Il massacro di vicolo cortoBasi per Nobu Kurogane

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    Il massacro di vicolo corto


    Basi per Nobu Kurogane - Post Primo



    Miyako Kurogane - 4 giorni prima del massacro di vicolo corto



    Firmo l'ennesima carta e la passo a Sayuri che fa un inchino e si volta.

    Stiracchio le braccia e allungo le gambe sotto la scrivania. Sbadiglio. Quasi quasi rimpiango quelle tre piccole pesti. Ho paura di come Shinichi e i ragazzi mi faranno trovare casa.

    Abbiamo finito per oggi, Sayuri?

    La bionda ridacchia e fa cenno di no con la testa. Ci sarebbe un ultimo appuntamento. Daijiro Kurogane.

    Sbianco. Me ne ero completamente dimenticata. Guardo l'orologio. Le 18:00. Chissà se Shinichi si ricorderà di preparare la cena.
    Vorrei tanto mollarlo ma... è un parente, seppur acquisito, ed è la prima volta che torna a Suna da anni. Un tempo lo avrei fatto. Me ne sarei fregata, avrei fatto una classica scenata da "principessa dorata" e sarei andata a mangiarmi un gelato.

    Poso la testa sul tavolo. Ma che esempio darei ai ragazzi?

    Alzo gli occhi al cielo e sbuffo. Fallo entrare.

    Daijiro si accomoda sulla sedia, dopo il classico inchino. Appoggia una scatola sul tavolo. Mi sono permesso...

    Chino la testa e prendo il dono, rifiutarlo sarebbe una mancanza di rispetto, anche se... Non dovevate, Daijiro-san. Tra noi del clan non è necessario attenersi a queste formalità.

    Lui scuote la mano. Schiocchezze, Miyako-san. Sono venuto a chiedervi un grande favore, invece.

    Poso la testa stanca sulle mani e mi porgo in avanti.

    Si porta la mano davanti alla bocca e tossisce. Dunque, come sapete sono da poco tornato a Suna e avrei bisogno di un aiuto. Non tanto per i vostri contatti commerciali ma... per mia figlia, Nobu.

    Mi sembra di ricordarla, devo averla intravista quando ancora era bambina quando papà e Daijiro devono aver concluso un qualche affare. Carina, pelle scura, capelli neri.

    La piccola Nobu, si. Dovete introdurla nei... "circoli giusti"?

    Non sarebbe la prima volta che qualcuno mi chiede di introdurre la figlia nell'alta società Sunese, alla ricerca di un possibile marito. Disdicevole, per me, ma chi sono io per giudicare? Mica il sogno di tutte è prendersi un investigatore barbone come marito.

    Daijiro avvampa. Forse ho fatto un buco nell'acqua. Shinichi sicuramente non l'avrebbe fatto.

    Scuote le mani, prende un sorso d'acqua e rimane fermo qualche secondo, in silenzio.

    A dire il vero Nobu... Nobu vorrebbe diventare una ninja. L'ho già iscritta all'accademia ma preferirei fosse seguita adeguatamente. Da qualcuno del clan. Solo che non conosco nessuno e...

    Ahia. La gestione dei ninja Kurogane è un terreno spinoso. Lui sa di sicuro che io sono in grado di utilizzare la Sakin, la sabbia dorata. Non è mai stato un mistero. Che... che sia questo il motivo che lo spinto a cercare proprio me?

    Comprendo. La materia è molto delicata. Ditemi, Daijiro-san... vostra figlia, Nobu... ha per caso... manifestato?

    Sbatte le palpebre. Un segno di stupore. Questo me lo ricordo. Manifestato? Intendete... il potere magnetico?

    Annuisco.

    No. Non ancora. A parte il mio illustre antenato, che spinse l'allora capoclan ad adottare la nostra famiglia come da tradizione, nessuno nella nostra famiglia ha più manifestato il potere del chakra magnetico. Figuratevi, lei è l'unica della mia famiglia che vuole fare la ninja.

    Faccio un grugnito. Se avesse manifestato il potere magnetico avrei potuto passare la palla ad Aizen e me ne sarei potuta lavare le mani. Invece... purtroppo è lui la persona più adatta.

    C'è qualcosa che non va, Miyako-san?

    Agito la mano. Nulla, nulla.

    Se era una bambina carina già anni fa, adesso sicuramente si dev'essere fatta una bella ragazza. Dannazione. Non voglio che Shinichi ci abbia a che fare ma... uffa. È la scelta migliore per lei.

    Per quanto la cosa possa essere... complessa da gestire ritengo che il ninja migliore per addestrare vostra figlia sia mio marito Shinichi. È uno dei chunin più valenti del villaggio. Vi avviso però... ha dei metodi... inusuali. Ed è incredibilmente severo. Ma non troverete insegnante migliore all'interno del clan. Pensate che è stato istruito, ai tempi, da Aizen-sama in persona!

    Ha solo quel difetto che gli piacciono troppo le donne.
    Daijiro sorride, mi ringrazia e posa la fronte sul tavolo in gesto di riconoscenza. Ci salutiamo e mi faccio dare i suoi contatti.

