Una Nera FolliaGiocata per Akuragrugnir ed Etsuko Akuma

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    Il Fiore Lupo

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    Una Nera Follia
    Parte I




    All'interno dei confini di Kiri, Isola Shota...


    Era notte inoltrata e un pianto, di un natante appena nato, stavo rompendo il silenzio surreale che aleggiava all’interno della stanza. Ci trovavamo in una delle varie isole che componevano l’arcipelago di Kiri e il vento freddo costringeva tutti gli abitanti di quel piccolo villaggio a restare chiusi in casa. Un piccolo paesino di mare, che si basava sulla pesca e poco altro. Forse meno di cento anime componevano quel piccolo insieme di edifici.

    L’ululato del vento quasi sovrastava il piagnisteo del piccolo e una madre, disperata, con entrambe le braccia alzate cercava inutilmente di evitare l’inevitabile. Di fermare la persona che aveva davanti. Di fronte alla figura della povera madre si sovrastava un uomo molto alto, una figura ammantata i cui lineamenti era indefinibili vista la fioca luce che si espandeva dall’unica fonte luminosa della stanza, il camino.

    Dal mantello balenò un riflesso e con un rapido movimento un fendente calò sulla testa della donna uccidendola sul colpo. Poi giunse il silenzio.



    Qualche giorno dopo, a Kiri...

    La convocazione era della massima urgenza per i due Ninja designati per quella missione: Akuraguri, genin fresco di promozione, e Etsuko Akuma, un figliol prodigo tornato alla sua città natale dopo una lunga assenza. Un commistione di abilità e talenti che aveva incuriosito il mandante di quella missione. Committente che presto avrebbe incontrato i due Shinobi. L’incontro era prefissato per le otto di mattina del giorno dopo in cui avevano ricevuto il messaggio e non erano ammessi alcun genere di contrattempi.
    CITAZIONE

    Kiriano, la sua presenza è urgentemente richiesta in Amministrazione, secondo piano, Aula A3. Si faccia trovare puntale e al pieno dell’equipaggiamento.


    A prescindere comunque da come e in che modo si sarebbero presentati un uomo, vecchio ma dallo sguardo fiero, avrebbe atteso i due Ninja alla soglia dell’aula. Era seduto su una sedia consunta e traballante ma questo non sembrava in alcun modo toccare la serietà dell’anziano signore né la solennità del momento.

    Una volta che entrambi i Ninja si fossero palesati l’uomo avrebbe iniziato a presentarsi proseguendo poi con il vero scopo di quell’incontro: - Buongiorno a tutti. Il mio nome è Iko Tsuko e sono un Chunin di Kiri, come il mio collega Akuma. Probabilmente non mi conoscete ma il mio ruolo accademico è abbastanza marginale. Sono il responsabile dell’ordine interno delle isole che appartengano al territorio di Kiri. In pratica la figura di riferimento qualora le forze dell’ordine si dovessero trovare in difficoltà eccessive o dovessero riportare strani eventi. E nella fattispecie l’altro ieri ho ricevuto entrambe gli avvisi. – Si piegò con la schiena, avvicinandosi virtualmente verso i due Ninja – A Shota si sono verificati una serie di indicibili omicidi. Eventi a dir poco sconvolgenti, soprattutto se paragonati alla tranquillità che regna in quei luoghi dimenticati dai Kami. I dettagli sono raccapriccianti. Abbiamo tre omicidi, tre donne di tre famiglie diverse. Tutte e tre le donne sono mogli di Ninja attualmente in missione. Non solo, i loro figli sono stati rapiti. E al corpo delle donne è stata asportata la lingua, il naso e le orecchie per qualche depravato motivo, sicuramente. Abbiamo scelto per il momento di non avvisare gli Shinobi… ma capite quanto è grave la situazione. La situazione scotta e deve essere risolta il prima possibile. Una fuga di informazioni è assolutamente da evitare e prima scoprirete chi ha commesso questi crimini atroci e prima potremo dare un nome e cognome ai Ninja, assicurandolo alla giustizia eviteremo che i nostri una volta scoperto la triste notizia commetteranno qualche pazzia. – attese qualche secondo – Avete domande? Immagino di sì. Cercherò di rispondermi al meglio delle informazioni e dettagli che ho ricevuto. In ogni caso ho preparato un battello veloce, al porto, cosicché vi condurrà in fretta all’isola. -


    Edited by F e n i x - 27/6/2020, 23:39
     
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    Missione Mortale


    Sanguinaria come il suo Nome



    Era la prima volta che veniva convocato urgentemente per una missione. Fino a quel momento, nonostante non si fosse rivelate senza rischi, tutte le missione da lui affrontate erano state abbastanza sicure. Quella missione non lo sarebbe stata. Qualcosa era diverso, lo sentiva. Lo sentiva anche Haremashita, la cui brama di sangue stava facendo vibrare l'elsa di Satsubatsu:

    Il sangue è vicino....Potrai soddisfare tutte le tue voglie in questa missione...Anche io potrò comprendere molte cose....

    sussurò il ragazzo, accarezzando il fodero legnoso della Lama Insaguinata. L'incontro sarebbe stato solamente il mattino dopo, ma il ragazzo rimase così eccitato da rimanere tutta la notte sveglio a parlare con Haremashita. Dopo aver osservato l'orologio compiere un altro noioso giro, egli però si alzò, raccolse il suo equipaggiamento e si diresse, un'ora prima di quella convenuta, nell'edificio dell'Amministrazione.

    Si chiuse in una delle aule adiacenti a quella concordata, che a quell'ora del mattino era completamente vuota e per passare il tempo, si sedette per terra con le gambe incrociate, tirò fuori dal fodero la Satsubatsu e l'appoggiò sulle sue ginocchia. Concentrandosi per un momento, entrò all'interno del mondo interiore della spada, rimanendo lì a meditare insieme ad Haremashita finchè non fosse giunta l'ora.

    Quando quel momento fatidico finalmente arrivò, il ragazzo si alzò, ripose la lama nel suo fodero, uno scarno pezzo di legno ed uscì dalla stanza, dirigendosi verso l'Aula A3. Là potè vedere un uomo dai capelli bianchi e con un paio di occhiali rotondi che aspettava seduto.

    Akuraguri, compreso che l'uomo fosse il mandante della missione o comunque colui che arebbe fornito i dettagli della missione, entrò nella stanza e disse:

    Akuraguri Kenkichi, al suo servizio!

    Quando poi egli assistette all'arrivo del suo compagno per quella missione, Etsuko Akuma, il cui nome ed occhi azzuri ricordarono al giovane di come l'avesse incontrato alla riunione tenuta con il Kage, poco prima di apprendere di essere un Kenkichi. Il ragazzo avrebbe salutato il suo senpai con un lieve inchino della testa, prima di sedersi per apprendere dei dettagli della missione.

    Il signore che aveva aspettato i due iniziò a parlare, inondando di informazioni le orecchie del ragazzo, che fece del suo meglio per comprendere ed immagazzinare ogni singola parola. Una volta che la cascata di informazioni si spense, Akuraguri avrebbe preso la parole velocemente:

    Ho solamente una veloce domanda: c'era qualche collegamento tra le vittime, a parte l'assenza dei mariti?

    E si sarebbe appoggiato sulla sedia, aspettando l'eventuale risposta e le domande dell'Akuma. Nel frattempo, chi fosse stato attento avrebbe potuto vedere il fodere della sua Shirasaya vibrare lievemente.




     
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    Scheda di Etsuko della Nebbia

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    Nera come la notte e Rossa come il Sangue


    Le Missioni che Preferisco



    un connubio di corpi, l'aria nella camera era pregna di ormoni, i gemiti vibravano sin sulle pareti di casa Akuma, la mano del chunin accarezzava la spalla sudata del ragazzo sino a posarsi sul trapezio a saldare la presa per affondare con violenza il membro nella morbida carne, rilassata e bramosa d'accoglierlo. un'urlo soffocato dalla sinistra, sulla bocca del Genin che adesso leccava le dita dell' Akuma.
    si... anf... ti prego non fermarti...
    e non si sarebbe fermato Etsuko, aumentando anzi il ritmo sino a donargli l'estremo piacere. un urlo avrebbe sancito l'apoteosi del godimento e gli umori avrebbero macchiato la seta nera del giaciglio, mentre goccioline di sudore sollecitate dalle spinte continue, cadevano dai capelli corvini del giovane sin pure sul pavimento. il ritmo incalzante non si sarebbe placato presto, altri affondi ripetuti, ancora e ancora, sino all'ultimo più profondo e violento. avrebbe poggiato il capo sulla schiena in tensione del ragazzo, con l'addome contratto mentre parte di se, entrava in lui.
    appagato sarebbe poi uscito da quel corpo, avrebbe potuto osservare da in piedi il volto del ragazzo sul cuscino, gli era sicuramente piaciuto. l'aveva adescato la sera prima in una locanda al porto, era in compagnia di amici, festeggiavano qualcosa, era bastato poco, due sguardi e il fascino del chunin, unita alla sua aria da rinomato stronzo aveva fatto il resto. erano finiti lì tra quelle lenzuola in una notte in cui avevano goduto almeno 3 volte.
    si allontanava dalla stanza con il membro a ciondoloni, ancora bagnato, per raggiungere l'accappatoio posato sulla poltrona poco più distante quando avevano bussato alla porta. si sarebbe aperta senza attendere il permesso degli occupanti. signorino Etsuko... una missiva dall'accademia... Auron il suo maggiordomo, sarebbe rimasto immobile accanto al letto ad osservare il giovane che l'occupava, ormai in vistoso imbarazzo. ah... non proccuparti Auron, il ragazzo non si ferma a colazione, deve scappare?... non è vero...? avrebbe tentennato un attimo, per pronunciare il nome del suo ospite, per poi desistere, non se lo ricordava.

    così il ragazzo, di corsa avrebbe raccolto le sue cose e in men che non si dica, infastidito era prima fuori da casa Akuma e poi dall'omonimo quartiere del clan.
    impeccabile come sempre Auron
    signorino, dovrebbe smetterla di trattare così i suoi ospiti, avrebbe dovuto vedere la sua faccia, mentre lo fissavo sul letto... avrebbe sorriso, quella era una pratica consolidata, probabimente Etsuko, l'adottava spesso per sbarazzarsi senza troppe spiegazioni delle sue momentane conquiste. utilizzate per il suo piacere e poi gettate come stracci vecchi.
    comunqe è davvero giunta una missiva dall'accademia
    avrebbe letto l'invito, poche indicazioni, per l'indomani mattina. avrebbe lasciato la lettera sul tavolino accanto alla poltrona e senza pudore, davati al vecchio, avrebbe fatto cadere l'accappatoio e nuovamente nudo, si sarebbe allontanato.
    vado a farmi una doccia Auron, potresti farmi trovare la colazione?

