All'Ombra di SareshigamiFudoh, Yato, Akira & Hoshi

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  1. -Hidan
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    All'Ombra di Sareshigami


    VIII


    Coooosa?! Esclamai esterrefatto, mentre Pangu mi raccontava del suo incontro con Itai Nara, svariati anni addietro.
    Itai aveva trovato, forse per sbaglio, l'albero originale dove lo Scriba del Mondo aveva imprigionato la sua energia vitale e, dopo qualche esperimento, era riuscito a comunicare con lui, ma non solo... Aveva dato da mangiare ad un suo clone la linfa dell'albero, intrisa della medesima energia! Forse... Forse adesso quella strana storia aveva finalmente un inizio. Perché non me ne ha mai parlato... Forse voleva tenerlo nascosto? Un clone... Vivo...? Parlavo da solo, mentre i pensieri di quella giornata si accartocciavano su loro stessi, prima del congedo.

    Con gli occhi quasi lucidi, feci un cenno di assicurazione di risposta. Credo... Di aver capito, Pangu-sama... La mia voce non riusciva a nascondere l'intrinseca tristezza di quelle parole. Anche solo tentare di riscrivere il mondo, avrebbe potuto causare dei danni indelebili allo Scriba del Mondo. Non ero come lui, e forse me ne sarei dovuto fare una ragione.
    Avevo imparato dai suoi poteri, e li avevo adattati alle mie capacità e alla mia arte ninja. E forse era questo ad aver già reso fiero di me il grande Saggio. Una cosa era certa però... Non era un addio.

    [...]

    E' lui R., e ho scoperto anche da dove proviene. Guardai i presenti nella stanza, prendendo una piccola pausa. [Note per tutti]Fa un po' ridere, ma date le informazioni ricevute da Febh adesso Akira ricollega tutti i pezzetti, quindi facciamo finta che nella mattinata già vi mette al corrente XD
    Non chiedetemi come o il perché, e non chiedetemi neanche di come ne sono venuto a conoscenza, ma R. non è altro che un clone di Itai Nara. Non un clone normale, però, un clone che è stato reso... "Vivo". Non trovo una parola migliore, mi dispiace. Mi sarei alzato dalla sedia, terminato il pasto. Questo clone di Itai, anni fa, durante i fatti del Gashakoduro, è entrato in contatto con parte dell'energia vitale dello Scriba del Mondo; come potete capire, questi sono stati gli effetti... Che cosa abbia spinto R. ad unirsi a Kurotenpi, è un mistero, come la parte finale del suo piano. Temo che voglia tentare di trovare un modo per assorbire energia vitale, e il modo migliore per farlo è proprio grazie a quell'enorme teschio che abbia sotterrato qui anni fa. Forse... Sente che la sua vita sta per finire? Ipotesi... Incrociai le braccia. Glielo chiederemo domani. Adesso prepariamoci, abbiamo un po' di strada da fare.

    [...]

