I Signori del Caos

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    XMantengo attiva la Percezione del Pericolo
    Il nostro primario tentativo di scoprire di più si risolse praticamente in un nulla di fatto, o quasi. Anche delimitando la zona e fungendo da due esche, non riuscimmo comunque a ottenere degli effetti visibili dei nostri sforzi subito. Ma c'era qualcosa comunque su cui mi concentrai, senza disperarmi. Si trattava di un gruppo di persone che stava facendo jogging in città correndo su per il ponte non molto lontano dal quale ero seduto. I miei voltatili notarono subito quel folto gruppetto di gente la cui età variava dai 30 e i 50. Non andavano molto velocemente e tutto sommato ero sicuro che non sarebbe servita affatto molta fatica affinché il mio volatile li seguisse. E, fino a quando non raggiunsero il Teatro Maggiore (e io seguivo tutti i loro spostamenti sulla mappa), non ci fu assolutamente niente di cui sorprendersi. Mi sorpresi dopo, ma nemmeno troppo: una volta giunti vicino al teatro iniziarono a essere spaesati e violenti, come se fossero stati colpiti da un genjutsu O vicino al Teatro Maggiore oppure durante il tragitto. Il malvivente che li aveva colpiti, dunque, doveva trovarsi in una zona compresa tra il ponte che avevano passato e il Teatro stesso. La zona che bisogna esporare non era affatto grandissima, ma c'era un problema: molti edifici. Al di là da ogni dubbio il colpevole che stavamo cercando si nascondeva in uno degli stessi e considerando che erano molti e nel cerchio che avevo segnato sulla mappa c'era pure un quartiere popolare, sarebbe comunque stato come trovare un ago in un pagliaio. Per questo, sospirai leggermente assaporando il sapore di quella sigaretta prima di buttarla via con un sonoro: - Fa schifo. - Poi tirai fuori la mappa, segnandomi il percorso che avevano fatto sulla stessa prima di giungere al teatro. Quindi feci i percorsi anche degli altri due uomini, - il panettiere e l'insegnante, - tracciando il tutto con una semplice matita. Ciò che ebbi, infine, fu abbastanza chiaro ed esplicativo. Sembrava, difatti, che la mappa parlasse per sé indicandomi il punto dove le strade dei 2 uomini e del gruppo che faceva jogging si erano intrecciate: il Quartiere Han. - Perché il genjutsu ha funzionato solo vicino al Teatro? Che sia un genjutsu ad attivazione rallentata in qualche modo? - Pensai fra me e me osservando la mappa con tanto di linee segnate. - Il quartiere Han... - Sussurrai muovendomi in avanti a passo spedito, ma non troppo per non destare alcun sospetto. Mentre lo facevo il mio animale esploratore, quello che aveva seguito Hebiko anche durante quel suo strano tentativo di trasformazione in una persona differente. Non le dissi nulla e mentre quella si trovava sullo spiazzale davanti al Teatro Maggiore, il volatile scese giù tanto da poggiarsi sulla sua spalla e punzecchiarla lievemente con il suo becco. Era un chiaro segnale quello: seguimi. E se Hebiko l'avesse seguito capendo quello che voleva, non ci sarebbero stati molti altri problemi. L'uccello si sarebbe alzato in volo e in un clima di Caos generale in quella piazza avrebbe volato fino al punto d'incrocio delle varie strade segnate da Tasaki sulla mappa.

    Li sarei arrivato anche io, ben cambiato che non sembravo per niente un ninja. Subito avrei fatto vedere a Hebiko la mappa con le strade segnate sulla stessa. - Ho seguito quel gruppo vicino al teatro con un mio volatile e ho segnato il loro percorso, vedi? - le dissi. - Ho anche segnato sulla mappa i percorsi degli altri due uomini e s'incrociano tutte qui, - indicai il quartiere popolare, - ma non sono sicuro al 100% che l'obiettivo della nostra missione si nasconda proprio qui. Potrebbe essere nel teatro, è davanti allo stesso che è sembra essere avvenuto il genjutsu. - A quel punto presi un respiro, cercando di continuare quel mio discorso a metà tra lo strano e lo stranito, cercando anche di esporre tutte le mie teorie in merito e, soprattutto, ricordandomi del fatto che ero un - Ninja di Kumo! -
    - Quando ero ancora un ninja di Kumo, m'interessavo abbastanza alle varie cose segrete e nascoste del villaggio. Una di queste era un'abilità che si basa sulle illusioni olfattive. Le persone non si accorgevano di cadere nelle stesse: semplicemente annusavano un profumo e cadevano nell'illusione. E il tuo tizio ha detto che andava a comprare i fiori. Che fossero delle rose?- Non sapevo perché glie lo stavo dicendo a Hebiko. Era una specie di confessione a mente aperta. Una riflessione a mente aperta. - Poi, quando i Cremisi presero il potere nel villaggio e io lo abbandonai, sentii di una donna che era esperta in quell'arte: l'illusione dei profumi. E, se non sbaglio, aveva gli occhi rossi. - Guardai Hebiko sperando che facesse 2+2, ma non finiva lì: del resto stavamo parlando, conversando semplicemente, come due cittadini di quel villaggio. - Hai mai sentito parlare dello Sharingan? - chiesi a Hebiko. - Se non sbaglio si tratta di occhi speciali del Villaggio della Foglia e, se non sbaglio, sono rossi e permettono di effettuare dei genjutsu molto potenti. - Anche in quel caso stavo dicendo una cosa molto e molto ovvia, forse. E anche in quel caso, forse, sarebbe servito fare 2+2 in modo da capire in che modo le illusioni olfattive che ipotizzavo erano collegate con il rosso dello Sharingan.

    Di nervoso mi morsi il pollice nascondendo la mappa con i vari segni e linee nella mia tasca dei pantaloni.

    Tutto quello che avevo detto a Hebiko altro non era che una serie di ipotesi abbastanza semplici. Potevano anche essere del tutto sbagliati: il genjutsu poteva non essere olfattivo, mentre il rosso degli occhi poteva non essere in alcun modo legato allo Sharingan. Per giunta, non era affatto detto che i Cremisi di Kumo e i Kurotenpi erano in qualche modo legati. O lo erano? Di certo, ora che avevamo fatto 1+1+1 avevamo scoperto che tutte quelle strade s'intrecciavano proprio lì, nella zona del teatro e del quartiere. - Ma perché non spostarsi? - sussurrai fra me e me. - Alla fine dei conti gli attacchi sono avvenuti in tempi differenti: 12, 18, 21... avrebbe potuto spostarsi... - Perché diavolo sto parlando con me stesso? - mi chiesi guardando il quartiere Han. - Facciamo così, - mi rivolsi a Hebiko mentre i miei 2 volatili si dirigevano entrambi verso il quartiere Han. - Non sono al 100% sicuro che l'obiettivo sia un questo quartiere, ma devo controllare. Sono resistente alle illusioni, in quanto sensitivo. Per questo andrò io in questo quartiere a vedere cosa ci trovo. - Poi indicai il teatro. - Ignora quelle persone che fanno casino: finché non colpiamo la Radice del Caos, continuerà a crescere. Vai a controllare nel teatro. Ti manderò uno dei miei uccelli e se è qualcosa ti raggiungo subito. - A questo punto era abbastanza chiaro ciò che volevo fare era abbastanza chiaro: dividerci per avere una maggiore possibilità di beccare l'obiettivo della nostra missione ed ero abbastanza sicuro di riuscirci se avessimo diviso le nostre forze e, quindi, anche le nostre percezioni. - Qualora trovassi una ragazza dai capelli rossi che, forse, emana un profumo di rose nel teatro, non avvicinarti alla stessa, d'accordo? - le chiesi mentre nella mia mente nasceva un altro pensiero: - E se dal teatro avesse deciso di colpire il gruppo che faceva jogging proprio vicino al quartiere Han, in modo da farmi perdere del tempo? - In ogni caso non potevo saperlo. Erano tutte ipotesi. Tutte teorie. - Sono solo certo che è da qualche parte. - Infine, insieme ai miei due volatili mi sarei addentrato nel Quartiere Han, usando soprattutto l'olfatto per provare a sentire ogni singolo odore strano. La mia percezione18 unita a quella dei volatili mi avrebbe permesso di stare abbastanza sicuro della mia incolumità e se avessi sentito un odore non comune per un quartiere di quel tipo avrei, forse, avuto la prova di quanto stavo sospettando.

    Hebiko, ovviamente, avrebbe potuto scegliere se seguire il mio consiglio e andare a esplorare il teatro alla ricerca di sospetti oppure seguirmi dentro il Quartiere Han. Speravo che facesse la prima cosa perché per trovare un ago in un pagliaio bisognava dividerci. Qualsiasi cosa avesse fatto, sarebbe comunque stata seguita dal mio volatile a una distanza di circa 12-15 metri in alto. E qualora avesse deciso di entrare nel Teatro, il volatile le sarebbe atterrato sulla spalla: volevo avere occhi e orecchie dappertutto. Era importante e non solo per me. Anche per Hebiko, per la sua salvaguardia. Ci trovavamo dinnanzi a un'esperta di genjutsu, ne ero certo. Non restava che sperare che Hebiko fosse preparata ad affrontarli come lo ero io.
    - Vediamo ora, - pensai.


    Chakra: 40,5/60
    Vitalità: 14/14
    En. Vitale: 30/30
    Statistiche Primarie
    Forza: 500
    Velocità:  550
    Resistenza: 400
    Riflessi: 525
    Statistiche Secondarie
    Concentrazione: 500
    Agilità: 575
    Intuito: 525
    Precisione: 500
    Slot Difesa
    1: ///
    2: ///
    3: ///
    Slot Azione
    1: ///
    2: ///
    3: ///
    Slot Tecnica
    1: ///
    2: ///
    Equipaggiamento
    • Shuriken Gigante × 1
    • Veleno Debilitante B1 (5 dosi) × 1
    • Tonico di Ripristino Medio × 2
    • Katana × 2
    • Tonico di Recupero Medio × 2

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    Il piano non andò esattamente come sperato. Nessuno le diede le attenzioni necessarie per il suo misero tentativo, lasciandola senza alcuna prova in mano. Un gruppo di corridori però invase la zona, concentrati sulla loro corsa, finchè non raggiunsero la piazza di fronte al teatro, poco lontana da lei. Lì, solo ed esclusivamente quelle persone, e non gli altri ospiti di quella zona, impazzirono all'improvviso, vandalizzando l'area senza ripensamenti. Hebiko si irrigidì sul posto, confusa e spaesata. Che sia qui?? ...No, impossibile, sarei rimasta sotto il suo influsso anche io, così come tutte queste altre persone... Perchè solo loro, cos'hanno fatto di strano?? La tentazione di acchiappare un paio di loro per risvegliarli dal genjutsu ed interrogarli era forte, ma un passerotto interruppe i suoi pensieri, punzecchiandola di continuo. Ow, ow! Ho capito, ho capito, vengo! Fortunatamente Tasaki le aveva spiegato la sua peculiare abilità, e le fu semplice intuire che voleva essere raggiunto. Forse aveva scoperto qualcosa che lei ancora non aveva notato.

    Osservando la mappa, il viso le sembrò illuminarsi. Si sentiva anche discretamente stupida, per non averci pensato prima. Aveva semplicemente visualizzato i percorsi delle due precedenti vittime tracciando delle linee rette, invece di controllare le strade che avevano effettivamente percorso. Per gli dei, era così ovvio. Ora avevano una chiara zona di "infezione", dalla quale le vittime, passandovi, subivano il genjutsu, che tuttavia si attivava diverse centinaia di metri dopo il punto X. Tasaki aveva una buona teoria in merito, oltre a delle informazioni a lei completamente sconosciute. Sapeva già fosse di Kumo per via della sua registrazione negli archivi amministrativi, ma non aveva idea quali abilità possedesse quel villaggio, al contrario del chunin. Questo è interessante... L'idea del profumo aveva perfettamente senso. Ai due sarebbe bastato controllare la zona, se da lì avessero sentito un odore peculiare, sarebbero stati certi di essere nel posto giusto. Tuttavia, controllare in quel modo significava cadere nel genjutsu, a scoppio ritardato. Ottima intuizione, Tasaki.

    Toccava ora discutere sul dafarsi. Il chunin ancora si poneva domande sul criminale, alle quali la Vipera replicò con una sua ipotesi. Dev'essere qui per fare dei tentativi, diciamo "esperimenti". Non sono esperta di questi schizzati, ma se si sta limitando a dei crimini minori, evidentemente lo fa per non attirare troppo l'attenzione su di se. Non avevano molti altri dettagli per ulteriori ipotesi, ma aveva notato come le vittime si erano ritrovate a causare problemi minori, al contrario dei gravi casi descritti da Shunsui che li avevano spinti ad investigare nella zona. Era chiaro che erano in grado di fare di più, se si stavano limitando poteva significare solo una cosa: dovevano allenare i propri poteri, prima di far scatenare tutti in una follia omicida. Purtroppo per loro, avevano già attirato troppo l'attenzione. C'era solo da sperare che restasse ancora abbastanza tempo per fermarli. Certo, attaccare Atrocità gli era vietato, ma fermare i due scagnozzi era possibile.

