlo fare come se siano nostre, e se riusciamo a comprenderle a sufficienza, per essere certi di non incorrere in problemi, facciamone delle repliche, io stesso ho buone conoscenze nella produzione di armi dai poteri particolari, e come me Itai ed Hoshi in campi differenti.
    Collaborare tra noi per studiarle penso ci lascerà all’oscuro di ben pochi segreti.


    Tornò poi su Febh e Diogene.

    Per quanto riguarda Oto ed il Kokage, il problema non è ciò che tu sei e puoi fare Febh.
    So di poterti considerare un alleato, ma so anche che Oto è importante per te, com’è giusto che sia, e per quanto questo non mi renda felice devo ammettere che non saprei cosa metteresti al primo posto.
    Ma siccome non stiamo convogliando a nozze direi che sono affari tuoi, per l’appunto.
    Ciò che cerco di dire è che non mi importa cosa ha da dire un otese riguardo Diogene e le politiche interne ed ed esterne otesi, a me interessa che Diogene, anzi no, il Kokage, cali la maschera e che tutti lo vedano per ciò che è, e sapendo questo decidano se reputare sensata o meno un alleanza con lui, con tutto ciò che questo comporta.
    È una scelta complessa, mi sembra ridicolo cercare di bypassarla a dango e sakè.
    Come anche il tuo rifiuto a combattere la zanna, c’è qualcosa che devi dirci in merito?
    La zanna mi sembra non sia mai stata gentile con gli otesi, e il nascondersi dietro i torti subiti in passato per ledere chi vive nel presente non mi sembra la migliore delle azioni.
    Si potrebbe pensare ad un qualche tipo di armistizio con loro, ma li ho sempre trovati molto legati alla loro vendetta, pericolosamente legati ad essa.
    Ma andiamo oltre.


    Indicò il rotolo.

    Distruggendo il guanto, Febh, avrei saputo molto meno di ciò che so.
    E noterai che siamo qui proprio perché il Sapere ha una certa importanza.
    Ho interagito con quella pietra e scoperto che il suo chakra ha una coscienza che definirei… basica. Come se fosse necessaria per non renderlo nient’altro che un mero accumulo di chakra, forse un sistema di difesa, e contemporaneamente, a quanto pare, che il suo chakra non gli è indispensabile, ma probabilmente potrebbe ancora sfruttarlo se gli cadesse tra le mani.
    Quello che mi chiedo, e ti chiedo Itai, visto che conosci meglio di me i poteri del veterano è se posso far assorbire quel potere alla volpe e sfruttarlo mediante essa.
    Concettualmente, visto il potere dei biju di assorbire e integrare chakra non è impossibile, ma non vorrei che questo rendesse la volpe assoggettabile al veterano.
    Possiamo smantellare quel sassetto e renderlo utile ai nostri scopi?


    Ottenuta una risposta sarebbe poi passato ad una questione molto più delicata.

    Vorrei inoltre proporre una modifica sostanziale a ciò che sono gli attuali patti accademici che vedono due demoni affidati ad ogni villaggio e che fino ad ora hanno solo causato contrasti.
    Potrebbe sembrare leggermente controcorrente, ma vorrei calare il numero dei demoni su cui i villaggi possono esercitare potestà ad uno soltanto, quindi quattro in totale, gli altri saranno affidati all’accademia, e sarà lei a decidere a chi affidarli sulla base di quanto i candidati si dimostreranno favorevoli all’alleanza.
    Se l’accademia deve esserci, credo che abbia bisogno di essere armata, in modo da non essere rasa al suolo ogni mattina che Kurotempi si alza con l’alba storta.
    Cosa che, tra le altre cose, ci permetterebbe di combatterci i demoni sulla base della fedeltà all’alleanza.
    Il tutto, ovviamente, funziona se si crede ancora in quest’alleanza.
    Chiudendo l’ennesima parentesi.


    Si girò verso Kensei.

    Estenderò al villaggio la tua richiesta, Kensei, chi vorrà si unirà a te, farò pervenire le adesioni all’amministrazione kiriana.
    Anche noi abbiamo un conto in sospeso con lui, ma è un cane sciolto che comunque resta solo, per quanto potente non è di certo paragonabile alla minaccia degli eserciti dei cremisi e di cantha.
    O di Ame.


    Disse mentre si sfregava il mento.

    In realtà ho un conto in sospeso con quei maledetti.
    I problemi che abbiamo fuori dall’accademia ci sono stati in parti causati da loro, sembrerebbe vogliano porsi come una terza fazione slegata da cremisi e cantha, ma probabilmente non faticherebbero a fare affari con entrambi, mercenari traditori in soldoni.
    Riguardo il conto in sospeso hanno uno dei demoni di Konoha, il 5 code.
    Ho già qualcuno sulle sue tracce, e penso che recuperarlo non sia impossibile, tuttavia recuperare il maltolto sarà ben poca cosa rispetto a ciò che sono in grado di fare.
    Non so ancora di preciso come siano organizzati i loro ranghi, ma hanno almeno 4 figure di spicco in grado di rivaleggiare con noi kage.
    Di qualcuno conosco le abilità sommariamente, ma ciò che importa è che se vogliamo cercare di indebolire il nemico possiamo cominciare a ragionare da loro.


    A quel punto avrebbe allungato una mano sul tavolo porgendo un disegno serigrafico ai presenti, col volto di Feng.

    Forse da lui.
    È un mercenario, ma contemporaneamente ricopre una delle alte poltrone di Ame, con le giuste leve potrebbe attivarsi e fare il triplo giochista.
    Fatemela fare molto semplice: sta dalla nostra ma attira il nemico in una trappola offrendo l’appoggio di Ame.
    La pioggia stessa ha usato questo stratagemma per attirare me, quindi non è troppo al di fuori delle sue corde come esca.
    Ovviamente senza studiare un minimo la situazione non so cosa potremmo mettere sul piatto.
    Ma se cantha è interessata al cinque code, ad esempio potremmo fingere, se tutto fila liscio, che sia ancora in possesso di Ame.
    Shiro potrebbe trasformare la Pioggia in una pozzanghera a forma di stivale.


    Inspirò per riprendere fiato.

    Quanto al veterano… non è facile inquadrarlo, onestamente.
    Come anche i cremisi.
    Hanno uno scopo, la conquista totale.
    Questo rende difficile infiltrarsi nei loro ranghi perché non cercano altre forze o alleati, o patti, o sei con loro, e questo vuol dire assoggettato, o sei contro di loro, l’assenza di qualsiasi tipo d’accordo con Oto ne è la prova.
    L’unica cosa in nostro possesso è il chakra del loro leader, ma non so a cosa possa servire, anche perché pare che a prescindere dal suo recupero questo sia stato in grado di agire come se lo avesse, ma non so da dove l’abbi potuto recuperare.
    Giocare questa carta è rischioso.
    Per il resto…


    Guardò al verso il Ronin Kiriano.