    Mi piace aiutare le persone e sono sicura che Nobu potrà diventare un'ottima Kunoichi. Specie perché, nonostante tutti i suoi difetti, Shinichi è un ottimo maestro. E le insegnerà senza tutta la pressione che avrebbe un ninja del clan. E senza tutto il peso di dover manifestare il chakra magnetico per forza.

    Si può essere degli ottimi ninja del clan Kurogane anche senza usare la Satetsu. E, se mai dovesse manifestarla, Shinichi potrebbe guidarla essendoci passato lui stesso.

    Si, è la scelta giusta. Sono fiera di me stessa. Anche se dovrò tenerli sotto controllo. Mi fido di Shinichi ma... a volte gli istinti sono difficili da domare. No, non posso permettermi di fidarmi ciecamente. Sarebbe stupido.

    La cosa ancora non mi va giù, anche se ho fatto la cosa giusta.

    Ho deciso! Stasera, per premiarmi doppia porzione di gelato. Sempre che i ragazzi non abbiano scoperto il comparto segreto della ghiacciaia e se lo siano sbafato tutto.

    ***



    Shinichi Kurogane - Primo giorno di addestramento di Nobu



    Dopo aver trovato alloggio nel quartiere del clan e preso accordi con Miyako Kurogane, Nobu sarebbe stata informata che il suo insegnate privato, un membro del clan di nome Shinichi, l'avrebbe aspettata il primo giorno di novembre alla sua dimora per l'inizio del suo addestramento. Avrebbe ricevuto indicazioni semplici e chiare e, in caso, avrebbe trovato qualcuno di disponibile ad accompagnarla.

    Si tratta di una casa semplice, ai margini della zona del clan, che disponeva di un ampio spazio sul retro. Certo, semplice per gli standard dei Kurogane significa una casa di lusso per gli standard di una persona normale e anche Nobu avrebbe potuto notare come anche da fuori sarebbe sembrata più sfarzosa rispetto ai normali edifici di Sunagakure.

    Una volta che avesse suonato al campanello, o bussato alla porta... sarei andato ad aprirle.

    Sono solo in casa. Niente attendenti, niente Miyako e niente figli (che dovrebbero essere andati tutti in gita ad una delle serre).

    Nobu avrebbe visto come la supero di quasi venti centimetri in altezza. Sono vestito con dei pantaloni e una maglietta di lino bianchi, molto leggeri, che lasciano intravedere il fisico muscoloso e la carnagione scura assieme alle numerose cicatrici che ricoprono il mio corpo. Gli abiti sono adornati da numerosi fermagli dorati, bracciali e gambali di metallo e una ampia cinta di cuoio con una fibbia d'oro. I capelli neri mi raggiungono le spalle e profumano di sambuco. Gli occhi azzurri si sarebbero fissati sui suoi.

    Un sorriso avrebbe accolto Nobu Kurogane nella mia casa: Tu devi essere Nobu. Benvenuta. Mi chiamo Shinichi e sarò il tuo maestro.

    Mi sarei spostato, invitandola a entrare. L'area dell'entrata non è molto ampia ma funzionale con spazi per riporre oggetti e indumenti da esterno, scarpe comprese che però, se lei avesse fatto gesto di togliersi, avrei invitato a tenere. La cosa che avrebbe potuto stupire la ragazza sono i numerosi tappeti e gli arazzi appesi ai muri. Saremmo passati dal corridoio di servizio, così da non sporcare di sabbia il resto della casa. Mancano i tappeti ma sono presenti diversi quadri di paesaggi naturali ai muri. Da una porticina di legno saremmo usciti di casa, passando al cortile interno. Il suolo è dura roccia, ricoperta da un leggero strato di sabbia. Ad una ventina di metri da noi, al centro dello spiazzo, si trovano tre sagome umanoidi di paglia, una fronte a noi e due a cinque metri di distanza dalla prima, a destra e sinistra. Dietro di loro, sul limitare dello spiazzo di nostra proprietà, si trova un salice. Faccio qualche passo, fino a raggiungere un baule. Lo apro e, al suo interno, Nobu avrebbe trovato varie armi da guerra del suo grado [Considera come se fossero presenti varie copie di equipaggiamento di lista e di villaggio dei gradi studente e genin].

    Prendo uno shuriken e un kunai. Cominciamo dalle basi. L'uso di queste armi. Gli shuriken, o stelle ninja, sono delle armi molto versatili non tanto per la loro potenza ma in quanto possono essere combinate con l'uso di fili ad altre armi o strumenti e, soprattutto, cosa quasi unica nelle armi da lancio...

    Mentre parlavo mi sarei portato a dieci metri di distanza dai bersagli. Infilo lo shuriken tra l'indice e il medio della mano destra e, facendo ruotare il braccio e la mano dall'interno verso l'esterno, da sinistra a destra, scaglio l'arma dandole un effetto e facendole compiere una traiettoria circolare. Il mio bersaglio è il centro del petto della sagoma di destra.

