La Famiglia Igashi

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    Storie di Famiglia


    Kiri - 9

    La nostra offensiva diede i suoi frutti, arrivando a danneggiare il gemello soggetto allo strano jutsu e levandogli la fiasca che portava a tracolla, che presto scoprimmo chiamarsi Nendo, qualunque cosa fosse. La melma che si riversò a terra mi diede un'orribile sensazione, visto e considerato il modo in cui pulsava quasi a indicare una direzione. I due gemelli dovevano considerare quella roba molto preziosa, perchè nel vederla perduta presero la via della fuga, evitando i nostri successivi attacchi e lasciando una sorta di eco sul posto, come se quella sagoma che li seguiva fosse un messaggio registrato di qualche tipo. Non avevo altra scelta che concentrarmi su di esso mentre ci parlava.

    Pensate davvero di essere nella posizione di dettare condizioni? O che noi siamo in quella di prendere decisioni? Non ero che un Minarai, un allievo del Mizukage, le politiche kiriane e le azioni del villaggio non mi interessavano minimamente, e non avevo idea del ruolo che aveva Youshi all'interno delle dinamiche della Nebbia...lui forse poteva decidere, io no. In ogni caso allentai un poco la guardia: quei due si erano dileguati e non avevamo le risorse per inseguirli ulteriormente, ma potevano esserci comunque delle trappole, prima fra tutti la melma verde che a quanto sembrava era ancora là dove era stata lasciata. Il Clone svanì dopo aver lasciato il suo messaggio, ma prima che Youshi o Akuraguri potessero parlare alzai una mano intimando loro di restare all'erta.

    La mia Stretta della Palude era ancora attiva e la diressi verso quello che restava della melma, così che la raccogliesse senza mettermi in pericolo: al momento non mi sarei azzardato a manipolarla direttamente, quindi ricorsi alle mie arti col legno per due azioni distinte: generai un arco e una freccia che scagliai, senza attendere risposta e senza dare spiegazioni, nella direzione in cui la melma aveva pulsato inizialmente. Non avevo altre armi in mente dotate di gittata maggiore e se la "cosa" che reagiva con la melma era entro trenta metri la avrei come minimo disturbata, o così speravo. Contemporaneamente il legno emerse dalla mia gamba andando a definire una giara sotto la mano, che ci avrebbe versato dentro la melma, sempre che ne restasse abbastanza.

    Un tappo avrebbe sigillato il contenitore in legno rifinito, al cui interno una serie di trabecolature definivano un contenitore centrale più piccolo, reale sede della melma avanzata, così che la sostanza non fosse a diretto contatto con le pareti esterne. Solo una volta sicuri che non ci fossero pericoli mi sarei rivolto a Youshi. Il mio ruolo è solo quello di un allievo. Non prendo decisioni per Kiri. A te la scelta di come agire. Poi verso Akuraguri. Ti sei comportato bene, ma hai assaggiato il dolore che prova chi è debole. Diventa più forte...è l'unica medicina. Quindi mi avvicinai. Lascia che veda le tue ferite. Le Mani Curative avrebbero rimesso in sesto i danni maggiori, e la mia non era una gentile offerta dettata dal cameratismo: era un ordine. Non potevamo rischiare di portarci dietro un ferito.

    Quel capitolo era forse concluso, ma se me lo avessero ordinato, avrei seguito Youshi e Akuraguri fino a quel misterioso Paese del Pane, forse dopo aver cercato di raccogliere informazioni al riguardo nel Villaggio, sempre che mi dessero l'accesso agli archivi della nebbia (certamente lo avrei avuto a quelli accademici). E Youshi, magari in un attimo di pace, come avrebbe affrontato il discorso della mia identità, ormai clamorosamente svelata? Certo io non avrei introdotto l'argomento.


    Chakra: 23/75
    Vitalità: 12.5/14.5
    En. Vitale: 28/30
    Statistiche Primarie
    Forza: 500
    Velocità: 525
    Resistenza: 425
    Riflessi: 525
    Statistiche Secondarie
    Concentrazione: 525
    Agilità: 500
    Intuito: 500
    Precisione: 500
    Slot Difesa
    1: ///
    2: ///
    3: ///
    Slot Azione
    1: //
    2: //
    3: //
    Slot Tecnica
    1: //
    2: //
    3: //
    Equipaggiamento
    • Kit di Meccanismi per Trappole × 1
    • Kit di Primo Soccorso × 1
    • Katana × 1
    • Bokken × 1
    • Giubbotto Rinforzato × 1
    • Parabraccia in Ferro × 1
    • Gambali in Ferro × 1
    • Tonico di Recupero Medio × 2
    • Uchiha Shuriken × 2
    • Accendino × 1
    • Corda di Canapa [10m] × 1
    • Maschera del Cinghiale × 1

    Note
    Ferite 2 Leggere arto superiore destro.

    Bokken a terra accanto a me, al limitare del ghiaccio.
     
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    La Famiglia Igashi


    XI

    I due gemelli non sembrarono aver fatto i conti con l'illusione che li ammantava, infatti muovendosi incespicarono sui propri passi, aprendo così una possibilità al resto del mio team di contrattaccarli efficacemente, mentre io fronteggiavo l'altro fratello che aveva dedicato - armato di kunai - la sua attenzione ai miei movimenti pronto a tentare di fermarmi. Malgrado questo, però, riuscii a chiudere rapidamente le distanze senza lasciargli il tempo di minacciarmi e, proprio come il suo gemello, mentre iniziavo a concatenare una serie di attacchi mortali, scomparì lasciando dietro di sé una loro copia eterea che si rivolse a noi dichiarando la loro resa. Distesi le spalle e la schiena, che solitamente durante i combattimenti tenevo rannicchiate per diminuire il bersaglio all'avversario e per poter rispondere agilmente alle loro offensive, ma non smisi di sospettare che ciò fosse un tranello da parte dei due fratelli, per questo mantenni le distanze e ascoltai soppesando ogni loro parola. Un sorriso perfido emerse sul mio viso quando lo sentii dichiarare la loro resa e le mani si congiunsero davanti al corpo, reggendo con la destra il polso della sinistra, entrambe celate dal mantello. Quando li sentii, però, dettare le condizioni della loro resa, i lineamenti si fecero - se possibile - ancora più duri e lo sguardo si concentrò verso il volto di quell'esistenza quasi eterea. Le informazioni che ci diedero successivamente, invece, erano interessanti soprattutto quanto riguardava il coinvolgimento di Konoha con un altro gruppo criminale il cui nome era Aimedacca, un'organizzazione mai sentita fino a quel momento. Inclinai il capo, facendo una serie di valutazioni e soppesando la situazione, o meglio, la presenza di Yato in quel momento e le implicazioni che il Senju avrebbe potuto comportare. Passai la lingua sul canino, una volta riportato il capo in asse con la spina dorsale e, allargando le braccia per aprire il mantello e poi richiuderle incrociandole, risposi Sta bene, partiremo domani e al calar del sole saremo al vostro avamposto Quindi la figura svanì lasciandoci soli nella radura.

    Aspettai qualche attimo, lasciando scorrere lo sguardo sulla palude che si aprivano davanti a noi e ragionando sulle loro parole, per rivolgermi verso gli altri due ninja. Nel frattempo Yato, grazie al Doton utilizzato in precedenza e la manipolazione del legno, sembrava aver rinchiuso qualcosa dentro un'ampolla e così mi rivolsi a lui dopo che mi chiese quali fossero le nostre intenzioniChe cosa hai trovato Minarai? avrei atteso curioso risposta prima di riprendere a parlare Partiamo immediatamente, tempo di fare rapporto alla Mano e curare le ferite più importanti, ci riposeremo durante il viaggio in mare risposi, facendo un cenno con il capo invitandoli a seguirmi e muovendomi verso la capanna, mentre Yato spendeva parole sagge nei confronti di Akuraguri e al primo mi rivolsi nuovamente Chiudi solo le ferite che sanguinano copiosamente, tra poco ci affideremo ai medici del villaggio. Io arrivo subito quindi rientrai nella baracca e staccai dal muro la mappa che avevamo trovato in precedenza, una volta tornato alla luce del sole la studiai nuovamente, sorrisi mostrando i denti e diedi un colpo con il torso della mano sui fogli prima di richiuderli e nasconderli sotto il mantello Mi ricordavo bene allora... mi rivolsi ai miei due compagni invitandoli a tornare al villaggio I Figli di Isaka avevano una mappa, sono segnati una serie di passaggi segreti per entrare nel forte, una mappatura completa della cava e l'entrata per un laboratorio di ricerca Nendo il mio sguardo si mosse verso la maschera che celava il viso del Senju "le menti del seguaci del figlio del capo" Credo che potremmo avere a che fare con questo Isaka, non capisco perché un padre sottolineai quella parola, mostrando così il senso generico con la quale la stavo utilizzando Sia interessato a plagiare la mente dei propri figli e farli rapire da altri, da persone che appartengono ad un'altra famiglia
    Nel frattempo, raggiunto il villaggio, avrei condotto rapidamente nella sede pubblica della Mano Nera. Lì, all'ingresso, avrei informato un segretario della necessità di un intervento medico per il sottoscritto e gli altri due ninja coinvolti, quindi l'immediata e massima urgenza di parlare con un superiore per fare rapporto circa gli ultimi avvenimenti.

    Non avrei mancato, se avessi notato una certa reticenza o ritardo nell'eseguire le mie direttive da parte del segretario, di sottolineare velatamente, appoggiando la mano sinistra, annerita dai residui dell'ombra dell'arma di Iwa, sulla scrivania, il ruolo e rapporto diretto che avevo con il Mizukage. Quindi, presentatomi solo con il mio superiore e lasciato i miei compagni alle cure dei medici che in una sala secondaria si sarebbero presi briga di medicarli, avrei fatto rapporto descrivendo gli avvenimenti fino dal loro principio. Iniziai dunque a descrivere il ritrovamento del corpo sulla scogliera, non mancando di citare i dettagli come il cuore morsicato, fino ad arrivare all'incontro nella palude con i Figli di Isaka, le loro intenzioni e il rapporto di lavoro con gli Igashi. Proseguii dunque nel raccontare i fatti: l'incontro con i due gemelli, lo scontro, la loro dipartita e proposta. Lì mi sarei fermato soppesando le parole successive, avrei chiesto loro quali fossero le informazioni in nostro possesso rispetto agli Igashi, l'Aimedacca e, soprattutto, Nendo. Se, precedentemente, Yato-san mi avesse riferito di essere riuscito a raccoglierne una parte, l'avrei riferito al mio superiore.
    Attese eventuali domande dal mio superiore e dopo aver ascoltato le sue risposte, avrei proseguito proponendo un piano d'azione che così, con il suo consenso, si sarebbe svolto: saremmo partiti immediatamente alla volta del Paese delle Sorgenti Termali, lì dove si trovavano il Paese del Pane e del Frumento, per fare ciò avrei richiesto - con la massima discrezione - di partire con una nave a qualche kilometro dal porto, in modo da depistare eventuali occhi indiscreti; raggiunta la zona di nostro interesse, sfruttando le mappe in mio possesso che avrei mostrato al superiore, avremmo tentato di infiltrarci nei luoghi nevralgici e, capito chi rappresentasse questa Aimedacca e perché Konoha la sostenesse, muoverci verso l'eliminazione degli Igashi e la raccolta di prove tangibili della collaborazione del villaggio della Foglia con tale organizzazione criminale, al fine di poterli ricattare agli occhi dell'Accademia.
    Avrei atteso direttive o beneplaciti da parte del mio superiore e, raggiunti i miei compagni di missione, mi sarei affidato a mia volta alle cure dei medici mentre una squadra della Mano Nera si sarebbe preoccupata di allestire la nave per il viaggio e condurla a tre kilometri, in una piccola baia di nostra conoscenza, dal porto. A quel punto, avrei invitato Yato-san, o meglio Minarai, a lasciare l'ampolla contenente il Nendo alle cure della Mano Nera e, ad entrambi, di trasformarsi con le sembianze di un qualunque rappresentante delle squadre speciali del villaggio. Temevo, infatti, come avevo dichiarato precedentemente al mio superiore, che ci potessero essere delle spie sul libro paga degli Igashi e volevo, di conseguenza, assicurarmi che continuassero a credere ciò che gli avevo detto precedentemente, ovvero che saremmo partiti all'alba del giorno seguente. Trasformatomi a mia volta, li avrei condotti alla baia dove ci avrebbe attesi una nave pronta a salpare in direzione del Paese delle Sorgenti Termali.

    Sull'imbarcazione avremmo dovuto trovare del cibo e qualche giaciglio dove qualcuno avrebbe potuto riposare se lo avesse ritenuto necessario, io per primo ne avevo bisogno. Ma, prima di concedermi tale lusso, dispiegando la mappa su un tavolo in sottocoperta, avrei voluto fare un briefing spiegando quali fossero le nostre intenzioni. Su di essa avremmo dovuto individuare senza difficoltà, data la minuzia dei particolari avuta dagli Igashi precedentemente, il loro avamposto e quindi i passaggi segreti che conducevano all'interno dello stesso.

    Finito di raccogliere le idee, mi avvicinai a Yato-san e con un cenno del capo lo invitai a salire sul ponte della nave lontani da orecchie indiscrete. Quindi mi sarei rivolto a lui allungando il braccio destro in segno di saluto e afferrandogli l'avambraccio con un presa ferma, non perdendo il contatto visivo E' un piacere tornare a combattere al tuo fianco lasciai la presa rivolgendo la mia attenzione verso l'acqua su cui scorreva rapida la nave Come ti ho detto qualche ora fa, i motivi del tuo anonimato mi sono ignoti, ma se il Mizukage non ha ritenuto necessario condividere come tale informazione dev'esserci un buon motivo e non posso che accettarlo abbassai il cappuccio del mantello lasciando che la brezza marina mi avvolgesse il capo Però ho bisogno di capire come si comporterà Minarai a fronte di ciò che potremmo scoprire, mi riferisco alla possibile collaborazione tra Konoha e l'Aimedacca e le eventuali prove che di tale collaborazione sono intenzionato a raccogliere e portare al Mizukage rivolsi nuovamente lo sguardo verso di lui Certo è che gli Igashi avranno vita breve, non sono disposto a collaborare con loro se non al fine appena dichiarato o per raggiungere più rapidamente il loro capo incrociai le braccia condividendo con lui alcuni miei ripensamenti circa il piano d'azione Mi chiedo cosa sia questo Nendo e se non valga la pena iniziare la nostra indagine e infiltrazione proprio da quei laboratori. I due Igashi che abbiamo appena incontrato, sembravano tenerci particolarmente

    Finito di scambiare quelle parole, mi sarei andato a riposare su un'amaca in sottocoperta per poter arrivare fresco e pronto una volta raggiunta la costa.
     
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    Igashi


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    - Che cazzo vuol dire che non sei mia moglie, - domandai infastidito da un simile comportamento irrispettoso e ingenuo. Ma come le educavano le persone a Oto? Veramente un disastro da tutti i punti di vista. - Se non volevi essere mia moglie, dovevi dirlo prima. Ormai è tardi. - Inarcai le sopracciglia al sentirla parlare, anche cercando di capire se quella tizia la fosse seria oppure no. - Non è che sono caduto da piccolo. È che boh... non ricordo cosa era successo... - mi grattai la testa. - Ma sono sempre stato così, cara moglie Haruki. - E comunque non è che non avevo detto le cose giuste o che avevo detto solo una cosa mezza giusta. Io ero Tasaki Moyo, porca troia, non so se rendo l'idea. - Sì, ma non mi rubare l'idea cara mia moglie bella, buona e sexy. L'ho detto prima perché sono un chunin e tu una jonin, o qualcosa del genere. - Ero d'accordo sul fatto di dover evitare gli spargimenti di sangue. Soprattutto considerando che quel modo di fare mi avrebbe permesso di avvicinarmi a Haruki ancora di più. E comunque, aspettai che quella tizia la che mi piaceva un sacco finisse di parlare prima di aprire bocca e dar vita ai miei pensieri. - Stanca? Ma abbiamo appena iniziato. - Rimarcai. Salvo poi aggiungere: - Comunque qui comando io, quindi facciamo quello che dico io. - - Sottolineai. - E io dico: pace, ma ci prendiamo Dorian quando lo troveremo. Perché Dorian appartiene a Oto e qui oto sono io e tutte cose del genere. - All'ultima affermazione della mia coniuge, scossi il capo in senso negativo. - Nono, io vado con mia moglie, ovunque questa vada. - Scossi il capo. In effetti non c'era il minimo verso che ci potessimo lasciare tutto d'un tratto, da un momento all'altro. Ora ci eravamo sposati. Lei già se ne stava andando? Ma che cazzo. Ovviamente protestai in maniera focosa cercando di far ritornare l'attenzione dei presenti sul vero problema: il mio matrimonio e il bisogno di trovare Dorian il prima possibile. - Andiamo un cazzo! - Risposi incazzato. - Io devo Dorian insieme a questa rimbambita qua, - indicai Harumi. - Poi ci siamo appena sposati quindi vado con lei. - Alzai le spalle. Insomma, la mia posizione era anche abbastanza chiara. Se dovevo continuare quella missione, - ovvero trovare il cazzo di un Sarto di merda, di Silenzio non me ne fregava niente, - volevo farlo sicuramente a modo mio.