    Grazie per il tuo parere Akira, ma noterai che partire per Cantha è stata fin dall’inizio una possibilità parecchio lontana, ho detto da subito che la bussola è uno strumento pericoloso non per caso.
    Per quanto riguarda Ame invece ho già detto la mia.
    Per tutto il resto la risposta è semplice: al momento sono pesci piccoli.
    Se dovessimo preoccuparci di tutti non ci basterebbero venti riunioni.
    Pericolosi, certo, ma certamente non quanto i nemici di cui stiamo parlando.
    Hayate è persino stato in grado di dimostrarsi utile!
    Ma Kurotempi, Zanna, ed Hayate sono marginali, nessuno di loro si è mostrato in grado di essere una vera e propria minaccia per l’Accademia, ma in caso non concordaste con me, nell’archivio accademico sono presenti i rapporti di tutte le missioni in cui Hayate e comparso e i di cui i konohaniani hanno fatto rapporto a me.
    Non ho celato nulla, o quasi.
    Nel quasi ricadono informazioni marginali o incomplete, inutili se non dannose al quadro generale.


    E con quell’ultima frase passava finalmente la parola.
     
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    ~ The Red Capes are coming!

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    Il Gioco


    Capitolo Uno


    Atto III
    Questioni di Fiducia



    Avrebbe potuto sentire la ferraglia dei miei arti stringersi e cigolare il mio Kage. Avrebbe potuto percepire tutta l'aria attorno a sé farsi più gelida e pesante mentre il mio volto, immobile nella sua fiera austerità d'acciaio, si contorceva segreto. Stava davvero dicendo che Cantha non era una priorità? Stava davvero dicendo che noi kiriani, primi ad aver perso tutto, dovevamo lasciar correre e far finta di niente?
    Io ... io non potevo accettare niente di tutto quello. Sbattei la mano sul tavolo con forza, evidentemente adirato ma ancora non parlai. Ero pur sempre un subordinato, anche se avevo avuto il via libera riguardo al poter discutere con tutti quei potenti - dovevo mantenere un decoro.
    Ma poi prese parola Akira, Akira che se ne era andato senza far sapere niente, Akira che aveva privato la Nebbia di uno Spadaccino e di due Leggendarie lame, Akira che mi aveva lasciato all'oscuro di tutto. Per lui dovevamo tagliare la testa al serpente, qualsiasi cosa questo potesse voler dire. C'è dunque una scala gerarchica tra i nostri nemici? cercai di rispondergli immediatamente. Sono organizzati organicamente cosicché io possa dire che esiste una testa ma anche esiste un braccio? Ed allora forse non è meglio colpirli al cuore? Le mie parole erano di evidente scherno. Non riesco a capire come due kiriani come voi riescano a parlare in questo modo di Cantha. La mia voce era ancor più grave del solito. Dopo quello che avete subito. Guardai Itai, riferendomi all'attentato di cui era stato vittima di modo che Kiri rimanesse scoperta e senza il suo Kage. Dopo quello che avete quasi perso. Guardai Akira. Che parlassi di Meika era evidente. Dopo tutte le persone che abbiamo seppellito quel giorno. La mia testa si chinò. Numerosi ninja erano periti. Keiji Kagome non ce l'aveva fatta. Nessuno ha mai parlato di lasciare i villaggi scoperti e dirigersi a Cantha. Nessuno è così stupido. Portai nuovamente lo sguardo su Akira. Nessuno di noi qui presenti credo sarebbe così stupido da lasciare il villaggio e la sua carica, oltre che i suoi doveri ed i suoi cittadini, sparendo per qualche giorno nel nulla. Mi fermai un secondo, mantenendo lo sguardo fisso. Anche se avesse le migliori intenzioni, come combattere un potentissimo nemico oltre oceano. E solo su quella frase tornai a guardare tutti i presenti. Cantha è il nostro nemico più recente, mi pare di aver capito. Avrei voluto essere interrotto, se stavo sbagliando. E mi state dicendo che voi Kage non avete mai lasciato il villaggio per qualche giorno, dovendo fronteggiare qualche grave minaccia? Mi vengono in mente almeno un paio di eventi dove ho visto la vostra faccia fuori dalle mura per questioni piuttosto importanti. Ero evidentemente schifato da certe bazzecole. Mi verrete a dire che non è la stessa cosa. E potrei anche credervi. Ma qual è allora la soluzione? Aspettare sicuri nei nostri villaggi? Abbiamo tanti nemici ed affrontarne uno significa esporsi ad altri cento. Questo vale che si decida di affrontare la Zanna, questi famigerati Cremisi che fanno dire al mio Kage che il nemico che ha distrutto metà del suo villaggio non è poi così cattivo rispetto a loro, quei terroristi dei Kurotenpi, Hayate o chiunque altro. Avevo quasi finito. Quindi prendiamo in mano la situazione e FACCIAMO qualcosa. Perché fino a quel momento nessuno aveva fatto molto, per lo meno per la questione Cantha. È passato così tanto tempo dalle fiamme della Settima Riunione di Kiri ... eppure sappiamo ancora così poco sul nostro nemico. Perché? Mi voltai un'ultima volta verso Itai prima di tornare a prendere il mio posto.




    Chakra:
    Vitalità:
    En. Vitale: 30/30
    Statistiche Primarie
    Forza: 750
    Velocità: 600
    Resistenza: 600
    Riflessi: 600
    Statistiche Secondarie
    Concentrazione: 600
    Agilità: 600
    Intuito: 600
    Precisione: 600
    Slot Difesa
    1:
    2:
    3:
    Slot Azione
    1:
    2:
    3:
    Slot Tecnica
    1:
    2:
    Equipaggiamento
    • Tonico Coagulante Medio × 3
    • Sistema di Ancoraggio dell'Arto Artificiale × 3
    • Elmo integrale dell'Inquisitore × 1
    • Cotta di Maglia Completa × 1
    • Arto Artificiale Kiriano Base × 2
    • Filo di Nylon [10m] × 1
    • Spiedi Potenziati × 2
    • Tonico di Recupero Medio × 1
    • Braccio Sinistro dell'Inquisitore × 1
    • Unagi × 1
    • Yakusoku Kenkichi × 1

    Note Post che vorrei temporalmente si inserisse tra quello di Hidan e Penny. A quanto detto da Raizen risponderò al prossimo giro.




    Parlato
    Citato
    Koutsu
    Kyofu
    Yakusoku

     
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    Strategie


    III



    Hohenheim era rimasto in silenzio mentre le varie parti riunite intorno a quel tavolo mettevano sul piatto diverse idee, scambiavano informazioni e proponevano strategie. Sebbene all’inizio l’attenzione fosse concentrata sulle malefatte di Diogenes, era chiaro che il centro del discorso di stava rapidamente spostando verso il vero nocciolo della questione: quali nemici affrontare ed in quale ordine. A questo scopo, scoprire che il nove code era ancora in mano loro, fu decisamente una notizia positiva.

    Un’altra bella notizia gli arrivò dalle parole di Febh. A quanto pareva non era Diogenes a detenere possesso dello Yonbi, ma Febh stesso. Con Febh si poteva parlare: Tu non sei davvero in grado di mentire, vero Febh? Molto bene, io sono fatto della stessa pasta. Ti dico quindi che dovresti chiedere al Kokage il perchè Hoshikuzu non è qui al mio posto a difendere gli interessi di Suna. Non è così Diogenes? Il Kokage si ricorderà anche che l’unico modo per cui Suna consideri ancora Oto parte di questa alleanza sia la restituzione dello Yonbi e l’annullamento di qualsiasi tecnica sia stata usata sul Rosso che lo abbia costretto ad allontanarsi dal villaggio. Chiedo ai Kage di Kiri e Konoha di riconoscere queste richieste come legittime. Del resto Hoshi è il ninja più forte di Suna ed al momento è impossibilitato a combattere la guerra per la quale ci stiamo preparando.

