Un Grido nel Freddo[Cambio di Equilibri ad Azumaido]

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  1. Febh
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    È colpa tua. Ratty

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    La Guerra degli Sciamani


    Minarai - 4

    Non nego che immaginai una donna in armatura quando Kensei descrisse Yusica come una sua simile, ma non andai oltre quel pensiero faceto, cercando invece di far mie quelle poche e sparute informazioni sulla situazione in cui stavamo andando a cacciarci e, soprattutto, su cosa fossero realmente quei Kamui: esseri sovrannaturali, forse non troppo dissimili dalle evocazioni.

    [...]

    Separato dal mio compagno, iniziai la mia ordalia all'interno della tempesta di neve, superando le gelide lance che tenevano lontani gli intrusi ricorrendo alla viva forza della mia lama e ai miei riflessi, lasciando che le doti ereditarie di Yato Senju riposassero ben lontano da Minarai. Lo Spadaccino era colui che avrebbe affrontato quell'ostacolo. L'unica persona che avrebbe dovuto affrontare la combinazione delle mie identità sarebbe stata il Bersaglio, a meno di essere costretto altrimenti, ma non era quello il nostro caso. La mia lama tranciò la barriera quel che bastava per svicolare all'interno, sacrificando il clone alla ghigliottina gelida che si generò quando il potente jutsu si ricompose, troppo potente per le mie misere capacità.

    Certo non mi sarei aspettato di trovarmi di fronte a un occhio del ciclone così abitato. O così immediatamente pericoloso. Temetti il peggio quando, dopo un grido d'avvertimento che proveniva da due persone quantomeno singolari mi trovai di fronte a un brutale attacco, tanto candido quanto letale, nella forma di un artiglio di neve che si levava col chiaro intento di dilaniarmi. Era troppo potente perchè io potessi far nulla per difendermi, se non forse ricorrendo al legno come ultima ratio, ma un istante prima di essere raggiunto una colonna d'acqua intercettò quelle unghie di ghiaccio disperdendole, mentre i due si avvicinavano ancora di più. Non mi stupii quando l'ambiente generò una nuova, terrificante minaccia nei miei confronti, ma fortunatamente l'assurdo individuo simile a un attore kabuki scaraventò la creatura di neve lontano con quello che all'apparenza era un semplice pugno, ma che mi diede quasi l'impressione di essere come un lupo gigantesco e quasi invisibile contro quell'avversario. Ma cosa...? Finalmente ebbi il fiato di parlare e fortunatamente la maschera nascondeva la mia espressione sorpresa e atterrita.

    I due mi si affiancarono, senza che potessi individuare i loro nomi, ma quantomento comprendendo che erano miei alleati, anche se mi avevano confuso col Maestro. L'uomo esultava e sembrava un sempliciotto, ma la donna, ben più pragmatica, mi si affiancò cercando di fare il punto della situazione. Il Maestro è stato trattenuto da un incendio e da una rivolta, sarà qui appena possibile. La Hakushaku è oltre la barriera. Non mi identificai, dopotutto aveva detto che la mia identità non era poi così rilevante, come anche il mio contributo a quella situazione. Percepii chiaramente un lento vibrare in fondo al petto, come se la botola nera da cui sgorgava la sensazione di inadeguatezza che mi attanagliava da sempre in rapporto alla missione si stesse lentamente aprendo. Deglutii...come potevo essere il freddo esecutore quando ero così debole, così inutilmente fuori luogo? Cercai di appellarmi agli insegnamenti del Maestro, accogliendo quell'orribile sensazione, così simile a pece viscosa che mi sommergeva e usandola come combustibile per l'odio che mi avrebbe liberato...ma non era facile. Ero così piccolo e fragile...così inutile...

