Il Dolore delle StelleAffari di Famiglia e Nebbia

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    Introduzione

    ---Kiri---


    Era una giornata umida, senza nemmeno un refolo d'aria che potesse smuovere la nebbia imperante, e il tiepido sole non riusciva a forare lo strato di nubi, lasciando così il villaggio avvolto in una cupezza che avrebbe intristito il cuore più leggero...a meno che non fosse originario di Kiri. In quel caso quella giornata era semplicemente l'ennesimo martedì. Dopo una serie di scartoffie e qualche indicazione a missioni di poco conto per i Genin e i ninja di grado più lieve, il nuovo Mizukage, che nonostante l'aspetto temibile era comunque soggetto alle beghe della burocrazia, ricevette da uno degli impiegati un dossier riguardante il capo di una fazione che aveva interesse a incontrarlo, presentarsi e discutere nell'interesse della Nebbia tutta, o almeno così annunciavano le carte.

    Forse come precedente Mano del Mizukage aveva avuto qualche informazione riguardo la Vera Nebbia di Sangue, un gruppetto estremista che una decina di anni prima aveva messo in atto delle azioni al limite del terrorismo nel tentativo di restaurare le antiche tradizioni Kiriane, ormai in disuso da più di sessant'anni, che prevedevano la selezione dei ninja tramite scontri fratricidi e pratiche crudeli...tutte cose venute meno dopo la caduta del Mizukage Jinchuuriki, Yagura.

    Secondo le informazioni la Vera Nebbia di Sangue comprendeva diversi ninja talentuosi che molto avevano aiutato Kiri, ma dopo le azioni di disturbo (non chiaramente ostili a Kiri ma comunque disdicevoli) una serie di lotte intestine aveva sciolto l'unità del gruppo e i membri erano stati dati per dispersi. Alcune vaghe informazioni parlavano del fatto che i membri principali avessero trafugato gli Antichi Sigilli, sebbene non ci fossero informazioni al riguardo. L'uomo che aveva causato il crollo della fazione era noto come Cardinale o Collezionista di Teschi, e aveva denunciato al Mizukage del tempo le azioni del gruppo, ma la sua identità era rimasta avvolta nel mistero e si era ritirato in anonimato. Ora però la richiesta di incontro con il Mizukage era firmata appunto "Il Cardinale".

    L'incontro richiesto era fissato per il giorno successivo, quindi il Kage avrebbe avuto tutto il tempo per prepararsi a un'eventuale accoglienza. Sarebbero state due figure a entrare dalla porta: la prima un tipetto alto poco più di un metro e trenta, rotondetto e con baffi ridicoli, tuttavia sormontati da occhi svegli e attenti. Fece alcuni passi all'interno, presentandosi [Immagine]

    . Il mio nome è Choji Omai, sono un chunin di Kiri. C'erano dei dati al riguardo, era uno esperto nella raccolta di informazioni e nella furtività, più che nel combattimento. Sono stato contattato dal Cardinale per recapitare il messaggio...lo ho accompagnato in una missione alcuni anni fa, lo conosco da allora. Mi ha chiesto di presenziare, se possibile. Ma non avrebbe avuto remore a uscire se gli fosse stato richiesto. Poco dopo dalla porta sarebbe emerso un uomo alto ed elegante dai lunghi capelli argentei [Immagine]

    https://i.imgur.com/9cL2AEj.png

    , vestito con un abito ricco in piume. Al dito un anello a forma di teschio, e una cintura con la medesima simbologia.

    I miei omaggi. Il mio nome è Byakuei, ma sono conosciuto come Collezionista di Teschi. O come Cardinale. Si sarebbe inchinato al Mizukage. Onore al nuovo Mizukage. Sono qui per tributare i miei rispetti, e chiedere aiuto. Sono certo che sia al corrente della Nuova Nebbia di Sangue, una setta dispersasi anni fa...anche per mia mano. Sorrise appena. So dove si trovano i membri rimasti...e i Sigilli Antichi. In un luogo lontano da qui, nel Paese della Chiave, al sicuro nella biblioteca del Villaggio del Lucchetto. Anni addietro, pur senza qualificarmi con il mio vero titolo, organizzai una spedizione a fini esplorativi da quelle parti. Sono certo che ne rimanga traccia. Choji venne con me, e vorrei tornarci. Quello che mi chiedevo era se il Mizukage, anche se da poco in carica, volesse offrirsi di accompagnarmi. Sollevò una mano, con l'anello-teschio in bella vista. Certo, aiutare un ninja che tempo fa fece un favore a Kiri non credo basti per smuovere il nostro impavido leader...ma ho due informazioni che potrebbero essere interessanti.

    Uno dei Sigilli Antichi si chiama Segno del Sangue Perduto. La Yakusoku avrebbe vibrato appena quando quelle parole vennero pronunciate. Era qualcosa che risaliva ai tempi di Kenkichi Mikawa. Qualcosa che gli apparteneva, ma non aveva più informazioni al riguardo...perchè era stata un'altra persona a rubarle. E al momento al Lucchetto si è stabilita una persona, una donna che lo sta cercando. Una donna il cui cognome è Kenkichi. Il nome invece è Midorinaka, o almeno è quello che ha dato in giro. Una delle mie spie è al Lucchetto e la tiene d'occhio. Ho pensato che potesse interessarle.

    ---Konoha---

    La missione era quasi compiuta: metà delle guardie erano state distratte con uno stratagemma e quelle restanti erano cadute rapidamente sotto i colpi di Sho. Il bersaglio è un ninja criminale affiliato ad Ame, che ha cercato di introdurre a Konoha una droga dai terribili effetti di assuefazione anche solo dopo una manciata di assunzioni. Sho e altri due ninja erano stati incaricati dal kage di eradicare il problema alla radice e dopo appena una settiman di investigazioni avevano trovato il loro bersaglio in una vecchia villa nelle campagne di Otafuku.

    il piano era stato un successo, con i due compari a tenere a bada il grosso dei difensori mentre Sho, non visto, penetrava all'interno. Aveva avuto gioco facile con le guardie nonostante non fosse un campione di furtività, ma si ritrovò a temere per la sua vita per una frazione di secondo, quando proprio fuori dalla stanza del bersaglio venne coinvolto da una trappola esplosiva. Scampò alla morte, ma la maglia e le protezioni del torace erano stati danneggiati...oltre alla copertura saltata. Si trovò quindi, a torso seminudo nemmeno fosse l'eroe di uno sceneggiato, a sfondare la porta e giocarsi il tutto per tutto con un'attacco diretto.

    Il criminale si faceva chiamare Senjiro, ma non si trattava sicuramente del suo vero nome. Niente coprifronte ma abiti eleganti e un aspetto da pingue mercante più che da ninja. Non era un problema abbatterlo, anche se un pò di circospezione sarebbe stata adeguata, casomai ci fossero altre trappole. Eppure Senjiro non sembrava affatto preoccupato...forse a causa dell'uomo in lunghi abiti occidentali che gli stava accanto, con una serie di coltelli in mano. [Immagine]

    Oh ma che ninja dall'aspetto delizioso! <3 Commentò con voce in falsetto, decisamente femminea nei toni. Quindi posso davvero giocarci come voglio, signor Senjiro? <3 Anche se delizioso, vi costerà...i servizi di Kotaro Amakusa non sono a buon mercato, sa? Voglio che lo ammazzi e basta. Mmmmh...va beeeene! <3

    Ora ci divertiamo, tesorino! <3 Quel Kotaro sarebbe quindi svanito nel nulla, disperdendosi come se fatto di fumo. Anche con tutte le sue doti, Sho non avrebbe mai potuto prevedere l'apparizione del furtivo assassino alle sue spalle...e avrebbe avuto solo una frazione di secondo per difendersi dal pugnale che stava per trapassargli il costato. Certo, questo se Kotaro non si fosse fermato, stupito. Oh! Ma quello... Aveva visto qualcosa sulla spalla del ragazzo...che fosse il simbolo comparso da qualche tempo. Il Segno della Stella? Come puoi averlo sul corpo...e senza gli altri due, perdipiù? Sarebbe arretrato di qualche passo. Non ha senso, quel simbolo non si è mai visto fuori dal Lucchetto. Avrebbe socchiuso gli occhi, prima di sparire nel nulla. Devo indagare...condoglianze Senjiru-kun! <3

    Lo sgomento fu tutto ciò che rimase negli occhi del criminale la cui ultima guardia del corpo era appena sparita. Stava a Sho portarsi avanti...e in caso avesse avuto domande prima dell'esecuzione sommaria, avrebbe suo malgrado scoperto che Senjiro era stato assoldato tramite Ame e che quindi non aveva grandi possibilità di risalire a chi fosse. Ma il Lucchetto era il nome di un villaggio noto...valeva la pena approfondire?
     
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    Da manuale Pensai mentre la lama del kunai affondava nel collo dell'ultima guardia.
    Quella missione si era rivelata fin troppo facile, merito probabilmente di un piano studiato attentamente ed una collaborazione eccellente. Circa una settimana prima ero stato selezionato per condurre una squadra di tre elementi, me compreso, ad eliminare un ninja dell'associazione di Ame che si faceva conoscere col nome di Senjiro.
    L'elemento in questione aveva cominciato uno spaccio di una droga dalle elevate capacità assuefacenti, pareva infatti che bastasse un singolo uso per diventarne completamente dipendenti! La questione era degenerata velocemente, tanto dal costringere Raizen a mandare una squadra di eliminazione a tagliare direttamente la testa del serpente. Fare il boia non era esattamente la mia occupazione preferita, ma d'altronde non potevo esimermi dai doveri che ricoprivo come consigliere e braccio destro del decimo.
    Probabilmente se mio fratello fosse stato qui avremmo potuto evitare diversi morti. Riflettei mentre pulivo la lama insanguinata sui vestiti della sua vittima. Nonostante Oda non facesse parte della squadra non potevo di certo lamentarmi dei miei due sottoposti; questi non solo si erano rivelato estremamente efficienti nell'aiutarmi a reperire le informazioni necessarie a scovare Senjiro, ma avevano perfino attuato un diversivo tale da permettermi di infiltrarmi indisturbato nella dimora del nukenin. Una volta dentro la via era stata abbastanza facile, la maggior parte delle forze nemiche era fuori per il diversivo e mi ero trovato a dover affrontare delle guardie che non si aspettavano di incontrare un nemico e che probabilmente gongolavano di non aver dovuto essere loro ad andare fuori per fermare gli intrusi. Solo per una manciata di Ryo... Sussurrai scuotendo la testa mentre osservavo i corpi morti alle mie spalle. Se non altro ci sono. Davanti a me si trovava infatti la porta dell'ufficio di Senjiro, o almeno questo dicevano le planimetrie dell'edificio che avevo studiato.
    Fu allora che la fortuna sembrò voltarsi le spalle; forse la distrazione derivata dalla troppa confidenza, forse l'eccessiva voglia di terminare quella missione, qualcosa mi fece abbassare la guardia a tal punto da non notare una trappola che mi esplode addosso. Caz... Con un rapido balzo all'indietro riuscii a scampare alla morte, ma la forza dell'esplosione aveva distrutto praticamente tutta la parte superiore del mio equipaggiamento lasciandomi a petto nudo, e quella non era la parte peggiore; la mia copertura a quel punto era saltata, tutti sapevano che ero lì, non mi restava altro da fare che tentare di eliminare il bersaglio il prima possibile.
    Guardingo, per evitare di imbattermi in altri spiacevoli imprevisti, entrai nella stanza del mio obiettivo trovandomi davanti proprio lui; l'uomo, pingue ed elegante, non aveva l'aspetto di un combattente ma piuttosto di un imprenditore, l'uomo che lo accompagnava, d'altro canto, mi metteva i brividi. I suoi peculiari vestiti, accompagnati da fattezze esili e voce quasi di donna mi ricordavano il classico assassino dei libri che tanto amava Oda e che mi aveva costretto a leggere. Non parlare come se fossi solo.... Provai a rispondere a Kotaro, così aveva detto di chiamarsi, ma non feci in tempo a finire la frase che questo sparì come il fumo sotto un forte vento....un giocattolo. Istintivamente portai la mano sul rotolo da richiamo che tenevo nella tasca destro e da esso estrassi la grande zambato che conteneva, ma non fui abbastanza veloce da interporre la grande lama tra la mia schiena e l'arma dell'avversario che, come un'ombra, era comparso alle mie spalle. Merda! Strinsi i denti e contrassi i muscoli lasciando che il chakra s'infondesse in essi in modo da renderli più resistendi e quantomeno diminuire il danno che stavo per ricevere. Ero pronto al dolore trafittivo della lama che penetrava le mia carni, eppure quella sensazione non arrivò mai; non appenai notai che Kotaro si era fermato mi distanziai da lui di circa un metro per poi ruotare di centoottanta gradi, in modo da trovarmelo di fronte, ed impugnare la grande arma con entrambe le mani. Tuttavia il ninja non sembrava intenzionato a continuare quel combattimento. Segno della stella?! Che si riferisse a quello strano simbolo che mi era comparso sulla parte posteriore della spalla destra? Era comparso pochi giorni prima e non gli avevo dato particolarmente peso, scambiandolo per un semplice eritema.
    Senza ulteriori spiegazioni la guardia del corpo di Senjiro scomparve nel nulla una seconda volta, lasciandomi ignaro del significato delle sue parole. Di che parlava? Chiesi minaccioso all'uomo terrorizzato che era rimasto nella stanza. Non servirono particolari doti per farlo parlare, si trattava di un uomo spaventato a morte, il problema era che effettivamente no sapeva nulla di tutto quello che era appena successo.
    Senza perdere ulteriore tempo posi fine alla vita di Senjiro con un singolo e potente colpo di Zanbato e corsi ad aiutare i restanti membri della squadra a finire il lavoro con le guardie.

