Incontri Mondani[Combattimento] & [Free]

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  1. DioGeNe
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    Primordi dell'Espansione


    Guerra e Religione XXXII, di Loxion Mikawa


    Si annovera un incontro in particolare tra i tanti che il nuovo Kage intraprese intorno all'anno 40 dalla Fondazione. Gli accadimenti della "Chiamata", cui si fa riferimento in "Il Colosso dei Mikawa: la vera storia", avrebbero portato a lunghi strasichi nella vita dei ninja coinvolti e quindi nei destini dei Villaggi che governavano. Il capitolo con Kiri era forse uno dei più importanti poichè proveniva da una storia travagliata; la cessazione dei rapporti economici e bellici tra i due Paesi, voluta da Itai dei Nara anni prima, aveva inevitabilmente allontanato i due "alleati" della federazione Accademica. La riunione dei Kage aveva in qualche modo riaperto quella porta chiusa ma, come spesso accade in queste circostanze, la ripresa delle comunicazioni era tardiva: nelle missioni ninja gli interpreti dei due villaggi iniziavano appena ad essere riaccoppiati e solo i grossi ordini per l'acquisto di riso da una parte e tessuti pregiati e pescato dall'altra, stavano tornando ai flussi di cassa di un tempo.

    Il Raccoglitore della Promessa, meglio noto come Juudaime Mizukage, aveva un legame di sangue unico con il Garth; non è questa la sede opportuna ma i loro desitni sembravano intrecciati da una Profezia Kenkichi più antica della fondazione stessa di Oto. Non solo, tra i due c'era una certa affinità nell'ideologia ninja, una solida fondamenta su cui poter poggiare una nuova Alleanza: e quale migliore occasione di un combattimento per ritrovare l'affinità perduta?
    Entrambi i Kage avevano schierato pedine preziose per fare da sottofondo alla loro prima chiacchierata, si perchè con l'Aloysius del Paese del Ferro si era fatto tutt'altro che parlare, e la riconsegna delle katane della Nebbia (trafugate anni prima) faceva ben intendere la disponibilità di Diogene ad iniziare con il piede giusto...

    Di fatto, i due cugini di sangue stavano pian piano trovando un punto di accordo; entrambi i combattenti avevano mire espansionistiche ma per il momento era solo la differenza di entità tra gli intenti dei due a pesare sul tavolo tattico che si stava delineando. L'Inquisitore di Kiri aveva ribadito la sua riluttanza a collaborare con Konoha e il suo leader mentre si convinse dell'importanza di puntare subito alla testa del mostro piuttosto che dedicarsi a Paesi minori che, in ogni caso, avrebbero opposto non poca resistenza prima di cedere i propri territori. Era un dato di fatto che il prolungato periodo di Pace avesse permesso a tutti di rinforzare il proprio arsenale bellico...il piano per attaccare Kumo sembrava aver fatto breccia in quell'armatura completa ambulante.

    " Un affaccio sul Kaizoku e il miglior manipolo di ninja che Kiri possa fornire è quanto di meglio possa sperare. Oto risponderà con una pari forza bellica, fornendo se necessario anche uomini, armi da assedio e navi da guerra dalla mia scorta personale. Gli obiettivi andranno concordati ma rimane il discorso di prima, mi muoverò solo per azioni ben studiate e mirate al cuore delle vere, nuove minacce del continente; si va a caccia di orsi, non di lepri. Kumo in cima alla lista."

    Dei villaggi Accademici, l'associazione che per anni aveva cercato di mantenere il suo status quo e frizzare la geopolitica alle condizioni a lei favorevoli del dopo Guerra stavano per fare quello che non era accaduto: giocare di attacco. Una mossa storica e coraggiosa che però entrabi gli shinobi vedevano come l'unica possibile dopo ave visto fin dove poteva spingersi che chi aveva subito ingurie e ingiustizie per anni. A parti invertire, Aloysius avrebbe fatto di tutto per ripendersi il suo Bijuu e per questo temeva e rispettava coloro che avevano osato generare il panico ad Oto pur di riuscirci.

    " Lo scontro sembra essersi concluso..."

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    Lo disse poco prima che Eiatsu, sbucato dalla zona in ombra dell'arena, fermò quello che rischiava di diventare un massacro; il combattimento si era tenuto in sostanziale equilibrio fino a quel momento ma quando si ha a che fare con un Jiinkurichi le cose possono precipitare in un istante. A fare la differenza era stata la riserva di chakra aumentata dal Demone che conferiva ad Harumi energie extra eppure, in quell'arena senza tempo, il Tokugawa non aveva affatto sfigurato difronte al suo signore.
    Un breve battito di mani da parte del Colosso avrebbe sancito la fine del confronto, una manifestazione di approvazione cui non era sicuro il freddo Inquisitore si sarebbe aggiunto. La reazione del kiriano avrebbe fatto capire al suo interlocutore molto sul modo in cui trattava i suoi sottoposti, un dettaglio tutt'altro che trascurabile per Diogene, il quale aveva sempre avuto un modo tutto suo per gestire le nuove leve del villaggio.

    Apparte il sangue, lì nella tribuna d'onore (spoglia e tetra come poche altre) non vi era altro con cui brindare, dunque il Garth propose un cambio di location, un modo forse per lasciare da parte i formalismi e tentare di conoscere un po di più dell'uomo dietro la maschera:

    " Vorrei fare un regalo al tuo ninja, avrai notato che la portatice del Nibi ha combattutto con degli speciali bracciali che ne contenevano parte del potere...lei è più avanti nel suo percorso ninja ma Youshi le ha dato del filo da torcere. Sarei lieto di ospitarvi per cena nella villa dei miei avi, consideralo un modo per sdebitarmi del regalo di avermi donato i tuoi ricordi sugli accadimenti della Rosa d'Acciaio. "

    Le cose da dirsi non erano finite e, come la storia insegna, non c'è posto migliore di Villa Mikawa per sugellare un patto duraturo.



    Edited by DioGeNe - 27/11/2020, 08:57
     
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