Un Grido nel Freddo[Cambio di Equilibri ad Azumaido]

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  1. Ade Geist
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    ~ The Red Capes are coming!

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    Un grido nel Freddo


    Capitolo Unico


    Atto IV
    Prima riunione nell'Apocalisse. †



    Così, a vederli da fuori, gli shinobi impegnati sulla nave di Samoru potevano essere scambiati per degli scappati di casa. Ma la cosa non era vera - o almeno, lo era solo in parte.
    Dissoltosi il jutsu del capitano, il serpente batté in ritirata ma il Guerriero Dorato iniziò a cadere precipitosamente verso l'acqua da una discreta altezza, con poche possibilità di sopravvivenza. Fudoh, ancora una volta, si dimostrò il più reattivo e sfruttando la sua capacità innata derivata dal rinnegan, schizzò in alto saltando e poi assicurò l'umidiccio e puzzolente Samoru in una presa salda attraverso il chakra. Quando l'evento mi fu raccontato sorrisi sotto l'elmo nel notare come, ancora una volta, per molti aspetti, io e Fudoh fossimo affini nelle capacità: entrambi capaci di giganteschi salti, chi per doti naturali, chi per doti meccaniche, eravamo anche comunemente in grado di gestire il campo di battaglia attraverso grandi spostamenti d'aria. In ogni caso, il vertice della Mano Bianca riuscì ad attutire il danno da caduta ed evocare una sua creatura, Tong, una tartaruga dalle dimensioni invidiabili, rivaleggiante persino con la Hakushaku in forma di stormo. L'evocazione si mosse sull'acqua, prendendo prima Fudoh e caricando poi addirittura la nave su di sé, sempre con l'aiuto dello Shinra Tensei del suo evocatore.
    Contemporaneamente, sulla nave, gli altri tre facevano quel che potevano. L'altro ninja coi poteri derivanti dal Rinnegan ebbe un'idea interessante, per quanto strana. Pensò di utilizzare un suo Mondo per scovare correnti fredde al di sotto della nave, pensando al clima gelido che infestava perennemente Azumaido. Tuttavia, per fare ciò aveva bisogno dell'aiuto del Detective del Deserto che prima, però, penso bene di sfruttare al massimo il poco che aveva a disposizione. Accanto a loro vi era Yasuke che, intelligentemente, si mise ad osservare il cielo e la presenza di qualche volatile. Fudoh, forse per un innato terrore primordiale, aveva totalmente scacciato dalla sua testa quel pensiero. Il Genin della Sabbia poté scorgere alcuni gabbiani volare verso nord-est ma la mancanza di un saldo riferimento di terra, quello stormo avrebbe potuto mandarli completamente fuori rotta; allo stesso modo, Shinichi si rese conto di come la visibilità fosse ancora troppo scarsa per scorgere lontano abbastanza da distinguere qualcosa. Quanto alla sua ricerca nelle stanze del capitano, la cosa non andò certamente come preventivato. Aprendo il cassetto accanto al timone della nave, il Sunese trovò due uova, di cui una rotta e putrescente, un limone e, accanto, alcune bottiglie di vino mezze vuote - decisamente non mezze piene.
    Nel frattempo, Fudoh, ora non più eccessivamente impegnato in azioni mirabolanti, poté notare come Samoru avesse perso anche tutte le protesi che gli avevo fornito per le operazioni di quel tipo. Forse la trasformazione nel Colosso Dorato ripristinava anche gli arti mancanti e quindi rendeva più complesso mantenere un corpo meccanico funzionante. A differenza mia, dopotutto, lui era vivo perché il suo corpo era in grado di funzionare nonostante le ferite. Quindi, anche se fossero riusciti a fargli riprendere conoscenza, difficilmente, senza un braccio ed una gamba, sarebbe riuscito a manovrare la nave. Ma quel problema era risolto, data la presenza di Tong.
    Uscito dalla cabina del Capitano, Shinichi ascoltò le parole di Fudoh e le indicazioni di non calpestare la zona in cui aveva modificato la gravità per non venir spazzati via dalla nave e pensò bene di utilizzarla per avere una visuale diversa e maggiore dell'ambiente. Purtroppo però, anche quella soluzione fu soltanto in parte ottimale: se fosse riuscito a saltare davvero in alto avrebbe potuto provare a vedere sopra le nuvole ma la spinta dello Shinra Tensei di Fudoh non era così potente, quindi poté solo vedere le cose ... da un altro punto di vista, con scarso successo.
    Con Hideo, infine, si apprestarono a testare le correnti gelide. Quando Shitto fu immerso nell'acqua, al di là della terrificante sensazione di freddo che lo assalì, si rese conto di essere in un punto di estrema profondità del mare dove tutt'intorno l'oscurità era la regnante assoluta e niente, o quasi era visibile. Tuttavia riuscì quasi immediatamente a sentire una corrente particolarmente gelida provenire da est: e mentre si direzionava verso quella corrente, il gigantesco serpente di poco prima gli apparve davanti, osservandolo con occhi impauriti. Non era ostile, probabilmente non lo era mai stato. Lo vide girarsi e muoversi nella stessa direzione della corrente. Se ne stava andando o stava forse suggerendogli di seguirlo?
    Fudoh, invece, provò a curare tanto Samoru quanto Tong con le sue mani, cercando di ristabilire il legame col Freddo che dimorava in Azumaido, similmente a quanto fatto con Gyoza, che poi divenne una sua creatura d'evocazione, rinata sotto il segno delle Tartarughe della Valle del Guscio. La concentrazione fu tanta e l'aura di misticismo intorno a lui crebbe fino anche, addirittura, a sollevare le singole gocce di urina presenti nelle vesti del Capitano, asciugandolo e condensandole in una sfera vorticante davanti ai suoi occhi. Anche loro, dopotutto, erano grandemente intrise del chakra sciamanico del migliore amico del capitano. Ma Fudoh, per il momento, aveva solo una grande affinità a quegli elementi: non era mai riuscito a svilupparla appieno, quanto soltanto a carezzarla ed incanalarla per caso. Ed infatti, nuovamente, il Freddo che aveva sentito durante il tentativo di salvataggio di Gyoza lo avvolse, quasi congelandogli, nuovamente, il tantien: ma prima che potesse davvero raggiungere quella dimensione parallela, una voce familiare e nota lo bloccò e lo spinse via, riportandolo coi piedi per terra e facendogli cadere la sfera di urina che, inconsciamente, stava controllando, addosso. NO! YOOOSH! VIA DAL FREDDO O MUSIBI TI LEGHERÀ A LUI! Dopo quelle parole, però, quasi senza rendersene conto, le mani composero i cinque sigilli della tecnica del richiamo. Peccato, però, che davanti a lui non apparve alcuna creatura del suo contratto ma ... Pen Gin.

