Robatayaki Bistro[ristorante]

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    Robatayaki Bistro


    III

    Ero un infante quando mia madre se ne era andata, i ricordi dell'ultima volta che avevo ricevuto un abbraccio risalivano al mio quinto anno di vita. Per questo, cercando di far emergere dal mio inconscio momenti di gioia con lei, nella mia mente visualizzavo solo immagini confuse, ma tutte accumunate da un unico elemento: il candore. Non per i suoi abiti, scuri come la tradizione del clan voleva, né per i suoi capelli corvini, ma per quel sorriso splendido e la luce, che nei pochi ricordi che avevo di lei, inghiottiva ogni elemento che ci circondava ponendo quei momenti in un luogo ultraterreno e atemporale.
    Questo momento di reminiscenze fu come un fiume in piena nella mia mente, da quando il severo nonno Ossuri aveva avviato il mio addestramento, non avevo mai avuto modo di ripensare a Hikari. I primi sporadici tentativi di chiedere di lei, gli inevitabili lamenti di un infante che non vede più la madre, vennero ogni volta stroncati sul nascere: il fine dell'addestramento - oltre alla preparazione fisica - contemplava una ferrea educazione sentimentale. Le emozioni, infatti, erano debolezze dell'animo, ostacoli che andavano limitati per rendermi una fredda arma nelle mani di Kiri, la fedele ombra del Mizukage al suo servizio - se mi fossi dimostrato degno - e ninja capace di ogni azione senza la tedia del rimorso. Per raggiungere questo obiettivo, mi venne fatto dimenticare - per lontananza, per ignoranza - ogni emozione o sentimento, strinsi un legame stretto e profondo, già da piccolo, con la morte. Mio nonno, Ossuri-sama, si rese conto del suo successo quando mi trovò sull'altalena, sporco del sangue dei nostri tre cani esanimi riversi a terra ai miei piedi. Fu felice nel vedere tale scena, mi premiò riducendo il carico d'addestramento il giorno successivo, quando si rese conto che non vi era una lacrima a solcare il viso ma solo uno sguardo freddo e un sorriso violento mentre studiavo il sangue tingermi le mani.

    Quel tuffo nel passato mi distrasse da ciò che stava accadendo attorno a me, quando me ne resi conto socchiusi l'occhio maledicendomi della mia leggerezza e stupidità. Fortunatamente Hideo-san aveva preso l'iniziativa conducendo i nostri passi verso un ristorante, il Robatayaki Bistro, un locale per kiriani - privo di inutili abbellimenti usati per attirare clienti stranieri - famoso nell'isola per la sua ottima cucina e i modi semplici con cui avveniva il servizio.
    Muovendomi con leggerezza tra i tavoli vuoti ne indicai uno in cui ci saremmo potuti sedere, si trovava in fondo al ristorante ad uno degli angoli dello stesso. Avrei, con il palmo aperto della mano invitato il nostro ospite a sedersi togliendo la sedia da sotto al tavolo, io mi sarei invece accomodato sulla panca lungo il muro, lasciandomi dunque vedere l'entrata, che sarebbe stata alle spalle di Febh-sama, e tutto il locale.

    Decisi di ingannare l'attesa con qualche domanda al nostro ospite, l'occasione di condividere un pasto con un ninja celebre come lui - sebbene fosse un'esperienza, diversa per la sua formalità, già avvenuta proprio con il Kage di Oto - era una situazione più unica che rara. Accomodai il mantello in modo che il mio braccio destro fosse libero di muoversi, mentre il sinistro rimanesse coperto dallo stesso, non mi piaceva - infatti - mostrare i segni della Bakekujira agli sconosciuti o ai ninja di grado inferiore del mio villaggio Febh-sama, durante una missione - tempo addietro - ho avuto modo di parlare con una sua collega: Hebiko-san dissi con tono leggero sistemando le bacchette sul tavolo Mi ha parlato molto bene di lei aggiunsi, omettendo in realtà come si fosse soffermata sulla sua estrosità e poco senso del lavoro Come sta? Non ho più avuto modo di vederla da allora. Volevo chiederle anche una curiosità, se mi permette domandai implicitamente lasciando che la piega delle labbra prima resasi sorriso tornasse a rendere il viso serio Quando mi disse di essere l'erede di Orochimaru, beh, ho avuto un sussulto. Posso chiederle se è la verità? Sa, lì per lì, ho pensato che fosse un po' una mitomane, non lo nascondo. Non vorrei sembrarle offensivo, ovviamente, è solo mera curiosità Conclusi accennando un sorriso, mentre Jinka usciva dalla cucina muovendosi verso di noi.
    Cosa ci consigli di assaggiare, Hideo-san?


    Perdonate il pippone introspettivo iniziale, ma era un'ottima occasione per dare un po' più di spessore a Youshi
     
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    ..e del cibo locale.

    4

    Mandato completamente al diavolo il protocollo e l'etichetta, dopo il suo arrivo in pompa magna (o magna disgrazia visti i danni alle navi e al porto) e le rassicurazioni sull'aver comunicato la cosa alla più alta carica del villaggio, Febh Yakushi che era in piena modalità vacanza si lasciò allettare dall'idea di un pasto gratis offerto dalle due guide. Il fatto che lui desse per assodato che non avrebbe sborsato un ryo ovviamente non era altrettanto manifesto ai due, ma poco importava: lui era là per divertirsi dopo aver evaso agilmente le maglie e i controlli dell'amministrazione di Kiri, con un piano machiavellico che riteneva a dir poco perfetto. Ma ne parleremo dopo. Cinque minuti? Ci sto, andiamo. Disse con tono gioviale, felice di essere servito e riverito per una volta, invece che essere trattato come uno scansafatiche che complicava le cose invece che facilitarle, o come la colf di casa.

    La breve camminata sul molo e poi sulla strada che cominciava ad accendersi di luci artificiali lo portò a confronto con un Fiiiiuuu...carino questo posto. Un pò pomposo se posso dire, l'Hungry Bug sembra una capanna abitata da una strega al confronto. Cosa tutto sommato non troppo distante dalla realtà, anche se perlomeno la locanda otese era pulita, soprattutto quando lo Yakushi, ancora genin, era il cameriere e tuttofare al servizio della bella ma glaciale Nikaido. L'odore promette bene, ma se mi spacciate del semplice pesce alla griglia come specialità allora avrò di che lamentarmi. Poi si fece pensieroso. E stranamente quando mi lamento succedono cose spiacevoli e la gente scappa. Mah. Fece spallucce, fintamente inconsapevole della minaccia appena proferita.

    Nonostante l'aspetto stravagante del locale (almeno per le abitudini di Febh) il cuoco sembrava uno alla buona e lui apprezzò sollevando il pollice in segno di approvazione prima di prendere posto a tavola. Alla fine della fiera, pur essendo arrogante ed egocentrico lo Yakushi non era uno che cercava spese folli o il lusso sfrenato fini a sè stessi quindi non pretese certo il miglior tavolo del locale nè iniziò a fare commenti pungenti per il puro piacere di farlo. Ovviamente non avrebbe fatto complimenti ordinando ogni cosa sul menù dato che pagavano altri, ma certamente non sarebbe andato a ordinare i vini più pregiati o le rarità: non aveva interesse per quelle cose. Di che tempesta parlava il cuoco? Il viaggio è stato tranquillissimo. Chiese mentre prnedevano posto, ignaro degli effetti dei suoi spostamenti, domandandosi per chi fosse il quarto posto visto che loro erano in tre.

    Allora...si prende qualcosa da bere? Spero che voialtri allevatori di cozze reggiate l'alcool. Febh Yakushi non era un ubriacone. Di fatto non si era mai ubriacato, da quanto ricordava, anche perchè la sua tecnica speciale gli permetteva di detossificare l'alcool a piacere senza subirne gli effetti. Ma adorava vedere gli altri che ciondolavano ciucchi come spugne mentre lui restava in pieno possesso delle sue facoltà mentali. E tu che sembri di casa, Hide-coso, che consigli per iniziare? Mentre aspettavano poi il Tokugawa prese la parola, pronunciando un nome che gettò un'ombra sul volto dello Yakushi, tanto che iniziò a guardarsi intorno. E' qui? Non può essere già qui! Gli indizi portavano al Paese dell'Orso, all'altro capo del continente! Le sue parole avevano una venatura di urgenza e reale terrore che avrebbero forse spiazzato ulteriormente i due Kiriani.

    Febh cercò di riaversi una volta sinceratosi dell'assenza della sua collega. Uhm...ehm...dicevamo? Ah, Hebiko, si. Sta benissimo e lavora sodo, almeno a quanto ne so. Ha sostituito metà degli orologi dell'amministrazione con delle clessidre, ma non ho ben capito il motivo. Poi lo guardò perplesso. Beh, si, è l'erede di Orochimaru, non pensavo fosse andata in giro a dirlo ai quattro venti. Fece spallucce. E con questo? Mitomane? Orochimaru non è più al comando, non è niente più che avere un cognome famoso. Sogghignò. O forse voi pescivendoli da quattro soldi vi fate intimorire dai titoli altisonanti? Mascherina non sta facendo un lavoro così buono, se è così. Concluse, provocatorio.
     
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    ⼽ Robatayaki Bistro ⼽



    Durante la veloce camminata che ci portava a visitare le strade del porto di Kiri, l'Otese notò e commentò in modo abbastanza positivo il nostro villaggio, effettivamente tutti i viaggiatori che si fermavano al nostro villaggio venivano ammaliati dal luogo dove ci stavamo muovendo e soprattutto, in quella serata, ci si poteva guastare anche un momento di calma in mezzo a tutte quelle giornate in cui il distretto del porto era forse uno dei più frequentati e dove il silenzio non riusciva mai a predominare.
    Ormai iniziavo a capire qualcosa di più sulla persona che avevamo davanti, sembrava una persona che viveva alla giornata e con una innata capacità di usare il sarcasmo in ogni buon momento, non mi dava fastidio ma non riuscivo a comprendere come il nostro Mizukage avesse pensato di invitare per così tanto tempo una persona del genere nel nostro villaggio, probabilmente ce lo avrebbe spiegato direttamente lui appena sarebbe riuscito a scoprire dove avevamo portato il nostro ospite. Toccava quindi a noi intrattenerlo il più possibile ed evitare che facesse ulteriori danni.L'odore promette bene, ma se mi spacciate del semplice pesce alla griglia come specialità allora avrò di che lamentarmi. E stranamente quando mi lamento succedono cose spiacevoli e la gente scappa. Mah. Nuovamente sembrò cercare di utilizzare il sarcasmo per ostentare la sua forza ma ormai quasi non ci facevo più caso visto che sembrava essere proprio un suo modo di porsi alle situazioni che gli si ponevano davanti. No, no, non si preoccupi. Stiamo andando in un posto che principalmente sfama impiegati e artigiani, l'odore che sente è semplicemente dovuto dal fatto che la maggior parte delle persone vuole un pasto veloce e complete come potrebbe essere del pesce alla griglia.
    Una volta arrivati al locale di Jinka, il Robatayaki Bistro, ed esserci accomodati in uno dei tanti tavoli a disposizione, lo stesso proprietario si lamentò di come la tempesta di poco prima avesse causato la scarsa qualità di coperti della serata. Di che tempesta parlava il cuoco? Il viaggio è stato tranquillissimo chiese l'Otese, cosa che mi stupì per un secondo, era palese che era stato il suo arrivo a generare il frastuono che tutti gli abitanti di Kiri avevano sentito pochi minuti addietro, davvero non riusciva a capirlo? Immagino che Jinka si riferisca a quando è arrivato lei, la maestosa creatura che la ha accompagnata penso sia nuova per la maggior parte delle persone che risiedono al villaggio, di chi si trattava? Chiesi, dimostrandomi effettivamente interessato a quella lucertola palesemente troppo cresciuta.
    Successivamente alla richiesta da bere del nostro ospite Jinka, pronto proprio per quel momento e inaspettatamente posò in tavola una caraffa di vetro contenente una bevanda di colore giallo e con una folta schiuma bianca. Signore se vuole bere qualcosa di alcolico posso consigliarle questa bevanda molto dissetante, ottenuta dalla fermentazione del grano che arriva direttamente dalle piantagione subito fuori dal villaggio [Nota]Esiste la birra in questo mondo? :D Detto ciò, dopo aver accennato un inchino, si diresse nuovamente in cucina, probabilmente per recuperare il suo classico taccuino rosso su cui era solito scrivere gli ordini della clientela. In quel lasso di tempo Youshi cerco di intavolare un discorso in modo da intrattenere il ninja del suono, subito iniziò a parlare di una loro conoscenza, una certa Hebiko, non la avevo mai sentita nominare ma sicuramente quel nome scatenò qualcosa nella mente di Febh. Dal nulla iniziò a guardarsi attorno per assicurarsi che quella persona non fosse li vicino e, dopo essersene assicurato, rispose alle domande del nostro silenzioso assassino senza mai abbandonare la sua classica nonchalance e il suo atteggiamento di superiorità. Questa donna quindi era l'erede di uno dei ninja più famosi delle terre da cui proveniva il nostro visitatore, pure i più giovani ninja dell'accademia sanno di Orochimaru, il leggendario Sannin, capace di imprese incredibili.
    A quel punto Jinka si fece avanti, taccuino alla mano, pronto a prendere le ordinazioni e come era prevedibile tutti chiesero il mio consiglio su cosa ordinare. Beh, ogni volta che vengo inizio il mio pasto con un antipasto...vediamo potremmo iniziare con dei Takoyaki per poi proseguire con un tataki di tonno, uno dei piatti che preferisco! Jinka scrisse velocemente nel suo taccuino il tutto Tre polpette della nonna e tre pinnoni impiastrati, arrivano!, volete aggiungere qualcosa signori? Nel caso nessuno avesse voluto aggiungere altro avrebbe poi ripreso la parola.E per il vostro altro amico? prepariamo già qualcosa? Speravo in un arrivo abbastanza celere del nostro Kage quindi senza pensarci due volte annuii facendo aggiungere una porzione anche per lui.Grazie mille Jinka e ricordati di mettere una bella doppia porzione di maionese al wasabi!

