La Bilancia NeraQuest C

« Older   Newer »
 
  Share  
.
  1.     Like  
     
    .
    Avatar

    Group
    Fan
    Posts
    339
    Reputation
    +70

    Status
    Offline

    la Bilancia Nera


    VIII

    In compagnia del ninja della sabbia ci muovemmo, stando attenti a non farci scoprire dai falegnami, attraverso il villaggio al fine di avvicinarci ai prigioneri per comunicare con loro. Come ci eravamo detti, prima di assaltare gli aguzzini, avremmo voluto raccogliere qualche informazione da parte dei loro prigionieri, ma prima che potessimo creare un contatto tramite le capacità di Masayoshi un rapido fermento ruppe la relativa calma che prima alleggiava tra i palazzi in legno. Dannazione dissi a denti stretti, mentre i falegnami si prodigavano nel rimettere in fila i prigionieri e, raccolte alcune provviste, accingersi ad uscire dalla cinta posta a protezione del villaggio.
    La comitiva si mise in moto e, a controllare la zona, vennero lasciati indietro quattro uomini, divisi in coppie e ognuna di esse a protezione delle due entrate. Il mio sguardo si spostò verso il giovane di Suna, lo sguardo leggermente rammaricato nel non essere riusciti ad attuare il nostro piano e nel aver visto essere portati via i prigionieri senza aver potuto compiere alcun tentativo di salvarli. Hai sentito? Stanno portando quegli uomini al fronte dove li attendono per il cambio dissi, mentre osservavo i due falegnami che si portavano a protezione del cancello est. Le questioni sono due: c'è una guerra in atto di cui - sempre che non mi sbagli - non ne sapevamo nulla; in secondo luogo, potremmo pensare che questo paese costituisca una base ove far riposare le truppe rimasi un attimo in silenzio battendo l'indice sul mento Penso che sia probabile questo perché hanno lasciato delle guardie a sorvegliare la zona, se fosse stato solo un luogo di passaggio - di ritorno dalla loro precedente scorreria nel villaggio che abbiamo visto prima - non avrebbe avuto molto senso lasciare qualcuno di guardia, non trovi? Avrei atteso qualche commento da parte dello shinobi della Sabbia quindi, alzando lo sguardo in sua direzione, gli avrei domandato rapido Notizie dai nostri compagni di missione, stanno raggiungendo Hebiko come richiesto, Masayoshi-san? Nuovamente avrei ascoltato le parole del ragazzo, mentre nella mia mente provavo ad elaborare la mossa successiva.

    Siamo in superiorità numerica, vediamo di sfruttarla: potremmo raccogliere informazioni interessanti da questi quattro uomini rimasti indietro atteso un suo cenno di assenso, avrei proseguito Ecco come potremo agire: ti ho visto prima provare a muoverti senza farti notare, senza offesa ma non è molto nelle tue corde, posso fornirti però una buona distrazione per chiudere le distanze con i nostri avversari e provare ad abbatterli come ci aveva riferito ad inizio missione, il ninja della Sabbia era un combattente da corpo a corpo e, avendo noi la possibilità di prenderli alla sprovvista, non potevamo lasciarcela sfuggire da qualche passo falso. Intanto muoviamoci verso l'entrata a Ovest e ti spiego il piano che dovrai comunicare a Hebiko-san quindi, lanciando qualche sguardo dentro alle finestre delle case (ove possibile) per assicurarci che non ve ne fossero altri all'interno, ci saremmo mossi con la massima cura in direzione del cancello Ovest. Lì, usata una parete di un edificio come nascondiglio sicuro, sarei entrato nei dettagli del piano: Sei in grado di usare il chakra adesivo? domandai calmo cercando il contatto visivo, ad una sua risposta affermativa avrei proseguito Bene. Assicurandoti di non venire notato, dovrai nuovamente scavalcare le mura e seguirne la cinta in direzione dell'entrata. Attenderò qualche minuto finché non sarai in posizione, dopo di che userò un'illusione che attirerà la loro attenzione verso di me, quello sarà il momento in cui dovrai intervenire gettandoti in un serrato corpo a corpo. Dovremo non dargli la possibilità di dare l'allarme a gli altri due e, allo stesso tempo, non creare troppo trambusto dissi calmo, aspettai un attimo un qualche cenno di assenso o perplessità da parte dello shinobi della sabbia, quindi avrei proseguito Prima di attuare il piano, però, bisogna comunicare a Hebiko il suo compito in tutto questo il mio tono rimase neutro, non sapevo come avrebbe potuto reagire Masayoshi alle mie parole: di fatto stavo ignorando che la ragazza di Oto era stata indicata come capo team dagli esponenti dell'Accademia stessa, ma la situazione richiedeva poche formalità e, invece, una rapida capacità decisionale. Per cui, se da parte del genin di Suna non ci fossero state rimostranze di sorta, avrei proseguitoDovrebbe ancora trovarsi al lato nord della cinta muraria, dovrà superarla - la capacità di usare il chakra adesivo potrebbe tornare nuovamente utile - e muoversi tra gli edifici in direzione del centro del villaggio, magari conquistando i tetti delle case o tra le fronde degli alberi per avere un vantaggio strategico feci una pausa per lasciare che le informazioni venissero acquisite e poi proseguii Sarà il nostro asso nella manica: non possiamo dare per scontato di riuscire a eliminarli senza allertare i due guardiani posti dall'altra parte del villaggio, se questi dovessero accorgersi di qualcosa e intervenire mentre noi siamo ancora alle prese con gli altri due, sarà compito suo rallentarli e prenderli alla sprovvista mi morsicai il labbro riflettendo sul piano e sulle mie parole, quindi domandai all'altro genin Hai suggerimenti, idee migliori o domande, Masayoshi?
    Inseriti i suggerimenti del genin all'interno del piano o fugato gli eventuali dubbi, una volta comunicate le direttive alla capo team e atteso un suo feedback, lanciato uno sguardo di intesa verso il ragazzo dai capelli rossi e bianchi avrei sussurrato E allora andiamo, buona fortuna. Ricordati di aspettare la mia mossa prima di agire e tentiamo di non perdere l'effetto a sorpresa

    Avrei lasciato qualche minuto di vantaggio a Masayoshi, dandogli così la possibilità - in tutta sicurezza - prima di scavalcare le mura e poi avvicinarsi alle due vittime designate; contemporaneamente la kunoichi del Suono, invece, avrebbe dovuto iniziare a muoversi dalla zona Nord del villaggio verso il centro dello stesso, pronta a intervenire in nostro supporto o contro i loro eventuali rinforzi. Non avrei avuto fretta prima di tutto, come detto precedentemente, per lasciare il tempo allo shinobi della Sabbia di posizionarsi e, in secondo luogo, per non muovere a mia volta un passo falso durante l'avvicinamento alle nostre due vittime.
    Per assicurarmi di ridurre al minimo le possibilità di venire scoperto, passai in un vicolo molto stretto costituito da due edifici pressoché attaccati, poi avrei svoltato a sinistra dirigendomi in direzione del cancello. Sebbene non potessi escludere il contrario e, per questo, posi attenzione a dove mettessi i piedi per evitare suoni che attirassero la loro attenzione e nascondigli per eludere i loro sguardi, era abbastanza probabile che i guardiani non si sarebbero sentiti minacciati da eventi all'interno del villaggio e, di conseguenza, che la loro attenzione fosse rivolta verso l'esterno delle mura. [Furtività: 3] [Furtività (Base)]
    Prima di avviare il mio piano però, ancora nascosto dietro la struttura della casa e stando attento all'ambiente che mi circondava, inserii due dosi di veleno all'interno di uno dei lancia spiedi, così che i proiettili in esso contenuto, se colpito l'avversario, avrebbero potuto provocare qualche problema in fase difensiva ai nostri nemici. [Slot Gratuito Lento: Conoscenza dei Veleni | Veleno Debilitante C4( Caratteristica coinvolta: Riflessi )]
    Concluso anche quell'ultimo preparativo, decisi che era arrivato il momento di mettere in pratica il piano e, per farlo, mi avvicinai fino ad arrivare ad una distanza non molto superiore alla decina di metri. Composi rapido i sigilli necessari per attivare l'illusione e, una volta conclusi, uscii allo scoperto iniziando a camminare - tenendo il passo incerto di chi ha subito una grave ferita - verso i due guardiani appostati all'entrata del villaggio. [I Slot Tecnica Avanzato | Prima Impressione Vantaggiosa] [Slot Movimento Gratuito - 7 metri ]
    Ahh... Aiutatemi, vi prego... Sono entrati nel vill... queste furono le mie parole, rotte da un simulato mortale dolore, accompagnate dal braccio sinistro alzato - quello nelle cui maniche vi era nascosto il meccanismo avvelenato - a sollecitare la richiesta d'aiuto e sostegno.

    Non avrei atteso molto per svelare le carte: mi sarebbe bastata la loro attenzione per qualche attimo, giusto il tempo di voltarsi e riconoscere una delle loro persone più care mortalmente ferita, per dare il tempo a Masayoshi di poter intervenire ed io di attaccare. Nel momento in cui, con un semplice movimento di polso, i tre spiedi avvelenati partirono in direzione della coscia sinistra della guardia alla mia destra - cercando così un luogo raramente protetto da armature - l'immagine illusoria proiettata nella loro mente scomparve in un nugolo di corvi neri e gracchianti. [I Slot Azione - Attivazione Meccanismo | Precisione 575, Pot 10 *3 | Veleno Debilitante C4( Caratteristica coinvolta: Riflessi )] [Spiedi Potenziati - Lancia Spiedi]
    La scelta dell'obiettivo fu semplice: sarebbe stato quello più distante da Masayoshi che, infatti, sarebbe arrivato dalla loro destra e quindi avrebbe trovato più facilmente l'obiettivo alla mia sinistra.

    L'intervento del genin di suna, nella speranza che cogliesse i nostri nemici impreparati, aveva anche la finalità di richiamare su di sé la loro attenzione mentre i proiettili erano ancora in volo ed io, sempre più attento all'arte del disorientare, avrei colto quel momento per riposizionarmi al fine di favorire l'attacco successivo: infatti, grazie alle ombre proiettate dalle mura trovai il ponte adatto per compiere il passo di tenebre e portarmi a circa sei metri abbondanti dall'avversario. [Slot Tecnica | Passo di Tenebra, Basso] [Furtività: 3]
    Solo quando lo Shinobi della Sabbia, unico loro avversario facilmente identificabile nello scontro, avrebbe attirato l'attenzione di entrambi con i suoi attacchi, sarei intervenuto nuovamente rapido e silenzioso. [II Slot Azione - Movimento, fino a 18 metri | Vel 600, Basso] [Furtività: 3] Tentate di bruciare le distanze il più velocemente possibile, mi sarei ritrovato a minacciare nuovamente colui che in precedenza era stato vittima dell'attacco con gli spiedi. Avevamo sicuramente bisogno di informazioni, ma non ci servivano tutte e quattro le guardie vive, quindi decisi di attaccare per uccidere.
    Non ancora perfettamente in grado di controllare i suoni e le vibrazioni provocate dai miei movimenti, sapevo che il mio avversario sarebbe potuto essere stato in grado di individuarmi con qualche attimo di anticipo rispetto ai miei attacchi. Per questo motivo, dunque, ritenni importante compiere qualche finta per tentare di coglierlo in contropiede.
    La mia sequenza di finte e attacco si compose in questa maniera: da prima la gamba destra si allargò rapida e, tenendo disteso il collo del piede, minacciò il ginocchio sinistro dell'avversario (quello che, se il mio attacco dalla distanza precedente fosse andato segno, sarebbe stato ferito), ma quasi giunto a destinazione il piede modificò la traiettoria del colpo, abbassandosi rapidamente a terra e fornendo un appoggio per il peso che portai in avanti. [Slot Gratuito Veloce - Finta | Vel 550, Bassissimo] Accorciate le distanze tra noi, avendo portato il piede tra i suoi due e poi il mio baricentro in avanti scaricando sul destro il mio peso, avrei dovuto limitare le sue possibilità difensive data l'impossibilità di muovere agilmente a protezione gli arti superiori trovando il mio corpo come ostacolo. A quel punto, in leggero anticipo sul reale e mortale attacco, la mano destra - a lui più vicina - minacciò il plesso solare, posto poco sotto il diaframma [Conoscenza Medica (Base)Tutto ciò è per una futura competenza su cui vorrei lavorare], con un colpo portato con l'esterno del palmo, non v'era bisogno di larghi movimenti: il colpo partì solo con un movimento dell'avanbraccio. [Slot Gratuito Istantaneo - Finta | Vel 575, Mezzobasso] [Fintare Migliorato]
    Ma come detto, quella finta ebbe solo qualche attimo d'anticipo sul reale attacco: infatti, anche aiutata dal mantello a coprire la vista e il mio corpo a schermare il suo sguardo, la sinistra partì con un lievissimo ritardo sulla destra tentando un unico colpo mortale alla gola. La mancina, tese le dita, si fece affilata portatrice di dolore e morte, tentando di trafiggere la gola avversaria e provocare un copioso sanguinamento. [III Slot Azione | For 500, Vel 600, Basso; Pot 10 +5 OltraggioOltraggio: L'utilizzatore può incrementare la potenza dell'attacco senz'armi: ogni consumo ¼ Basso incrementa di 5 la potenza del colpo fisico per 1 slot azione/difesa/tecnica; riducendone di 10 la potenza può causare, una volta a round Sanguinamento (DnT Medio). Gli attacchi potenziati da Oltraggio si considerano taglienti e rendono Maledette dall'Ombra le ferite che causano. Una ferita diviene Maledetta dall'Ombra il round successivo a quello in cui vengono causate.