    Chakra: 66/80
    Vitalità: 16/16
    En. Vitale: 30/30
    Statistiche Primarie
    Forza: 675
    Velocità:  650
    Resistenza: 500
    Riflessi: 625
    Statistiche Secondarie
    Concentrazione: 600
    Agilità: 675
    Intuito: 625
    Precisione: 600
    Slot Difesa
    1: Salto
    2: ///
    3: ///
    Slot Azione
    1: ///
    2: ///
    3: ///
    Slot Tecnica
    1: ///
    2: ///
    Equipaggiamento
    • Tonico di Recupero Medio × 2
    • Shuriken Gigante × 1
    • Veleno Debilitante B1 (5 dosi) × 1
    • Tonico di Ripristino Medio × 2
    • Katana × 2

    Note
    ///
     
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    Magistra Vitae

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    La famiglia Igashi


    Capitolo 11

    Finalmente liberata da quell'incubo, che evidentemente abusava di sostanze alcoliche visto che neppure ricordava correttamente il suo nome nonostante professasse un amore inscalfibile, Harumi si guardò intorno notando che oltre al terzetto anche lo stuolo di cadaveri si era volatilizzato senza un suono. La rianimazione dei cadaveri del Suono non permetteva giochetti di prestigio di quel genere da quanto ne sapeva e le erano sembrati piuttosto reali, troppo per cavarsela definendole semplici illusioni. Avrebbe di certo approfondito la questione se possibile, una ragione in più per continuare a seguirlo ed osservarlo. In effetti è innegabile che mi abbia tolta da un bel pasticcio, Ketsueki-san. Ha i miei ringraziamenti. Un leggero inchino sarebbe seguito a quelle parole. La giovane jinchuuriki aveva avuto una vita sufficientemente fuori dall'ordinario per non formalizzarsi su amici, nemici, alleati e minacce quando si trattava di riconoscere i meriti di qualcuno. Avrebbe collaborato con facilità con il peggiore degli assassini se quello l'avesse trattata bene e con rispetto.

    In effetti dopo che erano rimasti da soli l'atmosfera si era in qualche modo alleggerita, permettendo per lo meno una conversazione produttiva. Sì, sono in grado di controllare il chakra con sufficiente precisione. Per quanto riguarda la furtività non è il mio forte, ma neanche il mio punto debole, e per le distrazioni posso inventarmi di certo qualcosa. La ragazza si interruppe per un poco, trattenendo una domanda sulla punta della lingua mentre ponderava se darle voce o meno. Alla fine cedette alla tentazione mentre già erano in marcia. Mi scusi, Ketsueki-san, ma non ho potuto fare a meno di domandarmelo. Lei è originario di Oto per caso? Le sue arti ninja mi sono familiari. Avrebbe introdotto l'argomento con una naturale innocenza, aiutata in questo dalla sua aria poco pericolosa e dalla voce rassicurante. Il tempo per parlare ci sarebbe stato, anche se le asperità del terreno l'avrebbero costretta spesso a tacere per poter rifiatare [Nota]Harumi resta al passo con chakra adesivo e repulsivo: -15 Bassi.

    Nonostante l'aspetto burbero e l'aria truce, il nukenin non sembrava antipatico, almeno per gli standard della fanciulla che era stata adottata da Etsuko e dalla famiglia Mikawa. E proprio a loro pensò quando la sua guida gli propose, quasi intimandoglielo in verità, di modificare il suo aspetto tramite una tecnica. Ah non si preoccupi, sono abituata. Probabilmente perfino l'uomo avrebbe alzato un sopracciglio sentendolo, ma la kunoichi non avrebbe approfondito lasciandolo con la curiosità. Ah, basta che non sia permanente chiaramente! Il fatto che non le fosse venuto in mente subito, oltre al suo fidarsi di un perfetto sconosciuto poco raccomandabile, dovevano dire molto del senso di conservazione della ragazza. Dopo che ebbe terminato, l'unico suo commento sarebbe stato al dir poco spiazzante. Mi dispiace solo non poter vedere come appaio, sono un po' curiosa di sapere chi ha scelto. Potrebbe essere utile saperlo per calarmi nella parte, almeno il nome no?

    Più gli stava vicino, più si convinceva che fosse un Mikawa. Si erano lasciati alle spalle una recinzione sciolta e ricostruita col sangue da relativamente poco tempo quando raggiunsero il loro primo obiettivo, almeno da quel poco che le venne rivelato. Si trattava del famoso, o presunto tale, Fornaio. Beh, Harumi supponeva che lo fosse per lo meno localmente. In ogni caso la sua attenzione era stata attratta da altre due persone vicino a lui che sembravano in tutto e per tutto dei ninja, sebbene non sapesse dire se si trattasse di accademici. Il ragazzo era decisamente massiccio e di certo qualche anno più grande di lei mentre la ragazza piuttosto gracilina doveva essere forse più giovane. Spostò lo sguardo sul suo accompagnatore in cerca di risposte che non sarebbero arrivate. Dopo poco fu chiaro che la sua linea attendista non avrebbe condotto da nessuna parte. Non mi sembrano intenzionati a schiodarsi presto, che facciamo? Considerate le guardie che li circondavano non dovevano essere in ottimi rapporti, ma era troppo distante per capire di cosa stavano parlando. Si sarebbe quindi avvicinata sfruttando la copertura degli arbusti e rasentando terra cercando di non far rumore fino ad essere a portata di udito ed avere una migliore visuale. Forse avrebbe finalmente compreso brandelli della conversazione, oppure aguzzando a sufficienza la vista sarebbe riuscita a leggere qualche parola delle carte che la ragazzina sventolava in aria [Abilità]A te stabilire quanto riesco a captare con le abilità utilizzate.. Qualsiasi cosa insomma che potesse aiutarla a farsi un'idea se i due elementi non considerati nel piano dell'Igashi potevano esserle utile o avrebbero provocato solo più caos.



    Chakra: 54/75
    Vitalità: 15/16
    En. Vitale: 29/30
    Statistiche Primarie
    Forza: 500
    Velocità: 500
    Resistenza: 500
    Riflessi: 500
    Statistiche Secondarie
    Concentrazione: 500
    Agilità: 500
    Intuito: 500
    Precisione: 500
    Slot Difesa
    1: ///
    2: ///
    3: ///
    Slot Azione
    1: ///
    2: ///
    3: ///
    Slot Tecnica
    1: ///
    2: ///
    Equipaggiamento
    • Kunai × 7
    • Kaiken × 1
    • Wakizashi × 1
    • Bolas × 1
    • Makibishi × 1
    • Corpetto in Cuoio × 1
    • Tonico di Ripristino Minore × 1
    • Tonico di Recupero Minore × 1
    • Tonico Coagulante Inferiore × 1
    • Cartabomba I × 1
    • Fumogeno × 1
    • Bomba Sonora × 1

    Note
    ///


     
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    ~ The Red Capes are coming!

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    La Famiglia Igashi


    - XIII -



    [Kiri]

    Akuraguri, taceva, osservando la scena e coprendosi con la mano le porzioni del corpo maggiormente ferite. Minarai, dall'altra, si immerse nell'immobilismo problematico che la sua doppia natura gli imponeva, dopo una breve frase stizzita rivolta verso il crono-clone. Youshi, invece, faceva ciò per cui il Mizukage gli aveva dato piena fiducia: prendeva decisioni difficili.
    Il Tokugawa scelse di indagare fino in fondo alla questione, dapprima confermando l'intenzione di aiutare gli Igashi nella loro lotta interna contro i loro avversari - che erano supportati dall'avversa Konoha - per poi, ricevute le informazioni che gli erano state promesse, elaborare un piano diverso, un piano che richiedeva una certa dose di preparazione e pianificazione.
    Nel frattempo, Yato, si era accorto di qualcosa che stava muovendosi dall'erba e, con una tecnica del suo clan, decise di intrappolarla in un doppio contenitore di legno, perfettamente lavorato e nient'affatto in contatto col suo corpo. Il foglioso era un ragazzo decisamente previdente.
    Facendo leva sul suo ruolo, Youshi portò sia il Kenkichi che l'allievo del Mizukage in una sede della Mano Nera vicino alla Costiera ed iniziò ad attirare su di sé un po' di attenzioni all'interno delle Squadre Speciali. Prima di tutto, affidò Yato e Akuraguri alle cure della squadre medica che, di rimando, gli disse che sarebbe stato meglio se il Kenkichi si fosse riposato ed avesse evitato di intraprendere immediatamente una nuova missione. [Note per Pyotr]Modo on gdr per far finire qui la tua parte di quest, se non vuoi proseguire. Ti stemmerò per quanto fatto fino ad ora, ovviamente. :)
    Puoi sempre postare dicendo e imponendoti di voler andare con loro, e quindi proseguire la quest.
    Il Senju, invece, fu rapidamente e prontamente rimesso in sesto.
    Riguardo invece alle informazioni che aveva riportato, Youshi ricevette una cartella secretata, firmata da qualcuno che ben conosceva: Akira Hozuki, il quale, ai tempi, era ancora membro delle squadre speciali kiriane. Nella cartella si parlava di un kiriano d'adozione, un certo Isaka Igashi, che era stato ucciso qualche anno prima sulla Costiera a Kiri. Insieme a lui, quella notte, vi era un altro kiriano, un Kenkichi, il cui nome aveva già sentito forse, una volta, col Mizukage: Keiji Kagome. Benché Akira avesse evidentemente dei sospetti sulla dubbia morte di tale Isaka, il caso fu archiviato come un incidente, dal momento che Keiji ed Isaka furono aggrediti da dei lupi - i cui cadaveri furono ritrovati sulla scena del delitto. Konoha rivendicò il corpo di quel ninja, ma Kiri riuscì a tenerselo, evitando che fosse consegnato. Poté notare, tra le informazioni della cartella, che qualcosa non tornava: non era indicata alcuna ubicazione del luogo di sepoltura e, soprattutto, non era citata alcuna autopsia del cadavere. Era comunque descritto lo stato in cui l'uomo fu trovato: col petto divelto ed il cuore mancante. Se solo Akira fosse stato disponibile, forse, avrebbe potuto scoprire di più sulla faccenda ma il proprietario di Samehada era ormai da tempo un irreperibile ramingo. In ogni caso, di Aimedacca e Igashi, se non come cognome, non aveva letto neanche una riga. Peccato che il suo compagno di viaggio non fosse un archivista di Konoha: tra i file della foglia, invece, sarebbero potute venir fuori molte informazioni interessanti.
    L'otre con la Nendo creato da Yato fu consegnato alle squadre speciali di Kiri, che si premurarono di inventariarlo, segnalarlo e porlo in un luogo adatto. Non sapevano esattamente di cosa si trattasse, dunque agirono con la massima cautela possibile.
    Quando fu il momento di partire, a Youshi vennero date tutte le indicazioni per soddisfare il piano che aveva preparato. La trasformazione e la sua identità furono preservate e fu dato ordine di accompagnarli là dove avessero ritenuto più opportuno. Il viaggio sarebbe durato del tempo ma le comodità del muoversi col benestare del proprio villaggio non avrebbero certamente reso la cosa particolarmente gravosa.
    Durante il breefing con la mappa a disposizione e le indicazioni degli Igashi, Minarai e Hidarite ebbero modo di scoprire alcune cose interessanti: prima di tutto di un accesso nascosto, passando completamente ad est, dopo aver guadato il fiume, verso un laboratorio indicato con una semplice 'X' rossa vicino al Villaggio del Frumento. Accanto alla 'X' era presente anche un piccolo kanji: é»™. Questo laboratorio, inoltre, dava sul fiume principale, quello che da ovest quasi cingeva completamente il Paese del Pane e del Frumento. Non c'erano molte indicazioni ma una linea tratteggiata a piccole frecce delineava un chiaro tragitto lungo il fiume che avrebbe portato sul retro della grande fortificazione, fino al suo molo privato.
    Erano presenti inoltre altri percorsi segreti: uno che andava su un'altra 'X' rossa, segnata nella parte boscosa sulla sinistra, costeggiando l'affluente che divideva la grossa cava a sud della mappa dal resto degli edifici segnalati. Infine, un ultimo kanji era presente in basso a sinistra vicino al quella sorta di penisola che si distaccava dal resto di terra: é .
    Un ultimo dettaglio, infine, sarebbe emerso chiarissimo da quella mappa: il covo degli Igashi era la grossa struttura a sud, chiamata Cava di Jinpachi e che corrispondeva al luogo di incontro che i Gemelli avevano descritto loro.
    Non restava che scegliere dove andare: alla scoperta di un luogo sconosciuto, passando per canali segreti e rischiando di inimicarsi gli unici contatti certi che avevano, o proprio da questi ultimi, che quel luogo lo conoscevano ed potevano fornire nuove ed interessanti informazioni riguardo l'alleanza tra l'Aimedacca e Konoha?

    [Alla corte del Pan-ya]

    Non avrebbero fatto lo stesso errore un'altra volta: Mazuri, Ketsueki e Himan si guardarono reciprocamente più volte mentre Tasaki riprese parola, non intenzionato a sottostare agli accordi presi in precedenza. Ma, come detto, non avrebbero fatto lo stesso errore. Questa volta si sarebbero limitati a fare spallucce e lasciare che l'otese d'adozione facesse quello che voleva. Un po' come quei genitori che, esausti, accontentano il figlioletto in crisi pur di non sentirlo più piangere. Tasaki, quindi, non si separò da Harumi ed anzi, passò dalla guida di Mazuri a quella di Ketsueki. Se quello fosse stato un upgrade nei propri intenti o se fosse passato dalla tiepida padella delle menzogne all'usionante brace della violenza, lo avrebbe scoperto molto presto.
    In ogni caso, lo pseudo-vampiro e la jinchuuriki del due code si mossero velocemente, costringendo Tasaki a stare al passo e facendo sprecare anche a lui una discreta quantità di chakra. [Note per Leo & Histo]Non aveva senso fare un altro post di pippe su voi che bisticciate. Siete nuovamente insieme e Leo consuma come Harumi ha fatto allo scorso post, 15 bassi.
    Non so dirtelo. Rispose alla kunoichi Ketsueki, con una certa tristezza nella voce. I miei genitori, forse. Io sono sempre stato un fuggiasco, un idealista tra i ranghi dell'Aimedacca. Quel che so lo ho imparato lì. Poi si fece immediatamente serio. Ma non sono certo affari che ti riguardano.
    Nonostante questo breve scambio durante il viaggio, il resto del cammino proseguì con poche interazioni, anche e soprattutto da parte di Tasaki. Forse aveva saltato un giro o forse era perso nei suoi contorti pensieri, ma l'otese se ne stava al passo, in silenzio, senza fare troppe domande. Anche a lui venne applicato un fuuinjutsu simile a quello di Harumi, con la differenza che l'aspetto che avrebbe assunto in caso qualcuno lo avesse osservato, sarebbe stato quello di un cadavere soggiogato dai fili di Ketsueki.
    Sorpassata la linea di guardia nemica, sciolto il sangue che creava la finta muraglia difensiva, i tre si acquattarono nascosti, mettendosi ad ascoltare i discorsi del loro obiettivo e dei suoi ospiti. [Note per Leo & Histo]Come detto al post precedente, sentite tutto quanto si sono detti al post scorso e quello che succede in questo post, descritto di seguito.

    L'aria rimaneva incandescente nel cortile segreto del Pan-ya. La giovane kunoichi della Sabbia, che tanto era innatamente brava ad appiccare incendi, continuava ad alimentare, piromaniacalmente, le fiamme della discussione gettando, ogni volta che questa sembrava placarsi, benzina sul fuoco. Namae, infatti, si era dimostrato intenzionato ad accettare la rivelazione di Kao, pronto a tutto pur di seguire la flebile speranza che si era accesa nel suo cuore riguardo al destino della figlia, sentendo che l'Aimedacca disponeva o era intenzionata a creare, un antidoto al male incurabile per il quale, probabilmente, la bionda fanciulla era stata resa esperimento; Ryugi, invece, aveva tantissimi dubbi e li espose con la sua solita veemenza. Una veemenza che andava a scatti, certo, ma indubbiamente focosa. Il Pan-ya rimaneva in silenzio, mentre la sua testa si muoveva a destra ed a sinistra osservando tutti gli interlocutori in azione.

    Nascosti ed invisibili agli altri, il duo di otesi e Ketsueki osservava il tutto, con quest'ultimo che sembrava francamente divertito. Quel maledetto bastardo è un genio. bisbigliò quando Kao parlò dell'antidoto, udibile comunque ai due suoi accompagnatori, forse con una certa leggerezza. Tasaki e Harumi avevano potuto sentire che l'uomo che non riuscivano a vedere per via della sua ubicazione al di sotto della tettoia si trattasse di un membro dell'Aimedacca come Ketsueki.