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    Munkeke, dobbiamo colpire Samuiyoake quando tenta di uscire dalla nev- si guardò intorno. Tu sei di Kiri. Deve avermi evocato Akira. Dov'è quell'incapace? Non era chiaro come Fudoh fosse riuscito ad evocare una creatura con cui non era legato attraverso il contratto, potevano essere fatte soltanto supposizioni ma almeno, forse, il loro principale problema era risolto. Avevano un abitante di Azumaido con loro, trovare la strada per raggiungere la terra, a quel punto, era diventato molto più semplice.
    In compenso, l'interrogazione mentale che Shinichi tentò su Samoru non diede alcun risultato ma non per colpa di incapacità intrinseche del Sunese ma per via di un potente jutsu con cui il Capitano aveva spezzato la sua anima, la sua coscienza e, di fatto, la sua sanità mentale. Alla mente del giovane sarebbero arrivate alcune immagini sconnesse: avrebbe visto alcuni ninja della Nebbia di alto grado, la precedente Mizukage Tsunade, due Giganti Dorati, diversi da quello che avevano visto in precedenza, un tempio e la morte di un giovane ragazzo. L'unica cosa, forse, per lui più riconoscibile era la tecnica speciale appartenente del Clan Shinretsu che uno di quei ninja di alto rango utilizzava.
    Pen Gin non avrebbe sentito discussioni o motivi: li avrebbe condotti ad Azumaido ad una sola condizione, quella di tornare a combattere là dove già qualcuno stava cercando di impostare una battaglia apparentemente impossibile: da Minarai e Youshi. Sarebbe stato molto taciturno e imbronciato ma, forse, sarebbe stato disposto al dialogo, se qualcuno si fosse rivolto a lui come lui voleva. [Note]La vostra parte continua sotto, insieme a quella di Youshi e Yato. Tuttavia arrivate al termine di questo loro round.

