Strane Voglie

Dopo aver consegnato il pacco ad un vecchio signore, che gli diede una consistente mancia, Akuraguri tornò alla pasticceria, con un sorriso stampato sul suo volto, felice di aver consegnato tutti i pacchi senza errori e pensando che ormai il suo lavoro fosse finito. Ciò non era vero, ma si stava avviando comunque verso la fine. Infatti, dopo aver raccontato a Ryuu la sua piccola disavventura, il ragazzo gli avrebbe chiesto se volesse concludere la giornata con un ultima consegna. Nonostante la stanchezza, Akuraguri accettò abbastanza velocemente ed una volta ricevute le indicazioni ed il pacco da consegnare, avviandosi verso l'uscita, venne fermato per l'ultima volta da Ryuu che gli consegnò un tonico artigianale, creato e brevettato da lui.

Nonostante i dubbi sull'efficacia del tonico, Akuraguri lo prese e lo inserì all'interno di una delle tasche dei suoi pantaloni. Dopo essere finalmente arrivato nelle vicinanze del suo punto di consegna, il ragazzo si fermò un attimo per riprendere il fiato, dato che, nonostante non avesse corso, il dover portare una torta di due kili per venti minuti era stato abbastanza faticoso. Arrivato dunque e fermatosi a riposare, Akuraguri sentì dei suoni familiari e dopo aver cercato di ricordare per un attimo li collegò ai procioni con i quali si era scontrato non poco tempo prima.

Indeciso su cosa fare, egli si fermò a pensare prima che un piano, forse stupido, forse no, si formasse nella sua mente. Preso il tonico dalla tasca egli, indeciso, si soffermò per un attimo a considerare se dovesse veramente ingerire un tonico creato da una persona praticamente sconosciuta a lui ma, in un momento di coraggio, lo ingerì e si scagliò all'attacco, correndo nel bel mezzo della via.

Sentì immediatamente che il tonico aveva fatto effetto, dato che stava correndo più veloce di quanto avesse naturalmente fatto in vita sua. Arrivato esattamente al centro della via, egli poggiò il suo pacco per terra, vicino ad i suoi piedi ed iniziò ad urlare e fare rumori con le mani, cercando di attirare l'attenzione di qualsiasi procione nel raggio di miglia. Una volta che, magari attratti dalla torta e dal casino, questi si fossero avvicinati, egli avrebbe aspettato l'ultimo momento utile, poco prima che decidessero di saltargli addosso, per mettere le sua mani nella posizione della tigre e incanalare il chakra per realizzare una tecnica [Slot Tecnica Avanzata].

Una volta fatto ciò, se fosse riuscito ad accecare tutti i procioni presenti, egli avrebbe nuovamente cercato di creare quanto più rumore possibile, provando a spaventare gli animali e poi, estratti due spiedi, gli avrebbe lanciati contro i procioni direttamente di fronte a lui, mirando alla testa, concentrandosi più sul colpire il bersaglio che sul provocare danni. Infatti avrebbe preso il primo spiedo e lo avrebbe portato al di sopra della sua testa, tenendolo all'interno della sua mano, per poi abbassare tutto il braccio e scagliarlo con velocità e precisione [Slot Attacco 1]. Avrebbe poi fatto lo stesso con il secondo spiedo, mirando verso la testa di un'altro procione, sempre nella stessa direzione [Slot Attacco 2].

Se fosse riuscito a spaventare i procioni o fosse riuscito ad aprirsi un varco abbastanza grande, egli sarebbe corso con tutta la velocità che gli permettevano le gambe e, se non fosse stata già aperta per curiosità, egli avrebbe bussato con grande forza sulla porta, urlando e pregando di farlo entrare.