La Carne immemore dell'Acciaio[Add TS per Pyotr]

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  1. Pyotr
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    Storie di Nomi e Nomi della Storia


    Il dolore di un sorriso



    Il primo approccio di Akuraguri non trovò il successo che il ragazzo avrebbe sperato. La malcapitata sembrava confusa ed impaurita, come quando ci si sveglia da un incubo. Ad una prima occhiata, il ragazzo non aveva notato niente di particolare nella ragazzina, ma dopo averla osservata meglio, i dettagli del suo vestito, quasi cerimoniale, si presentarono ai suoi occhi.

    Quando egli cercò, appunto, di stabilire un qualche tipo di contatto con la ragazza, la sorpresa fu il sentimento che prevase la scena. Sorpresa da parte di lei di vedere lui e sorpresa da parte di lui nel vedere le spade gemelle della ragazzina, soprannominate Kiba, appese ai suoi fianchi. La bambina urlò, pretendendo che le spade le venissero restituite, ma prima che il ragazzo potesse fare cio, lei prese la situazione nelle sua mani e composti alcuni sigilli, richiamò a sè una delle due spade che, staccatasi da Akuraguri, iniziò a muoversi.

    Nonostante la sorpresa, i riflessi di Akuraguri erano ancora allenati e bastò una quantità minima di chakra a prendere la spada in volo, prima che fosse troppo lontana. Non che il kiriano avesse messo alcun tipo di pensiero all'interno di quell'azione, era il suo corpo che in modo autonomo aveva reagito alla situazione. Nonostante ciò, la sua mano riuscì ad intercettare l'oggetto, ma in quel momento un calore improvviso invase il ragazzo, soprendendolo. Inoltre, una voce sarebbe emersa dalla Kiba urlando al giovane di mollarla, con una voce del tutto simile a quella della sua padrona. Dunque, stupito, il ragazzo lasciò la presa e la spada volò dritto nelle mani della piccolina.

    Dopo questo evento, la bambina iniziò a parlare, chiedendo alcune domande ad Akuraguri, che ignorava le risposte nella maniera più assoluta. Una cosa era certa. La bambina era morta e qualsiasi evento traumatico avesse subito poco prima della sua morte, era stato cancellato dalla sua memoria, forse in un tentativo del cervello di non distruggere la psiche della ragazzina o forse risultato della compassione di un qualche dio dimenticato. Qualunque fosse stata la ragione, quelle poche parole innocenti svelarono ad Akuraguri la verità.

    Essere strappati dalla propria vita, senza poter fare niente, senza poter dire niente, senza sapere cosa fosse successo, cosa ne fosse dei tuoi cari. Questo era stato il destino per questa bambina, derubata della sua vita troppo giovane. Il cuore di Akuraguri si fermò per un momento. Anche a lui sarebbe successo ciò? Si sarebbe svegliato, in un posto sconosciuto, senza riconoscere niente, senza neanche sapere di essere morto? Forse è davvero funesto il dì natale, se questo è ciò che aspetta l'uomo dopo la sua morte.

    La realtà però, richiamò Akuraguri, ordinato dalle circostanze ad agire da portatore di cattive novelle. Non aveva pensato a fondo al fatto che richiamando qualcuno di così giovane, avrebbe richiamato chi non aveva neanche idea di cosa fosse la morte. Si sentiva responsabile nei confronti della ragazzina e così, trovato un punto di appoggio, si sedette e da lì, allungò la seconda Kiba alla ragazza, in un gesto di amicizia. Poi le parole iniziarono a fluire e con esse le lacrime, che dapprima si presentarono sporadiche sulla faccia del giovane e poi coprirono la sua interità in un fiume:

    Ciao. Il mio nome è Akuraguri. Mi dispiace. Mi fa male il cuore. Tu, sei morta. Non esprimerti quanto mi dispiace. Non ho idea di chi tu sia, di cosa tu abbia vissuto, di quando tu abbia vissuto, con chi, dove, chi erano i tuoi sogni, le tue paure, le tua ambizioni, le tue sconfitte. Ma mi piange il cuore e mi lacrimano gli occhi per le ingiustizie al mondo, che hanno privato qualcuno di tanto giovane della sua preziosa vita. Quindi, mi dispiace. Non so cosa ti sia successo, non so quanto tempo fa, non so come, ma sei morta. Ed ora, sto cercando di farti diventare la mia spada, per darti una seconda vita. Non ti prometto che questa vita sarà semplice, nè piacevole, nè senza carneficina.

    E tirò un sospiro, asciugandosi le lacrime:

    Ma ti prometto che diventerò forte, diventerò famoso, diventerò ricco e ti porterò a fare nuove scoperte ogni giorno. Se poi ci sarà mai un giorno in cui mi vorrai dire i tuoi sogni, le tue ambizioni, prometto di onorarle, qualunque esse siano..

    Lo sguardo del ragazzo era serio, forse più serio di quanto fosse mai stato in vita sua. Non c'erano dubbi, quella promessa per lui valeva la sua stessa vita e l'avrebbe buttata al vento prima di infrangerla.

