All'Ombra di SareshigamiFudoh, Yato, Akira & Hoshi

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  1. -Hidan
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    All'Ombra di Sareshigami


    VI


    E io che ho detto? Suricato, topino, due modi diversi di dire la stessa cosa. Feci eco alle parole del buffo compagno animale di Masayoshi, mentre gli accarezzavo la fronte con il dito indice. Un carinissimo topino curioso! Era troppo tardi per qualsiasi cambio di opinione a riguardo, lo avrebbero capito.
    Per quanto riguarda la questione "Itai"... Mi soffermai vicino a Sanji, dopo che questo ebbe condiviso con noi le informazioni aggiuntive richieste. I tempi quasi coincidono... Non mi aspettavo che nessuno dei presenti capisse quella mezza frase, ma i miei ricordi andarono al Paese dei Demoni; era passato all'incirca lo stesso lasso temporale. Anche questo, coincideva con le ipotesi che iniziavano a formularsi nella mia mente.

    [...]

    Mentre iniziai a rallentare nel cielo, l'uomo dalla maschera gialla si girò verso di me, attirato dal mio nuovo flusso di chakra influenzato dall'energia del Wu. I nostri sguardi si incrociarono, e sebbene a diverse centinaia di metri, sembrarono per un istante toccarsi come se fossimo a portata di mano. Sapevo nel mio cuore che quel momento era solo posticipato. Non ti preoccupare adesso... Torniamo al villaggio. Rassicurai il ninja della Sabbia, mentre i miei occhi vedevano scomparire all'orizzonte, tra la folta vegetazione, l'uomo dalle sembianze di Itai Nara e la sua combriccola.

    [...]

    E se anche li avessi raggiunti, cosa avresti fatto da solo contro dei ninja che non hanno avuto problemi a sconfiggere anche un Jonin come Hoshi? Reguardii Fudoh, avvicinandomi a lui e dandogli un piccolo colpo in testa con il mio pugno. Non essere così avventato la prossima volta, ti saresti potuto fare male, o anche catturare, causando più problemi che altro. Io per esempio in questa occasione avrei tentato di... La mente vagò di quando, a malapena genin, in quello stesso posto, mi ero lanciato come la testa di una delle armi di Iwa, arma bianca in pugno; oppure di quella volta che, appena diventato chunin, decisi di schierarmi dinanzi a Shiro di Cantha, finendo solo per essere ignorato e quasi deriso dallo stesso; oppure di quella volta che mi catapultai da solo contro il Veterano, circondato da potenti alleati Cremisi... O di quella volta in cui... In sintesi, non ero un gran esempio. ... Niente, lascia stare. Tergiversai prima di glissare la frase.
    Dopo un breve recap delle informazioni acquisite dal duo che era rimasto a Tsuya, aumentai la dose informandoli anche su quanto avevamo rinvenuto sul luogo di omicidio del dottor Amano. In sostanza, è stato ucciso da qualcuno con una lama... E nei paraggi abbiamo trovato un lungo capello color viola. Guarda caso, lo stesso colore dei capelli della fidanzata di Shiba... Com'è che si chiamava? Quella che veniva da Umari... Ulteriori dettagli sarebbero stati dati laddove richiesti. E, per quanto riguarda quello che hai detto, si, probabilmente hanno un piano più complesso alle loro spalle... Bisogna solo capire che tipo di piano. O fregarsene e sconfiggerli. Feci spallucce. Data la mancanza di informazioni e di tempo, la seconda possibilità la vedo come quella più praticabile.
    Le mie parole sul addestramento con Masayoshi ebbero effetti positivi anche sugli altri membri del gruppo, in particolare su Fudoh, il quale propose un addestramento sul controllo del chakra repulsivo e distruttivo unitamente ad una piccola gita ad Umari, una cittadina nelle vicinanze di Tsuya, appena superato il confine di Taki. Ehm... I controlli del chakra, dici... Beh, certo, certo... Mi grattai la testa, quasi imbarazzato. A chi diavolo erano mai serviti i controlli del chakra? Ovviamente! Non solo io... Io conosco i tre controlli del chakra... + 1! Ehm... Si, insomma, quello segreto... Come? Se posso mostrarvelo? Assolutamente no! Come? Perché no? Ma è ovvio... Insomma, si... Ecco, è roba da jonin esperti! Una piccola dimostrazione? Ehm... No, è troppo pericoloso, potreste pensare a volerlo emulare e poi... Ho detto no e discussione chiusa! Tagliai corto, quasi imbarazzato. E domani si va ad Umari! Ora, a dormire!