    Sono molto utili come distrazione, come assalto iniziale o per forzare una risposta dell'avversario. Specie se scagliati in gruppo o, appunto, combinati con fili, altre armi o bombe. Altre armi, come i Kunai o i coltelli da lancio, hanno sempre questa versatilità, sono più potenti e possono persino essere usati come pugnali in mischia. Tuttavia...

    Le avrei dimostrato lanciando un Kunai, che avrebbe colpito il bersaglio centrale. Possono seguire solo una traiettoria rettilinea. Anche i Kunai possono essere scagliati in gruppo.

    Avrei preso tre Kunai e li avrei scagliati contro il manichino di sinistra. Uno avrebbe colpito la spalla destra, uno la bocca dello stomaco e il terzo il fianco sinistro.

    CITAZIONE
    Cito dal regolamento: Attacco a Distanza: Richiede 1 slot Azione un lancio con traiettoria simile, speculare e contemporaneo di 8 armi minuscole, 4 armi piccole, 2 armi mediopiccole o 1 sola arma di dimensione maggiore. La gittata massima d'efficacia è 15 metri salvo indicato diversamente. Lanciare una singola arma senza volontà offensiva è un'azione Gratuita.

    Per il momento non preoccuparti delle terminologie specifiche come "Slot azione", "azione gratuita" o delle dimensioni delle armi. Ci penseremo in seguito. La cosa che mi interessa farti capire è la dinamica degli attacchi a distanza con le armi da lancio e cosa si intende praticamente con "simile", "speculare" e "contemporeaneo", concetti che ti torneranno utili specie se vorrai prendere la tecnica di clan.

    Fa pure pratica finché vuoi.

    [Nota: mi sembra abbastanza chiaro ma se hai dei dubbi chiedimeli pure in privato. Ti consiglio inoltre di provare a fare qualche attacco a distanza così posso correggere i tuoi attacchi, se ce ne dovesse essere bisogno. Non preoccuparti del regolamento per ora, mi interessa che tu descriva bene degli attacchi]


    ***



    Ovviamente un nemico non resterà fermo a prendersi i tuoi colpi ma cercherà sempre di difendersi, di evitare i tuoi attacchi e di pararli. Per questo devi cercare di costruire delle offensive complesse, sensate e legate tra loro. Il mio primo insegnamento, e quello più importante, è che la tua arma più potente è questa.

    Le avrei detto, toccandomi la tempia con l'indice destro.

    CITAZIONE
    A livello pratico, come in molti gdr di questo tipo, questo si traduce con il fatto che ogni attacco è ipotetico, e va scritto come tale.

    Ad esempio: Shinichi tenta di colpire Nobu con un diretto destro sulla fronte

    Le difese invece sono autoconclusive ovvero è sempre il difensore che stabilisce se e come subire un determinato attacco.

    Ad esempio: Nobu mi prende alla bocca dello stomaco con il suo montante

    Com'è possibile quindi combattere, se il difensore stabilisce sempre le sue difese? Non potrebbe sempre schivare tutto?

    A questo ci vengono incontro i valori di lealtà, realismo e sportività (dopotutto è un gioco, ed è giusto che ci divertiamo tutti) ma anche il regolamento ci da delle linee guida per adeguare le nostre difese, sia per capire quanto siano possibili sia per capire quanti danni subire da un determinato attacco. Su questi elementi ci ritorneremo quando parleremo delle statistiche. In ogni caso le statistiche sono secondarie ad una buona scrittura. Se è vero che un ninja con statistiche molto più alte delle tue sarà in grado di colpirti quasi sempre è vero comunque che se scrive un attacco male tu potrai trovare delle falle nei suoi attacchi da sfruttare per le tue difese, anche se sei statisticamente molto più debole. In ogni caso di solito si tende sempre ad affrontare avversari ad un livello simile al proprio, siano essi personaggi di altri giocatori o png.

    Un'altra convenzione importante è questa: "Tutto quello che tu non scrivi o specifichi può essere stabilito dal tuo avversario, nei limiti della correttezza e della sportività"

    Capisci quindi come sia fondamentale descrivere bene i propri attacchi, in modo da non creare fraintendimenti nella comprensione dei tuoi attacchi e consentire agli altri giocatori di sfruttare queste tue mancanze contro di te.

    Come regola generale ricordati sempre di specificare tre cose:
    1) Con cosa attacchi (quale parte del corpo, quale arma, quale tecnica, eccetera)
    2) Come attacchi (qual è la traiettoria del tuo attacco, quali abilità utilizzi in quell'attacco)
    3) Dove attacchi (parte del corpo dell'avversario che bersagli)

    Controllo i primi lanci di Nobu, le do qualche consiglio se ne avesse avuto bisogno e le correggo gli eventuali errori. Una volta accertatomi che potesse effettuare dei lanci senza distruggermi casa, torno dentro e prendo due aranciate. Le avrei versate in due bicchieri e sarei tornato dalla cugina.