    Prima che mi dedicassi a sgominare i tafferugli nel Tuskur di Munkeke, Minarai mi pose una saggia domanda sugli usi e i costumi degli sciamani della zona. Per quanto riguarda i Kamui, l'unico ad aver avuto a che fare più attivamente con uno di questi è Youshi. Lui ha avuto il piacere di lottare al fianco del Leopardo delle Nevi, il Kamui cui è devoluto il villaggio di una delle due persone da cui state andando, l'Alta Sciamana Yusica. Sono creature fiere, potenti e quasi divine, quindi ti direi di trattarle col rispetto che meritano. Per quanto riguarda i loro interessi, invece, la questione è più complicata: come ti ho detto, Azumaido è una terra che sta riscoprendo una nuova giovinezza e molte delle divinità che un tempo venivano venerate dai Tuskur che i secoli hanno cancellato ora stanno lentamente ripalesandosi con piccole e grandi azioni miracolose. Quale sia la loro volontà ultima è difficile saperlo perché le informazioni sul loro conto sono andate sparendo esattamente come i loro culti. Coloro che possono darvi maggiori informazioni a riguardo sono proprio i due sciamani da cui vi porterà la Hakushaku. Munkeke è un tipo piuttosto eccentrico mentre Yusica una donna molto simile a me, per certi versi. Non commettete l'errore di sottovalutarli o di mancar loro di rispetto.
    Giunti sul posto, Youshi e Minarai studiarono nuovamente un piano e si divisero per provare a metterlo in pratica. La strategia di Youshi richiese più tempo del previsto, lasciando che Minarai agisse da solo contro quella tempesta di neve che stava imperversando, animata, evidentemente, da qualcuno capace di manifestare un'enorme quantità di chakra. Le difese del mio Allievo di Spada furono perfette, degni prodotti di un instancabile e preciso allenamento nella zona Clan Kenkichi: i suoi sensi, sempre all'erta e la sua visuale ampliata dall'utilizzo dei cloni, gli permisero di frapporre una strenua resistenza agli assalti automatizzati del jutsu. Non c'erano stati inneschi, se ne sarebbe accorto, e quindi l'intuizione del fatto che quei proiettili gelati fossero una componente propria di quella hyoton doveva rivelarsi esatta. Il suo focus, la sua concentrazione, poi, lo portarono a muoversi coscienziosamente all'interno della prima porzione di tempesta, alimentato da un fuoco interiore, da una volontà che avrebbe sovrastato ogni ostacolo. Quando poi si trovò davanti al vero muro che lo separava dalla riuscita di quella traversata tassante ed impegnativa, Yato diede fondo alle sue conoscenze e si appese ai miei insegnamenti: lasciò che l'odio lo travolgesse, lasciò che il fiume delle sue emozioni scorresse indomo nel suo corpo ma lo incanalò, sapientemente, e lo concentrò sul filo della sua lama che tagliò e squarciò la barriera, anche se solo per un istante, permettendogli di passare incolume, anche grazie alla spinta fisica del suo clone. Quando fu dall'altra parte, un rumore di ghiaccio che si solidificava rapidamente lo colse alle spalle. Se si fosse voltato avrebbe visto le mani del suo clone ligneo gelarsi oltre la barriera e, dopo un solo istante, cadere a terra, recise. Al di là di quel muro di chakra, però, sebbene l'aere fosse grigiastro e candido come la neve su cui metteva i piedi, di tempeste sembrava che non ci fosse l'ombra: la barriera era probabilmente un jutsu di occultamento e difesa e il fatto che fosse ben visibile nella radura dove si trovava insieme a Youshi era forse dovuto al fatto che il tempo climatico era cambiato alcuni minuti prima del loro arrivo, in modo netto, quasi come se qualcuno fosse intervenuto direttamente. Col placarsi della tempesta, anche la finta tempesta all'interno della stessa era divenuta visibile, smascherando l'occultamento perfetto. Ma quei pensieri poterono balenargli in testa solo per pochi secondi: due figure, una decisamente appariscente, vestita con gli abiti del teatro tradizionale Kabuki e una donna dagli strani capelli rosa, iniziarono a correre verso di lui, gridandogli. Kensei ... ?! Kensei-kun?! ATTENTO ALLA NEVE! YOOSH! Samuiyoake attacca sotto ed attraverso di essa! Ed infatti, in un istante, un artiglio di pura neve, grande forse il doppio dello stesso Yato si levò a pochi passi da lui, tentando di colpirlo con i propri artigli all'altezza del petto. Era tuttavia troppo veloce perché potesse fare qualcosa: il costrutto di chakra lo avrebbe colpito senza rimedio, probabilmente ferendolo in modo irreversibile. Chi lo manovrava aveva capacità ben al di sopra dell'ordinario. [Note]Energia Nera. Quando il fendente fu praticamente giunto a destinazione, una colonna di acqua si alzò davanti al mio Allievo, arrestando il colpo ed infrangendosi verso la calotta superiore di quella barriera ancora in corso. Prima che potesse tirare un sospiro di sollievo, tuttavia, non un costrutto ma una vera e propria creatura, una volpe, per l'esaltezza, emerse dalla neve, cercando di azzannarlo al collo.

