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È colpa tua. Ratty

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Il Mistero del Fabbro

6
Delitto Epistolare

Dopo il colpo andato a vuoto, anche se citofonato dall'improvviso cambio di atteggiamento, la Principessa Kenkichi non si scompose, guardando invece l'Hokage con assoluta ostilità, specie dopo le sue parole. Tks, arrogante e ignorante, evidentemente nessuno ti ha mai messo al tuo posto. Che tu sia Kage o re dei guardoni non mi interessa affatto. Il rispetto verso di me invece è dovuto. Perché tutti dovrebbero rispettare chi può annientarli. Il rispetto mi è dovuto per diritto di nascita e talento, e non sprecherò il mio tempo a elemosinarlo in giro. Piegò le labbra in un sorriso che dimostrava l'assoluta certezza che aveva nelle sue parole. Semplicemente chi non ne porta a sufficienza verrà tagliato. Era evidente che Raizen non avesse avuto molto a che fare con l'aristocrazia, o forse era intrinsecamente contrario al concetto stesso, ma continuare su quella china avrebbe solo fatto degenerare la situazione in uno scontro. Midorinaka non era una persona da compromessi. Hai il mio perdono, comunque. Ma bada a quello che dici. E consideralo un dono molto, molto prezioso. Concesse, confermando dopo pochi minuti che si riferiva "ovviamente", e non mancò di sottolinearlo come se avesse a che fare con un mentecatto, che si riferiva al fuda di controllo dell'ambiente che Meku le aveva lasciato. Non aggiunse spiegazioni sulla Vera Spada per Akira, ovviamente, senza calcolarlo più di tanto.

Mentre Raizen indagava poi scambiarono alcune parole, e anche se quella di lei era una domanda retorica lui rispose con una domanda a sua volta, ottenendo una risposta laconica. Non c'è spazio per degli amici nel mondo di un genio. Spiegò con una lievissima vena di malinconia. Ma posso trovare...tollerabili alcune persone...questo lo ho scoperto di recente. E hai ragione, non mi sei simpatico. Né voglio la tua simpatia. Lo stratagemma del Clone fu un successo, riuscendo ad aspirare almeno quindici fogli di carta pesante, pregiata e non certo normale carta da ufficio. Sul primo era scritta solo la frase letta da Kubomi poco prima (che per fortuna si era levato dalla statua e dal condotto d'aria o sarebbe stato aspirato a sua volta) mentre gli altri, almeno agli occhi del clone, contenevano una serie di frasi e parole prive di senso ("tre galline scalano arguzia odoroso di nero sciallo" era una di quelle meno strane, ed era ripetuta più di dieci volte, così come la parola "paratippologia" e "zampetudine", qualunque cosa significassero), apparentemente casuali ma sicuramente vergate con la calligrafia di Raizen stesso, quello che verosimilmente era stato ucciso proprio in quella stanza. Andando a controllare più accuratamente, sembrava che i fogli più vicini a quello di avvertimento fossero privi di qualsivoglia senso, ma man mano che si andava avanti iniziavano a comparire, sebbene in ordine sparso, alcune frasi di senso compiuto. Verosimilmente il foglio più in profondità era anche quello che era stato scritto per primo, forse con più lucidità che era andata man mano disgregandosi.

Sono molto confuso. Ho solo metà della mia forza e sono a malapena in grado di difendere Konoha se necessario. Mi sento...fragile. Detesto sentirmi fragile e detesto scrivere di questo. Ma devo farlo, trovo che mi aiuti a concentrarmi, a rilassare la mente, mentre la solita meditazione mi confonde soltanto. L'uomo venuto in visita mi ha spiazzato: sapeva cose di Tian e del mio passato che non poteva sapere. Diceva di essere stato mandato da lui per chiedere aiuto, ma io non ho mai sentito parlare della Pergamena di Indra che vuole recuperare. Era molto accondiscendente, affabile, mi sono trovato stranamente a mio agio con lui come se fosse un vecchio amico, ma anche concentrandomi non saprei fornire una sua descrizione. Normalmente questo mi renderebbe sospetto, eppure mi pare la cosa più naturale del mondo, e mi confonde. Scrivo per non perdere il filo della zampetudine. Zamparutide. Zanpakuto...no. Non...non ricordo cosa scrivevo.[...]

Mi è stato presentato da uno dei ninja del villaggio, che lo ha accolto alle mura. Questo lo ricordo. Era Sho? O aveva a che vedere con lui? In ogni caso era evidentemente una persona di fiducia e mi sono trovato a mio agio...lo ho già scritto questo? Mi rilassa scrivere le cose ma ho quasi la sensazione che dopo aver lasciato la mia penna i pensieri scivolino via dalla mente come se non fossero più miei. Buffo, no? Ma poi perché mi faccio domande da solo? Ho un grande mal di testa questi giorni. Fortuna che parlare con Lui mi ha messo molto a mio agio, anche se ora sono confuso. Non so il motivo però. Sto indagando sulle cose che mi ha detto e ho pensato che scrivere potrebbe aiutarmi a riordinare i pensieri che ho in testa, leggendoli sarà più semplice. [...]
Tian ha bisogno di quella Pergamena. Questo è chiaro e Lui, il mio Amico, mi darà ogni aiuto. I suoi consigli sono così utili e semplici che è un piacere ascoltarlo. Mi mette molto a mio agio. Gli ho anche parlato dei Draghi, di Hebiko, di Febh, di quello che è successo con Diogenes. Va tutto bene, lui ascolta, comprende, mi mette molto a mio agio. Lo ho già scritto? Scrivere aiuta la mente, semplifica le cose. Io voglio aiutare Lui e anche aiutare Tian, quindi devo trovare la Pergamena. Forse qualcuno con tanta esperienza e molto vecchio sa qualcosa. Sarebbe molto comodo e utile. Potrei chiedere a Ogen-dono. Ma è lontana e Lui sta andando via oggi, dovrei sbrigarmi ad aiutarlo. Forse...forse Meku potrebbe? Ma non siamo poi così amici. Dovrei...io non parlo così di solito, perchè sto scrivendo così? Lui è uscito dallo studio da poco e mi sento molto a disagio. Mi manca, Lui mi mette molto a mio agio. Perché sento che qualcosa mi sfugge? [...]
Sono strano. Kurama non mi parla da ore...come se non ci fosse. Mi sento in pericolo. Sho potrebbe essere coinvolto, e anche Oda. Posso fidarmi di loro? [...]
Non tradirebbero mai quell'uomo, ma tradirebbero me? Perché presentarmi il mio nuovo amico?[...]
Ma ho chiesto io a Kurama di allontanarsi? Perché non mi parla? [...]
Non ho ancora trovato le prove...Meku le ha, sono sicuro![...]
Devo tornare a Lui. Lui ha la chiave, Lui ha la risposta. IO non sono niente, dovrei essere Lui. IO...Io chi sono? Lui è la vittima, avrei dovuto aiutarlo...Lui...mio padre lo ha tradito, è un ladro, dovrei emanare un ordine di cattura! [...]
Lui mi vuole con sé. Parte di sé. [...]
Lui...sono così vicino a essere parte di Lui. Ancora poco. Ancora poco [...]
Meku sentito me...devo nascondere tutto![...]
Io...fatto rumore apposta. [...]
Lui arrabbia. Piccola parte me vuole opporsi? Perchè? Lui non piace! [...]
Debole. Stupido. Non opporti, non opporti! Lui è... Ma io oppone. [...]
Non voglio ma devo. Passi. Pareti. Meku va sconfitto. Lui potente. [...]
IO NO PUO'. Altro ME. Altro me attento! [...]
Non...altro...forza... [...]

Smetti di Cercare, è Pericoloso!

Ovviamente la Volpe non aveva memoria di tutto questo, e la sua reazione sarebbe stata stupita e confusa almeno quanto quella dell'Hokage. Vista la mole di scritti e la necessità di pescare le frasi sensate in mezzo al caos più totale, la lettura ad opera del clone sarebbe andata avanti durante il breve convivio tra i ninja e Midorinaka, quindi solo al termine Raizen avrebbe potuto avere una visione d'insieme.
Tra un bicchiere e una spiegazione ci furono chiacchiere, alternando temi leggeri e più seri, sempre alla mercé dell'umore della Principessa Kenkichi, alla quale dell'indagine in corso e dell'opera di decifrazione importava meno di niente. Ne ho conosciuti tre in realtà. E persino io sono stata una Jinchuuriki per un breve periodo che tuttavia a te non interessa. Disse riguardo alla volpe. Ma credo che "incontrato" sia più appropriato, non erano esattamente là di persona. E l'intervento di Akira su Touki e sulla sua spada ovviamente cadde a fagiolo, accolto da uno sguardo glaciale della fanciulla. Morta, ma al contempo non lo ero del tutto. Incompleta. Un rituale del mio villaggio d'origine. Ho vagato per qualche tempo senza meta e senza una vera identità nell'altro mondo, ma senza perdere me stessa e continuando ad allenarmi. E ho trovato un modo per tornare. Bevve. I termini del mio accordo con Touki non ti riguardano, ma immagino tu sappia cosa interessa al suo padrone, se hai una sua spada e hai stretto un patto a tua volta. Disse, con molto distacco. Si sarebbe però rifiutata di parlare di Amesoko anche se fosse stato Akira a rivelare l'identità del padrone di Touki, limitandosi a uno sguardo disgustato alla sola menzione. Avesse avuto una sputacchiera vicino certamente la avrebbe usata. Ho conosciuto un uomo che aveva brandito Ottobre e ne era stato plagiato, un priore di non so quale assurdo culto. Aveva ricordi molto frammentari, restava poco della sua mente. Aggiunse rivolta a Raizen. Quella spada era maledetta, no? All'inferno i segreti perdono molto di significato, visto che anche il tempo come lo intendiamo noi non esiste. È tutta una questione di prospettiva. Un po' come me che vedo voi vermi e non oso immaginare quali bassi pensieri frullino nelle vostre teste inferiori...e certo voi non potete nemmeno ambire a immaginare i miei.

Qualche chiacchiera ancora, poi venne stabilito il luogo di un duello, tra un brindisi e il successivo, mentre Midorinaka guardava Akira con gli occhi vispi di un gatto che sta per giocare con la sua preda, fino ad annientarla.

Side Story: Akira in Swordland

La competizione è lodevole. Rinunciare ai tuoi vantaggi è stupido. Ho sterminato e disperso quasi la totalità del mio Clan con la mia spada. Alcuni erano molto abili, ma hanno avuto la tua stessa stupida idea cavalleresca ed è stata la loro rovina. Ma se sei così convinto ne approfitterò Mormorò mentre si avvicinava a circa sei metri, tracciando con le dita un segno sul manico della sua spada, appesa col fodero dietro la schiena [Tecnica 1]Chi no Chikai: Akai Buna no Bokuen - Voto di Sangue: L'Avventura dei Faggi Rossi
Posizioni Magiche: Disegno (5)
Tracciando un sigillo sulla Lama Insanguinata, l'utilizzatore scrive il nome di una persona che sarà designata come Bersaglio. L'utilizzatore causerà danni maggiori quando il Bersaglio incrementa la sua difesa: se questi subisce danni dall'attacco e ha impastato in Resistenza, riceve Sanguinamento (DnT Leggero) per ogni Basso utilizzato. Questo DnT conta come Sanguinamento anche se la ferita è contundente. Tuttavia, l'utilizzatore non può impastare in Resistenza. Spezzare un Voto richiede uno slot tecnica e un consumo Alto, e causa Affaticamento. I Voti non sono cumulabili.
Tipo: Fuuinjutsu e, nonostante tutto, evidentemente pronta a estrarla senza perdere nemmeno una frazione di secondo. Ti affronterò con uno stile di mia recente invenzione, invece che con quello principale, almeno per ora. È un modo per testarlo. So che voi Hozuki potete essere tagliati senza troppe remore, quindi mi perdonerai se non smusso la mia lama. Il sorriso svanì dal suo volto, divenuto una maschera funeraria. Midorinaka Kenkichi. Nona Forma: Forma del Torturatore Implacabile. E quindi scattò verso di lui, sguainando la spada ad appena un metro e mezzo di distanza in quella che poteva essere l'Estrazione Mortale, ma che si associava a una tecnica potenzialmente fatale [Tecnica 2 e 3]Chi no Keshiki: Akagami Rīgu - Scenario di Sangue: La Lega dei Capelli Rossi
Posizioni Magiche: Caricamento (3)
L'utilizzatore avvolge la spada di sottili filamenti di sangue non più spessi di un capello. Al primo attacco sferrato i fili di sangue causeranno danno pari alla potenza dell'arma in un'area circolare di 3 metri con movimenti estremamente rapidi, come se l'utilizzatore avesse colpito tutto ciò che si trova nell'area contemporaneamente. Gli attacchi ignorano l'utilizzatore.
Tipo: Ninjutsu - Chiiton, Emissione

Spada Potenza 50, Durezza 4
Base +6 For, +3 Vel, -3 Res
Tributo di Sangue+30 Pot, +3 Vel
Impasto MedioAlto + 6 Vel, +2 For
Impronta Sangue +10
Vantaggi del Sangue Misto +30 a una Derivata Mikawa/Kenkichi
Ninjutsu Inarrestabili +20
Tortura senza scampo L'utilizzatore è specializzato nel causare danni a dispetto delle difese avversarie. Una volta per round se il danno inferto viene curato, ridotto o annullato, causerà Dolore (DnT rispettivamente Lieve, Medio o Grave)
Azione Rapida

Statistiche: Potenza 140 in 3 metri di raggio, Forza Nera +11, Velocità Nera+12 tacche

Comunque andasse la sua azione successiva sarebbe stata un rapido affondo diretto all'inguine di Akira, con evidenti intenti eviratori [Azione 1]Statistiche: Potenza 70, Forza Nera +6, Velocità Nera+8 tacche

Spada Potenza 50, Durezza 4
Base +6 For, +3 Vel, -3 Res
Tributo di Sangue+30 Pot, +3 Vel
Tortura Focalizzata L'utilizzatore una volta per round ottiene un vantaggio di 2 tacche a una statistica principale per un attacco che preveda di ignorare o aggirare una qualche forma di difesa diversa da una parata o schivata.
prima di arretrare di pochi centimetri assumendo la posizione di guardia di quel particolare stile

e scatenarsi con una serie di fendenti, il primo discendente che mirava a mozzare il braccio sinistro [Azione 2]Statistiche: Potenza 70, Forza Nera +6, Velocità Nera+6 tacche

Spada Potenza 50, Durezza 4
Base +6 For, +3 Vel, -3 Res
Tributo di Sangue+30 Pot, +3 Vel
Tortura Affilata (Abile) L'utilizzatore incrementa di una categoria un DnT causato da un suo attacco, se questo prevede di ignorare o aggirare una qualche forma di difesa diversa da una parata o schivata.
, il secondo orizzontale ma basso per tranciare la coscia destra [Azione 3]Statistiche: Potenza 70, Forza Nera +8, Velocità Nera+8 tacche

Spada Potenza 50, Durezza 4
Base +6 For, +3 Vel, -3 Res
Tributo di Sangue+30 Pot, +3 Vel
Impasto MedioBasso +2 For, +2 Vel
e infine un ultimo attacco orizzontale portato avvicinandosi, che mirava a decapitare l'Hozuki con un solo colpo [Azione 4]Statistiche: Potenza 70, Forza Nera +8, Velocità Nera+10 tacche

Spada Potenza 50, Durezza 4
Base +6 For, +3 Vel, -3 Res
Tributo di Sangue+30 Pot, +3 Vel
Impasto MedioAlto +2 For, +4 Vel
Tortura Finale L'utilizzatore causa Scoordinato una volta ogni due round con un attacco, se questo prevede di ignorare o aggirare una qualche forma di difesa diversa da una parata o schivata.
!

Side Story: Shutter Raizen

Raizen avrebbe potuto interrogare le guardie, scoprendo che non esistevano visite registrate di nessuno nel giorno in cui aveva combattuto col Cuore della Bakekujira assieme agli altri shinobi, e anche nei giorni precedente la sua agenda o la sua segretaria non avevano notizie né rammentavano niente del genere, così come le guardie al cancello. Sho e Oda, se interrogati, evidentemente non ne avrebbero saputo niente. Dove poteva indirizzare le sue indagini? O avrebbe solo dovuto attendere il ritorno di Meku...o una possibile vittoria di Akira? Kurama come detto non era utile, come non lo era stato nelle settimane precedenti e non c'erano tracce di questo "Lui" da nessuna parte.
Cosa poteva cercare per approfondire?

F e n i x

Posted on 26/1/2021, 00:44

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The Clone War

VI

Il Kage guardò la ragazza soltanto con mezzo sorriso, parlava di annientare ma era chiaro che per lei il rispetto rientrasse nelle cose dovutegli per via del suo sangue nobile, un tipo di sangue che lui disprezzava profondamente per via dei preconcetti che generava. Era chiaro, soprattutto dopo quel fendente, che non aveva davanti una persona qualsiasi e proprio per quella ragione lei avrebbe dovuto capire che anche Raizen non andava sottovalutato, forse poteva essere scontata una vittoria, ma parlare di annientamento davanti ad uno shinobi del suo calibro era quantomeno superficiale. Per lo meno se ci si vantava di essere dei geni.
Ma nonostante quel rifiuto capiva quando doveva stare al suo posto, ed in qualche modo era certo che avrebbe potuto recuperare qualcosa da quella situazione, magari dopo aver stemperato un po' gli animi, se Ogen non aveva un suo organo a decorare il soggiorno anche con Midorinaka avrebbe trovato un modo.

La ringrazio.

Chinò leggermente il capo, poteva essere sincero o meno, difficile saperlo grazie alle sue doti recitative che usava praticamente di continuo nelle interazioni con gli sconosciuti. Tuttavia, vista la consapevolezza di aver frainteso il modo di porsi della Mikawa ora sapeva che la sua domanda era andata fin troppo oltre e probabilmente non recitava affatto.

Oh su me stesso posso accettarlo, so essere fastidiosissimo a volte anche senza volerlo, ha ben visto come il mio modo di pormi mi faccia risultare sgradevole… tuttavia, visto che non ha altro da fare condividerò qualche pensiero.
I geni hanno sempre un gran problema.
La stanza in cui si trovano.
lei è nata nel clan Mikawa mi pare d’aver capito, e se somigliano un minimo al loro attuale capoclan… beh, mi sembra assai complesso che tu possa aver avuto possibilità di confronto su temi differenti dal combattimento.
Ciò che intendo dire è che difficilmente sarà in grado di capire cosa il mondo riserva ad un genio se mai si affaccia realmente ad esso, non la credo una poppante con poche esperienze sulle spalle, ma vivere dove tutti la conoscono, dove tutti sanno di lei non le permetterà mai di essere niente di diverso dal genio che è, e ogni tanto si ha bisogno di abbandonare i propri panni non solo per svagarsi, ma anche per accrescersi.

Impostò la voce un paio di volte per imitare questo o quell’interlocutore.

Oh Midorinaka, il genio della spada, dimmi hai scoperto come…?
Oh Midorinaka, il fiore all’occhiello dei Mikawa, dimmi come se la cava il clan…?
Quante volte è successo?
Parecchie immagino.
Probabilmente, abituata alle lodi dei mediocri non li noterà mai perché quel piccolo cerchio di adulatori non ti lascerà mai vedere oltre, perché vorranno sempre sfruttarti, spremerti e dissetarsi di quel talento che a loro manca, al contrario di chi avendo qualcosa di proprio da coltivare non si affatica a tendere la mano verso qualcuno che la rifiuta così veementemente, spero lei non creda di essere unica, rara, rarissima forse... ma unica è ben difficile, di geni al mondo ne esistono sicuramente altri.
Come Akira che non conosce la sua vera spada e ha già preparato la tazza per il succo di genio.

Un esempio lampante a pochi passi o solo un tassello che combaciava nella marea che Raizen stava provando a incastrare?
Non si dimenticò però di fare un cenno al kiriano, non lo reputava infatti carente di talento, ma il caso in quel momento gli faceva comodo.

Quando vorrai uscire potrai voltarti e renderti conto di essere prigioniera del tuo talento ed assuefatta da esso è il problema di tutti i geni: le sbarre che i mediocri gli saldano attorno senza che possano accorgersene, dopotutto i complimenti piacciono a tutti.
Prendi Akira, non è sveglio ma fa ridere, se gli lanci una palla sa tenerla in equilibrio sul naso!

In qualsiasi creatura del mondo c’era qualcosa di interessante, cosa che ovviamente non significava farsi piacere chiunque e trasformarsi in un sacerdote mancato, ma solamente ricercare quella scintilla di divino presente nel prossimo.
Raizen non a caso disse che gli esseri umani davano il meglio in gruppo, una buona idea, o l’ispirazione sovente vengono da una mente differente da chi la sfrutta.

O anche me, se è vero che parlo un sacco per la benedetta legge dei grandi numeri prima o poi dico qualcosa di geniale.
Un genio che fa del suo talento la propria vita ha poche possibilità davanti, e le più ampie sono l'ossessione e lo spreco.

E l’ultima parola poteva davvero avere una marea di interpretazioni visti gli svariati modi in cui era possibile sprecare il talento, ma quelle furono le sue ultime parole sull’argomento. Prima che i due potessero essersi in qualche modo simpatici era probabile che il primo ostacolo che Midorinaka dovesse superare era la compassione che suscitava nell’Hokage, era infatti da un po' di tempo che non incontrava una persona così sola, un osservazione possibile solo su quella ragazza che per quanto viziata non sembrava malvagia o cattiva.
Ma cosa era riuscito a distogliere Raizen dai problemi altrui che erano tra le sue più grandi passioni?
Ciò che aveva estratto dai condotti, ovviamente.
Gli scritti erano puro caos, era evidente che erano stati vergati da qualcuno di estremamente confuso, corrotto, fin nel profondo, eppure non si era allontanato così tanto per andare all’abete, due giorni al massimo, ed in quel lasso di tempo quel qualcuno era riuscito a creare un disastro indicibile.

