Schiavi della Sete

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    Schiavi della Sete


    I



    Ne era passato di tempo da quando Ryugi era stata a colloquio con il Kazekage. Quel primo incontro non era andato proprio nel migliore dei modi. Ryugi era indecisa, insicura ed immatura...del resto, aveva appena iniziato la sua carriera. Hohenheim era stato molto duro con lei in quella circostanza, certamente la ragazza non l’aveva dimenticato. Ma quello era prima. Prima dell’attacco della canzone a Suna, per esempio. Prima di così tante cose. Ora Ryugi era un genin esperto, membro della squadra speciale, portatrice del Kiseki Nero e, chissà, forse prossima a diventare un chunin? Hohenheim non si era davvero posto questo quesito quando l’aveva convocata. In effetti, quella storia non aveva nulla a che fare con il passato della ragazza, quanto con le sue capacità.

    Hohenheim l’avrebbe attesa sulla sommità del palazzo dell’Amministrazione. Il giovane Kage indossava un lungo kimono, color panna e celeste, come sempre faceva. Il vento gli muoveva i capelli perennemente confusi, mentre il suo sguardo si perdeva sulle case di terra e sabbia del suo villaggio. Notando la presenza della ragazza, Hohenheim si sarebbe voltato salutandola.

    Ciao Ryugi, grazie per essere venuta.

    Si sarebbe alzato, parandosi davanti la ragazza. I due erano pressappoco della stessa altezza.

    Ti ho fatto chiamare perchè c’è una missione nella quale vorrei che mi accompagnassi. Hai fatto passi da gigante dall’ultima volta che abbiamo parlato, ed ho deciso di darti la possibilità di metterti alla prova con una missione dall’alto profilo.

    Un rotolo sarebbe comparso nella mano destra del jonin, che avrebbe lanciato alla ragazza.

    Ci sono arrivate strane voci dalle Polveriere del Nord Nome che indicava una delle grandi regioni in cui era diviso il Paese del Vento. Le regioni erano per la maggior parte desertiche, e quelle nel settentrione non facevano differenza. Come sai nella zona ci sono le più importanti industrie di esplosivi del Paese. I complessi industriali sono sparsi per tutta la regione, e diversi villaggi sono nati nei pressi delle cave dei materiali base, La pirite, dove poi sono state costruite le fabbriche. Parliamo di villaggi di 100 fino a 300 persone, di cui il 70% è legato alle attività produttive.

    Dal villaggio di Karai abbiamo sentito che delle attività illecite sono forse in corso. Karai è in quella parte più secca delle Polveriere: letteralmente piove uno o due volte l’anno, se va bene. La bassa umidità dell’aria favorisce una produzione di bombe dalla notevole qualità. Le voci dicono che la compagnia che lì opera stia in qualche modo schiavizzando i suoi dipendenti. Non sappiamo esattamente come e dobbiamo indagare. Come Kage, mi hanno permesso di fare una visita agli impianti, anche per rassicurare i Daymio locali che tutto è fatto a regola d’arte. Voglio che tu mi segua, in via ufficiosa, che ti infiltri nell’azienda e scopra cosa stia succedendo per davvero.

    Nella pergamena troverai delle informazioni che ti aiuteranno nell’infiltrazione. Anche se non potremo avere molti contatti durante la missione, io rimarrò nei paraggi. Ogni sera stabiliremo un punto di ritrovo perchè tu possa comunicarmi le informazioni che hai scoperto. Se hai domante, questo è il momento di farle.


    Il documento che aveva in mano comunicava alla ragazza la sua nuova identità, Rai Masarumi. Il suo nome era già stato comunicato ad alcuni dirigenti interni dell’azienda per avere un posto da apprendista nella fabbrica. Questo sarebbe stato il suo lasciapassare.

    [...]

    Avrebbero raggiunto Karai entro tre giorni. Per un tratto i due avrebbero viaggiato insieme, ma si sarebbero divisi ben prima di raggiungere la città. Karai ricordava molto Suna. Lo stile delle abitazioni aveva molti aspetti in comune, e le persone erano bruciate dal sole tanto quanto lo erano i Sunesi. Tuttavia, a differenza della capitale miliatare del paese del Vento, Karai era molto più secca! La vegetazione era ridotta all’osso: solo pochi cactus spuntavano tristi in qualche angolo delle vie cittadine, le quali erano crepate per l’assenza di umidità. L’aria era secca, e spaccava la pelle delle persone rapidamente, aiutata dal vento sferzante e carico di sabbia. La ragazza avrebbe notato infatti che molte persone usavano ampi veli per coprirsi, o degli unguenti secchi per idratare la pelle e, al tempo stesso, non far appiccicare la sabbia trasportata dal vento.

    Rispetto a quanto indicato dal documento per presentarsi in fabbrica, la kunoichi sarebbe arrivata al villaggio con un giorno di anticipo. Una volta arrivati i miei movimenti saranno tracciati, ma tu dovresti passare inosservata.. Cioè poteva iniziar ad investigare.

    Arrivando al mattino c’erano davvero tanti posti da cui la giovane poteva iniziare. Diversi negozi si aprivano lungo la strada maestra, vendendo rose del deserto ed altri gioielli economici, negozi di artigiani e di vestiti essenziali. Non molto distante, si sentiva il suono di un mercato nel vivo dell’azione. Oppure si poteva recare più a nord, dove c’era la fabbrica di esplosivi (La sua meta finale), o ancora oltre verso la cava. Dai documenti sapeva che la cava aveva un’estensione molto ampia, e diversi cunicoli erano stati scavati per trasportare il materiale esplosivo, la pirite, dalla cava fino alla fabbrica passando sottoterra.

    Una cosa colpì, ad ogni modo, subito la ragazza. La città non aveva osterie, bar o ristoranti. Gli unici punti dove si poteva mangiare qualcosa erano piccoli stand ambulanti. Essi servivano solo cibo: non c’erano alcolici, nè bevande alla frutta. Lo stesso mercato non vendeva nessun articolo edibile che non fosse solido.

    Nella città non c’era acqua.
     
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    L'Opportunità


    In missione per il Kazekage



    Quando arrivò la chiamata, la nostra giovane Nekki fu emozionata e, allo stesso tempo, spaventata: aveva incontrato già due volte il Settimo Kazekage.
    La prima volta era ancora una nota dolente nella sua memoria, una dimostrazione delle sue insicurezze di allora, mentre la seconda era stata un momento di onore per lei, di felicità, perché era stata riconosciuta come degna di possedere uno dei Kiseki della Sabbia e le era stato dato il permesso di accedere ad una delle squadre speciali del villaggio.
    Da allora Ryugi aveva migliorato il proprio controllo delle arti del suo clan, si era ulteriormente specializzata nell'uso della tecnica delle corde e stava, di fatto, cercando la propria strada come ninja, ma sapeva anche lei, amici miei, che solo le esperienze vissute l'avrebbero aiutato in questo ed essere convocata dal Kazekage per una missione era più di tutto un'opportunità: di dimostrarsi cresciuta, come Hoheneim le aveva chiesto anni prima, ma anche per fare un nuovo passo per la sua strada.

    Così, con quelle speranze nel cuore, la nostra giovane Nekki si presentò al palazzo amministrativo della Sabbia, dove le dissero che il Kazekage si trovava sul tetto e lì, lei lo raggiunse.
    Kkk... Kazekage-sama., disse, cercando di controllare la balbuzia, inginocchiandosi dinanzi all'altro, che sembrava sempre così incredibilmente giovane, per un attimo Ryugi si sentì ancora meno capace, pensando che quello che le appariva come un suo quasi coetaneo era il capo del villaggio, mentre lei era ancora una genin, con tanti errori alle spalle.
    Ascoltò le prime parole dell'altro e la nostra giovane amica si riempì d'orgoglio: una missione d'alto rango, finalmente, dopo essere entrata nelle squadre speciali, le era offerta questa possibilità!
    Ggg grgg grazie, Kakaka Kazekage-sama., avrebbe semplicemente detto, sinceramente fiera di quella nuova opportunità, mentre le veniva lanciato un rotolo con alcune informazioni.

    Il Settimo iniziò a spiegare: dovevano andare nella zona delle Polveriere del Nord, dove veniva prodotto il più degli esplosivi dell'intero territorio commerciati anche all'estero dei territori del Paese del Vento, però, a quel che sembrava, in una di queste città costruite intorno alle cave e relative attività industriali, c'era una compagnia che schiavizzava i suoi sottoposti.
    E Ryugi avrebbe dovuto infiltrarsi in quel luogo, per poi interagire con il Kazekage in delle riunioni la sera soltanto.
    Nel rotolo c'erano le informazioni su come si dovesse presentare, sarebbe stata "Rai Masarumi".
    L... le info inf informazioni su queque questi fatti: cocococo come sono arrivate fino aaaa al villaggio? Ci ci ci ci sono tete testimoni?, fu la prima domanda di Ryugi, capire se c'era qualcuno che poteva dare maggiori informazioni su chi effettivamente stava schiavizzando la cittadina di Karai era un fatto importante.
    La cccc compagnia a Kkkk Karai: qua qua quanti sono per cococo controllare uuuu una città? Si sa qualche nuuuu numero appro app app approssimativo?, anche quello, secondo lei era un dato utile, capire come potesse una compagnia, per quanto corrotta, schiavizzare un centinaio e più di persone.

    A quel punto, Ryugi avrebbe atteso le ultime risposte del Settimo, prima di congedarsi ed iniziare a prepararsi per la sua nuova, ed emozionante, ammettiamolo, missione.

    [...]

    Così, la nostra giovane amica si preparò: fortunatamente, di tutto il suo equipaggiamento, solo il Ventaglio da battaglia era decisamente ingombrante, il resto sarebbe entrato senza troppe difficoltà in una qualsiasi sacca da viaggio, anzi, il suo prezioso filo di nylon ed i pugnali esotici avrebbe persino potuto azzardare di portarli con se, cosa di cui, comunque, avrebbe parlato con il Kazekage durante il viaggio.
    Sarebbero stati due gli argomenti su cui la Nekki avrebbe chiesto consiglio a Hoheneim, durante il tratto di viaggio fatto assieme: infatti, non appena avesse avuto modo, prima di tutto, la giovane kunoichi avrebbe sottolineato un'altra sua debolezza, Kakakaka Kazekage-sama, nnn non so se popopo potrà ssss servire in missione, ma io ho conoscenze mo mo molto minime sul cococo controllo del chakra. So usare appena quello aaaa adesivo. Ha qualche susususu suggerimento da darmi?, avrebbe chiesto.

    E, poco prima di dividersi, avrebbe indicato il suo Kaze Tessen, appunto, l'unico elemento del suo equipaggiamento che non poteva sperare di celare con facilità: Iiii Il Tessen lo lala lascio a lei, Kakakaka Kazekage-sama?, chiese interdetta.

    [...]

    Comunque fossero andate quelle due piccole disquisizioni e, in generale, il viaggio, la giovane Nekki sarebbe arrivata con anticipo a Karai, rispetto al Kazekage.
    Il villaggio le si sarebbe presentato in qualche modo simile a Suna: desertico, ma, molto molto più secco e privo di vegetazione.
    Non ci sono nemmeno catcus..., osservò stupita in negativo Ryugi.
    Aveva un intero giorno di anticipo, quindi valutò che la cosa migliore fosse studiare la zona, capire come, se così era, questa compagnia di esplosivi teneva l'intera città sotto il proprio controllo.
    Avrebbe notato diversi negozi, ma nessun luogo dove poter mangiare, o bere... non c'era nessun posto dove bere, apparentemente.
    Si sarebbe mossa nel mercato cittadino, così diverso da quello dove la madre gestiva i commerci di famiglia, privo di luoghi in cui poter bere qualsivoglia bevanda, ma ricco di possibilità come vestiario ed altro.
    E di qualche bancarella ambulante con solo cibo, ma niente, appunto, da bere.
    Una strana nota che andava delineandosi, un dubbio nella mente della nostra giovane Nekki.
    Ryugi avrebbe cercato un venditore di abiti in mezzo alla calca, un posto adatto, mediamente vicino alla zona più centrale, ma non troppo affollato, dove magari nelle vicinanze ci fosse stata qualche donna intenta nelle proprie spese, una volta trovato un luogo adatto, la kunoichi si sarebbe diretta allo stesso e rivolta a chi stava vendendo i suoi abiti: Bbbb buongiorno. Mmmm mi scu scusi, sono nuova in città, inizio a llll laaaa lavorare domani alla fffff fabbrica.
    Vovovovo vovovo volevo un abito più aaaa adatto, più comodo per queque questo caldo. Mi può dddd dare suggerimenti?
    , avrebbe chiesto.