    Tornando alla tua domand Febh, sono io a farmi carico delle responsabilità di questa carica. Io sono la stabilità di cui a Suna ha bisogno fin quando non verrà qualcuno più adatto di me a sostituirmi. Se ti può far star tranquillo, Hoshi nutre la massima amicizia e fiducia in me così come io ne ho in lui. Ma lo Yonbi deve tornare a Suna. Se Hoshi ve lo ha dato in custodia, questo è il momento di dimostrare la vostra lealtà riconsegnandocelo.


    Se Febh gli avesse consegnato il rotolo, Hohenheim lo avrebbe preso e posizionato all’interno del kimono che indossava. Sono molto contento che abbiate deciso di rispettare questa alleanza Kokage. Risolta la questione di Hoshikuzu, potremmo finalmente tornare a parlare come veri alleati.

    La parola era quindi passata a Raizen, Itai ed i loro sottoposti, fino a tornare all’Hokage. dopo il suo intervento e quello del Kenkichi, Hohenheim prese nuovamente la parola. Raizen cambiare adesso gli equilibri di potere tramite i bijuu mi sembra una mossa azzardata. Le conoscenze ninja sono prevalentemente accentrate nei villaggi e dovrebbero essere i villaggi a crescere questi Shinobi. Oltre il fatto che la lealtà di questi ninja andrebbe sempre prima al proprio villaggio e poi all’Accademia, rimettendo in discussione il bilanciamento degli equilibri. Se i tempi fossero più calmi, ti direi che potremmo sperimentare la cosa una volta ritrovato il monocoda, di cui stiamo cercando le tracce, ma adesso non sono d’accordo ad una tale manovra.

    Fece una pausa, cambiando discorso:Al contrario, lè altre tue idee mi piacciono. Tuttavia procederei con ordine. Dal mio punto di vista la nostra strategia deve basarsi su tre punti fondamentali: difesa, spionaggio, attacco. Disse il jonin con sicurezza, mostrandosi completamente l’opposto di Febh in quanto organizzzione.

    Difesa. Fino ad adesso i vari villaggi che hanno subito un attacco esterno si sono ritrovati da soli ad affrontarlo. Noi abbiamo un vasto territorio da difendere, ma ritengo che abbiamo la tecnologia e le capacità per aumentare la capacità di movimentazione di truppe nel nostro territorio. Infatti, abbiamo la tecnologia per comunicare da amministrazione ad amministrazione in maniera rapida e quindi possiamo tenerci informati di un possibile attacco. I nostri amici di Konoha hanno tecnichesigilli remoti in ogni villaggio, possiamo arruolare png per le giocate dove servono se non ci sono pg. di teletrasporto rapido che potrebbero poi servire lo scopo di movimentazione di truppe. Così facendo potremmo reagire meglio a nuove invasioni.

    Spionaggio. Non è possibile essere attaccati da un esercito tipo quello di Cantha e non saperlo con il dovuto preavviso. Siamo già riusciti ad infiltrare nostri ninja in Ame, Kurotempi ed Hayate. Dovremmo sponsorizzare missioni per infiltrare nostri ninja anche a Kumo e se possibile a Cantha. Se i ninja più forti di Kumo si muovono per attaccare Oto, dobbiamo saperlo con ore di anticipo, e solo un infiltrato potrebbe darci questo vantaggio.

    Attacco. Sistemate le difese e predisposti opportuni osservatori e vedetti per prevenire e prevedere ulteriori attacchi, possiamo pensare a combattere attivamente. Innanzi tutto dai vostri racconti mi sembra che possiamo prioritizzare i nostri nemici come segue. Vi prego di correggermi se non siete d’accorto. I Cremisi, Ame e Cantha hanno priorità massima e con questo ordine di importanza. Le mie preoccupazioni sono di tipo geografico, chiaramente. Per quanto riguarda il Veterano, nemico di cui non so assolutamente nulla eccetto quello che si è detto in questa sede, direi che dovremmo studiare il guanto per capire se c’è un modo di batterlo sfruttando qualche sua debolezza. Kurotempi e la Zanna direi che hanno priorità inferiore, così come Hayate che, come dice l’Hokage, son stati anche utili.

    La domanda è come combattere. So che il Kokage, il quale invito a condividere i suoi piani senza aspettarsi Il nostro totale affidamento alle sue capacità, preferirebbe un attacco diretto al cuore di Kumo, usando il postere bruto di un demone non confinato, come lo Yonbi. Io non penso che questa sia una buona idea. Arrivare a Kumo non è così facile, ed arrivare con un numero considerevole di ninja al villaggio senza farsi scoprire sembra improbabile. Così come mi sembra improbabile arrivare con pochi ninja al villaggio di Kumo e riuscire a distruggerli.

    Al contrario mi piace l’idea di mettere i nostri nemici l’uno contro l’altro. L’interesse di Shiro per i demoni potrebbe metterlo contro Ame ed il 5 code. Credo, ad ogni modo, che il recupero del 5 code sia per noi fondamentale. Investigare piani in queste direzioni dovrebbero essere la nostra linea di attacco, Secondo il mio parere. Feng Gu è da considerarsi un’opzione. Sono sorpreso nel sentire che rivesta una tale importanza ad Ame, ma è sempre stato un alleato di Suna. Conosciamo anche le sue debolezze e la sua ossessione per la vendetta, quindi dovrebbe essere un elemento che potremmo usare, se serve. Anzi se riuscissimo a catturare l’uomo che si è prefissato di uccidere, penso che poremmo tranquillamente portarlo dalla nostra parte, con la promessa di consegnarglielo.

    Per quanto riguarda le Reliquie. Se non possono essere distrutte, devono essere studiate e protette fin quando non saranno impiegate in battaglia. Il jonin Akira è l’unico ad aver trovato un manufatto del genere che io sappia. Forse Jotaro potrebbe dirci qualcosa di più. Ad ogni modo sono sicuro che il Mizukage farà tutto il possibile affinchè un tale artefatto non vada perduto. Il ritrovamento di altre reliquie è anche importante, per impedire che sia Shiro ad averle per primo.-
    Era chiaramente assurdo che la Lanterna non fosse protetta dalle mura KIriane, ma Hohenheim non avrebbe scavalcato l’autorità di Itai dicendo ad Akira come comportarsi.