Niente di niente, Kurama?
Mi sembra impossibile, sei un buon antifurto per questo genere di cose ma qui… scrive che non rispondi, poi è confuso e si chiede se lui stesso ti ha chiesto di allontanarti, ma sembra piuttosto che tu sia stato… escluso, non ti farei mai una simile richiesta, e poi non saresti così stupido da non tornare sui tuoi passi in una simile situazione.
Sembrano gli effetti di qualche declinazione del Dominio, però quelli mi sembravano in grado di assoggettare, non di corrompere, qui sembriamo di fronte ad una conversione, anche se estremamente radicale, qualcosa avvenuta con un influsso.
Credevo che il mio talento con i cloni fosse sufficiente, ma forse non mi premurai di rendermi incorruttibile, dopotutto quello non era propriamente un clone, cosa che mi fa sospettare che le abilità utilizzate non servano solamente contro i cloni.

Stava usando lo spazio interno della volpe per riflettere in modo da comprimere quel tempo dentro di se.

L'ultima parte poi… “parte di lui”… gli aspetti sono parte di un unico, di un Lui che è scritto con la maiuscola, e gli aspetti cercano Tian proprio perché lo reputano indegno, anche dell’utilizzo che ha fatto delle pergamene… possibile che uno degli aspetti abbia rischiato così tanto e sia venuto a cercarmi fin dentro il villaggio?
Dopotutto con la conoscenza che ha sui demoni non sarebbe difficile separare le nostre conoscenze.
Ozma aveva un potere equiparabile agli Yamanaka, ma è morto... possibile che un frammento della sua coscienza si sia attaccato alla nostra emergendo in un momento di debolezza?
Poi questi errori prima di giungere a Zampakuto, al contrario delle altre non è una parola priva di senso e se le altre gli somigliano vuol dire che è questa che si è impegnato a scrivere… ma se è comune non sentire il nome di un abilità questa zampakuto non mi dice davvero nulla, vorrebbe dire spada taglia anime, ma sempre in quel punto dice che non vuole perderne il filo… ma del discorso o della spada?
Inoltre più di una volta da l’impressione di descrivere periodi di tempo estesi, parla di Giorni, ma non è possibile, non mi sono assentato così tanto.
Se non altro sembra che Meku mi abbia fatto un favore.

Era possibile che dopo che aveva incontrato quell’individuo gli fossero stati innestati dei ricordi?
Qualcosa dal nome zampakuto poteva essere in grado di farlo dato il nome.
Il suo se stesso stava cercando qualcosa, ed una persona esperta ed anziana poteva aiutarlo due definizioni che calzavano su Midorinaka.
Quando alzò la testa dai fogli era così assorto tra i suoi pensieri che si faticava a credere che riuscisse a interagire col prossimo.

Midorinaka-Sama

Chiamò senza troppe remore.

Il Termine Zampakuto vi dice qualcosa?

Era importante anche il trafiletto in cui ammetteva che i pensieri li sentisse propri solamente quando li vergava con la penna, eppure anche all'intero degli scritti stessi che dovevano essere figli della medesima coscienza erano presenti delle contraddizioni. Era un problema, ma sapeva, poiché consapevole della sua natura sospettosa, che doveva porre l’attenzione sui dubbi e sulle ripetizioni più che sulle affermazioni viste le contraddizioni.
Se si concentrava per scrivere i suoi pensieri e ricordi questi gli risultavano familiari, ma appena abbandonata quell’azione tornavano ad essergli estranei, era quindi un processo che si avviava solo dietro ad un suo preciso tentativo di autoanalisi verso qualcosa che lo teneva in scacco, scriverli a quel punto però diveniva inutile, se una volta vergati smettevano di appartenergli rileggerli era come rileggere le parole di uno sconosciuto e cavarne un filo logico era impossibile.
Forse il primo passo era cercare di capire Quando era entrato in contatto con l’individuo per comprendere se fosse a conoscenza di Tian prima di interagire con Raizen o se gli avesse estorto quelle conoscenze in qualche modo, sapere che non era a conoscenza dei suoi trascorsi ma che glieli aveva estorti interamente era più rassicurante che sapere che fosse entrato a contatto con Tian.
Intanto il clone che portava il materiale di Meku a casa venne incaricato di fare delle deviazioni dopo essere aver poggiato il materiale per interrogare coloro che potevano essere giunti a contatto con l’individuo, tuttavia per quanto premesse nessuno aveva memoria di un ingresso al villaggio, persino la sua segretaria non fu in grado di riportargli nulla, ma fu proprio a lei che era sovente informata di tutti i suoi spostamenti a cui chiese maggiori informazioni.

Saresti in grado di ricostruire i miei spostamenti durante quella giornata?
O quantomeno cosa ho fatto in parte di essa, quanto mi sono assentato, se ho avvertito prima di farlo, se non l'ho fatto, niente di strano?
Dopotutto dovrei quantomeno aver mangiato.

Certo non poteva sapere con chi a quel punto, ma forse il Dove poteva aiutarlo. I suoi scritti sembravano anche ossessionati da una specie di cantilena su tre galline che facevano qualcosa, eppure al contrario dell’altra parola non c’era niente di maggiormente comprensibile o a cui potersi appigliare per cercare di capire cosa premesse scrivere al se stesso passato.
Ai guardiani chiese solamente una cosa dopo che gli riportarono l'assenza di ingressi sospetti.

Sareste in grado di ricostruire la vostra giornata mediante gli ingressi al villaggio e la vostra solita routine?
Per accertarci che non ci siano buchi sospetti.

Quella storia lo scuoteva nel profondo, chiunque fosse quell'individuo sapeva troppe cose e l’aveva manipolato ad un livello tale da esporre ciò che aveva di più caro ad un rischio incredibile, sempre che non lo stesse facendo tutt’ora.
Doveva stare attento a non ricadere in quel tranello, il suo clone dava evidenti segnali di bipolarità, e grazie a chissà quale coincidenza del destino ora aveva una seconda occasione da poter sfruttare per correggere quel terribile errore.

Intendi… incontrati sotto?

Chiese indicando il basso, intendendo evidentemente l’altro mondo.

Il priore, si, l’ho spedito io all'altro mondo, insieme all’amministratore di Oto, anche se non era un tipo molto sveglio, penso che il totale assoggettamento ad Ottobre non sia tra i modi migliori per accrescersi, anche perché si tende a diventare la spada, una spada che conosce un solo padrone.
Pessima eventualità.
Era l’uomo del Pilastro che l’aveva resa così comunque, penso che fosse un ottima spada prima del suo influsso.

Disse intristito da quel grande spreco.

Kubomi, intanto prova a vedere se quel cunicolo sbuca da qualche parte, sempre massima attenzione, mi raccomando.

Il piccolo drago annuì.

Va bene, ma però attento a non aspirarmi dentro a quell'affare strano, prima non ci hai badato e se non fossi uscito da solo ora starei li dentro a respirare polvere!

Va bene, va bene! Non l'ho fatto apposta! La situazione era concitata!
E "ma però" non si dice.

Dopotutto se quei fogli erano lì non era da escludere che fosse stato messo dal se stesso ormai corrotto prima che Meku facesse la sua parte.
Qualche bicchiere di sakè e stuzzichino dopo era appollaiato sull'albero ad aspettare notizie del suo clone mentre osservava lo scontro tra i due in religioso silenzio, che gli piacesse o meno Akira non apparteneva alla sua generazione e vedere uno dei "giovani" mettere insieme sufficienti conoscenze per rivaleggiare con i più vecchi aveva un certo fascino, quantomeno fino a che restavano fedeli ai principi dell'accademia.
Certo nel caso di Akira sembrava più di vedere la fusione tra un carosello e un caleidoscopio tra il suo stile di combattimento e tutte le spade che si portava appresso, ma quei simboli la raccontavano lunga, anche se probabilmente non lunga quanto gli attacchi di Midorinaka, un buon monito che gli ricordava che per quanto la sua fantasia gli permettesse di cavarsela in caso di necessità erano presenti lacune sul campo fisico a cui poteva porre rimedio.

Dimmi Kurama, c'è qualche modo, il più dissimile possibile per coprire questo gap?
Più di una volta mi sono trovato a constatare che per quanto i miei attacchi fossero potenti mandarli a segno mi costava qualche impasto di troppo, ci vorrebbe... qualcosa di più costante...

Il demone ragionò a lungo.

Beh, per essere bravo sei bravo a controllare il mio chakra, hai usato parecchio la trasformazione in demone, potresti essere in grado di perfezionarne il chakra che concretizzi in quella forma in modi differenti...

-Hidan

Posted on 2/2/2021, 23:02

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Il Mistero del Fabbro

VI

Chakra: 105/150

Vitalità: 25,5/30

En. Vitale: 18/22,5

Statistiche Primarie
Forza: 750
Velocità: 700
Resistenza: 700
Riflessi: 700

Statistiche Secondarie
Concentrazione: 700
Agilità: 800
Intuito: 700
Precisione: 700

Slot Difesa
1: Parata
2: Parata/schivata
3: Parata/schivata
4: Parata/schivata
5: Parata/schivata (Slot Azione VI)

Slot Azione
1: Doppio attacco
2: Doppio attacco
3: Doppio attacco
4: Doppio attacco
5: Doppio attacco (Assalto Perfetto)
6: Converto in Slot Difesa (bonus Agilità)

Slot Tecnica
1: Privazione del Vuoto
2: Canto del Leone
3: Manipolazione della Natura

Equipaggiamento

Giubbotto da Guerra della Nebbia × 1
Guanti da Guerra × 1
Calzari da Guerra × 1
Kunai × 2
Cartabomba III × 1
Tonico di Recupero Superiore × 3
Tonico di Ripristino Superiore × 3
Guanto da Richiamo × 1
Rotolo da Richiamo × 2
Sameha × 1
Pelle di Squalo - Samehada × 1
Rombosogliola - Hiramekarei × 1
Marchio del Vuoto × 1
Suijin - L'Armatura delle Quattro Fonti × 1
Gelida Notte × 1

Note
n.d.

Edited by -Hidan - 3/2/2021, 19:15

Febh

Posted on 7/2/2021, 19:28

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Il Mistero del Fabbro

7
Indagini Non Convenzionali

Il lungo discorso di Raizen venne affrontato con indifferenza dalla giovane principessa, con giusto un sopracciglio inarcato quando lui cambiò tono della voce in un'imitazione grottesca. Quando ebbe finito, con la grazia che la contraddistingueva, espresse il suo parere in una semplice frase: Hai pisciato parecchio fuori dal vaso. Salvo poi sottolineare la cosa bevendo il saké. Qualcuno ha detto roba del genere quando avevo quattro o cinque anni. Da quel momento in poi hanno provato a uccidermi perchè volevo sottometterli a ME e non alle stupide leggi del clan. Perchè volevo migliorarli. Per tenermi alla larga hanno tentato di incastrarmi, mi hanno inviata in missioni suicide ma sono sempre tornata vittoriosa, schiacciando chi si opponea...solo alla fine hanno convinto mio padre ad ammazzarmi dopo avermi sottoposto a un rituale con cui speravano di controllarmi ma che è fallito. Quindi, piccolo stronzetto supponente, hai pisciato parecchio fuori dal vaso. Il rospo sul fondo del pozzo sei tu, con le fette di prosciutto sugli occhi. Io ho visto molto più di quanto tu possa anche solo sognare, che hai le labbra ancora sporche di latte. Bevve nuovamente, considerando concluso l'argomento.

Concluso il banchetto Raizen passò parte del suo tempo a rielaborare con orrore crescente le informazioni raccolte dal condotto, molte delle quali non avevano alcun senso e tuttavia dipingevano una situazione di assoluto disagio e perdita di sè. Al nome Zampakuto la principessa Kenkichi fece spallucce. Mi sembra un nome altisonante per una spada. Ma non conosco nessuno che ne brandisse una. Sarà una parola a caso. Accolse con altrettanta sufficienza le parole di Akira su quale fosse il costo di un accordo con l'Aldilà, mentre non aveva particolare interesse nel sentire ciò che diceva Raizen sull'Uomo del Pilastro, una persona di cui non sapeva nulla. Kubomi trovò solo una stanza cubica al termine del condotto, un salottino che Raizen ben conosceva avendo vissuto in quell'officina cangiante per parecchio tempo, e che tuttavia non nascondeva segreti o altri elementi significativi.

Le indagini sarebbero continuate, ma intanto era il gioco con Akira a dover cominciare...

Side Story: Shutter Raizen
La segretaria riferì di non avere nulla segnato in agenda quindi, essendo passato diverso tempo, non era in grado di ricostruire la giornata dell'Hokage. Con le informazioni in suo possesso poteva solo riferirle come una giornata asslutamente routinaria, così come i giorni precedenti. Dopo aver frugato un pò le carte, tuttavia, trovò una ricevuta di un pranzo al ristorante per due persone in uno dei pochi locali di Konoha dove si mangiavano portate a base di crostacei d'importazione e in cui effettivamente Raizen aveva qualche volta incontrato dei capoclan per questioni di ordine pubblico in passato, anche se non rammentava di averlo fatto. Nota significativa: in genere si spendevano sui 900 ryo a testa, considerando i vini, quindi essendo una cena per due la spesa doveva essere sui 2000, ma dalla ricevuta emergeva una spesa di circa 3500ryo. Forse avevano mangiato molto (o forse era andato con un Akimichi), ma un pò stonava. La ricevuta era stata inviata una settimana dopo la cena all'ufficio, dato che era stata messa in nota spese, come era prassi, quindi verosimilmente chiunque avesse cancellato le tracce, se realmente era accaduto, non poteva sapere di quella documentazione.

Le guardie non poterono fornire alcuna informazione, di fatto ricordavano solo delle giornate come tante altre.

Sempre che non volesse battere anche altre piste con le informazioni che aveva in mano, evidentemente il ristorante era la miglior scelta in quel momento. Ci era stato diverse volte: era poco più grande di un appartamento, in un palazzo dall'aria affatto appariscente e ospitava un massimo di quattro tavoli, ma la cucina era di qualità assolutamente superiore: il cuoco era stato un ninja per diversi anni prima di lasciare la carriera militare e dedicarsi unicamente alla cucina incorporando le sue conoscenze erboristiche con il cibo per creare piatti che potevano rivaleggiare con i tonici o le arti mediche. Aveva un pessimo carattere ma le sue capacità parlavano da sole, e aveva trovato in Raizen un cliente soddisfacente, capace di rispondere a tono e di discutere in maniera efficiente. Il suo nome era Li-Wen, originario del Paese della Terra ma per molti anni shinobi al servizio del Paese del Fuoco.

Non hai prenotato, Hokage. Non ho posto per te. Lavorava da solo, senza camerieri, usando la sua affinata tecnica della telecinesi per servire ai tavoli e cucinare più cose contemporaneamente, quindi era potuto andare di persona ad aprire alla porta quando l'Hokage o un suo clone si fosse presentato. Pensavo fosse chiaro: non sono un suddito nè un sottoposto, per mangiare qui si deve prenotare, sia che si presenti il Daimyo o un redivivo Kakashi Hatake. E sai anche che le prenotazioni sono solo tramite posta. La presenza del Kage fuori orario e senza preavviso non era stata gradita, evidentemente, anche se era là solo per parlare. Informazioni, dici? Si accigliò. Sto preparando il brodo per il pranzo. Se terrai le mani a posto e sarai breve potrei dedicarti qualche minuto.

Non aveva ricordi precisi del pranzo in oggetto, e anzi non ricordava nemmeno di aver avuto il Kage come ospite in quella giornata, cosa che lo irritò ulteriormente. Io ricordo con cura ogni pranzo che preparo. E' la base per migliorarsi continuamente. Disdicevole. Disse il burbero cuoco mentre con un gesto della mano aumentava il fuoco sotto una pentola, mostrando una precisione al limite del divino. Preparo il conto durante l'ordinazione come sai, quindi se c'è la ricevuta allora la ho sicuramente in copia. E in effetti in uno dei cassetti di una credenza nella sala da pranzo aveva ancora il talloncino in cartacarbone della ricevuta stessa. Mmmh...non ricordo nulla, nemmeno cosa vi ho preparato. Non conservo le comande quindi non potrei risalire a così tanto tempo addietro. Però...dammi qualche minuto. Ricordo tutto tranne quel giorno...quindi incrociando quel che ricordo con le note della dispensa dovrei risalire a cosa avete mangiato. Ci volle qualche minuto di attesa, durante il quale chiese al Kage di tritare delle erbe che gli servivano, così da non perdere tempo. Poi arrivò con scritto quello che doveva essere stato il menù. Tre piatti per ogni portata. Eravate in tre a quel pranzo. Battè una mano sul foglio che gli aveva consegnato (Raizen aveva ordinato i suoi piatti preferiti, e così uno dei commensali, mentre il terzo aveva fatto scelte diverse). C'è la roba che ti piace e uno dei due ti ha imitato. Ma questa tartare di polpo con sesamo del Paese delle Paludi è qualcosa che non preparo di solito, ha un gusto molto forte e non tutti lo trovano palatabile. La preparo solo a clienti selezionati dopo che vengono qui diverse volte. Chiunque sia stato a cancellare i miei ricordi ha commesso una leggerezza...che io sappia qui a Konoha solo Soken Hyuga e Tsuki Saitama lo mangiano. Più una dozzina di altre persone di altri paesi. Se scopri di chi si tratta fammelo sapere. Non tollero che qualcuno metta in mezzo la mia attività. Gliela farò pagare.

Side Story: Akira in Swordland
Un peccato, avrei avuto la scusa per usare la mia tecnica di contrattacco. Comunque parli fin troppo per rendere facile ignorarti. Sorrise, prima di scatenare il suo inferno. Il primo attacco andò in parte a segno mentre il grosso degli altri venne schivato e deviato dal gran numero di spade di Akira, che riusciva a muovere sapientemente tutto attorno a sè. Ci vuole una concentrazione notevole per usare tutte queste spade. Complimenti. E vedo anche che la loro portata è estesa da una specie di forma di chakra...tuttavia ti limiti a saltare e ruotare qua e là. Non vedo traccia della tua Vera Spada. Un peccato. Concluse con tono sarcastico, quasi a volerlo provocare.

La controffensiva di Akira non tardò, con una rapida serie di attacchi multipli che lasciavano ben poco spazio per un contrattacco efficace. Midorinaka, comunque, sorrise appena mentre il sangue nelle sue vene accelerava bruscamente incrementando le sue già spettacolari capacità fisiche [Tecnica 1]Statistiche: +2 For, +2 Rif

Tratto Combinazione
Impronta Sangue+10 Pot
Percezione BestialeConverte la potenza di Impronta Sangue, se applicata a Circolazione Bestiale, ottenendo invece +6 alla Percezione per il primo round., preparandola a fronteggiare il primo assalto. Il Colpo di per sè era apparentemente perfetto: due lame in arrivo dalla sua sinistra mentre una teleguidata calava dall'alto e un'altra ascendeva da destra in diagonale. Il colpo orizzontale, tuttavia, era leggermente più veloce degli altri [Nota]Puoi impastare nelle lame teleguidate SOLO se fai l'esatto movimento di quell'attacco con le braccia. Qui sono attacchi completamente diversi sia per direzione che per movimento che farebbe il braccio, quindi non considero le 3 tacche da impasto nelle armi controllate a distanza. Vale anche per gli attacchi successivi.
Anche l'attacco doppio con due spade, ovviamente sto considerando che impasti Basso per ogni spada, non si può impastare nel torso e dare lo stesso bonus a entrambe senza un'abilità che lo consenta.. Midorinaka scattò, forte anche della stazza minuta, scartando a sinistra e accucciandosi così che le due spade scivolassero innocue sopra la sua testa e allo stesso modo le due teleguidate mancassero il bersaglio, anche se di poco [Difesa 1]Statistiche: Riflessi Nera+8 tacche

Base+6 For, +3 Vel, -3 Res
Circolazione Bestiale+2 Rif, +2 For
Impasto Medio +6 Rif. La rotazione di Akira continuò e così il movimento di Midorinaka che rialzatasi rapidamente si tuffò in avanti portandosi quindi sulla destra del suo avversario mentre questi girava, con una rapida rotolata che le permise di passare ancora una volta sotto alle lame orizzontali sfuggendo a quelle a mezz'aria assai più lente, mentre in ginocchio era pronta a reagire. [Difesa 2]Statistiche: Riflessi Nera+8 tacche

Base+6 For, +3 Vel, -3 Res
Circolazione Bestiale+2 Rif, +2 For
Impasto Medio +6 Rif. Sembra quasi che io scappi come un topo, vero?

Forte della posizione abbassata di Lei, Akira approfittò della breve distanza per attaccare frontalmente con un colpo ascendente che lo avrebbe portato a fare un salto mortale all'indietro prima di atterrare, ma stavolta non trovò un nemico pronto alla fuga, quanto piuttosto la lama di lei che, retta a due mani, calò pesantissima contro tutte e quattro le armi in arrivo, ovviamente coordinate per colpire in contemporanea in quell'attacco quadruplo, appena obliqua per intercettarle tutte in una parata tanto salda che per Akira sarebbe stato come colpire un palo d'acciaio, complice la forza nettamente superiore della rediviva spadacccina [Difesa 3]Statistiche: Riflessi Nera+8 tacche, Forza Nera+10 tacche - Potenza 70

Base+6 For, +3 Vel, -3 Res
Circolazione Bestiale+2 Rif, +2 For
Impasto MedioAlto +6 Rif, +2 For
Tributo di Sangue +20 Pot
Vantaggi della Spada Singola Si considera avere +4 tacche a Forza se impugna la spada a due mani. Non influenza i danni a strutture o persone, vale solo per effetti di spinta o manifestazioni di forza.Taglio Difensivo: Una volta a round ottiene +2 tacche a una statistica a scelta per un'azione difensiva con la spada, non può impastare in Resistenza.. Forse preferisci qualcosa di più diretto? Non importa quante spade hai, se non le usi come si deve.