    Se la compravendita fosse andata avanti, mentre interagiva con il mercante, Ryugi avrebbe esordito: Aaaaa proposito, mmm mi hanno dato il lavoro, ma non ho ben chiaro dove posso dormire: c'è qualche albergo, pupupu pure a bbbb basso ccccc costo, qui in zzzz zona?, per poi continuare, E quaquaqua qualche popopo posto dove bbbb bere qualcosa?, una domanda innocente, ma che aveva in se un timore che stava passando per la mente della ragazza.

    Ecco come schiavizzare un villaggio, controllando le forniture d'acqua, specie in un posto simile! Che sia questo il modo?

    Era tutto da scoprire, miei cari lettori.
     
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    Schiavi della Sete


    II



    Non abbiamo un evento eclatante ed inequivocabile. Uno dei nostri ninja, rientrando da una missione, è passato per la cittadina ed ha detto di aver visto lunghe file di persone a cui veniva servito da bere o mangiare: sembravano uomini della compagnia e lo ha trovato strano. Inoltre, sappiamo che, fino a qualche tempo fa, era in atto una forma di sciopero contro le dure condizioni di lavoro nella miniera..oggi di quella protesta non ce ne sono più le tracce, e non ci risulta che le condizioni dei lavoratori siano cambiate...quindi andiamo a fare un'occhiata.

    Il numero dei dipendenti? Sono quasi tutti dipendenti della compagnia, e credo che tutte le famiglie di Karai siano in qualche modo collegate ad essa. A capo della compagnia c'è un consiglio di persone, che hanno interessi commerciali sparsi un po' per tutto il territorio.. capisco quale sia la tua preoccupazione..temi un controllo armato della situazione. Vedremo come sarà la situazione una volta arrivati.


    [...]

    Il viaggiò passò molto piacevolmente. Hohenheim non era un gran chiacchierone, ma la sua figura suscitava sufficiente calma da non far sentire il bisogno di parlare per colmare il vuoto. Quando la ragazza infine gli confessò la sua debolezza nel controllo del chakra, un sorriso gli si aprì sul volto. Mi fa molto piacere che me ne parli. L'unico modo per migliorare è riconoscere i propri limiti. Ti insegnerò i rudimenti del chakra repulsivo. Conoscendo quello adesivo, non dovrebbe essere troppo difficile per te capire come funziona. Così dicendo, infilò la mano destra nella sacca porta argilla - il jonin portava con sè una sacca finemente decorata con pigmentazioni rosse, celesti e nere, ma non attinse da quella. Aprendo il palmo mostrò alla ragazza un piccolo ragno, dal corpo microscopico e lunghe gambe. Il jonin lo poggiò sulla mano della ragazza, e la piccola creazioni iniziò a correre lungo la circonferenza del suo braccio, salendo fino alla spalla e poi tornando indietro fino al polso, facendone il giro, instancabile.

    Il chakra repulsivo è l'esatto opposto di quello adesivo. Porti il chakra sulla pelle e poi crei un impulso per generare una spinta. Il ragno, quando corre, appoggia le sue zampe sulla tua pelle in almeno tre punti, molto vicini tra di loro. Cerca di far perdere l'equilibrio al ragno nella sua corsa sfruttando il chakra repulsivo. All'inizio forse riuscirai solo a far saltare tutto il ragno ma, mano mano che ti eserciti, voglio che ti concentri a respingere le zampe del ragno esattamente nel punto dove esse appoggiano. E' un esercizio molto difficile, ma con un po' di pratica ci riuscirai. Puoi tenere il ragno con te ed esercitarti quando hai tempo. Due colpetti sulla testa lo faranno partire o smettere! Avrebbe detto bonariamente il Kazekage.

    [...]

    Camminando per il bazar, la Nekko avrebbe notato che la maggior parte delle persone masticava una sorta di pianta grassa. Pezzi della stessa pianta venivano venduti in diversi punti del mercato, ed erano piuttosto popolari. Se avesse voluto, la Nekki avrebbe potuto chiedere informazioni ad una delle venditrici: una ragazza dalla pelle abbronzata per il sole ed i lunghi capelli corvini che le scendevano fino alla vita. Non sei di queste parti, vero?Disse in un tono non proprio gentileE' una varietà di cactus che riusciamo ad importare da uno dei villaggi vicini...una delle poche cose che a quanto pare non interessano ai predoni. Ad ogni modo...è ricca di liquidi, quindi se la mastichi ti toglie un po' la sete...sempre che resisti al sapore. Ti interessa? Sono 5 ryo al pezzo.

    Continuando con il suo giro, alla fine la ragazza avrebbe trovato il negozio di abbigliamento che stava cercando. Era davvero un buchetto, con pile e pile di abiti accatastate in colonne o su attaccapanni e gruccette strapiene. Oh tesoro ma che hai fatto a quella bellissima voce!? Chiese preoccupata la grassoccia padrona del negozio.Che mi prenda un colpo, inizi domani alla fabbrica? Oh tesoro, ma quanti anni hai? Da dove vieni? Non penso davvero che la fabbrica sia il posto adatto ad una bambina come te! Ad ogni modo, ho dei vestiti da lavoro in quell'angolo in fondo...ti aiuto a trovare una taglia....che mi venga un colpo!

    Trovato l'abito adatto, la donna le avrebbe indicato un'abitazione adatta ad una bambina della sua età - ed avrebbe aggiunto che era inconcepibile che fosse da sola a dover scegliere dove stare, così giovane! Per quanto riguardava il bere, avrebbe detto: Oh tesoro, non lo sai? Da qualche mese la città soffre di una grave carenza d'acqua. La falda acquifera che usavamo per alimentari i pozzi si è seccata. Quando è successo e ce ne siamo accorti è stato molto brutto...anche molti disordini in città...la gente è impazzita! Per fortuna la compagnia si è fatta avanti ed ha iniziato ad importare acqua da fuori. Siano benedetti! Senza di loro ed i loro uomini nessun commerciante locale sarebbe riuscito ad importare quetsa merce, che è spesso soggetta ad attacchi da parte dei predoni. Qualcuno ci ha anche provato...ma è fallito subito..Guardò quindi l'orologio che aveva al polso.Oh tesoro, è quasi ora! Vieni con me, arrivano gli uomini della compagnia a portare le razioni dell'acqua! Lavori per loro, quindi sicuramente ti daranno qualcosa!

    La donna grassottella la prese quindi sotto il braccio e se la portò fuori dal negozio. Come loro, una buon numero di persone si stavano iniziando a mettere in fila. Davanti al gruppo, stavano due uomini nerboruti, che indossavano le uniformi della compagnia, e distribuivano bottigliette piccole d'acqua, a loro volta con il logo della compagnia stampato sopra l'etichetta. Altre due persone, armate, controllavano che non ci fossero disordini. Se la Nekki avesse chiesto a riguardo, la donna avrebbe detto: Sai c'è sempre qualche sciagurato che tenta di appropriarsi di più acqua di quello che gli spetta. Sono povere anime, io li compatisco...casomai hanno molte bocche da sfamare, ma la quantità d'acqua è quello che è...

    La fila scorreva tranquilla, senza disordini. Arrivati quasi alla fine, Ryugi vide che era arrivato il turno della venditrice un po' scontrosa che le aveva spiegato del rimedio locale contro la sete. L'atmosfera era un po' cambiata. Gli uomini che servivano l'acqua erano aggressivi: Ah Miraka, ma guarda chi torna all'ovile! Allora è proprio vero che can che abbaia non morde...quindi un paio di giorni senza acqua ti hanno fatto apprezzare il servizio sociale che stiamo rendendo. Del resto, anche tu lavori con noi regolarmente, o sbaglio? Una necessità dovuta al caso, Itoshi. Se non foste il pesce più grande in città non mi metterei in affari con voi nemmeno morta. Mmmm...vedo che i tuoi bollori non si sono ancora calmati...dovrei tenerti all'asciutto un altro giorno, ma a me piace davvero il tuo bel viso... era infatti una bellissima ragazza...quindi facciamo mezza razione... Prese una bottiglietta d'acqua, ne svitò il tappo, e ne bevve avidamente metà del contenuto. Una volta richiusa, la diede alla ragazza. Ecco fatto, mia cara, tutta per te! Sei proprio uno stronzo Itoshi, non te lo ha mai detto nessuno? Disse andandosene di scatto.Che animo focoso! Vedremo quanto farai il gradasso domani! Mi raccomando, 12 in punto, tesoro! E scoppiò in una sonora risata.

    Vedendo la reazione di Miraka, Ryugi avrebbe potuto carpire che la ragazza ce l'aveva davvero a morte con quelli della compagnia. Ma perchè?Andiamo tesoro, tocca a noi! Le avrebbe ricordato la signora, stringendola sotto il braccio, portandola a ricevere la sua razione d'acqua.


     
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    La Città di Karai


    File di Assetati



    Le indagini nella cittadina di Karai nascevano dal rapporto fatto, casualmente, da un ninja del villaggio passato da lì, che non combaciavano con le storie sulle proteste dei lavoratori, ma anzi parlavano di file di persone che andavano a prendere cibo ed acqua da forniture della compagnia mineraria della città, il ché, in effetti, era strano, lo valutò anche la nostra piccola Ryugi.
    Con quelle poche notizie e diversi sospetti, la missione sarebbe iniziata a breve.

    [...]

    Durante il viaggio, la nostra giovane amica espose al Settimo i suoi limiti nel controllo del chakra e questi le fece dono di... un ragno.
    Non l'animale effettivo, ma uno fatto d'argilla, spiegandole le basi del chakra repulsivo e di come allenarsi mediante quel piccolo dono.
    La rrrr rinnnn ringrazio infffff inf molto, Kazekage-sama., replicò dopo quella prima spiegazione la giovane Nekki, iniziando a concentrare il chakra lungo la pelle.
    Aveva usato in diversi casi il chakra adesivo nel tempo, da quando lo aveva appreso nel Deserto durante la breve missione assieme a Masayoshi ed ai suricati, ma mai per mantenere qualcosa attaccato al braccio, per quanto era comunque una possibilità non inverosimile per un uso della tecnica.
    Inutile dirvi che, proprio per quel motivo, lungo il viaggio, i primi tentativi della nostra piccola amica furono al limite del comico: i primi casi non produssero alcun cambiamento nella posizione del ragnetto, in un caso riuscì nel risultato contrario, applicando il chakra adesivo sulle sei zampette, ma per lo più, la prima ora (o più) di tentativi fu un continuo mancare il punto in cui rilasciare la repulsione, o un'errata manipolazione del chakra.
    Le ci volle un pò di tempo per riflettere su ciò che le aveva detto il Kazekage, vinta l'emozione iniziale e l'euforia della possibilità di apprendere dal suo capovillaggio: il chakra repulsivo faceva l'opposto di quello adesivo, ci aveva provato nella foga del momento, ma, a ben pensarci, questo voleva dire che lei non doveva stringere qualcosa a se, doveva lanciarla via, un pò come quando rilasciava il chakra per generare vampe attorno a se!
    Ci provò prima con la mano libera, cercò di sentire il chakra che si liberava dalla stessa, ma l'unica cosa che riuscì ad ottenere fu una piccola vampa, data la minima quantità di chakra utilizzato, poi, però, riuscì persino ad avvertire quella sensazione e, riprovando sull'altro braccio, dopo un altro paio di tentativo, fu capace di far fare dei saltelli al ragnetto d'argilla, anche se non ancora a sbilanciarlo.

