L'Opale sulla QuerciaChakra adesivo per 2

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    Falce dei Kaguya


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    Una Nuova Missione


    Missione di Recupero



    Sta per iniziare una nuova avventura della nostra piccola Ryugi? Sì, esatto è proprio così.
    Un'avventura, probabilmente, meno rischiosa di alcune di quelle vissute finora, ma non per questo più semplice: una missione preannunciata da una missiva:

    Buongiorno ----,

    L'Accademia ti ha assegnato una nuova missione: con altri due shinobi, devi partecipare al recupero di un oggetto disperso dal nostro mandante: la Flotta d'Argento.
    Presentati fra 4 giorni presso la sede Accademia, nella sala briefing SD24.


    Tre ninja erano stati richiamati per quella missione, tre genin di non elevatissima esperienza, di fatto, fra cui, probabilmente, quella con qualche anno in più di azioni sul campo alle spalle era proprio la nostra giovane Nekki.
    Certo, quando partì da Suna, di questa informazione, così come di molte altre, Ryugi era ignara: sapeva solo dove incontrarsi con il resto della squadra e quando fu, la giovane Nekki scoprì di essere la prima ad arrivare, molto presto, se volete saperlo, così rimase in attesa dei suoi due compagni di missione.
    Ppppp piacere, sssssss sososo sono Ryuuuuu Ryugi Nenenene... Ryugi Nekki, si sarebbe presentata così ai due compagni di squadra al loro arrivo.
    Solo quando tutti e tre fossero stati lì presenti, allora una quarta persona sarebbe arrivata in scena, un uomo ben vestito, che avrebbe salutato i tre con un cortese sorriso ed un cenno del capo.

    Dunque: Suna, Kiri ed Oto, siete tre genin da questi rispettivi villaggi, giusto? Piacere di conoscervi, io sono Koziro Kata, rappresentante della Flotta d'Argento in questa sede., si presentò, Non saranno shinobi accademici a descrivervi la missione, bensì me ne occuperò io. Vedete, alcuni mesi fa, è stato rubato un oggetto alla nostra compagnia, ma noi siamo uomini di mare, non abbiamo forze e capacità per agire sulla terraferma, così abbiamo chiesto il supporto dell'Accademia, che lo individuò appena due settimane fa.
    Recuperare l'oggetto non fu impossibile, ma ciò produsse un inseguimento che portò alla nuova scomparsa dell'oggetto noi rubato.
    Ci abbiamo messo una settimana buona, ma abbiamo capito dov'è: pare che durante la fuga per i boschi del Paese del Fuoco, l'oggetto sia finito intrappolato sulle fronde più alte di una quercia secolare.
    Ed è lì che dovrete andare a recuperarlo per me.
    , spiegò l'uomo sorridendo, Prima che lo chiediate, l'oggetto è un gioello, un opale argenteo che apparteneva alla compagnia da diverso tempo. Altre domande?, avrebbe quindi lasciato la parola agli altri giovani lì presenti.

    La nostra piccola Ryugi, da brava balbuziente, avrebbe aspettato che fossero intanto gli altri due parigrado a fare le loro domande.
     
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    Facce Vecchie e Nuove



    La mattina era passata con calma. Akuraguri si era infatti alzato presto ed era uscito con il padre, per passare una giornata insieme a lui. Era passato molto tempo dall'ultima volta che i due avevano speso una giornata insieme e nonostante ciò, se qualcuno avesse visto la coppia al lavoro, avrebbe pensato che i due si leggessero la mente. Quasi come le mani del pianista si rincorrono in un giocoso acchiapparello, così i corpi dei due si passavano di fronte, di lato e dietro, senza mai toccarsi, senza mai perdere l'equilibrio sulla piccola barca. Un ballo praticato per ore ed ore sarebbe stato meno perfetto.

    Così quando i due rientrarono nel porto, nel pomeriggio inoltrato e religiosamente sbarcarono in silenzio. La presenza di un messaggero dell'Accademia parve quasi surreale, constrastando di molto con l'atmosfera. Ciononostante, il ragazzo si avvicinò a lui e, presa la lettera in mano, la aprì mentre l'uomo se ne andava. Doveva presentarsi in Accademia, in una specifica sala briefing. Inutile dire che un getto di adrenalina pura si catapultò all'interno del sangue del ragazzo che iniziò a fantasticare su cosa avrebbe fatto e quali pericoli avrebbe affrontato. E così rientrarono a casa.

    Qualche giorno dopo Akuraguri si ritrovò all'Accedemia, completamente equipaggiato e pronto ad andare. Dopo aver individuato l'aula del briefing ed essersi annunciato con un breve tocco sulla porta, egli entrò, ritrovandosi davanti ad una ragazza, di media statura, o meglio, quasi media statura e che portava i suoi capelli argento raccolti in due chiome laterali. La ragazza si presentò e fin da subito il kiriano potè comprendere che, forse non per un difetto fisico, la ragazza balbettava. Infatti anche solo guardandola dire quelle poche parole, si poteva osservare con facilità lo sforzo che ci stava mettendo.

    Avendo aspettato che la ragazza finisse di presentarsi, egli le avrebbe teso la mano e con un caldo sorriso avrebbe detto:

    Piacere! Io sono Akuraguri, da Kiri! Tu da dove vieni?

    Ed avrebbe annuito con curiosità alla sua risposta. La prima persona ad entrare in quella stanza dopo di lui fu un ninja che Akuraguri conosceva, ormai quasi bene, Kyuke. Il ragazzo, entrato, si ritrovò uno slanciato Akuraguri tentare una manovra di abbraccio, seguita da una sonora pacca sulle spalle, conclusa da queste parole:

    Kyuke, caro mio! Come va ? Tutto apposto ad Oto?