Quella parata aveva forse disturbato i movimenti acrobatici di Akira per una frazione di secondo, quanto bastava perchè lei si sollevasse e ricomponesse la sua guardia, sempre con un sorriso rilassato: Akira non le aveva ancora lasciato alcuna impressione degna di nota. Lui scattò ancora, quasi volesse replicare l'azione precedente, ma poi cambiò velocemente l'assetto delle due spade volanti e a sua volta saltò per un colpo dall'alto. Anche con tutto l'impegno nella sua finta, comunque portare le braccia da lungo i fianchi a sopra la testa, specie con armi così grosse, non poteva passare inosservato, e in ogni caso Midorinaka era esperta nella lotta e solo un grande esperto in furtività e sotterfugio avrebbe potuto farla cadere vittima di una finta. Stavolta i colpi venivano da direzioni troppo diverse per poter bloccare tutto con un singolo colpo di spada quindi dovette ricorrere al metodo precedente: si tuffò in avanti, scivolando sotto Akira e voltandosi velocemente dopo una piccola capriola: sapeva davvero come usare la sua piccola taglia a suo vantaggio! [Difesa 4]Statistiche: Riflessi Nera+10 tacche

Base+6 For, +3 Vel, -3 Res
Circolazione Bestiale+2 Rif, +2 For
Impasto MedioAlto +8 Rif
Occhio del Maestro Ignora le finte se la Percezione è almeno il doppio della furtività avversaria aumentata di 6. Midorinaka al momento ha percezione 18 + Olfatto Perfetto

Si era appena rialzata che ecco le due spade volanti tornare alla carica, sufficientemente lente da non essere preoccupanti, tanto che ancora una volta Midorinaka si abbassò velocemente per portarsi fuori bersaglio. [Difesa 5]Statistiche: Riflessi Nera+5 tacche

Base+6 For, +3 Vel, -3 Res
Circolazione Bestiale+2 Rif, +2 For
Impasto Basso +3 Rif. Le lame si erano appena levate di mezzo quando Akira sparì per un bettito di ciglia, comparendo sopra di lei con una sua copia spettrale e brandendo un martello di chakra di dimensioni colossali, prepotentemente emesso dalla spada che aveva usato fino a quel momento. La potenza di quel colpo sembrava fuori scala, tanto da far tremare l'arena stessa...e tuttavia dopo un breve istante di sorpresa Midorinaka sorrise, serrando la mano sulla sua Katana e sollevandosi per far impattare la lama contro quella muraglia di energia crepitante che mirava a spazzarla via dalla faccia della terra. Akira lo avrebbe sentito chiaramente il fallimento del suo attacco: nell'istante in cui il jutsu colpiva l'acciaio, invece di trapassarlo e infrangerlo come si sarebbe aspettato, sentì il peso della Rombosogliola che si esauriva di colpo, come se tutta l'energia soprannaturale che lo animava fosse stata spazzata via...e così il suo clone della Descrizione. Il colossale martello di chakra si deformò, piegandosi e poi dissolvendosi del tutto nel punto in cui Midorinaka lo aveva colpito, fino a dissolversi con un rumore che pareva un tuono ovattato in una marea di frammenti di chakra che si dissolsero dopo poco. Akira stesso era stato fatto indietreggiare dopo l'offensiva. In tutto questo la principessa Kenkichi aveva ancora il suo sorriso, ma meno sprezzante e più soddisfatto. [Tecnica 2]Statistiche: Forza Nera+12 tacche, Riflessi Nera +6 tacche - Potenza 90 (metà spada 25, Tributo 30, precisione 10, tai inarrestabili 10, Forza+12 contro Forza +8, avanzano 4 tacche quindi 20 di potenza)

Base+6 For, +3 Vel, -3 Res
Circolazione Bestiale+2 Rif, +2 For
Impasto MedioAlto +4 Rif, +4 For
Tributo di Sangue +30 Pot
Tecnica Focalizzata +3 Precisione (+10 Pot)

Qualche appunto
- Non puoi usare sia la spada nera che il taglio del grande budda con l'abilità che li applicano a un taijutsu. Dice Una volta a round, non "una volta per ogni potenziamento ogni round". O uno o l'altro, idem per abilità similari.
E' irrilevante nel nostro contesto, sia chiaro, ma volevo precisare.
- Impronta Acqua recita esplicitamente che si applica a tecniche avanzate, quindi non puoi sommare a Manipolazione della Natura. Al netto di questo, la potenza è 80, io in ogni caso faccio 90 quindi anche se ci fosse stata l'impronta avrei spaccato tutto comunque.
- Rombosogliola trasforma il colpo intero in una emissione, l'emissione ha potenza 80, non importa che faccia danni moltiplicati agli oggetti o abbia penetrazione, la Mortificazione danneggia l'emissione in quanto tale, e quindi ha la precedenza e la distrugge senza che la spada di Midorinaka riceva danni di sorta. Se avessi avuto una potenza inferiore e non avessi potuto spezzare l'emissione, ovviamente il danno ci sarebbe stato, così come la penetrazione e la moltiplicazione contro oggetti. Non è questo il nostro caso.
- So che da descrizione dovrebbe rompere solo là dove colpisce quindi midorinaka è salva ma spacca tutto intorno a lei, ma volevo rendere la scena più epica e chocante, è solo estetica, perdonamela.

Miagoli bene, leoncino. Ti chiamero Shishi-kun. Disse non appenala situazione si fosse rilassata un attimo. Sospetto che quell'attacco dipendesse dalla spada e non tanto dalle tue capacità. Mi pare di aver sentito che Kiri aveva delle cose del genere. Ma anche fosse...per te è una delle tante che usi, più o meno bene. Sei uno spadaccino passabile, di media fascia, ma francamente finchè non troverai la tua Vera Spada non andrai lontano. Dove si trova la spada che SOLO TU puoi usare a quel modo, Shishi-kun? Avrebbe detto, stavolta con maggiore coinvolgimento, come si finalmente avesse trovato quello scontro divertente. Continuiamo...non ho sentito ruggiti ma almeno ho trovato carino il tuo miagolare. Se non fossi un pò tonto mi faresti pensare a NekoNeko. Ma lui è meglio di te.

Era il momento della controffensiva. In un lampo Midorinaka fu addosso al suo avversario cercando di colpirlo con un fendente orizzontale che mirava al torace. Il peso del corpo era distribuito in maniera leggermente diversa rispetto ad attacchi precedenti, ma da qui a capire che cosa stesse per fare c'era un oceano. Il colpo di per sè era rapido e sicuramente pesante, ma non pareva eccessivamente pericoloso...tuttavia anche solo al minimo contatto avrebbe generato una violentissima corrente d'aria con effetto di spinta non tale da poter allontanare un uomo adulto e certamente non Akira...ma forse gli avrebbe potuto strappare di mano le sue armi! Evidentemente tra i Kenkichi che aveva combattuto e ucciso, Midorinaka aveva anche incontrato chi usava più spada contemporaneamente e quindi conosceva delle adeguate contromisure. [Tecnica 3]Gin no Hono - La Vampa d'Argento (Silver Blaze)
L'utilizzatore sferra un attacco con Velocità aumentata di 3 tacche. All'impatto con armi o protezioni avversarie genera una forte onda d'urto che esercita un effetto di spinta fino a 12 metri contro di esse con Forza pari a quella dell'utilizzatore +3 tacche. Armi impugnate possono essere disarmate se la Forza dell'Utilizzatore è superiore alla Resistenza avversaria, anche se non disarma può aprire forzatamente la guardia avversaria spalancando le sue braccia. Se colpisce una protezione, se la Forza dell'Utilizzatore è superiore alla Resistenza avversaria questi avrà Intralcio Grave alla zona colpita. Può essere utilizzato come tecnica base se Voto di Sangue: L'Avventura dei Faggi Rossi è attivo.

Statistiche: Velocità Nera +8 tacche, Forza Nera +8 tacche (la spinta ha forza Nera+11 tacche), Precisione Nera + 8 tacche - Potenza 80

Base+6 For, +3 Vel, -3 Res
Circolazione Bestiale+2 Rif, +2 For
Tributo di Sangue +30 Pot, +2 Vel
Chi no Chikai: Akai Buna no Bokuen - Voto di Sangue: L'Avventura dei Faggi Rossi Subisci Sanguinamento (DnT Lieve) ogni Basso impastato in Resistenza, se colpito
Tortura Assetata Se l'utilizzatore ha causato DnT tramite la Forma del Torturatore Implacabile nel turno precedente, può considerare la sua precisione pari alla Forza per colpire le zone che hanno subito lo status.

SE il colpo fosse stato evitato avrebbe sorriso. Pensi di essere l'unico avversario agile che io abbia mai incontrato? Avrebbe detto prima di avventarsi contro di lui con una rapidità inaudita, quasi a voler vendicare l'affronto appena subito cercando un attacco diagonale discendente da destra verso sinistra, mentre il sangue avvolgeva le sue braccia e la lama stessa [Tecnica 4]Bohemia no Sukyandaru no Jutsu - Tecnica dello Scandalo in BoemiaL'utilizzatore può eseguire un attacco in mischia con la spada con prestazioni aumentate se il suo precedente attacco è stato schivato. Compirà un movimento accelerato per portarsi alla giusta distanza per colpire e l'attacco di ritorsione avrà Forza e Velocità aumentate di 6 tacche, inoltre causerà Sanguinamento (DnT Grave)

Statistiche: Forza Nera +12 tacche, Velocità Nera +12 tacche, Precisione Nera+8 tacche - Potenza 90 + DnT Medio (Sanguinamento)

Base+6 For, +3 Vel, -3 Res
Circolazione Bestiale+2 Rif, +2 For
Tributo di Sangue +30 Pot, +2 Vel, DnT Medio
Impasto Bassissimo +1 Vel
Chi no Chikai: Akai Buna no Bokuen - Voto di Sangue: L'Avventura dei Faggi Rossi Subisci Sanguinamento (DnT Lieve) ogni Basso impastato in Resistenza, se colpito
Tortura Assetata Se l'utilizzatore ha causato DnT tramite la Forma del Torturatore Implacabile nel turno precedente, può considerare la sua precisione pari alla Forza per colpire le zone che hanno subito lo status.
Tortura Affilata (Abile) L'utilizzatore incrementa di una categoria un DnT causato da un suo attacco, se questo prevede di ignorare o aggirare una qualche forma di difesa diversa da una parata o schivata.
Tecnica Rapida - Tai Inarrestabili+10

SE il colpo avesse aperto la guardia di Akira, immediatamente dopo Midorinaka si sarebbe esibita in un affondo micidiale che mirava al petto, potenzialmente fatale anche perchè sembrava come se il suo corpo venisse attirato da quell'acciaio, quasi lo desiderasse! [Azione 1]Statistiche: Velocità Nera +11 tacche, Forza Nera +8 tacche (la spinta ha forza Nera+11 tacche), Precisione Nera +8 tacche - Potenza 80 + DnT Medio (Sanguinamento) + Scoordinato

Base+6 For, +3 Vel, -3 Res
Circolazione Bestiale+2 Rif, +2 For
Tributo di Sangue +30 Pot, +2 Vel, DnT Medio
Impasto Medio +6 Vel
Tortura Affilata (Abile) L'utilizzatore incrementa di una categoria un DnT causato da un suo attacco, se questo prevede di ignorare o aggirare una qualche forma di difesa diversa da una parata o schivata.
Tortura Assetata Se l'utilizzatore ha causato DnT tramite la Forma del Torturatore Implacabile nel turno precedente, può considerare la sua precisione pari alla Forza per colpire le zone che hanno subito lo status.
Tortura senza Scampo L'utilizzatore è specializzato nel causare danni a dispetto delle difese avversarie. Una volta per round se il danno inferto viene curato, ridotto o annullato, causerà Dolore (DnT rispettivamente Lieve, Medio o Grave)
Cacciatore di Cuori Una volta ogni 2 round, Se colpisce il petto avversario, anche con Protezioni, causa Scoordinato per 2 round

IN OGNI CASO gli attacchi successivi sarebbero stati i medesimi.
Un primo attacco orizzontale sempre diretto verso il petto e che tuttavia nuovamente celava il fine di disabilitare le armi di Akira. [Azione 2]Statistiche: Velocità Nera +9 tacche, Forza Nera +10 tacche, Precisione Nera +10 tacche - Potenza 80

Base+6 For, +3 Vel, -3 Res
Circolazione Bestiale+2 Rif, +2 For
Tributo di Sangue +30 Pot, +2 Vel
Impasto Medio +4 Vel, +2 For
Tortura Assetata Se l'utilizzatore ha causato DnT tramite la Forma del Torturatore Implacabile nel turno precedente, può considerare la sua precisione pari alla Forza per colpire le zone che hanno subito lo status.
Taglio Disarmante L'attacco usa la Forza al posto dell'Agilità per disarmare, una volta per round. L'arma disarmata viene lanciata via ad almeno 6 metri.
Un secondo attacco orizzontale dalla direzione opposta per tranciargli le gambe all'altezza del ginocchio [Azione 3]Statistiche: Velocità Nera +11 tacche, Forza Nera +8 tacche, Precisione Nera +8 tacche - Potenza 80

Base+6 For, +3 Vel, -3 Res
Circolazione Bestiale+2 Rif, +2 For
Tributo di Sangue +30 Pot, +2 Vel
Impasto Medio +6 Vel
Taglio Azzoppante L'attacco, una volta ogni due round, può causare Azzoppato se causa almeno una Leggera agli arti inferiori
Taglio Esorcista L'attacco, se Mortificazione delle Arti Magiche è attivo, disattiva gli effetti di jutsu o manipolazioni sugli oggetti colpiti, rendendo impossibile riattivarli per 2 round se la potenza supera quella dell'oggetto o elemento manipolato.
Infine un colpo discendente che mirava alla spalla sinistra, apparentemente facile da parare, ma che nascondeva a sua volta delle terribili insidie. [Azione 4]Statistiche: Velocità Nera +9 tacche, Forza Nera +12 tacche, Precisione Nera +12 tacche - Potenza 80

Base+6 For, +3 Vel, -3 Res
Circolazione Bestiale+2 Rif, +2 For
Tributo di Sangue +30 Pot, +2 Vel
Impasto MedioAlto +4 Vel, +4 For
Taglio Esorcista L'attacco, se Mortificazione delle Arti Magiche è attivo, disattiva gli effetti di jutsu o manipolazioni sugli oggetti colpiti, rendendo impossibile riattivarli per 2 round se la potenza supera quella dell'oggetto o elemento manipolato.
Climax della Tortura L'utilizzatore, se colpisce l'avversario e il colpo viene in qualche modo ridotto, curato o parato, converte tutti i DnT attivi sulla vittima in danno diretto alla vitalità. Un DnT Lieve riduce di 10, un DnT medio di 20, un DnT grave di 30

SE non fosse stato necessario utilizzare la Tecnica dello Scandalo in Boemia, gli attacchi sarebbero stati ancor più pericolosi, concatenati in una specifica sequenza tramite un kenjutsu di Potenziamento sviluppato da Midorinaka stessa in giovane età [Tecnica 4 Alternativa]Odoruningyō no Jutsu - Tecnica degli Uomini Danzanti
L'utilizzatore esegue tre attacchi in sequenza con la spada. Ogni attacco ha Forza e Velocità aumentati di 2 tacche e può causare Sanguinamento (DnT Medio). Se schivato un attacco, il successivo avrà ulteriori 3 tacche in velocità, anche superando il CAP. Se incassato un attacco, il successivo avrà ulteriori 3 tacche in forza, anche superando il CAP. Se parato un attacco, il successivo potrà potenzialmente disarmare con usando la Forza al posto dell'Agilità, aumentata di 4 tacche.

F e n i x

Posted on 19/2/2021, 00:39

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Sospetto N° 1

VII

Quando Midorinaka iniziò la sua risposta con la sua tipica tracotanza alzò un dito cercando di interromperla, sentendo che stava del tutto mancando il messaggio di fondo.

Si… ma…!
Comun…

Alla fine ci rinunciò, sbuffando rumorosamente.

Senti, ti dico solo che hai frainteso dei passaggi, e soprattutto ti sei focalizzata su quelli sbagliati, riflettici, o cerca di affogare tutto sotto a del sakè scadente, io non so come dirtelo meglio.
Infondo infondo di elementi col tuo temperamento ne ho visti così tanti che non ho più punti nei coglioni da scucire.
E comunque se vuoi essere scurrile pisciare fuori dal vaso vuol dir… ma a me che cazzo me ne fotte…

Borbottò qualcosa sull’adolescenza, sulla sindrome mestruale e sull’averla accumulata per anni per poi tornare alle sue ricerche senza rivolgerle ulteriormente la parola alla Kenkichi, o Mikawa, o come diavolo volesse farsi chiamare quell’utilizzatrice del sangue.

Non penso lo sia, non mi sembra almeno, sembra abbia richiesto parecchio impegno scriverla... non ti sembra possibile tagliare un anima con una spada?
All’inferno ho visto che le anime tendono a sbiadire perdendo se stesse, magari tagliare un anima privandola di una parte di se, metaforicamente o meno, potrebbe cancellare dei ricordi.
Tu sei un genio della lama no?
Potresti farlo in qualche modo?

Aveva buttato lì che anche lui era stato all’Inferno, ma li dentro pareva una cosa comune, per cui non si aspettò reazioni eclatanti.
Kubomi intanto era tornato dalla sua piccola esplorazione senza risultati troppo entusiasmanti, dall’altra parte del condotto infatti c’era solo un misero soggiorno: la fucina di Meku non aveva altro da rivelargli.
Si dimostrava invece interessante lo scontro tra i due spadaccini, certo senza un sensitivo non poteva carpire a pieno l’essenza di quel combattimento ma era evidente che i colpi fossero pesanti, anche se, tutto sommato affrontabili, ma forse l’errore era affrontare Midorinaka rispettando le sue distanze, era evidente che fosse soverchiante se c’era da brandire una spada.
C’era anche da osservare quanto Akira fosse rapido e quanto i suoi colpi potenti, iniziava a capire perché volesse uno scontro rapido, se tutti quegli attacchi erano frutto di chakra uno scontro duraturo l’avrebbe ridotto all’osso.

[Il mistero del Clone]

Per la maggiore il tentativo del clone di recuperare informazioni fù infruttuoso, solamente un piccolissimo dettaglio riuscì a dargli una misera pista sulla quale procedere: uno scontrino di un locale piccolo ma di fiducia nel quale era solito fare piccoli pranzi di rappresentanza per via dell’offerta particolare che il locale offriva. Lo ricordava bene, sia per i modi dello chef che per la qualità del cibo, dopotutto se in un villaggio ricco come Konoha la sua scelta era ricaduta proprio su quello una ragione c’era.
Fortuna volle che il pranzo risultava essere un affare passabile di nota spese e quindi prima o poi la ricevuta giungeva in amministrazione, a quanto pareva Dopo che il sospetto aveva cancellato le sue tracce.
Le spese effettuate suggerivano però che non fosse accompagnato da una singola persona, bensì da due.

Ancora più strano.

Con la sua ricevuta in mano avrebbe quindi trasmesso le informazioni all’originale prima di fare una deviazione e sostituirsi con lui, lasciando il clone a sorvegliare lo scontro tra i due spadaccini.

Il fatto che richieda carne e ossa mi preoccupa.

Prese la ricevuta ed andò quindi al locale, insultare Li-Wen l’avrebbe rasserenato un po'.

Prenotare?
Ispezione sanitaria a sorpresa, chiudi la baracca e fammi vedere i banchi da lavoro.

L’avrebbe quindi spinto dentro richiudendo la porta alle sue spalle, ma avrebbe aspettato di vedere la sorpresa nel suo volto o di ricevere una risposta piccata prima di dirgli il reale motivo per cui era lì.

Scusa, lo so che non gradisci le improvvisate, ma è urgente.
E comunque con un cliente affezionato potresti avere un pelo più di garbo, è per il tuo brutto muso che non ti danno neanche uno shuriken nella guida del villaggio.
Ma sono qui per altro, informazioni.

Quello rispose che stava preparando il brodo per il pranzo, ma le antenne di Raizen erano fin troppo dritte per lasciarsi sfuggire quel particolare, certo era plausibile avviare alcuni tipi di brodo a quell’ora, ma di sicuro non uno di carne.

Il brodo a quest’ora?
Non ti sembra tardi?
Ci credo che accetti solo prenotazioni non sei buono a gestirti i tempi.

Tutto del cuoco gli tornava, comportamento, attitudine al lavoro, però voleva essere certo, una facciata poteva essere facile da interpretare, conoscenze più approfondite no, certo anche la notifica della fattura scongiurava un eventuale travestimento, ma voleva essere certo di chi aveva davanti.

Vabbè, dammi ste erbe và.

Poteva tranquillamente sostituire il cuoco in quel piccolo lavoro e gli sarebbe sicuramente costato meno tempo che stare lì a discutere.

Quindi uno non era probabilmente di questa zona se mi ha imitato, mentre l’altro che dovrebbe potermi dire chi era conosce bene questo luogo se ha preso quella ssss...strabiliante sperimentazione culinaria.

Sorrise al cuoco, non amava quel piatto, il polpo crudo era particolarmente scivoloso e nervoso, non bastasse il sesamo delle paludi gli ricordava fin troppo la cucina sperimentale otese, altrimenti detta "la natura ci da schifezze quindi proviamo ad arrangiarci" con risultati che raramente riusciva ad apprezzare, figurarsi a vederla decontestualizzata a Konoha.