    [...]

    Ovviamente, Ryugi non avrebbe consumato tutte le sue forze nell'esercizio fin da subito: era un compito su cui avrebbe dovuto concentrarsi nel tempo e migliorare e con quella certezza in mente, alla fine dei due giorni di viaggio, arrivò a Karai, da sola.
    Girando per il mercato, la prima cosa che individuò fu un chiosco che vendeva uno strano frutto, la proprietaria, una bella ragazza dai modi un pò sgarbati, accennò a come aiutasse con la sete e, soprattutto, a dei predoni.
    Pppp Predoni? Cccc ci ssssono ppp predoni?, ripeté sorpresa, interessata ad avere più informazioni dalla giovane venditrice di frutta, mentre le dava 10 ryo per due pezzetti di quello strano frutto della zona.

    In seguito, girando fra i vari negozi, ne trovò uno con una signora molto gentile, forse esageratamente gentile (se volete sentire la mia), che la investì di domande.
    Ora, immaginate, Ryugi, timida creatura, balbuziente, che un pò si vergognava della sua balbuzia, e quella gentile signora la riempì di domande: probabilmente, vista da fuori era una scena comica, ma la nostra giovane amica ebbe qualche difficoltà a rispondere a tutto.
    Bbbb balbbbetto, ssss scusi., fu la sua prima risposta, un pò intimidita, prima di confermare con la testa che iniziava a lavorare il giorno dopo alla fabbrica e successivamente: Ssss see sedici anni., ancora no, in realtà, ma perché essere così meticolosi per qualche settimana, no? Ho sedici anni., ripeté, sorvolando sulla domanda relativa alla sua provenienza, prima di chiedere e ricevere, finalmente, qualche informazione sulle risorse d'acqua che, a quanto sembrava, erano assenti.
    La signora parlò di disordini successivi all'asciugarsi della falda acquifera, di predoni che bloccavano a tutti, tranne che alla compagnia, i rifornimenti d'acqua e nella sua descrizione dei fatti, la compagnia era il gruppo dei "buoni", dei "salvatori".
    Ma lei era lì per investigare e, amici miei, il dubbio era d'obbligo, un dubbio che la portò a tre ipotesi: O la compagnia ha organizzato tutto, dai predoni ai rifornimenti; o ha trovato come gestire i predoni, ma usa questa situazione a proprio vantaggio dopo i disordini; oppure sta solo approfittando della situazione per fare l'eroe.
    E da queste ipotesi, in due casi su tre, la compagnia che gestiva la fabbrica, non ne usciva propriamente bene, anche se il secondo caso era, volendo, un crimine meno grave di essere dietro il blocco delle forniture d'acqua in una città che ne aveva bisogno.
    Mentre valutava queste ipotesi, e gli abiti proposti dalla signora, la giovane Nekki fu da quest'ultima portata alla fine in cui distribuivano l'acqua, la stessa di cui aveva accennato giorni prima il Kazekage.
    E fu in quella fila che vide due cose che le saltarono subito all'occhio: la prima le guardie, di cui chiese spiegazioni alla negoziante, che le spiegò che erano per la "sicurezza" nella distribuzione dell'acqua, il ché era anche verosimile.
    Fu la seconda cosa che la colpì di più: la venditrice di frutta, infatti, che scoprì chiamarsi Miraka, fu trattata decisamente in modo ostile da chi distribuiva l'acqua, che arrivò a privarla di metà della sua razione (una bottiglia sola per tutto un giorno!).
    Quando arrivò il suo turno, la giovane Nekki si presentò a coloro che distribuivano l'acqua: Bbbb buonnngiorno, sss sono Rai Masarumi, dda domani llllavorerò in fafafa fabbrica. ed avrebbe atteso per eventuali domande, prima di chiedere per la sua razione d'acqua.

    [...]

    Nel pomeriggio, trovato un possibile alloggio, Ryugi sarebbe tornata al mercato, in cerca della ragazza di nome Miraka, l'avrebbe avvicinata, con l'obiettivo di comprare altri due pezzi di quello strano frutto, e nel farlo, avrebbe cercato ulteriori informazioni: Ho vvvv visto cococo cosa titi ti hanno fatto, mi dididi dispiace! Ma cococo come mai tatata tanto astio ppp per te? E questa siccità, com'è caca capica caca capitata? Qqq questi pre ppp predoni... cococo come mai non aaaa attaccano la cococo compagnia?, avrebbe sperato in qualche risposta, magari lasciando qualche ryo in più, se necessario, così da potersi fare un'idea migliore dei fatti.
    C'era da vedere se sarebbe riuscita ad avere le informazioni che le servivano per farsi un'idea dei fatti.
     
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    La fabbrica


    III



    La ragazza accettò il denaro di Ryugi e le disse di prendere i due pezzi che preferiva. I predoni...così pare... Disse in due parole. Sembrava che avesse altro da dire sulla faccenda, ma se lo tenne per sè. Poi altri avventori si presentarono al suo banchetto e l'attenzione della donna si spostò su di loro.

    Ad ogni modo, Ryugi ebbe modo di parlare con la ragazza più tardi quel giorno. La trovò intenta a raccogliere la frutta in cesti, mentre chiudeva il banchetto. Ai suoi piedi giaceva la bottiglia d'acqua che le era stata data al mattino, ora pieno solo ad un quarto. Doveva aver bevuto pochissimo. Rimase un po' interdetta, quando si accorse della genin di Suna: Ancora qui, ragazzina? Ho chiuso per oggi... Quando capì che non voleva comprare, disse: Come mai ti interessa questa faccenda? Se le avesse dato una risposta soddisfacente, Miraka avrebbe detto: Non ti fa bene impicciarti di questi affari ragazzina. Sei appena arrivata, no? Allora tieni la testa bassa e fai il tuo lavoro. Lavorerai in fabbrica immagino...con quelle braccine che hai non potresti certamente lavorare in miniera...tieniti stretta il tuo lavoro, e se sarai sveglia capirai da sola. Io sono tratta così perchè parlo troppo e dico cose scomode. Se non vuoi avere problemi, stammi alla larga. Ryugi tuttavia insisteva sui predoni. La compagnia ha molte guardie armate. Ci sono stati casi in cui i predoni li abbiano attaccati, ma poca roba. Sicuramente possono spendere molto di più in sicurezza rispetta uno di noi...ora fammi chiudere baracca, ragazzina...domani il mercato apre presto. Ryugi poteva tentare di strappare altre informazioni, ma la ragazza non sembrava particolarmente in vena di parlare.

    Se la genin di Suna non avesse voluto esplorare oltre, si sarebbe potuta recare all'alloggio che le era stato indicato. Non aveva ricevuto messaggi dal Kazekage, quindi probabilmente non si sarebbero incontrati quella sera. L'indomani iniziava il suo primo giorno di lavoro.

    [...]

    Rai Masarumi? Avrebbe detto con tono moderatamente allegro l'uomo che l'aveva accolta subito dopo essere entrata in fabbrica. Il suo orario di lavoro iniziava abbastanza presto, verso le sette del mattino, ma l'attività lavorativa strutturata su tre turni era già in pieno fermento. Da quello che poteva vedere - dall'esterno e dall'interno - la fabbrica era un grande open space, vasto più mille metri quadrati, e suddiviso in linee di produzione. Diverse linee a terra delimitavano le aree, nonchè i percorsi calpestabili e quelli dedicati alla movimentazione dei materiali. Curiosa, Ryugi avrebbe potuto vedere da lontano, l'assemblaggio di componenti complessi - come mine e bombe a mano - così come la manifattura di sottili fogli di pergamena in cui venivano vergati i sigilli delle bombecarta. L'aria sapeva di ferro, olio e legno, e c'era un livello di rumore piuttosto elevato. Anche per questo, l'uomo parlava a voce abbastanza alta: Benvenuta. Mi servivano proprio due braccia in più...da questa parte. L'uomo la portò al centro dell'edificio e, mentre passavano attraverso le varie linee prodotto, la introduceva ai vari capo reparti. Di qui abbiamo Tezzu, responsabile di cartebomba. Lì c'è Asuka, bombe a distanza...poi Saru, responsabile di mine e bombe di profondità...l'ultimo è Mirai, micro ordigni e plastici. Le varie persone le sorridevano o alzavano una mano in segno di saluto. Scusa, siamo tutti un po' agitati perchè abbiamo delle visite oggi...ma avrai modo di conoscere tutti. Allora tu ti occuperai della movimentazione merci. Farai in modo che i vari reparti abbiano sempre materiale a sufficienza. Interfacciati con i vari capi-reparto per avere liste e piani di lavoro. Il tuo badge ti da accesso, oltre all'ingresso, anche al deposito dei materiali...capirai che ci sono sostanze molto pericolose, quindi abbiamo delle guardie anche all'interno. Infatti, la genin avrebbe potuto notare la presenza di diverse persone, in divise nere da polizia privata, alla guardia di diverse porte.Ora, per prima cosa, ti farò il corso sulla sicurezza e poi...

    Mentre così parlava delle figure entrarono nell'edificio. C'erano diverse persone, almeno 4, vestite in abiti da business. Due erano più anziani e due più giovani. La quinta figura, era l'unica che Ryugi conosceva: il Kazekage, vestito di tutto punto conta tanto di cappello con il simbolo di Suna. Le figure più anziane gli facevano strada, mostravano le linee, introducevano persone e prodotti, con lo scopo di impressionarlo. Suna era il maggiore acquirente dei loro prodotti, dopotutto...Davvero impressionante Satoma-san. Passando davanti la ragazza, Hohenheim le avrebbe fatto un rapido occhiolino, passato inosservato dagli uomini eleganti intenti a condurre la visita. Questa in effetti durò poco, di sfuggita, mentre il gruppo avanzava ad illustrare altri settori, la sicurezza, la zona di controllo e così via.

    Bhè è stato rapido ed indolore ahah. Allora sicurezza e poi ti puoi interfacciare tu stessa con i vari reparti. Osserva attentamente ed chiedi quando hai dubbi. Anch'io ho iniziato dove eri tu, poi son passato alle linee di produzione ed ora dirigo la squadra. Quindi impegnati e farai carriera! Andiamo.

    Guardandosi in giro, Ryugi avrebbe notato, tra le altre cose che c'erano molte bottiglie d'acqua piena a disposizione dei lavoratori. Chiaramente l'azienda li voleva belli idratati. Ryugi avrebbe ricevuto il corso sulla sicurezza - circa 4 ore - e poi si sarebbe potuta dedicare ad esplorare i vari reparti. Avrebbe avuto abbastanza libertà di azione. Oltre tre porte, sorvegliate da una guardia per tutto il tempo, però non sarebbe potuta passare.








