Il Popolo del DesertoSuricati per Masayoshi

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    Falce dei Kaguya


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    La Stirpe dei Suricati


    Questioni di Famiglia



    Questa è una storia un pò diversa dalle solite: non una missione, come quelle a cui la nostra piccola Ryugi era stata assegnata grazie alle intercessioni del padre, o altre situazioni simili, no, questa volta, quando la nostra piccola Nekki fu contattata dalla madre, mentre si allenava nella casa di famiglia con fili e kunai, la piccola Ryugi fu avvisata che era una questione più "personale".
    Sembrava, infatti, che un amico di famiglia, o forse un collega mercante (non era stata ben chiara la madre in tal senso), avesse segnalato un problema nel deserto di Anaouroch, un problema legato ad alcuni piccoli suricati in guerra fra loro.

    Ora, non so voi, ma la prima volta che ho sentito parlare dei suricati, mi sono chiesto: "I cosa?"... Ryugi non era così ignorante, per fortuna (ammetto che fino a qualche tempo fa non conoscevo nemmeno i Fennec).

    Al di là di questa digressione, la nostra piccola amica genin era, come potrete immaginare, sorpresa, nello scoprire che c'erano dei suricati con tali capacità d'interazione, da poter persino comunicare con le persone, e che questi animali avevano anche la possibilità di provocare problemi a mercanti e nomadi del deserto!
    C'era una popolazione che aveva parlato di come la guerra fra due diverse stirpi, se così si potevano definire per il colore del loro pelo, avessero provocato loro dei problemi.
    E verso quella popolazione, la piccola Ryugi fu inviata, ma non da sola...

    [...]

    Quasi un anno prima, Masayoshi, il Jinchuuriki del Sei Code di Suna, aveva aiutato alcuni suricati, delle creature legate a suo nonno, da ciò che il giovane profugo sapeva, creature che ora stavano vivendo una sorta di guerra intestina, anche se Masayoshi non aveva, probabilmente, un quadro completo di tutta la storia.
    Un anno prima, come vi dicevo, il genin della Sabbia era riuscito a salvare una squadra di suricati, che avevano una struttura gerarchica abbastanza ben organizzata, si deve ammettere, riportandoli fino al loro branco, dove i feriti furono curati.
    Nel farlo aveva scacciato, momentaneamente, il branco dal manto nero e salvato il giovane Tsuneyo, ma poco di più, non era nemmeno riuscito a parlare con la capobranco.
    Fu più o meno mentre la nostra piccola amica Ryugi veniva avvisata dalla madre di dover incontrare una tribù nomade, che il Jinchuuriki ricevette una visita, forse inaspettata, dallo stesso Tsuneyo.
    Vi lascio immaginare il più del loro dialogo, ma alla fine di tutto, il suricato avrebbe indicato al Jinchuuriki che fuori dai confini di Suna c'era, in pieno deserto, un popolo nomade che aveva un modo per aiutarli per quel che riguardava la questione dei "suricati neri" e loro avevano bisogno del suo aiuto.
    Inoltre, la tribù, a quanto pareva, aveva chiesto il supporto anche di un altro shinobi di Suna: si sarebbero incontrati lì dove quelli li aspettavano.

    [...]

    La piccola Ryugi fu accompagnata nei pressi del luogo dove si trovava questa misteriosa tribù da uno dei mercanti che collaboravano con la madre, mentre Masayoshi fu guidato da Tsuneyo.
    Forse il Jinchuuriki non conosceva la piccola figlia di una delle famiglie Nekki di Suna, di certo la giovane genin, con la sua passione per le informazioni e quant'altro, aveva letto qualche notizia qua e là su Masayoshi, il profugo sopravvissuto all'assalto dei Kijin di parecchi anni prima e divenuto un ninja della Sabbia, fra i più promettenti dei genin, a quel che aveva saputo.
    Quando i due fossero arrivati nelle vicinanze una dell'altro, Ryugi avrebbe fatto un semplice inchino, portandosi davanti all'altro e porgendogli un foglietto:

    Buongiorno, Masayoshi-sama.

    Mi chiamo Ryugi Nekki, sono una genin di Suna, molto meno esperta di lei, mia madre mi ha messo in contatto con la popolazione nomade di questi luoghi per aiutarli con una qualche guerra intestina fra diverse popolazioni animali della zona.
    Non so perché anche lei è stato assegnato ad una missione che, immagino, sia relativamente meno complessa di quanto un ninja esperto come lei debba affrontare.

    Ps: Mi scuso se le scrivo anziché parlare, ma... balbetto...


    Una semplice, e molto normale per la nostra piccola Nekki, descrizione di se stessa e dei fatti così come li aveva capiti lei.
    La situazione era effettivamente così semplice come pensava? Non era possibile dirlo al momento, tanto più che di lì a pochi secondi, un ragazzino si sarebbe fatto avanti verso i due giovani genin



    Salute, ninja della Sabbia, mi chiamo Alladin e sono il rappresentante dei Puraku. E' un piacere fare la vostra conoscenza, sono anni che non incontro shinobi di Suna, ma spero che voi possiate esserci d'aiuto, e possiate esserlo per i Suricati, così come lo furono altri vostri compagni alcuni anni fa., concluse, prima di guardare al duo di shinobi ed aggiungere: Quanto sapete della storia dei Suricati?, una domanda semplice, ma utile per capire da dove avrebbe dovuto iniziare il suo racconto.


    CITAZIONE
    Ok, Roroo, cerco di ricollegare tanto alle tue vecchie giocate (piena libertà sul finale di raccontare la trama che hai creato per legare il tuo pg alla storia dei Suricati + per ricollegarti alla vecchia giocata con Shu) & ci voglio collegare la trama, mai portata avanti con Hoshi, di Saban'Na e relativi eremiti del Deserto ^^'
     
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    Nuova avventura tra i suricati!


    Chapter I - Deserto dell'Anarouch




    Quel giorno, a casa Masayoshi, sdraiati sul divano che il giovane sunese aveva raccattato per pochi spiccioli nella fiera domenicale di Suna, non vi era il solo pigro Ajeje, il suricato che si era accattato molti anni fa, ma un altro suricato!
    L'ospite si era intrufolato da una finestra aperta, approfittando dell'assenza del Jinchuuriki, fuori per alcune brevi commissioni. Al suo rientro, alla vista di quel suricato grande almeno il doppio di Ajeje, lo Shokuto sobbalzò per lo spavento, lanciando un urlo che rimbombò per tutto il piano.
    Per loro fortuna, l'intero palazzo era abitato da vecchi con gravi problemi d'udito. Si sarebbero potuti scannare senza disturbare nessuno. Ricordò all'istante dove aveva visto quella creatura dal manto castano.
    T-Tsuneyo? Chiese, appoggiandosi al tavolo.
    Avevi ragione. Questo suricato non è come noi. E da lì, partendo da ciò che era accaduto nella grotta, da cui era stato cacciato con un vasto jutsu che Tsuneyo confermò essere stato eseguito da Mushu in persona, nacque una splendida conversazione.
    Abbiamo bisogno di te. All'improvviso, quando il Genin meno lo attendeva, Tsuneyo pronunciò quelle parole. La sua voce si era fatta seria, dura come l'acciaio. Davanti a una tazza d'acqua fresca offerta dal ragazzo, egli ascoltò ciò che il suo amico ebbe da dire.
    Fuori da Suna, nella zona più profonda dell'Anarouch, forse a pochi passi dal confine controllato dai Kijin, vi era un popolo nomade che aveva un modo per aiutarli nel conflitto con i suricati neri.
    Sono ancora in lotta. Pensò, dispiaciuto. Siete in contatto con gli umani. Aggiunse, sorpreso. Sperò non fossero i Kijin, popolo nomade proveniente dai territori fuori dal Continente ninja, ma se i suricati avevano abitato per secoli nel deserto che era stata la sua casa, arrivando persino a stringere un legame con suo nonno, non credeva possibile un' alleanza con quei guerrafondai. Fu sorpreso nel sapere che un altro ninja di Suna era stato contattato dalla tribù.
    Non penso sia Daishin. Sapeva che era ancora fuori per una missione.
    Ci sarò. Sarebbero partiti il giorno dopo.

    [...]



    Con le possenti mura di Suna alle proprie spalle, Tsuneyo guidò il giovane Jinchuuriki nel luogo dell'incontro. Fu una marcia silenziosa, priva di conversazioni. Il livello di concentrazione era alto e questo dimostrava quanto violento fosse lo scontro tra le due tribù di suricati. Dietro il silenzio della creatura, si nascondeva paura per possibili attacchi o agguati. Il Genin non ebbe nulla da obiettare. Aveva avuto un assaggio delle doti combattive di quei animali dotati di fauci potenti e code capaci di spezzare ossa, per non parlare della loro abilità di manipolare la terra.

    [...]



    Nel luogo d'incontro, con Tsuneyo al suo fianco, il Genin poté incontrare la sua parigrado, in compagnia di un anonimo uomo di mezz'età. La vide avvicinarsi e porgergli una carta ninja. L' afferrò, inarcando un sopracciglio, ma quando ne lesse il lungo contenuto, egli capì quel comportamento strambo.
    Tutti quei complimenti lo fecero arrossire. Era solo un Genin come lei, con la sfortuna/fortuna di avere un demone dentro sé.
    Piacere mio Ryugi-san. Felice di conoscerti. Lui è Tsuneyo, un suricato che ho conosciuto un anno fa. Usò il suo amico per osservare la reazione della ragazza. Avrebbe cercato di superare la sua balbuzia o si sarebbe limitata ad annuire senza pronunciare il suo nome?
    e siamo parigrado, perciò puoi darmi del tu. S'intascò il biglietto, sperando che non ne avesse altri già pronti.

    E in quel momento, apparso da chissà dove, un ragazzino avanzò verso di loro. Sulla sua mano aveva un lungo bastone di legno, usurato dal tempo e dalla sabbia. Si presentò, ringraziandoli per essere lì in loro aiuto.
    Il suo aspetto e la sua voce calma trasmetteva pace e saggezza.
    Sono Masayoshi Shokuto. Abbassò il capo in segno di rispetto. Poco o nulla. Mio nonno era legato a loro e... sorvolò sulle modalità del loro ultimo contatto, ottenuto per mezzo di un rito proibito .. mi disse di cercare Mushu, nell'Anarouch. Un anno fa, vicino al confine con la Zanna, salvai la vita a Tsuneyo, prima che Mushu in persona non mi scaraventasse via dalla grotta come un foglio di carta. Lanciò un occhiata al suo amico. Senza ferirmi, lo ammetto. Riportò lo sguardo sul bambino. So che vi è una faida tra due tribù, ma ne ignoro le motivazione. Ora che ci pensava, Tsuneyo non ne aveva mai parlato.