    Prima che i due si potessero però scambiare qualche gossip davvero importante, dalla porta si palesò un uomo ben vestito che senza perdere tempo prese la parola, spiegando ai ninja la missione. Recuperare un oggetto che prima era stato rubato e poi perso. L'oggetto si trovava in quel momento intrappolato sulle fronde più alte di una quercia secolare, appartenente ad una formazione boscosa situata nel Paese del Fuoco. L'uomo descrisse anche l'oggetto, anticipando la prima domanda di Akuraguri che non ne aveva altre di riserva. Quando tutti ebbero espresso i propri dubbi e le proprio considerazioni, egli avrebbe detto:

    Allora, andiamo?

    L'eccitamento di essere in una nuova missione era completamente passato. Una noiosa missione di recupero, per lo più di un oggetto in un albero. Avrebbe fatto presto e poi sarebbe tornato a casa per aspettare per una missione seria.

     
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    L' opale sulla quercia

    I



    Altro postino, altra lettera, altra missione; Per lo meno questa volta nessuno uscì dalla parete della cucina.
    Le missioni divennero cosi tante che sembrava che qualcuno non volesse lasciarmi leggere i miei libri in pace.
    Preparai il mio equipaggiamento, come di solito: i due kunai nel borsello sulla coscia destra ed il resto nello zaino ma non la wakizashi, lei doveva trovarsi sulle mie spalle pronta ad essere sguainata.

    Una volta arrivato a destinazione trovai due persone ad aspettarmi: una certa Ryugi Nekki, fece molta fatica a dire il suo nome, doveva essere balbuziente, mi dispiacque molto, avere limitazioni sulla parola poteva risultare molto fastidioso.
    L' altro invece lo conoscevo, era Akuraguri.
    Fu lui il primo a parlare, mi fece piacere trovare una vecchia conoscenza come lui
    Akuraguri ! Tutto bene, che bella coincidenza, un altra missione assieme !
    Dopo di che mi girai verso la ragazza e mi presentai
    Ciao, io mi chiamo Kyuke,
    Arrivò infine un certo Koziro Kata che ci spiego in cosa consisteva la nosra missione.

    Quindi dovremmo recuperare un opale da un albero dissi con un tono privo di emozioni
    Bene vi seguo dissi questa volta con un finto sorriso mascherato dalle bende sul mio volto.
    Rimasi abbastanza deluso, era una missione fin troppo semplice per i miei gusti
     
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    Il viaggio del Trio


    Una piccola squadra



    Akuraguri e Kyuke, quelli i nomi dei due giovani compagni di missione di Ryugi, due genin che sembravano conoscersi fra loro, data la confidenza con cui interagivano.
    Il primo di loro due le chiese da dove lei provenisse: S.... s... Suna., rispose semplicemente la nostra piccola amica balbuziente.

    Fu poi il tempo della presentazione della missione ed ambo i genin parvero aver perso di vista un punto dal racconto del mandante: l'opale era stato perso, mentre sfuggivano a chi lo aveva rubato la prima volta, un particolare per cui la giovane kunoichi fece una domanda d'obbligo: S... ssssss... scuuuuu scusi... Kkkkkk Kaaaaa Kata-sama, ma iiiiii i lll lalalalalal Ladri?, chiese ispirando poi profondamente.
    Non abbiamo notizie chiare: era un gruppo dalle origini non proprio chiare, quando l'Opale è stato recuperato, risultava essere una banda di cinque, forse sette individui, almeno tre sono stati eliminati nell'azione di recupero, gli altri pare fossero stati depistati, ma probabilmente saranno ancora in cerca dell'Opale. Fate attenzione in tal senso., li ammonì Koziro Kata.
    E con quell'ultima notizia, il trio poté partire per la missione.

    [...]

    Il trio avrebbe iniziato il suo viaggio verso la foresta nel Paese del Fuoco, ci voleva un giorno e mezzo, prendendosela con la dovuta calma e quella era l'intenzione di Ryugi, anche perché, poco dopo essere partiti, la nostra piccola kunoichi avrebbe dato un foglietto ai due, scritto tramite il chakra, che recitava queste parole:

    Akuraguri-san, Kyuke-san, per avere una strategia d'azione, mi serve un'informazione: voi sapete usare il chakra adesivo? Sapete come camminare sulle superfici verticali?

    Se, come sospettava, i due avessero risposto di no, la kunoichi avrebbe fatto un cenno affermativo con il capo e, posto un dito sul foglietto, le parole sullo stesso sarebbero cambiate:

    Il nostro mandante non escludeva la possibilità di trovare altri in cerca di questo Opale, quindi possiamo agire in due modi, posso scalare io l'albero, mentre voi li tenete occupati, o viceversa, ma per avere ambo le possibilità a nostra disposizione, direi che dovete imparare almeno le basi di come si usa il chakra adesivo.

    Un nuovo tocco sul foglietto, quando fosse stata certa che i due avessero compreso le sue parole, ed il discorso sarebbe continuato:

    Tra circa due ore dovremmo entrare nel margine della foresta, dovremo addentrarci un bel pò prima di trovare la quercia che c'interessa, ma per ora basterà per farvi iniziare ad allenare.

    Propose e su quelle parole avrebbe continuato ad avanzare con gli altri due shinobi.

    [...]

    Un paio d'ore dopo, il trio era nel bosco e non appena individuò un albero abbastanza alto, Ryugi si fermò, offrendo un nuovo foglietto ai due:

    Iniziamo adesso un corso un pò improvvisato su come gestire il chakra adesivo.
    Alla base di tutto c'è una logica semplice: espellere il chakra dai pori della pelle, creando una connessione con l'oggetto, parete o...persona.Il trucco è dosare la quantità di chakra espulsa in modo opportuno in base alla superficie su cui volete camminare. Se sarà troppo poco, non ci sarà aderenza, se invece sarà oltre il necessario, verrete sbalzati indietro. Lo stesso principio vale anche per trattenere un oggetto con la mano, ovviamente


    E quando fu sicura che i due avessero letto, prese uno dei suoi pugnali, ne appoggiò l'elsa sulla mano e poi girò la mano verso il suolo, ma il pugnale non cadde, rimase come attaccato al palmo aperto. [Note] Tocco Adesivo (Base)
    Arte: L'utilizzatore è in grado di trattenere senza presa oggetti di dimensioni Piccole o inferiori.(Mantenimento: ¼ Basso a oggetto)
    [Da genin in su]


    P...p... prprprppr Provate., suggerì infine la piccola Ryugi.
    Stava agli altri due iniziare con i loro tentativi.
     