    [...]



    La missione era conclusa ma quello che era successo non potevo di certo ignorarlo. Sarei dovuto morire, eppure .... Passai la mano sulla spalla, come per tastare il simbolo. Nei giorni successivi utilizzai il mio ruolo di consigliere per ottenere più informazioni possibili sul Lucchetto. Un villaggio, di questo si trattava, ma cosa c'entrava con me e col simbolo che portavo addosso? Avevo bisogno di risposte e solo lì avrei potuto trovarle.
    Spiegai al decimo la situazione e chiesi i permessi necessari per lasciare il mio ruolo nel villaggio il tempo necessario per la missione, quindi partii alla volta del Lucchetto in cerca di risposte, anche se parte di me credeva di non avere nemmeno le domande giuste.
     
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    Il Dolore delle Stelle


    Prologo


    Atto I
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    Le giornate non scorrevano in modo troppo dissimile rispetto a quanto non accadesse quando Akira scaricava su di me tutti gli oneri della carica di capo delle Squadre Speciali: in sostanza, non era cambiato niente da quando ero divenuto Mizukage, per lo meno dal punto di vista burocratico. Non che quel tipo di lavoro mi tediasse o non mi piacesse o, addirittura come fanno molti, lo ritenessi inutile: anzi, ero uno stacanovista del lavoro in questo senso. Si faceva ciò che c'era da fare, si faceva ciò che andava fatto. Mi avete sentito pronunciare queste parole ormai fin troppe volte, nel bene e nel male.
    Quel giorno però, forse per errore, forse per puro caso, tra i rapporti di missione di Genin e le prime vere prove del lavoro degli studenti a Genosha, trovai una missiva firmata da "Il Cardinale". Passai rapidamente la mano dentro l'armatura in cerca di qualche filatterio che potesse suggerirmi o meno, specialmente nei ricordi di Keiji Kagome, se quel nome mi fosse nuovo. Purtroppo lo era e non potei farci niente. Diverso fu, invece, per un dettaglio che veniva citato nella missiva stessa: la Vera Nebbia di Sangue. Avevo letto più di un rapporto su quel gruppo cosiddetto estremistico e sapevo di cosa fossero capaci. Comparve un flebile sorriso sul mio volto, pensando a ciò che stavo costruendo a Genosha. Avevo declinato l'idea di Youshi di tornare alle uccisioni fratricide ma avevo approvato le missioni suicide nel gelo: e tale scelta era dovuta alla mera mancanza di ninja. Il mondo non era più quello di settant'anni fa: il lungo periodo di pace seguito alla Grande Guerra Ninja aveva disincentivato le nuove leve ad entrare nei ranghi ninja di villaggio. Non c'era più motivo di darsi alla vita combattiva se non c'era niente per cui combattere. Una visione miope, banale, e tipica di coloro che si accontentano - dei rammolliti. Ma Kiri, sotto la mia egida, sarebbe cambiata. E il Liceo di Genosha era soltanto un primo passo.
    L'incontro era fissato per il giorno successivo. Non sarei mancato all'appuntamento.

    [...]

    Spalle alla porta, dietro la nuova massiccia scrivania in ebano che avevo fatto portare nel mio studio, me ne stavo in piedi ed attendevo l'ora dell'incontro, rivolgendo lo sguardo all'enorme vetrata, gettando l'occhio oltre gli alberi, verso il mare che circondava la Nebbia. Il personaggio che stavo per incontrare era una figura che probabilmente non avrebbe mai dovuto mettere piede a Kiri: ma l'estrema lealtà al Villaggio e le idee conservatrici che lo avevano spronato ad agire, forse in una vita passata, mi suggerivano di dargli almeno un po' di fiducia. Ed in ogni caso, amavo i pericoli. Avevo avvertito comunque l'intero edificio che per l'occasione aveva innalzato i livelli di sicurezza e nascosto ninja di alto grado un po' ovunque, pronti, eventualmente, ad intervenire, se ce ne fosse stato bisogno, lanciato un mio segnale. Il lungo mantello nero col simbolo di Kiri copriva le mie spalle, la Yakusoku appesa al fianco sinistro, era quasi nascosta dalle vesti mentre Unagi pendeva lungo il fianco destro, sprovvista di fodero cosicché tutti potessero vedere il nuovo simbolo della Nebbia.
    Due fermi colpi di nocca alla porta del mio ufficio. Avanti. Dissi grave, cosicché riuscissero a sentirmi. Entrarono due uomini. Uno lo riconobbi come un Chunin della Nebbia. Disse di essere Choji Omai. Strano, pensai. Ero convinto che il suo nome fosse Bang Ja, per lo meno da quel che ricordavo del fascicolo che era allegato alla missiva del Cardinale che avevo letto il giorno prima. Forse lo confondevo con qualcun altro. Dopo una breve presentazione volta anche a giustificare la sua presenza, fece ingresso nella stanza anche l'uomo che mi aveva scritto. Il Cardinale. I miei omaggi. Il mio nome è Byakuei, ma sono conosciuto come Collezionista di Teschi. O come Cardinale. Allungai la mano, indicando le nuove sedie, anch'esse d'ebano, presenti davanti alla grande scrivania. Si accomodi, la prego. Dissi, mentre mi sedevo e continuavo ad ascoltarlo. Onore al nuovo Mizukage. Sono qui per tributare i miei rispetti, e chiedere aiuto. Sono certo che sia al corrente della Nuova Nebbia di Sangue, una setta dispersasi anni fa...anche per mia mano. So dove si trovano i membri rimasti...e i Sigilli Antichi. In un luogo lontano da qui, nel Paese della Chiave, al sicuro nella biblioteca del Villaggio del Lucchetto. Anni addietro, pur senza qualificarmi con il mio vero titolo, organizzai una spedizione a fini esplorativi da quelle parti. Sono certo che ne rimanga traccia. Choji venne con me, e vorrei tornarci. Quello che mi chiedevo era se il Mizukage, anche se da poco in carica, volesse offrirsi di accompagnarmi. Certo, aiutare un ninja che tempo fa fece un favore a Kiri non credo basti per smuovere il nostro impavido leader...ma ho due informazioni che potrebbero essere interessanti. Quell'uomo, dall'aria quasi sognante, con fare angelico ed al limite del disincanto, sembrava parlare senza far rumore. Era posato, calmo e pacato nonostante percepissi in sua presenza evidente turbamento. L'aria della stanza sarebbe stata gelida ed innaturalmente pesante già al suo arrivo, prima ancora che mi voltassi per accoglierlo.
    Durante il suo discorso lo seguivo ma non riuscivo a comprendere il perché di quella visita. Aveva informazioni che poteva benissimo allegare alla missiva e che io potevo delegare a qualcuno al di sotto di me: il seggio più alto della Nebbia, per muoversi, come aveva giustamente fatto presente Byakuei, aveva bisogno di qualcosa di più di quelle informazioni. Ciò che mi disse dopo colse tutta la mia attenzione ma anche tutti i miei sospetti. Uno dei Sigilli Antichi si chiama Segno del Sangue Perduto. La Yakusoku vibrò e la mia anima fu accarezzata dalle mani gelide della Promessa. Quel Sigillo era legato ai Kenkichi ma era stato trafugato: un'altra conoscenza persa nelle tenebre della Diaspora. E al momento al Lucchetto si è stabilita una persona, una donna che lo sta cercando. Una donna il cui cognome è Kenkichi. Il nome invece è Midorinaka, o almeno è quello che ha dato in giro. Una delle mie spie è al Lucchetto e la tiene d'occhio. Ho pensato che potesse interessarle. Mi alzai dalla sedia, lentamente, ma era evidente che sembrava fossi stato punto da mille aghi. Midorinaka? Chiesi, quasi sussurrando, più come se volessi ripeterlo a me stesso più che al mio ospite. Un nome inusuale per questi tempi, retaggio di un passato antico. Funesto per alcuni. Proseguii. Immagino lei sappia di cosa sto parlando, altrimenti non riuscirei a comprendere il motivo per cui oggi ha richiesto questo colloquio. Squadrai l'uomo con l'inespressivo Elmo da Inquisitore, tacendo per dei lunghi istanti. Dubito che lei sia venuto qui a dirmi tutto questo senza chiedere niente in cambio. Lo sguardo non si sarebbe mosso da lui. Sapeva che, con quella presentazione, non avrei potuto esimermi dall'indagare: però chi è che aveva fornito ad un esterno al villaggio informazioni così profonde e strettamente legate al mio Clan? Soltanto io ed il capoclan Mikawa sapevamo chi fosse Midorinaka, e forse soltanto Akira l'aveva sentita nominare. Com'era possibile che quell'uomo sapesse sia del mio retaggio, sia del mio legame con la secondogenita di Kenkichi Mikawa? Ero guardingo. Cosa vuole? Avrei rimarcato dopo qualche secondo. Ero disposto a pagare prezzi molto alti per quell'informazione ed il mio interlocutore lo sapeva così come sapeva che, molto probabilmente, l'avrei seguito a prescindere da ciò che mi avrebbe chiesto.




    Chakra:
    Vitalità:
    En. Vitale: 30/30
    Statistiche Primarie
    Forza: 850
    Velocità: 700
    Resistenza: 700
    Riflessi: 700
    Statistiche Secondarie
    Concentrazione: 700
    Agilità: 700
    Intuito: 700
    Precisione: 700
    Slot Difesa
    1:
    2:
    3:
    Slot Azione
    1:
    2:
    3:
    Slot Tecnica
    1:
    2:
    Equipaggiamento
    • Tonico Coagulante Medio × 3
    • Sistema di Ancoraggio dell'Arto Artificiale × 3
    • Elmo integrale dell'Inquisitore × 1
    • Cotta di Maglia Completa × 1
    • Arto Artificiale Kiriano Base × 2
    • Filo di Nylon [10m] × 1
    • Spiedi Potenziati × 2
    • Tonico di Recupero Medio × 1
    • Braccio Sinistro dell'Inquisitore × 1
    • Unagi × 1
    • Yakusoku Kenkichi × 1

    Note


    Parlato
    Citato
    Koutsu
    Kyofu
    Yakusoku

     
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    Briefing e Scelte

    ---Kiri---

    Byakuei sorrideva quasi fosse etereo, serafico e distante, come se pienamente consapevole della strana inquietudine che incuteva negli altri. lo stesso Choji là presente, che pure lo conosceva, lo guardava appena cercando di distogliere spesso lo sguardo, a disagio. La mia specialità è raccogliere e gestire le informazioni, Mizukage-sama. Replicò senza aggiungere altro, come a sottolineare che sapeva benissimo anche quando fornire le informazioni era utile e quando invece era più utile trattenerle, ponderando ogni mossa. Non cerco ricchezze, la mia famiglia è abbiente da secoli come può ben verificare e questo mi permette una discreta disponibilità di denaro. Sorrise. So badare a me stesso anche se non posso considerarmi certo uno dei ninja più forti del continente, ma posso cavarmela in diverse situazioni, quindi non cerco potere. Aggiunse. No, Mizukage-sama, quello che io cerco è il riconoscimento. Il restare nella memoria. Non penso sia corretto parlare di gloria, tuttavia, perchè non intendo essere un eroe o un Kage...non ho le qualità necessarie per condurre le persone. Ma ciò che cerco è di essere riconosciuto come utile, e come qualcuno che agisce nella fiducia di un leader. Non lo disse espressamente, ma era evidente che mirasse al ruolo di capo di una delle Mani.