     
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    Robatayaki Bistro


    IV

    Il leggero cambio di temperatura e l'illuminazione artificiale facilitarono il ritorno al presente e reale. Attento tornai a cercare di interpretare il linguaggio non verbale del nostro ospite, così da poter rendere la cena un'esperienza piacevole e leggera, evitando sue possibili alterazioni dell'umore. Infatti, proprio la sua collega e amministratrice del paese del Suono, quando mi invitò durante la missione a farle visita un giorno all'interno del palazzo di Oto, si preoccupò di consigliarmi di porre attenzione a quale porta avrei bussato. Sconsigliandomi, dunque, di entrare nel suo ufficio se non fossi stato pronto a qualsiasi tipo di disavventure.

    Il Jonin si pose in maniera tranquilla e informale, domandandosi prima se sapessimo reggere l'alcool, domanda implicita a cui risposi, preceduta da un leggero sorriso, così Non sono un ottimo bevitore, a dire il vero, Febh-sama. Ma sicuramente Hideo-san saprà consigliarci ciò che è meglio per abbinare i piatti del Robatayaki lanciai uno sguardo verso il genin. Sicuramente ero la persona sbagliata con cui farsi una gran bevuta, aveva assaggiato la prima volta l'alcool alla cena con il Kokage e da allora non avevo avuto altre occasioni poiché, di mio, non mi interessava né per il gusto né per ciò che ne comportava un'assunzione più larga.

    A sentire nominare Hebiko-san, comunque, la reazione del Jonin del Suono fu assolutamente evidente e particolare, sembrava quasi ne fosse intimorito. Quindi rispose alla mia domanda con una stilettata avvolta nel sarcasmo, le labbra si aprirono in un leggero sorriso, forse quell'atteggiamento dimostrava un certo attaccamento all'argomento da parte del Jonin che aveva preferito mettere in discussione "noi pescivendoli" e qualche nostro timore verso i titoli, piuttosto che limitarsi ad una semplice risposta. Febh-sama, non volevo offenderla di certo, se così fosse stato mi scuso dissi con calma mentre l'oste ci portava una caraffa di birra che mi apprestai a versare nei bicchieri degli altri due ninja Lei stessa, effettivamente, mi ha riferito che l'unica eredità è stato il nome pesante e poco altro mi fermai un attimo nel versare la birra nel bicchiere dell'amministratore per poi riprendere assieme alle mie parole per ora. Se si definisce erede, dico io, significa che si ritiene soggetta ad un'eredità e - sempre secondo le chiacchiere informali durante la missione - non mi sembra molto convinta della politica del vostro Kage appoggiai la caraffa vuota a metà e rivolsi un leggero sorriso verso Febh-sama Per questo le ho chiesto se ha veramente un legame diretto con Orochimaru, ninja leggendario e fondatore di Oto, mera curiosità se lo dicesse per motivi eponimi o se ci sia reale discendenza. Ma in fondo non so come funzioni la trasmissione di potere all'interno del villaggio del suono conclusi prendendo il bicchiere e portandolo in alto, nuovamente con un sorriso tranquillo e leggero come se stessimo chiacchierando del meteo A cosa vogliamo brindare, signori?
    La curiosità con cui avevo indotto Hebiko-san a parlarmi della politica di Oto e il motivo per il quale ne stavo chiacchierando ora con parole leggere con il loro amministratore, era semplice: conoscere il proprio alleato. I progetti del Mizukage e del Kokage erano ambiziosi ed era uno dei miei compiti assicurarmi che il Mikawa avesse il completo appoggio da parte del suo villaggio, così da poterci garantire un reale aiuto di Oto nei piani espansionistici.

    No dissi calmo verso l'oste quando chiese se portare una quarta porzione, quindi avrei rivolto il mio sguardo verso Febh-sama per assicurarmi che non si offendesse del fatto che Kensei-sama non avrebbe condiviso il pasto con noi Il nostro convitato non mangia in pubblico quindi mi sarei rivolto verso l'oste con un cenno del capo per permettergli di congedarsi e andare a preparare i piatti ordinati da Hideo-san


    Edited by Youshi2 - 19/3/2021, 14:07
     
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    ...e il misterioso quarto posto.

    3

    Avevano preso posto e anche se non del tutto convinto dalle risposte di Hideo, Febh aveva comunque abbastanza fame da concedergli il beneficio del dubbio senza fare una piazzata. Ci sarebbe stato tempo in seguito, una bella piazzata è sempre gradita, a patto di essere la persona che la fa, e non chi la subisce. Il giovane genin sembrava incuriosito dalla lucertola anche se lì per lì Febh non collegò la presenza della sua evocazione a una tempesta che poteva aver fatto danni: i fulmini seguivano sempre il Re delle Lucertole e per lui era la normalità. E' una lucertola, mi sembra ovvio. Non le avete qui a Kiri? Sono tipo pesci o serpenti, ma con le zampe. Spiegò, e quasi certamente tutte le creature cui era legato avrebbero avuto, pur non sentendolo, un tic nervoso e un improvviso istinto di strangolare il loro evocatore. Nello specifico si chiama SsalTzar. Lo so è un nome stupido. Ma è il Re delle Lucertole del Tuono, una razza di lucertole che vive nel bosco vicino Oto. Si accigliò. Mi pare che anche quello spaventapasseri che avete come Kage sappia evocare delle creature: i ratti volanti. Possibile che non trasmetta informazioni sulla tecnica del Richiamo ai suoi pescivendoli sottoposti?


    Poi a Youshi. L'alcool è tutta una questione di abitudine. Se non bevi non impari a bere. E se non impari a bere, se ti capita in missione allora potresti ritrovarti in svantaggio. Se siete pescatori ninja allora dovreste iniziare sin da subito ad allenarvi. Non solo questo non era del tutto vero da un punto di vista fisiologico, ma soprattutto poteva essere dannoso specie per persone molto giovani, ma Febh si era ammantato dell'importanza di un jonin esperto ovviamente al solo scopo di fregarli e indurli a finire urbriachi marci così da ridere un pò. Nel mentre si avvicinò il proprietario, facendo un enorme giro di parole. Praticamente una birra? Ho lavorato come cameriere per anni in una bettola che a confronto un carretto dei gelati è un ristorante di lusso, ma la birra di radice che preparavamo non era niente male. Poi verso Hideo. Fate tutti giri di parole così assurdi qui a Kiri? Anche lo spaventapasseri mascherato parla tutto strano. L'unico che parla diretto è Akira, ma lui puzza di pesce più di tutti voi messi assieme quindi il giudizio complessivo è comunque negativo. Adorava provocarli e vedere quanto chinavano il capo per paura. Era un bullo nato. E se per caso si fossero ribellati allora si che ci si sarebbe iniziati a divertire.

    Quando il discorso andò su Hebiko lo Yakushi fece tutto il possibile per non nominarla (sia mai che apparisse improvvisamente). Ben venga se non volevi offendere. Pochi sopravvivono dopo avermi offeso. Disse, tronfio, sebbene in genere la sua reazione dipendesse dall'umore del momento. E da noi in genere il Kokage viene eletto. E se non piace, lo si ammazza e si rifà l'elezione. Disse con semplicità, facendo spallucce. E' un metodo pulito ed elegante, secondo me. Orochimaru è finito ammazzato perchè non gli interessava il villaggio. Sollevò il bicchiere. Alla morte del Vecchio Serpente. E giù con l'alcool. Era solo l'inizio. Da voialtri invece il Mizukage lo scegliete in base a chi pesca più tonni nell'anno?

    Hideo aveva ordinato nel mentre. Febh non amava il polpo ma ci avrebbe fatto il callo. Forse era anche inficiato dal fatto che i polpi del Bosco dei Sussurri vivevano sugli alberi e avevano dei bubboni che spruzzavano inchiostro acido. Cucinarli era particolarmente complesso. Oh-ho...e chi sarebbe questo quarto invitato che non mangia? Uno di quelli con quelle strane manie alimentari tipo che mangia solo foglie di bambù toccate dalla rugiada del mattino dopo la luna piena? Forse gli altri avrebbero ridacchiato. Ehi, non fa ridere, un mio parente fa così. Potrebbe essere che ha preso troppe botte in testa da parte mia, ma non per questo potete prenderlo in giro. Solo io posso. Poi ridacchiò. Huhuhu...il Cugino Yasu...devo comprare un pesce marcio e picchiarlo con quello quando torno.

    E quindi, mentre aspettavano il cibo. Uhm...e quindi voialtri che fate nel villaggio? Tu sei un Guardiano, Youcoso e tu, Hidecoso? Pulisci le lische?
     
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    ⼽ Per quanto ancora si potrà incassare senza reagire?⼽



