I Misteri Del Baganaddestramento per il controllo del chakra

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    Scheda di Etsuko della Nebbia

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    i misteri del Bagan


    la lettera di Avgan



    Villaggio Di Soyo, Paese dell’erba
    Luogo: Tempio Buddista di Bagan



    Ore 10 del mattino, il sole splende nel cielo i suoi raggi illuminano una distesa erbacea pianeggiante di una cinquantina di metri. oltre, una coltivazione maestosa di ciliegi che aveva reso celebre il tempio buddista a a cui appartenevano quelle proprietà. In particolare I monaci erano maestri nella produzione di una delle più buone marmellate del continente e di un peculiare distillato prodotto dai noccioli delle ciliegie stesse.
    Disteso a godersi il caldo sole quasi estivo, vi era un ninja di kiri.
    Etsuko era solo, ma pareva attendere l’arrivo di qualcuno, qualcuno che l’avrebbe aiutato in quella che sarebbe dovuta essere una missione non ufficiale.
    Pochi giorni prima aveva contattato funzionari accademici per indire quello che pareva a tutti gli effetti essere un corso per il controllo del chakra, quello che in realtà l’accademia in primis ma anche coloro che erano stati designati a quel corso non sapevano, era che si trattava di un pretesto per risolvere invece il vero problema legato a quel luogo.

    Qualche settimana prima infatti un corvo aveva raggiunto il ninja della nebbia, trasportava una missiva, l’effige sul sigillo di cera era inconfondibile.


    arrivava dal suo amico Avgan, vicario del tempio di Bagan.

    “ Caro Etsuko,
    spero tu stia bene,
    ma non son qui per convenevoli inutili, purtroppo notizie nefaste devo inviarti ,
    gran parte dei monaci del tempio son stati colpiti da un morbo sconosciuto,
    un morbo che colpisce la pelle, nere come la pece e flatulente le pustole, impediscono persino i movimenti più semplici.
    Proviamo unguenti di erbe e prodotti medicinali di ogni tipo ma i risultati sono scarsi e l’epidemia pare espandersi a nuovi protetti.
    Abbiamo bisogno di aiuto, quanto prima, è periodo di raccolta delle ciliegie, lasciarle marcire sugli alberi metterà a rischio la produzione di marmellata a cherry, unica nostra fonte di sostentamento come ben sai…
    Ti aspetto al tempio per parlarti di particolari che non è conveniente scrivere in epistole.

    Con affetto
    Avgan”





    Giaceva disteso su un telo bianco il kiriano con la camicia sbottonata e l’equipaggiamento posato ai suoi piedi… si godeva quella giornata. Non appena i due sarebbero arrivati si sarebbe messo in piedi e avrebbe lanciato loro una copia della lettere che gli era giunta per poi esordire.

    Bene colleghi…
    Siete qui non come pensavate per partecipare ad un corso del controllo del chakra… o meglio, faremo anche quello se ci sarà occasione. Ma la lettere che avete appena letto richiede intervento immediato… sono ancora all’oscuro del perché Avgan non abbia voluto parlarmi chiaramente dei particolari a cui fa riferimento…
    Ma se siete d’accordo ad accettare questo chiamiamolo “impegno” potremo dissipare i nostri dubbi tra pochissimo.


    Aveva dato appuntamento a poco dopo il raduno Etsuko, il vicario si sarebbe fatto trovare poco oltre il ponte tibetano, unico accesso pratico al sentiero che dalla radura nella quale si trovavano, portava al monte sul quale era collocato il tempio…
    Avrebbe atteso il consenso dei due per poter iniziare l’avventura.

     
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    I Misteri del Bagan


    Post Primo




    Era notte fonda in quel di Konoha, l'aria era frizzantina e praticamente tutte le luci del quartiere erano spente. Da un piccolo bilocale di una palazzina si poteva però sentire un chiacchiericcio e delle risate maschili e femminili, e una luce fioca si intravedeva dalla finestra.
    All'interno due giovani erano distesi nudi a letto, sudati e stanchi, ma con entrambi il sorriso stampato in faccia.
    Alinamaru giocava con i capelli della ragazza, che seduta sul bordo del letto fumava una sigaretta
    Sicuro che non ne vuoi una?
    Sisi grazie, non voglio iniziare adesso
    La donna, che aveva un decina di anni in più del Nara, si sdraiò di fianco a lui continuando a fumare
    Sai, in amministrazione è arrivata oggi una missiva dall'accademia. Per un corso sull'utilizzo del chakra. L'hanno affidata a me, devo assegnarla a qualche genin del villaggio.
    E quindi?
    Ho scritto il tuo nome
    Ma che sei stronza Hanako?
    Senti Alinamaru hai venti e passa anni e sei ancora un genin, non stai facendo niente per il villaggio, e l'amministrazione se n'è accorta. Se non ti decidi a fare qualcosa te lo tolgono il titolo di genin, poi vai a fare il raccattone! O te ne torni da mamma e papà...
    Oh ma cosa vuoi?! Se sei venuta a farmi la ramanzina ci fermavamo al secondo sakè e a casa ci tornavo da solo! Comunque...
    ... scusa non volevo dire quello. Però sto cercando di aiutarti! E' un addestramento del cavolo che ti può servire tanto. Poi è un posto fantastico quello dove devi andare, un tempio buddhista con decine e decine di ciliegi tutti attorno. Vedrai che sarà una passeggiata, una specie di gita!
    Alinamaru mugugnò, poi prese la sigaretta di mano alla ragazza. Fumò un pochino, poi tossì pesantemente, tanto da obbligarlo ad alzarsi per andare a prendere un goccio d'acqua dalla cucina.
    Tornò in camera con la bottiglia di acqua in mano, e nel pieno della sua nudezza fece un rutto capace di svegliare metà villaggio
    Ma Alinamaru!!
    Eheheheh, va bene ci andrò Fece pochi passi per poi risdraiarsi affianco alla sua donna, iniziando a farle dei grattini sulla schiena Ma solo perchè effettivamente mi sto un po' annoiando. Se poi mi prometti che è veramente un bel posto, perchè no La prese di forza per farla girare e farla ritrovare con la schiena sul letto, e Alinamaru sopra. Allora domattina prima di andare mi dai tutte le specifiche per questa cosa. Ora però ti addestro io...

