Un Ladro in FugaComasterata per Yusnaan e Pyotr

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    Prima Missione


    I


    Mi trovavo ormai a Suna da diverso tempo e faceva davvero un caldo boia. Una volta che venni ritrovato in mare e curato, andai ad iscrivermi all'Accademia; dovevo assolutamente diventare più forte se volevo raggiungere il mio obbiettivo, ma restare lì sarebbe stato troppo incauto, e fu così che decisi di continuare gli studi il più lontano possibile dal mare, nel Villaggio della Sabbia.
    Di sicuro non era un problema il sudore, abituato com'ero a lavorare sulla nave, sotto il sole cocente; e non erano neanche gli strani abiti che tutti indossavano e che anche io ero costretto a mettere per proteggermi da quel caldo infernale; quello che mi faceva impazzire era tutto quel cazzo di giallo. Dovunque girassi lo sguardo vedevo giallo. Giallo il deserto, gialli gli edifici, gialle le tende da sole...per non vedere tutto quel fottuto giallo dovevo alzare gli occhi al cielo, dove quell'azzurro poteva vagamente ricordarmi le onde dei mari in cui ero cresciuto.
    Quel giorno mi trovavo buttato sul letto, con lo sguardo perso verso il soffitto di quel buco di appartamento, quando sentii bussare alla porta; nonostante avessi tirato le tende e foderato le pareti con della carta da parati blu per togliere luminosità alla stanza, il sole batteva così forte che riuscii comunque ad identificare una piccola busta che era stata infilata sotto la porta. Una missiva dall'Amministrazione. Era la prima volta che ne ricevevo una del genere e mi si chiedeva di presentarmi entro un'ora all'ufficio amministrativo del villaggio, risollevandomi completamente il morale. Ero pronto, finalmente mi veniva assegnata una missione in cui avrei potuto dimostrare il mio valore e mettere in pratica quello che avevo imparato.
    Dopo aver fatto un po' di esercizio per riscaldarmi (come se non facesse già abbastanza caldo) ed aver preso tutto il mio equipaggiamento, mi buttai in strada e raggiunsi l'Amministrazione, dove un ninja di alto rango del villaggio mi aspettava per darmi i dettagli della mia missione. A quanto mi disse, qualcuno aveva rubato dei preziosi cimeli appartenuti a vecchi kage, sì insomma, robaccia da museo che tanto stava a cuore ai vecchi del villaggio, ma che andava recuperata al più presto. Dopo avermi fatto dare quanti più dettagli possibili sul ricercato, il quale a quanto pare era riuscito a fuggire dall'Ingresso principale fingendosi un mercante, ed aver ricevuto il suo identikit, non mi rimase altro da fare che mettermi in viaggio.
    Lasci fare a me. Entro il tramonto riavrete i vostri cimeli.
    Sì, ma devi riportare indietro anche lui, vivo.
    Quell'ultima richiesta mi lasciò un po' interdetto. Non era la prima volta che mi ritrovavo a dover recuperare un fuggitivo, ma non mi era mai stato chiesto di lasciarlo incolume, essendo abituato a punirli per ciò che avevano fatto; tuttavia ero pronto ad eseguire gli ordini, non avrei esitato ed avrei fatto tutto il possibile per recuperare la refurtiva e riportare indietro il ladro sano e salvo, se quello era il volere del villaggio. Con un mantello ed un copricapo per proteggermi dal sole bruciante, quindi, attraversai il Gate e scattai nella direzione in cui era stato visto dirigersi il finto mercante, volgendo lo sguardo all'orizzonte ed affondando un piede dopo l'altro nella calda sabbia.
     
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    Nel Deserto


    Come affrontare una missione



    [ Da qualche parte nel deserto dell'Anauroch ]



    Ma chi me la fatto fare di accettare questa maledetta missione?

    Questa era una delle innumerevoli domande che il Mangiafuoco si stava ponendo in quel momento. Nonostante il suo nome presupponesse un'alta tolleranza al fuoco e dunque, al caldo, in quel momento il giovane stava maledicendo tutti gli Dei, Vecchi e Nuovi, di Destra o di Sinistra, di Sopra o di Sotto. Ma il lettore forse si chiderà come stesse mai succedendo al nostro per farlo arrivare a tale blasfemia. Anche se non se lo stesse chiedendo, la risposta arriverà comunque.

    Dunque il motivo per il quale Shin era così stizzito era il fatto che si trovasse in mezzo ad un deserto, assetato, accaldato e senza la più pallida idea sulla sua posizione o su quella del suo bersaglio. Mentre si trovava al confine sud del Paese della Pioggia, infatti, dopo uno dei soliti spettacoli era stato contattato da un uomo che gli aveva assegnato una semplice missione, che di semplice non aveva niente, se non forse il perdersi.

    Erano infatti passati due giorni da quando Shin aveva visto l'ultimo segno di civilizzazione e la sua scorta d'acqua era finita già da un pezzo. Così con l'aspetto di un vecchio rinsecchito, egli camminò e camminò, finchè, forse miraggio, forse realtà, egli vide in lontananza un luccichio, trasformatosi in una oasi celestiale, man mano che i suoi piedi calciarono la sabbia. Egli arrivato abbastanza vicino, iniziò a correre, lanciandosi di pancia nell'acqua.

    [ Qualche minuto prima || Da qualche parte nel deserto dell'Anauroch ]



    Qualche minuto prima dell'assalto da parte di Shin rivolto all'oasi, un affaticato, ma tutto sommato, abbastanza in forze Juro stava camminando, con una precisa direzione in mente, verso il covo del ladro che stava cercando. Era infatti riuscito a recuperare quelle informazioni senza troppi problemi, dato che l'uomo aveva cercato di vendere i cimeli quasi immediatamente ad una carovana, che poi aveva spifferato tutto al sunese.

    Dunque, nonostante il caldo cocente, Juro stava procedendo, con un buon passo anche, nella direzione nella quale si doveva trovare il nascondiglio del bandito. Era molto concentrato e forse per questo non si accorse del ragazzo che proveniente dalla sua destra, stava correndo verso di lui.

    Quando fossero stati abbastanza vicini, il corridore avrebbe aperto le sue braccia e componendo una croce, si sarebbe lanciato verso il sunese, con una faccia seccata ricoperta di lacrime. Cosa sarebbe successo? Solo il futuro ha una domanda a questa riposta.




