I Signori del Caos

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  1. Shunsui Abara
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    I signori del Caos


    Rekka Oka - I



    Rekka Oka era una città pacifica, posta nell'entroterra dei paese del Fiume ed, invero, non molto lontano dalla costa. Era una città benestante, la cui forza lavoro di oltre ventimila anime si adoperava in tutti i settori dell'operato umano, in particolar modo l'industria tessile e quella dell'acciaio. Le grandi fabbriche attingevano alla forza dei fiumi che scorrevano su entrambi i lati del centro abitato, prima di riversarsi nella Baia di Hanguri, che si poteva vedere benissimo dalla città. Nei tramonti autunnali, quella si rivelava essere una delle viste tra le più belle della parte sud del Paese.

    Hebiko e Tasaki non avrebbero dovuto avere niente a che fare con Rekka Oka, eppure il destino avrebbe piegato i loro passi verso il produttivo centro abitato. Rientrando infatti da un'altra missione, sarebbero stati intercettati da un corvo messaggero, che chiedeva di recarsi immediatamente nella città, dove un altro ninja accademico aveva richiesto un intervento immediato. Visto che era richiesto almeno un chunin, il gruppo composto dai due otesi era stato intercettato e direzionato senza dare ulteriori spiegazioni.

    Entrare nella città non sarebbe stato un problema. Rekka Oka era un centro pacifico che invitava al suo interno tutti coloro volessero commerciare. Camminando per la città, i ninja di Oto avrebbero osservato un centro abitato tutto sommato tenuto bene, con strade sufficientemente pulite e palazzi in ordine. Erano circa le sette di sera, ed il ritmo della cittadina era abbastanza rallentato, essendo molte persone già rincasate per la cena. Coloro che giravano, si tiravano sulla testa i cappucci per proteggersi dal freddo e dal vento, che sembrava spirare perennemente. In cielo le nubi promettevano pioggia.

    Il punto di ritrovo sarebbe stato sopra il tetto di un'abitazione di circa otto piani. Dall'altro, la città illuminata si dipanava sotto i ninja, con i suoi abitanti ridotti alle dimensioni di piccole formiche. Lì su, li attendeva un ninja dal coprifronte di Suna.

    Tasaki non conosceva Shunsui, ma Hebiko lo aveva visto all'opera in quella strana missione accaduta al natale dell'anno prima. Shunsui le rivolse un cenno di intesa, riconoscendola, mentre si presentò al chunin otese:
    Shunsui Abara, chunin del villaggio di Suna. Avete fatto presto ad arrivare, vi trovavate nelle vicinanze? Bene è una fortuna... I tre ninja erano in piedi mentre le loro voci si perdevano nel vento che, anche data l'altezza del palazzo, si stava intensificando.
    Per adesso non ho prove certe di quanto vi sto per dire ma, se ho ragione, potremmo aver individuato un nukenin di livello A/S in città.. Quelle lettere avrebbero dovuto metterli sull'attenti Ero stato mandato in città per indagare su alcuni strani eventi: da una settimana a questa parte, alcuni abitanti stanno semplicemente impazzendo. Queste persone perdono completamente il senno, raccontando di vedere scene terribili di loro che massacrano i loro cari o anche peggio. Ho parlato direttamente con alcune di queste persone ed all'inizio non ho notato nulla di particolare, anche perchè non sono un ninja medico. Dopo di che, una di queste è stata in grado di fornire più dettagli sulle sue visioni, ed è stato anche in grado di chiarire quando hanno avuto origine. Prima che le visioni iniziassero, l'uomo dice di aver visto una ragazza dai capelli e dagli occhi rossi, che camminava scortata nella periferia del città. Vi dice niente? Probabilmente no, ma Shunsui aveva una memoria eidetica e ricordava qualsiasi cosa gli fosse passato sotto gli occhi, anche il più insignificante dei rapporti. Due anni fa, in un'investigazione su Kurotempi, un testimone aveva avuto il medesimo attacco psicotico che si è verificato qui oggi. Anche se in quel caso l'uomo non era stato in grado di fare un identikit del responsabile, aveva nominato degli occhi rossi come il sangue. La nostra intelligence a seguito, aveva determinato che la Calamità che si fa chiamare Atrocità poteva essere stata coinvolta. Ad entrambi gli otesi ora sarebbe stato chiaro quale fosse il timore del chunin sunese: Atrocità poteva essere in città e loro avevano la possibilità di rintracciarla!

    Purtroppo non ho altre informazioni. La pista, come vedete, è labile, ma penso che ne potremmo ottenere qualcosa. L'accademia ci ha dato il permesso di investigare: per lo meno dobbiamo scoprire perchè questa Calamità, se davvero è così, si trovi in questa città. Non ci è concesso ingaggiare con Atrocità...semplicemente non siamo preparati, chiaro? Sebbene l'organizzazione di Kurotempi non fosse nota nella sua interezza, si sapeva che, con Calamità, si intendeva uno tra i capi supremi dell'organizzazione, nonchè un pericolo mortale per l'intera città. Sappiamo comunque che forse Atrocità era scortata, e questi Kurotempi sono tutte teste calde: forse possiamo rintracciare loro che saranno sicuramente meno accorti del loro capo. La città non è molto grande, e dividendoci faremo prima a rintracciarli e scoprire dove si trova Atrocità. Intesti? Da quella posizione rialzata, Shunsui avrebbe mostrato come la città si divideva in cinque parti: zona residenziale, zona dei templi e negozi, zona delle fabbriche, un enorme parco e zona degli artisti. Ci ritroviamo qui fra cinque ore.
     
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