Notte di Mezza EstateHoshi, Sho, Fudoh

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    Notte di Mezza Estate


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    Chiunque stesse cercando Hoshi in quel periodo di certo non lo avrebbe trovato a Suna. Il giovane shinobi della Sabbia era infatti rientrato dalle sue rocambolesche avventure in giro per il continente fermandosi solo per qualche giorno al villaggio. Durante l'ultimo periodo aveva infatti scoperto o forse meglio dire capito quanto la sua forza fosse inadatta a difendere ciò che più amava. La sua collezione di intimo femminile. Scherzi a parte l'avventura nel paese della roccia lo aveva profondamente cambiato facendogli capire che in quel mondo di ninja esistevano davvero poteri e mostruosità con poteri di gran lunga al di la delle sue attuali capacità.

    Hoshi era così nuovamente ripartito per il suo pellegrinaggio in cerca degli eremiti del deserto dell'Anauroch, ed è li, in quella immensa vastità di sabbia che lo si poteva cercare. Ovviamente il rosso aveva lasciato detto alle guardie del villaggio ed al giovane Kazekage dove poterlo cercare, in fin dei conti non era andato a nascondersi in alcun luogo segreto, o quasi. Il luogo che le guardie di Suna avrebbero indicato sulla mappa di chiunque lo stesse cercando indicava una zona posta a sud ovest del paese del vento in un tratto di deserto dove la sabbia lasciava pian piano spazio alla roccia. Il viaggio sarebbe stato lungo e difficile per chiunque non fosse abituato a viaggiare per il deserto ma non per questo impossibile.


    [...]




    Una volta raggiunto il luogo indicato chiunque si fosse presentato avrebbe notato subito in lontananza una gigantesca montana che non aveva niente a che fare con il resto del contesto del paesaggio. Una montagna gigantesca fatta di apparente roccia sopra la quale sembrava esserci un villaggio. Avvicinarsi non sarebbe stato semplice dato che la strada sarebbe stata piena di profondi avvallamenti quasi delle orme gigantesche fossero rimaste stampate nel terreno. Avvicinandosi poi si sarebbe potuta notare anche un'oasi li vicina piuttosto grande e rigogliosa.

    La vegetazione che la copriva era piuttosto fitta e lussureggiante ma da lontano si potevano intravvedere diverse colonne di fumo salire in cielo. Qualunque fosse stato il viaggio o il percorso scelto tutti i forestieri giunti in quel luogo sarebbero arrivati al tramonto mentre le prime stelle della notte cominciavano a risplendere. Una leggera brezza soffiava tra le rocce del deserto rendendo l'ambiente ostile molto più confortevole. Oltre la fitta vegetazione, verso l'interno dell'oasi sembrava esserci una grande festa in corso, con risate musica a chiasso vario. Di sicuro la cosa sarebbe sembrata strana a molti dato che li oltre all'osasi e la gigantesca montagna non c'era niente altro se non rocce e deserto.

     
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    Baldoria nel Deserto


    Come NON festeggiare una promozione?



    Ero diventato chunin: non chiedetemi come abbia fatto, non lo so neppure io.
    Fu una notizia inaspettata che, altrettanto inaspettatamente, arrivò in ospedale non sotto forma di un pipistrello con relativa missiva, ma con l'aspetto di un comune messo accademico.
    Non è un lavoro da pipistrelli questo?, chiesi al tizio che mi consegnò la missiva, prima che se ne andasse, forse un pò stizzito, non saprei dirvi perché, ma d'altronde, se fai un lavoro da pipistrello, magari la tua vita non è delle migliori.
    Ma sto divagando.

    La missiva diceva, appunto, che ero stato promosso a chunin e quando in ospedale la notizia si diffuse, tutti i vari medici ed infermieri, e pure qualche paziente, si fermava per farmi gli auguri, per quanto ammetto, che le prime volte che sentii dire "Auguri, Dottore", mi iniziai a guardare intorno cercando con chi stessero parlando, solo quando mi volle stringere la mano capii.
    Quando poi mi chiesero come avrei festeggiato, bé, gli dissi che non avevo di che festeggiare, né con chi festeggiare (nota che mi risultava inaspettatamente più dolente dopo quello strano sogno all'Abete).
    Comunque, fra i diversi suggerimenti, uno mi produsse un'idea e così, finito il mio turno in ospedale, anziché tornarmene a dormire sul comodo pavimento del mio studio di sostituto primario, uscii ed andai alla Valle del Guscio.
    No, non ero andato lì per festeggiare: fidatevi, il cibo delle Tartarughe della Valle del Guscio sarà anche pittoresco, ma non è buonissimo ed io prima di diventare un ninja ero un barbone, raccoglievo il cibo fra i rifiuti kiriani.
    Torniamo sul discorso principale.
    Arrivai alla Valle, c'erano Myk, Tong, Gyoza e le altre tartarughe, alcune non le conoscevo ancora per nome, anzi, la maggioranza non le conoscevo per nome, però conoscevo l'enorme Kurma, grande come una montagna, così andai da lui a dirgli che ero diventato chunin, cosa mi consigliava di fare.
    C'è da dire che nemmeno alle tartarughe avevo detto alcunché del mio strano sogno all'Abete, ma ero pur sempre il Guardiano della Valle del Guscio, mi avrebbero potuto dare qualche informazione in più su cosa fare ora che ero chunin... dato che non coglievo di mio la differenza.
    Vicino all'immane Kurma apparì, accompagnato dal rumore di un bastone che batteva al suolo, una tartaruga più piccoletta, ma apparentemente anziana [Ijapa]

