Integrazione Sunese[QdV]

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  1. -RexDraco-
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    Integrazione Sunese


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    Nessun clan, nessuna famiglia; in fondo era solo un esule praticamente fuggito da un terribile e turbolento passato nella neve. Nemmeno sapeva cosa volesse dire esattamente la parola famiglia, la sua senza dubbio non poteva essere definita tale. Aveva cercato molte volte quella parola nel dizionario trefennec: [famìglia s. f. In senso ampio, comunità umana, diversamente caratterizzata nelle varie situazioni storiche e geografiche, ma in genere formata da persone legate fra loro da un rapporto di convivenza, di parentela, di affinità, che costituisce l’elemento fondamentale di ogni società, essendo essa finalizzata, nei suoi processi e nelle sue relazioni, alla perpetuazione della specie mediante la riproduzione (con sign. simile, il termine è spesso esteso anche al mondo animale: una f. di foche, di rondini, ecc.). Sotto l’aspetto antropologico e sociologico, la famiglia si definisce come gruppo sociale caratterizzato dalla residenza comune, dalla cooperazione economica, e dalla riproduzione] ma quel che nella realtà voleva dire gli sfuggiva completamente.

    Se non comprendeva famiglia poteva comprendere clan? Cercato pure questo nel solito vocabolario: [clan s. m. Fra i popoli del nord, il gruppo familiare composto dai discendenti in linea maschile da un comune progenitore, in base a un’organizzazione gentilizia le cui tracce si sono conservate . In etnologia, gruppo sociale intermedio tra la famiglia in senso ampio e la tribù, il cui carattere fondamentale è dato dall’esogamia, e l’appartenenza al quale si acquista, a seconda dei vari popoli, per discendenza paterna o materna; i membri del clan si considerano discendenti da un comune progenitore che ha per lo più carattere mitico, e di conseguenza seguono regole di comportamento sociale simili a quelle in uso fra consanguinei. O gruppo chiuso ed esclusivo di persone legate da comuni interessi e che per lo più tendono ad escludere gli estranei;] non aveva doppiamente senso.

    Di conseguenza tutto il clamore e l'esagitazione, che in quelle ore turbava tutto il villaggio della sabbia, non lo toccavano più di tanto almeno finché Yasuke non aprì la vecchia porta della cucina:

    Kuso...Kuso...Kuso!

    Esclamò tra se praticamente urlando mentre esternamente mostrava il solito, falso, sorriso stampato a caratteri mobili tipo bibbia di Gutenberg. Ritrovare l'Hijikata con il suo ghigno malefico fiuta affari, pessimi, significava guai in un modo o nell'altro; cosa fare? Ovvio cercare di ignorarlo e supplicare i kami. Certamente ignorare un vecchio dispotico con il lancio umano facile mentre sghignazza modello iena ridens era un impresa a dire poco titanica. Il diciannovenne prese una brioche ancora calda e fragrante di forno, stranamente il vecchio aveva fatto acquisti, da un sacchettino di carta bianca; poi dal freezer recuperò un contenitore di plastica trasparente, ovale e semi vuoto che conteneva un prodotto tipico della neve la granita questa volta al gusto limone. Posto il contenitore sul ripiano marmoreo della cucina il biondo tiro fuori il suo katar lo fece ruotare un paio di volte in mano e in un colpo solo tagliare il prodotto da forno in due metà, imbottendolo poi con 3-4 abbondanti cucciate di ghiaccio tritato preso dalla scatola in fine richiudere la brioche a mo di panino. Rimettendo il resto in frigo scostò una sedia sedendosi composto al tavolo difronte al mercante, cominciando il curioso pasto.

    Nel mentre il vecchio seduto lateralmente nella sedia con gambe incrociate, mano destra chiusa a pugno posto al mento gomito piantato nel tavolo rettangolare mano sinistra a reggere e sfogliare un giornale, il corriere dell'oasi, poggiato sulle cosce. Testa china in avanti con su occhiali residuo del tempo passato, lenti quadrate blu verdi e montatura metallica squadrata color bronzo oro. Si sofferma sull’approfondimento intitolato "Ribalta dei Soshi" legge lentamente e molto attentamente alcune volte poi sospira i improvvisamente ride, nuovamente una pura e potente risata, assurdo ma vero è realmente felice. Sbatte il pugno sul tavolo guardando il "principe delle nevi" nomignolo umoristico affibbiato al genin da lui stesso.

    Questo moccioso ho proprio le balle quadrate o forse è solo matto...Comunque mi piace...Immagino che Kuroga, marionettisti, shikiro, iga, nekki e chikuma avranno il pepe al culo...Tutto questo villaggio farà in subbuglio. Veramente diverte possibilmente ci sarà da menare le mani...

    Lo interruppe il diciannovenne che stava quasi per strozzarsi cercando di mandare giù in boccone troppo grosso e troppo in fretta evitando a fatica il peggio.

    Che? Prevedi rivolte? Ma perché? E' un atto giusto e corretto, punta a integrare i soghi. Esuli come me e te...

    L'uomo squadrò il biondo e digrignò i denti evidentemente seccato.

    Non paragonarmi a te figlio di geisha...Poi sei stupido per caso? Giusto o sbagliato non è questo il punto. Potere e soldi il punto sta qui...Personalmente non mi importa un fico secco di integrazione o come si spartiscono le poltrone. Se i soshi hanno soldi allora sono come tutti gli altri così è come pensa un mercante! Guadagno! Per questo sei qui non dimenticare il tuo debito...Non il kage, non il villaggio tu obbedisci a me! Chiaro principe?

    Yasuke guardando il mercante chinò per un attimo il capo rialzandolo immediatamente per sorridere in modo inquietante.

    Quella geisha quale? Quella che chiamavi padrona mentre ti camminava in faccia? O quella insoddisfatta da te veniva da me? Dunque vecchio CAPO-SAMA da che parte sarebbe il guadagno? Quale parte?

    Tutto si aspettava quel vecchio shinobi ormai settantenne, reduce da molte battaglie ma essere semplicemente annichilito e colpito direttamente all’orgoglio d'uomo in due frasi, distolse lo sguardo e deglutì ammettendo a se stesso che il moccioso era cresciuto ed era proprio il figlio di quel angelo demoniaco di nome Ryoko.

    B...bene il kazekage è piuttosto furbo. Se tutto va come vuole ci saranno abbastanza soldi, si sicuramente i soshi porteranno il guadagno. Tu comportati da bravo genin sostieni il kazekage e i soshi. Fatene amico qualcuno se riesci e quel moccioso Tama-kun è chikuma tienilo d'occhio.

    Disse alzandosi ed uscendo dalla stanza con il ragazzo che come nulla fosse accaduto mangiava tranquillamente ora però pronto ad agire ancora come genin fedele al kazekage e a Suna.




     
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