Non penso mi ci voglia tanto comunque, ho forti sospetti su uno dei due, vuoi venire con me?
Sempre che ti ricordi ancora come si fa il ninja.
Non so però se sarà davvero breve, quindi se vieni mettidi nell’ordine di idee di non sbrigartela in poco tempo, quindi spegni pure il fuoco al brodo.
Qui intorno per caso c’è qualche guardone?
Anche qualche vecchietta di quartiere, hai sempre personalità di un certo calibro, magari qualcuno ci ha visto, è probabile che anche qualche paparazzo abbia una postazione qui.

Che il cuoco lo seguisse o meno sarebbe uscito dal negozio, il disordinato testamento del suo clone infatti se incrociato con gli indizi forniti dal cuoco indicava il Saitama come accompagnatore per quel pasto, altrimenti che bisogno ci sarebbe stato per Sho di presentarglielo visto che già conosceva Soken?
Inoltre era a conoscenza delle disgrazie avvenute all’ex capoclan, nella stessa misura di qualsiasi altro cittadino ovviamente. Il suo unico figlio ed erede era scomparso nel nulla poco prima del passaggio di incarichi, proprio per quello lo reputava fedele: poteva scivolare in un pozzo molto profondo dopo quell’evento ma la sua nobiltà d’animo l’aveva tenuto ben saldo, ed anzi, si era fatto da parte lasciando il posto di capoclan. Un uomo così influente se solo l'avesse voluto aveva la possibilità di tirarsi dietro un intero clan, ma non l’aveva fatto.
Avrebbe quindi evitato lo Hyuuga, dirigendosi direttamente dal Saitama e riflettendo nel tragitto sulle parole da rivolgergli, purtroppo infatti non poteva usare ne chiedere informazioni a Sho o a Oda, erano entrambi fuori dal villaggio.
Aveva concluso che un accusa diretta avrebbe portato ben pochi risultati e probabilmente gli sarebbe mancata la prova finale per dichiarare il Saitama un traditore, lasciandolo con un pugno di mosche in mano e molto probabilmente col bollino di paranoico stampato in fronte. Riportare qualcosa di riconducibile alla ricerca di eventuali prove o sospetti gli avrebbe fatto mangiare la foglia troppo in fretta, non doveva quindi lasciar ad intendere che avesse dedotto alcunché ne che fosse vicino a farlo. La cosa migliore da fare era quindi rendere l’attacco ai danni del clone più efficace di quanto credessero, dopotutto nessuno sapeva che quello al villaggio era un clone, ne che il loro bersaglio fosse stato ucciso, avrebbe interpretato la parte che gli avevano assegnato, anche se non sapeva quale era.
Giunto alla porta di casa avrebbe bussato ed una volta aperta la porta, dopo un occhiata nei dintorni sarebbe entrato, come se avesse una certa confidenza, se Li-Wen l'avesse seguito l'avrebbe fatto aspettare nascosto a distanza di sicurezza, su un tetto che aveva visibilità su quel punto ad una cinquantina di metri.

Meku si sta rivelando ingestibile, non so cosa fare, ma ora è fuori dal villaggio per una settimana, o poco meno, non so di preciso.
Abbiamo il tempo per agire.

Non sapeva che ruolo giocava il fabbro in quella questione, il clone lo identificava come una possibile risorsa e poi come una minaccia, ma dichiararlo traditore avrebbe lasciato intendere che già aveva identificato una spina nel fianco e che aveva fatto qualche azione in merito, meglio tenersi.
C’erano poche reazioni nella rosa che il Saitama poteva avere che lasciassero Raizen con le stesse informazioni che aveva quando aveva aperto la porta, quale avrebbe avrebbe avuto lui?

-Hidan

Posted on 9/3/2021, 22:48

It's just YOU against YOU

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Il Mistero del Fabbro

VII

Chakra: 76/150

Vitalità: 14/30

En. Vitale: 12/22,5

Statistiche Primarie
Forza: 750
Velocità: 700
Resistenza: 700
Riflessi: 700

Statistiche Secondarie
Concentrazione: 700
Agilità: 800
Intuito: 700
Precisione: 700

Slot Difesa
1: Schivata
2: Schivata
3: Parata/schivata
4: S&M
5:

Slot Azione
1: S&M
2: Doppio attacco
3: Doppio attacco
4: Doppio attacco
5: Doppio attacco (bonus Agilità)
6: Doppio Attacco (Gran Drago del Terrore)

Slot Tecnica
1: Taglio dello Squalo
2: Estensione Naturale
3: Mortificazione delle Arti Magiche

Equipaggiamento

Giubbotto da Guerra della Nebbia × 1
Guanti da Guerra × 1
Calzari da Guerra × 1
Kunai × 2
Cartabomba III × 1
Tonico di Recupero Superiore × 3
Tonico di Ripristino Superiore × 3
Guanto da Richiamo × 1
Rotolo da Richiamo × 2
Sameha × 1
Pelle di Squalo - Samehada × 1
Rombosogliola - Hiramekarei × 1
Marchio del Vuoto × 1
Suijin - L'Armatura delle Quattro Fonti × 1
Gelida Notte × 1

Note
n.d.

Febh

Posted on 20/3/2021, 01:57

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Il Mistero del Fabbro

8
Indagini Non Convenzionali

Side Story: Shutter Raizen
Ispezione sanitaria? Come ti permetti razza di bifolco! Ringrazia solo che ho una reputazione da difendere o ti sputerei nel piatto! Spinto all'interno lo Chef aveva un'espressione oltremodo ostile, calmandosi appena solo dopo che l'Hokage spiegò il motivo della sua visita lontano da orecchie indiscrete. La tua guida da due soldi è la stessa che incensa quella fogna a cielo aperto che fa ramen in fondo alla strada principale. Lo sai bene che il loro brodo è buono solo per oliare gli ingranaggi, lo hai assaggiato anche tu! Non me ne frega niente di stare su un libretto che mi paragona agli altri. Concluse arricciando il naso in un misto di orgoglio e disgusto. E le ricette le faccio come mi pare a me. Rimbeccò la nota sul brodo, che pure andava sul vivo, dato che la gestione dei tempi era ciò che obbligava Li-Wen a limitare le prenotazioni, ma di contro aveva rifiutato ogni singolo apprendista o lavoratore nel suo locale, viste le sue pretese assurde sulla qualità del servizio. Ovviamente si lasciò andare a uno sguardo carico di giudizi negativi quando per l'ennesima volta l'Hokage si mostrò poco interessato alle sue sperimentazioni, che pure avevano successo a suo dire. Mmh...ho una prenotazione a pranzo. Socchiuse gli occhi. Ma potrei raggiungerti subito dopo.

Niente vicine chiacchierone che potessero fornire informazioni utili (Li-Wen ci teneva alla privacy dei suoi clienti, e più volte chi aveva avuto orecchie e occhi indiscreti si era ritrovato a dover affrontare un pranzo decisamente infernale, cambiando radicalmente i suoi comportamenti successivi) ma almeno aveva una pista e forse un alleato per capire cosa diavolo fosse capitato. Messo da parte Soken Hyuga, ormai ritiratosi a vita privata, l'unica alternativa restante era il padre di Sho e Oda, e Raizen scelse un approccio truffaldino per riuscire a svelare le sue carte.

Bussò alla porta di casa Saitama, anche se non aveva perso tempo a raccogliere informazioni al riguardo in amministrazione, e scoprì che nessuno era presente. Ma vuoi per caso o per fortuna, una sagoma si sarebbe avvicinata alle sue spalle. Ah! Hokage-sama, che piacevole incontro! Come mai qui? Sho e Oda non sono in casa. Tsukimaru Saitama stava rientrando con le buste della spesa, come ogni altra persona avrebbe potuto fare. Un normale, semplice cittadino di Konoha.

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Entri pure, tranquillo! Una chiave si sollevò dalla sua tasca andando ad aprire e poi tornando al suo posto, mentre entrambi raggiungevano l'interno della casa. Poggiate le buste sul mobiletto dell'atrio, l'uomo si voltò verso Raizen. Allora, è una cosa seria o...?
Venne preso alla sprovvista dalla frase quasi sbottata dal leader del villaggio, arretrando appena col torso e battendo più volte le palpebre, confuso. Ehm...chi? E agire per cosa, esattamente?

Non è che sta cercando Oda per qualche motivo e ci ha confuso? Poi ridacchiò. Ammetto di avere qualche capello in bianco in più.

Side Story: Akira in Swordland

Oh, tranquillo, anche tu sei il mio modo di sperimentare questo nuovo stile. Replicò con molta semplicità la leggendaria spadaccina, ribadendo quanto aveva affermato in precedenza, prima di schivare i suoi colpi e dissolvere con un singolo fendente di spada l'enorme costrutto di chakra della Hiramekarei, ottenendo un sorriso entusiasta da parte di Akira, solo in parte usato per nascondere la sua sorpresa. Lei sembrò un pò dubbiosa alla sua risposta. Quindi...mi stai dicendo che la tua Spada è abbastanza pesante da creare qualcosa del genere senza usare il potere intrinseco di quell'arma? No, non sono affatto convinta, Shishi-kun. Quindi sorrise. Ci credo che sei felice di avermi sfidato. Altri pagherebbero per farlo. Con la sua violentissima serie di attacchi Midorinaka lo costrinse a rinunciare a una delle spade e danneggiò più volte il suo avversario infliggendogli ferite terribili, persino costringendolo a usare le sue arti Hozuki per liquefare parte del danno, deformandosi all'impatto, anche se con severe conseguenze visti gli effetti del suo Stile del Torturatore.

Normalmente i danni concentrati al petto avrebbero ucciso chiunque, ma in qualche modo il corpo dell'Hozuki poteva sopportare punizioni di entità molto superiori alla norma, cosa di cui la Kenkichi sembrò prendere rapidamente nota con uno sguardo tanto fugace quanto calcolatore. E soddisfatto. Era come se avesse ottenuto esattamente ciò che voleva, tanto che la sua espressione sembrò un pelo più annoiata quando Akira scatenò il suo contrattacco non appena incassato il danno, con una manovra a tenaglia delle sue spade che, per forza e velocità, poteva competere con le movenze di Midorinaka, peraltro colta in controtempo! Mi accusi di non saper giudicare i miei avversari? Ho ucciso per meno, Shishi-kun! Era troppo avanti e vicina per arretrare evitando tutti gli attacchi, ma al contempo come avrebbe potuto con una sola spada parare quattro attacchi, sebbene speculari? Lei emise solo un lungo respiro, prima di saltare all'indietro in quell che sembrava un salto mortale mentre il chakra scorreve violentemente negli arti inferiori, forse persino danneggiandoli, così come Samehada, la lama che mirava più un alto, che la ferì alla spalla durante il movimento. Niente di grave, un colpo di striscio che tuttavia beneficiava della forza di Akira e della scarsa resistenza fisica di Midorinaka. L'Hozuki era riuscito a trarre un pò di sangue dalla Leggendaria spadaccina [Difesa 1]Statistiche: Riflessi Nera+10 tacche - Ferita Media alla spalla, Samehada assorbe 1,5 Bassi

Base +6 For, +3 Vel, -3 Res
Circolazione Bestiale +2 Rif, +2 For
Impasto MedioAlto +8 Rif (OVERCAP)
!

Era ancora a mezz'aria quando Akira si fece avanti per il suo attacco successivo, con un colpo in diagonale estremamente rapido che tuttavia non la colse impreparata: dimostrando un'agilità che rivaleggiava con quella dell'Hozuki stesso, Midorinaka impugnò la spada con freddezza mentre torceva il busto per colpire una delle armi fluttuanti con la propria, sfruttando la lunghezza della lama e il suo scarso peso per spingersi lontano mentre l'acciaio si chiudeva a un soffio dalla sua pelle in quella croce mortale [Difesa 2]Statistiche: Riflessi Nera+8 tacche, Forza Nera+6 Tacche

Base +6 For, +3 Vel, -3 Res
Circolazione Bestiale +2 Rif, +2 For
Impasto Medio +6 Rif. Buona finta, ma le armi volanti erano già abbassate e in posizione...puoi muoverle solo imitando l'attacco di quelle che impugni, vero? Speculare o nella stessa direzione. Aveva compreso le dinamiche dello stile di Akira dopo quei pochi scambi? La sua esperienza era evidentemente superiore e ora aveva nuovamente guadagnato il suolo, mentre Akira continuava a spostarsi con quei suoi salti intermittenti, a malapena percepibili se si stava lontano. Stavolta le sua armi erano rimaste davanti alla kunoichi senza seguire il loro controllore.

Lei si voltò verso Akira. Pensi realmente che abbia bisogno di guardarle per dovermi difendere dai tuoi giocattoli volanti? Tu sei decisamente più interessante, Shishi-kun. Disse con tono di sfida, la sua guardia alta, mentre chiaramente percepiva il movimento delle due spade alle sue spalle, anche usando un vago riflesso sulla sua lama per tenerle d'occhio, ma la semplice presenza del suo sangue su Sameha era per lei, una Mikawa, come toccare con mano quell'arma. Quando le armi batterono tra loro distolse immediatamente lo sguardo dal riflesso sulla lama, insufficiente ad accecarla ma certo fastidioso e la fece accigliare. Ci ha già pensato Shuichiro l'Imperatore ad accecarmi l'ultima volta, attento Shishi-kun, io mi sto divertendo ma non tirare troppo la corda. Quindi mosse la sua arma lateralmente, lasciando che sfiorasse appena il terreno con la punta. Dal punto di contatto il terreno si crepò vistosamente, andando ad annullare l'onda d'urto generata dalle due spade dal nome simile, con una forza uguale e contraria [Difesa 3]Statistiche: Forza Nera +8 tacche, Riflessi Nera+2 tacche, Potenza 50

Base +6 For, +3 Vel, -3 Res
Circolazione Bestiale +2 Rif, +2 For
Metodo Esplosivo L'utilizzatore può applicare Distruzione ad Area a un colpo di spada ogni round, se colpisce il terreno o una struttura. L'attacco si propaga con velocità pari alla Forza dell'utilizzatore. La potenza è pari a quella dalla spada, i danni agli esseri viventi sono al massimo pari a una Leggera.. Se vuoi sfidare qualcuno di abile, potresti chiedere anche a lui. Lui ha decisamente raggiunto la sua Vera Spada, anche se ormai ha perso la sua affilatura. Kensei ci è vicino, ma la sta ancora forgiando. Scosse il capo. Tu invece sei molto bravo a usare le spade, sarebbe stupido negarlo. Ma non sei uno spadaccino. Sei solo uno molto bravo con le spade.

Ancora una volta Hiramekarei esplose in un costrutto di chakra di grandi dimensioni mentre le lame alle spalle di Midorinaka si avventavano su di lei. Avrebbe potuto spezzarle con la Mortificazione delle Arti Magiche come in precedenza ma la posizione non era delle più congeniali avendo le lame alle spalle, quindi con un salto analogo a quello con cui si era inizialmente difesa dal contrattacco riuscì a portarsi sopra le lame in movimento elegante (era bassa ma con una forza straordinaria, saltare abbastanza in alto per evitare i colpi era semplice per lei), atterrando poco più indietro [Difesa 4]Statistiche: Riflessi Nera+10 tacche

Base +6 For, +3 Vel, -3 Res
Circolazione Bestiale +2 Rif, +2 For
Impasto MedioAlto +8 Rif.

Scorse l'arma che si accendeva di chakra prima di emettere un fascio di vento e chakra tagliente nella sua direzione, fin troppo lenta, al punto da essere sospetta. Visto e considerato che se mi sposto ti viene addosso, e che non sei uno stupido... Mormorò, prima di colpirla con la sua spada ancora diretta dalla Mortificazione, annullandola [Difesa 5]Statistiche: Riflessi Nera+2 tacche, Forza Nera+8 tacche, Potenza 35 più la Forza.

Base +6 For, +3 Vel, -3 Res
Circolazione Bestiale +2 Rif, +2 For
Tributo di Sangue +20
Mortificazione delle Arti Magiche. Credo che fermarla sia la scelta migliore. Nemmeno il tempo di pensare e Akira nuovamente si scagliò su di lei caricando l'enorme martello di chakra della sua arma. Non capisci. Può anche essere grande il doppio. Ma è solo una spada che stai usando. Non c'è niente di tuo. Ancora una volta sollevò la spada, intercettando il colpo in arrivo con un movimento che sembrava quasi lento e nemmeno concentrato, al punto che fu lo spostamento d'aria della sua arma a tagliare in due il martello, e deviare persino le armi volanti, tanto era esteso [Tecnica 1]Statistiche: Riflessi Nera+2 tacche, Forza Nera+8 tacche, Potenza 50

Base +6 For, +3 Vel, -3 Res
Circolazione Bestiale +2 Rif, +2 For
Tributo di Sangue +30
Mortificazione delle Arti Magiche
Tecnica Rapida + Taijutsu Inarrestabile +10!

Atterrato, Akira si lasciò andare a un ultimo, instancabile attacco con un movimento a tenaglia che tuttavia stavolta trovò una Midorinaka che sbuffava, quasi irritata. Basta così. Con un movimenti brusco colpì Sameha e Samehada con una sua spada, parando il colpo mentre del sangue emergeva prepotentemente dalla ferita sulla spalla, intercettando le Spade Gemelle e bloccando così il colpo. Akira era arretrato, pronto alla controffensiva, ma non avrebbe avvertito alcun intento aggressivo da parte della ragazzina, la cui ferita sulla spalla si era chiusa da sola smettendo di sanguinare, mentre la sua spada era puntata verso terra.

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Se con questo scontro volevi dimostrare qualcosa lo hai fatto. Hai dimostrato che sai combattere. Ma se volevi dimostrare di essere uno spadaccino di alto livello...beh...sei ridicolo. Non c'è nessuna Spada nei tuoi attacchi. Se anche avessi dei rastrelli o delle vanghe non ci sarebbe differenza. Quelle tue spade sono solo l'arma del momento, allenandoti con dei martelli cosa cambierebbe? Niente. Ho avuto quello che mi interessava, per me possiamo finirla qui. Socchiuse gli occhi. Ma anche se sei forte, anche se forse potresti anche vincere se mi cogliessi di sorpresa, di certo non sei uno spadaccino. Forse ci sei vicino, forse puoi iniziare a intuire quello a cui mi riferisco, ma non ne sono sicura. Inclinò appena il capo, pensierosa. Beh, mi hai intrattenuta e divertita, Shishi-kun, e sei stato un buon riscaldamento, arrivando anche a ferirmi, pur considerando che un pò mi stavo trattenendo. In effetti non aveva, se non all'ultimo, fatto uso delle sue arti di manipolazione del sangue nè di tutte le tecniche Kenkichi che conosceva. Quindi voglio premiarti. Voglio darti un assaggio della Vera Spada...chissà che non riesca a trovare un barlume della tua.

Iniziò a sollevare lentamente la sua Katana, molto, molto piano...ma era la spada a muoversi lentamente o l'intero mondo davanti e intorno ad Akira che si stava muovendo al rallentatore? Riesci... La spada si sollevava e con quel movimento lento e inesorabile come la marea sembrava anche diventare più grande e vicina. ...a vedere... La lama cresceva e si avvicinava come se volesse trafiggerlo, ma le sue braccia erano immobili, pesanti come se migliaia di catene le legassero! Difendersi era impossibile! ...la mia Spada? L'acciaio gli trapassò il petto, il cuore e a nulla servirono le arti Hozuki o le difese offerte dalla sua armatura, quell'arma era impossibile da fermare, andava dritta al cuore e allo spirito, trafiggendolo senza che nulla potesse fermarlo, nulla...la coscienza di Akira sarebbe stata a un passo dallo spegnersi, quando realizzò di trovarsi in un dojo elegante, con un'atmosfera eccentrica fuori dalle pareti di carta su cui cerchi rossi tracciati col sangue di persone diverse riempivano l'ambiente con uno strano odore metallico. Lui era là, a pochi metri da Midorinaka che aveva la spada puntata su di lui. Retar, Sameha, Samehada, Hiramekarei, Gelida notte...tutte le sue spade erano là, a sua disposizione, e l'ambiente era pronto allo scontro.

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Bene. Disse Midorinaka. Chi non si considera uno spadaccino, o chi pensa di esserlo senza nemmeno avvicinarcisi non riesce a vedere un bel niente. Chi invece comincia a intravedere la Vera Spada altrui può restare talmente sopraffatto da perdere i sensi. Chi ha una possibilità invece, allora forse ha una Vera Spada a cui rifarsi. Ma tu non ne sei consapevole, Shishi-Kun. Con la guardia dello stile del Torturatore Implacabile lei si avvicinò fino a essere a portata per gli attacchi. Non perdere tempo a schivare. La Vera Spada non può essere schivata.

Essa è la somma di tutte le esperienze di chi la brandisce. Della sua motivazione. Della sua filosofia. Di che cosa una spada rappresenta. Il Ken-do incarnato. Capisci cosa intendo? Chi è consapevole della propria Vera Spada, anche a parità di forza e di velocità con l'avversario, ha sempre colpi più pesanti. Il fardello di chi è un vero spadaccino, di chi si è dedicato alla spada, e dei motivi per cui lo ha fatto. Non ho percepito nulla di tutto questo in te, Shishi-kun. Kensei invece li ha. L'Imperatore li ha. Tu no. Usi le tue tante spade, hai anche pensato a qualche spada fisica quando ho accennato alla Vera Spada. Commentò sarcastica. ...non c'è trascendente in te. Anche questa può essere una Vera Spada, ma bisogna esserne consapevoli. Scosse il capo. Ma è inutile parlare. Questo luogo è fatto solo per le Spade. Sono loro a parlare. In guardia, Shishi-kun. [Shinken: Chōetsu Kendō]Shinken: Chōetsu Kendō - Vera Spada: Kendo Trascendente
L'utilizzatore ha appreso come cristallizzare la sua disciplina della spada a livello mentale e trascendente. Addestramento, allenamento e meditazione gli hanno permesso di comprendere il vero significato della sua spada, delle motivazioni che lo spingono a usarla e in ultima analisi di sè stesso. Ogni spadaccino che raggiunge la sua Vera Spada può con un solo sguardo comunicare con altri che abbiano raggiunto lo stesso livello, anche se solo ai fini della loro arte. Il confronto mentale tra le filosofie della spada può lasciare spossato chi è meno saldo nei propri principi.