    Ne approfitto ed introduco qualche tartaruga intanto a background ^^

    So io dove puoi andare, giovane Guardiano: raggiungi l'Anarouch nel Paese del Vento. Tempo fa ho saputo di un nuovo Eremita del Deserto, dovresti trovare tanto lui quanto qualche mio vecchio amico., spiegò l'anziana tartaruga.
    Guardai lui, guardai Kurma-sama, chinai il capo: Grazie mille, allora vado nel Paese del Vento, magari posso passare a salutare Masa-san..., dissi, prima di voltarmi.
    Aspetta, Fudoh-san... ti sei dimenticato di chiederci il nome., esordì Kurma.
    Sì, giusto, che maleducato: io sono Fudoh di Kiri, tu anziano tartarugone come ti chiami?
    Non so quanto spesso vi capiti, ma a me succede ogni tanto, di vedere qualche individuo alzare gli occhi al cielo e sbuffare, bé vederlo fare ad una tartaruga umanoide, o ad un gigantesco tartarugone alto come una montagna, ha un ché di ancora più singolare.
    Io mi chiamo Ijapa, Guardiano, ma credo che mio nipote intendesse che non ci hai chiesto il nome dell'Eremita., mi corresse l'anziana tartaruga.
    Aveva ragione.
    Vero. Come si chiama questo Eremita?, chiesi a quel punto.
    Hoshikuzu Chikuma., rispose l'anziano tartarugone.
    Oss Ikuzu? Nome buffo..., ripetei, Grazie mille, Kurma-sama, Ijapa-sama. e con quelle parole li salutai, mentre sentii, allontanandomi qualche accenno del gigantesco tartarugone sull'inutilità di correggere i nomi, ma non ci feci troppo caso.

    Tutto questo preambolo, per spiegarvi come sono finito in mezzo al deserto, su Tong, con la lingua penzoloni per il caldo, e non sto parlando di Tong.
    Ci avevo messo un pò da Kiri al Paese del Vento, poi le Mura di Suna, lì mi era stato indicato che questo "Hoshikozzo Chikuma" si trovava nel deserto e mi era stata data una mappa.
    Ora, non so voi, ma io nel deserto non c'ero mai stato: certo, Masa-san una volta me ne aveva accennato in una missione, ma mai visto quei luoghi di mio e devo dire che non mi mancava quella nozione.
    Sabbia, sabbia, sabbia, e caldo. Caldo, caldo, caldo e sabbia.
    Dopo le prime ore deambulando aveva evocato Tong ed adesso ero lì fra il suo guscio che stava arrostendomi le chiappe gambe, ed il sole che mi faceva sudare parecchio.
    Sapevo di non poter consumare subito tutta l'acqua, ma temevo di potermi sciogliere in quel luogo.
    Tong, caldo!, si iniziò a lamentare la tartarugona su cui mi trovavo poggiato, Non perdere di vista la strada, Tong-san! Fudoh-san, pure tu! Secondo me dovremmo svoltare più a destra! , questo invece era Myk, la mia piccola tartarughina che avevo richiamato perché ci indicasse la strada.
    Vi ricordate che una volta io e Tong ci eravamo persi in un bosco, gli avevo detto di svoltare ad ovest e lui era andato a Nord, ecco, stavolta ho preferito essere previdente. [Nota]
    Verso il tramonto, comunque, grazie alle indicazioni di Myk-chan, riuscimmo a trovare il luogo indicato e lì c'era una strana e gigantesca montagna.
    Ammetto che inizialmente fui sorpreso da quel costrutto di pietra, poi la mia attenzione fu rapita dall'urlo di Tong, mentre cadevamo tutti e tre faccia nella sabbia.
    Che è successo, Tong?, chiesi, alzando la testa e sputando sabbia, per poi notare che eravamo in una sorta di buca.
    Tong, in basso! Terra terra!, fu la laconica, e non molto geniale, risposta del mio grosso amico, a quel punto mi girai in cerca di Myk e la tartarughina era praticamente sommersa dalla sabbia, la presi fra le mani e la riportai sulla mia spalla.
    Tutto bene, Myk?, chiesi, mentre l'altro mi sputacchiava sabbia fra i capelli, Sì, Fudoh-san, tutto bene, grazie., mi pulii un pò di sabbia di dosso, guardandomi attorno, mentre Tong si girava nella sabbia, o meglio, era rimasto sul guscio.
    Tong, terra! Tong, terra!, ripeteva, agitando le zampone verso il cielo.
    Ogni tanto capitava anche a me di sospirare.
    Rimesso sulle zampe il tartarugone, ci guardammo attorno, di nuovo, e stavolta mi resi conto di tante buche nei dintorni, come quella dov'eravamo finiti e di fumo in lontananza.
    Direi che ci tocca continuare la passeggiata, ragazzi., proposi alle tartarughe e per quanto Tong fosse un pò più lento in mezzo a quelle buche, io tenevo Myk sulla spalla e ci dirigemmo verso le fonti di tutto quel fumo e, più precisamente, verso una zona parecchio rigogliosa di vegetazione con un pò più fresco nei dintorni.
    E la cosa buffa, mentre avanzavamo in mezzo alla vegetazione, iniziai a sentire risate e musica.
    Credo ci sia una festa, Fudoh-san, Tong verde! Tong verde!, Vediamo se c'è questo Eremita del Deserto... in fondo siamo nel deserto, di sicuro.

    E con un pò di curiosità in mente, sbucammo oltre la vegetazione.
     
