Le Vicissitudini di Hebiko Dokujita

A History of Violence

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  1. Febh
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    È colpa tua. Ratty

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    Le Incertezze di Hebiko Dokujita

    Capitolo 5

    Non stavo frugando. Si chiama inventario. Replicò con aria offesa. E non trovavo il timbro per autorizzare i permessi retribuiti. Cosa? Conosci davvero quel guercio? Aggiunse stupito, per poi arricciare un labbro. Certo che frequenti gente discutibile...nativi di Kumo...blah. In che senso "devo venire con te?" Io non ho fatto nien... ma tacque davanti al ruggito di lei che tanto ricordava i bei vecchi tempi prima dell'addestramento di Ogen.

    [...]

    Placato lo Yakushi con le giuste parole, Hebiko condusse Aji Tae, che restava cordiale e sorridente, all'interno della sala dove offrì il the ai presenti. Sin dall'inizio, in barba all'addestramento ricevuto, fu tendenzialmente ostile e avversa al suo interlocutore, forse rivelando più del dovuto mentre Ogen scrutava il tutto con minuscoli segnali del corpo che esprimevano disapprovazione. A suo dire, Hebiko stava scivolando verso le sue abitudini invece che seguire quanto aveva appreso e dissimulare. Le emozioni avevano il loro posto, e questo non era mai l'inizio di una trattativa, non se non si voleva esporre il fianco, e sebbene la giovane controllasse il suo tono e la sua postura, le sue parole tradivano chiaramente la sua ostilità. Genocida? Il Tiranno è nato ed esistito solo all'inferno. Non ha mai ucciso nessun vivente, credo sia eccessivo parlare di lui come di un genocida, se non scorretto, perfino. Commentò senza rompere la sua maschera cordiale ma di fatto sferzando Hebiko con le sue parole, vanificando il punto mosso dalla ragazza. E credo che abbiate anche frainteso la natura della nostra piccola associazione. Sorseggiò il the. Non esiste un capo. Kaji coordinava il gruppo e pianificava, era la cosa più simile a un capo, ma non lo è più. E non esiste più nemmeno l'associazione. Siamo solo individui con uno scopo comune. Mezzi-individui. Replicò lo Yakushi, caustico, guadagnando un cenno del capo silenzioso da Aji Tae, e la minaccia di una pantofola in volo da Ogen, ovviamente lontano dallo sguardo dell'ospite.

    Il nostro unico scopo era uscire dall'inferno, tutti assieme. Una volta fuori, ognuno può fare quello che meglio crede e ritiene opportuno. Magari anche trovare una cura per la nostra condizione, oppure soddisfare le proprie necessità. Francamente, non mi interessa, ma per uscire serviva la collaborazione di tutti. Disse con molta semplicità. Kaji, la Santa, il Vendicatore, la Strega, il Tiranno, Il Sgnatore, Io. Tutti noi abbiamo i nostri desideri, ma non ho trascorso abbastanza tempo con loro per indagarli, e onestamente non credo sarebbe elegante riferirli, anche se li conoscessi. Posso parlarti di Kaji, però. Bevve nuovamente un sorso. Il suo unico desiderio è esistere e sopravvivere. Puro e semplice. Così forte da raggiungermi nonostante fossi...limitato dalla mia condizione anche se nel mondo dei vivi. Allora è già stato esaudito. IO sono qui. E IO sono Kaji che esiste e sopravvive. Eppure lui ha una coscienza separata, e dopotutto anche lui può avere diritto a cercare la felicità, non credete? Febh sbuffò, e se non fosse stato impossibile si sarebbe potuto dire che stava per sputare fuoco nemmeno fosse un drago, ma in quella si fece avanti Hebiko, arrossita mentre diceva di voler proteggere Kaji. Ogen sorrise appena, approvando la scelta della conversazione, mentre l'Asceso restava per un secondo interdetto. Proteggerlo? Credo che l'unica entità che possa impensierire Kaji sia Amesoko...ora che è lontano dalla sua influenza non ha più limiti. Ma trovo...interessante un simile attaccamento. Era stato preso in contropiede, forse si era prefigurato una scena differente.

    Lei poi si fece avanti, cercando di prendersi il merito, pur condiviso, per la riuscita del piano in cui erano stati in realtà semplici pedine, almeno fino alla scelta ultima, dopo che Raizen aveva mangiato la foglia. Febh stava per intervenire ma un'occhiataccia di Ogen lo zittì: voleva vedere come se la cavava Hebiko, quindi era il momento di mettere da parte l'egocentrismo dello Yakushi, almeno per un pò. Uhm...capisco. Effettivamente avevate la possibilità di fermare tutto, ma avete scelto di non farlo. E ditemi, Consigliera Dokujita...cosa vorreste come pagamento? Era il suo turno di parlare. Sono pronto ad aiutarvi nei limiti delle mie possibilità, ma capirete che non potrei mai accettare un favore a tempo indefinito...un mercante ha bisogno di cose concrete.