    IN ACCADEMIA



    l'indomani mattina, all'ora stabilita Etsuko si sarebbe recato negli uffici accademici e nel dettaglio, nell'aula indicata dalla convocazione ricevuta.
    Entrato avrebbe trovato quello che evidentemente era il mandante di quella convocazione, un'uomo non troppo giovane seduto lì davanti, l'altro invece doveva essere un Genin del villaggio, l'aveva visto alla riunione con il il Kage, non ricordava di preciso il nome, Aka- qualcosa forse e ne avrebbe potuto risentirlo in quanto il ragazzo l'aveva pronunciato prima che il chunin arrivasse.
    Etsuko Akuma
    avrebbe detto ciò salutando i presenti e soffermandosi attentamente alle indicazione di Iko.
    aveva sentito di Shota, dopotutto faceva parte dell'arcipelago di Kiri, non aveva mai avuto il piacere di visitarla, doveva essere un posto davvero noioso. figuriamoci cosa avrebbe potuto suscitare una serie di efferati omicidi con rituale. a peggiorare la situazione, il fatto che fossero stati rapiti bambini e che le donne fossero mogli di ninja della nebbia. questo avrebbe scatenato le ire degli Shinobi con probabili disordini per il villaggio. bisognava intervenire.
    così stai chiedendo il nostro aiuto perchè sai già di non poter risolvere la situazione da solo Iko, non è vero?
    avrebbe ribattuto il chunin... aspettando prima di continuare...
    la mia impressione è che tu ci stia dicendo meno di quello che sai in realtà... ma vedi, data la gravità della situazione è bene che noi fossimo messi nelle migliori condizioni per come dire... darti una mano? un sesto senso gli diceva che c'era qualcosa di più che un semplice serial killer dietro tutto quello.
    erano giunte minacce in passato verso i ninja o verso le famiglie? nemici in comune? avevano partecipato insieme a missioni che avrebbero potuto infastidire qualcuno?
    aveva fatto le domande e adesso attendeva le risposte...


     
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    Una Nera Follia
    Parte II




    Kiri...

    L’uomo sistemandosi meglio gli occhiali sul viso, con un rapido gesto della mano, ascoltò con molto interesse le domande del duo accademico e all’udire la provocazione dell’Akuma non rimase offeso, tutt’altro! Un piccolo sorriso si dipinse sul suo volto, quasi come se il Chunin avesse colto un punto focale del discorso.

    Tuttavia rispose per primo al giovane Genin – L’unico collegamento che posso stabilire, in base all’informazioni che ho ottenuto, è che le tre mogli erano tutte e tre coniugi di Ninja kiriani. Tre Genin, tutti e tre in missione e lontani da casa. Quindi a scanso di equivoci… no, non possono essere stati loro o solo di essi. Comunque questo è il vero problema. Perché ucciderle? Perché martoriale in quel modo? Che senso ha? Non erano di certo a conoscenza di segreti di stato, perché per induzione logica non lo sono nemmeno i loro mariti. Sicuramente, Ninja, rispondere a questa domanda vi porterà molto più vicino a scoprire l’identità del carnefice, ammesso che sia solo uno. – poi voltò lo sguardo verso il Ninja più esperto: - Ha colto nel segno - alzò le mani, quasi a dichiarare simbolicamente il gesto di arresa – Sono un Chunin, ma il mio è più che altro un ruolo ufficiale. Non ho la vostra esperienza sul campo, e non saprei gestire seriamente uno scontro qualora dovesse accadere. Mi hanno insignito di questo grado per una semplice questione burocratica! Da chunin è più semplice smuovere le acque e ottenere autorizzazioni. Infondo la miriade di isole che compongono l’arcipelago richiedono uno sforzo amministrativo importante e gestirle poi anche con difficoltà sarebbe un compito impossibile. – era sicuramente la verità, il Chunin infatti non dava alcun segno di essere particolarmente pericoloso – Quindi ecco il motivo della vostra convocazione, avete carta bianca. Il vostro unico scopo è fermare questa mattanza, scoprire chi è stato e assicurarlo VIVO alla giustizia. Vivo è la parola fondamentale, perché i Ninja di Kiri dovranno essere certi che sia stato lui… così si metteranno l’anima in pace almeno spero. – concluse sconsolato – Comunque nessuna minaccia, nulla di nulla. O quantomeno nulla di segnalato. Sarete voi ad agire sul campo. Mi raccomando non fatevi sfuggire nulla. A Shota ci sono due ufficiali di polizia, gente del posto con un minimo di ordine inculato in testa. Non contate molto sulle loro capacità ma sicuramente sapranno muoversi in quell’isola, almeno quello. – furono le ultime parole del Chunin e difficilmente sarebbero riusciti a ricavare molto altro, a meno di qualche domanda molto specifica.



    Shota...


    L’arrivo a Shota non fu problematico e il mezzogiorno dello stesso giorno sbarcarono sul molo principale dell’isola. Il porto faceva parte della città, o per meglio dire del paesino principale dell’isola. Il nome era lo stesso, Shota, giusto per non sbagliarsi.

    La prima impressione non sarebbe stata delle migliori. L’isola d’altro canto non era famosa per la sua ricchezza e l’ambiente richiamava molto il senso di povertà e arretratezza. Le persone sul molo, per lo più pescatori guardavano con sguardo torvo i due Ninja appena sbarcati. Il capitano della nave prima di congedarsi da loro si limitò a definire alcune cose: - Resterò qui con voi, pronto a muovermi al vostro ordine. Casomai mi troverete sulla barca o alla locanda, vediamo se riesco a trovare qualche puttana. Ma ho dei dubbi che ce ne siano su questa isola. Puzza di marcio da miglia di distanza. – ed era la verità. Su quell’isola la morte sembrava la compagna invisibile dei suoi abitanti.

    Due uomini si avvicinarono alla coppia accademica e senza troppi giri di parole si presentarono. Entrambi gli uomini non erano per niente conciati per bene, in linea con il livello del posto. Il primo prese parola: - Immagino che siete i due tizi tosti inviati dall’Accademia, giusto? – intervenne l’altro Da Kiri, stupido, testa di merda! Lasciate perdere il mio compagno, Shuppo… io sono Yukku. La persona che rappresenta l’ordine in questa isola e questo paese. Credo che siete già stati informati… Non sappiamo molto bene come fare o agire, per la prima volta di cui gli abitanti di questa isola hanno memoria si sono verificati queste cose… Così gravi. Non sappiamo nulla, per quello abbiamo chiesto il vostro aiuto! – nuovamente il primo prese a parlare – Sì! Se avete domande siamo qui! O vi possiamo portare direttamente ai luoghi, a quelle case… -

    Per la coppia di Ninja dunque non sarebbe rimasto altro che decidersi sul da farsi.



    CITAZIONE
    Decidete dove dirigervi. Potete visitare un solo luogo alla volta, o dividervi e visitare così due posti.

    I luoghi, di cui siete a conoscenza, sono i seguenti:
    1) Casa della prima donna
    2) Casa della seconda e terza donna (erano vicine di casa)
    3) Locanda
    4) Piazza, mercato e casa del sindaco
    5) Entroterra
     
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    Missione Mortale


    L'Arrivo



    La risposta non si fece attendere, ma con essa i dubbi della coppia di ninja non si schiarirono , anzi forse si annebbiarono ancora di più. Il collegamento tra i tre trii di vittime, i mariti, le mogli ed i figli o non esisteva affatto, o era così labile che per adesso non era stato ancora scoperto. Dunque, la situazione non sembrava troppo favorevole, ma il genin non si sarebbe tirato indietro. Così ascoltò anche la risposta alla acuta di domanda del suo nuovo compagno, che di fatto concluse il meeting.

    Purtroppo la missione non era solamente quella di individuare il colpevole, ma anche di catturarlo e non di ucciderlo. Al sentire quelle parole, la gioia febbrile che aveva sentito provenire da Satsubatsu e che dunque aveva anche lui provato, svanì, facendo spazio ad uno sfogo di rabbia che fece fremere il corpo del ragazzo.

    Nonostante ciò, la missione doveva procedere e così fu. I due si ritrovarono sul battello che doveva condurli alla loro destinazione ed in poco tempo il porto di Kiri non fu altro che un punto nero sull'orizzonte. Il ragazzo non parlò molto sulla barca, se non per rispondere velocemente e lapidariamente a qualche eventuale domande dell'Akuma. Preferì fissare lo scorrere veloce dell'acqua, lasciandosi cullare dalle onde.

