A Spasso nel Tengu

Le cose si complicano.

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  1. Youshi2
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    天狗の散歩

    Tengu no sanpo

    XII

    Un sorriso violento si dipinse sul mio volto, l'intuizione era corretta: Hagemono era anch'egli un viaggiatore. Lo stesso non si poteva dire di Byakuei che rispose calmo al mio leggero tranello, confermato da Tenma e gli altri presenti. Furono però le parole successive del generale deposto e traditore a farmi incespicare la mente: era da un mese che si trovava in quella realtà fatta di bianco e scale di grigio. Lasciai vagare lo sguardo sul parquet dell'ufficio mentre cercavo di elaborare quella informazione. Il bagliore non era avvenuto per tutti contemporaneamente? Non potevo certo escludere che nelle pieghe del tempo quella traslazione spazio-temporale fosse avvenuta con tempistiche diverse, ma anche non arrivasse dal mio presente, com'era possibile che ci avesse anticipato di così tanto? Mi grattai il capo pensieroso, riflettendo che sarebbe stato un enigma che avrei condiviso con gli altri due shinobi che mi accompagnavano. E' stata una chiacchierata veramente illuminante dissi allargando le braccia, prima di farle ricadere lungo i fianchi e mostrando un sorriso a trentacinque denti. Un'ultima cosa però aggiunsi, alzando due dita verso Orochimaru e invitandolo così a trattenere il legame tra la serpe e il torturato Con il suo beneplacito, Orochimaru-sama aggiunsi, verso il Kokage, inchiandomi leggermente con rispetto. Se avessi avuto ancora la sua collaborazione, avrei proseguito Hagemono è già stato spezzato da questa nostra chiacchierata, ha provato un dolore che in pochi sarebbero riusciti a reggere e a questo te ne devo dare atto dissi, rivolgendo lo sguardo verso di lui Quindi quest'ultima domanda, in onore della tua resistenza e caparbietà, non sarà sollecitata da altri gesti di tortura, ma vorrei comunque assicurarmi che tu non menta. Sarebbe a dir poco stupido, non trovi? piegai le ginocchia, avvicinandomi a lui e aspettando un suo eventuale cenno di assenso Cosa stavi per dire sullo Stratega? Ho un conto in sospeso dall'ultima volta che l'ho visto, sai dove posso trovarlo lontano dalla gonna del Veterano?

    All'arrivo di Kotaro, dopo che mi ebbe mostrato la piuma a cui fece seguito un buffetto sulla guancia e un occhiolino, sorrisi calmo in sua direzione. Era strano ricevere certi segni di approvazione da parte di uno shinobi del mio clan, infatti, se da un parte Ossuri-sama si era sempre dimostrato un maestro intransigente e marziale nei modi di fare, dall'altra gli shinobi e le kunoichi del clan Tokugawa erano soliti guardare con diffidenza la mia famiglia poiché contava ninja che, in un modo o nell'altro, avevano tradito Kiri: Yashimata, Kotaro e Ossuri stesso. Nemmeno i compiti che ricoprivo all'interno del villaggio, le molteplici missioni concluse con successo o la stretta vicinanza con il mio Kage avevano cancellato quel sentimento verso le stigmate che Yashimata aveva segnata sulla pelle della sua famiglia e i suoi discendenti. Per questo motivo, il sorriso che gli rivolsi in quel momento, fu particolarmente sincero e trasmetteva una serenità che non avevo mai provato. Quell'uccellaccio non aveva alcuna possibilità, zio dissi piegando le labbra divertito Hai forse intuito in quale direzione si stava muovendo? Domandai incuriosito Non credo che si possa escludere la presenza di altri loro alleati o spie tra le vostre file spiegando così la mia curiosità.
    Orochimaru evocò poi un serpente che ingerì Hagemono, sul mio viso passò un'ombra di disgusto e, dopo uno sguardo rapido verso Kotaro, ci incamminammo.

    [. . .]