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    Era maestosa, bellissima e con occhi carichi di violenza e rabbia. Minarai avrebbe visto nuovamente la vita esaurirsi davanti ai suoi occhi ma questa volta, col dovuto anticipo, il tizio vestito strano scattò verso la creatura, pronto a sferrare un poderoso pugno carico di chakra. Gli occhi del senju non lo avrebbero ingannato: quel pugno era tutto fuorché normale! L'arto, infatti, era ricoperto da un denso strato di chakra che sembrava avere le sembianze di un candido lupo! All'impatto, infatti, si sentì un violento ululato e sulle carni della volpe comparve una verita a forma di morso. YOOOSH! Gridò Munkeke, mentre Samuiyoake veniva sparato oltre dieci metri lontano e, immediatamente si rinfilava sotto la neve, preparando un nuovo assalto. Chiunque tu sia, ti sei infilato in qualcosa evidentemente più grande di te. Dov'è Kensei? Disse Yusica, ora abbastanza vicina a Yato. Il nostro avversario non è altri che Samuiyoake, il Kamui detto "Saggio del Freddo". È diventato meschino, troppo fiero della sua intelligenza, troppo viziato dagli umani che ne hanno coltivato l'orgoglio. Ma sembra che ci sia altro: agisce in modo bestiale, quasi corrotto, e ci è complesso comunicare con lui. Non riusciamo a capire da cosa sia causato questo stato. Repun Kamui mi suggerisce che Samuiyoake non ha mai avuto questi atteggiamenti così aggressivi YOOSH. Per quanto gli umani lo avessero cambiato, non è mai stato visto combattere con questa violenza. Munkeke poi guardò intorno, cercando di capire da che lato avrebbe colpito il kamui: poi portò un dito davanti alla bocca, come a voler chiedere silenzio. yoosssssssh. . Samuiyoake sarebbe tornato ad attaccare ancora ed ancora. Stava a loro trovare un buon piano per neutralizzarlo. [Note]Yato in questo post deve fare un po' di strategia. Non può difendersi dagli attacchi del kamui che è fisicamente troppo più prestante di lui. Puoi sfruttare come preferisci Munkeke e Yusica, le cui TS sono piuttosto evidenti: il primo è un Eremita del Freddo, con tecniche derivate basate sulle Taijutsu e sull'evocare l'essenza di determinati kamui. Puoi scegliere qualsiasi tipo di creatura e inventarti tecniche derivate dall'eremita con questo tema purché siano coerenti all'evocazione ed allo stile "fisico" di Munkeke, quindi pensa a creature che vivono in climi freddi (nel senso, non prendermi una giraffa o un leone, ecco).
    Yusica ha la Manipolazione dell'Acqua e del Ghiaccio, che è più affine ai senju da questo punto di vista MA non può manipolare la neve della zona, perché intrisa del chakra del Kamui. Ha accesso a tutte le suiton e hyoton di lista. Anche qui, puoi inventarti derivate ed usi fantasiosi della TS. Considera che Yusica ha una riserva di chakra spropositata.

    Yato, ovviamente, deve avere un qualche ruolo nella strategia, più o meno centrale, a tua scelta.

    Samuiyoake fa tre attacchi per volta, due dei quali possono essere direttamente parati da Munkeke e Yusica. Il terzo necessita di un qualche sotterfugio artistico o di una qualche difesa "duratura" da parte dei due sciamani. Dopo ogni attacco, la Volpe si rinfila sotto la neve.