    Il piano di Tasaki faceva acqua. Ma che dici, cretino?? Io vengo con te, magari a distanza di sicurezza! I punti si collegano esattamente di fronte al quartiere Han, per la precisione di fronte a questo edificio. Lo indicò, dopo avergli rubato la mappa senza troppi complimenti. Non andrò a perdere tempo al teatro lasciando che quelli ipnotizzino l'unico chunin del team. La teoria dell'odore ha senso, e per ora il sospetto maggiore è che siano nascosti esattamente in quell'edificio. Si soffermò a riflettere, pensierosa. Dobbiamo proteggerci dall'odore, tanto per cominciare. Forse delle semplici mascherine dal materiale isolante basteranno. Rischiamo di dare troppo nell'occhio con delle maschere antigas. Non era inusuale che persone con malattie come raffreddore e tosse decidessero di indossare delle mascherine, onde evitare di contagiare chi avevano attorno, e di sicuro non sarebbe stato difficile recuperarne un paio in una farmacia, o delle mascherine più decorate tipiche dei teppisti, che potevano avere un materiale migliore che avrebbe impedito loro di sentire l'odore ipnotizzante. Maschere o meno, entreremo nella piazza uno alla volta. Inoltre sappiamo che ci vuole qualche minuto almeno per fare effetto. Non so quanto sia saggio volerti avvelenare di proposito, ma se proprio decidi di farlo, vedi di essere pronto a gestirne le conseguenze e liberatene subito. Non sarò responsabile dei danni che provochi in città. Rischiava inoltre di essere attaccata da qualcuno bel più forte di lei. Certo, bastava uno schiaffo ben assestato per risvegliarlo, ma si trattava comunque di un rischio da non sottovalutare.

    Hebiko si allontanò quanto bastava per trovare un negozio di vestiti che potesse avere la mascherina che cercava, controllando lì per lì che fosse isolante a sufficienza da impedire che gli odori passassero attraverso; nel peggiore dei casi, dei tappini per nuotatori, che le avrebbero tappato il naso. Ineleganti, ma efficaci. Se non avesse avuto fortuna, non le restava che togliersi uno dei suoi guanti, tenendolo davanti alla faccia, sigillando il naso e limitandosi a respirare con la bocca. Sarebbe quindi entrata nell'edificio di fronte al quartiere Han, comportandosi come una cliente qualsiasi. Se si fosse trattato di un condominio, avrebbe richiamato Aoda, che dal suo ritorno la seguiva da lontano, per aiutarla ad esplorare l'edificio. L'avrebbe dovuta avvisare se avesse notato il soggetto indicato dal chunin all'inizio della missione.
     
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    Entrare nel quartiere Han significava fare quasi un passo indietro nel tempo. Le case erano state costruite in maniera disordinata, senza un piano regolatore. Le strade erano vicoli che sperenteggiavano tra anfratti oscuri, per poi aprirsi a sorpresa in piccole piazze, decorate da uno o due alberi, troppo soffocati dalle case per poter essere rigogliosi.

    I due ninja capirono immediatamente che qualcosa non andava mentre si avvicinavano sempre di più al punto che, con perizia ed intuizione, avevano rintracciato. Tra la marea di case, si apriva infatti uno spazio di oltre cento metri quadri completamente sgombro. Erba bassa ed uno steccato rotto in più punti era tutto quello che era lì presente.

    I ninja, tuttavia, non avrebbero mai avuto la possibilità di avvicinarcisi troppo, perchè sentirono un fischio chiamarli dall’alto.

    Shunsui si era appostato sul tetto di una abitazione non troppo lontano dallo spiazzo, dal quale si aveva una buona visuale dello stesso. Bhè il fatto che anche voi siate qui significa che forse siamo nel punto giusto.... Se gli avessero chiesto quale pista aveva seguito, lui avrebbe fatto un breve riassunto di quello che gli era successo da quando si erano lasciati. Sono andato nella zona degli artisti e, dopo un po’, ho visto delle attività sospette: una rapina, nulla di più. Ho fermato il tipo, ed ho scoperto che era sotto effetto di un genjutsu. La storia sembrava strana, quindi mi son fatto dire esattamente quello che aveva fatto, detto, visto e così via...visto che dal racconto dell’uomo non avevo tirato fuori molto, l’ho suggestionato così che ripercorresse tutte le azioni che aveva compiuto e di cui aveva memoria, mentre io l’ho seguito dalla distanza...e lui mi ha condotto qui...Il chunin della Sabbia avrebbe indicato lo spazio privo di costruzioni. Mi è sembrato strano che un terreno del genere non fosse stato edificato e mi son fermato ad osservare. Stavo per andarmene quando un gruppo di persone intente nella corsa hanno tagliato un po’ il prato, scavalcando il recinto...bhè diciamo che a loro non è successo nulla, ma uno di loro è volata via una polsiera che è..bhè...semplicemente sparita ad una certo punto del suo volo... Gli occhi del chunin si mossero nuovamente ad abbracciare con lo sguardo lo spazio dove la polsiera era svanita. Personalmente, penso che ci sia una qualche sorta di barriera che occulta quella che potrebbe essere una base segreta...e che a questo punto sparge una qualche sorta di genjutsu per allontanare chiunque ci capiti troppo vicino... Si rivolse quindi a TasakiTu sei un sensitivo, no? Cosa ci dici?

    Se Tasaki avesse tentato di usare le sue capacità, tuttavia, non avrebbe potuto nè vedere accumuli di chakra, nè percepire la presenza di ninja all’interno di quello spazio. Bhè, anche se non possiamo vederli non significa che non ci siano, giusto? Comunque ha ragione Hebiko, se tentiamo di entrare automaticamente potremmo essere assaliti dall’illusione, quindi dovremmo liberarcene. Sembra agire con un certo ritardo...probabilmente proprio per non far capire il luogo esatto dove si origina,...quindi non dovrebbe essere un problema liberarcene...ma se questa è una base di Kurotempi, sicuramente sarà sorvegliata...

    I ninja non avevano idea di quanto la barriera si estendesse, nè di come il possibile edificio potesse essere. Tuttavia, si poteva stimare considerando le abitazioni attigue. Shunsui, il quale, in caso di infiltrazione, si sarebbe prodigato a predisporre il piano di estrazione, avrebbe messo le proprie marionette a disposizione per supportare un’eventuale azione di infiltrazione aereo o nel sottosuolo. Che cosa avrebbero fatto i ninja?
     
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    XMantengo attiva la Percezione del Pericolo
    - Grazie Hebiko, - risposi sinceramente al suo complimento salvo poi concentrarmi sul quartiere stesso. Poi mi diede del cretino rifiutandosi di andare al Teatro quando le dissi che non ero al 100% sicuro della possibile ubicazione del nostro obiettivo, ma era Hebiko, era normale. Era così. Poi mi rubò pure la mappa, al che cercai di protestare voracemente, ma non riuscii nemmeno ad aprire la bocca del tutto quando la ragazza continuò con quella sua vocina a parlare e lamentarsi. - Come vuoi, - dissi semplicemente aggiungendo solo una piccola considerazione: - L'unico chunin del team di due persone. E anche l'unico in un raggio molto ampio a essere esperto nel contrastare i genjutsu. - Alla fine dei conti, nel corso del tempo e grazie alle mie capacità di sensitivo, avevo davvero sviluppato numerose conoscenze per contrastare i genjutsu che mi venivano lanciati contro più efficacemente. Anche per questo mi sentivo abbastanza sicuro delle mie forze e della mia capacità di deflettere i genjutsu senza nemmeno troppi problemi. - Alla fine dei conti, il genjutsu semplicemente agisce sul tuo cervello alterando le tue percezioni. Ciò che vedi, che senti, che percepisci... tutto questo non è affatto reale. - Ma perché spiegavo il meccanismo dei genjutsu a una genin come Hebiko? Certo, non era mica brillante e spavalda come me, ma di sicuro aveva i suoi punti di forza. Di sicuro nella sua lunghissima carriera da genin accademica aveva già potuto capire il motivo per cui le arti illusorie erano davvero pericolose contro tutti coloro che non erano preparate nel contrastarle efficacemente.

    Ovviamente lasciai perdere tutta la questione delle mascherine rifiutandole con un secco gesto della mano, ma mi rivolesi comunque a Hebiko: - Non so cosa troveremo lì, ma volevo ringraziarti per avermi accolto a Oto e avermi dato l'opportunità di realizzare i miei sogni. Mi sono sentito a casa. Sei stata una vera amica prima ancora che una brillante amministratrice. - Fatto questo, avanzai nel quartiere con tutti i volatili al mio seguito.

    Le case in quel quartiere erano disastrate e povere. Incredibile che fossero situate nel centro di un centro abitato così ricco e ordinato. Fatto sta che quella non sembrava affatto un'illusione, non troppo per lo meno. Il piano regolatore, di certo, sembrava mancare e un disordine simile non mi piaceva per niente. In 5 (io, Hebiko e i 3 volatili) seguimmo le strade del quartiere prima di uscire davanti a una piazza decorata da un paio di alberi non troppo grandi. Tra le varie case c'era uno spiazzale che sembrava piccolino e il prato stesso sembrava essere composto da erba bassa e circondato da uno steccato non molto alto rotto in un paio di punti. - Strano, - dissi. - Le case qui sembrano addossarsi l'una all'altra e qui sembrano aver lasciato uno spiazzale così ampio del tutto vuoto. - Non appena fini di parlare mentre stavamo ancora camminando, sentii un fischio provenire dall'alto e immediatamente alzai la testa vedendoci Shunsui. Questi ci disse, fondamentalmente, che avevamo trovato il luogo giusto, raccontandoci anche una storia simile alla nostra. - Bene, - dissi sicuro del fatto che ormai stavamo per acchiappare il coniglio nella sua tana. Ovviamente capii che il gruppo di persone che stava correndo tagliando il prato era quello che avevano visto i miei volatili e sentii anche le considerazioni di Shunsui sulla barriera che poteva occultare una base segreta: - Ipotesi molto probabile, - commentai ascoltando anche il resto della storia. Feci un cenno affermativo con il capo quando mi chiese se ero un sensitivo, ma non vidi nulla, né percepii niente in quel posto. - Mi sembra chiaro che quella possibile barriera limiti le mie percezioni. Non vogliono che qualcuno possa guardare all'interno della barriera, - dissi a Shunsui ascoltando anche le sue altre considerazioni. Alla fine del suo discorso proposi il mio piano: - Io non sono solo un sensitivo, ma anche un esploratore. Per giunta, sono preparato alla guerra contro le arti illusorie piuttosto bene: so capire quando il mio chakra viene scombussolato e posso deflettere anche i genjutsu molto potenti. - Il succo del mio discorso era abbastanza semplice, ma glie lo avrei spiegato comunque. - Prima di tutto ci mando un mio uccello per esplorare quella zona e lo mando dall'altro lato rispetto alla nostra posizione, così che non possano scoprirla. Poi, se l'uccello non muore, ci provo a entrare io stesso. - Alla fine dei conti mi rivolsi a Hebiko: - Tu nasconditi. Non devi rischiare la tua vita. Sei giovane. - Ed era vero anche quello. Io ero uno qualsiasi. Lei era l'amministratrice del Suono.

    A quel punto avrei fatto come avevo detto. Prima avrei inviato un uccello che, però, avrebbe fatto il giro della piazza sopra gli edifici al suo lato, entrando in quella zona dalla direzione opposta alla nostra. A quel punto sarebbe volato all'incirca all'altezza uomo: volevo capire come avrebbe agito quel genjutsu sul cervello del volatile che controllavo.

    Solo dopo, se il volatile non fosse morto o ferito o qualcosa del genere, mi sarei allontanato da Shunsui e Hebiko per scavalcare la recinzioni e quindi fare diversi passi nella zona che sembrava essere protetta dal Genjutsu. Ma cosa avrei incontrato? Quali informazioni avrei raccolto? Cosa c'era al di là della barriera? Le mie percezioni18 e anche la mia Percezione del Vero Percezione del Vero [2]
    Arte: L'utilizzatore può individuare la presenza di genjutsu e fuuinjutsu valutando il sistema circolatorio proprio e delle persone entro 9 metri. (Consumo: Medio)
    [Da chunin in su]
    svolta sul mio stesso chakra mi avrebbero dato informazioni che reputavo vitali per trovare il nemico e porre fine al Caos.