    Ogni singola volta che il nostro incantevole ospite apriva bocca sembrava dover dare a tutta la popolazione Kiriana una buona ragione per tiragli un bel pugno nei denti, aimeh la situazione non lo permetteva proprio e difatti continuavamo a sentire le sue prese in giro, come quando ci chiamava pescivendoli o quando, da una semplice domanda mirata a conoscere qualcosa in più sulle creature che aveva portato con se, cercò di darmi dell'ignorante su di una basica tecnica quale quella del richiamo. In quel momento, sotto un viso che non mostrava nessun tipo di rabbia, digrignavo i denti per ciò che stavo sentendo, cerando di reprimere le emozioni che come un fiume cercavano di prendere il sopravvento su di me, cosa in realtà non era così difficile, ero abituato a dover sopprimere le mie emozioni in modo da essere più concentrato, analitico ed efficace durante le missioni e probabilmente questo mi avrebbe fatto molto comodo in questo momento. Beh, conosco quella tecnica ma sinceramente non avevo mai visto un'evocazione così peculiare e potente come quella con cui si è presentato, ma giustamente sono uno Shinobi giovane, mi pare il minimo dissi, con voce calma e cercando di rimanere nell'ambito di una conversazione che non andasse a sfociare in altri insulti a noi Kiriani.
    A quel punto la conversazione si spostò sulla birra, visto l'arrivo di Jinka con la suddetta, un discorso un po' sconclusionato da parte del ninja di Oto e che non era per nulla condivisibile ma sicuramente non sarei stato io a fermarlo in quel piccolo sproloquio su quanto fosse importante allenarsi a bere in vista di possibili missioni in cui serviva essere ubriachi. Questo però ci portò a scoprire un passato di quello Shinobi che non mi sarei mai aspettato, quando era più giovane lavorava come cameriere in una qualche bettola di Oto, non me lo vedevo proprio una persona del genere a portare birra e hamburger ad altra gente. Questo però in qualche modo portò ai miei occhi un lato più umano di quella persona, forse un tempo non si comportava in questa maniera, forse un tempo si sarebbe presentato scendendo da una classica nave approdata al porto senza tutto il casino che aveva causato, ma questo proprio non potevamo saperlo con sicurezza. Fate tutti giri di parole così assurdi qui a Kiri? Anche lo spaventapasseri mascherato parla tutto strano. L'unico che parla diretto è Akira, ma lui puzza di pesce più di tutti voi messi assieme quindi il giudizio complessivo è comunque negativo. Ogni volta che si riferiva al nostro Mizukage riusciva ad usare un appellativo per sminuirlo nei confronti di tutti i presenti ma risposi mantenendo il classico gioco che ormai stavamo portando avanti insieme a Youshi. Ci sono persone qui a Kiri che hanno molto a cuore le usanze che negli anni si sono persi, Onore e rispetto sono alla base della famiglia Nishimura. A quel punto anche Jinka, avendo sentito le parole dello shinobi, rispose a tono. Quando non conosco un cliente cerco sempre di essere il più completo possibile nella spiegazione dei piatti, in questo modo i miei clienti sanno cosa stanno andando a mangiare o bere e successivamente, se il pasto è piaciuto loro, sono per qualche motivo spinti a tornare qui chiedendo altre informazioni sugli stessi. Guardai il cuoco negli occhi, sembrava abbastanza tranquillo e forse non avevo ancora percepito le frecciatine che quello Shinobi continuava a tirar fuori durante i vari discorsi.
    La discussione cambiò nuovamente e questa volta si finì a parlare dei rispettivi Kage, da quello che capii per diventare il Kokage bastava, per modo di dire, uccidere l'attuale reggente se non aveva abbastanza cura del villaggio, una metodologia un po' barbara a mio dire ma effettivamente funzionale, anche Jinka sentì quel discorso e fece una faccia un po' disgustata ma non ci diedi molto corso, alla fine sono scelte loro di come si sbarazzano dei proprio Kage, ma quando il discorso si spostò sul Mizukage tutto si fece più pesante.
    Da voialtri invece il Mizukage lo scegliete in base a chi pesca più tonni nell'anno? A quelle parole gli occhi di Jinka presero fuoco, non letteralmente ma per qualche motivo me lo immaginavo così. Sapevo che lui era riuscito ad arrivare qui nel paese tutto intero proprio per l'aiuto di uno dei passati Mizukage e probabilmente quel discorso non doveva avvenire davanti a lui visto il rispetto che portava a quella figura. Il Mizukage per noi è un simbolo! Disse, alzando sempre di più la voce e le sue parole, giovane straniero, dovrebbero essere.. Ebbi la rapidità di capire cosa stesse succedendo e alzandomi velocemente dalla sedia riuscii a poggiare una mano sulla spalla di Jinka in tempo prima che potesse finire la frase. Vieni jinka, assicuriamoci che il pesce di stasera sia perfetto per poter deliziare il palato del nostro ospite. lanciai uno sguardo quasi demoniaco a quello che era una delle persone che conoscevo meglio nel villaggio. Vi lasciamo un momento da soli e inizia a spingere la sua spalla verso la cucina e, una volta arrivati nel luoco dove accadeva la magia della cucina, cercai di spiegargli la situazione. Da come Youshi sta gestendo la cosa, quell'uomo deve essere uno degli shinobi più pericolosi di tutto il continente, se non del mondo, non possiamo permetterci di farcelo nemico e soprattutto di indispettirlo in nessun modo. la quarta persona che arriverà stasera infatti sarà proprio il Mizukage in persona quindi preparati e cerca di contenerti! tornai ad essere calmo dopo essermi sfogato un attimo. Mi dispiace, non meriti questa situazione ma in un momento di panico ho pensato che l'unico posto in cui potevo portare quest'uomo a mangiare fosse il tuo ristorante, per me il migliore del villaggio, mi farò perdonare per questo ma ti prego, stasera cerca di non farlo arrabbiare per nessun motivo. A quel punto gli occhi di Jinka si illuminarono di luce nuova, il Mizukage nel suo locale? era già pieno di gioia. Veramente? il Mizukage? farò ciò che dici allora! conoscere una tale carica già ripaga il tuo debito giovane Hideo Aveva davvero capito o tutto si era fermato a quando pronunciai la parola Kage ma speravo che il resto gli fosse entrato comunque in testa.
    Tornai a quel punto dai due proprio per una domanda che Febh porse proprio al sottoscritto e a Youshi. Uhm...e quindi voialtri che fate nel villaggio? Tu sei un Guardiano, Youcoso e tu, Hidecoso? Pulisci le lische? e subito risposi per le rime. Come già sa sono un Genin da poco promosso e sto partecipando a più missioni possibili per fare un po' di esperienza, non mi è stato ancora assegnato un vero compito ma aspiro anche io a diventare un Guardiano. Ed effettivamente era la verità, ma ancora non ero riuscito a espormi abbastanza per diventarlo.
    Il cibo sarebbe arrivati di li a poco, portato da Jinka su di un vassoio argenteo di buona fattura, probabilmente aveva tirato fuori il meglio che aveva in cucina per l'occasione.Ecco la vostra prima portata, Takoyaki in salsa speciale, maionese al wasabi Aspettiamo Kensei-Sama per mangiare o vogliamo iniziare senza di lui? chiesi agli altri due che erano al tavolo, speravo comunque un arrivo improvviso del nostro Kage in modo che tutta quella strana situazione si concludesse.





    Edited by Kaystar - 25/3/2021, 11:16
     
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    ~ The Red Capes are coming!

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    Capitolo Unico


    Atto I
    L'ennesimo ospite otese †



    Cosa poteva esserci di peggiore di un ospite inatteso in un momento come quello a Kiri? Poche cose, certamente. Ma tra queste esigue cose peggiori che potessero capitare, in cima alla lista, c'era la possibilità che l'ospite inatteso fosse Febh Yakushi.
    Ed ovviamente, se qualcosa può andare male, tremendamente male, lo fa.
    Benché qualche tempo prima avessimo avuto il Kokage in persona a Kiri e con lui avessimo discusso più o meno estensivamente i dettagli dell'Alleanza tra il Suono e l'Acqua, la presenza di Febh destava soggezione in ogni possibile persona che incrociasse con lui lo sguardo. Non perché fosse minaccioso - credo che poche persone al mondo riflettano l'assoluta dualità che la sua persona e la sua psiche manifestano in questo contesto - ma perché l'Amministratore era una vera e propria calamità ambulante, caotica e casuale. Non era possibile prevedere una singola inferenza logica che la sua mente deviata ma per certi versi brillantissima potesse dedurre. Non era possibile comprendere le motivazioni che spesso lo portavano ad agire in un determinato modo piuttosto che in un altro quando si ritrovava immerso alla socialità, alla vita comune ed a tutto ciò che poteva ricondursi alla civilizzazione. Febh era l'incarnazione del caso, dell'errore involontario, della distrazione. E questo lo rendeva molto più pericoloso quando agiva senza alcun secondo fine o senza malizia, piuttosto che quando volesse realmente nuocere in qualche modo.
    Con queste premesse, dunque, è facilmente comprensibile il motivo per cui mi alterai quando venni a sapere che non solo Febh era arrivato a Kiri - passando dal porto su una Lucertola generatrice di fulmini o qualcosa del genere, il messo che giunse a comunicarmelo era piuttosto spaventato -, soprattutto alla luce del fatto che venni informato già dopo che era stato accolto. Sì, perché Hideo e Youshi erano già sul posto e dunque avevano ben pensato di far loro i primi convenevoli. Insomma, c'erano tutti gli ingredienti perché la situazione potesse degenerare rapidamente.
    Salii dunque sulla cima del palazzo dell'Amministrazione e, come facevo sempre, evocai la Baronessa lanciandomi nel vuoto cosicché potessi volare sopra la città e raggiungere nel minor tempo possibile l'ingresso portuale. Ma quando arrivai ebbi modo di inalberarmi ed indispettirmi ancora di più: non c'era nessuno. Osservando lo sguardo degli altri shinobi stanziati al porto si poteva scorgere ancora la paura che qualche minuto prima aveva attraversato il loro corpo. Il problema era che, vedendo il sottoscritto, la paura tornò nuovamente a galla tanto quanto in precedenza o forse, per via del fatto che fossi anche il loro superiore e che i miei modi di interagire coi sottoposti erano conosciuti ormai in tutti i ranghi e gradi militari della Nebbia, addirittura amplificate. Dove sono andati? Chiesi, ricevendo una balbuziente risposta da uno dei ninja di guardia presenti. Al Ro-robatayaki Bistrot, se ho capito bene, s-signore. Ed a quella notizia mi incamminai, lasciando che la Baronessa mi seguisse con suo stormo dall'alto, procedendo a passo lento e fermo. Dovunque andassi gli occhi dei presenti mi si gettavano contro in una contemplazione tacita ed impaurita. Tutti sapevano che se Kiri stava vivendo un momento di ritrovata pace e serenità era merito mio, quindi, in cuor loro, si sentivano evidentemente grati verso la mia figura, ma con la mia amministrazione il rapporto tra il cittadino ed il potere era cambiato, si era deformato, allontanando sempre di più i luoghi delle decisioni dalle sfere private dei cittadini. Le voci correvano in fretta e per quanto fossi stato clemente e generoso con la città, i miei modi e la mia crudezza iniziava a divenir famosa in tutte le case della Nebbia.
    Quando infatti giusi davanti al Robotayaki, aprendo la porta, tutti gli sguardi si polarizzarono sul sottoscritto, facendo cadere un silenzio tetro ed impaurito nel ristorante. L'unico tavolo che non si era accorto della mia presenza era quello che stavo cercando e che già vantava un posto vacante ed apparecchiato. Mi stavano aspettando. Aspettiamo Kensei-Sama per mangiare o vogliamo iniziare senza di lui? Chiese Hideo mentre sopraggiungevo dalle sue spalle. Mangiate pure. Dissi, prendendo la sedia che mi spettava e tirandola indietro leggermente così che potessi prendere posto. Benvenuto a Kiri, Febh-dono. Spero che quanto Youshi ed Hideo hanno organizzato le sia di grandimento. Portai lo sguardo sui due ninja. Se qualcosa fosse andato storto in quell'occasione avrei dato la colpa alla loro disorganizzazione - e questo lo sapevano bene, per lo meno Youshi.
    Poggiai le mani sul tavolo, avvolgendo poi nel fazzoletto le posate presenti. Quando il cameriere fosse venuto a prendere l'ordinazione avrei semplicemente alzato la mano, a far capire che non avrei preso niente. Posso darti del tu, Febh? Avrei chiesto, probabilmente aspettandomi una risposta neanche troppo coerente o completamente disinteressata. Avrei comunque proseguito con la seconda persona salvo una sua chiara richiesta. Non sarei stato a giochi stupidi, però, non avrei accettato nomignoli quali "re, salvatore" o qualsiasi cosa il suo assurdo intelletto avrebbe richiesto. Vedo che hai accettato il mio invito. Ne sono felice.




    Chakra:
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    Forza: 850
    Velocità: 700
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    Intuito: 700
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    Slot Azione
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    2:
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    Slot Difesa
    1:
    2:
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    4:
    Slot Tecnica
    1:
    2:
    3:
    Equipaggiamento
    • Sistema di Ancoraggio dell'Arto Artificiale × 3
    • Cotta di Maglia Completa × 1
    • Elmo integrale dell'Inquisitore × 1
    • Specchietto in Metallo × 1
    • Spiedi Potenziati × 1
    • Arto Artificiale Kiriano Superiore × 2
    • D-Visor dell'Elmo da Inquisitore × 1
    • Lente per D-Visor - Visione Telescopica × 1
    • Tonico di Recupero Medio × 1
    • Tonico di Recupero Superiore × 1
    • Lente per D-Visor - Visione Fotocromatica × 1
    • Tonico Coagulante Superiore × 1
    • Yakusoku Kenkichi × 1
    • Simbolo della Stella × 1
    • Braccio Sinistro dell'Inquisitore × 1
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    • Equipaggiamento Debilitante × 1
    • Unagi × 1

    Note






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    Edited by Ade Geist - 11/4/2021, 21:53
     
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    Robatayaki Bistrò


    V

    Il jonin di Oto aveva fatto del punzecchiare e istigare, a quanto sembrava da quel primo incontro, il suo stile di vita. Avevo difficoltà a capire il motivo di tale atteggiamento, non capivo se era dovuto al momento o se facesse effettivamente parte del suo modo di fare, propendevo per quest'ultima ricordando quella volta a Kaido. Sarebbe stato interessante trovare il punto fermo su cui far leva per scoperchiare quella protezione di spine con cui si era ammantato, quali esperienze l'avevano portato ad avere tale atteggiamento? Eravamo di fronte ad un classico "chi viene picchiato da piccolo diventerà un picchiatore da adulto" oppure l'origine di tale comportamento era dovuto semplicemente al motivo per il quale era venuto a Kiri?
    Certo era difficile giungere ad una risposta, ma - prima di potervi arrivare - era fondamentale porsi le giuste domande aprendo un campo di investigazione, per fare questo avrei dovuto porre attenzione anche alla scelta delle parole dell'amministratore di Oto.