     
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    La Storia dei Suricati


    Ed i loro due clan



    [Casa Shoto]

    Tsuneyo spiegò, in modo molto sintetico, gli eventi dell'ultimo anno: Dopo che Mushu ti scacciò dalla nostra tana, ci fu uno scontro a campo aperto... buona parte delle grotte in cui vivevamo andarono distrutte, ma eravamo convinti di aver vinto quella battaglia e forse persino la guerra, in fondo buona parte dei Manti Neri era stata quasi spazzata via.
    Per diversi mesi siamo stati in pace, sempre in guardia, ma ci stavamo preparando per un altro anno, dopo le fatiche di quelle battaglie, speravamo di aver vinto ed invece, qualche settimana fa, ecco che siamo stati di nuovo attaccati!
    , raccontò il suricato.
    Dopo che Tsuneyo ammise che avevano bisogno del loro aiuto e che un altro ninja di Suna sarebbe stato presente, alla sorpresa di Masayoshi di altri aiuti da parte di uomini, Tsuneyo chinò leggermente il capo: Mushu-sama era rattristata nell'averti scacciato, ma teneva troppo a tuo nonno per farti rischiare la vita, allora, oggi però il pericolo è più grande: abbiamo chiesto aiuto alla tribù dei Puraku, antichi amici dei Suricati, ma anche la famiglia degli Shoto è nostra amica, quindi anche Mushu-sama ha detto che era meglio averti con noi., concluse, con un sorriso, forse un pò intimidatorio, dati i denti aguzzi.

    [Deserto]

    La nostra piccola Ryugi, quando le fu presentato Tsuneyo, chinò leggermente il capo verso il Suricato: P p p p p pi pi pi pi pi .... pia pia pia.... Piacere!, disse semplicemente, accennando poi un leggero inchino anche alle parole cordiali di Masayoshi, prima dell'arrivo di Alladin.
    Il rappresentante dei Puraku ascoltò le parole del Jinchuuriki e poi con un cenno del capo riprese la parola: Probabilmente tuo nonno, Masayoshi-san, aveva saputo degli ultimi eventi di questi anni.
    Dovete sapere che i Suricati, al pari di Fennec ed altre razze del Deserto, hanno un loro rappresentante fra i cosiddetti saggi del Deserto.
    Pensate ai clan fondatori del vostro villaggio: ecco, i Saggi del Deserto è un consiglio delle tribù animali più potenti di Anarouch.
    Circa quattro anni fa, il rappresentante dei suricati, il Saggio Janki, ha abbandonato il suo ruolo, per una storia che forse è troppo lunga da spiegare adesso.
    Fatto sta che il posto vacante per i Suricati portò ad una lotta intestina: una tribù spaccata dall'avidità di uno dei Manti Neri, che reclama per se un posto che anche Mushu potrebbe chiedere.
    , spiegò il nomade, per poi continuare, Noi Puraku siamo legati ad Arumajiro, uno dei Sette Saggi, il più anziano di tutti, e siamo voluti intervenire per interrompere questo scontro fratricida.
    Sembrava che l'anno scorso si fosse interrotto il tutto, che i Manti Neri fossero stati indeboliti abbastanza da ritirarsi, ma adesso sono tornati all'attacco ed Arumajiro-sama teme che un nemico dei Sette Saggi li stia aiutando.
    Per questo è stato chiesto il vostro aiuto, genin della Sabbia.
    , concluse, rivolto ai due, Alladin.
    Domande?, avrebbe aggiunto dopo un pò, prima di invitare i due ninja a seguirlo, Tsuneyo-san, qui, ci condurrà fino alla tana dei Manti Neri: il nostro sarà un piccolo gruppo, quattro elementi. Una volta entrati nella loro tana, mi occuperò io di chiamare i rinforzi, va bene?

    E su quest'ultima spiegazione, il gruppo si sarebbe mosso nel deserto, verso il loro bersaglio.


    Post per introdurre il collegamento fra la trama che avevi usato finora per i suricati e quella introdotta con Hoshi 4 anni fa dei Saggi del Deserto ^^'
    Fai pure domande se vuoi, così prossimo post iniziamo la parte più attiva :riot:
     
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    Importanti verità sull'Anarouch


    Chapter II - Deserto dell'Anarouch




    Dinanzi ad Alladin, rappresentate dei Puraku, popolo amico dei suricati come rivelato da Tsuneyo nell'appartamento dello Shokuto, i due Genin ascoltarono il commento al breve riepilogo fornito dal Jinchuuriki.
    Saggi del deserto? Considerava l'Anarouch la sua casa, la sua vera terra natia, ma l'aveva sempre pensata e descritta come una vasta distesa di sabbia disseminata di animali senza coscienza, puntellata da piccole oasi e grotte sotterranee.
    Se si escludeva Sanbashi, che Masayoshi considerava come l'unico villaggio immerso nelle dune, non vi erano centri abitati o città in cui vivere, ma grazie a quel bambino apparso dal nulla, ora sapeva che nell'Anarouch vi erano popoli, tribù animali e un consiglio presieduto da sette saggi.
    Il deserto era vivo, più vivo del mare e della terra ferma.
    Ne fu entusiasta. Non aveva mai pensato di abbandonare la Sabbia e di spogliarsi di quel coprifronte di cui era fiero, ma qualche volta aveva pensato di trasferirsi nel deserto, di vivere in quella Sabbia che lo aveva visto nascere, proclamandosi suo difensore. Dal giorno in cui aveva ottenuto il Bjuu, quel pensiero era stato represso, ma viveva ancora in lui, come un piccolo seme.

    Sul conflitto in cui era stato coinvolto, Alladin rivelò che i manti neri avevano osato pretendere con la forza un posto nel consiglio, dando inizio a un violento conflitto con i suricati guidati da Mushu. Una guerra fratricida che aveva costretto i Saggi a intervenire, senza successo, perché lo scontro era già riniziato dopo una breve tregua.
    Masayoshi e la ragazza erano stati convocati perché Arumajiro-sama sospettava che a muovere i Manti neri fosse qualche attore esterno, nemico dei Saggi, con chissà quali obiettivi.
    Gli occhi di Masayoshi divamparono.
    I Kijin? Si chiese, mentre il ragazzo dava spazio ad eventuali dubbi o domande.

    Si hanno sospetti su chi abbia interesse nell'aiutarli? Chiese, per poi aggiungere. E gli altri membri della spedizione? Avremmo modo di conoscerli prima di entrare in azione?
    Lanciò un occhiata alla sua collega, curioso di conoscere in quale campo si cimentasse, se taijutsu, ninjutsu o meglio ancora genjutsu. Avrebbero approfittato del viaggio verso la base dei manti neri per conoscersi meglio.


     
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    La Squadra del Deserto


    In marcia



    Alla prima domanda di Masayoshi, Alladin fu più che pronto a rispondere: Un essere rinnegato, che un tempo sedeva fra i Sette Saggi. Si chiama Kan e ha appreso un'antica arte qualcosa di malvagio, che speriamo di non trovare fra i Manti Neri., spiegò, per poi continuare sull'altra domanda: Grazie a Tsuneyo, potremmo chiamare altri Suricati, se vorrete. Inoltre, proprio per il rischio che Kan si sia alleato ai Manti Neri, due dei Saggi rimasti, verranno in nostro aiuto: Daikenjin, l'anziano Fennec, e Bastet, la Regina dei Felini. Forse anche alcuni dei loro simili., aggiunse con un'evidente nota di orgoglio, Sul conoscerli, però, temo che non sarà fattibile: posso richiamarli una volta sola, grazie al mio legame con Arumajiro e non possiamo sperare in una missione quanto meno furtiva con la possente Bastet fra noi... non è famosa per essere furtiva., ammise con un sorriso imbarazzato.
    Se non vi fossero state altre domande, e la piccola Ryugi era troppo sbalordita da tutto ciò che stava sentendo per farne, il gruppo si sarebbe messo in marcia di lì a pochi istanti, con Alladin ad aprire la fila ed i due ninja di Suna dietro di lui.

    La nostra piccola amica, forse intuendo (sapete bene che non è affatto una sciocca) il valore del conoscere vicendevolmente le proprie abilità, avrebbe iniziato a parlare con il suo parigrado: Io sssss sono un mmmm membro del cc clan Nekki, mmmm ma nnn non ho mai appppp appreso anccc ancora le arti d d d del clan.
    So usare corde, qqqq qualche illllllll illl illll illusione e un p p paio d d di nnnn nnn ninjutsu.
    , poi avrebbe anche ascoltato le descrizioni delle abilità sia del Jinchuuriki (per quanto, ovviamente, non sapeva che era tale) sia del suricato che a lui si accompagnava.

    L'avanzata sarebbe andata avanti senza grossi problemi per un pò, finché non fossero arrivati nei pressi di un'altura rocciosa levigata dal vento, lì Alladin si sarebbe fermato: Dalle nostre informazioni, i Manti Neri si trovano in alcune grotte nella parte alta di questo piano roccioso: dovremmo scalarla., suggerì il Puraku, iniziando ad usare il chakra adesivo per salire sulla stessa.
    A quel punto, qualsiasi cosa il giovane profugo ed il suricato avessero iniziato a fare, Ryugi sarebbe rimasta indietro un bel pò imbarazzata: N... n... non so u uuuuu usare il ch ch chakra pppp per sss scalare. P p pppp posso usare le cccc corde!, suggerì.
    Stava a Masayoshi l'ultima parola a quel punto.