    Edited by Pyotr - 5/3/2020, 09:05 PM
     
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    Prima Missione


    II


    Erano passate già un paio d'ore da quando avevo lasciato il villaggio, ma ancora nessuno in vista; non ero ancora riuscito a trovare quel maledetto ladro. Per colpa sua mi ero dovuto buttare nel bel mezzo del deserto, uscendo dalla tratta principale per seguire le sue tracce,ma per fortuna, a parte il caldo soffocante, il mio senso di orientamento ampiamente sviluppato non mi avrebbe di certo fatto perdere tra le dune.
    L'idiota, infatti, aveva tentato subito di disfarsi del malloppo, come riuscii a sapere da una carovana diretta a Suna, ed era uscito dal sentiero principale subito dopo; avevo chiesto gentilmente al mercante di poter dare un'occhiata alla sua merce, e devo ammettere che fu anche alquanto divertente potersi permettere certi lussi in nome dell'Accademia, ma non ci volle molto a capire che l'uomo non stesse mentendo, rimettendomi subito in viaggio. Forse si stava rivelando anche un po' troppo facile, e dopo un altro po' di strada mi feci prendere dalla preoccupazione che probabilmente ero caduto in una banale trappola, una falsa pista per farmi seguire la direzione sbagliata; certo, era anche possibile che invece il mio inseguito fosse tanto pollo da non pensare a certi stratagemmi, andandosene tutto tranquillo per un sentiero isolato e non trafficato, e per quel motivo continuai a correre verso est, senza che quell'angosciante presentimento, però, accennasse ad abbandonarmi ed ha lasciare in pace il mio stomaco.
    Dopo ancora un altro po' di tempo a correre nell'immenso deserto, sempre con lo stesso panorama che si estendeva in ogni direzione, difronte a me vidi in lontananza un'oasi e, sperando che non fosse un miraggio, tirai un sospiro di sollievo; lì avrei potuto concedermi finalmente un momento di riposo e riempire una delle borracce che già mi ero scolato. Ormai c'ero quasi, ma prima di arrivare notai distintamente qualcuno corrermi incontro; istintivamente misi una mano dietro la schiena per essere pronto a sfoderare il mio Kukri occultato sotto il mantello, ma non sapendo di chi si trattasse e dato che quel tipo sembrava anche in evidente difficoltà, mi decisi ad avere un tono quasi amichevole ma autoritario, fermando la mia corsa leggera a pochi metri da lui.
    Salve. Ha visto per caso qualcuno passare da queste parti? Un uomo di mezza età, magrolino, con barba nera e capelli neri, ed alto più o meno così. Dissi, alzando la mano destra all'altezza della mia spalla e scandendo bene le parole per essere certo che l'altro mi sentisse bene. Ero certo che non fosse lui, non assomigliava all'identikit che mi avevano dato e inoltre sembrava essere nel deserto da ben più di un po' di ore; in effetti, squadrandolo bene da dietro gli occhiali, non aveva un bell'aspetto e sembrava anche in difficoltà, ma che ci faceva lì nel bel mezzo del nulla più assoluto?
    Se la sua risposta fosse stata negativa, allora gli avrei domandato se avesse seriamente bisogno di aiuto, viste le sue pietose condizioni.
    Per caso ti serve una mano? Che ci fai nel deserto, non sembri molto pratico. A quel punto, se avesse avuto bisogno di un indicazione, lo avrei indirizzato verso suna, sicuramente il villaggio più vicino da quelle parti, ma in ogni caso gli avrei offerto la mia borraccia piena, mentre mi diressi all'oasi per riempire quella vuota. Tieni pure, io ne ho un'altra. Di certo ero cambiato da quando conobbi Tozu, non avrei mai regalato in quel modo la mia fonte di sopravvivenza ad uno sconosciuto prima di farmi contagiare dal suo animo altruista, ma in fondo una borraccia mi sarebbe tranquillamente bastata, specie dopo aver memorizzato la posizione di quell'oasi.
     
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    Nel Deserto


    Come Non Affrontare una Missione



    Fortunatamente per il ragazzo l'oasi era vera, vera quanto il poco sudore che gli era rimasto sulla fronte e vera tanto quanto il ragazzo che gli si parò davanti e che gli stava parlando. Shin sentì solo una parte del discorso, ma sembrava che il ragazzo davanti a lui stesse cercando un uomo, la cui descrizione assomigliava molto a quella che era stata data al nomade per il suo bersaglio.

    Non ho visto nessuno...sono due giorni che non vedo un anima viva.

    Quando poi gli venne chiesto se avesse bisogno di aiuto, il ragazzo annuì in maniera vistosa ed accettò con una felicità incredibile la bottiglia d'acqua, scolandosela tutta e poi abbassandosi nella sabbia, in una dogeza, il ragazzo ringraziò il suo salvatore, che poi si avviò verso l'oasi:

    Aspettami! Fammi venire con te!

    E quando il ragazzo gli disse di andare a Suna egli rispose, con gli occhi di un cucciolino bastonato:

    Mi perderò di nuovo! Per favore, per favore, per favore! Io sono Shin! Il Mangiafuoco e, prossimamente, l'uomo il cui nome sarà conosciuto in tutta la landa! Per favore portami con te!

    Il tutto buttandosi fra la sabbia e piegandosi più e più volte in essa, con la testa che iniziava ad essere piena della sostanza gialla. Se Juro non avesse accettato la prima proposta del ragazzo, egli si sarebbe prostato nuovamente, chiedendo più e più volte, urlando ed aggrappandosi ad una gamba del povero sunese, con una voce acuta, come se stesse sul punto di piangere:

    Per favore! Non voglio morire in questo deserto! Per favore, per favore!

    Se tutto ciò non fosse bastato, il ragazzo si sarebbe comunque accodato al povero studente, seguendolo nonostante i rifiuti e le proteste. Nonostante tutto, Shin era lì per concludere una missione e da quanto aveva capito, questo era il suo biglietto per assicurarsi la riuscita di essa. Quando avessero camminato per un po' di tempo, egli avrebbe detto:

    Scusa se chiedo, ma perchè stai cercando quest'uomo? E perchè in questo maledetto deserto? Io non ci verrei nemmeno mi pagassero!

    E avrebbe aspettato la risposta con calma, sorridendo e camminando.


     
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    Prima Missione


    III


    Sbuffai, quasi innervosito. Quel ragazzetto era soltanto uno sprovveduto che si era avventurato da solo nel deserto e non aveva visto passare il mio inseguito, ma poco male: le sue tracce erano ancora vivide e, stando a quanto detto dal mercante che avevo incontrato, non poteva essere molto lontano.
    Ripercorri il sentiero che ho tracciato finchè non arrivi ad un percorso abbastanza trafficato, da lì ti basterà seguire la strada verso sud e arriverai a Suna nel giro di qualche ora. Dissi al giovane, indicandogli con una mano la direzione da seguire, ma quello non ascoltò, insistendo nel non voler restare ancora da solo. Non puoi venire con me, ho una missione da compiere, prima di tornare indietro. Potrei metterci giorni. Fui schietto e tentai di spaventarlo, ma non ne volle proprio sapere; ci mancava solo il bambino attaccato alle caviglie.
    Decisi di riposarmi per qualche minuto all'ombra di un albero, dopo essermi rinfrescato faccia, braccia ed aver mangiato un onigiri e un po' di carne essiccata, meditando nel frattempo a cosa potessi dire per far sgommare via quel ragazzino; ignorai la sua domanda sul perchè stessi cercando quell'uomo, non erano certo affari suoi, e gliela rigirai, incuriosito dalla situazione in cui si era cacciato. Io me la so cavare nel deserto, ma tu piuttosto, perchè sei qui, visto che hai appena detto che non ci verresti mai?
    Passati scarsi 15 minuti mi rialzai a malavoglia, alla sola idea di dovermi ributtare sotto quel sole cocente, ma in fondo era la mia prima missione: non potevo permettermi sgarri e dovevo portarla al termine il prima possibile. Di certo non potevo permettere che il cosiddetto "mangiafuoco" -che nome del cazzo- mi rallentasse, quindi anche se non riuscii a scollarmelo di dosso in alcun modo, decisi che lo avrei ignorato. Senti un po', io ho un compito da svolgere e potrebbe essere molto pericoloso, ma se ci tieni a seguirmi sappi che non mi fermerò se rimani indietro. E così ripresi la mia marcia con una corsa leggera, seguendo le tracce lasciate dall'idiota che stavo inseguendo e facendomi nuovamente irradiare dagli scottanti raggi del sole.