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    Notte di mezza estate


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    Due i nomi dati da mio padre, due gli shinobi che avrei dovuto incontrare nel paese del vento, nella speranza di convincerli ad unirsi alla mia causa contro Cantha.
    Nel mio viaggio mirato a formare una squadra avevo trovato diversi alleati, uno in particolare era rimasto al mio fianco ed aveva deciso di intraprendere con me quel percorso : Kotei.
    Avevo incontrato il lupo bianco ad Ame e da allora non avevamo più trascorso un giorno separati; non ci conoscevamo da molto, eppure era come se avessimo condiviso la vita intera, vi è mai capitato? Vi prego di perdonarmi, non sono in grado di spiegare adeguatamente le sensazioni che ebbi all'incontro con il bianco, se posso paragonarle a qualcosa erano simili a quando riuscii a ritrovare me stesso dopo le manipolazioni mentali che mi aveva imposto l'impero di Giada. Ad ogni mio passo seguiva il suo e viceversa, come se fossimo un unico essere.
    Scusatemi, non siete qui per questo e probabilmente vi sto annoiando, ma lasciate che vi dica un'ultima cosa, l'ennesima coincidenza che mi aveva colpito: io e Kotei avevamo la stessa data di nascita, curioso vero? Mi aveva spiegato che la sua specie ha una longevità simile a quella degli esseri umani e che quindi, come me, era un giovane adulto. Come promesso non vi annoio oltre a riguardo, avremo modo di parlare ancora di questa storia in un altro momento, credetemi.

    Alle mura di Suna avevo incontrato le guardie dei cancelli che mi avevano detto come il kage, il bambino prodigio, non fosse al momento disponibile, questo mi portò alla ricerca del secondo elemento: Hosikuzu Chikuma, il rosso.
    Alle mie richieste di informazioni su di lui i due erano scoppiati a ridere, che persona era questo ninja? Davvero si era ritirato in eremitaggio in un'oasi? Perché quella reazione dalle guardie? Inutile perderci troppo la testa, se Kensei me lo aveva indicato, si trattava sicuramente di un ninja estremamente abile e che non mi sarei mai lasciato scappare.

    Non ero abituato all'ambiente del deserto ma non ero certo un novellino e le mie abilità sul controllo del chakra sopperirono alla mia inesperienza nel settore. [Nota]Corpo Repulsivo
    Arte: L'utilizzatore può resistere all'ambiente circostante: non subirà l'effetto di ambienti troppo caldi o freddi, forte vento, accecamento da sabbia e polvere e sarà idrorepellente.
    (Mantenimento: Basso)
    [Da jonin in su]

    Kotei, dal canto suo, aveva molta più esperienza di me, molteplici volte si era infatti trovato ad affrontare quel clima, anche nelle missioni che lo avevano fatto scontrare con le iene di Khan e che, poi, ci permisero di incontrarci.

    Dici che è là?


    Spero di no.


    Davanti a me ed al lupo si parava una gigantesca montagna di roccia, eppure era proprio quello il luogo indicato dalle guardie. Non solo la montagna aveva un aspetto a dir poco ostico, ma anche la strada per raggiungerla non fu delle migliori: su di essa vi erano voragini seguite da rialzi di roccia, sembrava come se qualcosa di enorme fosse atterrato in quel luogo. Potevano forse essere impronte di essere giganti? Le uniche creature di quelle dimensioni che conoscevo erano i demoni codati, che fossero loro gli autori di tale spettacolo geologico? O nel deserto di Suna si nascondevano forse altre bestie? Ru Wai mi aveva parlato di esseri mitologici che vivevano in quel luogo in effetti.
    D'un tratto mi fermai, fissando l'enorme voragine in cui mi trovavo e spostando poi lo sguardo verso la montagna davanti a noi. Un'idea folle, lo so bene, ma se quella davanti a me e Kotei non si fosse trattata di una montagna, bensì di un guscio? Che fosse forse un'enorme creatura morta o assopita quella dove mi stavo dirigendo?
    Scossi con forza la testa, perché mi facevo sempre prendere da mille intuizioni inutili?

    Giunto alle pendici della montagna rocciosa, verso sera, mi trovai davanti una rigogliosa oasi, un microclima che stonava completamente dall'aridità caratteristica di quel luogo. Dal centro di essa proveniva un'allegra musica ed un rumore di festa, di certo si trattava di un posto strano dove tenere un party, che fosse forse dove si trovava il rosso?
    Senza indugiare oltre mi diressi verso la fonte della musica, anche se non si fosse trattato dell'uomo che cercavo avrei comunque potuto chiedere un posto per la notte.
     
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    I due forestieri avrebbero raggiunto l'oasi praticamente nello stesso momento anche se da punti diametralmente opposti. La fitta vegetazione che li divideva dall'oasi vera e propria era composta per lo più da piante tropicali e arbusti da frutto, muoversi non sarebbe stato affatto difficile e anzi la musica gli odori e tutta la situazione avrebbe sicuramente rilassato i viaggiatori mentre percorrevano i vari sentieri tra la vegetazione. I due avrebbe camminato e camminato per parecchio tempo accompagnati dalla musica che proveniva di fronte a loro senza però raggiungere mai il limite interno della vegetazione. Per quanto camminassero verso la musica prima o poi si sarebbero accorti che ormai era impossibile non essere ancora arrivati a destinazione. Qualcosa li stava tenendo lontani dal punto focale e centro dell'oasi, qualcosa di insolitamente potente e difficile da prevedere [Foresta Labirinto].


    [Sho]

    Il ninja del villaggio della Foglia insieme al suo lupo sarebbero riusciti a intravvedere tra le fronde degli alberi le stelle che li sovrastavano trovando forse un pò di conforto. Capire cosa stesse succedendo non sarebbe stato semplice e andando avanti così non sarebbero mai riusciti ad andare oltre. Se anche ci fossero riusciti tuttavia ad un certo punto una voce mielosa e roca avrebbe colto la loro attenzione mentre li intratteneva alle loro spalle Miao miao.. mi sembrava di aver fiutato l'odore di un grosso cagnaccio.. grrr.. se si fossero voltati Sho ed il suo lupo avrebbero visto a circa una decina di metri sul ramo di un grosso albero due vispi occhi gialli

    che li osservavano senza andare oltre.