    Arrivati sull'isola, vennero accolti dai due ufficiali di polizia di cui Iko Tsuko aveva parlato. Vestiti in maniera abbastanza povera, in linea con l'aria di miseria che trasudava da quella prima impressione del villaggio. Nonostante non avesse il benchè minimo dubbio sul basso livello d'inteliggenza dei suoi interlocutori, egli non interruppe come avrebbe voluto fare ed alla fine della loro presentazione disse:

    Akuraguri! Ho una domanda. Mi sembra che questo sia un villaggio abbastanza piccolo, quindi non credo sia difficile individuare stranieri o persone del genere. Per caso, ci sono stati avvistamenti di questo tipo? O qualche strana persona che è scomparsa successivamente agli omicidi?

    E avrebbe atteso la risposta, con la braccia incrociate. Inoltre, avrebbe aggiunto alla fine del loro discorso:

    Io credo sia più prudente e saggio iniziare con l'esplorazione delle dimore delle vittime, delle scene del crimine. Però la decisione spetta a lei, avendo io poca esperienza in questo tipo di cose.

    rivolgendosi all'Akuma accanto a lui. Avrebbe fatto poi quello che l'uomo avesse suggerito. Bisognava muoversi in fretta se non si voleva perdere la possibilità di catturare il colpevole, o i colpevoli.

     
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    Il Luogo del Misfatto


    post 2



    catturare vivi i responsabili, fu la cosa che più dispiacque ad Etsuko. lasciare in vita chi con tale efferatezza aveva privato le madri ai propri figli e viceversa era ignobile, in realtà al kiriano la sola azione del lasciare in vita era invisa, erano pochi coloro a cui avrebbe concesso questo onore e davvero pochi quelli che apprezzavano quel dono e lo sfruttavano con sensatezza.
    il chunin aveva svelato tutte le sue carte, appagando la sensazione che aveva avvertito poco prima, tuttavia le informazioni erano davvero scarne, sperava almeno che nei luoghi del misfatto potessero almeno trovare una prova utile che aprisse la possibilità di una pista da seguire.
    non aggiunse altro, era evidente che il mandante volesse farli partire prima possibile, come se fosse seduto su una brace di tizzoni ardenti e quel culo doveva proprio scottargli parecchio.

    IN VIAGGIO

    s'imbarcarono di lì a poco e il viaggio fu poco interessante, nè il genin Akuraguri fu di compagnia e ne il chunin aveva intenzione di essere altrimenti.
    si sedette sulla panchina a poppa dell'imbarcazione, incrociò le gambe e si rilasso, posando lo sguardo su uno dei suoi soliti libri, alzandolo solo di rado, per osservare le nubi in cielo, divertendosi come da piccolo ad associare alle forme aleatorie, fattezze reali e persone. il vento soffiava sul viso e se lo godette a pieno, così come l'area salmastra che tanto amava e che gli provocava un pizzico piacevole nelle narici sino in gola, al sapore di iodio.
    da lontano la vide, prima la terra ferma e poi il villaggio. il luogo era poco pretenzioso, sparute abitazioni, pochi luoghi aggregativi, il classico villaggio di pescatori bifolchi.

    SHOTA

    sbarcarono di poco superato il mezzodì e l'accoglienza lasciava intravedere lo spirito turistico degli autoctoni e tra sguardi sinistri e commenti taciuti i ninja di kiri, arrivarono all'incontro prefissato.
    però che posto accogliente... e che atmosfera gogliardica
    il commento era evidentemente ironico, seppur l'espressione del kiriano era completamente dissociata alle parole poco prima pronunciate.
    eccoli i due ufficiali di polizia di cui gli aveva parlato Iko, e non si sorprese del perchè a quel punto fossero lì. quei due sempliciotti non avrebbero potuto distinguere una carota da una cipolla, figurarsi l'affrontare una serie di efferati delitti, chissà riconducibili a quale sfondo.
    sfoderò il più falso dei sorrisi e attese che il collega salutasse e ponesse le sue domande. Il genin aveva fatto una giusta osservazione, Etsuko tuttavia, aveva sin dallo sbarco notato che non gli era stata posta alcuna domanda al porto, per eventuale registrazione, motivo della visita, alcun tipo di censimento. ma ci tenne ad approfondire la questione, magari il comandante della nave aveva dovuto farlo al posto loro.
    salve colleghi...sono Etsuko. gli aveva posti sullo stesso piano, per farli sentire a proprio agio, sperando almeno di ricevere chiarezza e sincerità da quei due. non ho notato alcun tipo di registrazione o censimento dei visitatori dell'isola, raccogliete per caso un registro o qualcosa del genere? se si ne vorrei una copia al più presto... e con più presto intendo entro la prossima ora. avrebbe sorriso ancora. inoltre, è successo qualcosa di diverso nel corso dell'ultimo anno qui al villaggio? si sa, è un posto piccolo, che ne so, qualche strano affare, nuove opportunità economiche, interessi particolari... tutto quello che vi viene in mente.ancora una pausa per dar modo di assimilare le sue domande. ovviamente saprete anche dirmi l'ora esatta in cui sono avvenuti gli omicidi e se qualcuno ha sentito qualcosa, se avete interrogato già qualcuno e se sì... vorremo risentire quello che hanno da dirci. per ultimo miei cari colleghi e non per importanza, vorrei sentire l'idea che vi siete fatti in merito, senza problemi e con chiarezza. avrebbe sorriso ancora, quell'atteggiamento era davvero bizzarro, rassicurante con il volto, tagliente con le parole. ah... quasi dimenticavo, che non vi venisse in mente di tacere niente... nè per errore ne di proposito... come possiamo dire, noi ninja di Kiri non tolleriamo le prese in giro ne diamo modo a chi lo fa... di raccontare questo tipo di esperienza. avrebbe sorriso ancora per un ultima volta, prima di trasformare improvvisamente l'espressione, sino a renderla cupa, osservando ripetutamente entrambi gl'agenti, irrorando le sue iridi sino a tingerle per pochi istanti della sua innata abilità oculare e del caratteristico colore rosso demoniaco. quel sistema era davvero persuasivo, giusto per mettere le cose in chiaro.

    avrebbe poggiato la mano sulla spalla del compagno in gesto d'assenso a spezzare quell'intervallo temporale durato abbastanza. ottima idea Aku, direi che ci farmo accompagnare dove tutto ha avuto inizio... seguiremo le orme temporali dei delitti e visiteremo le abitazioni dove sono avvenuti, facendoci accompagnare dai nostri Ciceroni...
    avrebbe atteso facendo strada ai loro accompagnatori e sussurando poche parole nell'orecchio del compare.
    dici che ho esagerato?




     
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    Una Nera Follia
    Parte III





    Shota

    Shuppo e Yukko si scambiarono uno sguardo dubbioso quando il giovane Genin si presentò a loro due… nella loro limitatezza interpretarono il nome dello Shinobi come una sorta di nuova forma di saluto, o di invettiva ma in ogni caso imbarazzati dal momento restarono in silenzio. Almeno sapevano come evitare le brutte figure. Da canto loro comunque si misero il più possibile in ascolto concentrati sulle domande che i due Ninja posero. A rispondere fu Yukko, l’unico effettivamente che aveva messo piede fuori da quell’isola, nel continente, e quindi marchiato dalla popolazione indigena come uomo di mondo e designato come poliziotto. Quella era la sua qualità di fatto, per il resto lavorava a tempo pieno come pescatore – Allora, giovane. – chiaramente non sapeva il nome del Genin – Shota non è isolata dal mondo, è solo molto in parte rispetto alle rotte tradizionali e alle zone ittiche più redditizie. Comunque abbiamo contatti stretti con un’altra isola qua vicino. Si chiama Okagame, più piccola di Shota ma altrettanto popolata. Spesso i marinai del nostro si fermano alla loro locanda e viceversa per i loro pescatori. Di conseguenza se vuoi trovare delle persone che non abitanti di Shitto beh… devi andare alla locanda. – fu la semplice conclusione dell’uomo – Ieri è arrivata alla locanda una puttana bravissima! Mi ha già fatto qualche lavoretto… è posso dire che è speciale come poche altre! E’ sempre accompagnata dal suo pappone. Sai, è itinerante. Però merita una visita signori. – fu la colorita aggiunta di Shuppo – Si, certo Shuppo, stranieri? Nessuno, a parte appunto i marinai di passaggio o prostitute. D’altro chi avrebbe interesse a mettere piede su quest’isola? - Yukko proseguì con le risposte – Beh le uniche persone che sanno scrivere sono il sindaco, che ha quasi ottanta anni e non si muove dal letto. L’oste che tiene il conto, quindi più che altro sa scrivere i numeri e… il magazziniere del porto. Certo, ho escluso dalla lista le mogli defunte e i loro mariti Shinobi che praticamente tornano a casa giusto tre volte l’anno. Nessuno altro nell’isola sa scrivere, nemmeno io e il mio amico. Quindi… no, nessun censimento. Poi ripeto, è un’isola tranquilla. Nessun evento da secoli, figuriamoci degli omicidi! Le uniche notizie che riceviamo provengono dai racconti dei Ninja, quando tornano a casa. – a quel punto si incamminarono verso la casa delle prime due donne uccise, giacché era la più vicina in linea d’aria. E non temporalmente sia chiaro. Ma questo non era stato compreso dai due – Le giuro, non sappiamo nulla e ammettiamo la nostra ignoranza, signori Ninja! – fu la sincera confessione di Shuppo – Le donne del paese sono sempre state contrarie alla presenza dei Ninja e delle loro famiglie, le consideravano portatori di iella. Ma nulla di più. La mia idea? Magari una vendetta da parte di un paese straniero? Oppure è opera del mostro delle caverne, la fantasia che le nostre nonnine raccontano ai bambini per spaventarli. Sai, nessuno si avventura di notte nell'entroterra.– chissà, forse non era andato così distante dalla realtà l’ignaro Shuppo.

