La ChiamataRiunione Segreta dei Kage

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    La Chiamata


    VIII



    Hai fatto tu questo? Chiese Hohenheim incredulo, sentendo che Diogenes iniziava la sua confessione. Il Kage bambino era allibito. Da che pulpito il Kokage aveva decretato che Suna non era più in grado di difendere il 4 code, quando lui non riusciva a tenere sotto controllo i demoni che gli si erano annidati nel petto? Kensei e quindi Febh avallarono quella storia, confermando di fatto che solo il Kazekage e l’Hokage erano all’oscuro di questa faccenda.

    Questo è inammissibile! E’ la quarta volta che succede una cosa del genere e non è ancora stata trovata una soluzione al problema? Cosa sarebbe successo se il Kokage avesse avuto una di queste crisi sul campo di battaglia contro i Cremisi? Abbiamo già abbastanza nemici al di fuori di nostri ranghi! Che diavolo Diogenes! Hai mandato Hoshi a morire, hai mezzo completato il lavoro con Kensei e Akira...tu sei il principale problema per cui questa alleanza si regge su piedi di argilla. Il problema non sono i Cremisi, Shiro o chi che sia. Il problema sei tu, e prima lo capisci prima possiamo far funzionare le cose!

    Hohenheim era incazzato nero, come solo Diogenes poteva riuscire a fare. Trattenere le sue emozioni era troppo in quel frangente, e nonostante il suo addestramento, una parte non poteva non trasparire dal suo volto. Sbottò:

    Ci sono altri segreti di cui dobbiamo essere a conoscenza?

    Quando l’Hokage propose di usare la forza dei 4 Kage per tentare di debellare il problema, per Hohenheim fu troppo:

    Conta 3 Kage. Non ho intenzione di aiutare chi uccide i miei amici e compagni. Ho acconsentito ad un’alleanza con Oto, non a risolvere i problemi personali del suo Kage.

    C’è chi avrebbe potuto argomentare che i problemi del Kage sono i problemi del villaggio, ma Hohenheim non era affatto di questa opinione. Un Kage che porta problemi al suo villaggio non solo è un peso, ma è in una posizione di netta antitesi al suo ruolo. Ad ogni modo le ferite provocate dal l’aver scoperto cosa era successo a Hoshi erano ancora troppo fresche per farlo ragionare. Se i Kage volevano il suo aiuto avrebbero dovuto utilizzare argomentazioni ben più impellenti.

     
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    Come da copione, il Kazekage fu quello meno incline a comprendere il discordo di un malconcio Aloysius; lo accusò di irresponsabilità ed incoscienza, due appellativi che più volte il Mikawa aveva dimostrato di possedere. Tuttavia lui era anche un leader severo e lavoratore instancabile quando si parlava della pianificazione di operazioni complesse come la gestione del Demone che aveva dentro...perlomeno Itai sembrava essersene già andato, un problema in meno da affrontare. Se lui fosse stato lì, alla vista dei suoi ninja mal ridotti, probabilmente avrebbe perso la testa e Diogene avrebbe dovuto vedersela con un sette code incazzato e un paio di dragoni!

    Febh e Raizen si preoccuparono di rendersi disponibili per la risoluzione del problema, un'atto da cui Hohenheim si allontanò bruscamente...era evidente che la storia di Hoshi e i ricordi rivissuti delle azioni commesse da cadavere del Garth erano ancora una ferita aperta. L'otese non lo biasimò: si era già dimostrato incapace di scindere il lavoro dai sentimenti, di prendere le scelte giuste per un bene superiore, quindi la sua reazione era del tutto comprensibile al suo "grande nemico". Gli dedicò solo poche parole prima di passare alle cose importanti:

    zara176

    " Hai ragione, il problema non si porrebbe proprio se fossi stato tu succube di questo male perché saresti morto dopo pochi istanti. Il tuo aiuto non è richiesto, sostituto del Rosso. "

    Un tono di voce glaciale e privo di espressività, un po per la stanchezza un po per marcare la poca importanza che dava alle parole del jonin numero 1 di Suna. Quindi, spostando a fatica il corpo in direzione degli altri ninja presenti, disse la sua sua sulla faccenda del Mostro e sul da farsi:

    " Spiegare il problema e farvi arrivare al punto dove sono giunto io dopo anni di ricerche, introspezione, confronto con Khorne sarebbe troppo lungo e complicato. Ci sono cose sul Sangue che non è possibile trasmettere a chi ne è fuori, vero Kensei? I batteri di Febh si sono dimostrati efficaci per vincere una battaglia ma l'unico modo per uscire vittoriosi dalla guerra è sradicare il problema alla fonte e non credo proprio che la "mucca", come la chiami tu Febh, sia intaccabile con veleni di qualsiasi sorta. Forse la conoscenza e la convivenza con una presenza ingombrante come in Nove Code potrebbero essere le armi giuste per approcciare al problema, Raizen, ma sinceramente questo lo vedo come un dilemma da dover risolvere da solo. In tutti gli altri casi sarebbe una sconfitta per me, sia come ninja che come uomo. "

    Un'atteggiamento condivisibile o meno da parte di quegli uomini di potere, i quali avevano vissuto certamente anche loro situazioni analoghe, per alcuni versi, a quella attuale del Kokage per arrivare al punto dove erano. Tuttavia il problema persisteva, Khorne era ancora lì e continuava a far danni senza controllo, e Aloysius non aveva alcuna intenzione di tirarsi indietro dai suoi doveri:

    "Febh hai ragione, devo sparire per un po. Ma questa sarà l'ultima: o riuscirò a debellare il problema o, con grande gioia di molti, non mi rivedrete e potrete fare del MIO villaggio e di questa Alleanza ciò che vorrete! "

    Lui la decisione l'avevo presa, ora stava agli altri avallarla o meno. Quanto agli esiti della riunione, non ci tenne ad aggiungere poi molto, in quello stato non era in grado di spendersi in grandi discorsi di convincimento...tuttavia volle mettere i puntini sulle i in un paio di questioni:

    " Non avevo dubbi che senza di me non avreste combinato poi molto. "

    Disse cercando di alleggerire un po la situazione anche se l'odore acre del sangue permeava ancora quell'antro buio del castello.

    " Spero almeno che abbiate tirato fuori dal cappello un primo bersaglio comune e che abbiate optato, alla fine, per una strategia di attacco. Anche se non potrete contare su di me durante il mio isolamento, Oto terrà fede ai patti presi e Febh saprà guidare il villaggio in mia vece. Ricordate che nelle grandi battaglie la linea di comando deve essere univoca e precisa, quindi se ci sarà necessità e dovrete nominare un generale che guidi i nostri ninja prima del mio ritorno, sappiate che il mio voto andrebbe ad Itai. Le nostre divergenze personali non lo rendono uno stratega peggiore ai miei occhi.

    zara174

    Ah, signorino poco collaborativo, la faccenda dello Yonbi è in sospeso finché non sarà pronunciata la parola fine sulla mia condizione, nel bene o nel male. Nessun passaggio di anfore demoniache avverrà in mia assenza...e alle giuste condizioni. "


    Era un ordine per l'altro Otese e un monito verso l'argilloso, e quindi ogni altro sunese che si sentisse in diritto di avanzare pretese sul Suono [Apice del Comando]; dopo il combattimento con il Gorilla Leggendario il consigliere aveva fatto valere il suo grado per avvalersi del diritto di decidere del destino della bestia...ora la piramide si era invertita ed era Diogene a dettare le regole del gioco.



    Edited by DioGeNe - 17/3/2020, 21:21
     
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    ~ The Red Capes are coming!