     
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    Il Lavoro di Rai Masarumi


    E quello di Ryugi Nekki



    La nostra giovane amica riuscì a raggiungere Miraka, ma quella fu inizialmente reticente a darle spiegazioni di ciò che aveva visto e di qualsiasi fatto ci potesse essere dietro, anzi, chiese alla kunoichi perché avesse tanto interesse e, nella sua semplicità, Ryugi cercò di essere il più sincera possibile: Do do domani ii inizio a lll lavorare in fabbrica, voglio capire.
    E qualcosa capì dalle parole dell'altra, per quanto non volesse che altri si facessero gli affari suoi, anzi, sembrava quasi che le volesse fare, a modo suo, un favore, nel non condividere informazioni, o almeno quello fu un vago sentore di Ryugi.
    Ggg Grazie, buoooo buona serata., avrebbe salutato dopo la breve spiegazione sui predoni, andando poi verso il suo alloggio.
    La nostra kunoichi, prima di entrare nell'alloggio, avrebbe, però, fatto un giro della zona, o quantomeno dell'isolato, in cerca di altre abitazioni per capire dove si trovasse, se c'erano altri impiegati della fabbrica, famiglie o chi altro, per farsi un'idea di facce che poteva incontrare, persone con cui magari interagire nel suo lavoro come Rai Masarumi.
    Finito quel giro, fatta magari qualche conoscenza, la ragazza entrò finalmente nell'alloggio, si sistemò e si mise comoda, poi, tirate le tende della stanza da letto, per essere sicuro che nessuno la notasse, si mise ad allenarsi con il piccolo ragno datole dal Kazekage, applicando una strategia un pò diversa, che le era venuta in mente gironzolando per la città: coglie il ritmo nei passi della creaturina d'argilla.
    Non aveva una sua volontà, semplicemente si muoveva seguendo un unico comando, quindi doveva muoversi con una velocità ed una coordinazione pre-impostati, una volta capito questo, si trattava di pilotare nel momento giusto il chakra lungo la pelle per spingere via l'oggetto, anziché lasciarlo sulla pelle.
    Ci avrebbe lavorato per un'ora buona, quasi riuscendoci un paio di volte, ma ancora ben lontana da un lavoro perfetto, poi avrebbe optato per andare a dormire.

    [Il Mattino Dopo]

    Rai Masarumi iniziò il suo lavoro e la nostra giovane amica fu subito introdotta, ad un orario quasi inumano, se volete sapere la mia, al suo nuovo lavoro ed all'immensa fabbrica con i diversi gruppi di lavoranti divisi da, semplicemente, dei percorsi al suolo.
    Cercò di memorizzare chi facesse cosa e quali erano i diversi gruppi, oltre ai percorsi e, soprattutto, le posizione delle guardie armate.
    Ci fu un attimo di silenzio ed un sottile lampo di un timido sorriso, mentre Rai osservava passare quelle cinque persone, fra cui Hoheneim, Settimo Kazekage della Sabbia, ma la nostra giovane amica fu ben attenta nel restare timida e pacata, come in effetti era e non attirare troppe attenzioni su di se.
    Per il bene comune, sorvoliamo sulle 4 ore di corso sulla sicurezza (forma di tortura legalizzata, se chiedete il mio parere), limitandoci a dire che alla fine delle stesse, la nostra giovane amica avesse un suo piano d'azione, forte del suo doversi occupare di movimentazione merci fra i diversi settori.
    Così, preso un block notes ed una penna, Ryugi iniziò il suo lavoro: prima tappa, il responsabile delle cartebomba, tale Tezzu.
    Ppppp piacere tttt Teeezzu-sama, sono Rai Masarumi, si ripresentò, Pppp per il vvv vostro reparto, di cosa avvv avete bisogno? Coco co come si creare una cartabomba? Siete ddd dei ninja ppp per ccc creare queste cose? Ppp pensavo fossero coooo cose da ninja queste., avrebbe atteso per spiegazioni ed eventuali elenchi di materiali da procurare, ma quando l'argomento avesse virato verso la natura da non-ninja (o eventualmente ninja) dei membri del reparto, Ryugi avrebbe continuato: E nemmeno llll le ggg guardie, giusto? Nnn non vv vedo le ccc clessidre sui vestiti., mimando con un cenno della mano libera la forma di un coprifronte.
    Già capire se quelle guardie fossero ninja, o semplici individui armati, sarebbe stato utile e, se erano ninja, dove si "riforniva" la compagnia mineraria? Verosimilmente non da Suna, né dall'Accademia.
    Si spostò poi da Mirai, del gruppo dei plastici, che immaginava vagamente simili all'argilla del Kazekage: non fece domande scomode di alcun tipo, semplicemente si presentò e chiese qualche indicazione su quale tipi di prodotti avessero bisogno in quel reparto.
    Fu poi il momento del gruppo delle bombe di profondità, si ricordava di aver visto qualcosa nel negozio di Shunsui-sama, ma non volle chiedere niente, giusto qualche dettaglio sui componenti e: Esattamente come si costruiscono queste bombe? Immagino siano ad innesco, essendo esplosivi di profondità. ed avrebbe ascoltato le eventuali informazioni da Saru.
    Se, nel frattempo, fosse giunta l'ora del pranzo (info, dalle 7 alle 11 era stata al corso di sicurezza), Mai avrebbe cercato qualche capo reparto con cui pranzare ed avrebbe fatto particolare attenzione ad eventuali organizzazione delle scorte d'acqua, per poi chiedere durante il pasto ai "colleghi": Mmmm ma è possibile popo portarsi uuu una bobo bottiglia d'aaaacqua a cccc casa? ed avrebbe cercato di descrivere, balbuzia permettendo, le file viste il giorno prima.
    Ddd da qqquanto è seeeecco il popopo pozzo? Comm com'è sususu successo?, valide domande per chi era nuovo di lì.
    Infine, dopo pranzo, sarebbe andata a parlare anche con Asuka, del reparto bombe a distanza, chiedendo ancora una volta di cosa avesse bisogno e, soprattutto, di che tipo di esplosivi si occupassero, giacché non aveva proprio idea di che tipo di esplosivi fossero quelli a distanza.
    Ovviamente, amici miei, in funzione delle scoperte fatte con le sue domande lasciate un pò lì per caso, avrebbe cercato di integrare tutte le sue domande con ulteriori domande.
    E cosa più importanti, se le avessero confermato che non ci dovevano essere ninja fra le guardie, Ryugi avrebbe fatto un doppio lavoro di appunti: infatti, se su una facciata segnava le diverse spiegazioni alle domande reali con la penna, dall'altra, mediante il contatto dell'indice, si preoccupava di scrivere i suoi di appunti, quelli di una giovane kunoichi che cercava di capire come andassero le cose in quella cittadina. [Abilità]

    C'era da vedere, quanto avrebbe scoperto.
     
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    La porta


    IV



    Dopo aver lasciato Miraka a chiudere il suo chiosco, un ulteriore giro del mercato e della città non fece notare alla Nekki niente di particolarmente interessante. Questo le diede il tempo di tornare al suo alloggio, esercitarsi nel chakra repulsivo, e poter riposare prima del grande giorno.

    [...]

    Eheh sei una ragazza sveglia e curiosa...mi piace! Questo è lo spirito! Avrebbe detto Tezzu. L’ uomo era sulla cinquantina e quasi pelato, ma aveva negli occhi la giovialità di un ragazzo. Una cartabomba è un semplice foglio di carta su cui è imposto un sigillo di richiamo. Cos’è un sigillo di richiamo? E’ una formula ninja per richiamare qualcosa che è stoccata da un’altra parte. Per le carte bomba si utilizza una particolare polvere di pirite. La carta ha una consistenza tale per cui, facendola bruciare, ci vuole un certo tempo perchè la fiamma arrivi a corrompere il sigillo, che rilascia la polvere esplosiva, e quindi fa detonare la cartabomba. Il sigillo lo stampiamo tramite quelle presse, ma per inserirvi il materile esplosivo serve un minimo di competenza nel controllo del chakra. Ho un paio di persone nel mio gruppo che erano degli studenti dell’accademia una volta e sono specializzati in questo! Da te Rai ho bisogno che le linee di montaggio abbiano sempre carta e materiale combustibile così che non si intoppino. Devi controllare il livello del materiale e istruire l’addetto del magazzino di portare questi due componenti nelle quantità e nei tempi corretti...ti faccio vedere come... L’uomo avrebbe l’avrebbe quindi istruita su quelle procedure molto templi. L’avrebbe inoltre introdotta a Ken, un ragazzo di 3 anni più grande di lei che si occupava della movimentazione manuale delle merci con il supporto di un muletto. Le guardie...no sono milizia privata...ahah non potrebbero mai essere ninja con quelle panze! Scoppiò quindi in una sonora risata!

    Mirai era un uomo alto, con i capelli lunghi che ricadevano piatti sui fianchi della sua testa. Occhiali poco spessi erano poggiati su un naso aquilino. Aveva labbra sottili, ed un’espressione cordiale ma di tolleranza. Le avrebbe spiegato senza entrare troppo nei dettagli, che il materiale dei plastici poteva essere composto da diverse sostanze composite. Cambiando la struttura di quei compositi, si potevano ottenere delle esplosioni localizzate o direzionali, che potevano essere molto ultimi, per esempio per sfondare porta, quindi agire in luoghi stretti. Così come Tezzu, le diede una lista di materiali e la istruì sulle quantità e le tempistiche che la ragazza avrebbe dovuto far rispettare.

    Saru era una donna energica sui 35 anni, chiaramente una fanatica del fitness. Anche se era una caporeparto, aveva le mani immerse nei congegni che stava costruendo tanto quanto i suoi sottoposto. Le sue dita erano nere per i vari olii che usavano. Ah ecco la nuova arrivata! Bene, ci mancano delle ragazze da questa parte. Ti hanno messo a portare i materiali eh? Lavoro onesto...ma poco divertente. Se vuoi vedere qualcosa di fico e sportasti le mani fammi sapere eh! Le mostrò diverse mine, sia per terra che per acqua, ed i relativi detonatori che potevano essere a distanza o incorporati nella bomba stessa. In quest’ultimo caso servivano elementi esterni per farle detonare, come una variazione di pressione o temperatura. Anche lei le diede una lista, come tutti gli altri.

    Per la giovane Nekki capire il lavoro non doveva essere affatto complesso. Certo, gestire tutte le liste e gli ordini l’avrebbe tenuta impegnata. A pranzo si ritrovò a mangiare con Saru, la quale commentò la questione dell’acqua: Eh...non è proprio consentito al 100%, ma ogni tanto lo facciamo. Questa storia dell’acqua è davvero brutta. Intendi la falda..? Diciamo...bho...due mesi fa? Diciamo che a quel tempo avevamo tutta un’altra serie di problemi..soprattuto nelle miniere si erano lamentati delle condizioni di lavoro, dei turni massacranti...in effetti stavano davvero lavorando troppo, c’erano anche stati degli scioperi...un disastro per la produzione, chiaramente...ma li capisco. Poi la falda si è prosciugata, e siamo passati da male in peggio. L’azienda ha aiutato molto in effetti. Non so ora quanto i turni siano migliorati in miniera, ma gli scioperi sono finiti. Dobbiamo davvero tanto all’azienda.

    Mentre tornavano a lavorare, Ryugi avrebbe visto un volto noto, contornato da lunghissimi capelli neri, Miraka stava spingendo un carrello di metallo, all’interno del quale Ryugi avrebbe scorto le medesime piante che aveva acquistato il giorno prima. La ragazza si trovava davanti ad una delle due porte alle quali la sunese non aveva accesso. Infatti, si limitò a consegnare il carrello alla guardia, la quale passò prima un badge per aprire la porta alle sue spalle, quindi vi entrò con il carrello. Passati 5 minuti, tornò indietro con il carrello vuoto che diede nuovamente a Miraka. La ragazza era palesemente scocciata di essere lì, tuttavia Ryugi scopì che, per qualche motivo, quando la guardi aveva aperto la porta, la mercante aveva cercato di spiare dietro di essa, come se stesse cercando qualcosa. Una volta che ebbe indietro il carrello si levò di mezzo il prima possibile. Nei giorni successivi, Ryugi avrebbe potuto vedere la scenetta ripetersi, più o meno con le stesse modalità. Se avesse chiesto ai suoi colleghi cosa ci fosse dietro la porta, avrebbe per lo più ricevuto alzate di spalle. Secondo me è uno dei punti diretti di accesso alle miniere. Ne hanno costruiti parecchi negli anni. Lo terranno chiuso per motivi di sicurezza, immagino...mah chi lo sa.

    [....]