    Le case delle due vicine erano a circa venti minuti a piedi dal paese, e immersi in una brulla area pianeggiante i due Ninja, accompagnati dalla coppia insolita, giunsero a destinazione. Le due case erano di discreta costruzione e qualità, sicuramente superiore a quello che avevano visto fino a quel momento. Gli edifici si assomigliavano molto, forse perché costruiti dalla stessa mano e nello stesso periodo e l’uno dall’altro distanziavano giusto qualche passo – A destra avete la casa dei coniugi Habe mentre a sinistra la famiglia Yaku. Abbiamo scoperto la loro morte, perché il norcino che passa tutti i giorni per la prima volta in tutti questi anni non ha trovato ad accoglierlo nessuna delle due mogli e avvicinandosi ad una finestra si è accorto, sbirciando chiaramente, dell’incredibile misfatto. Chiaramente la terza donna l’abbiamo trovata per esclusione, siamo andati subito a vedere da loro dopo aver constato la morte di queste due povere donne. Su ordine vostro non abbiamo toccato nulla, ma non abbiamo nemmeno messo qualche sigillo o siamo rimasti di guardia. Ci dispiace, ma sarebbe stato impossibile. –

    A quel punto al duo di Accademici non sarebbe rimasto altro che entrare in una delle due case, indifferentemente e la prima cosa che avrebbero notato sarebbe stato il telo bianco posto sopra al cadavere della donna. Il sangue, ormai rappreso, inzozzava il pavimento. Togliendo il telo l’odore nauseabondo di morte e putrefazione avrebbe invaso ancora di più ulteriormente la stanza e i Ninja avrebbero notato la depravazione che era stata eseguita. Le donne erano vestite, quindi senza alcun segno di violenza carnale, tuttavia erano prive di lingua, occhi e orecchie. Un taglio netto sull’osso frontale era stata sicuramente la causa della morte, la materia cerebrale infatti scendeva lungo la tempia della donna. Avrebbero potuto guardare ovunque ma non avrebbero trovato nessuna traccia né tantomeno alcun indizio specifico – Non sappiamo dove possano essere finiti i tre bambini rapiti, ma erano tutti piccolini e senza il latte materno la vedo nera per la loro sorte – aggiunge Yukko.

    Forse i Ninja salendo al primo, e unico altro piano della casa, avrebbero notato un piccolo dettaglio. La porta finestra che dava su un balcone era aperta e su uno dei quadretti che componevano la porta mancava il vetro di protezione, ma per terra non avrebbero notato alcun resto. Come era possibile? L’assassino aveva eliminato ogni traccia ma aveva volutamente lasciato il cadavere?

    Andando e proseguendo nell’altra casa la situazione si sarebbe letteralmente replicata, con le stesse modalità. Solo un dettaglio cambiava di fatto, il danno mortale alla donna questa volta era stato causato da una precisa, netta e affilata lama che aveva trapassato da parte a parte il cuore della donna.

    Certo, nulla e nessuno avrebbe vietato ad entrambi i Ninja di utilizzare altro tempo per controllare per filo e per segno ogni angolo di quella casa e i dintorni. Ma avrebbe chiesto tempo. E forse per loro questa concessione era un lusso che non potevano permettersi. [Nota QM]Questo è il massimo dei dettagli che potete ricavare da questa prima ispezione. Indagare ulteriormente vi costerà due ore di tempo. A voi la scelta.




    CITAZIONE
    Scelte e nuove possibilità. Tutto in mano vostra, se decidete di indagare riferitemi eventualmente già la tappa successiva così velocizziamo il giro!

    1) Casa della prima donna
    2) Casa della seconda e terza donna (erano vicine di casa): dove siete presenti adesso.
    3) Locanda
    4) Piazza, mercato e casa del sindaco
    5) Entroterra, di notte eventualmente.
    6) Prendere la nave e andare a Okagame
     
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    Missione Mortale


    Morte e Birra


    Per niente Etsuko-sama, bisogna aiutarli a ricordare le cose per bene!

    Sussurò il genin al chunin, sorridendo.

    In pratica i due poliziotti sapevano poco o niente. Però, nella loro ignoranza, erano stati molto utili. Il genin infatti aveva eliminato alcune possibilità grazie alle informazioni che gli erano state fornite. Prima cosa, l'assassino o gli assassini erano, quasi sicuramente, delle persone estremamente capaci. Questo perchè le opzioni erano principalmente due. I colpevoli provenivano da fuori ed allora avevano fatto un eccellente lavoro nel non farsi notare o i colpevoli non erano degli stranieri e avevano nascosto il proprio odio per mesi, forse anni.

    I delitti erano troppo crudeli e specifici per essere casuali e commissionati da qualcun altro, quindi dovevano essere stati per forza generati da un odio profondo. O almeno, questo era quello che il ragazzo credeva al momento. Forse la scena del crimine avrebbe cambiato la sua opinione o l'avrebbe rinforzata. Dopo aver condiviso con i due kiriani le poche informazioni in loro possesso ed aver indicato altri due luoghi da visitare per raccogliere indizi, Shuppo e Yukko li guidarono verso due delle case delle vittime, che distanziavano pochi metri.

    Arrivati lì, Akuraguri ascoltò le informazioni su come fossero stati trovati i cadaveri ed entrò, aspettando che fosse il chunin a farsi strada per primo, nella casa. All'interno, orrore. Le narici del ragazzo vennero assalite da un nauseabondo odore, invocando una reazione del suo stomaco che si rivoltò contro il suo padrone portandolo quasi sul punto di rigettare tutto proprio lì, sul pavimento di quella stanza che un tempo doveva essere stata piena di gioia ma che invece ora urlava solo dolore, sangue e morte.

    Se il chunin avesse alzato il telo bianco posto al di sopra della donna, Akuraguri avrebbe avuto un altro conato, portandosi la mano sinistra alla bocca e cercando di non vomitare. Era la prima volta che il ragazzo assisteva allo spettacolo della morte nel suo avanzato stato di decomposizione.

    Dunque decise di lasciare il suo compagno più esperto ad occuparsi di quella situazione e corse al piano di sopra, per prendere aria ed esplorare. La ricerca non diede i frutti sperati, dato che il ragazzo potè solamente notare una cosa assai strana, ovvero un pezzo mancante della porta finestra rimasta aperta. Sceso nuovamente giù, se il chunin non fosse ancora salito, il ragazzo gli avrebbe fatto segno di avvicinarsi e quando questo fosse successo, in entrambi i casi, avrebbe detto:

    Etsuko-sama, ho trovato qualcosa di interessante, la porta finestra del primo piano ha un pezzo mancante, quindi molto probabilmente è da lì che il colpevole è entrato. Però io credo sia meglio separarci adesso. Io sono praticamente inutile in questo momento, ma credo di essere più utile in un ambiente come la taverna. Se lei mi da il permesso, io le prometto di riportargli indicazioni succulente.

    Se al ragazzo fosse stata concessa l'opportunità, egli si sarebbe fatto indicare o accompagnare da uno dei due poliziotti, togliendosi e nascondendo il copricapo di Kiri prima di entrare all'interno della taverna e di avvicinarsi al bancone, dandosi un occhiata intorno e urlando all'oste:

    Il prossimo giro è su di me!

    Aveva passato molte giornate con i pescatori di Kiri, essendo suo padre uno di essi e aveva dunque imparato come un pugno di ryo e un bicchiere di birra aprivano anche la bocca dei marinai più duri. Ovviamente se ci fossero state poche persone all'interno della taverna, si sarebbe solamente guardato intorno, cercando di capire meglio la situazione.





    La Sanguinaria
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    Legenda:
    Parlato/Pensato Akuraguri
    Parlato/Pensato Haremashita/Satsubatsu

     
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    Scheda di Etsuko della Nebbia

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    ANATOMOPATOLOGO


    il silenzioso confidarsi dei cadaveri



    Il simpatico siparietto tirato su dai 2 sul nome di Akuraguri, la diceva lunga sul livello intellettuale con cui i ninja dell’isola di kiri avrebbero dovuto confrontarsi. Ed Etsuko trasse le conclusioni... quella missione sarebbe stata più complicata del previsto. La serie poi d’informazioni sconclusionate potevano significare tutto e niente. Puttane, papponi e bifolchi, protagonisti di un film già visto che in una sceneggiatura tale non potevano mancare. Immagazzinò tutte le informazioni che i poliziotti stavano fornendo. Nessun dettaglio doveva essere trascurato, soprattutto perché le piste da seguire erano nulle.
    Il tragitto in compagni di quei tizi, parve lungo sebbene si trattasse solo di una ventina di minuti, il chunin, osservò e memorizzò il tragitto, attivando la sua dote innata e vista telescopica per non perdere nessun dettaglio. Qualcosa che fosse sfuggito agli assassini nel tragitto, impronta particolari e altro. Arrivati si accorsero subito che quelle era la destinazione, sin dall'aspetto delle case che rispetto alle medesime del villaggio, erano di gran lunga meglio messe. Le abitazioni gemelle, rivelavano praticamente l’intreccio emozionale che legava le due famiglie che l’abitavano. Avrebbe voluto saperne di più sul perché le donne avessero attratto su di loro, il malvolere della gente di Shota. Anche quello era aspetto su cui indagare.
    Non perse tempo Etsuko, curioso com’era di capire come fosse stato consumato il crimine e secondo quali modalità e tempi. Entrati l’odore acre del sangue stantio e in putrefazione, avrebbe colto di sprovvista i nasi meno affini. Il kiriano tuttavia era un medico e pur di quelli che amava sperimentare sull’anatomia umana. Non perse tempo a scoprire il cadavere e come se nulla fosse si accasciò su di esso per valutarne le cause della morte, i tempi e dettagli sull’estrazione di occhi, orecchie e lingua. Ciò avrebbe fornito anche eventuali indicazioni sulle abilità mediche di chi aveva eseguito quella operazione. Nel primo caso, la morte era sopraggiunta probabilmente per ferita da arma contundente, lo testimoniava il taglio netto sul cranio e la materia celebrale che ne fuoriusciva. Qualcosa simile ad una falce, un martello o un ascia. Avrebbe pensato. Differente invece la causa di morte della seconda vittima, avvenuta per arma da taglio, con ferita precisa e letale al cuore.
    Stesso modus operandi ma probabilmente mani diverse, o la stessa mano, abile però in arti diverse. Avrebbe però quasi escluso a priori il secondo caso. Se così fosse stato, una delle due donne, sarebbe stata allertata dalle urla della prima vittima e avrebbe magari avuto tempo di fuggire e allertare il villaggio. Ma ciò non era avvenuto e ciò lasciava presagire la simultaneità dei reati. Ma questo i corpi ad una analisi più accurata avrebbero potuto evidenziarlo.