    [...]

    Mentre mi allontanavo dal tempio, il Maestro della Spada di inverno si sarebbe posizionato su un ramo del grande albero, a circa metà distanza tra le due diverse stanze dove alloggiavamo. Silenzioso e immerso nell'ombra, mentre Masayoshi si era immediatamente rifugiato nel suo letto, avrebbe atteso che Fudoh e Yato si trovassero nello spazio dinanzi a lui prima di parlare. Voi due, giovani ninja, dove vorreste andare? L'ora è tarda, e Akira-san vi ha dato indicazioni ben precise. I giovani chunin avrebbero pensato di trovarsi di fronte ad un dragone, ma dopo quelle poche parole, dal buio dei rami, la figura del samurai pinguino e il suo immancabile cappello di paglia sarebbero parzialmente emerse, rischiarate dalla luce lunare per un solo breve istante. Potete chiamarmi Maestro Pen Gin. Avrebbe comunicato ai due ninja, prima di ascoltare le loro intenzioni notturne. Acconsento ai vostri movimenti. Ma non dovrete uscire dal tempio. La luce della luna rischiarò ancora la zona, scintillando sulla lunga katana, accanto al fierissimo pinguino.

    Rammentate: vi tengo d'occhio.

    E i due chunin avrebbero forse sentito i loro corpi essere quasi divorati dall'iride magnetica del Maestro d'Inverno.

    [...]