    Per ora basta. Vieni con me, dai.

    Le avrei dato un bicchiere, avrebbe notato che era ghiacciato, e l'avrei invitata a sedersi di fianco a me sotto al salice.

    La temperatura di Suna non è l'ideale per allenarsi, ma per certi aspetti è comodo avere sempre lo stesso clima tutto l'anno.

    Bevo un sorso di aranciata.

    Allora Nobu, Miyako non mi ha detto molto se non che devo addestrarti. Perché non mi racconti un po' di te? Qual è la tua storia e perché vuoi diventare un ninja?



    OT
    Dopo la parte più tecnica passiamo a qualcosa di più descrittivo e introspettivo. Sentiti libera di interagire come vuoi con Shinichi, fagli domande, chiedigli qualcosa, ecc.

    Per qualsiasi domanda sul regolamento e sul post contattami pure in privato. Sappi che cercherò di darti del feedback sia per quel che riguarda la scrittura, per quel che posso, che per quanto riguarda la parte più gdrristica. Al momento vedi questo post come una presentazione in cui ti invito a introdurre il tuo personaggio, la sua nuova routine e a descriverla anche fisicamente così da aiutare chi gioca con te ad inquadrarla meglio oltre ad iniziare a sporcarti le mani con la parte descrittiva di combattimento (la più meccanica e meno ispirata) ma anche la parte più descrittiva ed introspettiva. Qui sulla Legend avrai possibilità di fare giocate di ogni tipo, dalle più narrative alle più tecniche e per quanto possibile vorrei provare a darti un assaggio di entrambi gli aspetti.

    /OT
     
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    Nobu Kurogane
    la via del ninja: kunai e shuriken. Non bastano le buone intenzioni e il potenziale per fare un adulto, figurarsi un ninja.
    Nobu questo deve ancora impararlo per bene, troppo giovane per avere l'esperienza adatta a comprendere le preoccupazioni di suo padre e lo scetticismo dei suoi parenti.
    "Ma ha risvegliato l'abilità?" Era una domanda che veniva canonicamente espressa fra i corridoi di casa, oltre la carta delle porte scorrevoli davanti ad una tazza di tè. Amici di famiglia, ospiti, clienti: se capitava la conversazione sul "la figlia di Daijiro si è iscritta all'Accademia ninja", spontanea era la pretesa fosse una di loro, l'èlite, l'oligarchia della tradizione dei Kurogane.
    «Non potevo andare in Accademia tutti gli altri? Tanto non so usare il magnetismo, no? Tanto vale che mi lasciate in pace.» Da lì i capricci, i battibecchi. Là dove altri avrebbero aspettato riconoscenza davanti alle preoccupazioni e attenzioni di Daijiro, Nobu vedeva un insulto dietro l'altro.
    Pensava fosse troppo incapace per allenarsi con gli altri? Non voleva facesse fare cattiva figura al Clan?
    Pensieri infondati, decisamente erronei, giustificati e resi fattibili al suo sguardo per un'infantile convinzione di essere una priorità nei problemi degli adulti unicamente perché giovane, piuttosto che essere una priorità delle loro cure e attenzioni.

    Così con ancora l'amaro in bocca, Nobu Kurogane si era ritrovata alle porte della dimora di Shinichi Kurogane, un chunin forte, celebre e con una fama decisamente discutibile alle spalle per il suo amore per le donne.
    Un bene che Nobu fosse non più che una ragazzina, decisamente distante dal plausibile interesse di un uomo maturo con i sedici anni scarni che si portava addosso.
    Pelle scura, capelli castani e occhi verdi, non vantava ancora muscoli tonificati ma godeva per costituzione di una silhouette slanciata. Alla fascia alla vita, sui pantaloni di lino neri, pendevano un paio di occhiali protettivi per le intemperie dal deserto, sopra una canotta verde lasciava esposte le braccia protette solo al destro da una serie di bende protettive e guanti di cuoio.
    Era già attrezzata, evidentemente merito del denaro del Clan: sarebbe stato disdicevole mandarla a casa di un ninja di tale lignaggio senza attrezzatura d'eccezione.

    L'educazione, per fortuna, non se l'era dimenticata assieme al buon umore.
    Si presentò esibendo un profondo inchino, rigido con le braccia premute lungo i fianchi. «Buongiorno, Kurogane-sensei. E' un onore conoscerla e la ringrazio per aver deciso di seguirmi in questo percorso importante.»
    Non che ce l'avesse con Shinichi, pover'uomo, innocente del crimine di voler istruire uno studente, ma era palese che il suo tono mancasse sia di entusiasmo che di riverenza per l'uomo. No, era scocciata; sembrava stesse leggendo controvoglia le frasi del buon costume da un foglio.