    0.75 Basso
    +10 Precisione, causa Sanguinamento Medio (Dnt)]


    Se il colpo non fosse andato a segno o il mio avversario fosse stato ancora in grado di combattere, rapido il piede destro sarebbe arretrato e, alzando le braccia a protezione del corpo e del viso, avrei ricomposto una guardia difensiva. Se, invece, l'attacco avesse provocato una mortale sanguinolenta ferita all'avversario, avrei tentato di afferrarlo dai capelli e rivolgergli indietro il capo così da facilitare lo scorrere del sangue nella trachea e strozzare qualsiasi possibilità di urlo riempiendogli i polmoni del suo stesso sangue. [NotaLo so, non avrei lo slot azione per fare questa cosa, ma è puramente scenica e faceva troppo fico per non scriverla :pwn: ]

    Chakra: 51,5/60
    Vitalità: 15/15
    En. Vitale: 30/30
    Statistiche Primarie
    Forza: 500
    Velocità:  525
    Resistenza: 450
    Riflessi: 525
    Statistiche Secondarie
    Concentrazione: 500
    Agilità: 500
    Intuito: 500
    Precisione: 575
    Slot Difesa
    1: ///
    2: ///
    3: ///
    Slot Azione
    1: Lancia Spiedi
    2: Movimento
    3: Oltraggio
    Slot Tecnica
    1: Prima impressione vantaggiosa
    2: Passo di Tenebra
    Equipaggiamento
    • Lancia Spiedi × 2
    • Spiedi potenziati × 6
    • Parabraccia in Ferro × 1
    • Mantello × 1
    • Tonico di Recupero Minore × 1
    • Bomba Abbagliante × 1
    • Nebbia Assassina di Zabuza x3 × 1
    • Bomba Specchio × 1
    • Fumogeno × 1
    • Veleno Disturbante x3 × 1
    • Tonico dell’Occhio della Nebbia × 1
    • Coltelli da Lancio × 1

    Note L'equipaggiamento è quello presente in questa scheda: https://www.narutogdr.it/pg/scheda.php?s=d...HNOJy1ZtA9H9pfV
    ///

     
    .
  2.     Like  
     
    .
    Avatar

    Group
    Fan
    Posts
    455
    Reputation
    +85

    Status
    Offline


    Assalto ai falegnami


    Chapter XI



    Aveva raggiunto il ninja di Kiri sulla cima di un abitazione e insieme avevano messo a punto un piano d'azione per perlustrare meglio la zona e tentare una comunicazione con almeno uno dei prigionieri. Gli aguzzini li circondavano, ma sembravano indaffarati a organizzare cibo, asce e oggetti di vario tipo. Quando i due decisero di avanzare, balzando da tetto a tetto, quello che doveva essere il capo-falegname avvertì a gran voce che era giunto il momento del cambio. E quattro falegnami uscirono dalle dimore. 
    Maledizione. Imprecò dentro di sé lo Shokuto, costretto a fare i conti con il fattore tempo. 
    Sì, ho sentito. Rispose a Youshi con voce contrariata. Al fianco di un sunese piuttosto silenzioso, il kiriano diede voce ai suoi pensieri e, nella sua analisi individuale, riuscì a notare un buon particolare: i nemici usavano quel villaggio come base, come luogo in cui far riposare "le truppe", perciò, era molto probabile che qualcun altro sarebbe giunto lì per rifocillarsi. 
    Si colpì la testa con il palmo della mano come a voler accendere il cervello al suo interno.
    Hai ragione. Esclamò a bassa voce, domandandosi se avesse avuto senso ispezionare ogni casa alla ricerca di un diario o qualcosa di utile per capire meglio cosa stava accadendo in quel luogo. Ma non era il momento per tali quesiti: dovevano agire il più velocemente possibile.
    Nessuna informazione dall'altro gruppo. Aggiunse, in risposta alla domanda dell'altro.
    Tra i due ninja, il primo a proporre un secondo piano d'azione fu ancora Youshi. La mente di quel kiriano correva come una locomotiva.
    Sì, so usare il chakra adesivo. Affermò, già in corsa verso la parte Ovest di quel piccolo villaggio.
    Si fermarono dietro la parete di un edificio che si affacciava sulla strada principale. Occultati dalla struttura cementizia, Youshi gli illustrò l'intera strategia. Masayoshi lo ascoltò con attenzione. A una prima analisi, nulla sembrava cozzare con il metro di valutazione dello Shokuto. Prendere decisioni su due piedi non era il suo punto di forza, ma non aveva tempo di elaborare le informazioni, prevedere intoppi e proporre qualcosa di migliore.
    Per me va bene. Non ho altro da aggiungere Aveva il suo ok, ma non quello di Hebiko, la loro caposquadra. In un'altra situazione i ninja sarebbero stati costretti a bypassare la Vipera, o a trovarla, ma grazie alle abilità dello Shokuto, fu sufficiente chiudere gli occhi, muovere le labbra e lasciare che le parole fluissero nel sottile filo di chakra che lo univa alla kunoichi. [Abilità]
    Mi senti Hebiko-sama?
    Se il filo di chakra fosse stato ancora integro, come il Genin sperava, il suo bisbiglio sarebbe stato trasmesso forte e chiaro alla mente della Vipera. Ricevuta una conferma di avvenuta ricezione, lo Shokuto si limitò a spiegargli la situazione con un tono di voce così serio da sembrare estraneo a quel ragazzo che, durante il viaggio e la cena, era apparso ancora impacciato nei modi. Doveva essere chiaro che non avevano tempo per negoziare un altro ruolo o compito. 
    Il gruppo si sta allontanando. Entreremo in azione. Youshi distrarrà i falegnami e io li colpirò con i miei taijutsu. Poi aggiunse. Ci stiamo muovendo a Ovest, verso l'entrata. Se sei a Nord della cinta muraria, avvicinati al villaggio da una posizione sopra elevata. Non è detto che riusciremmo a neutralizzare tutti i falegnami, compresi i due di guardia dall'altro lato. Dovrai intervenire se necessario. Poi attese una sua conferma. A dire il vero, nulla sarebbe cambiato se dalla ragazza non fosse giunto alcun commento. In quel caso, Masayoshi avrebbe informato Youshi dell'intoppo. Poi con un semplice cenno d'intesa, il ragazzo sarebbe corso in direzione della palizzata.

    Un Genin della sua portata non aveva alcun problema a scavalcare quelle aste di legno alte poco più di due metri. Raggiunto l'esterno, fuori dal centro abitato, su quel manto erboso tappezzato da fili d'erba di diverse sfumature di verde che aveva già percorso qualche minuto prima, Masayoshi venne accolto da diverse sferzate di vento gelido. Brividi di freddo percorsero la sua schiena, quasi a spronarlo a mettere i propri muscoli in movimento. Corse verso l'entrata seguendo il perimetro della cinta, come stabilito dal piano, e quando giunse l'entrata, Masayoshi si tenne a una certa distanza dagli obiettivi, concentrato a non farsi scoprire. Quando Youshi li avrebbe distratti, i falegnami si sarebbero voltati verso un'altra direzione. Quello sarebbe stato il momento giusto per attaccare. Attese l'istante propizio rallentando la sua respirazione. E fissando come un predatore i suoi nemici. 
    Il mio obiettivo non è ucciderli. O almeno non tutti, aggiunse tra sé, consapevole che non sarebbe riuscito a ucciderli a sangue freddo. Doveva evitare che urlassero, sia per il dolore fisico sia per avvertire i loro alleati. Per un taijutsaro come Masayoshi, era più facile a dirsi che a farsi.
    Assorto nel flusso di pensieri, lo Shokuto sobbalzò quando, dall'interno del villaggio, echeggiò la voce del suo alleato. Non avrebbe atteso altro che una distrazione dei due falegnami. 
    Se i due fossero caduti nel tranello degli accademici, l'amico dei suricati sarebbe scattato verso il nemico meno distante, ovvero quello alla sinistra di Youshi, immaginandolo frontale all'entrata. [SG]Movimento 6 metri. Velocità Blu
    La corsa del sunese fu rapida e silenziosa. Approfittò dei pochi istanti a disposizione per studiare meglio il proprio nemico. Aveva qualche particolarità? Era equipaggiato con armi o protezioni?

    Giunto sotto al nemico, il Genin optò per un attacco frontale e rapido, senza finte o colpi che avrebbero avuto il solo scopo di spostare la guardia avversario. Giocò duro sin da subito.
    Con il piede sinistro in avanti, Masayoshi scaricò l'energia accumulata dalla torsione del busto per sferrare un potente diretto a mano aperta verso la spalla destra del nemico. Avrebbe potuto mirare al suo naso, più sensibile rispetto alla spalla, ma non escludeva che i loro nemici fossero gente semplice, non addestrata, perciò incapace di incassare gli attacchi di un ninja del suo calibro. Mirando alla spalla, invece, avrebbe impedito al nemico di usare il proprio braccio. Con l'articolazione fuori uso, e qualche osso frantumato, il falegname sarebbe caduto a terra, accecato dal dolore. [TA]Forza: Blu+4
    Sarebbe stato così? Masayoshi era pronto a un eventuale sorpresa, perciò, se l'uomo fosse riuscito a schivare o a parare il colpo, il ninja avrebbe estratto un kunai con la destra e con la stessa rapidità avrebbe sferrato un affondo laterale al fianco sinistro del falegname. [SA I]Forza: Blu; Velocità: Blu+3 (Basso) Potenza:10
    Indipendentemente dall'esito del secondo attacco, terminò la sua sequenza di attacco con una combinazione uno due tipica del pugilato: il primo pugno fu un poderoso gancio sinistro al plesso solare [SA II]Forza: Blu; Velocità: Blu+3 (Basso), in grado di arrestare la respirazione dell'uomo; mentre il secondo fu un montante al mento, sferrato subito dopo, con la stessa mano con cui stringeva il kunai. [SA III]Forza: Blu; Velocità: Blu+3 (Basso)
    Abile con le armi di piccola dimensione, il Genin ruotò quest'ultima sul palmo della mano, così da annullare le possibilità di ferire l'uomo con la lama.
    Conscio della possibilità di un contrattacco, il Genin di Suna avrebbe posto il braccio armato, quello destro, all'altezza dello sterno, in modo da proteggere sia il volto sia il petto.

    Diverso fu l'approccio del kiriano. La differenza tra le due scuole era evidente. Youshi aveva attaccato per uccidere, Masayoshi per disarmare e neutralizzare.

    [...]


    Koinu era stato testimone di ciò che era accaduto al secondo team, quello di Fudoh e Harumi. Non aveva proferito parola né aveva riflettuto sulla proposta del tizio strambo, che aveva rivelato di essere un Hangyoku, qualsiasi cosa volesse dire. Quando la kunoichi lo invitò a congiungersi con il suo possessore, il suricato annuì.
    Lascia fare a me Si alzò sulle zampe posteriori. Li difenderò io. Aggiunse, agitando la sua coda, che per quanto piccola, era in grado di infliggere danni non trascurabili.
    Quando la ragazza gli rivolse quella frase enigmatica, sul fardello che Masayoshi era costretto a portare, Koinu non riuscì a trattenere il proprio stupore. Era troppo giovane per nascondere le proprie emozioni.
    Sa che è un Jinchuuriki. E non era la sola. Il gruppo contava al suo interno due Jinchuuriki. Harumi aveva svelato il suo segreto, ma Koinu non si azzardò a confermare nulla. In parte lo aveva già fatto, con quella sua reazione che era stata più chiara di un "sì" urlato a squarciagola. Harumi aveva avuto il feedback che sperava di ottenere.
    Il Terzo e il Quarto Cerchio. Si ripetè. Ecco perché ha accettato l'invito del Hangyoku.
    Lo farò Harumi-kun. Consegnerò il messaggio. Salutò i due accademici e il ragazzo Hangyoku con un cenno.

    Camminerò al suo fianco Ukoi. I miei sensi saranno in grado di percepire ogni pericolo. Il nostro obiettivo primario è ricongiungerci con l'altro gruppo. Non rimaneva altro che continuare ad avanzare verso quel Secondo Cerchio dove ad aspettarli vi erano Masayoshi, Youshi e Hebiko, insieme a diversi cadaveri, uno dei quali, forse, il padre della bambina.


    <
     
    .
  3.     Like  
     
    .
    Avatar

    Il Fiore Lupo

    Group
    Giocatori
    Posts
    1,199
    Reputation
    +117

    Status
    Anonymous

    La Bilancia Nera
    Parte IX










    Quarto Cerchio, La Radice Sacra

    Le decisioni furono prese e le strategie adottate, per entrambi i gruppi e questo avrebbe avuto delle conseguenze. In primo luogo Harumi e Fudoh trovandosi di fronte ad una scelta decisero di seguire quell'uomo, o ragazzino, o qualunque cosa fosse convinti in buona fede di avvicinarsi alla soluzione di quella missione o quantomeno di risolvere molti dei misteri ancora da scoprire. Ukoi e la bambina prima invitati da uno dei due a seguirli e poi respinti dall'altro Ninja si trovarono decisamente confusi e scelsero di restare, convinti dalla propria educazione a non fidarsi di quelle persone: gli Hangyoku. Probabilmente avrebbero aspettato Masayoshi, Hebiko e Youshi come era suggerito, ma era da vedere effettivamente per quanto tempo. Certo, il suricato garantiva una certa sicurezza alla coppia di civili ma avevano paura, e la loro casa si trovava un cerchio indietro.

    Attraversando il portale Fudoh e Harumi si sarebbero sentiti le proprie viscere contorcersi, come se fosse stata eseguita una Tecnica del Teletrasporto oltre al suo raggio naturale. E ricomparendo si trovarono in un ambiente decisamente diverso da quello che li aveva accompagnati fino a quel momento.

    A differenza degli altri livelli la luce del sole lambiva il terreno davanti a loro, e probabilmente proprio per quel motivo ci avrebbero messo qualche secondo buono per adattarsi con la vista. Poi alzando lo sguardo l'albero sacro si palesò davanti a loro.


    NLa3f7Qt2E



    Già, passano i millenni ma la prima volta che lo si vede è sempre un'esperienza unica commentò, sinceramente coinvolto, il loro contatto Era da tremila anni che qualcuno al di fuori noi Protettori, così ci chiamiamo tra di noi, non vedeva l'Albero della Vita, la Radice Sacra, Seinaru Ne. L'albero era maestoso, immenso. Guardarlo avrebbe calmato anche il più irruento dei caratteri, come se fosse in grado di mitigare il temperamento delle persone. Lo spessore di quella pianta era incalcolabile ad una prima occhiata. Cinquanta metri forse? La cosa singolare invece era che era basso, più basso delle piante che circondavano la zona limitrofa all'albero. Un piccolo ruscello irrorava la zona circostante, e le sue acque cadevano in basso mostrando delle radici che scendevano nelle viscere della terra fino dove lo sguardo poteva arrivare e ben oltre.