    Il potere del Vuoto inghiottì il mio corpo, mescolandosi al normale flusso di chakra e descrivendo quell'antica arte in un tutt'uno. Avvolto da quella arcana energia, cercai di interagire, di trovare un contatto, con il grande tronco dell'albero, che un tempo era stata forse una delle Armi più pericolose della storia del mondo dei ninja.
    Cercai di concentrarmi, usando il Vuoto non solo come strumento ma anche come mezzo, mezzo per raggiungere uno spiraglio della volontà e dell'energia vitale dello Scriba del Mondo; quelle erano le mie intenzioni, o meglio, le mie speranze. Speravo che, in tutta quell'immensa energia vitale, che aveva assorbito il Gashadokuro, l'Arma che Divora il Mondo, una scintilla della vita di Pangu e della sua coscienza fossero sopravvissute. Se quella mia speranza avesse trovato un riscontro, forse, il legame con il chakra che fu del grande Ninja Scrittore avrebbe potuto permettere a questo di mettersi in contatto con me, o il contrario.
    I minuti passavano e, malgrado tutti i miei tentativi, il potere del Vuoto sembrava non trovare alcun riscontro nell'energia del grande albero.
    Forse... Sei scomparso per sempre, bruciando ogni singola parte della tua vita, pur di permetterci di vincere, quel giorno... Parlai da solo, quasi a volermi convincere. Mi dispiace... Deluso da quel fallimento, chiusi il mio corpo al Vuoto, e rialzandomi, lentamente, dopo aver dato un ultimo sguardo al grande albero, tornai sui miei passi, abbassandomi sotto ad un grande ramo per riprendere la strada verso il tempio.
    Quante domande avrei voluto fare allo Scriba del Mondo? Perché aveva scelto me come Undicesimo Guerriero? Era stato solo caso, o avevo potuto osservare o intuire quasi il futuro con il potere della sua Descrizione del Mondo? Ed ancora, come potevo ottenere nuovamente un potere necessario a distruggere le restanti Armi di Iwa? E dove erano state sigillate? Cosa avrebbe voluto dire a Natsuhime-dono? E cosa avrebbe pensato del tradimento di CaoCao? Chi lo aveva spinto fino a quel punto? C'era forse un nemico nascosto ancora più pericoloso di quelli che stavamo affrontando?
    Tante, forse troppe domande. Cercai di colpire con un pugno uno dei rami di Sareshigami, prima di abbassarmi per superarlo. Uhm? Ci ero già passato, sotto a quel ramo.
    Mi voltai. Ero di nuovo di fronte dinanzi al grande albero. E, davanti a quello, c'ero io.
    Il mio corpo, quasi traslucido, sembrava ben inserirsi in quel mondo ovattato, dagli spessi elementi e superfici, che sembravano essere quasi impresse nella realtà da un pennello. Un rumore di passi leggeri attirò la mia attenzione dalle mie spalle.
    Ahahahah! Una risata genuina. Davanti a me c'era lo Scriba del Mondo. Pangu-sama! Esclamai, avvicinandomi e abbassando leggermente il capo in segno di rispetto. Per chi conosceva Akira, quei comportamenti era praticamente unici, non rari. Io... Avevo quasi perso le speranze! Credevo che non fosse rimasto più nulla di lei qui... Sono così felice che abbia funzionato! Sono così felice di poter parlare di nuovo con lei, anche se per poco! Non riuscivo quasi a credere a quello che stava accadendo. E' così Pangu-sama, la Bakekujira è distrutta, e questo è il suo chakra... O almeno parte di esso. Grazie agli insegnamenti di Lianshi e con l'aiuto di Natsuhime-dono sono riuscito ad assorbire il suo immenso potere, insieme a sua moglie, ed utilizzarlo per distruggere l'Arma... Inoltre... Lianshi e Xu Shu sono riusciti perfino a restituire un corpo a Natsuhime-dono! E' in vita, si trova sull'isola dell'Abete, vicino a Kiri... E, per il fondoschiena preferirei non rispondere. Tagliai corto, nascondendo l'imbarazzo. Adesso che il suo chakra e la sua energia vitale sono di nuovo insieme... Come si sente? C'è qualcosa che io possa fare per restituirle una presenza fisica? Mi dica se posso aiutarla in qualche modo! Se lo Scriba del Mondo non avesse ritenuto opportuno, o avrebbe rifiutato qualsiasi tipo di richiesta, avrei continuato, seppur in maniera più sommessa. Capisco... Ma... Se posso... Se lei vuole far arrivare un messaggio a Natsuhime-dono... Sarà mia cura portarglielo. Dopo millenni di lontananza, credevo che almeno quel piccolo gesto avesse potuto riavvicinare, almeno i cuori, dei due innamorati.
    Pangu-sama, sono riuscito a trovare la mia Declinazione del Vuoto... Adesso sono il Guerriero del Vuoto di Chakra... Si, forse un po' banale, ma è forse adatto ad un tipo come... Me. Inoltre... Grazie al suo chakra, sono riuscito a trovare un punto di incontro tra il Potere del Vuoto e la sua arte della Descrizione. Certo... L'ho adattata al mio stile di combattimento e alle mie capacità, ma bilanciando i poteri posso affermare di aver trovato una giusta simbiosi. Non sarò mai elegante come lei, ma... D'altronde sono uno spadaccino. Avrei quindi analizzato in breve quelle mio nuove capacità dinanzi ad uno dei più grandi ninja di sempre, con la speranza di renderlo quantomeno soddisfatto di quelli che erano stati gli esiti dei miei addestramenti. Quindi raccontai allo Scriba del Mondo, riassumendo, i fatti dell'Abete, soffermandomi in particolare su CaoCao e sul suo tradimento, per amore. Ha idea di chi possa aver deviato a tal punto la mente di CaoCao? Chi poteva conoscerlo a tal punto da sapere le sue debolezze. Chiunque fosse... Era ben a conoscenza non solo dei fatti di Tsuya, ma anche delle precedenti guerre... Sebbene non volessi trovare redenzione o perdono per le gesta di CaoCao, non avrei mai dimenticato in che stato lo trovai nelle grotte dell'Abete, privato del suo Simbolo del Vuoto, ormai scomparso.
    Pangu-sama... Ho sempre voluto chiederle se... Se mi ha donato il Simbolo per un motivo in particolare, o se è stato tutto frutto del caso... Sa, i miei legami con le origini dei clan di Natsuhime-dono e tutto quel che è successo all'Abete... All'inizio credevo fosse stato solo caso, poi che fosse stato tutto immaginato e orchestrato da lei, ma adesso che sono qui davanti... Guardai l'antico ninja negli occhi. Non so se voglio saperlo... Parlai debolmente. Tutto questo, può davvero influenzare le mie azioni? Il destino, è già scritto, oppure è frutto di un milione di gesta ed azioni casuali? Se io non avessi creduto in lei o in me... Avrei compiuto comunque le gesta che mi hanno portato a distruggere la Bakekujira? Quelle domande, forse confuse, erano in realtà tra i quesiti più antichi nella storia dell'uomo. Destino o libero arbitrio? Predestinazione o casualità? Cosa poteva un uomo solo dinanzi a quelle grandi forze che spingevano il mondo?
    Il tempo scorreva inesorabilmente. Pangu-sama, prima di lasciarci, avrei delle ultime domande per lei. Sono qui perché qualcuno ha ucciso o imprigionato alcuni dei suoi eredi, come a voler ricreare le stesse condizioni che hanno permesso il risveglio del Gashadokuro cinque anni fa. Inoltre, sembrerebbe che per il loro piano siano vitali i Guerrieri del Vuoto... In mezzo a tutto questo c'è un uomo che ha l'aspetto di uno dei miei più grandi amici: Itai Nara... Sa cosa potrebbero voler fare? Potrebbero voler risvegliare in qualche modo il Gashadokuro? Oppure sfruttarlo in altro modo? Domandai, prima di ultimare definitivamente con gli ultimi quesiti. Ora che ho abbastanza potere per poter affrontarle... Voglio distruggere le Armi rimanenti: Komainu, il Kappa e il Jorogumo. Cosa mi può dire su loro? Dove sono state sigillate? Come posso distruggerle? Avrei guardato ancora lo Scriba del Mondo negli occhi. Io... Ho deciso di sacrificare ogni cosa per poter aiutare chi ha bisogno... Ho lasciato indietro il mio Villaggio, i miei amici, il mio... Amore... Per trovare il coraggio di andare avanti, in un mondo dove a nessuno interessa dei più deboli, e dove tutti guardano solo i loro interessi personali... Io ho deciso di provare a salvarli... Tutti. Se lei fosse in vita, quante cose potrei imparare... Ma cercherò comunque di non rendere la sua scelta uno spreco. Almeno questo, glielo devo. Il mio capo si chinò nuovamente. Che questo sia ancora un arrivederci, e non un addio, Pangu-sama... Il mondo ovattato iniziò a spengersi, mentre la mia coscienza fluttuante tornava all'interno del mio corpo.
    Quando riaprii gli occhi, ero ancora seduto dinanzi a Sareshigami.
    Con un lieve sorriso in volto, guardai in alto, verso il cielo stellato notturno.