    Il malumore venne gradualmente dimenticato via via che si addentrarono nella casa del maestro.
    L'arredamento prima e l'equipaggiamento poi le strapparono un sorriso spontaneo, entusiasta e genuino come quello di un bambino in un negozio di giocattoli.
    L'adrenalina improvvisa portò le guance ad arrossarsi, mentre le nocche dei pugni venivano fatte ripetutamente cozzare tra di loro, come a voler dare segno anche con il linguaggio del corpo di essere pronta a darsi da fare.
    Come biasimarla del resto? Diventare un Ninja era il suo sogno.
    Da quel momento Shinichi avrebbe notato un rapido cambiamento di atteggiamento: Nobu non perdeva mai d'occhio il maestro, l'avrebbe seguito come un ombra con lo sguardo ad eccezione di quando avrebbe impugnato le armi, concentrandosi con gli occhi sui dettagli dello shuriken estratto.
    Cercò di imitare a distanza il movimento delle braccia e della mano allo scagliare dell'arma, similmente poi avrebbe rifatto per il kunai.
    Le brillavano gli occhi.
    «Davvero? Posso? Ah sì, certo che posso, ehm.» L'entusiasmo aveva rotto l'illusione della serietà e della passivo aggressività e se ne dovette accorgere anche lei, visto che si affrettò a tornare a mostrare broncio e fronte corrugata. «Allora vado, signor-- maestro.» Niente, a far la dura faceva un po' pena.
    Si portò persino la mano destra alla fronte prima di allontanarsi in favore dell'equipaggiamento offerto, cercando di emulare un militare sull'attenti.
    Pena e pietà e tenerezza.

    Prese alcuni shuriken (2) e un kunai, portando i primi nel porta armi alla cintura e lasciando pendere il secondo dall'indice destro opportunamente posto nell'occhiello all'impugnatura.
    Si portò a qualche metro (dieci circa) di fronte ad uno dei manichini di paglia, poco distante da Shinichi che avrebbe potuto così osservarla e correggerla.
    Sfilò il kunai, portando le dita a chiudersi parzialmente attorno all'impugnatura. Portando il braccio all'indietro, si preparò a caricare il lancio, mentre socchiudendo leggermente l'occhio sinistro cercò di focalizzare lo sguardo sulla bocca dello stomaco del manichino. La mano e il kunai erano portato all'altezza della spalla destra. Quando trattenne il respiro per stabilizzare i movimenti inconsulti del braccio, fece scattare questo in avanti lasciando l'arma al momento della distensione dell'arto per cercare di indirizzare il kunai in una traiettoria rettilinea verso il punto preso di mira.
    La mano libera a quel punto si sarebbe mossa lesta verso la tasca degli shuriken, estraendone uno e reggendolo alla base dell'indice con la pressione del pollice sul metallo. Piegando il braccio sinistro verso l'interno, portando lo shuriken oltre il braccio opposto, cercò di distendere di scatto il braccio per riaprirlo e lasciar andare l'arma a metà evoluzione dell'arto per cercare di indirizzare l'arma con una traiettoria obliqua verso la spalla sinistra del manichino.
    Era un'azzardo, un colpo meno calcolato di quello del kunai, forse proprio per colpa della sua inesperienza.
    Avrebbe tentato di raddrizzare il tiro seguendo i consigli del maestro, prima di passare al colloquio.

    «Uhm. Io ...» Titubò, prendendo tempo sedendosi per ultima sotto il salice. Nonostante avesse preso il bicchiere di succo si limitò a osservarlo.
    La posizione delle spalle e la contrazione dei muscoli suggeriva una tensione di fondo. Lo sguardo pensoso non lasciò il suo riflesso sul bicchiere.
    «Noi Kurogane pensiamo troppo alla tradizione.» Lo disse frettolosamente fra le labbra, come un borbottio scocciato. «Cioè sì, è vero, siamo alla base della storia del Villaggio, fico, sicuramente, ma non fanno che dirmi "sabbia di qui e sabbia di là", come se servisse quella per essere forti ed essere grandi.» Avvicinò il bicchiere al volto, sfiorando con le labbra screpolate per l'afa il vetro.
    «Voglio essere come gli eroi delle storie. Voglio aiutare il villaggio in prima linea, non dietro i conti della merce e le trattative di mio padre: voglio spaccare il muso a chi se lo merita, esplorare i posti che nessuno ha mai avuto il coraggio di vedere, voglio salvare qualcuno perché ho rischiato, non perché gli ho fatto uno sconto. Voglio ...» Aprì la bocca, pronta a dire qualcosa, ma poi la richiuse di scatto, chiudendosi nel silenzio per qualche secondo con la scusa di due sorsi di succo.
    «Voglio essere forte, voglio aiutare ... perché sono Nobu, non perché sono Kurogane.»
    codice role © Akicch; NON COPIARE - WANT YOUR OWN? GET IT

    Chakra: 10
    Statistiche Primarie
    Forza: 100
    Velocità:  100
    Resistenza: 100
    Riflessi: 100
    Statistiche Secondarie
    Concentrazione: 100
    Agilità: 100
    Intuito: 100
    Precisione: 100
    Slot Difesa
    1: ///
    2: ///
    3: ///
    Slot Azione
    1: ///
    2: ///
    3: ///
    Slot Tecnica
    1:  ///
    2: ///
    Equipaggiamento
    • Kunai × 6
    • Fukibari × 5
    • Kusari Fundo
    • Specchietto in Metallo × 1
    • Guanti in cuoio × 2
    • Bende rinforzate (braccio dx)
    • Occhiali protettivi × 1
    • Corda di Canapa [10m] × 1

     
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    Il massacro di vicolo corto


    Basi per Nobu Kurogane - Post Secondo



    Shinichi Kurogane



    Apro la porta di casa e trovo una ragazza, giovane ma non per questo meno carina. Potrei capire la gelosia di Miyako, visti i miei precedenti.
    Ma ora sono una persona diversa. E, anche se non lo fossi, mantengo comunque la mia etica professionale.