Confronto Trascendente
L'utilizzatore può trasportare uno o più avversari in un mondo mentale per la durata di un round. Ciò che avviene nel mondo mentale non influenza direttamente il mondo reale, le ferite o la quantità di chakra. Il mondo mentale esiste al solo scopo di confrontare la Vera Spada dei partecipanti. Può essere usato a scopo di allenamento. Questa abilità non richiede chakra nè slot, non ha alcun effetto su chi non si considera uno spadaccino, o non è qualificato per esserlo.

La Vera Spada
L'utilizzatore e chi si trova nel mondo mentale combatte con quattro slot azione e uno slot tecnica, utilizzabile solo per i Kenjutsu. Non è possibile schivare ma è possibile parare o incassare i colpi, le Protezioni non offrono alcuna difesa. Le armi non causano danni reali, ma indeboliscono la risolutezza e lo spirito di chi viene colpito in misura proprozionale alla potenza dell'attacco subito, come se si scontrassero due ideologie e una schiacciasse l'altra.

Filosofia Affilata
L'utilizzatore e chi si trova nel mondo mentale ha con sè una copia di qualunque arma identifichi come necessaria al suo essere spadaccino. L'arma ha le stesse caratteristiche dell'originale, ma se entra in contatto con quella di un avversario saranno le motivazioni e le filosofie della spada a confrontarsi, esprimibili come dialogo o ragionamento. L'arma con motivazioni più deboli andrà in frantumi o verrà danneggiata, in base al confronto. E' possibile generare una nuova arma, se si trova una nuova motivazione.

Apprendimento Trascendente
L'utilizzatore può mostrare tecniche e stili di combattimento nel mondo mentale, il round di condivisione è efficace come una giornata di addestramento.

Sconfitta Trascendente
L'utilizzatore e chi si trova nel mondo mentale, se sconfitto nel Confronto Trascendente, avrà la sua motivazione annientata e sarà più propenso alla resa. Il Confronto Trascendente con la Vera Spada è una rappresentazione descrittiva di un duello di volontà, se sconfitti non ci hanno più motivazioni per proseguire.

Gli attacchi di Midorinaka non erano veloci nè particolarmente forti. Non era quello il loro scopo. Non erano attacchi per ferire, erano attacchi che volevano annientare le false convinzioni di Akira, quelle che gli facevano "usare bene le spade", come detto da lei, ma in realtà oscuravano e allontanavano la sua Vera Spada, quel nucleo di forza e volontà che avrebbe dovuto infondere in ogni suo colpo. Ti sei addestrato molto, ma se avessi avuto un martello o una lancia non sarebbe stato forse uguale? Cosa SONO quelle spade per te? Affermò mentre sferrava un colpo orizzontale che avrebbe forse squarciato il petto dell'Hozuki se, questi non avesse parato [Trascendente 1]Statistiche: Forza Nera +6 tacche, Velocità Nera +3 tacche, Potenza 50

Base +6 For, +3 Vel, -3 Res. Io SO cosa rappresenta quest'arma per me, ma tu? Per lei la Spada era uno strumento, una sorella che poteva ritrovare in ogni impugnatura, in ogni lieve imperfezione del metallo. Era nata con una spada in mano, era cresciuta con essa, era morta con essa e anche tornata. Mai si era separata dalla sua spada. Poteva Akira dire altrettanto?

Che l'arma usata da Akira fosse andata in mille pezzi o meno, Midorinaka avrebbe poi cercato un colpo diagonale discendente dalla sinistra, preciso e pulito come il precedente, ma che celava in realtà il peso di anni e anni di fatica, dolore e tormento. Ti sei sicuramente allenato tanto, ma per cosa? Perchè quelle spade? Che tu sappia o meno cosa sono per te...PERCHE' le hai scelte? [Trascendente 2]Statistiche: Forza Nera +6 tacche, Velocità Nera +3 tacche, Potenza 50

Base +6 For, +3 Vel, -3 Res Lei avrebbe potuto scegliere qualunque altra forma per la sua arma, come ogni Kenkichi. Un arco, un tirapugni, un coltello. Aveva scelto una spada, e una ben più grande della sua misura. Un ostacolo, l'ennesimo ostacolo dell'essere nata con grande talento in un mondo ostile. Era una ragazza, era giovane, era minuta, intelligente e spaventosamente piena di talento. Ogni sguardo sin dal primo istante era stato ostile o terrorizzato, persino quello dell'amato padre. Aveva scelto di usare la spada perchè era l'unica che le restituiva uno sguardo libero da pregiudizi: quello del suo stesso riflesso. La spada rifletteva Midorinaka, e Midorinaka avrebbe sempre, senza mai sbagliare, avuto fiducia nella spada. Poteva Akira dire altrettanto?

Forse un'altra spada di Akira sarebbe andata in pezzi, o forse si sarebbe crepata o avrebbe finito per rompersi, ma la Principessa Kenkichi aveva appena cominciato, portando avanti un piede e colpendo con un colpo ascendente verticale che avrebbe potuto squarciare il torso e la spalla dell'Hozuki in un lampo! E anche se sai cosa impugni...per QUALE MOTIVO lo fai? E questo tuo motivo...pensi realmente sia così potente? Così solido? Più del MIO? [Trascendente 3]Statistiche: Forza Nera +6 tacche, Velocità Nera +3 tacche, Potenza 50

Base +6 For, +3 Vel, -3 Res Lei era una Kenkichi. Era nata con una spada. Aveva scelto di avere fiducia nella sua spada. La aveva brandita per quelli che riteneva fossero alti scopi, ideali importanti: prestigio, onore, miglioramento. Era stata tradita da tutti, ma non dalla sua spada. La spada anelava solo a migliorare sè stessa, lo stesso obbiettivo che Midorinaka aveva e che voleva estendere a tutto il clan, tagliando i rami secchi e scacciando i deboli. Non pensava affatto di aver esagerato, era certa di essere nel giusto, ma era stata tradita. Ora la Vendetta la guidava, ma essa non si era sostituita al suo scopo iniziale, e conoscere Kensei aveva tenuto accesa la fiamma che ardeva, gemella. Vendicarsi dei Kenkichi e Migliorare i Kenkichi non erano percorsi separati. Erano la stessa luce vista da due prospettive diverse. Erano la sua motivazione, ardente come un sole, la forza che spronava ogni suo attacco e ogni suo movimento con la sua spada, anche il più svogliato. Akira invece...non mirava forse solo a sconfiggere il nemico uno alla volta? A essere...buono? Un concetto così vago poteva realmente opporsi a tanta determinazione?

E anche così, indipendentemente dal numero di spade rimaste, forse poche o forse nessuna se per caso Akira avesse provato a parare con più armi quei colpi carichi del peso di una Vera Spada, Midorinaka avrebbe ripreso fiato per un secondo, prima di esibirsi in un fendente che poteva decapitare Akira. Io sono Midorinaka Kenkichi. Vendetta e Speranza assieme. La forza nata dal sangue, dal sudore, dal dolore e dal pianto. IO so chi sono. Tutta me stessa vive in ogni mio attacco. Ma tu? Tu agiti le spade, non le impugni. Tu scherzi per nasconderti perchè hai terrore di essere serio. Tu ti preoccupi della forma e dei risultati, non delle motivazioni. Io sono Midorinaka. E TU CHI DIAVOLO SEI? [Trascendente 4 e Tecnica Trascendente 1]Statistiche: Forza Nera +6 tacche, Velocità Nera +3 tacche, Potenza 100

Base +6 For, +3 Vel, -3 Res
Tributo di Sangue+30
Lama Insanguinata +20, due leggere (dalla ferita sulla spalla, riapre il sanguinamento come gratuita) sacrificate

Quanto sarebbe rimasto di Akira a quel punto? Quanti di quei colpi sarebbe riuscito a bloccare, quante risposte avrebbe trovato? E la sua Vera Spada...si trovava davvero da qualche parte in mezzo a quei ragionamenti?
Midorinaka aveva usato una variante personale del Kendo Trascendente, e un novizio come Akira non avrebbe avuto modo di attaccare a sua volta in quello spazio, ma solo di difendersi. Comunque ne fosse emerso, nel mondo reale non era passato un tempo superiore a un battito di ciglia, e a meno che lui non intendesse arrendersi o fermarsi, stava ancora alla Principessa Kenkichi portare la sua offensiva.

CITAZIONE

Spezzo qui il post, dopo il tuo eventualmente faccio il mio attacco "reale"

Edited by Febh - 21/3/2021, 17:32

F e n i x

Posted on 20/3/2021, 22:45

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Maschera di Bontà

VIII

L’Hokage scosse la testa quando Li-Wen gli disse che l’avrebbe raggiunto dopo.

No, stai pure qui, se non abbiamo modo di comunicare rischieresti di essere un obiettivo per loro, o peggio per me arrivando in ritardo.
Non mi fido di niente in questo momento.
Grazie per il momento.

Si alzò e andò verso la porta.

Ah, e comunque ho aggiunto acqua al brodo mentre guardavi i conti, era decisamente troppo salato.

Una bugia, ma Li-Wen si scaldava facilmente ed aveva ammesso di aver fatto la peggiore delle azioni che si potesse fare ad uno chef: correggere la sapidità di una ricetta e non aggiungendo sale, ma cercando di ridurlo, quindi affermando che ce ne fosse troppo. Qualcuno aveva addobbato la forca per molto meno.

Fammi sapere cosa ne pensano i clienti!

E si chiuse la porta alle spalle salutando con un sorriso e schivando qualche eventuale attrezzo da cucina.
In un primo momento a casa del Saitama non rispose nessuno, in quella situazione fu costretto a ricordarsi che dopotutto era normale che un cittadino avesse una vita propria e che era improbabile che fosse riuscito ad allontanarsi dal villaggio senza lasciare traccia, si stava già voltando quando l’uomo si palesò dietro di lui, avanzando con dei sacchetti che davano tutta l’impressione di essere delle buste per la spesa.
Restando fedele al suo ruolo, pur osservando con attenzione i movimenti del Saitama nel particolare utilizzo della chiave, continuò a mostrare dell’insofferenza a quella che reputava come una dissimulazione da parte dell’individuo, si era mostrato rispettoso certo, ma il modo in cui gli si rivolgeva non gli sembrava del tutto consono a quello che sarebbe dovuto essere uno sconosciuto, era una leggerezza o la semplicità di un animo sincero?
Avrebbe sbuffato leggermente.

Oh va bene!

Disse con una certa urgenza.

Andremmo in un posto sicuro.
Nella nuova amministrazione ho fatto approntare una sala appositamente studiata, o preferisci il ristorante?
Non che mi vada molto di aspettare la cena, sicuramente Li-Wen avrà il pranzo pieno a quest’ora.

Avrebbe anche cercato con uno sguardo l’orologio per avere conferma dell’ora tarda, ma senza privarsi di guardare se nella stanza potesse esserci qualcosa di particolare. La proposta, sperava, potesse mettere in fallo il Saitama essendo al suo interno presente qualche inesattezza, seppur mascherata.
Se il Saitama non avesse mostrato alcun segno di cedimento continuando sulla sua linea Raizen si sarebbe accigliato, preoccupato.

Saitama non vorrei perdere troppo tempo quindi andrò al sodo:
Necessito di sapere cosa mi è successo intorno al 13/04/38non sapevo come riportarla al meglio, è la data dell'abete, magari vedila come un giorno della settimana, o un lasso di tempo, insomma qualcosa di meno meccanico

giorno più giorno meno, inizialmente erano solo dettagli a sfuggirmi ed è normale, ma col tempo mi mancano passaggi fondamentali che mi rendono difficile ricordare cosa abbiamo concordato e come gestire questi imprevisti, come se qualcosa resistesse, e te lo chiedo perché tu eri lì con me.
C’è una ragione dopotutto se non ti sei presentato nonostante io non ti abbia Mai visto.

Se era teso di certo non lo dava a vedere, solamente la preoccupazione per un compito che non aveva ben chiaro gli attraversava il volto. [Nota][Uso sempre recitazione]

Edited by F e n i x - 21/3/2021, 01:14

Febh

Posted on 21/3/2021, 17:11

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Il Mistero del Fabbro

8bis
Indagini Non Convenzionali

Side Story: Shutter Raizen
TU HAI FATTO COSA? Ruggì Li-Wen mentre Raizen imboccava rapidamente la porta. Quando se la chiuse alle spalle svariate mannaie e coltelli da cucina, alcuni duplicati con la Moltiplicazione degli Shuriken, si conficcarono sul legno rinforzato con una serie di tonfi che ben sottolineavano quanto quei colpi sarebbero potuti essere fatali se avessero realmente colpito. Soddisfatto del suo piccolo dispetto (per quanto non realmente messo in atto), l'Hokage si spostò verso il suo obiettivo successivo.

Tsukimaru Saitama battè le palpebre alcune volte, come se indeciso su come reagire a quello strano approccio. In Amministrazione? E' successo qualcosa a Sho o Oda? Stamattina stavano bene. Ci fu un attimo di preoccupazione ma la menzione del ristorante aggiunse confusione al padre di famiglia. Non vedo cosa centri il ristorante...ma anche fosse non credo si possa prenotare dalla mattina per la sera, ci vogliono settimane di anticipo. Onestamente sono confuso. Aggiunse incrociando le braccia, guardando il Kage con un misto di circospezione e preoccupazione.

Tagliando la testa al toro Raizen chiese direttamente del giorno incriminato, aggiungendo poi qualcosa che fece letteralmente trasalire Tsukimaru. Mai visto? A me? Chiese poggiando una mano sul petto. Hokage-sama, se questo non è uno scherzo allora forse dovrei contattare gli Anbu o chiedere conferma della vostra identità. Una mano scivolò lentamente verso la tasca, forse pronta a estrarre un'arma. Siete realmente Raizen Ikigami, Hokage di Konoha? Questa la sua apparentemente assurda reazione. Se Raizen in qualche modo avesse confermato la sua identità, allora Tsukimaru avrebbe aggiunto. In questo caso è meglio che andiamo subito all'ospedale, come potete dire di non avermi mai visto? E' da più di un anno che ci incontriamo quasi ogni settimana, io sono a capo della Task Force per il ritrovamento del Cinque Code che è stato strappato a mio figlio!

Dopo un momento di evidente disorientamento da parte di entrambi Tsukimaru avrebbe indicato un salottino con due poltrone dove sedersi per fare chiarezza, dato che entrambi sembravano comunicare usando lingue diverse. Preso posto, e versata dell'acqua in due bicchieri da una bottiglia sigillata, Tsukimaru prese la parola. Voi non ricordate niente, niente di niente, Hokage-sama? Mi avete contattato con una lettera, chiedendomi di accogliere un uomo alle mura e poi di incontrarci nella notte vicino alla vostra abitazione. Ho un passato da ninja ma è da molto che mi sono ritirato, non nascondo che quella volta ero piuttosto preoccupato di incontrarvi, dato che non ci eravamo mai visti prima, ma quel vostro amico aveva bisogno di informazioni che forse potevo fornirgliele tramite i miei vecchi contatti e compagni. Ricordo ancora il giorno: era il... E disse la data, cadeva esattamente nel giorno successivo a quello in cui Raizen aveva conosciuto suo padre e sconfitto Ozma. Poi ci siamo incontrati nuovamente, noi tre, poco dopo gli eventi dell'attacco di Cantha. Ero straziato, ma mi avete affidato l'incarico, dicendomi di muovermi fuori dagli schemi ufficiali, e devo dire che questo mi ha dato un motivo per tirare avanti.

Da allora ci siamo incontrati spesso, quasi sempre di notte o comunque in momenti in cui eravate lontano dalle vostre questioni ufficiali. Nella data che avete citato ci siamo appunto incontrati. La stranezza stava nel fatto che avveniva in pubblico e in orario di lavoro, ma c'era anche quello straniero del nostro primo incontro... Si accigliò. Non riesco a ricordare esattamente il suo aspetto, ma disse che era normale e faceva parte del suo lavoro. Abbiamo fatto il punto della situazione e mi avete detto che nonostante gli scarsi risultati avevamo finalmente una traccia, la Pergamena di Indra del Domatore di Leoni. Era uno degli elementi che mi avevate incaricato di cercare con la mia task force e avevamo prove che era in mano a un mercante. Ma rintracciandolo disse che la aveva dovuta scambiare in cambio di un'arma prodigiosa per suo figlio Io vi ho descritto l'arma e voi avete detto che sapevate chi la aveva forgiata, e che a quel punto ci avreste pensato voi. Io sono passato a cercare l'oggetto successivo, una Pietra di Ame, ma ammetto che le mie indagini sono a un punto morto, come vi ho detto cinque giorni fa al nostro ultimo incontro. Solo noi due, lo straniero non c'era.

In tutto questo Kurama era sicuramente sbigottito almeno quanto il suo portatore, non ricordava niente di tutto ciò e la cosa lo lasciava atterrito. Unito a ciò che stava nella lettera, l'intera faccenda sembrava terrificante. Ma c'era da fidarsi di Tsukimaru? Sembrava assolutamente sincero, su questo non ci pioveva, e anche andando a controllare il Amministrazione il suo stato di servizio sarebbe stato coerente con quanto aveva detto: nessuna traccia, era ritirato da anni e non aveva mai fatto parte di un team stabile, con molti lavori in solitaria e associazioni con altri per massimo due missioni. Dalla nascita di Oda non aveva più lavorato come ninja, nè partecipato ad addestramenti periodici o corsi di aggiornamento. Si occupava di commercio nel negozio di fiori della moglie, Ahri Yamanaka, al momento fuori dal villaggio per malattia, come comunicato da Sho.

Edited by Febh - 1/4/2021, 23:02

F e n i x

Posted on 3/4/2021, 01:44

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Memorie Perdute

IX

Nonostante i suoi tentativi di portare in fallo il Saitama questo sembrava essere saldo nelle sue affermazioni e nella sua storia solida, a sufficienza da anticipare anche qualche sua domanda. Dopo che ebbe evocato Kubomi come prova l'ex shinobi si sbottonò e nell'ascoltarlo il volto di Raizen mutò diverse volte mano a mano che il problema andava delineandosi, da serio passò a preoccupato ed infine ad impaurito: c’era una falla nel villaggio, ed era lui.
Il problema maggiore era che la precisa origine di quella falla sembrava impossibile da identificare sul momento, e forse anche con Meku sarebbe risultato complesso, ma alla luce di quelle informazioni il fabbro che ruolo aveva in quella storia?
E Tsukimaru?
Le sue parole trovavano più conferme, sia nelle sue memorie che anche in eventuali sospetti che le sue affermazioni presero quasi in contropiede. Avrebbe di gran lunga preferito non ritrovarsi in quella situazione, ma era ben oltre l’essere stato messo sotto scacco.

Tsukimaru.

Si guardava le mani mentre parlava, aperte e a contatto con i soli polpastrelli quasi in posa meditativa.

Abbiamo un problema, e temo l’ospedale non potrà aiutarci.
Innanzitutto devo sapere, devo recuperare un vuoto che mi è stato appositamente lasciato da qualcuno.

Si sarebbe alzato avvicinando la sua mano alla testa del ninja.

Ti interrogherò mentalmente, sarà molto più rapido e potrò, forse, avere più dettagli senza interpretazioni.
Forse accorgermi di alcune incongruenze, tu potresti essere stato convinto della veridicità dei tuoi ricordi, ma io no.
Posso?

Era meno sospettoso, nonostante la situazione non potesse in alcun modo mettergli l’anima in pace, sembrava che Tsukimaru parlasse con sincerità ed aveva proposto il metodo realmente per quelle ragioni, anche se era difficile convincersi che una piccola percentuale di se stesso non volesse tastare con mano quella versione.
Se Tsukimaru non avesse accettato avrebbe sospirato.

Non volevo essere invasivo, ma questa situazione è assurda, devo continuare a cercare conferme, sono certo che tu mi capisca, ogni inaspettato dettaglio potrebbe permettermi di riflettere al meglio e con mente più fredda.
Ma non voglio essere quel tipo di persona.

Se il Saitama avesse ribadito la sua posizione Raizen avrebbe annuito, seppur leggermente deluso.

Va bene.
Un passo per volta.

Le domande in realtà sarebbero state quasi identiche in entrambi i casi.

Dici che ti ricordi poco di questo individuo, innanzitutto prova a dirmi il poco che ti è rimasto in mente, poi cerchiamo di costruire tutto ciò che gli gravita attorno.
Il suo fine ultimo sembra essere questa Pergamena, immagino tu ne conosca il contenuto a grandi linee, o quantomeno che utilizzo volesse farne.
Inoltre, che informazioni potevi fornirgli per essere necessario proprio tu?
Ci sono un infinità di ninja a Konoha ma la scelta è caduta proprio su di te, cosa hanno di particolare i tuoi giri?
Descrivimi nuovamente anche quest'arma che mi ha condotto da Meku e il nome del mercante.

Avrebbe ascoltato le risposte prima di incalzare con altre domande.

I nomi dei tuoi informatori potrebbero esserti sfuggiti?
O magari i luoghi in cui hai recuperato le informazioni?
Potrebbe andare dietro agli informatori o recuperare ciò di cui ha bisogno se è al corrente di queste cose senza alcun controllo da parte nostra.