    [...]

    Si trovava in un posto magnifico, in un' infinita distesa di colline colpite da qualche sporadico venticello che le facevano divenire come un oceano con le onde; vi erano diversi sentieri, tutti circondati da ciliegi, ma alla fine tutti portavano al magnifico tempio buddhista che ergeva sopra ad una di quelle colline.
    Alinamaru aveva percorso le ultime 5 ore a cavalcare un asino, l'unica cosa che si era riuscito a permettere per evitare di dover camminare fino a lì. Aveva il culo dolorante e appena vide il tempio in lontananza scese dalla bestia per continuare a passo d'uomo. Si dovev trovare con un uomo poco distante da lì, un kiriano per l'esatezza, colui che gli avrebbe insegnato il controllo del chakra.
    Era partito stranamente volenteroso il Nara, le parole di Hanako lo avevano convinto un po' troppo di buone intenzioni. Come riusciva a manipolarlo lei nessuno al mondo.
    Da lontano vide un uomo con una camicia bianca alzarsi in piedi e un ragazza arrivare dall'altra parte: era molto minuta, dalla carnagione molto chiara, quasi albina, e dai capelli di un acceso color rame. Doveva essere l'altra ragazza scelta per quell'addestramento. Arrivarono quasi in contemporanea davanti al kiriano che per prima cosa lanciò a loro una pergamena da leggere. Alinamaru la srotolò e ne lesse il contenuto. Gli venne quasi un malore a leggere la lettera, ma non per la pericolosità o l'importanza di quello che c'era scritto.
    Non sarebbe stata la giornata così tranquilla che si aspettava. Nemmeno la gita promessa da Hanako Maledetta... le faccio una scenata quando la ribecco

    La lettera parlava di un'epidemia che ha colpito il tempio, e che bisogna debellare per prevenire la disfatta della fragile economia del tempio, che si basava sulla raccolta di ciliegie per farne una marmellata speciale.
    In che diamine di situazione si era andato a cacciare...
    Poi lo shinobi iniziò a parlare spiegando il vero motivo per cui erano stati convocati. Alinamaru si stava chiedendo se l'amministrazione della foglia sapesse delle reali intenzioni del Kiriano, e se quindi Hanako non ne fosse a conoscenza. In quel caso avrebbe soltanto fatto una gran figuraccia a farle una scenata.
    Ahhhhh che casino che era!

    Il nara si grattò la fronte e cercò di concentrarsi; guardò la sua compagna, come se stesse cercando risposte da lei. Non poteva permettersi di girare l'angolo e tornare a casca, ma non voleva neanche rischiare di prendere qualche malattia strana in quel posto!
    Ahhhhhh grazie delle sorpresa... Rilesse un'ultima volta la pergamena e alzò lo sguardo in cielo E va bene! Cosa ti devo dire... ma spero che tu sia un medico perchè non voglio prendermi anche io questa malattia strana. Comunque molto piacere, Alinamaru Nara. Spero di dare una mano a questo tempio faticando il meno possibile


    Edited by Ersapo - 28/5/2020, 17:55
     
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    La Serpe e i Barboni


    I




    La mia mancata promozione a chunin non ha niente a che vedere con queste baggianate!! Un violento terremoto si stava scatenando al secondo piano dell'Amministrazione otese, occupato solamente dagli uffici dei consiglieri. Era comune che tra i dipendenti ci fosse un viavai continuo, ma quando le urla arrivavano fino al piano inferiore, tutti si tenevano alla larga dai consiglieri. Soprattutto dalla zona immediatamente sotto i loro uffici, dopotutto era piuttosto comune che a Febh capitasse uno dei suoi incidenti e qualcosa di pesante o pericoloso precipitasse nei piani inferiori.

    Tu sei abbastanza distruttivo per entrambi!! Non c'è bisogno che lo sia anche io! Hebiko ruggiva furiosa contro Febh. L'Amministratore, dopo aver trovato una lettera direttamente dall'Accademia, si era messo in testa di usarla come biglietto per almeno una giornata di ferie. Senza la Vipera a controllare l'ordine nell'Amministrazione, Febh diventava a tutti gli effetti il superiore, e nessuno osava più costringerlo a lavorare, soprattutto senza le minacce della donna. Purtroppo per la rossa, nonostante fosse abituata a questi suoi vani tentativi di allontanarla per avere un po' di respiro, stavolta lo Yakushi aveva ragione. Era ancora carente nei controlli del chakra, e sia come aspirante chunin, che come allieva di uno, se non lo, shinobi con un perfetto controllo del chakra, la mancanza era grave. Che se ne rendesse conto o meno, l'Amministratore aveva ottime argomentazioni dalla sua parte. Iraconda, gli strappò la lettera dalla mano, ma invece di ridurla in coriandoli come molti altri dei suoi tentativi, stavolta si lasciò andare in un lamento arreso. E va bene! Ci vado!! Sei contento!? Non pensare che io non sia preparata per simili avvenimenti, in questa cartella c'è la lista di tutto ciò che va completato questa settimana. Lo sovrastò, quando si parlava di responsabilità e doveri, Febh tendeva a farsi quatto quatto. Se non finisci almeno una pagina di questa lista entro il mio ritorno, ti farò dimenticare cosa sia un giorno libero. ...E mi prenderò la tua amaca. Un ostaggio lo avrebbe forse spronato a fare qualcosa.


    Hebiko non si sarebbe fatta attendere. La ragazza sapeva essere estremamente puntuale, e grazie agli esclusivi mezzi di trasporto otesi, sarebbe persino stata in grado di arrivare fresca e riposata al punto di incontro. Alcuni evocatori avevano iniziato ad addestrare le loro bestie meno capaci per il trasporto delle persone. Si poteva richiedere una cavalcatura singola, fino ad una carrozza per otto persone. Essendo erpetologa, e conoscendo particolarmente bene le lucertole anche grazie allo Yakushi, optava spesso per una di quelle bestiole: rapide, in grado di scalare pareti verticali, un po' costose ma un'ottima garanzia. Certo, si spaventavano facilmente, era sconsigliato usarle per raggiungere posti troppo trafficati o chiassosi... fortunatamente, non era quello il caso.