    Nonostante una vista o abilità percettive fuori dal comune Sho ed il suo lupo non sarebbero riusciti ad identificare la creatura riuscendo a vedere solo quei due grossi occhi senza una figura di contorno E voi chi siete?!.. per quale motivo vi trovate nella zona più sperduta di tutto il continente?.. e non dite di essere mercanti vi prego.. ora anche una grossa lingua si sarebbe palesata mentre passava da parte a parte lungo quello che dovevano essere le labbra dell'essere Gli ultimi che hanno detto di esserlo sono stati mangiati.. dal sottoscritto.. Miao miao.. la creatura sarebbe rimasta ad ascoltare le motivazioni che avevano portato Sho ed il suo compagno animale in quella zona così remota. Quindi i grossi occhi si sarebbero chiusi lasciando completamente vuoto e oscuro il pezzo di foresta dove prima si trovavano.

    Mi presento!!! neanche il tempo di capire che stesse succedendo che alle loro spalle la voce dell'essere si sarebbe nuovamente fatta sentire mentre dalle ombre una gigantesca pantera emergeva palesandosi ai loro occhi Sono Baghero il guardiano di questa Oasy!.. miao miao.. la grossa pantera era un vero e proprio gigante e sembrava quasi impossibile che fosse riuscita a non farsi notare a quel modo date le dimensioni spropositate [Baghero / Slot Dimensionali 10]

    .

    Il bestione si sarebbe fermato a non più di cinque metri da Sho fiutando l'aria della zona Mmh.. sniff.. sniff.. mmh.. la fronte del grosso felino si era corrugata pensierosa E' simile ma non uguale.. molto strano.. stavo inseguendo una traccia d'odore simile alla vostra ma più intensa quando l'ho persa.. e poi ho trovato voi.. sniff.. sniff.. mmh.. lo stesso odore da cane bagnato.. ad ogni modo il felino dopo qualche momento di concentrazione sarebbe tornato sereno rivolgendosi di nuovo verso Sho Forza seguitemi.. vi condurrò fuori da questa giungla.. senza la mia guida è praticamente impossibile.. miao miao.. a Sho ed il suo amico la scelta di fidarsi o meno di quel grosso felino dalla voce roca e suadente.



    [Fudoh]


    Per quanto avesse camminato e cercato di trovare un'uscita Fudoh e l'allegra compagnia non sarebbe riuscito a venirne a capo. Probabilmente anche un testone come il kiriano ad un certo punto avrebbe intuito che qualcosa non stava andando come ci si poteva aspettare. Poteva sentire indistintamente la musica provenire da un punto preciso, ma per quanto si sforzasse non sarebbe mai riuscito a raggiungerla. La notte ormai aveva preso possesso del suo posto spodestando il tramonto, solo le stelle illuminavano qua e la la foresta.

    Sarebbe stato forse un altro rumore oltre alla musica della festa a cogliere l'attenzione di Fudoh dopo tanto camminare a vuoto. Seguendo quel rumore il ragazzo si sarebbe ritrovato poco dopo in una piccola radura che lasciava passare una grande quantità di luce stellare illuminando quasi a giorno la zona. Li avrebbe potuto osservare forse una delle scene più strane che avesse mai visto in vita sua. Una gigantesca creatura sembrava intenta a sbattere la testa contro un grosso masso sul quale si poteva intravvedere un disegno stilizzato di quello che sembrava essere un felino nero come la notte. La creatura corazzata lo stava prendendo a testate senza tregua scatenando ad ogni colpo un piccolo terremoto che avrebbe destabilizzato l'equilibrio dei presenti nel raggio di una decina di metri. Dalla sua posizione Fudoh sarebbe riuscito a vedere almeno tre o quattro testate prima di farsi notare dalla creatura stessa che a quel punto si sarebbe voltata verso di lui enunciando poche ma chiare parole Che minchia guaddi?! una domanda forse lecita in quella situazione ma forse un pò esagerata. Ora che Fudoh poteva vederlo in tutta la sua grandezza avrebbe notato che l'animale altro non era che una gigantesca tartaruga o qualcosa di simile per lo meno.


    Ehi tu!.. dico a tia.. che minchia guaddi?!




    La comparsa dei forestieri aveva spostato il focus del gigante verso di loro mentre la gigantesca roccia si sgretolava dietro le spalle della tartaruga. Avvicinatasi a Fudoh il ragazzo sarebbe riuscito ad apprezzare la maestosità di quell'essere che tuttavia ora sembrava più interessato a prenderlo a testate che a fare amicizia.
     