    Mò iniziamo il chakra adesivo per me ed al prossimo ti faccio attivare anche un pò a te con Tsuneyo ^^'
     
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    Corso accelerato sul chakra adesivo


    Chapter III - Deserto dell'Anarouch




    Kan. Un nome semplice, breve, dietro il quale si celava un individuo che, a dire di Alladin, aveva appreso un arte maligna, così potente da far scomodare persino due dei sette Saggi: un fennec, di nome Daikenjin, e un felino chiamato Bastet.
    Il volto di Masayoshi si oscurò e dentro di sé represse con forza quel briciolo di curiosità che lo invitava a chiedere informazioni sullo strano potere del rinnegato.
    Con stupore, la sua seconda richiesta venne rigettata: qualora fosse stato necessario, il Puraku avrebbe potuto evocare i due saggi una volta sola, sacrificando l'opportunità di adottare un approccio furtivo.
    Il ragazzo fece spallucce e non si lamentò.
    Non importa, mi adeguerò. Fu l'unica che disse prima di mettersi in viaggio.


    [...]


    Iniziarono a muoversi, con Alladin in prima fila e loro due dietro, a qualche metro di distanza, liberi di conversare e di conoscersi. Tsuneyo camminava alla destra del Jinchuuriki, scrutando l'orizzonte con i suoi minuscoli occhi color roccia.
    Per proteggersi dai granelli di sabbia in sospensione, Masayoshi si era stretto davanti alle labbra e al naso un pezzo di semplice stoffa. Poco dopo la partenza, mentre i loro piedi affondavano nella sabbia cocente, raffreddata in superficie dal vento che soffiava alle loro spalle, Ryugi ruppe il ghiaccio, presentandosi.
    Clan Nekki. Li conosceva per essere uno dei clan fondanti della Sabbia, ma non aveva mai incontrato un loro ninja.
    Bene. Io sono un combattente corpo a corpo e possiedo qualche Doton, niente di speciale. Aveva giurato di non rivelare il suo potere, il suo ruolo, cosa si celasse dentro di sé, ma in una missione così delicata in compagnia di Tsuneyo e di una Genin di Suna, forse alle prime armi, Masayoshi decise di mettere almeno in guardia la compagnia sulla sua pericolosità.
    ma se in combattimento vi ordinerò di scappare, fatelo. Ne va della vostra vita. Non calcò la mano per non insospettire nessuno. Forse lo avrebbero etichettato come un pallone gonfiato o il solito eroe pronto a sacrificarsi per tutti, ma non importava.
    Se ne renderanno conto.
    Salvo domande, lo Shokuto si rivolse al suricato.
    Te, Tsuneyo? Chiese, come se nulla fosse accaduto.
    La mia coda può spaccare rocce e ossa, i miei denti possono strappare le carni del nemico, ma personalmente preferisco usare ninjutsu. Noi suricati utilizziamo Doton e Katon. Rivelò, fiero. Sapete, alcuni dei nostri riescono a combinare i due elementi Masayoshi sgranò le palpebre, entusiasta, e iniziò a fantasticare su quanto sarebbe stato bello unire il potere del fuoco alle sue Doton.

    [...]


    Senza incontrare alcuna resistenza, affaticati e sudati, si avvicinarono a un'altura rocciosa che era stata visibile per molto tempo.
    Ai piedi della parete di roccia, levigata dal vento e dall'azione abrasiva della sabbia, vi era un'ampia zona d'ombra, dove poter riposare.
    Uuuh finalmente ombra. Esclamò, asciugandosi la fronte, felice di sottrarsi ai raggi solari.
    Alzando lo sguardo verso il cielo, il Puraku rivelò la possibile presenza sulla sommità dell'altura di grotte abitate dai manti neri e propose di scalarla mediante chakra adesivo. A sorpresa, con il Puraku già in cammino, la ragazza rivelò di non saper utilizzare quell'abilità che Masayoshi aveva appreso giusto un anno prima.
    Dovevano rivedere il piano.
    Scalarla con i fili è un azzardo. Non avrai modo di muoverti in caso di attacco. Obiettò, portando la mano sinistra vicino al mento.
    Dopo alcuni secondi di riflessione, Masayoshi propose la sua idea. Era già pronto a ricevere obiezioni o critiche dal Puraku, ma non vi era altro modo se desideravano procedere in sicurezza...e lo avrebbero fatto.
    Devi imparare a utilizzare il chakra adesivo. Adesso. Studiò la superficie della parete, la sua altezza e i vari ostacoli disposti qua e là, come rocce sporgenti o cavità a forma di zoccolo di gnu o vertebra di moffetta.
    Non è un altezza eccessiva. Giudicò, dentro di sé.
    Invitò la ragazza ad avvicinarsi con lui a pochi passi dalla parete. Il corso inizia proprio oraNon voleva essere nei panni della sua compagna. Per ottenere l'effetto adesivo, devi espellere il chakra dai tuoi pori, creando una connessione con l'oggetto, parete o...persona. Prese un kunai, lo appoggiò sul suo palmo e lo ruotò. L'arma era come incollata alla sua mano. Il trucco è dosare la quantità di chakra espulsa in modo opportuno in base alla superficie su cui vuoi camminare. Se ne rilascerai una quantità inferiore al necessario, non avrai aderenza ma se esagererai, verrai sbalzata via dalla parete. Lo stesso principio vale per il kunai, ovviamente.Aveva sintetizzato la teoria in poche frasi. Avrebbe voluto scusarsi, e forse più avanti lo avrebbe fatto, ma ora la ragazzina doveva dimostrare di apprendere rapidamente.
    Appoggia il piede destro, rilascia il chakra sulla pianta dei piedi, a modellarla e infine prova a issarti. Se ci riesci, continua alla stessa maniera.
    Si sarebbe allontanato da lei, dandogli le spalle.
    Ce la farà. Sembra in gamba. Tsuneyo, Alladin, possiamo avvantaggiarci mandando qualche suricato in esplorazione? O pensi sia meglio attendere?
    Sussurrò a malapena, con le labbra coperte dal pezzo di stoffa. [Abilità]
    Per qualche ragione, non si sentiva sicuro.
     
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    Inizia la scalata


    O almeno ci si prova



    Ammettiamolo, quando Masayoshi disse che se lui avesse detto di scappare, loro avrebbero dovuto fare come indicato, probabilmente, altri ninja avrebbero replicato con uno sbuffo, prendendola per una sbruffonata, ma non la nostra piccola Ryugi: no, lei chinò appena il capo e confermò di aver capito.
    Ssssss sì, Mmmm ma ma mama Masayooooo Masayoshi-san.

    Alladin si unì alla discussione, per quanto fosse un pò più avanti di loro, con giusto un accenno: Considerando la conformazione della tana dei Manti Neri, avere sia voi due, sia Daikenjin-sama, come esperti di Doton, è un vero vantaggio.
    Penso che anche le tue abilità sulla distanza, Ryugi-chan, saranno utili, magari riuscirai a coordinarti bene con il resto della squadra, quando saremo al gran completo.
    Io, personalmente, sono un sensitivo ed un medico, secondo i canoni di voi ninja. Noi Puraku non siamo degli shinobi, ma abbiamo una conoscenza più o meno evoluta del chakra. Io so anche usare qualche fuuton, niente ai livelli di Hoshikuzu-sama, ma me la cavo.
    , si gongolò il ragazzino, mentre il gruppo avanzava nel deserto.

    [...]

    Fu quando arrivarono nei pressi della tana dei Manti Neri che il problema di inesperienza della piccola Ryugi risultò evidente: non sapeva come arrampicarsi usando il chakra e fare uso dei fili non sarebbe stato la stessa cosa di certo, il ché costrinse Alladin a fermarsi, prima di iniziare la vera e propria scalata, mentre il Jinchuuriki proponeva alla nostra piccola amica di apprendere così, sul campo, il controllo di quel particolare tipo di chakra, o, più in generale: doveva iniziare a capire come controllare il chakra!
    Si deve dire che Masayoshi cercò di esserle d'aiuto: una spiegazione breve, ma abbastanza ben concisa, di come si doveva usare il chakra adesivo, stava alla nostra piccola Nekki, applicare quanto spiegatole.

    E prima di concentrarci su di lei, però, vi continuo a narrare il clou di questa storia, cioè, cosa, nel frattempo, il resto di quella squadra improvvisata, stava preparando per occuparsi dei Manti Neri, dato l'imprevisto.
    Il Jinchuuriki, infatti, propose ad Alladin di richiamare qualche altro suricato per ispezionare al meglio la zona dove dovevano avventurarsi; il Puraku, dalla sua, fece un cenno affermativo con la testa: Se anche Goragiro-sama, l'Avvoltoio del Deserto, si fosse unito a noi, avremmo potuto avere un supporto aereo, ma ha preferito restare fuori da questa missione. Però sì, usare qualche suricato da mandare in avanscoperta è un ottimo piano, Masayoshi-san... e forse potresti attuarlo persino tu., suggerì guardando il ninja di Suna.
    Tuo nonno era legato al loro contratto, quindi, di fatto, il richiamo del loro sangue potrebbe funzionare, con un piccolo supporto da parte mia, perché tu stesso possa richiamarne alcuni, se vorrai., propose Alladin, mentre anche Tsuneyo, con la sua testolina, confermava la cosa: Sì, anche se al momento non è ancora legato a noi suricati, effettivamente, lo è per sangue, quindi potrebbero rispondere ad un suo richiamo. Che ne dici, Masayoshi?, avrebbe domandato anche il piccolo mammifero.
    Stava al Jinchuuriki la sceltaDimmi tu ed eventualmente descrivi il suricato, se no, al prossimo turno ne introduco uno io.
    In ogni caso, prossimo turno avrai una descrizione dell'eventuale avanscoperta...
    .