    Non si fidava, Ryugi. Ed aveva una serie di motivi per farlo, motivi che rapidamente scrisse sulla sua carta ninja. Kao la guardò, subendo lo sguardo truce della ragazzina, prima di prenderla in mano e rispondere punto per punto. Bhè, è vero. Non potete fidarvi. Ma avete altre alternative? Voglio dire ... io conosco gli avamposti nemici oltre il fiume e, se le mie informazioni non sono troppo vecchie, so anche dove si trova il Sarto. Abbiamo chiesto aiuto a voi fogliosi perché da soli non ce l'avremmo mai fatta: sono troppi e meglio organizzati, anche se probabilmente siamo più forti, ci batterebbero grazie ai numeri. In sostanza, stava dicendo qualcosa di semplice: o con lui e qualche sua informazione o in balia degli eventi ma senza probabili serpi in seno. Il secondo punto non fu commentato, era poc'altro che una frecciatina.
    Il terzo punto che la kunoichi sollevava, e che venne letto da Kao prima di rispondergli, poneva le giuste domande. Quanto aveva detto fino ad ora mancava di alcune informazioni utili alla corretta comprensione della faccenda. Stai forse saltando a conclusioni troppo affrettate. Magari i Perfetti possono essere nati dopo la scissione, perché dovrebbero necessariamente essere nati prima? Detto questo, come vi dicevo, Jinpachi e Dorian sono riusciti a creare questo siero, questo antidoto che inverte il processo di deumanizzazione. Se usato sulla Nendo che ancora non è entrata in contatto con un ospite, riesce addirittura ad ucciderla sul posto, istantaneamente. Ho detto che l'antidoto è stato creato a Konoha, non che è stato trovato lì. Gli Igashi sono originari della Foglia, o almeno, il Jinpachi ed Isaka, i due vertici, lo sono. O meglio, lo era, nel secondo caso. La quarta domanda era invece un po' confusa, oltre che concitata, e Kao dovette rimettere ordine. La Nendo uccide coloro che non hanno Kekkei Genkai perché anziché legarsi ai geni che rendono possibile la loro tecnica speciale si lega al DNA dell'ospite, divorandolo lentamente e, quindi, uccidendolo. Gli Igashi sembrano riusciti, di recente, a creare un arma che trasforma in Perfetti anche coloro che non possiedono Kekkei Genkai. Una sorta di Nendo potenziata, che non si limita a nutrirsi e migliorare i geni delle tecniche speciali ma, volendo, li fornisce. Anche l'ultima domanda necessitava di una serie di considerazioni preliminari perché gli astanti potessero comprenderla. Le vicende di Dojin sono particolarmente complesse. Suo padre era un famoso scienziato Otese che collaborava con Jinpachi. Seguendo le orme del padre, Dorian si interessò sia alle arti ninja che riguardavano i morti, suo interesse innato, sia quelle più tipiche del genitore, quelle che riguardavano il tempo. Quando riuscì a sviluppare le conoscenze basilari di entrambe queste arti, Jinpachi lo prese sotto la sua ala. Quando però si accorse di ciò che stavano facendo, decise di tentare la fuga, finendo per venire catturato e lavorare come schiavo mentre il padre venne ucciso. Raccontava la cosa con un certo, colpevole e sospettoso, distacco. Quando fu trasferito a Konoha, faceva parte del gruppo che riuscì a produrre l'antidoto, gruppo che venne sgominato, quasi per caso, da una coppia di ninja della foglia, che liberò l'Otese e gli permise di tornare a casa e di lasciarsi alle spalle la vita in prigionia. Dorian dunque, è stato rapito perché utile mentre gli altri Otesi devono aver scelto di collaborare con loro per qualche motivo. Insomma, stiamo parlando di Oto, non la più retta tra le città ninja a livello morale. Sulla questione menzogne, Kao si fece un po' più impacciato, tornandosi a grattare la testa nervosamente come faceva di solito. Bhè ... sì, ho mentito. Perché sapevo di poter vendere quest'informazione al Fornaio e speravo che lui sapesse altro sulle sorti del Sarto. Non so se te ne sei accorta ma siamo molti a volerci morti a vicenda ed è difficile riuscire a scindere le informazioni utili da quelle volte solo a depistarci. Sull'ultima osservazione, Kao scosse il capo. Non vedo come sapere degli alleati Otesi possa farmi sapere dov'è il Sarto ... Forse la kunoichi della sabbia aveva detto quella frase alla luce del fatto che ritenesse impossibile il rapimento di Dorian e il collaborare tra Oto e gli Igashi.

    Senza che i partenti da Konoha potessero sentirlo, Ketsueki commentava le parole del suo commilitone. Se non ve ne siete accorti, gli Otesi di cui stanno parlando siete voi. Sorrise, divertito. Potrei quasi vendervi a loro qui sotto, sarebbe per lo meno divertente. Tanto il Pan-ya è buono, come minimo vi chiude qualche giorno nelle prigioni e poi vi adotta. Mpff Il sorriso sul suo volto tradiva ironia. C'erano, tuttavia, un sacco di informazioni che non tornavano rispetto a quelle che gli Otesi avevano raccolto con gli Igashi. Chi stava mentendo, a quel punto? L'Aimedacca o i seguaci di Jinpachi? C'era qualcosa che potevano chiedere per scoprire l'inganno? O c'era qualcosa che potevano fare? In ogni caso, il Pan-ya è il nostro obiettivo, da ordini di Teschio. Quindi atteniamoci al piano ed aspettiamo che questi scapestrati se ne vadano. Ovviamente, se qualcuno degli accompagnatori di Ketsueki avesse provato a fare qualcosa d'avventato, il ninja si sarebbe immediatamente sciolto in una pozza di sangue, immergendosi nel terreno e dandosela a gambe levate perché non saltasse la sua copertura. [Tecniche]Pozza di Sangue
    Villaggio: Personale
    Posizioni Magiche: Nessuna (0)
    L'utilizzatore può creare una pozza o più pozze di sangue di forma circolare del raggio pari ad 1,5 metri ed immergersi completamente in essa o permettendo di immergere persone consenzienti o incoscienti, trattenendo il fiato per massimo 3 round. Ogni pozza la manipolazione di 3 Unità di sangue e può contenere fino a 5 unità di persone o esseri viventi, l'equipaggiamento posseduto non è mai conteggiato. La Pozza di Sangue occulta l'utilizzatore a tutti i sensi. L'utilizzatore può manipolare la Pozza, muovendola in tutte le direzioni. Se colpita, la pozza viene distrutta rivelando l'utilizzatore. Emergere richiede 1 slot azione/tecnica. Il mantenimento costa slot tecnica. E' considerata una Trappola; consuma slot tecnica base se utilizzata con la tecnica "Trappola Camuffata".Tipo: Ninjutsu - Chiiton
    Sottotipo:
    (Consumo: Medio per pozza / Mantenimento: Basso per pozza)
    [Slot Dimensionali Massimi: 20 ogni grado ninja]
    [Richiede Manipolazione del Sangue III]
    [Da chunin in su]

    Azione Rapida
    Tecnica focalizzata +3 Velocità
    Illusione delle Pozze
    L'illusione si attiva se l'utilizzatore attiva Pozza di Sangue per confondere le proprie tracce. Dopo essersi mosso linearmente per tre metri in un'unica pozza, la vittima vedrà la macchia di sangue a terra dividersi in un'infinità di piccole pozze più piccole che si dileguano in ogni direzione, credendo che la pozza originale si sia sfaldata in tante pozze più piccole. L'efficacia è pari a 40. Utilizzabile in combinazione con Pozza di Sangue utilizzando slot tecnica anziché slot tecnica avanzata.

    Ho copincollato dalla scheda di Gene, sì.
    Nel giro di alcuni istanti, Tasaki non sarebbe neanche più stato in grado di percepirne il chakra, se avesse provato a guardarlo coi suoi occhi da sensitivo. Ma se ne sarebbe davvero andato lasciandoli lì? E cosa ne sarebbe stato della sua missione affidatagli da Teschio?

    Direi che dobbiamo trovare questi otesi, quindi, e catturarli. Il Pan-ya, pragmatico come pochi, prese parola, anticipando chiunque avesse voluto intervenire. Non mi interessa se questo tipo è un perfetto, se è un Igashi o un Aimedacca: se abbiamo una speranza di trovare un antidoto, se abbiamo anche solo una piccola pista che ci possa aiutare a riottenere i nostri compagni, i nostri figli, i nostri concittadini, la dobbiamo seguire. Ma collaborare col nostro nemico è ... Intervenne Tula, con una forza ed un ardore d'animo forse paragonabile a quello della kunoichi della Sabbia, ma non riuscì a finire la sua frase. Una guardia, con rapidità e precisione, colpì col dorso della sua lancia la nuca della ragazza, facendole perdere i sensi all'istante. Non tollererò alcun tipo di rimorso etico. Faremo quello che dobbiamo, a qualsiasi costo. Poi, rivolgendosi alla guardia che l'aveva colpita. Portala nelle sue stanze ed assicurati che non esca finché non abbiamo risolto la situazione. Poi guardò Kao. Dicci come fare a scoprire dove sono questi otesi. Poi guardò la kunoichi del deserto ed il ramingo di Ame. Voi da che parte state? Le guardie alzarono nuovamente le armi contro di loro. Verrete con noi alla ricerca dei questi farabutti accademici o andrete a fare compagnia a mia figlia nelle vostre stanze? Il tono era grave e minaccioso. L'uomo pareva decisamente alterato e disposto a tutto. Bhè, dovete darmi il tempo di contattare la mia talpa. DIsse Kao, facendo spallucce, quasi per allentare la tensione. Abbiamo un modo peculiare di comunicare. Sorrise, sinistro. A sud-est da questa posizione, nella direzione del fiume, c'è un capanno. Ogni due-tre giorni, sostituiamo il corpo di un ninja morto durante qualche tafferuglio tra noi e gli Igashi e mettiamo nel suo taschino un messaggio in codice. In realtà è soltanto una sorta di ragionamento per psicologia inversa. Quando c'è scritto che l'autore è stato scoperto, significa che ci sono nuove informazioni da condividere. Quando invece c'è scritto che tutto procede secondo i piani, allora non ci sono nuove notizie da fornire. C'è poi sempre il nome della Spia, fatto passare come l'aguzzino che sta seguendo l'autore. Nel cartiglio si parla della scoperta fatta, cioè si danno informazioni su un luogo di interesse, dicendo però una cosa per un'altra: la scoperta di un luogo generico, è spesso semplicemente l'indicazione del luogo strategico che conosciamo che corrisponde a quella descrizione e che è il teatro delle nuove da riferire. Un sistema convoluto, è vero, ma l'unico che ci ha permesso di non essere scoperti fino ad adesso. Le parole dell'uomo uscirono dalla sua bocca con una certa naturalezza. Che si fosse preparato tutto in un atto di estrema lucidità o che stesse dicendo la verità era complesso da intuire perché, se da una parte parve davvero sincero, dall'altra sapevano che li avesse ingannati su molti aspetti, fino a quel momento. Bene, allora lascerò che tu scriva un messaggio in codice perché tu possa incontrarti con la tua talpa. Il Pan-ya guardava con astio l'uomo ma la lucidità razionale che lo pervadeva era spaventosa. Ti scorteremo a distanza, non visti, fino al punto che ci hai descritto. Dopo di che starai qui in villa finché non arriva una risposta. Di solito si tratta di qualche ora, talvolta della mattina del giorno seguente. Insomma, ci potremmo muovere nel giro di poco. Disse Kao, alzando il pollice della mano destra. Io resterò qui fintanto che voi non torniate. Una decina di uomini dovrebbero essere abbastanza per assicurarmi che tu da solo non faccia gesti avventati. Nel frattempo coordinerò un piano d'azione. Kao accettò con un cenno del capo le direttive del Pan-ya e, mentre uno stuolo di soltati in uniforme più leggera rispetto a quella degli uomini che erano nel giardino venivano chiamati dalla guardia del kage, questo si girava verso i suoi ospiti, ponendo nuovamente una domanda vincolante. Come potete essere d'aiuto? La domanda era quasi retorica e sapeva di ordine. Stava ai due scegliere se seguire il bugiardo o pianificare il da farsi col Pan-ya. Certo, una delle due scelte avrebbe riservato alcune sorprese.

    Sembra che la situazione stia tornando alla normalità. Commentò Ketsueki, vedendo e sentendo il fervore delle parole del Fornaio, in un rovesciamento della realtà quasi ironico. Ponderate bene, dunque, le vostre mosse. Chi ingaggia per primo e come? Io sarò qui a vostri supporto. Disse lo pseudo-vampiro, mentre la sua lingua biforcuta passava sui canini.
    Il Pan-ya si sarebbe mosso per il suo edificio, tra il primo ed il secondo piano, entrando in svariate stanze, spesso anche prive di alcun tipo di custodia o guardia. Durante i suoi tragitti nei principali corridoi dell'edificio si sarebbe sempre scambiato con le guardie che facevano i turni di ronda. Durante questo suo percorso avrebbe raccolto mappe, viveri ed armamentari vari, preparandosi a qualsiasi evenienza, pronto forse a stilare più linee d'azione in base a cosa sarebbe successo dopo il messaggio lasciato da Kao. In quest'occasione, se Ryugi e Namae lo avessero accompagnato, l'uomo, benché forse un po' freddo e burbero, avrebbe risposto a qualsiasi tipo di domanda gli venisse posta, purché ovviamente sensata. Era l'occasione giusta per scoprire qualcosa di più sulla famiglia del Fornaio del Paese del Pane e del Frumento ma anche l'opportunità di comprendere con chi si stavano interfacciando e chi fosse davvero l'Aimedacca.
    L'orologio del destino stava spostandosi sull'ultima, nuova, ora. Il fato di Dorian, degli Igashi e dell'Aimedacca correva contro il dipanarsi del tempo. [Note per tutti]Questa parte della quest è molto intricata ed intrecciata e dipende fondamentalmente dalle scelte di tutti.
    Se Shiltar e Roroo dovessero scegliere di rimanere col Pan-ya, Leo e Histo devono ovviamente cercare un modo per approcciarlo considerando anche gli altri.
    Ruolate liberamente dimensioni e articolazioni della casa. Considerate che ogni stanza dove il Pan-ya entra si affaccia sul giardino dove avete "origliato" la conversazione ed è dotata di finestre - che sono però tutte chiuse.
    Inventate tranquillamente il vostro approccio, purché rientri nelle larghissime maglie della mia descrizione.

    Il Gruppo di Kiri è ancora leggermente indietro nel tempo rispetto al resto del gruppo di circa mezza giornata.

    Shiltar e Roro hanno la parte decisionale più "grossa" ed hanno alcune occasioni per capire definitivamente gli equilibri in gioco.

    Per qualsiasi cosa, scrivetemi su Discord. :D



     
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    Falce dei Kaguya


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    Il Perfetto


    Bugiardo



    Cari lettori, vi ricordate dov'eravamo rimasti? Sì, esatto, alla discussione dinanzi al Pan-Ya fra la nostra giovane amica Ryugi ed il loro presunto alleato dell'Aimedacca.

    Quel brutto infido orbo di Kao stava rispondendo alle domande della Nekki, articolando il proprio punto di vista, seppur, tutto ciò non quietava la diffidenza della kunoichi della Sabbia: i Perfetti perdevano umanità ed usavano la sola ragione? Bé, quel tizio stava rispondendo in modo molto razionale.
    Il primo punto, che, però, fece realmente diffidare Ryugi fu il commento sulla nascita dei Perfetti.
    Kao insinuò che erano stati creati dagli Igashi dopo la "scissione", ma allora come poteva essere lui stesso un Perfetto?
    Cerca di portare la situazione a suo vantaggio..., fu l'ovvia ipotesi della nostra giovane amica, mentre l'altro continuava, spiegando come l'antidoto fosse stato creato a Konoha, da dove sia Jinpachi che Isaka erano originari, aggiungendo tutta una storia su questo "Sarto", che, in alcuni punti sembrava avere qualcosa che non tornava a Ryugi, tanto che, con la dovuta attenzione, cercò con una mano un'altra delle sue carte ninja, appuntando dei dettagli di ciò che l'altro diceva. [Abilità]

    Scindere le informazioni utili da quelle che servono solo a depistarci, come quello che stai fornendo., pensò fra se la sunese, mentre il discorso di Kao si completava ed il Pan-Ya prendeva la parola.
    Il capo del Frumento sembrava propenso ad accettare l'aiuto di Kao, incurante della diffidenza tanto della giovane genin quanto, ben più grave, della propria stessa figlia.
    Fu, infatti, quando Tula fu messa ko che la situazione divenne evidente: quel Pan-Ya non aveva più pazienza per le chiacchiere e la possibilità di un antidoto lo rendeva cieco ad ogni altra opzione.
    L'attenzione, comunque, era ancora sugli otesi alleati degli Igashi, tanto che il "Perfetto" spiegò come poter contattare una loro spia, in un modo al quanto contorto, se volete sapere la mia opinione (che era anche quella di Ryugi).

    La giovane Nekki rimase ad osservare la situazione quando alla fine il Pan-Ya chiese cosa potessero fare.
    Obiettare non avrebbe aiutato: quella gente non avrebbe sentito ragione, in più il "mercante" con cui aveva viaggiato era focalizzato sul salvataggio della figlia, giustamente.
    Vvvvvvvvvaaaaaaa vavavavavavavava vadddddddd vado cocococococococococo con Kkk..., fece un profondo respiro Ryugi, Vado cooooon Kao., poi, Nooooon mmmmmi fido., aggiunse con uno sguardo che avrebbe anche potuto infiammare tanto quanto il suo chakra.
    Avrebbe atteso le eventuali osservazioni del Mercante in cerca della figlia, prima di mettersi a studiare quanto aveva appuntato delle parole del Perfetto.

    Kao diceva che Dorian creava armi per gli Igashi... l'antidoto può essere un'arma? Sì, se disattiva i Perfetti dell'altra fazione, ma anche il Nendo potenziato è un'arma ottenuta da poco.
    Che sia frutto del lavoro di Dorian?

    I Perfetti devono essere stati creati prima che si dividessero, altrimenti l'Aimedacca avrebbe rubato la formula del Nendo in un secondo momento.

    Perché uccidere il padre di Dorian se collaborava con Jinpachi? Anche se il figlio non voleva fare questi esperimenti, a che pro uccidere il padre se lui era effettivamente un alleato?

    Inoltre il gruppo che aveva fatto l'antidoto era stato sgominato tranne Dorian, ma allora ancora NON hanno l'antidoto nemmeno gli Igashi?

    La strategia del cadavere ogni tre giorni per la Spia? Verosimile, troppo assurda per essere una balla.


