Prima che Akuraguri potesse iniziare a mettere in atto il suo piano e scappare con le sue copie, venne fermato dal braccio di un ninja comparso da un vicolo vicino. Il ninja gli rivolse alcune parole chiamandolo con il suo nome ed offrendosi come il rinforzo del ragazzo. Akuraguri non ebbe il tempo di muoversi o di fare un pensiero che il ninja si mosse, arrivando davanti ai tre in un lampo. Il combattimento ebbe la stessa durata, veloce come il vento ed i tre erano per terra. Akuraguri capì qualcosa del combattimento solo dai rumori di ossa rotte e urla di dolore, poichè i movimenti del chunin erano troppo veloci per lui da seguire.

Finalmente si girò e vide il ninja che, puntando un kunai alla gola di uno dei farabutti, gli chiese di ottenere delle informazioni da quel bandito, prima che, in trenta secondi, la sua gola venisse aperta. Il ragazzo rimase lì paralizzato, in piedi, per qualche secondo, con quei pochi secondi che passarono lenti come non mai. Dopo che dieci secondi passarono, il mondo riprese la sua velocità ed il cuore di Akuraguri cominciò a batttere all'impazzata. La sua mente vagava da un argomento all'altro, in preda ad una frenesia quasi maniacale ed il ragazzo non riusciva a formulare una domanda.

Passati 20 secondi, il ragazzo poteva vedere le gocce di sudore che scorrevano sulla fonte del bandito e si accorse di essere ricoperto di sudore anche lui. Finalmente, una serie di domande si fece strada in mezzo alla sua caotica mente e arrivò anche alla bocca, uscendo quasi in un rantolo

Chi siete voi, per chi lavorate, come vi siete procurati le armi e a chi dovreste darle?

Quasi sputate queste parole, Akuraguri si mise a sedere, visibilmente provato dall'esperienza. La sua prima esperienza vicino alla morte.

Fortunatamente per il bandito e per Akuraguri stesso il ragazzo aveva fatto le domande giuste o almeno domande che soddisfacessero il chunin. Il contrabbandiere, pur di aver salva la vita, diede ai due tutte le informazioni che Akuraguri aveva richiesto ed anche di più. La posizione del covo, il fatto che ci fossero altre armi e la loro locazione, i numeri del gruppo ed infine il nome del loro capo. Ovviamente il nome, Karagetsu, non venne riconosciuto dal ragazzo, non pratico delle zone e della malavita locale.

Quando il malvivente finì di parlare, per un lunghissimo attimo il kunai dell'otese rimase fermo sulla sua gola. Poi scomparve con velocità ed il chunin si allontanò da lui, voltandosi verso il kiriano e , dopo essersi congratulato, chiedendogli cosa volesse farne con lo sconfitto. Il ragazzo ci pensò per un momento e poi prese la sua decisione. Lo avrebbero lasciato in un vicolo, legato a qualcosa in modo che non potesse scappare. Sarebbero poi tornati in seguito per portarlo alla giustizia.

Intanto il carico venne fatto esplodere dall'otese con una cartabomba esplosiva ed il fuoco del piccolo incendio presentava uno spettacolo strano al centro della piazza. Senza perdere tempo però i due ninja furono però in viaggio verso il covo dei rimanenti quattro banditi. Durante il tragitto il chunin finalmente si presentò come Kato Yotsuki, chunin di Oto. Il ragazzo approfittò di un momento di pausa per presentarsi come Akuraguri, studente di Kiri.

Nonostante il kiriano non gli avesse dato nessun input di alcun genere, il chunin cercò di intavolare un discorso al quale il giovane rispose svogliatamente:

Per adesso non mi sono ancora concentrato su nessuno stile....No,nessun cognome e no, non faccio parte di nessuna famiglia nobile....si, un kiriano di nome Ryuu

Detto ciò il ragazzo sarebbe rimasto zitto fino alla loro destinazione.