    Il norcino dite? A che ora passa di solito dalle abitazioni? È possibile risentire la sua testimonianza? Anche se dubito ne abbiate raccolta una, vero?
    Non si sarebbe preoccupato dell’ironia con cui pronunciava quelle frasi, sicuro com’era che i due non avessero potuto coglierla.
    Si rialzò dal corpo della donna e in quel momento Akuraguri, gli si fece in contro, aveva avuto modo di analizzare il piano superiore. Spiegandogli il dettaglio della finestra e del vetro mancante.
    Hai ragione probabilmente sono entrati di lì... hanno ammazzato le donne, portato via i bambini neonati... ma non mi capacito sul perché abbiano risistemato tutto...
    Credo inoltre che non siano passati dal villaggio, sarebbe stato duro e rischioso, celare a occhi e orecchie le urla o i pianti di un neonato, quindi prenderei in seria considerazione anche l’ipotesi di perlustrare l’entroterra... il deterrente del mostro, avrebbe potuto mantenere i curiosi lontano dai loschi affari di chi ha operato. Ma perché prendere i bambini? Privare i padri, di qualsiasi ragione d’esistere? Aizzarli contro il villaggio ninja che doveva proteggerli? È troppo presto per dirlo vero Akaraguri?

    Avrebbe pronunciato il discorso in silenzio, lasciando che solo le orecchie del Genin potessero udirlo senza condividere considerazioni personali con chi non doveva udirle.

    Son d’accordo con te Aku, direi che è arrivato il tempo di dividerci... io mi fermerò ancora un po' qui... per poi recarmi nell’abitazione della terza vittima.
    Mi raccomando fai attenzione... non sottovalutare i segreti degli abitanti del villaggio. Son sicuro che quando ci rivedremo, avremo tante cose di cui parlare.

    Lasciò che il Genin abbandonasse l’abitazione, assieme ad uno dei poliziotti. Etsuko invece decise di approfondire la perlustrazione delle case, dal piano inferiore ai piani alti senza tralasciare nulla. Il dettaglio dei neonati, non poteva condizionarlo, lasciarsi coinvolgere significava fare un passo verso il fallimento. Doveva rimanere più lucido possibile. Sperava inoltre che l’innata abilità gli avrebbe concesso di poter impiegare meno tempo di quello dovuto per la ricerca degli indizi.
    Terminata la perlustrazione avrebbe parlato ancora al poliziotto restato con lui.

    Bene, qui è tutto, direi che possiamo spostarci alla prossima abitazione, la casa della terza vittima.



    Chakra: 75/75
    Vitalità: 15.5/15.5
    En. Vitale: 30/30
    Statistiche Primarie
    Forza: 475
    Velocità:  525
    Resistenza: 475
    Riflessi: 525
    Statistiche Secondarie
    Concentrazione: 500
    Agilità: 500
    Intuito: 500
    Precisione: 500
    Slot Difesa
    1: ///
    2: ///
    3: ///
    Slot Azione
    1: ///
    2: ///
    3: ///
    Slot Tecnica
    1: ///
    2: ///
    Equipaggiamento
    • Coltelli da Lancio × 3
    • Bomba Gelo × 1
    • Parabraccia in Ferro × 1
    • Spiedi Potenziati × 8
    • Kunai × 8
    • Tonico di Recupero Minore × 1
    • Tonico di Ripristino Minore × 1
    • Tonico di Recupero Medio × 1
    • Gambali in Ferro × 1
    • Veleno Debilitante B1 (5 dosi) × 1
    • Lancia Spiedi × 1
    • Shuriken × 2

    Note
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    Il Fiore Lupo

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    Una Nera Follia
    Parte IV




    - No, nessuna testimonianza presa o raccolta signor Ninja – fu l’amara e prevedibile conclusione di Yukku. Osservando con attenzione i cadaveri Etsuko avrebbe ottenuto informazioni importanti sulle dinamiche della morte. Entrambe le donne in primo luogo erano state trucidate la stessa notte. Esattamente due giorni prima della convocazione da parte di Kiri. Quindi di base tornava con il racconto dei due vigilanti. Il Norcino si era accorto dei cadaveri, aveva informato Yukku e Shuppo e loro due dopo di che si erano interfacciati con Kiri. Apparentemente i due tizi stavano raccontando quantomeno la verità da quel punto di vista.

    I tagli che avevano reciso lingua, exenteratio orbitae e la rimozione delle orecchie erano stati fatti da una mano ferma ed esperta, oltreché una lama adatta decisamente affilata. Su quello non vi era il minimo dubbio, chiunque fosse stato aveva una notevole conoscenza medica e delle arti associate. Un Ninja forse? Una domanda lecita. Ma la vera scoperta sarebbe stata data dagli occhi del Chunin. Qualcosa avrebbe attirato la sua attenzione, a poco meno di cento metri dalla casa. Una sorta di ammasso, difficilmente identificabile nonostante l’abilità oculare. Ma raggiungendolo avrebbe scoperto il secondo orrore. Lasciati, praticamente lì per caso, come se avessero perso valore il Kiriano avrebbe trovato sei occhi, sei orecchie e tre lingue. I resti delle donne. Ma perché affannarsi così tanto e poi gettarle al vento? Guardando poi bene avrebbe notato dei passi, delle tracce. Una persona sola a quanto sembrava si era mossa in quella zona, avanti e indietro verso le due case, e seguendo il tragitto che aveva compiuto il Chunin si sarebbe fermato nei pressi di un torrente, carico di acqua e dalla corrente sostenuta. Lì, avrebbe perso le tracce. Il probabile assassino aveva sfruttato il fiume per nascondere il suo movimento successivo. Yukku si sarebbe a quel punto intromesso: - Questo è il torrente Sagai, taglia a metà l’isola e sgorga al centro della stessa. In realtà…. Se procediamo verso l’interno dell’isola e svoltando a circa un chilometro da qui arriveremo direttamente alla terza casa. Lascio a te la decisione, non ho problemi. - Comunque in quelle due case non avrebbe ottenuto altri dettagli.

    Invero a prescindere dalla scelta del percorso la terza casa avrebbe consegnato al Chunin alcuni dettagli aggiuntivi – Abbiamo fatto la scoperta della donna per “scrupolo” diciamo. Quando abbiamo visto il corpo delle due donne uccise… ci siamo chiesti se anche la moglie del terzo e ultimo genin potesse essere rimasta coinvolta e le nostre preoccupazioni si sono rivelate fondante, purtroppo. – fu la considerazione desolata dell’uomo. Comunque il Chunin avrebbe evidenziato le stesse modalità di effrazione e di omicidio. La donna aveva ricevuto, sicuramente dalle spalle ignara, una sorta di spadata che le aveva aperto in due il cranio e a quel punto, morta, le erano state brutalmente inflitte quelle depravazioni fisiche. Tuttavia a differenza delle altre case la vista del Chunin avrebbe notato un dettaglio tutt’altro che trascurabile. Sotto il letto matrimoniale, al piano di sopra, si sarebbe trovata una cassaforte, piccola e non più grande di trenta centimetri per lato. Osservare il contenuto all’interno sarebbe stato impossibile, perché essa era stata schermata in qualche modo da una copertura di chakra. La cassaforte era ancorata al pavimento ma una forza discreta sarebbe stata in grado di strapparla da terra. Se ne avesse parlato o comunque Yukku fosse stato presente avrebbe commentato: - Conosco un tipo al porto… diciamo… in grado di aprire questo genere di aggeggi. Non ci vorrà molto. E’ bravo, ma si fa pagare. – Certo, ammesso e non concesso che il Chunin avrebbe provato a suo modo. [Nota Cassaforte]Potenza: 40 Durezza: 4, per romperla ma potresti correre dei rischi, come no. Oppure puoi trovare la chiave. Ammesso che sia ancora presente da qualche parte. A te la scelta.