    A quel punto, Ryugi avrebbe atteso indicazioni su come muoversi con la squadra del Pan-Ya per raggiungere il luogo dove la Spia dell'Aimedacca avrebbe trovato il messaggio di Kao.
    Eeeesatttttamente chchchchch che morto uuuuuserai pepepepe per il memememe messaggio?, avrebbe chiesto al Perfetto, quando si fossero mossi, E qqqq quaquauqua quale ssasasasasa sarà il memememememe messaggio?, avrebbe aggiunto, cercando di individuare eventuali ostacoli, o altro, lungo il percorso che avrebbero intrapreso ed incidendo un secondo fuuinjutsu, il più furtivamente possibile, nel frattempo. [Tec & Abilità]Basso sul sigillo

    Vitalità: 14/14
    En. Vitale: 30/30
    Statistiche Primarie
    Forza: 400
    Velocità:  400
    Resistenza: 400
    Riflessi: 400
    Statistiche Secondarie
    Concentrazione: 475
    Agilità: 400
    Intuito: 400
    Precisione: 400
    Slot Difesa
    1: ///
    2: ///
    3: ///
    Slot Azione
    1: ///
    2: ///
    3: ///
    Slot Tecnica
    1: ///
    2: ///
    Equipaggiamento

    • Kaze Tessen
      × 1
    • Filo di Nylon Rinforzato [10m] × 2
    • Gambali in Cuoio × 1
    • Uchiha Shuriken × 4
    • Pugnali da Lancio Esotici × 5
    • Parabraccia in Cuoio × 1
    • Corpetto in Cuoio × 1
    • Tonico di Recupero Minore × 1
    • Tonico di Ripristino Minore × 1
    • Rivestimento Mimetico × 1
    • Kiseki Nero × 1

    Note
    ///
     
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    Verso il capanno al fiume - La proposta del Fiore


    Villaggio Sconosciuto - Chapter XII



    Dopo aver esortato Kao a indicargli il nascondiglio degli Igashi, il Fiore di Ame pose lo sguardo verso colei che, nel corso del viaggio, aveva dimostrato di essere la risorsa più valida della compagnia. Seppur gracile ed introversa, per via del suo handicap, Ryugi si era resa utile in diverse occasioni, surclassando in abilità i ninja della Foglia che si erano lasciati alle spalle dopo il combattimento contro i pescatori. 
    Se si fosse reso necessario, Namae avrebbe sborsato anche del denaro pur di averla al proprio fianco nella vendetta contro gli Igashi, ma da genitore di una ragazzina di qualche anno più giovane, anche lei desiderosa di intraprendere la carriera ninja, preferì non influenzare la sua scelta.
    A ogni modo, dopo aver rivelato al Pan-ya e a sua figlia che Kao era un membro dell'Aimedacca, Namae credeva fermamente nel suo appoggio.
    Ma si sbagliò.
    Il suo "non mi fido" sovrastò i pensieri del Fiore e il clangore delle armature delle guardie del Pan-ya.

    Il volto del Nukenin s'incupì, turbato dalla risposta di Ryugi, la quale aveva messo in evidenza quanto fosse emotivamente coinvolto in quella missione. Colui che per primo sospettava di tutto e di tutti, condizione necessaria per sopravvivere ai giochi di potere di Ame, doveva subire lo smacco di prendere lezioni da parte di una bambina sunese.
    Quali prove aveva che Kao stesse dicendo la verità? Nessuna.
    Si stava comportando come l'ombra del criminale che era, infatti, come scritto nella carta ninja della sunese, il membro dell'Aimedacca stava vendendo alla comitiva solo ciò che desideravano. E per Namae era la speranza di poter riabbracciare sua figlia, qualcosa di cui aveva terribilmente bisogno dopo che Tuya gli aveva confessato la reale possibilità di averla persa per sempre.
    La conversazione della sera precedente lo aveva destabilizzato più di quanto credeva.
    In cinque minuti aveva chiesto aiuto al Pan-ya per poi minacciarlo con la sua Doppia Lama, e qualche secondo dopo essersi calmato, era caduto in un possibile tranello di Kao.

    Esplodere di rabbia sarebbe stato facile. Obbligò il suo corpo alla calma con una respirazione profonda e controllata. 
    Kao rispose alle domande di Ryugi con la sua famosa parlatina. Era un oratore eccellente, uno di quelli che ad Ame si preferiva ucciderli che tenerseli, con la loro capacità di rendere sottile il confine tra menzogna e verità. La sua storia non aveva buchi, ma il Fiore era sicuro che ce ne fossero.

    CITAZIONE

    Non vedo come sapere degli alleati Otesi possa farmi sapere dov'è il Sarto ...


    Socchiuse gli occhi.
    Hounko ancora dimenticata. Sospirò mentre il Pan-ya saliva sul piedistallo del comandante, iniziando a prendere decisioni e a dettare legge.

    CITAZIONE

    Direi che dobbiamo trovare questi otesi, quindi, e catturarli. Non mi interessa se questo tipo è un perfetto, se è un Igashi o un Aimedacca: se abbiamo una speranza di trovare un antidoto, se abbiamo anche solo una piccola pista che ci possa aiutare a riottenere i nostri compagni, i nostri figli, i nostri concittadini, la dobbiamo seguire.


    Assistette allo svenimento di Tuya e alla sua incarcerazione.
    Sta facendo sul serio. Osservò, mentre le guardie alzavano le loro lance contro il falso mercante e la kunoichi della Sabbia.
    Troviamo questi otesi. Nel mentre spero di metter mano a qualche Igashi Serrò la mano destra e le sue falangi scrocchiarono come grissini.

    Kao illustrò il bizzarro metodo di comunicazione con la sua spia negli Igashi. Difficile dire se si fosse inventato tutto. Doveva decidere se fidarsi o meno, ma quale altra strada aveva? Da solo avrebbe brancolato nel buio, scontrandosi contro tutto e tutti, alla ricerca di sua figlia che poteva essere chissà dove.
    Ryugi decise di unirsi a Kao e alle guardie del Pan-ya, mentre quest'ultimo, da buon comandante, sarebbe rimasto tra le mura della sua fortezza a formulare piani d'azione.
    Stiamo combattendo guerre diverse, Pan-ya. Esclamò, serio in volto. Per lei questo è un conflitto a lungo termine, ma per il sottoscritto è proprio l'opposto. E qui chi sta dettando linea e tempi è proprio lei. La mia intenzione è accelerare un po' le cose.
    Si voltò verso Kao, anticipando qualsiasi commento da parte del Fornaio.
    Verrò con te e sarò io a sostituire il corpo dell'attuale morto. Aveva così risposto a una futura domanda di Ryugi. Senza dover cercare un morto da piazzare nel capanno, avrebbero potuto guadagnare tempo.
    Nel messaggio, che leggeremo ovviamente, farai pressione per avere un incontro a breve. E a quell'appuntamento non andrai da solo. Non sembrava esserci margine di manovra nella decisione del Fiore.

    jpg



    Quando il Pan-ya gli diede le spalle per andarsene, Namae lo avrebbe fermato.
    C'era qualcosa che aveva imparato il giorno precedente.
    Ehy Pan-ya. Vuoi un consiglio da un padre che ha perso sua figlia? Liberala. Vedrai che, senza le nostre facce nella vostra casa, lei sarà al tuo fianco e ti appoggerà qualunque cosa tu decida di fare. Doveva sdebitarsi per la chiacchierata della sera prima.



    Chakra: 89.25/100
    Vitalità: 18/18
    En. Vitale: 30/30
    Statistiche Primarie
    Forza: 600
    Velocità:  600
    Resistenza: 600
    Riflessi: 600
    Statistiche Secondarie
    Concentrazione: 600
    Agilità: 600
    Intuito: 600
    Precisione: 600
    Slot Difesa
    1: ///
    2: ///
    3: ///
    Slot Azione
    1: ///
    2: ///
    3: ///
    Slot Tecnica
    1: ///
    2: ///
    Equipaggiamento
    • Lancia Spiedi × 1
    • Veleno Debilitante C1 (5 dosi) × 4 Dosi
    • Bende Rinforzate × 1
    • Antidoto Base × 1
    • Tonico di Ripristino Minore × 2
    • Corpetto in Cuoio × 1
    • Doppia Lama × 1
    • Proiettili Leggeri × 5
    • Spiedi × 9

    Note
    Allucinogeno 4 Dosi
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    La famiglia Igashi


    XII
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    Rimasi in silenzio battendo l'indice sul mento e osservando attentamente la mappa, vi erano molti dettagli, simboli criptici che solo i defunti proprietari avrebbero potuto decifrare.
    Nel frattempo le onde del mare iniziarono a cullare la barca kiriana che, a vele spiegate, era partita alla volta del continente dopo aver adottato tutte le precauzioni del caso. Da parte della Mano Nera c'era stata la massima collaborazione, concluso il rapporto mi era stato fornito un fascicolo, redatto da Akira Hozuki in persona, che riguardava l'omicidio - fatto risalire ad un attacco di lupi - che aveva le stesse modalità del corpo trovato quella mattina e il coinvolgimento di Keiji Kagome (nome che, se da una parte non mi era nuovo, dall'altra faticavo a ricondurre ad una persona). Era difficile non vedere un grosso filo rosso che ricollegava quei due eventi, ma le informaizoni in mio possesso non mi permettevano di approfondire ulteriormente, avrei dovuto trovare Keiji, una volta tornato a Kiri, per avere delle risposte. Il materiale recuperato da Yato, invece, era stata catalogato e messo negli archivi delle squadre speciali, non avevamo alcuna informazione su di esso, ma non saremmo tornati a mani vuote dalla missione.
    Allungai le mani sul tavolo lanciando uno sguardo verso i miei compagni di missione, quindi rivolsi lo sguardo nuovamente verso la mappa Vorrei che i nostri obiettivi fossero chiari fin da subito, poi procederemo con l'escogitazione del piano in funzione di ciò dissi, allargando con i palmi della mano la mappa dispiegata sul tavoloIl motivo centrale della missione è mettere gli Igashi in condizione di non poter nuocere più alcun danno a Kiri e ai suoi cittadini lo sguardo passò dalla maschera al viso del genin della nebbia, una semplice sottolineatura delle mie parole. Quindi proseguii abbandonando l'appoggio al tavolo che, fino a quel momento, mi aveva sostenuto Pari tra loro, a livello di importanza, ci sono infine due fonti di informazioni da raggiungere: la prima riguarda l'accordo stipulato tra il Terumi trovato morto e gli Igashi, parlavano di compravendita di DNA kiriano, i segreti del villaggio sono fondamentali e vanno protetti. Dovremo dunque capire di cosa si trattasse e quale tipo di esperimenti stanno facendo, ma soprattutto a che pro lo fanno. La sostanza rinvenuto alla palude da Minarai potrebbe essere la chiave di volta feci una piccola pausa prendendo un bicchiere di legno e abbeverandomi Non meno importante sarà scoprire il coinvolgimento di Konoha con tale associazione malavistosa, Aimedacca. Fondamentalmente perché... allungai la vocale conclusiva fissando la mappa, non dovevo dimenticarmi che era presente un ninja di Konoha che, sebbene avesse assunto un alterego durante il suo periodo di apprendistato, rimaneva un ninja dalla semenza straniera. Beh le informazioni sono importanti conclusi, tagliando corto: non avevo alcun motivo per esplicitare perché acquisire informazioni sensibili su konoha Il nostro alleato,indorai la pillola l'Hokage, sarà contento di poter mettere le mani su suoi ninja sovversivi che collaborano con delle mafie e gruppi organizzati tagliai corto, certo quello era il nostro obiettivo: poterci porre in vantaggio su di lui scoprendo informazioni su suoi ninja disposti ad allontanarsi dalla dottrina della Foglia. Dalle mie parole, però, traspariva solo un generoso e libero interesse nell'aiutare, eventualmente, il capo del villaggio a pulire i propri panni sporchi; informazione che avrebbe potuto, però, sia metterci dalla parte del manico in fase di eventuali contrattazioni con Konoha, sia coltivare tali elementi foraggiandoli e creando, così, crepe sulle mura della Foglia.

    Scrocchiai il collo, rompendo il ritmico scontrarsi delle onde sulla prua, mentre in silenzio aspettavo considerazioni dagli altri ninja presenti sottocoperta. Incrociando le braccia e allargando le gambe per raggiungere una posizione più stabile a quell'eterno ondeggiare, ripresi a parlare continuando a riferire le informazioni in nostro possesso e i fatti avvenuti, così da facilitare uno sguardo analitico e di maggiore prospettiva sulle opzioni a nostra disposizione Il patto stretto con i due gemelli prevedrebbe il nostro arrivo alla sera del prossimo giorno, così come io non mi fido di una sola delle loro parole, dovremo considerare che loro facciano altrettanto: stavamo per ucciderci fino a qualche ora fa passai la lingua sulle labbra mentre riaffiorava il ricordo dello scontro nella palude Malgrado questo, è comunque un vantaggio che dovremo considerare di sfruttare. Purtroppo sono a conoscenza dell'esistenza di questa mappa, avevano addirittura considerato la possibilità che ne fossimo entrati in possesso e, data la leggerezza con cui ne hanno parlato, avranno sicuramente dei sistemi difensivi che non sono stati segnalati
    Il mio sguardo si spostò, sulla mappa, in direzione del punto che mi interessava particolarmente e da cui avrei proposto di iniziare la nostra missione Il piano d'azione che vi propongo, alla luce di tutto questo, è il seguente: inizieremo dai laboratori della Nendo di cui c'hanno parlato il mio dito si pose sulla mappa e lo sguardo si mosse verso l'inespressivo viso della maschera Una rapida e silenziosa raccolta di informazioni: non ci dovranno essere vittime, non dovranno sapere che degli intrusi si sono intrufolati nei loro laboratori. Hanno parlato di test e cavie umane, queste le risorse che pretendevano da Kiri, è probabile che utilizzino un laboratorio dove praticarli ed è da qui che vorrei iniziare arriciai le labbra intervallando con una piccola pausa le mie parole Voglio capire cosa se ne facevano della gente kiriana e che risultati hanno raggiunto. Inoltre è di nostro interesse scoprire se la sostanza, Nendo, prelevata da Minarai si possa rivelare una risorsa per il villaggio o meno incrociai le braccia portando la mano al mento e soppesando i pro e i contro Nella peggiore delle ipotesi verremo colti con le mani nel sacco, ma credo che avremo una condivisibile scappatoia: dopo lo scontro non potevamo accettare di collaborare con loro senza avere informazioni in nostro possesso, gli diremo che mossi in anticipo volevamo scoprire se ci stessero tendendo un'imboscata e che, appurato il contrario, ci saremmo presentati all'appuntamento come concordato mi schiarii la voce Hanno bisogno di un aiuto a eliminare l'Aimedacca, non credo che ci uccideranno tanto facilmente sapendo che gli potremmo essere più utili come armi tirai le labbra in un sorriso che poco lasciava trasparire dei miei pensieri Ma questo solo nella peggiore delle ipotesi, le altre due che contemplerei sono le seguenti: la prima, che lasceremo delle vittime al nostro passaggio, ma che non verremo scoperti, in tal caso ci presenteremo il giorno successivo all'appuntamento e ci dichiareremo estranei: sono in guerra con l'Aimedacca, non sarà difficile far cadere i sospetti su di loro; la seconda, la migliore delle ipotesi, è che tutto andrà liscio: riusciremo ad entrare, raccogliere le informazioni di nostro interesse, ritirarci e poi presentarci ai due gemelli il giorno successivo Quindi mi feci zitto reputando necessario l'intervento dei miei compagni di missione, ritenevo fondamentale - infatti - una prospettiva differente sulla situazione, qualcosa che mi facesse uscire dallo schema proposto.

    Se avessero arricchito la discussione con nuovi dettagli, ma avessero accettato il piano d'azione, allora sarei entrato nei dettagli tecnici muovendo il dito lungo la cartina per rendere più comprensibile il percorso d'avvicinamento Molto bene. Non possiamo escludere la presenza di vedette lungo la costa, non voglio dunque che la nave si avvicini troppo alla spiaggia: scenderemo a qualche centinaio di metri da riva senza fermare la barca, tramite il chakra ci muoveremo sulla superficie fino alla costa se il Kenkichi fosse stato con noi, gli avrei detto A meno che tu non sia in grado di camminare sull'acqua, ci penserò io a portarti a riva quindi rivolsi nuovamente lo sguardo verso la cartina muovendo il dito fino all'ingresso nascosto dei laboratori Dovremo sbarcare vicino al nostro obiettivo così da ridurre il viaggio fino alla meta battei un paio di volte il dito sul kanji del silenzio ivi rappresentato Questo segno, cosa avrà voluto significare, "silenzio"? Conoscete altri significati nascosti di questo ideogramma, il suo campo semantico? mosso lo sguardo verso i miei compagni e attesa risposta, avrei proseguito Fatto sta che qualcosa significa e che dovremo porre molta attenzione, non escludo che potrebbe essere utile, una volta raggiunto il sito, stazionare un po' di tempo per individuare i possibili rischi o trappole la mano passò sulla bocca mentre la mia mente cercava nei dettagli altre informazioni sensibili Se tutto risulterà pulito, o meglio, se valuteremo che potremo infiltrarci senza attivare allarmi, seguiremo la mappa fino al laboratorio e procederemo come detto. Nuovamente mi sarei ammutolito lasciando tutto lo spazio necessario ai miei compagni di missione, soprattutto a Yato, ninja che aveva guadagnato il mio rispetto dopo le missioni fatte assieme.

    [. . .]

    Elaborato il piano ci saremmo trovati soli, io e Minarai, sul ponte della nave. In quel frangente, accompagnati dalla cacofonia marina, avremo avuto il tempo e il modo di parlarci liberamente. Se da una parte volevo accertarmi che il suo coinvolgimento non minasse il raggiungimento degli obiettivi dichiarati, soprattutto per quanto concerneva il ruolo di Konoha, dall'altro ero interessato a capire le motivazioni che avevano spinto il Mizukage - il cui rigetto verso il paese della foglia mi era manifesto- ad accettare come suo allievo Yato. E, dunque, ripresi parola appoggiandomi sul corrimano della nave Malgrado non sia la prima missione che compiamo assieme, non posso certo dire di conoscerti, Minarai-san un leggero sorriso emerse tra le labbra Di te conosco solo qualche inclinazione psicologica, ma questo non basta certo per dire di conoscerti, ovviamente i denti si mostrarono tra la fessura delle labbra Da quello che posso vedere ti sei, o ti è stato, creato un alter-ego ad hoc per questo tuo apprendistato, ti ripeto, i motivi non mi interessano, ma mi fanno riflettere non te lo nascondo l'occhio si mosse placido verso i buchi della maschera corrispondenti ai suoi Fatto sta che questo Minarai, questa maschera, questo anonimato, sembrano rappresentare un colpo di spugna, un pretesto per creare una tabula rasa su cui formare un allievo del Juudaime mi voltai spostando la mia attenzione sulla schiuma delle onde che si formava in superficie Con questo, forse, il Mizukage vuole darti la possibilità di metterti a contatto con la realtà kiriana, inserirti in maniera non invasiva - senza il preconcetto del nostro villaggio sulla tua semenza, intendo - alle tradizioni della Nebbia. Ed è per questo che, se la nostra missione dovesse andare a buon fine e se ritorneremo assieme al villaggio, ho intenzione di affrontarti in uno scontro lasciai che il vento raccogliesse le mie parole E' tradizione rinnovata, per i nostri ninja, affrontarsi nell'arena ghiacciata di Genosha. Crediamo, infatti, che solo mischiando il sangue sul terreno di battaglia, l'uno contro l'altro, i guerrieri possano conoscersi. E, come detto, ora come ora, io non posso dire di conoscerti, malgrado sia a conoscenza di alcune delle tue capacità e di altre inclinazioni psicologiche e caratteriali avrei atteso qualche attimo e poi aggiunto Anche fossi così superficiale da trovare stupida la nostra tradizione, sarebbe comunque l'occasione per confrontarsi tra due chunin e imparare qualcosa. Cosa ne dici? domandai, curioso di scoprire cosa ne pensava della mia proposta. Un modo per vedere quanto sono stati proficui gli insegnamenti di Kensei-sama aggiunsi, allargando un malefico e criptico sorriso sul viso.

