Gobi Heist - Parte 1

Vacanze ad Ame

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  1. Waket
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    Il bluff stava andando bene, e solamente il potere del Vuoto stava permettendo a Youkai di mantenere una freddezza e atteggiamento così impassibile. Pochissimi altri shinobi potevano vantare un simile vantaggio, altra cosa che probabilmente portava i due torturatori ad abbassare la guardia, un ragazzino qualsiasi poteva davvero fregarli in modo così plateale?

    L'insistere sulla malattia ed i suoi effetti usando il frammento nel corpo di Watoru sembrava aver finalmente scosso la situazione in suo favore. Il frammento si era ormai dissolto, tornando al suo portatore, ma il suo dovere era compiuto, ora sarebbe stata la paranoia a fare il suo corso. I due si allontanarono, e Youkai, sicuro che ormai si fossero convinti delle sue parole, cercò di dimenarsi da quella presa ombrosa, scoprendo con frustrazione come fosse ancora intrappolato nonostante tutto. Ugh. Non è carino bisbigliare in presenza di ospiti! Sapete, questa presa insistente sta causando un grosso stress al mio corpo! Il Vuoto stesso, oltre a fargli perdere la percezione del dolore stesso, lo aveva reso parecchio resistente, e sembrava che la donna stringesse più per immobilizzarlo che ferirlo, quindi la situazione non era grave quanto sembrava, finchè non avesse dato segni di ribellione. Ma il sigillo stava impercettibilmente sfarfallando, iniziando a cedere, e la sua disattivazione avrebbe provocato una discreta scossa alla salute del giovane konohaniano... il che non avrebbe fatto altro che supportare la sua recita, quindi non tutto il male veniva per nuocere. Sapeva però che quella era la sua ultima occasione per cavarsela senza ulteriori problemi. Un passo falso, un dubbio extra, poteva costargli tutta la copertura. Per quanto ne fosse consapevole, a Vuoto attivo riusciva a soffocare la paura, mantenendo la freddezza necessaria per non essere impulsivo.

    Parli in modo cordiale, ma ancora mi tieni incatenato come un salame. Borbottò, gonfiando le guance come un bambino offeso. La donna sembrava pronta a contrattare in nome dei Quadri stessi per quanto riguardava Kitori: l'assenza di dolore, e con essa tristezza, frustrazione e odio, permetteva a Youkai di nascondere il disgusto che quel discorso gli provocava, e di rispondere come un qualsiasi cliente in procinto di farsi scontare l'ultimo capo di abbigliamento al mercato. Avrebbe riso quando la donna parò del suo "disturbo provocato": Oh, volete rendermi responsabile della vostra irresponsabilità? Io vi ho avvertiti fin dall'inizio. E' colpa vostra se avete perso tempo con un falso sospetto infetto. Ma suppongo che ad Ame il buonsenso venga dopo il denaro. Ridacchiò, trovando le sue provocazioni esilaranti. La donna rincarava la dose sulla salute di Kitori, sembrava non avessero paura di andarci pesanti, nonostante i loro sospetti fossero potenzialmente solo coincidenze, disposti a perdere un membro del loro seme, o almeno uno stretto alleato che potevano manipolare al loro volere, piuttosto di usarlo a loro vantaggio. Non avrebbe sprecato fiato fino a che la situazione non fosse stata chiara di fronte ai suoi occhi.