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    Quanto tempo? Minuti? Ore? Non sapevo identificare con precisione da quanto tempio io e Kotei stessimo camminando, ma non era poco, eppure la musica sembrava non avvicinarsi mai. Non è normale. Sussurrai al fedele lupo. Me ne sono accorto, nemmeno il mio naso riesce a cogliere una traccia odorifera precisa, stiamo girando attorno. Alzai lo sguardo, sopra di noi le fronde degli alberi erano abbastanza rade da permettere la vista del cielo stellato, cercai la stella polare per provare a trovare un riferimento, ma anche gli astri sembravano opporsi ai miei intenti, ironico se si pensava alla stella sulla base destra del mio collo.
    Mi voltai verso Kotei, così non potevamo andare avanti, ma il mansueto lupo aveva il pelo irto, le zanne scoperte e ringhiava feroce contro il buio. Scattai istintivamente al suo fianco, mirando la stessa direzione verso cui puntava il canide, chi poteva esserci arrivato così vicino? Da quando eravamo assieme le nostre capacità percettive erano aumentati indiscutibilmente, che fosse anche quella parte dell'effetto della misteriosa oasi? Una voce misteriosa provenne dalla direzione da cui due enormi occhi gialli ci osservavano. Un gatto? No, date le dimensioni degli occhi era qualcosa di decisamente più grande, per non dire mastodontico.
    La bestia misteriosa continuò a parlare con un tono a metà tra il minaccioso e lo scherzoso, sembrava un felino che gioca con la propria preda, cosa che aumentò la rabbia di Kotei; rabbia che tentai di arginare ponendo la mano destra sulla testa del lupo. Non potevamo permetterci di farci prendere dall'ira, in una situazione del genere sarebbe stato troppo facile cadere in una trappola. Figurati se mi lascio mangiare da un felino! Esclamò Kotei facendo schioccare feroce la mandibola. Non siamo mercanti, siamo avventurieri in cerca di un altro possibile compagno, lo chiamano il turbine rosso e dovrebbe trovarsi in questo luogo. Non ti siamo ostili ma le tue minacce non sono ben accolte dall'onore del mio amico. Se da una parte volevo calmare il lupo, dall'altra non avrei permesso al felino di trattarci come una preda.
    In un istante gli occhi della misteriosa bestia si chiusero e la sua voce ricomparve alle nostre spalle; rapidamente ci voltammo, scoprendo finalmente l'aspetto del nostro interlocutore: una gigantesca pantera dal manto corvino come la notte stessa.
    Se le sue caratteristiche anatomiche potevano prevalere sulle normali bestie, non avrebbero dovuto renderla impercettibile ai sensi miei e di Kotei, sotto vi era dell'altro. Approfittai della vicinanza con la bestia per inspirare con forza e lo stesso fece il lupo, cercavamo una traccia odorifera che ci permettesse di non essere ulteriormente sorpresi: se per il momento non era un nemico, questo non era garantito per il futuro, non potevamo permetterci di lasciarci giocare in quel modo.
    Kotei mostrò ancora le zanne, ma lo precedetti. CANE?! Il mio compagno non è un cane, è un lupo! Tu sei forse un gattino?! Quindi espirai con forza, calmandomi. Perdonami, non è da me. Il mio nome è Sho e costui è Kotei. Strano che tu senta l'odore di cane bagnato nel deserto. Non saprei dirti di colui o colei che stai cercando, sei il primo animale con cui veniamo in contatto da quando siamo entrati in questo misterioso posto. Ti ringraziamo per la tua guida ma , come ho detto, stiamo cercando una persona che si trova all'interno della foresta, potresti condurci da dove proviene la musica? Inoltre il nostro olfatto è molto sviluppato, se hai una traccia odorifera da indicarci potremmo aiutarti nella tua ricerca. Di certo non mi sarei semplicemente fidato della bestia, provando a mettere sul piatto qualcosa anche per lei era più probabile che non ci ingannasse. Come? Dite che di solito mi fido? Avete ragione, infatti lo stavo facendo, ma non ho mai sopportato chi paragona i lupi ad i cani.
     
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    Un incontro inatteso


    Guaddi?



    Avete mai provato a correre in tondo nella stessa stanza chiusa? Io qualche volta lo faccio nel mio studio lì all'ospedale di Kiri, se non ho da fare, sapete... quei momenti in cui non ci sono visite, o missioni, o che so io.
    Ecco, in quelle volte, per quanto uno si muova veloce, vede sempre le stesse quattro mura, gli stessi spazi chiusi, che è, tra l'altro, uno dei motivi per cui apprezzavo tanto la mia vita da barbone: pochi spazi chiusi, si dorme all'aperto, si sta sempre all'aperto.
    E non mi era mai capitato di provare quel senso di già visto e di spazio chiuso... fino ad ora, ma in mezzo a tutta quella vegetazione era così che mi sentivo!
    Avevamo camminato, o meglio: Tong camminava, io ero seduto sul suo guscio e Myk era poggiato sulla mia spalla, ma il senso era che ci muovevamo da un sacco di tempo ed io ero abbastanza sicuro che ci muovessimo in linea retta, nella direzione da cui veniva la musica, in quella fitta serie di alberi.
    Tong dritto... tutto Tong..., certe volte persino io non capivo cosa dicesse quel tartarugone.
    Sì, Tong, siamo sempre andati dritti, ho controllato che non sbagliassimo strada, non abbiamo curvato, ma la musica sembra sempre distante., osservò preoccupato Myk.
    Non vorrei che ci fossimo persi. Ti ho raccontato di quella volta che io e Tong dovevamo andare ad Ovest, gli ho detto di seguire il sole che tramontava e lui è corso a nord lungo una salita?, chiesi alla tartarughina.
    Tong sole, Tong sole...
    Secondo me s'è confuso fra sole e sale...
    Fudoh-san, ti rendi conto che ti affidi a Tong? Un tempo era un gran letterato,ma da quando ha mangiato un aspirante guardiano è rimasto così..., mi ammonì Myk.
    Lo so, c'ero... brutta esperienza anche da vedere quella., ammisi, mentre Tong sembrava ballonzolare.
    Stavo quasi per imprecare, preoccupato che non finissimo in un'altra buca, quando ecco che, con tutto che eravamo fermi, una nuova scossa fece vibrare il terreno e fu allora che mi accorsi anche di un rumore, ritmico, non la musica, qualcosa di più chiaro.
    Tong, seguiamo queste botte..., proposi al tartarugone.
    Ed eccoci poco dopo in un ampio spiazzo, ben illuminato e, poco distante da noi, la fonte di quelle botte, qualcosa di grosso, di molto grosso, più di Tong, ma meno di Kurma, per darvi delle proporzioni.
    Ecco, quel qualcosa di grosso stava dando delle testate contro un grosso masso ed erano quelle testate a scatenare i terremoti!
    Alla terza di quelle scosse, ecco che caddi dal guscio di Tong, finendo a terra: AHI!, urlai, mentre Myk scivolava da sopra la mia spalla al suolo.
    Fu allora che l'essere ci notò e parlò.
    E non capii niente di quello che disse.