    [NotaGiochiamoci l'ideazione del piano d'azione. Senza l'intervento del qm - ho parlato con tezzu su discord privatamente per accordarci - potremo fare un post successivo dove passeremo all'attuazione del piano]
     
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    È colpa tua. Ratty

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    10

    Anche se avevamo risolto la minaccia non eravamo certo al sicuro. La strana sostanza era stata sigillata alla meglio ma non sapevo cosa fosse e non avevo alcun interesse a indagare al momento. Mentre riprendevamo le forze in attesa dei rinforzi e di una decisione di Youshi, effettivo caposquadra, mi trovai a parlare a tu per tu con lui, che aveva evidentemente mangiato la foglia riguardo alla mia identità, ma misi rapidamente in chiaro le cose. Temo che tu fraintenda, Youshi-san. Replicai, risistemandomi e finendo di curare me stesso e Akuraguri alla meglio. Questa è la prima volta che Youshi e Minarai combattono assieme. E per lo stesso motivo, non vedo come Minarai possa avere qualcosa a che vedere con Konoha. Io sono l'allievo del Mizukage, nulla di più. Gli dissi, mentre ci allontanavamo.

    Lasciai che fossero i ninja della nebbia a gestire la questione mentre riposavo per recuperare le forze. Partecipare alla missione di questi Igashi, perlopiù in potenziale opposizione con la Foglia poteva essere un problema, ma al momento ero Minarai e da tale mi sarei comportato. Tuttavia non sapevo se il Maestro avrebbe approvato la mia assenza, per quanto fosse utile a Kiri. Durante il riposo gli chiesi una breve udienza privata, niente di complicato, per scambiare appena qualche parola. Sedevo sulle ginocchia con la mani posate sulle cosce, in equilibrio e calma.
    Maestro. Immagino siate stato informato degli eventi delle scorse ore. Non chiesi pareri né mi aspettavo lodi o gratifiche. Mi è stato chiesto di partecipare alla missione. Lo farò se non vi opporrete. Tuttavia vi chiedo: il divieto di utilizzare le spade persiste? Senza di esse dovrei quasi certamente ricorrere al Mokuton, rendendo più fragile la mia posizione. Sapeva benissimo dove volevo andare a parare, e dalla mia posizione mi inchinai nel porre la richiesta effettiva, allargando le braccia e posando i pugni chiusi a terra, mentre la fronte mascherata quasi sfiorava il pavimento. Chiedo il permesso di portare con me e utilizzare il Lato Oscuro del Ciliegio, sebbene il mio addestramento sia incompleto. La scelta, alla fin fine, sarebbe stata solo sua. Era lui a stabilire quale dovesse essere il mio addestramento.

    [...]

    Youshi, definito come caposquadra, fece un rapido briefing davanti alla mappa, mettendo in chiaro come le parole degli Igashi non fossero meritevoli di fiducia, specie dopo i ripetuti rapimenti e lo scontro che era avvenuto. Concordo. Quali che siano le intenzioni degli Igashi, o di questi Aimedacca, e quali che siano i loro sostenitori, io ritengo saggio considerare entrambe le associazioni un nemico e una minaccia per Kiri. E per l'Accademia di rimando. Da annientare o sottomettere. Rincarai. E approfondire quello che sappiamo con un'incursione nel laboratorio è sicuramente la scelta migliore. Vagare per quel territorio sperando di trovare informazioni non sarebbe altrettanto efficiente. Continuammo a valutare il briefing, decidendo di scendere dalla barca lontano dalla costa e guadagnare la riva a piedi con il controllo del chakra, mentre alcuni punti restavano criptici. Silenzio potrebbe essere una parola d'ordine, o forse indica trappole che reagiscono al suono. Non abbiamo modo di saperlo al momento, purtroppo. Piuttosto mi intriga questa "cava di Jinpachi", è evidentemente un nome ed è la sede degli Igashi, ma è un nome aggiunto alla mappa, come anche quel kanji per il teschio dall'altra parte. E se fosse il nome del leader di quel particolare avamposto? Potremmo usarlo per qualche bluff.

    Ci trovavamo sul ponte della nave in attesa di arrivare sul posto quando Youshi mi si avvicinò. Io meditavo seduto sulla tolda, al riparo dal vento grazie alla maschera e agli abiti da apprendista che ero tenuto a indossare, soppesando la mia arma tra le ginocchia, regolando il respiro per ottimizzare il recupero delle mie energie e focalizzare la mente. Voltai appena il volto mascherato verso il Tokugawa quando mi parlò, e parlò a lungo. Non risposi subito, soppesando le mie parole a fronte di quello che sembrava il suo entusiasmo, frutto di un fraintendimento che dovevo chiarire immediatamente, ma senza minare la sua fiducia in me, vista la missione pericolosa a cui si stavamo approcciando. Uno scontro è sempre un'utile unità di misura per una persona che si sta allenando, ma temo di non aver compreso o di non poter abbracciare il resto delle tue affermazioni, Youshi. Il mio tono era neutro, nemmeno fosse una voce registrata. Non sono un ninja di Kiri e non ho alcun interesse nelle tradizioni di Kiri, o in fantomatiche identità e cambiamenti delle stesse. Io ho una sola identità: sono Minarai. Sono l'apprendista di spada del Maestro, che incidentalmente è anche il Mizukage. Questo è l'unico motivo per cui mi trovo a Kiri. E lui lo sa benissimo. La spada ci unisce, il potere ci porta a percorrere la stessa strada, tutto il resto non conta. Mi sollevai, dopotutto eravamo quasi arrivati. Ma uno scontro contro un Tokugawa abile come te sarà estremamente interessante. Dobbiamo solo risolvere positivamente questa missione. Mi avviai. E ora andiamo, non c'è molto tempo da perdere.

    Avevo dalla mia parte le mie doti furtive, non sarebbe stato difficile raggiungere il laboratorio, ma per scrupolo avrei generato un clone di Legno [Tecnica]Equip speso interamente in Kunai, spiedi e filo di nylon da mandare sempre in avanscoperta, armato con un gran numero di kunai, spiedi e filo di Nylon, per poter assemblare trappole agilmente, almeno finchè il clone fosse rimasto attivo. A seconda di ciò che avremmo avuto davanti, sarei stato pronto a reagire.


    Chakra: 75/75
    Vitalità: 14.5/14.5
    En. Vitale: 30/30
    Statistiche Primarie
    Forza: 500
    Velocità: 525
    Resistenza: 425
    Riflessi: 525
    Statistiche Secondarie
    Concentrazione: 525
    Agilità: 500
    Intuito: 500
    Precisione: 500
    Slot Difesa
    1: ///
    2: ///
    3: ///
    Slot Azione
    1: //
    2: //
    3: //
    Slot Tecnica
    1: //
    2: //
    3: //
    Equipaggiamento
    • Kit di Meccanismi per Trappole × 1
    • Kit di Primo Soccorso × 1
    • Katana × 1
    • Bokken × 1
    • Giubbotto Rinforzato × 1
    • Parabraccia in Ferro × 1
    • Gambali in Ferro × 1
    • Tonico di Recupero Medio × 2
    • Uchiha Shuriken × 2
    • Accendino × 1
    • Corda di Canapa [10m] × 1
    • Maschera del Cinghiale × 1

    Note
    Ferite 2 Leggere arto superiore destro.

    Bokken a terra accanto a me, al limitare del ghiaccio.
     
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    Magistra Vitae

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    La famiglia Igashi


    Capitolo 12

    Harumi stava avendo una pessima giornata. Per l'ennesima volta si chiese se la vita di Dorian, chiunque egli fosse, valesse l'immenso stress che stava accumulando. La causa, almeno per il cinquanta per cento, era proprio di fianco a lei. Nonostante i suoi strenui tentativi di scrollarselo di dosso, Tasaki continuava imperterrito non solo a seguirla, ma pure a tampinarla con commenti inopportuni, sguardi lascivi e tentativi più o meno riusciti di palpeggiamento. Più di una volta aveva pensato di lasciar compiere a Matatabi un atto di umana giustizia, con buona pace degli abitanti della zona che sarebbero finiti in mezzo alla furia bestiale del Demone a Due Code senza averne nessuna colpa. Trattenendo l'ennesimo sospiro aveva respinto la tentazione e si stava godendo un po' di spazio dallo scomodo compagno visto la loro posizione occultata che gli impediva di muovere un solo muscolo. Almeno in teoria se non voleva farsi beccare subito. Ma forse per lui il fondoschiena della kunoichi valeva il rischio.

    Tuttavia la scena alla quale assistette contribuì solo ad aumentare il livello di stress a cui era già sottoposta, riempiendo l'altra metà lasciata disponibile dal maniaco. Sulle prime non capì che cosa stava accadendo, ma ci mise poco per rendersi conto che i due tizi, che sotto ogni punto di vista non appartenevano né ad uno schieramento né all'altro, si stavano facendo intortare ben bene. O in alternativa erano loro quelli che erano stati imbrogliati, sebbene avesse qualche vaga prova che indicasse in direzione opposta. I due Accademici, o nukenin assoldati che fossero, per lo meno espressero la propria perplessità ad alta voce, o per iscritto nel caso della ragazzina. Gli occhi dell'otese di ridussero a fessure simili a quelle di un gatto, ma riuscì a cogliere buona parte dei messaggi che sventolava in tutte le direzioni affinché tutti i suoi interlocutori le potessero vedere. Più ascoltava, o leggeva, più si rendeva conto di una cosa. Era tutta una montatura. Ma da che parte stava la verità? E come poteva intervenire?

    La pupilla del Mikawa spremette le meningi cercando di elaborare un piano d'azione. Ketsueki avrebbe voluto che lasciassero allontanare quella gente per parlare da soli con Pan-ya, che era alla ricerca di un antidoto e dei suoi compaesani rapiti. A meno che non ci fossero altri otesi coinvolti nella faccenda, sperava che fossero loro ad avere le risposte! Assurdo! Era stato evidentemente imbrogliato dall'altro tizio di cui aveva afferrato il nome grazie ad un foglietto della giovane, in teoria era lui Kao. Su di lui aveva capito tre cose: mentiva, millantava di essere di Aimedacca e asseriva di sapere dove si trovava Dorian. In pratica, si era appena messo un bersaglio enorme sopra la testa. Quanto all'altro mercenario, o forse accademico infiltrato visto che non aveva coprifronte, sembrava trovarsi lì per una faccenda personale. Una figlia scomparsa se non aveva sentito male? In ogni caso si era fatta un'idea. Restava da prendere una decisione unendo tutti gli elementi a sua disposizione.

    A Villa Mikawa le avevano insegnato molte cose. L'arte del sotterfugio, celarsi nell'ombra e fingersi qualcun altro. Aveva imparato i rudimenti della recitazione e come parlare per far abbassare la guardia ad un uomo. Come combattere pure, certo, ma era sempre la seconda opzione. C'era solo un piccolo problema. Dei diversi piani che stava formulando nessuno resisteva al rasoio di Tasaki purtroppo. Qualsiasi cosa avesse fatto, l'avrebbe inevitabilmente mandata a puttane per l'ennesima volta. Nel dizionario del troglodita non esisteva null'altra parola se non CARICA FRONTALE. La kunoichi si mise le mani davanti la faccia sul punto di piangere, ma non lo fece realmente. Si prese piuttosto quell'istante per ponderare la sua decisione. Se non poteva combatterlo, tanto valeva anticiparlo. Quella che stava per fare era una pazzia lontanissima dal suo solito modo di agire, ma era anche l'unico modo per limitare i danni. La giovane si schiaffeggiò le guance per darsi coraggio e far recuperare loro colore dopo l'appostamento al freddo, per poi alzarsi in piedi. Era il momento di entrare in scena.

    Harumi avrebbe chiesto al loro accompagnatore di sciogliere la tecnica illusoria che ne alterava l'aspetto, ma in ogni caso si sarebbe adattata [Abilità]. La prima cosa che avrebbe attirato l'attenzione di tutti i presenti, visto che nessuno aveva avuto ancora il tempo di allontanarsi, sarebbe stato un applauso affettato e chiaramente sarcastico. Poi la figura della giovane sarebbe emersa dai cespugli, le mani ben in vista che si univano e separavano ad un ritmo innaturalmente lento eppure ipnotico. Quando improvvisamente smise la magia si interruppe, ma proprio in quell'istante iniziò a parlare.

    Bene bene bene, ma che enorme immensa colossale pantagruelica gargantuesca montagna di cazzate! No vi giuro, se ne aggiungessimo solo un altro paio sarebbero abbastanza per raggiungere la luna! La giovane lasciò che le sue parole raggiungessero i destinatari prima di proseguire, senza dar loro tempo di intervenire. Se cercavate gli otesi, i brutti cattivi perfidi otesi, ebbene li avete trovati. Avrebbe fatto un inchino degno del miglior attore sul palco, ma quando si fosse rialzata sarebbe stato chiaro che non stava affatto sorridendo. Non credo che serva sottolinearlo, ma penso sia chiaro che vi stanno prendendo in giro, Pan-ya. Noi siamo qui solo per recuperare Dorian, o il Sarto come lo chiamate voi, e finora non abbiamo avuto fortuna nel trovarlo. Ma ecco, finalmente qualcuno afferma di sapere dove si trova! Magnifico! Ti chiedo soltanto una cosa... Per chi lavori? Perché si dà il caso che nelle nostra indagini abbiamo scoperto che Aimedacca l'aveva in custodia, ma se l'è lasciato scappare... Ed ora collabora con gli Igashi per ritrovarlo! Potete crederci? No? Beh sarei perplessa anche io se non l'avessi visto con i miei occhi. Quindi ora sentiamo, dove si troverebbe Dorian esattamente?

    Aveva mollato la bomba ed ora toccava agli spettatori reagire alle sue rivelazioni. Certo, potevano anche non crederle, ma per quale altro motivo si sarebbe fatta avanti così? Di certo non aveva nulla da guadagnare nell'imbrogliarli apertamente a quel punto. Io mi sono rivelata davanti a voi in segno di perfetta buona fede, oltre che per aprirvi gli occhi davanti alle stronzate che questo tizio vi stava rifilando. Harumi puntò un dito verso Kao. Se non bastasse, ho verificato che gli Igashi tengono un sacco di prigionieri nella loro base, dove li fanno lavorare stordendoli con la Nendo. Non escludo che Aimedacca faccia altrettanto, però purtroppo non ho ancora appurato di persona. E ormai mi fido solamente di quello che vedono i miei occhi, visto che qui la menzogna sembra lo sport nazionale. Fissò ancora il Pan-ya, che voleva giustizia per la sua gente, e i due sconosciuti che non riusciva a inquadrare, ma erano lì alla ricerca di qualcuno se non aveva frainteso. Posso condurvi da loro ed aiutarvi a liberarli, ma prima ho bisogno di trovare Dorian e metterlo al sicuro. Può rimanere anche ospite da voi se avete bisogno del suo aiuto per elaborare questo fantomatico antidoto, non ho lamentele basta che possiamo rimanergli accanto. Per evitare che sparisca di nuovo, si intende. Sembra che sia particolarmente bravo a farlo.

    Chakra: 54/75
    Vitalità: 15/16
    En. Vitale: 29/30
    Statistiche Primarie
    Forza: 500
    Velocità: 500
    Resistenza: 500
    Riflessi: 500
    Statistiche Secondarie
    Concentrazione: 500
    Agilità: 500
    Intuito: 500
    Precisione: 500
    Slot Difesa
    1: ///
    2: ///
    3: ///
    Slot Azione
    1: ///
    2: ///
    3: ///
    Slot Tecnica
    1: ///
    2: ///
    Equipaggiamento
    • Kunai × 7
    • Kaiken × 1
    • Wakizashi × 1
    • Bolas × 1
    • Makibishi × 1
    • Corpetto in Cuoio × 1
    • Tonico di Ripristino Minore × 1
    • Tonico di Recupero Minore × 1
    • Tonico Coagulante Inferiore × 1
    • Cartabomba I × 1
    • Fumogeno × 1
    • Bomba Sonora × 1

    Note
    ///


     
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    Non riuscivo a capire il perché, considerando che ero sul territorio nemico e tutti intorno, - mia moglie l'unica eccezione, - mentivano continuamente e raccontavano continue stronzate, si contraddicevano a vicenda, sparavano eresie più o meno grandi e in generale non mi stavano simpatici. Ebbene, come avrete già potuto capire, avrei preferito mettere Harumi su un pony e spedirla indietro a Oto per vedermela da solo con tutta quella brutta gente con i pattini e senza i pattini. Io volevo l'azione e invece mi trovavo lì a rotolarmi nella noia, come se fosse un polline, a osservare, cercare di capire, interrogare e quant'altro. Volevamo trovare la verità? Avevo come se l'impressione che perseguendo la strada di quella, chiamiamola "diplomazia", non ci saremmo mai riusciti, ma nemmeno a volerlo tantissimo. Il problema, volendo o no, era sempre lo stesso: dicevano tutti delle cose diverse e risalire un'unica verità sarebbe stato pressoché impossibile, se non molto difficile. In tal caso il mio metodo avrebbe sicuramente dato i frutti sperati: mettere da parte quei cazzoni, spezzare le dita a uno, poi a un altro, poi a un altro ancora. Magari così avrebbero iniziato a parlare raccontandoci davvero quello che sapevano e finendola con quella bruttissima messa in scena che non faceva altro se non irritarmi. Se avessi potuto, avrei tagliato la testa a metà a tutti quanti lì presenti, - Harumi a parte, - che così trovare il dannato ninja di Oto sarebbe stato decisamente più semplice. Tra loro mi era difficile capire chi è che mi imbrogliava e chi, invece, si era fatto imbrogliare.

