[News GdR] - L'Erba tinta di sangue

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  1. Kamine Ashimi
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    L'Erba tinta di sangue


    II - The Green Fields of France Kusa





    Paura, desiderio...

    Durante il discorso pubblico di Febh, Kamine si trattenne dall'alzare gli occhi al cielo mentre parlava di grazia, eleganza e travestimenti. Aveva visto di cosa fosse capace in combattimento, così come sapeva che non era tipo da discorsi magnifici di leadership e infusione di coraggio.

    Lasciò parlare prima Tasaki e Shinodari. Apparentemente il primo aveva un qualche tipo di conto in sospeso con i Cremisi E saremmo in due ma sembrava fin troppo ansioso di scontrarsi contro un esercito. Shinodari invece era più realista e posata a riguardo della situazione, ma quando sganciò la bomba dell'essere diventata, anzi ri-diventata Consigliere del Suono, Kamine non potè fare a meno di lanciarle uno sguardo sospettoso. Diogene si fidava così tanto di lei da lasciarle riprendere un posto così importante senza troppe spiegazioni o era un modo per tenerla sottocchio più comodamente? Rivelò anche di essere nativa di Konoha ma pronunciò fedeltà ad Oto. Esiste qualcuno nato effettivamente in questo villaggio?...Ah già, Hebiko.

    Venne il suo turno. Il mio stile? Dovresti conoscerlo, ma a beneficio dei miei due nuovi compagni...Combatto tra la corta e la media distanza di solito. Per quanto riguarda questo guerra, il mio obiettivo principale è fare ai Cremisi delle domande che aspettano risposta da troppo tempo. Inoltre, abbiamo delle direttive su cui dovremmo riflettere bene. Rimarcò le ultime due parole, forse più di quanto avrebbe effettivamente voluto. E ovviamente si guardò bene dal rivelare del demone, anche se le tornò in mente il momento in cui, durante il recupero dei Sigilli maledetti, Shinken la obbligò a rivelare a Kato e Amano l'essere una Jinchuuriki. A proposito, dov'è Kato? Una guerra sarebbe esattamente uno scenario verso il quale si sarebbe precipitato a capofitto...

    Poco dopo un gruppo di cinque shinobi di Kiri si avvicinò a loro. Sarebbero stati i loro compagni di viaggio, tuttavia loro avrebbero viaggiato dentro un'evocazione dello Yakushi, notizia della quale Kamine fu contenta, visto che non aveva proprio voglia di correre in prima persona verso un fronte di battaglia. Uno di loro sembrava conoscere già Febh e Tasaki. Alle kunoichi invece si presentò come Youshi, con una frase che chiedeva più di quanto non dicesse. Kamine rispose anch'essa con un cenno del capo, neutrale. Kamine Ashimi, Genin del Suono. Seguì l'esempio di Shinodari sul non rivelare di più.

    Durante il viaggio la kunoichi non proferì parola se non direttamente interpellata, preferendo tormentare il collarino con il simbolo del Suono. Lanciò ogni tanto lo sguardo verso Tasaki e specialmente Shinodari, la quale portava con sè un rettile che definire singolare sarebbe stato un eufemismo. Aveva già visto un drago, quando divenne una Jinchuuriki, evocato dall'allora Mizukage. Le differenze c'erano, specialmente nella dimensioni...

    [...]

    I verdi campi di Kusa




    L'arrivo del gruppo di Oto fu ovviamente scenico e non poteva essere altrimenti con lo Yakushi al timone. L'Hokage si dimostrò abbastanza diplomatico nella circostanza, pur non nascondendo nella repentinità con cui si allontanò con Febh una certa fretta. Dipendeva dalla guerra o dal fatto che due villaggi avevano mandato solo nove persone?
    Youshi rivolse al Kage una domanda che sembrava una provocazione. Anzi, è proprio una provocazione, anche se non so chi sia questo Sho.
    Il discorso sul combattere come unico villaggio sarebbe stato bello e condivisibile, in teoria, se il Suono e la Nebbia non avessero mandato meno di dieci persone in totale.Mai qualcosa che vada come deve andare, eh?
    Ma non ebbe tempo di rimuginarci tropppo sopra. Dopo uno dei Kiriani, venne convocata nella tenda dove Febh e l'Hokage si erano riuniti. Rimase interdetta per un secondo abbondante. Gettò uno sguardo verso gli altri due otesi, per poi dirigersi verso la tenda. Che cazzo sta succedendo? Una minuscola parte della sua mente per un infinitesimale attimo la spinse a sperare che, da più bassa in grado, sarebbe stata rispedita a Nakani con qualche tipo di messaggio, o addirittura fatta tornare ad Oto. Speranza vana ovviamente.

