La Bilancia NeraQuest C

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  1. Shiltar Kaguya
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    Falce dei Kaguya


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    Il Legno della Vita


    Ed il Villaggio della Morte



    Il vecchio che io e Masayoshi-san raggiungemmo era un falegname di frodo ed il mio primo pensiero fu: esistono?
    Cioé, avevo sentito dire di cacciatori di frodo, sapevo di pescatori, ma un falegname? Cos'è? C'erano alberi in via d'estinzione? Poi riflettendoci un attimo arrivai alla vera risposta: gli alberi di quel bosco immenso e claustrofobico non potevano essere toccati se non da questo fantomatico clan "Mori".
    In ogni caso, delle parole del tizio un discorso in particolare mi colpì: Ci sono vari tipi di alberi della vita...
    E fu così che dopo avergli curato la mano ed averla vista ringiovanirsi, per quanto fui io stesso sbalordito, non gli diedi tempo di andarsene, anzi, con la mano, ed un pizzico di chakra adesivo sulla stessa, lo tenni fermo dov'era.
    Ultima domanda, poi ti lasciamo andare, se il mio amico è d'accordo: che vuol dire che ci sono diversi tipi di alberi della vita? E' una distinzione per tipo di albero, come può essere una quercia da un frassino, o hanno caratteristiche diverse? Cos'è che li distingue?, chiesi.
    Sì, lo so cosa state pensando: "Fudoh, ma queste sono tre domande!", lo so, lo so, ma non stiamo qui a fare i pignoli, dai! L'argomento è uno solo.

    E se mi avesse dato una risposta, oltre ad eventuali altre domande di Masayoshi-san, lo avremmo lasciato andare, non lo avremmo costretto a seguirci alla locanda, dove poi ci saremmo diretti.

    [...]

    Nella locanda, intravidi il bestione che poi avremmo dovuto sorvegliare ed accompagnare, un falegname grande più o meno come un albero, con barba ed annessi e ci confrontammo con il resto del gruppo.
    E poi lì, a chiacchierare e mangiare tutti in gruppo, ci furono tante risate e tranquillità, persino il Jinchuuriki di Suna fu cordiale e scherzoso, dando particolari sulla propria infanzia, argomento su cui io, ovviamente, non è che avessi chissà cosa da dire: "Sì, sono cresciuto in un orfanotrofio, poi sono fuggito e ho fatto il barbone.", una storia interessante di sicuro.

    Comunque, digressioni e chiacchiere a parte, dopo aver mangiato tutti assieme, ci fu dato il tempo tanto di riportarci, quanto di controllare il falegname, che, comunque rimase a dormire.
    I veri problemi sarebbero iniziati il giorno dopo.

    [...]

    Quella mattina iniziammo ad avanzare nella Foresta e la foresta era, effettivamente, claustrofobica e labirintica, o almeno tale era per me, abituato a vivere lungo le strade di Kiri, all'aperto.
    Fortunatamente quel bestione della nostra guida conosceva bene dove andare e come muoversi e così lo seguimmo, io ne approfittai per fargli una domanda, che m'era sorta in mente: Ukoi-sama, mi scusi, ma mi è parso di capire che il clan Mori è, di fatto, diviso in diversi clan che si occupano di attività diverse, giusto? Ma vivete anche divisi fra di voi? Cioé, noi siamo diretti all'accampamento dove c'è un unico gruppo del clan Mori?, domanda che mi serviva per capire se questo "clan Mori", fosse un clan diviso in più branche, o se fossero un insieme di clan diversi... sapete bene che di famiglie e cose simili non sono espertissimo, ma volevo capire come esattamente erano divisi. [Nota]Ipotizzo che Hebiko ci abbia allineato sul fatto che ci sia un clan "Zokai" e che quindi i Mori siano diversi in sottoclan... o qualcosa, appunto, di simile

    Comunque, ci volle qualche ora, ma alla fine arrivammo al villaggio ed il gigantone fu felicissimo, urlando i nomi dei suoi cari.
    La felicità, però, durò poco: il villaggio era deserto e c'era un forte odore, anzi, una puzza acuta! Non ci volle morto per trovare la ragione di tale spiacevole odore, una fossa comune, piena di bambini e donne, i cadaveri mutilati, privati di occhi, orecchie!
    Che diavolo?, pensai sinceramente disgustato da quella follia, guardando il povero gigante disperarsi per la famiglia distrutta.
    Qualcuno deve restare con lui., esordii verso la Rossa di Oto, Ci vuole una persona... empatica, qualcuno che lo aiuti in questa situazione., e poi mi guardai intorno.
    Il problema era che non mi venivano in mente nemmeno tre nomi di persone empatiche che avevo conosciuto da quand'ero diventato ninja!
    Lo so, magari sto esagerando, ma avete presente le persone che frequento per missioni? Assassini (come Youshi-san), egocentrici individui che amavano il suono delle loro voci (di questo tipo me ne venivano in mente ben più di tre di nomi, anche tre dozzine) e squilibrati di vario genere che si sento in diritto d'avere sempre ragione.
    Ma gente empatica? Di quella mi vedevo per lo più sprovvisto.
    C'era di sicuro Masa-san, lui sembrava una persona empatica (con un demone di chakra nello stomaco, ma empatico), il ninja della Foglia non lo avevo molto ben inquadrato ancora e Harumi-san, nemmeno, ma la Rossa e Youshi-san? Non ero sicurissimo della loro empatia.
    Io, dal canto mio sono un medico che vive per strada e senza affetti veri e propri, non potevo avere granché da condividere con ciò che stava provando l'omone, per quanto avevo disgusto per un tale scempio delle persone che vedevo davanti a me... non doveva essere stata una persona sana di mente a compiere tutto ciò.
    Hebiko-san, trovi qualcuno che lo faccia calmare, una volta che sarà più tranquillo, posso analizzare alcuni dei cadaveri, eventualmente, cercare di capire perché sia stata fatta questa... follia..., suggerii all'otese, Per ora forse è il caso di andare a controllare le case nella zona. Se posso suggerire, due delle coppie che hai indicato, Hebiko-san, controllano le case, la terza, resta con lui., conclusi rivolgendomi all'altra.

    Mi sarei poi girato verso Masayoshi: Masa-san, forse possiamo iniziare a cercare nel lato est, quello più vicino a questo... luogo. Le tue evocazioni sono predatrici, forse hanno buone capacità percettive? Possiamo controllare nelle case, vedere se ci sono segni di lotta, o qualcosa di simile. Questa follia non penso che sia stata fatta in modo pacifico, senza lasciare tracce., suggerii al sunese.
    Se nessuno avesse fatto obiezioni, mi sarei mosso, possibilmente con Masayoshi, verso l'insieme di case sul lato est, iniziando a controllare se erano, intanto, aperte, poi avrei cercato segni di lotta e, soprattutto, di sangue: controllando di trovarne le eventuali origini.
    Avrei cercato di essere il più meticoloso possibile, usando al meglio le mie capacità, per quanto non da investigatore, di certo da medico. [Abilità]
    Tutto stava nel vedere cosa avrei potuto scoprire.
     
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