    Quindi, inavvertitamente o con giudizio, mancò nuovamente di rispetto, sottovalutandoci, verso i ninja di Kiri; alle sue parole irriverenti fece eco Hideo con tranquillità.
    Tornammo a parlare della birra e dell'alcool, Febh-sama sottolineò l'importanza di farvi il callo, citando la possibilità di trovarsi in missione e costretti a consumarne. Ha ragione, Febh-sama, non c'avevo mai pensato. E' una mancanza che dovrò colmare, ma in un momento più opportuno dissi con un leggero sorriso in sua direzione, certamente non mi sarei preso la prima sbronza in compagnia dell'amministratore di Oto in attesa dell'arrivo del nostro Kage. Nel frattempo ci venne portata la birra dall'oste che, con un lungo giro di parole, ce la presentò, non consapevole con chi stesse avendo a che fare, cadde nelle istigazioni di Febh scaldandosi. Subito rivolsi in sua direzione uno sguardo severo e Hideo-san si occupò di allontanarlo riportandolo in cucina dopo che toccammo il tema dei Kage e la loro elezione.

    Alla morte del vecchio serpente feci eco alzando nuovamente il bicchiere e brindando. Assaggiai la birra, trovandola amara e fastidiosa per via della schiuma che si era formata, appoggiai il bicchiere al tavolo e ripresi Interessante, interessante con le dita spostai leggermente il bicchiere Quindi avete un'élite che si occupa di spodestare un Kage ritenuto indegno di governare. E poi si impossessano del potere o vengono fate nuove elezioni? accarezzai il volto, riprendendo subito la parola in modo che le mie parole non potessero venire eluse Dico un gruppo ristretto di persone perché non mi immagino una guerra civile ad ogni deposizione di Kokage aggiunsi sorridendo Inoltre deve essere qualcuno di potente che possa fronteggiare il Kage e le sue guardie, oltre che avere conoscenze nel palazzo amministrativo per sapere se effettivamente il Kage sta operando nel giusto o meno dissi lasciando cadere nel vuoto le mie parole, non mi sarei certo spinto oltre, dato che si poteva già intuire a chi mi stessi riferendo.
    No, niente tonno più grosso e neppure elezioni aggiunsi, piegando le labbra Viene nominato dal Daiymo chi si è distinto come ninja e per fedeltà al villaggio, oltre che per altre caratteristiche che devono essere proprie di un leader. L'ultimo kagecidio è avvenuto diversi anni fa, io ero ancora un bambino, il Daimyo elesse un chunin che era stato nukenin e venne ucciso da alcuni ninja del villaggio dissi lasciando aprirsi un sorriso sul mio volto L'ultimo Kage ucciso dai suoi cittadini, ad Oto, chi era? Quando è avvenuto? Sempre che non sia un'infomrazione troppo confidenziale, è solo curiosità la mia ovviamente

    Si cambiò discorso e ci chiese il nostro ruolo all'interno del villaggio. Mi scambiò per un guardiano e avevo tutto l'interesse a continuare a fargli credere ciò, quindi mi limitai ad un cenno con il capo, consapevole che non sapesse il significato della Mano Nera ricamata sul mio mantello. Prima che l'oste ci portasse la prima portata, Hideo ebbe modo di rivelare le sue aspirazioni: diventare un guardiano delle mura. Voltai il capo verso di lui con fare serio e feci un cenno di assenso con il capo, era un giovane genin, ma aveva già dimostrato in diverse occasioni di avere un buon potenziale, sarei stato contento se il Kage gli avesse concesso tale onere e onore.
    Quindi arrivò il Mizukage rispondendo alla domanda di Hideo, appoggiai le bacchette e mi alzai facendo un leggero movimento del capo in segno di riverenza. Mizukage-sama a quel punto mi risedetti guardando il bicchiere che, parlando, avevo svuotato e domandandomi se quella sensazione di leggerezza fosse dovuta alla birra che avevo bevuto.
     
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    È colpa tua. Ratty

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    ...e il guastafeste.

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    Le chiacchiere erano cominciate mentre servivano gli antipasti, ma il proprietario sembrò leggermente infastidito dalle comparazioni coi servizi di ristorazione otesi e sui modi di parlare, cosa evidente visto l'ospite oltremodo maleducato che stava servendo, ma se Hideo e Youshi riuscirono a mantenere i nervi saldi, Jinka non pareva della stessa idea, andando a sottolineare che lui spiegava sempre quali fossero i suoi piatti. Beh, signor proprietario, complimenti. Ma anche valutare con chi si ha a che fare può avere i suoi vantaggi. Lo Yakushi sorrise come una faina, alzandosi andando a prendere con le bacchette un tocco di polpodal piatto di un altro tavolo e masticandolo lentamente prima di mandarlo giù. Uhm...allora...se non erro... Ed elencò con precisione gli ingredienti usati e le proporzioni, forse stupendo anche gli altri due shinobi Kiriani. Potrei azzardare anche il metodo di preparazione ma penso che sia sufficiente. Uno Yakushi sa sempre esattamente che cosa introduce nel corpo. Grazie della dedizione, comunque. Concluse con sarcasmo, tornando a sedere mentre ignorava le critiche di quello a cui aveva mangiato dal piatto, chiaramente aveva usato quel piccolo incidente solo per fare sfoggio di sè.

    Il discorso andò poi sul Mizukage cui lo Yakushi aveva assegnato tutta una serie di affettuosi epiteti durante l'incontro. Hideo e Youshi mantenevano un'espressione neutra, per quanto tirata, mentre Jinka venne preso all'amo. Febh stava già iniziando a inarcare le labbra in un sorriso malevolo quando il più giovane dei due kiriani prese l'iniziativa distogliendo l'attenzione e allontanando il ristoratore. Uh, peccato. Stava per diventare divertente. Disse verso il Tokugawa. Voialtri kiriani camminate sempre così sul ghiaccio sottile? Da me a Oto mi avrebbero già sputato nel piatto e lanciato qualche bomba, e in posti decisamente di minor classe di questo. Un pò di climax, suvvia! Febh VOLEVA un pò di cagnara, e ai suoi occhi quei due stavano comportandosi da pessimi padroni di casa in quel contesto. Forse perchè era abituato a dover sfondare cose e terrorizzare la gente quando voleva entrare in altri villaggi. A questo punto la domanda però sarebbe: la colpa era sua o dell'ambiente che gli avevano imposto?

    Decisamente un discreto talento naturale per i guai lo aveva.

    Dicevamo? Ah, si la politica otese. No, non c'è un'elite dedicata. Se uno governa male lo si attacca. Se si vince allora è una rivoluzione, e via con le nuove nomine. Se si perde allora era una ribellione, e fortunatamente è stata sedata. Disse facendo spallucce. Per esempio, Orochimaru lo abbiamo fatto secco io e l'attuale Kokage. Ammise candidamente. Un pò come avete fatto voialtri, credo, avevo letto di quell'evento, ma senza i dettagli, era poco prima che Cantha vi bombardasse, no? Nuovo sorso giù per la gola, e con uno sguardo eloquente avrebbe imposto a Youshi di berlo a sua volta.

    Quando Hideo tornò al tavolo Youshi fu di poche parole, limitandosi ad annuire confermando il suo ruolo di Guardiano, mentre Hideo spiegò i suoi obiettivi a medio termine. Capisco, vuoi essere un usciere. Bravo, mi pare ottimo. Sai vero che i Guardiani hanno un rischio di morte triplo rispetto ai comuni ninja? Disse con tono innocente, assolutamente minaccioso anche se non era nelle sue intenzioni. Arrivò il cibo, e Hideo rivelò l'identità del quarto avventore proprio mentre questi varcava la soglia, con tanto di mantello e copricapo. Febh alzò lo sguardo, intravedendolo, e si lasciò andare a uno sbuffo irritato. Avrebbe voluto continuare a stuzzicare quei due ancora un pò. Toh, parli del diavolo... Disse mentre questi dava loro licenza di mangiare, accomodandosi e chiedendo come fosse stata l'accoglienza. In realtà un pò sottotono. E' da quando sono arrivato che li stuzzico o li bullizzo ma niente. Chinano il capo mezzi spaventati e abbozzano. Avrei voluto un minimo di rabbia o di risposte un pò più sanguigne così da schiacciarli con un pò di vero terrore e invece niente. Scosse il capo. Sicuro che abbiano spina dorsale?

    Come per tutti quelli che non posso annientare con un tocco, hai due possibilità. O mi dai del tu, o mi chiami Sua Magnificenza che Mi Consente Graziosamente di Respirare. Replicò sornione alla domanda successiva. Beh, sarebbe stato scortese non accettare un invito a restare per due o tre mesi a Kiri. Per inciso, se per caso arrivassero missive da Oto che chiedono supporto per andare a salvare l'Amministratore che è stato rapito da ignoti nel Paese dell'Orso ignoratele pure. E' solo un piccolo scherzo tra me e la mia collega. Disse, forse gettando qualche luce sulla sua reazione alla menzione di Hebiko di poco prima. Quindi verso Youshi che aveva finito la sua birra. Versatene ancora e bevi, e anche tu Hidecoso, non vorrete mica dire no a un brindisi al vostro Mizukage Spaventapasseri!

    Quindi su Kensei. Ci sono diverse cosette che dovrei fare qui a Kiri, quindi non sarebbe male avere subito un lasciapassare senza limiti di sorta. Disse, cominciando malissimo le trattative. Ma se proprio ci tieni alla segretezza diciamo che potrebbe servirmi una guida per le due isole principali, Genosha e Azumaido. Ho roba da fare su entrambe, e una anche qui sulla terraferma. Poi schioccò le dita. Quasi dimenticavo! La mia Capoclan mi ha ribadito più volte che dovevo darti delle cose o mi avrebbe scorticato e messo nel sale non appena tornato. L'ultima volta non è stato piacevole quindi vedrò di ricordarmi. Si guardò intorno. Dite che posso evocare una lucertola qui? Ssalswift, quella da corsa che hai visto alla faccenda delle navi di Kumo. Qui potrebbe quasi trasparire che Febh stesse chiedendo un permesso, cosa forse fuori dal personaggio, ma non siate frettolosi nel giudicare: lo Yakushi stava solo chiedendosi se ci fosse abbastanza spazio per far stare comodo il rettile e il suo carico...ovviamente nel calcolo aveva incluso lo spazzare via i tavoli di tutti gli altri avventori.

    Quale che fosse la risposta avrebbe comunque approfondito il discorso precedente. Sono qui per farmi una meritata vacanza. Spero abbiate sorgenti calde o roba simile. Ma anche per cercare delle cose. Spiegò. Ho sentito dai racconti di una delle lucertole più anziane che un piccolo gruppo di loro simili si era diretto su un'isola molto fredda nel Paese del Mare, e penso possa essere Genosha. Sono tutti parte del contratto ma non si hanno notizie di loro da molti anni e non avendole mai viste non posso evocarle per chiedere...quindi ho graziosamente concesso alle mie evocazioni di andare a guardare se è successo qualcosa, avendo del tempo libero. Mai e poi mai avrebbe ammesso che ci teneva alle sue lucertole e non voleva che fossero preoccupate. Per Azumaido invece... Sogghignò, era evidente che il Mizukage la conoscesse ...hai mai sentito parlare della Scintilla di Neve? Era un fiore rarissimo, al pari del nido di spezie su cui si erano confrontati, che cresceva solo in ambienti terribilmente freddi e nonostante questo era sempre caldo al tatto. Diciamo che un uccellino ne aveva un petalo rinsecchito in un carico proveniente da Azumaido che è stato sequestrato nei porti settentrionali del Paese del Riso. Che dici, interessa?