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    Allenamento



    Suna! Che figata! Non ho mai incontrato qualcuno di Suna! Com'è?

    Chiese il ragazzo, sinceramente curioso di sapere come fosse la vita o la città di Suna. Inoltre, stette ad ascoltare attentamente l'intelligente domanda della ragazza, che chiese che fine avessero fatto i ladri che in primo luogo si erano impossessati dell'oggetto. Le informazioni che gli vennero date erano poco precise ed in realtà, ad Akuraguri non importava molto. Sapere che ci sarebbero stati nemici era bastante.

    I tre poi partirono per il Paese del Fuoco, un viaggio non troppo lungo. Nonostante la voglia del kiriano di accelerare il passo, il gruppo procedette lentamente. Inoltre, la loro compagna passò loro un pezzo di carta sul quale, grazie ad una particolare arte, i due scorsero delle parole, che gli chiedevano se essi sapessero utilizzare il chakra adesivo. Non avendo idea di cosa fosse, il ragazzo scosse la testa.

    La conversazione continuò, con la ragazza che iniziò a discutere un piano di azione sempre attraverso la carta. Piano d'azione che prevedeva che i tre conoscessero il chakra adesivo, dato che avrebbero dovuto scalare l'albero sul quale si trovava l'opale o almeno avere la possibilità di scalarlo. Dunque si trattava di allenarsi. A camminare sugli alberi. Non che la possibilità non entusiasmasse Akuraguri, ma l'aver sentito la prima parte del piano, ovvero la possibilità di scontrarsi con qualche nemico, riempì di irrequietudine il ragazzo. Non aveva ancora avuto l'occasione di saggiare la sua lama in una missione ed era pronto ormai:

    Io lo imparo anche questo chakra adesivo, ma lasciate a me l'onore di non permettere a nessun altro di provare la scalata. Non vedo l'ora di far bagnare la mia lama col sangue di qualcuno.

    Arrivati ai confini della circonferenza che segnava l'inizio del bosco, la sunese si fermò davanti ad un albero, spiegando la natura del chakra adesivo ai due ninja e dopo una breve dimostrazione, invitò i due a provare. Akuraguri si avvicinò all'albero e, guardando in alto, si chiese se ciò fosse davvero possibile. Non aveva tanta esperienza nel manipolare il chakra in maniera precisa, dunque quella sarebbe stata una sfida nuova. Decise di affrontarla come tutte le sfide vanno affrontate.

    Prese un po' di distanza dall'albero e dunque si lanciò verso di esso, correndo come un indemoniato e concentrando un bel po' di chakra all'estremità dei suoi piedi. Come si può ben immaginare, Akuraguri fece un volo di qualche metro, prima di atterare di culo, per terra. Si rialzò e massaggiandosi il didietro, ci riprovò ancora ed ancora. Ci sarebbero voluti una cinquantina di tentativi prima ancora che riuscisse a non cadere immediatamente ed avanzare qualche metro. Ci sarebbe voluto molto di più prima che iniziasse a camminare sul legno.



     
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    L' opale sulla quercia


    II



    Una volta finite le domande partimmo per iniziare questa apparentemente non fantastica missione.
    La sunese ci consegno un bigliettino su cui c'era scritto qualcosa
    No mi dispiace
    Alle nostre risposte negative la ragazza toccò il foglio facendo in qualche modo cambiare ciò che vi era scritto.
    Lessi con attenzione ciò che la kunoichi aveva da dirci e li fu Akuraguri a parlare; Riuscì a percepire dell' inquietudine nelle sue parole, non avevo mai sentito Akuraguri parlare in quel modo, espresse il suo desiderio di voler restare a combattere gli eventuali ladri ma di voler comunque imparare ad usare quel tipo di chakra.
    Lo stesso valeva per me, avrei preferito sfilettare qualche ladro che arrampicarmi su di un albero ma comunque imparare ad usare il chakra in quel modo sarebbe stato utile anche in futuro quindi perche non provare ?
    Ti capisco, anche io preferirei affrontare quei ladri più che scalare un albero
    Dissi con far sereno appoggiandogli la mano sinistra sulla sua spalla
    Impariamo ad usare il chakra adesivo, io e Ryugi saliremo mentre tu resterai giù a controllare la situazione. Se ti dovessi trovare in difficoltà scenderò immediatamente ad aiutarti

    Passate due ore di cammino Ryugi ci propose l' inizio della lezione
    Bene
    Akuraguri corse verso un albero provando a scalarlo, cadde malemente e una volta atterrato non fece altro che provare, provare e riprovare.
    Dopo il suo terzo tentativo presi esempio, corsi anche io verso un albero, esattamente quello alla sua destra.
    Mi ci vollero piu tentativi per raggiungere i suoi stessi risultati, dopo qualche minuto estrassi un kunai dal borsello e prima di cadere avrei fatto un taglio sul tronco così da avere sempre un limite da dover superare.
     
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    Quando la gente non ascolta


    E ti fa innervosire



    Diciamolo, Ryugi non era genin da tantissimo tempo, certo aveva partecipato alla piccola missione durante l'elezione del Kazekage e più di recente a quel piccolo affare a Konoha e, tranne qualche rarissimo caso in quel di Konoha, non aveva mai incontrato dei soggetti come quei due ragazzini, specie il kiriano.
    Voi direte che soggetto è il kiriano? Uno sbruffoncello.

    La piccola Ryugi era rimasta un pò perplessa quando non avevano fatto domande, ma in fondo l'esposizione di Koziro Kata era stata abbastanza completa.
    Quando però Akuraguri aveva esordito che lui non sarebbe andato a prendere l'opale, ma si sarebbe occupato degli eventuali nemici, lì qualche dubbio in più alla nostra piccola Nekki era sorto, ma non lo aveva esposto, storcendo giusto un pò il naso a quella presa di posizione secondo lei esagerata.
    Sì, perché vi ricordo che Ryugi ama il gioco di squadra, ama dare supporto a chi gli sta vicino: l'alleanza e l'organizzazione di una squadra sono per lei le cose fondamentali.