    Un altra persona, a prima vista un barbone, fece capolino dalla parte opposta. Mentre si avvicinavano l'uno all'altro, la donna lo squadrò dall'alto al basso, giudicandolo silenziosamente. Ma quando furono abbastanza vicini, si lasciò andare in un largo sorriso vagamente sarcastico. Non mancò di notare il suo coprifronte, così come lui avrebbe potuto notare la spilletta a forma di nota di lei, attaccata al petto. Fece un piccolo inchino. Iniziava ad imparare le basi sulla formalità. Konohaniano. Suppongo siamo qui per addestrarci insieme. Il loro maestro doveva essere l'altro strambo individuo che li osservava dall'alto, una specie di nudista non abbastanza coraggioso.

    Ben presto arrivò la fregatura. Il kiriano sembrava averli contattati più per un affare privato che per il loro vero addestramento. La donna non nascose un'espressione infastidita mentre leggeva la lettera, impossibile però da notare per il kiriano stesso da quell'angolazione. Gli avrebbe rivolto lo stesso sorriso sarcastico che aveva subito il konohaniano poco prima. Nemmeno lui sembrava sapere di quella missione extra, visto il fastidio provato, ma l'aveva presa piuttosto alla leggera. La Vipera non sembrò da meno. E' un po' scortese chiedere un simile favore a dei professionisti... Ma sorvolerò sul nostro pagamento. Ritengo che possa essere utile dimostrare a voi kiriani quanto gli otesi sappiano essere onesti alleati. Era diventata più brava dopo le ultime lezioni di Ogen. Era diventato molto difficile distinguere se le sue parole fossero davvero oneste, o se si trattasse unicamente di sarcasmo. Per due sconosciuti come loro, che difficilmente immaginavano il reale carattere della Serpe, sarebbe stato quasi impossibile. Hebiko Dokujita. Gonfiò il petto, portano le mani dietro la schiena, non nascondendo una discreta fierezza. Sono pronta a mettermi al suo servizio, sperando che un giorno vorrà ricambiare il favore.

    Non le andava molto a genio che le fosse stata omessa quella parte di missione. La perdita di controllo ancora la rendeva nervosa, e l'idea di non avere l'equipaggiamento necessario per affrontare una malattia altamente contagiosa non faceva bene alla sua salute mentale. Ma c'era ancora la speranza che il kiriano fosse preparato a dovere... Forse.
     
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    i misteri del Bagan


    Obbiettivi e imprevisti



    si sarebbe preparato il ninja, recuperando l’attrezzatura a ridandosi un contegno. Nel frattempo il duo accademico era giunto e si era presentato.

    Hei… trattenete pure l’euforia! Capitava tutti i giorni il non dover affrontare un noiosissimo corso sul controllo del chakra in cambio di una missione di soccorso.
    È proprio vero non ci sono più i ninja di una volta…


    Avrebbe pensato il kiriano.
    L’uno pareva essere stato raccattato dai sobborghi di konoha, più interessato al bivacco che alle faccende ninja. L’altra una spocchiosa abitante di Oto, tanto legata al denaro e alla richiesta di riconoscenza… cosa che gli avrebbe fatto utilizzare un paradossale ossimoro “Otesi-Onesti alleati”. non aveva sino a quel momento mai conosciuto un otese onesto ne tantomeno uno che avrebbe potuto definire alleato.
    Ma vabbè… si sarebbe messo in marcia, senza curarsi dei due. La verità che si era leggermente infastidito e a quel punto la presenza dei due era, come dire, accessoria.
    La strada per raggiungere il punto d’incontro non fu lunga. Avrebbero percorso la distesa per qualche centinaio di metri, la radura e i campi di ciliegio furono lasciati alle spalle, alla loro destra una alta parete in pietra. Il terreno si sarebbe fatto sempre più brullo, per poi diventare massoso, Sino a cadere in una gola. Era un precipizio lungo circa 200 metri, sospeso su di esso, vi era un fragile ponte tibetano. L’avrebbero attraversato e percorso mezzo chilometro lungo un sentiero montano, Una strada in ripida salita, tra ciottoli dismessi e rocce appuntite. Tra una curva e una salita, sarebbero giunti ad un grande masso, con una indicazione quasi illeggibile che recitava tempio di Bagan, con sotto una freccia e ormai cancellato vi era una indicazione nel sistema metrico che avrebbe dovuto indicare qualcosa relativo alla restante distanza da percorrere.
    Adagiato accanto al masso vi era un figuro.



    l’individuo sarebbe venuto subito incontro

    Etsuko, finalmente siete giunti…

    Avrebbero così conosciuto il nome del kiriano per la prima volta. Il ninja non si era preoccupato di presentarsi o semplicemente non l’aveva ritenuto indispensabile ai fini della missione.
    Etsuko avrebbe voluto salutare più da vicino l’uomo che tuttavia aveva espresso rimostranze. Ad un olfatto sviluppato a qualche metro di distanza, avrebbero potuto avvertire un leggero tanfo misto a fragranza di talco, utilizzata nel tentativo di coprire il cattivo odore.

    Non mi dire che l’hai preso…
    Purtroppo si e altri monaci si sono ammalati dopo che ti ho inviato quella missiva.
    Avgan, siamo qui per aiutarvi… loro sono Alinamaru e Hebiko e non hanno esitato un attimo nel mettersi a disposizione per aiutare un tempio e i suoi abitanti in difficoltà. Avrebbe mentito… io da parte mia, son qui per mettere a disposizione tutte le mie competenze medico. Ma cosa c’è che non mi hai ancora raccontato?
    Etsuko ho dei seri sospetti…

