Dinanzi al misterioso pellegrino, dovetti ben presto ricredermi sulla possibilità che quello fosse un povero uomo caduto nel vortice farraginoso e oscuro della dipendenza da sostanze stupefacenti; era certo, non una possibilità.
Il ragazzo frugò tra le sue tasche per tirarne fuori un sacchetto e, quindi, una specie di pasticca, grande come un fagiolo o poco più.
Ehm... Tieni pure i tuoi confetti per te, carotina... Un giorno vedrai che anche te avrai la forza per smettere... Sigh... Dannata droga, state rovinando intere generazioni! Me la presi con non si sa chi, alzando un pugno al cielo, mentre tiravo una poderosa schicchera al confetto che mie era stato offerto, lanciandolo via chissà dove.
E se continui a drogarti ci credo che ti perdi! Io ho girato un bel po' di luoghi, in entrambi i continenti, ma questa Ashina mai sentita nominare. Avrei esclamato, ormai certo della mancanza di lucidità del ragazzo.
Poco male, non mi serviva un ragazzo sveglio, volevo solo ritrovare la capra di Sanjuro e andarmene a dormire.
Il ragazzo, però, sembrava essere più stordito di quanto immaginavo.
Che significa che non hai un nome? Tutti hanno un nome! Avrei protestato, prima di capire.
Oh... Avrei messo una mano sulla bocca.
Capisco... Scusami sono stato così indelicato... Ero veramente mortificato.
Non avevo capito che sei un povero orfanello! Mi dispiace! Vieni qui! Lo avrei abbracciato, tirandogli delle fragorose pacche sulle spalle.
Vedrai, prima o poi troverai veramente qualcuno che ti amerà... Puoi chiamarmi come vuoi... Ma promettimi che la smetterai con quella schifezza, ok? ... Bravo il mio ragazzo. Avrei asciugato un occhi lucido, prima di riacchiapparlo per il mantello e proseguire.
Ah, per quanto riguarda la tua domanda, Lupacchiotto: no, non è necessario... Ma è divertente! Ahahah! Quello era Akira Hozuki.
Non è che sei uno della setta di Hayate, vero? Perché se è così ti riduco a carne macinata. Avrei chiesto, quasi innocentemente, in netto contrasto con la forza delle mie dichiarazioni e le neanche troppo velate minacce di morte.
[...]
Avrei battuto un pugno sul palmo della mano opposta.
Benissimo... E casa sia. Aspetta un attimo soltanto. E, con quelle parole, avrei eseguito velocemente poche posizioni magiche, sommergendo tutta la zona di una fittissima nebbia artificiale.
[Velo di Nebbia]36 metri di raggio
Velo di Nebbia - Kirigakure no Jutsu
Villaggio: Kiri
Posizioni Magiche: Scimmia (1)
L'utilizzatore può ricoprire una vasta area da una fitta nebbia. Chiunque all'interno della nebbia sarà considerato "occultato" e potrà essere visto solo entro 1,5 metri. La tecnica del velo di nebbia annulla e viene annullata dalla calura naturale o dalla tecnica Afa Terrestre nelle aree in cui sovrapposta, da tecniche potenza pari o superiore a 30 oppure da tecniche o tecniche speciali che generino un forte vento o calura con con un consumo pari a quello di attivazione della tecnica.Tipo: Ninjutsu - Suiton
Sottotipo: Supporto
(Consumo: Basso ogni 9 metri / Mantenimento: ¼ Basso ogni 9 metri)
[Raggio Massimo: 9 metri a grado]
[Da studente in su]Il Lupo sarebbe stato, di fatto, totalmente incapace di vedere anche a un palmo del suo naso. Ma a questo Akira non c'aveva pensato troppo; in realtà neanche poco.
Ottimo, è sera, e un po' di nebbia estiva qui è normale. Ci aiuterà ad infiltrarci! Io prendo il fienile, tu casa. Il primo che trova la capra, farà ad alta voce un verso animale per non attirare le attenzioni degli eventuali abitanti... Dobbiamo solo scegliere un animale che non desti sospetto... Ok, trovato, beleremo anche noi! Una qualsiasi persona normodotata avrebbe insistito per variare il verso, visto che in quel luogo sembravano esserci svariate capre e pecore che avrebbero potuto trarre in inganno gli shinobi... Ma alla fine ad Akira non interessava un granché considerare questi problemi marginali.
Si parte! E, con quelle ultime parole, Sekiro avrebbe percepito chiaramente di essere rimasto completamente da solo.
Il Lupo pellegrino si trovava a circa 20 metri dalla casa, luogo dell'infiltrazione.
Prima che fosse calata la nebbia su quella radura, avrebbe visto come a dividere e segnare i confini di quella proprietà insisteva una staccionata di legno alta più o meno un metro, facilmente scavalcabile.
La casa, da quello che poteva ricordare, era composta di due differenti piani, e le uniche luci provenivano dal piano terra. Ogni lato della casa, comunque aveva due differente finestre (sia il piano superiore che quello inferiore).
Un tubo di scarico, sul lato sinistro della dimora, collegava il tetto al terreno e, un ninja dilettante lo avrebbe potuto facilmente utilizzare per arrampicarsi, eventualmente, al secondo piano. Certo, Sekiro non aveva un braccio, quindi forse l'azione sarebbe stata più complessa e ardua.
Comunque, grazie al jutsu dell'Hozuki, tutta l'area era completamente ricoperta di nebbia, cosa che avrebbe favorito il Lupo ad un avvicinamento repentino. Ovviamente non avrebbe dovuto abbassare la guardia, visto che non sapeva chi poteva trovarsi ad osservare o ad ascoltare dall'altro lato della finestra di quello che doveva essere il salone della casa... Infatti, se avvicinatosi abbastanza ad una delle finestre
[Note]Entro i 6 metri, avrebbe potuto vedere, dopo qualche istante, la sagoma dell'uomo che aveva incrociato precedentemente sulla via per Kiri con la famigerata capra. Quello che non avrebbe potuto sapere, però, era se lo stesso uomo avesse visto o meno lui.