Le Vicissitudini di Hebiko Dokujita

A History of Violence

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  1. Febh
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    È colpa tua. Ratty

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    Le Macchinazioni di Hebiko Dokujita

    Capitolo 4

    Al contrattacco verbale di Hebiko lo Yakushi, che normalmente avrebbe replicato con qualche borioso "io sono già la persona più dolce al mondo" rimase un secondo interdetto battendo le palpebre, non per l'efficacia intrinseca del gesto di lei, quanto più per il fatto che gli aveva ricordato Ogen per una frazione di secondo, con un brivido lungo la schiena. In ogni caso proseguì la sua dimostrazione lasciando che l'allieva comprendesse il senso più profondo di quello specifico controllo del chakra. Io immagino che tu possa identificarti meglio coi serpenti, sicuro, ma se pensi che io ti stia addestrando solo perché mi sei utile allora non hai capito niente di me. Disse con tono un pò scontroso. Io lo faccio perché è estremamente divertente. Avrebbe aggiunto son un sorriso sinistro, e infatti la sua trappola venne messa in atto poco dopo. C'è bisogno di essere molto contemplativi per sopravvivere a questa cosa. Aggiunse gongolando, mentre lei diceva qualche scemenza sugli acidi. Devi lavorare meglio sulle tue provocazioni. Le disse. Là sotto c'è il pozzo nero del palazzo. Con l'aggiunta di un mio piccolo veleno che tende a fissare gli odori e rendere più difficile lavarli via. La sua espressione era tanto angelica quanto più era demoniaco il suo animo. Anche se la persona dall'animo più infrante fu sicuramente Ssalar, consapevole che doveva in qualche modo uccidere la Dokujita se voleva salvarsi.

    Raccontarti qualcosa? Oh, si...se proprio ti annoi posso dirti qualcosa. Un tizio cieco forse originario di Kumo è arrivato l'altro giorno in amministrazione cercando di te. Ma lo ho mandato nei vicoli di Oto perché mi ricordava H, quel tizio dell'attacco di qualche anno fa. Ci penseresti? Non so nemmeno da dove sia venuto fuori ma sembrava innocuo, quindi gli ho voluto fare uno scherzo. Poi corrucciò la fronte. Chissà se è vivo? Vabbè, tanto era sicuramente un mitomane. Scrollò le spalle ignorando il pensiero, mentre forse Hebiko registrava l'importanza della cosa, ma almeno trovò la forza di resistere fino all'ultimo senza spezzare il bastone.

    Una volta libera si trovò però al cospetto di Aji Tae, che pur ignorando la fatica e i segni dello sforzo prolungato, si rivolse a lei con estrema gentilezza, trovando un degno avversario nelle sue risposte. Ammetto che sia stato interessante, ma forse una conversazione placida sarebbe più nelle corde di entrambi, non crede, Consigliera? Disse lui, ignorando i rimbrotti dello Yakushi che al momento non sembrava in vena di giochetti e imbrogli, o almeno così sembrava. Ogen-dono ha già fatto preparare tutto, è già al corrente della mia piccola proposta. La mia...metà? Avrebbe detto lo Yakushi guardando entrambi sottecchi. Mi pare di aver già detto che io sono uno, unico, completo e inimitabile. Ancora non gli andava giù la scelta compiuta da Raizen ed Hebiko. E poi su Aji Tae. E se tu sei qui per quell'alternativa fallata, per me puoi anche fare a meno del the e levarti di torno. Aji Tae tuttavia sostenne il suo sguardo e abbozzò un sorriso cortese. Molte, moltissime somiglianze, e una pericolosa intelligenza nascosta dietro questo comportamento. Chinò il capo verso lo Yakushi. E' mia ferma intenzione togliere il disturbo quanto prima. Andiamo, allora? Ogen in fondo li aspettava, e questo bastava per evitare che Febh bombardasse quel bellimbusto con le sue tecniche.

    [...]

    Febh sedeva scomposto a terra, con l'avambraccio poggiato sul ginocchio mentre Hebiko si esibiva nella cerimonia del The sotto l'occhio attento di Ogen e quello serafico di Aji Tae. Non appena ebbe terminato di servire il The ottenne un minimo cenno del capo da parte della capoclan Yakushi e un suo Mmh... che suonava un pò più duro del solito, segno che la cerimonia aveva delle imperfezioni che, in altro contesto, le avrebbe fatto pesare con delle scudisciate verbali, ma si sarebbe trattenuta vista la presenza dell'ospite. Una notevole eleganza. Disse invece lui, cortese. Continuo a preferire l'alcool. Concluse lo Yakushi, che in realtà preferiva il latte con i cereali, ma voleva darsi un tono. Va detto che Hebiko era stata estremamente abile, ma come sempre Ogen cercava la perfezione, e nonostante tutto il nervosismo della ragazza era in qualche modo trapelato.