    Ad ogni modo, appunto, aveva preferito il silenzio al commento del primo ed alle parole di Kyuke, ma fu quando si fermarono e spiegò loro come usare il chakra adesivo per fermare un oggetto che lo stupore fu sostituito dall'irritazione.
    Aveva appena detto loro di provare a mantenere un kunai nel palmo della mano, quando il kiriano si lanciò alla carica contro il primo albero nelle vicinanze, poco dopo seguito anche dall'otese.
    Amici miei: Ryugi passò velocemente dallo stupore all'irritazione ed il chakra scivolò nelle mani ed alle corde che teneva con se, bloccando il duo dopo una decina di tentativi. [Nota]
    Velocità corde = Concentrazione = Rossa +3

    Certo, le corde non volevano bloccarli, ma si sarebbero legate ai loro piedi, non appena fossero finiti a terra.
    FERMI!, urlò al duo di shinobi, Dovevate. Usare. I. Kunai!, ripeté, mostrando loro come mantenere il kunai attaccato al palmo della mano, poi sbuffò e quindi prese nuovamente il foglietto di carta in cui tornò a scrivere.

    Correre alla cieca contro una parete, senza avere idea di cosa stiate facendo, non aiuterà voi e non velocizzerà la nostra missione!

    Ammonì la kunoichi, prima di mostrare di nuovo il kunai, Provate. Con. I. Kunai. ed a quel punto avrebbe atteso, speranzosa.
     
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    Serietà


    Possiamo dire con quasi assoluta certezza che il pezzo forte di Akuraguri, il suo assolo, il suo argomento a piacere non era l'ascoltare. Infatti il ragazzo, forse per fretta, forse per boria, forse per stupidità, invece di seguire gli ordini della giovane si lanciò verso di un albero, provando a scalarlo. Cosa che non gli riuscì neanche per sogno, dato che il suo controllo del chakra era per dirla in maniera gentile, poco raffinato.

    Nonostante la sua fosse stata evidentemente una scelta stupida e bizzara, il ragazzo venne accompagnato in essa dal suo amico, Kyuke, che ,senza pensarci due volte, prese la rincorsa ed iniziò anche lui a schiantarsi sugli alberi. Che scena preziosa, trasudante amicizia e gioventù da tutti i pori.

    La sunese però, non venne affatto impressionata dal legame che univa i due ed invece si indispettì, tirando fuori due corde e provando a bloccare i due con esse. Appena Akuraguri sentì il tocco della corda che gli lambiva le caviglie, saltò in aria, pensando fosse un serpente, ma non andò troppo in alto. Le corde infatti gli si avvolsero attorno ad i piedi ed egli piombò per terra procurandosi un bernoccolo.

    Si rialzò di scatto, il genin, guardando Ryugi con uno sguardo a metà tra il sorpreso e l'incattivito, portando una mano all'elsa della Satsubatsu. Il sangue iniziava a ribollirgli nelle vene e un sorriso digrinato si stava formando sulla sua faccia, ma questa rabbia venne completamente bloccato dallo stupore che gli procurò il sentire la ragazzina parlare senza alcun problema, senza balbettare.

    L'urlo fu forte e chiaro, come quello di una mamma che sveglia i proprio figli per andare a scuola. Proprio come una mamma, infatti, la ragazza rimproverò i due imbecilli e gli mostrò nuovamente cosa dovessero fare, sbuffando come una pentola a vapore.

    Dopo quella sfuriata, Akuraguri si scusò con la ragazza, prendendo un proprio kunai, sedendosi per terra con le gambe incrociate e appogiando la Satsubatsu all'interno, con l'elsa appoggiata sul suo ginocchio. Una volta sistematosi così, prese il kunai con la mano sinistra e provò a raccogliere una parte del suo chakra all'interno del palmo della stessa, quasi come a creare una minuscola palla.

    Più e più volte il genin ci provò e più e più volte, fallì. Alcune volte il chakra era troppo poco e il kunai non rimaneva attaccato alla mano, altre volte era troppo e il kunai si scagliava per terra, affondando nel soffice terreno. Mentre il ragazzo stava eseguendo questi tentativi, poteva sentire, distintamente e con regolarità, una risata soffocata, come di qualcuno che stesse prendendolo in giro.

    Si girò più volte per capire da dove provenisse, se fosse Ryugi, dato che assomigliava a quella di una ragazza, senza mai beccarla a ridere e procurandosi solo lampi che dagli occhi della sunese gli intimavano di concentrarsi. Finalmente, dopo un considerevole numero di volte il ragazzo comprese. Era Haremashita che si stava prendendo in giro di lui ed il ragazzo stizzito, sia per la presa in giro che per la sua impossibilità a fare il compito richiesto, mise il broncio.

    La piccola però gli comunicò:

    Guarda che io so come si fa! Ogni Kenkichi che si rispetti deve avere almeno imparato le basi di uno dei tre tipi di chakra. Ma che parlo con te di queste cose che non sai niente. Stammi a sentire per bene Aku, prova a spalmare il chakra lungo tutta la tua mano, pensa da una ventosa. Vedrai che ci riuscirai!

    Così il giovane rincuorato, si concentrò nuovamente, immaginando di applicare il chakra alla completa estensione della mano e non solamente in un punto. Dopo un paio di tentativi, il trucco funzionò ed il ragazzo riuscì a mantenere il kunai senza toccarlo. Dopo aver cambiato mano, il genin non ci mise molto a ricreare la stessa sensazione, riuscendo anche in quello.

    Dunque si alzò e guardò Kyuke, cercando di capire se avesse anche lui concluso quella parte dell'allenamento. Non avrebbe dato alcun consiglio al'otese, convinto che si sarebbe offeso se ciò fosse successo.

    Quello che fece invece fu avvicinarsi a Ryugi e dirle:

    Sono pronto per la seconda fase!

    Mostrandole cosa era riuscito a compiere fino a quel momento.

