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Una scritta, incisa sul portone color ciliegio… dal carattere elaborato e intarsiato!
V’era impresso un nome, Etsuko Akuma…
Avevo deciso di trasferirmi lì, nella zona clan, quel posto pareva darmi un forte senso di legame con il passato con le origini, tutto era cominciato all’interno del palazzo che stazionava al centro di quell’area, lì avevo incontrato colui che m’avrebbe svelato parte della mia storia, delle mie origini.
Gl’avevo promesso di mantener alto il nome della casata e come primo passo verso l’adempimento di quel quasi giuramento, eccomi nella mia nuova casa.
Il posto era solitario e calmo, completamente immerso nella natura, ciò che più adoravo, non potevo desiderar di meglio!
Nessuno abitava quell’immensa struttura da tempo, ma ne ero certo, presto altri sarebbero arrivati ed io sarei stato lì ad accoglierli…
La mia dimora, era ampia, molto di più della vecchia catapecchia nel quartiere residenziale del villaggio, pavimenti e pareti di materiali scelti, mobili antiquati ed austeri, si perdevano in altrettanti moderni e vivaci, alle pareti diverse pitture, molte erano paesaggi, altri raffigurazioni impressioniste, la cui interpretazione sarebbe risultata libera all’occhio dell’osservatore…
Un ampio salone ambiente unico con la cucina, divise idealmente e materialmente per metà da uno spesso vetro opacizzato, che lasciava intraveder le figure non definendone i particolari, un ampio camino troneggiava al centro della stanza, la cui canna fumaria era sospesa e scendeva come un lampadario sul piano ove deporre la fiamma, attorno v’erano 2 ampi divani accanto ad una poltrona con un poggia gambe…
2 le stanze da letto così come i bagni, stazionavano in un piano rialzato le prime, assieme ad uno dei due servizi.
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.:Zischtar-Exteria:..
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Caro diario,
Mi è stato detto che dovevo incontrato Etsuko-sensei per vedere la questioni delle arti mediche, almeno qua sono stato indirizzato dal medico dell'ospedale.
Un portone color ciliegio mi accolse, lo spinsi vedendo che era aperto.
C'è nessuno? Etsuko-sama?
Entrai e una casa bellissima si mostrò ai miei occhi.
Etsuko-sama? Mi ha mandato qua il medico di kiri... le devo parlare.
Sembra non esserci nessuno e sono qua nell'ingresso a scrivere queste righe, sono nervoso, resterò qua ad aspettare.. -
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La splendida giornata accompagnava il mio rincasare, spesso maledicevo la distanza che dal villaggio distanziava la mia residenza, ma usufruivo dei pro che tutto ciò comportava, dovevo a tal punto sopportarne i contro.
Andamento lento, gettavo lo sguardo sui cartigli che avevo tra le mani… l’ospedale ultimamente mi provocava parecchie Grane il lavoro non mancava mai e Shiltar sama, m’aveva affibbiato Drio come aiutante, ciò comportava un raddoppiato dispendio d’energie a dimostrazione di quanto alta fosse la considerazione che avevo di quello Shinobi.
Ma ecco lo splendido atrio del Clan, che immetteva nella zona residenziale… scrutavo in lontananza la mia dimora…
Eccomi Arrivato…Finalmente
Quando i miei sensi scorsero appostato sul portone in ciliegio, una sagoma!
E quello chi diavolo è?
Avvicinandomi lo riconobbi…
E tu… che ci fai Qui… non sai che questa è una zona riservata? L’accesso è vietato a meno che non faccia parte del Clan o previa autorizzazione di qualcuno che ne faccia parte…
Era un novello Genin, Zischtar, un mio allievo ai precedenti corsi che avevo tenuto come Sensei…
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.:Zischtar-Exteria:..