    Per Akuraguri la situazione si sarebbe sviluppata in una maniera decisamente più dinamica. Esprimendo la volontà di muoversi verso la Locanda Shuppo si sarebbe intromesso: - Quasi quasi, verrei anche io. Non mi dispiacerebbe sbattermi la puttana, se devo essere sincero. – beh, l’onesta prima di tutto no? Comunque avesse deciso di muoversi, se da solo o meno, Akuraguri ritornando al paese ed entrando alla locanda avrebbe incrociato il capitano della nave all’entrata, intento a chiudersi la cerniera dei pantaloni. Con un occhiolino ben indirizzato verso il Genin fece capire che aveva raggiunto il suo scopo, e felicità per quel giorno. La locanda all’interno non gridava certo al miracolo. Era disposta su due piani. Quello terra e uno rialzato che ospitava cinque camere e un bagno. Il puzzo di chiuso, da settimane, unito al vomito sparso qua e là dei marinai e l’acre odore alcolico del grog rendevano quel luogo un posto decisamente evitabile. Comunque servendosi al bancone gli occhi del Kiriano sarebbero caduti inevitabilmente su una figura che si stagliava, decisamente, rispetto alla media del posto. Un uomo, vestito elegantemente e dallo sguardo rigido ma estremamente fiero, era seduto sul tavolo più vicino che portava al piano superiore ed era intento a contare dei soldi che aveva appena ricevuto. Davanti a lui aspettavano un paio di uomini. Poi avrebbe puntato la vista verso il Genin, ritornando ai suoi affari dopo qualche attimo. L’oste si sarebbe accorto della curiosità di Akuraguri e avrebbe commentato: - E’ il protettore della nostra concubina, signore. Le posso garantire che la sua abilità... qua è sprecata! Non se ne pentirà! 150 Ryo per una scopata. Dai direttamente i soldi, non aspettarti una risposta. E’ qua da giorni e non ha spiaccicato una sola parola. Sono arrivati da una terra lontana, una vera puttana esotica! Lei parla anche fin troppo. A differenza di quel tipo scorbutico. –

    Se Akuraguri avesse deciso di richiedere i servizi della giovane concubina, così l’aveva chiamata l’oste, avrebbe dovuto avvicinarsi all’uomo aspettando il suo turno. Non ci sarebbe voluto molto. Il primo uomo tra salire e scendere le scale ci impiegò cinque minuti mentre il secondo non più di una decina. Giunto davanti all’uomo in nero il Genin non dovette pagare alcun denaro. L’uomo fece segno con la mano di salire direttamente. Perché? Cosa significava? Cosa avrebbe deciso di fare?





    CITAZIONE
    A voi la palla!

    Ecco le scelte sempre disponibili

    1) Casa della prima donna (Visitata, presenza di Etsuko)
    2) Casa della seconda e terza donna (erano vicine di casa): visitate.
    3) Locanda (Akuraguri
    4) Piazza, mercato e casa del sindaco
    5) Entroterra
    6) Prendere la nave e andare a Okagame
    7) Entroterra.
     
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    Missione Mortale


    L'Oste e la Concubina


    Shuppo, in barba al proprio dovere, decise di accompagnare Akuraguri alla locanda, non per aiutare il genin, ma per poter visitare la prostituta che lì stava albergando. Arrivati lì, in un silenzio quasi religioso, i due incontrarono il capitano della nave che aveva portato il gruppo di Kiri su di quella sperduta isola. Quell'uomo aveva evidentemente appena usufruito dei servizi della ormai rinomata donna ed ora soddisfatto, stava ritornando alla sua imbarcazione.

    All'interno della locanda, la scena era molto simile a quella che il giovane si era aspettato di osservare. L'odore nauseabondo che invase le sue narici era lo stesso a cui quest'ultime erano state abituate da molte visite in posti simili. Inoltre, senza troppo rimuginare, il ragazzo aveva compreso come l'uomo vestito in maniera elegante fosse il protettore della giovane concubina che inabitava il piano superiore. Questo ruolo venne confermato anche dall'oste, che diede al giovane altre importanti informazioni.

    Il ragazzo si avvicinò all'oste, appoggiandosi sul bancone:

    Caro signor oste, il mio nome è Akuraguri Kenkichi. Ho saputo dal qua presente signor Shuppo che lei è uno degli uomini più acculturati dell'isola. Quindi sono venuto qui a chiederle un po' di informazioni su due cose principalmente.

    Disse inizialmente, cercando di sfoggiare un sorriso smagliante per ammaliare il suo interlocutore:

    La prima è la presenza di stranieri in città. Soprattutto stranieri che siano stati elementi di spicco e siano poi scomparsi velocemente. Seconda è invece la situazione fra le donne di quest'isola ed i ninja. Chi era contro la presenza dei ninja di Kiri? Come mai?

    Dopo aver esaurito queste domande ed essersi annotato mentalmente le risposte, il ragazzo si spostò verso il protettore, volendo parlare con lui, ma, religiosamente aspettato il suo turno, venne mandato immediatamente al piano superiore. Sorpreso, il ragazzo esitò per un attimo, ma poi decise di salire, con un semplice ragionamento. Questa forse era un occasione per raccogliere più informazioni di quante non avesse già.

    Inoltre aveva già in mente l'intenzione di parlare alla concubina e questa era l'occasione perfetta. Dunque si avviò su per le scale, bussando alla porta. Mentre stava bussando alla porta, sentì come un pizzicotto colpirgli la faccia e la voce di Haremashita che, imbronciata, gli diceva:

    Aku! Ma cosa stai facendo!

    Ignorando la bambina, il ragazzo bussò nuovamente ed entrò qualche secondo dopo.



    La Sanguinaria
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    Legenda:
    Parlato/Pensato Akuraguri
    Parlato/Pensato Haremashita/Satsubatsu


     
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    Scheda di Etsuko della Nebbia

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    la terza casa


    tesori nascosti



    I cadaveri spesso parlavano più di quanto avrebbero fatto in vita o per lo meno dicevano esclusivamente la verità. Così le donne avrebbero confermato al kiriano, quanto i due improvvisati agenti avevano affermato. L’ispezione del medico aveva evidenziato la mano esperta nella macabra operazione. Che si fosse trattato di ninja? Beh, cominciava a pensarlo.
    Quando fu fuori, intravide grazie alle sue abilità oculari un dettaglio non trascurabile, era a colloquio con Yuppo, quando piantò la guardia lì sul posto per addentrarsi di poco lontano ai margini della foresta. Quello che da lontano non era riuscito a identificare fu tanto chiaro quanto oscuro il significato. Le parti mancanti del corpo delle donne giacevano al suolo, gettate, quasi fossero prive d’importanza. La situazione era davvero intricata e ora Etsuko era assorto nei suoi pensieri, cercando di riordinarli.

    Delle donne, mogli di ninja di kiri, vengono assassinate tutte nel giro di una notte, tutte allo stesso modo e probabilmente dalla stessa mano e dallo stesso mandante… nemici sull’isola? L’odio degli abitanti… che possa essere un movente? Probabile.
    Poi trovo questi…


    Avrebbe osservato inginocchiato i ritrovamenti, quasi osservasse dei fiori sui prati. Mentre ragionava solo ad alta voce.

    Perché buttarli dopo aver faticato con cotanta meticolosità per toglierle alle legittime proprietarie? Che fossero servite per un rituale espletato? Può essere… ma non è certo.

    Avrebbe seguito le impronte fino al torrente, lì le tracce si perdevano, anche quello rafforzava le convinzioni che si trattasse di ninja. Disfarsi così di ogni traccia non era semplice, eludere così le capacità di un sensitivo, lo sarebbe stato?
    Avrebbe provato a percepire eventuali presenze di chakra lì in prossimità del torrente , prendendosi il tempo necessario per la concentrazione. subito dopo avrebbe chiamato Yuppo, convalidate le prove, le avrebbe raccolte in un sacchetto di plastica per farsene carico.
    Udite le parole del poliziotto, avrebbe seguito il sentiero che dal torrente li avrebbe portati alla terza casa, mantenendo sempre attiva l’abilità oculare lungo il percorso, proprio per evitare di tralasciare ogni seppur irrilevante dettaglio.
    Avevano ispezionato la casa per scrupolo, aveva detto l’agente.
    Che oculatezza, gli sarebbe venuto di rispondere… trattenendosi e sarebbero entrati in casa. L’abitazione era la scena di un crimine, il modus operandi, identico. La donna era stata colta alle spalle e la sua vita stroncata da un unico e preciso colpo, poi, lo stesso rituale.
    Aveva ottenuto tutto ciò che si potesse ottenere da quei corpi, così si sarebbe dato all’ispezione della casa. Non sarebbe stato difficile individuare la cassaforte al di sotto del letto matrimoniale. Ad una priva occhiata e per occhiata s’intende una alquanto perlustrativa, il contenuto era protetto da una sorta di tecnica o chakra che lo schermava agl’occhi più indiscreti. Yuppo, avrebbe provato a rendersi utile con un consiglio su eventuale apertura. Il chunnin spostato il letto e fatta pressione avrebbe provato a disancorarla dal pavimento. Sicuramente il contenuto non era d’interesse per l’assassino che l’aveva lasciato nella casa della vittima ma magari avrebbe potuto fornire qualche informazione in più. In una situazione del genere era più di qualcosa.

    Grazie Yuppo… credo che il tuo consiglio sia il migliore delle alternative, ora però perdonami, ho bisogno di riflettere da solo… aspettami all’esterno ti raggiungerò tra poco.

    Avrebbe atteso che l’agente fosse uscito. Per cercare quello che da subito aveva preventivato di trovare. Se c’era una cassaforte, ci doveva essere una chiave. Se era ancora nella casa o nei pressi, l’avrebbe trovata, quant’è vero che si chiamava Akuma. Se avesse scovato la chiave, avrebbe provato ad aprire la cassaforte, tenendo per se il contenuto. Dopo, avrebbe caricato la cassetta e uscito dall’abitazione l’avrebbe ceduta all’agente.