    Lasciò passare qualche secondo prima di continuare. Ho studiato per anni il Segno del Sangue Perduto, il leader della Vera Nebbia di Sangue ne era ossessionato. In quei testi era citata Midorinaka quindi conosco per sommi capi la sua figura e la sua importanza nella seppur limitata storia di uno specifico clan Kiriano. So anche che, sebbene sconfitta in passato, sarebbe tornata. Portò cautamente una mano nella lunga e larga manica dell'abito, con lentezza come a non voler dare adito a sospetti di possibili attacchi, ed estrasse un rotolo di pergamena dall'aria assai rovinata, terribilmente fragile. E poi ho trovato questo antico testo. Una delle poche parti rimanenti di un libro di profezie scritto non meno di mille anni fa. L'autore è un certo Tenson Korin...ci sono pochissime copie ancora in circolazione, come se qualcuno cercasse di eliminarle deliberatamente, e di queste ben poche sono complete. In questo frammento ho trovato diverse profezie che si sono rivelate sempre terribilmente e dolorosamente esatte. E in una di esse ho trovato la motivazione per giungere qui. La avrebbe consegnata direttamente al Mizukage o a qualche intermediario di fiducia...non c'erano trappole comunque. Mi sono permesso di evidenziare con un segno leggero la parte che penso sia fondamentale.

    3. 14
    Davanti all'antico Segno il sangue della Stella legherà nuovamente il loro destino. La stirpe dei servitori imbraccerà la speranza nello scontro finale. La Traditrice delle Lame di Sangue emergerà nella sua ricerca frenetica, e contro di lei l'Ombra dell'Acqua, nata da coloro che furono traditi. In una mano una Promessa, nell'altra un'anguilla, sarà affiancato dal suo passato recante la Stella, sotto l'occhio attento dell'uomo dai molti teschi.
    Il futuro o la morte. Tutti dovranno scegliere.


    Ho diverse interpretazioni. Nulla di certo, salvo l'identità di tre delle persone coinvolte. E nel dirlo accennò al suo anello recante un teschio e alla spada Unagi, al fianco del Kage. Avremo modo di parlarne in seguito, Mizukage-sama. Questa è la mia offerta. Tornerò domani per avere una risposta, se lo vorrete. E in quel caso passeremo ai preparativi.

    Il Mizukage avrebbe avuto modo di cercare informazioni aggiuntive sul Lucchetto in quelle ore, sempre che non scegliesse di fare altro o di impiegare diversamente il suo tempo.

    ---Konoha---

    Non sarebbe stato difficile scoprire qualcosa per un jonin del rango di Sho, specie con il benestare dell'Hokage, che forse per una volta non si sarebbe mostrato ficcanaso come suo solito. Le informazioni non erano secretate, anche se non c'era nulla di particolarmente rilevante

    ---Dossier---
    (per entrambi)

    Il Lucchetto è un villaggio ninja di circa 1600 abitanti, la metà in servizio attivo, con missioni perlopiù nel territorio di riferimento e in qualche terreno confinante. Sono rare le incursioni in terre più distanti.
    Ha rapporti amichevoli con l'Accademia, non risultano scontri significativi negli ultimi anni.
    Non ha un Kage, ma un Triumvirato, i cui tre membri sono definiti con l'onorifico Kagi (Chiave) prima del nome proprio. Attualmente (informazioni vecchie di due anni) i tre Kagi si chiamano Toki, Jagi e Julia.
    I ninja locali sono principalmente esperti in Fuuinjutsu e affini, con diversi equipaggiamenti ad essii collegati. In almeno tre occasioni sono stati assoldati dall'Accademia per questioni riguardanti dei Fuuinjutsu complessi
    Secondo le informazioni raccolte il Villaggio ha due corpi di guardia distinti, la Guardia del Sole, attiva nelle ore diurne, e la Guardia della Luna, attiva nelle ore notturne. Secondo indiscrezioni sfruttano tecniche collegate al nome, ma non ci sono esperienze dirette.
    Nel villaggio ha sede una biblioteca contenente numerose informazioni sui fuuinjutsu, non è consentito studiarle a meno di essere imparentati con un membro del villaggio o accompagnati da uno di essi.
    Il villaggio ha una cinta muraria alta 12 metri, un piccolo fossato e diversi simboli sulla superficie delle mura, verosimilmente fuuinjutsu di qualche tipo. Vista l'attitudine degli abitanti con i Fuuinjutsu, è sconsigliato un approccio furtivo o aereo. L'ingresso degli stranieri in genere non è visto negativamente, a patto che si specifichino le proprie intenzioni. Secondo etichetta, sarebbe bene annunciare l'arrivo di un Jonin o un Kage con almeno un giorno di anticipo.

    Pare che alcune creature bianche con segni rossi luminosi agiscano nella notte da alcuni anni, disturbando il villaggio e attaccando gli abitanti. Secondo le indiscrezioni non escono mai dal villaggio, ma non ci sono esperienze dirette. I Kagi non hanno mai richiesto il supporto dell'Accademia al riguardo.


    Restava solo da stabilire come avrebbero viaggiato, e in che modo e a che ora del giorno si sarebbero approciati al Lucchetto. Sia per Sho che per Kensei il viaggio sarebbe stato privo di imprevisti, ma il secondo avrebbe avuto tutto il tempo per parlare con Byakuei, se avesse voluto.
     
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    Il Dolore delle Stelle


    Capitolo I


    Atto II
    Accordi



    Era evidente che avessi davanti qualcuno che sapeva dosare le parole bene. Molto più, forse, di quanto fossi in grado di fare io, benché spesso mi ritenessi un discreto oratore - ovviamente dipendente anche dall' orante che avevo dinnanzi; la vicenda di qualche giorno prima con l'Hokage, in questo senso, è emblematica. Tuttavia era anche in grado di lanciare pesanti macigni con un sorriso a dir poco fastidioso ed un tono di voce leggiadro come il rumore d'un battito d'ali di libellula. Ciò che mi chiede, Cardinale, è molto. Presi un attimo di tempo, spostando lo sguardo sul ninja che lo accompagnava. Direi anche troppo. Tornai poi a guardarlo. Ma continui, la prego. Lo esortai, lasciando intendere che le sue proposte erano state recepite, comprese ed adesso stessero venendo elaborate. Il profilo che aveva fornito di sé, e le informazioni e le prove che di lì a qualche momento mi avrebbero fornito, lo tratteggiavano come il perfetto membro di grado più alto della Mano Nera. Tuttavia quel posto, vacante ormai da tempo, essendo il seggio su cui sedeva l'Hozuki, era sia strategicamente importante, sia sentimentalmente importante per il sottoscritto. Non potevo cederlo al primo che passava - letteralmente. Di quell'uomo non conoscevo niente ed avevo bisogno di pensare a qualcosa per poter usufruire dei suoi servigi e verificarne la sentita riverenza che avrebbe dovuto nutrire verso Kiri e nei miei confronti.
    Passò poi a scendere nei dettagli del motivo per cui fosse venuto da me quel giorno. Ho studiato per anni il Segno del Sangue Perduto, il leader della Vera Nebbia di Sangue ne era ossessionato. In quei testi era citata Midorinaka quindi conosco per sommi capi la sua figura e la sua importanza nella seppur limitata storia di uno specifico clan Kiriano. So anche che, sebbene sconfitta in passato, sarebbe tornata. Ardevo dal desiderio di chiedergli come sapesse tutte quelle cose, come avesse ottenuto tutte quelle informazioni ma il modo in cui si era espresso prima mi aveva fatto benissimo intendere che non avrebbe mai esposto alcun suo segreto - o meglio, non avrebbe mai svelato il suo modus operandi o i suoi informatori. Importanti dettagli per una storia limitata. Dissi, evidentemente coinvolto dalla discussione. Non sapevo se quell'uomo conoscesse il mio retaggio Kenkichi ma lo avrei celato il più possibile. Mentre questi pensieri mi balenavano per la testa, l'uomo estrasse qualcosa dalla manica con fare abbastanza calmo da permettermi di non dubitare delle sue intenzioni. E poi ho trovato questo antico testo. Una delle poche parti rimanenti di un libro di profezie scritto non meno di mille anni fa. L'autore è un certo Tenson Korin...ci sono pochissime copie ancora in circolazione, come se qualcuno cercasse di eliminarle deliberatamente, e di queste ben poche sono complete. In questo frammento ho trovato diverse profezie che si sono rivelate sempre terribilmente e dolorosamente esatte. E in una di esse ho trovato la motivazione per giungere qui. Mi disse, consegnandomi il rotolo estremamente antico e fragile. Lessi la profezia ad alta voce. Davanti all'antico Segno il sangue della Stella legherà nuovamente il loro destino. La stirpe dei servitori imbraccerà la speranza nello scontro finale. La Traditrice delle Lame di Sangue emergerà nella sua ricerca frenetica, e contro di lei l'Ombra dell'Acqua, nata da coloro che furono traditi. In una mano una Promessa, nell'altra un'anguilla, sarà affiancato dal suo passato recante la Stella, sotto l'occhio attento dell'uomo dai molti teschi.
    Il futuro o la morte. Tutti dovranno scegliere.
    Mi sobbalzò il cuore leggendo quelle parole. Il suo passato recante la Stella. Sbiadite memorie del Kagome riaffiorarono alla mia mente; il giorno in cui giunsi a Konoha e rividi lei, Ahri, la sua amata, egli scoprì che Sho possedeva una voglia a forma di stella sul trapezio, esattamente come il sottoscritto, rivelando come il ninja di Konoha fosse il mio legittimi figlio. Ho diverse interpretazioni. Nulla di certo, salvo l'identità di tre delle persone coinvolte. Disse, evidentemente destandomi dai miei pensieri. Lo seguii poi indicare il suo anello e Unagi. Quattro. dissi, conosciamo l'identità di quattro persone. Senza però scoprire le mie carte. Ma ci sono ancora alcuni punti oscuri. Commentai, buttando nuovamente gli occhi su quel foglio. L'uomo tuttavia proseguì: Avremo modo di parlarne in seguito, Mizukage-sama. Questa è la mia offerta. Tornerò domani per avere una risposta, se lo vorrete. E in quel caso passeremo ai preparativi. Tacqui un istante, pensando al da farsi. Non era una decisione semplice ma sembrava quasi fosse qualcosa cui non potevo sottrarmi. A domani, allora. Dissi, accennando un inchino ed indicando loro l'uscita. Feci trascorrere alcuni istanti prima che mandassi qualche messo a rovistare negli archivi dell'Amministrazione. L'ordine che avevo dato era semplice: raccogliere tutte le informazioni che riuscivamo a trovare sul Lucchetto e su un certo Tenson Korin. [Note]Ovviamente Febh, a te la scelta di farmi trovare qualcosa su quest'ultimo personaggio.

    [...]