    Nel frattempo, i due sunesi ed i due Kiriani sarebbero giunti nella costa lì vicino. Forza, non abbiamo tempo da perdere, Yusica e Munkeke ci aspettano! In marcia! Gridò Pen Gin che, salendo sulla guardia circolare della sua katana, iniziò a navigare sulla neve come se stesse muovendosi in barca. Il Pinguino spadaccino era veloce quindi sarebbe stato necessario, per tutti tranne Fudoh, impiegare una buona dose di chakra per stargli al passo o trovare un modo alternativo per andargli dietro.
    Una volta giunti sul posto, Youshi sarebbe riuscito a scorgerli in arrivo e, tutti insieme, avrebbero dovuto trovare un modo per oltrepassare la barriera. Forse era ancora disponibile qualche clone di Minarai e questi avrebbe potuto dargli indicazioni su come l'originale aveva sconfitto quel piccolo indovinello. Certo, l'Allievo aveva anche attinto a conoscenze che per la maggior parte di loro erano precluse: ma tentare non sarebbe nuociuto. [Note]Guardate le specifiche della barriera nel mio post precedente, il funzionamento non cambia. Interagite tra di voi ché mi pare che ognuno abbia un pezzettino del puzzle. ;)

    Dall'altra parte dell'isola, invece, accadevano cose ben diverse. L'Araldo del Freddo fronteggiava una sorta di parroco, un uomo dai candidi abiti e dai canuti capelli che gli parlava con voce salda e sguardo fermo. Era certo delle sue parole e del suo credo, era sicuro di ciò che teneva in mano in quel suo libro ché anche la consapevolezza dell'essere davanti all'incarnazione di qualcosa di più alto, di sovrumano, di quasi divino, non lo impensieriva neanche. C'era da domandarsi chi fosse quell'uomo e perché agisse in quel modo. Ma il Principe non era avvezzo a quei giochi di palazzo, in un certo senso, e si accontentava di meno. Il suo obiettivo, al momento era solo vivere, sperimentare ciò che provano gli uomini, vedere che significa avere un corpo, percepire il mondo intorno a te attraverso qualcosa che te ne separa inevitabilmente, cosa voleva dire esperire senza però mai essere un tutt'uno con ciò che veniva esperito. Era una situazione completamente diversa da quella cui era abituato, una sensazione tanto distante da essere quasi fastidiosa per lui, almeno in quell'iniziale momento: lui che tanto aveva bramato il poter osservare attraverso occhi, il poter odorare attraverso il naso, il poter sentire attraverso le orecchie, ora si sentiva spaesato nella consapevolezza che il suo Freddo, il luogo dove l'Inverno era tutto e tutto era l'Inverno, era un posto lontano e irraggiungibile.
    Ma poi un piccolo guizzo umano: orgoglio o consapevolezza. Cercando in se stesso trovò parte della scintilla che lo aveva creato, parte del Freddo così distante e mossa l'acqua, creò il ghiaccio, diede la vita e fece fioccare la neve. Cercò di mostrare il suo punto di vista alla folla astante, al Prete del Gelo che gli stava dinnanzi e, come ogni prete, predicava, anche davanti al Figlio della sua divinità. Samui parlò, Samui mise chiaramente sul piatto l'arroganza dell'uomo e la folla tacque. Tacque lunghi istanti, fin quando, alle sue spalle, un gigantesco fuoco venne appiccato. Abbiamo confidato del messia sbagliato. Abbiamo affidato le nostre speranze a qualcuno che non è disposto ad aiutarci. Siamo peccatori e per questo dobbiamo morire! Abbiamo profanato la nostra terra ... siamo peccatori. Abbiamo perso la via ... La folla gridava indistinta parole di sconforto. Il Prete, scuotendo la testa, si girò, mescolandosi tra la folla e, in un attimo scomparendo. Se ne stava forse andando? Ma Samui non ebbe modo di pensare a quel che stava accadendo perché subito la situazione degenerò. Alla folla si unirono altri uomini provenienti dal luogo in cui era stato appiccato l'incendio e scoppiò una violenta rissa. Sullo sfondo, un villaggio, un piccolo villaggio di capanne, abitato da uomini, donne, bambini, un villaggio innocente, veniva arso al suolo.
    Ma poi qualcosa cadde dal cielo, come dal nulla, atterrando con un sonoro rumore metallico ed un'esplosione di fulmini saettanti intorno a lui. Alcuni tra la folla fecero passi indietro, quasi come se avessero riconosciuto colui che era arrivato. Altri invece vi si gettarono contro con quello che avevano in mano: forconi, torce, le sole mani nude.
    E vennero annientati. Tutti. Tutti coloro che provarono a fermarmi, a mettersi tra me e il tentativo di salvare il villaggio di Munkeke ed Hotene assaggiarono il filo della mia lama. Dopo pochissimi minuti la folla era dispersa ma intorno al villaggio c'erano solo cadaveri mutilati, teste mozzate, interiora riversate sulla candida neve: sangue ovunque che riluceva alla mesta rifrazione dell'opaca luce nelle fredde nuvole foriere di gelo. Fu mentre comandavo ad alcuni di loro di cercare di spegnere l'incendio con qualunque mezzo che lo vidi, che vidi l'Araldo dell'Apocalisse. Se ne stava immobile, lì davanti, a fissare. Forse cercava di capire. I suoi occhi, vitrei ma non vuoto, mi osservavano. Mi avvicinai. Chi sei tu ... Chiesi. ...e cosa vuoi? Ma non era il momento delle chiacchiere. Avevamo un incendio da spengere. Non abbiamo tempo per le lunghe presentazioni, a quelle penseremo dopo. Aiutami a spengere l'incendio. In qualunque modo tu possa fare, basta che tu lo faccia. Eravamo pochi, avevamo bisogno di tutte le braccia che potevano, e volevano, dare una mano. [Note]Avevo iniziato il post con un'intenzione ma poi mentre lo scrivevo ho virato totalmente.