    Attorno alla Radice sacra i due Genin avrebbero potuto osservare delle tombe, sette per la precisione. E appoggiato sul tronco vi erano due persone, simili come vestiti e apparenza al loro accompagnatore Avviciniamoci, non abbiate paura. La Radice sacra è innocua, non può fare male a nessuno a differenza degli alberi che ci circondano. Non avvicinatevi o vi uccideranno in breve tempo, a meno di non essere particolarmente forti... come quella donna. terminò, con un tono greve

    Seguendo un percorso in mezzo ad un erba rigogliosa, e straordinariamente dal colore acceso verde, osservarono che attorno ad essi non vi era niente se non una vegetazione curata e stranamente poco cresciuta rispetto al resto. Giunsero davanti alla coppia che sostava sotto l'ombra dell'albero Credo che sia arrivato il momento delle presentazioni. Io sono Hajime, Primo, e loro sono San-banme, terzo... Piacere, è un vero piacere. E infine lui è Senbusu, Settimo Piacere! Puah! Questo cazzo Hajime e San-banme. Abbiamo quei pazzi alle porte di questo cerchio. inveii l'uomo ancora prima di presentarsi Lo so benissimo aggiunse Hajime Ma abbiamo degli alleati. Loro, insieme ai compagni con i quali sono giunti che stanno agendo da fuori. Forse potremmo fermare questa devastazione. Prima di tutto vi ringrazio per esservi fidati. Questo non cambierà i fatti, verremmo sconfitti e l'albero tagliato! Non è vero, loro sono un seme Senbusu. Se raccolto e curato potrà fiorire in un albero maestoso. Dobbiamo aiutarci a vicenda. aggiunse il secondo, prima di continuare a parlare Noi siamo i Protettori della Radice Sacra. E se te lo chiedi eravamo in sette, quattro di noi sono stati uccisi per difendere questo albero e la forza che esso nasconde. Quella puttana! In tre millenni non ho mai visto nessuno di così abile sfidare la nostra autorità! Non siamo effettivamente morti specificò Haijme Questo perché tre mila anni fa, ai tempi in cui gli uomini si uccidevano con le Armi di Iwa sette Shinobi, esperti nell'arte dei Fuuinjstu, decisero di sigillare questo albero facendo crescere una foresta attorno ad esso. Noi siamo sigilli viventi, dei semi cresciuti e spuntati da quelle tombe. Ad ogni ciclo di rinascita perdiamo memorie e forza. Non siamo che l'ombra di chi eravamo in vita, ci siamo puri dimenticati i nostri nomi e ci è stato vietato di trascrivere memorie. Eppure il nostro scopo è rimasto invariato: preservare il legno della Radice Sacra. parlavano all'unisono, come una sola entità I miei ricordi sono vaghi oramai... ma credo che sia inutile mantenere il segreto arrivati a questo punto. Il legno di quell'albero, della Radice Sacra, ha una proprietà incredibile. E' una contenitore di Chakra, senza fondo. O almeno i nostri originali avevano compreso questo. Se donato, con il semplice tocco e la volontà esplicita di farlo, l'albero potenzialmente potrebbe risucchiarti fino all'ultima goccia di chakra. E lo converte in Chakra puro, libero dalla parte fisica. Impossibile anche solo da immaginare... visto che il Chakra è l'unione di mente e corpo. Perché non risucchi tutto il chakra del mondo dall'ambiente circostante è un mistero, che nessuno ha mai risolto. E proprio per questo che durante quelle guerre i Sette decisero semplicemente di nasconderlo da tutti. Vi immaginate se fosse finito in mano ad Iwa? O a chiunque altro. Nessuno sa, nemmeno i nostri artefici, che cosa si possa fare con un Chakra purificato dalla parte fisica. Tuttavia per difenderlo applicarono un sistema immenso di Fuuinjustu. Allungarono le radici superficiali estendendo la foresta e plasmandola a sua difesa. Gli alberi che ci circondano sono in minima parte permeati del Chakra puro dell'albero e più ci si avvicina più sono carichi e più sono stati “programmati” per impedire l'accesso. Poi sono arrivati quelli stronzi... Settimo si riferisce ai falegnami, a quel clan. Personalmente il primo approccio fu sincero e cordiale, ma capimmo subito che in loro vi era la volontà di sfruttare la foresta. Non era un problema, perché sapevamo che non potevano spingersi troppo oltre. Non avevamo però considerato, stupidamente, la curiosità umana. Probabilmente le voci si sono diffuse, forse i nostri artefici hanno lasciato delle memorie, in giro per il mondo. In ogni caso per qualche scherzo del destino ci ho portato alle nostre porte dei nemici, intenzionati a danneggiare l'albero. Questa era la situazione per i Genin. Non serviva spiegarsi due volte, se quelle persone fossero giunte a lambire l'albero avrebbero ottenuto un tesoro dal valore inestimabile.

    Il canale che abbiamo aperto per recuperarvi può essere riutilizzato. Ma fra un paio di ore, devo recuperare le energie. Disse Haijme Ma nel frattempo se avete qualche idea su come fermarli saremmo ben lieti di ascoltarla. Io un'idea ce l'avrei... Tu... e si stava riferendo a Harumi ... se donassi parte del tuo Chakra, quello antico... all'Albero ci faresti guadagnare tempo. Rinforzeresti le difese di questo cerchio. Stimiamo che manca veramente poco prima che irrompino qui all'interno. Siamo buoni combattenti... ma loro sono troppi. Dobbiamo dividerli, in qualche modo. E' la mia strategia, ma come? E se dovesse ricomparire quella donna? No, i miei sensi lo escludono, se ne è andata. Almeno credo, avrà speso quantità immense di chakra per supportare l'azione contro il quarto cerchio.

    Che fare dunque per i Genin? E soprattutto per Harumi? Avevano davanti molte possibilità e il tempo per stimare le difese, chiedere e magari approcciare una strategia. Inoltre, erano davvero sicuri che quei tre Protettori avessero detto tutta la verità? Si potevano fidare così ciecamente?




    Ben diverso invece fu il discorso per il resto del Team. Hebiko, Youshi e Masayoshi pianificando con cura le loro mosse e agendo con la massima discrezioni si portano in posizione e agirono praticamente all'unisono. E dalla teoria in pochi istanti passarono alla pratica. I falegnami erano esperti artigiani, abituati da una vita a combattere contro vegetali in grado di colpirli a velocità notevoli e fare molto male, ma non erano Shinobi e l'effetto sorpresa contò moltissimo.

    Sorpresi all'ultimo non poterono fare molto, nonostante la loro forza superiore probabilmente a quella dei Ninja, e se Youshi tolse la vita ai suoi bersagli con relativa facilità il Sunese neutralizzò senza uccidere i suoi avversari. In sostanza avevano ottenuto due ostaggi. Hebiko in tutto ciò supportò l'azione consentendo di fatto la sua riuscita senza danni o contrattempi. Avevano guadagnato due prigionieri, pronti e utili da interrogare. Sarebbe bastato qualche sonoro schiaffo per risvegliarli e porre qualunque genere di domanda.

    In compenso la bambina e Ukoi si riunì con il resto del Team e il suricato andò ad aggiornare il trio delle novità e delle decisioni che Harumi e Fudoh avevano preso. Potevano dirigersi senza problemi al terzo cerchio, ora. Ukoi li avrebbe accompagnati, senza tra l'altro il rischio di venire scoperti in quanto il gruppo di falegnami oramai era troppo avanti per essere rintracciato.

    Insomma davanti a loro si prospettavano un bel po' di scelte. E possibilità. In tutto ciò però Hebiko, in accordo con Youshi e Masayoshi, giunse ad una conclusione importante. Erano Genin, e le difficoltà di quella missione aumentavano di passo in passo. Non potevano permettersi di non avvisare i loro superiori. Così la Genin di Oto decise di prendersi in carico tale responsabilità. Sarebbe corsa, al piccolo villaggio alle porte della foresta e da lì avrebbe avvisato l'Accademia per farsi inviare rinforzi con urgenza.

    Aveva molto senso, perché lei grazie alle sue abilità poteva muoversi liberamente nella foresta senza essere intralciata dalla vegatazione. Tra tutti dunque la scelta ricadde proprio su Hebiko e così avrebbe fatto, sarebbe partita con la promessa di ritornare a dar man forte. [Nota per Hebiko, Youshi e Masauoshi]Come deciso OFF-Game Hebiko esce di scena, ho inserito una valida motivazione che supporti la scelta ON-Game. Per il resto avete sostanzialmente due possibilità: la prima è quella di interrogare i tizi, se volete oppure di proseguire. Mi sono fermato con la narrazione a questo punto ma ben volentieri una volta espresso il vostro pensiero aggiungo un interpost.





     
    .
  4.     Like  
     
    .
    Avatar

    Falce dei Kaguya


    Group
    Y Danone
    Posts
    21,441
    Reputation
    +602

    Status
    Offline

    L'Albero della Vita


    Ed i Tre Protettori



    Così, alla fine varcai quello strano portale assieme al Hangyoku, che il falegname e la ragazzina ci invitavano a non seguire, e con la kunoichi di Oto, che avevo già conosciuto ai tempi della storia del Re dell'Inverno.
    Fu un viaggio breve, ma strano, parecchio fastidioso, nella sensazione che mi diede quando ne uscii, trovandomi però davanti ad uno degli alberi più maestosi che avessi mai visto!
    Non era altissimo, come tutti gli altri alberi di quella foresta, ma aveva delle radici e dei rami davvero grandi, come mai ne avevo visti prima (in fondo, ai tempi, non avevo ancora conosciuto Sareshigami)!

    Il tizio che ci aveva portati fin lì, che si definì un "Protettore", disse che quello era l'Albero della Vita, che era da millenni che nessun altro lo vedeva, inoltre presentò tanto se stesso, dicendo di essere il Primo, quanto i suoi due compagni, che lì ci aspettavano: il Terzo ed il Settimo.
    A quanto pareva i restanti quattro erano stati uccisi da chiunque aveva scatenato tutto quel caos.
    Quel trio, in un luogo così pittoresco, ci offrì un racconto sull'origine di quello specifico Albero, che andava fino ai tempi della Guerra di Iwa (di cui sapevo ben poco, allora), offrendo tutta una serie di spiegazioni, non ultimo il fatto che loro fossero spiriti resi fisici da qualche fuuinjutsu, che il resto della foresta era "programmata" da dei fuuinjutsu a difendere questo Albero della Vita e che, appunto, qualcuno lo minacciava, ancora più dei "curiosi" falegnami.
    Ci proposero anche alcune strategie: la prima era che la kunoichi di Oto offrisse il proprio chakra all'Albero che ingurgitava l'energia altrui e la rendeva puro, senza bisogno di una componente corporea.
    Personalmente non mi sembrava il più salutare dei piani.
    La seconda parte del loro piano riguardava attaccare e dividere coloro che stavano per arrivare fin lì e già questo era qualcosa su cui era possibile lavorare, anche se c'erano diversi aspetti non chiari, almeno per me, al momento.

    Permettetemi qualche domanda, signori Protettori., esordii, avanzando, quando ebbero finito di parlare, Voi siete tre Fuuinjutsu senzienti, per così dire, su Sette che eravate una volta e dite di non avere ricordo nemmeno di quale fosse la vostra identità, ma ricordate tutta una serie di cose sull'Albero della Vita, perché? O meglio: come?, avrei domandato, per poi andare più nello specifico.
    Ad esempio, lei, signor Primo, dice di avere dei vaghi ricordi, ma non avete niente di scritto, quindi come sono sopravvissuti questi ricordi? Anche perché parlavate di ciclo di rinascita, quindi in modo periodico voi morite e rinascete? Come potete essere sicuri che il vostro compito sia difendere l'Albero, anziché evitare quello che ipotizzava il Signor Settimo qui, cioè che assorba tutto il chakra del mondo? Oppure come fate ad essere così sicuri dei vostri rapporti iniziali con la gente dei Cerchi? Da quel che ho potuto vedere avevano parecchio paura di voi. Inoltre avete definito tanto voi stessi, quanto noi due, come dei semi... perché?, chiesi un pò perplesso, ripensando a quanto visto e sentito durante la missione.
    E riprendendo la sua frase di prima, signor Primo, mentre eravamo ancora nell'altro cerchio: diceva che c'è una malattia che sta colpendo la Foresta e l'Albero, ma di cosa si tratta? Sono le persone, le stesse che hanno ucciso i vostri compagni? O loro l'hanno semplicemente portata la malattia ed è un vero e proprio virus di qualche tipo?, avrei domandato ancora.

    Una volta ottenute delle risposte, avrei continuato verso tutti i presenti: Personalmente, non so bene che cosa vogliate dal chakra della mia compagnia di squadra qui, ma la lascerei come seconda opzione., avrei suggerito, rivolgendomi verso la figlia del Bestione Otese, prima di voltarmi di nuovo verso i tre Protettori.
    Lei, Signor Primo, parlava di dividere chi sta arrivando per colpirli.
    Mi sembra un buon inizio per un piano, ma mi chiedevo: avete modo di contattare i nostri compagni dall'altra parte di questo cerchio? Che so, tramite le piante, o uno fra voi, signor Terzo e Settimo, ha modo di entrare in contatto con loro? Se riuscissimo a coordinarci, non sarebbe affatto male.
    , avrei continuato, E, soprattutto, per poterci coordinare, vi vorrei chiedere anche qualche informazione un pò più personale: esattamente, voi tre che sapete fare e, soprattutto, avete un modo per controllare l'aggressività degli alberi? O un'idea precisa di quanti siano i tizi che stanno per raggiungerci?, avrei concluso, lasciando agli altri presenti la parola.

    Per poter elaborare un piano, serviva qualche informazione di più sulle forze in gioco.

    Chakra: 77/80
    Vitalità: 18/18
    En. Vitale: 30/30
    Statistiche Primarie
    Forza: 600
    Velocità:  600
    Resistenza: 600
    Riflessi: 600
    Statistiche Secondarie
    Concentrazione: 675
    Agilità: 600
    Intuito: 600
    Precisione: 600
    Slot Difesa
    1: ///
    2: ///
    3: ///
    Slot Azione
    1: ///
    2: ///
    3: ///
    Slot Tecnica
    1: ///
    2: ///
    Equipaggiamento
    • Bomba Gelo × 1
    • Veleno Debilitante B2 (5 dosi) × 1
    • Tonico di Recupero Medio × 1
    • Veleno Debilitante B1 (5 dosi) × 1
    • Shuriken Gigante × 2
    • Cartabomba II × 1
    • Giubbotto Rinforzato × 1
    • Bracciale-Lama Retrattile × 1
    • Antidoto Intermedio × 1
    • Tonico di Ripristino Medio × 1
    • Bakekujira Redux × 1
    • Equipaggiamento Debilitante × 1
    • Nokemono no Ken: Momin - La Spada del Reietto: Momin × 1

    Note
    ///
     
    .
  5.     Like  
     
    .
    Avatar

    Group
    Fan
    Posts
    455
    Reputation
    +85

    Status
    Offline


    Interrogatorio e il messaggio di Harumi


    Chapter XII



    La strategia messa in atto dai due accademici funzionò alla grande. Il falegname assaltato da Masayoshi poté solo sperare che quel ragazzo dalla chioma bi-colore e dal coprifronte di Suna non avesse le stesse intenzioni del kiriano.
    Il pugno a palmo aperto gli disarticolò la spalla destra e i restanti pugni lo spedirono a terra, dolorante, con due lividi neri che presto si sarebbero allargati fin sotto agli occhi.
    È stato facile. Commentò lo Shokuto, scrutando la fisionomia dello sconfitto, disteso a terra e privo di sensi.
    Prima di procedere al suo risveglio, Masayoshi pensò bene di chiedere al kiriano come desiderasse condurre l'interrogazione. Il kiriano aveva proprio l'aspetto di chi trascorreva le giornate a estrarre le informazioni da spie e nemici di Kiri. Avrebbe potuto chiedere un parere alla loro caposquadra, la Vipera di Oto, ma non era riuscito a individuarla laddove aveva chiesto una copertura nel caso qualche altro nemico si fosse aggiunto ai due falegnami.

