Sulle Tracce degli Dei

Era arrivato il momento finale, quello che avevo immaginato nello stesso istante in cui sferrai il mio pugno carico di ogni genere di abilità, chakra e poteri di cui ero a conoscenza. E fu in quel momento che vidi in faccia la morte, perché il colpo non andò a distruggere l'originale ma il simulacro, che si portò a difesa del suo originale. Il colpo lo spezzò, lanciandolo lontano. Distante da tutto e da tutti ma lasciandomi così inerme di fronte alla forza di un entità superiore.

Fu semplicemente troppo veloce per anche solo pensare di reagire, nemmeno Shin sarebbe riuscito a schivare qualcosa del genere, e dunque mi limitai a concentrare quanto più chakra possibile per evitare di venire schiacciato dal pugno di quell'essere! Il colpo fu micidiale, e se non fosse stato per la somma delle mie resistenza, sarei stato ucciso sul colpo![Danno]Potenza: 60 (Differenza Forza) +40 (Base) -40 (Cotta di Maglia) -20 (1 Basso Rivestire) -20 (Impasto Mediobasso in Resistenza) = 2 Leggere

Lo stesso valse per la presa successiva, talmente forte e stretta che nulla fu possibile per resistere ulteriormente. Avevo subito troppi danni, troppi colpi. E nonostante il chakra elettrico e la forza del chakra impastato percepivo la stretta sul mio collo con una forza tremenda, mortale. Ormai privo di capacità di pensiero, rinchiuso in una morsa letale, fu solo all'ultimo secondo prima che la mia coscienza si spegnesse come ultimo estremo meccanismo difensivo che percepii la presa allentarsi e dunque ritornare a respirare. A vivere. Sarebbe bastato un secondo in più di stretta per trovarmi la trachea schiacciata, o il collo spezzato.[Danno 2]Potenza: 60 (Differenza Forza) +40 (Base) -20 (1 Basso Rivestire) -20 (Impasto Mediobasso in Resistenza) = 6 Leggere

Kato sviene e termina la vitalità. Perde coscienza nel giro di pochi secondi.

Tuttavia sarebbe stato inutile, persi l'equilibrio rivolgendomi verso terra e in un ultimo disperato tentativo concentrai altro chakra elettrico per resistere alla caduta e subire meno danni possibili [Danno 3]Rivestire: 20 (1 Basso). Più scenico che altro.. E mentre cadevo a terra, a peso morto, con la coda dell'occhio vidi l'Ootsuki morire, o almeno avvicinarsi il più possibile a quella condizione. Si era sforzato troppo, e forse aveva superato i suoi limiti. L'avevo sconfitto, il resto lo avrei lasciato al mio confratello Hayate.

Poi svenni, però con il sorriso di chi... ce l'aveva fatta.

Nel frattempo la difesa e l'attacco del Jonin di Suna, traditore e fratello di Hayate, proseguì inesorabilmente portando di fatto alla resa del Guardiano dell'Ootsuki. Era privo di chakra, o meglio la sua riserva rasentava il lastrico e nulla poterono i suoi Ninjustu.

Si piegò a terra, appoggiando entrambe le ginocchia. Stanco e sconfitto. Scrollò la testa, visibilmente incredulo del risultato di quella lotta Da quanto non combattevo? Tsk, mi chiavano il Sensei... All'Accademia. Conoscevo tutte le tecniche di Oto. I Ninjustu erano miei figli e io crescevo con loro... ma sono stato sconfitto da un gruppo di sporchi mercenari. Voi non sapete cosa avete fatto. Non sapete chi avete osato sfidare. Mi avrete sconfitto... ma non finirà qui! Il Culto del Karma si riprenderà ciò che è suo di diritto! E si alzò, pronto ad un'ultima disperata azione prima però che la tua testa venisse separata dal suo corpo. I ventagli delle Marionette calarono inesorabilmente uccidendo l'uomo.

Alla vista di quella decapitazione Akuki riprendendo le proprie forze ed energie si eresse alzando verso il cielo entrambi le mani, come in segno di vittoria e liberazione SIIIIII! MALEDETTO BASTARDO ORA SEI MORTO! SONO LIBERO! Quell'ultima parola risuonò nei cuori di tutti. Un peso enorme era stato tolto dall'anima del Mikawa. Shunsui poté sicuramente scorgere le lacrime scendere dal volto del vecchio, il quale dopo qualche decina di secondi di visibile agitazione riprese a parlare Il vostro compagno, Kenzo... mi sembra di capire, è gravemente ferito anche se non in pericolo di vita immediato. Dovete aiutarlo, se volete vi posso dare una mano. Me la cavo, quanto basta, nelle cure. Certo, se qualcuno di voi avesse un tonico faremmo molto prima!

Il resto fu storia. Shunsui dopo avermi aiutato o meno a riprendermi, lo avrei saputo solo al risveglio, agì recuperando dal corpo dell'Ootsuki ciò che più desiderava in assoluto: un immortalità. Imperfetta certo, non quella che Hayate cercava ma era pur sempre un primo passo, fondamentale.

Da parte mia invece mi risvegliai già dall'altra parte, uscito da quel piano infernale. Probabilmente ci volle tempo e molte cure per riprendermi. Guardandomi intorno notai Hagomoro, il mio compagno Hayate, ancora presente. Con una certa fatica mi sedetti, toccandomi subito il collo e percependo ancora ben presenti i segni sul collo delle dita di quell'essere. Rivolgendomi verso il mio compagno Hagomoro, l'ho rischiata parecchio. Ho affrontato un tizio esperto in illusioni, e solo con estremo impegno sono riuscito a batterlo dopo che ci siamo divisi. Poi ho affrontato quell'essere, Ootsuki. Era un bastardo di prima categoria. Per un pelo non sono morto. Mi è andata bene. Te invece? Come è andata? Sei riuscito ad ottenere ciò che cercavi? La nostra missione è finita? Attesi, sinceramente incuriosito, le sue risposte e dopo di che avrei chiuso quella vicenda proferendo Dunque le nostre strade si dividono? E' stato decisamente un viaggio lungo, e una missione impegnativa Hagomoro. Però mi fa piacere averti aiutato, e supportato. Assicurandomi che nessuno fosse presente a parte me e il mio compagno proseguii con il discorso Non ti nascondo che sono ancora in parte ancorato all'Accademia ma non so ancora per quanto. Credo che in nome della Grazia e Virtù di Hayate abbonderò prima o poi la mia identità e le mie veci di Chunin per seguire una strada più personale e legata alla ricerca del Potere e dell'Immortalità. Non perdiamoci però, teniamoci in contatto. Ti ricordi dove ci siamo incontrati? Ogni tre mesi passerò da lì e controllerò la fila di alberi, se troverò un simbolo del Lupo saprò che mi avrai lasciato un messaggio lì vicino. E lo leggerò, e tanto varrà lo stesso per me. Siamo d'accordo? Hagomoro? Infine ti chiedo di fare rapporto te ad Hayate. Come ti dissi sono ancora in prova, magari con questa missione sarò riuscito ad ottenere un passo verso la fiducia dell'organizzazione nei miei confronti. Chi lo sa. Mi alzai, e rivolgendo le spalle al mio compagno, prima di abbandonarlo Arrividerci, Hagomoro e alla prossima ricerca dell'Immortalità.