    Edited by - Hohenheim - - 4/1/2019, 13:26
     
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    九代目水影 - Kyuudaime Mizukage

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    La Chiamata


    IV


    Tra tutto ciò che venne dopo, Kensei fu quello che - più di tutti - attirò la mia attenzione e creò in me un moto di fastidio che urgeva chiarire. Potevo comprenderlo: comprendevo il suo desiderio di vendetta, la sua voglia di rivalsa verso chi aveva ferito così tanto il suo Villaggio e gli aveva portato via tutto. Ma io - a differenza sua - avevo chiuso la mente alla vendetta. Freddamente non consideravo la voglia di far soffrire coloro che mi avevano fatto soffrire, preferendo un approccio più pragmatico alla questione.
    Prima risposi a Raizen, quando fui interpellato, riguardo la possibilità di unire il Chakra della Volpe a quello del Veterano. Aggrottai le sopracciglia alla domanda e mi presi qualche secondo per rispondere.
    Non lo so. Devo analizzare questo Chakra. Se è un Cristallo Mugen, come credo che sia, è assolutamente indistruttibile, almeno con i metodi che conosco. Si potrebbe sperimentare Raizen, ma non ti assicuro nulla. Forse però, se è solo Chakra con un certo livello di consapevolezza potresti provare a soggiogarlo. Era l'unico suggerimento che potevo dare così, su due piedi.
    Poi venne il suggerimento riguardo i Bijuu. No. La mia parola fu secca. Attualmente, solo lo Yonbi è libero. I Bijuu sono già distribuiti equamente tra i quattro Villaggi, quando Suna avrà rimesso mani sullo Yonbi. La situazione da te descritta creerebbe squilibri in quanto c'è il rischio che un Villaggio possa avere più Bijuu degli altri e, come ha detto il Kazekage, la fedeltà è prima verso il Villaggio, poi verso l'Accademia.
    Dunque, mi rivolsi a Kensei.
    Kensei..., sospirai, non ero arrabbiato. Lo comprendevo. Io capisco cosa cerchi. Ti assicuro che anche io, dentro di me, profondamente, desidero che Shiro riceva la giustizia per i torti che ha subito, ma forse non sono stato sufficientemente chiaro riguardo il Veterano. Una nuova piccola pausa, per riorganizzare le idee. Lui ed i Cremisi ci travolgeranno come un'onda prima di riuscire a mettere piede a Chanta. Ci colpiranno e divisi, verremo distrutti prima di riuscire a capire dove si trova Shiro, in questo mondo. Forse non sono stato sufficientemente chiaro, o colorito nella mia spiegazione poco fa, per cui permettermi di essere cristallino: il Veterano è il nemico più potente che io abbia mai affrontato. Noi, in questa stanza, unendo le forze, avremo un briciolo di possibilità forse, ma niente di più. È in grado di controllare forze primordiali del mondo e, sopratutto, ha detto chiaramente che siamo il suo obiettivo. È alle nostre porte, ha un esercito ed è pronto a tingere il mondo di rosso. Se seguo la vendetta per ciò che è successo a Kiri, Kiri soccomberà sotto i colpi di un nemico. Io ho visto, ciò che è in grado di fare ed io, che sono il Mizukage, non sono stato in grado di fare nulla contro di lui. Ridotto ad un inutile straccio senza possibilità, umiliato nonostante la mia forze, nonostante il Nanabi. Ho visto e visto che non sono stupido, lo temo. Lo temo più di Shiro, Kensei. Sento il suo fiato sul collo e sono certo che presto questa sensazione sarà condivisa da parte di tutti noi. Sospirai, tamburellando un attimo le dita sul tavolo. Non ho mai inteso ignorare Chanta. Ma dobbiamo agire con ordine, Kensei. Il che significa avere tutto il Villaggio dalla mia, perché altrimenti non mi sarà possibile difenderci contro i Cremisi, attaccarli e scoprire di più su Shiro. Sostanzialmente su di lui non sappiamo nulla, per cui per iniziare, dobbiamo raccogliere informazioni su Chanta e su Shiro. Questo compito non esclude l'intervento contro i Cremisi, non di certo. Dunque mi rivolsi a tutti gli altri. Molti di noi si sono scontrati contro questi nemici, è facile pensare che essi siano la priorità. Io ho combattuto contro la Zanna, ne sono rimasto ferito. Ho combattuto contro i Cremisi, ho combattuto a Chanta e contro Chanta, come Diogene ricorderà. Unendo le forze, potremmo lanciare una missione di infiltrazione a Chanta, al solo scopo di raccogliere informazioni su Shiro in maniera tale da preparare una difesa ad una controffensiva. Stava agli altri approvare quel piano. Una missione di infiltrazione a Chanta, accuratamente preparata, poteva essere utile e poco rischiosa. Avremmo messo a rischio la vita di pochi uomini senza affrontare di petto un nemico di cui non conoscevamo nulla se non che era tremendamente potente. Questo ci avrebbe dato la conoscenza, necessaria a muovere guerra.
    I Cremisi sono sul'offensiva, di questo ne sono certo. Per cui le difese hanno la priorità. Diogene, lanciare lo Yonbi nel cuore di Kumo è inutile. Perderemmo solo lo Yonbi, il Veterano è in grado di metterlo a cuccia senza problemi e sospetto che, grazie ai suoi poteri sullo Spazio, non abbia grossi problemi a raggiungere qualsiasi luogo in cui decideremo di liberarlo. No, sarà una Guerra. Un'altra Grande Guerra contro gli stessi nemici che quarant'anni fa ci hanno fatto alleare. Motivo per cui, il mio suggerimento è espandere le nostre aree di influenza nei territori limitrofi extra-Accademici. Iwa, Taki e Kumo, che fanno parte di questa alleanza, avranno lo stesso obiettivo. La battaglia inizialmente si giocherà lì. Per quanto riguarda Ame, preferisco ascoltare prima di proporre. La mia conoscenza attualmente limitata. Dunque mi rivolsi ad Akira.
    Akira, cosa intendi fare? Sembra che tu stia parlando come se tu fossi una parte neutra qui, al pari di Jotaro. Hai delle responsabilità verso Kiri, ricorda. La Spada che porti con te non è tua.


     
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    La Chiamata


    Post III


    Risposi a Raizen con una brevissima frase.
    "Ho detto che ti avrei aiutato, certo... beh, è quello che sto facendo. Venire qui e tenere Kunihiro di scorta non è una buona mossa. Dimostri già di non aver fiducia in questa gente. Se il Kage non si fida, i suoi shinobi faranno altrettanto. Siamo qui con gente che reputi tua alleata, con i quattro shinobi più potenti del continente, non abbiamo bisogno di nessun paracadute."

    [..]



    Una sorta di Task-Force di ninja scelti dai villaggi che rendano conto direttamente all'accademia non mi sembra una cattiva idea, perchè limitarsi solo ai demoni? Non è che siete così speciali, ahahaha.
    Quindi lasciai andare la discussione, il comportamento del Kage di Kiri mi pareva totalmente assurdo. Capivo perfettamente ciò di cui parlava Kensei e la sua furia. I suoi ricordi erano stati condivisi con me e ora sapevo perfettamente cosa era successo a Kiri. Avevo visto come Shiro non si fosse risparmiato dal sacrificare i suoi stessi uomini per distruggere Kiri.
    Questo veterano sembra veramente spietato. Eppure, se può controllare il tempo... perchè siamo tutti vivi nonostante ciò che stiamo progettando? Se può controllare lo spazio, perchè non è già qui a farci a pezzi? O il suo potere è limitato o è stupido. Solo i cattivi nei libri si comporterebbero così.
    Libri che leggevo assiduamente, ma in quel momento sapevo che dovevo trattenermi dal rovinare la trama di alcuni di quei capolavori. Non mettevo in dubbio l'esistenza di una tale creatura, ma se il Mizukage aveva ragione, non si poteva combattere contro il tempo. Io avevo provato a cambiare il futuro, ma non ero stato in grado di far avverare quella visione. Sho ancora soffriva, forse non si sarebbe mai ripreso. Era vivo, ma lentamente capivo che quella era solo una magra consolazione.
    Dici che abbiamo bisogno di informazioni su Cantha... abbiamo Taka qui davanti. L'amante di Shiro, quella che gli ha dato un occhio. Sicuramente potrà dirci qualcosa di interessante se interrogata. Non per offenderla, ma non mi fiderai di nessuna delle parole che ci rivolgesse se non sotto Interrogazione Mentale.
    Riflettei su ciò che avevamo visto io e Raizen mentre cercavamo la volpe. Una possibile pista verso Shiro o forse una trappola, davvero volevo sacrificare qualcuno per vendicarmi? Mi trattenni a malapena e non proferii parola a riguardo.