    Ok, faremo come suggerisci te. Non si era sbagliato; Youshi era stato in grado di proporre una procedura diversa, che alla mente di Shokuto suonò funzionale e affidabile per scovare eventuali menzogne o imprecisioni. Secondo il kiriano, i due prigionieri dovevano essere interrogati separatamente; le domande sarebbero state tre e identiche per entrambi. Se tutto fosse andato per il meglio, e di questo Masayoshi in parte dubitava, le risposte fornite al team sarebbero le stesse, o simili.
    Evita di staccargli un arto alla prima domanda. Esclamò il sunese, chino sul suo falegname per disarmarlo completamente.
    Privato delle armi e di ogni oggetti possibilmente pericoloso, il Genin gli afferrò il piede destro e lo trascinò senza sforzo a qualche metro dal cancello, dopo di che, con la scimitarra sul lato destro, colpì con uno schiaffo la guancia sinistra dell'uomo, ruvida come il manto di un riccio.
    Buongiorno principessa. Se fossi in te non urlerei né tenterei di scappare. Questo posto è sotto il controllo dell'Accademia ora e se ti comporterai bene potresti aver salva la pelle. Gli permise di guardarsi attorno e di notare, poco lontano, l'inquietante kiriano con il suo compagno. 
    La sua voce si fece più amichevole.
    Non ho intenzione di ucciderti, credimi, ma quel ragazzo di Kiri non si farà scrupoli a tagliarti la gola se non risponderai bene alle mie TRE domande. Gli concesse solo qualche secondo di pausa:
    Chi ha attaccato il villaggio al primo cerchio? E perché lo ha fatto? Ascoltata la sua risposta, il Genin passò alla seconda.
    Dove sono andati i tuoi amici? E perché si sono recati lì? E forse, alla fine, la domanda a cui Masayoshi teneva maggiormente.
    Chi è la donna con l'ombrello? Voglio sapere tutto di lei. E quell'ordine fu impartito con una leggera pressione della scimitarra sul collo del falegname.


    [...]



    Sarebbero stati ancora impegnati con i prigionieri quando, dallo stesso bosco che si erano lasciati alle spalle per avvicinarsi al secondo villaggio, sbucò Koinu, seguito dal più grande Ukoi e la bambina.
    Via libera! Con la sua vista acuta e il suo udito sopraffine, Koinu impiegò pochi secondi a individuare il suo padroncino. Per l'aggiornamento al team, che sarebbe avvenuto nelle immediate vicinanze dei falegnami, la Vipera fu costretta ad abbandonare la sua posizione.
    Il volto impolverato dello Shokuto s'incupì quando il suricato rivelò che Fudoh e Harumi avevano accettato l'invito di uno strano ragazzino dal torso nudo a balzare all'interno del Quarto Cerchio. Descrivendone le fattezze, le parole e rivelando il nomignolo suo e dei suoi fratelli, Hangyoku, il piccolo Koinu non dimenticò di riferire allo Shokuto il messaggio di Harumi.
    Harumi mi ha chiesto di dirti che non è l'unico a portare un fardello, e che potrebbe essere la chiave per superare la barriera tra il Terzo e Quarto Cerchio

    Le palpebre del sunese si spalancarono a tal punto da spingere gli occhi fuori dalle orbite.
    Quella sensazione.... Guardò la Vipera e di colpo capì il motivo per cui gli aveva chiesto di non avvicinarsi ad Harumi. Era una Jinchuuriki. E se a quella spedizione erano stati invitati i Genin più talentuosi della loro generazione, era possibile che vi fossero altri come lui.
    Inspiegabilmente rosso in viso, il Genin evitò ogni contatto visivo con Youshi. Erano già molti a conoscere la sua vera natura: Fudoh, Hebiko, l'Hokage...il suo segreto stava diventando sempre più di dominio pubblico, e riusciva ad udire le grida dei membri anziani dell'amministrazione sunese.
    Cosa facciamo? Seguiamo quei falegnami? chiese a Youshi, osservando i prigionieri a terra. La scelta spettava solo a loro due. Hebiko aveva deciso di tornare indietro per avvisare l'Accademia degli sviluppi sul campo. Era possibile che, più avanti, una squadra di chunin sarebbe corsa in loro aiuto, ma attendere rinforzi non certi sarebbe stato stupido, pericoloso e non rispettoso verso Ukoi, la bambina e i loro compagni.



    Chakra: 67/75
    Vitalità: 16/16
    En. Vitale: 30/30
    Statistiche Primarie
    Forza: 500
    Velocità:  500
    Resistenza: 500
    Riflessi: 500
    Statistiche Secondarie
    Concentrazione: 500
    Agilità: 500
    Intuito: 500
    Precisione: 500
    Slot Difesa
    1: ///
    2: ///
    3: ///
    Slot Azione
    1: ///
    2: ///
    3: ///
    Slot Tecnica
    1: ///
    2: ///
    Equipaggiamento
    • Scimitarra × 1
    • Shuriken × 4
    • Cartabomba I × 1
    • Kunai × 6
    • Rivestimento Mimetico × 1
    • Rotolo da Richiamo × 1
    • Tonico di Ripristino Minore × 1
    • Bende Rinforzate × 2
    • Corpetto in Cuoio × 1
    • Tonico di Recupero Minore × 2

    Note
    ///



     
    .
  6.     Like  
     
    .
    Avatar

    Il Fiore Lupo

    Group
    Giocatori
    Posts
    1,199
    Reputation
    +117

    Status
    Anonymous

    La Bilancia Nera
    Parte X










    Quarto Cerchio, La Radice Sacra

    Fede. Una profonda fede. Fottutissima... fede risposero all'unisono i tre Protettori alle domande di Fudoh Potrà sembrarti stupido, o banale ma noi siamo simulacri, ombre dei nostri creatori originali. Abbiamo dimenticato quasi tutto, e molte domande che ci poni non hanno risposta... ma in quei fuunjustu i nostri artefici ci hanno trasmesso la loro volontà di difendere questo albero, più di ogni altra cosa. Potrà non bastare ai più, ma il fatto di trovarci qui, davanti a te è una prova della fede che riponiamo nel piano originale di questi creatori. Nonostante le difficoltà che la vita ci sta portando stiamo reagendo, e ce la faremo... perché noi ci crediamo! Fanculo, sì! Esordì vivacemente Settimo. Spinto comunque dalla buona volontà di soddisfare la curiosità di Fudoh Primo diede alcune spiegazioni Tremila anni sono tanti, e noi invecchiamo e moriamo come ogni essere umano ma non siamo, letteralmente, in grado di trascrivere memorie e in così tanti cicli di rinascita si tende naturalmente a dimenticare. Forse siamo arrivati al limite tecnico del Fuuijustu, forse siamo alla fine della nostra essenza. L'ultimo ricordo che ho, l'ultima memoria del mio creatore mi porta lontano da qui. Non so come la chiamate oggi, ma mi ricordo di me stesso intento a scrivere su rotoli di carta, mentre la guerra ad Iwa stava coinvolgendo il mondo intero. Il posto era un'isola, quella che precedeva l'isola più grande, a semicerchio. Altro non ti so dire... Giovane Ninja, voi siete dei semi, figurativamente. Siete carichi di speranza, quella su cui riponiamo la salvezza dell'Albero. Settimo invece rispose ad altre domande Non siamo a conoscenza di nessuna malattia, e questo mi lascia abbastanza sorpreso. In un certo senso siamo in connessione con tutta la foresta, percepiremmo sicuramente un forte disequilibrio se ci fosse... e fu proprio in quel momento che Settimo si portò entrambe le mani sulla testa, come se stesse per scoppiare! Seguirono subito dopo Primo e Terzo, per qualche attimo gridarono e si piegarono a terra inginocchiati da quanto dolore stavano provando! Qualcosa di terribile era appena successo.

    Non ci voleva disse Primo. Sconsolato e dopo essersi ripreso da quella estrema sensazione di dolore Protettori, Fudoh. Hanno appena abbattuto un albero del quarto cerchio. Si sta per formare una breccia, poco tempo ancora e saranno qui da noi. Non ci resta che una possibilità... Una sola. I tre guardiani si osservano l'uno con altro, intenti a prendere una decisione univoca. Fudoh avrebbe notato che l'intesa fra di loro era assoluta Giovane Ninja, non c'è tempo da perdere. Il tempo è tiranno, ed è necessario agire prima che la malvagità contamini questo terreno sacro. Io mi sacrificherò, essendo il più debole. Disse Terzo La mia energia verrà usata per portarvi alle spalle, insieme a Primo e Settimo, del nemico. Ma non solo, prima di questa mossa recupereremo anche il tuo compagno e così facendo raduneremo tutte le forze per cogliere di sorpresa i falegnami. Non c'è alternativa. Concluse, sincero Se sei d'accordo formiamo un cerchio e prepariamoci ad aprire un nuovo portale. Primo, Settimo... è stato un vero piacere passare un piccolo assaggio di eternità con Voi. E poco prima di svanire, aprendo sotto le gambe dei vivi un portale, Terzo si voltò dando un ultimo sguardo verso l'Alberto. La sua casa per quasi tre lunghi millenni.


    Ben diverso invece fu il discorso per Masayoshi, che spinto da un forte senso morale si offrì di interrogare il prigioniero prima del Kiriano, così da evitare torture o altri azioni decisamente poco accademiche. L'uomo si svegliò molto in fretta dopo aver ricevuto un colpo la parte non tagliente della lama del sunese e dopo qualche attimo di esitazione dovuto alla contusione si focalizzò sul Genin. Ascoltò in silenzio, con un mezzo sorriso dipinto in volto... come se fosse sicuro della propria posizione nonostante il suo stato di prigionia Non ti nascondo nulla, non c'è motivo. Stiamo puntando al Quarto Cerchio, per consegnare alla donna., ovvero alla nostra mandante ciò che ci ha chiesto: l'albero più prezioso in assoluto. Non ho idea di chi sia veramente, o perché voglia a tutti i costi quella sorta di albero. Dovrai chiederlo al nostro capo. Purtroppo abbiamo dovuto scegliere e abbiamo dovuto eliminare le persone che sicuramente si sarebbero opposte a raggiungere le profondità della foresta. Ma siamo sicuri del nostro intento. Il futuro sarà radioso per il nostro popolo, rinato dalle ceneri di un paludoso presente. Da questi semi rinascerà una nuova foresta! I suoi occhi brillavano, era convinto fino al midollo delle sue parole. Lavaggio del cervello o meno quell'uomo che non aveva mai visto fuori il mondo al di fuori del proprio cerchio non avrebbe avuto alcun dubbio nel ripetere nuovamente le atroci azioni.

    Non ci sarebbe stato però ulteriore tempo, perché i sensi di Masayoshi sarebbero stati sicuramente allertati dalla comparsa di qualcosa alle spalle. Non era altro che Fudoh, insieme al Primo e al Settimo Protettore. Non restava che al Kiriano convincere il Sunese a seguirlo.

    E se ciò fosse avvenuto tutti quanti scomparendo in un vortice di foglie e ramaglie sarebbero riapparsi ai limiti del Quarto Cerchio, nascosti in mezzo alla fittissima vegetazione. Davanti a loro si palesò una sorta di accampamento, diviso in tre grandi sezioni. Nessuna sorta di palizzata o mura separava la vegetazione dalla piccola radura che i falegnami avevano ricavato dalla foresta per piazzare il loro accampamento.

    La prima zona era quella più brutale, lì persone morte erano ammucchiate una sopra l'altra e poco vicino si udivano i lamenti dei feriti, lacerati da profondi tagli in buona parte del corpo. Nessuno di loro era in qualche modo soccorso, in pratica carne da macello. La seconda parte invece era dove tre falegnami, armati di pesanti accette e coperti per buona parte del busto da una spessa corazza, tenevano d'occhio una decina di prigionieri incatenati alle mani e ai polsi. Infine la terza ultima parte si scavava verso la foresta, là i prigionieri lottavano letteralmente contro la foresta. Armati di un'accetta schivano, si muovevano rapidamente superando all'ultimo secondo rami che si prolungavano dagli alberi che si muovevano come lance affilate contro di loro. I prigionieri colpivano e spinti dall'istinto di sopravvivenza cercavano di colpire a loro volta il tronco dell'albero sperando di uccidere, se così si poteva dire, la piante che li stava attaccando.

    Lì vicino era presente l'uomo, alto quasi due metri e con due accette in mano, che gestiva tutta la situazione. Al suo fianco si presentava un altro falegname. Entrambi guardavano e osservavano l'operato dei falegnami prigionieri costretti a lottare per la propria vita contro le protezioni della foresta.

    Dalla posizione nascosta gli accademici, insieme a Primo e Settimo, distavano venti metri dal trio di falegnami e quasi il doppio dall'omaccione che faceva di guardia, e scrutava con avarizia l'eventuale pertugio che da lì a poco si sarebbe creato verso il Quarto Cerchio.

    Noi sappiamo combattere fino ad un certo punto affermò il primo, sottovoce Siamo esperti in Ninjustu di tipo doton. Ma non sappiamo combattere a corpo a corpo. Siamo molto deboli fisicamente, a differenza della nostra riserva di chakra che è molto ampia. Come avete intenzione di agire? Siete più esperti voi di strategia, senza dubbio concluse Primo.

    Non restava che decidere il da farsi per l'assalto finale.


    In tutto ciò il Kiriano, Youshi, ritornò indietro verso il Villaggio insieme ad Harumi che sarebbe stata trasportata dal portale direttamente ai margini della foresta. Era il caso di ricongiungersi eventualmente con il team accademico di soccorso e indirizzare così la squadra di recupero verso i loro compagni.

    CITAZIONE
    Escludo dalla quest per inattività Historia e Horla. Mi dispiace davvero, ma dopo l'ultimo avviso sono passate più di 2 settimane e ho deciso di procedere verso la conclusione di questa Quest.

    Essendo una Quest pensata per Genin, e non essendo una News sulla quale pesa la vita o il futuro di macro-trame o altri personaggi considerate i vostri PG sani e salvi, senza conseguenze effettive sul loro percorso come PG. Per quanto mi riguarda potete aggiungere in timeline e vi stemmo, con le considerazioni del caso.

     
    .
  7.     Like  
     
    .
    Avatar

    Group
    Fan
    Posts
    455
    Reputation
    +85

    Status
    Offline

    Salto al Quarto Cerchio

    Chapter XIII




    Scaraventato a terra e trascinato per diversi metri come un sacco di patate, il prigioniero contrastò la sicurezza del Genin con un alta dose di strafottenza. Davanti al sorriso beffardo del falegname, il Genin sentì la rabbia crescere dentro di sé. Il primo pensiero fu quello di colpirlo con tutta la forza che aveva sul braccio destro, poi la possente voce del Rokubi lo invitò a mostrargli l'orrore che si celava sotto la sua pelle, inondandolo di quel potente acido che il Bjuu era in grado di generare.
    Sarebbe stata una buona vendetta per tutte le vittime che si erano lasciati alle spalle.
    Devo... Con un po' di fatica soppresse la presenza demoniaca. mantenere la calma. Fortunatamente, l'uomo non oppose resistenza e le informazioni uscirono dalla sua bocca senza necessitare di un "piccolo aiuto esterno".

    CITAZIONE
    Non ti nascondo nulla, non c'è motivo. Stiamo puntando al Quarto Cerchio, per consegnare alla donna., ovvero alla nostra mandante ciò che ci ha chiesto: l'albero più prezioso in assoluto. Non ho idea di chi sia veramente, o perché voglia a tutti i costi quella sorta di albero. Dovrai chiederlo al nostro capo. Purtroppo abbiamo dovuto scegliere e abbiamo dovuto eliminare le persone che sicuramente si sarebbero opposte a raggiungere le profondità della foresta. Ma siamo sicuri del nostro intento. Il futuro sarà radioso per il nostro popolo, rinato dalle ceneri di un paludoso presente. Da questi semi rinascerà una nuova foresta!

