Il Peso del Tempo

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  1. - Hohenheim -
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    Lo Scontro contro il guardiano


    XVII



    Mai aveva ancora confusione e paura negli occhi quando l’Hokage iniziò a parlare. Tuttavia, poco a poco, il suo tono confortante riuscì a portare un po’ di tranquillità alla donna. Accettando l‘indumento del Kage, Mai si sistemò come meglio potè: Grazie… Si guardò intorno, cercando di orientarsi. Ogni tanto portava la mancina alla testa, toccandola come se le dolesse parecchio. Sanguino.. Disse portando davanti al volto le dita tinte di rosso, ma questa volta trattenne le lacrime e cercò di alzarsi, senza perdere di vista Raizen. Se Raizen si fosse avvicinato per medicarla, non lo avrebbe scacciato…non so chi siete, ma non mi sembrate essere un uomo cattivo. Dove mi trovo? Come mi avete trovato? Si guardò intorno, ma quello che si poteva vedere era solo terra e deserto. Tutto quello che vedeva le pareva estraneo e sul suo volto c’era una nota di disperazione controllata che però sarebbe durata ben poco. Infatti, nuove lacrime avrebbero ripreso a scorrerle sul volto. Per questo, quando Raizen si propose di portarla al primo villaggio, lei lo guardò come un vero e proprio salvatore. Sì vi prego, signor…non so nemmeno il vostro nome per ringraziarvi in maniera appropriata. Senza di voi sarei completamente persa! Forse…forse al villaggio qualcuno mi riconoscerà! Forse…forse ricomincerò a ricordare qualcosa! Non funziona in questa maniera?

    Raizen l’avrebbe quindi potuta condurre al sito archeologico, oppure addirittura fino al primo villaggio che avevano incontrato con Hohenheim, dove le ombre si erano manifestate per la prima volta. Mai riusciva a camminare con difficoltò all’inizio, ma avrebbe acquisito sicurezza poco a poco. Per lo più si teneva avvolta il vestito di Raizen addosso, con lo sguardo basso e corrucciato. Poi però avrebbe chiesto: Da dove venite esattamente?

    Intanto, avrebbero raggiunto il primo centro abitato. Raizen e la donna avrebbero senza problemi trovato un posto dove far visitare la donna, ma nessuno sembrava riconoscerla (ovviamente). Raizen avrebbe visto il viso di Mai perdere piano piano le speranze e si rese ben presto conto che una cosa del genere davvero non si poteva fingere. Era reale: Eruzione aveva perso davvero la memoria. Alla fine dell’ennesima persona che negava di riconoscerla, la donna si sarebbe infine seduta. Si era arresa, ed aveva gli occhi vagamente lucidi. Nessuno mi riconosce qui…ed io non riconosco…nulla intorno a me.. Avrebbe poi rivolto lo sguardo verso l’Hokage. forse…forse potrei venire con te… Si fece rossa in volto improvvisamente.Lavorerò se devo lavorare! Ma ti prego, portami con te!

    [….]

    Il guardiano aveva acconsentito, Hohenheim avrebbe saputo la verità. Bastò un movimento della sua mano perchè centinaia e centinaia di ricordi iniziassero a ronzare nella sua mente. Una quantità inverosimile di informazioni che si accumulavano come un turbine di immagini, dai suoni e di voci. Così veloci e concrete da fargli risalire in gola il contenuto del suo stomaco.

    Vide l’origine del potere di manipolare il tempo come una forza che permeava il luogo dove si trovavano. Vide come, i progenitori del clan dei Koro, impararono a controllare quella forza, trasformandola prima in un culto, poi utilizzando il chakra e degli strumenti per imbrogliarlo. Mentre la loro ricchezza e potere aumentavano, la maledizione si iniziò a manifestare portando scompiglio tra i Koro e su tutto ciò che li circondava. Vide tutti i saliscendi della fortuna di quello clan, fino ad arrivare alla realizzazione delle Armi di Iwa e della loro distruzione. Non era un narrato coerente tuttavia, ma la storia emergeva dai ricordi di centinaia di individui, di cui Hohenheim riuscì anche a vedere la vita privata, le gioie ed i dolori; non solo la maestria con cui brandivano il potere del tempo. Un mare di informazioni che soverchiarono Hohenheim, portandolo in una specie di trance nel quali si stava perdendo. Non era una cosa buona. Doveva lasciare andare, escludere qualcosa o ne sarebbe stato sopraffatto.