Nonostante avesse fatto intendere di non avere molto interesse nel parlare, ad Akuraguri non dispiaceva la presenza e la compagnia del chunin, che nonostante fosse evidentemente disturbato, aveva evidentemente le stesse aspirazioni o condivideva alcuni dei valore del giovane kiriano. Alle sue domande Akuraguri rispose così, velocemente:

Oh, non l'ho conosciuto approfonditamente, ma mi sembra un tipo forte, la stessa impressione che mi dai tu.

Arrivati al porto, i due si nascosero velocemente all'ombra, giusto in tempo per osservare e carpire una conversazione fra uno scagnozzo ed il famoso Karagetsu. Nonostante stesse ormai in tensione e pronto a praticamente qualsiasi situazione gli si parasse davanti, Akuraguri non riuscì a nascondere la sua sorpresa nello scoprire che il famigerato Karagetsu era bensì una ragazza, con lunghi capelli rossi. Nonostante fosse sorpreso, il suo stupore dovette durare poco dato che la pirata diede ad uno dei suoi scagnozzi un ordine ben preciso, ovvero quello di andare a controllare cosa fosse successo ai suoi sottoposti, velocemente fatti fuori dai due ninja.


In quel momento il chunin decise di passare, momentaneamente, il comando al ragazzo, chidendogli cosa dovessero fare, se seguire l'uomo od assaltare direttamente il covo. Il ragazzo ci pensò un momento e poi comunicò velocemente al chunin la sua decisione, sussurrando:

Se facessimo fuori questo scagnozzo, avremmo più tempo per decidere come e quando attaccare il covo. Inoltre, avremmo più informazioni e ci sarebbe certamente più semplice infiltrarci.

L'accademico avrebbe quindi consigliato al ragazzo di agire in proprio e di sottomettere o neutralizzare il nemico. Akuraguri non se lo fece ripetere due volte e con passò felpato iniziò il suo inseguimento, tenendosi a qualche metro di distanza in maniera tale da non essere scoperto. Nel momento in cui il pirata si sarebbe finalmente avviato all'interno della piazza per comprendere meglio la situazione, il giovane avrebbe teso un filo di nylon attraverso la piccola strada che il bandito aveva appena passato, pronto all'azione e tenendo in una mano il filo, pronto a tirarlo per far cadere il nemico e nell'altra il suo fedele Kaiken.

Non appena il pirata, preoccupato, fosse tornato verso la strada dalla quale era provenuto e si fosse incamminato verso il covo, Akuraguri avrebbe tirato il filo, cercando di trattenersi fino all'ultimo momento, per sfruttare al massimo l'effetto sorpresa. Se fosse risucito a destabilizzarlo in qualsiasi maniera o anche a farlo cadere, egli si sarebbe avventato su di lui e, sfruttando lo stupore dell'avversario, gli avrebbe posizionato il kaiken sulla gola ed una mano sulla bocca, intimandogli il silenzio, pena la morte. Avrebbe poi cercato un angolo buio dove trascinare il suo nemico, per continuare il processo di interrogazione. Avrebbe anche spogliato il nemico di tutte le armi, ma solo in caso fosse in compagnia del chunin. Non voleva dare allo scagnozzo nessuna opportunità di liberarsi.

Un mezzo sorriso si disegnò sulla faccia del ninja di kiri alle frasi del chunin. Infatti, nonostante fossero in un ambiente ostile, nel bel mezzo di una missione importante le lodi fanno sempre piacere, soprattutto considerando questa fosse la prima missione del giovane. Dunque, estratte delle informazioni dal prigoniero attraverso una tecnica di tortura del ninja dell'Accademia, i due si fermarono per un momento per decidere sul da farsi.

Akuraguri si fermò per un momento, cercando di avere in mente tutte le informazioni che aveva accumulato durante la missione e un idea gli balenò in mente. Avrebbero cercato di attrarre il capo al di fuori del nascondiglio, per poi utilizzarla come ostaggio per far arrendere gli altri pirati. E avrebbero fatto ciò trasfomandosi nell'uomo che era stato mandato a controllare che tutto fosse apposto.

Esposta la sua idea e deciso di continuare con la sua esecuzione, Akuraguri avrebbe chiesto a Kato di nascondersi all'interno del vicolo e di aspettare che egli arrivasse con Karagetsu, per poi assalirla e continuare il piano.