    Quindi proseguii il discorso del Kazekage.
    Il Kazekage ha ragione, mettere i nostri nemici contro l'altro può sicuramente essere utile, ma non so se può essere saggio attaccarli direttamente. Voglio dire, organizzare le difese va bene. Ottenere le informazioni va bene, ma... se usassimo quelle informazioni per costringerli a farli venire da noi? Immaginate se il Veterano scoprisse che non solo possiediamo la sua pietruzza, ma che sappiamo anche come usarla per renderlo mortale. Non sarebbe lui quello costretto a commettere un passo falso?
    Chiesi con tono del tutto innocente, i ninja nascondevano sempre qualsiasi cosa, magari fare l'esatto opposto avrebbe portato a qualcosa.

    Chakra: 77/80
    Vitalità: 18/18
    En. Vitale: 30/30
    Statistiche Primarie
    Forza: 600
    Velocità: 600
    Resistenza: 600
    Riflessi: 600
    Statistiche Secondarie
    Concentrazione: 675
    Agilità: 600
    Intuito: 600
    Precisione: 600
    Slot Difesa
    1: ///
    2: ///
    3: ///
    Slot Azione
    1: ///
    2: ///
    3: ///
    Slot Tecnica
    1: ///
    2: ///
    Equipaggiamento
    • Makibishi × 1
    • Fumogeno × 1
    • Cartabomba II × 2
    • Tonico di Ripristino Medio × 1
    • Filo di Nylon Rinforzato [10m] × 2
    • Corpetto in Cuoio × 1
    • Tonico di Recupero Medio × 1
    • Naginata × 1
    • Coltelli da Lancio × 6
    • Kunai × 6
    • Maschera del Cinghiale × 1

    Note
    ///

     
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    È colpa tua. Ratty

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    La Riunione Noiosa


    Smuovere gli animi


    Qualcuno appoggiava le sue idee, qualcuno no. Raizen cominciò col chiedere lumi al nostro anfitrione, e tutto sommato cercare di comprendere qualcosa sulla Uchiha e sul suo voltafaccia. Febh aveva sentito i resoconti dell'attacco a Konoha (mentre aveva perlopiù letto il titolo e basta sull'attacco a Kiri) e non pensava che ci si potesse fidare di quella donna. Lasciò che gli altri parlassero anche di Oto e della situazione con Diogene, ma al momento lo Yakushi aveva detto tutto ciò che aveva da dire al riguardo, pur alzando un sopracciglio con aria interrogativa al menzionare di qualcosa che era capitato a Hoshi, ma sarebbe stato il Kokage a spiegarsi.

    Io mento con la stessa naturalezza con cui respiro, ma dipende dal contesto. Per una riunione barbosa come questa non vale la pena mostrare il mio talento. Spiegò poi, sempre rivolto al giovane Kage di Suna. Comunque...può essere che Hoshi ti avesse nominato una volta o l'altra...ma bada che lo scimmione non è così facile da gestire. Ci siamo sacrificati per riprenderlo per voi, è Suna a essere in debito con Oto, non stare ad avanzare richieste: uno dei nostri massimi esperti di sigilli è rinchiuso assieme al bestione, e Hoshi si era impegnato a fare di tutto per farcelo riavere, o ricompensarci se non fosse stato possibile. Disse lanciando il rotolo (conteneva solo la chiave, era Febh ad avere la posizione dell'urna di confinamento). Quindi vedi di abbassare i toni, stavo solo facendo un favore al rosso, che me lo ha chiesto personalmente.

    Tornarono a discutere di parecchie cose, elencando più e più cattivi e comparando chi di loro avesse l'artiglieria più grande, nemmeno fossero in uno spogliatoio a fare paragoni. Quindi, ricapitolando...Hayate non è poi così male, a patto che non gli si pestino i piedi. Kurotenpi non si fa sentire da tempo, Ame è quasi un partner commerciale con qualche piccola scaramuccia. E poi ci sono i Cremisi, con il loro Veterano che può alterare il tempo ma non può cancellarci...quindi gli è inutile alterare il tempo...e poi Cantha con Shiro e un tizio che lo controlla dall'ombra, anche se la nostra guercia qui potrebbe dirci qualcosa di più. Fece spallucce. Io la mia la ho detto: sfasciamo quello che vogliono, Cristallo Mugen o meno, e scombiniamo le loro idee, il Pivello mi pare daccordo con me. Sospirò. Ma tutti voi altri no, quindi va bene. E come pensate di studiare quella specie di lampada a olio e quel guanto di pessimo gusto?

    Ancora meglio...come pensate di tenerli al sicuro da gente che può andare e venire dove vuole e come vuole? L'unica idea che mi viene in mente è raccogliere queste reliquie e questi oggetti, metterli in un posto solo e attirare sia il Veterano che Shiro e farli combattere tra loro. O comunque preparare delle trappole coi controfiocchi, ma sarà da fare tutti assieme. Fece un cenno verso oda. L'idea del pisciasotto col bro-complex non è male...una squadra d'elite. Ma non credo che i Kage dovrebbero farne parte, se si crea un gruppo che sia prima Accademico che di Villaggio, dovrebbe avere un certo grado di libertà d'azione.

    Non diede grande peso allo sfogo di Kensei, che pure pareva tanto appassionato. Kensei, giusto? Il ninja meno silenzioso della storia vista tutta la ferraglia che hai addosso. Beh, tutti i villaggi sono stati attaccati, e anche se Shiro ha moltissimi uomini senza chakra, con una buona strategia li si può fregare, tutto sta a prepararsi adeguatamente. Sia per loro che per questo suo Serraglio. Per esempio affogandoli tutti assieme, esistono jutsu che possono scolpire l'ambiente con relativa facilità, basta trovare il posto adatto. Cantha possiamo anche schiacciarla, ma ha ragione il tizio azzurro: meglio una squadra d'elite per far fuori il capo...esattamente come hanno fatto loro col Daimyo. E attirarli con le reliquie può essere un'idea.

    Infine si rivolse all'Hokage. Io con te non ci parlo. E gli fece una linguaccia. Avevo detto di spaccare e non mi hai ascoltato. E ora hai un coso semisenziente che non puoi battere a cui vuoi pure dare in mano la Volpe. Tks! Ti ho liberato da Ozma una volta, non pensare che io mi metta a rifarlo ogni volta che serve. E in quel modo aveva anche glissato le domande sulla Zanna. E sui Bijuu...vedete voi, son robe da Kage. Io sono sempre per trovare una bella isola deserta e lasciarli liberi.
     
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    L' Elite


    - IV -





    Questa volta Raizen arrivò persino a voltarsi per compatire Oda, certo, non emise suoni, ma sfruttò comunque la comunicazione telepatica.