    Chakra: 40/60
    Vitalità: 14/14
    En. Vitale: 30/30
    Statistiche Primarie
    Forza: 500
    Velocità:  550
    Resistenza: 400
    Riflessi: 525
    Statistiche Secondarie
    Concentrazione: 500
    Agilità: 575
    Intuito: 525
    Precisione: 500
    Slot Difesa
    1: ///
    2: ///
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    Slot Azione
    1: ///
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    Slot Tecnica
    1: ///
    2: ///
    Equipaggiamento
    • Shuriken Gigante × 1
    • Veleno Debilitante B1 (5 dosi) × 1
    • Tonico di Ripristino Medio × 2
    • Katana × 2
    • Tonico di Recupero Medio × 2

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    Il volatile fece il giro della zona, prima di lanciarsi verso il luogo dove avrebbe dovuto essere stata posizionata la barriera. Attraverso gli occhi della creatura, Tasaki potè osservare come, una volta passato il sottile velo di chakra, un edificio apparve davanti al volatile. Era un palazzo di tre piani con mansarda, dalle finestre sbarrate con assi malconce. Più interessante, una guardia stazionava nel praticello davanti l'edificio, mentre una seconda presidiava il tetto. Nulla si poteva dire sul retro della casa, ovvero sul lato dove il team di accademici era raccolto, perchè lì non c'era visuale.

    Gli uomini si accorsero del rapace ben prima che questo penetrasse la barriera. Questa, infatti, occultava ai sensi solo in una direzione, ma era trasparente nell'altro senso. Ad ogni modo, le guardie non se ne ebbero a preoccupare, anche perchè il volatile subì l'effetto della barriera appena entrato. Virò fino ad uscire dalla barriera quasi immediatamente, ignorando completamente gli ordini di Tasaki. Quindi, prima gli negò la condivisione dei sensi e poi, fortunatamente al di là dello sguardo delle guardie, si pareggiò, scomparendo in una nuvola di fumo.

    Le informazioni raccolte avrebbero dovuto mettere il chunin maggiormente in guardia, ma le cose non andarono esattamente così. Tasaki voleva entrare ad ogni costo, nonostante Shunsui non fosse d'accordo: Ok entrare, ma dobbiamo pensare ad un piano. Se vai dentro verrai catturato dall'illusione e sarai circondato dai nemici... Eppure il chunin di Oto andò comunque e li lasciò lì su due piedi. Dannazione...Hebiko, anche se sei solo un genin hai probabilmente più senso di quello lì. Vai con lui, io appronterò un piano per farvi uscire di lì se le cose andassero male. Ci pensò un attimo.OK...se volete essere estratti, pronuncia la parola Taipan, ed usa la trasformazione per diventare il più piccola possibile. Dì la stessa cosa a Tasaki, e cercate di rimanere vicini. Al resto penserò io.

    Tasaki avrebbe scavalcato il recinto, entrando nella barriera sullo stesso lato in cui i ninja si erano raccolti. Appena passata la barriera, come si poteva aspettare, il genjutsugenjutsu venne attivato. Ad ogni modo, non di questo si sarebbe dovuto preoccupare il chunin. Infatti, anche su quel lato dell'edificio c'era una guardia, vestita di nero e con una maschera sulla faccia che lo stava guardando ed era in attesa. Aspettava che la tecnica facesse effetto e che lo sfortunato se ne andasse dal loro covo. Tuttavia, se così non fosse stato, sia lui che il suo compare sopra il tetto non avrebbero atteso che fosse Tasaki a fare la prima mossa.

    Sei finito nel luogo sbagliato, coglione. La guardia che aveva parlato era a soli 6 metri davanti Tasaki, sul prato antistante la casa. Si sarebbe gettato su Tasaki con una lama lunga poco più di un metro, tentando un affondo al cuore del ragazzo. Inoltre non appena il chunin di Oto avesse fatto un passo ulteriore su quel prato, avrebbe trovato una tagliola ad accogliere il suo piede. Intanto, sul tetto, la seconda guardia stava imbracciando un arco lungo.

    Le cose stavano precipitando rapidamente.
     
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    Le intuizioni che avevo si rivelarono esatte, come furono anche i miei modi di fare. Prima, ovviamente, ricevetti abbastanza informazioni dal mio uccello che scoprì un edificio al di là di quel velo percettivo dovuto al genjutsu. Subito il mio compagno esploratore cercò di allontanarsi da quella zona. Non riuscii più a controllarlo, probabilmente anche per via del genjutsu che stava colpendo il suo cervello. Poco dopo essere uscito dal campo visivo delle guardie, semplicemente scomparì in quella che si poteva considerare come una nuvolina di fumo. Capendo che non mi sarebbero bastate quelle informazioni per procedere, capii anche altre diverse cose interessanti. Per esempio, che alla fine dei conti ciò dinnanzi a cui ci trovavamo era niente di meno che davvero una base dei Kurotenpi in quella città. Una base che, per giunta, nessuno poteva vedere per via del genjutsu stesso. Io, però, grazie ai miei uccelli l'avevo vista. - C'è un edificio con delle guardie, penso sia il loro covo. - Dissi ai miei compagni di missione prima di prepararmi a invadere, quella volta in modo del tutto impreparato e per provare a vedere oltre che cosa ci avrei trovato. Ovviamente, sia Hebiko che Shunsui ormai sapevano che potevo usare degli uccelli. Perché allora cercavo di fare tutto quello da solo? - Voglio capire quanto è potente il loro genjutsu. - Dissi semplicemente spiegando le mie motivazioni. Non ascoltai le precauzioni di Shunsui, anche perché 1) volevo volontariamente essere catturato dall'illusione e spezzarla; 2) non credevo che appena avrei sorpassato il lime della cupola, sarei stato circondato dai vari nemici. Detto questo c'era un problema: se aveva creato una cupola genjutsu, chi mi assicurava che non avessero nel team un sensitivo che fosse in grado di captare il chakra di chiunque alla cupola stessa vi si avvicinasse oppure fosse di già al suo interno?

    Fatto sta che entrai nella cupola vestito da semplice cittadino di quel posto scavalcando il recinto e dando l'impressione di voler attraversare il prato camminandoci in mezzo invece che usare le strade laterali che lo avrebbero aggirato. Avrei destato sospetti in quel modo? Beh, in realtà sembravo solo un lunatico che voleva regalarsi la possibilità di fare una cosa diversa dal solito. Vidi le due guardie attivando anche la mia Percezione del Chakra Percezione del Chakra [0]
    Speciale: L'utilizzatore può vedere il colore del chakra di una persona osservata. L'utilizzatore può scoprire alcuni aspetti del chakra: impronte possedute; alterazioni da tonici, droghe, tecniche speciali, possessioni e simili; quantità approssimata della riserva. [Da chunin in su]
    per scoprire di più su tutto ciò che riguardava le loro abilità e non appena attraversai il confine, la barriera si attivò. Me ne accorsi subito anche percependo lo scombussolio dentro al mio chakra. Camminando in avanti mentre osservavo l'edificio facevo finta di non vederlo guardando in avanti mentre i miei occhi video una guardia vestita di nero insieme a un altro nemico.

    Mi fermai di colpo, facendo finta di abbottonarmi le scarpe e raccolte le informazioni, una volta "allacciate" le scarpe, avrei esclamato a voce alta, a grande distanza dai miei avversari: - Maledizione. - A quel punto, avrei sbuffato a voce alta e mi sarei rapidamente girato per andare nella direzione opposta.

    SE ci fossi riuscito senza alcun problema, ovvero se le guardie non mi avessero in alcun modo fermato, sarei presto tornato da Shunsui e Hebiko. Una volta nascosto lì, avrei unito le mani nel sigillo della tigreRilascio - Genjutsu Kai
    Villaggio: Generico
    Posizioni Magiche: Tigre (1)
    L'utilizzatore può deflettere genjutsu usando 2 slot tecnica. L'utilizzatore deve essere consapevole di essere sotto l'influsso di un'illusione o la tecnica non avrà effetto. Il Rilascio riduce l'Efficacia fino a 15 per grado e interrompe sempre il Mantenimento dell'avversario. Un Genjutsu senza mantenimento vedrà la sua Efficacia decadere di 20 ogni round a partire da quello seguente all'interruzione, e si dissolverà quando viene e azzerata. È possibile sfruttare i danni subiti volontariamente per aumentare l'efficacia del Rilascio, senza costo in chakra. Ogni leggera subita incrementa di 10 l'Efficacia; status Leggeri aumentano di 10 l'Efficacia, a status Medio di 30, status Gravi di 60. È possibile sommare l'Efficacia con un'altra persona se utilizzata insieme.Tipo: Ninjutsu - Ninpou
    (Consumo: ½ Basso ogni 5 d'efficacia )
    [Efficacia Massima Rilasciata: 15 per Grado]
    [Da studente in su]
    rilasciando istantaneamente l'illusione. Nelle ombre di quel quartiere, eliminati gli effetti indesiderati del genjutsu, mi sarei quindi rivolto ai due. - Il genjutsu non è affatto forte. Ci credo che abbia funzionato sugli altri, ma su di me ci vuole ben altro. - Dopo quella prima considerazione, ne feci anche altre. - L'edificio sembra essere ben gestito e sorvegliato. Di sicuro ci saranno ninja forti a proteggerlo, oltre che trappole di vario genere. - Un covo, alla fine dei conti, era pur sempre un covo, no? - Il mio animale esploratore ha controllato dalla parte opposta, io ho controllato di questo lato. Voglio vedere anche sui due lati non controllati. - A questa frase avrei diretto entrambi i miei uccelli esploratori rimanenti sui due lati laterali dell'edificio che non erano ancora stati controllati da nessuno. Un uccello si sarebbe avvicinato quindi da Est (se io ero entrato sulla radura da Sud e il mio primo uccello da Nord), mentre l'altro vi sarebbe volato da Ovest. Avrebbero condiviso con me le loro percezioni per quel che bastava affinché mi potessi fare un'idea completa dell'edificio. - Voglio avere un quadro completo, - spiegai ai due.



    Infine, dissi la mia proposta ai due esplicando quello che avevo in mente: - Sinceramente sembrano ben difesi e tutte le esplorazioni in giro per la città mi hanno portato via non poco chakra. Eccovi la mia proposta: aspettiamo 2 ore precise, poi attacchiamo. Io così riesco a cambiarmi e riprendere un po' di chakra, oltre che le mie armi. - A quel punto avrei rivolto il mio sguardo verso Shunsui. - Tu che capacità hai? - Chiesi cercando di capire di più a proposito di tutto quello che poteva e non poteva fare Shunsui. Averlo in squadra era sicuramente un grosso vantaggio, ma... quanto un vantaggio? Alla fine dei conti ne sapevo poco o niente; il poco che ne sapevo era limitato alle mie capacità percettive da sensitivo, niente di più. Una volta che avrei avuto le informazioni richieste, avrei continuato: - Ho paura che anche muovendoci volando verso l'edificio oppure sotto allo stesso, sempre se sia possibile, ci scoprano, ma se non vogliamo ulteriori problemi potremmo pensare alla rete fognaria della città. Non è escluso che alla tecnica genjutsu si aggiunga una cupola creata da un sensitivo grazie alla quale loro controllino gli ingressi e gli spostamenti nella cupola stessa. Comunque possiamo tentare. - Dissi infine indicando con un dito la terra. - Se non ricordo male, tutti gli edifici delle grandi città condividono un sistema fognario comune. Entrando da un edificio vicino a questo e muovendoci nelle fogne, potremmo poi risalire direttamente nel loro covo... Che ne pensi Shunsui? - Chiesi al chunin della Sabbia al contempo sbadigliando leggermente, quasi come se avessi noia di tutto quello che stava succedendo lì. Non pensateci male: l'idea di prendere Atrocità e staccarle la testa mi piaceva molto, senz'altro, mi bisognava prepararsi per bene. - Fatto sta che potrebbero avere un sensitivo e almeno di sorprese varie, non credo proprio che tra di noi c'è qualcuno in grado di occultare il proprio chakra efficacemente. Anche muovendoci sotto suolo, potremmo essere facilmente scoperti... Non è l'orario giusto questo per il lavoro degli idraulici nelle fogne, - sbuffai. Mentre ero lì che continuavo a spiegare a quei due il mio piano, pensai anche ad altre ipotesi, che erano semplicemente dei ragionamenti ad alta voce su tutto quello che potevamo oppure non potevamo fare in quella particolare situazione: - In alternativa, tu, - indicai Hebiko, - potresti provare a entrarci separatamente, dalle fogne e magari usare le tue creaturine per una migliore esplorazione. Di sicuro ci farebbero comodo. Mentre tu, - ovviamente intendevo i serpenti, che erano ancora rimasti senza niente da fare ed era un peccato perderli, nonostante potessero darci una mano. In ogni caso indicai Shunsui, - potresti provare a entrarci volando, sempre che tu ne abbia capacità, magari un'evocazione o qualcosa del genere. Mentre io farò ciò che mi piace di più: entrare dalla porta principale... -



    Poi mi fermai un attimo, facendo un cenno con la mano, come per dire: scordatevi tutto. Confermai quel segno con la mano anche con le parole. - Anzi, no, comunque molto rischioso per tutti. - In fine dei conti la scelta era semplice: infiltrarci di nascosto nel Covo dei Kurotenpi o entrarci in modo spavaldo e aggressivo come piaceva a me. - Ah, no... ma cosa dico... - pensai continuando a osservare l'edificio in questione a debita distanza dall'ombra. - Proviamo a entrare in 2 dal sottosuolo. Così almeno evitiamo le guardie principali e saremo subito nell'edificio. Poi una volta infiltrati dentro, vedremo un po' di portare a termine l'infiltrazione. Per farlo, mi serve che tu Shunsui resti qui e possa creare per noi un buon diversivo con le tue marionette simulando un attacco; potresti farlo? - chiesi infine. - Il genjutsu su loro non avrebbe effetto, tu potresti tenere impegnate le loro guardie a distanza mentre siamo sotto e noi rilasceremo di nuovo la tecnica illusoria non appena saremo dentro: del resto essere un sensitivo ha i suoi vantaggi. - - "Di certo speriamo che ci sia quel collegamento fognario verso l'edificio dei Kurotenpi..." - pensai capendo che bisognava controllare. - Di contro, ascolto comunque le vostre proposte sul piano d'infiltrazione. - Dissi infine.

