Il kage e l'orfanoHohenheim e Yugi Mutou

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  1. - Hohenheim -
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    La gilda degli artisti


    II



    Yugi si stava divertendo, e questo era un bene. Hohenheim non era stato attirato dal ragazzo solo per il suo talento artistico, ma anche per l’aura tetra che ogni tanto si dipanava dalla sua figura. Nulla di concreto, come il chakra, ma solo una sensazione. Eppure, se il ragazzo riusciva ancora a provare gioia, allora non era troppo tardi per lui.

    Un artista porta sempre con se gli strumenti della sua arte, ricordalo! Disse vedendo che il ragazzo era sprovvisto di carta e matita. Con un rapido gesto, Hohneheim avrebbe quindi evocato un rotolo di richiamo, che avrebbe passato al ragazzo. La penna l’aveva sempre con sè - del resto, nel suo lavoro doveva firmare sempre un sacco di cose!

    Osservò il ragazzo cimentarsi nel disegno. Così come aveva fatto all’orfanotrofio, il suo stile era decisamente basato sul realismo e, a parte qualche difetto tecnico, era molto buono. E questo chi è? Avrebbe chiesto, indicando il gatto che era stato raffigurato. In realtà, non dovette aspettare molto, che probabilmente lo stesso gatto sarebbe comparso tra le sue gambe e si sarebbe diretto verso il disegnatore.

    Oh..ma gaurda….e lui com’è salito fin qua su? Non solo l’animale era stato piuttosto rapido, ma decisamente agile a scalare la parete di roccia. Così, quasi istintivamente, il jonin percepì il chakra del bambino e dell’animale. Vide senza problemi una forza tenue emanarsi da Yugi, compatibile con il livello di forza di un ragazzo della sua età alle prese con i fondamenti del ninjutsu. Ma…diavolo…il gatto aveva praticamente la stessa forza!!! Era un gatto ninja? Mi spiace.. Disse rivolgendosi direttamente all’animale, questa volta Non avevo idea che fossi un gatto ninja. Piacere di conoscerti, io sono Hohenheim. Aveva già imparato a parlare? Quasi sicuramente era abbastanza intelligente da capirlo.

    Sei pieno di sorprese Yugi. Non solo hai il tocco artistico, ma sembra che tu sia il favorito di un animale senziente, il che vuol dire molte cose…come saprai, è usanza che il Kazekage prenda sotto la sua ala uno degli orfani. Molti vengono adottati in questo modo, ma io non posso fare una cosa del genere…Tuttavia, se vuoi, puoi diventare mio discepolo. Ti insegnerò quello che so sul ninjutsu, e anche sull’arte se è questo che desideri. Cosa ne pensi? Forse era stato un po’ impacciato ma, del resto, questa era la prima volta che prendeva un orfano come allievo. Se il giovane avesse risposto di sì, avrebbe detto:Molto bene, allora direi di spostarci alla Gilda dove avremo tutti gli strumenti per iniziare con qualcosa di semplice. Chiaramente, Kuro, sei più che benvenuto!

    […]

    A bordo della tigre, il gruppo avrebbe impiegato cinque minuti a raggiungiungere un alto edificio di argilla e sabbia, nello stile sunese, che era recintato muro perimetrale. Il muro definiva un giardino di pietra e ghiaia, con poche piante grasse a dare un tocco di verde. All’interno, si apriva un’enorme sala, dove diverse persone stavano eseguendo pitture, sculture e disegni. Tutti avrebbero fatto un inchino al Kazekage passandogli vicino. Anch’io ho imparato l’arte di manipolare l’argilla qui. E’ uno dei dopo/studi allestiti da membri della Gilda di cui faccio parte. Come sai, noi manipolatori di argilla non abbiamo un clan…questo è quello che assomiglia di più ad una cosa del genere. Da questa parte. Avrebbe fatto quindi accomodare il ragazzo in una stanza piuttosto ampia, dieci metri per dieci. A terra c’erano assi di legno lucidate e un ampio tavolo contornato da sedie basse. Hohenheim avrebbe lasciato la stanza, dando il tempo a Yugi di acclimatarsi. Una volta tornato, aveva con sè un sacchetto ed aveva portato un vaso.

    Mise l’oggetto su una piattaforma al centro del tavolo, e quindi vuotò il contenuto del sacco, un po’ davanti a sè ed un po’ davanti a Yugi. Subito si avvertì quello che era l’odore di terra.La scultura, come tutta l’arte in generale, è un atto pratico. Ho capito che non ti si mai cimentato con la scultura, quindi questo sarà un ottimo modo per iniziare. Lo faremo insieme… Disse sedendosi affianco a lui ed iniziando a prendere una parte dell’argilla che aveva davanti. Cerchiamo di replicare il vaso? Nulla di troppo difficile, ma occhio. Questa argilla non è come il pongo che si usa a scuola. Solo un ninja può manipolarla. Così dicendo, si sarebbe chiuso nel silenzio del lavoro, invitando il ragazzo a fare lo stesso. Tuttavia, ben presto Yugi si sarebbe accorto che non era così facile: semplicemente l’argilla non stava in piedi! O meglio dire, la sua argilla non riusciva a prendere una forma. Il Kazekage se la stava cavando più che bene. Cosa faceva di diverso?
     
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