    Che... minchia... guaddi?, ripetei, guardando le due tartarughe che mi accompagnavano, per poi rendermi conto che, in effetti, il nostro interlocutore era una terza tartaruga, gigantesca, con una cresta dorata sulla testa.
    Ragazzi, lo conoscete? Sapete di che sta parlando?, chiesi a Myk e Tong, ma entrambi scuotevano la testa, mentre il gigantesco rettile si voltava verso di noi e mi parlava di nuovo.
    Anzi, si rivolse a me, poiché l'unica cosa che capii fu "Ehi tu!" e mi stava guardando.
    Mi pose di nuovo la stessa domanda, fu tentato di rispondergli chiamandolo "Signor Minchia", ma tenni per me quella risposta, per optare per qualcosa di più semplice: Io Fudoh. Io Guardiano Valle del Guscio., dissi, agitando le mani per indicarmi, quindi sollevai Myk e mostrai la carapace: G Uuuuuu S C I O, dissi, sventolandogli la schiena di Myk davanti.
    Fudoh-san, non penso che sia stupido, parla in un modo un pò diverso dal nostro, quello sì, ma non è stupido., mi disse con calma.
    Tong Talìa Tong Testa!, esordì a quel punto il tartarugone mio compagno contro quello con la cresta.
    Che sta dicendo?, chiesi a Myk, avvicinandolo, Non ne sono sicuro, ma certe volte penso che Tong-san dica parole a caso..., suggerì la tartarughina, Lo faccio anch'io, non c'è niente di male..., sottolineai, prima di girarmi verso il tartarugone crestato.
    Ripeto, sono Fudoh, il Guardiano della Valle del Guscio. Sono amico delle tartarughe. Non ci conosciamo, ma ho tanti amici tartarughe: ad esempio loro due, Tong e Myk.
    Poi c'è Gyoza, c'è Kurma, ho conosciuto pure Ijapa... insomma sono un compagnone per le tartarughe.
    Tu, Crestone-san, chi sei? E... per caso, conosci un certo Ossi Cozzi?
    , chiesi sorridendo al gigantesco tartarugone.
    Fudoh-san, sono abbastanza sicuro che non fosse quello il nome dell'Eremita del Deserto., mi suggerì la tartarughina, mentre io facevo spallucce.
    Ora c'era da vedere come avrebbe reagito il tartarugone crestone.
     
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    Notte di Mezza Estate


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    [Sho]


    Sho ed il suo compagno erano stati accolti da Baghero, il grosso felino che si occupava solitamente di controllare il perimetro dell'oasi miraggio. Il felino non voleva essere maleducato con la coppia di forestieri, ma quella notte aveva percepito davvero qualcosa di strano ed ora i suoi sensi erano più in allerta che mai State cercando il turbine rosso?!.. miao..miao.. dopo un primo momento di attrito Baghero sembrava essersi rilassato Conosco solo una persona che potrebbe avere quell'appellativo in questo mondo.. e immagino che sarete elici di sapere che in questo momento si trova qui.. il lungo viaggio che Sho aveva fatto aveva sicuramente portato i suoi frutti, era riuscito a trovare Hoshikuzu Chikuma nel bel mezzo del deserto Su forza.. seguitemi.. miao miao.. senza la mia guida è praticamente impossibile uscire da questa enorme giungla.. sapete stiamo dando una festa al centro dell'oasi e qualche misura di sicurezza è sempre necessaria di questi tempi.. il grosso felino avrebbe concluso leccandosi le zampe per poi ripulirsi il muso.

    Mentre camminavano Baghero avrebbe continuato a parlare Siete fortunati ad essere capitati da queste parti in questo periodo.. i saggi del deserto si sono riuniti dopo decadi per riunire tutte le varie tribù sparse per il deserto.. anche il vecchio Arumajiro si è unito a noi.. e nel dirlo il felino aveva volto lo sguardo verso la gigantesca montagna che si poteva vedere poco dopo l'orizzonte formato dalle fronde degli alberi E' davvero un evento più unico che raro.. sembrate dei tipi apposto.. miao miao.. sono sicuro che vi troverete bene qui in nostra compagnia.. sempre vi comporterete con rispetto.. detto ciò Sho avrebbe percepito per qualche istante una forte luce abbagliarlo per poi fargli scoprire di essere finalmente riuscito ad uscire dalla giungla. Probabilmente poche cose al mondo sarebbero riuscite a stupirlo come quello che gli si sarebbe parato davanti agli occhi.

    Un'immensa festa si stava consumando al centro dell'oasi tra musica, balli ed ogni genere di leccornia. Probabilmente la cosa più strana sarebbe stata vedere che la maggior parte dei partecipanti alla festa erano animali di ogni forma e genere, per lo più abitanti del deserto. Tutti sembravano felici e spensierati tanto che appena Sho ed il suo lupo si fecero avanti nessuno li notò o quasi. Un giovane canguro infatti li intercettò quasi subito avvicinandosi con un paio di salti e tenendo tra le zampe due grossi boccali pieni di una strana bevanda dall'odore dolciastro Baghero e questi chi sono?!.. dei nuovi ospiti.. benvenuti!!! e senza che potesse fare o dire nulla Sho si sarebbe ritrovato con i due boccali in mano. Stanno cercando il Konen'nin.. sai dove si è cacciato?!Certo!.. segui il baccano.. vedrai che sarà sicuramente al suo centro! Buon divertimento ad entrambi!!! e il canguri se ne sarebbe andato. Trovare Hoshikuzu non sarebbe stato difficile, bastava infatti raggiungere il punto della festa con più baccano.