    Mentre i miei piedi affondavano nella sabbia e la stanchezza iniziava a farsi sentire, continuai a mantenere la stessa andatura, ignorando il sudore che ormai mi inzuppava i vestiti ed il ragazzino che ormai mi si era attaccato addosso peggio della mia camicia; l'angoscia di aver seguito la pista sbagliata mi attanagliava, ma in un modo o nell'altro sarei comunque riuscito a scovare quel maledetto, dovunque fosse andato a cacciarsi.
    Ero bravo a trovare chi voleva nascondersi da me, è una delle poche cose per cui andavo famoso sulla mia nave e per quel motivo assegnavano sempre a me il compito di rintracciare ed uccidere i disertori, ma stavolta avrei dovuto comportarmi bene e riportarlo vivo, con tutta la refurtiva intatta; passò più di un'ora da quando lasciai l'oasi, raggiungendo la cima di una duna alquanto alta, che ecco in lontananza una piccola tenda montata alla meglio, con accanto un cammello e un paio di grossi sacchi. Poteva essere proprio lui, anzi, doveva essere lui.
    Col cuore rincuorato di una nuova speranza accelerai subito il passo. Ormai era fatta: se si trattava davvero del mio inseguito, non ci sarebbe voluto molto a convincerlo con le buone o le cattive -più probabilmente queste ultime- a seguirmi a suna, ed anche se si fosse accorto del mio arrivo, non sarebbe riuscito comunque a scappare da nessuna parte. Era mio.
    Andò tutto per il meglio e riuscii a raggiungere la tenda, dove evidentemente si era concesso un po' di riposo, senza che lui si accorgesse di nulla, e con tutta calma diedi un'occhiata ad i grossi sacchi accostati all'animale. Sorrisi. Sembravano proprio i cimeli che erano stati rubati, tra cui una vecchia armatura ormai consumata un po' dal tempo, dei pugnali e altre carabattole di qualche valore, ma sembrava mancare il grande martello del generale Youki, non c'era da nessuna parte e sarebbe stato abbastanza difficile non vederlo. Facendo cenno al ragazzino stare alla larga e non fare casino, andai ad aprire la tenda con circospezione e potei subito notare che l'uomo al suo interno, chiaramente il ladro che stavo cercando, stesse dormendo.
    Sveglia sveglia, piccola stellina. Gli avrei sussurrato all'orecchio, accovacciato su di lui, e nel momento in cui si fosse svegliato, gli avrei tirato un bel gancio destro sul naso. Me lo doveva, dopo avermi fatto sgobbare così tanto nel deserto.
    Se tutto fosse filato liscio, sarei allora uscito dalla tenda, intimandogli di uscire e chiedendogli del martello.
     
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    Nel Deserto


    Lo Spettatore



    Nonostante fosse chiaro, chiaro come il cocente sole che stava battendo sulle schiene dei poveri ragazzi, chiaro e limpido come la chiara acqua della vicina oasi, che il ragazzo non volesse un compagno per il suo viaggio, Shin non dermose, continuando a tormentare il povero Juro, finchè il sunese non accettò la sua presenza.

    Dopo essere arrivati all'oasi ed essersi rinfrescati, i due si mossero all'ombra di un albero lì presente ed il sunese, dopo aver mangiato, fece una semplice domanda al girovago, che rispose così:

    Come qualsiasi mia azione, anche questa è stata guidata da un'intuizione, una fiamma, un fuoco che mi ha spinto qui. Non ho idea del perchè, nè del come, ma ho perso la compagnia con la quale viaggio solitamente e mi sono ritrovato in questo sperduto deserto. Ma anche questo è destino, ed il mio destino è grande e senza limiti. Ma parlami un po' di te, chi sei, da dove vieni, quali sono i tuoi sogni? Due uomini per conosceri devono condividere questi pensieri!

    Ovvero, una montagna di parole che forse sarebbero sembrate vuote ad altri, ma che invece erano molto importanti per il ragazzo. Ascoltate le risposte del ragazzo, se ce ne fossero state, e promesso di seguire senza interferire, il ragazzo avrebbe seguito il sunese fra le dune.

    Minuto dopo minuto, i passi si accumularono sulla sabbia e così anche il sudore, la calura e la voglia di Shin di tornare alla poggia costante di Ame. Finalmente, dopo un tempo che parve infinito, i due avvistarono in lontananza una tenda, con un cammello che presenziava lì accanto. Il ragazzo accanto a lui sparì in un polverone di sabbia, correndo verso il suo obiettivo, con Shin che dietro di lui arrancava e scivolava nella fine e dorata sostanza.

    Arrivati, il sunese iniziò a rovistare fra gli oggetti che erano stati depositati in un paio di sacchi, sorridendo come se fossero stati un tesoro. Entrò nella tenda, Juro, e ne uscì dopo poco, seguito a routa da un arrabbiato uomo che si stava massaggiando il naso:

    Non ne ho la più pallida idea ragazzino, come tu non hai la più pallida idea di chi ti sei andato a mettere contro!

    Urlò, tirando fuori e lanciando verso il ragazzo tre pugnali di strana forma, mirando rispettivamente verso la gola, la gamba destra e quella sinistra. Fatto ciò l'uomo calciò la sabbia, cercando di coprire la visuale di Juro con essa.

    Nel frattempo Shin si era seduto sulla sabbia, guardando il combattimento con piacere.



     
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    Prima Missione


    IV


    .....Porco Cazzo. Quel ragazzino era più schizzato del previsto e si mise a blaterare di sogni e destino, 2 cose che non avevo mai sopportato; nessuno può permettersi di decidere della mia esistenza, nè il destino, nè i Kami, nè chiunque altro, sono io l'unico artefice della mia vita, e sicuramente avere dei sogni è un'idea tremendamente stupida, perchè se vuoi una cosa devi prendertela e basta. E' così che la penso, ma non mi aspettavo certo che un bambino che si perdeva nel deserto perchè glielo aveva detto il destino potesse comprendere. Due uomini...che si conoscono...io sono in missione e tu mi stai seguendo per non morire, non è una conoscenza. Prima trovo quell'uomo, prima tornerò a Suna e non ci vedremo mai più probabilmente. A cosa mai potrà servire questa chiacchierata. Gli avrei risposto, molto semplicemente, continuando a farmi i fatti miei; non era mia intenzione sembrare scontroso ed antipatico, ma avevo in testa soltanto la mia missione, era di vitale importanza portarla a termine, quindi non avrei dovuto in alcun modo farmi distrarre.