    Per poco non persi le parole successive della donna, perso com'ero in quella sensazione disgustosa, ma cercai di restare concentrato. Un Kamui...capisco. Capivo poco in realtà, e sembrava che nemmeno loro sapessero bene cosa stesse capitando, ma erano abbastanza forti da tenere a bada quella creatura. Dubito che si possano intuire le motivazioni di una simile creatura. Ma per ora la sua aggressività e la capacità di unirsi alla neve la rende sicuramente il peggior avversario possibile. L'uomo truccato aveva i sensi tesi, ma non percepiva il nemico. Il Maestro Kensei mi ha inviato qui. Farò il possibile per esservi di supporto e non esservi di peso, nonostante... Deglutii. ...nonostante la mia inadeguatezza. Immagino che questa neve e la tempesta che fa da barriera siano opera del Kamui, vero? Questo avrebbe reso estremamente complesso sfruttare l'ambiente a nostro vantaggio.

    Dopo avermi attaccato si è ritirato nella neve... Mormorai, di fatto avevamo a che fare con un predatore ed eravamo nel suo terreno di caccia. Non ci sarebbe stato scampo anche se i due che mi accompagnavano avevano dimostrato capacità decisamente superiori alla norma. L'attacco successivo minacciò la donna che controllava l'acqua, e anche se con un minimo di scarto riuscì a proteggersi con l'acqua che era avanzata dalla colonna usata in precedenza, frapponendola al colpo in arrivo, anche se le quantità erano decisamente ridotte, come se ghiacciando parte del liquido fosse divenuto neve sotto il controllo del nemico. Richiamare acqua in scena poteva essere un'arma a doppio taglio. La volpe sparì nella neve rapida come era arrivata, e in quel momento realizzai che esistevano delle possibilità. Come Senju, se avessi tappezzato la neve di spuntoni lignei, sotto la superficie e nati da me a mò di radici, avrei potuto coglierla in fallo e trapassarla con relativa facilità mentre si ritirava o trasformava in neve...ma anche così il danno sarebbe stato risibile. Serrai i denti dietro la maschera: Minarai era sul posto, dovevo mettere da parte Yato Senju e la sua inutilità...oppure usare un metodo che non tradisse la mia duplice natura.

    L'uomo truccato aveva chiesto il silenzio nella speranza di percepire il nemico con un briciolo di vantaggio, ma in quella specifica situazione c'era un modo molto semplice per me per guadagnare qualcosa da quel punto di vista. Presi la mia decisione mentre la bestia emergeva alle spalle di Munkeke (non che io conoscessi il suo nome) cercando di strappargli via la testa con una zampata, ma l'Eremita fu abbastanza pronto da difendersi emettendo quello stupido verso che sembrava usare come intercalare, battendo un piede a terra e contemporaneamente sollevando il braccio piegato come a voler colpire col gomito in quello che sembrava un Kenpo molto specifico, generando un effetto ottico simile a un corno d'alce che lo avvolse come uno scudo. Venne sballottato e scaraventato due o tre metri più indietro, ma il danno fu minimo. Io non ero rimasto con le mani in mano: mentre lo sciamano subiva l'attacco io avevo intrecciato una manciata di sigilli prima di soffiare verso l'alto un brusco getto d'acqua dopo aver sollevato appena la maschera. Nella mano posta davanti al volto tenevo un gran numero di minuscoli semi, generati dal mio palmo appositamente perchè l'acqua li spingesse in alto e spargesse tutto intorno mentre poi scendeva come pioggia [Tecnica 1 e 2]Tecnica Rapida

    La tecnica è decisamente da rivedere, ma intanto la sfrutto XD
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    Essendo impegnato ad attaccare il mio protettore, sicuramente quel Kamui non avrebbe avuto modo di interrompere le mie azioni, e nel mentre avrei fornito acqua per la manipolatrice e un elemento fondamentale con le pillole tutto intorno a me. Quando la volpe si ritirò nel suo manto di neve ebbi la certezza che la mia strategia poteva dare i suoi frutti. Quest'acqua è tua da usare, donna. La quantità era considerevole. Sii pronta...il Kamui attaccherà...da là! Emergeva dalla neve, ma la neve tutto intorno era disseminata delle mie pillole di legno, delle quali conoscevo sempre l'esatta posizione in quanto parte del mio stesso corpo. E sapevo quindi quando venivano spostare dalla creatura che emergeva. Una frazione di secondo prima, data la disparità tra le nostre capacità, ma avevo ottime percezioni e buoni riflessiVolontà Assassina +2 Rif
    Lato Oscuro del Ciliegio+1 Rif ulteriore