    Il giorno seguente non dovetti attendere molto prima che il Collezionista di Teschi non si presentasse alla mia porta. Credo che sapesse quando sarei andato nel mio ufficio, apparendo pochi minuti dopo o che, addirittura mi avesse seguito. Lo invitai nuovamente ad accomodarsi, prima di dire ciò che era scontato avrei detto. Non le nascondo l'interesse che ho per questa questione. Dissi, in piedi, iniziando a muovermi verso il lato corto della grande scrivania d'ebano. Eppure ciò che lei mi chiede è impossibile. Per lo meno adesso, per lo meno in questo modo. Feci una breve pausa, smettendo di muovermi e posandogli gli occhi addosso. Non posso cedere il vertice di una delle Mani ad un completo sconosciuto, per di più membro di un ex gruppo terroristico sovversivo nemico di Kiri. Ho bisogno che lei si guadagni la mia fiducia. Accompagnarmi quest'oggi potrebbe essere un ottimo modo. Dissi con voce leggera. Deve sapere che da pochi giorni sono stati iniziati i preparativi per uno sfruttamento più intenso della nostra inospitale isola carcere, Genosha. Lì nascerà la nuova scuola per studenti. Era evidente quanto quella frase potesse sembrare ossimorica. In questo periodo di relativa pace accademica e di calo demografico non possiamo permetterci una nuova Nebbia di Sangue. Ma possiamo permetterci qualcosa di simile. Una cernita grossolana, una separazione dell'amido dalla crusca, attraverso l'adattamento e l'inclinazione alla guerra. In questo momento il progetto è in mano ad uno specifico ramo della Mano Nera cui, però, manca una reale guida. Con questa frase era evidente ciò che stessi suggerendo: potevo offrirgli quel posto, per il momento. Tuttavia l'informazione fornita non era totalmente vera. La scuola, sotto un certo punto di vista, era stata assegnata al Tokugawa, la mia Mano Sinistra. Senza che il ragazzo ancora lo sapesse, stavo fornendogli un incarico. Presto ne sarebbe stato informato, in qualche modo. Magari, se riusciremo a fare ritorno dal Lucchetto, non potrò più dire che quel posto sia vacante.




    Chakra:
    Vitalità:
    En. Vitale: 30/30
    Statistiche Primarie
    Forza: 850
    Velocità: 700
    Resistenza: 700
    Riflessi: 700
    Statistiche Secondarie
    Concentrazione: 700
    Agilità: 700
    Intuito: 700
    Precisione: 700
    Slot Difesa
    1:
    2:
    3:
    Slot Azione
    1:
    2:
    3:
    Slot Tecnica
    1:
    2:
    Equipaggiamento
    • Tonico Coagulante Medio × 3
    • Sistema di Ancoraggio dell'Arto Artificiale × 3
    • Elmo integrale dell'Inquisitore × 1
    • Cotta di Maglia Completa × 1
    • Arto Artificiale Kiriano Base × 2
    • Filo di Nylon [10m] × 1
    • Spiedi Potenziati × 2
    • Tonico di Recupero Medio × 1
    • Braccio Sinistro dell'Inquisitore × 1
    • Unagi × 1
    • Yakusoku Kenkichi × 1

    Note



    PARLATO
    CITATO
    KYOFU

     
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    Chiave nel Lucchetto


    Post secondo




    Non fu difficile reperire in amministrazione i documenti che cercavo, non c'era niente di segreto in quello che stavo facendo, avevo persino chiesto a Razien il permesso per consultare le informazioni sul villaggio del Lucchetto, allora perché sentivo una strana sensazione leggendo quelle pagine?
    Quasi come un tic nervoso continuavo a portare la mano destra in corrispondenza del segno sulla mia schiena per massaggiarlo quasi come se si trattasse di un marchio che potevo semplicemente cancellare con la frizione. Di certo c'è qualcosa che non quadra in quel villaggio. La struttura gerarchica del paese era interessante, ammiravo la possibilità di un triumvirato rispetto alla presenza di un piccolo Kage, eppure la descrizione mi ricordava in tutto e per tutto quella di un culto.
    Nonostante i buoni rapporti con l'accademia non fossero negativi non vi era traccia di interazioni con essa, come se il paese volesse chiudersi rispetto a tutto. L'assassino che mi ha quasi impalato si nasconde in quel villaggio, però vedo che la popolazione è scarsa, che si tratti in realtà di un villaggio di mercenari? Se così fosse andare ad indagare si potrebbe rivelare pericoloso, ma non posso esimermi dall'andarci, ho bisogno di risposte.
    Notai quindi la nota che indicava la richiesta di un avvertimento formale nel caso di visita al villaggio da parte di un jonin o di un kage. Magari posso giocarmela così... Preparai una lettera di introduzione che poi affidai ad un corvo in modo che la consegnasse al villaggio del Lucchetto; in essa scrissi che un il consigliere del villaggio della foglia avrebbe visitato il loro paese semplicemente come simbolo di buona collaborazione tra i villaggi, una cosa burocratica senza troppo peso. Quella lettera avrebbe permesso al villaggio di nascondere eventuali attività illecite, è vero, ma d'altro canto sarebbe stata per me una garanzia importante: stavo chiaramente comunicandogli che la foglia intera era a conoscenza del mio viaggio e della mia permanenza nel loro territorio, questo avrebbe reso il farmi sparire molto più difficile per loro.
    Evitai anche di accennare ai misteriosi mostri che attaccavano i paesani, non che la cosa non mi preoccupasse, ma l'assenza di richiesta di aiuto da parte loro mi indusse a credere che un aiuto forzato da parte della foglia potesse essere visto di cattivo occhio da un paese che pareva presentarsi come molto orgoglioso. Oppure sono semplicemente loro i mostri e non vogliono che si scopra che la notte si trasformano in bestie mangia uomini..... ahh, ne ho viste troppe! Era vero, ne avevo viste veramente troppe, stavo attento a tutto e non mi fidavo più praticamente di nessuno, ma forse era quello il motivo per cui ero sopravvissuto fino ad allora.
    Preparai l'equipaggiamento necessario ed assoldai dei membri dell'amministrazione per scortarmi fino alla destinazione in modo da mantenere in tutto e per tutto l'ufficialità della visita.
    Mi portai sul mezzo che mi avrebbe condotto al Lucchetto poco dopo, la maschera della tigre come sempre nascondeva il mio volto e la maggior parte del mio equipaggiamento si trovava in rotoli da richiamo, a coprire il mio corpo vi era la veste bianca del consigliere con il simbolo del villaggio della foglia. Feci un cenno di ringraziamento ai due uomini che mi erano stati assegnati e feci loro segno di partire, non volevo sprecare un momento di più.
    Durante il viaggio la mia mente non sembrava potersi staccare dal pensiero di cosa avrei trovato lì; ripensai al simbolo sulla mia schiena , a come quello mi aveva permesso definitivamente di scoprire il mio vero padre, Keiji, o meglio Kensei. Quindi anche lui deve essere coinvolto in questa situazione.... forse avrei dovuto avvertirlo, eppure se lui avesse avuto delle informazioni a riguardo me le avrebbe già date. Ancora una volta mi ritrovai inconsciamente a massaggiare il marchio, non ero il solo a portarlo, ma qual era il suo significato? Speravo di trovare nel Lucchetto la chiave di quel mistero, ma temevo che quello che mi aspettava sarebbe stato un pericolo per cui non ero pronto.
     
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    Negoziazioni e Partenze

    ---Kiri---

    Byakuei non sembrò affatto turbato dalle dichiarazioni del suo Kage, era perfettamente conscio dell'entità delle sue richieste, ma le affrontava con semplicità e con distacco, contornate da appena l'ombra di un sorriso, quasi fosse una creatura ultraterrena. Se aveva osato chiedere tanto, evidentemente sapeva che le informazioni in suo possesso avevano un valore immenso. Se non intrinseco, perlomeno lo avevano per il Mizukage. E lui lo sapeva. Oh, certo per i Kenkichi Midorikawa fu un cataclisma, ma nell'economia del mondo intero...non fu nulla di più che l'ennesimo spiacevole elemento fuori controllo. Nondimeno era lei a portare il Segno del Sangue Perduto dopo suo padre, e dunque ecco il mio interesse per lei.

    Al momento dello scambio delle profezie, ecco che per la prima volta la serafica maschera del misterioso Cardinale si infanse appena: labbra un pelo più tese, l'accenno di un tentennamento. Persino Choji battè le palpebre più volte, colpito dalle parole del Mizukage, ma ovviamente non intervenne. Nuovamente i miei omaggi, Mizukage-sama. Non sono molte le persone in grado di sorprendermi. Non chiese chi fosse la quarta persona, ammise che era una carta a lui ignota nella mano del suo interlocutore, e sapeva che non avrebbe avuto modo di vederla fino a quando il momento non fosse stato opportuno. Nel cenno di capo che seguì stava evidentemente un segno di inaspettato rispetto, spontaneo e ben distante da quello formalmente offerto fino a quel momento.

    Tenson Korin
    Pochissimi richiami a questo nome negli archivi. Viene citato come nome udito da membri di Kiri durante la missione della Colonna Evanescente, luogo in cui si trova una delle Armi di Iwa, dunque potrebbe essere a esse collegata. Nessuna testimonianza diretta o più precisa. Dall'archivio incrociato fornito da Konoha durante la Riunione dei Kage, sembra che uno dei membri di Hayate avesse questo nome in passato.


    [...]

    La notte aveva portato consiglio e nuove domande, ma anche decisioni, e se per Kensei la scelta poteva essere stata combattuta, non sembrava affatto che l'ansia avesse toccato Byakuei in alcun modo, tanto era posato e tranquillo al nuovo colloquio col suo Kage. Accomodatosi, osservò il Mizukage che si alzava, camminando per la stanza e annuendo quando questi gli confermò il suo interesse nella faccenda. Naturalmente. Semplici informazioni da una persona incontrata appena due volte nella propria vita non possono certo ottenere la fiducia di chicchessia. Tuttavia mostrare le proprie ambizioni massime permette poi di negoziare all'interno di limiti chiari a entrambe le parti. Era perfettamente consapevole dei limiti di quella negoziazione, ma era accorto e certamente aveva previsto anche quello sviluppo, probabilmente sin dall'inizio. Non potrei chiedere di meglio che seguirla, Mizukage-sama. Inoltre ho degli agenti al Lucchetto che potrebbero tornarci utili, e certo sarebbero maggiormente collaboranti se intervenissi direttamente. Combattere non è la mia specialità, pur potendomela cavare, ma le mostrerò la mia assoluta dimestichezza nella difficile arte ninja del controllo delle informazioni. Si sarebbe sollevato, all'offerta del Mizukage. E chiunque sappia controllare il flusso delle informazioni, evidentemente sa quanto l'insegnamento sia un mezzo importante di crescita sia personale che del villaggio. La sua offerta è assai generosa. Si inchinò. Sono pronto a partire...vogliamo recarci al Lucchetto in veste ufficiale...o preferisce un metodo più...riservato? Certo con le sue...peculiarità, non sarebbe semplice spacciarsi per un qualunque ninja. Le protesi e l'elmo non passavano certo inosservati.

    ---Konoha---

    Era una donna

    di rara bellezza quella che aveva accolto la delegazione di Konoha quella mattina. Se le mura del villaggio non erano niente di speciale rispetto a quelle della Foglia, le innumerevoli decorazioni che componevano chissà quali e quanti fuuinjutsu sulla loro superficie erano assolutamente stupefacenti. La donna attendeva con un abito elegante che non sembrava affatto adeguato alla lotta, mentre le due guardie ai suoi lati avevano divise ninja caratterizzate da numerosi piccoli rotoli da richiamo infilati in una bandoliera che pareva esser parte integrante dell'abito...uno aveva colori sull'arancione, l'altro sull'azzurro, pur essendo la foggia identica. Entrambi indossavano un coprifronte con il simbolo della chiave, mentre la donna portava una chiave in argento al collo, tenuta da una catenella e decorata con un piccolo smeraldo. Il mio nome è Julia-Kagi, uno dei leader del Lucchetto, sono onorata di accogliere qui una delegazione dal Paese della Foglia, e spero che questa visita rinsaldi i nostri rapporti di amicizia. Non si sarebbe inchinata, ma i suoi guardiani lo fecero, tuttavia si sarebbe fatta avanti tendendo la mano con eleganza. Si trovavano sul ponte sopra il piccolo fossato ripieno d'acqua, che scorreva placidamente, come se alimentato da qualche canale, o forse un fiumiciattolo naturale, e il villaggio si intravedeva oltre le mura: non era grande come Konoha ma i palazzi sembravano abbastanza alti, in solida pietra, anche se per ovvi motivi erano molti di meno rispetto alle costruzioni della Foglia...al centro su quella che probabilmente era una collina svettava una costruzione in marmo bianco più raffinata, verosimilmente la biblioteca citata nei dossier sul Lucchetto.