    Quando trovammo quel ladruncolo di merda, il mio morale salì decisamente alle stelle; ormai era fatta e non mi restava altro da fare che riportarlo indietro con tutta la refurtiva. Anzi, il fatto che reagì in malo modo ai miei tentativi di farmi dire dove fosse finito il martello del generale Youki, era proprio quello che mi aspettavo, dato che mi diede praticamente un motivo in più per pestarlo e sfogare su di lui la mia rabbia.
    Tirò fuori dei bei pugnali, ma fu un peccato scoprire che non sapesse usarli; mi bastarono infatti pochi movimenti, prima piegandomi verso sinistra, poi scansandomi nella medesima direzione portando indietro la gamba destra, e poi gettandomi ancora più a sinistra, rotolando sulla sabbia e rimettendomi rapidamente in ginocchio, così da evitare anche l'ultima arma malamente lanciata. [Difesa 1, 2, 3] Senza dargli tempo di riprendere la mira, avrei afferrato la cime della corde che mi portavo legato alle spalle, sotto il mantello, e la lanciai verso di lui, mentre questa, guidata dal mio chakra, gli si sarebbe avvolta immediatamente attorno al busto e alle braccia, così da bloccargli i movimenti agli arti superiori. [Tecnica 1] Subito dopo averlo ridotto ad un salame, mi ci sarei buttato letteralmente addosso, placcandolo con una spallata e tentando di sbilanciarlo per cadergli sopra. [Azione 1]
    Allora, te lo chiedo di nuovo... Avrei detto, se fossi riuscito ad immobilizzarlo sotto di me, prima di assestargli un nuovo pugno sul naso. [Azione 2] ...dov'è il martello? e BAM, un altro pugno sul grugno con tutta la rabbia che provavo per quel maledetto. [Azione 3]
    Posso continuare tutto il giorno. C'era un martello da guerra nella lista della refurtiva, quindi non prendermi per il culo. Dov'è il martello.
    Doveva averlo per forza lui, ma se così non fosse stato, avrebbe dovuto almeno sapere che fine avesse fatto. Magari lo aveva venduto, magari lo aveva nascosto o magari glielo avevano fregato, ma sta di fatto che la mia minaccia era vera, avrei potuto continuare a prenderlo a pugni tutto il giorno, e sticazzi delle nocche doloranti.

    Chakra: 8.25/10
    Vitalità: 8/8
    En. Vitale: 30/30
    Statistiche Primarie
    Forza: 100
    Velocità:  100
    Resistenza: 100
    Riflessi: 100
    Statistiche Secondarie
    Concentrazione: 100
    Agilità: 100
    Intuito: 100
    Precisione: 100
    Slot Difesa
    1: Schivata
    2: Schivata
    3: Schivata
    Slot Azione
    1: Spallata
    2: Pugno
    3: Pugno
    Slot Tecnica
    1: Tecnica delle Corde
    2: ///
    Equipaggiamento
    • Cerbottana × 1
    • Kukri × 1
    • Fukibari × 5
    • Tonico Coagulante Inferiore × 1
    • Occhiali × 1
    • Corda di Canapa [10m] × 1
    • Accendino × 1
    • Tonico di Ripristino Inferiore × 1
    • Bottiglietta di Alcool × 1
    • Guanto in Cuoio × 1
    • Kaiken × 1
    • Ginocchiera Imbottita × 1
    • Spiedi × 4

    Note
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    Le Cronache



    Di Shin, il MangiaFuoco


    Le Cronache di Juro e Shin

    E di quella volta che, nel deserto Anauroch




    Dire che le parole del ragazzo non avevano colpito l'animo del sunese era voler essere gentili, dato che Juro non solo era rimasto infastidito dalle parole del girovago ma non vedeva nessuna utilità nello scambiare sogni e speranze con Shin.

    A niente! Non serve a niente! A meno che non serva a qualcosa. Ma non lo saprai mai se non provi no? Mamma mia sei troppo serio! Rilassati, sciogliti, con questo caldo non dovrebbe essere troppo difficile.

    Disse il MangiaFuoco con un sorriso in faccia. Sembrava che il sunese avesse altri pensieri per la testa, quindi il ragazzo non avrebbe continuato a dargli fastidio, ma forse avrebbe ripreso il discorso in un momento più propizio.

    Sembrava che il ladro non fosse così tanto versato nell'arte del combattimento, dato che i suoi attacchi vennero facilmente schivati dallo studente. O forse Juro era un genio, un dio della lotta. Qualunque fosse la ragione, il ladro stava venendo completamente surclassato e questa differenza di forza di volontà e concentrazione si traslò anche nel momento in cui Juro utilizzò una tecnica strana per animare le corde che si portava in spalla e bloccare, anche solo per un attimo, i movimenti del suo avversario.

    Shigeru, questo era il nome del nostro ladro, non si aspettava di venir attaccato da delle corde e nel tentativo di liberarsi da esse, venne colpito dal sunese, che lo buttò a terra e da quella posizione di vantaggio lo colpì nuovamente al volto, prima con un destro e poi con un sinistro. Quei pugni non erano però solamente dettati dalla stizza che stava animando il sunese, ma anche dalla necessità di recuperare il martello smarrito, di cui non c'era traccia.

    Shigeru sembrava sul punto di parlare, dato che la sua faccia si stava trasformando in una poltiglia mal assortita ed era sul punto di svenire, ma prima che potesse anche professare una sillaba, venne fermato da una voce tuonante che sembrò quasi uscita dalle viscere della terra:

    Fermi!

    Intimò Shin, che nel frattempo aveva collegato il martello scomparso alla sua missione, dato che la lista degli oggetti rubati da quell'individuo conteneva un martello e soprattutto, la foto che gli era stata fornita del suo bersaglio ritraeva la faccia del povero ladro massacrato da Juro, prima delle botte, naturalmente.

    Devo dirti la verità, caro compagno! Sono qui per un motivo preciso e nonostante il nostro incontro non fosse stato programmato dal sottoscritto, è stato sicuramente programmato dal destino.

    Continuò il ragazzo rivolgendosi a Juro con quella voce innaturale:

    Vedi, devi sapere che la mia missione è quella di uccidere questo verme, per evitare che compia altri atti del genere. Non mi interessano gli oggetti, li puoi prendere tu come riportare al loro legittimo proprietario. Ma mi serve la sua vita.

    Una pausa seguì, durante la quale Shin si avvicinò ai due:

    Ho una proposta per te! Io ti procurerò le informazioni per il tuo martello, informazioni di cui potrai fidarti perchè provenienti direttamente dalla sua mente e tu invece mi lascerai la vita di questo stolto. Come potresti fidarti della sua parola infatti? Io verrò con te fino a che non avremo recuperato il martello e poi, ognuno per la sua stada. Potrai dire che si è suicidato per non farsi catturare o qualsiasi altra scusa.

    Poi, portando una mano alla cintura dove teneva la sua riserva di armi, concluse il suo discorso:

    Ovviamente se non potessimo giungere ad una conclusione pacifica, dovri spargere un po' di più del sangue di questo maiale.

    Non si scherzava più.