    Avgan avrebbe raccontato che quello in corso, sarebbe dovuto essere l’anno della rielezione del grande sacerdote, lui come vicario avrebbe dovuto fare funzione del seggio vacante, per favorire per via del tutto imparziale l’esecuzione della scelta tra il vecchio sacerdote uscente, Altan, un mansueto vecchietto di 80 anni e il più giovane Medgui… i due erano fautori di due differenti scuole di pensiero. Il primo avrebbe voluto preservale l’autonomia e l’isolamento dei monaci. L’altro supportava invece una politica espansionistica di opera missionaria, una sorta di pratica impositiva nei confronti delle regioni circostanti. L’obbiettivo era soprattutto ottenere manodopera per la raccolta e la produzione di marmellata e cherry che tanto fruttavano all’economia del tempio, quanto gravavano sulle forze dei monaci. I più in un primo momento erano stati a favore del più conservatore pensiero del primo, in quanto avevano scelto vita di fatica e esilio per avvicinarsi alla divinità.
    Poi però a sovvertire le carte era apparsa la “Nera Piaga” cosi la chiamavano, aveva colpito prima i fervidi seguaci di Altan, fiaccando il suo credo per poi diffondersi indistintamente. La nera piaga non aveva ucciso nessuno, ma rendeva i monaci schiavi, di unguenti e medicamenti che Medgui, da erborista esperto, applicava. in più l’impossibilità dei monaci alla raccolta delle ciliegie, avrebbe portato all’indebolimento della economia del tempio ma avrebbe soprattutto avvalso la teoria espansionistica dell’ultimo sostenitore.

    Quindi cosa ci stai chiedendo?
    Etsuko… da vicario ritengo che sia importante in questo momento, completare quanto prima la raccolta delle ciliegie, per riequilibrare le forze in gioco e per permettere di rasserenare gl’animi dei monaci.
    A proposito vi chiedo semplicemente di scortare e coadiuvare un gruppo di 10 monaci ancora immuni e con le vostre capacità non risulterà difficile ottenere l’obbiettivo di tornare al monastero con un carico di 30 ceste delle nostre pregiate ciliegie.
    I monaci al mio segnale partiranno per raggiungervi alla radura ai piedi del monte, dal quale siete giunti.


    Il compito che chiede il vicario è semplice dopo aver rasserenato e tranquillizzato gl’animi dei monaci avrebbero potuto indagare su eventuali sospetti e provare a risolvere il problema legato alla malattia.
    Avgan, sarebbe stato pronto a rispondere a eventuali domande del trio, al termine delle quali Etsuko sarebbe nuovamente intervenuto.

    Avgan, tu sei un uomo saggio, sai che mi fido ciecamente di te e sai che non mi tirerei mai indietro e con me questi onesti e temerari guerrieri. Aspetteremo i monaci alla radura e torneremo con 30 ceste di ciliegie prima del tramonto. Puoi contarci.
    Non avevo dubbi Etsuko, sapevo che non vi sareste tirati indietro.

    Avrebbero così ripreso il percorso all’inverso, dai gradini impervi, il sentiero montano, i ciottoli, la brulla terra sino al ponte tibetano, nell’attraversarlo se avessero guardato sotto, avrebbero assaporato il sapore del vuoto, un precipizio di almeno un paio di km, in lontananza un fiumiciattolo scorreva tra massi, circondato da una vegetazione selvaggia. Attraversato il ponte si sarebbero ritrovati nuovamente sulla radura e avrebbero ripreso a camminare se non avessero avvertito un forte boato, che sarebbe rimbombato nella vallata. Voltandosi avrebbero avvertito una esplosione al di là del dirupo e le corde del ponte cedere una ad una, sino a perdere tensione per poi restare appeso solo ad un lato, abbattendo l’unico punto di passaggio per il tempio.
    Sarebbe corso Etsuko sino al bordo del precipizio. Se anche i due ninja avessero guardato oltre, per un attimo avrebbero notato due uomini in tuniche simili a quelle che indossava Avgan, arrampicarsi sul sentiero in direzione opposta dalla quale erano arrivati i ninja per sparire dietro le prime curve.

    Mi sa tanto che i monaci che avremmo dovuto aiutare… non arriveranno mai.
    perdonatemi se ho mentito sul vostro conto ad Avgan e se ho preso impegno per noi tutto, semplicemente non mi andava di deludere un uomo scoraggiato. ovviamente non vi costringerò a fare nulla, se volete rinunciare all'aincarico sarete liberi in qualsiasi momento di farlo. voglio che questo sia chiaro.

    a chi avrebbe deciso di restare, avrebbe continuato.
    E adesso? Avete qualche idea?

     
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    I Misteri del Bagan


    Post Secondo



    Tra tutte le persone che potevano affiancarlo per quella missione proprio una spocchiosa otese doveva capitargli. Vestita di tutto punto e impeccabile come pochi al mondo, si presentò al Nara e al Kiriano.
    Hebiko sembrava stupita quanto Alinamaru nella scoperta del reale motivo di quella missione e non si fece mancare due parole di disaccordo verso il loro sensei, sottolineando una leggera tensione Kiri-Oto. Il foglioso non aveva la minima idea di cosa parlassero e si limitò a guardarli con la sua solita espressione svogliata, quasi come se si fosse appena svegliato. Ascoltò le parole del Kiriano per poi seguirlo camminare verso il tempio
    Fattelo dire Kiriano ma è inutile che ti stupisci della nostra reazione. Dicevi all'accademia il tuo reale obbiettivo e ti avrebbero mandato due shinobi mega vogliosi. Comunque, qual'è il tuo nome, se si può sapere?
    Il sensei non rispose e Alinamaru fece finta di niente. Tra i suoi due compagni di missione per il momento nessuno dei due sembrava andargli a genio, e se in un primo momento pensò di fare conversazione con Hebiko per far passare il tempo, cambiò immediatamente idea guardandola per bene nel viso: non sembrava particolarmente simpatica o socievole, sembrava più una da risposta secca "si" o "no", quindi di sicuro non una gran chiacchierona.
    Il Nara si limitò a sistemarsi il cappello di paglia che indossava e a mettersi le mani in tasca , per poi seguire i passi del ragazzo della nebbia. Velocemente il paesaggio dei colli e dei ciliegi cambiò e diventava sempre di più roccioso: una lunga parete di pietra li accompagnava sulla destra, mentre qualche decina di metri più avanti Alinamaru potè vedere un ponte sospeso. Sebbene lo stupì non disse una parola e come i suoi compagni lo percosse in totale sicurezza; gli capitò di guardare di sottò e lo scenario era agghiacciante, erano sopra una gola in cui non si vedeva il fondo ma solo un mare nero di oscurità.
    Alla fine del ponticello c'era un sentiero che li avrebbe portati in cima alla montagna rocciosa verso il famoso tempio. La strada, per lo più in salita, era faticosa e difficile e non senza qualche fatica di troppo i tre arrivarono ad un masso enorme con un segnale sbiadito affianco; un uomo li aspettava seduto sul sasso e sembrava conoscere il loro sensei, o meglio Etsuko.