    Se avessero risposto affermativamente e non avrei sentito alcun piano d'infiltrazione migliore da Hebiko, sarei andato a riprendere le mie armi e avrei cercato negli edifici vicini oppure direttamente per le strade qualche tombino o qualcosa del genere, in modo da scendere nelle fogne. Dopo, sicuro del fatto che qualcosa pur doveva darmi la possibilità di accedere nell'edificio protetto dal sottosuolo, mi sarei riposato per ristabilire le energie prima dell'infiltrazione.





    Chakra: 43,5/60
    Vitalità: 14/14
    En. Vitale: 30/30
    Statistiche Primarie
    Forza: 500
    Velocità:  550
    Resistenza: 400
    Riflessi: 525
    Statistiche Secondarie
    Concentrazione: 500
    Agilità: 575
    Intuito: 525
    Precisione: 500
    Slot Difesa
    1: ///
    2: ///
    3: ///
    Slot Azione
    1: ///
    2: ///
    3: ///
    Slot Tecnica
    1: Rilascio
    2: Rilascio
    Equipaggiamento
    • Shuriken Gigante × 1
    • Veleno Debilitante B1 (5 dosi) × 1
    • Tonico di Ripristino Medio × 2
    • Katana × 2
    • Tonico di Recupero Medio × 2

    Note
    ///
     
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    Spionaggio


    VI




    Tasaki, dopo averle rapidamente spiegato il funzionamento base dei genjutsu, si sentì in dovere di ringraziarla con sincerità. Presa alla sprovvista, rallentò il passo, fissandolo confusa e imbarazzata. Fino a quel momento solo Febh aveva apertamente ammesso la sua bravura nell'amministrare il villaggio. Um... O-Okai, stramboide. Grazie? Non era per nulla abituata ad un approccio così spontaneo, la risposta non potè che apparire goffa e fuoriluogo. Ma sembrava essersi impettita più di prima.

    Shunsui li precedette sul luogo sospetto. Era chiaro chi fosse l'esperto del gruppo. Fortunatamente non confessò da quanto tempo era lì ad aspettarli. Di fronte a loro, un grosso spazio aperto, non edificato, nel bel mezzo di una città. Hebiko assottigliò le labbra, iniziando a farsi un'idea della situazione. Hm. Già, per nulla sospetto.

    Ormai era chiaro a tutti che un genjutsu nascondeva uno degli edifici. Tasaki era l'esperto in materia, Hebiko si fece in disparte, ascoltando tutto ciò che aveva da dire. Ancora era una facile preda di quelle illusioni, faticava a rendersi conto di esserne finita dentro. Se non altro avere un chunin esperto nel settore in squadra poteva aiutare. Sembrava fermamente deciso nella sua piccola strategia, decidendo di infiltrarsi lui stesso dopo aver fatto un piccolo esperimento, avendo persino il coraggio di dire ad Hebiko di starsene da parte per la sua sicurezza. Apprezzabile, in un altro contesto. Sibilò, aggressiva: Sei shinobi tanto quanto me! E se torno a casa col tuo cadavere poi finisce che è colpa mia!! Ringhiò. Vedi di non fare casini lì dentro!

    Fortunatamente, il suo piano sembrava più cauto del previsto. La sua testardaggine venne commentata da Shunsui,al quale Hebiko non potè che rispondere annuendo: Lo so. Aveva il vizio di credersi superiore a parecchia gente, ma c'erano casi in cui era palese avesse ragione. Il chunin però le ordinò di seguirlo, facendola sobbalzare. Cos- Hey!! Se lui si suicida devo buttarmi anche io?? Sei pazzo?? Se non altro sembrava avesse un piano. Avere una via di fuga così efficiente poteva tornare molto utile.

    Prima che Tasaki potesse fare qualcosa di troppo stupido, tornò indietro, dando loro preziose informazioni su ciò che aveva visto. Sapere della presenza di due guardie era già una gran cosa. Hebiko fece un sospiro di sollievo nel vederlo tornare indietro. Ti devo le mie scuse, ti credevo più stupido. Forse aveva quel poco di buonsenso che bastava per non finire alla mercè di quei terroristi. La cosa sembrava emozionarlo non poco, donandogli una parlantina rapida. I due non poterono che restarsene in silenzio in disparte, ad ascoltare quelle che temevano fossero follie del chunin. Hebiko portò le mani alla testa quando questo propose di presentarsi faccia a faccia con le guardie, fortunatamente cambiando idea poco dopo. Per gli dei Tasaki, mi farai venire un infarto. Mentre parlava del suo piano era più semplice da controllare, cosa sarebbe successo all'interno, dove non aveva tempo di pensare e doveva reagire all'improvviso? Il suo primo pensiero si rivelava spesso suicida. Dovette obiettare sul'infiltrazione volante. C'è una guardia sul tetto apposta per questa evenienza. L'idea delle fogne mi sembra la migliore, è più difficile che ci sia qualcuno a controllarle. Si fece pensierosa. Non credo sia saggio chiedere a Shunsui di combattere le guardie, ma può sempre distrarle nel modo che preferisce. Persino metterle ko se hai modo di addormentarle per lunghi periodi di tempo. Avevano un paio d'ore per accordarsi sulle tempistiche del caso.

    Hebiko non avrebbe lasciato che quelle due ore passassero senza un preciso scopo. Aoda, che in precedenza la seguiva dalla distanza, venne richiamato tra di loro, con un piano ben preciso. Lo manderò in infiltrazione. Il tuo compito sarà quello di esplorare in sicurezza tutto quello che riesci dell'edificio. Dicci chi vedi e dove, passa dai condotti dell'aria o dalle grate, e non farti notare per nessun motivo. Se è troppo pericoloso guardare, limitati a valutare il numero di persone all'interno. Se pensi di essere stato scoperto o ti senti in pericolo, pareggiati. Ti do un'ora di tempo. Se non sarai ancora tornato, crederò che tu ti sia pareggiato e ti richiamerò di nuovo, così potrai dirmi cos'hai visto. Intesi? La serpe blu annuì, iniziando la sua ricerca. Resistere al genjutsu l'avrebbe debilitata per un po', ma non era una cosa così grave. Chi avrebbe mai sospettato di un serpente, dopotutto? Sapendo la posizione delle guardie grazie a Tasaki, si sarebbe diretta verso un punto cieco, o quantomeno il meno probabile dal quale potesse venire individuata, cercando uno stretto passaggio nel quale potersi infilare per partire all'esplorazione. AodaUsa tutte le abilità di percezione da genin. Percezione totale: 6+3(+9 entro 9 metri) era piuttosto bravo nel percepire la presenza di qualcuno, se fosse riuscito ad infiltrarsi sarebbe sicuramente stato in grado di ottenere preziose informazioni sul numero di shinobi presenti.

    Hebiko, come da ordini, avrebbe atteso un'ora, richiamando Aoda se questo non fosse tornato entro quel lasso di tempo. Se tutto fosse andato per il meglio, avrebbero avuto un'altra ora a disposizione per decidere come agire. D'accordo, quindi il prossimo step sono le fogne. Magnifico. Sentenziò sarcastica. Non era facile disgustarla, ma ciò non toglieva che non trovasse piacevole infilarsi volontariamente in un condotto fognario di una città. C'era poco da fare, sembrava l'unica possibilità che avevano per evitare uno scontro diretto, a meno che Aoda non avesse scoperto un'entrata migliore all'oscuro delle due guardie.
     
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    I Signori del Caos



    Entrato nella barriera, Tasaki venne colpito dal genjutsu ma, combattendone l’effetto, riuscì ad usare le sue capacità da sensitivo. Nello specifico, la guardia che aveva davanti era un’energia blu, senza alcuna capacità particolare. Quando il chunin di Oto non proseguì verso di lui, la guardia lo lasciò andare, sebbene si vedesse che il suo corpo era teso e pronto a reagire, se ce ne fosse stato bisogno.

    Tasaki tornò alla loro postazione poco dopo fortunatamente illeso. Per il bene di tutti in quella missione, il chunin otese non si era fatto scoprire ed aveva portato alla loro attenzione ulteriori informazioni. Bene, sembra quindi che il genjutsu serva solo ad allontanare persone comuni. Questo è un bene. Significa che non si aspettano un’ incursione di ninja su questa base. Siamo stati fortunati a trovarla. Questo non toglieva il fatto che il covo fosse difeso e il marionettista annuì quando Tasaki fece notare che, oltre le guardie, potevano esserci anche delle trappole. La successiva esplorazione dei due uccelli confermò che sui lati rimanenti della casa non c’erano guardie. Quindi solo 3 persone erano state messe a controllare il perimetro esterno del covo. Un’altra buona notizia...poteva andare loro molto peggio.

    Dopo aver spiegato a grandi linee le sue capacità, il chunin di Suna commentò il piano di infiltrazione dell’otese: Sistema fognario? Onestamente penso sia da escludere. Sicuramente c’è un sistema fognario, ma non penso sia sufficientemente largo da poterlo attraversare...non siamo mica nella capitale di Iwa. Disse il chunin, mentre i suoi pensieri lo portavano per un attimo alla missione che gli aveva permesso di salire di grado. Questo non toglie che vi possa supportare nell’infiltrazione. Creare un diversivo metterebbe certamente in allerta le guardie...e se devo scegliere tra la possibilità e la certezza di metterle sull’attenti, allora scelgo la prima. Ad ogni modo, posso usare una delle mie marionette per trasportarvi uno alla volta sotto la casa. Dovremmo poi comunque sfondare un muro o il pavimento per entrare, ma forse riusciamo a non farci sfamare. Oppure posso portarvi ad una certa quota sopra la casa e farvi cadere dall’alto sul tetto. A quel punto dovrete abbattere solo una guardia per entrare...ma in quel caso non dovremmo sfondare nulla...come preferite fare?

    Hebiko propendeva più per l’infiltrazione sotterranea, ma propose anche di mandare una sua creatura in avanscoperta che gli desse più informazioni su quello che potevano trovare all’interno della stessa. Ok, proviamo e speriamo che questo sia il nostro giorno fortunato.

    Il serpente che Hebiko mandò in avanscoperta non era il più furtivo delle creature nè il più piccolo, visti i suoi tre metri di lunghezza. Tuttavia era sera, ed il suo colore blu si mimetizzava abbastanza bene con le ombre della notte. Inoltre, grazie alle perlustrazioni iniziali di Tasaki, sapevano che il covo era meno sorvegliato sui lati più corti dell’abitazione. Il serpente si sarebbe diretto in quella direzione, superando lo steccato ed entrando dal prato, oltre la barriera. Respingere il genjutsu non fu un problema per l’evocazione, la quale riuscì anche a sgusciare oltre la linea di difesa dei Kurotempi. Tuttavia, anche se gli occhi delle guardie erano diretti da qualche altra parte, le trappole del covo non potevano essere aggirate [Trappola]. La tagliola sarebbe scattata non appena una parte abbondante del suo corpo si fosse trovata sopra di essa!

    Se Aoda fosse riuscito a sopravvivere alla trappola, l’ attivazione della stessa avrebbe attirato le guardie. Aoda avrebbe avuto pochissimo tempo per raggiungere il buco che si trovava lungo la parete dell’abitazione, per sottrarsi agli occhi dei gregari. Ad ogni modo, sarebbe stato piuttosto chiaro che intrufolarsi in quel modo non avrebbe funzionato una seconda volta, perchè ora le guardie erano molto più vigili.