    Dimmi chi è lei. Tuonò, interrompendo la sua confessione. Doveva conoscere le sue abilità, il suo obiettivo e il motivo che l'avevano spinta a intraprendere quell'impresa. Uno strano rumore si sommò alla sua voce, seguito da alcuni passi e da una folata di vento anomalo che gli accarezzò i capelli sudati. Al pensiero che la ragazza gli avesse fatto la cortesia di raggiungerlo, la mano del Genin si fiondò sull'elsa della scimitarra e il suo corpo ruotò di cento ottanta gradi al massimo della velocità.
    Tirò un sospiro di sollievo.
    Davanti a un portale sospeso a pochi centimetri da terra, dentro al quale si intravedevano rami e tronchi d'albero, vi era Fudoh.
    Mi hai fatto prendere un colpo. Esclamò scherzoso, ma il suo buon umore si spense quando notò lo sguardo carico di tensione del suo alleato. Il suo arrivo in quello spiazzo di erba era costato molto. Troppo. E dalla sua espressione era chiaro che non vi era tempo da perdere.
    Qualsiasi cosa gli avesse detto per convincerlo a balzare nel portale, Masayoshi e Koinu non se lo sarebbero fatti ripetere due volte.
    Andiamo!

    [...]


    Atterrarono ai margini del famigerato Quarto Cerchio, sopra un vasto tappeto di foglie. Ad attenderlo vi erano due individui piuttosto strambi, a cui presto si sarebbe rivolto loro con il nomignolo di protettori.
    Masayoshi, piacere. Si presentò, toccandosi lo stomaco. Il viaggio dimensionale era stato così rapido da lasciargli una lieve nausea e stomaco sotto sopra.



    Tra la dolce fragranza delle foglie verdi e quello pungente della resina, un terzo odore serpeggiava tra i tronchi e il fitto sottobosco. Avanzando nella direzione indicata dai due protettori, il tanfo divenne sempre più intenso, nauseante, in qualche modo simile a quello che li aveva accolti nel primo villaggio di falegnami che avevano visitato. Sulle gracili spalle del suo evocatore, Koinu si limitò ad acuire la vista e gli altri sensi.
    Odore di carne. E di morte. Qualche secondo dopo, abbassandosi sulle ginocchia, essi intravidero un piccolo accampamento, senza mura né guardie visibili a difenderlo. Al terribile fetore si erano aggiunti dei lamenti raccapriccianti. Chiunque fossero, dovevano trovarsi dentro al campo base.
    Sebbene la situazione richiedesse rapidità d'azione, Masayoshi rifletté se mandare in esplorazione il suo suricato, ma davanti alla fretta dei protettori, preoccupati per l'albero che da secoli proteggevano, egli fu costretto a seguirli fino al punto dove l'odore era così pungente da bruciargli le narici.
    Davanti a loro si era spalancato un girone infernale: ammassati su una piccola porzione di terra battuta,  almeno venti falegnami si contorcevano come bruchi per le ferite riportate sui loro corpi. Raggomitolati nel loro stesso sangue, persi nei sogni infiniti che anticipavano l'arrivo della morte, nessuno dei condannati a morte riuscì a posare il loro sguardo sui Genin.
    Non ci hanno percepiti. Pensò, e lo trovò plausibile, visto che i loro gemiti di dolore mascheravano persino i versi della foresta e i loro sguardi sprofondavano fin sotto al suolo. Non riuscì a distogliere lo sguardo dal macabro spettacolo, anche se questo significava combattere contro la tristezza e quei ricordi che tentavano di riportarlo nel profondo Anarouch, tra le fauci del demone, del rancore e della vendetta, che per anni avevano tentato di avvelenare il suo cuore.
    Si voltò verso Fudoh, l'unico in grado di intervenire per la loro salvezza.

    Superarono i feriti e in pochi secondi raggiunsero "le porte" (assenti) del secondo settore. A distanza di sicurezza, essi videro ben tre falegnami carcerieri, che equipaggiati con armi e protezioni, custodivano con prudenza e serietà circa dieci prigionieri incatenati. Inermi e rassegnati, essi attendevano il momento di sostituire quei colleghi che, a circa venti metri di distanza, combattevano contro la vegetazione, scortati da un energumeno piuttosto massiccio.
    Dobbiamo pensare prima a quei tre. Pensò, mentre i protettori si affrettarono ad escludere un loro coinvolgimento nella corta distanza.
    Nessun problema, Voi distraeteli con dei jutsu e noi li colpiremo alle spalle. Dobbiamo essere silenziosi, perciò sappiate che tecniche "rumorose" sono vietate Sussurrò ai due strani individui. Io e Koinu possiamo neutralizzare da soli uno dei tre. Voi potete occuparvi degli altri due... La sua esca sarebbe stato proprio il suricato dal manto marrone. Poi lanciò uno sguardo a Fudoh. Cosa ne pensi amico?
    Se tutti fossero stati d'accordo, i quattro si sarebbero mossi all'unisono.

    [...]


    Come annunciato qualche secondo prima, Masayoshi e Koinu puntarono uno dei tre falegnami.
    Si mossero con una traiettoria ad arco, in modo da permettere al Genin di aggirare il nemico e colpirlo alle spalle; Koinu sarebbe sceso a terra dopo i primi cinque metri, a metà distanza, e approfittando delle sue piccole dimensioni si sarebbe mosso verso il lato destro del nemico, pronto a catturare la sua attenzione.
    Tra il fianco destro del nemico e le sue spalle, con il rivestimento mimetico attivo, Masayoshi avrebbe atteso il momento propizio per balzare contro quella che sarebbe stata la sua vittima. [SA I]

    Se tutto fosse andato nel verso giusto, un istante prima che i protettori avrebbero dato il via all'offensiva, l'uomo scelto dal Genin avrebbe notato un piccolo suricato correre verso di lui, senza paura, come se fosse sicuro di poterlo far cadere a terra. Per assicurarsi di essere visto, il suricato avrebbe lanciato dei brevi acuti che, probabilmente, non avrebbero allarmato né i prigionieri né gli individui che si trovavano a circa 20 metri di distanza. [SA II]
    Qualunque fosse stata la sua reazione, scappare o tentare a colpire il mammifero con un calcio, Masayoshi avrebbe approfittato di quella breve finestra temporale per azzerare la distanza con il nemico. Da dietro, parzialmente celato dal meccanismo mimetico e con la scimitarra già alzata sopra le spalle, il Genin impiegò meno di qualche istante per sferrare un rapido e potente fendente al collo del nemico.
    I muscoli avrebbero spinto l'arma al massimo della velocità concessa dal suo corpo. Con una traiettoria orizzontale, da destra verso sinistra, la lama avrebbe avuto la forza necessaria per aprirsi la strada nel corpo dell'uomo. [SA III]
    Seppur sicuro della buona riuscita della trappola, in caso di fallimento, il Genin avrebbe sferrato un secondo attacco: con il braccio libero, ovvero il destro, egli avrebbe tentato di frantumare il naso e le ossa craniche del nemico con un poderoso pugno a mano aperta. [TA]

    Avrebbe terminato l'attacco con la scimitarra davanti al petto e lo sguardo in direzione dell'uomo armato di due accette. Sarebbero giunti a lui e presto alla bambina!
    Chakra: 64/75
    Vitalità: 16/16
    En. Vitale: 30/30
    Statistiche Primarie
    Forza: 500
    Velocità:  500
    Resistenza: 500
    Riflessi: 500
    Statistiche Secondarie
    Concentrazione: 500
    Agilità: 500
    Intuito: 500
    Precisione: 500
    Slot Difesa
    1: ///
    2: ///
    3: ///
    Slot Azione
    1: Movimento
    2: Movimento
    3: Fendente
    Slot Tecnica
    1: Spaccamontagne
    2: ///
    Equipaggiamento
    • Scimitarra × 1
    • Shuriken × 4
    • Cartabomba I × 1
    • Kunai × 6
    • Rivestimento Mimetico × 1
    • Rotolo da Richiamo × 1
    • Tonico di Ripristino Minore × 1
    • Bende Rinforzate × 2
    • Corpetto in Cuoio × 1
    • Tonico di Recupero Minore × 2

    Note
    ///





     
    .
  8.     Like  
     
    .
    Avatar

    Falce dei Kaguya


    Group
    Y Danone
    Posts
    21,441
    Reputation
    +602

    Status
    Offline

    Nemici alle Mura

    Mura di Alberi



    Allora, dov'eravamo rimasti? Ah sì, io e la kunoichi del Suono avevamo seguito il "Protettore" della Foresta dai suoi compagni, il gruppo si era rivelato essere composto, di fatto, da tre fuuinjutsu senzienti, o almeno questo capii di ciò che dicevano.
    Mi spiegarono di essere mossi prima di tutti dalla Fede, la loro, nella foresta e nelle passate azioni di chi li aveva creati, una cosa che, a posteriori, mi sembra quasi ironica, ma è un'altra storia quella, direi.
    Il signor Primo, che ci aveva condotti fin lì, iniziò a parlare di vaghi ricordi risalenti addirittura alla Guerra di Iwa, quindi secoli e secoli prima, ma cosa più importante, signor Settimo confermò che non c'era una vera e propria malattia che aveva colpito la foresta.
    O almeno quelle le sue parole prima che tutti e tre fossero soggetti ad un forte, e condiviso, caso di emicrania.

    Hanno fatto breccia? Stanno per arrivare qui?, avrei chiesto alle parole dei tre "Protettori", mentre loro sembravano quasi non preoccuparsi più della ragazzetta otese, concentrandosi principalmente su di me ed un qualche mio compagno, non sapevo bene quale degli altri che avevamo lasciato andare avanti (o se volete, data la posizione, erano rimasti indietro), per attaccare alle spalle i tizi che avevano ucciso tutta quella gente nei primi Cerchi del Bosco.
    Va bene, andiamo!, avrei confermato verso i due Hangyaku residui, Prima volevate usare il suo chakra ed ora? Spero non la lasciate qui da sola a farsi drenare dall'albero?, aggiunsi prima di avere conferma che l'altra sarebbe stata rimandata indietro a chiedere rinforzi, al di fuori del bosco.

    [...]

    Ad ogni modo, non ci sarebbe voluto molto per sparire dal Cerchio Interno e scoprire chi era il "compagno" di cui parlava l'ormai scomparso signor Terzo: Masa-san.
    Ottima scelta!, pensai fra me.
    Non me ne vogliate, certo anche con Youshi-san andiamo d'accordo (o almeno, ai tempi era così), ma il ninja di Suna mi aveva dimostrato molta fiducia e, in generale, quelle volte che ci eravamo incontrati, avevamo sempre collaborato bene, se si esclude il nostro primo incontro, che era stato più che altro uno scontro, ma sto divagando, lo so, torniamo alla nostra storia.

    Masa-san, ciao. Te la faccio breve: dopo che ci siamo divisi, abbiamo incontrato signor Primo qui, uno degli Hangyaku di cui parlava anche Ukoi-san, e questo suo simile, il signor Settimo.
    Nomi abbastanza semplici da ricordare, se vuoi la mia.
    Ma sto divagando, dicevo: ci hanno portato nel cerchio interno, dove hanno fatto una strana proposta alla kunoichi otese che era rimasta indietro assieme a me, prima che l'urgenza della situazione li convincesse a cambiare idea: a quanto pare, che chiunque abbia combinato questi massacri e rapimenti è vicino al cerchio interno.
    Quindi suggeriscono che noi due li attacchiamo alle spalle.
    Ci stai, sì?
    , avrei concluso con un largo sorriso, attendendo una risposta.
    Sì, lo so, è stata una spiegazione molto riduttiva, ma, ammettetelo, ho usato un sacco di tempo nel raccontare questa storia finora, mi fossi perso di nuovo in tutti i particolari, forse saremmo arrivati tardi, invece, così, data anche la prontezza del sunese, ci avviammo a seguire i due Hangyaku.

    [...]

    Ci ritrovammo in un'altra parte della Foresta "della Vita", dove qualcuno aveva creato un'altra fossa comune e, devo ammetterlo, fu difficile trattenermi dal raggiungere quei poveri falegnami che ancora si lamentavano per le ferite e occuparmi di curarli, ma avevo ben chiaro che, al momento, il problema principale era dato da chi aveva causato tutta quella morte e distruzione.
    E fu nei pressi di questi stessi individui che arrivammo, seguendo i due Protettori.
    Buona notizia: sembrava che non ci avessero notato, d'altronde, fra i lamenti dei feriti e l'odore di corpi moribondi, era difficile che ci percepissero.
    Cattiva notizia: tre di loro avevano alcuni prigionieri, mentre altri due più grossi (e più distanti) sfruttavano i prigionieri come carne da macello, gettandoli contro il muro di alberi, per riuscire a distruggerlo.

    In tutto ciò, i due Protettori ci dissero di avere poche capacità nel corpo a corpo, ma molto chakra da usare per eventuali doton, Masa-san, invece, facendo riapparire dai propri abiti il suo buffo animaletto, si propose per sistemare uno dei tre che controllavano i prigionieri.
    Giusto!, fu il mio primo pensiero nel notare il mini-mammifero, quindi ticchettai la mia cotta di maglia della salute, da cui riapparve il piccolo faccino di Myk.
    Vi ricordate, no? L'avevo evocato poco prima che signor Primo apparisse e me lo ero portato dietro, ma la tartaruga si era ritirata nel suo guscio dopo il primo "teletrasporto".
    Basta con questi spostamenti, Fudoh-san..., mi bisbigliò interdetta.
    Tranquillo, Myk, niente più teletrasporti, ma ho bisogno di una mano, anzi, ne abbiamo bisogno tutti, ci sei, sì?, chiesi alla mia evocazione che fece un cenno affermativo con la testa, mentre la estraevo dal suo nascondiglio, posizionandomela sulla testa.
    Mi voltai verso i due Hangyaku: Come dice Masa-san, jutsu silenziosi, ma cercate di bloccargli le gambe, sarebbe anzi meglio, se riusciste a bloccare del tutto i loro movimenti per qualche istante., avrei chiesto ai due, per poi aggiungere: Ma, soprattutto, aspettate che vi faccia io cenno per eseguire i vostri jutsu, ok?, avuto la conferma dei due, mi sarei voltato verso Masa-san.
    Dammi giusto un attimo..., avrei esordito, estraendo il mio fuuma kunai e spargendo del veleno sulla lama. [Equip]
    Andiamo!, avrei concluso subito dopo, scattando dietro a Masayoshi.

    Quando fossi stato entro una decina di metri, sfruttando tutta la mia furtività, avrei attivato il mio genjutsu preferito, nonché l'unico in mio possesso, perché il trio di individui fosse spinto a voltarsi sul lato opposto tanto a me e Masa, quanto al probabile attacco che, di lì a poco, sarebbe calato sulle loro gambe, complice il cenno che feci a quel punto ai Protettori. [ST 1 & SA 1]
    Se tutto fosse andato per il meglio, a quel punto i due tizi che Masa-san non aveva attaccato erano oltremodo confusi e distratti, così, dopo aver preso Myk con la mano destra, quella libera, avrei lasciato che il mio chakra naturale-gravitazionale facesse il resto, scagliando la piccola creaturina contro la nuca, possibilmente, o in generale la testa, del più vicino dei due, con tutta la potenza e la velocità di cui ero capace, che si andarono a sommare alla potenza che la stessa tartaruga aggiunse di suo. [ST 2 & SA 2]
    E mentre tutto questo avveniva, forte delle gambe di nuovo in movimento, giusto mentre Myk, possibilmente, schiantava la testa scoperta del primo malcapitato carceriere, mi sarei lanciato, Fuuma Kunai stretto fra le mani, contro il secondo, cercando di eseguire un fendente ascensionale dal mento, sul lato sinistro, alla tempia destra, per imprimere dolore, stordimento e, soprattutto, una buona dose di veleno, sull'ultimo falegname assassino. [SA 3]

    SE la nostra strategia avesse avuto successo, mi sarei girato verso i prigionieri, facendo loro cenno di non fare troppo rumore, per poi chiedergli: Siete pronti ad aiutarci a fermare gli ultimi due rimasti?, una domanda secca, ma come gli Hangyaku avevano più volte lasciato intendere, il tempo non era a nostro favore.