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Caro diario,
L'incontro si è risolto poi alla fine abbastanza bene,
ora ti racconterò tutto, non appena arrivato Etsuko vidi la sua espressione stupita e mi porse stupido la sua disapprovazione per la mia presenza
E tu… che ci fai Qui… non sai che questa è una zona riservata? L’accesso è vietato a meno che non faccia parte del Clan o previa autorizzazione di qualcuno che ne faccia parte…
Uhm ... e... ecco, mi ha mandato il medico di Kiri, non ho un autorizzazzione, mi ha detto che dovevo chiedere a te per il fatto di entrare nella squadra medica
Avevo già riposto via il mio diario e osservavo speranzoso Etsuko-sama la cui espressione era impercettibile...
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° MA che Palle °
Non riuscivo a crederci, adesso l’ospedale rigettava su di me speranzosi cadetti a intraprender la carriera medica, nell’attesa di risolvere l’intarsiata burocratica questione delle squadre, che parecchie Grane forniva ormai agl’amministratori… un villaggio come kiri non poteva rimaner sprovvisto di un adeguata gestione e organizzazione sanitaria…
Ah… Bene, noto che ormai in ospedale non si suole più chiedere il consenso di nulla… spero che non abbiano già venduto i miei organi! Attualmente sprovvisto, non sarei in grado di sopravvivere…
Il giorno seguente m’avrebbero sentito. Ma non potevo lasciare quel ragazzo così, privandolo delle sue aspettative e dei suoi sogni… e data l’inadeguatezza di Drio, un aiutante m’avrebbe fatto comodo…
Su… andiamo dentro!
Poggiati i cartigli sul tavolo, sedutomi sulla mia comodo e rassicurante poltrona avrei potuto finalmente sondare le conoscenze che aveva nel campo medico!
Allora Zischtar… da quale base parti? Insomma cosa sai della medicina?
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.:Zischtar-Exteria:..
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... si vedeva dal volto la scocciatura del sensei, non sapevo bene che fare, se andarmene direttamente chiedendo scusa per il disturbo o restare per vedere che mi diceva.
Presto il sensei prese parola
Ah... Bene, noto che ormai in ospedale non si suole più chiedere il consenso di nulla... spero che non abbiano già venduto i miei organi! Attualmente sprovvisto, non sarei in grado di sopravvivere...
Che bella battuta, pensai in senso ironico con una punta di sarcasmo.
Ma non appena inizia a pronunciare Fa lo stes.. Etsuko continuò dicendo Su... andiamo dentro!
Le mie pupille si dilatarono e osservarono il sensei, occhi sgranati pieni di stupore.
Gr...grazie
Non sapevo cos'altro dire, mi sentivo pietrificato, non so esattamente neanche cosa provavo in quel momento, gioia, paura, indecisione...
Scrutai il sensei passarmi davanti ed entrare in casa.
Entrai anch'io, mi pulii bene le scarpe all'entrata e avanzai nella stanza.
Era una casa stupenda, osservai le pareti in pietra e il caldo fuoco confortante nel camino.
Il sensei si sedette mentre io restai in piedi, non mi sentivo a mio agio in quello sfarzo.
Si vedeva che le poltrone erano di tessuto pregiato e l'accostamento del pavimento in legno con le mura in pietra
Allora Zischtar... da quale base parti? Insomma cosa sai della medicina?
Cercai di fare un piccolo sorriso e iniziai a parlare.
Ehm.. so abbastanza nel particolare conformazione del corpo umano, il posizionamente e nome di organi, vene, arteria, sto cercando di applicare il chackra per curare ferite, ma non ci riesco ancora molto bene
Gli dissi mostrando una ferita sulla gambe, hehe quasi da masochista, ma non potevo mica ferire degli animali o altre persone per i miei esperimenti.
So operare abbastanza bene, ma solo su cose semplici, trapianti di organi o cose del genere sono fuori dalla mia portata, ma fino a quando si tratta di ricucire ferite, togliere spiedi, punte di freccie all'interno del corpo, cose del genere è tutto alla mia portata, tutto in modo sterile e anestetizzato naturalmente... ehm che altro dire, penso sia tutto
Cercai di fare un sorriso sforza...
continua
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Beh… come dire…
Meglio di Niente!!!