    Bene, credo che al porto sapranno dirci cosa c’è dentro… incamminiamoci…

    Non avrebbe chiesto se Yuppo era disponibile a trascinarsela dietro, d’altra parte avevano chiesto loro l’aiuto di Kiri… questo significava aiutare. Se Etsuko avesse già scoperto il contenuto della cassetta, la visita al porto sarebbe stato motivo e possibilità di raccogliere informazioni… inoltre avrebbe voluto pure notare l’espressione del neo collega al contenuto o al NON contenuto della cassaforte…
    Poi cosa non trascurabile, perché al porto vi era qualcuno in grado di manipolare il chakra per aprire oggetti d'uso ninja?
    Doveva procedere per avere risposte e il kiriano non si sarebbe di certo tirato indietro.

    Allora andiamo?

    Avrebbe detto, volgendo il pensiero a ciò che invece sarebbe potuta essere l’esperienza di Akuraguri.




    Chakra: 74/75
    Vitalità: 15.5/15.5
    En. Vitale: 30/30
    Statistiche Primarie
    Forza: 475
    Velocità:  525
    Resistenza: 475
    Riflessi: 525
    Statistiche Secondarie
    Concentrazione: 500
    Agilità: 500
    Intuito: 500
    Precisione: 500
    Slot Difesa
    1: ///
    2: ///
    3: ///
    Slot Azione
    1: ///
    2: ///
    3: ///
    Slot Tecnica
    1: ///
    2: ///
    Equipaggiamento
    • Coltelli da Lancio × 3
    • Bomba Gelo × 1
    • Parabraccia in Ferro × 1
    • Spiedi Potenziati × 8
    • Kunai × 8
    • Tonico di Recupero Minore × 1
    • Tonico di Ripristino Minore × 1
    • Tonico di Recupero Medio × 1
    • Gambali in Ferro × 1
    • Veleno Debilitante B1 (5 dosi) × 1
    • Lancia Spiedi × 1
    • Shuriken × 2

    Note
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    Il Fiore Lupo

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    Una Nera Follia
    Parte V




    L’oste rispose senza troppi problemi allo Shinobi: - Stranieri? Ne vediamo spesso. Noi siamo un posto di passaggio, spesso qui alla locanda passano facce mai viste prima o persone sconosciute. Non è certo una novità. I marinai passano dal porto per rifornirsi e qui alla locanda per staccare qualche giorno o ora dalla vita di mare. – concluse l’uomo.

    Scegliendo di incontrarsi direttamente con la prostituta Akuraguri, con tutta probabilità, agì di impulso inconsapevolmente dirigendosi in quello che alcuni avrebbero definito come la tana della vipera. Compiendo giusto quel paio di passi in avanti il giovane Genin si ritrovò davanti alla porta in legno che dava sulla stanza della donna tanto desiderata e aprendola il Kiriano si sarebbe trovato catapultato in un ambiente molto diverso rispetto a quello precedente. Al posto della puzza di grog avariato un gradevole profumo di rosa e lilla si espandeva in tutta la stanza. Candele rosse e tessuti di pregevole fattura rendevano il piccolo locale gradevole alla vista e dai colori tendenti al calore, a casa e alla passione.

    Un letto matrimoniale dominava visivamente la stanza. Nonostante la nomea di quel posto non sembrava affatto che qualcuno era passato lì pochi minuti prima. Tutto era in ordine e quando il Genin si ritrovò all’interno della stanza vide di spalle una giovane ragazza, dalla bellezza a dir poco sconvolgente. Intenta a sistemare le lenzuola si girò graziosamente verso il nuovo arrivato. Spostando lo sguardo i suoi codini gemelli si sarebbero mossi insieme con lei e altrettanto il viso si sarebbe finalmente mostrato all’uomo. Uno sguardo angelico e un corpo mozzafiato avrebbero letteralmente risvegliato i sensi per qualunque genere di persona.

    Il suo vestito era sensuale e in un gioco di vedo e non vedo lasciava traspirare le forme perfette e abbondanti della donna, la quale osservando il Kiriano allargò le braccia in segno di benvenuto: - Dunque… vedo che abbiamo finalmente un piccolo fiore oggi. I tuoi vestiti tradiscono le tue forme, giovane soldato. I tuoi muscoli e il tuo sguardo non mentono davanti ai miei occhi ma il tuo cuore... quello deve essere ancora scaldato. – disse con un tono che richiamava la più calda e sporca delle proposte. Abbassando con una grazia sopraffina la propria vestaglia e mostrando così al giovane i propri seni e i propri fianchi, senza veli, proferì con un tono ammaliante, quasi come quello di una Vedona Nera – Unisciti a me. E solo dopo parleremo. Farò di te… finalmente un vero uomo.– una proposta che suonò più come un ordine che come un semplice invito. Come faceva a sapere che l’idea iniziale del giovane Kiriano era quella di comunicare? O era tutto frutto di una semplice coincidenza? Ma la vera domanda sarebbe stata solo una: sarebbe riuscito a resistere ad una tale malia? [Competenza PNG]

    Malia Oscura del Desiderio

    Richiamo della Vedova
    Abile: L'utilizzatore è considerabile estremamente attraente: pg o png possono essere più facilmente attratti dall'utilizzatore, essendo più accomodante alle sue richieste.
    [Da genin in su]

    Richiamo Carnale
    Villaggio: Personale
    Posizioni Magiche: Nessuna (0)
    L'illusione si attiva se la vittima osserva l'utilizzatore spogliarsi davanti a sé. L'attrazione della vittima aumenterà, rendendola propensa a lasciarsi andare alla libido e alle pulsioni sessuali. L'utilizzatore può impartire una richiesta sessuale alla vittima; la richiesta non può danneggiare sé stesso o terzi. L'efficacia è pari a 30, l'illusione termina se l'utilizzatore si allontana più di 30 metri dalla vittima.
    Tipo: Genjutsu -
    Sottotipo: Supporto
    (Consumo: Quasi Alto)
    [Da chunin in su]


    Potenza: 50 (+10 Bonus Concentrazione Tecnica Focalizzata +10 Impronta Chakra Oscurità)

    Genjutsu Perfette [0]
    Speciale: L'utilizzatore può utilizzare 2 abilità "Talento" applicandole alla stessa genjutsu, 1 volta ogni 2 round.
    [Da chunin in su]

    Tecnica Focalizzata [2]
    Talento: L'utilizzatore può eseguire una tecnica avanzata con un bonus di 3 tacche ad una statistica secondaria scelta all'acquisizione dell'abilità; può essere utilizzata 1 volta ogni 2 round. Non è possibile sfruttare altre abilità "Talento" in combinazione.
    [Da chunin in su]

    Impronta di Chakra Oscurità [2]
    Talento: L'utilizzatore ottiene l'impronta Oscrutà. È possibile avere massimo 3 impronte di Chakra. L'impronta aumenta di +10 la potenza delle tecniche avanzate di tipo Kageton o tecniche derivate non elementali o +10 l'efficacia dei Genjutsu Non è possibile sfruttare le altre abilità "Talento" in combinazione.
    [Da chunin in su]

    Azione Rapida [1]
    Abile: L'utilizzatore può annullare l'attivazione di un AdO avversario una volta a round; l'utilizzo dell'abilità deve essere specificato prima dell'attivazione dell'AdO.
    [Da genin in su]


    Durante il percorso verso la terza casa le capacità di sensitivo del Chunin non permisero di cogliere nessun dettaglio riguardo alla presenza di persone particolari ma avrebbe notato qualcosa di estremamente singolare. Al limite del raggio delle sue percezioni i suoi sensi avrebbero notato la presenza di una sorta di corrente di chakra, che si muoveva come il vento e si spostava in maniera apparentemente casuale. Anzi erano più correnti e tutte si rivolgevano verso l’entroterra. Sarebbe stato impossibile determinare informazioni aggiuntive, se non che fossero correnti molto intense come densità di chakra. Ma si trattava di un chakra neutro, puro. Privo di impronta. Che fosse in qualche modo legato alla storia dei mostri? O era pura fantasia?

    Comunque nella terza casa Etsuko non avrebbe trovato alcun genere di indizio sulla chiave, non era semplicemente presente. Di conseguenza una volta ritornati al porto il primo incontro che ebbe fu con dei tizzi conosciuti da Yukku. Scambiando così due parole il Chunin avrebbe raccolto una storia interessante. Uno dei tre marinai descritte un evento alquanto strano: - Tre giorni fa ho avuto avvistamento singolare. Dall’altra parte dell’isola ci sono zone di pesca particolari, e solo i più bravi di noi osano sfidare le correnti di quei posti e io sono uno di quelli. Solo che… ho visto arrivare una zattera, con un uomo solo sopra, e quasi come se fosse un semplice ruscello… ha superato tutte le correnti e si è fermato sulla riva! – intervenne l’altro - Mah, secondo me hai bevuto fin troppo! – offeso cercò di difendersi - Non credermi allora, comunque Yukku se vuoi ti indico la strada. Almeno da arrivarci a piedi. -

    Poi avvenne il secondo incontro: quello con l’amico di Yukku, il quale da bravo intermediario cercò di trovare un accordo discreto tra le due parti. Yotaku, così si chiamava il ladro perché di fatto era tale e dopo aver notato e analizzato la cassaforte in un angolo lontano da occhi curiosi, diede il suo parere: - Allora posso farlo anche in fretta ma mi costerà molti strumenti e vari tentativi. E’ una cassaforte Ninja, di quelle di buona fattura. Strano vederle in questi posti. Ma non faccio domande, sono un professionista. – squadrò il chunin dall’alto al basso cercando qualcosa, anche se non era ben chiaro cosa - Non per farmi gli affari vostri… ma si legge lontano un chilometro che sei un Ninja, e voi Shinobi avete sempre del veleno o quelle cose riforzanti che chiamate tonici con voi no? Il mio scambio è semplice: un veleno o dei tonici in cambio del contenuto della cassaforte. Affare fatto? – Al Chunin la scelta.