     
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    Prima Missione


    V


    A quanto pareva, il ladro era cocciuto e non sembrava aver voglia di parlare, ma questo non scoraggiò per niente il neo sunese, anzi, se avesse vuotato subito il sacco sarebbe stato anche fin troppo semplice e non lo avrebbe trovato tanto stimolante.
    Guarda che non c'è problema se non parli, eh, sto qua tutto il giorno, non c'ho un cazzo da fare. Ma prima di sferrargli l'ennesimo gancio destro sul naso, una voce terrificante alle sue spalle gli intimò di fermarsi. Lentamente si voltò perplesso verso il ragazzino che lo aveva seguito per mezzo deserto, il quale sembrava aver proprio cambiato voce con chissà quale trucchetto; Juro infatti non pensò neanche per un istante che il giovane che si faceva chiamare "MangiaFuoco" potesse avere qualche tipo di potere nascosto o non fosse ciò che sembrava essere, continuando a fissarlo per capire dove volesse andare a parare con quella sceneggiata.
    Rimase ad ascoltarlo finchè il ragazzino non azzardò una proposta che includeva il lasciargli uccidere quell'uomo ed una minaccia se non gli fosse stato permesso, cosa che fece alzare gli occhi al cielo al biondo, ma che dopo un paio di istanti si ritrovò ad accettare senza battere ciglio.
    Va bene. Tu fammi ritrovare il martello e poi fanne quello che vuoi. Rispose l'uomo con fare tranquillo, alzandosi dal corpo del bandito ed invitando il giovincello a farsi avanti. Era cosa nota che esistevano arti ninja in grado di guardare nella mente delle persone, e questo sicuramente avrebbe velocizzato l'estorsione di quell'informazione, nonostante lui avrebbe preferito fare a modo suo, ma decise di fidarsi e procedere in quel modo, così da poter tornare più in fretta a casa; ovviamente non aveva alcuna intenzione di lasciare che uccidesse il fuggiasco, dato che la sua missione prevedeva il riportarlo vivo, ma lo avrebbe sfruttato per ritrovare il martello e se lo sarebbe tenuto buono finchè non ne fosse entrato in possesso, prima di poter far la sua mossa e infrangere i sogni di quel bamboccio.
    Una volta scoperto dove si trovasse la fatidica arma, Juro si sarebbe complimentato col ragazzo e lo avrebbe seguito nella direzione indicata dal ladro, senza ovviamente slegarlo dalle corde e portandoselo dietro come fosse al guinzaglio.

    Chakra: 8.25/10
    Vitalità: 8/8
    En. Vitale: 30/30
    Statistiche Primarie
    Forza: 100
    Velocità: 100
    Resistenza: 100
    Riflessi: 100
    Statistiche Secondarie
    Concentrazione: 100
    Agilità: 100
    Intuito: 100
    Precisione: 100
    Slot Difesa
    1: ///
    2: ///
    3: ///
    Slot Azione
    1: ///
    2: ///
    3: ///
    Slot Tecnica
    1: ///
    2: ///
    Equipaggiamento
    • Cerbottana × 1
    • Kukri × 1
    • Fukibari × 5
    • Tonico Coagulante Inferiore × 1
    • Occhiali × 1
    • Corda di Canapa [10m] × 1
    • Accendino × 1
    • Tonico di Ripristino Inferiore × 1
    • Bottiglietta di Alcool × 1
    • Guanto in Cuoio × 1
    • Kaiken × 1
    • Ginocchiera Imbottita × 1
    • Spiedi × 4

    Note
    ///
     
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    Le Cronache



    Di Shin, il MangiaFuoco


    Le Cronache di Juro e Shin

    E di quella volta che, nel deserto Anauroch




    Shin non si aspettava di incontrare così poca resistenza da parte di Juro. Infatti, per quale motivo avrebbe dovuto fidarsi del Mangiafuoco più di quanto si fidasse del ladro? Il sunese non sembrava proprio qualcuno che potesse fidarsi così facilmente, senza avere nessuna prova. Il girovago avrebbe dovuto prestare attenzione ad ogni mossa del suo nuovo compagno di viaggio.

    Nonostante questi pensieri gli corressero liberi per la mente, egli li mise a tacere e con un sorriso, si diresse verso Shigeru, dicendo:

    Sono proprio felice che tu abbia detto di si! Non avevo voglia di combattere per niente. Come sempre, d'altro canto!

    E si sarebbe abbassato, non dando mai le spalle a Juro e poggiando una mano sul capo del ladro, facendo passare una parte del suo chakra sulla mano e poi facendo entrare quel chakra all'interno della testa del pover ladro. Chiudendo gli occhi, egli vide delle immagini-50%, di paura. Erano i pensieri del ladro, che adesso egli doveva imbrigliare per poter carpire la posizione del martello.

    Dov'è il martello?

    Un immagine chiara gli si palesò davanti ed il ragazzo si sorprese, poichè pensava di aver riconosciuto il luogo che gli veniva mostrato. Ma una seconda occhiata gli assicurò che la carovana che stava vedendo non era la sua, ma una carovana qualsiasi.Per un'assurda coincidenza, era proprio la carovana che Juro aveva incontrato e che gli aveva fornito le indicazioni per raggiungere Shigeru. Inoltre, Shin vide il punto di ritrovo di questa carovana e come avrebbero potuto raggiungerlo da dove si trovavano.

    Dunque si alzò e disse:

    Ho la posizione! Andiamo!

    E si incamminò nel verso opposto alla direzione dalla quale erano venuti, facendo segno a Juro di seguirlo.






     
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    Prima Missione


    VI

    La situazione era cambiata ancora una volta e mi ritrovai a dover necessitare l'aiuto dell'irritante ragazzino che mi si era appiccicato alle calcagna, ma per lo meno quest'ultimo si dimostrò subito collaborativo. Dopo essersi avvicinato al ladruncolo che tenevo fermo sulla sabbia col mio piede poggiato sul suo stomaco, Shin gli toccò la fronte e gli domandò dove fosse il martello; non capii subito perchè lo fece, non avevo mai visto in azione quel genere di tecniche mentali, ma a quanto pare funzionò, perchè qualche istante dopo il ragazzino si rialzò, convinto di aver rintracciato il loro obiettivo.
    Non mi fidavo molto di quel tipo, aveva un'aria sospettosa, ma se davvero aveva trovato la posizione del martello, avrei dovuto tenermelo buono finchè non l'avessimo ritrovato. E poi avrei pensato a cosa fare se avesse tentato di uccidere quel pezzente che mi ritrovai a dover legare sul suo cammello, insieme ai sacchi col resto delle armi; non potevamo permetterci che ci rallentasse, e obbligarlo a camminare e correre sarebbe stato sicuramente più complicato che appiopparlo all'animale, il quale ci avrebbe sicuramente seguito senza tante storie.
    Finiti i preparativi mi mossi per seguire il cosiddetto "mangiafuoco", domandandogli intanto cosa avesse visto, ma in qualunque caso lo avrei esortato ad andare ad un passo più veloce, per evitare di perdere definitivamente quel cimelio. Prima recuperavamo il martello, prima tornavo a casa al fresco.