    Nobu si inchina. Una ragazza molto formale.

    Buongiorno, Kurogane-sensei. E' un onore conoscerla e la ringrazio per aver deciso di seguirmi in questo percorso importante.

    Ridacchio. Non è necessario essere così formali. Puoi chiamarmi Sensei o, se preferisci, anche solo Shinichi.

    ***



    Come sono abituato a fare per via del mio vero lavoro studio il linguaggio del corpo di Nobu. La tensione iniziale, anche giustificata, cala pian piano per dar spazio a una più sana eccitazione. La noto osservarmi con attenzione ma non dico nulla, né faccio trasparire il lieve disagio che mi causa la cosa.
    Dopotutto, è normale. Il suo primo approccio alle arti ninja. È desiderosa di imparare.

    Mi fa sorride il saluto militare che mi rivolge, prima di prendere le armi e apprestarsi a lanciarle. Adesso è il mio turno di piantarle gli occhi addosso. Osservo i movimenti che compie mentre scaglia il kunai e gli shuriken.
    Anche se è ancora inesperta devo ammettere che Nobu ha le potenzialità per essere un buon ninja. Una kunoichi guerriera, di quelle che piacciono a me. Non una di quelle sciacquette che si fanno strada solo con la seduzione, che tanto apprezzavo in gioventù.
    Mi vengono in mente un paio di esempi... chissà che fine ha fatto quella tipa di Konoha...

    Cerca di tenere più rilassato il polso quando scagli gli shuriken o rischi di farti male se ti alleni troppo. Comunque sei molto meglio di quello che mi aspettassi. Sicura di non esserti mai addestrata prima?

    ***



    Tengo lo sguardo fisso sul volto della ragazza mentre lei mi racconta i suoi sogni e desideri. Mi sento venire uno sbadiglio, una mia reazione naturale. Preferirei tenere gli occhi chiusi ma la guardo per mostrare interesse. Non che non mi interessi la ragazza o quello che ha da dire ma... alla fine è una storia come tante altre. È all'inizio del suo percorso. Ed è giusto che sia guidata, come è successo a me tanto tempo fa.
    Spero solo di fare un lavoro migliore rispetto al mio, di sensei.

    Voglio essere forte, voglio aiutare ... perché sono Nobu, non perché sono Kurogane.

    Annuisco. La capisco. Molto, molto bene.

    Si, il clan si è un po' troppo fissato sui ninja che utilizzano le Jiton di recente. Una fissa che deriva dal nostro capoclan, Aizen. Non capisco per quale motivo visto che in passato più di un ninja dei nostri è riuscito a eccellere anche senza sfruttarle. Pensa, per esempio, ai figli di Rasa, il quarto kazekage. Certo, Gaara il quinto aveva dalla sua i poteri del demone Shukaku, ma i suoi fratelli? Sono riusciti a eccellere e divenire ottimi shinobi pur senza i poteri magnetici.

    Mi sarei alzato in piedi, stiracchiandomi. E ti posso assicurare che Kankurou è ritenuto uno dei marionettisti migliori della storia. Anzi, se in futuro dovesse interessarti quell'arte conosco molto bene uno dei migliori ninja per insegnartela. Ma non è una cosa di cui devi preoccuparti adesso.

    Le avrei teso la mano, invitandola ad alzarsi. Mentre ci stavamo incamminando verso il baule avrei continuato il discorso.

    Io poi, sono un caso ancora più particolare. Io... un tempo... possedevo i poteri magnetici. Poi... li ho perduti. Eppure, se mai ti dovesse capitare di parlare con qualcuno che mi conosce come shinobi, ti posso assicurare che nessuno si ricorda di me perché sfruttavo la Satetsu. Le cose che mi hanno sempre distinto sono altre.

    Mi gratto la testa. Non mi piace molto parlare di me, ma sento che questa cosa possa aiutarti. Che tu possieda o meno la potenzialità per il potere di clan, non lasciare che sia questa cosa a definire chi sei.

    Le indico il cuore e, poi, la testa. Sono il tuo cuore e la tua mente a definire chi sei. A stabilire chi sia Nobu Kurogane e il suo valore come ninja. Non le armi che usi.

    A questo punto saremmo giunti di fronte al baule. Avrei atteso una sua eventuale risposta mentre prendevo degli altri equipaggiamenti.

