Ripetimi un po' chi è questo. Pyotr. Salute. Ora dimmi chi è questo tipo. PYOTR! Risalute. Mi puoi rispondere? PYOOOOOTR! Senti devi veramente cominciare a fare qualcosa per questa flatulenza perché io sarò pure uno Yakushi, ma qui c'è una nube da status Grave da avvelenamento che non guarirebbe nemmeno Febh. IL NOME DEL TIPO E' "PYOTR"! Ah, mi dispiace moltissimo. Tranquillo, non mi sono offeso. No, ma mica per te, scorreggione maledetto! Per lui, poverino, chiamarsi "Pyotr", chi è? Il figlio di Kmer? Non ti faccio inciampare e spaccare la faccia solo perché questa era carina, quasi come se l'avessi scritta io. Dici eh.

Il folle si trovava ad Ame, perché sì. Se a questo punto siete ancora convinti che vi debba dare una qualsivoglia spiegazione per un suo comportamento è l'ora che contattiate il vostro medico di base, per telefono ovviamente, non uscite che c'è la quarantena! A tal proposito, per sensibilizzare la gente su una tematica tanto importante, Kuso era uscito di casa con una mascherina chirurgica sopra la sua classica ed imprescindibile maschera rosso e nera.
Ma guarda te tutta questa gente... Sussurò a denti stretti, scuotendo la testa, mentre osservava le strade del villaggio della pioggia gremite di gente, per giunta senza alcun tipo di DPI! Era completamente ignaro del fatto che quella sera sarebbe andato ad uno spettacolo pieno di gente. Come spettacolo? Ma è un tipico luogo di assembramento! A-s-s-e-m-b-R-a-m-e-n-t-o.... mi suona così strano, fino a che non l'ha detto il governo io pensavo si scrivesse con la L. HAHAHAHAAH, MA CHE SCIOCCO IGNORANTE CHE SEI! MICA COME ME, CHE LO SAPEVA BENISSIMO DA EONI! Sì ma infatti non ti ho mica tetto null... SONO UN DOTTORE! MI PARE OVVIO CHE LO SAPESSI!

Comunque,parlando con sé stesso Kuso era rimasto fermo immobile, fissando il vuoto, per tipo sei ore e si era fatta sera. In un posto come Ame lo avrebbero sicuramente derubato durante quella trans, se avesse avuto qualcosa con sé. Il nostro antieroe mascherato preferito era infatti nudo, con solo il suo meraviglioso perizoma; certo, aveva con sé il sui equipaggiamento ninja, ma voi lo avreste toccato? Se la vostra risposta è sì, complimenti! Siete peggio della feccia di Ame, io due domande me le farei.
Wooooooooo, trip allucinante! Esclamò il folle, tornando in sé. Sembra che sia giunta l'ora di procurarsi un biglietto per lo spettacolo come ogni buon PG, bullizzando un PNG inventato sul momento! Scrutando tra la folla individuò un tipo che gli sembrava adatto e che non vi starò a descrivere perché che cazzo di senso avrebbe? In primis ha una funzione talmente marginale da non meritarsi neanche un nome ed in secundis io vi odio e non vi devo proprio un bel niente.
Con fare tranquillo ma deciso il folle cremisi si avvicinò all'effimero sfortunato. Ti ho visto comprare il biglietto per lo spettacolo, dammelo. So che ti sembra rude, ma pensala così: sei nato esclusivamente per questo motivo, vuoi davvero passare gli unici momenti che hai a venire pestato e stuprato? Davanti a quell'inoppugnabile logica, il povero PNG consegnò il biglietto al folle, che subito si diresse al luogo interessato.
Consegnato il biglietto, entrò per prendere posto educatamente: lo spettacolo stava per cominciare, ma dicesamente non uno di quelli a cui i presenti, artisti compresi, erano abituati.