    Edited by Febh - 11/4/2021, 00:43
     
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    Capitolo Unico


    Atto II
    Le Isole Gemelle del Gelo †



    Sapevo, in cuor mio, che qualsiasi domanda avrei posto a Febh Yakushi, specialmente se non aveva un reale interesse per l'amministratore otese, avrebbe ricevuto una qualche risposta seguente le sole ed esclusive logiche della sua psiche. Logiche del tutto arbitrarie, è ovvio, ma ve l'ho già detto. E' da quando sono arrivato che li stuzzico o li bullizzo ma niente. Chinano il capo mezzi spaventati e abbozzano. Avrei voluto un minimo di rabbia o di risposte un pò più sanguigne così da schiacciarli con un pò di vero terrore e invece niente. Sicuro che abbiano spina dorsale? Queste le prime frasi che lo Yakushi mi rivolse mentre ancora stavo accomodandomi al tavolo. Non si tratta di avere o meno spina dorsale, Febh. Qui a Kiri i ninja sono educati affinché si prendano la responsabilità per le parole che dicono. Ogni cosa deve essere ben ponderata e misurata. Parte della letalità dei nostri ninja sta anche qui, nel dimostrarsi inoffensivi quando non c'è bisogno di apparire diversamente. Conosco almeno una manciata di ninja di Oto che, invece, fanno gli sbruffoni in ogni occasione, per poi trovarsi, puntualmente, a chiedere pietà pietà per la loro vita. Postai a lato le posate a me riservate. A Kiri un comportamento inadatto o una situazione mal gestita significa dolore e punizione. Spesso per mia diretta mano. Ed a nessuno piace, solitamente. Mi sollevai delicatamente dalla sedia, per portarla maggiormente sotto al tavolo e sedermi più comodamente. Puoi sempre provare a schiacciare ed instillare vero terrore in qualcuno un po' più grande di un chunin ed un genin. Sempre in onore della solidale amicizia che scorre tra Kiri e Oto, ovviamente. Lo guardai serio, prima di passare a chiedergli come preferisse che mi appellassi a lui, ricevendo la risposta che mi aspettavo. Come per tutti quelli che non posso annientare con un tocco, hai due possibilità. O mi dai del tu, o mi chiami Sua Magnificenza che Mi Consente Graziosamente di Respirare. Scossi leggermente la testa. No, non credo che lo farò. Replicai semplicemente con l'eccentrico amministratore iniziava a giustificare eventuali missive che richiedevano la sua presenza con mittente Oto stessa. Mi voltai verso i due miei shinobi quando Febh disse loro di bere ancora. Annuii semplicemente. Non pensavo che l'acool potesse rivelarsi un problema in quel frangente.
    Ci sono diverse cosette che dovrei fare qui a Kiri, quindi non sarebbe male avere subito un lasciapassare senza limiti di sorta. Riprese poi Febh, tornando a parlare col sottoscritto. Se non avessi avuto l'Elmo, l'uomo avrebbe senza dubbio potuto scorgere un'espressione esageratamente interdetta sul mio volto. Sarai mio ospite, Febh. Ci muoveremo insieme. Avrai i lasciapassare che la mia figura ti concederà qui a Kiri. Una risposta abbastanza oscura ed ambigua che poteva far credere all'otese che avessi accettato la sua proposta quanto comunicare ai miei due ninja che avevo la situazione sotto controllo. Più o meno. Ma se proprio ci tieni alla segretezza diciamo che potrebbe servirmi una guida per le due isole principali, Genosha e Azumaido. Ho roba da fare su entrambe, e una anche qui sulla terraferma. Feci un breve cenno d'assenso con la testa. Youshi ha una discreta conoscenza di Genosha. Dissi, riferendomi al fatto che fosse il luogo dove avevamo allestito la Nuova Nebbia di Sangue. Io invece sono piuttosto legato ad Azumaido per varie questioni. Ma tutti i ninja qui presenti potrebbero essere degne guide sia per Genosha che per Azumaido. Le Isole Gemelle del Gelo sono la culla dell'educazione e crescita dei nuovi Kiriani. Una frase eccessivamente propagandistica quell'ultima, che comunque non potei esimermi dal pronunciare, anche un po' orgogliosamente. Avrei lasciato a lui scegliere l'accompagnatore che avrebbe voluto, anche se quanto aggiunse alcuni minuti dopo avrebbe fatto intendere che almeno per una questione la mia presenza sarebbe stata a dir poco vitale. Quasi dimenticavo! La mia Capoclan mi ha ribadito più volte che dovevo darti delle cose o mi avrebbe scorticato e messo nel sale non appena tornato. L'ultima volta non è stato piacevole quindi vedrò di ricordarmi. Non sapevo cosa potesse volere la capoclan Yakushi dal sottoscritto, quindi tacqui in religioso silenzio, attendendo altre indicazioni dall'uomo. Dite che posso evocare una lucertola qui? Ssalswift, quella da corsa che hai visto alla faccenda delle navi di Kumo. Alzai la manoi destra, piegata, col palmo rivolto verso l'Amministratore. Non so quello che trasporta la tua fida evocazione, Febh, ma credo che non sia il caso di evocarla qui, adesso. Possiamo attendere di aver concluso la cena e farlo una volta usciti di qui, magari in un luogo meno affollato. Ed a quel punto avrebbe lasciato che il jonin incarnazione del caos continuasse i suoi discorsi. Sono qui per farmi una meritata vacanza. Spero abbiate sorgenti calde o roba simile. Ma anche per cercare delle cose. Ho sentito dai racconti di una delle lucertole più anziane che un piccolo gruppo di loro simili si era diretto su un'isola molto fredda nel Paese del Mare, e penso possa essere Genosha. Sono tutti parte del contratto ma non si hanno notizie di loro da molti anni e non avendole mai viste non posso evocarle per chiedere...quindi ho graziosamente concesso alle mie evocazioni di andare a guardare se è successo qualcosa, avendo del tempo libero. Nell'udire quelle parole - i miei orecchi selezionarono attentamente le informazioni da passare al cervello, evitando di sentire, dando quindi adito all'immaginazione, eventuali mete per sollazzamenti dello Yakushi - il mio pensiero andò immediatamente ad Azumaido piuttosto che a Genosha. Non ero molto esperto della Fauna dell'Isola Carcere kiriana ma sapevo che ad Azumaido vivevano e venivano venerati una serie di animali da evocazione, cioè di animali che potevano sancire un contratto con dei ninja, come i miei Pipistrelli o, più genericamente, le creature del freddo di Akira. Rimasi sorpreso nell'udire, quindi, che qualche altra creature avesse potuto scegliere una vita più raminga, anche se da quanto raccontava lo Yakushi, la cosa era più che plausibile. Per Azumaido invece... L'espressione di Febh divenne un ghigno misto tra eccitazione e malizia. ...hai mai sentito parlare della Scintilla di Neve? Diciamo che un uccellino ne aveva un petalo rinsecchito in un carico proveniente da Azumaido che è stato sequestrato nei porti settentrionali del Paese del Riso. Che dici, interessa? Quasi sobbalzai dalla sedia a quella notizia. Sai benissimo che lo conosco. Replicai piccato. Doveva metà delle sue conoscenze per ingredienti rari al sottoscritto. E si dà il caso che lo stia cercando anche io. Ho motivo di credere che le sue capacità di veicolare il freddo nonostante la sua impassibilità ai climi rigidi, rimanendo quindi piuttosto caldo al tatto, possa essere un ottimo catalizzatore per alcuni processi che ho necessità di sintetizzare con l'ingrediente che mi avevi gentilmente concesso ad Oto. Altre spezie rare ricavate nel Paese del Lucchetto faranno il resto. Poggiai entrambe le braccia sul tavolo, avvicinandomi leggermente. Dimmi, dunque, sono tutto orecchie. E con quelle parole avrei sicuramente scatenato l'ira del Tokugawa che già una volta mi aveva redarguito per la mia incapacità di lasciare fuori dal convivio gli argomenti politici ed economici. Ma con Febh Yakushi non si può girare intorno alle cose per molto tempo se non vuoi che le cose non inizino a girare rapidamente intorno a te.




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    • Cotta di Maglia Completa × 1
    • Elmo integrale dell'Inquisitore × 1
    • Specchietto in Metallo × 1
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    • Tonico di Recupero Superiore × 1
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    • Tonico Coagulante Superiore × 1
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    • Braccio Sinistro dell'Inquisitore × 1
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    Edited by Ade Geist - 11/4/2021, 21:54
     
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    ⼽ L'arrivo del Mizukage ⼽



    Quell'uomo era davvero molto strano, avevo capito che in un lontano periodo aveva lavorato per un qualche tipo di ristorante ma ciò che aveva appena fatto andava fuori dal comune, era riuscito a elencare gli ingredienti di un piatto preso a caso dalla sala, per giunta nei minimi dettagli, doveva essere una sua abilità e difatti poco dopo accennò alla sua appartenenza agli Yakushi, uno dei clan di Oto conosciuti anche negli altri villaggi per essere quasi degli immortali. Iniziavo a capire il perché di tutta questa riverenza verso il nostro ospite, avevamo davanti una possibile leggenda? dalla bestia che aveva evocato al porto probabilmente si. Rimasi per un attimo stupito da quello che aveva fatto e in compagnia anche del nostro ristoratore di fiducia Jinka che un po' indispettito si fece da parte vista la sua inutilità date le incredibili capacità del ninja che aveva davanti.
    Capisco, vuoi essere un usciere. Bravo, mi pare ottimo. Sai vero che i Guardiani hanno un rischio di morte triplo rispetto ai comuni ninja? Rispose lo Shinobi alla mia affermazione di voler diventare un guardiano di Kiri, effettivamente poteva essere vero, se quel giorno lui fosse arrivato con l'intento di distruggere la città probabilmente sarei morto senza neanche scalfire il suo corpo, detto ciò però la mia dedizione a proteggere le persone che amavo era sicuramente più forte della paura della morte, non ero riuscito a proteggere Kimiko in quell'oscura giornata dove la mia vita era cambiata ma, una volta ritrovata e riportata al villaggio insieme a me, avrei protetto lei e tutte le altre persone del villaggio con la mia stessa vita. Se vuole mettermi in soggezione non deve parlare di morte, qua a Kiri siamo abituati fin da bambini a combattere contro di essa Guardai il sensei Youshi, proprio lui aveva iniziato me e Sekiro alla Nebbia di Sangue, un rito che ci metteva davanti alla morte per volere del villaggio, quella situazione sicuramente mi aveva temprato. La paura della morte non sempre è un male, anzi, una volta sconfitta spesso è propio quella che ci da la forza di combattere con ancora più ferocia e forza, non crede? Chissà come la pensava un ninja che, da quel che sapevo, poteva essere quasi immortale e che quindi nel tempo poteva aver perso quella paura.
    Quando Sentii la voce di Kensei-Sama arrivare dalle mie spalle mi sentii quasi sollevato, forse quella situazione inusuale e estremamente delirante stava per finire. Il Mizukage si sedette insieme a noi e con la sua solita presenza iniziò con qualche domanda di rito a cui il ninja di Oto non esitò a rispondere. In realtà un pò sottotono. E' da quando sono arrivato che li stuzzico o li bulizzo ma niente. Chinano il capo mezzi spaventati e abbozzano. Avrei voluto un minimo di rabbia o di risposte un pò più sanguigne così da schiacciarli con un pò di vero terrore e invece niente. Sicuro che abbiano spina dorsale? prima ancora che potessi accennare ad una risposta, guidato direttamente dall'orgoglio macchiato da quelle parole, il nostro Kage non si tirò indietro e per la prima volta rispose a tono allo Shinobi. Non riuscii a evitare uno sguardo di approvazione verso la nostra più alta carica al villaggio, finalmente la situazione si era ristabilita a come doveva essere. Anche le parole successive furono alquanto inusuali, e nuovamente, alle strane richieste di quell'uomo, Kensei reagì freddo e gestendo in modo impeccabile la situazione. In quella situazione mi sembrava di essere ai piedi di due grandi Dei che, a colpi di parole ben piazzate, si stavano scontrando nell'arte oratoria.
    La Discussione si spostò poi, finalmente direi, a ciò per cui era qua il nostro ospite nel mentre che il nostro boccale veniva riempito di birra, nuovamente Febh ci invitò a bere, preso il boccale lo portai alle labbra assaggiando quella bevanda tanto decantata da Jinka, non male per niente. L'ospite inatteso aveva da fare nelle due principali isole di Kiri, Genosha e Azumaido, ero stato in tutte e due e sapevo di cosa si stava parlando e, quando il Mizukage affermò che sia io che Youshi poteamo essere delle buone guide per quei posti, nuovamente un po' di ansia tornò ad assalire la mia mente. Fare da guida a quella persona sarebbe stato parecchio difficile, avevamo passato poco tempo con lui e già la situazione stava diventando pensante, non osavo pensare a parecchi giorni insieme alla ricerca di ciò che serviva allo Shinobi. Detto ciò non potevo farmi indietro nel caso ci fosse stata l'occasione per brillare davanti al nostro Kage, quindi in caso non sarei tirato fuori. Sorvolerò sulla quasi possibile distruzione del locale di Jinka, un richiamo nel posto in cui ci trovavamo di una lucertola, probabilmente gigante, non era proprio l'idea migliore e, per fortuna, il Mizukage subito cerco di far desistere Febh da quell'idea.
    Il discorso poi si fermò sulla scintilla di neve, probabilmente un fiore ritrovato ad Azumaido? difficile da decifrare ma sicuramente ne avrei saputo di più di li a poco. Restai in silenzio ad ascoltare il resto del discorso controllando ogni tanto Youshi e Kensei, chissà che da tutto questo non ne sarebbe uscito qualche lavoro per il sottoscritto.


