Un Grido nel Freddo

[Cambio di Equilibri ad Azumaido]

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  1. Febh
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    È colpa tua. Ratty

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    Mortificazione del Gelido Ricordo

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    Mentre Youshi combatteva nella nebbia, noi portammo una serie di attacchi che in qualche modo riuscirono a mettere in stallo i nostri avversari, almeno per un poco, mentre il potere del Maestro ci permeava, facendo scorrere il nostro chakra in modi talmente atipici che stentavo a comprenderne la reale natura...ma li avrei comunque sfruttati. Seguendo il piano del giovane Hideo piazzammo le sue strane armi nel corpo della creatura, ottenendo, grazie a un suo jutsu, una qualche forma di interferenza, mentre il mio successivo Taglio dell'Aria sembrò sortire qualche risultato sull'evocatore, prima che lo perdessi del tutto di vista. Il Sensei chiamò a sé i ninja di Suna mentre preparava la sua offensiva, lasciandoci contemplare come gli attacchi diretti avessero ben poco effetto sulle creature, perlomeno non abbastanza da distruggerle. Non funziona, le stiamo solo infastidendo...dobbiamo cambiare completamente approccio, o guadagnare tempo per il Maestro! Dissi, frustrato davanti alla nostra impotenza.

    Senza poter vedere il duello che si consumava nella nebbia, certamente la nostra attenzione venne catalizzata dal drago che con un grido mostruoso annunciò un attacco dall'immenso potenziale, tanto che dalle sue fauci spalancate riversò un vero e proprio tsunami nella nostra direzione...nulla che potessi tagliare, almeno non al mio attuale livello. Strinsi i denti dietro la maschera, mentre un pizzicore furioso cresceva: quanto a lungo sarei stato così debole? Perchè la mia forza non era MAI sufficiente? Se avessi avuto davanti il responsabile di una simile disparità di potere mi sarei avventato su di lui come una furia, ma non era quello il momento! Hideo e Fudoh-san erano vicino a me, e sembrava che il Primario avesse un metodo per difenderci tutti, dato che ci intimò di restargli vicino...sapevo che la sua capacità speciale dipendeva dalla sua concentrazione e mentalità, quindi l'unica cosa che potevo fare era mantenere la Fioritura Senju, fortunatamente nascosta dalla neve, incrementando enormemente il già marcato potenziale di entrambi i miei alleati [Nota].

    Il terreno, come avevo provato altre volte, cambiò bruscamente la sua natura scaraventandoci per aria, come se la gravità stessa si fosse invertita per una frazione di secondo, scaravendandoci tutti per aria, al sicuro dal violento getto d'acqua. Ottimo lavoro Primario-san, ma ancora non abbiamo una soluzion... Nemmeno il tempo di parlare e il lupo che avevamo precedentemente bersagliato aprì a sua volta le fauci, rivolte al cielo! Schivare sarebbe stato impossibile, ma il getto di neve e acqua che emerse dalla sua gola non mirava direttamente a noi, anzi, sembrava volerci superare! Qualunque cosa fosse...non potevo permetterglielo! No, questo NO! Ruggii, caricando la mia frustrazione nelle braccia mentre sferravo un attacco carico di chakra elementale in caduta libera, intercettando e dividendo in due quel jutsu acquatico, di fatto annientandolo [Tecnica 1 e 2]!

    Mentre la mia lama affondava in quel jutsu, disperdendolo, percepii chiaramente qualcosa che risuonava dentro di me...il Freddo infiltrava la tecnica esattamente come si era approfondito nel mio corpo, e mi fece rabbrividire, mentre il cane mostruoso sollevava una salva di lance affilate che dopo un breve volo si sarebbero abbattute su di noi. Potevo pensare solo a me stesso, concentrandomi sull'arma in arrivo e scartando di colpo all'ultimo, mentre l'arma si piantava proprio accanto al mio corpo [Difesa 1]. Ci fu uno strano scambio di sguardi tra il canide e Hideo, ma non ci feci immediatamente caso, mentre qualcosa iniziava a crescere dentro di me...un'idea. Una convinzione. Il nuovo assalto di ghiaccio venne intercettato da un puntuale attacco con la spada, spezzando la stalattite senza che mi danneggiasse, anche se aveva richiesto un discreto impasto di chakra [Difesa 2].

    Primario-san. Nonostante i nostri sforzi, non riusciremo a sconfiggere le difese di queste creature. Il Freddo le protegge, ha visto quella copertura di poco fa? Non possiamo batterle. Avrei detto, ma c'era tutto tranne che sconforto nel mio tono...piuttosto determinazione. Ira. Odio. La mia mano si serrò sulla spada. Non direttamente. Ma il Maestro ci supporta, e il suo chakra...lo percepisce anche lei? Riesce a intuirne gli effetti? Io lo sento che scorre e crea una sorta di...di artificiale armonia. I miei occhi si puntarono sul nemico. E questo mi fornisce un'idea. Lasciai andare il Freddo, quello che era stato ricacciato nel profondo del mio essere, che Fudoh-san aveva mitigato...lasciai che esplodesse, facendo tremare il mio corpo e intirizzire le dita, senza alcun limite. Certamente Fudoh-san se ne sarebbe accorto vedendomi tremare vigorosamente ma lo avrei dissuaso dal fermarmi. No...con questa energia posso aumentare la sintonia con quell'essere, se il freddo anima la mia spada, la sua difesa non funzionerà. O almeno speravo. Inoltre... Il mio tono si sarebbe fatto intenso e sibilante, quasi un respiro roco, mentre gli occhi avvampavano di una determinazione intensa. E' parte del mio addestramento.