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    Ultime Tensioni


    Capitolo Due


    Atto XI
    Indignazioni



    Non che mi aspettassi qualcosa di diverso: lo Yakushi continuò a fare lo Yakushi, l'Ikigami continuò a fare l'Ikigami e Diogene ... bhè, la sua lingua riprese colore e fervore prima della sua carne. Contorsi un po' la bocca al sentire quegli appellativi irrispettosi per la divinità dei Kenkichi primitivi della Rosa d'Acciaio ma il mio legame con essa era quasi nullo, per il momento. Benché mi odiasse, quindi, la rispettavo. Risposi tuttavia all'ultima osservazione che mi rivolse l'Amministratore del Suono. La mia presenza a Oto sarà pari alla volontà del Kokage di avermi in quel luogo. Ero stato lapidario ma nel mio tono non c'era astio. Volevo solo far intendere che ad Oto sarei giunto se e solo se qualcuno mi avesse chiamato. Dopotutto non era Suna, paese dove ormai avevo una fitta rete di scambi commerciali grazie al D.E.S.E.R.T.
    Mi aggiunsi poi al coro del Jinchuuriki del Nove Code. Se la questione deve essere risolta in questo modo, preferirei risolverla all'interno del mio Clan. Conosco un rituale piuttosto sicuro per isolare Diogene da Khorne a livello spirituale. In questa operazione posso portare però soltanto i membri del mio Clan. È una questione di sangue. La Yakusoku aveva la capacità di riunire più anime Kenkichi, spade comprese, in un unico mondo interiore. Il sangue Mikawa era, in parte e remotamente, sangue Kenkichi, dunque il rituale poteva funzionare. Le frecciatine nei confronti del Mikawa e della sua assenza anche alla riunione furono innumerevoli nonostante le sue giustificazioni. Poi avvenne qualcosa che non mi aspettai.
    L'unica persona che non avevo mai visto perdere le staffe in quella stanza se ne uscì con una discreta filippica. Il Kazekage bambino mostrò evidentemente tutta la sua antipatia verso Diogene. Le vicende di Hoshi Chikuma lo avevano colpito non poco - ed a ragione - e quindi i risentimenti verso il Kokage erano ancora freschi.
    La risposta di Diogene fu più tagliente di qualsiasi lama avessi mai affrontato. Arrivò da una voce fredda e distaccata, come quella di una gelida macchina calcolatrice. Risposi con un cenno della testa al Kokage che si rivolse a me durante il suo discorso - che compresi e apprezzai. Lo capivo bene, conoscevo ciò che voleva dire fin troppo a fondo. Io non avevo dentro di me una divinità generata dal Sangue ma un vero e proprio demone aggiogato dall'odio, sigillato nel profondo del mio animo, relegato all'oscurità, demone con cui non dovevo e non potevo comunicare se non volevo perdere tutto ciò che ero diventato. Annuii, dunque, ma senza spendere parola. Io ero solo un ambasciatore lì dentro: Kiri era stata privata della sua voce più autorevole e ne ignoravo il motivo.
    Infine, dopo qualche parola di risposta a ciò che fu detto riguardo la riunione, il Garth espresse il suo favore, qualora fosse stato impossibilitato a guidare personalmente la delegazione di Kage per l'attacco al nemico che avessero scelto, di supportare il Nono Mizukage, Itai Nara - nonché forse suo primo e più strenuo antagonista nei flebili equilibri interni tra i villaggio e l'Accademia. Presi dunque parola, alla fine del suo discorso. Credo che l'atteggiamento del Kokage dimostri estremo autocontrollo e disciplina. Se non ci fidiamo di lui che ha affidato la sua salute ed il suo villaggio a Febh Yakushi, dovremmo fidarci di quest'ultimo ed egli ha detto di essere in grado di tenere a bada ciò che agita l'animo del Mikawa. Vogliamo dunque riaprire le discussioni adesso esattamente laddove sono iniziate poco fa? Il Mizukage aveva offerto il suo guanto di pace, Jotaro vi aveva indicato come Diogene non sia, al momento, nella posizione di preferire i nostri nemici a noi. Volete soverchiare il poco e quella parola fu pronunciata con disprezzo e rabbia raggiunto fino ad adesso? Mi ricomposi, ancora esausto dal combattimento precedentemente avvenuto. Abbiamo nemici più grandi cui dover conto, lo avete detto voi quando ho proposto un assalto a Cantha, o sbaglio? Ritenete Diogene più preoccupante dell'Impero di Smeraldo? Il tono era sempre più arrabbiato e deciso. La mia intenzione non era calmarli ma portarli a ragionare ed a dirigere il loro odio verso ciò che fino a qualche istante prima avevano deliberato. Concentrate le vostre energie ed il vostro rancora per i nemici che abbiamo qua fuori, non per quelli che abbiamo qua dentro.




    Chakra:
    Vitalità:
    En. Vitale: 0/30
    Statistiche Primarie
    Forza: 850
    Velocità: 775
    Resistenza: 700
    Riflessi: 700
    Statistiche Secondarie
    Concentrazione: 700
    Agilità: 700
    Intuito: 700
    Precisione: 700
    Slot Difesa
    1:
    2:
    3:
    Slot Azione
    1:
    2:
    3:
    Slot Tecnica
    1:
    2:
    Equipaggiamento
    • Tonico Coagulante Medio × 3
    • Sistema di Ancoraggio dell'Arto Artificiale × 3
    • Elmo integrale dell'Inquisitore × 1
    • Cotta di Maglia Completa × 1
    • Arto Artificiale Kiriano Avanzato × 2
    • Filo di Nylon [10m] × 1
    • Spiedi Potenziati × 2
    • Tonico di Recupero Medio × 1
    • Braccio Sinistro dell'Inquisitore × 1
    • Unagi × 1
    • Yakusoku Kenkichi × 1

    Note
    Combattere con Handicap disattivato.




    Parlato
    Citato
    Koutsu
    Kyofu
    Yakusoku

     
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    È colpa tua. Ratty

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    La Riunione Noiosa


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    Tks! Meglio non far domande su come ci sia entrato allora. Sbuffò quando Raizen puntualizzò la battuta sulla batteria, trovandosi poi a discorrere sull'effettiva possibilità di utilizzare un Veleno o qualcosa di analogo per danneggiare l'entità soprannaturale che albergava, almeno in parte, nel Mikawa. Raizen sembrava in dubbio sull'incolumità del colosso otese, probabilmente un'affinità elettiva di stazza, mentre il suddetto era convinto che nessuna sostanza umana potesse in qualche modo ledere Khorne. Non erano batteri, Gene, erano i miei anticorpi, galvanizzati dal chakra. La tua Mucca sarà quello che vuole, ma ha una manifestazione nel mondo fisico attraverso di te. E se è nel mondo, esiste una sostanza che nella giusta dose e nella giusta somministrazione può ucciderla o scacciarla. La resistenza ai veleni è una fantasia, e io sono dannatamente bravo coi veleni. Probabilmente uno dei più bravi del continente, capace di distillare anche la morte definitiva per gli immortali. Cavartela da solo? Benissimo, ma anche un uomo solo ha bisogno di strumenti. Una spada affilata, o una sostanza che ti rafforzi come quella che potrei sintetizzare. Io non vedo differenze. Non avrebbe comunque imposto la sua presenza al Mikawa, ma certo lo avrebbe scocciato fino a quando non avesse accettato il suo aiuto. Aveva vinto due tornei di comportamento passivo-aggressivo in passato.

    E uno di esaurimento psichico.