     
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    Robatayaki Bistro


    VI

    Seguirono altre piccole provocazioni da parte del nostro ospite verso il ristoratore, più che la maleducazione nel prendere il cibo dal tavolo di un altro ospite - a cui lanciai un'occhiata severa e perentoria facendolo tacere mentre si voltava infuriato verso Febh-sama - rimasi incuriosito dalla naturalezza con cui elencò gli ingredienti utilizzati da Jinka, piegai le labbra verso il basso stupito Però, non male Febh-sama e proseguii quando fece delle considerazioni sulla nostra tempra No, non è esattamente così, signore sistemai le bacchette sul tavolo A differenza di Jinka-san, noi siamo addestrati per valutare chi abbiamo di fronte. Tanto nei combattimenti, quanto in situazioni come questa alzai le spalle rilassato bevendo l'ultima goccia di birra rimasta nel bicchiere Quindi, dato il suo ruolo e considerata l'importanza dei buoni rapporti tra i nostri villaggi, dubito che continuare a provocarci porterà a qualche risposta da parte nostra, Febh-sama

    Quando il discorso proseguì non riuscii a nascondere lo stupore, sbattei la palpebra un paio di volte spostando il capo indietro. Guardai il bicchiere e iniziai a domandarmi se la mia prossemica così accentuata fosse il risultato della bevanda che ero costretto a bere C-cosa vuola dire, mi scusi, che lei e il Kokage avete ucciso Orochimaru, Febh-sama? mi grattai il naso realizzando sempre meglio con chi stessi condividendo il pasto e, alla sua domanda, risposi rapido prima di poter toranare alla rivelazione precedente Sì, sì è stato in concomitanza dell'attacco di Cantha, all'epoca ero un bambino e ho vissuto gli eventi da una prospettiva distante, meno coinvolta diciamo. Comunque, ha tutta la mia curiosità rispetto a quanto ha detto prima lasciai cadere qualche attimo di silenzio per cercare di capire se potessi riprendere il discorso Come avete fatto a sconfiggerlo? Dov'era, in che stato e quale strategia avete utilizzato?Nel frattempo era tornato Hideo dalla cucina e, con lingua dritta, rispose alle intimidazioni o consigli dell'amministratore dimostrando che la disciplina kiriana e la sua realizzazione stavano dando ottimi frutti. Un sorriso mi si aprì sul volto ascoltando le sue parole e feci un leggero movimento con il capo in segno di approvazione.

    Quindi venimmo raggiunti dal Mizukage, il primo scambio di battute tra di loro svelò subito le intenzioni, non molto celate, dietro le azioni dell'amministratore di Oto: provocarci per poi dare dimostrazione della sua forza. La risposta del Kage fu puntuale e aderente alla realtà, vi fu inoltre un commento sul diverso approccio di alcuni ninja del Suono e non potei che pensare a Kato-san e le sue vicende.
    Arrivò dunque il momento in cui Febh-sama ci disse le motivazioni che l'avevano spinto, oltre l'impellente necessità di una vacanza, a venire nel Paese della Nebbia. La sua attenzione era principalmente rivolta verso le due isole gemelle dell'arcipelago kiriano: Genosha e Azuimaido. La prima era di suo interesse perché aveva ricevuto informazioni circa un gruppo di lucertole presenti sull'isola, cosa di cui non avevo nessuna informazioni in merito; la seconda per via di una cosa che chiamava "scintilla di neve", non sapevo cosa fosse e non si perse in alcun tipo di approfondimento, dalle sue parole successive sembrò però fare riferimento ad un fiore o una pianta particolare.
    Alzai l'occhio dal bicchiere colmo di birra mentre il Mizukage mi nominava come esperta guida dell'isola di Genosha, effettivamente da quando mi ero preso l'onere di gestire la Nebbia di Sangue, avevo più volte visitato l'isola alla ricerca di luoghi adatti ad ospitare gli scontri tra gli shinobi. Bevvi un gran sorso, pensando che forse quella bevanda avrebbe potuto darmi la forza di accompagnare il nostro ospite a Genosha, quindi posai il bicchiere e lo osservai torvo ragionando su quella sensazione strana che mi stava prendendo la testa Uhm? il mio sguardo si mosse dal Kage all'amministratore e poi verso il genin. Forse stavo iniziando a subire gli effetti della birra Ah Genosha, sì, sì quando vuoi chiuso l'occhio realizzando che gli avevo appena dato del tu, quindi infilai due dita nel colletto della maglia allargandola e lasciando che un po' di aria fresca mi aiutasse a tornare lucido Magari viene pure Hideo-san, da quanto non torni sull'isola? domandai con un sorriso evidentemente violento e divertito, ma meno ragionato e contenuto di quelli che ero solito mostrare.
     
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    È colpa tua. Ratty

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    ...e un pò di movimento.

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    Si ma se voi non vi fate provocare io poi come mi diverto? Dai, sembrate tutti Kato, con quella scopa su per il fondoschiena! Alzò gli occhi al cielo. Non puoi immaginare quanto sia irritante quel tipo tutto impostato, se solo si lasciasse andare un poco! Poi verso Hideo. Se diventi guardiano vedi di non essere come Kato Yotsuki...tutto impostato. Mai una cosa fuori posto. Una lagna! Se non fosse fidanzato con Hebiko lo avrei mandato al diavolo già da tempo. Stava evidentemente esagerando, essendo convinto che kato tutto sommato facesse il suo ma fosse troppo formale...e intanto spargeva le sue personalissime interpretazioni sulle relazioni a Oto.

    Youshi intanto quasi sputò la birra quando lo Yakushi svelò la sorte che era toccata al precedente Kokage. Si, certo. Confermò facendo spallucce. Beh prima lo abbiamo attaccato e poi mentre scappava ferito gli ho fatto crollare un palazzo addosso. A lui e a tutti i corpi di riserva che si era preparato. Sghignazzò. Il Vecchio Serpente non si immaginava che potessi spaccare tutto così. Ah, quella volta sì che è stato divertente! Poi sui due Kiriani. Qui invece come lo avete fatto secco? Lo avete annoiato a morte con racconti di pesca? Gli avete dato dello storione avariato? O è bastata una boccetta con aria pulita e non satura di odore di pescato?

    Hideo gli diede poi la sponda, finalmente, per un briciolo di rappresaglia quando disse che non sarebbe mai riuscito a metterli in soggezione. Oh, Hidecoso...se volessi metterti in soggezione non userei le parole. Farei questo. E sempre sorridente avrebbe sollevato la mano avvicinandola con deliberata lentezza verso il volto di Hideo, chissà come avrebbe percepito quel gesto il ragazzo che voleva diventare guardiano, ma non portò mai a termine la sua minaccia, interrotto dall'Arrivo di Kensei che era venuto a rompere le uova nel paniere. Lo Yakushi ritrasse la mano con uno sbuffo, accogliendo poi il Mizukage.

    I due sottoposti si fecero muti, lasciando che fosse Kensei a rispondere alle domande e pungolature dello Yakushi, con suo sommo dispiacere. Non ci vedo nulla di male a chiedere pietà per la propria vita. Replicò con tono scanzonato. Non che mi sia capitato di recente, ma da ragazzino un sacco di volte. Aggiunse facendo spallucce. Alla fin fine il più forte è quello che ottiene quello che vuole e sopravvive fino alla fine. Non chi si fossilizza in schemi rigidi e non osa mai. Io aspettavo che uno di loro reagisse per dare spettacolo, magari dopo lo avrei ricompensato. Ma non hanno osato e ora non lo sapranno mai. Aggiunse prendendo un cucchiaio e cominciando a farlo ruotare in equilibrio sull'indice. A Oto conta solo quello che uno desidera, sai? E se non osi mai, se non sei pronto a farti avanti anche rischiando, anche poi piegandoti davanti a chi è più forte, allora difficilmente avrai quello che vuoi. Mentre parlava, forse catturando l'attenzione, la posata sul suo dito continuava a ruotare via via più veloce, una velocità assurda considerando che lui non stava facendo nulla per mantenere l'equilibrio o accelerarla.

    E onestamente, quando si è forti che senso ha andare a cercare prede più forti da sottomettere? Il mio ego è perfettamente soddisfatto quando schiaccio le mezze calzette. Dar loro l'impressione di potercela quasi fare e poi schiacciarli in modo epocale è una soddisfazione incredibile, dovresti provare. E mentre Kensei sistemava meglio la sedia, lanciando una sorta di sfida, la posata sfuggì al dito dello Yakushi finendo per rimbalzare sotto il tavolo. Lui mantenne lo sguardo fisso sulla maschera, con un sorrisetto beffardo e provocatorio. Mio caro Mizukage...quando si parla di instillare vero terrore e di schiacciare... Mormorò, senza distogliere gli occhi. Io non provo affatto. Io faccio. Sull'eco di un "non c'è provare" che disse un vecchietto rugoso con la demenza qualche tavolo più in là, Febh poi allentò la tensione andando ad appoggiarsi sulla sedia con la grazia di un sacco di patate. Ma magari se ne può parlare in un secondo momento. Anche perchè da quando sei arrivato questi due sono rigidi come stoccafissi: una noia incredibile.

    Venne il momento di spiegare i motivi della sua visita, e come previsto, per come aveva formulato la frase, sia il Mizukage che gli altri due si focalizzarono sui suoi obiettivi riguardo le isole gemelle, tralasciando quel che aveva detto su una commissione anche sull'isola principale. E badò bene di non rimarcarlo. Avuto quello che nella sua testa era un permesso di muoversi ovunque volesse e annuì in segno di ringraziamento. Bene, allora non devo spiegarti niente. Dobbiamo solo scoprire dove cresce e prenderla. Sperando che i pollini non ci distruggano i polmoni. A me non crea problemi, ma tu sembri fragilino da quel punto di vista. Disse al riguardo della Scintilla di Neve. Da quello che ho capito c'è un laghetto che è gelato quasi tutto l'anno da qualche parte nella zona nord dell'isola, e sulle sponde cresce questo fiore. Ci sono bestie feroci e tutta una serie di cose divertenti, oltre al pericolo intrinseco del fiore stesso. Quindi se non vuoi che io devasti mezza isola sarà meglio avere una guida con me. Quanto a Genosha finalmente sembrò che Youshi e Hideo si fossero destati dal torpore. Con questi due? Perfetto. Ammetto che ho avuto un briciolo di terrore al pensiero che mi affibbiassi quel tizio strano coi capelli rossi che ho incontrato per la faccenda dell'Era Glaciale.

