Ogni Promessa è un DebitoGiocata Privata

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  1. DioGeNe
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    Ogni promessa è un debito


    da "La saga dei Codati" di Loxion Mikawa, capitolo XXVI


    Di queste case non è rimasto che qualche brandello di muro
    Di tanti che mi corrispondevano non è rimasto neppure tanto
    Ma nel cuore nessuna croce manca
    È il mio cuore il paese più straziato.
    [Ungaretti]



    ::: Oto, villaggio in superficie :::

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    Nubi nere si addensarono nel cielo sopra Oto, come attratte dalle scariche elettriche di Momento Mori che ancora pervadevano l'aria. Attorno ai detriti di Palazzo Yakushi la disperazione si era impadronita dei cuori degli abitanti, spettatori innocenti di un fato ineluttabile. Diversi erano i molti e molti di più i feriti, nel corpo e nella mente, per un attacco al cuore del villaggio che sapeva tanto di un ritorno dei Cremisi.

    Pensare che Diogene, l'uomo che più di tutti voleva rendere il Suono grande, fosse dietro a quella devastazione era dura da credere.

    Le sirene delle mura, tuttavia, erano ancora spente. Dei soldati protettori del villaggio non si vedeva l'ombra e la sensazione che la guerra fosse arrivata nel Paese del Riso, come era stato per l'Erba o per il Gelo nel recente passato, si annidava sempre più nel cuore degli otesi. Un sentimento che tramutò in pietrificazione pura all'apparizione del corpo senza fine di una creatura che solo nei sogni di quei comuni mortali poteva prendere forma. Tenchou, Drago dello Zenith, era stato richiamato sul campo di battaglia e l'isteria più incontrollata si diffuse in ogni casa e vicolo del villaggio...la fine del mondo era arrivata. Molti si accalcarono alle porte dei quattro Gate, implorando per una via di fuga, altri si rintanarono nelle loro cantine pregando Jashin o qualche altro dio nella speranza di una seconda vita...alcuni rimasero semplicemente immobili, sicuri che solo in un incubo ciò che stavano vedendo e provando potesse accadere.

    La seconda esplosione stroncò ogni credenza o azione: il suo bagliore invase ogni cosa e delle sorti del villaggio non rimase che la speranza di qualche sciocco.


    ::: Oto, villaggio sotterraneo :::

    Aloysius non poté che consentire i cloni di partire in direzione della superficie. Non poteva sapere cosa avrebbero trovato una volta emersi ma sicuramente ci avrebbero messo un po' a percorrere a ritroso la strada fatta, un tempo che sperava sarebbe bastato al Diavolo per completare la sua missione [lascio la scelta dei round necessari al QM].


    " Certo che potete mandare dei cloni, non siete mica ostaggi. Quello che mi interessa è passare del tempo con voi e capire come affrontare la delicata questione dell'estrazione. Forse ve lo siete dimenticati ma Omoi, l'uomo rinchiuso da troppo tempo in quel contenitore, è un mio amico oltre che un ninja di Oto! "


    Il ramen cucinato con quella carne più unica che rara, in effetti un vero e proprio crimine considerato quanto rari e protetti fossero i Kappa, era effettivamente ottimo...non che il Garth ne potesse percepire effettivamente le sfumature nel gusto (aveva perso quella capacità dopo il rituale Kenkichi) ma l'espressione sul volto di Raizen parlava chiaro. Intanto i due marmocchi avevano trovato un loro modo di giocare e passare il tempo, quindi Aloysius gli fece fare: affidare il destino di uno dei suoi uomini più importanti ad un foglioso stramboide e, al contempo, inserire una delle forze più incontrollabili di questo mondo nel corpo di una neofita del mondo ninja, era davvero una scelta da non considerare.

    " Non perdetevi tra i cunicoli...potreste trovare ancora qualche zombie di Orochimaru in giro! "

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    Disse loro un po' per scherzare e un po' per terrorizzarli.
    Doveva cercare di camuffare il più possibile il tarlo che si era annidato nella sua mente già da diversi secondi: e se qualcosa fosse effettivamente andato storto in superfice? Il Diavolo era davvero in grado di completare quella missione senza portare con sé una scia di morte e distruzione? Ormai il dado era tratto, doveva solo continuare a recitare la sua parte confidando nella forza e lungimiranza del suo alleato. Nel pensarlo, invero, sentì come il vincolo del Patto di Sangue cingere con stretta più ferrea le sue membra.
    Il Colosso si rivolse dunque ai Sunesi:

    " So che il villaggio è in grande difficoltà. La recessione economica è arrivata a bussare persino alle porte di Okasada! Il report mensile dell'Accademia sugli iscritti dei Sunesi denota un trend in costante decrescita...il vostro Daymio non ha mai pensato ad una politica di incentivazione sulle nascite? Anche riguardo il clima, si potrà pur fare qualcosa per questo problema della desertificazione! Konoha potrebbe dare una mano, no? Raizen avete ancora dei manipolatori del legno tra le vostre fila? Una mirata operazione di ripopolamento e bonifica congiunta con i vostri manipolatori della sabbia potrebbe permettervi di recuperare le zone perse! Così come in guerra, non bisogna concedere nemmeno un metro al nemico! E quello per voi è forse ben più temibile di ogni altro confinante!"