Osservavo la ferita sulla gamba con aria estremamente perplessa, aveva preferito operare su se stesso, ma per quale motivo? Per remore moraliste, per mancanza di carattere o per cos’altro ancora? Beh certo non era domandandoglielo che avrei estinto i miei dubbi. Non ero sicuro di ciò che mi apprestavo a compiere, ma ero intenzionato a farlo ed era indispensabile se avrei voluto che quello diventasse il mio pupillo, almeno per ciò che riguardava le arti mediche.
Beh certo, operare con il chakra è già cosa da esperti e non posso neppure insegnarti la tecnica delle mani curative… perché in questo momento solo chi fa parte della squadra medica può adoperarla!
Mi correggo, legalmente non Potrei…
Le mie parole lasciavano una speranza, beh, in fondo le regole esistevano per essere infrante o per lo meno quelle che ritenevo inopportune o poco opportune. Mi alzai dalla poltrona accanto al fuoco, per dirigermi in direzione dell’antica libreria, era quello uno scaffale in legno, perfettamente corredato al singolare arredamento, su di esso centinaia di volumi, con le dita della mano destra ne sfiorai alcuni, smuovendo la polvere, a dimostrazione che da giorni non ci mettevo mani.
Beh… ti mostrerò una cosa, qualcosa di cui non dovrai far parola con nessuno… ovviamente sai bene che se non rispetterai l’accordo andrai incontro alla morte, quant’è vero che io mi Chiamo Etsuko Akuma…
Mi voltai nuovamente verso quello scaffale, ricercando un volume in alto, lì su, sulla settima mensola, lo estrassi con il dito indice, stava quasi per venir fuori quando improvvisamente si bloccò, quasi fosse trattenuto da qualcosa dal lato opposto… si avvertì un rumore stridulo, poi un ticchettio…
Su seguimi…
Spinsi agilmente lo scaffale dal lato destro, e quello ruotò su se stesso, rivelando un antro buio, era un passaggio segreto, il mio passaggio verso il luogo in cui usavo spesso ritirarmi.
Mi gettai nelle tenebre aspettando che il ragazzo mi seguisse, se avesse voluto farlo… Era pur libero d’andar via! Se m’avesse seguito dopo una prima rampa di scale si sarebbe trovato in una stanza abbastanza grande, piena in ogni dove di cartigli e di oggetti strani a prima vista indefinibili…
Beh… se sei debole di stomaco, t’avverto che ciò che vedrai non ti farà piacere e cerca di non sporcarmi di vomito il pavimento, altrimenti ti toccherà pulirlo.
Le pareti scure completamente nascoste a causa dei cartigli, immagini anatomiche, apparati, sistemi, immagini sperimentali e schizzi, alcuni risalenti ad epoche remote, altri spaventosamente attuali… a ridosso si 2 delle 4 mura perimetrali v’erano scaffali, zeppi d’oggetti… ad una analisi più accurata si rivelarono essere contenitori, di grandezze diverse contenenti corpi animali e non completamente sommersi in quello che doveva essere un liquido… Alcool o chissà quale diavoleria! Tutti accuratamente catalogati, animali mummificati e altro ancora! Al centro della sala v’era un piano molto grande con uno spazio adibito alle operazioni o peggio ancora alle vivisezioni, ciò era intuibile dalla presenza del corpo d’un animale morto, il cui petto era praticamente spalancato, si trattava di un Maiale, la cui somiglianza agl’organi interni umani è impressionante…
Osservai il ragazzo
Laggiù… ci dovrebbero essere guanti nuovi ed un camice pulito, lì invece ci sono tutti gl’attrezzi di cui necessiti… continua il mio lavoro… questo animale è morto per una grave malattia che ha colpito gl’organi interni… individua e l’organo colpito e il tipo di malattia… sono stato chiaro?
Io intanto andrò a prendere qualcosa da mangiare… tu vuoi qualcosa?
Mi sarei girato e diretto verso il piano superiore
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.:Zischtar-Exteria:..
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...
Tecnicamente io saprei chiudere le ferite con il chackra, non sono pratico e mi ci vuole molto più tempo e fatica anche per la scarsa pratica, ero a conoscenza del fatto che non potevo utilizzarlo a meno che non facessi parte della squadra medica, per questo sono qua, sono disposto a qualunque cosa per diventare un bravo medico.