    Aoda avrebbe trovato un’ intercapedine tra i muri dove passare inosservata mentre esplorava la casa, nonchè che la mettesse al riparo da eventuali trappole, che non erano state poste in un passaggio dove solo un topo o un serpente potevano passare. Non appena si trovò al suo interno, il rettile si accorse che una serie di vibrazioni permeavano la casa. Sguscianti tra i passaggi stretti delle intercapedini, i suoi sensi, in particolare modo la sua capacità di vedere il calore corporeo emesso dalle persone oltre i muri, le permisero di individuare l’unico abitante della casa. Avvicinandosi, Aoda arrivò al terzo piano dell’abitazione e si fermò in una zona leggermente più ampia: un interpiano tra la mansarda e ed il terzo livello della casa. Lì si apriva un salone lungo una decina di metri e largo la metà, con un lungo tavolo e sedie al centro, come se fosse una sala da pranza. In un angolo, c’era lo spazio sufficiente per accomodare un pianoforte a corda e c’era un uomo che lo stava suonando con perizia ed abilità. Le vibrazioni che stava percependo era infatti musica.



    L’uomoKfCRIJb seduto al pianoforte muoveva le mani con un’abilità incredibile mentre riempiva la casa di una melodia meravigliosa. Era strano. Aveva un volto che si sarebbe potuto definire molto bello, con una mascella squadrata, zigomi alti: un volto da attore. Vestiva i colori ocra e rossi dei monaci buddisti, che contrastavano in maniera armoniosa il colore della sua pelle mulatta e completamente ricorretta da fitti fuinjutsu. Decisamente non era un monaco, quindi, come anche testimoniava il fisico prorompente che si intuiva sotto quei vestiti.

    L’uomo continuò a suonare quel pezzo fino a terminarlo, quindi ne iniziò uno nuovo. Aoda, dalla sua posizione vantaggiosa, tra alcune spaccature tra le assi del pavimento, aveva un minimo di visuale anche sul corridoio della casa che dava al salone dove il musicista stava suonando. Tramite quel pertugio, vide una delle tre guardie prendere il corridoio e dirigersi verso la prorta. Tuttavia, sentendo suonare, l’uomo si bloccò con la mano un attimo prima di bussare. Il serpente vide l’uomo esitare e quindi desistere, prima di continuare a perlustrare il corridoio.

    [...]

    Dopo un’ora, Hebiko avrebbe richiamato Aoda ed il suo carico di informazioni. In teoria, avrebbero avuto un’altra ora a disposizione per riposare, ma, poco dopo che il serpente ebbe fatto rapporto, due individui imboccarono la strada che passava davanti la casa. Il più alto, era un ragazzoujcUkYg sul metro ed ottanta, glabro in volto, che poteva essere qualche anno più vecchio di Hebiko o Tasaki. Aveva una folta chioma di capelli arancioni che gli contornava la testa come fosse un leone. La seconda persona era decisamente più bassa, circa un metro e sessanta. Vestiva indumenti di pelle nera da cui si intuivano forme femminili. Il volto non era tuttavia invisibile per via di un cappuccio, da cui spuntava un’ unica ciocca di capelli rosso sangue.

    I due individui superarono la staccionata e superarono la barriera senza alcuna esitazione.

    La presenza dei due nuovi venuti sicuramente non sarebbe passata inosservata al gruppo di accademici. Fu Shunsui a incalzare il gruppo: Ok...qualsiasi cosa stia per succedere, sta per succedere ora. Dobbiamo accelerare i nostri piani se vogliamo stare al passo. Allora: aria...terra...qualcos’altro...che avete in mente?

    La loro ricerca era stata premiata, ora bisognava dimostrare di saper sfruttare quell’opportunità.

    [Crediti:
    I Immagine: Link
    II immagine: Link



    Edited by Shunsui Abara - 19/3/2020, 19:53
     
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    Ascoltai la risposta di Shunsui a proposito di quella mia incursione e delle eventuali intuizioni a carico di cosa fosse quel posto, quella barriera e tutto il resto. Non che avessi degli eventuali dubbi (e io li avevo, come sempre); era semplicemente che tutto mi sembrava fin troppo semplice, fin troppo facile. Era mai possibile che una Kurotenpi come Atrocità, con il suo rango, con la sua accortezza, non avesse predisposto una cupola sensitiva lì in quel posto? Più andavamo avanti e più mi sentivo sospinto da quella strana sensazione d'incompiutezza che proprio non sapevo e non riuscivo a spiegarmi. - Forse abbiamo tralasciato qualcosa? - pensai guardando da lontano il luogo in cui era posizionato quel posto. L'idea relativa al sistema fognario venne scartata praticamente sin da subito considerando che non era abbastanza largo. Di contro, Shunsui ci propose un piano alternativo usando le sue capacità. - Non potevi dirlo prima? - chiesi al sunese. - Va bene che l'idea delle fogne non possa funzionare perché non sono abbastanza ampie, ma se lo avessi detto prima non l'avremmo nemmeno conisderata. - Fondamentalmente, potevamo parlare davvero tanto del più o del meno di tutta quella questione. C'era però un problema: Atrocità dov'era? - Rompere il pavimento o il muro non è un problema per me e una volta dentro speriamo d'incontrare Atrocità... - Sospirai fra me e me già sapendo che per quella frase detta mi sarei probabilmente preso gli insulti di Hebiko da lì a poco. In ogni caso, poco dopo mandammo uno dei serpenti di Hebiko in avanscoperta e questi fornì alla genin otese tutte le informazioni di vitale importanza su tutto ciò che riguardava quel covo, compresa la presenza di eventuali trappole (ma erano solo situate sulla parte davanti al Covo oppure nel Covo stesso?). Tutte le informazioni, ovviamente, le avrei ricevute solo e soltanto se fosse stata Hebiko stessa a dirmele. E successivamente le avrei usate per stilare più o meno quello che potevo sembrare più o meno un piano d'azione. - Tu esplora qui. Io vado a cambiarmi e riprendo le armi. - Avrei detto a Hebiko prima di allontanarmi dal posto per andare a cambiarmi di nuovo e riprendere tutto ciò che era mio. XNell'ora di riposo recupero 6 bassi

    Sarei tornato giusto verso la fine dell'esplorazione e ascoltato il rapporto del serpente e su ciò che c'era nell'abitazione. Tuttavia, come era ovvio che fosse, notai la presenza di altre due figue che avevanno imboccato la strada. Notai anche i dettagli, compreso il ciocco di capelli rossi che spuntava fuori dal cappuccio della donna e nello stesso istante avrei usato le mie capacitàPercezione del Chakra per analizzare il chakra di entrambe le figure e ottenerne le informazioni che volevo. Solo allora, ascoltando la risposta di Shunsui, gli avrei detto anch'io di muoversi: - Hai ragione. Dobbiamo muoverci. Facciamo così: prima trasporti sotto la casa a me, poi a lei. Tu resti qui e nel caso cerca di creare un diversivo e/o resta a disposizione per tirarci fuori. D'accordo? - Se avesse acconsentito, mi sarei quindi rivolto a Hebiko: - Sei pronta signora Amministratrice? Mi racommando, resta sempre dietro di me in modo che possa proteggerti dagli eventuali attacchi. - Era un po' come dire "nasconditi da qualche parte e non farti vedere che ho voglia di divertirmi". Non appena Shunsui fosse stato pronto gli avrei fatto cenno di partire con il mio trasporto: vedevo l'ora di mettere le mani addoso a qualche caotico di merda. - Sarete miei...



    Chakra: 49,5/60
    Vitalità: 16/16
    En. Vitale: 30/30
    Statistiche Primarie
    Forza: 600
    Velocità:  650
    Resistenza: 500
    Riflessi: 625
    Statistiche Secondarie
    Concentrazione: 600
    Agilità: 675
    Intuito: 625
    Precisione: 600
    Slot Difesa
    1: ///
    2: ///
    3: ///
    Slot Azione
    1: ///
    2: ///
    3: ///
    Slot Tecnica
    1: ///
    2: ///
    Equipaggiamento
    • Shuriken Gigante × 1
    • Katana × 2
    • Veleno Debilitante B1 (5 dosi) × 1
    • Tonico di Ripristino Medio × 2
    • Tonico di Recupero Medio × 2

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    Fuoco e Fiamme


    VII




    Le opzioni per infiltrarsi erano ristrette a due: dall'alto o dal basso. Tasaki sembrav preferire la prima opzione, ma Hebiko si mostrò incerta sul dafarsi: Sfondare il pavimento è un grosso rischio. Se distratte le guardie, un assalto dall'alto potrebbe darci un discreto vantaggio... Borbottò qualcosa tra se, incomprensibile per gli altri due. Sembrava stesse sibilando in modo strano, estraendo più volte la sottile lingua da rettile che possedeva. Quello che i due chunin non sapevano, era che stava parlando la lingua dei serpenti, incomprensibile per un qualsiasi orecchio umano. Le capitava quando si concentrava particolarmente su qualcosa. ...No, è troppo rischioso. Se anche dovesse emettere un singolo grido ci ritroveremo tutti addosso. Dal basso abbiamo una via di fuga sicura, dobbiamo solo metterci nel punto meno "popolato" dell'edificio e sperare di trovare un materiale sufficientemente friabile da non dover far troppo casino. Aoda avrebbe potuto dar preziose informazioni a riguardo. Voi due siete più forti di me, corretto? Vi occuperete voi del buco.

    Tasaki. Con tono freddo, cupa in volto, si rivose al chunin, che già fremeva per entrare. Siamo qui per un indagine. NON per assaltare nessuno. Dobbiamo solo scoprire chi c'è qui e perchè. E tornarcene a casa. Gli puntò il dito contro, minacciosa. Non provare a buttarti contro alcun nemico solo per il gusto di farlo, o lascerò che ti sbranino senza pietà. Realisticamente, non sarebbe mai riuscita a salvarlo da una simile situazione. Tasaki doveva imparare a controllarsi, soprattutto quando aveva altre vite tra le mani. La responsabilità sembrava comunque ricadere sulla VIpera, in ogni occasione. Vuoi proteggermi, no? Bene. Non ingaggiare in combattimenti è il modo migliore per farlo.

    Aoda fu in grado di aggirare l'ufficio, senza destare troppi sospetti. Perlomeno non finchè non cadde nella trappola, ferendo pesantemente l'inerme bestia, che soffiò per il dolore. Sfruttando la botta di adrenalina data dall'imminente pericolo, si fece forza, guizzando nella prima apertura disponibile, evitando di esser visto dalle guardie. Queste, forse aspettandosi di vedere una persona e non un animale a livello del terreno, era probabile non vedessero la creatura, anche se questa aveva lasciato diverse chiazze di sangue nella zona della trappola.

    Al suo interno, seppur ferito, ebbe modo di esplorare gran parte dell'edificio con calma, seguendo le vibrazioni percepite tutt'intorno a lui, ed osservando tutto ciò che poteva dalle varie fessure. Come indicato dalla sua evocatrice, non si sarebbe preso rischi inutili, limitandosi ad osservare dalle zone più sicure, ed arrampicandosi negli angoli più stretti ed irraggiungibili da una persona. Per evitare ulteriori rischi, Aoda si pareggiò prima dello scadere dell'ora, in modo da essere rievocato di fronte alla sua evocatrice, senza rischiare di esser visto dalle guardie.

    Hebiko sussultò nel vederlo così ferito. Oh mio dio, Aoda!? La serpe, nonostante le ferite, manteneva una postura elegante, pur resistendo a fatica a quel dolore su tutto il corpo. Mi spiace Misssss. Devo esser caduto in una trappola del covo. E' stato un errore imperdonabile. Hebiko sbuffò. Ancora non era riuscita a togliergli dalla testa che lui, così come tutte le altre serpi, non erano più schiavi sotto il dominio di un dittatore. Lo raccolse con delicatezza, costringendolo a posarsi in una posizione più comoda. Basta con queste puttanate, ti ho detto che sei un mio pari. Hai fatto il possibile. Non si sarebbe arrabbiata se non avesse avuto alcuna informazione da dar loro, ma fortunatamente il suo sacrificio era stato premiato. Aoda elencò ognuna delle cose che aveva visto, descrivendo come poteva la pianta dell'edificio, e le due persone che aveva notato in particolare al suo interno. L'uomo al pianoforte era quello che, a detta di Hebiko, destava meno sospetti, ma poteva trattarsi comunque di un generale di alto rango di quell'associazione. I veri bersagli, dalla descrizione, erano il ragazzo rosso fuoco, accompagnato da una donna con un ciuffo rosso che faceva capolino dalle vesti,completamente incappucciata. Se si sono dati da fare per coprirla in quel modo persino all'interno, devo dedurre che possano già sospettare di esser stati scoperti... Dopotutto ci sono ben due guardie lì fuori, nonostante il genjutsu sia abbastanza potente per ogni cittadino inconsapevole. Dobbiamo agire con estrema cautela. E nel dire quelle ultime parole, il suo sguardo accusatorio ricadde su Tasaki, come a ricordargli il suo precedente ammonimento.