Fatto ciò egli compose il simbolo della capra e incalando il chakra, cambio la sua forma per essere completamente identico all'uomo che era stato mandato a controllare. Iniziò a correre verso il covo dei pirati, assicurandosi di apparire spaventato e sudato per la sua parte [Slot Tecnica 1].

Arrivato davanti iniziò ad urlare:

Karagestu-san! Karagetsu-san!

e quando la donna fosse uscita le avrebbe indicato la strada e le avrebbe detto. in modo concitato:

Karagestu-san, devi venire con me, è successa una cosa terribile. Quei due imbecilli si sono fatti sorprendere e le armi sono sparite. Loro sono ancora svenuti e non riesco a svegliarli! Ma forse se ci mettiamo sulle tracce del ladro adesso riusciremo a trovarlo

Inoltre, se la piratessa avesse deciso di mandare qualcuno al posto suo, egli avrebbe detto

Karagestu-san, credo ci sia bisogno della persona più intelligente a cercare questo ladro ed inoltre se sei preoccupata per il covo, posso rimanere io ad aiutare gli altri a fare da guardia.

Così egli avrebbe sperato di aver attirato la piratessa nelle loro grinfie e avrebbe aspettato la sua risposta. Se fossero andati insieme, avrebbe aiutato Kato nella sottomisione della donna e poi insieme l'avrebbero usata come ostaggio per catturare i restanti mebri della banda. Se fosse rimasto nella base, avrebbe aspettato che Kato arrivasse con la ragazza e avrebbe aspettato l'ultimo momento possibile per poi puntare uno spiedo alla gola di uno dei due rimanenti pirati, segnando la fine della banda.

Akuraguri espose il suo piano al chunin, che si mostrò molto recettivo e si complimentò con il ragazzo, pur ricordandogli che questo piano, così poco refinito, avrebbe funzionato solamente contro avversari di basso livello.

Il kiriano dunque si attivò e trasformatosi nel bandito, apporciò il covo e riuscì, in maniera abbastanza semplice, ad attirare la piratessa nel punto convenuto. Nonostante lui avesse immaginato che la cattura avvenisse senza problemi, il chunin era di un altro parere e voleva testate il kiriano. Così, al posto di neutralizzarla, Kato le assestò un preciso colpo sul gomito, per poi voltarsi verso Akuraguri ed intimarli di finirla.

Il giovane, per un momento sorpreso dalla richiesta e dal cambiamento di piano, non ebbe tempo per lamentarsi, poichè si vide la donna avventarsi su di lui, brandendo un coltello. Il primo attacco sarebbe partito mirando verso l'addome del ninja, che l'avrebbe schivato facilmente, portando la sua gamba destra diagonalmente dietro di se e lasciando che il corpo seguisse quella direzione, girandosi di 90 gradi ed evitando l'affondo [Slot Difesa 1].

Il secondo attacco fu più pericoloso ed Akuraguri dovette praticamente saltare per allontanarsi all'indietro, mantenendo l'equilibrio per poco ed evitando la lama di un soffio. Si soffermò poi un attimo, per decidere come contrattacare e poi si slanciò all'attacco [Slot Difesa 1].

La sua prima azione fu quella di tirar fuori il suo kaiken [Azione Gratuita] e iniziò la sua offensiva attaccando con un movimento simile al primo effetuato dalla donna, infatti cercò di abbassarsi e di scagliarsi, puntando i piedi sul terreno e spingendo, verso l'addome della donna, intenzionato a squarciarlo [Slot Azione 1].

Se quell'attacco fosse andato a segno o meno, egli sarebbe rimasto basso e si sarebbe girato e tentando di usare la torsione del suo corpo per squarciare la pancia dell'avversario, provando a dare quanta più velocità possibile al suo colpo e prendendo il kaiken con entrambe le mani [Slot Azione 2]. Cercando di non dare alla donna un attimo di respiro e di pensiero, egli tentò di colpirla nuovamente con un colpo obliquo, usando la sua posizione bassa per darsi uno slancio con le sue gambe, spingendo al massimo della sua forza contro il terreno ed alzandosi durante il colpo, cercando di far passare il coltello dalla pancia alla spalla.

