Incontri Mondani

[Combattimento] & [Free]

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  1. DioGeNe
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    I gue genin se le stavano dando di santa ragione in quell'arena storica per il villaggio di Oto, onorando a pieno la fama e il terrore che un tempo quella terra battuta incuteva nel continente. Certo, ognuno con il proprio stile di combattimento: Harumi era molto più diretta, nonostante il depotenziamento dovuto alle manette si vedeva che fremeva dall'attivare il Demone che le risiedeva in petto, mentre Youshi riusciva a sfruttare le poche ombre concesse dall'arena per sfruttare al meglio la sua Kinjutsu. Vederlo muoveri riportò pe run istante Aloysius a tempi passati, quando Yashimata calcava ancora la terra dei vivi; era stato l'unico ninja in grado di battere il Colosso in arena, interrompendo la sua striscia di vittorie consecutive. Chissà se qualcun''altro da allora era riuscito a superare il suo record...

    Il focus poi tornò sul Kage, il quale si dimostrò ben più abile di lui nel carpire il significato nascosto dietro quel peculiare cimelio. In poco tempo riuscì a ricostruire quello che Diogene aveva fatto in mesi di indagini, come se tutto il sapere dei Kenkichi fosse alla sua portata, consulatibile come un libro aperto. Capì subito che quello scalpo poteva essere ciò che la storia narra fosse una famigerata Stele per gli Uchiha, un segreto di cui probabilmente entrambi i combattenti avevano già avuto modo di apprezzarne l'incontrollata potenza.

    " Hai ragione, avrei dovuto parlartene sin da subito...ma ho avuto qualche problemino a disfarmi di Khorne. "

    Una storia per fortuna conclusa ma con cui il Mikawa doveva interagire ogni volta che richiamava le capacità che gli erano state innestate durante il rituale...sembrava assurdo ma doveva pregare l'essere che aveva tentato di usccidero innumerevoli volte per attingere ai suoi poteri.
    Quanto alla questione della conquista, Kensei si dimostrò favorevole ad un'azione congiunta di espansione ma con ambizioni ben più moderate rispetto quelle dell'otese, che aveva il Paese del FUlmine sul suo mirino da anni. Credeva si trattasse di un nemico troppo forte da abbattare, soprattuto considerando il fatto che non si fidava di Konoha e del suo leader e non riponeva poi molte speranze nell'operato del giovane Hohenheime del suo dominio di polvere e sabbia.

    " Si, Raizen ha poco tatto in questo genere di cose...però dandogli un buon motivo per combattere può rivelarsi un alleato formidabile. Fose non hai conosciuto a sufficienza Itai per vedere cosa può fare un Jinkurichi a pieno potere..."

    Era dopotutto destino dei possessori del 9 Code dover cambiare la storia, nel bene o nel male. Quanto a Kazekage, Diogene si dimostrò più rigido e indisposto nei confronti del ragazzino che aveva rifiutato per ben due volte di stringergli la mano:

    " Il bomberman non avrà scelta. Quando verranno per riprendersi ilo Yonbi o Suna si atterrà alle mie disposizioni o cadrà nuovamente....e questa volta non sarò io a riportarla in auge. "

    Non sembrava voler rivelare al nebbioso i dettagli del suo piano ma non era un segreto che il Garth volesse usare il Demone catturato con grande fatica nell'Aunaroch come arma da guerra piuttosto che regalo ad irrispettosi "alleati". La sua attenzione fu catturata da Harumi la quale sembrava essersi decisa ad attivare la sua possessione e riempire del chakra del Gatto Infernale l'arena; a quel punto sarebbe stato chiaro al leader della Nebbia il fatto che Diogene era disposto a puntare forte in questa faccenda, mettendo a rischio i beni più preziosi del villaggio.

    " Attaccare altri Paesi potrebbe rivelarsi solo una perdita di energie e tempo. Ormai tutti si osno rafforzati in questo periodo di Pace prolungata: i rapporti dopo l'ultima missione nel Paese dell'Erba non mentono, ognuno dei maggiori attori del continente ha un piccolo esercito da poter schierare per la propria difesa e per un possibile attacco. Gli unici territori che potrebbero darci un vamntaggio tattico contro Kumo sono il Gelo, che pare sia diventata la dimora di un dragone nero dgali enormi poteri, la Neve, la cui assoluta assenza di informazioni sia geografiche che di potenziale bellico , nonchè il clima polare, lo rende praticamente inespugnabile, e il Cielo, che credo non sia mai stato teatro di una sola missione accademica. Rimane il Paese delle Sorgenti Termali ma lì qualcosa già stata fatto con l'attacco alla flotta nemica e l'incursione a Kaido. "

    Aloysius aveva riflettuto a lungo sul dafarsi, il suo non era un capriccio del momento ma un'attenta analisi. E continuò, iniziando ad illustare parte del suo piano manovrano il sangue nell'area al fine di ricreare una mappa schematizzata e i movimenti che intendeva ocmpiere:

    " Supponendo che siano rimasti senza flotta, con le navi di Kiri e quelle che sto continuando a costruire io possiamo bombardare la costa più vicina al villaggio di Kumo, nella baia del Gaikotsu. Un'azione diversiva che li terrà impegnati su quel fronte, concedendo a noi di infiltrarci nel territorio e arrivare alla capitale militare; dalle precedenti missioni sappiamo che i Cremisi hanno preso il controllo del posto con la forza, gli abitanti del posto li ritengono ancora degli estranei e potrebbero persini aiutarci nello spodestarli. Hanno recintetao il confine ma già una volta siamo riusciti ad aggirare il loro meccanismo difensivo. Con il supporto aereo di Konoha e Suna possiamo generare il finimondo nel punto dove si ritengono più forti, al cuore dei Cremisi, costringendoli a venir fuori. A quel punto non avranno altra scelta che affrontare i quattro Kage e tutti i ninja più valorosi dell'Alleanza...un biglietto di sola andata verso la sconfitta o la vittoria, l'unico modo per coglierli di sorpresa e privarli della forza de numero, che è dalla loro parte. "

    McZZMnQ

    Un piano che richiedeva il coinvolgimento di tutti e quattro i villaggi, dei fondi accademici e dei daimyo per l'approviggionamento di armamenti e risorse per la battaglia e l'attitufine al sacrificio da parte di tutti. Un piano rischioso ma che, forse, avrebbe potuto cogliere di sorpresa il primo dei grandi nemici che i erano fatti negli anni. Un piano che avrebbe appagato la sete di vendetta da parte di Oto, la quale aveva provato sulla sua stesse pelle un attacco simile e che aveva causato loro danni psicologici, fisici ed economici. Un piano che avrebbe affermato nuovamente al posizione di leadership dell'Accademia, che avrebbe annesso un territorio vastissimo ai suoi possedimenti, per giunta con la gratitudine di un popolo sottomesso da anni con la forza. Un piano che avrebbe dato loro nuovi strumenti per la guerra che erano chiamati ad affrontare per la sopravvivenza.

     
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