    Quella sera il Kazekage le avrebbe fatto visita, chiedendo un rapido aggiornamento della situazione. Se la ragazza avesse menzionato la porta, il Kage bambino avrebbe fatto un cenno di assenso: Mmmm cunicoli tra la miniera e la fabbrica...capisco. In effetti, anch’io ho tentato di ricavare qualche informazione dal mio giro di ricognizione. Sono stato nelle miniere...in effetti mi hanno detto che alcuni passaggi portano direttamente alla fabbrica, ma non ho notato guardie...non capisco davvero perchè tutta questa segretezza. Credi di riuscire a passare la guardia e sbirciare oltre la porta? Ho fatto un giro intorno alla struttura, di notte gli accessi sono sorvegliati, ma non penso che ci siano pattuglie stazionarie anche all’interno. Hohenheim le avrebbe chiaramente lasciato libertà di azione su come procedere, e si sarebbe offerto di darle tutto il supporto necessario, purchè il suo coinvolgimento non fosse pubblico. Se la Nekki non gli avesse fatto ulteriori domande, sarebbe stato lui a chiedere: Allora, come va con il ragno?

     
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    Infiltrazione


    In cerca di Risposte



    Il primo giorno nella fabbrica fu ricco di incontri e nuove conoscenze per la nostra giovane amica: infatti, dopo il corso sulla sicurezza e, prima ancora, le introduzioni ai diversi gruppi, fu il momento di interagire effettivamente con i vari gruppi.

    Il primo fu il gruppo per la creazione delle cartebomba, con il caposquadra Tezzu: Semplicemente una tecnica da richiamo?, fu sorpresa da questa notizia Ryugi, che aveva sempre immaginato che le cartabomba fossero dei più complessi fuuinjutsu esplosivi, non dei semplici richiami di pirite su un foglio che andava bruciandosi.
    Certo, quelle parole incuriosirono ed interessarono Ryugi prima di tutto da un punto di vista personale, come shinobi, ma dopo quelle arrivarono le informazioni più utili per "Rai", cioé ciò l'elenco dei prodotti necessari per quel primo gruppo di lavoro: la carta, giustamente, essendo "cartebomba" e che il materiale combustibile sia sempre presente.
    M...m... ma la pppp pirite è tetete tenuta qui? Nnn non è pericoooloso?, chiese incuriosita, prima che l'altro la conducesse a conoscere tale Ken, che si occupava del trasporto dei materiale, mediante un muletto.
    Prese appunti sulle dovute quantità e su chi avrebbe dovuto parlare con chi, mentre, come già accennato, si preoccupava di prendere qualche informazione più tecnica, sull'uso della tecnica del richiamo e su dove fosse stipata la pirite, cosa che sarebbe anche potuta servire per altri fini.

    Mirai, del gruppo dei plastici, fu il secondo con cui parlò e fu molto sintetico nelle sue spiegazioni, dando più che altro indicazioni sui prodotti necessari anche per il loro di lavoro, per quanto ci furono degli utili accenni sulle sostanze composite: Cccc cosa ssono i ccc comppppositi?, avrebbe chiesto ad un certo punto la giovane, in cerca di ulteriori informazioni per il suo doppio fine in quel contesto, tanto di apprendere come creare esplosivi, quanto di "Rai Masarumi".
    Anche qui, avrebbe preso appunto sui materiali che serviva fornire al gruppo.

    Poi fu il momento della squadra delle mine: la caporeparto era una donna molto affabile, tale Saru, che trattò con gentilezza e cordialità la kunoichi, invitandola tanto a lavorare con loro, se avesse voluto, quanto spiegandole un pò di cose sulle mine.
    Quando si arrivò a parlare dei sistemi di innesco, Ryugi fu incuriosita da un concetto in particolare: Cccc capisco dei sensoooori di pp pressione, ma ccc come si fa detonare a ddd distanza? Cccc cosa usate ppp per prepararle?, avrebbe chiesto, mentre prendeva nuovamente appunti.
    Poi fu l'ora della pausa pranzo, dove Saru spiegò che due mesi prima i minatori avevano fatto una serie di scioperi per l'eccessivo lavoro, finché non erano iniziati i problemi alla falda d'acqua ed ora gli scioperi erano finiti, ma, a quanto sembrava, Saru sapeva ben poco dei minatori a quel punto.
    Mmmm ma i mmm minatori sss sono anche loro in città per pp prendere le bottigliette?, chiese, incuriosita da quanto poco l'altra sapesse delle condizioni dei minatori attualmente.

    E sempre parlando di minatori, durante la giornata di lavoro, Ryugi avrebbe notato Miraka trasportare quei medesimi strani frutti dissetanti fino ad una delle porte che le era vietato attraversare.
    Non fu tanto quello a sorprenderla, però, quanto il fatto che una delle guardie scomparì con suddetto carico al di là della porta, riportando il carrello vuoto e senza lasciare che la mercante potesse vedere a pieno qualcosa oltre la soglia.
    Tutti particolari che, con le sue abilità con il chakra, ancora una volta, la Nekki appuntò.

    In quel primo giorno, poi, mentre continuava a gestire le diverse attività, "Rai" avvicinò anche il quarto gruppo di lavoro, per ulteriori informazioni: la produzione delle "bombe a distanza", gestita da Asuka, chiedendo anche che s'intendesse con "bombe a distanza" di preciso.
    Inoltre, parlando con i diversi gruppi e distribuendo i materiali ed i compiti per i rifornimenti, avrebbe scoperto anche che quelle porte chiuse, forse, conducevano alle miniere mediante dei cunicoli.

    [...]

    Quella sera, il giovane Kazekage avrebbe contattato Ryugi che, per la maggior parte delle informazioni, avrebbe condiviso gli appunti da lei presi, mediante le sue abilità con il chakra, infatti, avrebbe sfruttato le sue capacità di nascondere e maneggiare oggetti per trasportare, eventualmente, gli appunti presi fino alla propria abitazione. [Abilità]
    Quando poi si fosse arrivati a parlare di quelle porte chiuse, la Nekki avrebbe aggiunto una sua osservazione: Le ppp porte chiuse, Kaka Kazekage-sama, mi ss sembra strano siano dirette aaaa alle miniere: in ppp pochi minuti la ggg guardia ha consegnato il contenuto del carrello., ricordò la ragazzina, Ssss se ci fosse un sss sistema di ccc comunicazione e non avete visto guardie, fff forse non c'è quello dietro le ppp porte., valutò.


    Lei ccc ccc ha avuto modo di vvvv vedere i mmminatori? Aaaa avevano quei fff frutti? In qqq qualche modo avevano acqua?, la domanda era, sempre, legata al dubbio che i frutti di Miraka giungessero effettivamente ai minatori.
    Haaaa avuto modo di ccc capire se lll le guardie erano o meno ninja?, aggiunse come seconda domanda.

    Poi Hoheneim chiese di poter controllare cosa effettivamente stavano nascondendo e propose un'eventuale azione notturna fatta dalla nostra giovane amica, da sola.
    E a quel punto, Ryugi avrebbe valutato un possibile piano: se le porte esterne erano le uniche controllate, l'unico ostacolo era entrare, o almeno, il primo e più immediato, ma c'era anche da valutare che, a detta di quel Tezzu, le guardie non erano shinobi, quindi non ci sarebbero stati sensitivi, o esperti nelle arti ninja, Forse.
    Kazekage-sama, ho uuuu un'idea: mmm mi servirebbe sososo solo un supporto aaa aereo ppp per aaaa avvicinarmi e ppp poi, forse per distrarli., chiese semplicemente, dato il ragno capace di seguire un ordine semplice, con cui si stava allenando.

    E proprio della creatura di argilla, alla fine, il genio bambino chiese novità: Stt sto andando avanti, Kakaka kazekage-sama, un pò sono miiii migliorata: riiiesco a farlo saltare, un paaaa paio di volte, l'ho sbilanciato leggermente., raccontò dei suoi miglioramenti, più o meno.

    [...]

    Se il Kazekage avesse concordato con il suo piano, la Nekki sarebbe partita in volo (si spera) verso la fabbrica e lì avrebbe cercato di atterrare o a terra, o sul tetto, muovendosi il più silenziosamente e meglio nascosta possibile, fino ad una delle porte d'ingresso. [Abilità]
    A quel punto, si sarebbe celata ulteriormente, restando quanto più possibile celata ed anche occultata. [TB]
    E poi avrebbe usato un genjutsu, generando ai sensi delle guardie, entro una quindicina di metri, tanto da se quanto dalle guardie stesse, un grosso suricato, ricordo dell'avventura avuta assieme a Masayoshi nelle vastità dell'Anarouch. [Creatura Illusoria]Efficacia + 10 (Concentrazione +3)
    Se tutto fosse andato per il meglio, chiunque fosse stato di guardia a quella porta, avrebbe visto un grosso suricato in ombra, seppur in realtà era fatto di ombre illusorie, muoversi allontanandosi di una quindicina di metri.

    SE la porta a quel punto fosse stata libera da ostacoli, sfruttando la furtività ed il rivestimento mimetico, Ryugi si sarebbe diretta ad aprirla, cercando eventualmente di forzarla squagliando la serratura con le abilità del suo clan, se necessario.
    A quel punto, sarebbe forse entrata e chissà cosa si sarebbe trovata davanti.


    CITAZIONE
    Siccome non sono sicurissimo che Hoheneim pg apprezzerà il piano e se voleva effettivamente un'azione notturna (ma è quello che m'è parso di capire), al prossimo giro metto i consumi di chakra, se necessari.
     
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    Sotto la superficie


    V



    Molto pericoloso...è per questo che tutta la stanza che fa da deposito è completamente rinforzata in cemento ed acciaio e la pirite è frazionata in sacchetti sotto vuoto. Nonostante questo, i rischi rimangono, ed è per questo che abbiamo messo in piedi tutte le procedure di cui ti hanno parlato sicuramente al corso sulla sicurezza. L'uomo la trattenne ancora un po', mostrandole altre tecniche di realizzazione, prima che fosse il turno di Mirai. Non mi stupisce che tu non ne abbia mai sentito parlare...ad ogni modo, i compositi sono materiali realizzati a partire da più componenti, di solito materie plastiche. Un classico esempio, per esempio nelle costruzioni: si possono realizzare dei fili di due materiali diversi e quindi intrecciarli come un tessuto. Il differente ordinamento nello spazio genera una risposta del materiale diversa a sollecitazioni con direzioni differenti. Usando un principio simile, è possibile realizzare esplosivi che detonano solo verso una certa direzione...solo per darti un'idea... Purtroppo quell'uomo non riusciva a togliersi quel tono di superiorità dalla voce! Per fortuna, Saru era di tutt'altra pasta:Ci sono moltissimi modi per far detonare una bomba a distanza! Per esempio possiamo costruire una mina d'acqua: affondando, la pressione dell'acqua aumenta fino ad attivare un sensore quando raggiunge una certa profondità, facendola appunto detonare. Si possono installare detonatori che sfruttano le onde magnetiche, o il chakra, per far sì che queste bombe si attivino.. e per i minatori, che io sappia anche loro ricevono le razioni d'acqua. Vedo che questa cosa ti preoccupa non poco... prese un paio di bottigliette e le diede a Ryugi. Mettitele in borsa, così non ti mancherà!

    [...]

    Mmm interessante...ad ogni modo sì, mi sembra di aver visto delle bottigliette d'acqua in giro anche fra i minatori...del resto, sembra che queste persone li stiano ricattando utilizzando l'approvvigionamento d'acqua...è probabile che la diano a tutti e minaccino di togliere quel poco che danno... che idea ti sei fatta al momento? Hohenheim sembrava pensieroso, ma non preoccupato. Ryugi avrebbe anche notato che il Kazekage la stava trattando con molto rispetto: non metteva in dubbio le sue capacità e le informazioni che gli dava e chiedeva il suo parere in maniera genuina. Insomma, la stava trattando alla pari, nonostante il divario di grado militare ed oggettiva abilità.