    Febh sul momento non capiva come si potesse definire "adorato" un compagno di team, ma in fondo sapeva che Hebiko era molto sentimentale, come quella volta che pianse durante il flashback che spiegava della figlia di Doña Esmeralda Soshi e di come la perse giocando a canasta perché era convinta che quella fosse una mano di poker. Una delle puntate più intense della settima stagione. Ogen non commentò, sorbendo il the, ma un suo sguardo tagliente sembrava voler ammonire la ragazza, come se, a suo giudizio, fosse stata troppo affrettata nel rivelare la sua mano. Aji Tae invece ascoltava con interesse. Naturalmente, avete contribuito grandemente al suo piano, e siete stati determinanti nel nascondere le sue reali intenzioni al carceriere delle Mezze Persone. Condizione alquanto spiacevole, come credo abbiate inteso: non accettati né tra i vivi né tra i morti, ma bloccati da un grosso rettile rancoroso. Per quanto mi riguarda Kaji non sarebbe nemmeno dovuto esistere, è stato un incidente. Eppure esistono molte storie similari. Il Tiranno, per esempio, è un "incidente" frutto di secoli di pratiche del clan Kenkichi, e non soffre della sua condizione, anzi ne è orgoglioso. Commentò, per fare conversazione, rivolgendosi poi a Ogen per complimentarsi delle decorazioni della stanza mentre Hebiko estraeva la spada, così da non metterla in imbarazzo al netto dell'esperienza di quest'ultima. Certo che potevi anche usare un ventaglio. Ruppe invece la poesia lo Yakushi, che ultimamente era sempre piuttosto circospetto in presenza di quella spada, al punto da essere più irritante del solito.

    Aji Tae fu sufficientemente magnanimo da non commentare, seguendo con attenzione le parole di Hebiko e guardando con soddisfazione la Kusanagi. Naturalmente, sono e rimango un mercante, dopotutto. Vorrei però sottolineare una cosa. Sollevò un dito, indicando la spada. Quell'arma non nasce come reliquia o sistema di imprigionamento delle anime. Kaji è entrato là dentro di sua sponte, e ne può uscire in qualunque momento lui lo desideri. Febh replicò, collerico. Ah, deve solo provarci a uscire adesso. Ne basta uno di ME al mondo, e su questo non cambio idea. Appunto, lui è un'alternativa, qualcuno di diverso, ma non siamo qui a disquisire di metafisica, ma a commerciare. Ogen si voltò verso Hebiko che poneva la sua condizione, e poi verso Aji Tae. Spero non vorremo continuare coi convenevoli, Aji Tae-san. Mi pare di aver capito che avete una certa premura, o sbaglio? Disse lei, ottenendo un lieve inchino da parte di lui. Parole sagge, Ogen-dono. Quindi su Hebiko. Io non sono qui per liberare Kaji in quanto egli è già libero, e il corpo che ho approntato per lui è al sicuro. Anche le altre Mezze Persone sono ormai libere di vagare per il mondo, dato che lui è uscito lasciando una sorta di...passaggio. Poggiò una mano sul petto. Io sono colui che credo abbiate conosciuto come Asceso.

    Uno dei Sette della cerchia di quel cretino, no? Corretto. Io sono scappato dall'inferno tramite un...metodo alternativo. Non ripetibile sugli altri, non per le loro necessità almeno. Il mio metodo è stato una combinazione di Edo Tensei e di eredità del Rinnegan, ma non intendo tediarvi coi dettagli. La cosa importante è che vi siamo grati per l'aiuto, e personalmente non ho alcun interesse nel danneggiare Oto, il clan Yakushi o l'Accademia in generale. Dicono tutti così. Anche quel pazzi di Hayate. Ho sentito del loro gruppo, si. Commentò lui, sempre gentile nonostante le maniere sgarbate dello Yakushi. Consigliera Dokujita, sapete che l'uomo chiamato Sylas si trova negli Inferi di Oto da circa sei mesi? Il nome con cui è stato registrato è Shirasu Uzumaki, ma non credo sia il suo vero nome, ritengo si tratti di uno scambio di persona. In ogni caso è accusato di omicidio e le prove sono molto solide, non so se riuscirà a tirarlo fuori anche con la sua autorità. Spiegò. Naturalmente ho avuto queste informazioni tramite un mio fido associato, morto nelle vostre prigioni qualche settimana fa. Posso confermare... Aggiunse Ogen. ...che le informazioni del signor Aji Tae sono in genere molto attendibili. Abbiamo avuto delle collaborazioni in passato, anche se molto fugaci. A volte mi chiedo tu da che parte stia... La fulminò Febh, trovando solo un'espressione inattaccabile da parte di lei. ...poi mi ricordo che stai solo dalla tua. Alzò gli occhi al cielo. Come me del resto. E Aji tae sorrise. Ulteriori somiglianze.

    Quindi su Hebiko. Questa mi sembra un'informazione di valore, per cominciare. Non crede sia il caso di cominciare a cedere qualcosa, Consigliera Dokujita?

     
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