    Hohenheim invece se ne tirava fuori, probabilmente incapace di fidarsi del Mikawa e troppo ingenuo, almeno secondo l'opinione dello Yakushi. Come ti pare, in fondo il grand'uomo qui pare convinto di saper badare da solo alle sue Mucche. Io ho qualche dubbio, ma se scappano dal recinto allora che non si lamenti se mi faccio un ragù. Commentò, sbruffone come suo solito, ma aveva sottovalutato il Kokage e la sua sbruffonaggine: tanto che con tanto di annuncio ufficiale, vietò ogni restituzione del demone a quattro code fino a quando il suo problema non si fosse risolto. Inutile dire che lo Yakushi sgranò gli occhi preparando una caterva di improperi: COOOSA? Stava già avvicinandosi con un dito alzato quando intercettò lo sguatdo di Gene. Non stava affatto scherzando: era un ordine ufficiale. Si morse le labbra. Non pensava certo che volesse tenersi lo Yonbi per sè, questo era chiaro e sapeva bene che ordinare di non restituirlo avrebbe creato una spaccatura insanabile dentro Oto...ma posporre era suo pieno diritto. Febh sbuffò...poi distogliendo lo sguardo, con evidente irritazione, aggiunse: Come il Kokage ordina. Si era inchinato davanti a Gene poco tempo prima. Non poteva tornare indietro così facilmente.

    Delle parole di Kensei gli importava ben poco. A quel punto voleva solo levarsi di torno. Certo che parli tanto per uno che faceva il salto della corda col suo intestino. Commentò, di cattivo umore. Io credo che qui abbiamo finito...altre mucche pronte a esplodere? Una volpe idrofoba? Guardò verso Raizen.

    Potevano davvero andare ognuno a casa propria?



     
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    L'Ultima Promessa


    -IX-






    La reazione di Hohenheim fu perfettamente giustificabile, Diogene aveva decisamente tirato troppo la corda, sembrava tra l’altro che tra i due ci fossero dei dissapori più personali.
    Inspirò.

    Porta pazienza, Kazekage.
    Ho ammirato la tua freddezza poco fa nell’affrontare la questione del demone, se mostri il fianco adesso sarà stato inutile.
    Attaccarti ai debiti non è la scelta migliore per uscire da questo problema.
    Anzi, potrebbe aiutarti averne qualcuno in più da riscuotere.
    Se non altro ti farà bene allo spirito e magari darà una mano al tuo villaggio.


    Espirò e molto placidamente iniziò a ridere, aumentando gradualmente l’intensità, ma fermandosi prima che la risata divenisse sguaiata.

    Oddio Diogene, a volte sembra che tu ti stia impegnando.
    Non abbiamo combinato poi molto?
    Hai RICHIESTO tu questa riunione, e poi hai alzato i tacchi per combinare QUESTO casino col rischio di coinvolgere ben più persone che non solo quelle qui presenti… e cerchi di dire agli altri che non sono in grado di combinare molto?
    Ridicolo.
    È colpa tua.
    Qui nessuno, o quasi…


    Disse con tono allusorio verso Febh e Kensei.

    ... si accontenta del tuo portamento e delle tue sferzate.
    Non hai mai fatto un singolo passo verso l’alleanza se non per destabilizzarla nel tentativo di farla capitombolare in questo estenuante tiro alla fune che ti impegna da quando hai acquistato un po' di potere.
    Non cercare di fare la morale a chi almeno è rimasto seduto a sufficienza da scaldare le sedie, o peggio ancora non sciorinare una manciata di consigli strategici che in questo consiglio hanno il valore delle massime scritte dentro all’incarto dei cioccolatini.
    UN nemico.
    Tsk.


    Un affermazione assurda che denotava la più totale mancanza di comprensione della situazione in cui si trovavano.

    Siamo circondati, un solo bersaglio su cui puntare sarebbe quanto di più paradisiaco si potrebbe auspicare nella nostra situazione.
    Non ti suggerirò certamente di mettere da parte l’onore e farti aiutare, ma il valore della tua parola qui dentro equivale all’affidabilità della tua persona, ed a giudicare dagli affreschi dentro a questa stanza… qualche passo da compiere ancora c’è.


    Prese la lama e la ripose sulle spalle.

    Sai bene cosa significano queste parole, prenderle come un affronto sarebbe ridicolo.
    Rimettiti in sesto, in questa situazione non possiamo delegare niente perché non possiamo rinunciare a niente.
    Penso che fino a quando non potremmo contare sulle energie di tutti ci manterremo prudenti e continueremo con azioni mirate e non invasive come abbiamo sempre fatto.
    Quando sarai pronto non avremmo difficoltà a prendere nuovamente posto ad una tavola rotonda.


    Il tono era molto più sereno, e per concludere si sarebbe persino spinto ad un offerta d’aiuto, ben più concreta e necessaria probabilmente.

    Per quanto riguarda la giara… potrei dare una mano con le eccedenze se servisse.
    Non ti do certezze perché non so quanto sia pronto il mio ninja, ma dovrebbe essere un esperto di trapassi.


    Per quanto concordasse col nocciolo del discorso di Kensei non potè che fare un appunto a mezza voce.

    Oddio, non esageriamo, più che autocontrollo lo chiamerei estro artistico.

    Disse in riferimento agli affreschi citati poco prima ed all’animo notoriamente instabile degli artisti.

    Ma credo che ci sia del vero nelle sue parole, e sono positivamente sorpreso che a pronunciarle sia non solo un ninja del villaggio nel mirino di Diogene, ma una sua diretta vittima.
    Curioso come si possano creare dei legami.


    Lo disse con una strana ma sincera nota di interesse.

    Certo non mi sembrava tra i più ferventi promotori dell’alleanza quando ha abbandonato la riunione, ma immagino si sia ricreduto.
    Potremmo fare di tutto fino a quando avremmo la certezza di non avere nemici qui dentro, non fino a che ci illuderemo di non averne.
    Se siamo sufficientemente responsabili da non buttarci sul collo di una facile conquista come potrebbe apparire quella di un membro di questa stessa alleanza potremmo collaborare ed uscirne vincitori, oppure farci schiacciare a turno.
    A queste condizioni, io, ci sto.


    Poggiò una mano sulla spalla del Kazekage, ancora stranito da quanto fosse piccolo e forzandosi a non avere con lui un atteggiamento paterno.

    Kazekage?

    Dopotutto, alla fin dei conti era proprio Suna al momento ad aver subito i torti maggiori e con le debolezze che Itai andava mostrando anche l’alleato in cui credeva maggiormente politicamente parlando.

    Kokage?

    Disse riportando lo sguardo su Diogene ma oltrepassandolo per poggiarsi anche su quello di Febh.
    Non interpellò Itai esclusivamente perchè sapeva già la sua risposta.

    Possiamo credere in questa alleanza ed investire in essa senza timore che i nostri alleati celino una lama con i nostri nomi incisi?

    Un sogno quasi irrealizzabile con quei presupposti, ma dopotutto erano li per quello, far leva sui nemici comuni per ottenere un alleanza più solida e sincera, e quello era il momento migliore, se non avesse ottenuto adesso un segnale positivo probabilmente non sarebbe mai più giunto.
    Di quell'inutile riunione solo un dettaglio avrebbe ricordato con triste lucidità: il capo chino di Febh.
    In futuro l'avrebbe probabilmente preso in giro per quel gesto, ma nel presente era qualcosa che lo preoccupava enormemente, anche se credeva nella sua promessa ben più che nell'inclinazione della sua testa, non poteva far a meno di sentire un distinto brivido lungo la schiena, ma era ancora troppo presto per sapere cosa glielo causava.
    Li dentro era forse l'unic,o e sperava di esserlo, a comprendere il peso di quel gesto in tutte le sue sfaccettature.
     