    ::: Intanto nell'Otre dello Yonbi :::

    Il buio è freddo e terrificante, la paura di molti e la maledizione di coloro che hanno scelto la solitudine.
    Non poter accendere la luce sapendo che un mostro è pronto a mangiarti, è un terrore ancor più grande.
    Sapere di condividere uno spazio senza fine ma in verità ristretto con la più terribile calamità che il mono conosca è un tarlo che ti fa uscire matto, un'ansia costante che amplifica ogni scricchiolio, ogni respiro affannoso e persino il battito del cuore, o lo scorrere del chakra nel proprio sistema circolatorio.
    Dopotutto cosa è un uomo in confronto ad un ammasso pressoché infinito di energia?
    Eppure un Bijuu non è solo quello: benché non composto di carne e sangue, porta con sé i ricordi, il dolore e la sofferenza di ogni contenitore che lo ha ospitato sin dai tempi della sua creazione.
    Invero, è proprio questo a rende un Demone Codato il mostro raccontato da generazione in generazione; l'odio del mondo incarnato in truculente belve domabili da pochi e amiche di ancor meno esseri umani.







    Una flebile luce giunge da lontano, un punto luminoso nell'immensità del Mondo Interiore, dove solo la mente può trovare rifugio o prigionia.

    Omoi medita. Non l'ha mai fatto nella sua vita precedente, quella dove con spesse catene rincorreva i Codati fino in capo al mondo; quella realtà non ti concede il tempo giusto per farlo, le esigenze del corpo superano quelle dello spirito e di giorno in giorno l'anima si affievolisce fino a diventare un filo invisibile che nessuno se non pochi eletti possono vedere.
    L'anima di Omoi era forse ancor più tirata e debole delle altre, dopo una vita passata ad adempiere agli ordini più crudeli, amorali e terrificanti che mente umana possa concepire. Lui era stato un guerriero, forse tra i migliori in quello che faceva, ma questo gli aveva lasciato un vuoto nel petto praticamente impossibile da colmare.

    Quindi cosa era davvero terrificante? Vivere nel vuoto esteriore sapendo di poter morire da un momento all'altro, o vivere con il vuoto interiore, sapendo di essere già morti?

    Questi erano i tipi di ragionamento che Omoi aveva imparato a fare nella sua nuova vita nell'otre. Riflessioni filosofiche e profonde eseguite in religioso silenzio, contemplazione ed immobilità...visto che tanto non aveva un corpo fisico da manutenere. Rafforzare le mente, non gli rimaneva che fare questo in attesa che il tempo della sua rinascita arrivasse.

    Eh già, nemmeno per un istante il dubbio di essere stato abbandonato o dimenticato aveva colto in fallo il vecchio ninja delle squadre speciali del Suono. Per due anni aveva vissuto alle spalle dello Yonbi, senza dargli modo alcuno di sospettare della sua presenza, annullando la sua stessa esistenza e portando le tecniche dei sensitivi ad un livello completamente differente. L'annullamento dell'IO...ecco come avrebbe chiamato la sua tecnica una volta uscito di lì.
    Aveva imparato dai migliori perché nessuno più di un Cercotero aveva imparato a rifugiarsi nella sua mente per astrarsi dal tempo trascorso all'interno delle reliquie inventate dagli uomini per confinarli. Loro più di tutti conoscevano il significato della parola solitudine.

    Dopo tanto tempo, però, sentiva percepiva il suo coinquilino agitarsi...che fosse quella lontana traccia di chakra percepito poco prima? Son Goku saltava e digrignava i denti, come un vero gorilla fa per proteggere la sua casa da un intruso e il Mondo Interiore trema al ruggito del 4 code. Il ricordo di come lo avevano confinato l'ultima volta ancora è vivido nella sua mente e la rabbia per averlo privato del Suo deserto e del Suo sole senza confini.

    Eppure Omoi restava immobile nell'oscurità, forte del rigore del suo metodo e delle sue convinzioni. Un sorriso invero si stampò sul suo volto: non vi erano dubbi, erano tornati a prenderlo!







    E mentre lo spazio veniva invaso da quelle fiamme blu che stavano invadendo il dominio dello Yonbi, il Diavolo apparve finalmente al Jonin del Suono destando la sua meditazione. Il suo colore univoco non mentiva [Percezione del Chakra], la Maledizione di Oto era la prova inconfutabile che Aloysius stava agendo per mezzo di quell'essere che ancora faticava a riconoscere come Jeral, Il Flagello Immortale. Dopotutto era passato tanto tempo e persino quel nukenin sulla bocca di mezzo continente già all'epoca, era evoluto in qualcosa in cui a stento si poteva credere.
    L'avvento fu accolto con rigore militare da parte dello shinobi: le istruzioni erano molto semplici e chiare, i due avevano trovato un modo davvero ingegnoso per arrivare a lui e di certo non avrebbe vanificato quegli sforzi per un chiassoso festeggiamento o un flebile tentennamento.
    Attivò quindi il legame telepatico [Comunicazione dei Pensieri] e, mentre il Demone tentava di respingere quella presenza sgradita, l'uomo accolse il presente, facendosi investire da quel mare in tempesta fino a rimanerne sommerso

    I sigilli della tecnica li ricordava bene. Dovevano solo dargli l'ordine.




    CITAZIONE
    OT/ PS: ho editato con la parte di Omoi! /OT


    Edited by DioGeNe - 20/2/2024, 19:16
     
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