    [...]

    Svegliato di buon ora - un modo diverso per dire svegliato da tutti i restanti compagni di missione che si erano alzati per prepararsi - rotolai fino al bagno per darmi una sciacquata, ormai ultimo di tutto il team. La notte precedente, rincasando, avevo intanto ringraziato Pen Gin per l'aiuto, facendolo ritornare ad Azumaido e al Freddo a cui era abituato. Quindi avete conosciuto Maestro Pen Gin, giusto? Un vero spasso. Avrei tirato due pacche sulle spalle rispettivamente a Fudoh e Yato, mentre mi dirigevo verso una zona ristoro dove avrei preso solo un enorme bicchiere d'acqua - riempiendo la mia solita borraccia - e dei dorayaki da sgranocchiare lungo il tragitto.
    Tu? Ti sei riposato? Oggi ti farò tornare nel letto strisciando! Ahahah! Un ulteriore pacca della spalla a Masayoshi, che avrebbe potuto notare un certo distacco tra il contenuto della frase e il tono con il quale sarebbe stata pronunciata. Molto bene, direzione Umari. Esclamai, mentre Fudoh proponeva di unire l'utile al... Utile. Ehm... Si, ottima spiegazione Fudoh, fate come dice lui... Memorizzai le confuse spiegazioni del ninja. Masakoso, il nostro addestramento è rimandato a questo pomeriggio, questa mattina imparare a controllare in maniera più efficace il chakra avrà la precedenza... Magari utilizzeremo il tempo del viaggio per parlare un po'. Per comprendere la tua declinazione, devi prima capire cos'è il Vuoto. E chi sei te. Aggiunsi, prima di prendere un po' di tempo, con fare imbarazzato. Forza! Fate come vi ha spiegato Fudoh... Io... Si, ecco! Io vi controllerò da dietro! Pollicione all'insù, mentre con l'altra mano facevo segno ai miei compagni di team di iniziare il cammino.