    Le porte si sarebbero aperte, e Julia-Kagi gli avrebbe fatto cenno di seguirlo. Non chiese di consegnare le armi, ma volle almeno vederlo in volto prima di concedere l'accesso. Spero che questa sia una permanenza piacevole. Esiste un motivo particolare per la visita? Forse qualche nuovo problema riguardante i Fuuinjutsu? Come sempre saremo felici di prestare assistenza. Sconsiglio di girare la notte, tuttavia, il nostro problema con gli Akaijin non è ancora del tutto risolto. Suppongo sappiate della loro esistenza, non è certo un segreto. Parlava con calma, senza tradire alcun segno di nervosismo nè di sudditanza. Le strade erano lastricate, certo era più semplice gestirle in un Villaggio così piccolo e della gente per strada solo alcuni avevano il coprifronte, e salutavano la leader con inchini rispettosi man mano che parlavano, gettando sguardi un pò incuriositi al visitatore della Foglia (posto piccolo, le notizie giravano in fretta). Tutto stava a decidere di cosa parlare, e in che termini.
     
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    Bellissima, non c'erano altre parole per descrivere colei che mi aveva accolto alle porte del lucchetto e che si rivelò esserne una delle tre chiavi. Sembrava trattarsi della coronatura perfetta al meraviglioso ambiente circostante: gli scarni dettagli riportati nei documenti che avevo avuto modo di reperire non rendevano certo onore alla vera magnificenza del paese che riuscivo ad intravedere dalle mura. Al suo fianco due guardie con abiti identici ma di colori complementari, avevo letto di loro sul dossier che avevo trovato. L'onore è solo mio. Risposi, mentre prendevo delicatamente la mano della donna e portavo il busto in avanti come per baciarla, ma senza effettivamente entrare in contatto con essa.
    Signora... o Signorina Julia? Come desidera che la chiami? La forma era importante in un momento del genere. Rinsaldare i rapporti è proprio quello che spero di ottenere da quest'effimera visita. Proseguii rimettendomi dritto e mostrando alla donna il mio volto prima di riporre su di esso nuovamente la maschera della tigre.
    Seguii quindi la donna all'interno del villaggio, che si rivelò bello quanto lo avevo immaginato dai dettagli che ero riuscito a percepire dalle mura; individuai inoltre un grande edificio bianco al centro di esso, secondo i dati che avevo reperito si doveva trattare della biblioteca del villaggio, il primo punto in cui sarei voluto andare a cercare informazioni. La visita è assolutamente di piacere. Vede, sono da poco consigliere del villaggio della foglia e sono rimasto incuriosito ed affascinato da quello che ho potuto studiare di questo peculiare villaggio. Posso ad esempio supporre che i valorosi guerrieri che l'accompagnano siano i capi delle guardie del sole e della luna? In tal caso è curioso vederli entrambi assieme, c'è forse un motivo specifico? Comunque per adesso non sussistono e problemi con i fuuinjutsu nel mio villaggio, inoltre siamo sì a conoscenza del problema degli Akaijin ma la foglia non vuole certo imporre un aiuto non richiesto, anche se le nostre porte restano sempre aperte nel caso di necessità. Mi perdoni, mi sono lasciato trasportare dal un fiume di pensieri e non ho finito di dirle il motivo della mia visita. Presi una piccola pausa per apprezzare il meraviglioso paesaggio che mi si parava davanti. Vorrei che i nostri paesi fossero più che alleato sulla semplice carta, ho infatti notato che le interazioni con la foglia sono sì positive, ma decisamente scarne, quindi mi piacerebbe sapere di più su questo posto così da potervi dimostrare che, tra le mura della foglia, c'è qualcuno che non è solamente un ruolo dietro una scrivania, ma che tiene ai propri alleati. Quella dovrebbe essere la biblioteca, giusto? Chiesi indicando l'enorme edificio d'avorio. So che non posso andare lì da solo e di certo non voglio mancare di rispetto alle vostre usanze, potrebbe accompagnarmici qualcuno? Non vedo luogo migliore dove poter cominciare ad imparare di più su questo incantevole posto.
     
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    Il Dolore delle Stelle


    Capitolo I


    Atto III
    Partenze.



    La reazione del Cardinale del giorno precedente mi diede alcuni indizi sul come interagire con quella peculiare figura ed il giorno dopo, anche e sopratutto alla luce delle informazioni ricavate durante la notte, seppi gestire un po' meglio le trattative, pur dovendo scoprire il fianco alle sue richieste. Dopo un breve scambio di battute, passammo immediatamente nel vivo, dovendoci preparare al viaggio. Sono pronto a partire...vogliamo recarci al Lucchetto in veste ufficiale...o preferisce un metodo più...riservato? Certo con le sue...peculiarità, non sarebbe semplice spacciarsi per un qualunque ninja. Chinai leggermente la testa, osservando i dossier su Tenson Korin che mi ero procurato. Ho motivo di credere che, in qualche modo, possa essere coinvolto Hayate ed i suoi seguaci. Dissi, senza mezzi termini. Specialmente alla luce delle sue parole di ieri. Non credo, dunque, che presentarsi in pompa magna sia la migliore delle scelte, dal punto di vista strategico, specialmente per via dei miei trascorsi con tale associazione. Gli eventi dell'Abete erano qualcosa di ancora molto fresco. [Note]'sta cosa è ingestibile a livello di Timeline e non so più come giocarla. Help. Non sono un ninja che passa inosservato, come mi ha giustamente fatto notare, questo è vero, ma questo diventa molto più difficile se osservarmi o percepirmi è assai complesso. Durante il ritorno dello Stormo sotto la Promessa ai Kenkichi avevo avuto modo di poter contare su alcune nuove evocazioni. In particolar modo, per quella circostanza avrei potuto servirmi di Kakuresata, il Komori Signore della Notte capace di assumere più di un aspetto. Può aprire la porta per favore? Dissi, mentre un giovane genin di Kiri si apprestava ad avvicinarsi al mio ufficio. Avevo chiamato un messo attraverso un pulsante sotto la scrivania, attivabile con la gamba. Va' a chiamare Kyobi. Comandai al giovane. Poi tornai a rivolgermi al Collezionista. Preferisce procedere in barca o è in grado di volare già da qui? Dissi. Quando me lo indicherà, in ogni caso, sarò in grado di occultare me stesso e la mia presenza. Non restava che partire. [Note]Senza che stia a citare tutto in questo post e facendo riferimento ad una evocazione che ho preso ai Pipistrelli ma che devo ancora proporre, per il viaggio farei questa cosa in preparazione.
    Utilizzo una evocazione che ha accesso al ramo Signori della Notte (non uso quindi niente di non già approvato), le faccio usare la conoscenza di razza

    Volo nelle Tenebre - Kage Tobu no Jutsu
    Villaggio: Pipistrelli
    Posizioni Magiche: Nessuna (0)
    L'utilizzatore può occultare sé stesso mentre vola riproducendo quasi perfettamente l'ambiente occupato, diventando invisibile. Viene occultato anche il suono creato dalle ali durante il volo. Se l'utilizzatore compie una manovra offensiva o difensiva, la tecnica si disattiva. Se disattivata la tecnica entro 6 metri da una fonte di chakra, l'utilizzatore non può compiere altre azioni offensive: il round termina dopo l'eventuale fase difensiva. Tipo: Ninjutsu - Kageton
    Sottotipo:
    (Consumo: Basso / Mantenimento: Metà del costo di attivazione)
    [Da genin in su]

    poi utilizzo la tecnica del Braccio Sinistro per occultare il chakra entro tot metri, quindi eventualmente sia me che il Cardinale ed infine l'Occultamento su Kensei che è in volo, di modo da essere anche invisibile. Dimmi Febh se è fattibile. La creatura, comunque, la propongo a breve, sperando che nelle prossime fasi sia già approvata.






    Chakra:
    Vitalità:
    En. Vitale: 30/30
    Statistiche Primarie
    Forza: 850
    Velocità: 700
    Resistenza: 700
    Riflessi: 700
    Statistiche Secondarie
    Concentrazione: 700
    Agilità: 700
    Intuito: 700
    Precisione: 700
    Slot Difesa
    1:
    2:
    3:
    Slot Azione
    1:
    2:
    3:
    Slot Tecnica
    1:
    2:
    Equipaggiamento
    • Tonico Coagulante Medio × 3
    • Sistema di Ancoraggio dell'Arto Artificiale × 3
    • Elmo integrale dell'Inquisitore × 1
    • Cotta di Maglia Completa × 1
    • Arto Artificiale Kiriano Base × 2
    • Filo di Nylon [10m] × 1
    • Spiedi Potenziati × 2
    • Tonico di Recupero Medio × 1
    • Braccio Sinistro dell'Inquisitore × 1
    • Unagi × 1
    • Yakusoku Kenkichi × 1

    Note



    Parlato
    Citato
    Koutsu
    Kyofu
    Yakusoku


     
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    È colpa tua. Ratty

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    ---Kiri---

    Le Mura del lucchetto non erano molto alte e certo erano assai meglio tenute di quelle di Kiri, non dovendo affrontare la continua aggressione da parte di umidità e salsedine, ma i simboli su di esse lasciavano presagire che ci fossero trappole e fuuinjutsu di ogni genere a guardia dell'ingresso. Anche se il chakra e la visuale erano ben ostruiti, i due sul pipistrello potevano correre seri rischi di essere individuati. La piccola cittadina elegante con la sua maestosa biblioteca era là a un soffio, ma appena oltre la loro portata...o così sembrava. Oggi siamo fortunati, Mizukage-sama. Disse il Cardinale mentre osservava come rapito l'anello a forma di teschio. Mi dicono che una delegazione giungerà a brevissimo da Konoha e che quindi la stragrande maggioranza dei Sigilli alle Mura è disattivata. Con un pò di fortuna dovremmo passare inosservati grazie alle vostre capacità e atterrare sul tetto da qualche parte. Era l'alba, e i ninja della foglia sarebbero arrivati a breve. Inoltre Chouji li avrebbe raggiunti presto, passando per le vie ufficiali come semplice visitatore (era conosciuto al Lucchetto, avendoci svolto almeno due missioni in passato, come risultava anche dal suo dossier).

    Nessun problema, anche se non riuscirono a intravedere la delegazione della foglia, dovendo evitare di sorvolare le vie principali. Atterrarono poi su un tetto piatto in un quartiere nel settore orientale, a forse due chilometri dalla biblioteca e uno dalle mura. Le porte di ingresso stavano al lato sud delle mura e, ricordiamo, il fossato circondava il Villaggio. Ho convenuto che un mio agente qui infiltrato arrivi presto. Disse il Cardinale, e in effetti dopo cinque o sei minuti percepirono chiaramente una presenza in avvicinamento che scalava le mura col chakra adesivo. Ho solo tre agenti nel Villaggio, ma Kenichi è il più affidabile, perchè appartiene alla Guardia Diurna. E mi è estremamente fedele. Ecco che il giovane raggiunse i due infiltrati. Poteva avere vent'anni al massimo [Immagine]

    , e gli occhi erano accesi di una strana e sinistra luce verde. Kenichi, a rapporto: notizie di Midorinaka? Nella notte è stata attaccata da due Akaijin. Rispose lui senza alcuna intonazione, senza presentarsi e obbedendo semplicemente all'ordine. Ma li ha sterminati facilmente. Non sono riuscito a capire dove riposi, ma ha cercato di intrufolarsi nella biblioteca senza successo. I Fuuinjutsu sono superiori anche a una come lei. Mi risulta che voglia un incontro con uno dei Kagi in mattinata...i capi sono consapevoli della sua presenza e la temono, ma di fatto non ha ancora fatto nulla contro il Lucchetto quindi si limitano a una cauta attesa. Stava per andarsene quando il Collezionista di Teschi lo fermò con un gesto. Mizukage-sama, hai altre domande per il nostro Kenichi?