    La Sanguinaria
    SPOILER (click to view)

    Legenda:
    Parlato/Pensato Akuraguri
    Parlato/Pensato Haremashita/Satsubatsu



    Edited by Pyotr - 5/9/2020, 04:45 PM
     
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    L' opale sulla quercia


    III



    Durante uno dei miei tanti tentativi fui preso da una corda che mi tirò per terra.
    Inizialmente non capii cosa stava accedendo ma notai subito che dall' altro lato della corda c' era la kunoichi.
    Fu quando inizio a parlare senza balbettare il momento in cui mi resi conto che forse seguire l' esempio di Akuraguri non era stata una grande idea.
    La ragazza gridò che come ci aveva precedentemente detto dovevamo usare i kunai e non scalare alberi di sana pianta.
    Ha ragione, che stupido che sono stato

    Dopo averci mostrato nuovamente l' esercizio da svolgere ci disse attraverso il suo foglietto di iniziare.
    Raccolsi il kunai cadutomi quando sono stato tirato giù dall' albero e, con la mano destra provai a tenerlo su concentrando il chakra sulla mia mano.
    Sarebbero state tante le volte in cui il kunai sarebbe caduto ma avrei continuato fino a quando non sarei riuscito a tenerlo incollato alla mia mano.

    Passarono tanti tentativi prima di accorgermi che il kiriano era riuscito a mantenere su il suo kunai.
    Io avevo fatto dei progressi ma non ero ancora riuscito a farcela, non avrei chiesto nessun aiuto, mi sarei impegnato di più, non sarei rimasto un gradino sotto Akuraguri.
    Il mio compagno di squadra avrebbe chiesto alla nostra "maestra" il prossimo esercizio, io avrei continuato a lavorare con il mio kunai ma avrei tenuto le orecchie aperte per sapere quale sarebbe stato il prossimo esercizio, sempre che la sunese non avesse deciso di aspettarmi

    Dopo 5 minuti sarei riuscito a mantenere quel kunai sulla mano e se la ragazza avesse già spiegato l' esercizio avrei iniziato subito altrimenti sarei rimasto in attesa di nuove disposizioni

     
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    Seconda prova


    Non quello che si aspettano



    Dopo la sfuriata, innegabilmente, Ryugi si sentì un pò in colpa, in fondo era una brava persona, bisfrattata da due distratti, ed uno dei due anche vanesio, genin meno esperti di lei.
    La kunoichi di Suna, comunque, cercò di non darlo subito a vedere, che era dispiaciuta di come aveva reagito, osservando le azioni dei due giovani e rimanendo un pò perplessa nel notare che lo shinobi kiriano sembrava, di quando in quando, guardarsi intorno, come a cercare qualcosa.
    Non sottolineò la cosa, comunque, mentre aspettava che entrambi riuscissero a completare la prova.
    Fu proprio il giovane Akuraguri a concludere per prima la prova e quando si avvicinò alla kunoichi dei Nekki, lei confermò con il capo di aver capito, prima di indicare Kyuke: Aspettiamo. Lui., disse, prendendo fiato fra una parola e la successiva.
    Così, quando anche il giovane di Oto ebbe concluso il primo esercizio, Ryugi rivolse ad entrambi un sorriso cordiale, mostrando poi una delle sue carte ninja:

    Va bene, bravi.
    Ora, la seconda prova di questo nostro breve allenamento NON sarà scalare gli alberi, per quello aspetteremo di accamparci.
    Vi ricordo che dobbiamo recuperare un oggetto che è ad un giorno e mezzo da qui, quindi dobbiamo unire la marcia all'allenamento e questo ci porta alla seconda prova.
    Avete sostenuto con il chakra adesivo un kunai per qualche secondo, quello che vi chiedo è di sostenerlo in marcia.
    Non costantemente, consumereste troppo chakra, ovviamente, ma conto di fare diversi chilometri nelle prossime ore, quindi fate delle tappe: per una trentina di metri sarà Akuraguri a sostenere il kunai, poi si riposerà, semplicemente marciando, e lo stesso farà Kyuke... e così via, scambiandovi questo compito.


    A quel punto avrebbe atteso domande dai due, dubitando però che ne arrivassero, quindi, avrebbe iniziato a fare strada al gruppo.
    La prova, di per se, poteva sembrare banale: ma di fatto Ryugi voleva costringerli a focalizzarsi sul chakra che portavano alle mani anche mentre facevano altro, voleva che prendessero dimistichezza con quella operazione che avrebbero poi dovuto replicare anche con i piedi, ma NON in quel momento.

    E così sarebbero partiti ed avrebbero iniziato ad avanzare per un bel pò di chilometri, chissà se stavolta ci avrebbero indovinato con la prova da eseguire. [Nota]Realisticamente, se usaste per diversi km il chakra adesivo, per quanto costa un bassissimo a slot, comunque vi costerebbe tanto, quindi considerate che fate 5 turni a testa di prova.
    Dai, che la prossima prova sarà un pò più divertente ^^'
     
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    Rubato e Perso


    Interessanti Prove


    Il kiriano era stato il primo a riuscire in quella strana prova, dimostrando che, nonostante il poco sale in zucca, quando si applicava a qualcosa con costanza e perseveranza riusciva nel suo intento. Dunque, dopo aver mostrato a Ryugi di aver passato la sua piccola prova, egli aspettò che anche Kyuke riuscisse a tenere il kunai attaccato alla sua mano. L'otese ci riusci qualche minuto dopo, permettendo ad entrambi i ninja di passare alla fase successiva di quell'allenamento.

    Infatti, dopo essersi congratulata con i due attraverso le sue solite carte, spiegò come la parte successiva dell'addestramento non prevedesse la scalata di alberi, ma invece il tedioso esercizio di mantenere il kunai attaccato alla mano a turno, durante la camminata.

    Dopo aver letto quelle istruzioni Akuraguri rispose con un cenno affermativo del capo ed il gruppo si mise in viaggio, mentre i due provavano ad eseguire quell'incarico. Nonostante ad un occhio inesperto quest'ultima potesse sembrare una noiosa, nonchè facile prova, il giovane kiriano si rese conto di come il tenere constantemente l'attenzione sulla propria mano non era facile per niente.