    Riflessi Viola.
    , e anche solo sapere la direzione permise a Yusica di usare la pioggia della mia Onda Acquatica che cadeva tutto intorno a me per formare una sorta di gabbia che intercettò il morso di quell'essere. Vidi le sue zanne grondanti odio e saliva stringersi invano sulle sbarre di ghiaccio a pochi millimetri dalla mia maschera, ma non mi raggiunsero. Il tuo vantaggio è annullato, Kamui. Si ritirò nella neve, e percepii il punto in cui avveniva. Anche se si trattava di una frazione di secondo, i miei semi mi fornivano la chiave per difenderci.

    Il problema restava nell'attacco. Come combattere quella creatura? Se solo avessimo avuto del sale o fossi stato esperto di Katon...ma era inutile focalizzarsi su ciò che mancava...fin troppo mancava, io ero carente in innumerevoli campi, e questo mi rendeva debole e patetico...ma la mia debolezza era anche la strada per spingersi avanti, non certo mosso da sinceri sentimenti di fiducia e volontà di migliorarsi, no. Il mio era odio. Odio per me stesso e per la mia condizione, per la mia inadeguatezza verso la Missione che era la cosa più pura e importante che esistesse. Tu, Kamui...sei solo un gradino per me. Un ostacolo per diventare migliore. Mormorai, forse sentito dagli altri due, ma non importava. Dalla situazione mi sembra che vi siate solo difesi fino a ora. Non c'è un modo per sciogliere questa neve? Sale, o acqua calda magari? Chiesi con urgenza, nuovamente concentrato. Ma due così abili sicuramente ci avevano già pensato e dovevano aver fallito...o non essere in grado di far fronte al problema. Io potevo aiutare sensibilmente nella difesa ma restavo un peso morto per il resto. In che modo potevo supportarli in attacco?

    La neve è sotto il suo controllo ed è pregna del suo chakra...anche attaccandola tutta assieme immagino che, pur ferendo la creatura, essa avrebbe solo più neve al suo servizio subito dopo, sbaglio? In questo caso... Era una possibilità e forse una follia, ma era comunque una possibilità, soprattutto per me, per dimostrare a me stesso che potevo andare oltre. E ciò che avevo imparato con Fudoh-san a Tsuya sarebbe potuto essere di estrema importanza. Donna...attacca tutta l'area, lo obbligherai a venire allo scoperto. Non importa se il danno sarà minimo e se gli regaleremo più neve. Se mi avessero chiesto chi ero per dar loro degli ordini avrei risposto con freddezza. Io sono la spada che il Mizukage vi ha mandato. Là dove il ghiaccio e quella strana aura non arrivano, arriverà l'acciaio. Poi verso l'eremita. Uomo strambo...appena uscirà colpiscilo come hai fatto prima, con quel pugno, e cerca di lanciarlo davanti a me se riesci. Spiegai. Se avrò successo, non riuscirà a fondersi con la neve e avrete qualche istante per attaccarlo con tutto ciò che avete. Se fallirò...sarò solo una spada difettosa che il Mizukage potrà gettare via. Rischiavo tutto per quell'azione.