    Certo, le infiltrazioni aeree sono le mie preferite! Disse con un sorriso. Ti fornirò quello che ti serve. Dalle sue mani comparve poi quello che sembrava un anello, ma era chiaramente fatto d'argilla. Indossa questo...dovrei riuscire a percepirlo quando sarai in missione. Se sei nei guai distruggilo ed io saprò che hai avuto un problema e cercherò di raggiungerti il prima possibile, ok? Ah, continua così con il tuo allenamento, sono sei sulla strada giusta!

    [...]

    Era notte fonda quando Ryugi prese il volo sul poderoso dorso di una delle aquile d'argilla del Kazekage. Nonostante il chiarore di luna, la creature si muoveva rapida e scura contro il cielo limpido. Arrivare sul tetto dell'edificio fu questione di un battito di ciglia, e la kunoichi scopr,ì probabilmente con sollievo, che il tetto non era sorvegliato. La porta che dava al solaio era chiaramente chiusa a chiave, ma l'arte delle vampe fu sufficiente a far saltare la serratura.

    L'edificio era silenzioso e scuro quando Ryugi vi mise piede. La porta che aveva passato dava su una rampa di scale che, dopo 4 serie, portava circa due piani più in basso, dove si trovavano le postazioni da lavoro. L'aria era impregnata dei materiali chimici e dell'odore degli olii che aveva imparato a riconoscere il giorno prima.

    Un suono di passi, tuttavia, le fece capire che non era da sola. Sì, in effetti dalla sua posizione poteva vedere la luce di una torcia che si muoveva oltre trenta metri dalla sua posizione. Sembrava una guardia intenta nel suo giro di ronda. Non un problema al momento. Se avesse fatto attenzione, Ryugi sarebbe riuscita a sgattaiolare fino alla porta che le interessava. Anche questa era chiusa, e Ryugi non aveva il badge per aprirla. Poteva forzarla con le vampe, oppure trovare un'altra maniera. Ad ogni modo, le vampe sarebbero state sufficienti a far saltare anche questa serratura.

    Superata la porta, La kunoichi si ritrovò in un breve corridoio di collegamento, illuminato malamente da un paio di luci al neon. Alla fine del corridoi, una nuova porta si apriva verso l'interno. Entrata nel nuovo ambiente, Ryugi si sarebbe accorta facilmente delle differenze. Il pavimento, le pareti e il soffitto rifinito della fabbrica erano scomparsi, lasciando solo la nuda roccia su cui camminare. Alcuni fili della corrente correvano sul soffitto, ad alimentare delle lampadine lasciate nude. La sunese si trovava in un corridoio verso cui si affacciavano le sbarre in metallo di circa 6 celle. Dopo una decina di metri, il cunicolo in cui si trovava voltava, non facendole vedere cosa c'era dopo. Nell'aria si avvertiva il tanfo di chiuso, sudore e lerciume. Faceva sensibilmente più caldo rispetto agli ambienti interni all'azienda.

    Tutte le celle erano vuote, tranne una.

    Due braccia e due gambe spuntavano penzoloni oltre le sbarre. Date le dimensioni, si sarebbe potuto dire che appartenessero ad un bambino, se non fosse che erano grinzose, come quelle di un vecchio. Avvicinandosi, Ryugi avrebbe scorto il capo spelacchiato di un anziano signore appoggiato alle sbarre, seduto sulla branda. Il suo volto era un muro di rughe, le labbra erano spaccate dalla sete e solo gli occhi - bicromi uno celeste e l'altro castano tendente al giallo - mantenevano un briciolo di lucidità. Nella sua cella, così come nelle altre, c'erano i resti della pianta verde smangiucchiati.

    Tu ... non sei una guardia, bambina... disse con voce roca per la gola secca.Questo non è posto per te, a meno che non ti vuoi far imprigionare come noi altri... Alzò un po' la testa, ed una nuova consapevolezza sembrò colpirlo quando riuscì a vedere meglio il volto di Ryugi. Himiko?! Se tu, amore? Sei giovane come il giorno che ci siamo conosciuti...ma come è possibile? Gli occhi dell'uomo sembravano ardere di delirio.


     
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    Infiltrazione


    Il prigioniero solitario



    Le informazioni su come creare esplosivi acquisite in quel primo giorno furono decisamente tante, ma tutte molto interessanti di certo.
    Ryugi aggiunse ai suoi appunti, anche la posizione della pirite, che sarebbe risultata, visivamente, solo un dato di fatto più che utile per sapere come gestire quel materiale così pericoloso; oltre, poi, ad alcuni dati ulteriori sui composti utilizzati per gli esplosivi del gruppo di Mirai. Ed infine anche le informazioni sulle mine ed i loro detonatori date da Saru.

    Alla vista delle bottiglie d'acqua extra che le furono offerte di sottecchi, non poté che ringraziare imbarazzata, giacché non era quello il motivo di tutte le sue domande a riguardo: Gggg gragra grazie mmmille., sussurrò appena.

    [...]

    Il Kazekage fu come sempre cordiale e gentile, oltre che parecchio diretto nel chiedere, addirittura, un parere alla nostra giovane amica: Cccc credo che usino l'accccqua per ricaaaaattare tututu tutti, sì. Ho visto la gente in ffff fila per l'acqua, uuuu uomini che sceglievano a chi dadada darne e quanta: sì, usano l'acqua come leva ppppp per comandare qui.
    E poi è sososososo sospetto che proprio quando c'erano dedede degli scioperi hanno avuto i propropro problemi di siccità, non crede? Fofofo forse non è stata una causa naturale a prosciugare la falda? Questo non so se si possa scosco scoprire, ma di certo chi gestisce l'azienda ne sta app..approfittando.
    Troppe circostanze tuuuuutte assieme: la falda prosciugata, i preprepredoni e solo loro hanno le fofoforniture d'acqua. Cocococo così neeeessuno fa più scioperi.
    , concluse la giovane kunoichi, lasciando al suo capovillaggio la possibilità, fra quelle sue idee e quanto condiviso attraverso le carte ninja, di farsi anche lui un'idea a riguardo.

    Poi ci fu la discussione sul piano d'infiltrazione e Hoheneim risultò persino entusiasta della proposta di un'infiltrazione aerea, offrendogli tanto dei consigli sull'uso del chakra repulsivo e l'addestramento che lei stava continuando a fare, quanto un anello d'argilla da usare come allarme, nel caso fosse finita in pericolo durante la sua incursione notturna.
    GGG grazie mille, Kakaka Kazekage-sama., fu l'unica replica della ragazza, mentre l'altro gli offriva l'oggetto d'argilla e prima di completare gli ultimi aspetti prima dell'intrusione.

    [...]

    Un'aquila d'argilla portò la nostra piccola amica fino alla sua meta e lì non fu necessario usare evocazioni illusorie o altro, poiché la porta sembrava non essere sorvegliata, così, con una singola vampa, la Nekki riuscì ad intrufolarsi nell'edificio.
    Il meno era fatto, ora doveva avventurarsi all'interno.

    Quattro rampe di scale da superare, ma Ryugi cercò di essere il più attenta possibile nel farlo senza produrre rumore alcuno [Nota]
    Arrivata al medesimo piano dove aveva lavorato durante la giornata passata, un rumore catturò la sua attenzione: passi, c'era qualcuno di guardia all'interno, così, sfruttando al meglio le sue capacità, Ryugi avrebbe cercato di muoversi, coperta dal mantello mimetico, pronta, semmai la guardia si fosse avvicinata, a restare immobile e, possibilmente ben nascosta, ma, comunque, sempre agendo con la massima furtività possibile, sfruttando i vari tavoli da lavoro per restare il più possibile nascosta e muovendosi china per sfruttarli come copertura dall'alto. [Abilità + Equip]
    Alla fine, Ryugi raggiunse la porta e le si parò dinanzi un dato di fatto: Forzare anche questa porta renderà evidente che qualcuno è entrato e dove si è diretto, considerando che oltre al Kazekage, Rai Masarumi è l'unica altra persona nuova qui, il mio lavoro si concluderà già oggi..., fortuna che nei suoi pensieri non balbetta, vero? Però di certo la possibilità che fosse una sospettata il giorno dopo sarebbe stata quanto mai alta, ma almeno un pò di nozioni sugli esplosivi li aveva già appresi.
    Forse avrebbe anche potuto usare un pò degli esplosivi lì preparati, ma non aveva il tempo e, soprattutto, era risaputo, almeno a Suna, che le abilità del Genio bambino riguardavano proprio le esplosioni, oltre che, diciamolo, un'esplosione tutto è fuorché un'azione furtiva.
    Fu così che la nostra giovane amica optò per una seconda vampa, con cui forzare anche quella porta.

    Superato un secondo, relativamente breve, corridoio, e la porta a cui portava, ecco che Ryugi si trovò in un ambiente costruito nella roccia: Devo essere scese di parecchi livelli, ma di quanto? quattro rampe di scala dall'ingresso della fabbrica, ma eravamo così in profondità di già? O il corridoio era più inclinato di quanto mi sia sembrato?, domande che la nostra giovane kunoichi tenne principalmente per se, anche se, le ricopiò, con il chakra, in una delle sue piccole carte. [Abilità]
    Il percorso scavato nella roccia aveva una fila di luci, non proprio delle migliori, sul soffitto e sei celle che probabilmente dovevano essere state abitate per parecchio tempo, dato il tanfo, adesso solo un uomo anziano restava in un'unica gabbia.
    Ryugi gli si avvicinò e quello dapprima parve riconoscerla come una semplice "bambina" che rischiava di finire in una gabbia, ma poi parlò di una Himiko che aveva conosciuto da giovane.
    In tutto ciò, la Nekki notò i resti dei frutti che aveva visto consegnare da Miraka: sembrava che fossero un alimento concesso ai carcerati.
    Ma perché imprigionare un povero vecchio? Quella era una domanda che passò per la mente della nostra giovane amica, che subito sibilò: Cccc co come mai sssei qui? Peeeerché sei in cella?, prima di cercare dove fosse l'apertura della cella stessa.
    Non posso farlo scappare adesso, devo seguire la missione: investigare su cosa sta succedendo qui, ma anche lasciarlo qui e se lo interrogassero, una volta scoperta l'infiltrazione? un'ipotesi che la portò all'unica altra idea possibile.
    Sì, ssssono io, Himiko. Coooome sei finito in cece cella?, avrebbe ripetuto, cercando di convincere l'altro, qualora non fosse riuscita a salvarlo, Aaaaa aspettami qui, tototo tornerò a pppp prenderti., sussurrò subito dopo, allontanandosi silenziosa, il più possibile, verso il punto dove il corridoio faceva una curva.
    La Nekki avrebbe sbirciato, prima di tutto su qualsiasi cosa ci fosse dopo l'angolo e lì avrebbe agito come già aveva intenzione di fare dapprima: sfruttando il mantello mimetico per quanto possibile e la tecnica dell'Occultamento, per cercare di avanzare il più possibile così da scoprire il più possibile. [Occultamento]

    Cosa avrebbe scoperto così facendo, questa, amici lettori, è un'ottima domanda.