    Proviamo ad iniziare ad usare la seconda TS, che dici? Primo slot: animazione dei Kamui e fantasia. Usa entrambe le ts per creare un po' di uomini/creature di Azumaido che aiutino in qualche modo ad estinguere l'incendio che ormai è divampato, oltre che, ovviamente, se vuoi, qualche TA. Manipoli l'acqua, quindi non sarà troppo difficile ma mettiamoci un po' di fantasia e giustifichiamo la cosa. Ovviamente, sii autoconclusivo.
    Al prossimo post vediamo di provare ad utilizzare qualche altra cosa della TS. Dopotutto il tuo PG vuole provare le emozioni degli uomini, no? Per fortuna che lì vicino c'è Kensei che di emozioni se ne intende. Solo quelle brutte, certo, ma meglio di nulla. :ghu:






    Chakra:
    Vitalità:
    En. Vitale: 30/30
    Statistiche Primarie
    Forza: 850
    Velocità: 650
    Resistenza: 700
    Riflessi: 700
    Statistiche Secondarie
    Concentrazione: 700
    Agilità: 700
    Intuito: 700
    Precisione: 700
    Slot Difesa
    1: ///
    2: ///
    3: ///
    4: ///
    Slot Azione
    1: ///
    2: ///
    3: ///
    4: ///
    Slot Tecnica
    1: ///
    2: ///
    3: ///
    Equipaggiamento
    • Sistema di Ancoraggio dell'Arto Artificiale × 3
    • Cotta di Maglia Completa × 1
    • Elmo integrale dell'Inquisitore × 1
    • Specchietto in Metallo × 1
    • Spiedi Potenziati × 1
    • Arto Artificiale Kiriano Superiore × 2
    • D-Visor dell'Elmo da Inquisitore × 1
    • Lente per D-Visor - Visione Telescopica × 1
    • Tonico di Recupero Medio × 1
    • Tonico di Recupero Superiore × 1
    • Lente per D-Visor - Visione Fotocromatica × 1
    • Tonico Coagulante Superiore × 1
    • Yakusoku Kenkichi × 1
    • Simbolo della Stella × 1
    • Braccio Sinistro dell'Inquisitore × 1
    • Gakutensoku × 1
    • Equipaggiamento Debilitante × 1
    • Unagi × 1

    Note
    Combattere con Handicap Attivo.

    Assetto Gakutensoku: Nessuno.
    Simboli della Psiche attivi: 1
    Potenza Simbolo: +160.



    Parlato
    Citato
    Pipistrelli
    Yakusoku

     
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