    Ci volle un'altra faticosa ora di viaggio (che sarebbe potuta essere quasi dimezzata, se avessimo corso un po'), durante la quale non rivolsi la parola alla zavorra che ci trascinavamo dietro, neanche nonostante le sue lamentele e suppliche di lasciarlo andare, quando alla fine vedemmo in lontananza diversi cammelli e carri riuniti accanto ad un grande cumulo roccioso che creava una discreta ombra nell'area circostante; avvicinandoci, non mi fu difficile riconoscere tra le persone ferme al fresco il mercante che avevo incrociato dopo essere uscito da Suna, ed a quanto sembrava, Shin si diresse proprio da lui; avrei lasciato infatti che fosse il vivace ragazzino a farsi avanti, dato che aveva estrapolato lui stesso le informazioni, ma il mercante non era certo intenzionato a regalare la merce che aveva pagato, antico cimelio o meno.
    E io che ci guadagno? Capisco il problema, ma io ho speso un bel po' di soldi per quel martello. Avrebbe risposto l'uomo, alquanto infastidito.
    Questo si risolve subito. Niente di più semplice per placare gli animi: i soldi che aveva ceduto a quel criminale erano proprio lì accanto a noi. Senza dire altro, andai a frugare le tasche del ladruncolo, tirandone fuori una quantità di ryo esorbitante e mollandogli un ennesimo pugno sul grugno per farlo stare zitto, ed a giudicare dalla reazione dell'attuale possessore del martello, erano sicuramente molti di più di quanto ne avesse spesi.
    Spero che il vostro senso civico vi faccia comprendere che quell'arma non vi appartiene e la consegnerete spontaneamente. Gli ammiccai. Ci mancherebbe, i cimeli di Suna devono rimanere a Suna. Rispose, infilandosi il denaro in tasca ed andando a recuperare il fatidico martello del generale Youki; quando lo vidi non potei evitare di sorridere, mi venne spontaneo: l'arma era in perfette condizioni e con quella tra le mani si concluse la mia ricerca, che si rivelò un vero successo. Non mi restava che tornare a Suna.
    Salutai i commercianti e presi le briglie del cammello, incamminandomi in direzione del villaggio della Sabbia.
    Ah, giusto. Per poco non mi dimenticai del ragazzino e di quello che mi aveva detto; se davvero aveva il compito di uccidere il mio prigioniero, avrebbe imparato un'amara lezione.
    Spiacente, ragazzo, ma ti ho mentito. Lui mi serve vivo. Avrei risposto ad una sua eventuale protesta o se mi avesse semplicemente chiesto perchè me ne stessi andando senza lasciargli l'uomo. Ovviamente avrei cercato di tenerlo d'occhio, attento ad ogni sua mossa, non sapendo come avrebbe potuto reagire un bambino a quella notizia.
    Mi dispiace, ma lui mi serve vivo, non posso proprio lasciartelo uccidere. Ti andrà bene la prossima volta, io adesso devo tornare al villaggio. Se vuoi, seguici pure. Avrei concluso così, in modo duro e sperando che non avesse voluto usare la forza; non mi andava di sporcarmi le mani del sangue di un altro ragazzino, ma la mia missione era più importante.

    Chakra: 8.25/10
    Vitalità: 8/8
    En. Vitale: 30/30
    Statistiche Primarie
    Forza: 100
    Velocità: 100
    Resistenza: 100
    Riflessi: 100
    Statistiche Secondarie
    Concentrazione: 100
    Agilità: 100
    Intuito: 100
    Precisione: 100
    Slot Difesa
    1: ///
    2: ///
    3: ///
    Slot Azione
    1: ///
    2: ///
    3: ///
    Slot Tecnica
    1: ///
    2: ///
    Equipaggiamento
    • Cerbottana × 1
    • Kukri × 1
    • Fukibari × 5
    • Tonico Coagulante Inferiore × 1
    • Occhiali × 1
    • Corda di Canapa [10m] × 1
    • Accendino × 1
    • Tonico di Ripristino Inferiore × 1
    • Bottiglietta di Alcool × 1
    • Guanto in Cuoio × 1
    • Kaiken × 1
    • Ginocchiera Imbottita × 1
    • Spiedi × 4

    Note
    ///
     
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    Le Cronache



    Di Shin, il MangiaFuoco


    Le Cronache di Juro e Shin

    E di quella volta che, nel deserto Anauroch




    Una volta conclusi i preparativi, il gruppo iniziò a muoversi nella direzione indicata da Shin. I ritrovati cimeli vennero caricati sul cammello, insieme a quel salame del ladro ed il sunese, prese le redini della cavalcatura, si avviò insieme al Mangiafuoco lungo le dune.

    Nonostante la richiesta di condividere cosa avesse visto, quella era l'unica informazione che Shin aveva per far leva sull'altro, quindi la tenne stretta, senza rispondere alla domanda. Dopo un'altra ora di viaggio al caldo, zeppi di sudore, i due finalmente scorsero in lontananza un complesso di rocce, all'ombra delle quali riposava la tanto agognata carovana.

    Avvicinatosi, Juro prese le redini della negoziazione, riuscendo infine a recuperare il martello, restituendo i soldi che si trovavano nelle tasche del ladro. Poi decise di andarsene, senza dire una parola a Shin. Cosa, a mio parere cari lettori, non saggia, dato che appena il ragazzo comprese cosa stesse accadendo, senza parlare, senza dire niente, iniziò a correre verso di lui, fermandosi a 3 metri di distanza.

    Da lì, senza dire niente, avrebbe composto alcuni sigilli, battendo poi la sabbia con il proprio piede sinistro. Dal piede un cono di elettricità50% in meno; 3 metri di ampiezza si propagò, provando a colpire sia il cammello che il sunese. Se avesse colpito o meno il sunese poco importava, dato che il vero obiettivo di quell'offensiva era allontanare o distrarre l'uomo.

    Fatto ciò, il ragazzo avrebbe estratto tre kunai, lanciandoli uno dopo l'altro verso la testa del ladro, che era legato sul cammello e che poco avrebbe potuto fare contro quell'attacco. Inoltre, Juro aveva fatto molto del suo lavoro, pestando per bene il povero ladro, che dunque sarebbe stato molto vicino alla sua fine.

    Concluso quell'attacco, Shin si sarebbe messo in posizione difensiva, tenendo un kunai davanti a sè, con entrambe le mani rivolte verso Juro.