    Il gruppo di supporto non tardò ad arrivare, aggiungendo due figuri che ormai conosceva e il pezzo di scambio, Kitori stesso, visibilmente agonizzante. Youkai, con una reazione tipica di qualcuno offeso, a gran voce avrebbe espresso il suo disappunto: Me lo avete rovinato!! Ora come fate a garantirmi che sopravviva durante l'operazione di cui ho bisogno?! Si lamentava con recitata frustrazione, in modo infantile, ma serio nelle intenzioni. Beh, ora a prezzo pieno ve lo scordate. Volete darmi un prodotto che avete difettato voi stessi. Saki, chiamando Youkai "stratega", provocò in lui una grassa risata. Per questo mi stavate facendo perdere tempo?? Hahaha! Spero che il vostro capo non venga mai a sapere come mi avete conciato, solo per chissà che razza di piste insensate stavate seguendo! Avete persino attivato il mio fuinjutsu protettivo, non so nemmeno quanti danni mi avete provocato, e come scuse mi presentate il mio salvavita completamente rovinato. La Banca sarà brava a riscuotere i debiti, ma vi preoccupate fin troppo poco dei danni che provocate, hahaha!!Avrebbe riso di gusto, quasi fino alle lacrime. Pochi altri, conoscendo realmente Youkai, non avrebbero avuto la stessa reazione. Hooo... Scusate, scusate. Sapete come sono gli antidolorifici, quelli potenti ti mandano un po' su di giri.

    Umma si portò di fronte a lui, imponendogli le condizioni finali. Ma Youkai sorrise, calmo e impassibile. Vi portate spesso così tanti soldi nel portafoglio? E meno male che lavorate in Banca... Dopotutto si trattava di una cifra piuttosto alta, che raramente qualcuno poteva avere facilmente in tasca. Certo che posso pagare, ma non sono così stupido da portarmeli dietro. Non so se ve ne siete accorti, ma questa malattia mi rende parecchio debole, non posso farmi derubare di una simile cifra da un cittadino qualsiasi solo perchè non riesco più a difendermi. Non serve essere grandi strateghi per questo, basta non essere stupidi. Sorrise, consapevole che il suo ragionamento fosse inconfutabile, dopotutto si parlava di cifre ben oltre il comune. Ancora non si poteva dire chi avesse realmente il coltello dalla parte del manico, ma l'Uzumaki avrebbe fatto di tutto per convincerli che non solo lo possedeva lui, ma che loro stessi se l'erano puntato contro, spingendosi da soli in un vicolo cieco. Non siete stati poi così tanto ospitali, quindi non so se mi va di restare vostro ospite ancora a lungo... E mi sembra che non stiate considerando più di una cosa importante. Uno strano scintillìo apparve nel suo sguardo. Siete entrati senza alcun permesso nel locale delle Picche, aggredendo prima il pover'uomo che vi lavorava all'interno, e poi l'ospite al suo interno. Ospite debole e malato, vorrei aggiungere.Sorrise. Ospite di cui l'Asso di Picche ha garantito l'incolumità ad una persona parecchio influente nel paese del Fuoco. Persona che tiene alla mia incolumità, considerando i soldi che è stato disposto a spendere fino ad ora. Mi seguite? Le implicazioni che il presunto padre fosse piuttosto in alto nella gerarchia sociale servivano a mettere pressione sul quartetto, soprattutto se consideravano come il ragazzino potesse essere una falsa pista. Certo, avevano i loro dubbi, ma erano abbastanza da voler insistere così tanto? Era saggio portarli avanti in modo così crudo ed oppressivo, sapendo che un errore simile poteva rivelarsi un errore con conseguenze disastrose? Supponiamo che, come avreste già dovuto capire da parecchio, io sia innocente. Non so bene come funzionino le cose ad Ame, ma so per certo che all'Asso responsabile della mia persona non piacerà per niente sapere che avete invaso il suo territorio, e persino rovinato ciò che aveva garantito al suo caro amico restasse intatto e al sicuro. E magari al vostro Asso importerà poco di sapere che l'Asso di Picche si vendicherà sicuramente per un simile torto subito... Feng poteva essere un uomo dalle mille facce, ma ognuna di esse condivideva un singolo pensiero che lo rendeva famoso in tutto il continente. Nessuno avrebbe mai dubitato della sua Vendetta, grande o piccola essa fosse. ...ma forse, sapendo che l'Asso ha un potente alleato in grado di smuovere eserciti nel Fuoco, se tutti i Quadri trattano i loro sottoposti come voi avete fatto con Kitori... Osservò la donna negli occhi, senza alcun timore, e con un'inquietante sorriso di chi non dubitava di nessuna delle proprie parole. ...Beh, spero che abbiate la pellaccia dura. Immagino che per il vostro capo sapere che avete impiegato ben quattro dei vostri uomini per seguire una pista sbagliata non aiuterà la vostra causa. Ghignò.