    Se avessero accettato quel piano folle ci saremmo messi subito all'opera prima che avesse il tempo di riprendere i suoi attacchi. La sciamana avrebbe usato l'acqua della mia Onda Acquatica e ciò che restava del suo Muro d'Acqua precedente per generare decine e decine di lame di ghiaccio che fluttuavano in aria. Molte, moltissime, e avrebbe usato una sorta di Moltiplicazione degli Shuriken per aumentarne ulteriormente il numero, prima di farle abbattere tutte contemporaneamente al suolo intorno a noi. Con i Semi avrei indicato subito all'eremita il punto in cui la creatura fosse emersa e a quel punto sarebbe stata solo questione di un pugno, sempre che lui riuscisse a metterlo a segno. Se anche non fosse riuscito a scagliare la volpe verso di me ma in una direzione differente avrei cercato di scattare e avvicinarmi il più possibile al punto presunto di impatto, ma in ogni caso la mia azione sarebbe stata solo frutto degli insegnamenti del Maestro. Il Chakra distruttivo appreso a Tsuya, trasmesso alla mia lama come mi aveva insegnato Kensei, sebbene non fossi ancora riuscito a padroneggiarlo del tutto, e quindi la Mortificazione delle Arti Magiche. Non sapevo se avrei avuto successo. Non sapevo quale spropositata quantità di chakra (o quel che avevano i Kamui al loro posto) irrorasse quella neve. Ma io colpii lo stesso. Non la volpe in arrivo, non ero certo uno stupido illuso. No. Io colpii la neve a terra, estendendo la mortificazione in un'area quanto più ampia possibile. Quanto bastava perchè lei atterrasse sulla neve e provasse a fondersi con essa [Nota]Ok, non ho la scheda aggiornata e tecnicamente il chakra distruttivo lo imparo a Tsuya che sta per concludersi (spero), ma mi sono preso una licenza poetica. Alla peggio fallisco!

    Le abilità usate sono, ovviamente:

    Distruzione
    Speciale: L'utilizatore, se attiva Mortificazione delle Arti Magiche, può utilizzare il Controllo del Chakra Distruttivo su ninjutsu e costrutti di tecniche speciali come se fossero oggetti. Non cambia il costo richiesto della competenza del Controllo del Chakra.
    [Da genin in su]

    Irruenza
    Talento: L'utilizzatore può utilizzare la Mortificazione delle Arti Magiche tramite uno slot tecnica anziché slot tecnica avanzato. Può essere utilizzata 1 volta ogni 3 round. Non è possibile sfruttare le altre abilità 'Talento' in combinazione.
    [Da chunin in su]
    .

    Ma la Mortificazione rende il materiale inerte e non manipolabile in alcun modo. Nemmeno da tecniche per attraversarlo. Certo, sarebbe stato solo per qualche secondo, e solo in quel punto. Ma la volpe avrebbe perso quei secondi a capire come mai non funzionava. E sotto lo sguardo celato dalla maschera, le avrei ricordato che anche i deboli a volte sanno prendersi le rivincite. Sei sconfitto, Kamui. Munkeke e Yusika, non che sapessi i loro nomi, avrebbero approfittato di quell'istante di smarrimento per bombardare la creatura con tutti i Jutsu a loro disposizione. L'uomo avrebbe evocato una candida civetta delle nevi che si sarebbe gettata contro il Kamui con i suoi artigli che congelavano e rallentavano la preda poco prima dell'impatto mentre lui le si avventava contro per una serie di tre violenti pugni-lupo simili al primo che aveva utilizzato, il tutto mentre la manipolatrice dell'acqua, forse facendo ricorso a un qualche trucco per evitare le componenti elementali dei jutsu, scatenava cinque squali acquatici contro l'avversario minacciandolo ai fianchi mentre il suo compagno infieriva, per poi concludere generando una violentissima e concentrata spirale di vento e neve intorno al pugno finale dell'Eremita, tanto intensa da far impallidire la barriera che avevo tagliato poco prima, e che sarebbe esplosa all'impatto squarciando in ogni direzione.

    Dal mio punto di vista, avrei cercato di allontanarmi con cautela, lanciando un Kunai verso l'occhio della creatura se ci fosse stata un'apertura, e soprattutto cercando con un lancio contemporaneo e furtivo di lanciare nella sua ombra un seme di legno avanzato verso una sua ferita aperta, così da avere un tracciamento più preciso [Azione]Proiettili d'Ombra. Furtività 4.5.
     
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