    E mentre da una parte si decideva la strategia con cui agire, la nostra piccola Ryugi doveva capire come usare al meglio il chakra adesivo: certo non era una delle situazioni migliori in cui apprendere un'abilità del genere, in mezzo ad una missione, sotto la base nemica, ma le avevano concesso del tempo e la nostra piccola amica lo avrebbe usato al meglio.
    Si concentrò: aveva studiato tanto i modi in cui focalizzare il chakra nella biblioteca di famiglia, i modi per guidarlo lungo il corpo, certo non aveva grandi abilità utili in tal senso, non possedeva tecniche innate o altro che richiedessero di pilotare il chakra lungo il corpo, né era una tale esperta di taijutsu da poter convertire in tal senso questo tipo di esperienza, ma conosceva qualcosa: l'arte della corda, come pilotare il chakra lungo i fili di nylon.
    Fu su quello che si basò quando iniziò a focalizzare il fluire dell'energia dal tantien verso i piedi, immaginò tanti fili di nylon che scivolavano al pari degli abiti, lasciò che il chakra andasse rasente il vestiario fino al piede destro e poi lo appoggiò alla parete... ma quello si staccò subito.
    Allora la nostra piccola Ryugi si fermò un attimo a pensare ad una strategia diversa: usare i fili di nylon non aveva aiutato, ci rimase qualche secondo a pensare, prima di valutare un'ipotesi.
    I fili di nylon si muovono divisi fra loro, ne guido più di uno alla volta, qui si tratta di due piedi, non devo renderli tanti fili di nylon, ma solo due blocchi compatti di chakra..., ipotizzò (per nostra fortuna, non balbettando nei suoi pensieri) e quindi ci provò.
    Un piede, in tutta la sua superficie, fu immaginato come il punto su cui distribuire il chakra e così fece, con l'unico risultato da finire sbilanciata, prima in avanti, quando il piede rimase effettivamente attaccato alla parete di roccia, poi all'indietro, quando si staccò con eccessivo "rimbalzo".
    Ci sono quasi, devo solo controllare meglio il chakra: come aveva detto Masayoshi-san! Lui teneva un sasso attaccato alla mano, devo modulare meglio il chakra, come per le tecniche che uso., si disse e sì, anche mentre pensava, usava i suffissi onorifici per le altre persone.
    E così ci provò e riuscì a fare persino un passo sulla superficie... prima di cadere, seduta, al suolo, mugugnando per il dolore.
    Questo però non la fermò: ci mise tre, forse quattro tentativi, ma alla fine, Ryugi riuscì a compiere cinque, o sei passi, uno di seguito all'altro, prima di fermarsi lì dov'era e voltarsi verso Masayoshi, Alladin e Tsuneyo, per vedere a che punto fossero con la loro strategia d'azione.


    Per il momento mi fermo qui per Ryugi, così puoi decidere se introdurre un altro suricato da legare al tuo pg, o ne usiamo uno a caso per introdurre, al mio post successivo, la parte più d'azione della giocata ^^'
     
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    Koinu, il cucciolo di suricato.


    Chapter IV - Deserto dell'Anarouch




    Erano un bel gruppo, numeroso (non ancora), eterogeneo e affiatato. Nessuno osò lamentarsi della giovane Ryugi, alle prese con una lacuna che tutti i neo-genin dovevano colmare prima di aspirare al rango di Chunin.

    L'idea di mandare qualcuno in avanscoperta venne accettata di buon grado da Alladin.
    Egli rivelò la possibilità, per lo Shokuto, di poter evocare qualche suricato, grazie al legame di sangue con suo nonno, che si era scoperto anni prima essere un vecchio evocatore. Se il semplice sangue non fosse stato sufficiente, con l'intercessione di uno dei Puraku, le creature fedeli a Mushuu avrebbero risposto.
    Fu un fulmine a ciel sereno. Il volto del Jinchuuriki s'illuminò di felicità, entusiasta all'idea di poter essere in grado di evocare quelle piccole creature codate.
    Potrei...potrei farlo anche adesso?! Chiese, spostando lo sguardo dalle sue mani insabbiate agli occhi di Tsuneyo.
    Si sentiva al settimo cielo. Quel legame che aveva sempre percepito tra lui e l'Anarouch era reale, concreto, e quel giorno, sotto la tana dei Manti neri, ne aveva avuto la conferma.
    Cercò di ricordare il motivo che lo aveva spinto a studiare la tecnica del Richiamo, quando ancora ignorava l'esistenza degli animali ninja, ma erano trascorsi troppi anni.

    Argh Affondò i suoi denti nel polpastrello del pollice. Con le labbra inumidite dal sangue, eseguì i sigilli e a posizionò la mano a terra, come aveva visto fare a dei suoi superiori. Consapevole del suo nuovo potere, Masayoshi eseguì la tecnica visualizzando nella sua mente un suricato simile a Tsuneyo, privo di corazze, armi o armature.
    Sangue e chakra generarono una nuvola di fumo bianco, simile a quella prodotta dalla tecnica della moltiplicazione. [TB]
    La prima cosa che vide all'interno della nube in espansione fu una piccola coda pelosa, color nocciola, seguita da due minuscole zampe.
    Con un soffio di vento caldo proveniente da Est, il fumo si diradò in un attimo e agli occhi increduli e sorpresi di Masayoshi apparve un piccolo suricato, grande1 Unità meno della metà di Tsuneyo.
    Sfoggiava un manto lucido color sabbia, tappezzato da una manciata di chiazze nere. Sotto due minuscole orecchie a punta, vi erano due occhi vispi e furbi, in quel momento traboccanti di terrore.
    Dove diavolo... Gridò, con voce stridula. Tra le sue fauci stringeva una piccola lucertola del deserto. Agitato e confuso, egli piegò le zampe posteriori per darsi alla fuga, ma quando i suoi occhi videro Tsuneyo e Alladin, la piccola creatura si calmò.
    Tsuny...cosa ci faccio io qui?
    Chiese, sebbene sapesse cosa lo avesse teletrasportato in quel luogo, infatti, anticipando la risposta del suo compare, egli iniziò a squadrare da capo a piedi lo Shokuto, con sguardo carico di diffidenza.
    Ciao, sono Masayoshi.Si presentò l'evocatore in erba, inginocchiandosi e porgendo la sua mano. Sai, avremmo bisogno...Per nulla interessato all'umano, al momento privo di importanza, Koinu si rivolse a Tsuneyo, interrompendo sul nascere il discorso del Jinchuuriki.
    La prossima volta voglio essere informato Era parecchio infastidito per essere stato chiamato in causa di punto in bianco, senza un avvertimento. Seppur recluta e membro con poca esperienza sul campo, Koinu non era il tipo da farsi mettere i piedi in testa dal primo arrivato.


    Poco lontano, a qualche metro di altezza, la giovane Ryugi osservava la scena. A lei decidere se attendere il gruppo o compiere qualche altro passo verso l'alto, dove la parete rocciosa presentava meno parti lisce, più spigoli vivi e una superficie che a vista sembrava essere più friabile.

    Chakra: 75/75
    Vitalità: 16/16
    En. Vitale: 30/30
    Statistiche Primarie
    Forza: 500
    Velocità:  500
    Resistenza: 500
    Riflessi: 500
    Statistiche Secondarie
    Concentrazione: 500
    Agilità: 500
    Intuito: 500
    Precisione: 500
    Slot Difesa
    1: ///
    2: ///
    3: ///
    Slot Azione
    1: ///
    2: ///
    3: ///
    Slot Tecnica
    1: Tecnica del Richiamo
    2: ///
    Equipaggiamento
    • Shuriken × 4
    • Cartabomba I × 1
    • Scimitarra × 1
    • Rivestimento Mimetico × 1
    • Kunai × 6
    • Rotolo da Richiamo × 1
    • Corpetto in Cuoio × 1
    • Bende Rinforzate × 2
    • Tonico di Recupero Minore × 2
    • Tonico di Ripristino Minore × 1

    Note
    ///


     
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    Falce dei Kaguya


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    I Manti Neri


    Ed il monile nero



    C'erano tre eventi differenti che stavano svolgendosi all'unisono in quel momento, o, permettetemi di dire, c'erano tre diversi punti di vista su cui, direi, che è il caso di focalizzarci.

    Il primo, il più semplice nella sua determinazione e nel suo stupore, fanciullesco, era quello della nostra piccola Ryugi, che stava iniziando a prenderci la mano (o più correttamente, il piede) con quel controllo del suo chakra: stava salendo e salendo, finché non si fermò, sentendo il rumore di una qualche nuvoletta di fumo, notando come il gruppo al suolo fosse riunito attorno a qualcosa, o forse qualcuno?
    Quel momento di distrazione la fece barcollare: stava perdendo la presa di uno dei piedi, così si spinse in avanti verso la roccia con tutto il corpo e batté le mani sulla roccia dura e fu allora che le venne in mente che Masayoshi-san aveva, in effetti, manipolato il chakra con la mano, più che con i piedi, così si concentrò: il medesimo esercizio fatto poco prima con le piante dei piedi, lo portò avanti sulle mani ed andò avanti, tentativo dopo tentativo, cercando di tenere le mani ben salde, senza stringerle, sulla parete.
    Se vi fosse riuscita, avrebbe iniziato a risalire la stessa ancora di qualche metro.

    Intanto, il secondo punto di vista era quello del gruppo formato da Masayoshi, Aladdin ed i suricati. Il nuovo giunto, Koinu, sembrava un tipico "peperino", o quantomeno uno che non si faceva mettere i piedi in testa da nessuno, probabilmente il Jinchuuriki avrebbe dovuto articolare bene la sua richiesta all'altro per mandarlo in avanscoperta verso la base dei Manti Neri, ma quello alla fine avrebbe accettato e si sarebbe diretto verso il costrutto roccioso, superando, con uno sbuffo di superiorità la piccola Ryugi. Non sto qui a dirvi quanto ciò l'avrebbe ferita nel profondo del suo ben povero amor proprio.
    Ad ogni modo, tramite Koinu arriviamo al terzo punto di vista: quello dei Manti Neri.
    Il piccolo suricato, infatti, avrebbe trovato un ingresso che dava sulla tana dei loro naturali nemici, non si sarebbe azzardato ad entrare troppo in profondità nello stesso, ma avrebbe comunque scoperto che da una sorta di grotta abbastanza perché persino Ryugi potesse entrarvi in piedi, forse Masayoshi avrebbe dovuto chinare leggermente la testa ed incurvarsi un pochetto, il percorso di roccia scendeva rivelando come il piano roccioso fosse, in effetti, pressoché cavo all'interno: una gigantesca grotta nella grotta.
    Ed era piena di suricati delle più svariate dimensioni, da alcuni grandi quanto Tsuneyo ad altri che arrivavano alla stazza dei due genin della Sabbia.
    Erano indaffarati attorno ad un grosso monile nero, sembrava pulsare, avrebbe notato Koinu, prima di allontanarsi da quel posto e tornare dal suo inatteso evocatore.