    Più e più volte il kunai cadde per terra, a causa di diverse distrazioni provenienti dalla foresta. Ombre di animali, rumori diversi, odori pungenti impedivano la sua assoluta concentrazione sul chakra e sulla sua mano, rendendo la prova al contempo più difficile e stimolante. Nonostante ciò, dopo qualche turno con Kyuke, quel piccolo gioco diventò abbastanza semplice ed il ragazzo continuò il viaggio allenando entrambe le mani, per avere una padronanza perfetta dell'esercizio.

    Chakra: 36,25/40
    Vitalità: 14/14
    En. Vitale: 30/30
    Statistiche Primarie
    Forza: 475
    Velocità:  400
    Resistenza: 400
    Riflessi: 400
    Statistiche Secondarie
    Concentrazione: 400
    Agilità: 400
    Intuito: 400
    Precisione: 400
    Slot Difesa
    1: ///
    2: ///
    3: ///
    Slot Azione
    1: ///
    2: ///
    3: ///
    Slot Tecnica
    1: ///
    2: ///
    Equipaggiamento
    • Filo di Nylon Rinforzato [10m] × 1
    • Veleno Debilitante C1 (5 dosi) × 1
    • Spiedi × 5
    • Kakute × 1
    • Tonico Coagulante Inferiore × 1
    • Wakizashi × 1
    • Veleno Debilitante C2 (5 dosi) × 1
    • Guanto in Cuoio × 1
    • Tonico di Ripristino Inferiore × 1
    • Kunai × 4
    • Lama Insanguinata (Livello I) × 1
    • Bottiglietta di Alcool × 3
    • Accendino × 1
    • Corpetto in Cuoio × 1

    Note
    ///


    La Sanguinaria
    SPOILER (click to view)

    Legenda:
    Parlato/Pensato Akuraguri
    Parlato/Pensato Haremashita/Satsubatsu


     
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    L' opale sulla quercia


    IV



    La nostra insegnante decise di aspettare che anche io avessi superato a pieno quella fase, il che mi spinse a mettere ancora più impegno in quello che stavo facendo.
    Una volta finito ci fu spiegata la prova successiva e capiì subito quanto difficile sarebbe stato superare questa nuova sfida.
    Avremmo dovuto tenere il kunai fermo sul palmo della nostra mano e nel frattempo avremmo dovuto marciare verso la nostra meta.

    Io e Akuraguri ci saremmo alternati, uno avrebbe riposato mentre l' altro avrebbe svolto l' esercizio per poi scambiarci di ruolo.
    Ad iniziare fu il kiriano, guardai la sua tecnica, magari per prendere qualche spunto ma come immaginavo non riuscì ad eseguire l' esercizio al primo colpo.
    Toccò a me ed io non fui da meno, il kunai non ne voleva sapere di restare attaccato, dopo parecchi turni riuscì a mantenere il kunai attaccato alla mia mano e feci parecchi passi fino a quando non mi schiantai contro un albero rischiando di auto-pugnalarmi come un deficente.
    Era una sfida abbastanza difficile, era come strofinarsi la pancia e picchiettarsi il capo contemporaneamente.

    Ci volle del tempo ma anche quella prova fu superata, continuai ad esercitarmi in quel modo fino a quando non sarebbe stata Ryugi a fermarci e a darci un eventuale prossimo compito
     
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    Falce dei Kaguya


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    Terza prova? Non proprio...


    Ora si scala... forse



    I nostri due genin, intenti ad apprendere il controllo del chakra adesivo, avanzavano nel bosco assieme a Ryugi, finché non arrivarono in uno spiazzo circondato da alberi poco prima dell'imbrunire.
    Lì, la nostra piccola Nekki indicò loro una zona dove fermarsi e mostrò un'altra delle sue carte ninja:

    Riposiamoci qui per stasera, domani mattina, non appena avrete ripreso le energie, vedremo di avanzare ancora un pò e di iniziare a scalare gli alberi.
    E con quelle parole, avrebbe organizzato dei turni di notte per il gruppo per restare di guardia.

    Ora vi aspettereste che l'indomani mattina la nostra piccola Nekki gli spieghi come scalare gli alberi e quant'altro, vero? Che possa dare loro una prima lezione prima della vera missione che li aspetta dopo un'altra mezza giornata di viaggio, giusto? Bé, sbagliato.
    Ciò che i nostri tre giovani genin non sapevano era che la posizione dell'Opale ricevuta al breifing era essa stessa errata e che il gruppo non si trovava in uno spiazzo naturale, bensì al luogo che era risultato dallo scontro fra la precedente squadra di ninja ed i ladri del monile stesso.

    E di quei ladri, cinque erano, quella sera, nascosti fra gli alberi e lì avrebbero attaccato il terzetto!
    Frecce iniziarono a partire dai rami, non particolarmente veloci, ma di certo, per la loro quantità sarebbero potute essere pericolose: una selva di tre frecce partì verso ognuno dei ninja presenti, lente per impensierire tanto Ryugi, quanto il kiriano, ma forse abbastanza per dare possibili problemi a Kyuke. [Frecce x3]
    Avvicinatevi!, avrebbe urlato a quel punto la kunoichi agli altri due, prima di evocare davanti a lei una grossa fiamma che avrebbe fatto da scudo contro la seconda selva di frecce, mentre Ryugi spiegava al duo di shinobi cosa fare dopo.
    Nnnnn non posso tra..aa..., si fermò, ispirò, e poi guardò i due genin, Raggiungeteli, sugli alberi!, un ordine secco, che implicava passare direttamente alla pratica dell'uso del chakra adesivo.
    Vi copro io., avrebbe aggiunto poi, mentre generava nuove sfere di fuoco con il chakra, lanciando le stesse contro i punti da cui provenivano le frecce.