    In ogni caso poco dopo avrebbero portato il discorso sul Sylas, raccogliendo la perplessità dello Yakushi. Chi è questo Uzumaki? Non ne hai mai parlato. Chiese accigliandosi, prima di comprendere, ovviamente con le sue peculiari sinapsi quando si trattava di valutare i rapporti interpersonali. Ah...ma certo! Sicuramente un ex fidanzato con cui era finita male, o in alternativa, prendendo ampio spunto da Occhi del Deserto, un lontano parente diseredato e cresciuto dai cincillà. Avrebbe scoperto in seguito che almeno quanto a quoziente intellettivo più o meno si avvicinava a quello dei suddetti roditori. Dalle mie informazioni, dopo aver lavorato alcuni anni in un bordello il nostro comune amico è stato coinvolto in un giro di...servizi personali per ricche signore sole. E malcapitatamente una di loro, che attendeva il misterioso Shirasu Uzumaki quel giorno secondo una sua agenda, è stata trovata morta proprio mentre il caro Sylas era nella sua casa. Non è stato in grado di dare spiegazioni, e ora si trova agli Inferi, essendo accaduto in una cittadina del Paese del Riso. Da quello che mi si dice la Carceriera degli Inferi è molto...gelosa...dei suoi prigionieri. Dovrete essere molto convincente, Consigliere Dokujita. Spiegò Aji Tae, mentre Febh annuiva. Si, mi sembra una cosa complicata, ma faremo il possibile. Va detto che quel ragno pazzo della carceriera fa un pò quello che vuole là dentro...le è stata data massima autonomia, risponde solo al Kage. Poi ci sarebbe quel problemino di quando per colpa mia c'è stata qualche evasione quindi non può proprio vedermi...e detesta l'Amministrazione in generale. Aggiunse come se fosse un problema di poco conto, anche se avrebbe probabilmente subito una sfuriata o un suo equivalente dalla sua collega, alla quale si sarebbe giustificato aggiungendo: Si, ma io ho provato a far pace, ma quando mi ha risposto male le ho bruciato casa. Da allora si è come risentita ancora di più! Non c'è più educazione a questo mondo!

    Al momento di dare qualcosa a sua volta, Hebiko decise, non senza difficoltà, di accontentare l'Asceso e Kaji, tendendo la Kusanagi che conteneva la mezza-anima del giovane. Non apparve nessuno, ma Aji Tae annuì. E' presente, ma come spirito. Senza doti sciamaniche dubito sia possibile vederlo. Febh intanto aveva una pessima sensazione come di formicolìo. Anche io sento lo stesso fastidio di quando eravamo vicini nella gemma. Ed Ogen, che continuava a scrutare e valutare Hebiko, scegliendo di non interferire, annuì. Posso confermare. Non ho doti sciamaniche ma ho modo di vedere molte, molte cose. e quindi con il capo invitò la ragazza a parlare. Dopo le sue parole Aji Tae decise di farsi carico del ruolo di mediatore. Ha detto che comprende, e che è molto addolorato di averti dovuto ingannare, ma quel piano così complesso era l'unico modo per sfuggire ad Amesoko, e non poteva permettersi di comunicarvi tutto o non avrebbe avuto successo. Poteva solo chiedervi di avere fiducia. Fiducia un corno! Replicò lo Yakushi, irritato. Per quanto mi riguarda puoi pure portartelo via ora che ha detto quello che doveva dire! Dice anche che non intende tradire la tua fiducia nuovamente, e che starà lontano, per evitare complicazioni. Poi, con tono più deciso. Mi preme anche informarvi, ma questa è una mia affermazione e non di Kaji, che non rientrerà nella spada. Il suo corpo è pronto e ho con me il medium adatto, appena avrete finito le cose da dire lui andrà dritto al corpo che ho preparato per lui, in un luogo sicuro. Quindi in pratica aveva appena ottenuto tutto quello che voleva! Cosa restava per negoziare ancora o avere ulteriori informazioni?

    [...]

    Comunque fosse andato quello scambio, sarebbe arrivato il momento dell'addestramento successivo, assai crudele anche per gli standard di Hebiko. Ogni mattina devi prendere questa pillola. La ho creata apposta per te: ti toglie ogni forza e la capacità di piegare le dita, che restano rigide e allargate. Per una settimana, qualunque oggetto vorrai manipolare, incluse le posate o i bicchieri per bere, dovrai afferrarlo come afferravi il bastone. Così ti abituerai al giusto impasto per mantenere le prese con il chakra adesivo. Ovviamente Ssalar sarà con te a casa tua per controllare che tu prenda la medicina e che non bari. Un peccato che quella sostanza fosse efficace solo con dosi ripetute, o in battaglia sarebbe stata oltremodo utile. Ssalar intanto aveva qualche giorno di dominio assoluto, dato che Hebiko non poteva materialmente bloccarlo come faceva di solito né fargli indossare i vestitini, avendo le mani bloccate. Ma dopo quella settimana odiosa in che condizioni sarebbe stata la donna? E come si sarebbe organizzata per la questione del cieco di Kumo e di Sylas?


     
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