    Quando il piccolo suricato si fosse riunito al gruppo, Alladin avrebbe fatto segno alla giovane Nekki di scendere anche lei e tornare da loro per ascoltare il resoconto del loro esploratore, che parlò di almeno una dozzina, se non di più, suricati e del grosso monile nero intorno a cui ronzavano.
    Fu allora che Alladin parlò: Kurobi: lo temevo, poi si fermò, guardando i compagni di viaggio, Kan, l'essere di cui vi avevo parlato, l'arte oscura che ha iniziato a praticare riguardava l'uso dei Kurobi... sono un pò come i vostri Kiseki, ma mentre le vostre pietre prendono potere dalla natura nelle forme che sono più affini al chakra come vento, terra, luce, fuoco e simili... i Kurobi si nutrono del decadimento, della decomposizione, quei sassi oscuri si nutrono di morte. E Kan sa come usarla, riprodurli e controllare altre creature che asserve a se con quei monili., spiegò con voce ferma, ma preoccupata.
    CCccccc che ffff fafafafafa... che facciamo, MM M M M M , Masayoshi-san? e dalla semplice domanda della nostra piccola Nekki, tutti: suricati e Puraku compresi, si voltarono in attesa di un piano da parte del genin del Rokubi.


    Gestisci come preferisci le interazioni con ambo i tuoi suricati e porta avanti una base di piano, dal prossimo post si entra in azione :riot:
     
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    Irruzione tra i Suricati Neri


    Chapter V - Deserto dell'Anarouch



    È stata una sorpresa Koinu-san. Disse Tsuneyo, rivolgendosi al suo compare. Ti avevo parlato di Masayoshi, nipote di ... Lo sguardo del piccolo suricato si posò nuovamente sul Jinchuuriki. Si, ricordo, ma come...
    Legame di sangue. È stato sufficiente. Lo interruppe, con la coda puntata verso la sommità dell'altura, come a voler indicare la zona in cui prestare attenzione.
    Abbiamo bisogno di qualcuno che vada in avanscoperta, con prudenza. Intervenì Masayoshi, con una timidezza che sembrava non appartenergli più, abbassandosi così da portarsi allo stesso livello del suo nuovo amico.
    Da settimane nel clan di Mushuu non si parlava d'altro e Koinu non aveva nutrito alcuna speranza di partecipare alla spedizione. Essere lì, al fianco di Tsuneyo e Aladin, lo rendeva felice ma l'essere stato evocato a sorpresa, da un tizio che non conosceva, lo aveva irritato parecchio. E Koinu era piuttosto rancoroso.
    Si ok, ok, ci penserò io... Rispose, svogliato. Nella società dei suricati, rifiutare un ordine da un suo superiore era considerato come un atto di codardia. ma la prossima volta informatemi prima. Li riprese, iniziando a riscaldare i muscoli della sua piccola coda muovendola a destra e a sinistra.

    Emozionato per ciò che aveva fatto, il Genin lanciò un occhiata alla sua compaesana, alle prese con il controllo del chakra.
    E lei ha già imparato. Tutto procedeva nel migliore dei modi.

    [...]



    Koinu fece ritorno dopo pochi minuti, trascorsi da Masayoshi con preoccupazione mista ad ansia. Aveva temuto per la vita della piccola creatura, a cui si sentiva già legato.
    Riuniti ai piedi della parete rocciosa, il piccolo suricato descrisse in modo minuzioso ciò che i suoi occhi avevano visto. Dentro una cavità realizzata sulla roccia, vi era un cunicolo che conduceva in una seconda grotta, popolata da numerosi suricati, piccoli e grandi, riuniti attorno a quella che sembrava essere una roccia dal colore scuro.
    Secondo Koinu, il monile pulsava di energia. A quella notizia, una smorfia di disappunto apparve sul volto di Tsuneyo mentre Alladin rimase in silenzio per alcuni secondi, quasi shockato.

    Wow. Esclamò, sorpreso da ciò che aveva appena udito. Oltre ai Kiseki che avevano recuperato anni prima, ne esisteva una seconda versione, più oscura e forse più pericolosa se in mani sbagliate. L'Anarouch era un luogo più vivo che mai.
    E cosa può fare un Kurobi? Può potenziarli? Chiese, mentre la sua mente elaborava possibili piani d'azione. Rispetto a un anno prima, il Jinchuuriki aveva migliorato il suo senjutsu, ma era ben lontano dall'essere un vero stratega, tanto meno un leader.
    Ottimo Koinu-san. Ottimo lavoro. Si complimentò. Direi che può rimanere no? Propose, così da avere una coda in più, sopratutto dopo aver avuto un idea approssimativa dei nemici presenti. E ne erano molti.
    Dovrà rimanere in seconda linea, non è ancora pronto. Si raccomandò Tsuneyo. Koinu non disse nulla, ma sembrò apprezzare quell'opportunità. Ora che era stato disturbato, tanto valeva rimanere e mettersi alla prova.

    Direi di chiamare i nostri amici. Almeno Daikenjin-sama, esperto di Doton. Ci servirà. Si schiarì la voce. Il piano d'azione doveva essere chiaro a tutti. Ci muoveremo in fila indiana. Il primo a fare irruzione sarò io. Li colpirò con il mio Doton ad ampio raggio. Subito dopo, Tsuneyo si muoverà sul lato destro e Daikenjin-sama sul lato sinistro.
    Ryugi dietro di me lancerà tutti i genjutsu possibili.
    Si voltò verso Alladin. Sentiti libero di supportarci come meglio credi.
    Tutto chiaro? Qualche consiglio?
    Sarebbero stati liberi di dire ciò che volevano. Masayoshi era il primo a considerarsi un pessimo stratega.




    [...]


    Se tutti avessero fatto quanto deciso dal Genin di Suna, procedendo in fila indiana il gruppo avrebbe scalato la parete di roccia mediante il chakra adesivo. [Abilità]Bassissimo
    Ryugi-san avrebbe trovato difficoltà nel tenere il passo dei suoi amici?
    Il primo ad entrare nel cunicolo fu il Jinchuuriki, costretto ad abbassarsi un po', seguito da Tsuneyo, Daikenjin, Ryugi, Koinu, e Alladin. Aveva attivato il suo rivestimento e la sua figura si mimetizzava con l'ambiente circostante. [Equip]
    Mantenendosi basso, il Genin avanzò con i sensi ben in allerta e la mano destra in prossimità dell'elsa della scimitarra, pronto ad estrarla al minimo cenno di pericolo. Se tutto fosse andato come previsto, Masayoshi si sarebbe trovato all'uscio della stanza popolata dai suricati neri, riuniti davanti alla pietra menzionata da Koinu.

    La sua entrata in scena sarebbe stata silenziosa ma devastante.
    Sarebbe balzato davanti l'ingresso, al centro, a qualche metro dai suricati neri, e al contatto tra il terreno e i suoi piedi un vasta frana composta di roccia e pietre di ogni tipo avrebbe minacciato chiunque si fosse trovato entro dodici metri dalla sua posizione. [TA]

    Tsuneyo e Daikenjin cosa avrebbero fatto? Sopratutto, Ryugi-san come lo avrebbe supportato? Poteva credere di essere inutile, di poco aiuto, ma il suo ruolo sarebbe stato fondamentale e ben presto i loro nemici lo avrebbero capito.




    Chakra: 70.75/75
    Vitalità: 16/16
    En. Vitale: 30/30
    Statistiche Primarie
    Forza: 500
    Velocità:  500
    Resistenza: 500
    Riflessi: 500
    Statistiche Secondarie
    Concentrazione: 500
    Agilità: 500
    Intuito: 500
    Precisione: 500
    Slot Difesa
    1: ///
    2: ///
    3: ///
    Slot Azione
    1: ///
    2: ///
    3: ///
    Slot Tecnica
    1: Smottamento
    2: ///
    Equipaggiamento
    • Shuriken × 4
    • Cartabomba I × 1
    • Scimitarra × 1
    • Rivestimento Mimetico × 0
    • Kunai × 6
    • Rotolo da Richiamo × 1
    • Corpetto in Cuoio × 1
    • Bende Rinforzate × 2
    • Tonico di Recupero Minore × 2
    • Tonico di Ripristino Minore × 1

    Note
    ///



     
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    Falce dei Kaguya


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    La battaglia dei Suricati


    Ha inizio...




    I Kurobi non funzionano come i Kiseki. Le vostre sette Pietre immettono chakra naturale in voi, vi permettono di essere più affini ad un elemento, quei monili hanno chakra corrotto al loro interno.
    Un kurobi addosso ad una creatura può risvegliare tutta la sua furia, potenziarlo, entro determinati limiti e rimarginare le sue ferite... data l'origine di quei monili.
    Si dice che Kan abbia il controllo del luogo dove l'elemento fondamentale si trova, nei pressi di un posto chiamato Ame.
    Un monile tenuto fra diversi servitori, distribuisce fra tutti una maggiore aggressività e doti curative, siamo fortunati, in un certo senso: se fosse stato un solo suricato ad averlo, ne avrebbe potuto sfruttare a pieno i poteri, così quel monile può solo guarirli... che non è poco, lo ammetto.
    , spiegò il Puraku.

    La piccola Nekki rimase in silenzio all'esposizione del piano: sarebbe andata dietro agli altri, cercando di mantenersi salda durante la scalata, poi avrebbe aiutato con i suoi genjutsu, ne aveva più di uno, ma ovviamente non poteva eseguirli tutti assieme, però, poteva fare qualche trucchetto divertente fra quelle creature... ed in tal senso, iniziò a studiare la corporatura di Tsuneyo e l'altro piccoletto, Koinu.
    Alladin, nel frattempo, aveva evocato l'anziano Fennec, Daikenjin: una creatura a cui, forse, a ben vedere non si sarebbe data tanta fiducia, come potenzialità, dato che era alto un pò meno di Ryugi stessa e lei, non era altissima, in compenso.
    Nel suo kimono viola, l'anziano Fennec scrutò tutti i presenti: Dunque questa è la squadra, c'è anche il piccolo Koinu, non lo sapevo. E Bastet? Non l'hai ancora chiamata?, ad un cenno negativo di Aladdin, l'altra creatura fece spallucce, Forse è meglio, troppo esuberante, scateniamola quando siamo dentro, sì., quindi ascoltò il piano di Masayoshi e sorrise: Normalmente i piani di quel disgraziato del mio allievo si limitano a: entro in scena con una marea di cloni, emetto ondate di vento e prendo a pugni tutti... nel frattempo il suo compare sotto steroidi distrugge più o meno tutto ciò che ha a portata di fulmini, fiamme e falci. Sei una soddisfazione, ragazzo! Sicuro di non preferire legarti ai Fennec, che non ai Suricati?, chiese l'anziano eremita.
    Ehm... Daikenjin-sama..., balbettò Aladdin imbarazzato, Sì, scusa, forse semplicemente mi manca quel matto del Rosso e lo Shogenin che lo accompagnava in giro..., risolse con un cenno del capo l'altro, dimostrandosi comunque favorevole al piano di Masayoshi, Aladdin, in ogni caso, evoca la gatta, non appena siamo dentro., avrebbe semplicemente aggiunto.