    Sei soltanto un illuso Oda.
    Siamo qui proprio perché nessuno si fida di nessuno, e facciamo segreto persino di informazioni fondamentali per condurre battaglie che riguardano il bene comune… ed infondo va bene così.
    Non fare l’errore di confondere singole persone con i politici, o pretendere che abbiano verso di te lo stesso riguardo quando hanno da badare agli interessi dei propri cari.
    Guarda Febh, è leale, sia ad Oto che all’accademia, eppure la chiave del demone non la possiede il suo kage, che nonostante tutto l’ha portato qui.
    Tu sai qualcosa del rapporto che li lega?
    Ad occhio e croce la tua fiducia pare che non sia scontata nemmeno tra un sottoposto fedele come Febh ed il suo neo kokage.
    Vuoi forse imputare le colpe al fatto che sono otesi?
    Possibile, ma da ingenui.
    Ma anche senza andare a scavare nell’intricata psicologia di quei topi troppo cresciuti...
    Se ci fosse fiducia nessuno si sarebbe portato dietro alcun aiuto, e invece ognuno ha portato ciò che di più grosso aveva in armeria, se ancora vuoi restare nella tua posizione buon per te.
    La fiducia non può trasformarti in uno sprovveduto.


    Tornò a dedicare attenzione a ciò che si svolgeva nella sala.

    Permettimi di risponderti, kiriano.
    Cantha è semplicemente troppo distante e troppo sconosciuta.
    Poche missioni sono state condotte nelle sue terre e mi sembra che non abbiano brillato troppo in termini di risultati o informazioni utili da riportare.
    Non siamo sopra ad una nave per questa ragione: non sappiamo cosa ci aspetta li, ma abbiamo visto che Shiro ha il potere di trasferire intere armate come io di muovermi in questa stanza, questa è la ragione per cui non possiamo permetterci il lusso di mollare tutto e salpare, non sarebbero pochi giorni, sarebbero settimane.
    In un posto di cui non sappiamo niente.
    Questo non vuol dire però che non si possa fare nulla.


    Era ovviamente un suo parere quello che stava per dare e la piccola pausa voleva sottolinearlo.

    Dobbiamo sapere cosa ci aspetta, cosa è cambiato dopo tutto questo tempo, e se miss… triplo gioco, almeno?
    Non ha intenzione di parlare l’unica cosa che ci resta è valutare se sono presenti dei volontari, non degli sprovveduti ma degli esperti nell’infiltrazione e mandarli a cantha con l’unico obiettivo di raccontarci cosa succede.
    Ciò che so io, che io Oda e Itai sappiamo in realtà è che nel continente hanno interessi in punti precisi e che probabilmente quel qualcosa che li ha resi così potenti sta proprio a Cantha.
    Se si può “spegnere” o meno non è dato sapere, ciò che è certo è che al momento abbiamo visto davvero poco.
    Ci sono cose che si possono comprendere esclusivamente con l’avversario davanti.
    Questo è ciò che possiamo fare, ma vista la sua natura, interessarci ulteriormente a Cantha ci porterebbe solo ulteriori perdite.
    Siamo ninja, Cantha ci urla di agire come tali, la guerra in campo aperto è qualcosa che solo i suoi numeri e i suoi alfieri possono sostenere.
    Per concludere, quindi, sappiamo poco perché i ninja che non verrebbero mandati li solamente per morire sono pochi e servono per minacce più tangibili.
    Un esempio per un kiriano potrebbe essere quello di un molo pericolante sopra al quale ci stanno svariate persone.
    Ogni piccola, per modo di dire, onda rischia di farlo cedere, cremisi, zanna, e Hayate, uno tsunami in lontananza invece travolgerebbe lui e tutto ciò che ha dietro.
    Hai pochi uomini, li usi per evacuare il molo o per erigere un frangiflutti e pregare che resista alla potenza di uno tsunami di cui non sai la portata?
    Prova pure a trovare soluzioni fantasiose, ma la realtà è che non sai quanto il molo sia danneggiato, quanto quelle onde siano in grado di colpirlo nei punti più deboli eccetera eccetera eccetera.


    Disse con tono via via più basso.

    Sappiamo poco perché non possiamo guardare troppo lontano, in soldoni.
    Non possiamo pretendere di focalizzarci su quello che sembra il problema più grande permettendo a problemi che potrebbero esserlo altrettanto di ingigantirsi.
    Non è facile districarsi in tutto questo, e credere che chi cerchi di farlo faccia poco, solamente perché non si comprende l’entità di tutto ciò che si deve affrontare perché non lo si è vissuto in prima persona è… sterile opposizione.
    Sei in campagna elettorale, Itai?


    Abbozzò un sorriso.

    Richieste riconosciute.

    Disse semplicemente.
    Riguardo le risposte che sapeva gli sarebbero giunte fece semplicemente un alzata di spalle.

    Cosa cambierebbe gli equilibri?
    Un demone?
    Stai forse dicendo che io e il mizukage potremmo radervi al suolo qui ed ora e ricolorare le cartine di rosse e blu?


    La risposta era ovvia ed era negativa.

    Il punto è proprio questo, l’accademia dovrebbe avere qualcosa di proprio, e se noi ci teniamo stretti tutto ciò che abbiamo non lo avrà mai.
    La fedeltà è dove vogliamo che essa sia, abbiamo cresciuto ninja fedeli ai villaggi fino ad oggi, crescerli fedeli all’accademia non credo sarà difficile.
    Anche perché essere fedeli all’accademia ed esserlo al proprio villaggio non sono cose troppo distanti.
    Ma forse sto guardando troppo lontano.


    Disse con la voce di chi considerava di aver fatto una proposta discutibile.

    Le tecniche di teletrasporto non sono la cosa più semplice da attuare, e se vi risulta difficile rinunciare ad un biju figurarsi la condivisione di un abilità particolare come la Dislocazione, che richiederebbe un sigillo sempre alla portata degli altri villaggi, un reale segreto, a differenza di un qualcosa che abbiamo tutti.
    Oltre al problema del furto ci sarebbe anche quello attuativo.
    Uno shinobi dovrebbe dislocarsi più di una volta per portare ninja a sufficienza nel luogo del bisogno, ed al momento non abbiamo modo di comunicare istantaneamente tra villaggi.
    Potrei appoggiarla, ma per renderla efficiente avrei bisogno di un infrastruttura a sostenerla.
    Qualcosa che renda la comunicazione più efficiente rispetto a quella dotata di becco e ali.
    Una volta ottenuta, se il nostro intento è quello di spostare truppe la dislocazione andrebbe ripensata, ma è un problema nostro.


    Passò al punto successivo senza indugiare troppo.

    Riguardo lo spionaggio ho detto la mia mentre spiegavo al kiriano la situazione di Cantha.
    Sono d’accordo, anche all’utilizzo di Shinobi meno formati rispetto a quelli necessari per un eventuale missione a Cantha, ma mi duole doverlo ammettere, ho visto fin troppo spesso shinobi abili nel demolire palazzi ma del tutto incapaci a vendere un contratto di consegne a domicilio a delle vecchine.
    Quindi direi di spingere ulteriormente sulle infiltrazioni in generale.
    L’attacco invece mi sembra che sia un punto assai dolente, sin dalla concezione dello stesso.
    Sparare un demone non confinato a Kumo?
    PFT.
    Solo perché 4 squinternati hanno avuto dei problemi a sigillarne uno non vuol dire che un intero villaggio avrà problemi a farlo.
    Fargli un regalo difficile da spacchettare non significa che non sia comunque un regalo.
    Quindi no, teniamoci tutta questa generosità per noi.
    Tuttavia, a seguito delle infiltrazioni, non reputo che sia assurdo recapitargli un qualsiasi tipo di regalo esplosivo.
    Un infiltrato che ci apra le porte dall’interno non mi sembra un opzione assurda.