    La VIpera congedò la sua evocazione, riunendosi al gruppo. Ora non restava che agire. Beh, da come ha descritto Aoda, è probabile che si stiano radunando per una riunione, e che la sala con il pianoforte sia quella principale dove signoroni importanti possano discutere a modo. Sembravano tutti d'accordo sul passare dal basso. Non abbiamo altra scelta, ma se la mia teoria è vera, nessuno ci scoprirà. La cosa migliore sarebbe quella di prendere il posto di un paio di persone lì in mezzo... Lo sguardo, di nuovo, cadde su Tasaki. Hm. Tu non eri in grado di trasformarti. Quindi dobbiamo sperare ci sia qualcuno che ti assomigli. Borbottò, scocciata. Dovresti fare un ripassino a scuola, maledizione. Avere lei come infiltrata e Tasaki nascosto da qualche parte sarebbe stato comunque possibile, sempre che il chunin non avesse avuto un momento di follia. Hebiko accettò l'ordine di partenza, dopotutto era Tasaki quello che aveva più probabilità di sfondare la parete. Vedi di non fare lo stronzo. Intesi? Da quel momento lì, doveva essere flessibile a sufficienza da adattarsi ad ogni situazione possibile. L'infiltrazione aveva inizio.
     
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    Ok, vi faccio passare da sotto la casa. Mi raccomando, evitate di combattere quanto più possibile, e ricordatevi di quelle diavolo di trappole. Dopo aver fatto un cenno di assenso, il chunin della Sabbia evocò quindi Fukuro, la sua marionetta armatura, la quale era cava all'interno e poteva ospitare una persona senza problemi. Spero non soffriate di claustrofobia. Così dicendo, un rapido gesto delle sue mani avrebbe permesso alla marionetta di aprirsi nella sua parte posteriore, creando un'apertura che avrebbe permesso l'entrata ad un solo ninja. Come vedete c'è spazio solo per uno, a meno che non usiate la trasformazione per rimpicciolirvi abbastanza da entrarci...ma, da quanto ho capito, Tasaki non conosce questa tecnica...questo è un problema, perchè pensavo di usare questo stratagemma per farvi uscire dalla casa contemporaneamente, se fosse servito...quindi, se avete un problema, considerate questo fattore, nel caso in cui vi debba fare uscire. Ultima cosa: che segnale userete per farmi capire che volete essere estratti?

    Chiariti questi aspetti tecnici, Shunsui avrebbe agevolmente portato prima Tasaki e poi Hebiko sotto terra, sfruttando le capacità della marionetta di potersi immergere nel sottosuolo e muoversi come se si trovasse all'aria aperta.

    Shunsui avrebbe portato i ninja nell'angolo nord-ovest dell'abitazione, verso il suo margine esterno, così da minimizzare la possibilità che la guardia dentro la casa li vedesse non appena usciti, o che vedesse il buco che stavano facendo per entrare! Il pavimento della casa era stato sollevato dalla nuda terra per circa 20 centimetri, così da garantire una sufficiente aerazione di quella zona e prevenire il formarsi di muffa. Tasaki, il primo ad arrivare alla casa, sarebbe emerso molto vicino alla parte inferiore del pavimento, e la marionetta si sarebbe aperta, parallelamente al terreno, così da permettere al chunin di Oto di forzare un buco nelle assi di legno.

    Una volta entrati, i due ninja si sarebbero trovati in una specie di ampio stanzino, completamente al buio. C'era aria di chiuso e si sentiva il pianoforte che ancora suonava al piano di sopra. Muovendosi o toccando gli oggetti intorno al loro, i ninja si sarebbero accorti che un pesante strato di polvere copriva tutte le superfici, insieme ad una buona dose di ragnatele. Sembrava che quella stanza non venisse usata da un po'.

    Grazie all'investigazione di Aoda, i due ninja avevano una grezza conoscenza di quella che fosse la planimetria della casa.

    CITAZIONE
    Si trovavano ora al piano terra, nell'ala ovest. Poco lontano da quella stanza, una scala portava al piano superiore (dove si trovava il pianista), per poi continuare verso l'interpiano e quindi la mansarda. Una simile scala si trovava nella parte est della casa, che era la copia specchiata della loro zona. Al centro del piano terra, si apriva un vasto salone che dava, tramite un'anticamera, alla porta di ingresso. Nella zona ovest c'erano solo due stanze, una delle quali era quella dove si trovavano.

    Al primo piano, la scala dava accesso ad un lungo corridoio che seguiva la facciata sud della casa. Sul corridoio si aprivano 3 porte. Quella al centro portava alla stanza del pianoforte, che era la più grande.

    L'interpiano sopra questo livello era una zona aperta, come un soppalco, che sie estendeva per metà nella parte ovest e per metà nella parte est. Queste due erano confinate da pareti a travi di legno rozzamente allineate, che permettevano di vedere verso il basso sul corridoio e sulla sala del pianoforte. I due soppalchi non erano tuttavia connessi, e circa 4 metri li dividevano. Il soppalco est, era connesso tramite la scala del medesimo lato.

    La mansarda copriva tutta la superficie della casa, ed era un'unica zona, con diverse travi-colonna disposte qui e lì. Una serie di finestre portavano al tetto, dove i ninja sapevano esserci una delle tre guardie.

    Uscendo dalla stanza dove si trovavano, i ninja avrebbero visto che il resto della casa vessava nelle stesse condizioni del ripostiglio. In giro c'era molta polvere e pochi mobili in stato decadente. Le luci erano alquanto soffuse perchè lo strato di sporco oscurava i vetri delle lampade. Se quello era un covo di Kurotenpi, doveva non essere stato usato da un bel po', il che faceva il paio con le difese non di altissimo livello del covo. Tuttavia, la polvere rendeva più evidente le tracce dei loro passi nelle zone che non erano normalmente battute dalle guardie. [Note]

    Toccava ai ninja stabilire una linea di azione. La casa non li avrebbe certamente aiutati. Infatti, avvicinandosi alle scale che davano ai piani superiori, entrambi i ninja avrebbero attivato una trappola del covo. Due frecce, una per ninja, avrebbe tentato di conficcarsi nel loro petto sbucando da dei meccanismi nascosti nel mobilio a tre metri sul loro lato destro. [Trappola del Covo]
    Se avessero salito le scale fino al primo piano, avrebbero visto la guardia che stava percorrendo il lungo corridoio verso la loro posizione. Essendo ad una decina di metri, non li aveva ancora notati, ma non sarebbe durato molto. [Note] I ninja avrebbero potuto decidere di spostarsi o combattere, ma se si fossero fatti scoprire, la guardia avrebbe lasciato immediatamente l'allarme. Se avessero deciso di spostarsi, non potevano sapere se la guardia, nel suo giro, volesse andare al piano di sopra o di sotto. Se fossero riuscti ad entrare in una delle stanze confinanti alla stanza del pianoforte, i ninja non avrebbero avuto alcuna visuale su quello che accadeva, ma forse avrebbero potuto ascoltare quanto veniva detto. [Note]
    Se i ninja fossero saliti verso l'interpiano, dove Aoda aveva osservato il pianista per la prima volta, una nuova trappola sarebbe scattata non appena avessero aperto la porta che dava al soppalco. Dall'alto, un nugolo di kunai li avrebbe mirato alla loro testa. [Trappole del Covo]. Quella era senza dubbio la posizione migliore per osservare ed ascoltare quello che accadeva.
    Se invece i ninja fossero saliti verso la mansarda, avrebbero potuto solo ascoltare la conversazione. [Note] Spostandosi nella mansarda, avrebbero attivato una nuova trappola. Due chakram sarebbero partiti dalle colonne poste nella stanza a 5 metri. I proiettili avrebbero tentato di falciarli all'altezza dei quadricipiti femorali, viaggiando parallelamente al terreno. [Trappola del Covo]

     
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    Alla fine dei conti, dopo un breve consulto con Sua Maestà l'Amministratrice, decidemmo per quella che ci sembrò essere la strategia più sicura in termini di salvaguardia della nostra salute. Passando sotto la casa, difatti, potevamo senza problemi evitare di essere notati dal tetto. Di contro, potevamo subito raggiungere il cuore dell'azione (ma dalle parole di Shunsui si evinceva che non ci sarebbe stata proprio alcuna azione, il che un po' mi annoiava, ma era pur sempre una missione d'investigazione, no?). - D'accordo, - dissi un po' malinconico. - Cercherò di evitare i combattimenti. - Non che ne fossi molto felice e dal mio tono sia Shunsui che Hebiko avrebbero facilmente potuto capire il mio stato d'animo in quei momenti. Poco dopo Shunsui ci presentò la prima delle sue marionette (e pensavo che sarebbero state tante): alla fine dei conti era pur sempre un marionettista con una grande esperienza alle spalle. Era uno che ragionava con la testa: qualcosa che avrei dovuto ancora imparare. Quando invece ci disse che c'era solo lo spazio per una persona sola, mi avvicinai alla marionetta per guardare al suo interno: - Aha. - Risposi. - E anche in due saremmo un po' stretti. - Poi guardai Shunsui: - Non ti preoccupare per la nostra fuga. Sono un uomo molto veloce quando si tratta di fuggire dalle case. - Ovviamente mi riferivo all'avventura che tempo prima avevo svolto ad Ame, quando insieme a un certo Namae avevo dovuto fuggire molto velocemente dalla Torre di Ichiro Takahashi. Quella palazzina sembrava decisamente più piccole e riuscire a fuggire dalla stessa non sarebbe mica stato facile. Al di fuori da ogni dubbio avrei dovuto munirmi con una grande dose di attenzione per provare a notare tutte le trappole e cercare di evitarle in modo che non fossero riuscite a causare vari danni alla mia povera salute. Per quanto riguardava il segnale, guardai Hebiko: - Ti va bene se gli muoviamo 2-3 volte la marionetta affinché ci tiri fuori? - Chiesi. Alla fine dei conti quella mi sembrava decisamente una buona idea, considerando che non avremmo mica fatto molto rumore in quel modo e Shunsui si sarebbe accorto che qualcuno gli tirava i fili della marionetta. Infine ebbi solo un'ultima cosa da aggiungere: - Vado prima io. - E così sarebbe stato: avevo paura dei ragni, ma non degli spazi chiusi e per questo non avrei avuto molti problemi nel percorrere sotto terra la distanza che ci separava dal nostro nascondiglio fino all'edificio in questione. - Speriamo che non abbiano sensitivi, - pensai durante il tragitto. - Sennò mi avranno già notato e dovrò ucciderli tutti. - Il tragitto, a dire il vero, fu breve e senza alcuna sorpresa, il che era abbastanza strano per i ninja di quel livello. E una volta che giunsi a destinazione e vidi che la marionetta si stava aprendo spingendomi all'insù, notai anche la presenza di assi di legno che mi stavano bloccando il passaggio. - Maledizione, - sbuffai. Ma del resto, cosa mi aspettavo? Che la marionetta di Shunsui scavasse anche un buco nel suolo? Avevo comunque abbastanza spazio per colpire il pavimento e così feci: concentrai del chakra Distruzione ad Area (Base)
    Arte: L'utilizzatore può causare danni ad area tramite i colpi corpo a corpo: il colpo si propagherà per alcuni centimetri sulla superficie colpita a partire dal punto d'impatto, aumentando la possibilità di distruggere strutture solide, ma senza effetti notevoli contro avversari.(Mantenimento: ¼ Basso a colpo)
    [Da genin in su]

    Tocco Distruttivo (Base)
    Arte: L'utilizzatore può danneggiare gli oggetti con gli attacchi corpo a corpo; la potenza del colpo non armato contro oggetti e armi è aumentata di 10 ogni consumo ½ Basso. Non aumenta la potenza contro avversari. (Consumo: ½ Basso a colpo ogni 10 di potenza
    [Consumo massimo: 2 Bassi])

    [Da genin in su]
    nel pugno e lo colpii non troppo fortepotenza 30 sfondando così quegli assi di legno e salendo quindi all'insù per vedere tutto ciò che, in effetti, era possibile vedere: polvere, tanta polvere. E anche l'ampio stanzino in cui stavamo trovando a quel punto. C'era buio, l'aria di chiuso sicuramente non ci faceva bene e qualcuno di sopra suonava il pianoforte e lo faceva anche molto bene. - Sembra il riassunto di Oto, - sussurrai a Hebiko quando quest'ultima sarebbe finalmente giunta nel stanzino. Solo dopo notai le ragnatele e sbiancai in faccia. - Ho paura... - dissi abbracciando Hebiko per indicare le ragnatele. - Sono aracnofobico da quando ho 3 anni. - Le comunicai ricordandomi di quando mio fratello, per scherzo, aveva buttato un grosso ragno nero nel mio letto. - Non guardare, non guardare, non guardare... - commentai girandomi con la schiena verso le ragnatele. - Fiu... - Poi guardai Hebiko: - Dimmi che non ci sono dei ragni. - Le dissi per poi notare le tantissime orme che erano state lasciate a terra. - Segni. - Dissi indicando le orme e poi guardai il soffitto: - Se ci muoviamo sul soffitto, non lasceremo segni del nostro passaggio. - Logico, no? A quel punto, se Sua Maestà non avesse avuto da contraddirmi, mi sarei avvicinato alla porta per guardare oltre e inquadrai subito le scale che davano al piano di sopra. A quel punto sarei salitoChakra Adesivo verso il tetto del corridoio che portava verso le scale: in quel modo non avrei lasciato alcuna orma per terra. X Chakra Adesivo (Intermedio)
    Arte: L'utilizzatore cammina con facilità anche a testa in giù, in terreni scivolosi o sopra l'acqua.(Mantenimento: ¼ Basso)
    [Da chunin in su]
    . A quel punto mi sarei mosso per primo sperando che Hebiko mi seguisse usando la stessa linea, ovvero muovendosi unicamente sul soffito, con la testa in giù, come una specie di serpente-pipistrello.