    Qualora non fossimo riusciti a mettere ko tutte e tre le guardie, bé, a quel punto avremmo dovuto continuare lo scontro, ma speravo caldamente non fosse quello il caso.

    Fudoh

    Statistiche Primarie
    • Forza: 600
    • Velocità: 600
    • Resistenza: 600
    • Riflessi: 600
    Statistiche Secondarie
    • Agilità: 600
    • Concentrazione: 675
    • Intuito: 600
    • Precisione: 600
    Chakra
    70/80
    Vitalità
    18/18
    Slot Azione

    1. Avvicinamento

    2. Attacco Myk

    3. Fendente

    Slot Difesa

    1. ///

    2. ///

    3. ///

    Slot Tecnica

    1. Tecnica del Richiamo Ammaliante

    2. Spinta Repulsiva su Myk

    Note

     
    .
  9.     Like  
     
    .
    Avatar

    Il Fiore Lupo

    Group
    Giocatori
    Posts
    1,199
    Reputation
    +117

    Status
    Anonymous

    La Bilancia Nera
    Parte XII











    Quarto Cerchio, La Radice Sacra




    Il giovane genin di Suna non ci pensò due volte a seguire il suo compagno Fudoh, insieme ai protettori della Foresta. E così entrambi decisero di porre la parola fine a quella storia, che minuto dopo minuto, si stava sempre più complicando.

    Una volta teletrasportati dietro le linee nemiche ebbero modo e tempo per visualizzare il loro futuro campo di battaglia e decidere la strategia migliore d'azione, edotti tra il resto anche delle capacità di Primo e Settimo. Così scelsero di occuparsi prima dei tre “falegnami” posti di guardia rispetto ai civili catturati. Avrebbero tutti agito con precisione, e cercando di attaccare in maniera furtiva distraendoli fino all'ultimo.

    Aveva avuto molto senso, questo perché i loro avversari erano decisamente propensi al combattimento corpo a corpo, abituati a combattere contro la foresta, ma non erano Ninja, e come tali non conoscevano i Justu. Perciò quando i tre furono colpiti dal Genjustu senza porsi troppe domande si voltarono verso la direzione in cui erano stati indotti a concentrarsi e uno di loro in particolare fu ulteriormente distratto dalla comparsa di un suricato. Non solo contemporaneamente da sotto i loro piedi spuntarono una tremenda quantità di radici, prodotte da Primo, le quali andarono letteralmente a bloccare i movimenti di tutti e tre i Falegnami!

    Il Genin di Suna scattando all'azione andò a colpire forte, e veloce. Il fendente non lasciò spazio di salvezza al primo dei falegnami che subì un danno critico al collo, uno dei pochi punti scoperti del suo corpo. Il freddo metallo lacerò tessuti e vasi, non lo uccise ma lo mise fuorigioco ancora prima che potesse fare qualcosa. Lo stesso valse per il lancio di Myk, talmente veloce che non ci fu modo per il secondo falegname di difendersi. Una tartaruga gigante colpì ferocemente la sua testa, debilitandolo pesantemente creando una ferita aperta sul cranio, ma senza però ucciderlo o stenderlo.

    Tuttavia l'effetto sorpresa era terminato, e il terzo falegname si trovò a difendersi dall'attacco fisico di Fudoh. Fisicamente il falegname era forte e i suoi riflessi notevoli ed ebbe modo di intercettare, all'ultimo secondo, con il proprio avambraccio la punta del fuuma kunai. La maglia protettiva del falegname incassò il colpo, senza aprirsi o rompersi ed impedendo così al veleno di penetrare nel sangue.

    Fu proprio in quel momento che il terzo falegname gridò RYUK, INTRUSI! SONO... non fece in tempo a pronunciare il resto perché dalla terra un groviglio largo mezzo metro di radici si era generato e mosso intrecciandosi tra di loro a forma di lancia. Una lancia che andò a trapassare da parte a parte il torace dell'uomo. Senza però fermarsi e sporca di organi, budella e sangue proseguì impalando sul petto anche il secondo falegname, quello stordito da Myk. Bastardi, figli di puttana. Questo è quello che vi aspetta. Inveii contro di loro Settimo, artefice materiale di quel possente Ninjustu.

    Ryuk, il capofalegname però ora era stata allertato e voltandosi verso la zona di combattimento visualizzò subito la presenza dei due protettori, e identificandoli come la minaccia principale non ci pensò due volte a scagliare quasi istintivamente un'accetta a velocità notevole. Ben superiore alle limitate capacità fisiche dei protettori. Veloce come il vento, nonostante la notevole distanza di quasi quaranta metri, l'arma andò a colpire in pieno petto Settimo, facendoli sputare sangue dalla bocca. Solo dopo qualche attimo di ritardo Primo fu in grado di creare una barriera di rovi a semicerchio davanti a sé, ma purtroppo era già troppo tardi. Settimo, steso a terra, fissava con occhi colmi di lacrime il proprio compagno, Primo, consapevole che ora lasciava tutto in mano sua il destino dell'Albero della Vita Lo salveremo, Settimo. Salveremo tutti. Furono le parole di commiato di Primo

    NLi8sSyGz



    Sapevo che prima o dopo qualcuno si sarebbe intromesso. Me lo aveva anticipato Ikari. Ma mi ha dato la forza per affrontare anche sporchi Ninja come voi. Quindi a meno che non vogliate togliervi la vita voi stessi, dovrò farlo io. Vi trancerò, come un albero marcio. Pronunciò sentenzioso il falegname. Te occupati di quelli liberi, se non continuano a distruggere la foresta uccidili. Io penserò a quest'erba cattiva.

    Recuperando due accette da dietro la schiena avrebbe lanciato la prima verso Masayoshi, e la secondo verso Fudoh. Sapeva che non avrebbe potuto fare molto, ma intanto avrebbe guadagnato tempo avvicinandosi verso di loro. [Slot Azione 1 e 2] Sarebbe corso contro Fudoh Ora ti faccio capire cosa intendo io per colpire forte! [Nota, Slot Azione 3] e a quel punto avrebbe scaricato dall'alto verso il basso, con la mano destra armata di accetta finemente rifinita, un fendente che avrebbe mirato ad aprire in due dalla testa ai piedi il Kiriano [S. Azione 4]. Il problema però sarebbe stato subito dopo, immaginandosi una qualche sorta di difesa il falegname con un gesto tremendamente rapido avrebbe portato sul suo fianco la mano sinistra e avrebbe lanciato a distanza praticamente zero un'altra accetta. Si sarebbe trattato di un tiro sporco, impreciso, che avrebbe mirato a colpire l'addome, ma ciononostante molto pericoloso! [Slot Azione 5]

    Infine avrebbe recuperato un ulteriore accetta, come se ne avesse una riserva infinita, e impugnando un'accetta per mano avrebbe eseguito un attacco doppio, un fendente eseguito incrociando le accette dall'alto al basso a formare una X e mosso con l'intenzione di aprire e squarciare il petto di Fudoh! [Slot Azione 6]
     
    .
  10.     Like  
     
    .
    Avatar

    Falce dei Kaguya


    Group
    Y Danone
    Posts
    21,441
    Reputation
    +602

    Status
    Offline

    Il Falegname

    Ed i due Genin



    Dunque, dov'eravamo rimasti?
    Sì, io e Masa-san avevamo iniziato l'attacco con il supporto degli ultimi due Hangyaku rimasti e devo dire che l'attacco non era andato nemmeno troppo male: avevamo ben combinato il nostro fattore sorpresa con le tecniche ed armi in nostro possesso, così i tre falegnami si erano trovati inizialmente confusi, quanto meno distratti a sufficienza perché i nostri primi attacchi andassero a buon fine, poi ci pensò il "Settimo" degli Hangyaku a completare l'attacco, uccidendo i due che io e Myk avevano ingaggiato.

    Peccato che, in tutto ciò, anche gli ultimi due falegnami si accorsero di noi ed uno di loro partì al contrattacco.
    Con il suo primo colpo, prese in pieno uno dei due Hangyaku, mentre l'altro sollevava una barriera a difesa propria e temo del corpo senza vita del suo compagno.
    Poco dopo il bestione si concentrò su me e Masa-san, ovviamente pensando bene d'introdursi con un bel monologo, prima di lanciare anche verso di noi delle asce.

    Quel primo attacco sulla distanza non fu granché: forse perché me lo aspettavo, ma riuscii ad evitare quel primo colpo con un movimento laterale, senza troppe difficoltà [SD 1]
    Ovviamente, il barbuto gigante pensò bene di correre contro di me ed io, in tutta risposta, alzai la mano destra, lasciando che le doti del mio chakra naturale-gravitazionale gli provocassero qualche leggero ostacolo. [ST 1]
    Grazie a tale azione preventiva, poi, il successivo attacco del gigantone fu evitato senza troppi problemi: mi bastò una quantità di chakra esigua per evitare di essere aperto dalla testa in giù, spostandomi di pochi passi sulla mia sinistra ed uscendo dal raggio d'azione di quel colpo. [SD 2]
    Fu l'assalto successivo a prendermi completamente alla sprovvista: probabilmente aveva usato molta più forza nell'eseguirlo, ma di fatto fu il lancio, appunto, a distanza così ravvicinata, a sorprendermi ed impedirmi ogni vago tentativo di difesa!
    Per fortuna aveva addosso la mia cotta di maglia della salute che mi evitò i danni da taglio dell'accetta, ma non che la potenza dell'impatto mi facesse barcollare indietro dolorante. [Danno]
    AHIO!, ebbi appena il tempo di esclamare a denti stretti, buttando fuori l'aria per l'impatto.

    L'omone barbuto, intanto, non si fermava e provò un nuovo attacco con due asce verso il mio addome, stavolta: forse a causa del dolore al petto, che mi rese un secondo meno reattivo, malgrado il mio avversario fosse comunque rallentato dal mio chakra-gravitazionale, dovetti fare uso di più risorse per indietreggiare a sufficienza da evitare il doppio colpo, ma ci riuscii. [SD 3]

    A quel punto, però, complice la breve distanza, pensai bene di reagire e contrattaccare: presa una seconda fiala di veleno, la dispersi velocemente fra i capelli, prima di scatenare uno dei miei jutsu preferiti che, a così breve distanza, avrebbe potuto, speravo, colpire la faccia del barbuto falegname con tanti aghi venefici. [ST 2]
    Se non lo avessi avvelenato, speravo almeno di averlo un pò distratto, quanto bastava perché, aprendo la mano destra che impugnava il Fuuma Kunai, potessi spararlo con il mio chakra naturale-gravitazionale contro il suo viso, senza che avesse la prontezza di riflessi (che avevo comunque giù influenzato in negativo) per difendersi dalla lama diretta ad aprire a metà la sua testa come un frutto maturo. [SA 1]
    Comunque fosse andata, avrei ingerito un tonico, per recuperare un pò del chakra consumato fino a quel momento, solo per sentirmi la voce di Masa-san nella testa, come già avvenuto qualche giorno prima, che mi suggeriva di indietreggiare, cosa che feci prontamente con uno scatto all'indietro. [SA 2, 3]

    Vai, Masa-san!, avrei urlato, aspettando che le azioni del mio alleato sunese riuscissero, speravo, a mettere ko il nostro comune avversario.

    Fudoh

    Statistiche Primarie
    • Forza: 600
    • Velocità: 600
    • Resistenza: 600
    • Riflessi: 600
    Statistiche Secondarie
    • Agilità: 600
    • Concentrazione: 675
    • Intuito: 600
    • Precisione: 600
    Chakra
    [65]/80
    Vitalità
    16/18
    Slot Azione

    1. Spinta Grav

    2. Tonico

    3. Spostamento

    Slot Difesa

    1. Schivata 1

    2. Schivata 2

    3. Schivata 4

    Slot Tecnica

    1. Interferenza Grav

    2. Mille Aculei

    Note

     
    .
  11.     Like  
     
    .
    Avatar

    Group
    Fan
    Posts
    455
    Reputation
    +85

    Status
    Offline

    La morte di Settimo - Combattimento contro il mastro Falegname

    Chapter XIV



    Il contributo di Primo e Settimo all'offensiva degli accademici permise ai due ninja di uccidere i tre falegnami-carcerieri del secondo settore.
    La loro esecuzione non fu perfetta; vi fu un errore, una sottile sbavatura che essi avrebbero pagato a caro prezzo, infatti, prima di venir trafitto dai rami evocati da uno degli Hangyaku, l'ultimo nemico lanciò un grido verso il loro capo che, ignaro dell'assalto, guidava il combattimento contro la foresta.
    Accovacciato sopra il sangue bollente del nemico ucciso, Masayoshi vide l'uomo voltarsi di scatto e, dopo averli individuati, estrarre dalla giacca una piccola accetta ben affilata.
    Addio effetto sorpresa. Si limitò ad osservare tra sé e sé, ignaro del destino tremendo che presto sarebbe caduto su uno di loro.
    Senza alcuna esitazione, il nemico scagliò la sua arma con una rapidità seconda solo alla notevole forza che riuscì ad imprimere alla stessa.
    Merd. Come un fulmine, l'accetta bruciò i quaranta metri in un batter d'occhio. Ebbe a malapena il tempo per capire chi fosse il bersaglio, e quando lo individuò in Settimo, posto nelle retrovie, lo Shokuto d'istinto allungò il proprio braccio verso l'alleato...inutilmente.
    Il rumore secco delle ossa che si spezzano gli entrò dentro e gli perforò il cervello.
    Con l'accetta conficcata in profondità nello sterno, Settimo cadde qualche metro indietro, privo di speranza.
    A pochi metri di distanza, lo Shokuto vide l'intera scena e la preoccupazione che traspariva dal suo volto impolverato mutò in profonda angoscia e tristezza.
    In pochi secondi, un'enorme pozza di sangue si allargò sotto il corpo di Settimo, subito protetto da un muro di rami e tronchi eretti dal suo compagno Hangyaku.
    FUDOH! PUOI FAR QUALCOSA? Lo sgomento e l'orrore nei suoi occhi si erano trasformati in rabbia e odio. Odio verso se stesso e il loro nemico.
    Com'era potuto accadere?
    Perché un piccolo errore doveva sempre avere conseguenze così gravi?
    Sentì lo stomaco contorcersi sotto gli addominali e il cuore era divenuto pesante come una roccia di granito. Poco importava se si erano conosciuti solo qualche minuto prima; uno del suo team era morto davanti ai suoi occhi, con un colpo d'ascia che il Genin non era stato in grado di deviare in alcun modo.
    Con i pugni serrati, Masayoshi mise a fuoco il nemico.
    Non devo sottovalutarlo. Emise un sospiro e cercò di calmarsi, di sgombrare la mente e liberare la propria anima dalla rabbia e dallo sconforto. Soffocare le emozioni dentro di sé iniziava a riuscirgli bene.
    Non era nemmeno solo, perché al suo fianco a Fudoh e di Primo, carico di vendetta.