    Nella tenda l'Hokage si presentò per nome ma richiese di essere lasciato subito solo con la ragazza. Il braccio di Kamine scattò subito verso Febh, tentando di afferrarlo per i vestiti. Alzò un sopracciglio e sostenne lo sguardo di Raizen. Preferirei che Febh rimanesse. Cercò di simulare sicurezza nel tono, ma l'ultima volta che rimase sola con un Kage di un altro villaggio, le sigillarono un demone dentro. Meglio non rinunciare a tenere l'otese più forte nel raggio di chilometri vicino a sè, tanto più che era uno dei pochi otesi di cui ci si poteva fidare. Almeno un minimo.

    La richiesta le fece cambiare espressione. Istintivamente credette che Febh si fosse fatto sfuggire la sua natura (e gli rivolse uno sguardo a metà tra l'arrabbiato e il ferito), ma la seconda frase di Raizen le rese tutto più chiaro. Code in avanzo? Ch...oh. Secondo Kage estero che conosceva di persona, secondo Jinchuuriki. Spero sia di buon auspicio per una promozione. Pensò sarcasticamente. Quella è una fase che ho superato, se non esagero col chakra. Riguadagnò un attimo la compostezza.

    Abbassò la zip sul fronte della sua uniforme, la conformazione le permise di liberare il torso senza doversi spogliare completamente, rimanendo solo con il reggiseno. Di solito mi offrono almeno la cena, prima. Impastò abbastanza chakra da far fluire nell'addome, rivelando così il sigillo che collegava il suo chakra a quello del demone dentro di lei. Raizen si coprì di chakra demoniaco, in maniera simile a quanto succedeva a lei stessa, ma senza perdere il controllo come capitava a Kamine. Sentì una stranissima sensazione. E l'Hachibi si agitò improvvisamente, come non lo sentiva fare da un bel po'.

    ...strano momento per una rimpatriata...


    Cosa? Ma il demone non rispose più.

    L'Hokage le diede una risposta. Non completa, che apriva nuove domande e nuovi scenari, ma una risposta. Si sentì un peso enorme scivolare via. L'inquietitudine era, almeno in parte, andata via. Chiuse gli occhi per un attimo.Paese del Vortice. Uzumaki. Ora aveva un obiettivo più concreto a cui puntare.

    Fece un leggero inchino a Raizen, ma lo protasse forse per un secondo più del dovuto. Grazie.

    Fuori dalla tenda fece un profondo respiro prima di tornare dal suo gruppo. Ora negli occhi avrebbero potuto leggerle una diversa attitudine.

    Dopo diverso tempo venne il momento di partire verso il fronte vero e proprio. Se Shinodari le avesse chiesto qualcosa, Kamine si sarebbe limitata a farle un mezzo sorriso. Ti basti sapere che mi sono tolta un peso non indifferente dalle spalle e potrò esservi un po' più di aiuto concretamente. La seconda parte della domanda invece, la rese pensierosa. Non credo stessero passeggiando per piacere di farlo, a questo punto della storia. Guardiamoci le spalle, non mi piace la situazione generale. Disse l'ultima frase sottovoce.

    A quanto pare Febh sarebbe andato con l'Hokage a fare delle perlustrazioni, ma giustamente Shinodari cercò indicazioni dirette da Febh, non avendone ricevute da Raizen che in teoria era al nostro comando, secondo gli ordini ufficiali. In questa fase non credo che possiamo fare poi molto, comunque.
     
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