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    En. Vitale: 30/30
    Statistiche Primarie
    Forza: 500
    Velocità: 500
    Resistenza: 500
    Riflessi: 500
    Statistiche Secondarie
    Concentrazione: 575
    Agilità: 500
    Intuito: 500
    Precisione: 500
    Slot Difesa
    1: ///
    2: ///
    3: ///
    Slot Azione
    1: ///
    2: ///
    3: ///
    Slot Tecnica
    1: ///
    2: ///
    Equipaggiamento

    • Kaze Tessen
      × 1
    • Filo di Nylon Rinforzato [10m] × 2
    • Gambali in Cuoio × 1
    • Uchiha Shuriken × 4
    • Pugnali da Lancio Esotici × 5
    • Parabraccia in Cuoio × 1
    • Corpetto in Cuoio × 1
    • Tonico di Recupero Minore × 1
    • Tonico di Ripristino Minore × 1
    • Rivestimento Mimetico × 1
    • Kiseki Nero × 1

    Note
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    Sotto la superficie II


    VI



    Come sono ...arrivato? La fronte dell’uomo si aggrottò, confusa. Gli occhi si spensero, e diventarono distanti, come se stesse ricordando qualcosa. Io...ero con altre due persone, prima di arrivare qui...non avevamo un lavoro e siamo stati assunti dalla fabbrica. Lavoravamo nelle miniere...mi sembra. Ma un giorno ci siamo spinti troppo in profondità, tra i cunicoli...l’aria era secca intorno a noi, questo lo ricordo molto bene... In effetti, avrebbe notato a quel punto la kunoichi, l’aria era molto secca anche in quella stanza e le aveva asciugato la bocca e la gola. C’era un rumore assordante mentre ci avvicinavamo... e poi l’abbiamo vista: la macchina! Era immensa, nascosta in profondità nella terra...c’erano delle persone che si sono avvicinate a noi, con fare minaccioso...ma poi mi son sentito male e sono svenuto. Mi son ritrovato in questa cella, diviso dai miei compagni...ma non sono solo...ci sono altri prigionieri con me, che adesso stanno lavorando...alimentano la macchina così che non si spenga...io a volte sono troppo debole per aiutarli...non puoi rimanere qui, Himiko...cattureranno anche te, devi scappare! Gli occhi dell’uomo si erano incendiati nuovamente di follia e tremava per l’agitazione, per poi placarsi da solo, borbottando tra se e se. La kunoichi si era resa giustamente conto che portarlo con sè sarebbe stato un peso. Tuttavia, quando fece per andarsene, l’uomo disse: Hai qualcosa da bere? La sua foce era secca e roca, ma sotto la patina di stanchezza c’era una strana intonazione. Era forse rabbia? Probabilmente era solo la sua immaginazione. ...ho così sete...

    Che Ryugi avesse aiutato o meno l’uomo, quello non avrebbe più interagito con lei, ormai perso nei suoi pensieri.

    Il corridoio correva tortuoso per qualche centinaio di metri, piegandosi rapidamente verso il basso. Corridoi secondari si aprivano di tanto in tanto, mostrando altre serie di celle, questa volta piene. Spingendosi oltre, la kunoichi avrebbe infine sentito il tintinnati di catene in avvicinamento, seguito da passi. Sbirciando oltre l’angolo rozzo di una curva, Ryugi avrebbe visto un gruppo di cinque uomini, con le catene ai piedi, che venivano verso la sua posizione a 15 metri di distanza. Il gruppo era sporto di fuliggine e matido di sudore, con le spalle curve. Alla testa del gruppo c’era un ragazzo che non poteva che essere la guardia del gruppo. In effetti, era poco più che un adolescente, forse con qualche anno in più di Ryugi: glabro in volto, occhi piccoli e marroni, una chioma bicolore bianca e azzurra tagliata a media lunghezza. Aveva un fisico asciutto, ben allenato, e dure armi gemelle riposte in foderi dietro le spalle.

    La ragazza avrebbe dovuto reagire in fretta. Il cunicolo aveva un diametro di circa 3 metri, ed usare la tecnica dell’occultamento poteva essere rischioso: se il ragazzo fosse stato un ninja semplicemente la tecnica avrebbe fallito, lasciandola allo scoperto. Poteva tornare indietro e nascondersi in uno dei cunicoli laterali, sperando che quella non fosse la loro direzione. Oppure poteva tentare l’imboscata. [Note]


     
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    Un misterioso macchinario


    Scoperte e scoperti



    La giovane Nekki stava ascoltando le parole dell'anziano prigioniero dinanzi a lei e per alcune di esse, nascevano nuove domande, mentre, con noncuranza, stava appuntando alcuni dettagli nel rotolo che aveva sempre con se. [Abilità]

    Un percorso molto più in profondità rispetto alle miniere.
    Quello fu il primo appunto importante, per capire dove fosse, forse il Kazekage avrebbe potuto usare tale informazione, se la ragazza gliela avesse riportata.
    Fu lì, però, che il discorso divenne più interessante: una "Macchina" nascosta in profondità, rumorosa, che richiede persone per non spegnersi.
    L'anziano prigioniero diceva di essere spesso troppo stanco per riuscire ad aiutare, si era sentito male la prima volta, davanti alla stessa.
    Con le persone anziane, forse, l'effetto, qualunque sia, è ancora più forte?
    Appuntò anche quella domanda, oltre alle altre informazioni e questioni su questa misteriosa "Macchina".
    Quando fece per andarsene, l'anziano la fermò con una domanda, che, in qualche modo, la intimorì: parve quasi arrabbiato per un attimo, ma la kunoichi non ci diede troppo peso.
    Non si era portata acqua dietro per quella sua infiltrazione, ma alcuni dei pezzi di frutti avuti già il giorno prima da Miraka.
    Ho ssss solo qququ questi., sussurrò, dandogliene tre pezzetti e tenendosene solo due con se, quindi si sarebbe allontanata.

    [...]

    Il percorso in profondità sembrava essere una sorta di labirinto: per quanto fosse uno solo il corridoio principale, la nostra giovane Nekki si ritrovava a vedere diverse vie laterali che portavano a celle ben più cariche di prigionieri, rispetto al punto in cui aveva incontrato il vecchietto da solo.
    Il problema giunse quando Ryugi sentì un rumore di passi e catene: a ben sbirciare c'erano dei prigionieri in avvicinamento ed un ragazzo, non troppo più grande di lei, che li guidava, con delle armi ben affilate al suo fianco.
    Cosa fare? Si guardò intorno: verosimilmente, se la "Macchina" era alla fine del corridoio, quei poveri prigionieri stavano per tornare verso uno dei cunicoli laterali, magari in quello dove c'era l'anziano, oppure in un altro, questo non era dato saperlo, ovviamente.
    Le passò un'idea per la mente, un pò folle, ma forse poteva provarci: si guardò intorno, tutto dipendeva se avesse trovato, o meno, della pirite in quel cunicoli, in fondo si trovavano nelle miniere di pirite, no?

    SE la nostra giovane kunoichi avesse trovato dei tratti con pirite facilmente estraibile, allora, usando uno dei suoi coltelli tropicali, avrebbe cercato di prenderne abbastanza da distribuire su cinque metri di filo di nylon, che avrebbe lasciato mosso con il chakra, portandoli fino alla distanza, appunto, di circa sette metri da se. [Imboscata 1]

    Non ho arte delle trappole, ma di fatto è una giocata sul creare esplosivi e chakra repulsivo, quindi provo a creare un esplosivo un pò rudimentale, se me ne dai la possibilità


    Se il piano fosse andato a buon fine, quando il ragazzo con le due spade fosse stato abbastanza vicino, due vampe avrebbero acceso i fili, esplodendo proprio sotto i suoi piedi. [Slot residui]

    SE, invece, Ryugi non avesse trovato pirite da estrarre, allora la giovane kunoichi avrebbe sfruttato il suo mantello mimetico, avvicinandosi ad una parete, per attendere che il guardiano fosse abbastanza vicino, quindi, eseguiti i pochi sigilli necessari, avrebbe lasciato apparire un gatto nero illusorio davanti a lui, nella speranza di portarlo ad avvicinarsi, per quanto distratto.
    Solo quando certa della posizione dell'altro, avrebbe preso i suoi coltelli da lancio, per poi spararli in avanti sfruttando quanto fino a quel momento appreso sul chakra repulsivo, sperando di beccare in pieno alle gambe il ragazzo sconosciuto. [Imboscata 2]Qui provo ad usare il chakra repulsivo appreso finora ^^'

    Come sarebbe andata? Bella domanda, cari lettori, lo scopriremo assieme!

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    Sotto la superficie III


    VII






    Il vecchio fece un mesto segno di ringraziamento, mentre prendeva le razioni di vegetali. Certo non era molto, ma sempre meglio di nulla. Quando Ryugi svoltò l’angolo, potè vedere come il vecchio avesse iniziato ad addentarne il primo.

    [...]

    La kunoichi della Sabbia non aveva poi molto tempo. Una volta deciso di tendere una trappola, aveva molto da preparare per metterlo in atto. Per sua fortuna, riconobbe una vena di pirite non molto distante dalla sua posizione. Certo, estrarla di fretta e come stava facendo non era forse la cosa più saggia: un colpo troppo forte ed avrebbe potuto innescare una scintilla, con il risultato di vedersi la trappola esploderle in faccia. Tuttavia, per fortuna o abilità, nulla di ciò accadde. Ryugi prese la polvere appena prelevata e, con una certa manualità, la sparse sul filo di nylon teso che avrebbe funto da innesco.

    Riuscì appena a mettersi a distanza quando il ragazzo fece per poggiare il piede sul cavo, prontamente accesso dalle vampe della Nekki. L’ esplosione invero non fu molto forte. In effetti, la pirite così distribuita, senza una camera contenitiva in cui concentrare la forza dell’esplosione, risultà poco più dannosa di un petardo, rilasciando comunque piuttosto fumo e facendo abbastanza chiasso.

    Ma che diavolo..! Il ragazzo imprecò, più infastidito che ferito dall’azione della Nekki. Forse la kunoichi avrebbe potuto approfittare di quel momento per portare un attacco più decisivo, ma l‘inesperienza l’aveva tratta in inganno, facendole pensare che una trappola del genere sarebbe andata a buon fine.

    Un paio di uomini incatenati sbucarono dalla coltre di fumo, cadendo per via delle pastoie che legavano loro i piedi. Altre urla si sentivano da qualche parte dietro il fumo. State zitti e ricomponetevi...ora ci penserò io a stanare chi ha fatto questo. You, questo era il nome del ragazzo, sbucò oltre la coltre di fumo con un unico balzo. Aveva un volto feroce e le due armi sguainate non miglioravano la situazione. A guardarle meglio, non erano proprio spade, perchè non avevano un filo tagliente, ma proseguivano a punta sulle due estremità, come se fossero delle piccozze. Inoltre, il ragazzo le impugnava con un manico centrale perpendicolare al corpo principale delle armi, lasciando che lqueste coprissero i suoi avambracci, come avrebbe fatto un manganello.

    Ecco dove ti nascondevi, piccola bastarda! Ti piacciono le trappole eh? Ora assaggerai le mie punte! Il ragazzo ci avrebbe messo pochissimo ad individuare Ryugi, la quale non aveva perso troppo tempo a cercare un nascondiglio migliore (non che il cunicolo lo permettesse). In pochi passi il ragazzo avrebbe colmato la distanza tra di loro, e Ryugi avrebbe subito notato una cosa: era veloce! [Movimento gratuito]

    Non appena arrivato a distanza ravvicinata, un affondo con il braccio destro avrebbe portato la rispettiva arma a minacciare il petto della ragazza. [SAII] A quella distanza, Ryugi avrebbe notato un leggero bagliore bluastro nelle armi del ragazzo, il che non lasciava più dubbi sul fatto che fosse un ninja. [TA] Indipendentemente dalla risposta difensiva di Ryugi, You, avrebbe puntato poi alle gambe della ragazza: con il bordo dell’arma avrebbe cercato di falciarla così da farle perdere l’equilibrio. [SAII]. Se avesse avuto successo, mentre ancora Ryugi si fosse trovata in aria, il ragazzo avrebbe tentato un colpo perforante dall’alto verso il basso, cercando di inchiodarla a terra con un buco nel basso ventre. [SAIII].

    Quel ragazzo era forte e veloce, e chiaramente non si sarebbe fatto il minimo scrupolo ad ucciderla. Bisognava capire come fare per batterlo o aggirarlo. Intanto l’udito allenato della ragazza avrebbe sentito delle urla provenire dalle sue spalle, da uno dei cunicoli laterali che aveva visto pieno zeppo di prigionieri. Che cosa stava succedendo? C’era un altro pericolo da considerare?