    I due si salutarono e iniziarono la loro chiacchierata con Alinamaru ed Hebiko dietro che avrebbero fatto da pubblico. Quell'uomo era Avgan, il mandante della lettera arrivata ad Etusko e che aveva fatto leggere ai due giovani pochi minuti prima. Ero il vicario di quel tempio e sembrava che anche lui avesse preso quella strana malattia. Bardato di maschera antigas e mantello spiegò la situazione attuale del tempio ai tre accademici: quello era l'anno della rielezione del gran sacerdote e due figure diametralmente opposte gareggiavano per quel posto, un giovane sacerdote con una nuova scuola di pensiero e il vecchio gran sacerdote più tradizionalista. Purtroppo per il tempio del Bagan quella strana e misteriosa malattia prese il sopravvento, non uccidendo i sacerdoti ma rendendoli schiavi di medicine create dallo stesso Medgui, il giovane sacerdote.
    "La Nera Piaga", così la chiamavano, impossibilitava i sacerdoti a raccogliere le ciliegie per la marmellata immobilizzando così l'economia del tempio.
    Quello che era richiesto agli accademici era di accompagnare dei monaci ancora sani a riempire 30 ceste di ciliegie così da rifar partire la produzione di quella tanto speciale marmellata
    Se pensate che raccogliere ciliegie possa aiutarvi a guarire ben venga, ma penso che dobbiate preoccuparvi in primis di guarire da questa piaga... ma faremo ciò che ci dite voi. Con permesso
    Alinamaru si rigirò insieme ai suoi compagni intenti a tornare indietro sui loro passi per incontrare i monaci che avrebbero dovuto assistire.

    Quella conversazione tra Avgan e Etsuko lo rese pensieroso, come se il vicario non avesse detto tutto al suo amico di Kiri. Gli sembrava strano che reclamasse il suo aiuto più quello di altri due shinobi per scortare 10 monaci a raccogliere delle ciliegie. Perchè non li accolse al tempio dove avrebbero potuto capire la fonte di quella malattia? Perchè li fece arrivare fin lì per rispedirli indietro a raccogliere ciliegie? Che sapesse qualcosa che però non voleva dire a quel trio?

    Durante tutto il tragitto rimuginò su quelle parole e su ciò che stava davvero succedendo. Mentre stavano attraversando il ponte a ritroso Alinamaru si fermò, come se avesse sentito qualcosa: si guardò dietro e guardò giù nella gola. Percepiva una sensazione strana e poco piacevole. Una volta che finirono di percorrere quella trappola di legno, un boato attirò l'attenzione di tutti i presenti: il ponte era stato fatto saltare per aria e ora Alinamaru, Hebiko ed Etsuko erano confinati dalla parte sbagliata del ponte. Corse anche lui verso il precipizio per guardare il danno appena fatto e non potè non notare due individui vestiti esattamente come Avgan arrampicarsi e dirigersi verso il tempio.
    Allora no che non mi tiro indietro, tranquillo Etsuko. E hai fatto bene a dire quelle parole ad Avgan. Ma lasciami chiedere due cose: quanto lo conosci questo monaco, Avgan? E solo io trovo assurdo essere stato chiamato per trovare la fonte di una nuova malattia e dover scortare dei monaci a raccogliere delle ciliegie? Non dovremmo andare al tempio e capire che cazzo sta succedendo? Ci hanno appena fatto saltare in aria un ponte davanti agli occhi, è chiaro a tutti che la priorità non sono più le ciliegie, vero?!
    Ormai la situazione stava degenerando e si trovavano insieme in quel casino, tanto valeva parlare e scambiarsi idee e opinioni. Poi Etsuko avrebbe deciso il da farsi. Ma per Alinamaru la cosa da fare era una, raggiungere la cima del monte e andare nel magnifico tempio del Bagan.



     
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    Cambio di programma


    II




    Otesi e kiriani non andavano d'accordo da tempo. Le serpi avevano subito svariati torti dai famosi spadaccini, o perlomeno così erano convinti. Hebiko ancora si domandava come sfruttare la cosa, forse sfruttando le pericolose manie di guerra del loro stesso kage, cercando quindi un'alleanza con un gruppo minore di kiriani che avrebbe portato loro ad unirsi alla giusta parte di Oto. Prima di aprir bocca su delicati argomenti, voleva poter giudicare chi si trovava davanti, e quale occasione migliore se non con un semplice insegnamento del chakra. Insegnamento che si rivelò un mezzo inganno, che il konohaniano sembrò accettare più facilmente, seppur facendo notare il perchè li avesse infastiditi.

    Seguirono Etsuko in religioso silenzio, cosa che sembrò placare gli animi della Vipera. Trovava conforto nel silenzio e nella tranquillità. Forse non si sarebbe dovuta sfogare con una sfuriata sul primo povero malcapitato che le finiva davanti. A circa metà strada, incontrarono quello che era il loro cliente della missione di volontariato che avevano accettato: spiegò filo e per segno la situazione, lasciando poco spazio ai dubbi. Per quanto non ci fossero prove evidenti, la rossa si era già fatta un'idea della situazione. Avrebbe pazientato un po', per capire se uno dei due avesse commentato a riguardo, e quando i suoi compagni fossero rimasti in silenzio, avrebbe attirato la loro attenzione: Quindi... Siamo tutti d'accordo che il prossimo passo è prendere questo Medgui, appenderlo per i piedi e costringerlo a confessare, mh? Per lei era fin troppo chiaro cos'era successo, o almeno così la storia sembrava raccontare: la malattia era stata un colpo di fortuna arrivato con una sospetta coincidenza per non far ricadere tutte le accuse su di lui. Se qualcuno si fosse lamentato, pretendendo di ottenere delle prove avrebbe accettato... roteando però gli occhi e mostrando il suo disappunto. Prove, sempre prove volete, anche quando la soluzione è sotto ai vostri occhi! E va bene, prendiamo 'ste prove! Se non altro la malattia non sembra essere mortale, possiamo anche perdere un po' di tempo.