Presto mi sarei rimangiato quelle parole, ma in quel momento ero veramente convinto.
Il sensei si girò e si diresse verso uno scaffale, ero eccitatissimo, finalmente stavo per entrare nella squadra medica, ma sul mio volto c'era solo stupore in quel momento, il sensei spinse lo scaffale e gli mostrò una stanza tetra, scura, con poca illuminazione, seguii piano piano Etsuko-sama animali imbalsamati, in boccette rendevano quel posto tetro, c'era puzza di marciume, ma non gli feci molto caso.
Mi stavo ponendo un casino di domande, non capivo il motivo di andare li dentro a parlare, ma presto la risposta si mostro ai miei occhi, senza nessuna parola, senza nessun indicazione sapevo già cosa mi avrebbe chiesto, su quell'animale...
Laggiù... ci dovrebbero essere guanti nuovi ed un camice pulito, lì invece ci sono tutti gl’attrezzi di cui necessiti... continua il mio lavoro... questo animale è morto per una grave malattia che ha colpito gl’organi interni... individua e l’organo colpito e il tipo di malattia... sono stato chiaro?
Io intanto andrò a prendere qualcosa da mangiare... tu vuoi qualcosa?
Feci un sorriso al sensei
Del Tè va benissimo, nulla da mangiare...a si aspetta se hai dei biscotti diventi il mio idolo hehe
Gli risposi ridendo, mi vestii con un camice sterile, mascherina, occhiali di protezione, guanti sterili.
L'animale presentava una forte emoraggia, sangue coagulato era presente su un po' tutti gli organi, questo poteva far pensare a una grave malattia degli organi interni, ma l'animale non doveva essere morto da molto e presentava una fforte disidratazione, cianosi, forse, anche se è difficile da dire, c'era anche una paralisi posteriore, tutti sintomi della peste suina...
Etsuko-san non portare mangiare quà dentro!!!!!!!
Urlai per farmi sentire, non avevo ancora tagliato nulla mi ero solo limitato a guardare e toccare la pelle, c'era da sperare solo che Etsuko-sama non fosse venuto a contatto con le feci o il sangue contaminato.
Mi tolsi i guanti e la mascherina in fretta e anche il camice e corse da quella stanza.
Etsuko-sama ha la peste suina quell'animale, è contaggiosissima, spero che l'hai toccato solo dopo venti giorno dalla morte, ma non credo, uhm, dimmi che non sei venuto a contatto con il sangue o le feci!
Dissi uscendo da quella stanza... ero abbastanza affannato, la mortalità da quella malattia era veramente alta...
continua...
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Scherzetto…
Salì le scale che portavano al piano di sopra e mi ritrovai nell’ampio salone, alcuni passi ed ecco la cucina. Misi sulla fiamma l’acqua per il The e aspettando che raggiungesse la temperatura d’ebollizione, preparai le tazze ed il piattino con frollini, i tradizionali a ferro di cavallo, per metà ricoperti di cioccolato, la stessa e unica metà che solevo mangiare quand’ero solo, lasciando come scarto la parte priva…
° però… non si è lasciato impressionare e non ha nemmeno discusso… Vediamo di che sarà Capace °
Misi il The in polvere nella teiera, odiavo le bustine, e il liquido colorato che ne usciva, mi sembrava acqua insaporita. Mentre ero intento in questa operazione, sentì le prime urla… non ci badai tanto, in fondo ero abituato ad avere a che fare con persone in preda all’isteria.
Afferrai il vassoio con tutto il necessario e mi spostai nel Salone, ero diretto verso il mio laboratorio quando vidi venir fuori Zischtar palesemente affannato…
Ragazzo che ti prende?
Ascoltai le parole convulse del ragazzo, nel mentre poggiavo il vassoio sul tavolo accanto alle poltrone, con in bocca un ferro di cavallo che per metà ancora dava all’esterno…
° mmm… errore Grossolano °
Pensai e già ero intento a SmerRDArlo, quando mi venne un idea davvero perfida…
° eheheheh… Vediamo come te la cavi °
Ancora in piedi nel centro del salone, ascoltai finto Basito le parole del ragazzo, le gambe cedettero, il volto impallidì e mi gettai a terra in preda alle convulsioni prima e alla perdita dei sensi poi…
Che attore che ero… in tutto ciò, riuscì nel mio principale intento…
Del mio biscotto a ferro di Cavallo avevo mangiato la parte al cioccolato, quella senza giaceva accanto al mio corpo, apparentemente privo di sensi.. -
.:Zischtar-Exteria:..