Ascoltata la risposta, pensieroso avrebbe esposto ulteriori dubbi.

Dimmi, non ti ha mai insospettito questa capacità di sparire dalla tua memoria?
Sarai d’accordo con me che non è affatto comune come cosa.
Tua moglie è una Yamanaka no?
Non ti sei mai rivolto a lei per capire un po' di più di questa storia?
Capisco che presentandotelo io potesse apparirti sicuro come personaggio, però magari sei voluto essere più prudente.
Nelle mie interazioni con lui ero normale?

I suoi pensieri non poterono che andare all’incontro con Tian, ricordava cosa aveva detto, Ozma avrebbe avvisato gli altri e viste le tempistiche sicuramente era stato uno di loro, ma chi?
Facendo mente locale ricordava anche gli obiettivi di quell’emanazione ed anche che una delle altre aveva già cancellato la sua presenza dai ricordi della volpe.

Kurama.
Provaci, ricordi sicuramente meglio di me, anche se ciò che devi ricordare è un vuoto.
Potresti ricostruire il periodo, il jinchuriki, il momento, gli obiettivi... non so, uno straccio di qualcosa?

Soltanto il chiedergli quelle informazioni riportò alla sua mente altri stralci del dialogo con Ozma: l’aveva impressionato, il suo legame con la volpe l’aveva fatto, ragione per la quale Voleva renderlo un suo aspetto, cosa che infatti l’aveva portato sia ad appuntarsi la sua identità che trasmetterla agli altri se stessi, ruolo di Hokage incluso.

È possibile che tu ti sia ritirata volontariamente per non farti più influenzare?
Dimmi che mi hai abbandonato.
Tian aveva detto che spesso gli aspetti si presentavano con dei cloni creati appositamente dal suo materiale biologico, il clone che ho lasciato qui potrebbe essere stato una base perfetta per un nuovo aspetto se così fosse.

Quel dettaglio gli fece ripensare al ruolo di Meku, adesso era indubbio che chiunque fosse l’Aspetto, oltre che la pergamena, era venuto alla foglia consapevole di poter sfruttare Raizen, il fabbro a quel punto assumeva un ruolo più che positivo in quella storia, terminare la vita di quel clone significava salvezza per molti, e se era corrotto addirittura per lui visto che avrebbe potuto fare da tramite.
Intanto il clone era stato messo al corrente degli avvenimenti ed osservato l’ultimo scambio di Akira si sarebbe diretto in amministrazione per verificare quante più informazioni possibili e cercare uno storico delle attività di Tsukimaru, senza tralasciare eventuali informazioni riguardanti le sue abilità. Il modo in cui aveva aperto la porta era abbastanza caratteristico e rappresentava un gesto di routine proprio di qualcuno avvezzo a sfruttare le sue capacità di continuo, non replicabile con tanta naturalezza da un impostore che recitava la sua parte. Poteva possederne ricordi e abilità essendo nei suoi panni, ma non avendoli mai realmente utilizzati tanto quanto l'aveva fatto l'originale non poteva recitarne i minuti dettagli. Era un gesto piccolo quanto bastevole per confermarne l'identità.

Un unico punto resta adesso del tutto oscuro.
Innanzitutto è necessario per te capire di chi stiamo parlando.

Avrebbe dunque fatto una rapida descrizione dell'uomo del pilastro così come glielo aveva descritto Tian soffermandosi sulla capacità di creare versioni di se possedendo esseri viventi.

Sono più che certo di aver ucciso Ozma, tuttavia un nuovo aspetto è venuto qui e mi ha usato come strumento per la sua infiltrazione, come ha fatto?
Sono quasi certo di essermi liberato dalla sua influenza.

Come poteva trovare risposta a quella domanda?

Febh

Posted on 7/5/2021, 23:17

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Il Mistero del Fabbro

9
Ipotesi di Reato

Side Story: Shutter Raizen
Un vuoto bello grosso se ha cancellato me e tutte le riunioni che abbiamo fatto, Hokage-sama. Replicò Tsukimaru, a disagio per tutta quella situazione, indeciso se fidarsi o meno di chi aveva davanti anche se l'evocazione di Kubomi (noto in tutta Konoha) rendeva l'identità di Raizen inequivocabile. Nonostante questo alla proposta di subire un'interrogazione mentale si irrigidì, arretrando appena col dorso: l'Hokage aveva appena ammesso di avere qualcosa che non andava e anche se l'interrogazione era a senso unico questo non escludeva dei rischi. Ehm...se davvero pensate di avere dei problemi...non credete possa essere pericoloso? Ma all'insistenza di Raizen, dopo un profondo sospiro, Tsukimaru annuì. E sia. Dopotutto non posso lasciare che siate solo voi a portare questo peso. La sua espressione era seria, certo preoccupata, ma anche piena di determinazione, un pò come quella che a volte aveva Oda. Noi siamo una squadra. Per Konoha.

Lasciò che il Kage posasse la sua mano sulla testa (la tensione era palpabile), poi gli fece cenno di cominciare. Era di media altezza...molto affabile, ricordo che era una persona con cui avevo piacere di parlare e che ogni sua frase risultava interessante. Un grande carisma, ecco. Quanto all'aspetto...no...se ripenso agli occhi me li immagino in tre modi diversi, e non saprei dire se era calvo o con i capelli lunghi. Figuriamoci il colore. Un evidente senso di impotenza trasparì assieme a quelle informazioni. Ma aveva un tatuaggio su ciascun polso, questo si. Un pò scintillante, non del tutto nero, ma non ricordo cosa rappresentasse di preciso. La seconda domanda, anche se poco diretta, riguardava la Pergamena del Domatore di Leoni. So solo che il nome non ha nulla a che vedere col contenuto, se non in senso lato. E' antica, una Pergamena di Indra. E contiene le informazioni per un rituale che ricorda vagamente le capacità del clan Inuzuka, forse ne è stato il precursore. Non so perchè quell'uomo la cercasse o perchè voi foste così intento a fargliela avere. Poi quando Sho venne rapito mi diceste che era importante per riavere il Gobi, e Sho con esso...anche se poi il mio ragazzo è tornato da solo.

La terza domanda fece esitare un poco Tsukimaru. Quando è cominciato tutto l'accordo era che i miei contatti sarebbero rimasti segreti. Alcuni sono ninja ritirati ma altri ancora in servizio o in posizioni di prestigio. Preferirei non entrare nei dettagli, se non è un problema. Avrebbe poi aggiunto. Io ho molte amicizie e da giovane avevo fama di essere un fervente sostenitore della Foglia e delle politiche dell'Hokage di allora, le amicizie fatte in quel periodo perdurano ancora oggi. Inoltre dopo essermi ritirato ho lavorato come freelance per alcune ditte mercantili e ho qualche amicizia anche nel giro degli oggetti di antiquariato e preziosi, che sono anche un mio piccolo vezzo, sono molto bravo a valutare la merce. Suppongo che quell'uomo abbia scelto me per questo insieme di ragioni. Con questo reputava esaurito l'argomento, passando alla domanda successiva sull'arma che aveva cercato. Il mercante si chiama Ushio Sotori, è noto nell'ambiente come Collezionista di Armi, ne ha parecchie e ha difese molto strette dopo che quattro ninja fecero irruzione nella sua cassaforte anni fa. In ogni caso ha da poco adottato un figlio e ha scambiato la Pergamena con una Naginata dalla lama completamente verde, con proprietà simili all'acido. Raizen conosceva quell'arma: era quela che Meku aveva forgiato nel corso dei due mesi in cui aveva vissuto con lui come suo "allievo", prima di essere inviato in missione per recuperare Ottobre Vuoto. Impossibile che fosse un'arma simile.

Escludo categoricamente di aver citato le mie fonti o spiegato i loro movimenti. Vi ho sempre riportato solo e unicamente i risultati delle mie indagini. Per pochi che fossero. Replicò con estrema sicurezza, a quanto pare teneva in modo molto solido alla riservatezza dei suoi contatti, e forse questo era uno dei motivi che aveva spinto Raizen e quell'Uomo a contattarlo. Se mi ha insospettito...si, certo. Ma lui stesso mi ha informato di questo effetto e voi eravate presente e consapevole, quindi non avevo motivo di non fidarmi. Non è comune...ma voi siete un evocatore di draghi e il portatore di un demone. Non è certo più strano di ciò che potete fare voi. O qualunque ninja di alto rango. Da come lo disse sembrava che non si reputasse tale, in fondo si era ritirato. Mia moglie, comunque, che spero ardentemente si riprenda presto, non sa nulla di tutto questo. E lo stesso vale per Sho e Oda. Sia io che voi eravamo daccordo per lasciarli fuori da questa faccenda. Aggiunse a voce, invece che col pensiero, non appena Raizen interruppe il contatto rivolgendosi alla Volpe per qualche istante.

Nel tempo dilatato della loro coscienza condivisa ognuno poteva avvertire lo smarrimento dell'altro (questo a causa della notevole sincronia tra i due). A suo dire l'intervento di quell'inquietante potere del "tizio strano con gli occhiali" aveva spezzato completamente il Dominio che avvolgeva la Volpe a nove code, unito al chakra di Raizen a quello del demone stesso. Ma non aveva memoria alcuna di ciò che era capitato o di Tsukimaru, come se fosse ancora sotto controllo, sebbene fosse impossibile. Per un dominio assoluto doveva esserci stato un contatto con l'Uomo del Pilastro e se davvero Lui era giunto a Konoha non si spiegava perchè non soggiogare tutti direttamente. La menzione dei cloni però diede un'idea a Kurama, per quanto assurda. Durante lo scontro con Ozma Raizen aveva generato diversi cloni...e se una minuscola quantità del potere del Dominio ne avesse influenzato uno? Se fosse rimasta una briciola di Dominio in Raizen stesso, non più nel demone, tanto piccola che nemmeno la Volpe poteva percepirla? Certamente in quel momento non la percepiva.

Le indagini in Amministrazione non avrebbero fatto altro che confermare il curriculum di Tsukimaru, inclusi i lavoretti freelance cui aveva accennato (magari non tutti, chi non faceva la cresta al giorno d'oggi?). La sua esperienza nella Tecnica della Telecinesi comunque era certificata e registrata, specie con oggetti di piccoli dimensioni che manipolava durante le infiltrazioni, dando garanzie sulla sua identità. Raizen in ogni caso gli spiegò quanto sapeva dell'Uomo del Pilastro, ottenendo un'espressione via via più pallida e preoccupata nel padre di Sho e Oda. E...i miei figli sanno qualcosa di tutto questo? Non ne parlano mai. Il suo primo pensiero era per loro. Siete..."quasi" certo, Hokage-sama? Non avete chiesto a esperti sensitivi di vagliarvi dopo quell'incontro, di verificare eventuali anomalie? Magari quell'Ozma vi ha lasciato un marchio o qualcosa del genere che ha reso più facile a uno dei suoi compari di influenzarvi una volta giunto qui. Ma anche così, intere azioni e riunioni sparite nel nulla....non conosco jutsu mnemonici di tale portata, anche col Simbolo del Pensiero dovreste averne almeno un centinaio addosso e sicuramente qualcuno se ne sarebbe accorto. Carezzava la barba, dubbioso. E se...mi pare folle ma...e se quello delle riunioni fosse stato qualcuno diverso da voi?

Le riunioni avvenivano sempre lontano dagli orari di lavoro, in genere a notte fonda. O agivate come sonnambulo...o realmente stavate dormendo... Deglutì. ...e quello a venire da me era un clone. Un clone che per qualche motivo non vi trasmetteva informazioni alla sparizione! Questa poteva essere una pista, ma come provarla? Era un'ipotesi valida quanto qualunque altra...dove potevano trovare delle prove a sostegno? Quale sarebbe stata la mossa successiva, a parte attendere il ritorno di Meku? E cosa fare con Tsukimaru?.

F e n i x

Posted on 15/5/2021, 01:04

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Picnic con Delitto

X

Quando Raizen propose l’interrogazione mentale Tsukimaru gli fece notare quanto potesse essere pericoloso, ma il colosso aveva dalla sua parte una piccola certezza.

Meku deve avermi fatto qualcosa, deve avermi liberato in qualche modo, sembra che il mio clone avesse delle parentesi di lucidità e ha fatto affidamento nel suo intervento.
Tra l’altro vorrà pure che gli renda il favore quel vecchio spilorcio, ma la sua azione credo abbia eliminato il problema.
Il clone dopotutto ha operato qui quando io mi sono allontanato, e visto che non ricordo quella giornata era quello in possesso del frammento, e proprio lui è stato ucciso, se non è sparito insieme al clone forse potremmo addirittura ritrovarlo.
Se non fosse stato sufficiente in questo periodo avrei dovuto continuare a muovermi alla ricerca di questa pergamena, e mi pare di capire che dal giorno in cui la Bakekujira è morta questo non sia successo.
Ma mi sembra che gli indizi che ho rintracciato fossero un addio per cui ne sono abbastanza certo.
Qualsiasi cosa fosse quel giorno è giunta al termine o quantomeno si è nascosta.

Tsukimaru ne fu convinto, anzi, probabilmente le sue parole non sarebbero neanche servite visto che l’ex shinobi non accettò solamente l’interrogazione ma anche il rischio che questa poteva comportare.

Grazie.

Una sola parola per un gesto di fiducia che non avrebbe sottovalutato.

Poteva essere un sigillo quel tatuaggio?
Ci ha mai armeggiato?
Magari era parte della ragione per cui non riusciamo a ricordarlo.
Ricordi elementi che possano ricondurre ad un drago?

L'ultima domanda poteva suonare strana, ma uno degli aspetti dal suo nome pareva proprio richiamare a quelle creature.
La seconda domanda ebbe una risposta leggermente inaspettata, cosa poteva farsene quell’individuo del potere di quella pergamena se già il Dominio gli somigliava?
Dopotutto mentre Tian era in grado di farsi degli alleati con quelle conoscenze lui li rendeva schiavi, gli Inuzuka potevano essere i Tian della situazione. Ma quale era il nesso?
Difficile volesse aprire uno zoo, più facile che fosse un tassello di qualcosa di più esteso utile magari a comprendere meglio la natura dell’assoggettamento delle cose?
O magari la pergamena dava indicazioni sul dominio degli istinti più feroci, qualcosa di secondario rispetto a ciò che già poteva fare con i suoi soli Aspetti, ma rimuovere gli istinti più primordiali da un individuo poteva voler dire annullarlo totalmente, nel caso del suo clone ad esempio avrebbe evitato qualche grattacapo.

Credo convocheremo entrambi i capiclan, Yamanaka e Inuzuka, e temo servirà uno Hyuga.
I primi potrebbero aiutarci a sbloccare qualcosa, o forse a capire come difenderci in futuro, i secondi speriamo non abbiano dimenticato le loro origini se davvero sono nella pergamena e gli ultimi sono più un assicurazione.
Adesso che ricordo la sua tecnica aveva un limite, aveva influenzato la volpe, ma la collaborazione di più di un chakra aveva scavalcato il suo dominio infrangendolo, non so se per la potenza o per la discordanza che due flussi causavano, ma vedremo dopo.

Intanto, durante quell’interrogazione l’influsso si fece più forte, tramutando il tutto in qualcosa di più pacifico, i due erano seduti come lo erano all’esterno tuttavia i pensieri di Tsukimaru anziché essere trasmessi a Raizen in un solo verso venivano visualizzati nella volta bianca di una stanza sconfinata, come una proiezione.

Tranquillo, sono io, è voluto.
Non voglio sapere dei tuoi contatti, direi che non è una priorità al momento.
Soltanto una domanda, visto che hai citato il passato: conosci la Radice o hai notizie della sua attività?

Quella sarebbe stata solamente una parentesi, anche in caso di risposta positiva, a meno di incredibili risvolti non avrebbe approfondito, passando alla risposta successiva.

Conosco anche io quell’individuo, e credo debba fare ancora qualche passo avanti in materia di sicurezza.
Ma almeno siamo certi della connessione con Meku, si direbbe che proprio lui sia l’ultimo possessore di questa pergamena.

All’incalzare di Tsukimaru riguardo le incertezze di Raizen questo scosse la testa.

Non l’ho reputato di primaria importanza, avevo segnali certi che il controllo si fosse spezzato come ti ho detto poco fa, ma è probabile che un piccolo frammento possa aver avuto una sua influenza.
Un frammento che potrebbe aver sfruttato le mie doti con la tecnica dei cloni.

Intanto all’interno del suo mondo interiore la discussione veniva portata avanti insieme alla volpe.

È plausibile, purtroppo, e tra l’altro anche Tsukimaru ha avuto una deduzione simile.
Trasformare un clone in un medium o in un colosso di Iwa(non sapevo come dire cavallo di troia

) non mi sembra infattibile ma tu non ti saresti dovuto accorgere di questo clone?
Non hai mai percepito nulla?
Poteva sottrarsi alle mie percezioni, ma alle tue?
Ponendo che ogni volta ti escludesse possibile che tu non l’abbia percepito neanche una singola volta per qualche istante, magari scambiandolo per altro?

All’esterno annuì alle parole di Tsukimaru seriamente.

È plausibile.

Ammise non senza un marcato tono di gravità.

Ma scenderemo ancora più affondo con i capiclan, dopo penseremo a Meku.
È probabile che vada protetto.

Ottenute le ultime risposte si sarebbe quindi alzato.

Ho paura tu debba mettere la spesa in frigo Tsukimaru, se hai ancora fame ci toccherà qualcosa di rapido.
Immagino tu non voglia stare qui, ed anche se volessi temo mi servirà la tua metà della storia.

Gli sorrise dispiaciuto.

Sistemiamo questa cosa una volta per tutte.

Nonostante inizialmente avesse escluso Soken dai sospettati, avrebbe dovuto fare ricorso ad almeno uno Hyuuga, e non solo, appena Tsukimaru fosse stato pronto si sarebbe diretto in amministrazione, arrivato alla scrivania della segretaria avrebbe fatto inviare 3 comunicazioni urgenti, una per il capoclan Inuzuka, uno per quello Yamanaka e una per quello Hyuuga, aveva già tenuto con loro e con gli altri delle riunioni di aggiornamento ma non li conosceva personalmente.

Hitomi, mi servono tre lettere di convocazione immediata.
Una per il capoclan Inuzuka, una per quello Hyuuga e una per quello Yamanaka, se non sono disponibili loro che vengano sostituiti dal loro membro più in vista.
Aggiungi delle scuse nella forma più gentile possibile per l’assoluta mancanza di preavviso, ma senza perdere il tono d’urgenza.
Pensi che sia necessario un qualche tipo di indennizzo (non sapevo on gdr come porre la cosa, ma in realtà sono io che chiedo a te se è necessario pagare i 3 png per i servigi successivi, non essendo di fatto una missione ma una questione interna al villaggio direi di no, però alla fin dei conti mi avvalgo dei loro servigi, per cui…? Dimmi tu) per il disturbo?
In quel caso paventalo ma con un occhio di riguardo a non offendere il loro delicato senso dell'onore.

Tsukimaru e Raizen avrebbero intanto atteso l’arrivo del gruppo all’interno del suo stesso ufficio, preparandosi al meglio per l'incontro, intanto che il suo clone si preoccupava di andare a raccattare Li-Wen, accennandogli la situazione e dandogli appuntamento in amministrazione alla medesima ora in cui si sarebbero dovuti presentare i capiclan in modo da avere tulle le persone coinvolte sotto lo stesso tetto.
Il clone non avrebbe comunque concluso la sua lunghissima mattinata lì, tornando da Midorinaka a riportargli parte di quella scoperta.

Spero lo scontro non ti abbia tolto troppo fiato.
Comunque, penso sia meglio sapere dove è andato Meku, la sua vita potrebbe essere in pericolo in un modo che neanche la sua particolare condizione potrebbe evitargli.
L’uomo del pilastro di cui ti accennavo prima è… una minaccia antica di almeno un millennio.
La sua capacità, una delle sue capacità, è quella di assoggettare totalmente il chakra al suo volere ed anche una persona se questa viene a contatto con lui, seppure non so in che modo.
Il problema è che attualmente Meku ha qualcosa che quell’individuo sta cercando e temo non ne sia al corrente ed è appena uscito da uno dei posti più sicuri del continente.
È possibile sbottonarsi un po'?
Nel peggiore dei casi potrei dargli una mano e torneremo qui prima del dovuto, certo se tu mi permettessi di rintracciarlo.
In caso contrario lo scenario peggiore è che potresti trovarti senza spada e a dover fronteggiare qualcuno che nemmeno la tua lama può raggiungere.

La sfrontata adolescente con troppa esperienza sulle spalle avrebbe compreso il pericolo di quella minaccia?

[Più tardi in amministrazione]

Raizen aspettava i capiclan e Li Wen dietro la sua scrivania, seduto e pensieroso, espressione che non perse neanche quando i quattro entrarono nell’ufficio, poco distante da lui alla sua destra, Tsukimaru.

Benvenuti, mi scuso nuovamente per l’inesistente preavviso di questa chiamata, non vi avrei mai disturbato senza una reale minaccia.
Innanzitutto una domanda: a quando risale il nostro ultimo incontro?
Riservato o meno che fosse.

Avrebbe annuito una singola volta se questi avessero mostrato segni di smarrimento, come a rassicurarli che le spiegazioni sarebbero arrivate a breve

Avrete immaginato che non siete qui per puro caso, bensì per via delle conoscenze con le quali i vostri clan contribuiscono alla Foglia, come saprete infatti mi è capitato di trovarmi a combattere al fianco di qualche vostro consanguineo, cosa che mi ha portato ad una conoscenza, seppur non troppo approfondita, delle vostre abilità ed è di queste che intendo avvalermi.

Avrebbe quindi indicato Li-Wen e Tsukimaru.