    L'uomo passò dalle parole ai fatti. Afferrò due asce e ne lanciò una verso Masayoshi e una verso Fudoh, mirando alle loro teste. Le armi vennero scagliate con la stessa forza del lancio che aveva ucciso il loro compagno; una forza superiore persino a quella dello Shokuto, che a differenza del falegname, praticava le arti ninja da ben dieci anni.
    Con un sibilo così assordante da essere paragonato a una sirena anti incendio, la lama in rotazione avanzò squarciando l'aria della foresta. Sebbene meno rapido, il Jinchuuriki riuscì a schivare l'arma senza particolari problemi; grazie alla notevole distanza che li separavano, ben quaranta metri, egli ebbe tutto il tempo per contrarre i muscoli delle gambe e balzare verso sinistra, alzando la scimitarra per deviare l'arma qualora il vichingo avesse avuto modo di correggere la traiettoria. [SD I]
    il nemico aveva già percorso i quaranta metri, avvicinandosi a Fudoh, poco distante dal sunese.
    Ma quante ne ha di armi? Pensò, insicuro sul da farsi, perché attaccarlo ora voleva dire rischiare di ferire anche il suo amico. Non vi erano altri nemici all'orizzonte.
    Fiducioso nelle capacità di combattimento del kiriano, il Genin approfittò della situazione e della distrazione del nemico per prepararsi qualcosa di speciale: un coltello da lancio con una cartabomba. [SG]
    Aveva un piano.
    Si voltò verso Primo e le sue labbra si mossero silenziose. [Abilità]
    Quando lo attaccherò, fai in modo che non riesca a saltare Salvo sorprese o strane interferenze chakriche, la voce dello Shokuto avrebbe echeggiato nella mente di Primo. Non avrebbe avuto modo di rispondergli, perché il kiriano era passato all'attacco e il Jinchuuriki avrebbe avuto il difficile compito di inserirsi al momento giusto.
    Al colpo di Fuuma, arma che aveva odiato nel loro lontano combattimento, lo Shokuto attivò un canale di comunicazione riservato con il suo amico.
    ALLONTANATI ORA! Il suo urlo avrebbe rischiato di distrarlo, di fargli incassare un contrattacco, ma sentiva la rabbia scalpitare dentro di sé e invitarlo a scatenare tutta la sua potenza. Per Settimo. Per tutti coloro che erano stati massacrati da quella banda di assassini.
    Appena Fudoh indietreggiò di ben cinque metri, da una distanza circa uguale, Masayoshi colpì il terreno con il piede sinistro. il chakra fluì nel sottosuolo, dissestando rocce e terra. All'istante successivo, sotto di sé eruttò una grossa frana ampia sei metri e alta un metro e mezzo, che rapida avrebbe tentato di travolgere il falegname.
    Se Fudoh era stato così intelligente da permettere al sunese di attivare il Doton senza paura di colpire il suo amico, ora era giunto il turno del Hangyaku.
    Se tutto fosse andato per il meglio, il falegname non sarebbe stato in grado di schivare il jutsu dello Shokuto.
    [ST]



    A ogni modo, qualunque fosse stato l'esito del suo primo attacco, il piano del Genin non avrebbe subito alcuna variazione.
    In reazione alla difesa del falegname, Masayoshi avrebbe cercato di coglierlo sbilanciato e di sorpresa: con una torsione del busto, egli lanciò due coltelli in rapida successione: uno verso il suo petto e il secondo in direzione del collo del nemico. Irrorati dal chakra, i muscoli si contrassero a dismisura, deformando il suo piccolo braccio abbronzato. [SA I - SA II]
    Solo sul secondo dardo, che seguiva il primo di appena un metro, vi era il fuunjutsu esplosivo.
    La detonazione sarebbe avvenuta a contatto con la pelle o con la probabile ed ennesima accetta evocata dal nemico. [SA III]
    Ti uccideremo. E dopo di lui, verremo a prendere la ragazza. Ringhiò, mostrando al nemico i suoi denti serrati. Lo stesso fece Koinu, disteso sulla sua spalla destra.


    Chakra: 54.5/75
    Vitalità: 16/16
    En. Vitale: 30/30
    Statistiche Primarie
    Forza: 500
    Velocità:  500
    Resistenza: 500
    Riflessi: 500
    Statistiche Secondarie
    Concentrazione: 500
    Agilità: 500
    Intuito: 500
    Precisione: 500
    Slot Difesa
    1: Schivata
    2: ///
    3: ///
    Slot Azione
    1: Lancio Coltello
    2: Lancio Coltello
    3: Esplosione Cartabomba
    Slot Tecnica
    1: Smottamento
    2: ///
    Equipaggiamento
    • Scimitarra × 1
    • Shuriken × 4
    • Cartabomba I × 1
    • Kunai × 6
    • Rivestimento Mimetico × 1
    • Rotolo da Richiamo × 1
    • Tonico di Ripristino Minore × 1
    • Bende Rinforzate × 2
    • Corpetto in Cuoio × 1
    • Tonico di Recupero Minore × 2

    Note
    ///


     
    .
  12.     Like  
     
    .
    Avatar

    Il Fiore Lupo

    Group
    Giocatori
    Posts
    1,199
    Reputation
    +117

    Status
    Anonymous

    La Bilancia Nera
    Parte XII











    Quarto Cerchio, La Radice Sacra








    La mischia, lo scontro tra quello che si poteva considerare il capo della ribellione interna del Clan dei Mori e i guerrieri che tentavano di salvare l'Albero della Vita stava per volgere al culmine. Infatti dopo che Ryuk era riuscito a colpire e infliggere un danno notevole al gruppo, uccidendo Settimo, si mosse contro il gruppo per ingaggiare corpo a corpo. Sfruttando alcune sue abilità, e l'effetto sorpresa ad esso legato, riuscì a creare danno a Fudoh ma non abbastanza per impensierirlo [Slot Difesa 1]. Questo creò decisamente sdegno nell'uomo Tsk! Voi Ninja... vi credete padroni del mondo, vero? Ikari vi odia. Io vi odio e presto il mondo si dimenticherà dei Ninja. Costi... quel che costi! Ryuk si preparò a difendersi ed ebbe i riflessi sufficienti per alzare l'avambraccio sinistro a protezione del viso così da difendersi dagli ispidi e acuminati, senonché velenosi, aculei di Fudoh! Le pelle, tremendamente e innaturalmente resistente, del falegname limitò enormemente il colpo a sorpresa ma non impedì al veleno di circolare nel corpo riducendo le sue capacità. [Slot Difesa 2] Di conseguenza il lancio a sorpresa con il Fuuma Kunai di Fudoh per quanto fosse una mossa astuta andò a scontarsi contro ancora l'avambraccio di Ryuk posto a difesa e il danno fu tutto sommato relativo, considerando l'innata resistenza del falegname Ahahah tutto qui? Il vostro potere... il vostro chakra. Lo forza di spingere oggetti, creare capelli acuminati! Presto finirà tutto. Sarò io a guardavi dall'alto al basso![Danno]

    Tuttavia quello che Fudoh non poteva immaginare era che Ryuk per quanto non fosse un ninja era molto abile nel combattimento, e molto concentrato. Perciò quando Fudoh tentò di arretrare Ryuk non lo avrebbe permesso per nessun motivo! Infatti sempre con la solita mossa avrebbe recuperato un'accetta e con la mano destra gliela avrebbe lanciata contro, ad altezza del suo addome. Questo avrebbe quasi sicuramente interrotto le azioni del Kiriano ma non quelle di Masayoshi! Almeno in parte.[AdO][Nota AdO]

    Richiamato dall'urlo di pericolo del Sunese Ryuk alzò ulteriormente l'asticella della concentrazione e notò il tentativo da parte di uno dei Protettori di bloccargli le gambe tramite una sorta di Doton, da sotto i suoi piedi Questo... NON FUNZIONA COME ME! Gridò, terribilmente irritato dalla serie di attacchi in corso. L'accetta si illuminò di viola, o meglio furono le iscrizioni che intarsiavano il legno e che bloccavano il pezzo di metallo, a prendere colore come se fosse stato attivato qualche sorta di potere. Tanto è vero che Ryuk colpendo con un unico fendente alcuni rami che stavano cercando di coinvolgerlo deviò l'attacco rivolgendolo nella direzione di Fudoh. In pratica i rami avrebbero cercato di colpire le gambe del Kiriano, cercando di bloccarlo lì vicino a meno di tre metri da Ryuk. [Slot Difesa 3]

    Nulla però poté contro l'assalto del sunese, Ryuk concentrato a deviare il Doton incassò il primo Kunai il quale si impiantò nel petto dell'uomo, praticamente senza danni ed ebbe giusto i riflessi per scacciare, con un movimento circolare del muscoloso braccio dall'interno verso l'esterno il secondo Kunai, verso Fudoh. Non aveva previsto però l'esplosione che andò a coinvolgerlo pienamente, ad altezza del sua metà superiore del corpo e in tutto ciò probabilmente avrebbe dovuto diversi anche Fudoh dalla cartabomba, considerata la vicinanza! [Slot Difesa 4]

    I suoi capelli erano bruciati, senza considerare alcune fastidiose ustioni che ricoprivano il suo volto Voi... MALEDETTI! Allargando ancora di più le spalle e facendosi ancor più minaccioso avrebbe lanciato ai suoi piedi un accetta. Per quale motivo? Beh per distrarre Fudoh lì vicino. [Slot Azione 2] L'accetta infatti sarebbe rimbalzata verso l'alto, in diagonale, contro il Kiriano per cercare di colpirlo verso il centro del suo petto. Tuttavia in quei frangenti, mentre la prima ascia sarebbe volata in aria, speranzoso di rompere la guardia del medico Ryuk con un paio di passi in avanti [Slot Azione 3]si sarebbe avvicinato abbastanza per sferrare un fendente con la mano destra, dall'esterno verso l'interno, ad altezza del torace di Fudoh. [Slot Azione 4]A prescindere poi dal risultato Ryuk piegando la schiena e sforzando oltre i suoi limiti i propri muscoli sarebbe scattato con la sua figura intera contro Fudoh per tentare di colpirlo con tutto il corpo in avanti, per lanciarlo a terra o sbilanciarlo [Slot Azione 5] e a praticamente a contatto pelle e pelle avrebbe tentato di morderlo. Già, avrebbe provato a staccargli un pezzo di corpo, quello più vicino alla sua bocca, con i suoi denti mostruosamente modificati! [Slot Azione 6] Infine si sarebbe alzato, in guardia e pronto a contrattaccare!

     
    .
  13.     Like  
     
    .
    Avatar

    Falce dei Kaguya


    Group
    Y Danone
    Posts
    21,441
    Reputation
    +602

    Status
    Offline

    Falegname che morde

    Abbaia pure



    Avete presente quella sensazione di qualcuno (o qualcosa) che si accanisce? Ecco, ogni tanto mi sembra che mi capiti durante i combattimenti.
    Quella volta sulla nave di ghiaccio (altre volte in futuro, di cui non sto a parlarvi ora) ed in questo caso con il Falegname pazzo.
    Voi direte: "ma Fudoh, la colpa è anche un pò tua, che per quanto non esperto nel corpo a corpo, né corazzato come Elmo-san, vai sempre a cercare lo scontro fisico."
    Vero anche questo, ma se non ho mai imparato un ninjutsu, o genjutsu, che richieda più di due sigilli messi in fila, su qualcosa dovrò anche virare.
    Probabilmente non dovrei farlo verso i taijutsu, a ben valutare la mia storia clinica dopo gli scontri.

    Ma sto divagando, torniamo a noi ed al Falegname pazzo.
    Il gigantone, un pò orrido si deve dire, riuscì a reggere bene i miei attacchi, fisicamente, e fu talmente reattivo che, mentre mi stavo allontanando, reagì scagliandomi addosso una di quelle sue asce, apparsa quasi dal nulla.
    Potei fare poco più che irrorare con del chakra il corpo, per irrobustirlo, specie considerando, devo ammetterlo, che mi prese di sorpresa. [Danno]

    Ma la situazione non migliorò, perché l'ultimo Hangyaku rimasto tentò un nuovo doton, ma suddetto gigante pazzo fu molto reattivo, caricando in qualche modo la sua ascia e colpendo il suolo: la mia fortuna? Ero già in movimento, perché in qualche modo l'altro deviò verso di me quel ninjutsu e dovetti sfruttare parecchio chakra, tanto da ferirmi le gambe, per evitare di essere preso in mezzo da quelle rampicanti, distanziandomi di più di 5 metri buoni. [SA 1]
    E per "fortuna" che preferii quel danno alle gambe, poiché di lì a qualche attimo una cartabomba di Masa-san esplose vicino al falegname, che cercò sì di allontanarla verso di me, ma mi ero distanziato abbastanza da evitare di essere interessato dall'esplosione. [Nota 1]

    Il bestione, però, non aveva finito con me, per qualche strano motivo, sembrava che non solo i ninja gli fossero particolarmente antipatici, per usare un eufemismo, ma io risultavo essere la perfetta valvola di sfogo di tale inimicizia.
    Fu così che il gigantone pensò bene di lanciare una nuova ascia verso il suolo, arma che poi rimbalzò verso di me, sfortunatamente.
    Il rimbalzo mi prese un pò di sorpresa, evitandomi pronte reazioni, se non impastare il chakra per reggere all'impatto. [Nota 2 / Danno]

    E mentre la nuova ascia mi prendeva in piena cotta di maglia della salute, il gigantone si avvicinò per un nuovo attacco ravvicinato, ma, stavolta, il mio chakra naturale-gravitazionale fece l'effetto dovuto, rallentandolo quel tanto che bastava perché potessi indietreggiare ed evitare del tutto il colpo! [SD 1]
    Questo, però, non lo fermò, così mi si scagliò addosso come una furia, di nuovo, cercando di buttarmi a terra e tutto ciò che potei fare fu alzare la mano destra e rilasciare il chakra naturale-gravitazionale, ma stavolta per respingerlo del tutto.
    Purtroppo la forza del suddetto bestione era maggiore delle mie capacità al tempo, riuscii a ridurre la forza dell'impatto, anche con l'aiuto di un pò di chakra extra, ma comunque sentii la forza della botta, che però non mi gettò al suolo. [SD 2 / Danno]

    Il gigantone fu lesto nel continuare l'assalto, mi aveva bloccato e decise così di "gustarsi" il vantaggio, dandomi un morso intorno alla zona della scapola destra: forse, fosse stato più piccolo, o non così vicino, avrebbe anche potuto portarsi via la carotide, invece, si strappò via un pezzo di scapola.
    Vi chiederete io che feci in quel momento: bè, irrigidii con il chakra la muscolatura per impedire che il danno fosse eccessivamente grave, ma, soprattutto, lasciai correre il chakra lungo i capelli, per una difesa ulteriore!
    Certo, lui era parecchio veloce, ma io non avevo bisogno di sigilli per quella mia difesa e ne avevo in abbondanza di capelli da usare per difendermi e fargli male in risposta! [ST 1]

    Mentre questo avveniva, intanto, avrei usato la mano sinistra, aperta, per richiamare a me il Fuuma Kunai [ST 2] e quando il bestione si fosse allontanato anche un minimo, con l'arma stretta nel pugno, avrei cercato, con quanta più velocità possibile, di piantarne la punta nell'occhio destro del falegname, che era ancora così vicino a me, e speravo stesse soffrendo parecchio per un problema di capelli incastrati dolorosamente nel palato. [SA 2]

    Tutte quelle mie azioni gli avevano fatto sufficientemente male? Onestamente potevo solo sperarlo, come potevo sperare in Masa-san e nel "Primo" perché fossero pronti, specie quando aprii la mano destra e cercai di spingere il bestione il più lontano possibile usando la mia repulsione naturale-gravitazionale. [SA 3]

    A quel punto stava agli altri cercare di finire il nostro comune nemico, io mi presi qualche istante per rifiatare.