    Arrivati vicino alle scale, però, arrivarono le prime difficoltà: due trappole scattarono, di cui una mirava a me e l'altra alla mia compagna. Notai le frecce, velocissime, quando era già in volo. - Merda. - Pensai vedendo che mi puntava al cuore e non sarei mica stato abbastanza rapido per schivarla. Così creai - ST1Creazione della Forma
    Villaggio: Generico
    Posizioni Magiche: Nessuna (0)
    L'utilizzatore può creare l'equipaggiamento [A Distanza], [Mischia], [Potenziamento] e [Protezioni] con il proprio chakra. Può creare equipaggiamento di una singola classe ogni utilizzo della tecnica; si può creare una singola [Protezione] per ogni slot tecnica. È possibile creare solo l'equipaggiamento di lista a cui si ha accesso o equipaggiamento posseduto dall'utilizzatore; non è possibile creare Competenze [Equipaggiamento]. L'equipaggiamento avrà potenzialità massime parigrado all'utilizzatore e potrà essere influenzata da altre tecniche come se fosse un normale equipaggiamento. L'equipaggiamento [Protezione] creato sarà in grado di proteggere dai ninjutsu esclusivamente nelle zone in cui interagisce con gli stessi: colpirli o pararli non ridurrà la potenza dell'intera tecnica ma solamente quella della zona colpita. L'equipaggiamento così creato dura per un singolo slot azione/difesa/tecnica in cui viene utilizzato, poi scompare.Tipo: Ninjutsu - Ninpou
    (Consumo: ½ Basso ogni 20 crediti )
    [Da chunin in su]
    su di me una protezioneCorpetto in Cuoio [Protezione]
    Corpetto in cuoio indossabile che sopra i vestiti. Presenta una buona resistenza, offrendo all'utilizzatore una discreta protezione al busto.
    Tipo: Protezione - Supporto
    Dimensione: Mediogrande
    (Potenza: 25 | Durezza: 3 | Crediti: 60)
    [Da genin in su]
    grazie alla quale, al di fuori da ogni dubbio, sarei riuscito a limitare i danni0,5 leggera al petto. Quindi mi girai verso Hebiko: - Sei ancora viva? - sussurrai prima di muovermi oltre, sempre con la testa in giù. Al di sopra delle scale che portavano al primo piano trovammo una guardia, o quello che sembrava, intenta a camminare nel corridoio. - Merda! - - pensai inziando velocemente a girare la testa a destra e a sinistra per guardarmi intorno. Dopo un attimo o poco meno vidi una via di fuga. - Presto! Di qua! - sussurrai alla mia compagnia di missione salendo velocemente prima verso l'interpiano e poi verso il soppalco. Non appena fummo lì, scesi dal soffitto per aprire la porta e notai come altre trappole si stavano attivando. Capendo che mi avrebbero colpito, non esitai oltre a comporre Tecnica della Sostituzione - Kawarimi no Jutsu
    Villaggio: Generico
    Posizioni Magiche: Ariete, Cinghiale, Bue, Cane, Serpente (5)
    L'utilizzatore può effettuare un movimento accelerato tramite l'uso del chakra, lasciando al proprio posto un oggetto o un essere vivente consenziente di pari dimensioni o inferiore. È un movimento accelerato: non può essere usato per fuggire da uno spazio chiuso o da luoghi dove non vi è sufficiente spazio d'uscita. Le correnti di chakra disturbano l'esecuzione della tecnica: non è possibile apparire a distanza inferiore ai 6 metri da un essere vivente. La distanza massima percorribile è pari a 21 metri. Può essere usata come Difesa Totale; può risultare sleale.Tipo: Ninjutsu - Ninpou
    (Consumo: Basso )
    [Da genin in su]
    alcuni sigilli per scambiarmi di posto con un qualsiasi oggetto che avrei trovato nelle immediate vicinanze, affinché le trappole avessero colpito quello e non me. Subito dopo sarei di nuovo salito verso il soffitto per cercare qui di vedere/ascoltareUdito Perfetto quello che stava succedendo. Se anche Hebiko mi avesse raggiunto, le avrei fatto vedere un indice dinnanzi alle labbra: ora silenzio totale.






    Chakra: 47/60
    Vitalità: 13,5/14
    En. Vitale: 30/30
    Statistiche Primarie
    Forza: 600
    Velocità:  650
    Resistenza: 500
    Riflessi: 625
    Statistiche Secondarie
    Concentrazione: 600
    Agilità: 675
    Intuito: 625
    Precisione: 600
    Slot Difesa
    1: ///
    2: ///
    3: ///
    Slot Azione
    1: ///
    2: ///
    3: ///
    Slot Tecnica
    1: Creazione della Forma
    2: Sostituzione
    Equipaggiamento
    • Shuriken Gigante × 1
    • Katana × 2
    • Veleno Debilitante B1 (5 dosi) × 1
    • Tonico di Ripristino Medio × 2
    • Tonico di Recupero Medio × 2

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    Traps!


    VIII




    Hebiko osservò Tasaki mentre l'altro chunin raccomandava loro di evitare i combattimenti, garantendogli che lo avrebbe tenuto d'occhio. Erano non solo in un'ambiente sconosciuto, ma anche di fronte a nemici a dir poco temibili. Un singolo errore poteva costare caro. Non gli avrebbe permesso di ripetere il folle assalto che aveva fatto in una delle loro precedenti missioni. Te la trovo io gente da picchiare, se torniamo a casa tutti interi. Fai il bravo ora.

    La marionetta con cui infiltrarsi era, naturalmente, molto "piccola", potendo trasportare uno solo di loro due alla volta. In caso di emergenza, fortunatamente lei sapeva come trasformarsi e si sarebbe stretta al suo interno con Tasaki per una rapida fuga. Se dovessimo fuggire, entreremo insieme nella marionetta. Era chiaro però il velo di disagio sul suo volto, non solo dato dal contatto fin troppo ravvicinato con qualcun altro, ma anche dal doversene restare rinchiusa in uno spazio molto ristretto. Fece un resipro profondo. Non è una trappola, è solo un mezzo di trasporto. Puoi farcela. Aveva un problema con gli spazi stretti. Tasaki suggerì un codice per la fuga, con una precisa sequenza di strattoni da dare ai fili che li avrebbero tenuti legati. Non si era deciso per Taipan? Suppongo possano andare entrambi. Se dovessero bloccarci o ammutolirci avremo la via di fuga di riserva. Annuì convinta, dopotutto due opzioni erano meglio di una.

    Tasaki partì per primo, dovendo aprire un buco. Hebiko sfuttò quel lasso di tempo per pulirsi le scarpe a dovere, in modo da non lasciare impronte, e lo seguì non appena la marionetta fece ritorno, e se fosse stato possibile, tenendo un filo legato a sè e a Tasaki in modo da poter avvertire Shunsui di una fuga rapida. Fortunatamente la stanza dalla quale erano entrati, per quanto buia, era inutilizzata da tempo. Il chuunin fu il primo a notare la cosa, saltando in braccio ad Hebiko ed indicandole con orrore le ragnatele che li circondavano. La Serpe si irrigidì al contatto fisico, prendendo l'uomo di peso e scaraventandolo a terra. E levati! Guarda che hanno più paura loro di te! Bah, stammi dietro, te ne libero io. Borbottò, sussurrando con rabbia Tolse un paio delle ragnatele che potevano bloccare loro il passaggio; il forte odore di chiuso iniziava ad infastidirla, andando a cercare la porta a tastoni.

    Uscendo dalla stanza, ebbero una brutta sorpresa: tutto quell'edificio, o almeno quel piano, era inutilizzato e ricoperto di polvere. Rischiavano di lasciare chiare impronte del loro passaggio. Maledizione. Borbottò mentalmente, mentre pensava all'alternativa di passare per le pareti, che essendo verticali non raccoglievano polvere allo stesso modo. Tasaki la precedette, suggerendole il soffitto. Hebiko incrociò le braccia, infastidita, più per la vergogna che altro: Io non... Non so camminare sul soffitto. Bisbigliò, frustrata. La parete andrà benissimo! Alla peggio mi aggrapperò a te, okai?? Portò le braccia sui fianchi, procedendo ad arrampicarsiChakra Adesivo (Base)
    Arte: L'utilizzatore cammina con facilità sulle superfici verticali.
    (Mantenimento: ¼ Basso )
    [Da genin in su]
    su di esso, la differenza sarebbe stata minima. L'orgoglio, quello sì che era ferito.

    Grazie alle indicazioni di Aoda, sapevano dove andare. La sala del pianoforte, la più grande, era sicuramente quella per le riunioni, avvicinarvisi avrebbe forse permesso loro di ascoltare qualsiasi cosa stessero dicendo. Scoprire i loro piani sarebbe stato sufficiente per definire la missione riuscita. Altri shinobi si sarebbero poi occupati di fargli un'imboscata grazie alle loro indicazioni. Purtroppo le trappole non erano finite: all'interno del covo li attendevano altre sorprese, come due frecce che puntarono verso di loro non appena si approcciarono alle scale. Hebiko sussultò, ruotando all'indietro a 90 gradi, grazie alla sua incredibile elasticità, venendo però colpita di striscio dalla freccia. Merda! Portò una mano sul petto, a coprire la ferita in modo che non sanguinasse per terra. Stronzi. Alla domanda di Tasaki, lo fissò mordendosi un labbro, infastidita da quell'incidente. Ho subito di peggio. Fortunatamente non si era fatta prendere in pieno, anche se nel suo caso non c'era il pericolo che la freccia potesse centrare alcun cuore, o organo importante... Certo, finchè non puntava alla testa. Dovette bere il suo tonico per richiudere la ferita, evitando di sanguinare in giro. Si pulì la mano sul vestito, per evitare di lasciare tracce dove non doveva.

    Fortunatamente per Hebiko, proseguendo vero l'interpiano, si attivò una trappola ad altezza gambe, che avrebbe potuto provocare ingenti danni alla Vipera. Lei però, dall'alto della parete dalla quale stava camminando, non fece che fare la linguaccia ai due chakram, che l'avevano completamente mancata. Alla faccia vostra! Scese dalla parete e si acquattò dopo che Tasaki ebbe superato la porta, socchiudendola e restando in guardia. Tasaki aveva un orecchio sufficientemente buono per ascoltare la discussione, mentre lei si sarebbe limitata a fare da palo, controllando che nessuno fosse diretto verso di loro.


    Chakra: 59/60
    Vitalità: 14/16
    En. Vitale: 28/30
    Statistiche Primarie
    Forza: 500
    Velocità:  500
    Resistenza: 500
    Riflessi: 500
    Statistiche Secondarie
    Concentrazione: 500
    Agilità: 575
    Intuito: 500
    Precisione: 500
    Slot Difesa
    1: schivata
    2: ///
    3: ///
    4: ///
    Slot Azione
    1: ///
    2: ///
    3: ///
    4: ///
    Slot Tecnica
    1: ///
    2: ///
    3: ///
    Equipaggiamento
    • Kaiken × 1
    • Bomba Sonora × 1
    • Antidoto Base × 1
    • Tonico Coagulante Minore × 1
    • Respiratore × 1
    • Tirapugni con Lama × 1
    • Veleno Debilitante C1 (5 dosi) × 1
    • Amplificatore Suoni × 1
    • Rotolo da Richiamo × 1
    • Bolas × 1
    • Tonico di Recupero Minore × 1
    • Coltelli da Lancio × 5
    • Frusta × 1
    • Tatuaggio da Richiamo × 1
    • Fumogeno × 1
    • Sigillo Maledetto della Luna × 1

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    Nella tana del nemico




    Camminare sui muri, invece che per terra, era stata una buona intuizione. Posare un solo passo a terra avrebbe lasciato delle impronte troppo evidenti per non essere notati, soprattutto quando c’era una guardia che stava facendo il giro di ronda. Tuttavia, questa loro accortezza non potè risparmiare loro le trappole, i cui criteri di attivazione erano dei più disparati, inclusi quelli basati sul chakra. Fu qui però che commisero una serie di errori. Erano stati accorti a non lasciare tracce, ma avevano lasciato sul pavimento le frecce che la trappola aveva lanciato! Quanto tempo pensavano di avere prima che la guardia le trovasse?