Se siete dei buongustai avrete certamente conosciuto Li-Wen, un ex shinobi che ora ha un locale poco fuori dal centro.
Anche Tsukimaru è un ex shinobi, momentaneamente a lavoro per mia diretta richiesta.
Questo particolare gruppo è riunito per via di un evento fin troppo singolare.
Se siete aggiornati sui principali dossier saprete che tempo fa mi trovai ad affrontare Ozma, un fantoccio se volessimo dare di lui una definizione molto riduttiva, di una minaccia assai più antica che conosciamo al momento come Uomo del Pilastro.
Un individuo che sembra aver allungato le sue dita sulla gran parte dei mali che affliggono recentemente il continente, per quanto antichi essi siano.
Tra le sue capacità è presente quella di domare la mente altrui mediante il chakra, il combattimento risultò infatti arduo anche per il controllo che aveva sulla volpe essere composto interamente dallo stesso, ho ipotizzato per via di un contatto passato visto che il demone non ne ha memoria, cosa comune come scoprirete a breve.
Il contatto diretto pare sia l’unico modo in cui è in grado di dominare una mente ma a sentire degli esperti il contatto deve essere tra lui e non i suoi aspetti, come lo era Ozma, e l’obiettivo.

Sospirò.

Nel mio caso questo non è avvenuto ed il controllo stabilito con la volpe è stato reciso come dicevo, tuttavia recenti sviluppi suggeriscono che i cloni, che come sapete sono poco più che chakra, siano più vulnerabili e maggiormente influenzabili dalle sue capacità di dominio, e che uno di loro possa aver agito come un virus.
Ho visto all'opera un potere simile al suo, poiché derivato dallo stesso concetto, ma opposto, prevede il risveglio del chakra e la collaborazione con la creatura così creata, processo che trasforma qualsiasi emanazione di chakra in qualcosa in grado di pensare autonomamente.
Lui pare che sopprima l’eventuale capacità di discernimento passando all’assoggettamento, al Dominio per l'appunto.
È possibile spezzare questo controllo soverchiando il potenziale applicato sul determinato soggetto, meglio se unendo chakra differenti, come ho fatto per il Kyuubi.
Tornando al clone, ciò che ci interessa sapere è se la nostra supposizione, che lo vede agire autonomamente quando non posso percepire i suoi spostamenti, è vera.
Il qui presente Tsukimaru ha collaborato con me di recente come vi accennavo, ma sembra che io non abbia memoria di tutto ciò, malgrado i contatti che ho avuto con lui sembrino in tutto e per tutto opera di una mente perfettamente allineata alla mia, contatti che hanno coinvolto anche Li-Wen.
Il nostro obiettivo è, mediante esperti del vostro calibro, accertarsi della rottura del mio legame con l'Uomo del Pilastro, se possiamo difendercene in futuro e se ha piantato altri semi per il villaggio.

Avrebbe dunque chiesto allo Hyuuga un analisi approfondita dei movimenti del suo chakra, sia a riposo che mentre lo Yamanaka gli scandagliava la mente.

Sarà necessario fare la medesima verifica anche con Tsukimaru e Li-Wen.
Non stiamo cercando ovviamente traditori quindi non ci sarà bisogno di cercare alcun segreto, ma se il suo potere gli permette simili infiltrazioni dobbiamo accertarci che non abbia deciso di sfruttare loro per spianarsi la strada in futuro o se le nostre menti sono state in grado di immagazzinare qualche dettaglio.

Guardò sia Tsukimaru che Li-wen.

Ovviamente non siete obbligati, ma potrà garantire oltre alla vostra sicurezza quella dell’intero villaggio, e devo essere onesto un rifiuto necessiterà di un ottima giustificazione.

Avrebbe dunque ripreso a parlare con i capiclan.

Siamo in presenza di un individuo dall’esperienza forse millenaria, ma potrebbe non aver calcolato tra le sue variabili ne il vostro intervento ne il vostro talento.
Seishinno Yamanaka, voglio che tu scavi, mi sono preoccupato di fornirti un arco di tempo plausibile.
Io sarò collaborativo, se troverai ostacoli saprai che hai una via su cui insistere.
Non temere il Kyuubi, consideralo un alleato al nostro pari.

Avrebbe allungato un foglio verso di lui con tutti gli incontri avvenuti tra lui e Tsukimaru, compilati ovviamente grazie al suo aiuto.

Non so cosa tu sia in grado di fare, ma se puoi sarebbe utile individuare quei momenti in cui l'attività celebrale si altera, immagino che il mio cervello debba sempre essere quieto in determinati momenti, durante il sonno ad esempio, ma un clone che viene creato ed una parte di me che si separa, seppur non mi appartenga totalmente, dovrebbe causare qualcosa e questo qualcosa dovrebbe avere un inizio e una fine.
Inizieremo col vedere se gli orari degli incontri con Tsukimaru hanno lasciato tracce, se queste non corrispondono agli incontri con lui è probabile che ci sia stata ulteriore attività non registrata e magari connettere altre piste.
Sempre che ci sia una pista principale.
Ovviamente in questo lasso di tempo, Genji Hyuga dovrai preoccuparti di rintracciare eventuali attivazioni di fuuinjutsu o di qualsiasi movimento compiuto dal chakra, se necessario e Seishinno lo reputa utile e trovassimo delle particolarità sei libero di chiudere qualche tsubo, ovviamente abbi cura di non rendere la cosa definitiva.
Se niente di simile verrà rintracciato potete muovervi in base alle conoscenze dei vostri clan per venirne a capo, questo è campo degli Yamanaka dopotutto.

Sorrise leggermente per alleggerire nel limite del possibile quella situazione.

Ma prima cerchiamo di capire una cosa Tetsuba Inuzuka.
Una delle cose che questo individuo cercava a Konoha era una pergamena che potrebbe essere all’origine delle capacità del vostro clan, quella del Domatore di Leoni.
Temo non sia facile risalire all’origine delle conoscenze del tuo clan, ma come avrai capito non sono tanto le vostre abilità ad interessarci ma la loro logica di fondo che potreste in qualche modo condividere con gli Yamanaka.
Dopotutto in entrambi i casi si sta parlando di legami mentali, eppure voi Inuzuka avete trovato una strada più etica se così potremmo dire, la vostra è una collaborazione pacifica, non di sudditanza vera e propria.
Ma da cosa nasce?
Quale è la strada che non avete intrapreso o abbandonato?
Forse qualcuno dei suoi membri più anziani potrebbe ricordare meglio?

Non brancolava completamente nel buio, ma ottenere le risposte sperate non era scontato.

Febh

Posted on 4/6/2021, 21:42

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Il Mistero del Fabbro

10
RaizenCeption

Side Story: Shutter Raizen
Tsukimaru ascoltò con attenzione le riflessioni del Kage, soprattutto sulle tempistiche e sulla sua ipotesi di aver ormai scongiurato il problema grazie all'intervento di Meku, sebbene non avesse ancora prove concrete in tal senso. Non avete tutti i torti. Dagli eventi dell'Abete, di cui ho letto alcuni rapporti, almeno quelli a me accessibili, non mi avete più contattato. Il criterio temporale, quantomeno, sembrava dar ragione a Raizen, che tuttavia stava prendendo enormemente sul serio la falla nella sicurezza che aveva rappresentato. Durante l'interrogazione non emerse alcun elemento relativo al sigillo, anche se alla menzione dei draghi ci fu un brevissimo flash, poco più che un'idea: il volto dello sconosciuto e il suo aspetto erano mutevoli e privi di focalizzazione nei ricordi del padre di Oda, ma nel ristorante dove avevano mangiato c'era uno specchio, e anche se con la coda dell'occhio Tsukimaru aveva visto il riflesso di quell'uomo...il riflesso non era affatto cangiante: un uomo dal capo quasi del tutto rasato eccetto una cresta centrale, e un orecchino molto elaborato che riprendeva un drago attorno all'orecchio sinistro. Il viso, purtroppo, era sfuggito. Anche le tecniche di cancellazione dei ricordi hanno punti deboli...in genere i riflessi o gli schermi sono uno di essi, qualche traccia rimane sempre. Annunciò il ninja con la sua vera voce dopo aver ripescato quell'informazione, per parziale che fosse. Senza l'interrogazione mentale non ci sarebbero mai arrivati.

Alla domanda successiva, mentre la condivisione mentale diventava una vera e propria sala d'aspetto interiore, Tsukimaru si accigliò appena, o almeno lo fece la sua proiezione mentale. Non capisco cosa possa centrare. Ma so che nel periodo della ricostruzione dopo la Guerra Cremisi qualcuno raccolse i resti della Radice di Danzo Shimura e pensò di creare un nuovo gruppo segreto con lo stesso nome, per supportarela Foglia. Tuttavia non conosco le loro attività in questo preciso momento. Liquidò la questione esattamente come raizen non sembrava tenere particolarmente all'argomento, avendo priorità nettamente più stringenti. Convocare i capiclan o i loro principali rappresentanti è un'ottima idea. Anche per indagare più a fondo. Condividere è saggio, date le circostanze. Tacere creerebbe solo sfiducia una volta venuta alla luce la faccenda. Concordò, mentre internamente la volpe suggeriva che forse il clone agiva durante il sonno, e quando Raizen dormiva anche il demone lo faceva se non aveva altro da fare. Forse il clone-infiltrato era programmato per attivarsi proprio quando entrambi erano addormentati.

Spezzata l'interrogazione e raggiiunto un accordo, Tsukimaru sembrava molto turbato, soprattutto dal venire coinvolto in tutta quella faccenda dopo mesi che agiva invece nell'ombra. Spero solo che tutto questo non vada a danneggiare Sho e Oda. E' solo per loro che ho agito. Disse mentre andava a riporre la spesa e, masticata una triste barretta energetica, seguiva l'Hokage per Konoha fino all'Amministrazione. La segretaria disse che l'Hokage non doveva certo incensare i capoclan quando li convocava, se ne aveva motivo, ma certamente un piccolo omaggio poteva essere gradito per allentare le tensioni interne, nulla al di fuori del budget di rappresentanza, dopotutto. L'amministrazione avrebbe seriamente rimpianto la sua mancanza quando Youkai la avesse sostituita. [Nota]Nel caso specifico non credo serva pagare tutti e tre, visto che usi le loro capacità per un unico incarico, farei un singolo pagamento come se fossero un solo PNG, anche considerando che di fatto è una giocata con un QM che li muove.

Nel mentre Midorinaka era tornata, dopo lo scontro, alla fucina di Meku dove accolse con aria annoiata il clone dell'Hokage. Un nemico del genere mi sembra solo qualcosa di intrigante da incontrare. Mai sentito di lui al villaggio della Rosa. In ogni caso...no. Non disturberai quel vecchio mentre compie il suo incarico per me. Se gli capitasse qualcosa lo saprei, ma è accorto. Non succederà nulla. Replicò con la sicurezza di un'adolescente ribelle. Ho usato le mie Chiton per assicurarmene.

[...]

Li Wen stava appoggiato con la schiena al mobile sulla sinistra di Raizen, evidentemente a disagio per la convocazione così urgente e per essere stato messo là a mò di cane da guardia dell'Hokage, nomea che voleva evitare a tutti i costi. Tsukimaru sedeva su una delle sedie, altrettanto a disagio dato che non era un membro di spicco del villaggio, ma solo il padre di uno di essi, ed era abituato ad agire di nascosto. Se l'espressione del cuoco tradiva un evidente "me la paghi", il padre di famiglia invece un chiaro "in cosa mi sto cacciando?" ma entrambi erano comunque presenti e dalla parte dell'Hokage in quella faccenda.

Seishinno Yamanaka

Cheng

era un uomo che non dava affatto l'impressione di un ninja esperto, a meno di essere un Akimichi, cosa che non era. Ma dal modo in cui camminava traspariva una leggerezza e una precisione tale che la sua stazza perdeva di significato, inoltre nessuno avrebbe mai pensato che dietro quel volto pingue con occhiali buffi si celasse la più potente mente di Konoha, almeno in termini di invasione mentale. La sua voce era un pò acuta, ma si inchinò al Kage non appena entrato, prima di prendere posto. Spero non si tratti di un attacco...ho già un sacco di guai a cercare di far tornare la giovane Ahri qui...immagino Tsukimaru sia qui per questo, no? La giovane capoclan Tetsuba Inuzuka

Heroine-leona

come spesso accadeva tra i suoi consanguinei vestiva il minimo indispensabile ed entrò accompagnata da un Chihuahua che fin troppi in passato avevano commesso l'errore di sottovalutare. Girava voce che Tetsuba avesse ereditato il titolo sconfiggendo il padre e tutti gli zii semplicemente con un fischio: tutti i cani dei consanguinei le si erano avvicinati e avevano esposto il ventre, senza che lei facesse altro. Il talento nel gestire ogni genere di animale era esuberante, a scapito di un atteggiamento un pò selvaggio della donna, ancora in età da marito. Yo, Hokage. Hai poi considerato quella proposta di matrimonio? Tra me e te ci sarebbero cuccioli niente male, io te lo dico. Ultimo a entrare nella sala, ma non ultimo per importanza, Soken Hyuga Jink

, precedente capoclan e maestro tanto nel juuken quanto nella sua variante più crudele, nota a pochi, che spezzava le ossa. Aveva ceduto il suo titolo al cugino Genji, abile Hyuga certamente, perchè non era riuscito a superare la perdita del figlio Vergil, che ancora cercava con ossessione quasi assoluta. Eppure era giunto alla convocazione come rappresentante del capoclan, severo nello sguardo. Si tratta di mio figlio? La sua prima domanda. Era sempre quella la sua prima domanda, posta con voce calma ed elegante. Aristocratica, questo l'unico modo per definirla.

Ci siamo incontrati alla riunione per il budget dei clan un mese fa, no? Questa la risposta dello Yamanaka, mentre la Inuzuka fece spallucce. Non ricordo. Forse ti ho spiato mentre facevi la doccia ieri. Conta come incontro? Sorrise, non un sorriso seducente ma più quello di una compagna di bevute. Ma si, mi pare anche a me che sia stato al budget, o come cavolo si chiama. Soken invece rimase in silenzio per qualche secondo, prima di rispondere. Il giorno che ho presentato la mia proposta di missione per trovare Vergil di due settimane fa. Ci siamo incrociati brevemente nel corridoio. Il tempo di un saluto col capo. Raizen ricordava tutti questi eventi, e ottenne la piena attenzione di tutti e tre quando sottolineò di avere bisogno di loro e delle loro peculiarità. Odori di paura, Hokage. E le tue microespressioni tradiscono una notevole preoccupazione. Aggiunse Soken.

Annuirono alla menzione di Li Wen e di Tsukimaru (tranne Tetsuba che scosse il capo in entrambi i casi, ma non sembrava importarle più di tanto) e ascoltarono con molta attenzione le spiegazioni successive. Ho indagato nel mio clan. Effettivamente è esistito un tale Ozma Akabane moltissimi anni fa, e i suoi discendenti divennero gli Yamanaka. In un certo senso hai reso un servizio al nostro clan liberando quell'antenato soggiogato. Anche io ho indagato al riguardo...quel potere era terribilmente simile a quello di Suiho e di suo figlio, i traditori del mio clan che hanno portato alla sparizione di Vergil, ma in ultima analisi non ho trovato collegamenti. Il loro potere sigillava il chakra e andava a monte, sigillando sia mente che corpo. Non era un dominio, era un annientamento. Io invece ho letto i rapporti e basta. Ma non aggiunsero altro mentre il Kage svelava gli eventi legati al suo clone e a quanto aveva scoperto parlando con Li Wen e Tsukimaru. E quando terminò tutti e tre i capiclan erano particolarmente irritati. Si sono messi a far questo qui? A casa nostra? Potrebbe anche controllare i miei cani allora! Non lo accetto! Ruggì Tetsuba, mentre Soken fremeva per l'ira. Un simile controllo...un piano terribile che compromette la Foglia nella sua interezza. Inaccettabile. Spaventoso. Aggiunse Seishinno. Temo servirà un'analisi approfondita su voi tre, ed è impossibile farla a tutti gli abitanti di Konoha, specie se non rimangono tracce, ci vorrebbe troppo tempo! Aveva la fronte imperlata di sudore. Ma è anche una sfida incredibile per un mentalista come me...accetto, ovviamente. E lo stesso valeva per gli altri due.

Prima di cominciare, mentre sia Soken che Seishinno studiavano la lista e facevano alcune domande di approfondimento a Tsukimaru e Li Wen, Raizen ebbe qualche minuto per comunicare con Tetsuba. Uhmmm...non sono granchè con lo studio, Hokage. E la storia del clan onestamente non la ricordo. So dirti a memoria il pedigree di tutti i nostri cani e risalire fino dodicesima generazione se serve, ma su cosa abbia spinto noi umani ho poche idee. A braccia conserte sbuffò mentre il Chihuahua, tranquillo fino a quel momento, non le saltò in braccio esigendo coccole. Non è una collaborazione pacifica la nostra. Chiunque abbia un cane crea un branco, nella mente dell'animale, e l'animale ne fa parte come gli altri. Noi in un certo senso estremizziamo questo concetto: siamo un branco, non siamo alleati: siamo una famiglia. E anche se alcuni di noi non si legano solo ai cani, ammetto di non aver mai sentito nulla su Inuzuka che usano i leoni. me lo ricorderei. Rimase pensierosa ancora per qualche istante. Pergamena del Domatore di Leoni...io ricordo che i primi Inuzuka vivevano in zone molto aspre e piene di animali feroci. Fu un caso se si allearono con dei cani selvatici per sopravvivere, ma con scarsi risultati...se non ricordo male mio nonno mi raccontò una leggenda: un viandante passò per quelle terre, con una frusta speciale, e ammaestrò sia i cani che i miei antenati, insegnando loro che erano tutti animali, e un unico branco, più forte se stavano assieme. Fece spallucce. Forse quel tizio era il Domatore di Leoni...addomesticò sia noi che i nostri cani. Anche andando a indagare con i più anziani, quella favola era tutto ciò che restava di tempi così remoti.

Dopo poco cominciarono le indagini mentali. Ci vollero parecchie ore, ma sostanzialmente lo Yamanaka riuscì a ripescare solo brevissime immagini dal cervello di Raizen, poco più che sogni, mentre la volpe lo scrutava con attenzione e con sguardo torvo dall'interno (non che questo alterasse la professionalità del ninja, che pure evitò accuratamente di sfiorare il Bijuu con la sua mente). Non vedo alterazioni o fluttuazioni del chakra. Quei ricordi non sono stati cancellati con Fuuinjutsu o genjutsu che abbiano lasciato tracce. Confermò Soken, accigliato, mentre Seshinno si tirava indietro. Quello che ho ripescato non ha molto significato ma conferma il fatto che mentre dormivi un clone agiva indisturbato: ho percepito chiaramente le informazioni del clone che rientravano nella tua mente alla sua dissoluzione, mentre dormivi. Ma nessuna informazione tangibile, come se si fosse creato e dissolto una frazione di secondo dopo. Però prima di svanire stava inginocchiato con le braccia unite come in preghiera...questa è l'unica informazione ogni volta. Preghiera, poi si alza, si avvicina al letto e sparisce. Ogni singola volta. In ogni caso, ora non c'è una singola oncia di chakra alterato in te...ma la volpe ha una strana anomalia nel suo sistema circolatorio, non so di cosa si tratti...mi ricorda un manufatto che era stato toccato da energie infernali che studiai tempo fa, alla ricerca di Vergil. Probabilmente si riferiva al lascito della divinità assassina abbattuta assieme a Febh, Feng Gu e al Mikawa. Forse non pregava ma usava un jutsu per cancellarsi i ricordi. Suggerì la Inuzuka, ma fu Tsukimaru a proporre qualcosa di più audace. O forse non li cancellava ma li inviava altrove. Ora che lo avete detto mi sono ricordato. Ogni volta che quell'uomo andava via, voi lo salutavate congiungendo le mani come in preghiera. Ho pensato fosse un vostro vezzo, non conoscendovi bene...ma forse era il segno di un legame fra il clone e quell'individuo.

In tutto questo...perchè proprio Tsukimaru? Non credo sia il caso di approfondire le questioni private tra l'Hokage e quest'uomo. Tagliò corto Soken, facendo irritare lo Yamanaka, che pure abbozzò. L'indagine su Li Wen e sul padre di Sho non mostrò altre alterazioni significative, confermando solo quanto detto fino a quel momento.

Quali sarebbero state le mosse successive? E Meku? Cercarlo alla cieca o attenderlo?

F e n i x

Posted on 17/6/2021, 21:30

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Vicolo Cieco?

XI

Alla scoperta del nuovo dettaglio Raizen fu al contempo rasserenato e preoccupato, cosa che in realtà era una costante in quella giornata. Ozma era morto ma la sua morte aveva avuto dei risvolti istantanei e pareva fosse proprio Ryu ad essere giunto a Konoha in cerca di… qualcosa, anche perché non avrebbe comunque trovato sensato quel cambio di look e accessori altrimenti.
In realtà non aveva grandi indizi per dedurre che fosse proprio quell’aspetto, ma quel dettaglio era comunque qualcosa di particolare.
Purtroppo riuscirono ad identificare solamente quello, ma poteva essere un passo per un ulteriore ricerca, difficilmente però avrebbero trovato qualcosa nella sua mente, i suoi ricordi appartenevano al clone, non erano dettagli ad essere stati cancellati ma interi intervalli di tempo.

No, spero di no Tsukimaru, dopotutto se ne sono rimasti fuori fino ad ora non penso verranno coinvolti da adesso in avanti.
Non sottovalutarli però, ricorda sempre che sono ninja, come te e come me.
So perché sei preoccupato, è normale, ma rischi di offenderli.