    Mi morsi il pollice cercando di capire soprattutto il motivo per cui avevano messo sù quella gigantesca montatura. Forse, così facendo volevano semplicemente rallentare il team dell'Accademia? Forse era quella la loro strategia ed erano tutti parte di un unico gruppo? No, cercai di scacciare quel pensiero... Per quanto assurdo poteva essere, le cose non sarebbero potute andare in quel modo. Comunque fosse, sembrava che l'unico modo per trovare il Sarto era tramite Pan-ya, anch'egli alla ricerca di quel maledetto furfante.

    Sbuffai.

    Solo i Kami sapevano quanto mi aveva infastidito tutta quella faccenda. - AAAAAAAAAAAAAAH! - sospirai senza farmi sentire e mi grattai la fronte. - Come vorrei tagliare qualcuno! Almeno un po'! - Dissi. Per poi aggiungere: - Posso tagliarti? - Rivolto al a Ketsueki. Ero in astinenza pesante dall'inizio della missione. Piuttosto che fare tutti quei ragionamenti avrei preferito raggiungere il posto in cui era nascosto Dorian, caricarlo frontalmente, distruggerlo, prendere il ragazzo e andarmene. E invece ero ancora lì con Harumi e l'altro tipo a cercare di capire il motivo per cui aveva messo sù quel maledetto teatro. Prima che potessi fare qualcosa annullando la nostra copertura (tipo uccidere tutti i presenti, ed era una cosa che mi avrebbe dato una particolare soddisfazione), fu la ragazza otese a uscire e dire, parola per parola, praticamente quello che avevo già detto esprimendo i miei stessi dubbi.

    Sbadigliai osservando come il nostro accompagnatore si sciogliesse in una pozza di sangue lasciandomi nascosto da solo a quel punto. Nonostante avessi cercato di percepirlo e di capire dove fosse andato, non ci riuscii. Era stata quella la reazione all'uscita di Harumi? Certo, che quella sua uscita di scena era abbastanza imprevedibile. Forse anche lei aveva perso la pazienza? Beh, io non avevo mai amato le missioni in cui mi veniva richiesto di restare nascosto, anzi.

    Poi la seguii posizionandomi al fianco e mi feci serio. Era l'ora di smetterla di ridersela per tutta la missione, anche perché ormai c'era poco da ridere.

    - Io sarei per proporre una soluzione decisamente migliore, - dissi. - Tanto, chiedervi le cose non serve a nulla, visto che l'unica cosa che fate è continuare a mentire, nascondere cose, celare i dettagli e comportarvi come dei figli di puttana nati nel peggior troiaio di Ame. - - Estrassi una spada e con la parte piatta mi grattai la nuca. - Quindi, che ne dite se vi stendo qui un attimo e poi uso delle abilità particolari per leggervi nei cervelli? - Certo, questa cosa l'avrei potuto fare anche di nascosto, ma figuratevi se mi sarei potuto considerare Tasaki Moyo a quel punto.

    - Kao... Giusto? Dici di sapere dove sono gli avamposti nemici. Ebbene, voglio controllarlo. Devo essere sicuro che stai dicendo la verità, ma voglio essere buono con te. - La mia evocazione mi avrebbe raggiunto solo a quel punto. Purtroppo, fui stato troppo veloce per Komaki, ma senza la sua abilità di lettura nella mente non sarei mai stato certo del fatto che il tizio diceva la verità. - Se dici la verità, non hai nulla da temere. Grazie alle abilità di questa falcidonnola, leggerò nella tua mente e scoprirò se stai mentendo oppure no. In alternativa... - gli puntai la katana contro. - Non mi è dato sapere se posso fidarmi di te o no. Per quanto ne sappia, questa può essere solo un'enorme messa in scena. - Insomma, ero stanco delle parole che era state dette (anche perché erano troppe) e avevo bisogno di certezze. Del resto, per quanto ne sapevamo poteva portarci tutti quanti in una trappola e finirci lì. - Se volete catturarci... invece... - ghignai. - Provateci pure, ma non sono sicuro che ci riuscirete senza perdere qualche arto. - Mi feci immediatamente più serio; il mio volto sarebbe cambiato, il mio sguardo sarebbe diventato più concentrato. - E a quel punto estrarrò le informazioni dalla testa di Kao con la forza. E da voi altri pure. -

    A loro la scelta.






    Chakra: 65/80
    Vitalità: 16/16
    En. Vitale: 30/30
    Statistiche Primarie
    Forza: 675
    Velocità:  650
    Resistenza: 500
    Riflessi: 625
    Statistiche Secondarie
    Concentrazione: 600
    Agilità: 675
    Intuito: 625
    Precisione: 600
    Slot Difesa
    1: ///
    2: ///
    3: ///
    Slot Azione
    1: ///
    2: ///
    3: ///
    Slot Tecnica
    1: ///
    2: ///
    Equipaggiamento
    • Katana × 2
    • Tonico di Ripristino Inferiore × 2
    • Tonico di Recupero Inferiore × 2
    • Tonico di Ripristino Intermedio × 1
    • Tonico di Recupero Intermedio × 1
    • Tonico Elementale Inferiore × 2

    Note
    ///
     
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    ~ The Red Capes are coming!

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    La Famiglia Igashi


    - XIV -



    [Alla corte del Pan-ya]

    Devo dirlo: la Nekki era meno stupida di quanto la sua balbuzie la volesse rendere insopportabile. L'Oleandro di Ame, invece, era un tipo tenebroso e deciso tanto che, se Dorian fosse stato lì presente, non sarebbe potuto esimersi dall'essere corteggiato selvaggiamente. Allo stesso tempo però, la volontà di ferro del Kage del Pane e del Frumento era un deterrente molto potente per tutti i presenti, in ogni caso - e lo sarebbe stato anche per le avenches del Pavus: non domo, fiero, retto, disposto a tutto, anche a tramortire la figlia pur di dare giustizia al suo popolo e di scacciare gli invasori.
    Le parole di Kao, per quanto decisamente prese con le pinze tanto da Ryugi quanto da Namae e dal Pan-ya, erano l'unica speranza cui i presenti potevano aggrapparsi. Era difficile capire se il Perfetto stesse utilizzando quella strategia per un proprio vantaggio o se stesse dicendo la verità; quel che era sicuro, però, è che le alternative erano poche, se non assenti. Davanti a questa certezza, la Nekki, il piovoso e il Kage non poterono che cedere al gioco, chinando il capo e muovendo i passi sull'unica pista percorribile. Namae, tuttavia, si sentì in dovere di fare una precisazione nei confronti del suo ospitante: per lui quel conflitto era un problema momentaneo. Trovata la figlia, il destino dei due villaggi passava in ultimo piano - o almeno, questo era ciò che trasparì alle orecchie di Markona dopo le sue parole. Fa' quello che credi, shinobi. Apprezzo la tua volontà nel voler ritrovare tua figlia. È simile alla mia nel voler vendicare i miei compaesani. Se vuoi provare il tutto per tutto, non te lo impedirò. Farai il cadavere messaggero. Benché fossero parole di apprezzamento, tutti i presenti non avrebbero faticato a scorgere un po' di astio: i due piani su cui Namae ed il Pan-ya si muovevano erano troppo diversi e forse, in un'altra vita, in un'altra occasione, lo scontro tra i due sarebbe stato inevitabile.
    Ma i nervi del Kage si distesero quando il Piovoso parlò di sua figlia. Quel discorso lo toccò su una ferita scoperta, lo toccò sul vivo: il rapporto con Tula era andato deteriorandosi con l'aumentare del conflitto con gli Igashi ed anche lui lo sapeva bene. Quel comportamento estremo era solo l'ultima goccia che avrebbe potuto far traboccare il vaso della sopportazione della figlia, che era ormai palese percepisse il padre sempre più lontano e distante. Ma il legame tra un figlio ed il suo genitore non può essere spezzato tanto facilmente e per quanto le azioni che il primo può subire dal secondo siano nefaste, ci sarà sempre, nel cuore di entrambi, una flebile, inestinguibile luce che li lega. Hai ... hai forse ragione. Sono stato duro ... è una bravo Kunoichi ed una fedele figlia. Non se lo merita ... guardò alcune delle sue guardie. Andate nelle sue stanze. Svegliatela, ditele di vestirsi per la guerra, curatela e riportatela qui. Abbiamo una pista da seguire. Ma subito dopo quelle parole, qualcosa di assurdamente strano accadde, qualcosa che nessuno poteva prevedere. Degli applausi lenti e cadenzati si facevano strada tra le fronte lì vicine mentre due shinobi, entrambi recanti le insegne di Oto, si avvicinavano al gruppo.

    Ketsueki fissò Harumi dopo la sua richiesta di cancellarle il jutsu che le aveva applicato. Chi sono io per impedirti di morire, dopotutto? Magari poi potresti unirti al mio esercito di cadaveri, mi basterà tornare qui per tempo e ... alzò gli occhi verso la ragazza. È meglio se lascio perdere i dettagli macabri, potrebbero non piacerti. Si passò la lingua sui canini affilati. Ketsueki avvicinò la mano sinistra al sigillo tracciato sulla jinchuuriki poi, con la destra, toccando il fuuinjutsu con l'indice ed il medio, fece un movimento simile a quello che si fa per spostare con un colpetto un oggetto, e passò il sigillo dal suo corpo al palmo della sua mano. La tecnica trascritta può sempre tornarmi utile. Mi basta cambiare un paio di forme e posso benissimo aggiustarla come preferisco. Mai sprecare niente!
    Quando però i due otesi scelsero di palesarsi ... bhè, Ketsueki non era pronto al confronto diretto. La sua tecnica dei cadaveri richiedeva un po' di tempo per essere usata ed il patto siglato con Mazuri lo aveva provato non poco. Aveva bisogno di riposo, di riprendere energie e tornare fresco sul campo di battaglia per avere rivolgere a suo vantaggio quella situazione. Quindi, con un sonoro "tsk!" l'uomo si sciolse in una pozza di sangue e si dileguò prima che chiunque riuscisse a vederlo.

    Sono gli otesi! Ci hanno trovati per primi! In formazione, pronti all'assalto! Gridò il Pan-ya vedendo sopraggiungere lo spadaccino e la kunoichi. Ma il discorso della portatrice del Matatabi non fece altro che aggiungere un piatto al banchetto di informazioni già confusionario e strabordante. Era difficile comprendere quel che stesse succedendo. Le guardie del Kage iniziarono a guardarsi tra di loro e, allo stesso tempo, il Kage gettava sguardi nei suoi ranghi. C'era incertezza, sfiducia e ... dubbio. Le peggiori condizioni per tentare un dialogo. Ogni frase pronunciata, ogni nuova informazione, gettava un alone di indecifrabilità nelle intenzioni di tutti i presenti. Dove stava la fregatura? Chi voleva fregare chi? Davvero la nuova giunta voleva fregare gli Igashi e portare il nemico nella loro base, nella cava? Cosa ne sarebbe stata della tregua tra Aimedacca ed Igashi stipulata tra Ketsueki e Mazuri? Perché vendere chiunque senza un briciolo di informazioni?
    Ad aggravare il clima teso, però, ci furono i modi poco consoni al momento dello spadaccino. Minacce, spade puntate, poche, se non nessuna, informazioni aggiuntive da portare. Il modo giusto, insomma, per far saltare lo stallo dovuto al dubbio. E così fu, infatti.
    Tasaki e Harumi, però, mentre prendevano rispettivamente parola e si avvicinavano, finalmente si guadagnavano una visuale più pulita, libera dal porticato che nascondeva Kao ai loro occhi. E, con sommo stupore, si sarebbero rapidamente accorti che Kao ... era la fotocopia del loro Mazuri: aveva lo stesso martello, la stessa benda, la stessa bandana e, sotto un certo punto di vista, lo stesso modo di fare.
    Ebbero modo di realizzare la cosa un istante prima che i due fari ancorati sulla schiena del Pan-ya e direzionati in avanti si accendessero, generando una potente luce che avrebbe causato non pochi problemi al duo. [Azione I - Pan-ya & Gregari]Non avete specificato le distanze, ergo le scelgo io. Siete a 6 metri.


    Controllo dei Fotoni: da TS. Cono lungo 12 metri e largo alla base 6. Sono due, uno accanto all'altro, ricoprono in totale circa 10 metri (due metri si sovrappongono). Causa Accecato per 2 slot azione/difesa. Non causano danno.

    Sono diretti solo verso Harumi e Tasaki. Gli altri sono accanto o dietro di lui, mentre gli Otesi sopraggiungono dalla destra, quindi nessun altro è coinvolto.
    Sono la nostra occasione per sapere qualcosa. Non mi interessa cos'hanno da dire! Prima ci portiamo in vantaggio, poi cerchiamo di collaborare. Non mettiamoli in una condizione dalla quale possano dettare ordini! Gridò il Pan-ya ai suoi soldati mentre questi, pronti, iniziarono a caricare nella direzione degli intrusi. Kao, nel frattempo, mostrò il suo più sinistro dei sorrisi. Non possiamo mica stare con le mani in mano, no? E, pronto, si toccò sotto il braccio, evocando un rotolo da richiamo gigantesco ed aprendolo a ventaglio davanti a sé. Tecnica della Pioggia di spine! [Tecnica I - Kao]Pioggia di Spine
    L'utilizzatore, previa un rotolo da richiamo contenente almeno 10 armi da lancio, può sacrificarne il contenuto per creare una selva di proiettili di vario tipo di potenza totale 50, irrorata di chakra, che cade in un'area circolare di 6 metri centrata in un punto a scelta dell'utilizzatore entro 9 metri da lui.
    Il rotolo si spalancò e da esso un folto numero di proiettili si diresse verso l'alto, pronto a cadere poco dopo. Nel frattempo, Kao non stette con le mani in mano: estrasse il suo martello e, facendolo roteare, lo lanciò verso Tasaki, mentre questo, in volo diventata sempre più piccolo. Le armi in volo a quel punto caddero, colpendo anche il martello lanciato dal Perfetto e deviandone in modo assurdo la traiettoria, rendendo quel colpo ancora più difficile da schivare! [Abilità & Statistiche]Carambola Impossibile
    Arte: l'utilizzatore può lanciare un'arma all'interno della Pioggia di Spine per cambiarne la traiettoria: diminuendo di 10 la potenza della tecnica, può donare all'arma una traiettoria complessa.
    Consumo: Basso

    Velocità Pioggia di Spine Blu+2
    Potenza Pioggia di Spine 40
    Velocità Martello Blu+4
    Potenza Martello 10 + Penetrazione 4.
    Furtività Martello: 9 (6 Base + 3 Abilità Martello)

    Kao non era uno sprovveduto: sfruttando la luce generata dal Pan-ya aveva mirato genericamente verso i due otesi e, con l'arrivo del suo jutsu, ne aveva modificato la traiettoria perché cercasse di colpire la spada con cui Tasaki aveva minacciato i presenti. Il colpo non era potente, questo era poco ma sicuro, ma era veloce, di difficile lettura e, soprattutto, improvviso. Se si fosse scontrato contro l'arma di Tasaki l'avrebbe mandata immediatamente in mille pezzi!
    Nel frattempo sopraggiungevano le guardie. [Note]Non trovo da nessuna parte se avevo specificato quante guardie fossero. lol Comunque, erano sei, due sono andate a svegliare, come da ordini, Tula. Quindi ne rimangono 3. Sono energie VERDI. Le lance acuminate si mossero all'unisono, tentando una serie di attacchi concatenati volti a coprire la maggior parte delle zone avversarie: prima dal basso verso l'alto, poi caricando, al busto e, infine, all'altezza delle spalle. Nessun attacco era mortale ma ognuno di questi era intenzionato a rendere inabile o monco la sua vittima. [Azione II - III - IV, Pan-ya & Gregari] 3 colpi potenza 20 sia a Tasaki che ad Harumi.
    Il primo causa Semiparalisi, il secondo Indebolito, il terzo Scoordinato.

    Forza e Velocità = Verde+2
    Infine, sfruttando il caos generato da tutte queste azioni, Kao riattirò a sé il suo martello, ingrandendolo nel frattempo, e tentando un colpo alle spalle dei due otesi. Il martello divenne grande abbastanza da colpirli insieme ma la sua velocità era molto inferiore rispetto a prima. Lo stesso non poteva dirsi della forza! Quella martellata avrebbe colpito chiunque si trovava sul suo cammino, spazzando, letteralmente, i loro arti inferiori. [Azione I - II, Kao]
    Forza Martello/testata> Blu+3 al fine del calcolo dei danni ma la forza di attrazione è Blu+8
    <testata>Velocità Martello
    Blu+2
    Potenza Martello 30 + Penetrazione 3.
    Furtività Martello: 9 (6 Base + 3 Abilità Martello)

    Costo ingrandimento Martello: 1 SA.
    Costo attirare martello: 1 SA.
    Infine, Kao estrasse una cartabomba e la applicò su un suo kunai, impostandone un tempo di detonazione ritardato.
    Il gruppo partito da Konoha ora aveva un grosso fardello sulle sue spalle: attaccare chi lo ha ospitato e muoversi alla cieca - o con le informazioni del gruppo di Oto - o collaborare attivamente alla risoluzione secondo il piano di Kao?