    Midorinaka era da qualche parte, sapevano che voleva entrare nella biblioteca ma non era riuscita...e che voleva quindi incontrare un Kagi. Che strada dovevano prendere? O magari valeva la pena esplorare un pò il Villaggio?

    ---Konoha---
    Julia-Kagi, il mio nome e titolo, è più che sufficiente, Sho-san. Lasciamo da parte il cognome quando assumiamo una carica pubblica.Replicò lei accettando con garbo il baciamano, prima di incamminarsi. Ho sentito dire che le maschere delle bestie sono un tesoro che avete acquisito di recente, posso supporre che quella che indossiate sia una di esse? Il Lucchetto era campato per anni con il semplice traffico di informazioni e il supporto dei fuuinjutsu, che fossero a conoscenza dei retroscena dell'attacco a Konoha era abbastanza prevedibile.
    Lasciò poi che il jonin parlasse a lungo, più per decorazione che per effettivo interesse, visti gli arzigogoli diplomatici del suo discorso, annuendo a tratti prima che lui arrivasse al punto, a ciò che realmente desiderava. Julia-Kagi era un leader di villaggio, non certo una stupida. Naturalmente una breve visita è concessa, nelle zone non riservate, Sho-sama, ma vi devo chiedere di avere un pò di pazienza prima di organizzarla...potremmo nel primo pomeriggio se volete. Sarò felice di scortarvi io stessa. Ma prego, lasciate che vi mostri la sede della nostra Amministrazione.

    La camminata fu breve ma piacevole, con diverse chiacchiere sulla situazione politica dei Cinque Paesi, su cui la donna pareva più che ferrata, alla faccia della lontananza geografica e dell'atteggiamento un pò recluso del suo Villaggio. State quindi facendo una serie di visite a tutti i Villaggi con cui avete rapporti amichevoli? O qualcosa nel Lucchetto ha colto la vostra attenzione? Pochi scambi ancora e svoltando l'angolo si sarebbero trovati davanti al Palazzo dell'Amministrazione, non particolarmente diverso da quelli circostanti e sicuramente più piccolo di quello di Konoha. A parte due guardie decisamente turbate, una singola ragazza [Immagine]

    armata con una spada parecchio grande per la sua taglia attendeva proprio là davanti, come se volesse entrare a tutti i costi. Julia sembrò un pò sorpresa nel vederla. Midorinaka-san...come mai da queste parti? La ragazza la guardò con sdegno prima di avvicinarsi, gettando solo una lunga occhiata a Sho. Vai in giro con un gattino, Julia? Sapete bene che pretendo di parlare con uno dei Kagi. Devo entrare nella Biblioteca. Senza restrizioni. Beh...ci sono delle questioni di segretezza e di etichetta che... Lei battè un piede a terra. Bada, Julia. Non me ne frega niente di questo grumo di case e della gente patetica che ci abita, nè dei loro segreti. Voglio solo quello che è lì dentro e che è mio. Il Simbolo del Sangue Perduto. Come ho detto non abbiamo nulla del genere qui, i nostri sigilli ancestrali sono altri...il Sole e la Luna. E la Stella. Julia-Kagi indurì la sua espressione. E la Stella. Niente simboli di sangue nella nostra tradizione, e certamente nessuno nella biblioteca. Ma io controllerò lo stesso. Fammi entrare, o non resterà nessuno vivo qui. La situazione era decisamente critica...stava per scoppiare una lotta? Cosa poteva fare Sho?
     
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    Il Dolore delle Stelle


    Capitolo Primo


    Atto IV
    Arrivi.



    Il viaggio trascorse con discreta tranquillità. Non ci furono scambi molto intensi di parole nonostante le lunghe ore di viaggio: che ancora non ci fidassimo l'uno dell'altro era naturale, oltre che evidente.
    Quando sentii le parole del Cardinale, notando anche come osservava il suo anello, non potei che sorridere sotto l'Elmo e meravigliarmi di come, effettivamente, la profezia di cui mi aveva informato quell'uomo pareva davvero essersi avverata o essere in procinto di farlo. Mi dicono che una delegazione giungerà a brevissimo da Konoha e che quindi la stragrande maggioranza dei Sigilli alle Mura è disattivata. Con un pò di fortuna dovremmo passare inosservati grazie alle vostre capacità e atterrare sul tetto da qualche parte. Lasciai passare alcuni secondi. Questo vuol dire che conoscerà presto il quarto membro della Profezia, a quanto pare. Commentai atono, quasi distaccato. Se avevo stimolato il suo interesse in passato con quel pretesto, ero sicuro che sarebbe nuovamente accaduto utilizzando gli stessi argomenti.
    Atterrammo poi su un tetto piatto del villaggio, distanti dalle vie principali e ben nascosti. Non sciolsi la tecnica per occultare il chakra, né lasciai che Kakuresata ritornasse alla Grotta del Silenzio - lo ringrazia tuttavia per l'aiuto datoci fino a quel momento con un breve inchino. Ho convenuto che un mio agente qui infiltrato arrivi presto. Disse il Cardinale pochi istanti dopo. Non dovemmo attendere molto prima che tale agente, scalando le mura dell'edificio su cui eravamo giunti col chakra adesivo, ci raggiungesse. Aveva qualcosa di strano, in particolare negli occhi, dove sembrava albergare una strana fiamma di colore verde. Pareva quasi essere incosciente delle proprie azioni, come una marionetta i cui fili invisibili vengono tirati da una grande distanza: un vuoto involucro di carne e conoscenze ninja. Il Cardinale pose una semplice domanda ed il giovane ragazzo - fisicamente anche molto prestante - non fece altro che rispondere direttamente, con tono atono, distaccato e quasi innaturale. Nella notte è stata attaccata da due Akaijin. Ma li ha sterminati facilmente. Non sono riuscito a capire dove riposi, ma ha cercato di intrufolarsi nella biblioteca senza successo. I Fuuinjutsu sono superiori anche a una come lei. Mi risulta che voglia un incontro con uno dei Kagi in mattinata...i capi sono consapevoli della sua presenza e la temono, ma di fatto non ha ancora fatto nulla contro il Lucchetto quindi si limitano a una cauta attesa. L'uomo parve a questo punto volersi congedare come, una volta risposta alla domanda del Cardinale, se avesse completamente adempiuto a tutti i suoi compiti. Il mio compagno di missione alzò la mano e tanto bastò a farlo fermare sul posto. Mi chiese se avevo altre domande. Conosci qualche casa abbandonata che possiamo utilizzare per la notte? Gli Akaijin non mi sembrano bestie con cui sia saggio avere a che fare. Dissi, in prima battuta. Se fai parte della Guardia Diurna, ho bisogno di sapere i turni di guardia delle sentinelle, se ci sono ronde per tutta la città, quali sono le zone più controllate e quelle meno controllate. Se inoltre sai della differenza tra i turni di guardia tra giorno e notte. Feci una breve pausa, rivolgendomi direttamente al cardinale. Abbiamo due opzioni: occuparci di Midorinaka immediatamente o cercare di barattare col Lucchetto qualche tipo di informazione in cambio di ciò che sta cercando il nostro obiettivo. Per questo siamo arrivati qui in incognito: voglio vedere se riesco a scoprire qualcosa mi ponga in una posizione privilegiata di vantaggio da cui dialogare con le Chiavi del Lucchetto. La mia ambizione non era dunque cosa da poco. Credo, dunque, che sia necessario esplorare un altro po' la città per vedere cosa riusciamo a scoprire.




    Chakra:
    Vitalità:
    En. Vitale: 30/30
    Statistiche Primarie
    Forza: 850
    Velocità: 700
    Resistenza: 700
    Riflessi: 700
    Statistiche Secondarie
    Concentrazione: 700
    Agilità: 700
    Intuito: 700
    Precisione: 700
    Slot Difesa
    1:
    2:
    3:
    Slot Azione
    1:
    2:
    3:
    Slot Tecnica
    1:
    2:
    Equipaggiamento
    • Tonico Coagulante Medio × 3
    • Sistema di Ancoraggio dell'Arto Artificiale × 3
    • Elmo integrale dell'Inquisitore × 1
    • Cotta di Maglia Completa × 1
    • Arto Artificiale Kiriano Base × 2
    • Filo di Nylon [10m] × 1
    • Spiedi Potenziati × 2
    • Tonico di Recupero Medio × 1
    • Braccio Sinistro dell'Inquisitore × 1
    • Unagi × 1
    • Yakusoku Kenkichi × 1

    Note



    Parlato
    Citato
    Koutsu
    Kyofu
    Yakusoku




     
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    Diplomazia


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    Sarebbe più corretto dire che di recente ce ne siamo riappropriati, sono convinto che siate a conoscenza della sciagura della luna rossa che ha colpito Konoha qualche tempo fa. Queste sono state probabilmente l'unica cosa decente che quell'evento ha lasciato. Le mie parole erano pesate e ben ponderate, sottolineare una debolezza del villaggio della foglia, per quanto conosciuta a livello mondiale, aveva lo scopo di generare empatia e motivo di fiducia con la mia interlocutrice. La pazienza non mi è mai mancata, Julia-san. Una visita nel pomeriggio andrà più che bene, per adesso mi godrò il tour nella vostra amministrazione assieme alla vostra piacevole compagnia. Dovevano forse nascondere qualcosa nella biblioteca? Dalla mia parte avevo il vantaggio di non aver fatto trapelare l'obiettivo della mia ricerca, eppure non potevo escludere che quello dei sigilli fosse un segreto del villaggio. Non potevo comunque rischiare di forzare la mano , per il momento, il fare buon viso a cattivo gioco ed il mostrare relativo disinteresse erano la mia arma più efficace.

    Proseguimmo la nostra camminata discutendo principalmente di questioni amministrative e politiche, se il villaggio del Lucchetto davvero si teneva in disparte dalle questioni esterne le conoscenze approfondite della chiave raccontavano di certo un'altra storia. Il vostro sistema politico e la vostra abilità nei fuuinjutsu ha sicuramente colto la mia attenzione me, se questa visita andrà tanto bene quanto le premesse promettono, probabilmente ripeterò l'esperienza anche negli altri villaggi affiliati alla foglia. Voglio avere un contatto più diretto coi nostri alleati.
    Non so se definirla fortuna o sfortuna, ma il destino decise di porre la mano sulla mia strada introducendo quella che aveva l'aspetto di una giovane e delicata ragazza ma dimostrava l'animo di una guerriera.
    Se il loro iniziale scambio di parole mi fece preoccupare, data la tensione che si creò, la parte conclusiva mi fece letteralmente gelare il sangue: Midorinaka non esitò a parlare dei simboli, ma entrambe si dimostrarono, per fortuna, estranee al fatto che sul mio corpo ci fosse impresso uno di essi.
    Nella mia mente si proiettarono in un secondo miriadi di pensieri che rapidamente riordinai. Ok. Il segreto dei simboli è davvero custodito nella biblioteca di questo villaggio. Ne ho contati quattro però, il tipo aveva parlato solo di tre, no? Inoltre Julia non ha avuto problemi a parlare del simbolo della luna e del sole, perché ha assunto quell'espressione quando Midorinaka ha citato la stella? I dubbi erano molti e di certo non potevo permettermi di chiedere semplicemente delle risposte, però dovevo prendere immediatamente una decisione su come agire. Davanti a me si mostravano essenzialmente due strade: rimanere solo un'osservazione della vicenda e vedere se la crescente tensione sarebbe scoppiata in un atto di violenza o se la situazione si fosse calmata da sola. No, non posso permettermelo. Se lasciassi che la situazione degenerasse chiunque si rivelasse il vincitore della faccenda di certo non mi farebbe visitare la biblioteca, non posso correre questo rischio. Il che mi lasciava solo con la seconda opzione, intraprendere un tentativo diplomatico con una tipa che sembrava sull'orlo di fare a pezzi tutti i presenti. Una passeggiata, insomma.
    Se mi permette di miagolare... Midorinaka, giusto? Avevo capito benissimo il suo nome, volevo solo ripeterlo senza la parte della riverenza, non so perché ma mi dava l'idea di una donna a cui tutti i fiocchetti del bon ton davano fastidio. Capita in un momento a dir poco fortuito. Stavamo appunto dirigendoci lì, giusto Julia-san? Chiesi infine , rivolgendomi alla chiave. Quella frase sarebbe stata accompagnata da un'intenso sguardo negli occhi della donna che faceva parte del triumvirato a capo del lucchetto che avrebbe tentato di dire "cogli quest'occasione, prima che questa esca la lama". Speravo così di unire l'andare alla biblioteca con l'acquisizione di fiducia da parte di Julia, che sperano interpretasse quella mia diplomazia come tentativo di non creare tensioni nel suo prezioso villaggio. Forse, però, era chiedere troppo.