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...
Panico, panico che si insediava in qualunque mio arto, cosa succedeva, francamente non lo sapevo neanche io, se fosse stata la malattia della peste ci dovrebbe essere un periodo di incubazione e se questo fosse già passato i linfonodi sarebbero ingrossati, quasi a rendersi visibile e diventano emoraggigi quindi la pelle avrebbe leggermente una colorazione diversa, ci sarebbero altri sintomi ma non visibili ad occhio nudo, non sapevo che fare, per di più la peste suina non porta alle convulsioni.
Mi aveva fatto un bello scherzetto il sensei, ma al momento ero veramente preoccupato...
Le convulsioni però finirono in fretta, mi sentivo pietrificato, corsi velocemente al corpo che sembrava privo di scherzi.
Avevo preso un accendino che era posto sul tavolo, prima sentii le pulsazioni sul collo, approfittando per controllare i linfonodi, non erano ingrossati.
Era vivo e si sentiva anche la respirazione.
Il biscotto mangiato mi aveva veramente preoccupato, forse era quella la causa di tutto?
Cercai di aprirgli gli occhi avvicinando un po' l'accendino acceso... e subito mi rassicurai ti diverti a simulare?Le tue pupille rispondono alla luce, non sei veramente svenuto, se no le pupille sarebbero areflessiche.
Non so sapevo se essere arrabbiato o sollevato.
Presi un biscotto e con un sono tak lo spezzai coi denti...
Ora mi spieghi la tua reazione risposi un po' offeso
continua.... -
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Mi risollevai sorridente e mi misi a sedere con le gambe incrociate…
Ah… quindi non sei così sprovveduto come sembri….
Le impressioni che avevo su quel ragazzo erano altalenanti, passavo da una gran stima nei suoi confronti a un annullamento totale nel giro di pochi secondi. Afferrai un altro biscotto.
È inutile che fai quella faccia, in fondo sei tu ad aver sbagliato…
Continuavo a mangiare il frollino, accompagnandolo con il thè che ormai si stava freddando, indicai la terza mensola a sinistra della libreria…
Cortesemente prendimi quel libro, li su…
Si proprio quello…
Avrei continuato non appena il ragazzo si fosse recato accanto allo scaffale e se lo avesse afferrato:
bene, adesso cerca Peste Suina…
non avrebbe avuto difficoltà a trovare l’argomento prefissato, ma leggendo si sarebbe accorto chela descrizione fatta da se stesso era infallibile, la diagnosi la prognosi erano corrette, ciò avrebbe potuto avvalere la sua tesi spingendolo a replicare alle mie affermazioni…
se così fosse stato avrei ascoltato le sue ragioni, per poi continuare.
Bene, adesso chiudi il libro e leggimi ad alta voce il titolo…
Leggendo in prima pagina, avrebbe visto…
Patologia Veterinaria
Epidemiologia animale, sintomi e cure
Allora il titolo non ti dice nulla? Dovresti sapere che son davvero poco le patologie trasmissibili da animale a uomo e la peste suina non è tra queste…
Come ti Giustifichi?
Lo guardai negl’occhi…
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.:Zischtar-Exteria:..
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...
approfittai anch'io e presi un altro biscotto mentre con estremo stupore incassavo queste parole È inutile che fai quella faccia, in fondo sei tu ad aver sbagliato...
alzai le sopracciglia chiedendomi il mio errore.
Cortesemente prendimi quel libro, li su...Si proprio quello...
Mi diressi a prendere quel libro e iniziai a cercare la peste suina come richiesto da Etsuko-sama...
I sintomi che aveva descritto erano giusti, la descrizione era giusta... la diagnosi e prognosi giuste... cosa aveva sbagliato?
ma cos'ho sbagliato?