    Ma posso proporvi io una soluzione, a patto che mi lasciate finalmente in pace. Sorrise di nuovo, stavolta quasi angelico. Le macchine salvavita di cui ho bisogno sono in questo locale. Non posso allontanarmi da esse per troppo tempo, almeno una volta al giorno devo stare in questo locale. Medo può confermare. Quindi sono già in trappola, che mi piaccia o no. Fece spallucce. Meno lavoro per voi, no? Vi avrei detto di prendere una stanza, ma a quanto pare non siete particolarmente bravi coi rapporti sociali, e non posso biasimare le Picche visto il trattamento che mi state riservando. Tantomeno ho intenzione di parlar bene di voi per far chiudere un occhio al padrone del locale.Spostò la testa, allungando il collo oltre la figura della donna, per indirizzare lo sguardo verso il prigioniero. E lui non mi sembra in forma in mani vostre. Ma, se lo lasciate qui, sarà in trappola tanto quanto lo sono io. E potrò contattare mio padre per dirgli che ho trovato ciò che mi serviva, ed aggiornarlo sul costo. Se Kitori fosse stato intatto, forse vi avrebbe dato anche il doppio... Che peccato.Scosse la testa. Osservò la donna negli occhi, con un leggero sorriso. Sei tu il capo, dunque? Cosa preferisci: che perdiate sia i soldi, che probabilmente la vostra carriera, o peggio... oppure lascerai finalmente in pace il ragazzino malato, organizzandoti civilmente per un generoso scambio tra gentil... persone? Basteranno un paio di giorni, tempo di un rapido messaggio con il corvo più veloce che avete, e mio padre partirà all'istante, con la cifra pattuita. Era sicuro di sè, ma aveva anche un ottimo motivo per esserlo, nella sua recita quantomeno. Sono già un uomo morto. Voglio cercare di allungare la mia vita per quanto possibile, ma non mi spaventa la morte. E' un'inevitabilità a cui non posso sfuggire. Sta a voi decidere quanto siete pronti a rischiare, in cambio di che risultato.

    Youkai attese impassibile una risposta. Non appena fossero spariti tutti dalla sua vista, avrebbe finalmente avuto modo di mandare Taiyoko da Yato, al loro punto d'incontro, per aggiornarlo della sua situazione. Sapeva bene di non essere realmente in trappola, ma dubitava che lo avrebbero lasciato andare senza un qualche tipo di trucco o sicurezza da parte loro. Il Simbolo sulla sua fronte sfarfallò più volte, fino a scomparire. Youkai strinse i denti, il dolore non sarebbe tornato di colpo, ma un minuto dopo l'altro, il corpo sarebbe tornato sensibile al dolore, iniziando a percepire le conseguenze delle precedenti ferite, e qualsiasi nuova dolorosa interazione, come la fastidiosa presa della donna. Ah... Questo non va bene. Lamentò, indolenzito. Sarà meglio prendiate una decisione in fretta, o presto vi ritroverete a discutere con un cadavere. Mettere ulteriore fretta alla loro decisione andava tutto a suo vantaggio, ma era anche la sua ultima chance: senza il Vuoto, le sue abilità di cantastorie si dimezzavano drasticamente, e se non fosse riuscito a cavarsela ora, il suo bluff finale si sarebbe rivelato il più rischioso di tutti. [Salute]
     
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