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    La chiamata


    IX



    Già, e avrei preferito morire piuttosto che mettere in pericolo tutte le persone intorno a me.

    Disse glaciale il Kazekage, per nulla impressionato da quell'uscita di Diogenes. La potenza di quell'uomo poteva essere nettare per gli affamati, così come era stato per molti ninja durante gli anni, inclusi alcuni dei presenti in quella stanza. Non Hohenheim, il quale personalmente ed ora politicamente stava più di tutti patendo il comportamento di un individuo che non sarebbe mai dovuto salire a titolo di Kage.

    Il resto del discorso del Kokage, così come anche le parole di Kensei, non fecero altro che farlo arrabbiare ancora di più. Avevano avuto la loro possibilità di parlare durante la riunione, avevano scelto la strada della non collaborazione solo per poi cambiare idea alla fine: o se le erano date troppo forte o erano degli ipocriti e quindi non meritavano risposta.

    Hohenheim avrebbe inveito anche contro l'Hokage, che lo invitava a mantenere la calma ed essere collaborativo, se il suo istinto politico non gli avesse fatto mordere la la lingua. Che ne sapeva l'Hokage di cosa era meglio per Suna? Con quale coraggio gli chiedeva di frenare la lingua quando era venuto a sapere di cosa Diogenes aveva fatto ad Hoshi? In tutti quegli anni, mentre Kiri, Konoha e Oto complottavano, si spiavano a vicenda e tramavano, Suna aveva sempre aiutato tutti. Mai una volta Suna aveva agito contro di loro, mostrando solo supporto ed amicizia. Hoshi sicuramente non avrebbe mai abbandonato questa linea di azione, lui ne era certo. Ed ecco come anni di lealtà del Rosso e del villaggio venivano dimenticati per compiacere il suo stesso assalitore. Oh Raizen...spero che non toccherà mai a te di vedere i tuoi amici traditi dai tuoi stessi alleati. Spero non ti dovrai trovare nella posizione di richiedere indietro il 5 code, quando e se esso verrà recuperato dalle grinfie di Ame.

    Non provò invece nulla per la reazione di Febh. Il Kazekage non aveva particolari legami con lui e, anche se tutti a quel tavolo lo vedevano come un ninja eccezionale, ed il garante perfetto della fedeltà di Oto verso quell'alleanza, Hohenheim lo vedeva esattamente per quello che si stava dimostrando in quella condizione: un ninja stravagante, per quanto potente, che semplicemente non aveva le carte per parlare a quel tavolo o per garantire qualsiasi cosa.

    Il Kokage parlò ancora del demone, Raizen si offrì di aiutare a recuperare il sottoposto del Kokage, incitando nuovamente alla collaborazione. Fu solo allora che Hohenheim parlò:

    Kokage, io ti vincolo alla parola che mi hai dato quando sei venuto nel mio Villaggio. Allora dicesti che sarebbe stato il consiglio dei Kage a decidere del destino del Biju e così è stato. E' stato deciso che il Biju tornerà a Suna e lo farà ora. Contravvenire a questa disposizione, sarà l'ennesima dimostrazione che questa allenaza non può fidarsi di te.

    Hohenheim quindi si guardò bene intorno e continuò:

    Inoltre, il Kokage ha manipolato e mandato a morire Hoshikuzu Chiukuma: questo è quello che la Sabbia ha già pagato per la restituzione del Biju. Io personalmente, con l'aiuto dell'Hokage che si è offerto, aiuterò a recuperare il sottoposto che è rimasto intrappolato nella giara, perchè vite non verranno spese inutilmente sotto la mia guardia. Lo faccio per dimostrare che io e Suna crediamo in questa alleanza. Ma la Sabbia non accetterà altre condizioni. La Sabbia ha pagato già troppo ed io chiedo ufficialmente ai Kage di Konoha e Kiri, o chi in loro vece, di ratificarlo e chiudere questa questione definitivamente.

    Hohenheim poteva essere visto come un ragazzino, o come soon un sostituto del Rosso, ma ora era lui il Kazekage e non avrebbe mostrato debolezza davanti ai leader dell'alleanza, in particolar modo se questa non tutelava Suna. Quello non era un capriccio, era il suo dovere. Perchè l'Accademia era l'accordo che avevano siglato per aiutarsi vicendevolmente e nessuna altra condizione sarebbe dovuta essere necessaria affinché questo avvenisse.

     
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    Trust no bitches


    I

    [Note]
    Ascolto e osservo
    Mi sento fuori luogo in quel posto
    Sono tutti dei mostri
    La maggior parte di loro potrebbe uccidermi a mani nude
    È il loro chakra a dirmelo
    Che cazzo ci faccio qui?
    Devo diventare più forte
    Ascoltare quelle persone non fa altro che radicare in me l'idea di essere circondato da squali
    Il minimo errore potrebbe portare alla morte
    E loro non aspettano altro
    Lo stesso vale per il Villaggio
    Dobbiamo imparare a camminare con le nostre stesse gambe
    Non ripetere gli imperdonabili errori di Hoshikuzu e della precedente amministrazione

    Al netto del mio senso di inadeguatezza, mi faccio forza e decido di dire la mia
    Le parole di Diogenes sono inaccettabili
    Non posso tacere
    I Kage vengono eletti all'interno dei rispettivi villaggi secondo le modalità scelte dai ninja che lo compongono.
    Meglio ricordargli che Suna non è ancor diventata a un feudo di Oto, nonostante le sue macchinazioni.
    Il tono della mia voce, a differenza di quello del mio Kage, non tradisce alcuna emozione
    Dico quelle parole come avrei detto che il sole sorge ad est e tramonta ad ovest
    Come abbiamo sempre fatto, è stato scelto qualcuno degno di rappresentare la Sabbia.
    Qualcuno che goda del rispetto e della stima dei suoi concittadini
    Hoshikuzu Chikuma, pur essendo un ninja di grande talento, non era adatto a questo ruolo.
    Non ci sono sostituti qui.
    Non ci sono alternative a Hohenheim Kakita.

    Con buona pace del Colosso di Oto
    E della Nonna

    Sulla questione "Demone mucca", preferisco tacere
    Diogenes non ha tutti i torti: magari Hohenhen sarebbe morto poco dopo minuti
    Però c'è da dire che nemmeno lui se la passa benissimo
    Non sarebbe male se il demone ci togliessero di torno almeno questo problema
    Accanto rapidamente questa fantasia
    Purtroppo le cose non saranno per niente semplici

    Anche se non lo do a vedere, le parole di Kensei mi colpiscono
    Credo che l'atteggiamento del Kokage dimostri estremo autocontrollo e disciplina?
    Ma di che sta parlando?
    Chiama questo disastro autocontrollo?
    Me cojoni
    Per fortuna che ha dimostrato estremo autoncotollo e disciplina, sennò l'avremmo dovuto raccogliere col cucchiaino
    Inoltre, mi inquieta la sua fiducia nel Colosso
    Sopratutto dopo aver scoperto quello che ha fatto a Kiri
    Come può considerarlo meno pericoloso di Cantha?