     
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    È colpa tua. Ratty

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    Storie del Lucchetto

    ---Kiri---

    Konoha, dunque. Interessante, Mizukage-sama, molto interessante. Avrebbe commentato, prima di dar luogo alla pur semplice infiltrazione. Sapeva che si trattava di Sho, o di quale fosse il legame tra loro, o semplicemente cercava di darsi un tono? In ogni caso all'arrivo di Kenichi il Mizukage potè approfondire le sue informazioni. Senza inflessione nè segni di fastidio, il giovane con lo strano bagliore verde negli occhi rispose quanto più semplicemente possibile alle domande. Ho approntato una casa nel Quartiere del Sole, accanto a una biblioteca dal tetto rosso, è abbastanza anonima e ci vive una coppia di cartografi che spesso viaggiano o ospitano persone, passerete inosservati. Gli Akaijin sono pericolosi perchè anche se sconfitti dopo poco si riformano e riprendono la caccia. Specificò il Cardinale. Fortunatamente girano solo di notte.

    Kenichi fornì poi una mappa locale con segnate le principali ronde della guardia: la biblioteca era sempre ben guardata e non c'erano gap sfruttabili per un'infiltrazione senza usare qualche tecnica di occultamento, ma nemmeno Kenichi conosceva le esatte protezioni messe in atto in quel luogo, perchè di pertinenza della Guardia Notturna. Nel resto del villaggio la sorveglianza era più lasca e con un pò di accortezza, usando la mappa, ci si poteva muovere indisturbati. Il Lucchetto poneva estrema fiducia nelle difese delle sue Mura. I due corpi di guardia sono separati, veniamo scelti per appartenere all'uno o all'altro in giovane età e non ci sono scambi, se non i due jutsu di base, tuttavia utilizzare i Jutsu della Guardia Notturna ha effetti deleteri sul mio corpo, e viceversa. A giudicare dalla mappa la Guardia Diurna aveva dei turni di ronda anche nella notte, mentre quella Notturna agiva solo in assenza di sole.

    png



    Io stesso, pur avendo reclutato Kenichi, non ho compreso appieno le differenze e le capacità delle due Guardie. Il ragazzo non è materialmente in grado di spiegarle, suppongo per qualche fuuinjutsu o un condizionamento mentale. In ogni caso sono daccordo, fare una ricognizione può essere utile. Andremo assieme o preferite dividerci? Vi suggerirei di portare questo con voi, qualora andaste da solo. Gli avrebbe consegnato un ciondolo a forma di teschio. Con esso possiamo comunicare liberamente, e conoscere la rispettiva posizione, basta impastarci un briciolo di chakra. [Nota] Che Kensei accettasse o meno, una volta raggiunta la strada avrebbe potuto muoversi senza dare troppo nell'occhio: molti dei cittadini indossavano strani copricapi o avevano ampi tatuaggi, evidentemente fuuinjutsu. Lui era un pò più bizzarro della norma, ma non di molto, sempre che non si occultasse in qualche modo.

    Si trovavano nel Quartiere della Luna, e spostarsi da quella zona non sarebbe stato difficile, indipendentemente dalla direzione, tuttavia prima di allontanarsi avrebbe intravisto dei capelli estremamente familiari con la coda dell'occhio...capelli che sebbene un pò più corti, un tempo aveva carezzato e odorato, con cui in un'altra vita aveva condiviso del tempo. Ma perchè Ahri Yamanaka

    era là? Seguirla o proseguire con la missione? Poteva andare dove meglio credeva, chiaramente, o chiedere ad altri di seguirla, ma chiunque avesse pedinato la donna avrebbe visto che si muoveva con passo spedito e sicuro, come se sapesse esattamente dove si trovava e dove stava andando, a suo agio. Voltati altri due angoli, cambiato un isolato, la donna si sarebbe avvicinata a un edificio basso dalla porta azzurra, con una luna stilizzata incisa sopra. Avrebbe bussato, attendendo qualche istante, salvo poi aprire. Una frase specifica sarebbe stata captata: Ah, signora Kagome...la vedo bene! Ho quelle erbe che mi aveva chiesto. La porta si sarebbe chiusa alle sue spalle. Una singola finestrella sbarrata era l'unico altro accesso di quella piccola casa a un piano.

    ---Konoha---
    La ragazzina sembrava una polveriera pronta a esplodere, e anche se l'aspetto minuto non dava l'impressione di chissà quale pericolo, quando Sho le si rivolse lei puntò i suoi occhi dritti sulla sua maschera. E lui non potè fare a meno di sentire un brivido freddo lungo la schiena. Midorinaka-Sama, per te, gattino. Poche parole, ma taglienti come acciaio incandescente. Julia-kagi si irrigidì nuovamente quando il ninja della foglia colse la palla al balzo per forzarle un pò la mano, accontentando al contempo la misteriosa ragazza. AH! Porti il gattino alla libreria e lasci me fuori? Improvvisamente l'intento omicida eruppe da quel fragile corpo, forte almeno quanto Sho, se non di più, tale da far barcollare Julia-kagi che ne era il bersaglio e addirittura far perdere i sensi alle due guardie. Io...naturalmente, ma lui deve solo vedere la parte non riservata e... Entreremo là allora. E poi vedremo di andare oltre. Gli intenti di Midorinaka erano evidenti: entrare assieme a Sho e Julia-kagi, e poi farsi strada da sola nella parte riservata della biblioteca.

    La leader del villaggio asciugò il sudore sulla fronte mentre si riprendeva, gettando uno sguardo colmo di livore a Sho che le aveva forzato la mano, pur consapevole dell'aiuto che le era stato dato, ma evidentemente quello non era un risultato che lei sperava. Molto bene...sarò felice di accompagnarvi. Seguitemi. Disse, più fredda nei toni mentre cercava di riaversi. Era ora. Commentò sprezzante la ragazzina. Allora, gattino, come devo chiamarti? NekoNeko? Gli si sarebbe avvicinata, aggrottando la fronte. Non hai lame famose con te, e puzzi di Jinchuuriki, ma non molto. Strano. La mano sarebbe lentamente scivolata verso il fianco, ma lontano dall'elsa della spada. Conosci il clan Kenkichi di Kiri? O i Mikawa della Rosa d'Acciaio? Puoi considerarmi come la leader suprema di entrambi...quindi vedi di essere rispettoso.

    Attraversare la piazza centrale del villaggio per raggiungere la biblioteca avrebbe impiegato solo una manciata di minuti, e quando raggiunsero le scalinate bianche dell'edificio Julia-kagi era nuovamente composta, con le mani raccolte davanti al grembo. Eccoci. Entreremo dalla porta principale e poi scenderemo nel primo sotterraneo dalla porta laterale. Al momento solo quella zona è disponibile ad estranei al Lucchetto. Ci sono molte informazioni su Fuuinjutsu e metodi antici per tracciarli. A me interessa solo il Segno del Sangue Perduto. E' la mia Eredità. Julia-kagi scosse il capo. Scoprirete da sola che non vi è traccia di nulla del genere. I nostri sigilli segreti sono il Sole, la Luna e la Stella, che tuttavia è di appannaggio dei soli leader o dei discendenti del fondatore.

    La sontuosa sala di ingresso dopo le porte metalliche (che Julia-kagi aprì con un gesto della mano, tracciando complessi simboli per aria) era bianca e con numerose colonne, mentre le pareti traboccavabo di rotoli e scritti. Al centro una statua coperta da un telo con ricamati dei fuuinjutsu. Non si attardarono là, comunque, recandosi immediatamente a sinistra verso una porta laterale. Una volta imboccato lo stretto corridoio scevro di decorazioni arrivarono in una stanza che pareva l'interno di una torre, ma in discesa. Una delle tre Torri Profonde della nostra Biblioteca. Gettarsi di sotto o muoversi senza usare il pavimento è...sconsigliato. Potete visitare i primi due livelli. C'è un indice là, se volete. Mpf! Ci voleva tanto? Midorinaka si sarebbe subito diretta al libro-indice, e dopo aver sbuffato diverse volte andò a prendere tre o quattro tomi e rotoli a colpo sicuro, sedendosi a valutarli...sembrava in realtà che stesse meditando...forse una tecnica di percezione?

    E Sho?



    Edited by Febh - 26/3/2020, 23:23
     
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    L'odore del sangue


    Post quinto



    Ma certo, come desidera, Midorinaka-sama. Dissi a denti stretti, non per aver dovuto riferirmi alla giovane donna con un determinato nominativo rispettoso, ma per l'intenso brivido di freddo che mi aveva percorso la schiena, dalla nuca al sacro, facendomi accapponare la pelle. Se l'aspetto era quello di una delicata fanciulla, di certo la sua natura nascondeva qualcosa di ben più oscuro e distruttivo, anche il fatto che le due guardie del sole e della luna svennero sotto il peso del suo intento omicida fu un indizio abbastanza chiaro a riguardo. Un tipo di pacato, insomma. Certo, potevo averla fatta alterare con la mia prima frase, ma avevo quasi la certezza che la maggior parte delle cose che potevano venir fatte o dette in quel frangete avrebbero sortito in Midorinaka lo stesso effetto; se non altro avevo attirato la sua attenzione e forzato un accesso anticipato nella biblioteca.

    Accennai un inchino per fronteggiare lo sguardo colmo di rabbia che mi rivolse la chiave; nonostante la sua iniziale gentilezza nei miei confronti fosse dettata probabilmente dai nostri rispettivi ruoli, non ero felice nell'averla contrariata, anche se questo era tornato chiaramente a mio vantaggio. Ripresi a seguire Julia nel suo percorso, stavolta verso la biblioteca, quando Midorinaka mi si avvicinò, scrutandomi come se potesse guardarmi fin dentro l'anima. Il nome è un simbolo, deve essere collegato ad importanti avvenimenti più che ad un individuo ed io, ad oggi, non ho meritato di avere un nome che sia ricordato, pertanto qualunque modo in cui mi voglia chiamare andrà benissimo. In risposta alle sua seguenti affermazioni guardia il palmo della mia mano destra, come se in esso ci potesse essere l'effimero spirito dell'oggetto dei miei desideri: il demone era davvero ancora in parte dentro di me? Sì, sentivo che il legame non si era spezzato, Kokuo era ancora mio. E ne puzzerò ancora. Risposi stringendo la mano a pugno, come a voler carpire il sogno che avevo figurativamente riposto in essa. Ma questa è un'altra storia, no? Non conosco il clan Mikawa, ma conosco bene il clan della lama insanguinata, pensavo che il suo fino senso dell'olfatto potesse averlo notato, ma forse il mio sangue è troppo diluito e di questo mi deve perdonare. Mi fermai un attimo ed abbassai la testa in segno di riverenza. Sono onorato di poterla conoscere.