    Le notizie, che avevano così tanto emozionato il ragazzo, non fecero molto effetto sulla ragazzina che, forse abituata a non mostrare le sue emozioni, si lasciò andare ad una singola lacrima solitaria, che scivolò sulla guancia. Poi, iniziò ad istruire il ragazzo su cosa fare. Egli, seguendo le indicazioni, avvicinò le due lame ed iniziò a pensare a cosa volesse. Quale tipo di spada sarebbe stata la migliore per lui? Dopo qualche secondo, un immagine a formarsi nella sua testa. Una semplice shirasaya, sorella della katana e differenziata solo dalla copertura in legno, capace di farla diventare un bastone da passeggio e dunque di essere portata ovunque senza problemi. Quella spada avrebbe perso a lui ed alla ragazzina, di cui non sapeva ancora il nome, di esplorare nuovi mondi, mantendendo la promessa da lui stabilita.

    La ragazzina chiamò a se Akuraguri e ringraziandolo per il dono di una seconda vita, scomparve, prima che il ragazzo potesse chiederle come si chiamasse. La sua attenzione, però, non si fermò su quel particolare, dato che dal nulla comparve un ninja, con al suo fianco una lunga katana. La voce della ragazzina riempì la testa di Akuraguri, che dopo qualche secondo riconobbe come l'origine fosse la spada stessa, che egli stava impugnando nonostante fosse ancora all'interno del legno.

    Così prima che si potesse rendere conto di ciò che stava succedendo, la ragazzina ordinò a lui di attaccare l'uomo, per fornirle del sangue. Al sentire quella frase, gli istinti da combattente del ragazzo si risvegliarono e dopo aver aperto la bocca in uno strano sorriso, Akuraguri parlò alla ragazza, con un misto di pensieri e parole dette, non ancora sicuro su come comunicare:

    Prima di fare ciò, posso sapere come ti chiami?

    Una volta ricevuta la risposta, si scrocchiò il collo da una parte e dall'altra, ricevendo più risultati dalla parte sinistra e partì all'attacco, iniziando subito senza cerimonie. Infatti lasciò che una parte del suo chakra fluisse all'interno del suo corpo e si slanciò verso il suo avversario [Slot Movimento Gratuito]. Arrivato a tiro, avrebbe estratto la sua katana con un movimento fluido e avrebbe provato ad assestare un fendente dal basso verso l'alto, facendo quasi strisciare la sua lama sul terreno e poi portandola in alto, mirando al busto dell'avversario. Il chakra all'interno del suo corpo avrebbe fatto raggiungere al ragazzo una buona velocità e forza ed inoltre la sua lama sarebbe diventata più potente grazie all'antica Tecnica della Lama del Lupo.

    Se quel colpo fosse andato a segno, Akuraguri avrebbe gongolato nella sua mente, solo per gli occhi o orecchie o mente della ragazzina, felice di aver preso il primo colpo del combattimento. In entrambi i casi, avrebbe continuato i suoi attacchi, portando la spada alla destra del suo avversario e fintando un affondo nei confronti del suo volto, che poi si sarebbe trasformato in un fendente orizzontale volto a colpire la spalla sinistra dell'uomo, se così si poteva chiamare. Non avrebbe impastato alcuna quantità di chakra, per saggiare i riflessi dell'avversario.

    Anche il suo secondo attacco sarebbe stato così strutturato, ma in maniera più diretta avrebbe provato ad affondare la sua spada nella direzione dell'addome dell'uomo, ritirandola e poi facendola scattare in avanti come un serpente. Infine avrebbe compiuto il suo ultimo attacco, fintando un fendente orizzontale volto al busto dell'uomo dall'alto verso il basso, ritirando la lama all'ultimo secondo disponibile, impastando una buona quantità di chakra all'interno del suo braccio per aumentare la velocità di quell'affondo che avrebbe portato contro, nuovamente, l'addome dell'avversario. La solita puntura derivata dall'uso non saggio del chakra si presentò in lui.

    Il ragazzo, conclusa la sua offensiva, si mise in guardia, con la spada rivolta, verticalmente, nei confronti dell'avversario e la mano libera pronta a servire da ulteriore scudo. Nella sua mente, egli chiese:

    Come sto andando?

    Chakra: 26/30
    Vitalità: 11,5/12
    En. Vitale: 29,5/30
    Statistiche Primarie
    Forza: 300
    Velocità:  300
    Resistenza: 300
    Riflessi: 300
    Statistiche Secondarie
    Concentrazione: 300
    Agilità: 300
    Intuito: 300
    Precisione: 300
    Slot Difesa
    1: ///
    2: ///
    3: ///
    Slot Azione
    1: Fendente
    2: Affondo
    3: Affondo
    Slot Tecnica
    1: Estrazione Mortale
    2: Lama del Lupo
    Equipaggiamento
    • Spiedi × 5
    • Guanto in Cuoio × 1
    • Kaiken × 1
    • Spiedi Potenziati × 2
    • Tonico Coagulante Inferiore × 1
    • Filo di Nylon [10m] × 1
    • Kakute × 1
    • Wakizashi × 1
    • Tonico di Ripristino Inferiore × 1
    • Kunai × 4
    • Veleno Debilitante C1 (5 dosi) × 1
    • Filo di Nylon Rinforzato [10m] × 1
    • Kit di Meccanismi per Trappole × 1
    • Veleno Debilitante C2 (5 dosi) × 1
    • Corpetto in Cuoio × 1

    Note

    L'attacco con Estrazione Mortale e Lama del Lupo ha +10 a Potenza





     
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