    Ciò che sostengono Jotaro o Febh Yakushi mi scalda poco il cuore
    Il nemico del mio nemico è soltanto un altro farabutto che potrebbe pugnalarmi alle spalle
    Non è accettabile che l'alleanza accademica si fondi su premesse così labili
    A mio parare, le richieste avanzate a inizio riunione dal Mizukage non sono state per nulla soddisfatte
    Rimango convinto che Diogenes non ci penserà due volte a schiacciarci se gli verrà data la possibilità
    E che resta un pericolo al pari dei Cremisi o Cantha

    C'è un'altra cosa che non mi dà pace
    La tecnica che ha usato per assoggettare Hoshikuzu
    Se dipone di un arma tanto potente, non possiamo abbassare la guardia nemmeno un istante
    Non so come funzioni precisamente, ma potrebbe bastare uno sguardo, un sussurro o un semplice tocco per attivarla
    Dobbiamo considerare sospetto qualsiasi ninja sia entrato in contatto con lui
    Non possiamo fidarci
    Magari anche Febh o lo stesso Jotaro sono soltanto suoi burattini
    Gli altri sembrano fidarsi dello strambo ninja di Oto
    Non dubito che sia forte, ma non ho motivo per pensare che anche lui non ci tradirà alla prima occasione

    L'Hokage è quello che mi turba meno, per quanto risulti comunque una persona difficile
    Non mi piace il tono con cui si rivolge a Hohenheim
    Così come mi sembra assurda la sua proposta di ridistribuire le reliquie
    Tuttavia è quello più vicino alle posizioni di Hohenheim
    Quantomeno, per ciò che riguarda l'accademia e Diogenes
    Sicuramente è un individuo da conoscere meglio
    Suna e Konoha erano alleati molto stretti in passato
    È ancora così?
    Dobbiamo fare un tentativo se non vogliamo rischiare di far scoppiare una guerra

    A quanto detto da Hohenheim, vorrei aggiornare soltanto qualche precisazione sullo Yonbi
    Non è accettabile che lo scambio avvenga ad Oto
    Diogenes può anche ritenerci un branco di incapaci, ma questo supera la misura
    Non mi entusiasma l'idea di morire ora
    O di diventare un altro dei suoi burattini
    Se devo immolarmi per Suna, cosa che vorrei evitare, che almeno non sia in modo così ridicolo
    Non ci serve il Demone se il prezzo è perdere la vita e l'indipendenza
    Proporrò di vedersi in territorio neutrale
    In presenza dell''Hokage
    Escludere il Mizukage è la cosa migliore da fare?
    Le parole di Kensei non mi fanno sentire tranquillo
    Eppure non so se posso fidarmi nemmeno dell'Hokage
    Non lo conosco abbastanza
    Sono tutti dei cazzo di mostri
    Se qualcosa va storto, siamo morti
    Sono morto
    Forse è meglio prima parlarne prima con Hohenheim
    Però devo anche essere pronto ad agire
    Aspetterò che abbiano almeno finito di distruggere quel poco che resta dell'Accademia
    Non mettiamo altra carne al fuoco
     
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    Kensei era d'accordo, l'Hokage, paternale a parte, era d'accordo...persino Febh ERA d'accordo.
    Quanto al Kazekage, bhè, era alquanto scontato il fatto che si sarebbe opposto all'ultimatum di Diogene. Lo vedeva come l'uomo nero, il fautore di ogni sventura sua e di Suna, il ladro di uno dei tesori più inestimabili del mondo ninja. Convinzioni che erano solo sinonimo di quanto corte e a ristretto raggio fssero le sue vedute, succube di convinzioni che si era imposto fossero verità per riuscire ad andare avanti:

    " Così parla solo chi non pensa di poter far qualcosa in più per il bene degli altri. Se Gaara avesse pensato in questo modo ora non esisterebbe l'Accademia e la nostra stessa esistenza verrebbe messa in discussione. E' interessante constatare come reputi il debito di Suna nei confronti di Oto saldato quando:
    1) il recupero del demone ha salvato il villaggio dalla possibile distruzione a seguito di un capriccio dello Yonbi;
    2) il recupero del demone ha permesso che i nostri rivali, che tanto ne anelano uno, non se ne impadronissero;
    3) il recupero del demone è costato il sacrificio di un Jonin di Oto;
    4) sono stato io a darti una seconda possibilità di fare qualcosa di buono della tua esistenza;
    5) sono stato io a salvare Hoshi dagli accadimenti della Roccia degli Spiriti;
    6) le scelte del Rosso, che Itai e Raizen hanno gentilmente sanificato dal mio "maleficio", sono state prese in totale consapevolezza e senza alcuna forzatura. E il suo atteggiamento disponibili e benevolo nei miei confronti anche dopo aver scoperto il modo con cui era stato spietrificato dovrebbe far riflettere tutti...abbiamo bevuto, riso e banchettato ad Okasada, nei vostri sfarzosi locali.
    Se permetti, Kazekage, sono io che avanzo qualcosa dal tuo villaggio, non il contrario...e la somma mi sembra abbastanza ingente."


    EV93Ypu

    Non poteva entrare nei dettagli del patto (una Stella per un esercito) ma quelli erano i fatti e, benché fosse a tutti noto quanto Aloysius avesse macchinato alle loro spalle, era lapalissiano che avesse fatto più il bene di Suna che voluto la sua disfatta. Diogene aveva sempre voluto il bene (o almeno quello che considerava il bene) per la sua terra natia; lì aveva ancora la sua famiglia e i suoi amici di infanzia, legami che nemmeno una vita nell'oscurità potevano cancellare. I presenti avrebbero anche potuto continuare a discuterne ma, a conti fatti, l'otre era ad Oto e lì avrebbero dovuto giungere per riprendersela.

    Poi ci fu l'intervento di uno dei Sunesi, apparso da dietro un muro o forse sfuggito sin dall'inizio alla vista annebbiata del Colosso, il quale stentava a tenersi in piedi. Parole neutre che non scostarono di una virgola quanto detto fin'ora...poteva non piacergli ma la verità era che l'intero paese del Vento aveva un enorme debito da saldare nei confronti di quel terrificante uomo con la benda: aveva letteralmente riportato indietro dall'oltretomba i sue due ninja più rappresentativi e messo in sicurezza il suo bene più prezioso, macigni in confronto alle frivole accuse del ragazzo prodigio.

    " Ora, se scusate, la mia mente e il mio corpo necessita di un po di pace. Se l'onorevole Kazekage fosse così rispettoso di concedere riposo ad un vecchio, abbandonerei questo castello. Raizen fa si che il tuo ninja sia pronto, non lo attende una sfida facile...Kensei, aspettati una mia lettera: abbiamo molto da parlare riguardo i segreti del sangue. "

    Febh avrebbe già capito che Aloysius non sarebbe stato in grado di fare più di 10 passi. Serviva una delle sue cavalcature per ricondurli ad Oto, lontano dal casino in cui si era trasformata la tanto attesa riunione. Iniziava un periodo lungo e tenebroso per il Mikawa, una reclusione che avrebbe messo a dura prova la sua mente e che lo avrebbe allontanato dal suo amato Villaggio. Una battaglia che non supponeva affatto di vincere.



    Edited by DioGeNe - 28/3/2020, 12:21
     
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    Vento e Fuoco


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    Raizen si accigliò vistosamente quando Diogene non solo buttava l’acqua al suo mulino, ma anzi, ci deviava un intero fiume.

    Ad Hoshi sono stati consapevolmente modificati i ricordi?

    Questa volta la risata la trattenne.