    [...]

    Il gruppetto si sarebbe quindi mosso: Masayoshi, Daikenjin e Tsuneyo, poi la nostra piccola Ryugi, quindi Aladdin e Koinu.
    La giovane Nekki dovette fare molta attenzione a come metteva i piedi, alcune volte si aiutò sfruttando il chakra adesivo anche attraverso le mani, ma, forse anche con qualche aiuto e sostegno del Puraku, riuscì comunque ad arrivare fino alla grotta e scivolare dentro con gli altri.
    L'attacco del Jinchuuriki andò a segno: nessuno dei Manti Neri lo aveva visto arrivare, così quando lo smottamento investì quasi un terzo della grotta, molti dei suricati nemici ne furono travolti!
    Ondate di pietre travolsero molti di quei mammiferi, lasciandone alcuni sotterrati dalle pietre, troppo pesanti da spostare, ma alti, come Masayoshi stesso vide, si rialzarono e ben presto le ferite, anche piuttosto gravi, sulla loro pelle, andarono riducendosi, di parecchio, il monile, che era al di fuori del raggio d'azione del suo doton, brillava di una tetra luce.
    Dobbiamo distruggerlo!, suggerì Aladdin.
    In quel momento, forse per la prima volta, Masayoshi avrebbe notato che Daikenjin non era visibile: il Fennec aveva incredibili doti mimetiche, a quanto sembrava, poiché tutto ciò che il genin poté avvertire fu un fruscio e diversi manti neri che cadevano al suolo, non eccessivamente feriti, ma svenuti.

    Ryugi, dal canto suo, era poggiata con il chakra adesivo ai piedi, su una parete da cui eseguì una serie di sigilli: un suricato fatto di ombre, molto simile ad un manto nero, se non ci si faceva attenzione, non grandissimo, sarebbe apparso nei pressi di un gruppetto di creature nemiche e sulle stesse si sarebbe diretto, colpendole con artigliate ai loro musi, per cercare di confonderle.

    Masayoshi-san, vai a distruggere il Kurobi, lascia a noi i manti neri, evocherò Bastet, ci sarà di certo d'aiuto!, affermò il Puraku, mentre, così come aveva fatto con Daikenjin, eseguì la tecnica del richiamo, ma fu sorpreso lui per primo nel vedere una gattina rossa, Tu non sei Bastet!, esclamò.
    No, la mia signora ha mandato me, Akane, al suo posto..., si guardò intorno e puntò lo sguardo su Ryugi per un secondo, poi si concentrò sui vari manti neri, Sarò più che sufficiente., concluse, prima di partire all'attacco.

    In tutto questo caos, Masayoshi avrebbe avuto un buon percorso, pressoché libero, verso il monile: distava una trentina di metri e c'erano circa una mezza dozzina di manti neri di guardia, ma poteva farcela, tanto più che, come avrebbe facilmente notato, Tsuneyo era al suo fiancoPilota tu Tsuneyo come preferisci, se avanzate assieme, considero un solo slot azione di movimento con le tue statistiche di distanza (18 metri a slot)!
    Stava al Jinchuuriki decidere come attaccare, avrebbe scoperto che quei sei Manti Neri di guardia, erano tutti grossi quanto un ninja suo pari e di abilità discretamente rilevanti.

    Vitalità: 12/12
    En. Vitale: 30/30
    Statistiche Primarie
    Forza: 300
    Velocità:  300
    Resistenza: 300
    Riflessi: 300
    Statistiche Secondarie
    Concentrazione: 300
    Agilità: 300
    Intuito: 300
    Precisione: 300
    Slot Difesa
    1: ///
    2: ///
    3: ///
    Slot Azione
    1: Attacco dell'illusione
    2: Attacco dell'illusione
    3: Attacco dell'illusione
    Slot Tecnica
    1: Evocazione d'ombra
    2: ///
    Equipaggiamento

    • Kaze Tessen
      × 1
    • Corpetto in Cuoio × 1
    • Filo di Nylon Rinforzato [10m] × 2
    • Pugnali da Lancio Esotici × 5
    • Uchiha Shuriken × 5
    • Gambali in Cuoio × 1
    • Parabraccia in Cuoio × 1
    • Tonico di Ripristino Minore × 1
    • Tonico di Recupero Minore × 1

    Note
    ///
     
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    Inizia la battaglia


    Chapter VI - Deserto dell'Anarouch




    Durante la scalata ci fu un piccolo e divertente siparietto con Daikenjin, evocato da Alladin. Parlarono del Genin, lusingandolo per certi versi, ma Masayoshi fu troppo concentrato sulle informazioni riguardanti la pietra maledetta per rispondere al Fennec e per capire che uno dei due ninja menzionati dall'evocazione era il suo amico Hoshikuzu.

    [...]


    Complice la dura roccia su cui erano state ricavate le pareti, il pavimento e il soffitto della grotta, la frana ebbe effetti devastanti. Il piccolo tsunami di pietre travolse come birilli almeno un terzo dei suricati, sotterrandoli.
    Il frastuono delle rocce in movimento venne sovrastato dalle urla di colore delle creature, così assordante da crepare l'aura di freddezza di cui si era avvolto il Genin. Se uccidere un essere umano era un'azione prevista nel suo essere ninja, ferire un animale era qualcosa a cui doveva abituarsi.
    Arrendetevi! Urlò, con lo stomaco contorto, mentre i suoi alleati avevano già raggiunto le postazioni.

    Dal terreno emersero solo i suricati dotati di maggior forza, almeno sette sul totale, mentre gli altri rimasero sotto, destinati a morire o a essere liberati dai loro alleati in caso di vittoria. Notò con stupore come le loro ferite si stavano rimarginando ad alta velocità.

    Non fu l'unico ad accorgersene.
    Ci penso io! rispose, usando la comunicazione mentale. [Abilità]
    Qualcosa si mosse al suo fianco, dove sarebbe dovuto esserci Daikenjin, e il risultato fu un paio di suricati neri svenuti.
    È invisibile. Pensò, mentre scattava verso il monile, alla sua massima velocità, con i sensi ben in allerta e una schiera di suricati neri pronti a bloccarlo.
    Ma lui non era solo. Al suo fianco saltellava Tsuneyo, di pietra in pietra. La loro sintonia si rivelò strabiliante perché il suricato agì subito per liberare la strada al compagno.
    Combinando la corsa e la modalità di attivazione di un Doton, Tsuny generò delle colonne di roccia davanti ai primi due nemici che avrebbero tentato di ostacolare Masayoshi, così da colpirli al mento e stordirli in modo pesante. [SA I]Movimento 18 metri[ST]Eruzione Rocciosa
    Villaggio: Generico
    Posizioni Magiche: Nessuna (5)
    L'utilizzatore, colpendo il terreno, può far emettere diverse rocce dal diametro di mezzo metro entro 15 metri, che saliranno verso l'alto con traiettoria lineare; sarà accompagnato da un tremore e crepe nel terreno. La potenza di ogni roccia è pari a 15. Può far sbalzare in aria l'obiettivo fino a 3 metri. Ogni roccia oltre la prima richiede uno slot azione/tecnica; la Velocità è pari alla Concentrazione dell'utilizzatore.
    Tipo: Ninjutsu - Doton
    Sottotipo: Emissione
    (Consumo: Mediobasso ogni roccia)
    [Rocce massime: 1 per Grado]
    [Da studente in su]

    Se altri suricati si sarebbero frapposti tra il monile e il Genin, quest'ultimo avrebbe sguainato la sua scimitarra e con due fendenti obliqui, il primo da destra verso sinistra e il secondo da sinistra verso destra, il Jinchuuriki avrebbe cercato di farsi spazio tra i nemici, ferendo le zampe delle creature senza ucciderle. [SA II][SA III]Velocità: Blu+3
    Forza: Blu
    Potenza 25



    [...]


    Ryugi ci aveva preso gusto con il chakra adesivo: con la battaglia che infuriava a una decina di metri dalla pietra maledetta, lei se ne stava appollaiata a qualche metro d'altezza, in equilibrio pressoché perfetto.
    La sua evocazione illusoria aveva permesso ad Akane di stendere due suricati senza essere visto.
    Nella confusione generale, un suricato nero di medie dimensioni posò il suo sguardo sulla bambina.
    Come un leone che avvista la sua preda addormentata, l'animale si leccò le labbra.
    Con una rabbia ingiustificata, egli corse verso di lei, lanciando in movimento un Kaiken con una frustata della sua coda, in modo da saggiare i suoi riflessi. [SG]Movimento[SA I]Velocità dardo: Verde+2
    Potenza 10

    Capace di usare il chakra adesivo, il suricato non arrestò la sua corsa davanti a Ryugi ma avrebbe tentato di travolgerla in pieno, colpendola con la sua spalla sinistra. [ST]Carica - Tokken
    Villaggio: Generico
    Posizioni Magiche: Nessuna (0)
    L'utilizzatore può effettuare una devastante carica portata con la spalla, contraendo i muscoli del corpo. La Resistenza e la Forza aumenteranno di 3 tacche. È difficile ostacolare fisicamente l'utilizzatore: può abbattere grosse strutture, come alberi, case, o avversari di forza e stazza di molto maggiori.
    Tipo: Taijutsu -
    Sottotipo: Mossa
    (Consumo: Mediobasso)
    [Da genin in su]