    La proposta di Etsuko di raccogliere ciliege invece iniziò a scaldarla, mostrandosi indignata da quella proposta. Se non altro erano loro più altri dieci monaci a doversene occupare. Avrebbe atteso di allontanarsi dall'individuo prima di esporre le sue lamentele. Raccogliere ciliege!? Ma hai idea di chi sono?? Ho asciato il mio ufficio in Amministrazione per fare la contadina!?! La cosa che la infastidiva di più era il buffo collegamento col suo passato da povera contadinella, sconosciuto ad entrambi i suoi compagni, e sul quale aveva poca intenzione di esprimersi. Come donna che aveva fatto carriera a fatica, un ritorno alle origini era una vera e propria onta! Ugh! Questo non ci aiuterà nemmeno a trovare delle prove. E vorrei sapere come raccogliere ciliege ci aiuterà con il chakra!

    Il suo borbottìo però venne interrotto quando il ponte alle loro spalle venne distrutto, tagliando così i loro collegamenti. Il gruppo si sporse sul precipizio, notando i due presunti colpevoli fuggire e nascondersi. Etsuko disse la sua, seguito da Alinamaru. Hebiko, per quanto si fosse mostrata infastidita dalla situazione, sembrava pronta all'azione: Sì, io direi di lasciar perdere l'incarico di raccolta. Mentre, per quanto riguarda le indagini, non voglio farmi scappare quei due ratti. Forza, non saranno allenati come noi, ma ci hanno già staccato fin troppo! Senza troppi complimenti avrebbe iniziato a correre giù dal dirupo, in perfetto equilibrioChakra Adesivo (Base)
    Arte: L'utilizzatore cammina con facilità sulle superfici verticali.
    (Mantenimento: ¼ Basso )
    [Da genin in su]
    , fermandosi non appena avesse sentito le lamentele del Nara, che la fissava dal bordo. Beh?? Che c'è non vorrai mica tirarti indietro proprio tu?? Lo fissò confusa per qualche secondo, per poi illuminarsi. Un'espressione sconvolta apparve sul suo volto, massaggiandosi poi la fronte, frustrata: Oddio, dovevi imparare i chakra... Ma guarda te cosa mi tocca fare. Avrebbe allungato all'improvviso le braccia, avvolgendo il konohaniano e trascinandoselo in braccio, portandolo di corsa giù dal dirupo, in direzione dei due fuggitivi. Imparerai al ritorno come scalare le pareti, ora non abbiamo tempo! Anticipata o meno da Etsuko, si sarebbe lanciata di corsa nella direzione intrapresa dai due monaci, cercandoli con lo sguardo. Forse erano ancora in tempo per prenderli prima che potessero nascondersi.
     
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    Scheda di Etsuko della Nebbia

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    Fidarsi



    ognuno a suo modo avrebbe commentato l'incontro appena svoltosi all'ombra del grande masso. per la prima volta Alinamaru aveva mostrato un fervore che sino a poco prima, il kiriano, avrebbe esitato che egli potesse avere. sicuramente prendeva a cuore la situazione in corso al tempio.
    fidarmi? ci metterei la mano sul fuoco, so che può sembrare paradossale Alinamaru... ma se Avgan ritiene che sia importante che vengano raccolte delle ciliege... io farò in modo che vengano raccolte.
    avrebbe detto, sancendo la fiducia che aveva nel monaco e il grande rapporto d'amicizia che esisteva tra i due sin dai primi anni dell'adolescenza.
    puoi capire il mio discorso immagino, avrai sicuramente una persona di cui ti fidi cecamente, vero Nara?
    sorrise Etsuko, mostrando per la prima volta da quando si erano conosciuti una simil forma di empatia.
    Quindi... Siamo tutti d'accordo... Prove, sempre prove volete...Raccogliere ciliege!? Ma hai idea di chi sono??...E vorrei sapere come raccogliere ciliege ci aiuterà con il chakra!...
    l'approccio dell'Otese invece, per tutto il tragitto, sin dopo al ponte, fu come dire... un tantino polemico. tanto che Etsuko pensò stesse esercitando una stana forma di jutsu, per quanto quello stridulo sibilo della sua voce potesse penetrare nei timpani, martellando le cervella oltre che le palle. ma nonostante tutto egli avrebbe resistito. il sai chi sono io... fu interrotto dall'esplosione e dal crollo del ponte tibetano. non ebbe il tempo la squadra di elaborare la strategia, perchè l'otese decise di non ragionare da squadra. prese così l'iniziativa e con Alinamaru in braccio, in una situazione tra il comico e il paradossale prese a correre sulla parete verticale, pensando secondo non so quale calcolo matematico, di potere attraversare un dirupo e risalirlo, riuscendo ancora a raggiungere gli attentatori.
    questa volta incazzato, Etsuko si sarebbe lanciato all'inseguimento del duo, non di attentatori ma di quelli che dovevano essere i suoi allievi. avrebbe potuto superarli, visto l'intralcio che subiva Hebiko nel trasportare il compagno. sarebbe arrivato così prima ai piedi del dirupo e avrebbe lanciato due spiedi rinforzati diretti a bloccare la corsa dell'Otese prima che toccasse terra...
    ma come cazzo ti viene in mente? avrebbe tuonato il kiriano. quella cavolo di scrivania ti ha del tutto annullato il concetto di squadra e di strategia?avrebbe incrociato le braccia guardando in modo severo i due. cosa cercavi di fare? pensavi di poter rincorrere i due attraversando il dirupo? ti saresti presentata alle porte del tempio sfondandolo? avresti mandato a puttane l'imparzialità di Avgan e accusato un uomo che fino a prova contraria è innocente? non ti è venuto in mente invece che la consegna delle ciliege sono il nostro pass per il tempio vero? il modo per giustificare senza dare nell'occhio la nostra presenza? avrebbe preso a risalire la parete verticale Etsuko, tornando nella direzione dalla quale erano venuti.
    è proprio questo che non apprezzo di voi Otesi, prepotenza ed egocentrismo... ti prego Hebiko e parlo anche con te Alinamaru, ho bisogno di sapere se posso fidarmi di voi, ho bisogno di credere nel concetto di squadra... dove tutti siamo allo stesso livello e dove le scelte di prendono in 3, sulla base delle nostre esperienze. ci siete?
    avrebbe atteso la risposta prima di risalire la parete verticale per riportarsi al luogo nel quale si erano incontrati...