    Immagino che sia il primo passo per la nomina a Kazekage.
    Dopotutto, cosa potrebbe esser visto meglio dal popolo se non consegnare un demone ad un altro villaggio.
    Stai ancora mentendo Diogene.
    E mi fa profondamente schifo, perché io rispetto la tua intelligenza… quando non viene ottenebrata dalle tue scellerate ambizioni.
    Ma tu continui a insultare noi credendo che ancora possiamo dare credito alle tue vuote affermazioni.
    Non mi dilungherò oltre sui tuoi metodi.
    Ma ti dirò che rispetto quest’alleanza, per quanto fragili e rachitiche siano le gambe su cui si regge.


    Tuttavia, rimandare quelle discussioni a quando avrebbero avuto qualcosa di concreto su cui parlare era la cosa migliore.

    Farò si che il mio ninja non venga da solo, soprattutto.
    Spero che per allora avrai trovato un po' di raziocinio.


    Se quelle fossero state le battute conclusive avrebbe fatto un cenno della testa ad Oda, salutando i presenti ma esitando su Febh.

    Passerò presto ad Oto, c'è una questione che dobbiamo risolvere noi due

    Non si dilungò ulteriormente però, lasciando l'amo a perdersi senza lenza.

    Andiamo Oda.
    Spero tu abbia compreso con chi abbiamo a che fare.


    Mantenere in equilibrio la bilancia della fiducia e della prudenza non era cosa affatto facile, poteva anche sembrare che la bontà fosse sufficiente ad avviare un circolo di mutuo scambio, ma solamente un illuso poteva crederci veramente.
    Non avrebbe interagito ulteriormente con nessuno a meno di essere fermato, recandosi all’ingresso ed aspettando li Hohenheim.

    Non era mia intenzione indispettirla Kazekage.
    Non volevo sminuire i suoi problemi, ma solo consigliarle prudenza, anche l'ira è una debolezza, e l'ho appreso a caro prezzo.
    Consideri Konoha al suo fianco se necessiterà di una voce in più durante questo periodo così impegnativo per Suna.


    A meno di particolari contrattempi si sarebbe quindi allontanato a piedi per poi evocare un drago e fare finalmente ritorno a Konoha dopo una delle riunioni più inutili che avesse mai sostenuto, il destino dei villaggi si decideva nei salotti purtroppo, dove i coltelli si nascondono meglio, non alla luce dei quattro grandi villaggi.
     
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    Conseguenze


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    Così questi erano i fatti. Diogenes era rimasto della sua posizione, non riuscendo a mettere il bene dell’alleanza davanti al suo ego. Sarebbe bastato ridare subito il demone a Suna, così come il consiglio aveva stabilito, e l’alleanza avrebbe superato quel momento per andare avanti. Ma era chiedere troppo. Quando le azioni dei singoli diventano sinonimi della volontà di un intero villaggio, quando l’io parla per tutti, si perde di vista il quadro generale.

    I Kage non dovrebbero essere solo persone, pensò Hohenheim. Non dovrebbero essere come singoli individui che reclamano le loro azioni come favori personali, invece di riconoscere tali azioni come semplice ottemperare ad impegni presi. I Kage non dovrebbero minare l’interesse di tutti; a fronte poi di che cosa? Eppure, le persone che aveva davanti - eccetto chiaramente Itai, che non era più presente - si stavano comportando come individui e non come Kage.

    Persino l’Hokage, che pure era suo alleato in quel momento, nel fronteggiare le affermazioni di Diogenes, lo aveva criticato come farebbe una persona, ma non un Kage. Nelle sue affermazioni, c’era il disprezzo di Raizen Ichigami, ma non la presenza politica dell’Hokage di Konoha. Per questo, nonostante le sue parole, forse per il bene della pace, l’Hokage non aveva intrapreso nessuna azione politica per far valere la decisione del consiglio. Così facendo, non aveva avallato la sua richiesta di formalizzare quel tentativo unilaterale di Oto di tenersi il demone e farne quello che voleva, alle condizioni che voleva. Questo era intollerabile.

    Tutte queste considerazioni colpirono il jonin bambino con una tale forza da lasciarlo basito. La sua rabbia scemò, cristallizzandosi in una ferma determinazione: che lui non si sarebbe comportato nella stessa maniera. In quel momento, lui non doveva essere Hohenheim Kakita, ma il Kazekage, e solo gli interessi di Suna in quel momento dovevano avere importanza. Per questo, non poteva ignorare i danni che la Sabbia aveva seguito, nè mettere a repentaglio la sua futura sicurezza all’interno dell’alleanza. Serviva una soluzione politica e, se l’Hokage non lo spalleggiava in maniera istituzionale, avrebbe dovuto lui stesso portare il discorso a quel livello.

    Con rinnovato controllo nella sua voce, il Kazekage disse:

    Le azioni che hai descritto, Kokage, rientrano negli accordi che i nostri villaggi hanno stabilito quasi 40 anni fa. Non considerando il ritorno personale che potresti aver avuto da ognuna di queste azioni, è nostro dovere, di ciascuno di noi, aiutare un accademico in difficoltà. In quest’ottica, recuperando lo Yonbi, non hai fatto un favore a Suna, ma hai fatto il tuo dovere. Alla stessa stregua, salvare il ninja che si è sacrificato per recuperarlo, o recuperare il 5 code, è dovere di ognuno di noi e non ci sarà nessun debito da saldare quando questo verrà portato a termine.

    Questo infatti diceva lo statuto dell’Accademia che tutti si erano imposti volontariamente.

    Complottare contro i villaggi, fraternizzare con i nukenin e alterare la coscienza di ninja accademici...queste sono cose che violano completamente il codice che ci siamo dati. Che Hoshikuzu Chikuma ti abbia perdonato o meno, questo testimonia solo in favore della sua bontà, ma agli occhi di Suna tale comportamento non può passare inosservato. Per quanto dice la legge dell’Accademia, ci sono tutti gli estremi per imprigionarti e buttare la chiave. Tuttavia, questi sono tempi eccezionali, perchè la sopravvivenza di noi tuttI è messa a rischio. Allo stesso tempo, la posizione della Sabbia è stata chiara fin dall’inizio: non possiamo continuare a considerare Oto un alleato se l’equilibrio tra i villaggi non viene ristabilito.

    Per questo, decreto con effetto immediato, che tutti i ninja di Suna non considerino Oto ed i suoi ninja come membri appartenenti all’accademia; che l’accesso a Suna sia proibito ai ninja di Oto, così come l’approvvigionamento di tecnologia ninja prodotta dal DESERT. Inoltre, Suna non parteciperà a nessuna azione offensiva di alcun genere che sia capeggiata o proposta da Oto, se il consiglio non avrà deliberato in suo favore.

    Questa condizione permarrà fin quando lo Yonbi non sarà ridato a Suna senza ulteriori condizioni.

    Visto che viviamo in tempi particolari, come atto di buona volontà da parte del Villaggio, Suna si impegna a continuare a difendere il Suono in caso di attacco da parte dei Cremisi o di Chanta. Alla stessa maniera, Suna continuerà ad onorare gli impegni presi nel consiglio dei Kage. Invito inoltre il Mizukage e l’Hokge a emanare misure restrittive simili nei confronti di Oto, per velocizzare il processo di restituzione e lasciarci questo brutto episodio alle spalle


    Così il Kazekage avrebbe parlato, emanando una direttiva dura verso tutti i suoi ninja e verso l’alleanza. Non era così che avrebbe voluto che le cose andassero, ed aveva fatto del suo meglio per trovare una soluzione politica che non compromettesse ulteriormente la stabilità tra i villaggi. Ma tutto quello che avevano stabilito e concordato in assenza del Kokage era stato distrutto nel momento in cui lui aveva aperto bocca nuovamente.