    Alzai lo sguardo divertito verso il gabbiano urlatore e, al commento di Fudoh rispetto al suo cognome, risposi calmo: Mi stupisce meno di quanto tu possa credere, Fudoh Orihara un ghigno divertito lasciò cadere nel silenzio i pensieri che già in precedenza avevo fatto rispetto ai legami di Fudoh con le omonime Orihara Ma sarei curioso di approfondire le implicazioni di questo tuo legame ora manifesto alzai le spalle brevemente, mi rendevo conto che in quel momento vi era altro di cui discutere e la presenza di tutti quegli shinobi non permetteva di fare una sincera chiacchierata tra commilitoni, per cui rimandai volentieri quel discorso a momenti migliori. La dichiarazione successiva di Fudoh fu una sorpresa maggiore, spostai lo sguardo rapidamente da lui alla carrozza e poi nuovamente verso il primario che, subito, cercò di smorzare il mio spirito. Deglutii e lo guardai più profondamente, quini mi voltai verso il mare e con voce leggera gli dissi laconico: Capisco
    Venni quindi aggiornato dal primario di Kiri e seguii il suo sguardo quando parlò di un personaggio inquietante, tentennai per un momento quando lo riconobbi. Era lui, il tempo l'aveva mutato, ma sarebbe stato impossibile non riconoscerlo dopo gli eventi che mi avevano portato a incrociare il suo cammino. Fudoh... quello è venni interrotto dall'Hokage che anticipò le mie parole emettendo vampate di chakra, sorrisi falsamente e feci un cenno di assenso verso di lui Sì, il Veterano. Comandante dei Cremisi, lo definirei un po' più che inquietante, Fudoh serrai la mandibola e scossi il capo Se possibile le cose si sono messe peggio di quanto già non lo fossero, come si è riusciti a raggiungere un accordo con lui? guardai i presenti Quali sono i pesi sul piatto della bilancia? Attesa una risposta, ripresi: Scusa l'interruzione, continua pure Fudoh-san
    Venni così aggiornata sulla situazione: ci trovavamo in un sogno. Due erano le ipotesi su chi fosse il sognatore, la prima che fosse direttamente il Tengu a farlo, la seconda che fosse qualcuno che sfruttasse quell'arma di Iwa per indurlo a sognare al fine di liberarlo. Feci qualche cenno di assenso e poi interruppi nuovamente Fudoh Avrei bisogno di qualche informazione ulteriore sul Tengu, Fudoh-san scrocchiai il collo e lo guardai placidamente Ho bisogno di un tuo aggiornamento in materia. Si tratta di un dio guerriero, no? utilizzai il termine caro a Fudoh per definire le Armi di Iwa Dici che è prigioniero di qualcosa o di qualcuno, ma non so di cosa tu stia parlando dissi, invitandolo così ad approfondire l'argomento e aggiornarmi sugli eventi passati.
    Quando mi disse, infine, che l'Hokage sarebbe andato a combattere contro l'Oni insieme al Veterano sorrisi divertito non facendo alcun commento. Chissà se il foglioso avrebbe negato a Kensei-sama il piacere di ucciderlo, infilandosi da solo in un combattimento contro quell'essere divino. Capisco commentai nuovamente in maniera laconica.
    Qualche cenno di assenso seguì le ultime parole di Fudoh, quando definì il nostro ruolo in quella faccenda: svegliare il sognatore. Bene, immagino che seguiranno ulteriori dettagli Il sorriso che rivolsi al chunin di Kiri si tramutò in un'espressione di sorpresa quando disse che il Veterano aveva messo a disposizione delle armi. Davvero? Fammi vedere, sono curioso seguii allora il primario.

