L' alba del chaosQuest D

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  1. -RexDraco-
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    L' alba del chaos


    Primo Post

    Il bambino chiamato Yasuke era seduto in un angolo della squallida, cupa e sporca piccola stanza e giocava da solo con un pupazzetto di ninja raccattato tra i rifiuti dei più fortunati sognando un futuro radioso. Quel minuto e coraggioso guerriero in piombo unica compagnia e via di fuga dai tormenti di uno stomaco vuoto e dalle sanguinanti ferite fisiche e psicologiche; ancora di salvezza dalla follia di quella che difficilmente poteva essere definita vita.
    Dalla stanza accanto si potevano udire, come ogni giorno, suoni e versi osceni tal volta di piacere ma più delle volte frutto di pura e sadica violenza; una colonna sonora tipica nei bordelli di basso borgo.

    La donna di nome Ryoko, dall'indubbia bellezza: pelle diafana, grandi occhi violacei, viso rotondo incorniciato da lunghissimi capelli nero pece, minuta ma abbastanza formosa. Beltà intaccata da lividi e contusioni macchiata indelebilmente fino all'anima. Bella nel corpo ma non altrettanto nel cuore o almeno non più. Trasformata da anni di violenza e soprusi divenuta incapace di amare in modo normale, amore odio e violenza fusi in un tutto uno un unico sentimento espresso con il corpo. Una mente destabilizza, quasi distrutta dall’abuso, volontario e non, di sostanze di ogni tipo. Psiche resa debole e instabile deviata alla depravazione vittima dell'oscura malvagità dell'uomo. Ryoko entra nella stanza con un ghigno insoddisfatto sul volto fissa il bambino e vi avvicina improvvisamente strappa via il giocattolo al piccolo e senza alcun motivo lo schiaffeggia brutalmente per varie volte ridendo di gusto per poi sbattere Yasuke a terra stringendogli le mani al collo sempre più forte quasi fino a strappargli ultimo respiro vitale. Mollata la presa ancora risate sadiche a coprire il respiro affannato e i colpi di tosse del biondino mentre i suoi occhi iniettati di sangue esprimevano un oscuro e profondo odio. Incurante di ciò o forse spinta ed eccitata di ciò la donna si lasciò andare in un profondo e osceno bacio per poi denudarsi ed obbligando il perseguitato a fare altrettanto rendendolo poi niente altro che un sex toys utile a una insensata vendetta contro il mondo. Da vittima a carnefice, il debole che si rifa su chi ancora più debole...

    Una voce forte ferma e sicura tuonò ridondante riportando tutto alla realtà e al presente. Il ragazzo salto giù dal letto di sopra salto trattenendo a stento grida di dolore e di furente rabbia, rabbia verso lei la madre profondamente odiata ma sopra tutto verso le parti di se stesso che l'amavano ancora nonostante tutto. Rimase seduto a terra grondante di sudore e con il fiato pesante era un incubo il solito incubo ricorrente solo allora si rese che il vecchio Toshizou era lì in attesa. L'uomo squadrò il diciannovenne e senza proferire parola tese la mano aiutandolo a mettersi in piedi per poi passargli una missiva accademica che Yasuke aprì e lesse immediatamente: una missione doveva recarsi con alcuni ninja di konoha al villaggio di Kuroyake a nord del paese delle risaie dove avrebbero ricevuto i dettagli dell'incarico. Così Yasuke decise di partire prima di subito verso una nuova avventura. Ma venne bloccato dal vecchio stizzito.

    Diamine prima metti i pantaloni...Razza di idiota!

    Qualche tempo dopo giunse finalmente al confine del paese devo il terribile nemico il caldo si affievoliva notevolmente lì il cielo diventava sempre più cupo e triste; i tuoni rumoreggiava in lontananza, dietro una montagna livida e nera. Sotto il cielo grigio, solcato di nuvole d’un nero terreo, la vicina valle sprofondava come un precipizio, le rocce sembravano pronte a rovesciarsi le une sulle altre, il bosco della montagna si confondeva con nubi sempre più basse. Una fiamma improvvisa, un tuono fortissimo, alcune gocce fecero correre la gente di qua e di là. La luce metallica dei lampi inondava ogni cosa. Un nuovo rombo formidabile, il bagliore azzurro di un lampo, un altro tuono, ancora, riempirono il cortile di luce e d’orrore: la pioggia scrosciò furiosa. Cresceva la furia del temporale, la pioggia batteva contro il suolo inerme, i tuoni rimbombavano con ira nemica. Al contrario della maggior parte delle persone il biondo fu piuttosto felice di imbattersi in tale situazione climatica infatti il caldo era ormai solo un ricordo.

    Allegro e contento come un moccioso si mise a correre e a saltare di pozzanghera in pozzanghera schizzandosi di fango e bagnandosi come un pulcino comportamento da tipico sunense. Yasuke filava veloce e con passo sicuro sotto il diluvio non curante dell'ambiente circostante degno da film horror di quarta categoria ovviamente era impegnato a spazzolare le due coppe gelato nocciola panna e cioccolata della famosa sanninjana acquistate in un piccolo chiosco lungo la strada.

    Alla fine in un modo o nell'altro il sabbioso giunse al lungo dell'incontro naturalmente in lieve ritardo trovandosi davanti a una scena da batte royal forse avrebbe fatto bene a scommettere sul vincente ma sfortunatamente l’allibratore sembrava già scappato col bottino in tasca. Sconfortato si avvicinò all'unico foglioso che non sembrava un esagitato, il ragazzo di colore. Il Muramasa si rivolse al tipo con un sorriso perplesso e tono amichevole.

    Mmh Scusa collega sono Yasuke Muramasa genin di Suna. Cosa diamine succede qua? Cosa dovremmo fare?



     
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12 replies since 30/6/2021, 14:21   404 views
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