    Ora puoi andare a riposare Kokage, se ne hai bisogno. Spero che il riposo ti porti consiglio.

    Avrebbe quindi lasciato la sala, probabilmente con Daishin al suo seguito. Il suo consigliere probabilmente non sarebbe stato d’accordo con quella linea così dura che il Kazekage aveva adottato. Tuttavia, il Consigliere non era arrivato a quell’incontro con suggerimenti di varie linee di azioni e quindi Hohenheim aveva agito secondo quello che reputava il bene di Suna e dell’alleanza. Ad ogni modo, il Kage bambino avrebbe ascoltato la sua opinione e qualsiasi suo consiglio su come continuare a gestire quella situazione.

    Prima di lasciare quel luogo, l’Hokage lo sarebbe venuto a trovare confermandogli il suo supporto. Hohenheim avrebbe desiderato che Raizen gli avesse dato più supporto politico durante la riunione, ma probabilmente non si era voluto esporre tanto nei fatti quanto nelle parole. Ad ogni modo, Raizen si era offerto di aiutare a superare quella crisi, e Hohenheim non poteva rifiutare il suo aiuto:

    Grazie per i tuoi consigli e per l’aiuto che stai mettendo a disposizione per superare questa crisi tra villaggi.

    Avrebbe riposto Hohenheim, in tono riconoscente, ma forse con meno calore rispetto a quanto avrebbe fatto in altre circostanze. Del resto aveva un peso nel cuore. Quella era la prima riunione tra i Kage a cui partecipava ed era stato un bagno di sangue. Augurarsi che le cose potessero andare avanti e per il meglio non sarebbe bastato. Le parole non sarebbero bastate. C’era bisogno di più fiducia tra di loro e di azioni che creassero quella fiducia. Oto, o per lo meno Diogenes, non si era mostrato degno di tale fiducia, nè aveva dimostrato di aver fiducia nel loro giudizio. Se le cose fossero rimaste così com’erano, avrebbero perso tutto quanto.
    Hohenheim si chiese se avesse dovuto lasciar correre e lasciare che lo Yonbi rimanesse dov’era. Sicuramente, Diogenes avrebbe comunque trovato un modo di adoperarlo anche se i Kage si erano opposti all’utilizzo che ne voleva fare. Sarebbe stato meglio in quel caso? Solo il tempo avrebbe potuto dire quali conseguenze le scelte di oggi avrebbero prodotto domani.

     
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    È colpa tua. Ratty

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    La Riunione Noiosa


    Veto

    Nella sua testa lo Yakushi si era già fatto da parte e stava realmente per andare via (che il Mikawa tornasse strisciando sulle sue ginocchia, visto come si era comportato, quali che fossero le motivazioni), ma pareva che i battibecchi non volessero terminare. Gene continuava ad alzare la posta e il kazekage arrivò persino a dichiarare un embargo fino a quando non fosse stato restituito il demone. Siete rimasti senza per parecchio tempo. Commentò, irritato. Se il bestione qua crepa cercando di domare la mucca non ci saranno problemi. Se invece sopravvive non ci saranno problemi lo stesso. In ogni caso il demone lo ho io e non ci tengo a tirarlo fuori da quella pentola a pressione. Con questo confermò la sua ultima parola sull'argomento: il Mikawa poteva obbligarlo a tenere il demone per un pò, ma non poteva prenderlo per sè stesso nè obbligare Febh a nient'altro.

    Gettò uno sguardo a Raizen. Questione? Cos'è, hai deciso finalmente di accettare qualche consiglio su come ti vesti o tieni quei capelli? Una provocazione soft...chi avrebbe mai detto che sarebbe stata profetica?
     
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    Capitolo Due


    Atto XII
    Spettatore e vassallo. †



    La situazione stava degenerando rapidamente. Avevo cercato di rivoltare contro quella manica di politicanti i loro stessi discorsi ma ottenni scarsi risultati. Le parole che precedentemente erano state spese in assemblea adesso sembravano non avere più alcun peso, alcuna valenza. Le buone intenzioni erano perse, schiacciate sotto il macigno delle affermazioni del Mikawa. Non sapevo come mi sarei comportato se fossi stato nei panni di Hohenheim o di Diogenes, non sapevo cosa avrei portato a quella discussione, da che parte mi sarei schierato. Una cosa, però, era evidente: Hohenheim stava usando un ragionamento pericoloso, un ragionamento che, se approfondito, lo avrebbe portato a far scivolare le proprie convinzioni dalle sue mani: quello del dovere. Davvero voleva metterla su quel piano? Rendere l'alleanza accademica nient'altro che uno sterile patto dove i doveri avevano la meglio sulle ragioni?
    Diventavo sempre più convinto delle mie posizioni ogni giorno di più: le basi dell'Accademia, le basi concettuali, morali e filosofiche erano corrotte. Necessitata una rifondazione, nuova e vitale. Ma non era - decisamente - quello il luogo in cui parlarne. Potevo soltanto abbandonarmi alle fantasticherie, privato della guida del mio Mizukage e sotto l'egida di una massa di chiacchieroni dal petto gonfio, in ragione e in torto. Lasciai che Hohenheim terminasse il suo discorso. Seguirono indicazioni casuali, come al solito, da parte di Febh Yakushi. Farò ciò che devo da accompagnatore del Mizukage: riferirò le decisioni prese in questo luogo ed i discorsi affrontati. Non ho i poteri né le conoscenze per potermi esprimere a riguardo. Avrete notizie da Itai quando verrà informato dei fatti. Non aggiunsi altro se non un breve cenno della testa. Ed in quel momento estrassi uno spiedo dalla corazza malmessa e mi punsi la mano destra. Una goccia di sangue vivo fuoriuscì: avvicinandoci la mano comparve una piccola ampolla che subito si riempì col mio sangue, sul quale impressi i ricordi di quanto avvenuto.
    Salvo ulteriori sviluppi, avrei atteso il terminare delle discussioni per congedarmi e, camminando fino a che non fossi stato abbastanza lontano da quel luogo così da non dare nell'occhio come era stato richiesto in prima battuta, avrei evocato Kyofu. A Kiri, amico mio. Avevo delle notizie da portare a Itai, notizie che, probabilmente, non gli sarebbero piaciute.




    Chakra:
    Vitalità:
    En. Vitale: 0/30
    Statistiche Primarie
    Forza: 850
    Velocità: 775
    Resistenza: 700
    Riflessi: 700
    Statistiche Secondarie
    Concentrazione: 700
    Agilità: 700
    Intuito: 700
    Precisione: 700
    Slot Difesa
    1:
    2:
    3:
    Slot Azione
    1:
    2:
    3:
    Slot Tecnica
    1:
    2:
    Equipaggiamento
    • Tonico Coagulante Medio × 3
    • Sistema di Ancoraggio dell'Arto Artificiale × 3
    • Elmo integrale dell'Inquisitore × 1
    • Cotta di Maglia Completa × 1
    • Arto Artificiale Kiriano Avanzato × 2
    • Filo di Nylon [10m] × 1
    • Spiedi Potenziati × 2
    • Tonico di Recupero Medio × 1
    • Braccio Sinistro dell'Inquisitore × 1
    • Unagi × 1
    • Yakusoku Kenkichi × 1

    Note
    Combattere con Handicap disattivato.