    Su un telo erano tenute diverse armi, alcune erano già state prese e lo potei capire perché vi erano degli spazi vuoti tra l'una e l'altra di dimensioni diverse. Mi chinai verso di esse e le guardai con attenzione, l'arco composito mal ridotto attirò la mia attenzione e lo osservai con più interesse, quindi lo raccolsi saggiandone le caratteristiche mettendolo in tensione. Interessante dissi a denti stretti, lasciando la presa sulla corda tesa. Quindi, se il Veterano fosse stato nei paraggi e avesse rivolto l'attenzione verso di me, d'altronde stavo raccogliendo uno degli artefatti che aveva messo a disposizione, l'avrei guardato senza dire nulla e non lasciando trasparire alcuna emozione dal viso. Erano passati molti anni nel mondo e sul mio corpo, le intemperie della vita da guerriero avevano lasciato segni indelebili sulle mie membra trasformandomi e chissà quanti altri shinobi accademici aveva visto morire, ma chissà quanti - invece - gli erano sfuggiti due volte. Il mio respiro - se ci fosse stato quello scambio di sguardi - sarebbe rimasto il più possibile regolare e, dopo un attimo, avrei messo l'arco sulle spalle e raccolto la faretra, invitando Fudoh con un cenno a seguirmi.

    Allontanatoci di diversi metri dal gruppo, mentre l'Hokage stava armeggiando con Orochimaru e Hagemono, ripresi il discorso con Fudoh in maniera diretta e senza preamboli: Come fai a sapere del Cavaliere Dorato? inspirai ed espirai calmandomi. Benché ci fossimo allontanati dopo la missione in quel di Taki, conoscevo bene il primario, sapevo quali potevano essere i punti fermi su cui poter fare leva, così come lui conosceva i miei avendone a usato uno magistralmente in precedenza rispetto ad Ago e la Signora. Mi sembra di capire che tu abbia avuto occasione di parlarle, altrimenti non mi spiego come tu faccia sapere cosa lei sa dell'Abete o se tra le sue schiere vi è il Cavaliere Dorato attesi un momento abbassando lo sguardo verso il terreno So quanto tieni alla riservatezza sulle tue vicende familiari, anche se ora inizio ad avere degli elementi che mi stanno facendo valutare delle ipotesi ... Diciamo fuori dall'ordinario passai l'indice tra le labbra, pensieroso, alzando le sopracciglia e poi ripresi Rispetto la tua riservatezza, ma sarei curioso di avere tue conferme o meno a tal proposito, lo devo ammettere. Comunque sia, se hai avuto modo di parlare con lei, vorrei che se ci fossero delle informazioni - anche che reputi di poco conto - utili alla salvaguardia di Kiri e dei suoi abitanti, ad esempio dei suoi progetti, tu le condividessi con me e con il villaggio stirai le labbra e aggiunsi Se mi concederai la tua fiducia, farò in modo che il villaggio sappia né più né meno di quello che mi dirai e che vorrai condividere con esso nel silenzio espressi l'alternativa a quella proposta: il ruolo che ricoprivo all'interno del villaggio mi imponeva di trovare una risposta, con o senza il sostegno di Fudoh Orihara; e se fossi riuscito nel mio intento, avrei condiviso con il villaggio, ovvero con Kensei-sama, tutto ciò che sarei riuscito ad arraffare. Immagino abbia già incontrato Koma della Nebbia, se non ricordo male è stato lui a salvarla dal tempio, no? domandai, aggiungendo: Senti questa storiella che mi ha raccontato mio zio: il capostipite del mio clan, Kurogi Tokugawa, milla anni fa, liberò una donna da un monastero in cui le armi venivano abbandonate e trasformate in attrezzi agricoli. Questa donna gli fece un dono: gli insegnò la vera natura delle ombre e per lei riprese a combattere e, come ti ho detto, la salvò dalla prigionia un sorriso si dipinse sulle labbra quando conclusi: Il dettaglio più divertente? Il monastero, secondo la leggenda, si trova nei pressi di Taki Osservai il medico, aspettando che facesse i dovuti collegamenti, poi ripresi: Ho smesso di credere nelle coincidenze da molto tempo, soprattutto quando combaciano in maniera così perturbante alzai ed abbassai nuovamente il sopracciglio brevemente Dovessimo uscirne vivi da questo... tentennai appena, lasciando scorrere lo sguardo sulle onde grigie ...da questo sogno. Credo sarà necessario indagare sul monastero, potrebbe esservi segreti da svelare e nuove strade da percorrere. Ah e a tal proposito! vidi che la comunicazione mentale tra l'hokage e Hagemono era terminata e il foglioso era tornato con la mente alla solida realtà, quindi feci un cenno a Fudoh ti ricongiurci agli altri dicendo rapido e a mezza voce: Ti ricordi il tipo stroncato da tua zia, tua sorella (?) durante l'interrogatorio? Ci stava parlando di alcune fonti a Taki e di come lei volesse sfruttarle. Bene, a quanto pare mia nonna ne era una delle custodi e prima mi ha dato il punto preciso di dove si trovino sorrisi verso il primario con complicità e quindi volsi l'attenzione verso il gruppo a qualche metro di noi, mentre con passi larghi li raggiungevamo. Quel breve momento di condivisione delle informazioni, mi aveva aveva dato la possibilità di chiarire diversi punti ordinandoli in parole e pensieri di senso compiuto.

