Vita dallo Spazio

Tanjiro scosse la testa, poteva avere qualche leggerissima fissazione, a detta del più ottimista degli psichiatri, ma non c’erano dubbi che fosse almeno normodotato intellettivamente parlando e di sicuro aveva picchi di concentrazione che gli permettevano di cogliere dettagli non da poco, come ad esempio gli alberi.
Lui infatti, al contrario di un ninja, e soprattutto a causa della sua corporatura ben lontana dal concetto di “atletica” aveva ben poche possibilità di arrivare in cima agli alberi e verificarne le altezze.
E quando diceva che la sua casa era sorvegliata probabilmente non esagerava.

Qui attorno sono l’unico al di fuori di quella struttura che sa qualcosa, secondo te non mi sorvegliano?
Non mi possono far sparire o imprigionare perché altrimenti danno darebbero credito a ciò che dico e la gente inizierebbe a parlare, trattandomi come uno squilibrato invece vincono e basta.
Vorrei sapere con quanta attenzione hai guardato, non mi pare tu sia qui da tanto, ma non penso tu abbia potuto verificare ogni vicolo tra le case ed ogni finestra.
Se l’hai fatto e non hai trovato niente allora sei semplicemente uno sprovveduto.

Certo, era pur sempre il parere dell’”autorevole” Tanjiro, ma non si poteva negare che sotto ci fosse una buona logica di fondo.

Ci sono almeno due case qui vicino abitate da impiegati nella struttura e le spie non le ho onestamente contate, ma son sicuro di aver visto un paio di cose fuori posto in questo periodo.

Non avrebbe fatto ulteriori specifiche, ma si sarebbe comunque complimentato con Sho battendo le mani lentamente.

Bravò shinobì, bravò!
Era qui che ti volevo.
Vedi gli altri crateri non hanno niente di simile attorno, cascano, distruggono e finisce li, seppure qualcuno volesse studiarli basta mandare un facchino non troppo inetto con una carrozza, prelevare il meteorite e un po' della terra vicino al punto di impatto e saluti.
Ma quando non sposti niente vuol dire che qualcosa te lo impedisce, non per forza un ostacolo fisico.
Non so cosa possa essere, non ho avuto modo di fare alcuna ricerca, ma sono sicuro, anche se direi che non è possibile non notarlo, che quel meteorite sta influenzando l’ambiente.
Ma purtroppo non ho modo di fare alcuna verifica.
Ma per l’impatto che questa cosa sta avendo sui dintorni ho motivo di pensare che sia una macchina terraformante.

Avrebbe aperto l’armadio con la stessa enfasi con la quale un super eroe apriva la teca della sua divisa, intrisa di speranza, nobili valori e sangue di malvagi nemici.

Non sono ancora riuscito ad usare questo gioiellino.
I venusiani lo temono come noi temiamo i biju, riescono addirittura a percepirlo a decine di metri di distanza e non mi permettono di sfruttarlo.
Ma se potessi entrare li dentro e sfruttarlo sono certo che riuscirei a risanare la zona in pochi momenti.
I venusiani sono dei parassitoidi, probabilmente hanno attaccato gli scienziati prima che questi potessero comprendere il reale pericolo, ed ora tengono a distanza qualsiasi minaccia per loro.

Avrebbe guardando Sho, e notandola sua probabile espressione incredula avrebbe sfoggiato un sorriso tronfio.

Impressionante eh?
È un emettitore di onde fotosonore ad una particolare frequenza, è calibrata alla perfezione, una volta attiva non c’è scampo peri venusiani, ne vengono totalmente immobilizzati, l’ho calibrata su una miriade si esseri viventi e solo gli umani ne sono immuni, seppure l’utilizzo sia comunque fastidioso.

Inspirò tristemente.

Purtroppo però non sono in grado di utilizzarlo, è troppo pesanteL'utilizzo causa ingombro leggero a causa di tutti gli ammennicoli di cui è composto il marchingegno e il mio allenamento non è completo.

Chiuse con evidente tristezza la porta sui suoi sogni, ma non del tutto, uno spiraglio, una speranza era ancora presente e non era certo un caso.

Certo che ho bisogno di entrare li, non posso permettergli di proliferare.
Ma ancora non riesco… ti ho comunque fornito il necessario, o quantomeno tutto ciò che sapevo.

Se Sho avesse voluto allontanarsi glielo avrebbe impedito.

No, c’è una via più sicura.

E l’avrebbe portato nel seminterrato per mostrargli una botola che mediante un tunnel di fortuna l’avrebbe allontanato dalla casa facendolo sbucare una cinquantina di metri, due file di case più in là.
Se avesse riferito tutta la storia a Raizen questo avrebbe annuito gravemente.

Oh, ora mi spiego.
Una mezz’ora fa è arrivato qualcuno, aveva un mantello abbastanza particolare addosso, non era mimetico ma aveva i giusti colori per mimetizzarsi a dovere.
Dopo poco l’ingresso alla struttura le luci si sono fatte più intense ed è uscita qualche guardia in più.
qualcuno c’era veramente a sorvegliarlo.
A questo punto direi che sappiamo abbastanza però.
Direi che possiamo pensare a come entrare li dentro.

Osservando la struttura si poteva notare che la luminosità era aumentata, le ombre non si allungavano minimamente su di essa e sfruttare la notte in qualche modo era impossibile, quantomeno per Raizen.

Mmmmh, non so, mi sembra ci voglia un diversivo che ci permetta di creare un punto cieco.

Raizen si alzò, le ginocchia ringraziarono sinceramente con un sonoro schiocco, non era proprio da tutti starsene li in posta per tutto quel tempo, anche se era una delle volte che ci era rimasto meno.

Non so però cosa potrebbe sembrare più realistico, se non pensano che ciò che succede sia vero potremmo solamente causare una mezza catastrofe per la missione.
Non vorrei utilizzare mezzi come l’arte della terra, in una situazione simile rischia di farci incontrare cose spiacevoli.

Distolse lo sguardo dal centro per voltarsi verso Sho.

Tu che ne pensi?
Sei stato un bel po' a girare qui attorno, magari hai capito un po' meglio come funzionano le cose qui.
Ah, nessuna strategia a base di ubriaconi, non penso possa tornare utile ahahah.

Gli lasciò la parola ed attese suggerimenti, anche se probabilmente la parte di infiltrazione, stranamente, l’avrebbe dovuta gestire lui grazie alle sue abilità furtive.