    Akuraguri e Kyuke avrebbero potuto individuare i cinque punti da cui le frecce provenivano: il terzo albero dalla loro posizione sulla destra, circa 5 metri da loro, ad un'altezza di quasi 15 metri da terra, lì c'era un tiratore, il secondo si trovava circa 5 metri più in alto.
    Un altro tiratore era due alberi alla loro sinistra, a nemmeno 3 metri da loro, si trovava abbastanza in alto, a circa 25 metri di distanza.
    Un quarto era sull'albero ancora più a sinistra,a 10 metri da terra, mentre l'ultimo si trovava a circa una dozzina di metri da terra sul quinto albero a sinistra, a 7 metri circa dalla loro posizione.

    Stava ai due decidere chi puntare ed attaccare, certo, Ryugi li avrebbe potuti coprire e difendere per un pò con le vampe del suo clan, ma stava ai due ragazzi provare ad applicare ciò che avevano capito e cercare di affrontare quei banditi. [LEGGERE]Ovviamente non mi aspetto che in un solo post li attacchiate tutti e cinque, anzi, provateci e vi faccio diventare dei porcospini per quante frecce vi prendete ^^'
    In compenso, a voi il piacere di fare qualche tentativo in una situazione più complicata di scalata di un albero e, poi tentate un primo attacco contro uno dei 5 criminali a vostra scelta.
    Divertitevi ^^'
     
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    L' opale sulla quercia


    V



    Prima del tromonto ci fermammo in uno spiazale dove Ryugi ci fece fermare per poi organizzare i turni di guardia.

    Io avevo l' ultimo turno, mi sarei semplicemente dovuto svegliare molto presto peccato che la notte non fece in tempo ad arrivare.
    Quella sera fummo attaccati dai banditi, delle freccie furono scoccate dai rami degli alberi tutti attorno a noi, tre di loro vennero verso di me velocemente.
    Con uno scatto repentino mi avvicinai ai miei compagni di squadra schivando le frecce Difesa 1

    Con un grido secco la ragazzina ci disse di salire sugli alberi e di sistemare quelle persone, esattamente ciò che volevo fare, finalmente... era troppo tempo che non vedevo il sangue dai corpi dei miei avversari senza vita, volevo ucciderli tutti, ne avevo quasi bisogno.

    Mi voltai verso Akuraguri mentre estraevo la wakizashi dal fodero impugnandola nella mano destra
    Io inizio da destra
    Subito dopo sarei corso verso destra scalando il primo albero da cui immaginai fosse arrivata una delle freccie.
    Ormai dopo tutti quegli esercizi ero riuscito a controllare bene il mio chakra ma questa volta non avrei solamente dovuto concentrare il chakra sulla pianta del piede, avrei anche dovuto controllare le emozioni date dal combattimento per evitare di perdere aderenza.
    Iniziai la scalata a grande velocita concentrandomi sul chakra adesivo, una volta arrivato quasi in cima vidi il primo arcere ed il secondo.
    Si trovavano a due alberi di distanza, più o meno a 4 metri da me.

    é incredibile come il combattimento mi rendeva un animale a sangue freddo.
    Dovevo ammetterlo a me stesso, amavo uccidere le persone, amavo uccidere le persone che provavano ad uccidermi, amavo veder morire le persone la cui vita era controproducente a quella del pianeta, come quei cacciatori, diamine come ho amato infilzare le mie lame nelle loro carni e vedere come la vita lasciava lentamente il loro corpo, la stessa cosa volevo accadesse con queste persone, che siano banditi, ladri, assassini poco importava, volevo vederli morire, e gli avrei dato quello che si meritavano.

    Riuscì a non fallire, non fu facile, mi concentrai molto sul controllo del chakra, probabilmente se non ci fosse stata la sunese a proteggermi non mi sarei neanche accorto di eventuali freccie in arrivo, salì su uno dei grandi rami di quell' albero e quando li vidi riposi la wakizashi nel fodero e iniziai a correre su di un ramo a me vicino che portava proprio verso quei due. Gratuito

    Uno di loro era a 3 metri sopra di me, l' altro invece 2 metri in basso.
    Durante la corsa avrei estratto dal borsello sulla coscia destra un kunai ed il filo di nylon e li avrei legati tra loro Abilità
    Avrei lanciato con la mano destra il kunai verso il bandito sopra di me Attacco 1

    Non mi interessava ucciderlo con quel kunai, volevo solo colpirlo, meglio se duramente, ancora meglio se con quel colpo fosse caduto da quel ramo.

    Con la mano sinistra avrei tenuto l' altra parte del filo di nylon e dopo aver lanciato il kunai avrei afferrato un altra parte con la mano destra.
    Arrivato alla fine del mio ramo sarei saltato verso il bandito sotto di me compiendo una capriola a mezz' aria tenendo le braccia lunghe Attacco 2
    Quel salto sarebbe stato calibrato in modo da passare sopra l' avversario per poi atterrargli alle spalle, e proprio quando gli sarei stato sopra che il mio vero attacco sarebbe iniziato.
    Se il mio avversario non si fosse accorto del filo e non lo avrebbe evitato quest' ultimo avrebbe terminato la sua corsa sulla gola della mia vittima.
    Se come speravo il mio attacco sarebbe andato a segno, una volta spalla contro spalla avrei accorciato la lunghezza del filo tra le mie mani e avrei spinto con forza le ultime in avanti spingendo contemporaneamente indietro il corpo dell' avversario con la schiena e le spalle Attacco 3
    Se invece il piano non avesse funzionato una volta atterrato avrei immediatamente estratto la wakizashi e menato un affondo puntando al ventre Attacco 3

    Chakra: (16,5) (16)/20
    Vitalità: 10/10
    En. Vitale: 30/30
    Statistiche Primarie
    Forza: 200
    Velocità:  200
    Resistenza: 200
    Riflessi: 200
    Statistiche Secondarie
    Concentrazione: 200
    Agilità: 200
    Intuito: 200
    Precisione: 200
    Slot Difesa
    1: Schivata
    2: ///
    3: ///
    Slot Azione
    1: Lancio 
    2: Salto
    3: Tirata
    Slot Tecnica
    1: ///
    2: ///
    Equipaggiamento
    • Tonico di Ripristino Inferiore × 1
    • Bende Rinforzate × 1
    • Wakizashi × 1
    • Guanti Rinforzati × 1
    • Veleno Debilitante C1 (5 dosi) × 1
    • Tonico Coagulante Minore × 1
    • Antidoto Base × 1
    • Cartabomba I Distruttiva × 2
    • Kunai × 2
    • Cotta di Maglia Inferiore × 1
    • Filo di Nylon Rinforzato [10m] × 1
    • Rotolo da Richiamo × 1

    Note
    ///




     
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    Prova del Nove


    L’allegra e istruttiva passeggiata che il trio stava intraprendendo all’interno di quella maestosa foresta, venne interrotta dall’arrivo della notte. Con l’imbrunire infatti, arrivò anche il meritato riposo, annunciato da una solita comunicazione attraverso le carte di Ryugi.