    Quando furono abbastanza lontano, tra piccole vittorie e grande sconfitte, decisi che era arrivato il momento di tentare a mia volta. Ok, niente brutte figure Akira. Sei un jonin. Sei uno dei più grandi combattenti del continente. Puoi farcela. Parlai a me stesso, in maniera motivazionale, mentre iniziavo a correre sul primo dei tronchi d'albero, coprendo per intero la sua altezza. Quando giunsi all'apice, feci fluire il mio chakra lungo la pianta dei miei piedi. Nello stesso identico istante in cui i muscoli della gamba e l'intero corpo si preparavano al salto, feci defluire il chakra verso l'esterno, in una sorta di piccola esplosione.
    La cosa positiva fu che funzionò, la cosa negativa è che avevo calibrato male la distanza del mio salto utilizzando quel controllo del chakra.
    Con un piccolo urlo, superai di parecchi metri l'albero dove erano arrivati i chunin, finendo sostanzialmente per raggiungere addirittura quello successivo. Con un'imprecazione a mezza bocca, dovetti prepararmi ad atterrare su uno dei rami che avevo ormai di fronte. Accumulando il chakra nuovamente nelle piante dei piedi, questa volta mi preparai a rilasciarlo a contatto sulla superficie d'atterraggio, in modo da rendere l'atterraggio più semplice. Per mia sfortuna, sbagliai nuovamente a calibrare il quantitativo di chakra. Il ramo esplose sotto il colpo e il peso dei miei piedi, e mi ritrovai in un istante a cadere verso il vuoto.
    Solo la presenza di un piccolo ramo appena sotto riuscì ad evitarmi la più pessima delle cadute - e imbarazzante figura. con le mani cinsi il piccolo ramo e, sfruttando il chakra adesivo e la mia innata agilità, utilizzai la forza cinetica del movimento per effettuare un ulteriore salto con rotazione nel vuoto, dopo aver scaricato l'energia del salto. Atterrai su un piccolo alberello lì davanti. Allora, avete visto?! Urlai, girandomi verso i miei compagni. Questo è quello che succede se non calibrate bene il quantitativo di chakra! Quindi... Ehm... Fate attenzione! Non tutti hanno un'agilità felina come il sottoscritto! Ancora una volta pollicione in alto.
    Pericolo scampato.

    [...]

    Quando Masayoshi avesse imparato in maniera decente a controllare il chakra repulsivo - e io di conseguenza, sebbene impiegai giusto un paio di salti per capire la giusta dose di chakra da applicare -, feci segno al ragazzo di avvicinarsi a me.
    Allora, come sta andando? Chiesi, per aprire il discorso. Sono rimasto sorpreso che, dopo tutti questi mesi, tu non sia ancora riuscito a sopportare il potere del Vuoto. Io dovetti imparare a incanalare quel potere proprio qui, a Tsuya, e in gioco c'era la mia vita visto che davanti a me c'era il Gashadokuro... Forse è stata la mancanza di obiettivi a frenarti... Masakoso... Che tipo di ninja vuoi essere? La storpiatura del nome quasi abbatteva la credibilità del discorso che stavo intraprendendo con il giovane ninja. Eppure te e anche l'altro ragazzino dai capelli rossi e dalla faccia tonta avete visto con i vostri occhi cosa può fare il potere del Vuoto... Intuizione. E... Forse è proprio questo il problema. Una schicchera improvvisa raggiunse la fronte di Masayoshi. Dimentica tutto ciò che hai visto. Non pensare al Vuoto di Potere di Lianshi. Dimentica cosa significa il Vuoto per lei o per me. Dimmi cosa significa il Vuoto per TE. Guardai Masayoshi negli occhi. Il Vuoto è solo un simbolo. Un simbolo utilizzato per racchiudere un paradosso. Tracciare un simbolo in uno spazio, per circoscrivere e definire l'assenza o la totalità di ogni cosa. Il Vuoto si può legare potenzialmente a qualsiasi concetto, fisico o non fisico, materiale o immateriale. In questo legame con questo concetto, il Vuoto assume una sua Declinazione, che deve essere vera solo per te e nessun altro. Adesso, non ti chiedo di diventare un Guerriero del Vuoto in pochi minuti, ma voglio sapere chi sei. Ho impiegato mesi per declinare al meglio il mio Vuoto, sebbene avessi scelto con cura di Declinarlo nel Chakra. Se te per primo non sai definirti, non credo che riuscirai mai a declinare il tuo Vuoto.
     
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