Erano parole gentili, che la sorta di padre adottivo di tutto il villaggio che lui era poteva permettersi, e con quelle avrebbe chiuso quella prima tranche, per poi recarsi in amministrazione, dove gli giunsero anche le informazioni del clone che aveva parlato con Midorinaka.

Sembri molto fiduciosa nelle tue capacità.
Va bene.
E senti, ho una lingua lunga, molto più avvezza a sparare fesserie che non a compiacere qualcuno.
Ma ti sarei grato se, nel momento in cui tu avessi informazioni riguardo un eventuale incidente capitato a Meku, mi informassi.
Non è una cosa che riguarda solo me.
Se vorrai altre informazioni su questo individuo, o ti mancassero gli stuzzichini per il sakè puoi trovarmi nel grosso palazzo sotto i volti dei kage.
Arrivederci, Midorinaka.

In assenza di repliche il clone si sarebbe dissolto in una nube di fumo, liberando la stanza della sua presenza, Midorinaka pareva essere o molto sicura o molto sciocca, ma una cosa era certa: era curioso di sapere cosa potesse nascondere di così segreto da tenere così tanto a non rivelare ne la posizione del fabbro ne l’oggetto stesso.

[…]

Mentre aspettavano i capiclan Raizen notò le espressioni di Li Wen e Tsukimaru, ma se per il secondo non poteva fare nulla questo non era vero per il primo, a cui rivolse un sorriso più spensierato.

Madonna che muso brutto che hai messo su.
Non durerà tanto ed è anche per la tua sicurezza, magari ti faccio uno sconto sull’utilizzo del suolo pubblico così puoi aggiungerti due tavoli all’esterno o metterci quel bancarellino col gelato all’alga Kaiju, aveva fatto successo.
Dopotutto stai facendo la tua parte pur non essendo un ninja.

Dopo quella concessione vennero annunciati i capiclan, accolti ognuno con un educato cenno del capo ed un saluto succeduto da una risposta.

Potremmo definirlo un attacco Seishinno, ma non del tutto convenzionale.

Tetsuba invece ottenne un sorriso in risposta, ma non si sarebbe sbilanciato quanto lei malgrado solitamente scherzasse con battute maggiormente personali.

Direi che questa non è la migliore delle occasioni per parlare di quanto scoppiettante possa essere la nostra genetica Tetsuga.

Solamente per Soken non ci furono particolari risposte, ma solo un rassegnato cenno di diniego.

Quando vorrai Soken il villaggio potrà darti una mano.
Ti mandai un plico tempo fa, anche se sono consapevole fosse un informazione scarna considerando che era solo una coincidenza di eventi, non si è rivelato utileNon ricordo più benissimo quali informazioni aveva in merito alla situazione Raizen, mi pare che collegare sparizione di vergil e evento sulla collina sia plausibile, ma non ho interesse nello sviluppare la cosa, voglio solo dare colore alla situazione, se ricordo male tolgo semplicemente questa seconda parte di dialogo.?

Tutte le informazioni sui loro ultimi incontri erano comunque confermate, cosa che lo rasserenò, dovette anche mordersi la lingua per non replicare a tono all’Inuzuka.

Un antenato dici?
Avevo capito che Ozma fosse vecchio, come tutti gli aspetti, ma addirittura tra i primi Yamanaka… hai ulteriori informazioni su di lui?
Il dominio dopotutto potrebbe condividere degli aspetti con le vostre capacità l’una potrebbe addirittura derivare dall’altra.

Il resoconto di Tetsuba nella sua lacunosità poteva forse chiarire perché tra i due non ci sarebbe mai potuta essere niente più che una cucciolata inaspettata, l’Inuzuka per quanto praticamente identica in alcuni aspetti all’Ikigami perdeva di meticolosità in alcuni contesti.

Sono certo che gli anziani ti abbiano già bacchettato a sufficienza per questo.
Da dove parte la vostra storia?
Un tentativo di ricostruzione potrebbe aiutarci, non mi pare che nei territori della foglia ci siano luoghi simili.

L’indagine mentale, per quanto lunga proseguì senza intoppi, Raizen essendo in grado di proiettarsi all’interno della sua mente durante l’analisi dello Yamanaka si pose quasi come una specie di assicurazione per Kurama, era consapevole di quanto quell’azione fosse antipatica per lei, nonostante il capoclan non avesse certo bisogno di alcun tipo di divieto visto che se ne tenne alla larga di suo.

La posizione della preghiera era particolare?
Stiamo interagendo con un individuo che qualcuno potrebbe adorare, se quella posa può essere accostabile ad un rito potremmo ritrovarlo anche lontano da qui e potrebbe essere utile ai ninja riconoscerlo.

La nota di Soken sulla volpe però non poteva lasciarlo sereno.

Tempo fa insieme ad altri jonin dell’accademia ci ritrovammo ad impedire una specie di reincarnazione di una divinità boriosa, e la cosa potrebbe avermi lasciato qualche traccia.
Immagino sia difficile rimuoverla, ma pensi di poterla rendere più controllabile?
Meno imprevedibile.

Al termine dei controlli sembrava che la situazione fosse equilibrata, c’erano state delle falle, ma in un modo o nell’altro erano state rattoppate ed al momento non comportavano ulteriori pericoli.

Seishinno, pensi che sia rimasto qualcosa di inesplorato?
Prima ho interrogato mentalmente Tsukimaru e per quanto il nostro ospite indesiderato fosse stato attento ha lasciato dei particolari.
Frammenti in qualche riflesso o simili, i mie ricordi sono totalmente inaccessibili, ma forse dai loro potremmo riuscire a ricostruire un volto.
Inoltre, è evidente che inviare i ricordi abbia anche impedito la registrazione da parte mia ma della volpe?
Cosa potrebbe essere successo a lei?
Certo poteva dormire, ma la creazione di un clone comporta anche la scissione del suo potere all’interno del clone stesso, ha cancellato anche i suoi ricordi o potremmo trovare qualcosa se scavassimo?
Se non altro il modo in cui ha impedito l’attivazione di questo meccanismo, potrebbe concedere alla volpe una maggior libertà e supporto mentale quando necessario.
Inoltre, se il clone inviava informazioni non c'è modo di, non so, non dico tracciarlo, ma ricordo di aver letto che nella grande guerra ninja gli Yamanaka si occupavano delle comunicazioni, una delle poche cose che potrebbe essere sopravvissuta come informazione è proprio quella, ricordo il gesto che faceva, in senso lato il rito per attivare quella comunicazione, possibile che non ci fosse un qualche tipo di indizio sulla destinazione?
Sto solo vagliando tutte le piste possibili, non avere paura di dirmi che sto dicendo cose impossibili.

Sapeva che Tsukimaru era molto più gestibile per cui il suo sguardo si posò a lungo su Li Wen, non era aggressivo, ma era evidente dalla durata che fosse una richiesta di collaborazione pacifica per quanto più invadente.

Seishinno, in base a ciò che ti ho riferito hai idee su come ci si potrebbe difendere dal dominio?
Sono stato in grado di eludere il vostro controllo mentale in qualche occasione, ma la mia preparazione in materia è diversa da quella di un comune shinobi, e come è ovvio che sia è diversa anche da quella del tuo clan.
Non voglio che simili problemi si presentino nuovamente, senza contare che per come il clone agiva un contatto diretto con l’Uomo del Pilastro potrebbe permettergli di ospitare una copia di se stesso dormiente rendendo la sua sconfitta molto più ostica di quanto già non sia.
O magari per avere un vantaggio che non si aspetta, non sono venuto a conoscenza dei poteri precisi del dominio, ma poterlo combattere in un suolo o in un momento che non si aspetta potrebbe aiutare.
In soldoni: ci sarebbe un modo di respingerlo con la violenza mentale se opportunamente preparati?
O di costringerlo a rivelarsi immediatamente, il suo controllo va disincentivato in qualsiasi misura immaginabile, fino a che penserà di essere in grado di fare ciò che più lo aggrada senza risvolti negativi sarà un pericolo sempre più audace.
Vorrei poter eluderne il controllo, mandandolo in sacche di inconscio appositamente preparate, ma temo di non avere sufficienti capacità per controllare eventuali imprevisti che potrebbero verificarsi nel permettere ad un mentalista anche solo il contatto con qualcosa che comunque è dentro me e potrebbe essere contaminato.
Non voglio essere impreparato, ne io ne nessun altro.
Se ora sei esausto possiamo occuparci di tutto domani.
Vi ringrazio tutti, siete stati di grande aiuto.

A meno di ulteriori sorprese la serata si sarebbe dunque conclusa, da quel momento, ammenochè Midorinaka non si fosse stancata di fissare i muri dello scantinato di Meku, per Raizen ci sarebbe stato un unico obiettivo: allenare la sua mente e il controllo del suo mondo interiore, con buona pace del suo compagno di sparring: Kurama.
Ed ovviamente aspettare il ritorno di Meku.

Edited by F e n i x - 18/6/2021, 01:01

Febh

Posted on 4/7/2021, 10:26

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Il Mistero del Fabbro

11
Indagini Non Convenzionali

Il ritorno del Fabbro - Testimone Oculare

Ottenuto un cenno del capo appena abbozzato da Midorinaka e l'alleanza con Tsukimaru, il Kage passò le ore successive in compagnia di un cuoco musone, di due capoclan e di un ninja che lo era stato. La seduta fu stancante per tutti, specie per la Inuzuka che mal sopportava gli spazi chiusi, ma era pur sempre una jonin e fece quello che era necessario. Le risposte per Raizen non furono ricche quanto sperava, ma ottenne solo frammenti di informazioni e voci non verificate, oltre a una lunga serie di supposizioni più o meno fondate.

Tutto cominciò con uno sguardo omicida da parte di Li Wen. Mi prendi forse per una bettola da due soldi che vende panini per strada? Il tuo "suolo pubblico" puoi ficcartelo dove ben sai, il mio è un locale di classe. Replicò ferito nell'orgoglio. Ma non aggiunse altro: sapeva quanto fosse importante quella riunione e avrebbe dato tutto il supporto possibile, pur lamentandosi e lanciando occhiatacce per tutto il tempo. Era fatto così, ma meglio uno come lui che qualcuno che sorrideva celando i coltelli. Poco dopo arrivarono i capiclan, e se Seishinno accolse le parole del Kage con uno sguardo severo, Tetsuba sorrise sorniona, anche se con un briciolo di malizia nello sguardo. Severo come sempre nei modi, l'aristocratico Soken invece annuì appena. Le informazioni sono state di enorme utilità per tracciare gli ultimi movimenti di mio figlio. Ma da quel punto in poi ogni traccia del suo chakra o della sua presenza si perde, e l'unica cosa che ho potuto percepire è stata una terrificante sensazione di morte...morte innaturale. Il mio sospetto è che sia stato trasportato in un luogo differente da qualche impuro rituale...sebbene non sappia per opera di chi o quando. Non sembrava voler nemmeno contemplare l'ipotesi che il figlio fosse morto.

Ozma Akabane è solo una leggenda. Un nome tramandato nel tempo, ma cosa fosse capace di fare o come sia morto lo ignoriamo. Sparì durante il Secolo Dimenticato...un periodo di tempo del quale restano pochissime notizie. Soken ebbe un brevissimo movimento del viso, come se quelle parole avessero per lui un significato. Se pressato in tal senso avrebbe aggiunto una breve spiegazione. Mia madre era in grado di evocare delle nobili creature che si definivano Signori dei Venti...Grifoni, esseri mitologici che credevamo avessero origine da occidente. Ho di recente scoperto che la loro natura era fittizia...si trattava dei Kirin, i Figli del Drago Divino che incarnano la Vittoria e la Fortuna. Avrebbe fatto una pausa. Dai miei studi mi risulta che questo Drago si chiami Ryujin, ad ogni modo, il Secolo Dimenticato è opera loro. Hanno volutamente cancellato ogni informazione su quel periodo storico, che a giudicare dai rapporti è terminato una decina d'anni prima della Guerra delle Armi di Iwa di cui si parla tanto in questi tempi. Il Re dei Kirin non mi ha voluto rivelare ciò che cancellarono, ma per questo so cosa si intende quando si parla del Secolo Dimenticato. Se rimane così poco di Ozma, forse era coinvolto con qualunque cosa questi Kirin stessero cancellando. Convenne lo Yamanaka. Se mi porti da lui sono convinta di riuscire a farlo parlare...e magari anche a fargli fare qualche trucchetto. Aggiunse, spavalda, la Inuzuka, che si fregiava del titolo di domatrice di qualunque essere vivente.

Sulla storia degli Inuzuka invece Raizen ebbe meno fortuna. Tetsuba non ricordava altro e fece spallucce, ma anche indagando in seguito con gli anziani del clan non ebbe che dieci versioni diverse della stessa leggenda, nessuna più convincente delle altre o con indizi degni di nota.

Dopo la lunga interrogazione mentale di tutti e tre i presenti l'unico indizio sensato era la posizione di preghiera, forse rituale, del clone soggiogato dal Dominio. Mani giunte e sguardo sognante...nulla di più. Mentre Soken dava il suo parere sull'influenza esterna che attanagliava la volpe. Sigillare la volpe sicuramente disabiliterebbe anche questo chakra, ma non credo che il gioco valga la candela. L'unica opzione è indagare sull'origine di questa energia per imparare come canalizzarla o soggiogarla. Sempre che questo non comporti il rischio di risvegliare nuovamente quell'essere.

La mia impressione su questo clone controllato è che non potesse agire liberamente, o sarebbe comparso molto più spesso. Probabilmente poteva agire solo quando sia tu che la volpe eravate addormentati, o quando il demone era distratto in qualche modo, attingendo solo al tuo chakra e non al suo, sebbene non sappia come fosse capace di separarli. Non aveva idea di quale rito fosse stato usato dal clone, e certo sembrava nettamente diverso dalle arti Yamanaka che per trasmettere sulle lunghe distanze necessitavano di un equipaggiamento specifico e di enormi quantità di chakra...senza contare che gli Yamanaka non avevano alcun potere sulla memoria. Alla luce di questo, capire DOVE stesse trasmettendo era praticamente impossibile con quelle misere informazioni.

Da quello che avete raccontato, combinando il vostro chakra con quello dell'amministratore di oto, e raggiungendo una certa quantità, avete spezzato il Dominio. Senza averlo provato sulla mia pelle non saprei dire se ci sono metodi simili o se ha a che fare con le arti del mio clan...noi proiettiamo lo spirito in ciò che vogliamo controllare mentre questo sembra un sistema molto più profondo e aggressivo, che riguarda il chakra nel suo complesso. Intervenne Soken. L'ideale sarebbe avere un Fuuinjutsu addosso, uno che distribuisca una notevole quantità di chakra nel corpo, da combinare con una propria tecnica che faccia altrettanto...una sorta di rilascio. Dopotutto tra i presenti era lo Hyuga l'esperto nei flussi di chakra. Al momento nessuno di loro aveva altre idee, anche se Tetsuba evidentemente proponeva con lo sguardo l'alternativa più semplice: colpire molto forte e molto veloce prima che il Dominio facesse effetto.

[...]

I giorni passarono senza eventi degni di nota, a parte un pianto greco di Youkai quando per errore i suoi stickers vennero buttati dal personale delle pulizie, e l'arrivo di un "regalo" da parte di Febh Yakushi da Oto, una piovra arboricola altamente velenosa, aggressiva e fuori controllo che nell'idea dell'amministratore doveva essere consumata cruda come una raffinata leccornia otese, ma a parte questo nulla interruppe la routine del villaggio della Foglia. Almeno fino a quando il Kage non si trovò un topo sulla scrivania con un piccolo messaggio tra le mani. Sarebbe servita una lente di ingrandimento per leggerlo bene, ma le poche parole erano inconfutabili: "E' tornato. Porta da bere".

Il passo successivo sarebbe stato inevitabilmente recarsi da Meku, con il percorso ben noto al massiccio ninja della foglia fino alla scalinata che affondava nel terreno. La stanza di accesso avrebbe avuto già un passaggio aperto verso destra, dove Midorinaka attendeva nello stesso salotto in cui li aveva "accolti" giorni addietro. Seduta di malagrazia sulla poltrona, senza nemmeno salutare avrebbe detto: Allora? Che hai portato di buono? Solo dopo quel breve scambio una delle pareti si sarebbe spostata lasciando che il Fabbro Immortale, con un abito impeccabile e il suo monocolo entrasse nella stanza. Inevitabilmente una smorfia irritata alterò il suo viso mentre guardava la Principessa Kenkichi comportarsi come la padrona di quel luogo, fino a quando non si voltò verso Raizen, con l'espressione che diventava completamente neutra. Tu sei qui.

Ti avevo detto che sarebbe venuto, artigiano. Commentò la fanciulla senza scomodarsi a cambiare posizione, mentre lui evidentemente inghiottiva l'orgoglio e si avvicinava verso il suo pur poco accetto terzo apprendista. Da quello che la mia...ospite...ha raccontato, hai ricordato ciò che è accaduto mesi fa. Si appoggiò al bastone. In tutta onestà pensavo di averti ucciso, non immaginavo fosse un clone così avanzato. Non mi pento delle mie azioni, in ogni caso, che tu sia il kage o meno. E se sei qui per punirmi secondo la legge ti ricordo che mi trovo qui per un accordo col tuo predecessore, nulal mia vieta di spostarmi altrove, assieme ai soldi che devolvo periodicamente alle casse del tuo villaggio. Se un Kage entra nella mia fucina in quelle condizioni, io lo uccido e brucio il cadavere per non lasciare tracce. La parte raccontata dal vecchio artigiano è molto più divertente di quella raccontata da te. Aggiunse Midorinaka, di sottofondo, con tono sarcastico.

Un cenno della mano e due poltrone di terra si sollevarono dal suolo. Nonostante l'elemento da cui erano composte sarebbero state comodissime e incapaci di sporcare gli abiti, a sottolineare l'estrema abilità del fabbro nei Doton, suo vero e proprio marchio di fabbrica. La Principessa assisterà al nostro colloquio...non ho avuto modo di convincerla del contrario. Disse con ira malcelata e a denti stretti...cosa aveva Midorinaka per tenerlo in pugno fino a quel punto? Certamente nessuno dei due lo avrebbe mai rivelato. Presero posto. Come ho già detto, non ho commesso alcun reato, difendendomi dall'attacco di un pazzo. E se ho celato l'omicidio è stato solo per preservare me stesso. Il mio accordo con il Jaku mi fornisce questa possibilità, quindi non intendo chiedere scusa nuovamente, nè accetterò sanzioni di alcun genere. Sono pronto a lasciare il villaggio tuttavia, se richiesto, come da accordi.

Nei giorni precedenti al fatto tu sei venuto diverse volte a trovarmi, con mio sommo dispiacere. Ogni volta per chiedere dei pareri sulla forgiatura che francamente non avevano alcun senso o riguardavano cose che certamente sai già utilizzare, seppur nella tua goffa e approssimativa maniera. Disse con la freddezza acida che lo contraddistingueva. Tutte scuse banali, naturalmente, ma passavi lungo tempo a guardarti intorno come se cercassi qualcosa, inoltre eri spesso sudato e nervoso, con piccoli tic del labbro. Decisamente fuori dal personaggio e con una malizia nei toni che non avevo mai percepito. Inizialmente ho pensato fossi sotto l'effetto di qualche droga. Poi ho capito che era il cervello a non funzionare a dovere...come se avessi solo parte dei tuoi ricordi...o se ci fosse qualcosa che occupava gran parte dei tuoi pensieri. Menzionavi spesso un tuo "amico" cui dovevi fare un favore enorme e volevi essere certo di non sbagliare tutto. Parlando di lui eri a metà tra l'adorante e il terrorizzato, cosa che mi ha colpito. Tu non sei così. Ho pensato fossi qualcuno sotto Henge ma anche con una bastonata in testa non sono riuscito a spezzarla, quindi l'ultima volta ti ho cacciato intimandoti di non tornare a meno di pagarmi profumatamente per le mie consulenze. Mentre andavi via hai borbottato qualcosa su una pergamena in mio possesso e che la avresti acquistata senza limiti di prezzo.

Sapendo quanto tu sia tirchio la cosa mi ha insospettito, ma ho organizzato un incontro per il giorno dopo, dicendoti che la Pergamena era in mio possesso. In quel momento i tuoi occhi erano euforici, quasi in estasi mistica. Ammetto di aver provato un brivido. All'alba successiva però ho sentito dei rumori nella mia fucina, tali da interrompere i miei studi. Quando ho provato a spostarmi dalla stanza in cui ero non sono riuscito a sfruttare i Doton. Sentivo che erano ancora miei...ma non ne avevo più il controllo. Dovette distruggere le pareti a forza per raggiungere la stanza da cui provenivano. Attese qualche secondo. E tu eri là, acceso di un chakra sinistro che non era quello della volpe. In qualche modo riuscivi a controllare i miei Doton e a nulla valsero i tentativi di imprigionarti...per fortuna agivi come uno squilibrato e non avevi nessuna strategia degna di nota. In uno scontro diretto, senza la volpe, fu facile spezzare tutte le tue armi e infine trafiggerti con la mia lancia e il mio martello...ma ammetto di aver temuto per la mia incolumità. In quel momento ho compreso che la tua mente era impazzita, soggiogata da qualcosa di esterno. Hai parlato...hai detto "Fabbro, il Dominio non tollera le tue ingerenze. Cedi la pergamena, lascia integro questo involucro che presto sarà un mio Aspetto e arrenditi". Confesso di aver provato pena per te mentre annientavo quel corpo e lo davo alle fiamme, sigillando poi il tutto.

Quando sei tornato alla Foglia, ho compreso che si trattava di un clone, forse nemmeno tuo visto che non aveva la volpe. E dato che non sei mai venuto da me a chiedere, non ho parlato al riguardo. Questo il resoconto del Fabbro. Ma certamente Raizen avrebbe avuto una caterva di domande su tutta quella facenda.

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