Ormai alzatosi, avrebbe incanalato il suo chakra all'interno delle sue gambe e si sarebbe concentrato sul colpire la spalla sinistra della donna, potenziando la velocità del suo corpo e scagliandosi contro di essa, estendendo le braccia e puntando alla sua spalla, spingendo con tutto il suo essere [Slot Azione 4] [Slot Tecnica 1].

Finiti i suoi attachi, si sarebbe fermato in una posizione difensiva, con il kaiken alazato in orizzontale all'altezza della faccia

Le parole del chunin raggiunsero Akuraguri, ma allo stesso tempo non lo fecero, scivolandogli di dosso come pioggia, a causa della concentrazione che aveva raggiunto il ninja. La donna davanti a lui voleva la sua vita e, come un animale ferito, si avventò su di lui, alla disperata ricerca di una via d'uscita da una situazione che pareva letale. I suoi attacchi non andarono a fondo però, dato che il ragazzo con velocità li schivò e partì al contrattacco. Anche l'offensiva del kiriano inizialmente non diede frutti, ma gli ultimi due attacchi trovarono la loro preda.

Dopo averla colpita per la prima volta, Akuraguri fece l'errore di sottovalutare la disperazione della donna e nel colpire con il kaiken per la seconda volta, notò come il braccio della donna portante il coltello fosse avanzato di scattò, portandosi verso il suo addome. Akuraguri comprese che il colpo sarebbe andato a segno e quindi si preparò all'impatto ed al dolore, concentrando una parte del suo chakra all'interno della sua pancia, cercando di prevenire danni agli organi interni. Il colpo arrivò, veloce e straziante. Per un momento Akuraguri sentì la sua pelle venire squarciata dal coltello, ma il suo chakra aveva fatto effetto e non subì troppi danni [Slot Difesa 1].

Nonostante fosse stato ferito, il ragazzo mantenne la calma. Inoltre, si potè rendere conto che oramai, la ragazza davanti a lui aveva anch'essa diverse ferite e doveva essere ormai sull'orlo di crollare. Così, senza esitazione si rilanciò all'attacco, coprendo il dolore con un espressione strana ed agghiacciante per la situazione, un sorriso. Forzato e distorto, quel sorriso sarebbe stata l'ultima cosa che quella donna avrebbe mai visto tenne in mente il kiriano mentre si scagliava sulla sua preda.

Non ci fu molta tecnica in quello che egli provò a compiere successivamente. Infatti egli semplicemente incanalò una piccola quantità di chakra all'interno delle sue gambe per aumentare la sua velocità e provò un affondo, tenendo il suo kaiken con entrambe le mani, mirato alla spalla sinistra del suo avversario [Slot Azione 1]. Egli avrebbe mirato per quel punto poichè oltremodo danneggiato dai precedenti attacchi e non si sarebbe fermato a quel solo attacco, ma una volta compiuto il primo, avrebbe alzato il kaiken, continuando a tenerlo con entrambe le mani e lo avrebbe poi abbassato con violenza, provando a schiantarsi sempre sulla spalla sinistra della donna. Questa volta, il suo chakra avrebbe aiutato le sue due braccia a muoversi più velocemente, in modo tale da poter assicuare che il colpo andasse a segno [Slot Azione 2].

Infine egli decise di provare a concludere il tutto con una tecnica. Si fermò un momento infatti e raccolta la sua concentrazione, cercò di eseguire con le sua mani la posizione del gallo. Se ci fosse stata abbastanza umidità nell'aria, cosa che egli credeva fosse vero, vista la posizione di Konkai, all'interno di un isola, accanto a lui si sarebbero venuti a formare tre piranha [Slot Tecnica 1]. Questi, alla vista del sangue della donna si sarebbero avventati su di lei, naturalmente focalizzandosi sulla zona dove la donna stava perdendo maggiormente sangue, ovvero la sua spalla sinistra. Egli stette un momento ad osservare quale sarebbe stata la risposta del suo avversario e avrebbe messo il kaiken davanti al suo naso, in posizione orizzontale, pronto a difendersi da eventuali attacchi.