    Sho avrebbe notato un assembramento di animali del deserto e giovani bambini urlare attorno a due losche figure. Una era senza alcun dubbio un grosso e giovane pachiderma mentre l'altro era un giovane ragazzo dai lunghi capelli rossi. Se si fosse avvicinato facendosi spazio tra gli animali li avrebbe finalmente visto, Hoshikuzu Chikuma in tutto il suo splendore mentre faceva a braccio di ferro con la proboscide del pachiderma digrignando i denti dallo sforzo WOOOAAARRRRGH!!! NON.. MI.. BATTI!!! il volto ed il corpo del giovane erano segnati da diverse linee che lo facevano assomigliare ad un fennec. Se Sho fosse stato a conoscenza dell'arte Eremitica sarebbe riuscito ad intuire subito che il rosso in quel momento stava utilizzando il chakra naturale per cercare di affrontare il pachiderma GGGGGRRRH.. IO SONO.. JIROBOU ZO TERZO.. NON.. MI LASCIO.. RRRRRRGH.. BATTERE DA TE!!!.. BELIVE IT!!! e con quelle parole il pachiderma avrebbe messo fine alla sfida lanciando via il rosso che sarebbe volato tra gli spettatori fino a fermarsi ai piedi di Sho.

    Rialzatosi subito in piedi il rosso non si sarebbe manco accorto del ninja della foglia rivolgendosi invece verso il pachiderma furioso A MONTE HAI IMBROGLIATO!!! E SI DICE BELIEVE IT!!!COME OSI PARLARMI IN QUETSO MODO?!! IO SONO JIROBOU ZO TERZO REGGENTE DI SABBAN'NA E UN GIORNO DIVENTERO' HOKAGE!!!SEI UN FOTTUTO ELEFANTE NON POUOI DIVENTARE HOKAGE!!! i due sarebbero andati avanti così per un bel pò dando spettacolo anche con una breve scazzottata fino a quando i presenti divertiti non li avessero divisi. Solo a quel punto Baghero si sarebbe fatto avanti per richiamare l'attenzione del giovane rosso Ehm.. Hoshikuzu.. sei desiderato da questi nostri due nuovi ospiti.. miao miao.. e detto ciò Sho ed il suo amico avrebbero finalmente potuto ammirare Hoshikuzu Chikuma in tutto il suo splendore.

    Il rosso in quel momento indossava solo un paio di pantaloncini corti lasciando intravvedere ai più attenti anche quello che senza alcun dubbio doveva essere lo scroto del ragazzo. Hoshikuzu sporco e puzzava pure parecchio inoltre doveva essere piuttosto brillo. Nonostante tutto sembrava essere di buon umore Chi mi cerca?.. ah siete voi!!! Piacere di conoscervi.. sono Hoshikuzu Chikuma.. il turbine rosso di Suna!!! e nel dire quelle parole il Chikuma si era rivolto al grosso lupo che accompagnava Sho mostrando un gran sorriso. Cosa vi porta qui nel bel mezzo del deserto del Paese del Vento?! sarebbe stata una lunghissima nottata.




    [Fudoh]

    Fudoh si era sicuramente imbattuto in uno strano personaggio. Il tartarugone sembrava piuttosto incacchiato, ma le parole del vagabondo e la presenza delle altre due tartarughe sembravano averlo distratto per il momento. Sembrava che i vari nomi pronunciati da Fudoh avessero instillato negli occhi del gigante una certa curiosità tanto da portarlo a fare altre domande Miiiiii.. amico di compare Ijapa sei?! Rimasi allampatu dalla notizia! l'espressione del gigante all'improvviso si era rilassata mentre si voltava verso Fudoh e compagnia bella avvicinandosi di qualche passo E cumu sta?! il gigante sarebbe rimasto ad ascoltare il giovane kiriano prima di continuare a parlare.

    Io sugnu Badassanu.. la testuggine del Deserto.. la grossa testuggine sembrava essersi calmata dopo il primo approccio piuttosto burrascoso. Di sicuro la presenza della altre due tartarughe l'aveva messa a suo agio facendole capire che Fudoh non era una minaccia. Il kiriano ora che la situazione si era calmata avrebbe avuto modo di osservare meglio il bestione che gli stava di fronte, di sicuro un essere bizzarro ma capace di incutere timore. La testuggine stava per riprendere a parlare quando all'improvviso alle loro spalle una grossa roccia nera si sarebbe schiantata alzando un grande polverone.

    La sfera di circa due metri di diametro si sarebbe schiantata senza che nessuno fosse in grado di percepirla se non all'impatto. Fortunatamente nessuno si sarebbe fatto male, ma di certo la cosa sarebbe parsa quanto mai strana. A vedersi la roccia sarebbe parsa strana, nera e opaca, strano colore per la pietra. Ferma immobile a circa cinque metri di distanza la strana meteora se ne sarebbe rimasta li inerme mentre Badassanu commentava con Spara a cu visti e 'nzetti a cu non visti! parole enigmatiche, che forse presagivano a ciò che da li a poco sarebbe successo.

