La strategia di Ryugi sembrava andare per il meglio: la creatura d'ombra, la ferita con il ventaglio, era lì lì per colpire il simil spadaccino con due vampe, quando ecco che le rampicanti distrussero il macchinario e nuovi blocchi di ligneo si posero a difesa dell'avversario della nostra amica Nekki.
Il problema, però, fu un altro, il più ovvio, se vogliamo: i rampicanti non erano incontrollati, c'era qualcuno che si muoveva sugli stessi, un individuo che bloccò Ryugi.
Amici miei, per poco quella non fu la fine della nostra storia: la genin non aveva opzioni di sorta, quella singola mano che la strozzava avrebbe potuto ucciderla in un niente, mentre già la mannaia del misterioso nuovo giunto minacciava di decapitarla.
Qualcosa però, nello sguardo di quel misterioso e pericoloso individuo, mutò per un attimo, quasi sgomento e sorpresa, prima che l'altro, semplicemente, colpisse e tramortisse Ryugi.
Da qui, il buio.
Almeno finché, qualche tempo dopo, la Nekki si ritrovò sveglia, con davanti a sei il Settimo Kazekage: Hhhhh hohoho h..., si fermò, scosse il capo, Kaaaakakazekaage-ssssama., balbettò, chinando leggermente il capo, ancora con un pò di nausea per la botta subita, mentre Hoheneim iniziava a spiegarle i fatti.
Ccc... D... Che è ssssuccessssso?, domandò perplessa la kunoichi, guardandosi attorno, pieno di individui intenti a sistemare il luogo, ma senza più traccia del misterioso terzo giunto, o dello spadaccino.
Alla domanda del Kazekage su cosa Ryugi ricordasse, la ragazza si guardò attorno, ispirò, espirò, alzò gli occhi al cielo, poi trovò un foglio di carta nelle proprie sacche portaoggetti, scrivendo sullo stesso con il chakra il più dei fatti, cosa di certo migliore che balbettare con un mal di testa come quello che si trovava lei al momento.
Raccontò dell'infiltrazione, delle gabbie, del gruppo di prigionieri, del ragazzo con i capelli dai due colori e poi dell'arrivo dei rampicanti e del tizio con la mannaia.
Fu a quel punto che accadde qualcosa di strano: Hoheneim si propose di completare i pezzi mancanti con una strana abilità.
Che cos'è questo?, si chiese la kunoichi, osservando le ombre che prendevano forma intorno a loro, ombre dello sconosciuto e dello spadaccino, il primo sembrava chiamarsi Kyoden e parlò di una terza persona, Arata.
Inoltre i due pareva che fossero conoscenti. Sususu Suggestione?, ripeté, incuriosita da quella strana parola detta dall'altro tizio.
Hoheneim, intanto, seguiva le due ombre, raggiungendoli vicino ad un foro, lo stesso dove si trovava il macchinario, da cui quello chiamato Kyoden recuperò qualcosa, una sorta di pergamena, accennando poi di nuovo a tale Arata ed ad una Signora.
Le tracce sui due sembravano concludersi lì, così come la missione.
L'infiltrazione aveva rivelato la presenza dei prigionieri e da ciò il Kazekage aveva avuto modo di investigare, scoprendo che la gente stava effettivamente controllando le riserve d'acqua del luogo, permettendo così di liberare la cittadina, oltre che la miniera.
Sì, totototo torrrniamo a Ssuuna, Kkkk Kazekage-ssssama., concordò la giovane kunoichi, pronta a tornare al proprio villaggio, dopo una missione che le aveva permesso di apprendere molte cose in più, oltre che lasciato un bel bernoccolo.