    CITAZIONE
    Ebbene sì. E' arrivato il momento delle scelte.

    Ecco i luoghi disponibili

    1) Casa della prima donna (Visitata)
    2) Casa della seconda e terza donna (erano vicine di casa): visitate.
    3) Locanda (Akuraguri)
    4) Piazza, mercato e casa del sindaco
    5) Entroterra (ora che ha usato le capacità di sensitivo
    6) Prendere la nave e andare a Okagame
    7) Il luogo della zattera.
     
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    Missione Mortale


    La Missione Prima di Tutto


    L'oste non fu per niente d'aiuto, dando al ragazzo le stesse informazioni che egli aveva avuto dai due poliziotti. Ma comunque, forse la scelta di Akuraguri fu troppo avventata, probabilmente dettata dall'inesperienza del giovane genin. Il ragazzo si avvicinò alla porta, bussò ed entrato, si trovò catapultato in un mondo completamente diverso.

    Le spalle di una giovane donna, di un colore marmoreo attirarono l'attenzione del ninja, che si fermò con la bocca aperta, ad osservare quella graziosa figura. I suoi lineamenti finalmente vennero svelati, quando lei si girò, facendo balzare il cuore in gola ad Akuraguri, che iniziò a sudare coposiamente ed a deglutire con fatica.

    Il suo sguardo si poggiò poi sulle sue perfette forme, riempiendo ancora di più di desiderio il giovane. Le parole della donna risuonarono nella stanza, dolci come il miele, con una cadenza musicale, quasi conducendo il giovane verso di sè. Il ragazzo però rimase fermo, interdetto, pietrificato da quella bellezza.

    Le forme della ragazza iniziarono ad essere liberate da quei seducenti vestiti, ma in quel momento Akuraguri arrossì e si coprì la faccia con le mani, bloccando la sua vista. Cosa era successo al ragazzo, che aveva trasformato la voglia in vergogna? Era la voce di Haremashita, che tuonava terribile all'interno della testa del ragazzo:

    PERVERTITO! COME TI PERMETTI DI SOLO PENSARE QUELLE COSE DURANTE UNA MISSIONE?

    La testa gli sì riempì di urla della piccola Kenkichi che gli intimava di uscire dalla stanza in quel momento. Il ragazzo, abbastanza preso alla sprovvista, indietreggiò, scusandosi costantemente con la bellezza presente e continuando a tenersi la mano davanti agli occhi, inciampiando e scusandosi, uscì. Da lì iniziò a parlare, in maniera abbastanza forte affinchè la donna all'interno della stanza lo sentisse:

    Signorina, scusi per il disturbo, ma sono venuto qua solo per parlarle, non per altro. Appena ha un minuto venga a trovarmi, sarò fuori dalla porta.

    E detto ciò, si sarebbe messo accanto alla porta, seduto sul pavimento, dopo aver fatto un cenno al protettore della concubina per fargli capire di poter continuare a mandare persone sopra, dato che lui non stava usufruendo dei servizi della signorina.

    Durante l'attesa, si sarebbe dovuto sorbire i rimproveri continui di Haremashita, che lo chiamò un bimbo immaturo, un ragazzetto eccitato, uno stupido senza testa. Quando finalmente la ragazza avesse finito di parlare, il giovane Kenkichi si sarebbe scusato profondamente di aver lasciato per un attimo che i suoi desideri carnali intervenissero nella via della missione. Se poi la donna fosse finalmente uscita dalla camera, le avrebbe chiesto se ci fosse un posto dove lei ed il suo protettore potessero parlare in privato con il kiriano. Arrivati in un posto del genere, il ragazzo avrebbe detto:

    Signorina, il mio nome è Akuraguri, il suo? Ho delle domande da farle, ma anche lei, signore, può rispondere. Da dove provenite lei ed il suo protettore? Ha avuto qualche cliente particolare in questi due giorni? Ha ricevuto qualche notizia particolare, qualche pettegolezzo, qualche informazione? Soprattutto incentrata sugli omicidi che sono stati compiuti su di quest'isola?

    Ed avrebbe atteso le risposte a debita distanza da quella bellezza incantevole.


    La Sanguinaria
    SPOILER (click to view)

    Legenda:
    Parlato/Pensato Akuraguri
    Parlato/Pensato Haremashita/Satsubatsu


     
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    Scheda di Etsuko della Nebbia

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    una nera follia


    Affari Loschi



    La scelta di recarsi al porto per incontrare il fantomatico amico di Yukku, aveva palesato diverse indiscrezioni e con esse possibilità prima non preventivate. Etsuko trovò interessante il racconto sulla zattera che cavalcava le onde e le correnti dall’altra parte dell’isola. Ma agli occhi dei presenti non volle dare troppa importanza, non era ancora sicuro delle persone con cui aveva a che fare. Così quando intervenne l’altro dandogli dell’ubriacone, Etsuko sorrise:
    ah si… ricordi com’era nell’aspetto o potresti darci qualche particolare in più che ci aiuti a credere alla tua storia?
    Sicuro che l’uomo volesse essere d’aiuto ai due, si offrì di indicarci la strada. Fece cenno a Yukku d’assenso e lasciò che il collega memorizzasse il percorso.
    L’altro incontro fu invece, come possiamo dire, “illegale”. L’amico di cui il poliziotto aveva parlato, altri non era che un ladro, un mercenario pronto a prestare servigi in cambio di soldi o meglio…
    Già il fatto che l’avesse squadrato in quel modo, infastidì il chunin, così alla richiesta di scambio rispose squadrando l’uomo dalla testa ai piedi ricambiando il favore E rivoltosi all’altro avrebbe continuato:
    diciamo che viste le tue faccende illecite e essendo noi posti a preservare la legge, già il lasciarti in libertà sarebbe una congrua ricompensa ma mi sento buono oggi se sarò soddisfatto del lavoro svolto, penserò a non ucciderti e magari cederti una parte del mio equipaggiamento. Ma bada…
    si avvicinò minaccioso, con il suo, al volto del ladruncolo, accendendo di cremisi le sue iridi. Prova a far parola di tutto questo con qualcuno e ti verrò a cercare in capo al mondo per strapparti una ad una le dita delle tue mani, così imparerai a privare un ninja del suo equipaggiamento e poi vedremo come da professionista potrai esercitare la tua attività.
    Ammesso e concesso che il ladro avrebbe svolto al meglio la sua mansione e Etsuko ottenute tutte le informazioni necessarie dalla cassaforte, il chunin avrebbe ceduto uno dei suoi tonici ma mentre lo passava all’uomo avrebbe aggiunto.
    Aspetta un attimo, non avere fretta… sarai sicuramente a conoscenza, visto i tuoi affari, di un uomo giunto sull’altra sponda dell’isola, tre lune fa… se mi saprai dire qualcosa, potrai racimolare qualche moneta oltre al tonico, il che fa sempre comodo…
    Avrebbe poi pagato l’uomo e si sarebbe allontanato assieme a Yukku.
    Bene Yukku, io direi di recarci a verificare la zona di cui ti ha parlato il tuo amico, hai memorizzato il percorso vero?
    Vorrei però procedere addentrandoci nell’entroterra a proposito com’è la storia dei mosti? Dimmi qualcosa di più…

    Avrebbe chiesto al poliziotto di esplorare un po' di più l’entroterra per raccogliere informazioni utili sulla fonte di chakra che aveva avvertito nel tragitto verso la terza casa, le correnti di chakra che avrebbe definito puro, erano a dir poco peculiari e direzionate tutte al centro dell’isola. Non si sarebbero addentrati troppo, si era ripromesso di perlustrare in modo approfondito la zona con l’ausilio di Akuraguri… a proposito…
    Yukku prima di recarci lì dove è giunta la zattera, che ne pensi di mandare qualcuno a chiamare i nostri amici? È un po' che si sono allontanati e non vorrei che si stessero divertendo troppo o troppo poco… non vorrei che Shuppo, si sia intrattenuto in modo sconveniente con qualche puttana nell’orario di lavoro, a tal proposito dovresti rispondere tu, delle sue azioni.
    Avrebbe scritto una lettera di suo pugno, arrotolata e affidatala al poliziotto.
    Falla recapitare al mio compare alla locanda…
    Sicuro che potesse affidarla a qualcuno per farla recapitare, Etsuko avrebbe sollecitato il poliziotto a riprendere il cammino. C’erano bambini da salvare e un mistero da risolvere e gl’indizi raccolti erano ancora troppo frammentari.

    Intanto la lettera recitava poche parole:

    CITAZIONE
    non ti sarai mica messo a bere, vero?
    Ho tanto su cui aggiornarti
    Tra 1 ora alla piazza del villaggio.

    Etsuko


    Chakra: 74/75
    Vitalità: 15.5/15.5
    En. Vitale: 30/30
    Statistiche Primarie
    Forza: 475
    Velocità:  525
    Resistenza: 475
    Riflessi: 525
    Statistiche Secondarie
    Concentrazione: 500
    Agilità: 500
    Intuito: 500
    Precisione: 500
    Slot Difesa
    1: ///
    2: ///
    3: ///
    Slot Azione
    1: ///
    2: ///
    3: ///
    Slot Tecnica
    1: ///
    2: ///
    Equipaggiamento
    • Coltelli da Lancio × 3
    • Bomba Gelo × 1
    • Parabraccia in Ferro × 1
    • Spiedi Potenziati × 8
    • Kunai × 8

    • Tonico di Ripristino Minore × 1
    • Tonico di Recupero Medio × 1
    • Gambali in Ferro × 1
    • Veleno Debilitante B1 (5 dosi) × 1
    • Lancia Spiedi × 1
    • Shuriken × 2

    Note
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41 replies since 5/5/2020, 18:08   853 views
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