    Chakra: 7/10
    Vitalità: 8/8
    En. Vitale: 30/30
    Statistiche Primarie
    Forza: 100
    Velocità:  100
    Resistenza: 100
    Riflessi: 100
    Statistiche Secondarie
    Concentrazione: 100
    Agilità:100
    Intuito: 100
    Precisione: 100
    Slot Difesa
    1: ///
    2: ///
    3: ///
    Slot Azione
    1: Kunai
    2: Kunai
    3: Kunai
    Slot Tecnica
    1: Omicidio Elettromagnetico
    2: ///
    Equipaggiamento
    • Fukibari × 5
    • Tonico Coagulante Minore × 1
    • Spiedi × 5
    • Tonico di Recupero Minore × 1
    • Bottiglietta di Alcool × 2
    • Tonico di Ripristino Minore × 1
    • Corpetto in Cuoio × 1
    • Accendino × 1
    • Kunai × 5
    • Parabraccia in Cuoio × 1
    • Tonico Coagulante Inferiore × 1
    • Shuriken × 5
    • Filo di Nylon Rinforzato [10m] × 1
    • Tonico di Ripristino Inferiore × 1
    • Uchiha Shuriken × 1
    • Coltelli da Lancio × 1

    Note
    ///



     
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    Prima Missione


    VII

    Non ci fu bisogno di parlare molto. Il ragazzo intuì immediatamente cosa stesse accadendo e reagì come solo un ragazzino impulsivo sapeva fare, a pochi metri dagli occhi inorriditi dei mercanti della carovana. Peggio per lui.
    Non appena sentii i suoi passi pesanti avvicinarsi, mi voltai immediatamente verso di lui, e capii subito che faceva sul serio quando colpì duramente la sabbia sotto il suo piede; istintivamente, vedendo un movimento elettrico propagarsi a terra, mi sollevai da terra con un rapido salto alla mia destra, atterrando sul dorso del cammello che nel giro di qualche istante emise un gemito di dolore ed iniziò a muoversi innervosito. [Difesa1]
    Il ragazzo però aveva un solo obbiettivo ed era far fuori l'uomo che in quel momento era legato come un salame sotto i miei piedi, lanciandogli in sequenza 3 kunai; un altro errore, ovviamente. Cosa intendeva fare dopo averlo ucciso? Fuggire? Uccidermi? Secondo la mia esperienza sarebbe stato molto più saggio tentare di eliminare prima me, l'ostacolo che voleva quell'uomo in vita, e soltanto dopo concentrarsi su di lui, visto che era totalmente inerme.
    Fu facile deviarli, mi bastò piegarmi sulle ginocchia e respingerli uno con il kukri che avevo sfoderato da sotto il mantello. [Difesa 2, 3, Azione 1] Quell'idiota che aveva avuto la malsana idea di arrivare a Suna per rubare dei preziosi pezzi da museo, ora mi doveva la vita; ma questo certamente non voleva dire che mi stesse simpatico, e per dimostrarglielo lo colpii, forse con un po' troppa foga, col manico del kukri, proprio dietro la nuca, nel tentativo di mettere a tacere le sue fastidiose urla soffocate dal bavaglio di corde.
    Il cammello aveva preso a girare in tondo, con le zampe evidentemente irrigidite della tecnica del ragazzo, su cui mi concentrai in quel momento. Non volevo ucciderlo, ma l'avrei fatto se non avesse capito che sarebbe stato meglio lasciar perdere.
    Brutta mossa. Senza attendere oltre, quindi, gli lanciai contro 3 spiedi, che raccolsi immediatamente dalla tasca, quanto più velocemente potessi. [Tecnica 1]For 175 / Vel 175 Cazzo, quanto erano inutili quelle stupide armi da studente, ma finchè non salivo di grado, questo mi passava l'accademia. In un modo o nell'altro, lanciai i 3 spiedi in una diagonale ascendente, e sarebbero andati a colpire il busto in 2 punti e la sua spalla sinistra; successivamente sarei balzato giù dall'animale e mi sarei lanciato contro il mio avversario [Sot Gratuito], ed arrivato a distanza ravvicinata, avrei piantato il piede destro nella sabbia e l'avrei usato come perno per ruotare su me stesso ed assestare una dura spazzata, con il collo del piede, all'altezza delle ginocchia del ragazzo. [Azione 2]
    Sperando che ciò fosse bastato a fargli perdere l'equilibrio, avrei fatto volteggiato in aria la mia spada curva ed avrei tentato di aprire una brutta ferita al busto del mio avversario, benchè niente di letale, [Azione 3] ritraendo poi il braccio e ponendo il kukri tra noi 2.
    Il mio sguardo era dei più seri che potevo sfoggiare e guardavo dritto negli occhi il ragazzino, che avrebbe fatto bene a capire l'avvertimento, perchè non mi sarei trattenuto ancora a lungo.

    Chakra: 5.75/10
    Vitalità: 7.5/8
    En. Vitale: 29.5/30
    Statistiche Primarie
    Forza: 100
    Velocità: 100
    Resistenza: 100
    Riflessi: 100
    Statistiche Secondarie
    Concentrazione: 100
    Agilità: 100
    Intuito: 100
    Precisione: 100
    Slot Difesa
    1: Spostamento
    2: Deviato Kunai
    3: Deviato Kunai
    Slot Azione
    1: Deviato Kunai
    2: Spazzata
    3: Fendente
    Slot Tecnica
    1: Estrazione Mortale
    2: ///
    Equipaggiamento
    • Cerbottana × 1
    • Kukri × 1
    • Fukibari × 5
    • Tonico Coagulante Inferiore × 1
    • Occhiali × 1
    • Corda di Canapa [10m] × 1
    • Accendino × 1
    • Tonico di Ripristino Inferiore × 1
    • Bottiglietta di Alcool × 1
    • Guanto in Cuoio × 1
    • Kaiken × 1
    • Ginocchiera Imbottita × 1
    • Spiedi × 1

    Note
    ///


    Edited by Yusnaan - 18/5/2020, 19:09
     
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    Le Cronache



    Di Shin, il MangiaFuoco


    Le Cronache di Juro e Shin

    E di quella volta che, nel deserto Anauroch




    Come Shin sospettava, il primo attacco non riuscì a finire il lavoro in maniera pulita come avrebbe sperato, ma non procurò alcun danno al suo obiettivo, venendo bloccato facilmente dal sunese. Nonostante ciò, il ragazzo non si scoraggiò e si preparò a difendersi dal suo temporaneo avversario.

    Juro infatti, non perse tempo e scagliò verso il ragazzo tre spiedi, che stavano raggiungendo il MangiaFuoco ad altà velocità. Egli non si lasciò sorprendere e, lasciando che il chakra lo aiutasse, si spostòRiflessi: 100 + 75 Impasto;
    Impasto: 1 Basso;
    a destra, evitando completamente i proiettili e facendo, allo stesso tempo, una linguaccia a Juro.

    Anche il suo secondo attacco andò a vuoto, riuscendo Shin ad indietraggiareRiflessi: 100 + 50 Impasto;
    Impasto: 1/2 Basso;
    ed evitare la spazzata. L'ultimo attacco però, avrebbe preso in pieno il nukenin, ma non per mancanza di attenzione, ma per sua scelta. Sapeva, infatti, che il suo corpettoDanno: 1 Leggera; in cuoio l'avrebbe protetto da eventuali danni cospicui.

    Si sarebbe dunque spostato lateralmente, di tre metri, aprendo la sua visuale sul cammello e lanciandogli addosso una bottiglia di alcool aperta, che gli sarebbe servita successivamente. Avrebbe infatti utilizzato il kunai che ancora reggeva in mano, lanciandolo contro il collo di Shigeru, preparandosi per la sua offensiva principale.

    Avrebbe infatti velocemente composto cinque sigilli, gonfiando le proprie guance e soffiando davanti a sè una palla di fuoco di un diametro di sei metri, mirata al povero ladro, che non avrebbe potuto nè schivare, nè spegnere il fuoco della palla e dell'alcool. Infine, avrebbe tirato fuori e lanciato un grande shuriken di nuovo verso la figura di Shigeru, sperando finalmente di porre fine alla sua vita.