    Forza: Verde+3
    Velocità: Verde


    Indipendentemente dall'esito della carica, il suricato nero avrebbe tentato di stordire la Nekki con una colpo di coda al fianco sinistro [SA II]Velocità: Verde+2
    Forza: Verde +3
    Potenza 10
    , per poi balzare verso il suo volto con l'intenzione di azzannarla alla giugulare. [SA III]Velocità: Verde+2
    Forza: Verde
    Potenza 10 + Sanguinamento



    Chakra: 68.5/75
    Vitalità: 16/16
    En. Vitale: 30/30
    Statistiche Primarie
    Forza: 500
    Velocità:  500
    Resistenza: 500
    Riflessi: 500
    Statistiche Secondarie
    Concentrazione: 500
    Agilità: 500
    Intuito: 500
    Precisione: 500
    Slot Difesa
    1: ///
    2: ///
    3: ///
    Slot Azione
    1: ///
    2: ///
    3: ///
    Slot Tecnica
    1: Smottamento
    2: ///
    Equipaggiamento
    • Shuriken × 4
    • Cartabomba I × 1
    • Scimitarra × 1
    • Rivestimento Mimetico × 0
    • Kunai × 6
    • Rotolo da Richiamo × 1
    • Corpetto in Cuoio × 1
    • Bende Rinforzate × 2
    • Tonico di Recupero Minore × 2
    • Tonico di Ripristino Minore × 1

    Note
    ///





    Piccolo combattimento con il chakra adesivo. ^^
     
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    Suricati Neri


    Due in particolare



    Come andava la battaglia contro i Suricati neri, mi chiedete? Bé, discretamente bene.
    Alladin coordinava tutto, il vecchio Fennec stordiva tutti gli animaletti che erano così sfortunati da finire nel suo raggio d'azione, anche Akane, la gatta rossa, stava mettendo tutto il suo impegno in quella battaglia ed i nostri due genin di Suna? Ok, andiamo a loro.

    La coordinazione fra Masayoshi e Tsuneyo era impressionante: per quanto fosse la prima volta che combattevano assieme, i due riuscirono a sbaragliare i primi sei manti neri che gli si pararono davanti, troppo deboli, almeno due, per la tecnica del suricato, ma in generale tutti minori, per capacità, a Masayoshi, che si ritrovò così davanti, improvvisamente, ad una suricatina scura un pò diversa, tanto da parlare: Nessuno si intromette nei piani di Kan-sama e di mio padre Zuma!, ruggì, con le due lame strette fra le zampine, a ben vedere, due wakizashi.
    E con quelle armi si lanciò all'attacco contro Masayoshi, con una velocità che competeva con quella del Jinchuuriki stesso!
    Un doppio colpo, in salto, a taglio verso la gola del genin dal basso verso l'alto (era pur sempre alta un metro ed uno starnuto).
    E subito dopo essere atterrata, in pochi secondi, la coda si sarebbe circondata di dura roccia, una tecnica che Masayoshi stesso conosceva, ma applicata alla coda, che avrebbe portato la creatura a prendere un veloce slancio e tentare un colpo di coda in caduta verso la spalla sinistra del ninja, per poi, poggiati i piedi a terra, perdonate, le zampine a terra, avrebbe tentato un doppio affondo verso l'inguine del Jinchuuriki.
    Tra l'altro, se Masayoshi avesse avuto il tempo di chiedere a Tsuneyo, il suricato gli avrebbe detto che "Zuma" era il Manto Nero che voleva il posto di Mushu fra i saggi e che quella che stavano affrontando era la figlia di Zuma: Miira.

    [...]

    Nel frattempo, la piccola Ryugi aveva anche trovato un suricato che l'aveva presa di mira, prendendola inizialmente alla sprovvista, a dirla tutta.
    Il kaiken colpì in pieno la piccola Nekki, fortunatamente, comunque, la presenza del corpetto protettivo evitò gravi ferite, giusto una leggera al petto.
    In compenso, il nemico si era palesato così, quando se lo vide arrivare addosso a tutta velocità, la kunoichi caricò il chakra nelle gambe e si mosse velocemente per spostarsi, sfruttando alla bene e meglio il chakra adesivo, mentre scivolava sulla sinistra rispetto al punto caricato e prendendo intanto il suo ventaglio da combattimento, pronta ad usarlo per difendersi.
    Superfluo dire che, intanto, la sua concentrazione era venuta a mancare ed il suricato illusorio si era disfatto.
    Ad ogni modo, Ryugi portò il piatto del tessen a parare il colpo di coda al fianco, per quanto la botta le produsse comunque una ferita leggera diffusa dall'urto, poi, in compenso, ruotando l'arma nella mano, riuscì a parare il morso alla gola senza danno alcuno.

    A quel punto, con il nemico ancora vicino, Ryugi avrebbe rilasciato un'ondata di aria davanti a se, sperando di travolgere in pieno la creatura, prima di riporre il suo ventaglio e prendere con la mano destra due dei suoi shuriken 2 su 5, mentre già la sinistra agilmente legavaSlot Azione 1 il filo di nylon nei due anelli delle armi.
    Fu allora che li lanciò, ma non correttamente verso il piccolo animale che l'aveva attaccata, bensì qualche metro più a sinistra, valutando volontariamente come far arrivare l'arma sulla zona della zampetta posteriore con un pò di abilità e rimbalziSlot Azione 2: Vel = Forza = Verde +2 (1/2 basso) & Arte dei rimbalzi, Pot = 10 ognuno.
    A quel punto si sarebbe fermata, il filo di nylon nelle sue mani le sarebbe forse, servito in seguito, se quel avversario non fosse stato già sconfitto con quella prima combo di colpi.

    Statistiche Primarie
    Forza: 300
    Velocità:  300
    Resistenza: 300
    Riflessi: 300
    Statistiche Secondarie
    Concentrazione: 300
    Agilità: 300
    Intuito: 300
    Precisione: 300
    Slot Difesa
    1: Spostamento su carica
    2: Parata con Ventaglio
    3: Parata con Ventaglio
    Slot Azione
    1: Uso corde
    2: Lancio con rimbalzo
    3: ///
    Slot Tecnica
    1: Aria Tagliente
    2: ///
    Equipaggiamento

    • Kaze Tessen
      × 1
    • Corpetto in Cuoio × 1
    • Filo di Nylon Rinforzato [10m] × 2
    • Pugnali da Lancio Esotici × 5
    • Uchiha Shuriken × 5
    • Gambali in Cuoio × 1
    • Parabraccia in Cuoio × 1
    • Tonico di Ripristino Minore × 1
    • Tonico di Recupero Minore × 1

    Note
    ///
     
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    Sberle, Fuuton e Chakra adesivo


    Chapter VII - Deserto dell'Anarouch



    Sei suricati neri caddero sconfitti dal duo improvvisato, chi colpito da una colonna di roccia, chi squarciato da una scimitarra scintillante.
    L'assalto organizzato da Masayoshi era stato efficace, infatti, dopo un primo scambio di colpi e jutsu, ognuno aveva il suo nemico da sconfiggere, potenziato dal Kurobi ancora integro.

    Qualcuno, o per meglio dire qualcosa, uscì dalla mandria di suricati neri, piazzandosi davanti Masayoshi e Tsuneyo. Era una suricata dal manto nero e occhi celesti come zaffiri. Davanti a quello sguardo così carico di determinazione, Masayoshi non avrebbe fatto l'errore di sottovalutarla per la sua piccola statura. Alta poco più di un metro, aveva il corpo sottile e zampe come stuzzicadenti, sebbene tra le dita stringesse due lunghe wakizashi.

    CITAZIONE
    Nessuno si intromette nei piani di Kan-sama e di mio padre Zuma

    Non seppe come ribattere. Prima di quel giorno, non sapeva dell'esistenza dei saggi e di una versione differente dei Kiseki. Era lì solo come amico di Tsuneyo, il quale rappresentava l'emblema della promessa che aveva fatto a suo nonno.
    Rinunciate alla vostra sete di sangue e non ci saranno spargimenti di sangue. Tuonò, dopo qualche istante di esitazione. Differente fu l'opinione di Tsuneyo, cresciuto con la convinzione che certe faide si dovevano risolvere nel sangue.
    Procediamo! Gridò l'altro, mentre la suricata era già in volo verso il ragazzo, armi in pugno.

    Il tentativo di mozzare la testa di Masayoshi fallì perché quest'ultimo si abbassò con rapidità, piegando le ginocchia. [SD I]Riflessi: Blu+3
    Consumo: Basso

    Il Jinchuuriki ignorava la capacità di quei mammiferi di usare quella zona come arto extra. Rivestito con uno strato di chakra, la nemica pensò bene di colpirlo con la coda sulla sua spalla. Colto alla sprovvista, il sunese corse ai ripari: dal Tantien in subbuglio, il chakra irrorò i muscoli della spalla sinistra.[SD II]Resistenza: Blu+3
    Danno Leggera

    ARGH
    Dolorante ma lucido, il Jinchuuriki vide le spade della suricata minacciare al suo inguine, zona più esposta e accessibile per via dell'altezza. D'istinto, egli ricorse al chakra e balzò di lato, verso destra, allontanandosi dal suo amico Tsuneyo, visibilmente stupito dalla rapidità della mammifera. Nella schivata, una delle due lame colpì di striscio il suo quadricipite sinistro. [SD III]Riflessi: Blu+3
    Danno Due Leggere


    jpg



    Una alla mia altezza finalmente. Disse, ansimante, con il sangue che scivolava sulla coscia ferita. Lo spirito del Genin si era infiammato e dentro di sé qualcuno aveva aperto i suoi occhi. Non ci andrò leggero.
    Senza dilungarsi in chiacchiere, Masayoshi caricò il braccio sinistro e con un movimento laterale cercò di colpire la suricata con una sonora sberla, nemmeno fosse una bambina da punire. A metà strada, uno strato di roccia avvolse la sua mano, come aveva fatto la rivale qualche istante prima. [SA I]Velocità: Blu+3
    Forza: Blu
    Consumo 1 Basso + Basso per "Pugno di Terra"
    Potenza 10 + 10 (TA)
    [TA]
    Indipendentemente dall'esito del suo primo attacco, con la stessa mano rivestita, egli avrebbe tentato di colpirla nuovamente con un malrovescio. Un uno-due molto in voga tra i genitori dei piccoli furfanti sunesi. [SA II]Velocità: Blu+3
    Forza: Blu
    Consumo 1 Basso + Basso per "Pugno di Terra"
    Potenza 10 + 10 (TA)

    Questa volta però, al momento più propizio, la roccia sarebbe esplosa verso la figlia di Zuma. [TB]

    Approfittando della possibile distrazione, sorpresa o accecamento della nemica, con un gesto più simile a una pugnalata che a un colpo di spada, Masayoshi avrebbe sferrato un affondo al centro dello stomaco con il braccio destro. [SA III]Velocità: Blu
    Forza: Blu+2
    Potenza 25


    [...]