    Parlato
    Citato
    Koutsu
    Kyofu

     
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    -XI-






    Le parole di Hohenheim avevano quella tendenza che aveva sentito più di una volta in passato, e sapeva sin dalle prime frasiche quella imboccata era una strada in discesa senza freni.
    Cosa ne pensava l’Hokage?
    Che di sicuro il suo collega stava agendo nel bene del suo villaggio, ed anche in uno dei modi migliori che il suo titolo gli concedesse, ma non nell’interesse di tutti, Raizen forse poteva essere accusato di non sostenere quell’alleanza che aveva ventilato con azioni concrete, ma aveva idee ben diverse rispetto a quelle tutto sommato civili intraprese dal Kazekage: lui non avrebbe colpito coloro che si guadagnavano da vivere in quel settore solamente perché uno svitato dava troppa considerazione ad un biju.
    Erano ben lontani i tempi in cui i Biju erano vere e proprie armi, come dimostrato dallo stesso Diogene che era riuscito ad aver ragione del gorilla insieme ad altri tre jonin.
    Se controllati le potenzialità dei jinchuriki, per quanto elevate, non erano di sicuro qualcosa in grado di cambiare inclinazione all’ago della bilancia, e se liberi volevano generalmente stare per i fatti loro, sordi alle richieste degli umani, ad anzi, così scottati dalla loro cupidigia da reagire con una rabbia estrema ed incontrollabile che in mezzo ad una guerra li rendeva incontrollabili ed un pericolo per gli avversari tanto quanto gli utilizzatori.
    Se non era quindi una reale arma o un reale pericolo quel demone, cosa si stavano litigando i due kage in quel momento?
    Secondo Raizen poco più del loro personalissimo onore, con tutto ciò che esso si portava dietro a livello di politica estera vista l’importanza dell’immagine che un Kage dava di se.
    Sostanzialmente una buona posizione nella scacchiera, ne più ne meno, ed a rimetterci chi era?
    I villaggi.
    Non in quanto potenze che risentivano degli effetti di una cattiva scelta ma come singoli individui limitati nelle loro azioni da veti imposti dai loro superiori.
    Era forse un ragionamento che qualcuno avrebbe tacciato di populismo, ma lui credeva che il miglior modo per non essere populista era stare al di sopra delle scelte più popolari e facili, presentarsi come irreprensibile e forte, limitare, imporsi era da populisti
    E Raizen era un esperto di scelte impopolari, giuste o meno solo il tempo poteva deciderlo.
    Espirò drizzando la schiena per dare a quella decisione un tono più netto e definitivo.

    No, non sono d’accordo Kazekage.
    Non personalizzerò questo conflitto.
    Il Kokage ha solamente rimandato come detto da Febh, comprendo la sua fretta nel riavere il maltolto, ma non condivido i suoi metodi, non è mia intenzione far ricadere sugli otesi o sui konohaniani interessati da questo limite le colpe delle sue decisioni.
    Non reputo quindi necessaria alcuna limitazione da parte di Konoha, che tutto sommato ha attualmente pareggiato i conti con il kokage esponendo le sue macchinazioni, ma Suna ha tutte le ragioni per farlo se lo reputa necessario, ed Oto è tenuta a soddisfare le sue richieste come decretato in questa stessa riunione.
    E tutti abbiamo stabilito quanto indebita sia stata tale demoniaca appropriazione, a prescindere dalle traballanti attenuanti fornite.


    Concluse con un leggero inchino di comiato.

    Rinnovando la mia disponibilità vi saluto.

    E si sarebbe diretto all'uscita, per primo od ultimo poco importava, avrebbe atteso li il Kazekage.

    Andiamo Oda.
    Spero tu abbia compreso con chi abbiamo a che fare.


    Mantenere in equilibrio la bilancia della fiducia e della prudenza non era cosa affatto facile, poteva anche sembrare che la bontà fosse sufficiente ad avviare un circolo di mutuo scambio, ma solamente un illuso poteva crederci veramente.
    Non avrebbe interagito ulteriormente con nessuno a meno di essere fermato, recandosi all’ingresso ed aspettando li Hohenheim, indicandogli la strada verso i loro villaggi in modo che potessero avviarsi ed allontanarsi dagli altri.

    Spero tu abbia capito le mie intenzioni poco fa, Hohenheim.
    Per quanto io comprenda i tuoi provvedimenti li reputo giusti solamente se fosse Suna ad applicarli, ma Konoha non ha ragioni, e vorrei che fosse diversa.
    Non volevo sminuire i tuoi problemi, ma solo consigliarti di non scoprire il fianco mostrandoti troppo attaccato a determinate cose: più vuoi una cosa più il suo prezzo aumenta, e non importa con cosa tu debba pagarla.
    L’ho appreso a caro prezzo.
    Siamo dalla stessa parte, ricordalo.
    Consideri Konoha al suo fianco se necessiterà di una voce in più durante questo periodo così impegnativo per Suna.
    E di nuovo congratulazioni per la nomina, non è facile portare questo cappello, se io l’avessi portato come te fin dall’inizio avrei qualche sostenitore in più, anche se i miei sono i migliori.


    Aggiunse le ultime parole con scherzosa sincerità.
    A meno di particolari contrattempi si sarebbe quindi allontanato a piedi per poi evocare un drago e fare finalmente ritorno a Konoha dopo una delle riunioni più inutili che avesse mai sostenuto, il destino dei villaggi si decideva nei salotti purtroppo, dove i coltelli si nascondono meglio, non alla luce dei quattro grandi villaggi.
     
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    La Chiamata


    IX


    Nell'inferno di fuoco, sangue e acciaio dove stavamo combattendo, il folle Garth dei Mikawa sembrava ormai aver avuto definitivamente il meglio su Kensei, ridotto ormai a poco più di un essere umano.
    Le mie lame erano nuovamente pronte a saettare verso il Kokage che, probabilmente confuso dalla sua ira e dalla sua oscurità interiore, era evidentemente sul punto di crollare.
    Era una questione di tempo: sarebbe giunta prima la fine di Diogene o il mio fallimento nel cercare di tenere in vita il mio compagno Kiriano?
    Adesso... La finiamo... Le mani strinsero con ancor più forza le mie lame. Il chakra flui copioso nel corpo.
    Il potere delle Bestie Guardiane era pronto nuovamente a riecheggiare nel mio corpo, quando finalmente giunse, realmente, la fine.
    Il clamore della battaglia aveva richiamato l'alta rappresentanza ninja al piano di sotto, Kage e Amministratori in prima linea.
    In solo pochi secondi, il campo di battaglia venne riportato alla pace.
    Kensei venne scaraventato a terra, mentre Febh utilizzava le sue conoscenze per impedirgli di morire. Mi avvicinai, osservando come le sue ferite venivano chiuse. Ti ringrazio... E' molto forte... io sono riuscito a difendermi, ma non sono riuscito a difendere lui... Esclamai, mentre mi rimettevo in piedi. Vedi di farlo tornare a Kiri sulle sue gambe... Ehm... Ok, dai, mi hai capito. Mi voltai verso il Kage di Oto, che, a quanto sembrava, doveva essere posseduto, oltre che dalla sua bramosia, anche da uno strano essere che lo Yakushi definiva semplicemente "Mucca". Sei pericoloso Diogene. Se fossi una minaccia solo per te stesso, lo potrei anche accettare, ma il problema vero è che quella bestia che hai dentro... E' così a causa tua. Forse è solo la vera parte di te che esce fuori. Sei tu la maschera. L'oscuro burattinaio, avido di sangue e manipolatore... La bestia è il vero te. Mi ricomposi, rinfoderando le lame. Direi che adesso la situazione è sotto controllo... Con voi... Tutti avevano ripreso a sbraitarsi contro, nulla era cambiato.
    Da un tavolo erano semplicemente passati ad un campo di battaglia.

    La metafora era d'obbligo.

     
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