    Dopo essere arrivati ad Umari, e dopo esserci separati nei due gruppi, il Senju ascoltò le mie parole con discreta attenzione. Uhm? Non lo sapevi? Lui ti ha definito un suo allievo, mi pare, ma a questo punto non deve essere una cosa seria. Canzonai leggero, mentre continuavo ad esporre le mie questioni. Immediatamente il chunin rispose alle mie richieste, dichiarando però come la sua conoscenza con Shunsaku Ban derivava da missioni accademiche ufficiali. Oooh. Interessante. Quindi è in un certo senso conosciuto all'Accademia... Non lo sapevo. E anche se lo avessi saputo, avrei voluto parlare con te ugualmente. Mentre nella testa di Yato sfrecciavano pensieri più o meno contorti, probabilmente anche alimentati da quell'ultima dichiarazione, nella mia mente tutto rimaneva placido e tranquillo.
    Richiedere rapporti significava dover leggere dei rapporti.
    Opzione scartata fin dal principio.
    Cause... Esterne? Ti hanno cancellato dei ricordi o qualcosa del genere? Molto strano... Ti ricordi almeno chi è stato a farti questo? Avrei chiesto, mentre continuavamo a camminare per le tranquille strade esterne alla cittadina di Umari, dove una semplice trasformazione aiutò sia me che il Senju ad apparire come due normali viaggiatori e non come dei ninja accademici. Da guardia del corpo? Senza offesa, ma da quel poco che so, dovrebbe essere un uomo che se la sa cavare con le sue forze... O mi sbaglio? Avrei chiesto, mentre il chunin di Konoha continuava con delle ultime brevi ma chiarissime dichiarazioni. Uhm? Mi fermai un attimo, quasi preso alla sprovvista da quella domanda. Cosa hai da guadagnarci te... Guardai negli occhi, confuso, il ragazzo. Non ne ho idea. Feci spallucce. Cosa vuoi guadagnarci? Sentiamo. L'ingegnosa e meccanica mente del Senju si stava per scontrare con l'assurda semplicità di Akira Hozuki. Un'arma? Un equipaggiamento? Ryo? Una lezione dal miglior spadaccino del continente? O anche qualcos'altro. Tu chiedi, io provo ad accontentarti.

    [...]

    Arrivammo con facilità alla taverna del paese e dopo aver atteso qualche minuto dall'ingresso del Senju, entrai a mia volta. A differenza dell'insolita capigliatura del ninja della Foglia, io avevo optato per una versione più "mite" di me stesso, trasformandomi in un me stesso con dei capelli castani, ovviamente in abiti da cittadino popolare.
    Una volta entrato, mi avvicinai al bancone, notando il mio compagno già all'opera. Mi sarei messo a sedere a breve distanza da lui. Attesi che finisse e, solo dopo, avrei attirato l'attenzione dell'oste. Può portarmi un po' di acqua? Avrei chiesto, attendendo un leggero allontanamento dello stesso per bisbigliare sottovoce a Yato. Chiedigli anche se ha visto anche R. Avevo sentito le informazioni riguardanti la ragazza dai capelli viola, a quel punto dovevamo solo capire se anche il resto dei suoi compagni Kurotenpi fossero stati stanziati lì per un periodo.

    Ottenute le informazioni sul nonno della misteriosa spadaccina, seguii dopo pochissimi minuti Yato fuori dalla taverna e insieme ci incamminammo verso l'abitazione dello stesso, proprio come ci aveva illustrato l'oste.
    Non fu difficile trovare l'abitazione del vecchietto, di nome Kuziro Omai. Signor Kuziro, buongiorno. Scusi per il disturbo, siamo degli amici di Midori, è per caso qui da lei? Possiamo entrare? Il simpatico anziano, un po' stordito dalla morsa dell'età, non fu difficile da convincere e al solo sentire nominare la sua nipotina, in un istante ci sorrise facendoci accomodare.
    Certo, tutta quella situazione non sembrava per nulla potenzialmente fruttuosa.
    Dopo uno strano raccordo su come e quando aveva scoperto dell'esistenza di una sua nipote e dei suoi amici, la mente dell'anziano iniziò a sfarfallare, saltando da un discorso all'altro senza seguire alcun filo logico. Mentre cercavo di rispondere con sorrisi di cortesia e ponendo domande per tentare di recuperare una sorta di filo nel discorso, con qualche leggero colpo di gomito attirai l'attenzione del Senju. Questo vecchietto è rincoglionito... Da capire se di suo per l'età o se è stata opera loro. Ah, dubito che questa sia veramente sua nipote, hai sentito la storia? Avrei chiesto, parlando a bassa voce tra un discorso scollegato e l'altro del nonnetto. Qualche jutsu di indagine utile o molliamo la presa? Domandai al ninja della Foglia che si era già rivelato essere molto abile nelle attività di indagine ed investigazione.

     
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