    Fudoh

    Statistiche Primarie
    • Forza: 600
    • Velocità: 600
    • Resistenza: 600
    • Riflessi: 600
    Statistiche Secondarie
    • Agilità: 600
    • Concentrazione: 675
    • Intuito: 600
    • Precisione: 600
    Chakra
    [51]/80
    Vitalità
    11/18
    Slot Azione

    1. Distanziamento

    2. Attacco Fuuma Kunai

    3. Repulsione

    Slot Difesa

    1. Schivata

    2. Repulsione

    3. ///

    Slot Tecnica

    1. Simulacro di Spine

    2. Attrazione

    Note





    Edited by Shiltar Kaguya - 3/8/2022, 18:32
     
    .
  14.     +1   Like  
     
    .
    Avatar

    Group
    Fan
    Posts
    455
    Reputation
    +85

    Status
    Offline

    Ehy! Non ignorare Masayoshi Shokuto!

    Chapter XV

    Nei suoi occhi smeraldo, verdi come le foglie appese sugli alberi accarezzati dal vento, lo Shokuto assaporava già lo sgomento che sarebbe emerso dal volto del falegname quando, voltandosi verso la frana in avvicinamento, avrebbe capito di non avere vie di scampo. E che sottovalutare il Jinchuuriki della Sabbia era stata una pessima idea.
    Quella visione non trovò posto nella realtà e il sorriso sognante del Genin si spense all'istante.
    I metri di distanza che Fudoh guadagnò con il salto all'indietro furono azzerati in un batter d'occhio dallo stesso nemico che lo Shokuto aveva dato per spacciato; purtroppo egli non era solo alto e robusto, ma anche veloce e concentrato.
    Con il serio rischio di coinvolgere il kiriano nel suo potente jutsu, Masayoshi corse ai ripari; con il piede a pochi centimetri dal terreno, d'istinto rilasciò l'accumulo di chakra nei fasci muscolari della gamba. [Note]
    Aaargh. Con l'arto gonfio a tal punto da apparire quasi il doppio dell'altro, le labbra si piegarono in una smorfia di dolore. Non si fece piegare dalla fitta muscolare, con i kunai stretti tra le lunghe dita della mano destra, egli scagliò la cartabomba verso il volto del nemico.

    La luce rilasciata dall'esplosione illuminò il ghigno malefico sul volto dello Shokuto. Il volto e la porzione superiore del petto del nemico scomparvero dentro una nuvola di fumo denso, attraversata come fulmini da sottili lingue di fuoco, mentre il boato raggiungeva le profondità inesplorate della foresta.
    Una folata di vento incandescente accarezzò gli alberi e la pelle secca e abbronzata dello Shokuto, pronto a difendersi dagli attacchi di un nemico accecato dal desiderio di vendicarsi per le ustioni ricevute al volto. Quando la nube si diradò nell'ambiente, l'uomo aveva il volto scorticato, ustionato, e la sua enorme chioma era ridotta a un mucchio di capelli bruciacchiati.
    Gonfio di rabbia proprio come lo Shokuto aveva previsto, il falegname si lanciò nuovamente contro Fudoh, scagliando prima un ascia verso il suo petto poi caricandolo con la sua enorme stazza.


    Masayoshi sgranò le palpebre, sorpreso.
    Perché mi ignora? Non lo considerava alla sua altezza? Desiderava misurarsi con un kiriano?
    Le domande affollarono la sua mente ma il Genin riuscì a non farsi incatenare dalle stesse.
    Per un Jinchuuriki, i pensieri da cui scaturivano dubbi e perplessità potevano rivelarsi cibo per il proprio demone. Doveva intervenire sia per aiutare il suo amico sia per placare lo strano senso di colpa che lo faceva sentire in debito per non aver ricevuto alcun attacco dal nemico. Con Fudoh costretto a combattere nel corpo a corpo, il Genin aveva poche opzioni tra le mani.
    Se non posso usare i Doton, devo puntare al taijutsu. Le sue labbra si storsero in una smorfia di disappunto. Sarebbero riusciti a coordinarsi?
    Non mi rimane che colpirlo alle spalle. Affermò a se stesso, abbassando il proprio baricentro.
    Con il favore delle ombre che disegnavano a terra lunghe dita scheletriche, egli si portò alle spalle del nemico tracciando una traiettoria ad arco. [SG]
    A una distanza di circa sei metri dalla grossa preda, Masayoshi sbiancò di colpo quando vide quest'ultimo piegarsi in avanti per azzannare il collo del suo amico. Ne aveva visti di colpi feroci e privi di umanità, ma quel tentativo di rompere il collo di un ninja con un morso lo lasciò senza parole. Per un interminabile secondo, lo Shokuto pensò all'inimmaginabile.
    Fudoh. Sussurrò dentro di sé con un filo di voce, angosciato dal corpo apparentemente immobile del suo amico, ancora eretto e nascosto dalla stazza del nemico. Trattenne il fiato a lungo, poi un sospiro di sollievo allietò la sofferenza. L'amico era vivo. Ed era pronto a contrattaccare, servendosi del Fuuma Kunai che, con qualche abilità particolare, era tornata nella sua mano.
    ORA! Urlò dentro di sé, e con il cuore colmo di felicità, di gioia e pura determinazione, egli scattò verso il falegname.
    Fu una decisione istintiva, forse suggerita da un sesto senso che aveva visto, nel contrattacco a sorpresa di Fudoh, la finestra perfetta per attaccare. [SA I]
    Masayoshi sarebbe intervenuto sulla spinta gravitazionale con cui il kiriano cercò di scacciare via il nemico. Indipendentemente dall'esito del jutsu, con il braccio sinistro caricato sin dietro alla spalla, lo Shokuto avrebbe scagliato il suo taijutsu contro la base della colonna vertebrale, nel tentativo di frantumargli l'osso sacro e condannarlo a una vita in sedia a rotelle. [ST]


    Continuò la sua danza senza fermarsi; egli estrasse la scimitarra con la mano destra e con un movimento fluido da sinistra verso destra tentò di squarciare i tendini che correvano dietro la ginocchia del nemico. In caso di successo, l'uomo sarebbe caduto a terra come una mela marcia. [SA II]
    L'offensiva del sunese non sarebbe terminata lì.
    La gamba sinistra strisciò in avanti, la schiena si piegò verso il nemico e il braccio destro saettò con una traiettoria obliqua verso il collo del falegname. Se il fendente era stato veloce, l'affondo fu fulmineo, grazie all'elevata quantità di chakra che irrorò nuovamente l'arto destro. Doveva sorprendere il nemico a tal punto da costringerlo a concentrarsi solo su di lui, così da permettere a Fudoh di rifiatare. [SA III]
    Consapevole dell'uso smodato delle armi da lancio, che era in grado di richiamare con qualche strana abilità, Masayoshi sferrò l'ultimo colpo proteggendosi il busto con il braccio sinistro, ancora avvolto da una lunga fascia da combattimento.
    Terminò l'attacco spostando l'arma sull'altro arto. Il braccio destro dolorante e intorpidito era caduto lungo il rispettivo fianco, inutilizzabile per chissà quanto tempo.

    <div class="w3-col m4">Chakra: 47.5/75
    Vitalità: 13.5/16
    En. Vitale: 27.5/30
    Statistiche Primarie
    Forza: 500
    Velocità:  500
    Resistenza: 500
    Riflessi: 500
    Statistiche Secondarie
    Concentrazione: 500
    Agilità: 500
    Intuito: 500
    Precisione: 500
    Slot Difesa
    1: ///
    2: ///
    3: ///
    Slot Azione
    1: Movimento
    2: Fendente
    3: Affondo
    Slot Tecnica
    1: Spaccamontagna
    2: ///
    Equipaggiamento
    • Scimitarra × 1
    • Shuriken × 4
    • Cartabomba I × 1
    • Kunai × 6
    • Rivestimento Mimetico × 1
    • Rotolo da Richiamo × 1
    • Tonico di Ripristino Minore × 1
    • Bende Rinforzate × 2
    • Corpetto in Cuoio × 1
    • Tonico di Recupero Minore × 2

    Note










     
    .
  15.     Like  
     
    .
    Avatar

    Il Fiore Lupo

    Group
    Giocatori
    Posts
    1,199
    Reputation
    +117

    Status
    Anonymous

    La Bilancia Nera

    XIII



    Lo scontro era arrivato al suo apice, e lo si poteva capire dal sangue che da una parte e l'altra del campo di battaglia era già stato versato. Senza dubbio per la coppia di Genin il loro avversario era un tizio ostico, e soprattutto difficile da affrontare in quanto ben diverso come forza, statura e strategia rispetto a contro chi erano abituati a combattere i Ninja.

    Ma non per questo Fudoh e Masayoshi desistettero, anzi il Kiriano difronte a quella serie di difficoltà e di attacchi incessanti scelse la via più pericolosa: ovvero quella di affrontare faccia a faccia il suo nemico, in un corpo a corpo furioso.

    I denti di Ryuk penetrarono le maglie della cotta e si infilarono provocando ferite profonde alla carne del Genin, tuttavia Fudoh scelse volutamente di farsi colpire per attaccare di controtempo il suo avversario. Le spine, o meglio i suoi capelli trasformati, andarono a infilarsi nel palato, lingua del falegname causando più che un danno critico in realtà un dolore insopportabile talmente forte da spingerlo via aprire la bocca e ritirarsi quel tanto che bastava per chiudere di nuovo la mascella e rompere letteralmente con i suoi denti le spine. [Slot Difesa 1] Si accorse allo stesso tempo dell'arrivo del colpo portato con il Fuuma Kunai, sarebbe bastata un'arma più piccola per colpire l'occhio di Ryuk ma le dimensioni dell'arma e la dinamica del colpo portato con così poca distanza impedirono al Kiriano di colpire l'occhio ma di far penetrare, seppur poco in profondità, la punta del Fuuma Kunai il quale arrestò la sua corsa appena incrociato l'osso temporale. [Danno] Un nugolo di sangue avrebbe sicuramente sporcato la mano e il volto del medico prima che la spinta gravitazionale allontanasse l'uomo dal Kiriano.

    Il Falegname prima masticò, forte dei suoi denti aguzzi, e poi sputò le spine residue dalla bocca in un misto di carne, ossa e capelli induriti. In quel frangente però non si era accorto dell'arrivo alle sue spalle di Masayoshi il quale aveva forse carpito uno dei punti deboli dell'uomo. Se non potevi tagliarlo potevi però colpirlo forte! E così il danno del taijustu andò a scaricarsi contro la colonna vertebrale del Falegname bloccandolo, anzi paralizzandolo letteralmente dal dolore, per qualche istante. [Danno] Una finestra temporale però sufficiente per colpire i suoi tendini. Come il resto del suo corpo però la sua resistenza era molto alta e il danno non fu elevato. Non ebbe il tempo di difendersi e una piccola lacerazione andò ad aprirsi sul cavo popliteo ma non sufficiente per azzopparlo, forse rallentarlo. Quello sì. Lo stesso valse per il colpo al collo, la scimitarra andò a sbattere come una piccola lama contro un tronco. L'effetto fu lo stesso. La pelle venne lacerata e in parte i vasi del collo vennero in qualche modo intaccati. Dal collo dunque scese del sangue, copiosamente, ma non fu un danno critico. [Danno]

    Ryuk si sarebbe alzato a quel punto. Ferito in più punti ma non per questo meno intento a concludere il lavoro. Si sarebbe portato la mano destra sul collo e stringendola come non mai si sarebbe praticamente a bloccare il sanguinamento. [S. Gratuito Veloce] Si sarebbe trattato sicuramente di una misura estrema ma per il momento avrebbe funzionato.

    Strascicando qualche parola si limitò a dire Ora tocca a te... Voltandosi verso il Genin di Suna e recuperando da dietro la schiena con la mano destra un'ascia l'avrebbe lanciata, con estrema velocità e potenza, ad altezza del torace del Sunese [S. Azione 2] per poi alzare la gamba destra e sganciare un calcio a spinta contro di lui sempre ad altezza del suo petto. [S. Azione 3] Poi appoggiando la gamba si sarebbe dato la spinta per colpire nuovamente. Alzando il braccio sinistro e recuperando l'ennesima ascia avrebbe calato dall'alto al basso un fendente con l'arma cercando di colpire il centro della testa della Forza Portante. [S. Azione 4]Comunque si fosse difeso appena avrebbe terminato l'attacco avrebbe tolto la mano destra e concentrando la forza dei muscoli della spalla e del collo avrebbe creato una pressione fuori dall'ordinario. Una pressione talmente forte da far schizzare una quantità di sangue spropositata contro il volto di Maayoshi, forse abbastanza per confonderlo o “accecarlo” momentaneamente. [S. Azione 5] E sfruttando quella distrazione recuperando un'ascia anche con la mano destra avrebbe eseguito un fendente, incrociando le direzioni dei colpi a formare una X, contro il petto del Sunese. Un colpo forse che sarebbe bastato a metterlo a terra! [S. Azione 6]

    In tutto ciò Primo non rimase veramente fermo, immobile, a guardare la battaglia in corso. Stava osservando e avrebbe intravisto in quell'ultimo attacco di Ryuk contro Masayoshi una finestra temporale per agire. Infatti il Falegname si sarebbe trovato con entrambe le mani distanti dal suo corpo e dunque Primo fece spuntare, sfruttando le sue Doton e molto chakra, uno spuntone di legno da dietro la schiena dell'uomo. Un colpo veloce, potente ma poco preciso purtroppo. Lo spuntone infatti andò a trapassare da parte a parte Ryuk ma sul suo fianco, ad altezza dell'addome. Forse causando un danno tremendo. Tuttavia il falegname, sputando altro sangue dalla bocca, non andò a tranciare lo spuntone. Forse per qualche motivo. Anzi, sul suo volto si era dipinto un sorriso mefistofelico. Che cosa poteva significare per i Genin? [Danno]






    Edited by ~Cube - 24/8/2022, 17:56
     
    .
77 replies since 7/3/2020, 16:40   1694 views
  Share  
.