Dunque, dopo aver recuperato un biglietto in maniera abbastanza innocua per gli standard del mascherato, egli si apprestò ad entrare nel tendone, anche se con qualche commento della fila al di fuori, aizzata dallo strano vestiario o meglio dalla mancanza del vestiario del giovane. Ciononostante, sia Hanzo che Shin non si fecero problemi a fare entrare il ninja, data la regola universale della compagnia: uno spettatore che paga, è sempre benvenuto. Comunque, appena egli entrò all'interno, i due si guardarono in faccia, stupiti, e scoppiarono in una fragorosa risata.


Dunque introdottosi all'interno del capannone, Kuso potè trovare posto e sedutosi, potè godersi l'inizio dello spettacolo. La storia era semplice, niente di particolare: una principessa rapita da un essere malvagio, Hanzo in persona, il cui castello era protetto da un drago, Shin. Gli Atti si susseguirono uno dopo l'altro, fino ad arrivare alla pausa dello spettacolo, dieci minuti nei quali chi voleva poteva sgranchirsi le gambe, ma sopratutto, da dietro il tendone uscirono una decina di uomini, che portavano con loro degli snack da vendere agli spettatori. Se Kuso avesse prestato la minima attenzione a quei personaggi, avrebbe potuto vedere come alcuni di loro sembravano dare particolare attenzioni ad alcuni clienti, fermandosi per un un più tempo con loro che con altri.

Se niente fosse successo, la compagnia avrebbe completato il suo spettacolo principale e sarebbe stato il momento delle esibizioni personali. Hanzo lanciava coltelli, Shin palle di fuoco, Yuni esibiva le sue doti visive. C'era chi saltava, chi imprecava, chi scherzava. Insomma, una vera e propria festa in maschera. Una volta finito, i due addetti alla sicurezza, Hanzo e Shin, si occuparono di far sgomberare chiunque fosse troppo ubriaco da andare via, chi si fosse addormentato e chi non voleva andarsene e chiusero il tendone. Forse la serata sarebbe andata così, forse no, chi lo sapeva.

Madonna santa, ma perché mi hai fatto venire qui? Non lo so guarda, me lo ha chiesto Pyotr. E tu ti fidi del primo col nome di una scorreggia che passa? Io qui mi sto spaccando i maroni! MI HAI MANDATO A TEATRO! A ME! Quando hai ragione hai ragione, ma a mia discolpa di posso dire che non sapevo ti saresti effettivamente dovuto sorbire uno spettacolo. QUESTA GIOCATA SI CHIAMA "LO SPETTACOLO". PENSAVO FOSSE UN NOME COME UN ALTRO , OK?!
Il godimento per quella meravigliosa visione, per niente banale ed assolutamente non noioso, che era lo spettacolo, quasi non fece accorgere al folle che era già il momento della pausa. I suoi occhi si riempirono di lacrime, per la tristezza di essere già a metà eh, mica per la tristezza di essere SOLO a metà. Dio, ho bisogno di una merendina. Sussurrò il folle, mettendosi in coda dall'omino del carrello, tipo come fanno all'UCI. Solo dopo cinque minuti buoni il folle si ricordò di non avere soldi con sé, tuttavia, prima di tornare sconsolato al suo posto poté notare che ad alcuni spettatori sembrava essere riservato un trattamento di favore, ma alla fine a lui cazzo gliene fregava? Niente, era un'informazione inutile, anche se non inutile come quel fottuto spettacolo.

Trattenendosi a fatica dalla voglia si strapparsi la faccia e buttarla in pasto ai cani randagi di Ame, coi quali aveva fatto amicizia, il ninja cremisi affrontò coraggioso il resto della triste commedia. E ora? Ora cosa? Che devo fare? Non lo so, questo non ha scritto un cazzo. Come non ha scritto un cazzo? No, non ha dato nessun imput, niente. Signore santo dammi la forza. Ci penso io. Durante quella strana ed arraccattata festa, dove la gente sembrava strafatta di droghe più che dotata di un vero talento in qualsivoglia cosa, Kuso si alzò, evidentemente contrariato. Scusate. Disse, alzando la mano come a chiedere parola. Ma.... fa cagare..... Cioè, fa proprio cagare. Quel tipo lancia i coltelli, quello scorreggia fuoco dalla bocca, quella ti guarda. Che cazzo è sta roba? Cioè...siamo tipo in un mondo ninja... Zio qui tutti sanno fare ste cose....Mi state dicendo che io ho pagato per vedere qualcosa che so fare anche io? Ma tu la palla di fuoco mica la hai in scheda, e non hai nemmeno pagato. Sì ma POTENZIALMENTE lo potrei fare, e poi loro non sanno che non ho pagato. A questo era meglio se rinnovavo l'abbonamento su PorNinja. Voglio una.. no, due! Sì, due merendine al cocco di quelle che ho visto prima per riprendermi da sto schifo. Cazzo che richiesta. Ehehehehe, ho puntato alto perché almeno posso scendere ad una, quello è il mio vero obiettivo. Un mago del marketing insomma.