     
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    You, Lo Spadaccino


    Nei cunicoli sotterranei



    Ammettiamolo, la nostra giovane Ryugi non è propriamente un genio delle trappole: la pirite, usata mediante i fili di nylon, fece un pò tossire e confondere, più i prigionieri che il loro carceriere, ma non fece maggiori danni e d'altronde la genin di Suna aveva anche un pò paura di provocare un'esplosione tale da sotterrare tutti, lei stessa compresa, nella miniera.

    Il carceriere, appunto, il giovane dagli strani capelli, non parve gradire la sorpresa, tanto che si lanciò oltre la coltre di fumo, pronto ad attaccare, una volta individuata, la nostra giovane amica Ryugi.
    E l'attacco arrivò, veloce più delle parole che avrebbe potuto balbettare la Nekki, una velocità esorbitante a dir poco.
    Tutto ciò che la kunoichi poté fare fu caricare del chakra nella zona interessata dall'attacco, parecchio chakra, fino a farsi quasi male, per irrigidire i muscoli e reggere all'impatto, grazie anche al corpetto protettivo. [Danno]Res = Blu +4 (Mediobasso) => -1/2 vitalità & Ferita quasi leggera al petto (Ferita Profonda)
    Quando vide arrivare un secondo attacco contro la sua gamba, non poté fare molto di più che sacrificare chakra ed un pò della propria salute fisica, per accelerare la reazione, con il ventaglio alla mano, riducendo in parte la forza dell'attacco che andò poi a cozzare contro la gamba. [SD 1]Rifl = Blu +4

    Ferita quasi leggera gamba sx

    Ferita, ma non sbilanciata, Ryugi vide l'attacco arrivare verso il basso ventre e mosse le braccia per chiuderle attorno alla stessa e reggere al meglio all'attacco sulle braccia, sfruttando ulteriore chakra per sostenere l'impatto. [SD 2] Res = Blu +3, Rifl = Blu +3 (Basso x2) => Ferita leggera distribuita fra le braccia

    A quel punto, però, la nostra giovane amica non si sarebbe data per vinta: doveva trovare come vincere quel nemico e le opzioni in suo possesso nel corpo a corpo, date anche le differenze di abilità, erano ben poche, ma Ryugi avrebbe cercato di sfruttarle al meglio.
    Per prima cosa, usò i fili di nylon: ne aveva sacrificato 5 metri, ma gliene restavano diversi ed erano ancora animati dal chakra di poco prima, cercando con gli stessi di bloccare le gambe del suo avversario, o, più correttamente, di distrarlo così facendo. [SA 1]Maestra delle Corde [Combattiva]Ryugi ha fatto della Tecnica delle Corde una delle sue tecniche preferite in battaglia, utilizzandola in ogni situazione per bloccare al meglio i propri avversari, o pilotare oggetti legati alle estremità delle corde.

    Stretta della Corda
    Abile: L'utilizzatore può applicare una vera e propria presa attraverso le corde manipolate con Tecnica delle Corde. La forza della presa sarà pari alla concentrazione dell'utilizzatore. L'utilizzo dell'abilità deve essere specificato prima dell'attivazione della Presa.[Da genin in su]

    Mantengo dal turno precedente la Tecnica delle Corde.

    => Tentativo di presa con Forza = Blu +3 (Concentrazione)


    Non sarebbe stata la corda il vero attacco, ma le mani di Ryugi che si sarebbero aperte dinanzi a lei, rilasciando un'ondata d'aria verso l'avversario. [ST 1]+10 x Concentrazione +3
    E se l'onda d'aria tagliente non fosse stata sufficiente, alle spalle dello "spadaccino", si sarebbe generata una vampa che si sarebbe diretta verso la nuca dello stesso, puntando a colpirlo in controtempo. [ST 2]

    Ccchi ssei?, chiese semplicemente a quel punto, mentre la mano destra andava ai suoi coltelli da lancio, quello su cui aveva già usato la pirite, con un pò della stessa ancora sopra e sull'arma stessa avrebbe sfruttato il chakra repulsivo che aveva cercato di apprendere durante quel viaggio. [SA 2]Come nel turno precedente: cerco di usare il chakra repulsivo per lanciare il coltello con l'arte dei rimbalzi.
    Il coltello non era diretto contro lo spadaccino, ma poco al di là delle sue spalle, diretto lì dove una vampa lo avrebbe preso in pieno, possibilmente provocando un'esplosione che investisse al viso l'altro.
    Fisicamente, Ryugi sapeva, appunto, di non poter reggere un confronto fisico, ma con le sue arti poteva possibilmente incapacitare l'altro dal continuare a combattere. [SA 3]

    C'era da vedere se ci sarebbe riuscita o meno.

    Statistiche Primarie
    Forza: 500
    Velocità:  500
    Resistenza: 500
    Riflessi: 500
    Statistiche Secondarie
    Concentrazione: 575
    Agilità: 500
    Intuito: 500
    Precisione: 500
    Slot Difesa
    1: Parata con Ventaglio
    2: Parata con braccia
    3: ///
    Slot Azione
    1: Presa Corde
    2: Lancio coltello
    3: Vampa sul coltello
    Slot Tecnica
    1: Aria Tagliente
    2: Vampa alla nuca
    Equipaggiamento

    • Kaze Tessen
      × 1
    • Filo di Nylon Rinforzato [10m] × 2
    • Gambali in Cuoio × 1
    • Uchiha Shuriken × 4
    • Pugnali da Lancio Esotici × 5
    • Parabraccia in Cuoio × 1
    • Corpetto in Cuoio × 1
    • Tonico di Recupero Minore × 1
    • Tonico di Ripristino Minore × 1
    • Rivestimento Mimetico × 1
    • Kiseki Nero × 1

    Note
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    Sotto la superficie III


    VIII



    La ragazza di Suna non se la stava cavando male, considerando il vantaggio visico che il suo avversario aveva. Tuttavia, ogni colpo del carceriere le stava portando dei danni, e You si era ben presto reso conto di esserle una spanna sopra in forza bruta. Non fai più la spavalda eh?! Mocciosa del cazzo. La sua voce era brutale e sguaiata, ed il suo volto aveva una smorfia di superiorità. Stava già pregustando la vittoria. Intanto, intorno a loro, le urla provenienti alle spalle di Ryugi aumentavano. Inoltre, la terra aveva iniziato a tremare, e si percepiva anche il chiaro rumore di metallo che si piegava e spezzava. Qualsiasi cosa stesse succedendo, non era normale.

    La kunoichi era però concentrata sulla battaglia. L'attacco con i fli di nylon fu poco più di un tentativo. You schivò saltando verso l'alto, non fidandosi di usare le armi per parare quei fili insidiosi che avrebbero potuto legare le sue armi. In questo modo si rese vulnerabile alla tecnica invero rapidissima della ragazza, che lo colse di sorpresa. Fu la sua memoria motoria, pittosto che un movimento conscio, che lo portò ad attaccare la folata di vento stesso, piuttosto che cercare di difendersi. Le lame guizzarono in avanti, disperdendo il fuuton un attimo prima che lo cogliesse. [TA] Quasi nulla potè però fare a quel punto contro la vampa che lo prese da dietro, bruciacchiandogli i vestiti, ed i capelli dietro la testa.

    Ahhhh! Il ragazzo urlò di dolore per le ferite appena inferte, che lo fecero atterrare male, sebbene in piedi. Sembrava aver accusato il colpo abbastanza, ma non si trattava di ferite mortali. Più che altro, lo avevano fatto incazzare. Il successivo colpo di kunai di Ryugi lo deviò con l'arma destra con un urlo di pura rabbia, anche se non lo minacciava, e poi si spostò rapidamente per evitare la fiammata della ragazza, perchè aveva riconosciuto in quest'ultimo attacco lo stesso pattern di quello di prima. Pensi di fregarmi due volte con la stessa manovra ragazzina? Sei riuscita davvero a farmi incazzare... Si gaurdò intorno: il cunicolo in cui si trovavano stava tremando abbastanza, facendo cadere dei piccoli pezzettini di roccia qui e lì. Non so cosa sta succedendo qui, ma giuro che ti farò a pezzi...dovessi rimetterci la pelle. Non mi interessa chi tu sia, non dovevi venire qui. Io sono colui che ti ridurrà ad un colabrodo, ragazzina. Preparati!

    Il ragazzo scattò nuovamente verso Ryugi. Le sue armi brillavano di una leggera patina di chakra. Ryugi aveva usato il suo equipaggiamento difensivo per resistere agli attacchi di prima, ma non avrebbe funzionato questa volta. [TB] Con un movimento abbastanza esagerato del braccio, You caricò l'arma nella sinistra per poi calarla dall'alto verso il basso, così che la punta penetrasse Ryugi alla base del collo. [SAI]

    Poi un rumore esplose alla loro sinistra. Si sarebbero dovuti fare indietro, distanziandosi un poco, per non venire investiti da quello che sarebbe sbucato dalla parete. Si trattava di una radice abbastanza spessa da sembrare un tronco, che aveva perforato la terra del tunnel come se fosse burro, per terminare la sua corsa sulla parete alla loro destra. In punta c'era un carcerato - lo si capiva dai vestiti - perforato dalla radice poco sotto il diaframma. Sangue vermiglio usciva dalla ferita mentre l'uomo si dimenava urlante. Eppure, dopo pochi secondi che il sangue si versava sul legno, questo lo assorbiva! Quasi nessuna goccia era stata versata a terra, in pratica, e dopo poco entrambi i ragazzi avrebbero visto la pelle del malcapitato raggrinzirsi, fino a diventare pura cartapesta! La radice aveva completamente assorbito l'acqua di quel corpo. Ma che cazzo sta succedendo qui?

    Un ulteriore tremito nella roccia e nuove radici sbucarono qui e lì, cercando la terra dove tuffarsi, cercando nuovi corpi da prosciugare! Il ragazzo ne distrusse una che lo stava per rendere cieco, ma ben presto fu costretto ad arretrare perchè il numero stava aumentando rapidamente. Anche Ryugi si vide presa di mira: la prima volta una radice avrebber cercato di perforarle la coscia sinistra, una seconda avrebbe mirato alla spalla proveniendo dall'alto. [Attacchi]

    Se fosse rimasta lì, presto il numero di viticci da evitare sarebbe stato impossibile e l'unica opzione della ragazza sarebbe stata andare avanti, dove anche You era andato. Si ritrovarono ben presto a correre e schivare radici che cercavano di fare loro la pelle, eppure il ragazzo cercava sempre di tenerla sotto d'occhio. Dopo l'ennesima schiavata che li aveva portato vicini, avrebbe ostinatamente tentato di ucciderla, tentando di perforarle la testa con un colpo voltandosi di scatto. [SAII]

    Infine il corridoio sarebbe terminato ed il percorso si sarebbe aperto in una ampia grotta, con un soffitto molto alto. Una buona parte di questa era tuttavia occupata da un imponente macchinario. Alto oltre 20 metri, i suoi ingranaggi producevano un rombo greve quando si muovevano. Ryugi poteva solo immaginare a cosa servisse, ma si rese immediatamente conto di quanto l'aria fosse secca. In effetti, aveva lei stessa ora la gola asciutta e si sarebbe sentita dopo poco molto disidratata. Inoltre, la kunoichi avrebbe notato che le radici sembravano convergere verso la macchina: si aggrappavano a lei, cercando di stritolarne le parti, oppure si tuffavano sotto terra per distruggerne le fondamenta.

    Sono io il tuo avversario! Un ruggito alla sua sinistra presagì l'attacco che staper raggiungerla. Un nuovo assalto con le doppie punte, che cercavano di penetrare il cranio della kunoichi sul lato sinistro. [SAIII] You era ancora vivo e chiaramente non era molto interessato al cataclisma che stava accadendo. La ragazzina aveva trovato un vero pazzo tra quei cunicoli.

    Come nota a margine, Ryugi si accorse che, durante la corsa, aveva perso l'anello che le aveva dato il Kazekage. Ed ora?


     
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