    Hebiko e Tasaki trovarono un, seppur momentaneo, momento di pace sistemandosi nella mansarda che si trovava proprio sopra il luogo dell’incontro. Purtroppo, o per fortuna, Tasaki aveva le abilità per poter origliare attraverso le sottili assi di legno che dividevano i due ambienti, mentre Hebiko avrebbe solo potuto sentire un vociare poco distinguibile. Per il momento, si sentiva solo il suono del pianoforte.

    La melodia sarebbe durata ancora per un paio di minuti, diminuendo di volume, mentre gli accordi che l’uomo stava componendo evolvevano a chiusura del brano.

    Allora? Chiede una voce profonda e maschile.Non mi hai ancora attaccato alle spalle...devo desumere che tu abbia apprezzato la mia piccola performance, mia signora?... vedo che hai un accompagnatore...ma che lineamenti...delicati.. Disse con tono piatto l’uomo: era forse uno scherno? C’era forse un’allusione sessuale nella sua voce? Difficile dirlo senza poterne vedere il volto. Taglia corto Ichizo! Lo interruppe con violenza una voce roca e spezzata, ma che ancora aveva un tono vagamente femminile. Probabilmente Tasaki non aveva mai ascoltato un timbro così particolare: sembrava che le corde vocali della ragazza fossero state lesionate di una ferita mai guarita. Mi hai fatto..Tcs...venire in questo posto di merda, ad ascoltare...tcz...la tua musica di merda? La voce della donna si interrompeva a tratti, come potrebbe accadere alla voce di una radio durante un’interferenza. Calma, mia signora, non dovresti agitarti in questa maniera nella tua condizione. La pace viene da dentro, nessuno te lo ha mai detto? Sai, se volessi potrei insegnarti diverse tecniche di meditazione che ti aiuterebbero a placare i tuoi demoni interiori..una così bella ragazza.. Ci fu a quel punto un boato assordante, come se qualcosa di legno fosse appena esploso in mille pezzi.Forse dovrei aprirti a metà...tcs...sì, questo decisamente mi farebbe ritrovare la pace che...tcz...mi hai fatto perdere facendomi venire in...tcz....in ....tcz ...questo villaggio di merda......sei divertente, mia signora...me ne rallegro e te ne sono riconoscente!..va bene, allora parliamo di cose serie...prego, siedi con me, mia signora... Rumori di sedie...tu...forse non è il caso che ascolti questa conversazione, ragazzo mio...non dare ordini ai miei..tcz...uomini, Ichizo! Lui rimarrà esattamente dove si trova! Un breve silenzio...ma certo. Del resto, perchè privarti del piacere di ucciderlo, dovesse quello che sto per dirti trapelare...dico bene?....Porto un messaggio di Eclissi! Disse l’uomo in tono quasi gioviale.Da quando la Carestia si presta a fare il galoppino della gran Dama?...tcz,...che cosa ti ha offerto questa volta? Non offendermi! Io non sono il galoppino di nessuno... ma sì, mi potrebbe aver concesso una cosa che mi interessa...spero che questo non ti crei alcun disturbo...Tu mi disturbi...tcs...che cosa vuole Eclissi?... Eclissi ha trovato le coordinate di qualcosa che le interessa...per il suo spirito materno ritrovato...e vuole mobilitare i suoi più fidati vassalli per recuperalo...Ma davvero? E...tcs...sta richiamando le Calamità...tcs...per prendere un oggetto qualsiasi?...un oggetto...sì..ma non uno qualsiasi. Ad ogni modo, Lei ci tiene tanto...sarà un regalo...e sicuramente Strage sarà dei nostri! Immagino ti facesse piacere saperloCi fu un momento di silenzio....un...tcs...regalo dici......e parteciperà anche StrageEsattamente Nuovo momento di silenzio...che oggetto dobbiamo recuperare?Mi rallegro di essere riuscito a risvegliare il tuo interesse! In effetti, non è esattamente un oggetto...si tratta di....

    Un rumore di porta che si apriva interruppe il discorso dell’uomo, mentre una nuova voce si univa al gruppo:Miei signori scusate, c’è un’emerg... Un altro tonfo molto forte, come poteva essere il corpo di un uomo che sbatteva contro un muro, tagliò corto il fiato dell’uomo. ....eh...Sospirò la CarestiaTutti vanno in un medesimo luogo; tutti vengono dalla polvere e tutti ritornano alla polvere Disse quindi in tono sommesso, come se stesse recitando una preghiera....dove ero rimasto... Riprese, mentre si sentiva il rumore di una sedia che si spostava....dobbiamo recuperare un’arma, una reliquia del vecchio mondo, vecchia di oltre 3000 anni e fabbricata nelle terre di Iwa. Niente meno che un’arma di ..tcs..Iwa? L’Accademia o gli Hayate non le hanno già distrutte tutte?...tzc...tcs...AHAH! Molto bene, c’è altro che mi devi dire? Odio rimanere in questo posto! Disse con tono furente, nonostante avesse riso un secondo prima. Ancora un secondo mia signora...ora che siamo noi due, posso mostrarti cosa ha prodotto la mente geniale del nostro caro Boku...Odio quello scienziato..tcs..posticcio!Eppure ci sta dando una grande mano per compiere il piano di Eclissi...guarda..ti piacerà...Disse l’uomo, mentre Tasaki potè sentire il suono di un rotolo che si srotolava e qualcosa veniva evocato.

    La conversazione continuava e sembrava essere arrivata ad un topic di grande importanza. I due ninja sarebbero rimasti, o avrebbero preferito tagliare la corda?
     
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    Alla fine dei conti, dopo aver evitato un po' qua e la le varie trappole situate per casa, arrivammo in quello che si poteva a tutti gli effetti definire come il nostro punto di osservazione. O, per meglio dire, ascolto. Lo scoprimmo grazie ad Aoda e raggiunge non fu affatto semplice, soprattutto considerando la presenza di una guardia (che per fortuna non ebbe il tempo di spifferare ai 4 venti quello che vide, il che era una nostra fortuna: lasciammo le frecce sparse nel corridoio). - "Fiu" - pensai nel sentirlo cadere dopo aver pronunciato metà della parola emergenza. In ogni caso, la conversazione che si tenne al piano di sotto mi sembrò interessante alquanto. Era ovvio che c'era due Kurotenpi di alto rango giù, insieme a qualche sottoposto. Cosa stavano discutendo? Considerando che tra noi e loro c'era un soffitto di legno e che potevamo sentirli, ma non vederli, era chiaro che non avremmo avuto il pieno delle informazioni. Ciononostante, avremmo potuto provare a capire di più su tutto ciò che riguardava il loro dialogo proprio grazie alle loro parole. Ma non potevamo vederli. Il che era un problema considerando che avrebbero potuto passarsi le cose, aprirsi le cose, far vedere delle mappe e così via. - "Vediamo se..." - provai a sbirciare portandomi l'indice alle labbra, come per dire alla Signora Amministratrice di non fare nemmeno un suono. La barriera, in effetti, poteva evitare di farci vedere e forse ci forniva anche abbastanza protezione contro le loro abilità percettive. Tuttavia, un singolo rumore, un singolo errore ci sarebbe potuto costare decisamente caro. Per questo speravo che interpretasse quel gesto nella maniera esatta, considerando che ci stavamo giocando decisamente troppo e, pur avendo una matta voglia di fare subito tutti e due a pezzi molto piccoli, era anche certo che non potevo mica rischiare troppo. Per questo, dopo aver fatto quel gesto a Hebiko, composi - ST1 Tecnica del Richiamo - Kuchiyose no Jutsu
    Villaggio: Generico
    Posizioni Magiche: Cinghiale, Cane, Gallo, Scimmia, Pecora (5)
    L'utilizzatore è in grado di richiamare oggetti o creature attraverso un varco spazio temporale. Creature: È necessario che il ninja abbia stretto un patto di sangue con una razza di creature. Richiamare in battaglia le creature è necessario una goccia di sangue e un consumo di chakra pari alla metà della riserva dell'evocazione, non è possibile ridurre il costo di chakra in nessun modo. È possibile invocare solo esseri di parienergia o inferiore. È possibile Pareggiare gratuitamente e senza la spesa di Slot le proprie creature, facendole ritornare al proprio luogo d'origine. Evocare una creatura richiede slot tecnica avanzato. Oggetti: È possibile liberare il contenuto iscritto all'interno di specifici rotoli spendendo ¼ Basso. Questo uso non richiede slot tecnica ma azione gratuita veloce. Inoltre consente, in condizioni di calma, di stipare oggetti solidi incustoditi nei rotoli; l'operazione che richiede un minuto ogni 100 crediti. Richiedono 1 Slot Tecnica ognuno. Tipo: Ninjutsu - Ninpou
    (Consumo: Variabile )
    [Da genin in su]
    5 sigilli mordendomi quindi il labbro e appoggiando un la mano a terra. Silenziosamente, senza alcun rumore, in una nuvolina di soffice vapore bianco sarebbe comparsa Komaki Kama la mia falcidonnola esperta delle illusioni. Subito le feci lo stesso gesto che poco prima avevo fatto a Hebiko, portandomi il dito indice alle labbra. A questo gesto seguirono altri gesti, con cui indicai a Komaki Kama di a) non fare rumore; b) eseguire la tecnica dei Simboli su di sé e su di me; c) prepararsi a fare la tecnica del Sonno delle Piume, qualora fosse servito. Su ordine, Kamaki si sarebbe mossa furtivamente 3 usando la Tecnica del Simbolo della PsicheTecnica Economica
    Talento: L'utilizzatore può eseguire la tecnica avanzata risparmiando il 25% del consumo d'attivazione; può essere utilizzata 1 volta ogni 2 round. Alternativamente è possibile risparmiare il 50% del consumo d'attivazione; può essere utilizzata 1 volta ogni 3 round. Non è possibile sfruttare altre abilità "Talento" in combinazione.[Da genin in su]

    Simbolo della Psiche
    Villaggio: Generico
    Posizioni Magiche: Disegno (5)
    Tracciando un sigillo sul corpo, l'utilizzatore può potenziare le ninjutsu o genjutsu eseguite. Una genjutsu o ninjutsu avrà un incremento di potenza o efficacia di 5 per grado ninja posseduto. Una volta sfruttato il bonus, il relativo simbolo scomparirà. È possibile tracciare un numero limitato di sigilli; i sigilli più vecchi eccedenti si disattiveranno senza effetto. È possibile attivare massimo un sigillo sulla stessa tecnica.Tipo: Fuuinjutsu - Ninpou
    Sottotipo: Potenziamento
    (Consumo: ½ Basso ogni potenza 5)
    [Simboli Massimi: 1 ogni grado]
    [Da genin in su]


    Chakra speso: 2,25 Bassi
    . In quel modo avrebbe sistemato 2 simboli della Psiche su di sé e infine anche uno su di me.

    In contemporanea con quelle sue azioni sarei rimasto ad ascoltareUdito Perfetto + Percezione 12 cosa veniva detto, con una vaga idea di cosa fare in caso di emergenza o di problemi più vari. Al contempo, ovviamente, avrei fatto cenno a Hebiko di provare ad ascoltare anch'essa. In realtà non sapevo minimamente che capacità di ascolto avesse e se sentisse qualcosa. Forse sì, forse no. Ma speravo che in qualche modo potesse rivelarsi utile. E, soprattutto, quando le avrei detto tutto quello che sentivo, cosa mi avrebbe risposto? Cosa ne pensava? E come andarcene da lì? La buca da cui eravamo entrati era ancora al suo posto?





    Chakra: 41/60
    Vitalità: 14/14
    En. Vitale: 30/30
    Statistiche Primarie
    Forza: 600
    Velocità:  650
    Resistenza: 500
    Riflessi: 625
    Statistiche Secondarie
    Concentrazione: 600
    Agilità: 675
    Intuito: 625
    Precisione: 600
    Slot Difesa
    1: ///
    2: ///
    3: ///
    Slot Azione
    1: ///
    2: ///
    3: ///
    Slot Tecnica
    1: Richiamo
    2: Simbolo della Psiche
    Equipaggiamento
    • Tonico di Ripristino Medio × 2
    • Veleno Debilitante B1 (5 dosi) × 1
    • Tonico di Recupero Medio × 2
    • Katana × 2
    • Shuriken Gigante × 1

    Note
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41 replies since 17/11/2019, 23:04   706 views
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