Durante la breve pausa tra le due metà dello spettacolo, se qualcuno avesse guardato nel bel mezzo della platea, avrebbe visto, alzato come uno scolaro e con la mano in cielo, un giovane, vestito solo con un bellissimo perizoma ed una maschera. E se qualcuno fosse stato abbastanza vicino, avrebbe sentito questo giovane inveire sullo spettacolo e richiedere un pagamento per la noia , composto da due merendine al cocco.

Se solo qualcuno fosse stato lì vicino. Se solo qualcuno avesse sentito quelle importanti e squisiste parole. La sorte però volle che proprio alla fine del discorso, quindi non sentendo assolutamente di cosa stesse parlando, un inserviente passasse di lì e sentisse il ninja richiedere due merendine al cocco. Sentito ciò il ragazzino con la cesta si sarebbe avvicinato a Kuso.

Ciò che il giovane infatti non sapeva era che, sfortunatamente o fortunatamente per lui, due merendine al cocco, proprio due, non una in più nè una di meno, erano il codice segretissimo che i venditori avevano deciso per quella serata. Chi infatti avrebbe chiesto due merendine al cocco? Dunque quando il venditore si avvicinò al ninja, non si fece domande e disse:

Signore, purtroppo mi è rimasto solo la siringa, ma sono sicuro non ci siano problemi. Se vuole possiamo andare in un posto più privato, ma possiamo farlo anche qui, basta che si tolga il suo perizoma ed apra le gambe.

Nel frattempo avrebbe tirato fuori dalla cesta una siringona, riempita di una sostanza strana, rilucente e la stava controllando con lo sguardo, agitandola di tanto in tanto per essere sicuro di aver riempito fino all'ultimo.

[Qualche minuto prima || Dietro le tende]

All'interno delle tende, Hanzo stava parlando con Shin, ridendo e fumando un sigaro. Finita la conversazione, il bodyguard diede un'occhiata al ragazzo che, capita l'antifona, si mise al lavoro, uscendo al di fuori delle tende e raggiungendo la platea. Una volta lì iniziò a girare per i posti, controllando che niente di problematico succedesse. Si sarebbe proprio trovato a portata d'udito nel momento in cui l'inserviente avesse tirato fuori la siringona, giusto in tempo per sentire la reazione di Kuso.