    Oda, contrariamente a quanto alcuni suoi modi potevano dar a vedere non era stupido, e lo stava dimostrando con le sue parole.

    Tuttavia non saprei se possono compiere passi falsi.
    Supponiamo di trovare un modo, un modo che per assurdo lui non conosca e a cui non abbia già messo una toppa, perché dovrebbe venire da noi compiendo un passo così dannatamente falso?
    Credo che il loro punto debole sia il punto che loro reputano più forte, le sedi del loro potere.
    Qualsiasi metodo comunque passa dalla raccolta di informazioni, e mentre possiamo studiare per conto nostro questa pietruzza i ninja da infiltrare devono comunque partire… per cui direi semplicemente di aggiungere obiettivi alla missione.
    Quando sarà, se sarà, temo che non ci darà la soddisfazione di cadere nella nostra trappola, dovremmo portargliela sotto i piedi.
    E qui entrerebbe in gioco l’eventuale squadra d’elite.
    I kage potrebbero non farne parte attivamente, ma forse dovrebbero decidere quando e come questa debba muoversi.
    Se l’obiettivo è creare qualcosa che ci protegga tutti sono dell’idea che debba essere di tutti, dargli la totale indipendenza non mi sembra giusto.
    I kage, prima di tutti, dovrebbero capire che il bene di tutti è il bene del singolo villaggio.


    Un discorso stranamente inclusivo.
     
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    Strategie


    IV



    Hohenheim afferrò il rotolo che il jonin del Suono gli aveva lanciato. Lo guardò per un secondo prima di darlo all'amministratore di Suna così che potesse controllarlo rapidamente, mentre lui si occupava della diplomazia: Non fraintendermi Febh...la Sabbia è estremamente riconoscente per gli sforzi di voi Otesi nel recuperare del biju, ed io stesso mi impegnerò affinché il vostro ninja sigillato con il demone possa tornare al suo villaggio...se possibile. Ma Diogene, con i suoi justu, sta a tutti gli effetti tenendo in ostaggio Hoshikuzu, ed io non posso passare sopra questo fatto. Inoltre, come tu stesso hai detto, questo rotolo è solo metà del puzzle. Dove si trova il demone?

    La discussione andò avanti, ed i vari interventi dei Kage e dei loro accompagnatori furono più che interessanti. Inoltre, sebbene con delle divergenze, sembrava che il vertice stesse arrivando ad una conciliazione di intenti su più punti. C'erano tuttavia dei punti da chiarire. Si rivolse al MizukageEspansione? Attaccare per difendersi può essere una valida strategia, ma non sono sicuro di coglierne completamente le ragioni. Secondo l'Hokage, non abbiamo a disposizione nemmeno i ninja necessari per una missione di infiltrazione a Cantha, come possiamo avere uomini a disposizione per tenere sotto controllo interi nuovi territori? Limitare l'influenza e le mire espansionistiche dei nostri nemici è un conto, occupare attivamente nuovi territori è un'altra. Io mi fermerei alla prima.

    Rivolgendosi poi a Raizen: La tecnologia per comunicare rapidamente tra le varie amministrazioni esiste, dobbiamo solo farla installare, ed a Suna sono disposto a farlo domani stesso pur di mantenere sicuro il mio villaggio. Per quanto riguarda la condivisione di segreti, a me non interessa affatto i dettagli della tecnica! A me interessa, se domani i Cremisi attaccassero Konoha, per esempio per riprendersi quel guanto di cui parli, di poter teletrasportare una squadra scelta di Suna in 20 minuti, direttamente all'interno di Konoha per proteggerla, e così per tutti gli altri villaggi. Capisco che questo possa porre dei problemi di sicurezza e fiducia reciproca, ma sono anche convinto che possiamo definire i dettagli e le modalità per renderlo possibile! La difesa era davvero la loro priorità, ed Hohenheim non si sarebbe fatto scoraggiare da un tecnicismo: loro era ninja, se una tecnica non esisteva, potevano inventarla!

    Passando poi alla formazione di una squadra di élite:Sono favorevole anch'io alla formazione di una squadra d'élite. Per me questa squadra potrebbe essere anche 'accademica' e lavorare per conto dei villaggi. Semplicemente è troppo prematuro per parlare di biju accademici. Bisogna definire chiaramente i compiti di questa squadra: oggettivamente il suo scopo non può essere quello di uccidere nemici come il Veterano. Il Mizukage ha chiarito che noi Kage probabilmente non riusciremmo nel compito se unissimo le nostre forze. Siamo tutti d'accordo invece che quello di cui abbiamo bisogno sono più informazioni. Per me questo deve essere il compito di questa squadra d'élite: infiltrarsi come membri permanenti tra le file dei Cremisi o corrompere Cremisi per avere più intelligence.

    E' mio parere che, se davvero vogliamo far scontrare tra di loro Cremisi e Canthiani, dobbiamo pianificare con anticipo. Se riusciamo ad infiltrare qualcuno, possiamo gestire il flusso delle informazioni verso i nostri nemici. Possiamo far arrivare a loro informazioni false sulla posizione del guanto, o di qualsiasi artefatto possa loro interessare, per attirarli dove vogliamo e farli scannare tra di loro, come dice Oda. Mi avete sentito bene, informazioni false: non userei gli artefatti originali come esche, e rischiare che i nostri nemici possano davvero mettervi le mani sopra.


    Si rivolse quindi ad Oda: Hai perfettamente ragione, Taka può fornirci più informazioni e, per quanto mi riguarda, dovremmo proseguire al suo interrogatorio il prima possibile. SI voltò quindi verso Raizen, che aveva autorità su Oda, e Jotaro, che aveva portato lì la donna: Cosa ne dite? Aprendo poi la domanda a tutti gli altri.

    Il Kazekage bambino prese quindi un foglio ad una penna, ed iniziò a segnare in maniera ordinata i punti principali di azione che si erano discussi fino a quel punto.

    CITAZIONE
    - Creare una squadra d'élite accademica: definire partecipanti; definire scopo (possibile: infiltrazione e corruzione nei ranghi cremisi; manipolazione delle informazioni)

    - Interrogare Taka ed acquisire più informazione su Cantha. Possibile: estendere l'operato della squadra d'élite anche a Cantha

    - Installare metodi di comunicazione e trasporto rapido tra i vari villaggi per mutuo soccorso in caso di pericolo

    - Nascondere e proteggere le reliquie / guanto: definire come e dove

    -Monitorare e neutralizzare attività di espansione dei nostri nemici

    - Ame: Recuperare il 5 Code. Altro...

    -Kurotempi, Hayate, Zanna. Nessuna azione.

    Questo dovrebbe riassumere abbastanza bene le azioni discusse fino a questo punto. Sentitevi liberi di aggiungere e modificare i punti sulla lista. Quando avremo finito, potremo firmarlo ed usarlo come linea guida per il delineamento dei prossimi passi.