    al giardino dei ciliegi



    una volta al giardino, Etsuko avrebbe mostrato i 30 cesti in vimini, pronti a essere riempiti dai ninja...
    come vi ho già detto questi saranno i nostri lasciapassare per il tempio. in condizioni normali riempire e trasportare fino al tempio questi, comporterebbe un dispendio di tempo che non abbiamo... per questa ragione... mi è venuta un'idea... io e Hebiko, utilizzeremo il chakra distruttivo, ovviamente per scuotere un pò gli arbusti e far cadere parte delle ciliege... mentre tu Alinamaru, ti occuperai della raccolta e del trasporto... lassù. avrebbe indicato la parete verticale di fronte a loro che scalata avrebbe condotto al tempio.per farlo, d'ovrai apprendere i fondamenti del chakra adesivo. che non si dica che in questa missione non vi sia stato modo d'imparare quello per cui siamo qui... su a lavoro.

    ALINAMARU


    il kiriano si sarebbe appartato con il ragazzo.
    Alinamaru, so bene che come tutti i Nara tu debba mantenere per istituzione quasi, questo atteggiamento di lassismo. ma sono convinto che tu sia molto di più di quello che dimostri. non abbiamo tempo da perdere, ho bisogno che ti concentri il più possibile su l'obbiettivo che dovrai raggiungere. avrebbe sospirato.per arrampicarti dovrai conentrare il chakra sotto la pianta del piede e trattenerlo. arrampicati su quell'albero e raccoglimi una manciata di ciliege.  avrebbe indicato un arbusto di 4 o 5 metri, rigoglioso e pieno di rami.

    HEBIKO



    si sarebbe poi avvicinato alla ragazza, lasciando che Alinamaru mettesse in pratica l'esercitazione a cui l'aveva sottoposto. avrebbe sfoggiato un sorriso forzato, avvicinandosi.
    mi rendo conto che abbiamo iniziato con il piede sbagliato forse... ti sembrerà strano ma ti trovo simpatica... chissà se ci credeva egli stesso alle parole che stava dicendo, figuriamoci la diretta interessata. ma in realtà Etsuko, amava i caratteri prorompenti e li preferiva ai pacati o addirittura boriosi. aveva imparato che l'impulsività spesso significava sincerità e preferiva avere a che fare con persone schiette.
    ho visto che conosci il chakra adesivo... il riferimento al teatrino di poco prima era palese. il controllo del chakra distruttivo ti permette di arrecare danni ad aree o ad oggetti, rilasciando il chakra concentrato in un arto. per questo, prima che tu rada al suolo l'intero frutteto data la tua irruenza. sorrise, grattandosi la testa e gli passo un pugno di ciliege.poggia una ad una le ciliege su quel masso e prova utilizzando il chakra distruttivo ad estrarre il nocciolo, non spappolando completamente il frutto. dovrai controllare perfettamente il chakra per non rendere ai monaci direttamente della marmellata o legna da ardere in abbondanza per l'inverno. 
    non avevano troppo tempo da perdere ed erano già in ritardo... confidava che i ragazzi prendessero seriamente il tutto e sperava che fossero dotati naturalmente di una predisposizione all'utilizzo del chakra.
     
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    I Misteri del Bagan


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    Dopo che i tre accademici conclusero la loro conversazione, con una Hebiko polemica e un Etsuko pacifista e ragionevole, e dopo che il ponte alle loro spalle esplose la situazione degenerò.
    Alinamaru in fin dei conti era dello stesso pensiero della Otese e vedere quei due loschi figuri scappare dopo aver fatto saltare in aria l'unica via di comunicazione del tempio gli fece venire voglia di seguirli e andarli prendere. Ma mentre il Nara pensava questo la ragazza si precipitò giù dal dirupo per poi accorgersi che il suo compagno di Konoha non poteva seguirla: tornò indietro e porse le sue braccia al compagno Con permesso Alinamaru si fece prendere in braccio da Hebiko, come se fosse una sposa, e insieme ignorando qualsiasi ordine di Etsuko si lanciarono giù dal precipizio.
    Il Nara, che si trovava stranamente comodo e a suo agio in quella situazione, osservava i piedi dell'Otese mentre correva così da analizzare e cercare di comprendere il chakra adesivo che stava utilizzando.
    La corsa durò una decina di secondi, fino a quando degli spiedi non si conficcarono a pochi centimetri dai piedi di Hebiko, bloccando la loro avanzata: era Etsuko, visibilmente arrabbiato, che li aveva inseguiti. Inveì verso di loro sgridandoli per l'avventatezza delle loro azioni e gli spiegò l'importanza della raccolta delle ciliegie, che potevano essere usate come pass partout per il tempio.
    Alinamaru pensò a quelle parole e capì che effettivamente la priorità era la raccolta dei frutti
    Certo che questo potevi dircelo anche prima eh Etsuko... comunque si fidati di me. Però dobbiamo fare veloci, vi ricordo che qualcuno ha appena fatto saltare in aria il ponte, chissà cosa farà fra poco
    Ascoltò le parole dei compagni senza mai spostarsi dalla posizione in cui era, ovvero in braccio ad Hebiko: dovevano tornare in sù e di certo Alinamaru non si sarebbe arrampicato da solo. Era anche curioso di riosservare da vicino il funzionamento del chakra adesivo
    Hebiko, quando vuoi io sono pronto. Certo che sei forzuta per essere una ragazza tanto minuta Disse pizzicandole le braccia per tastarne i bicipiti Ad Oto siete tutte donne cazzute eh?