Ah no ok, sì insomma facciamo gli omertosi. Ma che dico omertosi, voi siete OMERDOSI! Esclamò il folle, quando nessuno si inculò di pezza le sue giustissime ed argute osservazioni. Scoppiò quindi a ridere per la bellezza della battuta che aveva appena fatto, non avrebbe lasciato che la sua simpatia fosse lesa dall'ignoranza altrui; se quei maledetti avevano deciso di vivere una vita triste e priva di gaudio anche per le più belle delle battute erano affari loro.
Fortunatamente, però, qualcuno alla fine lo aveva sentito, e nemmeno uno a caso! Era stato niente meno che il futuro ministro degli esteri! No guarda, non funziona così. Come? Non è che se fai il bibitaro poi vieni eletto ministro degli esteri, così , de botto, senza senso? No, solo in Italia. Ah. Eh già. Mi... mi dispiace, non ne avevo idea. Non è colpa tua, capisco la confusione a riguardo. Comunque, il folle fu avvicinato da questo tizio che, per praticità, chiameremo gigino, che gli parlò di una strana siringa. Ora, chiaramente Kuso non aveva idea di cosa il tizio stesse parlando, però quando gli dicono di togliersi il perizoma e porgere il culo di certo non se lo fa ripetere. Porco schifo Gigi! Dritto al punto! Mi piace! Con un unico e fluido gesto il folle portò la mano alla scarsa mutanda rossa e la strappò con forza liberando da essa il kraken che con tanta fatica era fino a quel momento riuscita a contenere. Oh, scusi signora. Disse alla donna colpita dalla bestia a tre posti lontano da lui. Tranquilla che non morde. Continuò ritirando il pitone dal singolo occhio, bestia leggendaria che meravigliava le folle ed aveva , in giro per il mondo, almeno quattro diversi culti religiosi a sé dedicati. Insomma Gigino, non posso controllarlo a lungo! Sbrigati! Rise il folle, tenendoselo tra le mani e facendo finta che provasse a mordergli il collo. La bestia attirava su di sé l'attenzione un po' di tutti, di solito, quindi non si stupì del giovane che lo fissava, chi non lo farebbe? La domanda era: sarebbe riuscito, il ragazzo, a guardarsi di nuovo nudo davanti allo specchio senza piangere?

Parliamoci chiaro: un qualsiasi esemplare di sesso maschile lo può mettere, ma per prenderlo ci vuole un vero uomo, e Kuso era decisamente un campione in quel campo.
In un attimo il liquido fu nel circolo del folle cremisi, certo, non sapeva decisamente di cocco, ma ehy, la droga gratis non si rifiuta mai! Non ditelo ai bambini questo però.
La visione del ninja nudo cominciò ad alterarsi fino a creare attorno ad esso uno scenario surreale, ma lo era davvero? Per uno come Kuso il termine "surreale" perde decisamente di significato, la realtà stessa non esiste per il nostro super dotato amico, pertanto anche l'assurda ambientazione di un gigantesco "schiaccia la talpa" non lo scosse minimamente.
Certo, lo so io, lo sapete voi e decisamente lo sa anche lui, le peculiari capacità del nostro antieroe erano un po' l'incubi di ogni tossicodipendente che si rispetti: con un piccolo consumo di chakra tutto il veleno che gli era stato iniettato sarebbe potuto svanire, vanificando quel trip, ma parliamoci chiaro, chi lo sprecherebbe? Di certo non il nostro amico, sapeva benissimo quanto costosa fosse la droga e decisamente non aveva spicci da buttare, soprattutto vista la mancanza di tasche.

Guardandosi attorno, il ninja cremisi, avrebbe osservato i vari punteggi sulla testa dei piccoli e simpatici diglet che riempivano quel posto. Ah maledizione, non ho comprato repellente, è solo questione di tempo prima che questo buco si riempia di zubat. Alzando lo sguardo notò il contatore del tempo che era cominciato a scendere, non serviva un genio per capire che ogni punteggio avrebbe aggiunto un ugual tempo al suo gioco, anche se probabilmente una persona con un minimo di normalità si sarebbe chiesta il motivo per cui avrebbe dovuto giocare. Fortunatamente per il proseguimento di questa giocata non parliamo di una persona normale.
Il re del "se sei in ballo devi ballare" scosse le spalle e decise di intraprendere quell'avventura tanto assurda da poter essere per lui appropriata. Come un abile predatore il suo unico obiettivo era il grande bonus, ossia il povero Shin, ma non poteva di certo fargli capire le sue intenzioni! Senza esitare scartò nella direzione del ragazzo, ma non direttamente verso di lui, bensì verso la simpatica talpa alla sinistra di questo. [SAI]
Raggiunta avrebbe tentato di colpirla con il pungo sinistro mentre ruotava non solo il busto ma tutto il suo corpo . [SAII]
Dopo il tentato pugno infatti il folle avrebbe continuato a ruotare e, quando fu rivolto di spalle rispetto a Shin, rilasciò la sua asta carnosa dal debole contenitore dove si trovava, continuando ancora a girare su se stesso; in questo modo il lungo arnese avrebbe agito da frusta per tentare di colpire l'ignaro e ghiotto premio! [SAIII]