     
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    Falce dei Kaguya


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    Badassanu


    E le parole sibilline



    Capire cosa dicesse quel tartarugone era... difficile, poi affidarsi alla mimica facciale di una tartaruga, non so voi, ma a me non risulta sempre facilissimo, quindi andai un pò ad intuito quando mi rivolse di nuovo la parola il suddetto crestone.
    Capii il nome di Ijapa e capii la parola "amico", non capii benissimo un'altra parola da lui detta: Com'è rimasto?, chiesi a Myk sulla mia spalla, Particolarmente sorpreso... credo., mi spiegò, Ah, ok...
    Cumu? Il villaggio quello lì a Nord? La Nuvola?, chiesi alla successiva domanda del tartarugone crestato, Credo ti stia chiedendo come sta Ijapa-sama., mi bisbigliò la tartarughina.
    Ijapa-sama? Tutto bene! L'ho visto giusto qualche giorno fa! Sai, vecchiotto, va in giro con il bastone, ma sembra stare bene, o almeno da ciò che posso intuire, sprizzava salute ed era cordiale. Poi faccio il medico, non il veterinario, quindi il mio parere medico sulle tartarughe è limitato., scherzai alla fine, sorridendo e poggiando le mani sui fianchi, mentre sentivo Myk stringere gli artiglietti sulla spalla.
    Fudoh-san, non ti muovere troppo..., mi chiese la tartarughina, mentre Tong agitava la testa facendo un cenno affermativo lì di fianco a noi.

    Il crestone subito dopo si presentò: Badassanu, la Testuggine del Deserto e, in effetti, sapete, aveva un ché di diverso dalle tartarughe che avevo conosciuto, tanto Gyoza che viveva nel Freddo, quanto le diverse tartarughe della Valle del Guscio.
    Non saprei come descrivervelo, ma, oltre al modo assurdo di parlare, aveva anche un ché di più roccioso, oltre che era incredibilmente grosso, non tanto quanto Kurma, ma bello grosso.
    Stava per dirmi qualcos'altro, quando ecco che qualcosa cadde lì a pochi metri da noi.
    Che cosa?, pensai sbalordito, prima di spostarmi leggermente alla destra di Badassanu-san, guardando cos'era caduto.
    Un grosso sasso nero, una pietra, anzi, sembrava quasi una sfera perfetta.
    Myk, Tong, Badassanu-san, scusate, ma come può essere una sfera questa? I sassi ricavati in modo così... preciso, non è impossibile? Lo devono aver tagliato questo coso gigante, non può essere caduto così, da se, poi da dov'è caduto?, chiesi, avvicinandomi di un paio di metri, restando sempre a circa 3 metri dal suddetto sferone.
    La Testuggine del Deserto disse qualcosa di molto... ermetico.
    Eh? Che devo fare?, chiesi verso Myk e poi verso Tong.
    Il primo consiglio era di attaccare chi si vede, credo..., suggerì la piccola tartarughina.
    Tong cerca guscio..., bisbigliò il tartarugone, piazzando la testa dentro il carapace.
    Questa non l'ho capita..., ammisi verso le tre tartarughe, guardando il grosso macigno ed acuendo il più possibile i sensi in cerca di possibili minacce. [Nota]
     
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    Notte di mezza estate


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    Su questo non ti devi preoccupare, comportarmi con rispetto è qualcosa che faccio sempre. Risposi a Baghero mentre lo seguivo attraverso la fitta giungla. Sembrava che l'evento che coinvolgeva il rosso avesse una grande importanza, avevo sentito delle tribù del deserto dai racconti di Janki, durante l'avventura che mi aveva permesso di incontrare Kotei, ed avevo capito che si trattava di esseri mistici, una loro riunione non era certo cosa da poco.
    Spostando una grossa foglia fui abbagliato dalla luce, per ritrovarmi nel bel mezzo di una gigantesca festa piena di ospiti alquanto particolari, di certo non l'austera riunione che mi aspettavo.
    Fummo avvicinati da un canguro che si sincerò con Baghero della sicurezza della nostra presenza e ci porse due bicchieri, li presi entrambi visto che Kotei, beh, non aveva le mani, ma per il momento evitammo di bere, osservandomi attorno qualcosa mi diceva che il liquido al loro interno poteva, nella migliore delle ipotesi, essere un superalcolico o , nella peggiore, una sostanza allucinogena. Eh sì, perché quello sembrava proprio una festa in piena regola e nemmeno una tranquilla.
    Seguii il rumore ed osservai il ninja che cercavo fronteggiare nientemeno che un elefante in una sfida di braccio di ferro: se da un lato la stupefacente prova di forza mi lasciò decisamente sorpreso, dall'altra l'atteggiamento frugale e l'aspetto trasandato e quasi da pervertito dell'uomo mi pietrificarono. Come poteva mio padre, probabilmente uno degli uomini più austeri del pianeta, avermi consigliato un individuo del genere? Osservai il rosso volarmi ai piedi e sbraitare contro l'ex avversario prima di presentarsi a me, non riuscii a rispondere per una manciata di secondi; il mio cervello era completamente in tilt per cercare di capire come Kensei potesse avermi indicato quell'uomo, davvero non riuscivo a farmene una ragione. .Mh?... Sì. Risposi, finalmente, dopo aver scosso la testa come per togliermi di dosso tutte quelle domande. Sono Sho Saitama Kagome e ti stavo cercando su indicazione del Mizukage Kensei Hito, ti ha identificato come uno dei ninja più forti del continente ed ho bisogno di tutto l'aiuto possibile per una missione a dir poco pericolosa... Mi interruppi e ricambiai il sorriso, l'atmosfera mi suggeriva che quello non era ancora il momento per parlargli dell'impero di Giada. ... ma penso che per ora sia più adeguato rispettare le usanze e lasciare che questa festa continui... salute! In un attimo trangugiai il liquido in entrambi i bicchieri nella speranza che mi aiutasse a lasciarmi andare. Per cosa sono riunite le tribù? Si parla forse di un attacco a Khan? Ho avuto modo di fronteggiare uno dei suoi generali... Indicai la pelliccia che indossavo. Inoltre, Baghero, non avevi detto di aver sentito un odore di canide che mi seguiva nella giungla? Avete idea di chi potrebbe essere. Infine la cosa più importante... se ne può avere ancora? Intimai alzando i boccali vuoti e sorridendo.
     
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