    Raggiungemmo il resto del team che un piccolo drago azzurro era appena stato evocato. Tra le fauci teneva una sfera, ma la sua voce e le sue parole risultarono chiare, così come il sentimento e le emozioni che provava: pericolo, ansia per il suo evocatore e urgenza. Fu poi Hagemono a presentarlo come Gyakuryū, uno dei draghi più anziani, benché avesse le fattezze e gli atteggiamenti di un giovane drago. Lo osservai in silenzio, muovendo lo sguardo rapidamente dall'evocatore all'evocato, cercando di cogliere eventuali messaggi prossemici nascosti. L'hokage prese parole presentandosi al drago, l'artificio dei nomi e dei riconoscimenti era atto evidentemente a cogliere il favore di Gyakuryū, non fu difficile cogliere ciò malgrado non conoscessi cosa intendesse per "guardiano dell'equilibrio", né chi fosse l'Esuvia Ryujin. Non mi sarei intromesso ne fatto parola alcuna, vi erano intrecci nelle storie dei draghi che mi erano ignoti e quindi lasciai che fosse chi li conosceva meglio a trattare con uno della loro specie.

    Ascoltato il piano di Fudoh e osservata la reazione di Raizen, inspirai ed espirai a pieni polmoni. Atteso qualche secondo, avrei domandato verso Kotaro: Zio, alla prigione parlavi di questa tempesta. Sai perché l'ipotesi di passarvi sotto non sia mai stata presa in considerazione? domandai calmo, aggiungendo subito dopo specificando meglio la mia idea Qualche esperto di doton, ma non per forza, potrebbe essere in grado di muoversi sottoterra aggirando il problema. E' stata mai provata questa possibilità e se sì, perché scartata? mi grattai il mento, cercando nello sguardo degli astanti dei cenni o delle parole.
    Per quanto riguarda il team che si dovrà occupare di oltrepassare la barriera, vediamo di limitare il numero di shinobi o kunoichi a quattro nuovamente mossi lo sguardo verso gli altri ninja mentre il resto degli shinobi o kunoichi, nel caso non potessimo passare sotto la tormenta, potrebbe fornirci supporto per oltrepassarla
    Quando Fudoh propose di portarci dietro uno dei combattenti della Signora di Taki, lo guardai con sospetto e mossi leggermente il capo in segno di diniego. Sarebbe stato molto difficile, per lui, convincermi di fidarmi di uno degli scagnozzi di Maya. Magari su chi ci accompagnerà ci ragioniamo dopo aver trovato un modo per oltrepassare la barriera, che dici Fudoh?

    C'erano diversi pensieri che mi ronzavano per la testa, ma uno in particolare mi attanagliava la mente: se il nostro obiettivo era fermare il sognatore, qualunque cosa fosse, considerato quanto detto dall'Imperatore ovvero che una presenza li portasse ad appianare dei dubbi o a compiere determinate azioni, cosa o come li stava influenzando in quel momento? Se non possedevano libero arbitrio, come mi aveva suggerito il fratello di Byakuei, le proiezioni oniriche ci stavano aiutando a quale scopo inconscio? Ci saremmo potuti fidare di loro? Se avessimo agito contro il sognatore e eliminata la loro effimera esistenza, come si sarebbero comportati di fronte a questa ipotesi? Era forse ciò che il Sognatore voleva che facessimo? E perché mai?
     
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