    Giungemmo infine alla bianca biblioteca, dove un'ulteriore ma breve diatriba si accese tra le due donne. Avrei voluto chiedere dei sigilli, visto che ancora una volta erano stati citati, ma ritenni che custodire ancora per un po' quel mio interesse fosse l'azione giusta in quel momento, quindi rimanei in silenzio.

    Ammirai Julia aprire la grande porta della sala d'ingresso con dei movimenti delle mani, sembrava quasi che tracciasse un fuuinjutsu in aria, senza aver bisogno di scriverlo. La stanza che ci apparve davanti era a dir poco sontuosa, perfino più del resto del meraviglioso villaggio; uno studioso come me avrebbe potuto vivere in quel luogo.
    Perché in un luogo del genere si trova una statua coperta? Chiesi ad entrambe le donne mentre le seguivo nel loro percorso. Sembra quasi sigillata. Uno strano pensiero balenò nella mia mente, una sensazione viscerale, che quella statua fosse in qualche modo collegata agli Akaijin?

    Un'informazione apparentemente ovvia fu quella che ci dette la kagi, eppure ero sicuro che la donna non parlasse a caso e che ne avrei dovuto tenere di particolare conto. Julia-san. Intervenni mentre Midorinaka si allontanava. Devo chiedere il suo perdono, sono costernato dalle mia azioni, ma ho pensato che fosse la soluzione migliore. Con un cenno della testa, quindi, mi congedai per recarmi da Midorinaka. Midorinaka-sama, ho un debito con lei per come mi sono inizialmente rivolto nei suoi confronti, mi permetta di aiutare. Mi pare di aver capito che il sigillo che cerca non dovrebbe trovarsi qui, ma se i quattro simboli sono legati potremmo trovare informazioni a riguardo studiando gli altri tre. Avrei quindi cercato Occhio di Falco [1]
    Abile: L'utilizzatore è in grado di scovare facilmente le trappole: la sua Percezione è incrementata dal bonus ai Riflessi o ad una statistica secondaria scelta all'acquisizione. Inoltre, l'utilizzatore è in grado di notare dettagli minori, ottenendo un vantaggio a riconoscere porte occultate, camuffamenti, oggetti e persone nascoste. Non incrementa la Percezione per trovare obiettivi furtivi. [Da genin in su]

    Investigatore [1]
    Abile: L'utilizzatore è in grado di percepire facilmente rumori trascurabili e discussioni, se effettuati entro il movimento di uno slot azione. Inoltre, l'utilizzatore è in grado di ipotizzare a grandi linee il tempo trascorso dall'abbandono di un oggetto in base al suo calore. [Da genin in su]

    Percezione 12
    informazioni riguardanti i tre simboli tra i grandi scaffali della biblioteca, aiutandomi con l'indice che anche Midorinaka aveva consultato. Sarei riuscito a far passare quella ricerca come una missione non mia?


     
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    Il Dolore delle Stelle


    Capitolo Primo


    Atto V
    Segreti del Passato



    Ascoltai attentamente tutte le indicazioni di Kenichi. La storia della guardia notturna e diurna era affascinante: mi ricordò, vagamente, gli shinobi dell'Occhio d'Argento che fronteggiai insieme al Mercenario delle Fenici e al Kazekage; anche in quel luogo c'erano dei ninja che traevano forza dalla presenza della notte, anzi, più specificamente dalle fasi lunari.
    Posando gli occhi sulla mappa notai la forma a lucchetto della pianta della città. Qualcosa di davvero peculiare. Mi domandavo se il fatto che la "toppa" corrispondesse con la piazza principale potesse essere qualcosa di ulteriore alla mera simbologia. Presi la mappa e la nascosi sotto al cappotto. Grazie ancora, Kenkichi. Avrei detto, prima di lasciarmi a quanto avevo già preannunciato. Il cardinale ne approfittò per darmi qualcosa e specificarmi alcune considerazioni sulla mancanza di risposta ad alcune mie domande da parte del suo informatore. Io stesso, pur avendo reclutato Kenichi, non ho compreso appieno le differenze e le capacità delle due Guardie. Il ragazzo non è materialmente in grado di spiegarle, suppongo per qualche fuuinjutsu o un condizionamento mentale. In ogni caso sono daccordo, fare una ricognizione può essere utile. Andremo assieme o preferite dividerci? Vi suggerirei di portare questo con voi, qualora andaste da solo. Lo sguardai, mentre allungavo la mano sinistra e prendevo quell'oggetto. Non riuscivo ancora a fidarmi, quindi cercai di comprendere attraverso il contatto di quell'amuleto con l'arto meccanico, se potesse avere qualche effetto su di me. Sarei stato ben attento a non porlo da nessuna parte che potesse entrare in contatto col mio corpo per pura cautela. Ti ringrazio, potrà tornarci molto ultile. Avrei una cosa da chiederti alla luce delle informazioni ottenute. Saresti in grado di rapire una guardia notturna durante il suo giro di ronda ed interrogarla? Anzi, su questa seconda parte potrei benissimo mostrarti le mie capacità. L'intento era evidente: creare un buco all'interno del giro di guardia o sfruttare qualche codice segreto, qualche identità, qualche nome noto solo alla guardia notturna per penetrare la biblioteca senza dover passare dalle vie ufficiali. Se il mio compagno mi avesse dato un assenso anche solo parziale a quella richiesta gli avrei chiesto di occuparsene. Altrimenti gli avrei proposto altro. Andiamo insieme, almeno copriamo il doppio della distanza nella metà del tempo. Mi sporsi dal tetto, osservando la strada di sotto. Ci sono abbastanza persone strane perché anche due come non passino nell'occhio. Io mi limiterò a occultare i segni del mio villaggio di appartenenza dalla mia armatura e dal mio mantello. E in un attimo, componendo l'unico sigillo della tecnica della trasformazione, avrei cambiato minimamente il mio vestiario affinché potessi mimetizzarmi meglio. Kakuresata tu vola sopra di me, in stormo, sparso. Cerca di osservare l'ambiente dall'alto e dimmi se noti qualcosa. OcculteròRiutilizzo la tecnica del Braccio sinistro di sopra, in sostanza.
    Fintanto che il pipistrello rimane entro 9 metri di raggio in altezza e lunghezza da me, l'unica fonte di chakra percepibile sarà quella dal mio corpo che apparirà come Energia Bianca.
    attraverso il mio braccio la tua presenza.
    Infine, guardando il cardinale estrassi il suo piccolo amuleto dalla tasca, impastandoci una piccola quantità di chakra come mi aveva suggerito per testarlo. Andiamo.
    Fui però sorpreso che il mio piano ben articolato fosse immediatamente inficiato da qualcosa che non mi sarei mai aspettato di vedere, anzi, di ri-vedere, specialmente nel luogo dove ero: l'odio per un istante scomparve ed un vuoto nel petto mi assalì, facendomi perdere il controllo sulle mie membra.


    Ahri, la mia amata, la sola donna cui avessi mai donato il mio cuore, la donna che mi aveva donato un figlio ... era lì. No. Non era la mia amata. Era l'amata di Keiji Kagome, l'amata di un Kenkichi ormai morto, di un fantasma del passato, di un uomo ormai parte delle memorie della Promessa e niente più. Tremai e dovetti inspirare più volte per riprendere il controllo del mio corpo. I miei occhi tornarono gialli e rossi, accesi di rabbia e dolore. La mia aura e la mia energia tornarono a piegare il mondo che avevo attorno, a corromperlo, a nutrirlo d'odio. Ma come mai la Yamanaka si trovava lì? Che facesse parte del gruppo di ninja della foglia giunti insieme a Sho? Impossibile, dato che sapevo essersi ritirata dalla vita militare per dedicarsi al clan ed alla sua famiglia. Cambio di programma. Devo rimanere in zona. Continua la perlustrazione dall'altro lato della città, io mi muoverò di qua. Dissi dal ciondolo al Cardinale. Richiamai con un cenno della mano Kakuresata. Un singolo pipistrello scese sulla mia spalla. Continuate a seguire quella donna bionda dall'alto, non perdetela di vista e ditemi dove va. Essendo lo stormo un'unica entità, esso aveva occhi ed orecchie ovunque anche uno solo di esso si trovasse. Era un ottimo metodo per comunicare e non perdere di vista alcun obiettivo rimanendo a debita distanza. [Note]Dimmi te quanto riesco a rimanere lontano grazie ai pipistrelli che volano in avanti ed in alto fino a nove metri, occultati. Se posso utilizzo anche la tecnica di clan per portare la mia furtività fino a 9. Chiedo se posso perché ho già usato due Tecniche, quindi lascio a tua discrezione. Cerco, in sostanza, di defilarmi il più possibile. Di sotto la competenza del pipistrello non ancora presente in scheda ma approvata.

    Anatomia dello Stormo [AdR]
    Speciale: L'utilizzatore può scindere il suo corpo in più pipistrelli più piccoli (minimo ¼ di unità), entro il limite di unità di cui è composto. Ogni pipistrello condivide i sensi e la mente con lo Stormo. Scindersi in più pipistrelli divide equamente la vitalità ed il chakra in ogni singolo pipistrello. Quando scissi, i Pipistrelli subiscono il doppio dei danni da tecniche o attacchi ad area e la metà dei danni da attacchi fisici.
    (1/2 Basso per slot azione)
    [Da genin in su]


    Furtività Pipistrelli: 6
    La kunoichi si muoveva a passo svelto e spedito, sembrava quasi che fosse avvezza a muoversi in quel modo in quella città. Voltai un paio d'angoli assieme a lei finché, rimanendo nell'ombra del vicolo difronte, non la vidi bussare ad una porticina in legno. Una finestra sbarrata mi si parava davanti ed io potei distintamente udire un'altra frase che fece vacillare le mie membra. Ah, signora Kagome...la vedo bene! Ho quelle erbe che mi aveva chiesto. Mi appoggiai al muro, cercando di non fare rumore. Il respiro si fece affannato ed il petto divenne pesante come un macigno. Mia madre? Mia madre al Lucchetto? Quando aveva lasciato Taki? E che fine aveva fatto mio padre? Scossi la testa, sconvolto. Era tutto un sogno per caso? Ero vittima di un genjutsu? Un ... un pipistrello ... alla finestra. Velocemente. Avrei detto, chiedendo ad un altro pezzo di Kakuresata di staccarsi dallo stormo per confluire alla fessura che dava sulla casa dell'anziana. Avrei sfruttato i sensi condivisi dallo stormo per origliare da lontano la conversazione. Non importava mi avvicinassi. Non volevo neanche farlo. Lo avrei fatto soltanto in caso di necessità, se, ad esempio, quel pezzo di Kakuresata si fosse staccato. Riferisci tutto quello che senti. Descrivimi le due donne che vedi. La voce era rotta e mesta. Non era facile affrontare quella situazione: tenere a bada il demone che albergava dentro di me era una sfida complessa. Novità? Dissi nuovamente dal medaglione, chiamando il cardinale.



    Chakra:
    Vitalità:
    En. Vitale: 30/30
    Statistiche Primarie
    Forza: 850
    Velocità: 700
    Resistenza: 700
    Riflessi: 700
    Statistiche Secondarie
    Concentrazione: 700
    Agilità: 700
    Intuito: 700
    Precisione: 700
    Slot Difesa
    1:
    2:
    3:
    Slot Azione
    1:
    2:
    3:
    Slot Tecnica
    1:
    2:
    Equipaggiamento
    • Tonico Coagulante Medio × 3
    • Sistema di Ancoraggio dell'Arto Artificiale × 3
    • Elmo integrale dell'Inquisitore × 1
    • Cotta di Maglia Completa × 1
    • Arto Artificiale Kiriano Base × 2
    • Filo di Nylon [10m] × 1
    • Spiedi Potenziati × 2
    • Tonico di Recupero Medio × 1
    • Braccio Sinistro dell'Inquisitore × 1
    • Unagi × 1
    • Yakusoku Kenkichi × 1

    Note



    Parlato
    Citato
    Koutsu
    Kyofu
    Yakusoku




     
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69 replies since 18/12/2019, 16:16   1534 views
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