    I vecchi insegnamenti ricevuti al monastero del Giglio, il luogo i cui colori indossava anche in quel momento, a fornirgli una via. C’era un esercizio che faceva lì: quello di osservare un complesso nodo fatto di corda di canapa spessa e di scioglierlo mentalmente. Era un lavoro di immaginazione, controllo e concentrazione che serviva ad impartire disciplina e resistere. Così, come un nodo di cui non si possono vedere tutte le pieghe, Hohenheim prese tutte le storie che gli venivano raccontate e le districò le une dalle altre. Eliminò il superfluo, ignorandolo, mantenendo la concentrazione e l’attenzione solo su quegli aspetti che, in una frazione di secondo, giudicò essere rilevanti. Ci voleva un attimo per essere sopraffatto, e molto spesso si trovò sul punto di perdersi. Poi, così come erano iniziate, le visioni svanirono. 

    Quando il turbinio di immagini cessò, Hohenheim era inginocchiato a terra. Si sentiva confuso per tutte quelle storie che erano passate attraverso la sua coscienza, e dalle quelli si era ritratto per un soffio. Le sue guance erano rigate per le lacrime che non erano sue, ma che erano state indotte dai ricordi e dalle emozioni provate nel rivivere tutte quelle vite. Ora capiva, sapeva perchè il guardiano era importante e cosa poteva accadere se il suo potere si fosse sviluppato senza controllo. Eppure, cosa doveva fare? Il futuro che aveva visto era troppo terribile per lasciare che accadesse.

    Quindi, rifiutò al proposta del Guardiano, proponendo un altro patto. Nella mente dell’essere, tuttavia, non era contemplata un’altra opzione e lo attaccò senza pensarci due volte. Hohenheim fu preso alla sprovvista dalla folata di vento che si alzò in tutta la sala. Ancora con un ginocchio a terra, si portò le mani davanti il volto cercando di farsi da scudo, mentre il suo chakra lo irrobustiva. [Danni] Quindi arrivò l’imponente mano della bestia. Schivare non era possibile, per cui Hohenheim attinse alla sua sacca di argilla, per creare un serpente tutto intorno a lui, così da proteggerlo. [SDI] La grossa mano della creatura stritolò la soffice argilla. Non abbastanza da distruggerla, creò vistose crepe in essa. Sfortunatamente, la tipologia di difesa adottata dal jonin gli ostacolò la visuale sul successivo attacco dell’essere. Il pavimento scomparve sotto i sui piedi e quelli della creazione. Per un attimo, Hohenheim si ritrovò a precipitare. Poi la sua prontezza lo portò a rimodellare il serpente, così che parte della coda divenne due ali, che lo portarono nuovamente a stabilizzare la sua posizione. [SDII] Il guardiano era enorme e la sua velocità elevata. Inoltre, si muovevano in uno spazio ristretto, in cui lui poteva con facilità raggiungere ogni punto. Doveva trovare un modo per batterlo. Mentre così ragionava, a meno di un metro da lui si aprì un “qualcosa“ nello spazio tempo. Un qualcosa che sfrigolava di chakra e che si diresse verso di lui. Hohenheim sapeva cosa fosse, lo aveva visto nelle visioni che il guardiano gli aveva mostrata. Sapeva che, se fosse stato preso, sarebbe stato bloccato in una stasi temporale. Non poteva permetterlo. Il suo chakra si mosse copioso mentre, usando il chakra repulsivo, schizzò dalla sua creazione d’argilla. [SDIII]Rif. Nera+3+4 ( MedioBasso) = Nera+7 Scattò verso il pavimento, mentre la sua creazione venne investita, bloccandosi a mezz’aria. Atterrò ad oltre 10 metri dal Guardiano, pensando di essere in salvo, ma si sbagliava. La Frattura non era solo molto veloce, ma anche quasi invisibile, nonostante l’elevata percezione del jonin. Quindi Hohenheim non aveva notato la diramazione della stessa, che lo aveva inseguito nel suo salto. La diramazione lo colpì alle spalle, inondandolo della sua energia e bloccandolo sul posto. Una strana sensazione si impadronì di Hohenheim. Una sensazione che conosceva, perchè era simile a quando lui stesso manipolava il tempo. Dannazione! Il guardiano non esitò a finire il suo nemico, sollevando nuovamente l’imponente arto, proiettato verso il jonin bambino. Il Kage dovette lavorare alla velocità della luce. Aprì tutti i punti di fuga per emanare un’ondata di chakra e sciogliere quel liquame temporale che lo imprigionava. Sapeva che avrebbe funzionato. Glielo diceva la sua affinità con quell’elemento e lo aveva visto nelle sue visioni. [SDIV]Impasto Alto. Dopo di che, richiamò altra argilla per creare una statua raffigurante un portone, il quale sbarrò la strada all’attacco del Guardiano. <b turbospoiler=" Rif. Nera+3+4 (MedioBasso)
    5 unità argilla dalla normale, 1 argilla paladina">[SAI - Difensivo]. Il cancello si piegò sotto la forza del Guardiano, ma senza cedere ed il Kazekage fu salvo. Il mostro quindi interruppe il suo attacco, dandogli modo di passare all’offensiva.