    [Kiri]

    Riguardo al Mizukage, invece, il nostro Sarto non avrebbe avuto molte parole da spendere: era un uomo imperscrutabile, sempre coperto da una maschera, che viveva nell'ombra e parlava con un megafono al posto della bocca. Certo, è pur sempre vero che aveva un certo fascino tenebroso ma l'idea di un uomo così magistrale e "rigido" non dava fantasiose idee al buon Anaga. Lo stesso non si poteva dire di Minarai che, risolta la questione dei fratelli e della strana sostanza che questi si portavano dietro, decise di chiedere udienza privata a Kensei Hito, che tuttavia doveva adempiere ai suoi doveri di Kage nel suo ufficio e perciò lo ricevette là, nel palazzo dell'Amministrazione. Bussando alla porta dell'ufficio del Mizukage, Minarai fu fatto entrare. Questi si chinò a terra, quasi meditante. L'Inquisitore di Kiri lo guardava dall'alto verso il basso: avevano passato abbastanza tempo assieme perché Yato si accorgesse che c'era qualcosa di strano nella figura che gli stava dirimpetto: l'aura gelida di terrore e cattive intenzioni che lo circonda imperterrita sembrava essere svanita, sostituita da qualcosa di diverso, per quanto altrettanto pericoloso. Alle parole del giovane Senju, Kensei annuiva, senza però aggiungere altro. Quando infine arrivò la domanda sulla Katana ricevuta alle Grotte del Silenzio, Kensei parlò. Usala Pure e fatti valere. Ora va'. Parole che risuonarono strane nella testa del chunin, o almeno, non proprio nel registro del suo Maestro. Ma aveva ricevuto il suo benestare e, per quanto, forse, dubbioso, poteva andare. Kensei gli indicò a quel punto la porta, muovendo il mantello e mostrando la spada al suo fianco. Era una lunga katana, diversa da quella blu elettrico che gli aveva visto utilizzare durante il loro addestramento e, certamente, non si trattava della sua fida Promessa. Inoltre, ancor più strano, la spada aveva un grosso e decorato fodero scuro. [Note]Si ricollega a quanto detto alcuni post fa quando Akuraguri è andato a chiedere dei tonici a Kensei.

    Il viaggio fu lungo ma anche piuttosto tranquillo. I due ninja ebbero modo di scambiare varie loro opinioni ed idee, sia sul piano in sé che su altre faccende contingenti che incuriosivano l'uno o l'altro. Si trattava di una situazione strana che, senza dubbio, avrebbe solleticato le fantasie del nostro Dojin, ma che creava una certa tensione tra i due compagni di avventura.
    Il loro obiettivo, dunque, fu infiltrarsi nel laboratorio marchiato col Kanji di "Silenzio". All'arrivo si trovarono su una costa piuttosto brulla, priva di un reale porto, ma fornita di una sorta di insenatura naturale in cui le navi sembravano saltuariamente ormeggiare. Attraccarono proprio lì, lasciandosi dietro di sé l'infinita distesa del mare e ponendo davanti ai loro occhi, il fiume voluttuoso. Come era anche segnato sulla mappa, era necessario passare attraverso un sentiero non battuto nel bosco. Come punto di riferimento, sulla mappa, erano stati indicati alcuni massi e alcuni alberi cosicché la strada da percorrere potesse venire riconosciuta più facilmente. Non pioveva da giorni e, a terra, era impossibile distinguere se vi fossero impronte recenti. C'erano certamente molto rami spezzati, alcuni in modo piuttosto netto, segno che vi era passato qualcuno o qualcosa di pesante, ma dato che si trovavano in un bosco, non era possibile escludere che si trattasse di animali.
    Come Minarai aveva saggiamente pensato, però, tutto il tragitto era zeppo di trappole: la fortuna volle, però, che i due ninja fossero abbastanza esperti e che riuscissero, in qualche maniera, ad accorgersi di praticamente tutti i sotterfugi che erano stati piazzati in quel luogo. Se avessero voluto, perdendo alcuni preziosi minuti, avrebbero anche potuto disarmare le trappole per prendere con sé i vari meccanismi d'attivazione e le armi delle stesse, preparandosi ad ogni evenienza.
    Se invece si fossero limitati a scansarle, con una certa cautela, sarebbero sopraggiunti all'ingresso segreto del laboratorio nel giro di pochi minuti, circa una quindicina. Un piccolo sentiero nel bosco avrebbe mostrato, dietro le fronde degli alberi, un'altura, alla base della quale, scavata nella roccia, vi era una modestissima e piccolissima apertura. Probabilmente sarebbe stato necessario accovacciarsi per entrare in sicurezza in quello spiraglio tra i sassi. Tuttavia, a separarli dall'ingresso, vi era il già segnalato fiume da guadare. Le strade percorribili erano molteplici: potevano provare a saltare, tuttavia rendendosi ben visibili a chiunque si trovasse nelle vicinanze. Il salto, non eccessivamente imponente per ninja della loro portata, li avrebbe elevati abbastanza sullo sfondo per far saltare la loro copertura - ponendo che ci fosse qualcuno, da qualche parte, in vedetta (e loro, al momento, non notavano nessuno); potevano sfruttare le fronde degli alberi: distaccandosi dal sentiero tracciato di una trentina di metri verso est, avrebbero visto che anche dall'altro lato del fiume vi era una piccola zona ricoperta d'alberi e che quindi, dalla loro parte salire su degli alberi alla loro destra e sfruttando le loro fronde ricoperte di foglie, muoversi non visti da un lato all'altro del fiume; infine avrebbero potuto tentare, semplicemente, di guadare ciò che li separava dell'ingresso al laboratorio: la corrente dell'acqua non sembrava così forte da recargli eccessivi problemi e l'acqua gli avrebbe donato la giusta copertura per non venir visti da occhi indiscreti, se si fossero mossi per tempo. [Note]Potete anche inventarvi qualche altra cosa, se volete. Di queste soluzioni, una sola è sicuramente giusta. Nel caso facciate una scelta sbagliata, inserirò un dettaglio al prossimo post che vi condizionerà il post successivo.

    In ogni caso, sarebbero riusciti a raggiungere la parte opposta del fiume e, di conseguenza, la fessura all'interno dell'altura. Chinatisi per entrare, avrebbero dovuto percorrere molti metri strisciando sui propri gomiti fino ad arrivare ad stanza quadrata, larga non più di sedici metri, scavata nella roccia per verticale. Era così perfetta che non si poteva che desumere fosse stato un singolo, gigantesco jutsu a crearla. Il problema è che saliva per decine e decine di metri. Ad un lato di questa stanza vi era una scala, utilizzabile per non dover ricorrere al chakra adesivo, rallentando però, ulteriormente, il loro piano d'infiltrazione. Quale strada avrebbero scelto per salire lungo quel tunnel? [Note]Percorrere la scala causa Dolore (DnT Grave) alle mani se non viene presa un qualche tipo di precauzione e vi fa impiegare più tempo.
    Utilizzare il chakra adesivo richiede un consumo pari a 6 bassi.


    Arrivati in cima, una botola avrebbe arrestato la corsa della scala. Con una certa cautela, avrebbero potuto sollevarla e inserirsi nella stanza che questa nascondeva: una sorta di magazzino, molto piccolo, circondato da casse e profondamente al buio, all'interno del quale era difficilissimo vedere. Dall'altra parte della stanza vi era una porta, aperta, che dava sulla stanza adiacente: uno spiraglio di luce tagliava l'oscurità del magazzino ed i due, da quella posizione avrebbero potuto scorgere molto poco senza fare rumore. Potevano provare ad aprire la porta per vedere meglio oppure accontentarsi di ciò che potevano intravedere da lì, ovvero la presenza di due ninja, leggermente meno capaci di loro, se avessero potuto osservare il loro chakra e di una donna decisamente poco vestita ma molto capace. In quella stanza non volava una mosca. [Note]Due ninja ognuno dei quali è un'energia inferiore alle vostre.
    La donna, invece, è una Viola. Sexymgs
    Se si fossero concentrati ulteriormente, poi, avrebbero percepito, alcune stanze più in profondità, altre fonti di chakra. Cinque, in totale. [Note]Cinque Energie Verdi. Percepirle richiede evidente concentrazione.
    Era il momento di decidere a fondo quale doveva essere il vero piano d'azione: fino a quel momento era stato tutto fin troppo facile.


     
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    Quanto poteva essere irritante quella situazione per la giovane Nekki? Sapeva perfettamente che le parole del "Perfetto" erano pressoché tutte menzogne, quello nemmeno lo negava, anzi, sottolineava ciò per indicare che era in vantaggio su di loro!
    Il Pan-Ya, purtroppo, aveva scelto di seguirlo, quindi anche lei ed il mercante in cerca della figlia erano obbligati a fare altrettanto, nella speranza di ritrovare i rapiti.
    L'unico aspetto positivo di quella situazione era che, almeno, le parole del Mercante avevano convinto il capo del villaggio del Frumento a riconsiderare come si era comportato con la propria di figlia.

    Fu un evento inatteso, però, a sconvolgere la situazione che, sembrava, diretta verso il binario imposto da Kao: l'apparizione dei due ninja di Oto!
    La prima ad apparire fu una ragazza, forse di poco più grande della nostra amica sunese, di certo più sboccata, ma fra un improprio e l'altro, diede alcune informazioni importanti, a chi sapeva ascoltarla.
    L'Aimedacca aveva il Sarto sotto controllo? Ora collaborano con gli Igashi e tutti lo cercano?, due possibilità, specie la seconda, che non gli sembrava poi così assurda.
    In fondo, non era stato proprio Kao a dire che Dorian era stato portato a Konoha? E lui era comparso proprio al villaggio della Foglia, forse quella strana nuvola dal profumo di vaniglia non era uno strumento degli Igashi, dopotutto.
    Poi l'altra aggiunse qualcosa di ancora più interesse: Gli Igashi stordiscono e controllano la gente con il Nendo!, in effetti i poveri disgraziati fatti di legno, non vivevano attendendo una "divinità"? Completamente distaccati dalla realtà.
    Nuovi dubbi, che si andarono a sommare agli altri, smorzando un pò le verità di quel Perfetto, nella mente di Ryugi, nuove domande che tracciò, mentre ascoltava e valutava.

    [...]

    Gli Igashi e l'Aimedacca alleate? Entrambe vogliono questo Dorian e se la loro guerra interna sia tutta una menzogna dall'inizio?

    Il Sarto era prigioniero a Konoha... ma che fosse prigioniero del gruppo di Kao?

    Il Nendo usato per tenere sotto controllo i prigionieri? Può essere vero, in fondo gli uomini di legno erano inconsapevoli di dove fossero, dei ninja... di tutto! Conoscevano solo ciò che la loro divinità gli portava, potevano essere cavie di una delle due associazioni? Magari entrambe si comportano allo stesso modo!
    .


    Fu a quel punto, però, che la situazione peggiorò, appena apparve l'altro otese, che, facilmente, la kunoichi di Suna riconobbe come il chunin pazzo di Oto!
    Il dissociato mentale che aveva promesso di curare la sua balbuzia, anziché preoccuparsi della missione dov'erano stati inviati assieme, uccidendo i genitori di Ryugi ed il Kazekage, e tutto questo, quando lei era da poco stata promossa a genin.
    E tale chunin, per restare fedele alla sua natura di schizzato di mente, propose di uccidere diversi dei presenti, in un vaniloquio che Ryugi nemmeno volle seguire.
    Problema nel problema: l'intervento di suddetto pazzo portò il Pan-Ya a decidere di attaccare entrambi gli shinobi di Oto!

    Inizialmente la nostra giovane sunese era indecisa su cosa fare, ma l'indecisione cessò nel momento stesso in cui Kao dimostrò di voler combattere i due otesi a sua volta!
    Del pazzo schifoso, non le interessava niente, ma la ragazza, forse lei poteva aiutare a scoprire la verità!
    Fu quella speranza che la portò ad agire.

    La prima azione del Perfetto fu lanciare per aria un rotolo che fece piovere dei dardi addosso ai due otesi e, appunto, se di Tasaki non le interessava niente, la sboccata era da proteggere: una grossa vampa si sarebbe velocemente generata, partendo dal respiro della Nekki ed espandendosi grande e densa alle spalle della ragazza del Suono, evitando completamente di proteggere lo spadaccino, ma con l'intento di difendere l'altra.
    Certo era un pò più lenta dell'attacco di Kao, ma, comunque, aveva dalla sua un'abilità che non richiedeva grossi sigilli o altro, bastava un pò di chakra per generare un immane barriera di fuoco in una vasta area, sufficiente per contenere una parte della potenza dell'attacco del rosso. [ST 1]

    Aaaatttt.... Attenta!, avrebbe intanto urlato alla kunoichi, vedendo che anche i seguaci del Pan-Ya la stavano per attaccare, ma non intromettendosi, troppo concentrata ad analizzare cosa stasse facendo Kao, che aveva intanto ripreso in mano il proprio martello.
    Ryugi non ci pensò tanto: attaccare il Perfetto sarebbe stata una perdita di tempo, no, si mosse, spostandosi leggermente sul fianco del gruppo del Frumento, sempre distante dal fascio di luce del Pan-Ya, mentre rilasciava chakra nei fili di nylon che aveva con se. [ST 2]

    Le corde di nylon si lanciarono verso l'altra ragazza ad alta velocità, durante gli attacchi degli uomini del Frumento, non per intromettersi o attaccare questi ultimi, bensì per poi cercare di recupera l'otese, specie vedendo il martello ingigantito che stava per essere lanciato.
    L'obiettivo della Nekki era di raggiungere e tirare a se la kunoichi del Suono prima che il martello la colpisse. [SA 1 & 2]Maestra delle Corde [Combattiva]Ryugi ha fatto della Tecnica delle Corde una delle sue tecniche preferite in battaglia, utilizzandola in ogni situazione per bloccare al meglio i propri avversari, o pilotare oggetti legati alle estremità delle corde.

    Estensione degli Arti
    Speciale: L'utilizzatore può legare oggetti alle estremità dei fili pilotati con Tecnica delle Corde, usandoli come se fossero tenuti da lei. La forza e velocità nell'uso degli oggetti ha statistiche pari alla Concentrazione dell'utilizzatore[Da genin in su]

    Di fatto la tecnica si muove con velocità e forza = Rossa +3, teoricamente è più lenta del martello di Kao, ma spero che il leggero anticipo aiuti ad aiutare Harumi ^^'

    Nessun aiuto allo Spadaccino pazzo: in fondo quello squilibrato aveva minacciato di uccidere il Kazekage, valido motivo perché anche se quel otese fosse morto, Ryugi non ne avrebbe sofferto.

    In ogni caso, se la nostra giovane Nekki avesse avuto successo nel portare al sicuro la kunoichi di Oto, avrebbe alzato la voce per farsi sentire da tutti: Bbbbb Basta!, avrebbe urlato, indicando poi Kao.
    Mmmm mente su tutututut tutto!, poi avrebbe indicato Tasaki: Papapapap Pazzo! Nnnnn non ssssserve!.
    Infine avrebbe indicato la kunoichi otese: Aaaa ascosco ascol ascoltiamola!

    Se non ci fossero state obiezioni, o attacchi nei suoi confronti, Ryugi avrebbe offerto una nuova carta ninja con delle domande all'altra ragazza. [Abilità]

    Per favore, leggi le domande e rispondi, tutto ad alta voce.

    Cosa avete scoperto sul Nendo?
    Che vuol dire che lo usano per stordire i prigionieri?
    Avete sentito parlare del Nendo Potenziato?
    E di un antidoto che lo annulla?

    Puoi spiegare di questa alleanza fra Igashi ed Aimedacca?

    Cosa sapete dei Perfetti?


    C'erano anche altri particolari che non le tornavano, ma queste domande servivano, avesse avuto tempo e modo di farle, per sperare che il Pan-Ya capisse che Kao doveva essere arrestato ed interrogato, che dovevano coalizzarsi contro il Perfetto, non seguire i suoi ordini: la Nekki era stanca di essere uno dei burattini al servizio dell'Aimedacca e delle loro menzogne!

    Statistiche Primarie
    Forza: 400
    Velocità:  400
    Resistenza: 400
    Riflessi: 400
    Statistiche Secondarie
    Concentrazione: 475
    Agilità: 400
    Intuito: 400
    Precisione: 400
    Slot Difesa
    1: ///
    2: ///
    3: ///
    Slot Azione
    1: Tirare Harumi
    2: ///
    3: ///
    Slot Tecnica
    1: Vampa difensiva
    2: Tecnica delle Corde
    Equipaggiamento

    • Kaze Tessen
      × 1
    • Filo di Nylon Rinforzato [10m] × 2
    • Gambali in Cuoio × 1
    • Uchiha Shuriken × 4
    • Pugnali da Lancio Esotici × 5
    • Parabraccia in Cuoio × 1
    • Corpetto in Cuoio × 1
    • Tonico di Recupero Minore × 1
    • Tonico di Ripristino Minore × 1
    • Rivestimento Mimetico × 1
    • Kiseki Nero × 1

    Note
    ///
     
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    È colpa tua. Ratty

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    Storie di Famiglia


    11

    Durante il viaggio mi ritrovai a pensare che qualcosa era fuori posto: il Mizukage non portava la Yakusoku nè Unagi e parlava in modo molto diverso dal solito. Se non fosse stato assurdo, avrei quasi pensato che qualcuno lo stesse impersonando, sotto la maschera dell'Inquisitore, ma per l'appunto era un'assurdità. Inoltre era il mio Maestro, non il mio capo, non era affar mio se Kiri aveva un leader impostore, fintanto che il mio addestramento restava valido.

    [...]

    Un sentiero in cui sicuramente è passato qualcuno. Se porta al laboratorio questo significa che possono aver portato materiali o macchinari, o prodotti. Qualunque cosa producano. Forse quella strana sostanza che avevamo isolato? Difficile a dirsi. Proseguiamo con cautela, Tokugawa. Gli dissi, mentre assieme al clone battevamo la pista, dopotutto non avevamo una fretta indiavolata, e ben presto notammo chiaramente la presenza di un nutrito numero di trappole più o meno complesse. Come prevedibile...è una strada utilizzata molto più di quanto non vogliano far credere, e adeguatamente protetta, ma senza sprecare risorse umane. Commentai, dinoccolato davanti a un cappio che si collegava a un filo poco distante. Potrebbe essere anche la nostra via di fuga più pratica, per tendere una contro-trappola. Lo guardai, oltre la visiera del mio elmo. Sabotiamole.