    A qualche metro di distanza, e di altezza, Ryugi aveva il suo sfidante. L'aveva colta alla sprovvista, colpendola con un kaiken sul corpetto.
    In clima combattimento, con una ferita trascurabile al petto, la ragazza non ebbe difficoltà a uscire dalla traiettoria della carica e ad estrarre un ventaglio d'acciaio. Sfruttando appieno le caratteristiche di quell'arma all'apparenza innocua e ingombrante, non solo Ryugi parò il colpo di coda e evitò di essere morsa al collo, ma generò una folata di vento con un semplice sventolio del ventaglio. Annebbiato dalla rabbia, il suricato sembrò più interessato ad attaccare la sunese che a difendersi dal Fuuton in arrivo. Fu travolto dalla raffica di vento e se per un momento sembrò precipitare verso il suolo, all'ultimo metro le sue zampe aderirono alla parete verticale. [Danno]Tre Leggere al busto
    Oh...oh... Alzò il muso verso la ragazzina, guardandola con occhi confusi, come se si fosse svegliato in quel momento, dopo ore di sonno. Oh...ero sotto il suo controllo. Gli shuriken si erano già attorcigliati attorno alla sua zampa, ma a parte il dolore, non sembrò preoccuparsene molto.
    Devo imparare a mantenere il controllo. [Danno] Borbottò, prima di concentrarsi sulla ragazzina.
    I sunesi qui. Volete prenderci anche la pietra eh?Con l'ausilio del chakra adesivo, corse verso di lei, con il filo che, salvo azioni di Ryugi, sarebbe diventato lasco. Con un balzo in avanti, il nemico avrebbe tentato di morderla al collo [SA I]Velocità: Verde+3
    Forza: Verde
    Pot 10
    , con la speranza che la bambina si fosse protetta con il suo ventaglio, riducendo il suo campo visivo, infatti, atterrando sulle sue zampe, egli effettuò una rotazione attorno al proprio asse, con la coda rigida e posizionata verso l'esterno, come una gamba umana. [SG]Movimento[TA]
    Spazzata Perfetta
    Villaggio: Generico
    Posizioni Magiche: Nessuna (0)
    L'utilizzatore può effettuare una spazzata con potenzialità superiori. Tutta l'azione, composta da un veloce abbassamento verso terra e rotazione sul proprio asse con la coda verso l'esterno per danneggiire le gambe dell'avversario. La Forza e Velocità sono incrementate di 3 tacche. Se colpito l'avversario, questo potrebbe perdere l'equilibrio e cadere a terra.
    Consumo: Mediobasso

    Velocità e Forza: Verde+3

    Indipendentemente dall'esito dei suoi attacchi, egli avrebbe terminato la sua offensiva con un colpo di coda al centro del volto, in modo da rompergli il naso, dopo di che si sarebbe allontanato, con l'arto extra pronto a difendersi da qualsiasi contrattacco. [SA II]Velocità: Verde
    Forza: Verde+2
    Pot 10
    [SA III]Movimento 4 metri


    Chakra: 57/75
    Vitalità: 13/16
    En. Vitale: 27/30
    Statistiche Primarie
    Forza: 500
    Velocità:  500
    Resistenza: 500
    Riflessi: 500
    Statistiche Secondarie
    Concentrazione: 500
    Agilità: 500
    Intuito: 500
    Precisione: 500
    Slot Difesa
    1: Schivata
    2: Balzo
    3: ///
    Slot Azione
    1: Sberla
    2: Rovescio
    3: Affondo
    Slot Tecnica
    1: Pugno di Terra
    2: Punte di terra
    Equipaggiamento
    • Shuriken × 4
    • Cartabomba I × 1
    • Scimitarra × 1
    • Rivestimento Mimetico × 0
    • Kunai × 6
    • Rotolo da Richiamo × 1
    • Corpetto in Cuoio × 1
    • Bende Rinforzate × 2
    • Tonico di Recupero Minore × 2
    • Tonico di Ripristino Minore × 1

    Note
    ///



     
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    Il Potere del Kubomi


    Suricati e Genin



    Miira era ben in guardia, tanto contro il genin di Suna, quanto contro l'altro suricato che vedeva lì, ma fu il primo ad attaccarla, dicendosi pronto a fare sul serio, Io faccio sempre sul serio, umano!, ribatté lei, quando quello punto a colpirla con un ceffone di roccia.
    Quand'anche non avesse riconosciuto la tecnica, che comunque possedeva lei stessa, la piccola suricata si mosse veloce, sfruttando il chakra, per evitare quel primo colpo, piegandosi sulle gambe, forte della sua già bassa statura, per evitare del tutto il colpo.
    Ed altrettanto era pronta a fare sul secondo movimento, pensando che l'umano fosse tonto a riprovare la medesima mossa, ma fu lei ad essere sorpresa: l'esplosione la prese in pieno, spingendola leggermente indietro, ferita al viso ed ad una spalla e del tutto impreparata al colpo successivo di Masayoshi, che affondò nella sottile pelliccia senza grosse difficoltà, lasciando Miira con le zampette al suolo, dolorante.
    Per pochi secondi.

    Un urlo di dolore, un ruggito, forse persino le parole PADRE!!, riuscì a sentire il Jinchuuriki, mentre il Kuroobi lì vicino brillava sinistro ed un fumo nero iniziava a circondare Miira, che tempo pochi istanti si sarebbe rialzata, praticamente illesa, o comunque, del foro al petto non restava che un taglio nemmeno troppo profondo.
    Dobbiamo distruggere il Monile!, avrebbe suggerito nel frattempo Tsuneyo, prima che la piccola Miira partisse di nuovo all'attacco contro Masayoshi, con una reattività spaventosamente superiore.
    Miira avrebbe spiccato un salto, provando un doppio fendente al tronco del ragazzo di Suna, le wakizashi allineate e pronte ad affondare nelle carni altrui, subito seguito da un veloce movimento, non appena atterrata, per un doppio affondo al ginocchio sinistro di Masayoshi, dritto contro la rotula, ma il vero pericolo sarebbe stato l'ultimo attacco: con un'acrobazia impressionante, spiccando una piroetta a mezz'aria, Miira avrebbe cercato di colpire il ninja di Suna con un violentissimo attacco di coda, un colpo spaventosamente veloce e forte, diretto allo sterno per frantumarloGrazie al Kuboomi consuma Slot Azione 3 + Slot Tecnica ed esegue un attacco con assieme Destrezza Tropicale e Spaccamontagne con la coda => Vel = Blu +3, Forza = Blu +4!

    [...]

    E se il nostro amico Jinchuuriki stava forse vedendosela un pò male con la sua avversaria, pur avendo un alleato che sembrava non voler utilizzare al meglio nello scontro, la piccola Ryugi, tutta soletta, cercava di tenere testa ad un Manto Nero quanto mai indemoniato!
    La creaturina prese in pieno il primo fuuton della nostra giovane amica, ma poi fu ben lesto nel difendersi e, di seguito, contrattaccare.
    La nostra piccola amica si mosse: con un pò di chakra alle gambe, si spostò sulla propria sinistra, allontanandosi in tempo per evitare il morso, ma questo la lasciò scoperta al colpo successivo, un calcio che la prese in pieno e, per quanto i gambali le diedero una leggera difesa, fu comunque ferita agli arti inferiori, il ché la costrinse a barcollare, cadendo sulle mani, dove fece fluire il chakra adesivo, per evitare il successivo colpo di coda al naso.
    Così osservò il nemico distanziarsi.
    Peccato che il Manto Nero sembrava aver dimenticato un particolare: le corde maneggiate da Ryugi!
    Il chakra, infatti, le risvegliò
    Teoricamente non ci sono specifiche sulla velocità o forza di manipolazione, quindi per le azioni successive conto statistiche base da verde ^^'
    e gli shuriken sulle stesse si sarebbero mossi, da direzioni probabilmente non prevedibili.
    Il primo shuriken avrebbe cercato di colpire la schiena del manto nero, al centro, mentre il secondo avrebbe provato a raggiungere la gamba destra, ovunque si fosse spostato il suricato, per poi, alla fine, cercare di bloccarlo fra i due fili, attorcigliando i diversi metri di nylon, attorno al tronco del nemico.
    Arrendetevi! Non deve finire nella violenza, vogliamo solo distruggere quel monile maligno!, avrebbe spiegato la nostra piccola Nekki al suo avversario.

    C'era da dire che nel frattempo, il Fennec anziano e la Gatta Rossa stavano bastonando ben bene tutti gli altri manti neri, rendendoli quanto mai inoffensivi.

    Statistiche Primarie
    Forza: 300
    Velocità:  300
    Resistenza: 300
    Riflessi: 300
    Statistiche Secondarie
    Concentrazione: 300
    Agilità: 300
    Intuito: 300
    Precisione: 300
    Slot Difesa
    1: Spostamento su morso
    2: Spostamento su attacco di coda al viso
    3: ///
    Slot Azione
    1: Attacco con corda 1
    2: Attacco con corda 2
    3: Presa con Corde
    Slot Tecnica
    1: Tecnica delle Corde
    2: ///
    Equipaggiamento
    • Pugnali da Lancio Esotici × 5
    • Corpetto in Cuoio × 1

    • Kaze Tessen
      × 1
    • Filo di Nylon Rinforzato [10m] × 2
    • Gambali in Cuoio × 1
    • Parabraccia in Cuoio × 1
    • Uchiha Shuriken × 5
    • Tonico di Ripristino Minore × 1
    • Tonico di Recupero Minore × 1

    Note
    ///
     
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21 replies since 25/12/2019, 16:57   287 views
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