    Prima che però potessero riposarsi e riprendere il loro allenamento, un sibilo risuonò nella dolce e calma aria della sera, avvertendo i tre della presenza di nemici. Tre frecce arrivarono ad ognuno dei ninja, segnando l’inizio dello scontro. Akuraguri riuscì abilmente a schivare i proiettili, rimanendo illeso.

    La kunoichi richiamò i due, assicurando la loro sicurezza da ulteriori proiettili grazie ad una fiammata che agì da scudo. Nel frattempo venne stabilito il piano, semplice e veloce, proprio come piaceva al kiriano, correre in faccia al nemico e combattere.

    Senza farselo ripetere due volte, dopo aver sentito le parole di Kyuke che si slanciò sulla sinistra, il ragazzo si scagliò nella direzione opposta, percorrendo quei pochi metri in un lampo, dirigendosi non verso il primo, ma verso il secondo, dato che il nemico sul primo sarebbe stato troppo in alto da raggiungere.

    Durante quel percorso, continuava a ripetersi nella sua mente un solo grido, che aveva completamente oscurato qualsiasi altra cosa:

    Sangue! Sangue! Sangue! SANGUE!

    Urlava la Satsubatsu, ispirando una ferocia innaturale nel ragazzo, che ora era completamente focalizzato sul distruggere l’avversario, che vedeva lì sull’albero. C’era però appunto il gigantesco arbusto di mezzo a rendere difficile la scalata in quella situazione. Il ragazzo non si perse d’animo però e si gettò a capofitto sull’ostacolo davanti a lui, provando una prima volta a concentrare il chakra sulle punte dei suoi piedi.

    Naturalmente cadde data la sua inesperienza con un controllo così fine del chakra, ma senza farsi rallentare da ciò, si issò velocemente sull'albero, percorrendo i dieci metri in un lampo e ponendo la sua mano sull'esla di Satsubatsu, pronto ad attaccare.

    Dopo aver bruciato la distanza che lo separava dal ramo sulla quale era appolaiato uno dei tiratori, Akuraguri estrasseForza: 500; Velocità: 475; con potenza e velocità la lama, mentre stava ancora correndo sull'albero, mantendo una posizione bassa, quasi rasente alla corteccia e provando a mettere a segno un fendente verticale, dal basso verso l'alto, che avrebbe colpito il suo bersaglio nei pressi dell'inguine.

    Non curandosi molto della riuscita di quel primo attacco, il ragazzo avrebbe continuato la sua offensiva con un altro fendente, che questa volta avrebbe, con un pizzico di fortuna, colpito l'avversario in mezzo al petto, orizzontalmente. Con un rapido movimento egli si era infatti posizionato sul ramo e con un veloce passo avrebbe provato ad arrivare a distanza di corpo a corpo dell'avversario, per poi sferrare il colpo. [Slot Azione 2]Velocità: 400 + 75 Impasto;
    Forza: 475;
    Potenza:
    Impasto: 1 Basso;


    L'ultimo suo attacco sarebbe stato invece un veloce affondo, che fulmineo avrebbe provato a colpire la spalla destra dell'avversario, andando proprio nella direzione della scapola. Infatti senza fermarsi avrebbe ritratto la sua lama dopo il fendente e sarebbe esploso in quell'affondo, micidiale e veloce. [Slot Azione 3]Velocità: 400 + 100 Impasto;
    Forza: 475;
    Potenza: 30;
    Impasto: 2 Bassi;
    Danni: 1/2 Leggera


    Conclusa così la sua offensiva, si sarebbe fermato in posizione difensiva se il suo avversario fosse stato ancora in grado di combattere ed avrebbe invece provato a vedere cosa fosse successo ai suoi compagni in caso contrario.

    Chakra: 32,25/40
    Vitalità: 13,5/14
    En. Vitale: 29,5/30
    Statistiche Primarie
    Forza: 475
    Velocità:  400
    Resistenza: 400
    Riflessi: 400
    Statistiche Secondarie
    Concentrazione: 400
    Agilità: 400
    Intuito: 400
    Precisione: 400
    Slot Difesa
    1: Schivata
    2: ///
    3: ///
    Slot Azione
    1: Movimento
    2: Fendente
    3: Affondo
    Slot Tecnica
    1: Estrazione Mortale
    2: ///
    Equipaggiamento
    • Filo di Nylon Rinforzato [10m] × 1
    • Veleno Debilitante C1 (5 dosi) × 1
    • Spiedi × 5
    • Kakute × 1
    • Tonico Coagulante Inferiore × 1
    • Wakizashi × 1
    • Veleno Debilitante C2 (5 dosi) × 1
    • Guanto in Cuoio × 1
    • Tonico di Ripristino Inferiore × 1
    • Kunai × 4
    • Lama Insanguinata (Livello I) × 1
    • Bottiglietta di Alcool × 3
    • Accendino × 1
    • Corpetto in Cuoio × 1

    Note
    ///


    La Sanguinaria
    SPOILER (click to view)

    Legenda:
    Parlato/Pensato Akuraguri
    Parlato/Pensato Haremashita
    Parlato/Pensato Satsubatsu


     
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26 replies since 22/4/2020, 18:14   366 views
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