    Quindi schioccò le dita, verosimilmente richiamando l'attenzione sul suo viso. Ah, magari questo è un buon secondo momento, che dici? Si riferiva alla sua frase di stemperamento di poco prima, una frazione di secondo prima che da terra il cucchiaio prendesse il volo con estrema violenza verso il volto di Kensei, verosimilmente forando il tavolo e provocando un terribile spostamento d'aria [Tecnica 1,2,3]Potenza 105 - Concentrazione Nera+8 tacche, Precisione Nera+3 tacche, Penetrazione 3 (ignora decisamente il tavolo)

    Corpo Perfetto Vel -5, Res +5
    Biofeedback Con+5, Res-5
    Stile di Comb Perfetto Con+3
    Ninjutsu Perfette e Inarrestabili 3 talenti applicati a
    . Il colpo in realtà non voleva ferirlo, gli sarebbe letteralmente passato accanto al viso forse scheggiando appena la maschera, tanto era preciso. Quando lo Yakushi aveva fatto cadere il cucchiaio aveva calcolato con cura il rimbalzo per metterlo nella giusta posizione, abbastanza lontano da impedire ai due sottoposti kiriani di raccoglierlo e comunque sotto il tavolo, così da obbligare eventuali camerieri a chiedere il permesso prima di recuperarlo, cosa che nel caso avrebbe detto di lasciar stare. Poichè la posata era stata sottoposta alla rotazione una volta, non era un problema riattivarla nel giro di poche decine di secondi, caricandola di energia cinetica e scagliandola con la massima potenza e velocità nella direzione desiderata! Ovviamente questo sarebbe capitato anche se fosse stato in mano a qualche sventurato che avesse provato a raccoglierlo.

    Febh Yakushi sorrise, malefico. Giusto per ricordare che, quando si tratta di me, bisogna sempre prepararsi al peggio, in qualunque circostanza. Se poi vorrai fare un pò di sparring basta dirlo. Mizukage. A vedere se Kensei avrebbe reagito alla provocazione, perchè di questo si trattava, o meno. Avrebbe seguito ciò che professava per i suoi sottoposti, sul mantenere la calma?
     
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    ~ The Red Capes are coming!

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    Capitolo Unico


    Atto III
    Lupus in fabula! †



    Com'è che avevo detto? Con Febh Yakushi non si può girare intorno alle cose per molto tempo se non vuoi che le cose non inizino a girare rapidamente intorno a te. E, dannazione, Febh non ci diede neanche il tempo di provare a girare intorno alle cose che subito qualcosa iniziò a girare intorno a noi, o, più precisamente vicino, molto vicino, al sottoscritto ed al suo volto.
    Sapevo che ragionare con lo Yakushi era come fare l'equilibrista su un filo teso nel vuoto: una mezza parola sbagliata, un salto semantico eccessivamente ardito, una indecifrabile metafora ed avresti potuto rischiare di cadere nel vuoto. Se poi si considera le fredde e poderosissime folate del vento della follia e del chaos che imperversava nei discorsi dell'Otese, la vera impresa si identificava nel prendere la decisione di provare a fare i funamboli, non nell'atto stesso del funambolismo.
    Non ci vedo nulla di male a chiedere pietà per la propria vita. Non che mi sia capitato di recente, ma da ragazzino un sacco di volte. Alla fin fine il più forte è quello che ottiene quello che vuole e sopravvive fino alla fine. Non chi si fossilizza in schemi rigidi e non osa mai. Io aspettavo che uno di loro reagisse per dare spettacolo, magari dopo lo avrei ricompensato. Ma non hanno osato e ora non lo sapranno mai. Sorrisi ironico sotto l'Elmo. Mi domandai cosa avrebbe fatto a Kato Yotsuki se avesse saputo che, piegandosi e decidendo si sopravvivere e quindi, secondo questo ragionamento, dimostrandosi forte, aveva venduto Oto ai Lupi d'Hayate. Per sua fortuna c'ero io a tenere a bada quella situazione. Quello che però mi diede da pensare non furono tanto queste parole, a cui trattenni, in una prima battuta, una puntuale risposta, ma quello che fece: prendendo un cucchiaio, lo Yakushi iniziò a farlo vorticare grazie alle sue capacità sulla punta del dito, senza toccarlo. Stava dando sfogo delle sue capacità e, come avevo imparato, sia attraverso i ricordi lontani della persona che fu che nell'esperienza ad Oto, quello non era mai un bene. E onestamente, quando si è forti che senso ha andare a cercare prede più forti da sottomettere? Il mio ego è perfettamente soddisfatto quando schiaccio le mezze calzette. Dar loro l'impressione di potercela quasi fare e poi schiacciarli in modo epocale è una soddisfazione incredibile, dovresti provare. Quando però disse queste parole, dovetti interromperlo. Febh, ti sei appena contraddetto o, per lo meno, hai detto una cosa che in parte contraddice il tuo discorso precedente. Spiegai, rimanendo impassibile e composto al tavolo. Se per dimostrarsi forti bisogna osare, che senso ha dimostrare la propria forza sui più deboli? Certo, si sopravvive, ma non si osa affatto, anzi, ci si crogiola nella propria sicurezza, il contrario esatto dell'osare. Inoltre, come fai a dire che non si deve cercare prede più forti da sottomettere se il più forte è chi osa per ottenere quello che vuole? Guardai poi i miei due ninja. Devo concedertelo, comunque. Saper osare è una forma di potenza. Ma lo è alla stregua dell'essere persone onorevoli, ligie e lungimiranti. I miei ninja, infatti, non sono interessati ai tuoi doni o premi: sanno che se si comporteranno come Kiri chiede loro sarò io stesso a ricompensarli. Quindi nessuno perde niente qui, se non te: tu perdi la tua occasione di dare vanitosamente sfogo alle tua capacità. Tacqui, facendo continuare a quel punto l'Amministratore del Suono. E le sue frasi mi portarono a rispondere a tono, ovviamente, ed a sfidare il mio esercizio di funambolismo. Tuttavia la vidi: la vidi la scintilla di malvagità e irrazionalità divampare negli occhi dello Yakushi mentre sistemavo la mia sedia. La vidi ma soprattutto la notai, quando egli fece, volutamente cadere la posata con cui si stava divertendo. Conoscevo ormai abbastanza bene Febh Yakushi da sapere che qualsiasi cosa facesse non era mai per caso e, soprattutto, non avrebbe mai dato modo a nessuno di poter additare una sua mancanza, una sua debolezza, un suo errore. Un gesto come quello doveva essere la plateale esecuzione di qualcosa ed il fatto che avvenisse esattamente dopo che io avevo risposto piccatamente ed a tono ad una sua sfida, era un chiaro segnale di pericolo. Mio caro Mizukage...quando si parla di instillare vero terrore e di schiacciare... Io non provo affatto. Io faccio. I suoi occhi non si mossero dalla fessura del mio elmo e tanto meno fecero i miei, reggendo testardamente quel gioco di sguardi. Provò poi a stemperare la tensione con una battuta su Youshi ed Hideo ma non fui persuaso. Avevo i sensi e le percezioni tese dal primo istante in cui ero entrato - vi ho già descritto tali sensazioni nell'atto scorso - per questo non riuscii a lasciare andare la presa sull'otese, continuando ad osservarlo e studiarlo anche quando lui cercò di cambiare discorso.
    Notai poi che la mia frase vaga e ariosa sulle sue possibilità destò l'effetto desiderato: Febh abboccò all'amo ed io potei concedermi una piccola soddisfazione in quell'evidente gioco degli scacchi dove Febh utilizzava sole regine ed io soli pedoni. Ma anche i pedoni, se posizionati sapientemente, possono mangiare le regine. Bene, allora non devo spiegarti niente. Dobbiamo solo scoprire dove cresce e prenderla. Sperando che i pollini non ci distruggano i polmoni. A me non crea problemi, ma tu sembri fragilino da quel punto di vista.Come al solito, potresti rimanere sorpreso dalle mie capacità. Replicai, non sapendo neanche a cosa si riferisse esattamente. Ma se era in grado di uccidere, io sarei potuto non morire e tanto mi bastava. O almeno credevo. Da quello che ho capito c'è un laghetto che è gelato quasi tutto l'anno da qualche parte nella zona nord dell'isola, e sulle sponde cresce questo fiore. Ci sono bestie feroci e tutta una serie di cose divertenti, oltre al pericolo intrinseco del fiore stesso. Quindi se non vuoi che io devasti mezza isola sarà meglio avere una guida con me. Sobbalzai leggermente all'idea di Febh che rendeva Azumaido non tanto la gemella di Genosha quanto la gemella di una famosa città mitologica occidentale, il cui destino fu segnato dal suo sprofondamento nel mare. Ti accompagnerò io stesso. Nel nord dell'isola stiamo ricostruendo villaggi e tradizioni perdute nel tempo e da poco ritrovate. Gradirei si prestasse attenzione a deve si mette i piedi e cosa si distrugge. Quando poi si riferì a Fudoh - la cui partecipazione alla missione "Era Glaciale" era stata supervisionata ed approvata da me medesimo - la risposta sorse spontanea. Per quella faccenda dei Cremisi ci affibbiaste Tasaki. Non credo che Fudoh possa essere peggio di quel tuo ninja. Ed anche Febh avrebbe avuto difficoltà a controbattere a tale affermazione.
    E proprio quando mi aspettavo che la cosa fosse terminata, avendo sfruttato un sapiente allentamento della tensione, Febh preannunciò quanto effettivamente aveva minacciato in precedenza. Schioccando le dita, lo Yakushi si anticipò: Ah, magari questo è un buon secondo momento, che dici? L'eco delle parole precedenti risuonò come una campana infernale alle mie orecchie ed il successivo rumore metallico che sentii distintamente venire da terra mi aiutò nel comprendere cosa stesse per succedere. Istintivamente, rilasciai il mio odio nell'ambiente, gelando il sangue di tutti i commensali presenti all'interno di quella locanda. La sensazione di una morte rapida e funesta avrebbe avvolto ed oppresso i cuori di tutti coloro che si trovavano ad almeno mezzo isolato dal ristorante. Febh, però, era l'epicentro di tutto quell'odio. [Attivazione Kinjutsu - Azione I]

    Kirai Mugen - 嫌い 無限
    Kinjutsu di Taki

    Ad Attivazione
    La tecnica speciale prevede un consumo d'attivazione. L'attivazione richiede un consumo Medio di chakra. Puo' mantenere la tecnica attiva per 3 round ogni livello dispari nella tecnica speciale posseduto.
    [L'attivazione richiede slot tecnica]


    Caratteristica dei Portatori: Forza Aumentata (+3 Tacche)


    Vita dall'Odio: All'attivazione, l'utilizzatore può generare Vitalità extra temporanea, annullando anche gli status. L'utilizzatore può convertire uno status Leggero in un danno ½ Leggero alla vitalità, uno status Medio in danno Leggero, uno status Grave in Medioleggera, avvelenamento escluso. L’utilizzatore non può svenire né morire fintanto che la TS è attiva, anche se la sua vitalità è scesa a zero o ha subito danni mortali.
    Instillare Odio: L'utilizzatore accentua il suo odio fino a farlo trapelare in un'area circolare con centro se stesso. L'odio influenza il comportamento dei presenti rendendoli tendenzialmente più aggressivi, concretizzandosi in Unità d'Odio. All'attivazione, l'utilizzatore può assegnare Unità d'Odio a un nemico entro il raggio di Instillare Odio. Ogni Unità d'Odio instillata riduce di -1 tacca una statistica avversaria. Instillare Odio costa slot azione/tecnica e un consumo ½ Basso per ogni persona oltre la prima. L'utilizzatore, all'attivazione o per slot azione/tecnica, può instillare al massimo un numero di Unità d'Odio pari a 1+1 per livello di tecnica speciale. Più Unità d'Odio vengono assegnate ad uno stesso bersaglio, maggiore sarà la sua tendenza ad azioni aggressive e violente. Le Unità assegnate non possono essere redistribuite fino alla disattivazione della Tecnica Speciale. L'utilizzatore può autoassegnarsi un malus di 1 tacca a una statistica principale per livello dispari di TS, generando 1 Unità d'Odio extra, che può essere assegnata senza rispettare il limite per round. Mantenere le unità d'Odio costa Basso per ogni avversario cui è stato instillato odio.
    Odio Incarnato: L'utilizzatore ha le seguenti imposizioni: se possibile, farà soffrire gli avversari; non risparmierà nessuno dalla morte, se non controproducente; non presterà soccorso a chi è in difficoltà, se si è dimostrato debole; non cercherà mai di placare gli animi; Le imposizioni sono sempre attive. Se rispettate le imposizioni, l'utilizzatore sarà Odio Incarnato anche se disattivata la tecnica speciale ed otterrà un miglioramento alla protezione naturale.
    Backfire: Causa Scoordinato e Indebolito in tutto il corpo per un numero di round pari ai round d'utilizzo. Riattivare la tecnica speciale annulla gli status negativi. L'utilizzatore può attivarla 1 volta al giorno ogni livello pari della tecnica speciale, altrimenti alla disattivazione sarà Affaticato. Nei combattimenti in arena, il giocatore non avente backfire può decidere di incrementare la durata dello scontro: lo scontro potrà continuare, oltre i limiti prestabiliti, per tutti i round di backfire non conteggiati nei limiti di round dello scontro