    Intendevo cambiare la maggior parte dei meccanismi di innesco, sia come posizione che come metodo, spostando un poco le trappole o comunque modificandole. Avrei impiegato meno tempo così che disarmandole a una a una, rendendo quindi quel percorso sicuro per me e Youshi, informati dei trabocchetti, ma fatale per i nemici che se li aspettavano in modo completamente diverso. La parola d'ordine per fuggire tornando qui e cercando di farli cadere in queste trappole sarà "Fuggiamo nella foresta, non riusciranno a seguirci". Non la dissi realmente, limitandomi a scriverla a terra casomai ci fossero orecchie indiscrete. Anche se richiese un pò di tempo, guadagnammo la fine del sentiero trovandoci davanti a un impasse. Nascosti nel sottobosco e dietro gli alberi per studiare la situazione senza esporci troppo [Nota]Furtività 3, osservando il fiume apparentemente non sorvegliato. Nuotare in acque non note poteva essere rischioso, e saltare senza una copertura stupido. Certo, potevamo usare le doti del Tokugawa, ma anche quelle richiedevano una certa preparazione e non ci avrebbero permesso di osservare adeguatamente la scena nel punto di arrivo.

    Non riesco a pensare a un metodo di attraversamento che ci dia la completa e assoluta certezza di non essere osservati o captati da qualche vedetta. Dissi a Youshi, sottovoce, elaborando una strategia che pensavo essere abbastanza semplice. Ci vorrà un minimo impegno, poi useremo il tuo potere per passare dall'altra parte. Avremmo usato una delle trappole più vicine al fiume, facendola scattare dopo una piccola modifica: invece che catturare una persona con un laccio avrebbe lanciato una serie di grossi tronchi contro un albero dall'altra parte del fiume, a circa trenta metri a a valle rispetto a noi. Con la Percezione FalsataPercezione Credibile
    Talento: L'utilizzatore può rendere più credibile la Percezione Falsata aggiungendo reazioni automatiche in base alle interazioni degli avversari, dove possibile, e anche minimi effetti sonori, ma non una voce. A discrezione del QM. Utilizzabile una volta ogni 2 round, non è possibile applicare altre abilità Talento in combinazione
    [Da genin in su]

    Percezione Fascinosa
    Maestria: L'utilizzatore, se sfruttata una Percezione Falsata per distrarre l'avversario e se entro 15 metri dalla stessa, ottiene un bonus di 3 alla furtività.
    [Da genin in su]
    i tronchi sarebbero sembrati uno shinobi robusto che saltava e atterrava sui rami dalla parte opposta, generando all'arivo dei corvi che sarebbero volati via . Il rumore sarebbe stato notevole, mentre l'illusione mostrava il ninja acquattato e intento a usare una grossa ricetrasmittente, e avremmo approfittato della cosa per un passo di tenebra che ci portasse dalla parte opposta, diversi metri più a monte.

    Sperando di aver eluso gran parte della sorveglianza, occupata altrove, ci saremmo inoltrati nel bosco tornando al sentiero principale, fino a raggiungere una struttura che decisamente non era naturale, dato che terminò in una sala scavata nella roccia come un grosso camino ascensionale, con una scaletta arrugginita che sicuramente non sarebbe stata semplice da scalare. Immagino che quei tuoi Tengu non possano venirci incontro in questo momento, vero? Avrei chiesto, ma temevo di conoscere già la risposta. La scala è in pessime condizioni, e salirla farà un rumore del diavolo, ma anche col chakra adesivo ci vorrà un pò...pare abbiano scavato il camino in tutta la montagna. Alla fine optammo per usare il chakra: la spesa seppur notevole era il modo migliore e più silenzioso di farci strada. Lasciai che fosse Youshi a occuparsi della botola che trovammo in cima: era decisamente più silenzioso di me e maggiormente esperto nelle infiltrazioni.

    Raggiunto il magazzino il silenzio dominava l'ambiente. Potevamo sentire la presenza di alcune persone ma nessuno di noi era un Sensitivo e sicuramente non avremmo potuto avere dei dati precisi. Finora abbiamo cercato di non dare nell'occhio...a te la scelta. Ci facciamo avanti, per uno scontro verbale o fisico...o creiamo un diversivo per generare il caos e operare indisturbati? Mi guardai intorno. Ci sarà pure un modo per causare un incendio qui intorno, no? Incendio che la Percezione Falsata poteva peggiorare. Ma la scelta stava a Youshi.

    Chakra: 75/75
    Vitalità: 14.5/14.5
    En. Vitale: 30/30
    Statistiche Primarie
    Forza: 500
    Velocità: 525
    Resistenza: 425
    Riflessi: 525
    Statistiche Secondarie
    Concentrazione: 525
    Agilità: 500
    Intuito: 500
    Precisione: 500
    Slot Difesa
    1: ///
    2: ///
    3: ///
    Slot Azione
    1: //
    2: //
    3: //
    Slot Tecnica
    1: //
    2: //
    3: //
    Equipaggiamento
    • Kit di Meccanismi per Trappole × 1
    • Kit di Primo Soccorso × 1
    • Katana × 1
    • Bokken × 1
    • Giubbotto Rinforzato × 1
    • Parabraccia in Ferro × 1
    • Gambali in Ferro × 1
    • Tonico di Recupero Medio × 2
    • Uchiha Shuriken × 2
    • Accendino × 1
    • Corda di Canapa [10m] × 1
    • Maschera del Cinghiale × 1

    Note
    Ferite 2 Leggere arto superiore destro.

    Bokken a terra accanto a me, al limitare del ghiaccio.
     
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    la Famiglia Igashi


    XIII

    Sorrisi scuotendo leggermente il capo, lo sguardo si mosse verso il mare scuro che rifletteva in lontananza il bagliore degli astri. Le parole di Minarai lasciavano intendere che non avesse una chiara prospettiva di ciò che lo coinvolgeva, ma era normale, un ninja straniero non aveva gli strumenti per comprendere la cultura kiriana. Eppure lui era l'allievo del Mizukage e, proprio per questo, doveva cogliere quella prospettiva se avesse voluto capitalizzare gli insegnamenti di colui che era Kiri. Lasciai che le sue parole di miele, nei confronti del Tokugawa da lui citato, venissero portate via dalla corrente e dal vento marino, mentre il mio sguardo calmo si alzava verso il cielo e le sporadiche nuvole buie illuminate parzialmente dalla luna. Perdonami ma, senza boria, penso che tu stia sbagliando l'approccio al tuo apprendistato, Minarai dissi calmo sorridendo, decisi che avrei fatto iniziare il mio ragionamento da distante, provando così a condividere pienamente la prospettiva che altrimenti sarebbe risultata claudicante. Nelle mie parole mancava supponenza o giudizio verso il chunin della foglia, era solo un candido tentativo di dimostrargli che lui non era solo l'allievo di spada di Kensei Hito Il motivo che ha reso celebri e immortali nella storia quei sette spadaccini, infatti, non è stato perché brandivano spade leggendarie e mai più forgiate il mio occhio si pose sulla maschera, era evidente a chi mi stessi riferendo E se il villaggio della Nebbia è riconosciuto in tutto il mondo per la qualità dei suoi spadaccini, non è per via delle nostre officine che producono katane di altissimo pregio aggiunsi, incrociando le braccia e appoggiandomi al legno della nave, mentre il mio sguardo si perdeva nelle assi che formavano l'imbarcazione Non è neppure per gli estenuanti addestramenti a cui i ninja vengono sottoposti, se le mie precedenti affermazioni fossero false - infatti - qualsiasi paese o villaggio con dei buoni fabbri e dei ninja dediti a rigidi allenamenti avrebbero potuto scalzare Kiri da questo suo primato, non credi? cercai nuovamente un fittizio contatto visivo, ma la maschera - così come l'elmo del Kage - non lasciava trapelare alcuna informazione sull'espressione del chunin della foglia. Ritenevo il mio ragionamento piuttosto lineare e non confutabile, per questo mi mossi rapido sul secondo argomento, prima di volgere alla conclusione: Dici: "Sono l'apprendista di spada del Maestro, che incidentalmente è anche il Mizukage" un sorriso si allargò sul viso con sincero divertimento, nuovamente mancava qualsiasi tipo di giudizio o derisione per le idee di Yato, comprendevo che essendo un ninja straniero non potesse cogliere alcune cose che, invece, appartenevano ad ogni ninja della Nebbia Quell'uomo non è più Kensei Hito dissi categorico, scandendo le ultime parole La sua essenza e il suo destino sono strettamente vincolati a Kiri, perché lui É Kiri mi fermai un attimo, forse quello era il ragionamento più importante e avrei dovuto spiegarmi per far sì che non ritenesse le mie parole semplice retorica Ha rinunciato da tempo, ormai, alla sua persona privata, lo ha fatto da quando ha iniziato a indossare la maschera su cui sono incise le onde del villaggio. Quell'uomo ha eliminato sé stesso per diventare Kiri, non l'hai mai forse sentito nominare la frase "dove appoggio il mio piede è Kiri"? il mio sguardo si mosse nuovamente verso l'apprendista del Mizukage, poi alzai le spalle Beh non è importante, ma rende in maniera chiara l'idea. Non sono solo sciocchi simboli o vane credenze, tutti i ninja del villaggio sanno che cosa significa quell'elmo ed è per essa, per colui che ha rinunciato alla sua persona per diventare collettività, e quindi per Kiri, che combattono Feci una pausa, nuovamente la prossemica celata dalle vesti e dalla maschera non mi permettevano di comprendere i pensieri che si annidavano nella mente brillante del Senju. Quindi ti sbagli, Minarai, tu non sei "l'apprendista di spada del Maestro, che incidentalmente è anche il Mizukage". Tu, Minarai, sei apprendista di spada di Kiri stessa. lasciai che il continuo sferzare del vento sulle vele della nave sottolineasse le mie parole E io credo che se tu vuoi diventare più di un bravo spadaccino, dovresti accettare questo. Perché non è la lama, non è l'addestramento o da chi viene impartito: i sette spadaccini leggendari della Nebbia sono diventati tali per l'ambiente culturale in cui sono cresciuti. Per le tradizioni che gli sono state insegnate, perché l'aria che respiravano era carica di riti che, coadiuvati agli addestramenti, li hanno resi leggendari Arricciai le labbra mentre le mie stesse parole mi risuonavano nella mente, quindi conclusi scuotendo leggermente il capo Ti pregherei di riflettere su queste mie parole, ma anche se decidessi di bollarle come le parole di un invasato non sarebbe importante: di spadaccini incredibili ne sono stati registrati a migliaia in tutto il continente (non dubito che tu possa diventare uno di questi, anzi ne hai in potenza tutte le caratteristiche), ma solo Sette sono rimasti nella Storia. Non è stato un incidente del destino
    Mossi un passo verso la scala che portava sottocoperta Ciò che dovevo dirti te l'ho detto, tra non molto saremo arrivati, Minarai-san. Vado a sincerarmi delle condizioni del genin della Nebbia, ma credo che sia saggio che ritorni a Kiri. Quando torneremo al villaggio, se vorrai, ci confronteremo in un'arena, sarebbe un onore lasciando che le onde cullassero i pensieri del chunin della foglia, mi allontanai.

    [. . .]


    Abbandonata la nave a qualche centinaia di metri dalla costa, all'altezza del sentiero segnato sulla mappa, corremmo tra le onde fino a guadagnare la riva. Da lì riuscimmo a trovare la via e l'occhio attento di Minarai individuò diverse trappole seminate lungo la stessa per impedirne il passaggio, la sua proposta di sabotarle venne accolta con diversi cenni d'assenso e poi lessi la parola d'ordine segnata a terraMolto bene. Mi sembra un po' lunga come parola d'ordine, ma è vero che essa debba nascondere il nostro sotterfugio dissi a bassa voce tirando le labbra Non sono assolutamente in grado di aiutarti, rischierei di farne scattare qualcuna nel tentativo di disarmarla, lascio per cui a te l'onere. Io mi assicurerò, nel frattempo, che nessuno interferisca E così feci, appostandomi qualche metro più avanti del Senju a controllare l'ambiente, consapevole delle presenza di trappole, fui molto attento a non rimanerne vittima controllando doppiamente ove posassi i piedi. Non ci vollero più di qualche minuto, nel frattempo nulla nell'ambiente tradiva la presenza di ninja appostati a controllare la via.
    Raggiungemmo il fiume senza ulteriori difficoltà, nascosti dalle fronde degli alberi potemmo studiare la situazione e, nuovamente, accolsi le proposte dell'allievo di spada. Ottimo, ma non simulare degli shinobi tramite la percezione falsata, non vogliamo creare alcun tipo di preallarme o preoccupazione alle possibili guardie attesi un secondo studiando l'ambiente Piuttosto facciamo scattare la trappola con qualcosa di più minuto e simula qualche animale, uccellino o daino tra le frasche che sia. Insomma, teniamo un profilo basso, non alziamo la tensione senza motivo, devono sentirsi tranquilli e al sicuro conclusi muovendo lo sguardo verso il Senju Vi sono delle ombre utili per compiere il Passo di Tenebra, appena la trappola sarà scattata e creato l'inganno, appoggia la mano sulla mia spalla, ti traghetterò dall'altra parte E così feci, appena sentii la sua mano, chiuso l'occhio, sfruttai il ponte delle ombre per raggiungere l'altra riva in maniera sicura e discreta. [I e II Slot Azione - Passo di Tenebra, consumo: Basso]

    Guadagnato il terreno verso la fessura nella roccia, dovemmo proseguire strisciando lungo un cunicolo per diversi minuti, alla fine del quale un'ampia stanza si aprì di fronte a noi. Lì un'unica scala saliva per diversi metri, studiandola da vicino ci accorgemmo di quanto fosse malandata e entrambi ritenemmo poco saggio sfruttarla per salire fino alla cima. Sorrisi, pensando che Kenku non l'avrebbe presa bene se avessi rivelato a terzi quella sua incapacità, quindi risposi solo No, Kenku-san non può aiutarci in questa situazione, dovremo farcela a piedi
    La patina di chakra estesa sulla pianta del piede, poi, ci permise di risalire quel lungo pozzo, non fu una salita breve e richiese una quantità di risorse non indifferenti, ma alla fine raggiungemmo la botola che apriva all'ambiente successivo. Lì, appropinquatomi alla botola, la alzai con la massima cautela, non ci fu bisogno di intimare Minarai a non provocare rumori e così potei concentrare i miei sensi al fine di cogliere possibili minacce oltre la stessa.
    Ci trovammo, una volta superata la botola, in un piccolo e silenzioso magazzino, il buio che ci avvolgeva mi portò immediatamente a richiamare a me l'arte proibita del mio clan, al fine di non muovere passi falsi e farmi un'idea più chiara dell'ambiente in cui ci trovavamo. [Slot Tecnica - Attivazione Movimento Oscuro, consumo: Basso] Tutto intorno a me si fece più chiaro e, stando attento di non cadere in altri tranelli, decisi di controllare con attenzione cosa era contenuto in quel magazzino, ovviamente senza però correre il rischio di provocare rumori che avrebbero potuto attirare attenzioni non richieste. Una volta studiata la stanza e il suo contenuta, guadagnata la porta e percepita la presenza di alcune persone al di là di questa, ci consultammo rapidamente tra chunin decidendo quale fosse la migliore linea da seguire. Rimasi un attimo in silenzio, ma non ci volle molto per proporre ciò che ritenevo più sicuro Rimaniamo fedeli al piano originario: non devono sapere del nostro passaggio, non devono essere allarmati. Evitiamo lo scontro, quindi, ma eviterei ancora qualsiasi cosa che possa alzare la tensione, come un incendio. Penso che debba proseguire tutto liscio come l'olio Aspettai qualche cenno di assenso da parte del mio compagno di missione, quindi proseguii: Come abbiamo fatto in precedenza, crea un innocuo diversivo, qualcosa che possa attirare la loro attenzione, io mi preoccuperò di spostarci lontani da questi per poter proseguire con la dovuta calma. Una volta superati, potremmo trasformarci assumendo il loro aspetto e muoverci verso il laboratorio Nendo. Sei d'accordo? domandai calmo.

    Se il chunin della foglia non avesse avuto nulla da ridire, una volta distratti con le sue illusioni le guardie fuori dal magazzino e allontanatici dalla loro zona d'interesse nuovamente grazie al passo di tenebre, ci saremmo potuti trasformare - una volta tirata un'occhiata a due delle guardie - assumendo le loro fattezze e, con passo sicuro, ci saremmo potuti appropinquare ai laboratori della Nendo. [Slot Tecnica - Tecnica della Trasformazione]

    Chakra: 71/80
    Vitalità: 17/17
    En. Vitale: 30/30
    Statistiche Primarie
    Forza: 600
    Velocità:  625
    Resistenza: 550
    Riflessi: 625
    Statistiche Secondarie
    Concentrazione: 600
    Agilità: 600
    Intuito: 600
    Precisione: 675
    Slot Difesa
    1: ///
    2: ///
    3: ///
    Slot Azione
    1: ///
    2: ///
    3: ///
    Slot Tecnica
    1: ///
    2: ///
    Equipaggiamento
    • Nebbia Assassina di Zabuza x3 × 1
    • Bomba Specchio × 1
    • Tonico dell’Occhio della Nebbia × 1
    • Bomba Abbagliante × 1
    • Spiedi potenziati × 6
    • Parabraccia in Ferro × 1
    • Lancia Spiedi × 2
    • Tonico di Recupero Minore × 1
    • Fumogeno × 1
    • Mantello × 1
    • Veleno Disturbante x3 × 1
    • Coltelli da Lancio × 1

    Note
    Il chakra speso conta anche del basso per il secondo passo di tenebra

     
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144 replies since 28/10/2019, 22:32   3794 views
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