    Ad esempio, adesso ci eserciteremo con qualcosa di diverso.

    Afferro un Hanbo, un bastone da combattimento, e lo lancio alla ragazza.

    CITAZIONE
    Hanbo [Mischia]
    L'hanbo è un bastone da combattimento in legno della lunghezza pari a 90cm, pari cioè alla metà di un bo. Sfruttarlo in lunghezza, a causa della sua struttura, porterà a scarsi risultati offensivi. È principalmente impiegato per attacchi di punta e per il disarmo.
    Tipo: Asta - Contusione
    Dimensione: Media
    (Potenza: 10 | Durezza: 2 | Crediti: 35)
    [Da studente in su]

    Io invece avrei preso due bastoni più corti, lunghi circa 30cm ciascuno, ma dalle pari potenzialità.

    Quando ero un Kurogane alle prime armi apprezzavo molto il bojutsu. Lo ritengo ottimo per iniziare a impratichirsi in sicurezza e senza farsi troppo male.

    Avrei evitato sia di menzionarle le mie prime, vere, esperienze con le armi, sarebbe stato troppo crudo per lei, sia per quale motivo, ai tempi, inventai il Bojutsu Kurogane. Se mai avesse appreso quelle capacità, o se io fossi riuscito a riottenerle, avrei potuto mostrarle la potenza della Satetsu in merito.

    All'inizio le avrei mostrato le posizioni di guardia classiche e qualche kata con il bastone per allenarsi a casa. Ti invito a fare pratica con tutte le armi e l'equipaggiamento ninja accademico. Se dovessi avere bisogno di una mano o avessi dei dubbi su come utilizzarle sentiti libera di passare di qua.

    Tra le mie esperienze nell'arena, gli insegnamenti di Shu Akasuna e il mio tempo come Satetsu-tsukai avevo imparato molto sulle armi. E sono convinto di essere molto bravo anche adesso a sfruttarle ma... mi fanno venire in mente troppo spesso... brutti ricordi.

    Quando avesse imparato qualche mossa base di bojutsu allora saremmo passati alla parte più interessante. [Nota: è esclusivamente flavour, non sentirti obbligata a descrivere Nobu che fa mosse di bastone.]


    L'avrei invitata a portarsi a 10 metri da me. Ora simuleremo un combattimento. Io proverò ad attaccarti. Tu ti dovrai difendere e poi contrattaccare.

    CITAZIONE
    Un round di combattimento dura, idealmente, da 6 a 18 secondi (è solo una misura indicativa).
    Come puoi trovare scritto sulla tabella riassuntiva che hai già iniziato ad usare in ogni round hai a disposizione 3 slot azione e 3 slot difesa (più tecniche e azioni gratuite, ma di queste ci occuperemo successivamente).

    Senza ulteriori preavvisi sarei scattato verso di lei. Avrei volutamente limitato le mie capacità a quelle di un ninja al suo livello. Il mio scopo è farle apprendere a combattere, non umiliarla. [Slot Azione I - Movimento]

    Arrivato a circa un metro di distanza l'avrei attaccata con il bastone che impugnavo con la destra. Un movimento circolare, da destra a sinistra, dall'esterno verso l'interno che mirava alla sua tempia. Un assalto banale e facile da schivare e parare. Se Nobu non ci fosse riuscita, comunque, l'arma si sarebbe fermata dopo averla appena toccata. [Slot Azione II - Attacco con Bastone]

    Indipendentemente dalla sua difesa avrei atteso che si fosse rimessa in posizione di guardia per poi effettuare un doppio assalto. Avrei mosso entrambi i bastoni, caricando un colpo che dall'alto verso il basso avrebbe tentato di colpire entrambe le spalle della kunoichi. [Slot Azione III - Attacco doppio con Bastoni]

    CITAZIONE
    Questo è un turno di combattimento molto semplice. Ora andremo ad analizzare cosa ho fatto con le definizioni del regolamento.

    Slot azione I - Movimento
    Movimento: Richiede 1 slot Azione un movimento. Il movimento può essere intervallato da azioni o tecniche. Il salto è considerato parte del movimento.

    Aggiungo due specifiche sul movimento:
    • c'è la possibilità di utilizzare un'azione gratuita per effettuare il primo movimento offensivo del round, non divisibile e di massimo 6 metri

    • La quantità di metri di cui puoi muoverti dipende dalla tua energia, una misura della potenza a livello statistico di un personaggio (mentre invece il grado è la misura di quanto sei capace come ninja)

    Non sono importanti ai fini di questo post ma te lo dico per completezza.

    Un'ultima nota: ricordati sempre che qui cerchiamo di simulare il mondo reale, i personaggi non si muovono su una griglia. Pertanto considera sempre una distanza minima dal tuo avversario (a meno che tu non voglia abbracciarlo) e la lunghezza degli arti (per convenzione mezzo metro circa) oltre alla portata delle tue armi quando devi calcolare le distanze e la fattibilità di un'azione che hai in mente di fare.