    Livello IV (Chunin Nera - Jonin Viola)
    • Attivazione: La Vitalità extra è pari a 12 leggere.
    • L'utilizzatore genera 12 Unità d'Odio.
    • Il malus massimo per statistica causato da Instillare odio è -5 tacche.
    • Instillare Odio ha raggio di 24 metri.
    • Odio Incarnato concede un bonus di +10 alla Protezione Naturale

    Insillo 5 unità d'Odio all'Attivazione in Riflessi + 5 con Slot Azione in Resistenza + 2 extra in Concentrazione dandomi Malus in Resistenza.
    Un istante dopo e da sotto il tavolo il crepitio di fulmini ed il rombo dell'aria vorticante quasi ci spostò dai posti che avevamo occupato. Il cucchiaio che in precedenza aveva fatto ruotare schizzò verso l'alto con velocità e potenza disarmante, trapassando il tavolo e dirigendosi verso il mio volto. Ebbi un solo istante per calcolarne la traiettoria e ricorrere ai ripari. E lo feci.
    Il mio sguardo si spostò su Febh. Tutto l'odio che avevo concentrato nella sua figura si tramutò in malevola corruzione: il chakra che fluiva dal suo corpo verso l'oggetto che stava animando perse d'efficacia ed effetto. Il cucchiaio lentamente iniziò a rallentare la sua corsa e la rotazione sul suo asse verticale diminuiva di istante in istante la sua rivoluzione; le saette crepitanti di quel colpo, infine, staccandosi dal centro del raiton, si deformavano ed appassivano come piante morte, cadendo verso il basso finché la spinta stessa del fulmine non s'interruppe totalmente. Spostai la mano oltre la mia testa, rapido, afferrando il cucchiaio: quel colpo non avrebbe mirato a zone sensibili o mortali, era soltanto una sfida lanciata dallo Yakushi. Con forza, lo conficcai nel tavolo, accanto al piatto dello Yakushi, col manico rivolto verso l'alto. Dosai la forza perché non spaccassi il tavolo a metà. Credo ti sia caduto questo, Febh. [Tecnica II - Difesa I - SGV][Tecnica]

    Annichilamento dell'Odio - Shōmetsu no jutsu
    Villaggio: Taki
    Posizioni Magiche: Nessuna (0)
    L'utilizzatore può corrompere i jutsu degli avversari cui ha Instillato Odio, tramutando le Unità d'Odio instillate in malus alle tecniche eseguite nel round. Ogni Unità d'Odio così impiegata riduce di 5 la potenza delle ninjutsu, dei fuuinjutsu e di 5 l'efficacia delle genjutsu; se la tecnica non ha potenza, la danneggerà di ½ basso per ogni Unità d'Odio. Se azzerata la potenza, non produce effetti. L'utilizzatore, quando utilizza Annichilamento dell'Odio, può Instillare Odio una volta senza pagarne il costo. Odio Incarnato deve essere attivo.Tipo: Ninjutsu - Ninpou
    Sottotipo: Supporto
    (Consumo: ½ Basso ogni 5 di potenza)
    [Richiede Kirai Mugen - 嫌い 無限 I]
    [Da genin in su]

    Converto 10 tacche di malus alle stat (Riflessi e Velocità) in malus alle tecniche, diminuendo la potenza di tutte le tecniche eseguite nel round di 50 o 5 bassi, se non hanno potenza.
    Annulla dunque 50 da Hajime, 50 da Kaminari e riduce di 5 bassi (costo 2,5 bassi totale), annullando, Biofeedback.
    La velocità del colpo diventa Nera+3 (perfezionista) - 2 (Instillare Odio) = Nera+1, cioè 725.

    [Difesa I]
    Riflessi: 700 + 75 (Impasto) = 775
    Protezione naturale 10 (Odio Incarnato) vs 10 (Arma Impropria) Potenza Colpo
    Ferita Lieve da contusione alla mano.

    [SGV]
    Forza: 850.
    Velocità: 700 .

    Rilasciai l'odio, riassorbendolo dentro di me e disattivando la mia tecnica speciale, prima che Febh, colto dall'ira più nera, potesse dare altro spettacolo. Se vuoi sorprendermi, Febh, cerca per lo meno di farlo con una tecnica che non mi hai insegnato tu stesso. Anzi, a questo proposito ... il tono si fece più leggero e divertito. ... che ne diresti di insegnarmi qualche altro trucchetto per l'Arte della Rotazione o per il controllo del chakra? La nostra programmata gita ad Azumaido potrebbe essere il luogo perfetto ed io sono un insaziabile studente. Ciò che maggiormente mi premeva, in quella situazione, era che Hideo e Youshi non finissero feriti o coinvolti in alcun modo. Per ora stavano gestendo alla grande tali pressioni, complice anche la mia speciale capacità di fungere da pungiball.




    Chakra:
    Vitalità:
    En. Vitale: 30/30
    Statistiche Primarie
    Forza: 850
    Velocità: 700
    Resistenza: 700
    Riflessi: 700
    Statistiche Secondarie
    Concentrazione: 700
    Agilità: 700
    Intuito: 700
    Precisione: 700
    Slot Azione
    1:
    2:
    3:
    4:
    Slot Difesa
    1:
    2:
    3:
    4:
    Slot Tecnica
    1:
    2:
    3:
    Equipaggiamento
    • Sistema di Ancoraggio dell'Arto Artificiale × 3
    • Cotta di Maglia Completa × 1
    • Elmo integrale dell'Inquisitore × 1
    • Specchietto in Metallo × 1
    • Spiedi Potenziati × 1
    • Arto Artificiale Kiriano Superiore × 2
    • D-Visor dell'Elmo da Inquisitore × 1
    • Lente per D-Visor - Visione Telescopica × 1
    • Tonico di Recupero Medio × 1
    • Tonico di Recupero Superiore × 1
    • Lente per D-Visor - Visione Fotocromatica × 1
    • Tonico Coagulante Superiore × 1
    • Yakusoku Kenkichi × 1
    • Simbolo della Stella × 1
    • Braccio Sinistro dell'Inquisitore × 1
    • Gakutensoku × 1
    • Equipaggiamento Debilitante × 1
    • Unagi × 1

    Note






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    Pipistrelli
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    ⼽ Equilibri Rotti? ⼽



    Ed ecco che uscì finalmente ciò che passava in testa a quel ninja che, con il passare del tempo, si definiva sempre di più davanti ai nostri occhi, tutto ciò che stava dicendo era proprio per cercare una nostra reazione, tutti i dubbi erano svaniti, avremmo dovuto resistere a quelle provocazioni fino all'arrivo del Mizukage.Lo Shinobi poi parlò anche di un certo Kato Yotsuki, nome sconosciuto alla mia conoscenza.Secondo lei Kato non fa bene il suo lavoro da guardiano? portai la birra alla bocca prima di continuare In quel caso sarebbe bello vederlo all'opera, almeno imparerei cosa non fare! Strano che una frase del genere uscisse dalla mie labbra, solitamente in quel contesto sarei rimasto più serio ma probabilmente la birra un minimo di effetto lo stava avendo ormai.
    Alle mie parole sulla nostra avversione alla soggezione della morte invece il nostro ospite rispose in un modo ancora più strano, dopo quella che sembrava una velata minaccia, iniziò ad avvicinare la sua mano al mio viso, molto lentamente, avrei avuto tutto il tempo per fermarla ma cosa sarebbe successo in caso fossi stato così impulsivo? Cercai di trattenere i miei istinti inibiti dall'alcol il più possibile, la pressione del momento causò un improvviso brivido lungo tutto la schiena che per un secondo mi bloccò davanti a quella mano che sempre più si stava avvicinando, i miei occhi fissi verso di lei con un espressione che, più il tempo passava, più si trasformava quella di una persona preoccupata per l'impotenza di non poter rispondere a ciò che stava succedendo.
    Fu proprio allora che il Mizukage, con un tempismo incredibile, entrò nel locale palesandosi dietro di noi tra i vari sbuffi di Febh.

    Ed ecco che il discorso nuovamente finì sullo scontrarsi delle idee dei due ninja più rispettabili presenti nel locale, uno che cercava di avvalorare la sua tesi mentre l'altro andava a confutare le varie affermazioni del ninja di Oto. La frase che più mi colpì fu un affermazione francamente strana, che avrei pensato di sentire solo dai più codardi o malvagi uomini di questa terra. Se si è forti perchè prendersela con chi è più debole di te se non c'è ne nessun motivo valido? Molto meglio cercare qualcuno più in gamba di te in modo da migliorare ancor di più no!? Sul mio viso un'espressione dubbiosa fu seguita dal prendere la parola su quell'argomento appena ce ne fu l'occasione. Febh-Sama, lei pensa di essere arrivato all'apice della sua forza? cercando avversari più forti di me sono riuscito a migliorare incredibilmente in molti aspetti che probabilmente non sarei riuscito a sviluppare contro avversari di livello inferiore, per lei questo non vale più? Non mi sembrava una domanda che potesse indispettire il nostro ospite, anche se non conoscendolo bene quanto le altre persone al tavolo.. beh, forse sarebbe stato meglio non parlare?
    La discussione nuovamente trovò nelle parole dello shinobi di Oto degli spruzzi di minacciosità qua e la, non potevo vedere il viso di Kensei ma da come si muoveva sembrava essere piuttosto tranquillo, e se lo era lui, sarei rimasto anche io il più quieto possibile.

    Quando poi la conversazione si sposto nuovamente sul motivo della visita le informazioni entrarono velocemente nella mia mente che, come un giornalista sul suo taccuino, prendeva appunti per non perdersi nulla, anche se ogni tanto la mio concentrazione se ne andava e finivo a pensare a cose futili, come cosa avrei mangiato quella sera o a quanto fosse carina la ragazza del tavolo accanto a noi, ogni volta che mi riprendevo il pensiero era solo uno: La prossima volta niente birra quando si è alla presenza dei più importanti ninja al momento al villaggio.
    Il discorso si spostò su Genosha, l'isola della mia nebbia di sangue, effettivamente era un po' che non ci andavo. Come ogni ninja di Kiri avevamo delle conoscenze base di quel posto, non sarei stato utile quanto Youshi ma sicuramente tornarci insieme ad uno dei migliori ninja di Oto poteva essere una occasione da non mancare. E' dalla nebbia di sangue che non torno a Genosha, sarebbe davvero fi.. ehm.. un onore accompagnarvi Nuovamente l'alcol si fece largo senza problemi ma riuscii ancora a riprendermi in tempo per nascondere abbastanza bene il fatto.

    Lo schiocco delle dità di Febh fu come un il tuono di una tempesta estiva, sentii una sensazione stranissima, mai sentita prima, il mio sangue si gelò all'istante, stavo per morire!? di riflesso non riuscii a fermare il mio istinto di sopravvivenza e, con il miglior scatto che sarei riuscito a creare in quel momento, mi sarei alzano dalla sedia, facendola ribaltare all'indietro e prendendo più distanza dal tavolo. [Difesa I]Riflessi: 325 + 75 (Impasto Basso) = 400 Solo dopo realizzai che quell'inutile movimento sarebbe stato inutile se quel colpo fosse stato portato verso di me, visto che il tutto si era già concluso con il cucchiaio che Febh aveva fatto cadere poco prima ormai conficcato sul tavolo. Tutto ciò che rimaneva era un buco parecchio grosso nel tavolo, e dalla balistica del colpo, se così si può chiamare per un cucchiaio, sembrava essere stato diretto verso Kensei.
    Ripresi posto senza dire una parola per non peggiorare la situazione, la sensazione di morte stava svanendo, avevo visto probabilmente solo l'un percento della forza di quei ninja e già capivo che la strada era ancora molto lunga per arrivare al loro livello. Per fortuna Kensei non si degnò di dare troppa corda a quell'azione, anzi sembrava quasi divertito e ciò ristabilì un minimo la mia tranquillità.

     
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