Chiesi aggrottando le sopracciglia
Bene, adesso chiudi il libro e leggimi ad alta voce il titolo...
Patologia Veterinaria
Epidemiologia animale, sintomi e cure
Allora il titolo non ti dice nulla? Dovresti sapere che son davvero poco le patologie trasmissibili da animale a uomo e la peste suina non è tra queste...Come ti Giustifichi?
Presi un altro biscotto... non ne avevo la più pallida idea, pensavo che fosse trasmessibile dagli animale agli uomini
Sicuramente ero arrossito in volto, posai il libro a posto...
Starò più attento la prossima volta, questo è certo!
In fondo si impara dagli errori no? Ma che figura, avevo completamente trascurato questo punto importantissimo, ma mi sarei di sicuro ripreso nella prossima prova.
continua...
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Impiegato di Kiri.
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Aveva ricevuto l'ordine da pochi minuti e svelto s'era portato presso la zona del Clan Akuma.
Avrebbe dovuto rintracciare Etsuko e consegnargli la missiva. Nulla di più facile.
Fece il primo passo all'interno dell'area riservata al Clan sapendo bene che chiunque doveva avere un permesso prima di entrare.
Ci ripensò.
°Meglio chiamare qualcuno. Non vorrei pensassero che noi dell'Amministrazione ce ne fregassimo delle loro regole. E poi ho sentito che sono gente piuttosto particolare° considerò l'Impiegato.
"C'è nessuno? Arrivo dall'Amministrazione di Kiri per ordine del suo amministratore Shiltar Kaguya. Devo consegnare una lettera allo shinobi Etsuko Akuma" urlò nella speranza che qualcuno si facesse sentire.
Nessuna risposta.
°Possibile che non ci sia nessuno?°
"C'è nessuno?" provò a chiedere nuovamente.
Nessuna risposta.
Attese diversi minuti sperando che qualcuno l'avesse sentito e stesse arrivando da lontano.
Niente di nuovo. Doveva azzardarsi ad entrare senza autorizzazione, trovare la casa di Etsuko e lasciare la missiva.
Se l'avessero colto in flagrante avrebbe avuto i suoi motivi.
Stava per oltrepassare la zona quando dal fondo della via principale che attraversava la zona dei Clan comparve una sagoma di un uomo.
Sembrava procedere lentamente, quasi curvato su se stesso.
Attese che tale persona arrivasse perchè la direzione pareva proprio quella verso l'Impiegato.
"Salve, il mio nome è Auron. Ho sentito gridare qualcuno e allora son corso fin qui per vedere cosa potesse esser successo. Chi è lei?" chiese il nuovo arrivato. L'età pareva piuttosto avanzata. Usare il termine "correre" per rappresentare una camminata probabilmente non era il massimo.
E a quanto pareva non aveva sentito quanto poco prima aveva gridato l'Impiegato.
"Buongiorno a lei, Auron. Sono qui per conto dell'Amministratore Shiltar Kaguya. Ho urgente bisogno di consegnare una lettera ad Etsuko Akuma. Lo conosce? Sa dove posso trovarlo?" domandò con una certa fretta.
Il vecchio lo guardò con fare divertito.
"Che buffa coincidenza. Il signor Etsuko-sama non è in casa. Ha lasciato detto che sarebbe uscito per Kiri. Dove non m'è possibile dirlo. Potete lasciare a me la lettera se volete. Sa, esser un maggiordomo non implica per forza di cose sapere tutto del suo padrone." concluse Auron.
"Ah, così è il suo maggiordomo. La ringrazio comunque ma ci terrei a recapitarla di persona. Non che non mi fidi ma vede, potrebbe andar persa o arrivare troppo tardi." spiegò l'Impiegato.
"Capisco. Mi spiace allora di non esserle utile. Dovesse rientrare il signor Etsuko-sama lo informerà di quanto mi avete detto così che se non dovesse aver ancora ricevuto la lettera, verrà lui personalmente in Amministrazione"
"La ringrazio. Ora è meglio che vada a cercarlo. Arrivederci!"