    [...]

    Tutti e tre arrivarono al giardino dei ciliegi, un posto fantastico che era la cima di una collina su cui diversi ciliegi regnavano. Dopo il piccolo disguido di qualche minuto prima i tre si riconciliarono e insieme avrebbero portato le ciliegie al tempio. Avevano trenta ceste da riempire e mentre Alinamaru le andava a raccoglierle, Etsuko ed Hebiko avrebbero pensato alla trasformazione del frutto.
    Unico punto a sfavore di tutta quella situazione era che Alinamaru non aveva idea di come raggiungere la cima di quei alberi. Etsuko gli si avvicinò e gli disse di dover imparare ad utilizzare il chakra adesivo per svolgere quella mansione Prima cosa, non sono il classico Nara pigro che tutti conoscono in realtà lo era ma gli faceva troppo male ammetterlo visto che si allontanò dalla sua famiglia proprio per uscire da quei classici standard di vita E secondo, tranquillo. Devo fare un po' di pratica ma la teoria del chakra adesivo dovrei avercela più o meno presente. Prima ho osservato Hebiko usarlo da molto vicino, farò del mio meglio
    Etusko si allontanò per andare a parlare con l'Otese lasciando così Alinamaru da solo davanti ad un immenso ciliegio.
    Ahhhhhh, adesso è tempo di pensare e concentrarsi per un attimo brutto cretino Il foglioso si tolse il cappello e il mantello poggiando tutto a terra rimanendo così in maglietta, chiuse gli occhi e si portò entrambe le mani sulla testa per massaggiarsela mentre si concentrava. Doveva riuscire a concentrare una discreta quantità di chakra sulle piante dei piedi, modificarne la densità così da potersi "incollare" sulle superfici verticali; più facile a dirsi che a farsi. Il Nara non era ancora un grande shinobi e il suo controllo del chakra non era assolutamente dei migliori considerando che non era ancora riuscito a controllare la tecnica speciale del suo Clan.
    Cercò di incanalare correttamente il chakra nei piedi cercando per prima cosa di incollarsi al terreno: provò ad alzare una gamba ma non ebbe nessun tipo di impedimento a farlo, che voleva dire che non aveva ancora centrato il punto.
    Non doveva soltanto concentrare chakra nelle piante nei piedi, doveva anche controllarlo a suo piacimento, così da deciderne la densità. Cercò un sasso vicino a lui e lo mise sotto al piede destro. Voleva riuscire a tenerlo attaccato al piede così da capire quale fosse la sensazione nell'utilizzare il chakra adesivo. Al primo tentativo il sasso non si mosse, ma già al secondo si alzò insieme al suo piede per qualche centimetro, per poi perdere contatto e cadere. La terza volta pensò di avere la soluzione a portata di mano: una volta incollato il sasso doveva aumentare di un po' la quantità di chakra adesivo a contatto con l'oggetto per combattere la forza di gravità che lo avrebbe portato a terra. Questa volta alzò il piede e il sassolino rimase attaccato, fin quando Alinamaru non interruppe il flusso di chakra.
    Fece un piccolo ghigno per la piccola vittoria appena ottenuta, ma si rifece serio quando riguardò il ciliegio che aveva di fronte, doveva applicare lo stesso concetto a sè stesso, visto che ora quello soggetto alla forza di gravità sarebbe stato lui.

    Alzò la gamba destra per poggiare il piede sulla corteccia per sentirne un attimo la sensazione, dopo di che avrebbe impastato chakra dalla suola dei sandali e avrebbe cercato di modificarne la consistenza per riuscire farlo diventare più denso e adesivo, così da collegare piede e corteccia. Successivamente, da bravo stolto che era, fece un leggero balzo per cercare di attaccare anche il secondo piede, ma nel movimento perse la presa con il piede destro e finì con la schiena a terra
    Non sarà così facile...
    La seconda volta partì con il chakra adesivo attivo sotto entrambi i piedi così potersi concentrare unicamente sulla manipolazione del chakra. In questo tentativo riuscì a poggiare il secondo piede ma come previsto non fece presa e finì con lo schiantarsi nuovamente a terra.
    Cercò di riflettere nuovamente e capire il perchè non stava riuscendo nell'impresa, così si portò le mani sulla testa e iniziò a pensare. Si stava rivedendo in testa la scena di qualche minuto prima, quando era in braccio ad Hebiko e la osservava correre lungo il dirupo: pensò a come fosse naturale per lei stare attaccata alle pareti verticali, probabilmente grazie a numerosi allenamenti che le insegnarono a controllare la quantità giusta di chakra.
    Ecco dove Alinamaru stava sbagliando. Lui stava semplicemente cercando di concentrare la maggior quantità di chakra possibile sotto ai piedi per poi manipolarla, ma non era necessario fare così. Bastava trovare l'equilibrio perfetto, ovvero la giusta quantità di chakra necessaria per reggere il peso di Alinamaru in verticale; non una goccia di chakra in più, non una di meno.
    Così iniziò a fare diversi tentativi prendendo la rincorsa e cercando di correre sull'albero, ogni volta impastando una quantità un po' diversa di chakra fino a trovare quella giusta. Doveva affidarsi alla sua sensazione, quando sentiva che il piede faticava troppo a staccarsi dalla corteccia ne diminuiva la quantità, quando invece cascava capiva di doverne aumentare un po'. Ogni tanto riusciva a fare tre passi, ogni tanto quattro, e ogni passo in più che faceva verso la cima del ciliegio profumava di vittoria. L'albero era alto cinque metri e Alinamaru non ci avrebbe messo molto a raggiungerne la cima e prendere le prime ciliegie.
    La vera sfida sarebbe stato il dirupo, lì avrebbe potuto veramente testare la sua comprensione del chakra adesivo, e se effettivamente aveva capito come utilizzarlo.

    Per il momento il Nara si sarebbe limitato a riempire più cesti di ciliegie possibili, scendendo dall'albero quando necessario e riutilizzando il chakra adesivo per risalirci in cima, e aspettando che anche Etsuko ed Hebiko finissero il loro di lavoro
     
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