    Lanciò la pala all’uomo di Iwa che sapeva manipolare la roccia. Tienimi questa Disse ad alta voce, solo per poi aggiungere con un sussurro Con un po’ di chakra questa pala permette di compiere azioni che richiederebbero giorni in un solo istante. Non dicevi che ti serviva tempo per sistemare questo posto? Bhè ora devi farlo crollare, ed aprirci una via di uscita. Se minaccerai il guardiano di distruggere il sigillo, farà di tutto per impedirtelo, tienilo a mente. Intanto io lo terrò impegnato. La presenza del portone avrebbe schermato il jonin dall’occhio inquisitore del Guardiano.

    Assicuratosi che l’uomo avesse inteso, Hohenheim sarebbe partito all’attacco. Il chakra del Kazekage penetrò in tutto il terreno intorno a lui, convertendolo in argilla. [SAII] Parte andò a rimpinguare la sua scorta di argilla, mentre 6 unità si trasformarono in centinaia di farfalle che si gettarono contro il Guardiano. Le minuscole creature non avevano potenza offensiva, ma coralmente contribuivano a distrarre l’essere. [SAIII] Poi, toccando il portone, Hohenheim lo avrebbe manipolato così che assumesse una forma completamente diversa, quella di un serpente a due teste. [STAI] I due serpenti automaticamente si attaccarono al suo sistema di manipolazione d’argilla: non era una cosa piacevole, ma questo gli permetteva di combattere in un modo completamente nuovo.

    Quindi, Hohenheim afferrò il tempo intorno a lui e lo torse, rallentandolo, così da poter scattare in avanti alla velocità della luce. [STB+SAIV (da TS)]. La compressione del flusso lo portò ad un metro e mezzo davanti al guardiano e, quando riapparve, con lui si manifestò una statua di argilla. Non era una statua normale. Si trattava di una spada lunga oltre dieci metri, che Hohenheim reggeva utilizzando entrambe le braccia. [STAII] Potenza 90+10 (impronta)+ 10 ( Nin. Inarrestabili)+ 10 ( bonus concentrazione)= 120 Hohenheim fece per muovere la spada, ma quello non era una vera lama e, per questo, non aveva bisogno di muoversi. La spada, che spada non era, esplose istantaneamente coinvolgendo l’intera sala. La dimensione del Guardiano non avrebbe giovato in questo caso: non poteva scappare da questo attacco. Inoltre, Sotoda rendeva possibile attaccare in corpo a corpo, dando vita ad uno stile che Hohenheim non aveva mai potuto usare prima. Solo il Kazekage sarebbe stato risparmiato, insieme ai due ninja di Iwa.
    Un colpo di avvertimento in realtà. Hohenheim voleva capire come il guardiano si sarebbe difeso. Come avrebbe difeso la struttura che incastonava la toppa per sbloccare il sigillo e così via. Più che altro, il colpo serviva a dare tempo all’Iwanese di capire come funzionasse la pala e come farli uscire di lì. Perchè, se ci fosse riuscito, Hohenheim avrebbe utilizzato nuovamente la Compressione del Flusso per allontanarsi il più possibile da quel sotterraneo maledetto. [SAV] Altrimenti, avrebbe usato la compressione per riguadagnare distanza dal Guardiano, mettendosi proprio davanti la toppa dove si poteva inserire lo scettro e sbloccare il sigillo.

    Guardiano non dobbiamo combattere per forza. Lasciaci andare, oppure romperemo il sigillo!

    Chakra: 62,75/150
    Vitalità: 16/20
    En. Vitale: 21/30
    Statistiche Primarie
    Forza: 600
    Velocità:  650
    Resistenza: 700
    Riflessi: 775
    Statistiche Secondarie
    Concentrazione: 775
    Agilità: 700
    Intuito: 700
    Precisione: 700
    Slot Difesa
    1: Parata con Costrutto
    2: Manipolazione costrutti
    3: Schivata
    4: Liberazione
    Slot Azione
    1: Parata con costrutto (difensivo)
    2: Conversione argilla
    3: Attacco con farfalle
    4: Compressione del Flusso ( da TS)
    5: Compressione del Flusso
    Slot Tecnica
    1: Attivazione TS
    2: Sotoda
    2: C3
    Equipaggiamento
    • Kunai × 5
    • Rivestimento Mimetico × 1
    • Cotta di Maglia Completa × 1
    • Maschera × 1
    • Fumogeno × 1
    • D-Visor × 1
    • Tonico di Ripristino Superiore × 1
    • Respiratore × 1
    • Tonico di Recupero Superiore × 0
    • Contenitore di Elemento × 7
    • Rotolo da Richiamo × 1
    • Kiseki Verde × 1
    • Chinmoku no dōkutsu no fukuro × 1
    • Argilla Organica × 5
    • Argilla Sonica × 5
    • Argilla Paladina × 4

    Note
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