"Si figuri. Provi a cercarlo alla locanda. Se non lo trova lì, magari avrà preso un'altra strada. Sovente, quand'è in sovrappensiero, prende strade diverse e più lunghe. Gli piace riflettere. Sa...ricordo di quando qualche tempo fa..." il maggiordomo stava iniziando un nuovo discorso.
°Meglio interromperlo...mi pare fin troppo logorroico° constatò.
"La ringrazio nuovamente ma devo per forza andare. Sa, ho del lavoro arretrato in amministrazione. Magari la prossima volta che ci incontreremo potrà raccontarmi qualche aneddoto sul suo padrone" tagliò corto l'impiegato mentendo sul lavoro arretrato.
"D'accordo! Allora vada, e a presto!"
L'impiegato salutò con un piccolo inchino. Poi sparì lasciando Auron da solo lungo la via dei Clan.. -
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Si Ragazzo si commettono errori… ma in medicina Questi errori potrebbero condurre alla morte del Paziente…
Lo Sai non è Vero?
Lo guardai attentamente negl’occhi e mi riaccomodai al divano, riprendendo la cartellina che avevo con me all’ingresso in casa… mi misi a studiare i vari casi!!!
10 Minuti dopo…
Ero ancor intento a studiare i miei vari casi e non m’accorsi che il ragazzo era ancora lì in piedi, rialzai la testa e fissai prima un punto indefinito per poi spostare lo sguardo su di lui, ridestandomi.
E tu, che ci fai ancora qui? Per oggi la nostra dimostrazione è terminata, va a casa, la prossima volta mi accompagnerai in una giornata all’ospedale, ti farò recapitare personalmente il mio invito!
Stammi bene Ragazzo…
E ripresi a studiare i miei casi.
Qualche Giorno Dopo
° mmm, finalmente a casa °
Riaprì l’uscio e la ritrovai vuota e in ordine, perfettamente in ordine, era evidente, Auron era tornato a fare ottimamente il suo lavoro, dopo la settimana di congedo che m’aveva chiesto per il suo consueto viaggio nel paese della neve a ritrovar i suoi unici parenti rimasti in vita, 2 fratelli.
Che Profumino…
Auron che stai preparando?
Il maggiordomo celere abbandonò i fornelli per recarsi all’ingresso…
Signorino siete Tornato? Beh, ovvio è il vostro piatto preferito…
Sorridendo lo guardai…
Non avevo dubbi, tu mi vizi…
Ma mi dispiace Auron, non ho tempo di intrattenermi devo prepararmi e ripartire immediatamente, sai oggi giornata movimentata, un traditore alle mura, poi una lettera dall’ amministrazione e il viaggio Ad Oto…
Cosa??? Signorino Oto non è un Posto affidabile… A Proposito adesso che me lo ricordate, è venuto un funzionario dell’amministrazione a cercarvi, doveva consegnarvi una lettera…
Si, Auron tutto ok…
Piuttosto preparami l’intruglio d’erbe, quello per i dolori e emicrania, ho acuto un incontro ravvicinato con il manico di un Kunai Oggi…
Intanto io vado di sopra a prepararmi…
1 ora dopo…
Ahi… ahi… Fa piano Auron…
Vabbè basta così
Spostai la mano premurosa dell’uomo adagiata sulla tempia per apportar sollievo con gl’impacchi medicinali, rimettendomi in piedi, avevo il mio equipaggiamento al completo, la Giara d’acqua era sulla schiena, così come l’ombrello nero…
Bene Auron, prenditi cura della casa in mia assenza e dei miei Affari…
Un occhiolino, mio unico gesto d’affetto verso quell’uomo che per me avrebbe pur donato la vita…
° stammi Bene, Amico… °. -
.:Zischtar-Exteria:..
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Si Ragazzo si commettono errori… ma in medicina Questi errori potrebbero condurre alla morte del Paziente…
Lo Sai non è Vero?
Comprendo, farò del mio meglio la prossima volta, non vi deluderò sensei
attesi, per un po' di tempo e poi venni congedato.
La prossima volta sarei dovuto andare direttamente in ospedale ... che cosa toccherà fare?
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