    Slot Azione II - Attacco in Mischia
    Attacco in Mischia: Richiede 1 slot Azione un'azione offensiva diretta composta da un singolo movimento (pugno, calcio, affondo) oppure da un movimento elaborato (spazzate, calci ruotati).

    Questo non credo richieda spiegazioni particolari.

    Slot Azione III - Attacco Doppio
    Attacco Doppio: Richiede 1 slot Azione un doppio Attacco in Mischia portato con due o più arti o armi, con movimento simile e contemporaneo richiede un singolo slot Azione; un Attacco Doppio può essere schivato con un unico movimento difensivo.

    Anche questo mi sembra che, specie guardando l'esempio sopra, si capisca abbastanza bene.

    Nota come, in entrambi i miei attacchi, io abbia definito l'arma che ho usato, la traiettoria del mio attacco e il mio bersaglio.

    Ora veniamo alle difese. Ci sono tre tipi di difese:

    Parata: Richiede 1 slot Difesa fermare un attacco avversario senza danneggiarlo come lanciare proiettili contro proiettili o interporre una spada contro una spada. Il danno subito può essere ridotto o azzerato.

    Schivata: Richiede 1 slot Difesa evitare un attacco avversario spostandosi entro un metro. Il danno è azzerato.

    Spostamenti: Richiede 1 slot Difesa spostarsi dalla propria posizione per evitare un attacco. Il movimento massimo è pari a 1/3 del movimento di uno slot Azione. Il danno è azzerato. Fuggire usando una capacità di movimento particolari (volo, nuoto ecc.) è considerata Difesa Totale: il round termina, possono essere eseguite solo ulteriori azioni difensive, se l'avversario può concludere le sue azioni offensive. Una Difesa Totale sull'ultima azione offensiva dell'avversario non fa terminare il round.


    Si capiscono anche queste abbastanza bene, direi. Per ogni attacco devi usare uno slot difesa per difenderti. Evitare di difendersi, o farlo in modo scorretto, può consentire al tuo avversario (nei limiti della sportività) di stabilire lui quanto e come il suo attacco ti danneggia pertanto cerca di difenderti in modo corretto.

    ESCLUSIVAMENTE ai fini di questo post di combattimento DEVI ignorare le statistiche. Mi interessa che scrivi bene le difese e gli attacchi, che è la cosa più importante. Come si sfruttano le statistiche lo vedremo poi.

    Come ha detto Shinichi, difenditi e contrattacca! Utilizza solo il bastone per adesso, dopotutto è uno scontro di allenamento! Avrai modo poi di fare un combattimento più serio.

    Al termine di quello scambio, dopo aver dato un eventuale feedback alla mia allieva, la nostra attenzione sarebbe stata richiamata da un uomo, appoggiato al muro, che batteva le mani.

    Aveva sulla cinquantina, magro, vestito di stracci. I capelli bianchi erano incolti e le borse sotto gli occhi ne tradivano il poco sonno.

    Jishin Iga.

    Il cognome avrebbe potuto tradire il suo lavoro: si trattava di una guardia. Purtroppo per lui non aveva mai avuto il talento, la possibilità o la voglia di addestrarsi alle arti ninja ed era stato relegato al ruolo di semplice poliziotto di pattuglia.

    Jishin si sarebbe avvicinato a noi. Shinichi Kurogane, mi chiedevo cosa ci fosse di strano quando non ho sentito quei tuoi pupattoli scorrazzare in giro. Ti sei tenuto casa libera per approfittarti di questa giovanotta, eh? Bravo, bravo.

    Avrebbe battuto di nuovo le mani, per sfottermi.

    Ridacchio. Immagino che se tu sia qui... sia per motivi di lavoro, vero?

    Annuisce. Abbiamo trovato quattro cadaveri, tutti assieme, in una stradina del quartiere Ovest.

    Estrae un taccuino dalla tasca dei pantaloni, lo sfoglia. Vicolo Corto. Che fantasia di nome. In sostanza dovresti occupartene tu. È la tipica situazione che può sfociare in una bolla di sapone, o essere una rogna.

    Sospiro. Come puoi vedere gli dico, indicando Nobu, sono impegnato.

    Anche se... sarebbe potuto essere un buon modo per... ma si, perché no?

    Senti, se vuoi scoparti le ragazzine-

    Alzo la mano. D'accordo. Si occuperà Nobu del caso però.

    Jishin alza un sopracciglio. Rido. Sotto la mia supervisione, naturalmente.

    Jishin scuote le spalle e la testa. Come vuoi, a me basta dire al tenente che ti ho scaricato la rogna.

    Sorrido e mi frego le mani. Eccellente.

    Mi volto verso la ragazza. Forza Nobu, molla quel bastone e vieni con me. Dai che si fa qualcosa di interessante!

    [Nota: a parte il bastone considera di avere con te tutto il tuo equipaggiamento ninja da scheda, come riportato sulla tabellina riassuntiva.]


     
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2 replies since 8/11/2021, 09:07   53 views
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