    Infine si sarebbe messo in posizione difensiva, con i pugni davanti a lui.

    Chakra: 2,5/10
    Vitalità: 7/8
    En. Vitale: 29/30
    Statistiche Primarie
    Forza: 100
    Velocità:  100
    Resistenza: 100
    Riflessi: 100
    Statistiche Secondarie
    Concentrazione: 100
    Agilità: 100
    Intuito: 100
    Precisione: 100
    Slot Difesa
    1: Spostamento
    2: Indietreggiare
    3: Corpetto di Cuoio
    Slot Azione
    1: ///
    2: ///
    3: ///
    Slot Tecnica
    1: Palla di Fuoco Suprema
    2: ///
    Equipaggiamento
    • Fukibari × 5
    • Tonico Coagulante Minore × 1
    • Spiedi × 5
    • Tonico di Recupero Minore × 1
    • Bottiglietta di Alcool × 2
    • Tonico di Ripristino Minore × 1
    • Corpetto in Cuoio × 1
    • Accendino × 1
    • Kunai × 5
    • Parabraccia in Cuoio × 1
    • Tonico Coagulante Inferiore × 1
    • Shuriken × 5
    • Filo di Nylon Rinforzato [10m] × 1
    • Tonico di Ripristino Inferiore × 1
    • Uchiha Shuriken × 1
    • Coltelli da Lancio × 1

    Note
    ///







     
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    Prima Missione


    VIII

    Il ragazzo era più veloce di quanto non sembrasse ed indossava anche discrete protezioni. Non male. Ma ancora una volta non si concentrò su di me e tentò di uccidere il salame legato sul cammello alle mie spalle. Stupido ragazzino.
    Non capii cosa volesse fare con quella bottiglietta, ma in via preventiva la intercettai lanciandogli contro il mio ultimo spiedo [Difesa 1], fermando la sua corsa. Dall'odore che mi arrivò alle narici quando il liquido si riversò nella sabbia, non potei che essere certo che fosse alcool; quel pazzo voleva dare fuoco al cammello, pur di eliminare il suo obbiettivo, ma i suoi attacchi non si fermarono lì, tentando prima di ucciderlo con un kunai, che intercettai gettandomi verso di lui e respingendolo col pugnale che ancora stringevo nella mano destra [Difesa 2], e poi sputandogli addosso una grossa palla infuocata.
    Purtroppo non potei fare niente con quella roba, non ero ancora molto pratico di ninjutsu, quindi per non fare la fine del pollo arrosto, visto che quel colpo avrebbe preso di striscio anche me, mi gettai immediatamente alla mia sinistra, mentre la palla volò contro l'animale imbizzarrito; [Difesa 3] inutile dire che sentii sia lui che lo smilzo imbavagliato, urlare dal dolore. Dopo essersi rialzato a fatica, il povero animale col pelo mezzo carbonizzato prese a correre istintivamente il più lontano possibile dai 2 combattenti, inoltrandosi nello sconfinato deserto. Forse fu la cosa migliore, così magari il vagabondo si sarebbe concentrato sul proprio avversario, invece che tentare di uccidere una persona inerme.
    Mi spieghi che problemi hai? Sono proprio curioso di sapere cosa avessi intenzione di fare dopo averlo ucciso. Magari credevi che ti avrei lasciato andare via? Pensi sia un gioco, dannato idiota? Non mi risparmiai, lo rimproverai proprio come avrei fatto con un mio allievo. Inseguire e riprendere il cammello non mi sarebbe costato molto, ma se avesse provato ancora ad ostacolarmi, lo avrei messo a tacere una volta per tutte. E' ammirevole che dai alla tua missione più importanza che alla tua vita. Ma è anche molto stupido. Torna a casa, sei troppo stanco per tenermi ancora testa. Quanto odio i bambini.

    Non ebbi tempo per fare altro, però, che sul finire delle mie parole si udì di nuovo il verso del cammello, ma stavolta molto più forte e stridulo; era lontano ormai più di 30 metri e stava risalendo una duna, ma difronte a lui era spuntato dalla sabbia un animale ancora più grosso che lo aveva appena tranciato in 2 con le sue enormi chele. Oh merda...
    Era un vero e proprio scorpione del deserto, ma di certo il pericolo non riguardava il suo veleno, date che superava i 3 metri di lunghezza; come se non bastasse, era più che inferocito, e mi sentii completamente impotente quando vidi il ladro che avevo catturato in così tante ore di ricerca, venire trafitto senza pietà dall'enorme pungiglione del mostro, più di una volta. Dietro di noi si scatenò il panico: i mercanti corsero immediatamente ai ripari, cercando di infilarsi sotto le rocce, mentre il mortale aracnide si diresse a gran velocità verso me e Shin. Maledizione.
    Sarebbe servito poco a fuggire e non prestai attenzione a come avesse reagito il ragazzetto, ma quel bestione aveva appena ucciso il mio prigioniero e non gli avrei certo permesso di prendersi anche la mia vita, motivo per cui mi preparai a farlo a pezzi. Non appena fu abbastanza vicino, tentò immediatamente di affettarmi in 2 con una delle sue affilate chele, che riuscii ad evitare per un soffio, tuffandomi nella sabbia alle mie spalle [Azione 1], per poi rotolare di lato per evitare il pungiglione che puntava a trafiggermi. [Azione 2]
    Se Shin fosse rimasto lì, anche lui avrebbe avuto la sua dose, 2 attacchi consecutivi con la pericolosa chela che mirò prima a staccargli una gamba e poi la testa. [Attacco x 2]
    Approfittando del momento, mi rialzai e mi lanciai contro di lui, colpendo prima la chela che aveva provato ad uccidermi, col mio fedele kukri [Azione 3], e poi scattando verso la sua testa e tentando di trafiggerlo estraendo con la sinistra il kaiken che tenevo nascosto sotto la manica. [Tecnica]For 175 / Vel 175 / Pot 15 Ci mancava questa, a chiudere la giornata.

    Chakra: 4/10
    Vitalità: 7.5/8
    En. Vitale: 29.5/30
    Statistiche Primarie
    Forza: 100
    Velocità: 100
    Resistenza: 100
    Riflessi: 100
    Statistiche Secondarie
    Concentrazione: 100
    Agilità: 100
    Intuito: 100
    Precisione: 100
    Slot Difesa
    1: Deviata Bottiglia
    2: Deviato Kunai
    3: Evito Palla di Fuoco
    Slot Azione
    1: Schivata chela
    2: Schivato pungiglione
    3: Fendente
    Slot Tecnica
    1: Estrazione Mortale
    2: ///
    Equipaggiamento
    • Cerbottana × 1
    • Kukri × 1
    • Fukibari × 5
    • Tonico Coagulante Inferiore × 1
    • Occhiali × 1
    • Corda di Canapa [10m] × 1
    • Accendino × 1
    • Tonico di Ripristino Inferiore × 1
    • Bottiglietta di Alcool × 1
    • Guanto in Cuoio × 1
    • Kaiken × 1
    • Ginocchiera Imbottita × 1
    • Spiedi × 0

    Note
    ///
     
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17 replies since 2/5/2020, 01:16   187 views
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