     
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    È colpa tua. Ratty

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    Ho più o meno ereditato la plotline di Cantha, anche perché in realtà è collegata a doppio filo alla mia, quindi prendo il controllo da qui

    E in quello, Taka si fece avanti, mentre il ronin le lasciava la parola, essendo stata interpellata più volte. Il singolo occhio fissò a lungo tutti i presenti, i Kage e i loro accompagnatori, prima di piegare le labbra in un piccolo sorriso. Non fraintendetemi, signori, lavoro per l'Accademia perchè a Cantha ho visto qualcosa che deve essere fermato a qualunque costo. Ho tradito Konoha. Ho vissuo da criminale e ne ero fiera. Sono stata catturata. Sono stata liberata e sono andata con Shiro. E ho intravisto colui che muove le fila. Pochi istanti mi hanno terrorizzato al punto da voler tornare a Konoha e fare di tutto per fermarlo, anche offrirmi come doppiogiochista e aiutarvi in segreto. Non mi aspetto certo il perdono per i miei crimini, e se tutto andrà bene farò il possibile per sfuggirvi e tornare alle mie faccende. Ma questo è più importante ora.

    Perlomeno si poteva apprezzare l'onestà intellettuale della donna.

    Sono stata l'amante di Shiro ed è per questo che mi ha fatto fuggire dalla prigione e mi ha portato con sè. Ho partecipato ad alcune missioni, ma a parte quello non mi era permesso uscire da palazzo e nemmeno visitarlo nella sua interezza, ma ho già fornito ogni planimetria e informazione sul numero, la posizione e i turni delle guardie. Cantha originariamente non aveva mire così espansionistiche, ma da quando è apparso il Maestro, l'uomo che controlla Shiro, tutto è cambiato. Ha imposto a Cantha tre obbiettivi fondamentali:
    • Recuperare il Chakra dei Bijuu, anche se non è strettamente necessaria la loro cattura. Pare che il Maestro li abbia già tutti in pugno a prescindere, a parte la Volpe...ed è per questo che ho sacrificato un occhio per preservarla.
    • Recuperare le Reliquie, per un rituale del quale non conosco la natura, ma so che in generale sta ammassando oggetti infusi di chakra, possibilmente antichi, forse per sopperire a una o più reliquie mancanti
    • Trovare una persona. Solo il Serraglio è a conoscenza di chi sia questa persona, ma ho capito che si tratta di un uomo...uno che vive da molto tempo, secoli se non millenni, e che è estremamente difficile da trovare. Il Maestro ha un conto in sospeso con lui.
    Quanto a questo Maestro.
    E qui la donna ebbe un brivido. Ho solo visto una persona alta, avvolta in vesti che si muovevano anche se non c'era vento, instabile, come se fosse zoppo. E nonostante questo, nonostante l'incontro sia durato pochi istanti....ho immediatamente saputo che se avesse dedicato anche solo un'istante della sua attenzione a me mi avrebbe resa sua schiava...era come se il mio stesso chakra volesse appartenergli...non so spiegarlo. Quelle poche parole che ha detto avevano come una eco nel sottosuolo, come se la terra stessa fosse al suo servizio. Ho esperienza. E so che quella persona, sempre che sia umano, deve essere distrutta prima che sia tardi. Ecco perchè sono tornata qui.

    E posso darvi due informazioni preziose sui piani di Shiro nell'immediato: vuole impadronirsi di un'arma in mano alla Zanna, La Lancia Nera del Paradiso, così la ha chiamata, e che appartiene a un certo Kiyomaro Sekai, della Zanna. L'altro suo bersaglio a breve termine sarà un tempio dedicato al culto Jashin, nel Paese delle Sorgenti Calde, vicino al recente disastro del Gelo. Disastro nel quale, ha detto, il Maestro è dovuto intervenire di persona prima che i danni raggiungessero il suo bersaglio.


    Informazioni di un certo peso che certo avrebbero spiazzato alcuni dei presenti, mentre lo Yakushi ascoltava senza troppo impegno, pur trovando qualche elemento di quel racconto che gli accendeva qualche lampadina ma senza riuscire chiaramente a focalizzare quali fossero. Beh. Mi pare una cosa pesante. Ma questa storia che cerca il chakra dei Bijuu mi fa pensare che sia meglio lasciare la divisione così come è ora invece di andare a darli all'Accademia che esiste più come idea che come area difendibile. Se cercano un tizio che vive da parecchio immagino che Hayate potrebbe sapere qualcosa, mentre sulla Zanna come ho detto non mi pronuncio. E per tornare al discorso precedente dell'Hokage che gli chiedeva se avesse qualcosa da nascondere, aggiunse: Sono questioni personali. A volte ne ho anche io, sai? Concluse con acredine.

    Mi preoccupa di più questo tempio Jashin vicino ai territori Otesi...peraltro una zona dove volevamo espanderci proprio per creare un avamposto che facesse da cuscinetto tra noi e Kumo. Il Gelo è fuori gioco e non penso proprio che il Paese delle Sorgenti Calde possa offrire protezione senza essere adeguatamente armato. Il Mikawa, così come il Mizukage e Jotaro non parlarono immediatamente, e a conti fatti Gene aveva interrotto il suo periodo sabbatico solo per la gravità della questione e non intendeva pronunciarsi, sapendo che si sarebbe allontanato dalla scena attiva per diverso tempo...era lo stesso motivo per cui non aveva risposto alle accuse o parlato di Hoshikuzu, limitando al ghigno selvaggio che era proprio del suo viso quando aveva davanti una sfida divertente. Si alzò, facendo un cenno concordato precedentemente con lo Yakushi, che a sua volta si accigliò, abbastanza indignato. Di già?! Ma hai idea di cosa c'è in ballo? Nessuna risposta, mentre il Kokage si allontanava verso la porta. Febh contò fino a dieci. O almeno ci provò, fermandosi intorno al due e mezzo e battendo un pugno sul tavolo. Ah, vogliamo fare così allora? E va bene! Si voltò verso gli altri. Notizia interessante: non dovete preoccuparvi di colpi di testa del nostro amico capellone perchè sta partendo. Fatti suoi, ma non sarà nel continente per parecchi mesi. E non serve a nulla parlargli per convincerlo a restare. Dice che è una questione più urgente per il suo clan e che quindi ci lascia nel nostro brodo. Carino, no? Ma quello se ne era andato comunque, e con la sua assenza anche il Mizukage sembrava improvvisamente meno interessato al tutto, specie perchè il discorso non era più focalizzato sul Veterano, che restava la sua priorità.

    Probabilmente Kiri avrebbe fornito solo alcune risorse alle scelte di Konoha, Suna e Oto, preferendo dedicare il grosso della sua attenzione a prepararsi, in qualche modo, contro i Cremisi. Febh sospirò, realizzando la situazione che lo obbligava, suo malgrado, a concentrarsi almeno un pò. Propongo di buttare le reliquie nel piombo fuso e poi seppellirle da qualche parte. In assenza di questo...abbiamo appena finito di ricostruire l'Amministrazione di Oto e le Mura...potremmo tenerle là, se volete. Oppure non so. Guardò gli altri. Altre idee?

    Edited by Febh - 21/9/2019, 17:54
     
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