    La vedevo nuovamente quella fiamma, focalizzata per la prima volta molti mesi prima, durante l'addestramento con il Maestro e Kyofu. La fiamma dell'Odio, quell'entità verso la quale avevo imparato a riversare ogni mia emozione negativa, semplicemente convertendola. Ero debole...dunque la frustrazione diventava odio. Il nemico era più forte...dunque l'invidia diventava odio. Il Bersaglio era sempre più lontano...la disperazione diventava odio. Il Maestro mi mostrava la strada, e anche la gratitudine, intesa come un vincolo per me, poteva diventare odio. Ogni cosa poteva diventare odio, ma come avevo sperimentato a mie spese, l'odio fine a sé stesso è potente ma corrompe ciò che lo veicola. L'odio è uno strumento, deve essere canalizzato. Avere uno scopo. Garantire la vittoria senza che esso ci vinca. Era necessario odiare persino l'odio, pur avendolo evocato. Fino a quel momento non ero mai stato in grado di veicolarlo come intendeva il Maestro, non appieno, non senza effetti collaterali. Ma ora ogni sensazione fisica veniva affievolita dal Freddo, i miei muscoli rallentavano e con essi i pensieri, mentre la vita sembrava quasi scivolare via...eppure la Fiamma dell'Odio ardeva!

    Da un punto di vista puramente medico era impossibile che il Maestro si muovesse agilmente con tutti quegli innesti metallici, il dolore doveva richiedere dosi estreme di morfina eppure lui non mostrava alcun segno o sintomo di uso di oppioidi. Semplicemente la sua esistenza era impossibile...a meno di tenere conto dei suoi insegnamenti sul reale potere delle emozioni e di come essere possano essere sfruttate a proprio vantaggio. Unendo i puntini, avevo compreso che i suoi movimenti e la sopportazione del dolore erano possibili solo se la sua determinazione veniva in qualche modo supportata, e ira od odio sembravano i candidati ideali. Ora che il mio corpo non avrebbe potuto muoversi per il Freddo, l'Odio lo avrebbe forzato, anche a rischio della mia stessa vita. Poiché la Fiamma dell'Odio ardeva intorno all'Evocatore e alle sue creature, rendendole brillanti come un faro verso il quale non potevo fare altro che muovermi. Il mio addestramento mi permetterà di sopravvivere a sufficienza, Primario-san. Ma la mia spada da sola non può annientarli...eppure...su di voi si sprecano le voci riguardo a incredibili capacità e potenzialità. Certo, da parte mia, ma al momento non ero pienamente consapevole delle possibili interpretazioni, forse Fudoh-san avrebbe pensato che era il Maestro a tessere le sue lodi. Unite il vostro potere al mio. La Mortificazione mi consente di annientare il chakra nemico e la Manipolazione della Natura di collegarvi il Freddo che mi scorre prepotente in corpo...ma sono certo che voi avete un modo...un modo che permetta alla mia spada di annientare l'esistenza stessa di quell'essere, di disperdere il vincolo di chakra che lo mantiene qui! Ancora una volta porsi la spada. Aiutatemi! E poi su Hideo. Hideo-san...se l'azione di poco prima ti fornisce un seppur minimo controllo...usalo per ostacolare la sua difesa!

    Accesa di una luce azzurra e gelida, la mia Katana era pronta a trasmettere i jutsu creati, mentre un alone simile a una stella aleggiava intorno all'elsa, riportando i Kanji per "freddo", "memoria", "odio", "mortificazione" e "chakra". Non ero certo che fosse stata la mia volontà, l'intervento di Fudoh-san o gli effetti del jutsu del Maestro, ma certamente ora quella spada aveva delle potenzialità che non avrei mai potuto nemmeno sognare [Nota]. Concordato con Hideo le sue azioni, mi sarei scagliato a perdifiato verso il pur vicino canide. ORA HIDEO! Gridai, prima di cercare di trapassare l'intera creatura, ardente d'odio e guidato da una volontà certa: Mortificare la sua stessa esistenza, il Ricordo che fosse mai esistita [Azione1]!

    E se non fossi stramazzato per lo sforzo, in caso di successo, avrei caricato il drago in maniera simile, magari chiedendo una spinta a Fudoh-san per sommare la sua incredibile capacità alle mie misere capacità fisiche, usandomi a mò di proiettile umano. In caso di insuccesso non mi sarei perso d'animo scegliendo piuttosto di colpire nuovamente, superando i miei limiti e impastando anche oltre le mie potenzialità, a rischio di paralizzare le braccia per un pò o ferirle in maniera irrimediabile!
     
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